Crisi all'Ombra del FerroEvocazioni per Youshi

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    Crisi nel Ferro


    Ombre di Fuoco e Nebbia 1

    Una missione di Assassinio dopo molti mesi di compiti meno importanti e utili solo a raccogliere un pò di esperienza di base, quasi routinaria, inutile ai fini della Missione. L'ultimo evento realmente importante era stata la missione per conto del Sensei nelle Grotte del Silenzio, dove ero stato scelto come apprendista del Maestro Kensei Hito, ma non è questo il momento di riportare gli eventi successivi. Quello che contava era che ero stato affiancato a un ninja di Kiri, per una missione grosso modo equidistante da entrambi i nostri villaggi: il Paese del Ferro. Samurai con usi completamente diversi del chakra rispetto alle nostre abitudini giravano per quel luogo freddo e spesso innevato, qualcosa a cui non ero per nulla abituato e che certo sarebbe stato un'esperienza significativa.

    Entrambi i partecipanti avevano ricevuto chiare indicazioni: dovevamo uccidere un dignitario del Paese del Ferro, inviso ad altri samurai, in modo da eliminare la sua influenza sulla regione. Ovviamente doveva sembrare l'opera di persone esterne all'Accademia stessa, quindi era richiesta la massima cautela nel non farsi scoprire. Le mie doti furtive erano basilari, ma potevo completarle con i miei genjutsu, mentre pareva che l'altro ninja appartenesse al clan Tokugawa, favoleggiato per essere l'apice dell'assassinio silenzioso. Mi incuriosiva incontrarlo, avrei potuto apprendere qualcosa. Il briefing con il caposquadra, che avrebbe agito da centro di coordinamento e da supporto (non avendo capacità da assassino di per sè) sarebbe avvenuto in una piccola locanda al limitare del territorio del dignitario di nostro interesse, tale Motonari Fuumi. Il suo palazzo non era che a un'ora di marcia per un ninja del mio pur modesto calibro, al centro di un piccolo centro abitato chiamato Mochimori, nella zona più occidentale del Paese del Ferro.

    La locanda aveva appena quattro stanze, ed erano state tutte prenotate dal caposquadra, per quanto saremmo stati solo in tre a occuparla. Entrai nella sala comune sfuggendo al vento gelido della notte, con la mia iconica tuta, appena un pò imbottita per sopportare il freddo, e con una lunga sciarpa ben avvolta intorno al collo. Il locandiere si faceva gli affari suoi, mentre non sapevo se il Tokugawa era già arrivato. Il caposquadra era un mio conterraneo, un Uchiha che portava sempre con sè un cane (voci dicevano che apparteneva a un suo compagno di squadra inuzuka, deceduto in missione) e che avevo incontrato qualche volta. Si chiamava Hangetsu Uchiha

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    Era seduto comodamente su un divanoe mi fece cenno di accomodarmi su una poltrona vicina. Gettai uno sguardo al locandiere, che tuttavia aveva come un'aria sognante. Genjutsu...comodo. Commentai mentre mi sedevo: non ci avrebbe ascoltato nessuno. Non appena fossimo stati tutti presenti il caposquadra avrebbe preso parola. Sono Hangetsu Uchiha e vi coordinerò in questa missione. L'obbiettivo è un funzionario locale, con qualche guardia del corpo ma niente che due genin di belle speranze non possano affrontare. Naturalmente se riuscirete a evitare e farlo fuori senza dare nell'occhio sarebbe meglio. Pare che Motonari Fuumi abbia pestato un pò di piedi di troppo, specie quando ha appoggiato un pò troppo calorosamente un'incursione che le forze dei Samurai hanno da poco messo in atto nei confronti di una montagna sacra ad alcuni Youkai...dei Tengu, se non ricordo male. Avrebbe poi guardato verso di me. Ho sentito dire che hai una delle Maschere, spero ne sarai degno. Arrossii...non avevo ancora le capacità necessarie per usarla e stringendo le labbra chinai il capo. Naturalmente, Hengetsu-san. Lo odiai per aver sottolineato a quel modo le mie debolezze, anche se forse nella sua testa quello voleva essere un complimento. E poi si sarebbe rivolto al mio compagno. Tu invece...sei il nipote di Ossuri, no? Uomo interessante...molti hanno debiti o agganci con lui, sai? E' quello che si dice un uomo abile nel muoversi tra le ombre. Letteralmente. Sogghignò. Caso vuole che lo incontrai per la prima volta proprio qui nel Ferro, e la missione fu un successo, spero che sarai alla sua altezza. Scambio di convenevoli che non mi interessava più di tanto, ma tacqui per educazione.

    Come d'usanza, mi presentai al mio compagno di squadra per quella missione. Mi chiamo Yato, del clan Senju. Genin della foglia...conosco le arti del Mokuton del mio clan e sono specializzato nell'uso della spada, qualche arte furtiva e un buon uso di tecniche illusorie per alterare l'ambiente. Attesi che anche lui si presentasse. Il Caposquadra si limitò a dire che apparteneva al clan Uchiha ma era ben noto da quelle parti, specie per Ludo, il suo cane, e che non avrebbe partecipato direttamente all'assassinio, ma solo per una nostra eventuale copertura in caso di fuga, quindi non serviva che conoscessimo di più su di lui.

    Ora veniamo a noi...il bersaglio è nel suo palazzo in mezzo alla cittadina, un edificio di due piani circondato da un giardino ampio, con un fiumiciattolo decorativo e un gazebo a parte...la casa ha una ventina di guardie e non abbiamo mappe o piante, partiamo un pò svantaggiati. Ogni mattina Motonari si sposta con almeno sei guardie a piedi, fino al palazzo amministrativo locale, a circa venti minuti da casa sua, e vi rimane fino a pranzo, mangia in un ristorante a due piani là davanti e quindi torna al lavoro fino alle sei di sera, ora in cui torna a casa. Non è sposato, ma ha una concubina che resta tutto il tempo a casa. Disse mentre consultava delle carte ninja che tirò fuori dal taschino. Non abbiamo altro, il mandante è stato povero di informazioni...abbiamo tre giorni per riuscire...avete qualche piano in particolare, prima che vi dica le mie idee? Non era una situazione semplicissima, ma c'erano diverse opzioni...però lasciai che fosse il Tokugawa a parlare per primo.
     
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    All'ombra del ferro


    I

    Il capitano ed i marinai si erano inizialmente rifiutati di accettarmi a bordo per via dello stormo di corvi che, da quando ero uscito da casa mia per dirigermi nel territorio della missione assegnatami, mi seguiva volteggiandomi sopra alla testa. Lo ritenevano, a ragion veduta, un chiaro segno di sventura che avrebbe reso il viaggio ostico e che si sarebbe ripercosso sui loro affari futuri.
    Dovetti, mantenendo un tono calmo e gelido, costringerli ad accettarmi a bordo in quanto ninja accademico in missione e, come se ciò non bastasse, membro della mano nera. Solo dopo averlo minacciato di requisirgli la barca e di gettare in galera i suoi sottoposti, accettò i miei soldi e diede ordine di levare le ancore.

    Quando vidi all'orizzonte la terra mi trovavo da solo sul ponte ed i corvi, gracchiando forse perché avevano realizzato che il viaggio in mare era finito, stavano appesi sugli alberi dell'imbarcazione mentre il resto della ciurma stava in sotto coperta. Il capitano estrasse a sorte due marinai che mi aiutassero, una volta giunti ad un centinaio di metri da riva, a portare la piccola scialuppa sulla terra ferma in un luogo appartato. Questi, con occhi bassi a terra e tra le mani tremanti dei piccoli portafortuna, mi portarono rapidamente a riva e con altrettanta velocità tornarono alla nave dove, dal ponte dell'imbarcazione, si vedeva tutta la ciurma pronta ad assistere a chissà quale calamità che avrebbe dovuto colpire i loro sfortunati compagni.
    Un sorriso amaro piegò le mie labbra assistendo a tale spettacolo, la maledizione di essere stato scelto come - questa era la spiegazione che mi ero dato dopo tanto tempo in loro compagnia - membro dello stormo si stava di fatto attuando allontanandomi dalla società in cui vivevo piuttosto che realizzandosi in effettive serie di sfighe.
    Con il tempo avevo anche iniziato ad apprezzare la loro compagnia, erano animali molto intelligenti e, alcune volte, sembravano anche avere un particolare senso dell'umorismo, forse un po' macabro.

    L'Accademia mi aveva affidato una missione nel paese del ferro, fui informato che il mio compagno sarebbe stato un altro genin del villaggio della foglia, tale Yato Senju e mi furono resi noti la data ed il luogo di ritrovo per il briefing: una piccola locanda ai margini del territorio interessato.
    Il mio viaggio fino al luogo designato fu accompagnato da una leggera nevicata che finì una volta varcata la porta della locanda, una gelida brezza entrò nella sala prima che richiudessi alle mie spalle la porta e abbassassi il cappuccio del mantello nero. Il mio sguardo passò dall'oste con viso sognante all'uomo seduto sul divano in compagnia di quello che scoprii più tardi essere il mio compagno di squadra. A passo lento mi avvicinai al loro tavolo e mi sedetti su una sedia facendo un leggero cenno con il capo a mo' di saluto.
    Subito il capo squadra si presentò - una un ninja della foglia, appartente al clan Uchiha - e ci spiegò cosa ci era stato ordinato di fare: assassinio. Avremmo dovuto uccidere tale Motonari Fuumi, funzionario locale che aveva spinto per iniziare una guerra non assicurandosi di avere i giusti alleati.
    Quindi si rivolse al mio compagno, parlando di maschere, un discorso che non mi fu chiaro e che venne lasciato cadere anche dal Senju. Poi si rivolse a me, mi riconobbe come nipote di Ossuri-sama e mi disse che aveva collaborato con lui in una missione precedente proprio in quel territorio. Faticai a mantenere un'espressione disinteressata, non sapevo nulla del passato di mio nonno, durante le numerose ore di addestramento non ero riuscito a scucirgli nulla. Sì, Ossuri-sama è mio nonno. risposi con tono serio, sottolineando il titolo onorifico e squadrando quel ninja di Konoha con l'unico occhio buono che avevo. Lo so, l'ultima volta che mi è stato parlato di debiti o regali nei suoi confronti, questi avevano a che fare con la Speranza di Hayate. lasciai cadere il silenzio per poi abbassare lo sguardo ripensando a quel inconro particolare sull'isola dell'Abete, poi ripresi Ma è sempre stato molto attento nel non informarmi di nulla ciò che ha fatto nella sua carriera. Per questo non riesco a trattenere la mia curiosità, di che missione si trattava? Avrei atteso, sperando di non mostrare quanto fremessi nel ricevere anche la più piccola informazione sul passato di mio nonno.

    Quando prese parola il genin del villaggio della foglia, ebbi il tempo di studiarlo con più attenzione. Aveva i capelli corvini che incorniciavano uno sguardo severo di un'azzurro glaciale, sembrava potesse avere qualche anno più di me ma non riuscii a realizzare quanti, indossava una tuta imbottita scura che lasciava intravedere qualche arma, tra cui una wakizashi e quella che sembrava essere una katana d'addestramento. Feci un cenno con il capo dopo aver ascoltato le sue parole, apparteneva dunque al clan Senju ed era in grado di utilizzarne i suoi geni, si rivelò essere uno spadaccino - cosa che avevo già potuto intuire - e utilizzatore di genjutsu che alteravano la percezione dell'ambiente.
    Presi parola con voce calma, il coprifronte copriva in diagonale l'occhio che avevo perso qualche tempo addietro e lasciava vedere la profonda cicatrice che percorreva il mio viso da zigomo a zigomo. Io sono Youshi Tokugawa genin di kiri, piacere di conoscerti Yato-san feci un cenno con il capo Preferisco combattere ad una distanza ravvicinata e senza l'ausilio di armi, so celarmi abilmente nell'ombra e sfrutto questo per avvicinarmi senza farmi notare dalla mia vittima. Non conosco ninjutsu e sfrutto a mia volta illusioni, alcune ad ampio raggio altre immediate.
    Il capo team riprese quindi parola fornendoci le poche informazioni in nostro possesso, avevamo a disposizione tre giorni per compiere la missione con la premura di non fare ricadere l'azione direttamente all'Accademia.
    Sorrisi accarezzandomi il mento, elaborare un piano con quelle poche informazioni era cosa da pazzi quindi avrei semplicemente dato una mia prima opinione, senza la pretesa di definirlo "un piano" Dalle informazioni che ci ha fornito, forse il posto più ottimale per tendergli un'imboscata è al ristorante oppure nel tragitto per raggiungerlo, per via del numero residuo di guardie... dissi con calma, riflettendo che nella sua magione aveva il maggior numero di guardie a proteggerlo e, probabilmente, il palazzo amministrativo era altrettanto sorvegliato per altri e molteplici motivi. Sono in grado di riprodurre semplici veleni, ho con me cinque dosi di uno che annebbia i riflessi e un altro che rende la vittima più debole. alzai lo sguardo verso il capo team Con qualche ora a disposizione potrei crearne qualche dose in stato gassoso, anche se, se riuscissimo a infiltrarci nella cucina del ristorante, l'idea migliore sarebbe sicuramente avvelenargli il cibo. Rimasi un attimo in silenzio, abbassai lo sguardo per poi rialzarlo in direzione del mio compagno Però abbiamo bisogno di altre informazioni, ad esempio la concubina. Non esce di casa perché costretta o per sua volontà? Forse potrebbe aiutarci se volesse sbarazzarsi di quello che potrebbe essere il suo aguzzino.
    Quindi, prima di rimanere in silenzio aspettando che i miei compagni esponessero le loro opinioni o idee, avrei domandato con espressione curiosa Come mai ci sono state fornite 72 ore? Cosa c'è in ballo e cosa cambierebbe se rimanesse vivo oltre quel limite?
     
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    Crisi nel Ferro


    Ombre di Fuoco e Nebbia 2

    Ossuri Tokugawa. Non conoscevo quel nome ma sembrava importante, specie quando il mio compagno di viaggio lo collegò alla Speranza di Hayate, con cui avevo avuto a che fare, tanto che per un secondo persi la mia compostezza, mentre il Jonin (che certo aveva sentito parlare di quella criminale) rimase imperturbabile. Dovevo apprendere a controllarmi almeno fino a quel punto...la Missione mi pareva lontanissima e irraggiungibile.

    Annuii in risposta alla presentazione di Youshi. Le nostre abilità potevano implementarsi vicendevolmente, ed era probabile che quello fosse il motivo per cui eravamo stati scelti. Il ristorante. Mi sembra una buona idea, anche se dovremmo elaborare per bene un piano di fuga. Potremmo usare oggi come sopralluogo e domani metterci all'opera. Aggiunsi, propositivo. Non commentai sul veleno, non era il mio campo: troppe possibili tracce e troppi possibili modi per ricondurre a me, avevo deciso di escluderlo tra i possibili mezzi della Missione, così come le creature evocate. Sei guardie non sono comunque poche, e a differenza della sua casa saranno più attente, dato che sono in luoghi meno sicuri, ma vale la pena di provarci.

    Non sappiamo granchè della concubina. Il mio personale sospetto è che lui la picchi o comunque la tenga in soggezione tale da impedirle di uscire o avere a che fare con l'esterno. Un suo giocattolo, per così dire. Pare ce ne siano state altre. Non è un uomo piacevole e non credo sia un peccato farlo sparire dal mondo. Commentò il caposquadra, anche se simili considerazioni erano per me inutili: la missione pretendeva una morte, non contava di chi. Contava solo la missione, e con essa l'esperienza che mi avrebbe avvicinato al mio vero Bersaglio. Fra 72 ore il bersaglio riceverà una delegazione di samurai che potrebbero dargli supporto politico, rendendo più instabile la situazione della regione, e il mandante, la cui identità non ci deve interessare, non è favorevole alla cosa. La concubina. Mormorai. Avvicinarla significherebbe comunque eludere le guardie. Sarebbe come fare una puntura per fare un anestetico in modo da non sentire una puntura identica pochi secondi dopo...un rischio. Dimenticavo...sono anche un ninja medico.

    Personalmente ero più affine all'idea del ristorante. Se mettessimo piante con corteccia vicino al tavolo del nostro uomo io potrei attaccarlo anche da lontano, senza che se lo aspetti. Se uccidessimo poi le sei guardie non avremmo testimoni che possano ricondurre al Mokuton e quindi all'Accademia...posto che esistono anche nukenin traditori del mio clan, dopotutto. Mormorai. Magari ucciderle sarà più facile dopo averle avvelenate. Qualcuno sicuramente assaggerà il cibo del funzionario, se è così paranoico per la sua difesa personale, ma difficilmente controlleranno il cibo che diamo a loro. Al momento mi sembra il piano più abbordabile. E se fallissimo, avremmo il terzo giorno per tentare altri approcci. Sono daccordo. Concordò il caposquadra. Poche informazioni portano pochi risultati. Domani raccogliete informazioni e scoprite come infiltrarvi nel ristorante senza dare nell'occhio. Se avremo la giusta finestra il giorno successivo porteremo l'attacco. Annuii, la strategia era pronta. Io uscirò già stanotte. Posso almeno supervisionare la zona dai tetti ora che c'è poca gente. Dissi, rivolgendomi poi al Tokugawa. Non credo serva andare in due, ma non sono io il caposquadra. Ero molto pratico e non volevo certo offendere, in ogni caso Hangetsu ci avrebbe lasciato piena libertà d'azione nelle ore e nella giornata successiva.

    Cosa avrebbe fatto Youshi? E se mi avesse seguito, avrebbe voluto parlare di qualcosa? In ogni caso quando fossimo andati nelle nostre stanze per per riposare prima di iniziare la giornata di investigazione, lui avrebbe trovato un corvo dentro la sua stanza, che sarebbe volato via non appena lo shinobi fosse entrato. Sul cuscino una foglia ampia su cui era stato scritto in nero un messaggio enigmatico: Non ti immischiare. Ce ne avrebbe parlato? O avrebbe fatto altro?
     
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    All'ombra del Ferro


    II

    Il mio sguardo indagatore non si smosse dal volto imperturbabile del caposquadra. Speravo, infatti, che rivelare un collegamento tra mio nonno ed un nukenin così celeberrimo potesse smuovere qualcosa, portarlo a parlare, ma mi sbagliavo. Non disse nulla, forse perché non sapeva, forse perché sapeva troppo e non mi riteneva maturo per ricevere un certo tipo di informazioni. La cosa mi indispose leggermente, ma provai a dissimulare il fastidio con un semplice colpo di tosse prima di riprendere a parlare con il mio compagno.

    Preferirei fossimo sicuri della riuscita del nostro piano, Yato-san dissi quando propose di muoverci il giorno seguente e poi provare a metterci una pezza nel caso avessimo fallito Se un nostro primo tentativo dovesse fallire, infatti, credo che non avremmo modo di rimediare alla cosa il giorno seguente. Probabilmente le già alte misure di sicurezza verrebbero aumentate, provare a colpirlo mentre sono allerta non sarebbe affatto semplice. Propongo di darci due giorni per studiare la situazione e assicurarci al terzo che le cose filino esattamente come vogliamo noi parlai con voce calma, stavo semplicemente studiando la situazione, provando ad immaginarmi ogni possibile scenario a cui avremmo potuto andare incontro.
    Sull'uso dei veleni nessuno dei due si espose, solo Yato riconobbe che avrebbe potuto essere utile drogare le guardie, effettivamente rallentare i loro riflessi poteva essere un buon vantaggio. C'avrei lavorato appena avrei avuto qualche ora a disposizione.

    Annuii alle parole del mio compagno, avvicinare la concubina avrebbe aumentato il coefficiente di difficoltà. Non solo ci saremmo dovuti intrufolare nella villa una prima volta, ma anche non avremmo avuto la certezza della sua collaborazione. Insomma, non avevamo abbastanza informazioni per considerarla all'interno dei nostri piani.
    Quindi ci venne svelato perché andava eliminato prima delle prossime 72 ore. Sorrisi cupo, compiere una missione senza conoscere il suo mandante, sapeva sempre da grossa inculata, ma non potevo fare altrimenti che accettare lo stato delle cose.

    Un'idea mi balenò in mente, era ancora troppo presto per esporla e quindi decisi di tenerla per me finché non avessi avuto le giuste informazioni.

    Verrò con te, Yato-san. dissi con tono deciso La notte è il mio elemento, posso muovermi furtivamente ed i miei occhi vedono molto bene al buio. Mi sembrava una buona idea, certo muoverci in due sarebbe potuto essere più pericoloso, chiaramente avevamo il doppio delle possibilità di venire scoperti, ma, potendo vedere nel buio e con le mie doti furtive, avremmo anche avuto più possibilità di trovare indizi utili. Dammi giusto il tempo di lasciare le cose del viaggio in camera e preparare il mio equipaggiamento

    Quindi, con il permesso del caposquadra e il favore di Yato-san, mi diressi alla camera che mi era stata assegnata. Aprii la porta e subito notai il corvo appoggiato sulla scrivania di fronte alla finestra, rimasi impietrito: mai, tra tutti quei mesi in cui avevo imparato a conviverci, uno di loro si era avvicinato così tanto. Questo inclinò leggermente la testa prima di gracchiare e volare via. Mi ci volle qualche attimo per riprendermi dalla sorpresa, mi guardai attorno lasciando cadere a terra lo zaino e notai una foglia sul cuscino. Non immischiarti, così recitava la scritta con inchiostro nero e con un elegante corsivo. Ma cosa significava? Sembrava evidente fosse un messaggio lasciato dai corvi, ma erano solo bestie come potevano avere una tale cognizione di causa?
    Pensai fortemente cosa fare mentre avvelenavo gli spiedi tenuti nei meccanismi nascosti tra le maniche, una volta deciso mi alzai e, tenendo in mano la foglia, mi diressi verso la stanza del caposquadra.

    Avrei forse fatto attendere Yato-san, ma non potevo rischiare di mandare a monte la missione, non era contemplabile. Quindi, se lo avessi trovato nelle sue stanze avrei bussato e, dopo aver ricevuto il permesso, sarei entrato, altrimenti l'avrei cercato nella sala comune della taverna.
    Mi scusi, signore, abbiamo un problema a quel punto gli avrei allungato la foglia che avevo trovato in precedenza Qualcun altro sa della nostra presenza sul territorio e dei nostri intenti. Inoltre, mi suggerisce pure di non averci a che fare con questa missione feci notare con voce calma, certo non mi avevano persuaso a non portare a compimento la missione E' complicato da spiegare, ma sono ormai mesi, se non un anno di già, che uno stormo di corvi - senza tracce di chakra o, quanto meno, capaci di eludere le mura di Kiri - mi segue ovunque vada. Ho ragione di credere che possano essere stati loro, ne ho trovato uno prima in camera e mai mi si erano avvicinati così tanto. Dissi grattandomi la tempia pensieroso Dubito però, per quanto possano essere animali intelligenti, che siano in grado di scrivere e in maniera così elegante. Come dobbiamo muoverci, cosa devo fare, signore? domandai deciso, conscio che ciò potesse mettere a rischio la missione se non fosse stato risolto il prima possibile.
    Se avessi avuto occasione, dopo le sue risposte, avrei proseguito Mi dispiace che non mi abbia dato risposte alle domande su mio nonno, Ossuri-sama. Sono suo nipote, le sue decisioni, le sue azioni passate si stanno già riflettendo sulla mia persona, ho diritto di sapere qualcosa e... Indugiai, pensando che non avevo tempo e forse non avrebbe nemmeno capito il motivo per il quale io e mio nonno non ci parlavamo più da quando ero entrato nella mano nera Con lui ho chiuso ogni rapporto, è come se non appartenessimo più alla stessa famiglia. Quindi non me ne parlerà mai.

    Una volta finito di discutere con il capo squadra mi sarei fiondato verso la sala comune dove, presumibilmente ci sarebbe stato Yato-san ad attendermi. Con un leggero inchino mi sarei scusato Perdonami per il ritardo, Yato-san. Ci sono state delle complicazioni, ti spiegherò strada facendo quindi l'avrei seguito fuori dalla locanda solo dopo avergli chiesto Ah a te è stata fornita una mappa della zona? Muoverci alla cieca sarebbe un errore fondamentale, non trovi? Un sorriso leggero si dipinse sul mio viso attendendo la sua risposta.


     
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    Crisi nel Ferro


    Ombre di Fuoco e Nebbia 3

    Forse era un pò rischioso lasciarci una sola possibilità di agire, ma era pur vero che due giorni di preparativi erano meglio di un giorno, solo, e che comunque la sicurezza, in caso di fallimento, sarebbe aumentata enormemente. Il piano di colpire il ristorante poteva funzionare.

    Poco dopo ero sul tetto, scrutando la cittadina senza dare nell'occhio, accucciato, mentre il Tokugawa poggiava i suoi averi e si organizzava. Non potevo quindi sapere di come avesse ricevuto un messaggio misterioso e si fosse quindi recato dal caposquadra per chiedere consiglio. Hangetsu col suo cane erano intenti a riposare quando il giovane kiriano bussò alla porta e venne invitato a entrare. Ah, Youshi, dimmi pure! Disse, cordiale, salvo poi rabbuiarsi quando l'altro gli porse la foglia con il messaggio. Perchè scriverlo su una foglia? E solo a te? In ogni caso siamo compromessi... Sembrava molto concentrato sul da farsi mentre Youshi continuava la sua spiegazione, come se cercasse di mettere assieme i pezzi di un puzzle senza però poterli vedere. Uhm...qualche sospetto mi viene. Non ho risposto alle domande su Ossuri perchè ci siamo conosciuti diverso tempo fa e non ho licenza di parlare di quella missione con un ninja di grado inferiore. Però qualcosa posso dirtelo: lui era legato a un contratto di richiamo: i KarasuTengu. Sono una casta minore dei Tengu che abitano in queste regioni...e la loro tecnica caratteristica riguarda usare uno stormo di corvi. Restituì la foglia. E' possibile che i corvi ti seguano su suo ordine, anche se non avete più rapporti, magari per vegliare su di te. Però questo non spiega come mai vogliano farti star fuori da questa missione...un uomo avrebbe scritto il messaggio su della carta...usare una foglia è più da creature di altro genere.

    Se Ossuri usa i corvi per dissuaderti penso che la missione non sia compromessa in sè e per sè. Il nostro bersaglio è tra coloro che hanno fomentato la guerra contro i Tengu per il ferro delle loro regioni, magari Ossuri non vuole che ti immischi con questioni che riguardano lui o il suo contratto. In ogni caso sei libero di ritirarti dalla missione se desideri, continueremo solo con Yato. Ma la missione deve andare avanti.
    Lo congedò a quel modo, e poco dopo il Tokugawa mi raggiunse sul tetto.

    Ho una cartina recuperata in un'edicola poco distante. Fortunatamente era ancora aperta. Annunciai, porgendola al mio compagno di squadra. Ne avevo procurato due, proprio per ogni evenienza. Non distante, alcuni corvi volavano nella notte o si appoggiavano sui tetti vicini. Pensavo che il clima fosse un pò freddo per i corvi...devo ricredermi. Commentai, ignaro delle implicazioni di quei volatili, ma dopo un cenno di intesa partimmo. Correre tra i tetti senza dare nell'occhio era la prerogativa di numerosi ninja, e io nello specifico ero abituato a muovermi furtivamente almeno quanto il Tokugawa, sempre che questi non ricorresse alle sue peculiari capacità segrete. Farei prima un sopralluogo sul posto che abbiamo scelto per l'assassinio, se sei daccordo. Proposi, non che avessimo molti altri possibili obiettivi.

    La strada principale separava la sede del governo locale da un gruppo di edifici più bassi, tutti a un piano, che confluivano in una sorta di piccolo quartiere chiamato (secondo la cartina) Rione dei Monaci, in quanto un tempo era una zona appartenente a degli ecclesiastici. Il ristorante era dirimpetto al municipio, con affianco un negozio di abbigliamento e dall'altro lato una lavanderia, entrambi separati da un vicolo che proseguiva su retro (dove era anche presente l'uscita dal retro del locale. Tutto intorno delle semplici case e un bar, raggiungibili navigando fra vicoli un pò angusti, poco più larghi di tre persone affiancate. Il ristorante stava chiudendo, a quell'ora della notte, ma dopo pochi minuti di appostamento fu facile individuare il proprietario, andato via per primo con l'incasso, due camerieri e tre cuochi. Un cameriere e uno dei cuochi vivevano in una delle case del circondario ed erano abbastanza giovani...sarebbe stato semplice sfruttare la notte o il giorno successivo per intrufolarci in casa loro e sostituirli. Una cosa però mi preoccupava. Ci deve essere stata una migrazione o qualcosa del genere...mai visti tanti corvi tutti assieme. Sul municipio numerosi corvi erano appostati, così come quelli che ci seguivano e che stavano vicino al nostro albergo, e anche recandoci a casa del nostro bersaglio avremmo notato un buon numero di quegli oscuri volatili.

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    All'omra del Ferro


    III

    Con lo sguardo contrito abbassai il capo ascoltando le parole del caposquadra. Non avevo nessuna intenzione, da ninja gerarchicamente inferiore, di domandare ad un proprio superiore di violare dei segreti, sopratutto se avevano a che fare con qualche missione. Certo era, però, che il tema di mio nonno mi toccava in prima persona e solo per quel motivo mi ero permesso di insistere. Sembrò, comunque, che il ninja della foglia capì i miei intenti e si lasciò andare a qualche breve informazione; fu così, che per la prima volta in vita mia, sentii parlare dei KarasuTengu.
    Mi disse che mio nonno era legato a questi con un contratto d'evocazione e che, forse, fosse proprio lui ad aver chiesto a loro di seguirmi, forse per proteggermi oppure semplicemente per osservare il suo allievo ed erede.
    Mi sembra strano che stia cercando di dissuadermi, è evidente che ci sia qualcosa che non ci è noto riflettei passando le mani sulle labbra, poi alzai lo sguardo verso di lui No, signore. Non ho nessuna intenzione di tirarmi indietro, farò in modo che non interferiscano con la missione. La ringrazio e mi scusi il disturbo
    Quindi avrei fatto un ultimo breve inchino e avrei raggiunto il mio compagno sul tetto.

    Yato-san mi aspettava sul tetto della locanda, alla mia richiesta rispose porgendomi una cartina che aveva comprato il giorno stesso. Osservai con attenzione i punti sensibili e come raggiungerli senza passare dai tetti di vie particolarmente affollate Molto bene, andiamo dissi appena vidi alcuni corvi appoggiarsi sui camini che ci circondavano, ignorai il commento, semplicemente feci finta di non averlo sentito. Sperai, forse con un comportamento infantile, che non parlare del problema potesse bastare a farlo finire.

    Furtivamente, saltando da un tetto all'altro, sfruttando i comignoli fumanti come nascondigli e con il favore delle tenebre, arrivammo nei pressi del ristorante.
    Da lì, acquattati, potemmo osservare la disposizione dei vicoli e delle strade, oltre che gli edifici. Yato mi fece notare che un cameriere ed un cuoco abitavano lì vicino e avremmo potuto facilmente sostituirli, feci qualche cenno con il capo per poi guardarlo con aria interrogativa Può essere un'idea ma tu sai cucinare per caso? Se saltasse la nostra copertura saremmo fregati, deve essere molto solida... riflettei a denti stretti guardando il municipio Non pensavo che il centro amministrativo fosse dirimpettaio al ristorante, questo non è affatto buono. In caso di scontro, o di scontro prolungato, ci arriverebbero addosso tutte le guardie in un batter d'occhio. L'ideale sarebbe eliminarlo senza ingaggiare alcun combattimento con le guardie. Anche se quei vicoli, nel retro del locale, potremmo facilitare la nostra ritirata, magari con l'ausilio di un qualche diversivo. Tipo appiccando un incendio o qualcosa del genere

    Alle successive parole di Yato non potei che guardarlo preoccupato e, appoggiandomi ad uno dei comignoli e, distogliendo lo sguardo dalla strada, dire con voce lenta Nessuna migrazione, ahimè. Ho parlato con il caposquadra, questo è il motivo del mio ritardo, sei il mio compagno di missione ed è giusto che anche tu sappia che, in parte, siamo compromessi: qualcuno sa della nostra presenza e del nostro obiettivo allungai verso il ninja di Konoha la foglia che avevo trovato poco prima in stanza Secondo l'Uchiha, potrebbe essere un messaggio da parte di Ossuri-sama, mio nonno. Mi ha detto che è legato ad un contratto con i KarasuTengu, che sono soliti usare stormi di corvi come loro alleati. Penso ci stiano osservando per suo conto, ma non so ancora i motivi Conclusi laconico tornando ad osservare le vie.

    Dovremmo chiedere al caposquadra se sappiamo se questi samurai sono in grado di riconoscere il chakra o individuarlo. In caso contrario, domani potremmo andare a pranzo nel ristorante, vedere com'è la situazione là dentro e darci un'idea di come siano di giorno queste vie. Cosa ne dici? domandai, provando a proporre al mio compagno di approfondire le nostre informazioni, cambiando argomento rispetto a quell'assurda situazione. Per avvalorare la mia proposta, continuai Potrebbe esserci utile, prima di tutto perché sapremmo in che zona del locale mangia e che tipo di sorveglianza viene effettuata: se ha una assaggiatore o meno e come si muove; se saremmo in grado di fingerci cuochi cucinando, capendo che tipo di pietanze servono; inoltre avere una prima visuale dell'interno dell'edificio ci può dare un'idea su come potremmo entrare per fare un sopralluogo notturno. Cosa ne dici? Conclusi alzando il capo verso Yato-san.

    Finito il giro di perlustrazione, una volta rientrati alla locanda, al momento di fare rapporto al caposquadra, gli avrei esposto i miei dubbi rispetto al fatto se ci fosse noto qualche loro capacità di riconoscere ed individuare il chakra.
    Quei maledetti corvi, però, avrebbero potuto attirare l'attenzione delle guardie cittadine, sopratutto considerando che stavano cercando di avviare una guerra contro i Tengu e che, forse temendo ripercussioni dagli stessi, fossero particolarmente guardinghi verso animali storicamente loro alleati.
     
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    Crisi nel Ferro


    Ombre di Fuoco e Nebbia 4

    Congedatosi dal caposquadra, Youshi si apprestò a proseguire la sua missione. Mi raggiunse quando eravamo sul tetto, ma non sembrava intenzionato a chiacchierare più di tanto, e io stesso preferivo concentrarmi sul nostro sopralluogo, quindi lo assecondai proseguendo in silenzio. Dopo una prima analisi cercammo di tirare le somme. Sono addestrato per infiltrarmi. Non sono al livello di uno chef di prima classe ma posso cavarmela con un posto del genere, l'unico problema sarà replicare qualche ricetta che non conosco, ma potremmo sabotare gli ingredienti e aggirare il problema, nel caso. Dissi, indicando poi, dall'alto, l'edificio accanto al ristorante. Abbigliamento, credo bruci bene...basterà una cartabomba piazzata all'esterno, magari nel vicolo a sud. Quanto al colpire di sorpresa...io sono in grado di manipolare il legno entro una certa distanza...se mettiamo un bonsai o qualcosa del genere vicino al bersaglio lo posso colpire senza che abbia modo di scappare e senza coinvolgere le guardie. La tua idea del veleno poi mi pare ottima in questo contesto.

    Poi venne il momento della sua confessione, che mi strappò uno sguardo carico di sospetto. In che senso? Una talpa? Non si trattava di talpe ma di corvi, a quanto sembrava, cosa che mi fece rizzare più di un capello sulla nuca, vista l'anomala quantità di pennuti che abitava i tetti della cittadina. Questa...è una cosa che non ci voleva. Ma abbiamo solo tre giorni e dobbiamo comunque andare avanti. Mi fermai a ragionare qualche secondo, gettando delle occhiate di sbieco ai corvi tutto intorno. Se non altro attaccando durante il giorno dovremmo avere un vantaggio sui volatili: attirerebbero troppo l'attenzione all'ora di pranzo, o almeno credo. Conclusero con l'idea di usare il giorno successivo per infiltrarsi nel ristorante e studiarne gli ambienti, preparandosi all'attacco.

    Tornammo al nostro alloggio, e dopo un breve rapporto (a quanto sembrava i samurai conoscevano solo tecniche rudimentali col chakra, e certo non metodi per percepirlo) andammo a riposare. Mi ero abituato a dormire anche in situazioni di stress, il mio addestramento lo richiedeva, ma non potei fare a meno di sognare dei corvi in volo. S fosse solo suggestione o piuttosto un presagio, onestamente, non avrei saputo dirlo.

    La giornata successiva ci diede numerose informazioni. Il menù conteneva piatti che ero in grado di replicare, niente di elaborato, e il ristorante non era poi così grande, senza sale private o separatorie, e semplicemente un bagno e la cucina con annesso magazzino, niente di ingestibile, e dalla cucina si poteva osservare la sala, specie l'angolo in cui stava il tavolo su cui sedeva sempre il nostro obiettivo. Entrò nel locale all'ora di pranzo come previsto, sedendo con tutte le sue guardie...un tavolo circolare con lui che dava le spalle all'angolo tra i due muri e le quattro guardie negli altri posti a sedere. Una quinta guardia sedeva al tavolo accanto, tenendo d'occhio la sala e il portone di ingresso. Questi assaggiava anche per primo le pietanze destinate a Motonari, ma nessuno assaggiava quelle delle altre guardie. I corvi tacevano ma erano presenti, sui tetti del palazzo amministrativo...e il loro silenzio era anche più strano della loro presenza. Innaturale.

    Ero molto nervoso quando quella sera tornammo in albergo, e rimasi nella mia stanza, cercando di ripassare mentalmente le ricette. il giorno successivo ci saremmo sostituiti al cuoco e al cameriere, per cercare l'assassinio nella terza e ultima giornata disponibile, salvo novità.
    Al suo rientro in stanza però Youshi avrebbe trovato nuovamente una sgradita sorpresa: un corvo stava lasciando una nuova foglia con scritto "Andatevene" sul suo letto, salvo volare via all'ingresso del ninja...solo che stavolta una mano artigliata afferrò la creatura, spezzandole le ali. Con un movimento fluido, una sagoma umanoide non più alta di un metro e mezzo si intrufolò nella stanza, con il corvo ferito ancora in mano. Nella penombra non sarebbe stato facile notarlo, ma il Kiriano era abituato a tenebre assai più fitte: quello non era un essere umano. [Immagine]



    Non intendevo spaventarti. La voce era gracchiante e un pò roca, il volto che inizialmente pareva mascherato era in realtà un becco che si muoveva ad ogni sillaba. Il corpo era avvolto da abiti di poco conto che coprivano piume tozze e poco eleganti, ma che certo aiutavano a nascondersi nel buio. Youshi aveva davanti una sorta di corvo umanoide...palesemente un KarasuTengu. Il mio nome è Kenku. Youshi-sama. Si inchinò un poco: aveva un coltello alla cintura e artigli affilati, ma non sembrava ostile, pur avendo aggredito il corvo che cercava di scappare. Ammaestratore di corvi e sabotatore al servizio del sommo Ura-Sojobo. Sono qui perchè il nostro clan è dilaniato da un grave dilemma, e pensiamo che tu possa essere la soluzione.

    I samurai di queste terre hanno aggredito la nostra gente e c'è stato un conflitto. La mia casta, i KarasuTengu, è dedita alle azioni nell'ombra e abbiamo avuto l'incarico di uccidere Motonari Fuumi da parte del nostro leader. Tuttavia siamo anche vincolati alla casata di Ossuri Tokugawa per assisterlo in ogni sua missione. E il vostro onorevole nonno è stato ingaggiato da Motonari per la sua protezione, invocando un antico favore tra le due famiglie. Per il vostro onorevole nonno l'onore è qualcosa di fondamentale.
    Attese qualche secondo, lasciando che il Tokugawa comprendesse il problema: i Tengu dovevano uccidere Motonari, ma contemporaneamente dovevano proteggerlo dalle uccisioni, ed entrambi gli incarichi avevano la medesima forza e valenza. Comprenderete il nostro dilemma. Il vostro onorevole nonno ritiene di poter gestire la cosa, dice di avere un piano, ma alcuni di noi, specie i più giovani, come me, non sono convinti.

    Noi crediamo che non ci sia una soluzione valida...ma se per caso voi, che siete una forza esterna, riusciste a uccidere Motonari, il nostro incarico sarebbe un successo. E contemporaneamente, essendo voi della stessa casata dell'onorevole Ossuri, per antiche regole di clan il suo fallimento nel proteggere Motonari non sarebbe fonte di disonore, essendo i Tokugawa in prima misura degli assassini.
    Si sarebbe inchinato, congiungendo le mani artigliate in un saluto. Uccidere Motonari implicherà affrontare le difese di vostro nonno, sfidarlo apertamente, forse anche in uno scontro diretto. Tuttavia a costo del mio disonore, io sono pronto ad aiutarvi in questa impresa, se me lo concederete. I KarasuTengu che seguono vostro nonno e i loro corvi ammaestrati controllano tutto e dietro suo ordine volevano dissuadervi dal partecipare, ma io credo fermamente che con il vostro intervento potremmo risolvere tutto.

    Ve ne prego, considerate la mia offerta.
    Era un pò troppo tutto in una volta, ma Youshi aveva il potere di scegliere. Ed eventualmente di cambiare i piani, o inserire il Tengu in essi, se lo avesse voluto.
     
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    All'Ombra del Ferro


    IV

    Il giorno seguente, prima di andare al ristorante, suggerii a Yato-san di farci un giro per le strade della cittadina. I corvi non smettevano di seguirci così, essendo venuto a sapere che i samurai non erano in grado di percepire il chakra, proposi al ninja di Konoha di mischiarci nella folla e, trovato un vicolo appartato, di trasformarci in gente comune. Perché, sebbene potessi sostituire il coprifronte con una benda, comunque avrei potuto attirare l'attenzione da monocolo quale ero, inoltre speravo che così potessimo anche disorientare i corvi di Ossuri-sama.
    Comunque sia non vi furono intoppi, potemmo studiare l'ambiente e la prassi con cui il governatore era solito pranzare. Con lui erano presenti cinque guardie, quattro sedevano con lui mentre l'assaggiatore stava solo in un tavolino osservando l'entrate principali del locale.
    Studiai attentamente i movimenti del cameriere, il giorno seguente avrei dovuto prendere il suo posto e cercai di annotarmi il modo con cui serviva al tavolo, non avremmo dovuto destare alcun dubbio ne alle guardie ne al nostro obiettivo.

    Nel pomeriggio tornai celermente alla taverna, nostro campo base, mi misi subito all'opera: presi una delle stanze vuote della locanda e la resi il mio laboratorio. Con me avevo tutto il materiale, infatti, per produrre dei veleni semplici. [ Erborista ]
    Rimasi chiuso a lavorare finché non si fosse fatta notte inoltrata, mi servivano diverse dosi di veleno per poter avvelenare quelle quattro guardie. Il veleno che riuscii a creare era bianco, al tatto sembrava pressoché farina e si sarebbe sciolto facilmente in qualsiasi pietanza senza essere facilmente notato. Una volta finito, rinchiusi tutto dentro a delle ampolle che portai a Yato-san, una volta trovato gli avrei proposto di ripetere nuovamente il piano andando a curare i dettagli che forse ci eravamo persi.

    Quindi, prendiamo il posto del cameriere e del cuoco. Tu sai cucinare e quindi mi piglio volentieri il ruolo di quell'altro, oggi ho visto come si muove non mi sembra nulla di impossibile. estrassi le ampolle con il veleno e le appoggiai sul tavolo [ Veleno Debilitante C1]Questo è il veleno che ho fatto oggi pomeriggio, potremmo darlo solo alle quattro guardie sedute al suo tavolo, l'altro potrebbe accusarne i sintomi e mandare tutto in vacca. quindi feci una breve pausa prendendo un respiro profondo Ora, andiamo sul dettaglio di come vogliamo ucciderlo. La tua capacità di modificare il legno mi sembra ottimale per poterlo attaccare alle spalle senza andare nell'occhio, io posso fornirti la giusta distrazione. Volendo saresti in grado di usare il legno del tavolo per colpirlo? tolsi le braccia dal tavolo su cui erano appoggiate e mi grattai la testa con le dita Conosco un'illusione, piuttosto potente, che si può attivare solo quando non si è notati. Plagerà la mente delle vittime che vedranno un loro caro ferito chiedergli aiuto, penso che creerà abbastanza scompiglio (anche perché ognuno vedrà la persona a sé più cara), abbastanza da poter fulminare immediatamente il nostro obiettivo. Inoltre annebbierà ulteriormente i riflessi delle nostre vittime e anche la loro resistenza quindi appoggiai nuovamente le braccia sul tavolo, abbassando lo sguardo Dobbiamo oltremodo evitare che lo scontro si prolunghi, come abbiamo notato il palazzo amministrativo è dirimpettaio e se sentissero ingaggiare battaglia ci raggiungerebbero immediatamente... Con o senza incendio al negozio di vestiti. Per quanto riguarda la fuga: nel mio inventario ho un fumogeno che potrebbe creare un iniziale scompiglio per uscire dall'edificio e, una volta usciti oltre all'incendio, posso creare una fitta nebbia per celare i nostri movimenti successivi, hai altri suggerimenti in merito? bevvi un sorso di tisana che mi ero preparato con altre erbe che mi ero portato con me, ovviamente ne avevo offerto una tazza al Senju qualora ne avesse avuto voglia Dunque, tu come hai intenzione di agire per eliminare l'obiettivo? Dovevamo curare ogni dettaglio, avevo bisogno di sapere esattamente come era intenzionato a muoversi. Il giorno seguente sarebbe dovuto andare tutto alla perfezione e non potevamo permetterci di lasciare cose non dette.

    Dopo il briefing, giunti ad un accordo sul modo esatto con cui avremmo agito, mi sarei ritirato nella mia stanza. Sebbene avessimo ricapitolato ogni cosa e questo mi mettesse un po' di tranquillità, l'agitazione e la paura di fallire non lasciavano la mia mente priva di preoccupazioni.
    Tuttalpiù che, una volta rientrato in camera, vidi nuovamente un corvo lasciare una foglia e tentare di scappare nuovamente dalla finestra; questa volta però una mano fornita di artigli lo prese prima che spiccasse il volo. Immediatamente attivai la tecnica segreta del mio clan, riuscendo così a vedere ogni dettaglio prima celato dall'ombra. Da sotto il cappuccio, che nascondeva il volto di quel basso umanoide, potei notare da prima un becco con cui poi iniziò a parlare e, in un secondo momento, notai le piume che sembravano avvolgere l'essere. Mi trovavo dinanzi ad un Youkai, evidentemente un Tengu.
    Trasalii non aspettandomi tutto ciò e fui pronto a difendermi ma non avvenne nessun attacco, anzi, iniziò a parlare e si rivolse a me con il titolo onorifico "sama" cosa che mi lasciò piuttosto stupito.
    Mi diede una prospettiva ben più ampia di ciò che stava accadendo, spiegandomi inoltre come mio nonno fosse coinvolto in quella vicenda. La mia gola divenne secca e dovetti appoggiare la mano al muro temendo di perdere l'equilibrio: era stato ingaggiato per difendere Motonari. Come mi spiegò Kenku, avremmo dovuto non solo affrontare le difese da lui ideate ma non escluse nemmeno la possibilità che lui stesso potesse scendere in campo. Chiusi gli occhi e mi tornarono subito alla mente brevi scene della mia infanzia, quel uomo mi aveva addestrato fin da piccolo con massima severità e rigore. Sapevo perfettamente quanto fosse importante per lui il concetto d'onore, era proprio per quello che, da quando riuscivo a reggermi sulle gambe, mi aveva addestrato per lavare l'onta di disonore che Yashiminata aveva portato alla mia famiglia e al mio clan.

    Mi lasciai cadere sul letto, sedendomi al margine di esso e invitando con la mano il tengu di sedersi sulla sedia presente vicino alla scrivania. Mi passai le mani sulla faccia riflettendo e poi parlai con voce calma Prima di tutto, Kenku-san. Ti prego di non riferirti a me con il titolo "sama", non ne sono degno e ti prego di non rifarlo. il mio sguardo si posò sul suo con aria decisa Per quanto riguarda la missione, mi è stata assegnata dall'Accademia ed ho intenzione di portarla a termine con successo. Hai ragione, se anche Ossuri-sama dovesse fallire nel difendere Motonari, non sarebbe un disonore in quanto un suo allievo, che ha addestrato fin dalla nascita, ne sarebbe l'artefice dissi a denti stretti prima abbassando e poi rialzando lo sguardo. Se durante l'operazione avremmo dovuto scontrarci, lo sapevo, il legame di sangue non sarebbe valso nulla; forse si sarebbe tramutato addirittura in uno scontro alla morte, pensai dolorosamente.
    Fermo, non te ne andare ti prego alzai la mano in sua direzione quando si stava congedando Ho già riflettuto, non posso che accettare la tua offerta. Ossuri-sama è tanto potente quanto intelligente e dovremo unire le forze per riuscire nel nostro intento. quindi lo guardai, sperando che si fermasse per ideare con me un modo per facilitare la riuscita della missione. Così fosse stato, avrei proseguito.
    Hai detto di essere tu stesso un addestratore di corvi, avere uno stormo dalla nostra parte potrebbe esserci utile riflettei passando la mano sul mento Prima di tutto per poter osservare i movimenti del nostro nemico, in secondo luogo potreste creare scompiglio tra lo stormo al servizio di Ossuri-sama rallentandone un loro intervento o rendendogli difficile, in un secondo momento, individuarci durante la fuga Quindi presi un respiro profondo lasciando che il silenzio ci avvolgesse mentre il mio sguardo si rifletteva nel suo Mi stai dicendo, quindi, che mio nonno, Ossuri-sama, è presente qua nel villaggio del ferro ?
     
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    Crisi nel Ferro


    Ombre di Fuoco e Nebbia 5

    Al momento del Briefing Youshi aveva procurato i veleni necessari, e passammo qualche tempo a riorganizzare le idee e sistemare i dettagli, con la supervisione del Jonin Uchiha che, tuttavia, ci lasciò una discreta autonomia. Concordo, lasciamo che la vittima e l'assaggiatore siano puliti. Non ci sono piante vicino a quell'angolo, dovremo metterci qualcosa, anche solo un bonsai. Aggiunsi, anche se alla domanda sulla mia capacità di manipolazione mi morsi appena le labbra, distogliendo lo sguardo. Non sono ancora sufficientemente abile...mi spiace. Sentivo quell'incapacità bruciare nel profondo, alimentare quella parte di me che remava contro ogni cosa. Per quanto ancora avrei dovuto portarmi dietro la mia inadeguatezza? La tua illusione potrebbe combinarsi con la mia... Aggiunsi, cercando di distrarmi. Io posso cambiare l'aspetto esteriore delle cose...potremmo mettere la pianta e farla apparire come altro...con la tua distrazione non si accorgerebbero di nulla. Ma in questo caso, se dobbiamo colpire domani, allora stanotte dovremo sostituirci ai due lavoratori, per sicurezza. E trovare la pianta. Ma quello era il meno, potevamo anche prenderne una dall'albergo in cui stavamo: non c'erano segni di riconoscimento.

    Ottima la strategia per coprire la fuga, senza contare che la Henge sarebbe stata più che utile. Posso restare nella cucina: da là si intravede il tavolo del bersaglio, e usare le mie arti di manipolazione dalla distanza mentre non vedono. Uno spuntone di legno gli trapasserà il collo e un'altro il cuore, da dietro, per poi marcire rapidamente. Sarà un lavoro pulito. E poi fuggiremo dalla cucina. Non ho fumogeni ma potrei utilizzare nuovamente l'illusione e creare degli ostacoli. Continuammo per qualche minuto, definendo gli ultimi dettagli come i segnali da farci con le mani, e i principali elementi che potevano andare storti, così come il modo in cui affrontarli, e poi ci separammo. Un pò di riposo, poi saremmo andati a sostituire il personale del ristorante (non sarebbe stato difficile, ma non contavo di ucciderlo: solo stordirlo nel sonno e legarlo da qualche parte, avevo già sentito la voce del cuoco durante la giornata).

    Ma se io riposavo nel letto per qualche ora, Youshi aveva invece dei polli più grandi da spennare. In senso letterale. Non usare un onorifico sarebbe estremamente disdicevole, Youshi-sama. La mia è una casta di ombre. Di servitori che trovano gloria nel servire la comunità dei Tengu senza che essi nemmeno lo sappiano. Non usare un onorifico per chi appartiene al nobile clan dei Tokuwaga sarebbe un grande disonore per noi. Allo stesso modo, potete chiamarmi senza alcun onorifico. Avrebbe detto, chinando il capo, mentre il giovane esponeva le sue ragioni. Accettate? Il mio cuore è pieno di gioia, Youshi-sama! Si chinò a terra, intabarrato in quegli abiti che lo camuffavano come umano e nascondevano le sue ali corvine. Io forse ne trarrò disonore, ma sono pronto a seguirvi per il bene di tutti.

    Sono un addestratore di corvi. E' esatto. La mia casta è specializzata nel movimento furtivo e nell'uso delle armi da taglio, ma rispetto ai tengu più comuni abbiamo una specialità: ognuno di noi è legato a uno stormo di corvi che nutriamo tramite il nostro chakra, e un pò come voi ninja evocate noi creature vincolate al contratto, così noi evochiamo uno stormo, più o meno grande in base alla nostra abilità. Possiamo usarli per ricognizione o per attaccare, o trasformarci in un corvo più grande e mescolarci in esso, potenziandolo. Ammetto di non essere ancora sufficientemente abile per questo, ma farò quello che posso. Anche se inesperto, farò il possibile per ostacolare gli stormi dei miei fratelli, se me lo chiederete. Poi alla domanda finale Kenku sollevò gli occhi neri e inespressivi (come leggere in fondo emozioni nel volto di un volatile?). Si, Youshi-sama. Il vostro onorevole nonno è qui. E ha evocato come supporto due miei fratelli, assai più abili di me.

    [Il giorno dopo]



    La mattina era andata bene e il proprietario non sembrava essersi accorto di nulla. Kenku era pronto e appostato là dove Youshi gli avrebbe detto, con il suo stormo pronto all'azione, mentre io avevo cucinato senza dare nell'occhio. Erano entrati i primi clienti e non c'erano stati problemi e nel giro di dieci minuti sarebbe arrivato il bersaglio, prendendo posto dove concordato. La pianta era stata piazzata e trasformata dalla mia Percezione Falsata in modo che sembrasse uguale alle altre decorazioni del locale che stavano agli altri angoli.
    Dieci minuti appena, io stavo in cucina pronto al segnale, Youshi serviva tra i tavoli...se voleva essere pronto aveva poco tempo per verificare tutto, specie per capire se quel nostro piano era a prova di Tokugawa.
     
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    All'ombra del Ferro

    V

    Alzati ti prego dissi al tengu, riverso a terra che mi ringraziava. Kenku-san, se riusciremo a concludere positivamente la missione, allora avremo salvato la tua gente dalla guerra. Non ci può essere disonore in questo, avanti alzati e pensiamo a come fare andare le cose per il meglio provai a consolarlo, a convincerlo che il suo comportamento non sarebbe stato disonorevole.
    Quindi proseguì spiegandomi meglio le sue conoscenze, io rimasi in silenzio e con una mano gli indicai la sedia invitandolo a sedersi. Feci qualche cenno con la testa e poi mi venne in mente un'idea che gli esposi Tu con il tuo corvo potreste fare da diversivo, una volta che il nostro bersaglio sarà arrivato al ristorante, avveleneremo le sue guardie, quindi uscirò posizionando una carta bomba infiammabile sul negozio accanto e rientrerò dalla porta principale. mi toccai il naso spiegando il piano al Karasutengu A quel punto, con il tuo stormo potreste provare ad attirare l'attenzione di quello al comando di Ossuri-sama. Ad esempio muovendo lo stormo in direzione della casa del nostro obiettivo, sperando che non si mangino la foglia e pensino che vogliate sfruttare la sua assenza per colpire i suoi familiari, sabotare le sue difese o qualcosa del genere. Allungai le gambe sul pavimento passando le mani sulle cosce non fermando che la mia mente continuasse a processare ogni possibilità che si sarebbe potuto presentare Così facendo dovreste togliere gli occhi esterni dall'edificio ed io potrei entrare nel ristorante dalla porta principale senza dargli preavviso. Però, se si mangiassero la foglia o se comunque non vi seguissero, allora dovresi ingaggiare battaglia; può bastare davvero distrarli, non devi per forza attaccare i tuoi fratelli. Alzai lo sguardo verso di lui, cercando di capire dalle sue reazioni cosa ne pensasse del piano.
    Alla rivelazione che mio nonno fosse presente, non dissi nulla ma semplicemente annuii. Il coefficiente di difficoltà era aumentato notevolmente, avrei dovuto parlarne con Yato, con il mio superiore? No, era una questione personale e così sarebbe stata risolta.
    Va bene Kenku-san. Attaccheremo a mezzodì, come possiamo comunicare nel caso ci fosse un cambio di piani? Potrebbe esserci utile anche un vostro aiuto durante la ritirata

    Il sonno fu leggero e pieno di sogni, mi svegliai più volte di soprassalto, tornando poi a dormire irrequieto. La mattina mi svegliai, senza avere alcuna possibilità di rimettermi a dormire, prima che i raggi del sole illuminassero la finestra, quando successe ero già in piedi, avevo controllato il mio equipaggiamento. Mi sarei fatto fornire dal Jonin una carta bomba scoppiettante oppure, più semplicemente, un accendino e delle buone esce per accendere il fuoco. Sostituirci con i lavoratori fu più semplice del previsto, prima di iniziare il servizio posizionai la pianta presa dalla taverna e già sottoposta all'illusione di Senju-san.
    Erano arrivati i primi clienti, li avevo serviti nella stessa maniera affabile del cameriere che avevo sostituito, in quel lasso di tempo stavo studiando l'ambiente che mi circondava. Sapevo che ci sarebbe stato Ossuri, era pressoché impossibile che avesse non avesse istituito una protezione di 24h. Inoltre ero a conoscenza che fossero presenti altri due Karasutengu in forze alla scorta, non sapevo se si trovassero con il loro stormo o fossero presenti all'interno del locale.
    Inizialmente pensai di aumentare l'illuminazione dell'angolo in cui stava il nostro bersaglio, ma ragionai che sarebbe stato impossibile eliminare ogni ombra presente; senza considerare che se l'attacco del mio compagno foglioso non fosse andato a segno, avrei dovuto metterci la pezza e avere un'ombra come ponte mi avrebbe facilitato arrivare velocemente al bersaglio. Però, quello che potevo fare era indirizzare le ombre inclinando, semplicemente, le luci in maniera differente; per questo, fingendo di sistemare il tavolo prima dell'arrivo del cliente d'onore, avrei sistemato le luci in modo che non vi fossero ombre, prodotte dai mobili, che si allungassero oltre il nostro bersaglio alle sue spalle. Questo per evitare che mio nonno potesse usarle per teletrasportarsi alle spalle del bersaglio per bloccare immediatamente l'attacco del ninja della foglia, le ombre si sarebbero rivolte quindi verso il centro della stanza, non avrebbero certo potuto limitare il suo movimento tra di esse ma forse non gli avrebbero permesso di proteggere istantaneamente le spalle del bersaglio.
    Il mio sguardo si spostò verso il mio compagno intento a cucinare, ero pronto all'arrivo dell'amministratore del paese del ferro, il mio pensiero si rivolse quindi a Kenku-san, non avevo avuto occasione di parlarci nuovamente e sperai che anche i suoi preparativi fossero andati come sperato.
     
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    Crisi nel Ferro


    Ombre di Fuoco e Nebbia 6

    Non si tratta di un solo corvo ma di uno stormo intero, Youshi-sama, tuttavia mi sembra un buon piano. Non appena mi darai il segnale io cercherò di distrarre gli stormi dei miei fratelli maggiori, al meglio delle mie possibilità. Se non altro potrei coprire la vostra ritirata dopo l'assassinio. Convenì Kenku, ammettendo di non avere ancora capacità necessarie per la comunicazione a distanza. Potremmo convenire di usare un drappo colorato dalla porta sul retro, o qualcosa del genere. Stava a Youshi organizzarsi.

    [...]

    Sostituirci ai nostri bersagli era stato oltremodo semplice: non erano che civili di una terra in cui i ninja non erano diffusi nè facevano parte dell'esercito regolare, quindi ciò che io e il Kiriano eravamo capaci di fare superava anche la loro più fervida immaginazione. Non li uccidemmo, non era necessario per poche ore di sostituzione (inoltre non era nei parametri della missione), e quella mattina prendemmo il loro posto al ristorante. Il proprietario non creò eccessivi problemi, e usando la Percezione Falsata cambiai l'aspetto di alcuni degli alimenti del magazzino facendoli sembrare adulterati o deteriorati, lasciando così a Youshi il tempo di riorganizzare le luci e le suppellettili della sala come meglio credeva prima che arrivassero i clienti. Per un colpo di fortuna a mezzogiorno il proprietario, convinto di essere stato buggerato dal verduraio, uscì per fare nuovi ordini lasciandoci campo libero nel locale: la situazione era perfetta.

    Non so come mai tu abbia cambiato le luminarie...ha qualcosa a che vedere con le arti del tuo clan o con quei corvi? Chiesi mentre lui entrava in cucina a prendere un'ordinazione, ovviamente sottovoce, ma ammetto che ero impegnato a star dietro ai fornelli (decisamente più impegnativo di quanto mi aspettassi, un utile addestramento per migliorare la concentrazione) e non mi potevo permettere il lusso di badare anche a cosa stesse facendo Youshi. Aspettavo il suo Genjutsu e l'arrivo delle nostre vittime designate per dare il via allo scontro.

    Quando arrivò, la somministrazione del veleno fu rapida ed efficace: i loro piatti erano tutti adulterati in modo da ridurre il loro tempo di reazione, eccetto quelli del bersaglio e del suo assaggiatore, esattamente come promesso. Secondo Youshi solo pochi secondi erano necessari per vederne gli effetti. Io rimasi dietro la porta, focalizzandomi sulla posizione della pianta nascosta dall'illusione e pronto a colpire. Improvvisamente il bersaglio e le sue guardia si alzarono, proprio dopo che il kiriano mi diede il segnale: aveva attivato il suo genjutsu! Probabilmente sia Motonari che le sue guardie avrebbero visto una persona cara entrare nel locale insanguinata o qualcosa del genere, alzandosi di scatto per la preoccupazione. Quello strisciare di sedie era il MIO segnale. Due sigilli e presi il controlo di quel legno, generando una lancia di legno di che si sarebbe conficcata senza pietà nella nuca dell'uomo o nel suo torace, alle spalle. Avevo preso accuratamente le misure e sapevo bene come sfruttare l'anatomia grazie alle mie conoscenze mediche.

    All'esterno qualcuno avrebbe probabilmente sentito un gran gracchiare di corvi, ma ormai era fatta! Dovevamo solo verificare che fosse morto e poi scappare...ma ecco che sentii chiaramente il legno da me controllato che veniva tranciato di netto! Una delle guardie? Possibile? La mia arma aveva colpito Motonari, quello si, ma qualcosa era emerso improvvisamente dalla sua ombra, o per meglio dire qualcuno, qualcuno che vi si era nascosto da almeno un'ora e che, senza che lo sapessimo, lo teneva d'occhio estremamente da vicinoKage no Shakuyō - Ombra in Prestito
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Topo, Tigre, Cane, Serpente, Cane (5)
    L'utilizzatore può entrare nell'ombra di un bersaglio inconsapevole o consenziente. Potrà sentire ciò che avviene nei dintorni con Percezione ridotta di 3. Se immerso in un'ombra la distanza minima di percezione è annullata e la sua furtività aumenta di 6, inoltre il suo chakra si confonde con quello del bersaglio. Non può usare Passo di Tenebra nè attaccare. Uscire dall'ombra richiede slot tecnica avanzato e provoca AdO. può restare nell'ombra per un'ora per livello pari di tecnica speciale.
    Tipo: Ninjutsu - Kageton
    (Consumo: MedioAlto)
    [Richiede Mondo di Tenebra III]
    [Da chunin in su]
    . Il vecchio Ossuri, bardato con una tunica completamente nera e un cappuccio, emerse all'ultimo istante dall'ombra sotto il tavolo e anche se con difficoltà riuscì a spingere via Motonari, che si trovò con una brutta ferita alla spalla, ma vivo! Tranciò il mio legno, tentai un secondo attacco solo per vederlo bloccato, quindi guardai verso Youshi: cosa potevamo fare? Ritirata? o attacco? Ossuri era in piedi sul tavolo e Motonari era stato buttato a terra accanto ad esso, ferito. Le guardie erano confuse e rallentate dal genjutsu e dal veleno ma si sarebbero riorganizzate presto. Il tempo di un secondo. Dove si trovava Youshi? E cosa avrebbe fatto?

     
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    All'Ombra del Ferro

    VI

    Uhm no, o meglio più e meno. E' che potrebbero esserci delle complicazioni, ho preso qualche precauzione risposi così, con voce calma, a Senju-san. Sarebbe stato fin troppo complesso spiegargli ciò che era successo la notte precedente, I tengu e il loro evocatore difendono il nostro bersaglio, è un ninja esperto e molto astuto aggiunsi prima di tornare in sala con i piatti per altri clienti, forse avrebbe potuto intuire di chi stessi parlando, dato che in quei giorni avevamo parlato di solo una persona con un contratto dei Tengu. La mia espressione glaciale si sciolse quando dovetti tornare nella parte del cameriere, mi sarei trovato per la prima volta a confrontarmi con il mio mentore, tutto ciò che sapevo me l'avevo insegnato lui e questo mi avrebbe messo in grosse difficoltà.

    [...]

    Tramite il drappo, fuori dal retrobottega, diedi l'ordine a Kenku-san. Applicai la bomba scoppiettante dando un timer di circa un minuto, affianco ad essa posi altre esche che avrebbero facilitato il propagarsi del fuoco. Quindi attivai la tecnica segreta del mio clan e attesi che lo stormo del mio inaspettato alleato creasse il diversivo fuori dall'osteria, mi avvicinai all'entrata del ristorante e, con la mani celate dal mantello, attivai la mia illusione e feci irruzione nel locale.
    Mi sarei catapultato dentro al ristorante con una certa foga, i commensali avrebbero visto una persona a loro cara ferita mortalmente, affannosamente avrei allungato un braccio verso il tavolo del nostro bersaglio A-aaiutatemi... Vi prego dei borseggiatori... Aaaah
    Ecco dunque il segnale per Yato-san, dalla pianta celata con la trasformazione del mio compagno, una lancia di legno si scagliò in direzione del nostro bersaglio, ma rimase soltanto ferito dalla nostra trappola. Emergendo dall'ombra dell'amministratore del paese del ferro, Ossuri-sama, annullò l'attacco del mio compagno scaraventando l'obiettivo per terra e successivamente saltando sul tavolo. Aveva utilizzato una tecnica di cui non ero assolutamente a conoscenza e ora mi guardava intensamente da sotto il cappuccio che ne celava l'espressione. In quel attimo che precedette la mie azioni successive, mi domandai chi stesse vedendo nella mia persona: forse la sua amata figlia? Il suo primo allievo, nonché primogenito, che l'aveva tradito rinnegando il villaggio, Yashiminata? Oppure il suo ultimo allievo che pedissequamente aveva seguito le sue orme ed ora si trovava a combattere per salvare il suo onore?

    Forse un giorno avrei avuto una risposta a quella domanda, in quel momento però potevo preoccuparmi solo di agire nel minor tempo possibile e raggiungere l'obbiettivo della missione. Dal braccio teso verso Ossuri partirono tre spiedi intinti con il veleno debilitante e la mia figura, agli occhi di chi era sotto l'effetto dell'illusione, si sfaldò in uno stormo di corvi. [ I Slot Azione | Prec 575 - Pot 10*3 | 2 dosi Veleno Debilitante ai Riflessi tipo C1]
    Quindi, mentre i tre spiedi viaggiarono veloci in direzione della testa di mio nonno - volevo facilitargli una schivata che lo portasse ad abbassarsi - mi mossi alla mia destra in diagonale cercando di attirare la sua attenzione [ Slot Movimento Gratuito - 3 metri ] Infatti, appena gli spiedi fossero arrivati ad una distanza non inferiore al metro e mezzo dalla sua persona, sfruttai come ponte le ombre proiettate sul tavolo dagli spiedi per teletrasportarmici. [ Slot Tecnica | Passo di Tenebra, Basso ] Il mio sguardo dal basso verso l'alto avrebbe cercato il suo, ero rannicchiato e, dandomi la forza con le braccia, finsi una spazzata ai danni delle sue caviglie salvo poi ritirarsi la gamba senza portare alcune reale minaccia. [ Slot Gratuito Veloce - Finta ] Appena il mio calcio si fosse rivelato una finta, la mia mano celata dal mantello avrebbe fatto cadere una piccola sfera che, a contatto con il tavolo, sarebbe esplosa propagando del ghiaccio nel raggio di sei metri rendendo non solo il tavolo ma anche lo spazio limitrofo particolarmente scivoloso. [ II Slot Azione - Attivazione Bomba Specchio, Intralcio Medio]
    A quel punto mi sarei alzato di scatto, tentando di tirare una testata al naso di Ossuri-sama ma, prima che potesse difendersi da quel attacco banale e diretto, sarei scomparso da davanti ai suoi occhi. [ Slot Gratuito Istantaneo - Finta | Fintare Migliorato ] [ Slot Tecnica | Passo di tenebra, Basso]
    Ricomparso nell'ombra del tavolo, mi scagliai in direzione del mio obiettivo in un tuffo, le mie braccia tese e affilate, avrebbero provato una a colpire mortalmente il collo della vittima, l'altra a danneggiare il fegato del bersaglio. [ III Slot Azione - Doppio Colpo | Vel 600 For 525, Basso | Pot 10 +10 Precisione + status Sanguinamento Medio Oltraggio , MezzoBasso ] [Azione Rapida nei confronti di Ossuri] Se i miei due colpi fossero andati a segno la vittima avrebbe avuto una grave emorragia al collo e al busto, quindi rotolando a terra mi sarei rialzato tenendo alle mie spalle la pianta utilizzata poco prima dal mio compagno. Non avevo l'immediata possibilità di scappare, non sapevo nemmeno se i miei attacchi avessero sortito l'effetto desiderato. Mi trovavo in una pessima situazione, ma che aveva qualche sfumatura rosea: le luci che avevo reindirizzato precedentemente, avrebbero proiettato le ombre tutte di fronte a me, quindi non avrei dovuto temere che mi arrivasse da dietro; la pianta, estensione delle capacità di Yato-san, avrebbe potuto dare un degno contributo alla mia difesa o controffensiva; e, in ultimo, il mio compagno - ammesso che non mi abbandonasse lì - sarebbe uscito dalla cucina, ossia dalla parte opposta rispetto alla mia, permettendoci di chiudere a tenaglia l'obiettivo e le sue guardie.
    Alzai le braccia a difesa del capo e del busto, componendo la guardia che Ossuri-sama mi aveva insegnato in anni di addestramento. Il mio sguardo cercò i suoi occhi e un sorriso si dipinse, sincero, sul mio viso.


    Chakra: 51,2/60
    Vitalità: 15/15
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  525
    Resistenza: 450
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Lancio Spiedi
    2: Bomba Gelo
    3: Doppio Colpo
    Slot Tecnica
    1: Passo di Tenebra
    2: Passo di tenebra
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Bomba Specchio × 1
    • Lancia Spiedi × 2
    • Veleno del Dolore C4 (5 dosi) × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Mantello × 1
    • Spiedi potenziati × 8

    Note
    Ho calcolato il chakra considerando: l'attivazione della tecnica "Prima Impressione Vantaggiosa" , l'attivazione della ts e il suo mantenimento.



    Conoscenze Utilizzate:

    - TS:
    Mondo delle Tenebre
    Kinjutsu di Kiri

    A Mantenimento
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione e un mantenimento. L'attivazione richiede un consumo Basso di chakra; il mantenimento richiede un consumo per ogni round in cui rimane attiva la tecnica speciale, escluso il primo.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Precisione Aumentata (+3 Tacche)


    Oltraggio: L'utilizzatore può rendere i suoi arti taglienti, incrementando la potenza dei colpi, sono considerate Lame. Può incrementare di 5 la potenza del colpo fisico con un consumo ¼ Basso per 1 slot; riducendo la potenza di 10 possono causare Sanguinamento (DnT Medio).
    Passo di Tenebra: L'utilizzatore può trasportare sé stesso per 1 slot azione in un ombra non controllata e non prodotta da una fonte di chakra; deve comparire oltre 1,5 metri da una fonte di chakra. La potenza massima del primo attacco è 10 per livello dispari della tecnica speciale. Richiede 1 slot tecnica/azione e un consumo Basso di chakra.
    Scambio Equivalente: L'utilizzatore può incrementare l'entità dei danni inflitti all'avversario il round precedente sacrificando la propria vitalità, una volta a round. L'incremento verrà sottratto dalla vitalità dell'utilizzatore. Non è possibile applicare più Scambi Equivalenti alla stessa ferita, a ferite presenti alla testa o agli organi interni.
    Occultamento Perfetto: L'utilizzatore è considerato parzialmente occultato: può essere furtivo anche se senza occultamenti ambientali e può vedere nell'oscurità.

    Livello I (Genin Verde)
    La Velocità di Oltraggio è aumentata di 1 tacca.
    Oltraggio potenzia il colpo fisico fino a +10.
    La Furtività ha un bonus di 1,5.
    Lo Scambio Equivalente massimo è 1 leggera.
    Il Passo di Tenebra ha raggio massimo pari a 6 metri.
    Mantenimento: ¼ Basso


    -Equipaggiamento:
    -Veleno Debilitante C1 (5 dosi) [Veleno]
    La somministrazione di 1 dose causa un malus di una statistica primaria scelta di 2 tacche per 2 round. La vittima, se somministrate ulteriori 2 dosi entro 2 round dalla prima somministrazione, sarà Spossata (DnT Leggero).
    Tipo: Supporto - Variabile
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 50)
    [Da genin in su]

    -Lancia Spiedi [Meccanismo]
    Il Lancia Spiedi è un tubo applicabile ad un arto con 3 aperture nei quali è possibile stipare proiettili minuscoli. La gittata è pari a 15 metri. Avvelenando il Lancia Spiedi è possibile somministrare 2 dosi anziché 1. È possibile scagliare fino a 3 proiettili.
    Tipo: Supporto - Supporto
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 2
    (Potenza: 1 | Durezza: 2 | Crediti: 55)
    [Da genin in su]

    -Spiedi potenziati [Distanza]
    Simili a dei normali spiedi, sono stati resi più affilati per fare più danni mantenendo le capacità di penetrazione, velocità e l'aerodinamica. Possono raggiungere massimo 15 metri
    Tipo: Da Lancio - Perforazione -
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 8
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Crediti: 10)
    [Da genin in su]

    -Bomba Specchio [Bomba]
    Si tratta di ordigno congelante dalle ridotte dimensioni. All' impatto crea in un raggio di 6 metri una superficie ghiacciata; cumulabili in caso di lanci multipli. Sarà molto scivolosa e può risultare inclinato: causa Intralcio Medio (utilizzatore escluso) per almeno 2 round in ambienti sfavorevoli.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 1
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    [Da genin in su]
     
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    Crisi nel Ferro


    Ombre di Fuoco e Nebbia 7

    La situazione era precipitata rapidamente: il nostro tentativo di assassinio vanificato dalla comparsa improvvisa di un uomo non molto alto, completamente intabarrato in una tonaca ninja nera. Youshi era nella sala e cercò di mettere la missione ai ripari: sfruttò la copertura datagli dal suo Genjutsu per un primo attacco, ma in realtà Ossuri non ne era caduto vittima visto che si trovava al sicuro nell'ombra, quindi non ebbe problemi nel cogliere gli spiedi in volo, bersagliandoli di suo con un lanciaspiedi analogo a quello di Youshi, colpendo le tre armi a mezz'aria [Difesa]. Questo non impedì al Kiriano di apparire comunque nell'ombra ma un pò più lontano di dove si aspettava. Davanti ai suoi sensi superiori la finta spazzata venne letta per quello che era e anche la bomba specchio venne colpita da uno spiedo lanciato con precisione chirurgica prima ancora di impattare sul tavolo [Difesa], finendo sparata parecchi metri più indietro, così che la superficie ghiacciata non inficiasse i suoi movimenti. Sei ancora immaturo, ragazzo. Svanì contemporaneamente rispetto a Youshi, che si trovò il nonno sotto il tavolo assieme a lui, intercettando il suo tuffo con un calcio che pur non danneggiando il Tokugawa impedì di portare a segno l'attacco [Difesa]. Non oggi, ti avevo detto di desistere, Non avrai questa vita. Allungò la mano afferrando Motonari, ancora stordito, e svanì nell'ombra.

    Stringendo i denti spalancai la porta della cucina. DOBBIAMO ANDARE! VIA! VIA! Lanciai un fumogeno nel locale per coprire la nostra fuga, mentre pensavo che Youshi avrebbe pensato alla cartabomba per il diversivo, quindi corsi verso l'uscita sul retro, speravo con il Kiriano alle costole ma non le guardie di Motonari. Quello che nessuno dei due si sarebbe aspettato era di trovare il ninja bardato e il nostro bersaglio proprio nel vicolo, appena emersi da un'ombra con il samurai che barcollava stordito. MAI PIU'! MAI PIU' UN VIAGGIO SIMILE, A COSTO DELLA VITA! Dannato testardo, non possiamo restare qui...uh? Ci aveva notato. Ma chi era quel tizio? E perchè sembrava che Youshi lo conoscesse? Prima o poi mi dovrai spiegare cosa sta succedendo. Avrei detto al mio compagno di squadra. Ma direi che adesso abbiamo una seconda occasione! Ancora con l'aspetto del cuoco composi rapidamente i sigilli della Percezione Falsata, così da far apparire la porta dietro di noi come se fosse stata avvolta dalle fiamme (per impedire alle guardie di Motonari di seguirci) e quindi feci guizzare un kunai tra le mani, pronto ad attaccare.

    Ossuri si frappose tra noi e il suo protetto, emettendo un basso fischio. Sul tetto sopra di noi una figura simile a un corvo umanoide atterrò, con una stormo di corvi che gli svolazzava sopra. Sono un pò vecchio per tenere a bada due di voi. Yahane (Piume Notturne), vedi di darmi una mano. In un lampo il KarasuTengu

    atterrò accanto a lui mentre i corvi nel cielo si abbassavano, riempiendo quello stretto vicolo di battiti d'ali e di un gracchiare quasi assordante. Che creatura è quella? Ossuri-sama. Quello è vostro nipote. Siete sicuro? La missione viene prima di tutto. Parole che comprendevo, ma sapevo bene di non avere zii legati a corvi umanoidi...quindi sicuramente si riferiva a Youshi. Mi hai messo in mezzo a una bega familiare? Chiesi, tutt'altro che conciliante, mentre un frusciare d'ali annunciava nuovi arrivi.

    Dal tetto una figura intabarrata di stracci atterrò accanto a Youshi facendomi sobbalzare. Era Kenku, ma io non sapevo chi fosse ovviamente, vedevo solo un lungo becco tale e quale a quello dell'alleato del nemico. Youshi-sama, sono riuscito ad allontanare solo uno dei miei fratelli, ma sono qui per supportarvi. Che cosa succede, Ossuri? Il bersaglio era confuso almeno quanto me. Speravo solo che le somiglianze si fermassero là, dato che se tutto fosse andato come previsto, solo uno dei due sarebbe uscito vivo da quel vicolo. Youshi-sama? Kenku, stai tradendo il contratto e il patto d'onore? Si, Ossuri-sama. A costo di prendere il peso del disonore io combatterò accanto a vostro nipote. Motonari è nemico di tutti i Tengu. Sojobo-sama ne ha ordinato la morte, e noi KarasuTengu abbiamo le mani legate per via del nostro patto con voi. E quindi avete chiesto aiuto al mio immaturo nipote? Avremo anche lo stesso sangue ma non ha sottoscritto il vostro contratto. E' un estraneo. Youshi, vattene e lascia perdere questa faccenda. Di che cosa stavano parlando? Cosa mi ero perso. Guardai il mio compagno di squadra. Cosa succede? Poche parole e poi decidiamoci, si attacca o scappiamo? Yahane intanto sembrava imbarazzato dalla presenza del suo fratello più giovane, ma avrebbe combattuto se necessario.
     
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    All'Ombra del Ferro

    VII

    Ero abituato ad una supremazia tattica e fisica di mio nonno, l'età non sembrava aver intaccato i suoi riflessi e nemmeno la sua velocità d'esecuzione. Se negli anni passati, durante l'addestramento, aveva dato prova di queste sue capacità, in quel momento dentro il ristorante mi stava mostrando realmente le sue capacità fisiche. Anzi, molto probabilmente, non aveva dovuto nemmeno utilizzare del chakra per rispondere così agilmente alle mie finte e l'attacco rivolto verso quel politico del paese del Ferro. Diede prova anche della sua profondissima conoscenza dell'arte del nostro clan, preso il nostro obiettivo sottobraccio, fuggì usando un'ombra e scomparendo dalla stanza.
    Le altre guardie del corpo erano palesemente rallentate dal veleno che gli avevamo somministrato, ma ebbi comunque bisogno dell'intervento di Yato, che lanciò un fumogeno all'interno della sala, per saltare sul tavolo e dileguarmi oltre la cucina. Mi informò dell'illusione che aveva creato alla porta che, per i nostri inseguitori, sarebbe risultata in fiamme.
    Dentro di me le emozioni e sentimenti controversi si accavallavano senza fine, avevamo fallito la missione e avevo avuto la prova tangibile che mi trovassi distante ancora anni luce dalle capacità del mio sensei, Ossuri-sama.
    Fu la voce di Yato a destarmi da quel vortice che mi stava inghiottendo: eccoli, erano lì nel vicolo del retro bottega, mio nonno stava cercando di calmare la vittima dell'attentato esortandolo a riprendere la fuga il prima possibile.

    Ci notò immediatamente e chiamò in soccorso una delle due creature della cui presenza ero a conoscenza: Yahane. Giunse immediatamente appoggiandosi sul tetto del ristorante, un tengu in compagnia del suo stormo che si posò sui tetti circostanti. Ascoltate le parole successive, Yato mi chiese delle delucidazioni, sebbene comprendessi la sua necessità di avere una visione più chiara dell'insieme, quello non si prefigurava di certo essere il momento opportuno, per quello lo liquidai con poche parole dette bruscamente Quello è il mio sensei, nonché nonno, Ossuri-sama. Gli è stata affidata la difesa del nostro obiettivo, Motonari. E questi sono Karasu Tengu, esseri con cui mio nonno è legato tramite contratto d'evocazione aggiunsi poi spostando lo sguardo verso il mio compagno di missione. Mi pentii di non averlo avvisato precedentemente, l'avevo messo in un pericolo che avremmo potuto prevedere, ma speravo che non si realizzasse o, se fosse stato inevitabile, che avrei potuto risolvere la questione agilmente senza interferire con il successo della missione.
    In un fruscio appena percettibile atterrò Kenku-san al mio fianco, mi informò di essere riuscito ad allontanare solo uno dei suoi fratelli. Ben fatto, Kenku-san Quindi vi fu uno scambio di battute con mio Ossuri-sama, lo accusò di disonorare il contratto che lui aveva firmato. Le parole del mio sensei mi riempirono d'ira, cosa ne sapeva lui della mia immaturità? Ero stato cresciuto vedendomi negata la mia infanzia, quando i miei coetanei passavano il tempo a giocare tra le strade del nostro quartiere, io mi trovavo con lui nel giardino ad addestrarmi. A imparare a combattere, a forgiare il mio corpo rendendolo un'arma letale, imparando a procurare dolore e difendermi dagli attacchi. Aveva negato la mia infanzia per pagare il debito che la mia famiglia, il mio clan, aveva nei confronti del Villaggio della Nebbia e ora, in quel sudicio vicolo, difendendo un'uomo che voleva portare la guerra nel territorio dei Tengu e che lui difendeva per chissà quale altro debito, osava darmi dell'immaturo? A me, la cui immaturità e stolta giovinezza era stata negata a forza di pugni ed esercizi da quando io iniziavo a ricordare? No, Ossuri-sensei stava mostrando una visione limitata, una cecità che non gli permetteva di vedere oltre al suo "onore".

    Ossuri-sensei, quel uomo morirà qui in questo vicolo, ora. Non c'è disonore in ciò che fa Kenku-san, non c'è disonore nel voler tutelare il proprio popolo. feci una pausa soppesando attentamente le parole e muovendo lo sguardo dal Karasu Tengu al mio fianco verso mio nonno Sei tu, nonno, che ti stai disonorando. Stai costringendo le creature con cui ti sei legato tramite contratto a difendere un uomo che gli vuole conquistare le terre e ucciderne la stirpe Il mio sguardo non si sarebbe spostato dai suoi occhi, avrebbe potuto leggervi la determinazione delle mie parole, senza esseremene accorto avevo usato un appellativo altamente informale che mai, prima di allora, mi ero preso la liberta di usare: "nonno". Combattiamo, Yato-san. Questi tengu sono degli addestratori di corvi, li usano a loro vantaggio nei combattimenti. Ma la loro colpa è quella di essere legati ad un uomo ottuso, non colpire per uccidere Il mio sguardo si sarebbe spostato verso il mio compagno di squadra Se tu mi copri, io vedo di portare a termine questa missione. Kenku-san, posso confidare nel tuo supporto?
    Il Karasutengu alzò lo sguardo da sotto il cappuccio, quindi fece schioccare il becco in un suono che interpretai come un sì. Quindi si alzò dalla posizione ricurva in cui si trovava facendo cadere gli stracci che lo coprivano, mostrandosi in una tutta la sua maestosità dispiegando le ali.

    Certo, Youshi-sama. Sarò al tuo fianco, per il mio popolo Sorrisi in sua direzione e allungai il pugno verso di lui, battè le sue nocche con le mie e quindi spostammo lo sguardo verso Ossuri-sama e il suo protetto.
    1... 2... 3.

    Con una vigorosa fiammata la bomba si infucò, le esche presero a loro volta fuoco e le fiamme iniziarono propagarsi sulle pareti in legno che costituivano il negozio d'abiti. Dovevo sfruttare al massimo quel momento, difficilmente mio nonno si sarebbe aspettato l'esplosione di una bomba a qualche metro da lui. La luce che si propagò nel corridoio formò lunghe ombre che si stagliarono sulla parete della casa alla loro destra, sebbene stessi ingaggiando battaglia come mio nonno, il mio obiettivo era semplicemente uccidere Motonari, gli unici attacchi che avrei rivolto verso mio nonno avrebbero avuto come fine ultimo quello di distrarlo. Dovevo sommare i miei sotterfugi per poter sperare di eludere le sue pronte difese. Per questo mi scagliai, non al massimo del mio potenziale, in corsa percorrendo una linea retta in sua direzione. [ Slot Movimento Gratuito - 6 metri ]
    Giunto ad una distanza ravvicinata al mio sensei, scomparii dalla sua vista spostandomi nell'ombra dietro di lui, proiezione dell'angolo dell'edificio che stava rapidamente prendendo fuoco a circa tre metri di distanza. [ Slot Tecnica | Passo di Tenebra, Basso ]
    Appoggiati i miei a terra, non attesi nemmeno un attimo per attivare una delle mie tecniche preferite e, muovendomi questa volta ad una velocità molto maggiore e più silenziosamente, mi scagliai nuovamente in sua direzione. [ Slot Tecnica Avanzato | Scatto Rapido, Vel 600, Basso ] [ Movimento Silenzioso, Furtività 7,5 ]
    A quella velocità, bastarono pochi passi per chiudere le distanze, verosimilmente si sarebbe girato istantaneamente in mia direzione, a quel punto avrei messo in atto ogni sotterfugio che la mia mente aveva creato in quei pochi attimi.
    Il mio braccio sinistro si sarebbe mosso rapido, in un un gancio, minacciando lo zigomo destro di Ossuri-sama ma, giunto a metà del suo tragitto, fermai il pugno alzando, invece, il braccio destro in direzione di Motonari, fingendo di voler usare il mio secondo lanciaspiedi ai danni del suo protetto. [ Slot Gratuito Veloce e Istantaneo | Finta ] [Fintare Migliorato]
    Una finta e una controfinta per poi portare il primo vero attacco: conclusi il movimento con il braccio sinistro tentando di tirare un pugno al viso di Ossuri-sama. [ I Slot Azione - Colpo senz'Arma | For 525, Vel 600, Pot 10 - Basso ] [ Colpo Fulmineo ] Dubitavo che il mio attacco andasse realmente a segno malgrado le finte che avevo attuato per colpirlo, ma non mi interessava più di tanto perché, nel frattempo, la mia mano libera - estraendo celata dal mantello uno dei miei coltelli da lancio - l'avrebbe lanciato oltre le sue spalle senza provare a ferire qualcuno. [ Slot Gratuito Veloce - Lanciare un oggetto senza finalità offensive] [ Azione Rapida ]
    Le fiamme provenienti dal vicolo a sinistra avrebbero proiettato istantaneamente l'ombra del coltello sul muro alla nostra destra, la sfruttai immediatamente per teletrasportarmici, comparendo idealmente alle spalle del mio bersaglio. [ II Slot Azione | Passo di Tenebra, Basso] A quel punto, sfruttando l'appoggio alla parete, mi sarei scagliato verso Motonari tentando di colpirlo, rapidamente e mortalmente, al collo. Mio nonno aveva già mostrato i suoi rapidi riflessi, per questo impastai una grossa quantità di chakra per ridurre al minimo la sua possibilità di difenderlo ma ferendomia mia volta. [ III Slot Azione - Colpo senz'Arma | For 500, Vel 700, Pot 10 +10 Oltraggio +10 Precisione, impasto Medio, Oltraggio MezzoBasso ] [ Sovraimpasto, Semiparalizzato 2 turni ] [ Overcap 1,5 Leggere al braccio]
    In tutto quello non avevo dato alcuna direttiva al Kenku-san, semplicemente perché non volevo fornire ai nostri avversari alcuna informazione su ciò che avevo intenzione di fare. Mi augurai che fosse in grado di prendere l'iniziativa, un suo aiuto ad aumentare l'entropia e la confusione in quello spazio così angusto tramite il suo stormo, mi sarebbe stato sicuramente d'aiuto.


    Chakra: 43,4/60
    Vitalità: 13,5/15
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  525
    Resistenza: 450
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Pugno
    2: Passo di tenebra
    3: Oltraggio
    Slot Tecnica
    1: Scatto Rapido
    2: Passo di tenebra
    Equipaggiamento
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Bomba Specchio × 1
    • Lancia Spiedi × 2
    • Veleno del Dolore C4 (5 dosi) × 1
    • Parabraccia in Cuoio × 1
    • Mantello × 1
    • Spiedi potenziati × 8

    Note
    Mantengo attiva la ts.
    Semiparalizzato 1/2 turni

    Conoscenze utilizzate:
    Scatto Rapido
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può scattare rapidamente verso una direzione, muovendosi della distanza concessa da uno slot azione. La velocità di spostamento è incrementata di 4 tacche.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]

    Movimento Silenzioso
    Talento: L'utilizzatore, quando usa la tecnica "Scatto Rapido", guadagna +3 alla furtività; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]

    Colpo Fulmineo
    Maestria: L'utilizzatore ha un bonus di +1 alla velocità per il primo slot azione dopo l'utilizzo della tecnica "Scatto Rapido"
    [Da genin in su]

    Oltraggio: L'utilizzatore può rendere i suoi arti taglienti, incrementando la potenza dei colpi, sono considerate Lame. Può incrementare di 5 la potenza del colpo fisico con un consumo ¼ Basso per 1 slot; riducendo la potenza di 10 possono causare Sanguinamento (DnT Medio).
    Passo di Tenebra: L'utilizzatore può trasportare sé stesso per 1 slot azione in un ombra non controllata e non prodotta da una fonte di chakra; deve comparire oltre 1,5 metri da una fonte di chakra. La potenza massima del primo attacco è 10 per livello dispari della tecnica speciale. Richiede 1 slot tecnica/azione e un consumo Basso di chakra.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Crisi nel Ferro


    Ombre di Fuoco e Nebbia 8

    Tuo nonno, quello che in teoria ci stava solo osservando? Sbottai, ma non mi lasciai prendere dal mero "perchè non mi hai avvisato?", ci sarebbe stato tempo dopo: ora dovevamo soppesare la situazione alla mano. Dannazione...se ti ha addestrato allora non abbiamo possibilità... Eravamo due Genin, che speranze c'erano di far fuori uno che come minimo era Jonin? Tuttavia...tuttavia poteva essere importante per la Missione provare a confrontarmi con chi occupava uno scalino così tanto più elevato. Ma se fossi morto... L'indecisione mi fece perdere qualche istante, un errore imperdonabile in altre circostanze, eppure sembrava che avessimo degli alleati in quella faccenda. Il Karasutengu Yahane e il Karasutengu Kenku erano presenti e affiancati a entrambi i Tokugawa. Non seguii appieno il discorso, ma sostanzialmente i Tengu dovevano uccidere Motonari, mentre Ossuri doveva proteggerlo e loro erano in qualche modo legati a lui. Quindi avevano pensato di ingaggiare Youshi per aggirare il problema. Cercai di restare focalizzato mentre il Tokugawa parlava con suo nonno: l'obbiettivo restava Motonari, una volta ucciso il vecchio non avrebbe avuto motivo di continuare a opporsi a noi. E anche un Jonin può avere difficoltà nel proteggere una persona, anche contro due Genin. Ossuri! Uccidili immediatamente!
    Sono più forte di loro, ma se ne attacco uno l'altro potrebbe avere il tempo di uccidervi, Motonari-san. Non è una buona idea che io mi sposti da qui E allora fai qualcosa di ninja, non lo so, fumo o nemmia, e fammi sparire! Ma basta salti nell'ombra, MAI PIU'! Il vecchio non rispose, ma certamente non sembrava stesse difendendo Motonari in qualità di amico o anche solo di persona che lo trovava simpatico.

    Tu l'onore non sai ancora cosa sia, Youshi. Replicò da dietro il cappuccio che celava il suo volto quasi completamente. I vincoli e le promesse sono l'unica cosa solida in questo mondo, se li ignorassimo cosa saremmo? Bestie, ecco cosa saremmo. Yahane lo capisce bene. Il KarasuTengu, pur frustrato, annuì. I KarasuTengu sono servitori, servire è il loro orgoglio, esattamente come i Tokugawa nei confronti di Kiri. Siamo strumenti, fieri di esserlo. Per questo è inammissibile che Kenku cerchi una scappatoia coinvolgendoti in questa missione. Non mi stupirebbe se fosse stato lui stesso a inserire il tuo nome tra i candidati! A giudicare dall'espressione colpevole di Kenku, Ossuri doveva aver colto perfettamente nel segno. E non vi è alcun disonore nel ripagare i propri debiti, e verso Motonari-san ho un debito che devo estinguere. I Tengu questo lo capiscono Ma anche se capivano, certamente non approvavano, almeno nella persona di Kenku. Quando Youshi prese la decisione di attaccare io annuii: era il momento di rompere quell'impasse prima che la situazione degenerasse, e anche Kenku avrebbe agito al nostro fianco.

    Il segnale fu l'esplosione del negozio accanto al nostro, poco più in là lungo il vicolo, con le fiamme che costituirono un'ottima distrazione, oltre a deviare le ombre che risultavano essere così importanti per il mio compagno di missione. Kenku si sollevò in volo e congiungendo le mani in un sigillo evocò, quasi li avesse richiamati, un gran numero di corvi che come uno stormo compatto si gettarono verso i nemici. Yahane fece lo stesso intercettando lo stormo con uno al suo servizio.Posso tenere a bada Yahane per qualche secondo, ma non di più. Siate rapidi. Non me lo feci ripetere due volte, e lo stesso valeva per Youshi, nettamente più rapido di me, anche se avrei potuto forse eguagliarlo con una discreta spesa di chakra. Lui andò in corpo a corpo, che pareva la sua specialità, mentre io mi mantenni un pò arretrato: non avevamo un piano ma uccidere Motonari era la priorità! Lanciai un Kunai che venne rapidamente intercettato da uno di Ossuri nonostante avesse perso una frazione di secondo per l'improvvisa esplosione, ma al contempo questo permise a Youshi di teletrasportarsi dove serviva per partire rapidissimo verso di lui. Approfittando di quell'attacco io mi avvicinai verso Motonari, mentre la prima finta di Youshi obbligava Ossuri a deviargli il braccio con un brusco movimento del proprio (difficile percepire le finalità offensive quando non sono rivolte verso di te, anche un jonin sottostava a questa regola), esponendosi al colpo successivo, che però evitò con un minimo movimento del capo, lasciando che il pugno scivolasse accanto al suo volto.

    Il Kunai lanciato di soppiatto da Youshi mi fece capire che aveva in qualche modo interesse che l'arma arrivasse alle spalle di Motonari, quindi intrecciai quasi contemporaneamente due veloci posizioni magiche, irrorando il terreno con il mio Chakra. Ossuri non si era certo fatto scappare l'arma e conosceva benissimo le potenzialità del Mondo di Tenebra, ma quando lanciò un Kunai a sua volta per deviare quello di Youshi, la sua arma impattò sull'arto di fango che avevo appena sollevato. Tks! Mocciosi! Il Passo di Tenebra di Youshi lo portò immediatamente a distanza adeguata per raggiungere il bersaglio, abbastanza vicino per colpire, con rapidità paragonabile a quella del vecchio Tokugawa stesso, senza lo spazio necessario perchè lui potesse apparire tra aggressore e vittima designata. E' fatta! Esultai...ma non avevamo ancora considerato le risorse di quell'uomo: accovacciandosi immerse solo il suo braccio nell'ombra dell'edificio ai suoi piedi...e il braccio stesso riemerse dal collo di Motonari, nell'ombra che lo copriva! Le mani affilate di Youshi si piantarono nel torace della nostra vittima designata, che gridò di dolore, ma era un danno oltremodo superficiale: Ossuri aveva afferrato la mano del nipote, danneggiandosi nel farlo ma impedendo che l'attacco fosse fatale! Sei ancora immaturo, Youshi! Fu in quel momento, il momento in cui pensava di aver avuto successo, che finì sconfitto. AAAAHHH!! Ah...AA...ghack... Motonari era stato spinto in avanti forzando il braccio di Youshi ancora più in profondità, fino a perforargli un polmone e lacerare una delle arterie maggiori! La missione era compiuta. MA COSA?

    Immaturo forse. Ma non è da solo! Annunciai, indicando con la mano i piedi di Motonari: la mia Stretta della Palude creava DUE arti di fango semoventi. Il primo aveva intercettato il Kunai di Ossuri mentre l'altro, nella confusione, aveva afferrato saldamente la gamba destra del bersaglio...che stava già sbraitando tanto da non rendere chiaro che c'era stata quella complicazione. Originariamente avevo solo voluto tenerlo fermo per facilitare l'attacco di Youshi, ma vedendolo arrivare quasi a bersaglio, così vicino, avevo imposto al mio costrutto di spostarsi appena, quei pochi centimetri che letteralmente avevano fatto la differenza tra la vita e la morte del funzionario del Paese del Ferro. Un fiotto di sangue dalle labbra e gli occhi che si spegnevano, in un vicolo tra ninja e Tengu, senza testimoni. Così era morto Motonari, nemico dei Tengu, nonostante la difesa di Ossuri Tokugawa che si era impegnato fino in fondo. Maledizione...Yahane, via di qui! Con una qualche tecnica, forse il Mondo di Tenebra stesso, Ossuri svanì nel nulla, mentre Yahane si trasformò in un grosso corvo, volando via con il suo stormo al seguito. Kenku richiamò a sè i suoi corvi ammaestrati, feriti e malconci, e lanciò loro delle granaglie come premio prima di avvicinarsi a noi. Youshi-sama, ci siete riuscito! Fece poi un inchino anche a me, tenendo le ali ripiegate. Il vostro aiuto è stato prezioso, lo ricorderemo. Non è il momento di festeggiare o esultare! Dobbiamo camuffare le tracce e scappare da qui! Lanciai una cartabomba verso Youshi. Mettila nel corpo: quando le guardie arriveranno gli esploderà davanti e non ci sarà nulla per ricondurre a un'arte ninja specifica, così ridurremo le tracce. Poi penserò a quel braccio...te lo sei conciato male. Avanti, i festeggiamenti a dopo! Non ero felice di aver contribuito a uccidere un uomo, ma nemmeno indignato o colpito: si trattava solo di una missione.

    Ma come scappare da là? Kenku volava, noi no e forse avrebbero notato dei ninja che scappavano sui tetti...anche se avevamo ancora l'aspetto del cuoco e del cameriere. Ci vediamo al punto di incontro! Io mi dileguai correndo nel vicolo e cambiando aspetto con la Trasformazione, e durante la fuga usai due o tre volte la Percezione Falsata per creare false immagini di qualcuno nascosto più o meno bene nei vicoli, così da rallentare eventuali inseguitori. Quale strategia avrebbe intrapreso Youshi, invece? Se avesse fatto come indicato, avrebbe notato un incartamento con il simbolo del villaggio di Taki nella tasca interna di Motonari, mentre piazzava la cartabomba. Possibile che fosse al loro servizio?
    Se lo avesse preso in mano la carta avrebbe cominciato a surriscaldarsi, come se stesse prendendo fuoco perchè toccata dalla persona sbagliata: Youshi poteva arrischiarsi a leggerla, anche se questo avrebbe significato perdere tempo e rischiare di essere raggiunto (cominciava ad arrivare gente nel vicolo attirata dall'incendio, e dai tentativi di sfondamento sembrava che stessero per forzare la porta del ristorante), ma forse erano informazioni importanti!

    SE avesse scelto di ignorare la lettera allora avrebbe dovuto solo elaborare la sua strategia di fuga.

    SE avesse aperto la lettera avrebbe sicuramente finito per bruciarsi un pò le dita (DnT Lieve su entrambe) e sarebbe stato colto in flagranza dalle guardie del corpo di Motonari, che avrebbero aperto la porta guardandosi intorno, anche se solo due avrebbero avuto la prontezza di scagliarsi contro di lui armate, cercando una serie di attacchi con le loro Katane [Tutti Velocità Viola e Forza Blu, Potenza 40]. Il primo era un tentativo di decapitazione dal samurai alla sua destra, mentre l'altro avrebbe subito dopo provato a trafiggergli il torace per poi immediatamente cercare un colpo discendente sulla spalla sinistra. Mentre la sequenza affondo-fendente veniva eseguita il primo samurai avrebbe rapidamente aggirato Youshi dimostrando un ottimo gioco di gambe [Azione Rapida] cercando di decapitarlo nuovamente, stavolta alle spalle. Per finire i due in simultanea avrebbero eseguito un colpo ascendente e obliquo, uno da davanti e uno da dietro, provando a squarciare il Kiriano. Certo però queste complicazioni sarebbero state ripagate dalla lettura di almeno parte della lettera
    CITAZIONE
    Motonari Fuumi,
    Svolgi il compito che ti è stato assegnato e verrai accolto dalla nostra Signora.
    Lei ti donerà forza e potere, e sarai come noi un membro della Vera Taki.
    Dopo che avrai ottenuto parte delle spoglie di guerra, consegnerai il metallo del monte dei Tengu nelle terre degli Hanta.
    Un nostro uomo che controlla la regione ti condurrà poi a incontrare la Signora
    Il Guardacaccia Benimaru Nikaido, portatore di Ago, sarà il tuo contatto.

    Non far trapelare nulla ai Samurai.
    Quando saranno pronti si uniranno a noi, ma solo pochi eletti saranno scelti per far parte della Vera Taki, come te.

    Non deluderci.


    Il fuoco avanza rapidamente e non è possibile leggere il nome del mittente o il retro della lettera, che sembrava contenere informazioni ulteriori e dettagli sulle infiltrazioni di Taki nel Ferro, quali altri samurai collegati al piano. Tali informazioni sono state purtroppo perdute

     
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18 replies since 14/2/2020, 23:48   280 views
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