Il Tempio del Gelo

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    Il Tempio del Gelo


    Prologo


    Atto I
    Aiuti dovuti. †



    Avevo promesso il mio aiuto e mi sarei impegnato a darlo, a qualunque costo. Glielo dovevo: non sapevo come fossero venuti a conoscenza delle spoglie passate dell'uomo che fui - anche se qualcosa la sospettavo - ma era grazie a loro ed all'avventura che avevamo vissuto insieme che io ero nato, che ero divenuto Kensei Hito, il portatore della Promessa. Vi lascio immaginare però il fastidio e lo scompiglio che si venne a creare quando, la notte stessa del mio incontro con Akira e della nostra decisione di occupare il trono vacante di Itai, dopo che avevo varcato la soglia della zona Clan da pochi minuti, una capra intinta nel fango raggiunse il pozzo al centro del quartiere Kenkichi ed iniziò a belare con una forza e un volume disumano. Solo una persona poteva essere responsabile di tale gesto. Mi apprestai dunque a riscendere in piazza ed a portare la capra nella Palude, quando, soltanto a toccarne il manto, i suoi occhi si illuminarono di rosso, la sua bocca si spalancò, mostrando una luce altrettanto colorata ed una voce ben conosciuta iniziò a parlarmi. YOOOOOOSH Disse, mentre, seppur invisibile sotto l'elmo inespressivo, il mio volto si contorceva per la sorpresa e lo stupore. SONO GIUNTI DEI NUOVI KAMUI SULL'ISOLA MA NON RIESCO A COMUNICARCI. STANNO RADENDO AL SUOLO IL NOSTRO VILLAGGIO E NON SEMBRANO VOLERSI FERMARE. ESCONO DA UNA GROTTA SPETTRALE VICINO AL TEMPIO KENKICHI. AIUTACI, KENSEI, FORSE SONO LE ANIME INFURIATE DEL TUO CLAN. YOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOSH. Le fauci dell'ovino infine si serrarono. L'animale mi guardò con fare innocuo e disinteressato, come quello di un qualsiasi animale. Belò poi, prima di strappare un pezzetto d'erba lì vicino ed iniziare a mangiarlo.
    Ammetto che in un primo momento rimasi interdetto, non capendo esattamente cosa fosse successo. Quando però uno scandito suono di legno che batteva per terra e il forte rumore dei tremiti di un gabbiano che non riusciva proprio a morire giunsero alle mie orecchie tutto divenne più chiaro. Ecco dov'era finita. Disse Sanjuro, varcando anch'egli la porta della Zona Clan Kenkichi. Scusami Kensei ma Gassan non ha badato alla pecora come gli avevo detto e prima mi ha mangiato la cena mentre ero ad espellere i miei fluidi sciamanici dentro una ampolla e poi si scaraventata sul pentolone di occhi di raganelle e sterco che stavo cuocendo in casa per evocare ... tacque, grattandosi sotto la gonnella. il misticismo! Non mi espressi. Purtroppo a quell'uomo dovevo la vita e non potevo che convivere con la sua peculiarità. Salutami Akira ed Itai quando li vedi! E non dimenticare Meika. Disse, montando in sella alla sua fedele pecora. Non sapevo se fosse sempre la stessa - anche se ero convinto di averla vista morire almeno un paio di volte - o se avesse la capacità di procurarsene una infinità non so bene come. Magari si era legato attraverso un Contratto a quel genere di animale. Insomma, non lo sapevo ma non feci domande. Sarà fatto, Sanjuro-san. Dissi, inclinando lievemente il capo mentre lui, con un deciso colpo di talloni sul ventre dell'animale, partiva a velocità modesta verso le destinazioni che il misticismo gli illuminavano.
    Non potendo presentarmi nell'immediato ad Azumaido, mi ero limitato ad inviare qualche ninja di supporto sull'isola gemella di Genosha mentre mi preparavo a ogni evenienza. Il giorno, però, era arrivato, e con lui la necessità di contattare i ninja cui avevo proposto quella missione. Un plico semplice e discreto di carta nera sarebbe stato recapitato da dei piccoli pipistrelli dello sciame della Hakushaku direttamente nelle abitazioni di Youshi Tokugawa, Ryuu Mizukiyo e all'Ospedale da Fudoh. Avrei voluto che anche Akira potesse essere raggiunto, in quel momento, ma non sapevo come contattarlo. Dopotutto, Azumaido era la casa delle creature del suo contratto e la sua presenza poteva risultarci più che utile.
    Nel plico, erano presenti poche indicazioni.


    Portate il vostro armamento e dei vestiti pesanti al porto.
    Il freddo di Azumaido penetra nelle ossa e nella mente.
    Una nave è già stata preparata per la vostra traversata.
    Ci incontreremo direttamente sull'Isola.

    Il Mizukage.



    Al porto li attendeva la pinaccia a vela che aveva solcato le peggiori tempeste da Kiri ai peggiori bar di Sanbashi: la Spirito Indomito. Del capitano della nave, però, neanche l'ombra. Dei rumori di vetri infranti, però, provenivano da sottocoperta. Seguirono imprecazioni ... con tutto quello che questo poteva significare per loro.



    Chakra:
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    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
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    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
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    Slot Azione
    1:
    2:
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    1:
    2:
    Equipaggiamento
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    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
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    Pipistrelli in Ospedale


    Poi parlano di virus



    Sapete, ci stavo prendendo la mano con questa cosa del fare il Facente-funzioni di Primario! Cioè, quando mi chiamavano dottore, mi risultava strano, un pò meno lo era lo sguardo spaesato della maggior parte di medici, infermieri, pazienti ed affini quando poi mi guardavano, fra lo sconvolto e l'irritato, aggiungerei.
    Ad ogni modo, essere la "Mano Bianca" stava diventando qualcosa di comprensibile, non sempre facile, ma comprensibile, mentre diventavo sempre più affine al mio ruolo di medico.
    Poi c'erano quei momenti in cui essere un ninja s'intrometteva con l'essere un medico.
    Essere un ninja-medico a Kiri, dove gli shinobi effettivamente "interessanti" per Elmo-san, meglio noto come il Juudaime ormai, si contavano su una mano (guantata) implicava, di quando in quando, l'arrivo di qualche pipistrello in ospedale.
    Così, quando quella mattina sentii urlare, pensai a qualche brutto caso di eruzioni cutanee, o magari un'altra dissenteria fulminante fra i Terumi (non eravamo ancora riusciti a risolvere del tutto quel problema), o qualcosa del genere, finché non arrivai davanti alla porta del mio ufficio/camera da letto e trovai due infermiere che con delle scope cercavano di allontanare un pipistrello.
    Oh... quello..., dissi, quasi tentato di usare le mie doti gravitazionali-naturali sulle scope, prima che Elmo-san facesse giustiziare le due infermiere per aver disturbato il lavoro dei suoi animali da contratto.
    Avete presente quella volta che portai qui Tong e si mise a mangiare le cartelle cliniche?, chiesi alle due infermiere, mentre il pipistrello mi porgeva un rotolo, E vi ho spiegato che Tong è una mia evocazione, un alleato della Valle del Guscio? Ecco, il Juudaime è alleato con questi cosi brutti qui..., continuai, indicandogli il ratto volante, prima che filasse via.
    Mi voltai di nuovo verso le infermiere: Ora, voi lo sapete che il Juudaime si faceva chiamare Inquisitore di Kiri, giusto? E avete visto la sua armatura, cioé... pesa più di tutti i libri di medicina che mi ha lasciato Meika-sama messi assieme! Sommate questi due fattori, ed aggiungeteci un pessimo carattere... quindi non prendetevela a male, ma la prossima volta che uno di questi cosi alati spunta qui, non agitate le scope, ma venitemi a chiamare, più sicuro per l'igiene dell'ospedale, ok?, conclusi, lasciandole, decisamente, interdette.

    Finito con le due infermiere, aprii il rotolo e lo lessi: Armamenti, vestiti pesanti, freddo nella mente, nave... chiaro: un'altra Era Glaciale! e stavolta non mi sarei fatto fregare!
    Andai nello sgabuzzino dove si tenevano tutti gli abiti che nessuno aveva mai chiesto indietro e presi, dopo un pò di ricerche, un cappotto abbastanza comodo ed un pantalone pesante che mi calzasse bene, oltre a due paia di guanti, unico problema? I guanti erano rosa e la casacca aveva... un frutto di qualche tipo... sorridente... cucito all'altezza del colletto.
    Non esattamente il più minaccioso dei completi, lo ammetto, ma che altro potevo fare? Comprarmi degli abiti dite? Ma non mi piace entrare nei negozi! Mi guardano sempre tutti male, o mi urlano di uscire, che non ci sono avanzi di cibo, come se io entrassi in un negozio di vestiti a cercare cibo: sono un barbone, mica uno scemo!

    Ma sto divagando.
    Trovati gli abiti ed organizzato con quella mia solita esperienza che fa quasi piangere medici ed infermieri, i turni per i giorni a seguire, sarei andato verso il porto, in direzione della nave (la lettera non specificava giorni a venire, ma diceva che c'era già una nave ad attenderci), così sarei andato in cerca della barca di ghiaccio, o quello che fosse, e degli eventuali altri ninja, dato che era scritta al plurale e ricordavo il Tokugawa-san ed il tipo della Pasticceria dal giorno della riunione con il Juudaime.
    Peccato che arrivato al porto, l'unica cosa che trovai fu una barca a vela... bizzarra, non tanto per l'aspetto, quanto per la presenza di rumori, e credo qualche volgarità, provenienti da sottocoperta.
    Salve! Sono Fudoh, mi manda il Juudaime!, avrei esordito prima di sentire le suddette volgarità, poi non sarei salito a bordo, Facciamo che aspetto gli altri qui fuori per ora, ok? e così avrei fatto.
     
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    Si Parte


    Era passato del tempo da quando Ryuu era andato a dare il benvenuto al nuovo mizukage ed a volte ancora si tormentava per ciò che gli aveva detto; certo, l'uomo mascherato sembrò felice del suo ritorno in servizio, ma lo aveva anche completamente demolito per la faccenda di Neko. Non era andata per niente bene e, come se non bastasse, Kensei aveva spiattellato difronte all'altro ninja presente che Ryuu fosse il jinchuuriki del Sanbi. Non che dovesse restare per forza un segreto, ma preferiva decidere lui a chi dirlo, era una cosa personale, dal suo punto di vista.
    I giorni trascorsero normalmente, fino a quando una mattina, mentre si trovava ancora sotto le lenzuola e la sua mano destra stava scendendo per svolgere il suo lavoro mattutino, un battito d'ali contro la finestra chiusa, lo fece letteralmente saltare giù dal letto; niente da fare, non si poteva stare un attimo tranquilli in quel villaggio, che un pipistrello ti bussava alla finestra in pieno giorno mentre tu eri intento a reggere un lenzuolo per coprirti le pudenda nude.
    Non ebbe neanche il tempo di aprire la finestra, però, che l'animale era già volato via, accorgendosi della busta che aveva lasciato quest'ultimo solo quando si affacciò al balcone per controllare se avesse lasciato qualcosa da mangiare che attirasse fauna selvatica. Dopo averlo osservato perplesso tra le mani per un paio di secondi, finalmente aprì quella singolare lettera; poche parole vi erano scritte, ma bastarono a rispondere a tutte le domande del genin, che in un primo momento aveva pensato che avessero terminato i corvi all'ufficio postale. Oooohhh....diamine, mette i brividi. Ma non poteva usare la carta bianca? Costa anche meno, lo fa proprio apposta. In effetti gli fece strano leggere frasi bianche su sfondo nero, ma la cosa importante era che il giorno della partenza era finalmente stato fissato. E anche richiudere la finestra per evitare denunce per atti osceni in luogo pubblico.


    Il genin non stava più nella pelle all'idea di partire, era da molto che non veniva convocato per una missione ufficiale, specie per una così importante con il Mizukage in persona, e quella in particolare era la sua unica possibilità per far colpo su di lui.
    Il loro rapporto non era partito nel migliore dei modi, mostrando una certa immaturità nei pochi minuti in cui si si erano conosciuti, ma il giovane era pronto a riscattarsi: niente Neko, niente cazzate ed agire a sangue freddo in qualsiasi situazione, gli avrebbe dimostrato davvero come fosse in grado di svolgere un compito con la massima serietà e professionalità. Motivo per cui non si sarebbe fatto trovare nemmeno impreparato al freddo di Azumaido, andando immediatamente a comprare il vestiario adatto: non era abituato a vestirsi eccessivamente pesante, ma seguendo i consigli delle nonne (già state su quell'isola in passato, per svolgere delle missioni), si procurò un giubbottoNew-Men-Winter-Jacket-Mens-Winter-Coat-Mens-Winter-Parkas-Men-Faux-Fur-Lined-Hoodie-Winter_0 blu con pelliccia sintetica all'interno, degli spessi guanti del medesimo colore, un paio di pantaloni neri antivento e dei pesanti stivaliVancat-Winter-Warm-Plush-Fur-Snow-Boots-Men-Ankle-Boot-Quality-Casual-Motorcycle-Boot-Waterproof-Men, anch'essi foderati di pelliccia sintetica all'interno, mentre nello zaino, oltre ai viveri ed un acciarino (che non si sa mai) aveva un passamontagna e dei guanti di riserva.
    Arrivando al molo designato, notò che Fudoh era già lì e già immaginò le 2 povere nonne in pasticceria, a dover gestire tutto da sole e mandando lo sfortunato marito di una delle 2 a fare le consegne.
    Fudoh-kun! Allora si parte? Disse, avvicinandosi a lui, sorridente e con fare amichevole. Dopotutto, ormai si conoscevano da parecchi mesi e per Ryuu sarebbe stato assurdo mantenere un rapporto formale con quello che considerava un amico, oltre che un dipendente, sempre che l'altro fosse stato dello stesso avviso.
    Non gli ci sarebbe voluto molto a capire il motivo per cui l'altro genin non fosse già salito a bordo, udendo urla e strani rumori provenire dall'interno della nave, suoni che gli provocarono soltanto un'assoluta voglia di non impicciarsi degli affari degli altri.
    Ahmm...che dici, meglio aspettare qui e far finta di nulla? Disse, un po' imbarazzato dalla situazione.
     
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    Il tempio del Gelo


    I

    Quando un minuto pipistrello atterrò sul cornicione della finestra del piccolo appartamento nel centro di Kiri, un fremito mi percosse. Era passata circa una settimana dalla convocazione del nuovo Kage in amministrazione, là erano state poste le basi della sua reggenza, erano state indicate le nuove filosofie da perpetrare con gli studenti, erano stati indicati i ninja che avrebbero lavorato a stretto contatto con il Juudaime: Fudoh venne promosso primario dell'ospedale, Ryuu riprese il suo posto alle mura e indicato come futura mano destra del Kage ed io venni confermato nei reparti speciali e eletto mano sinistra.

    Non sentendo la necessità di nascondere le mie emozioni, scartai febbrilmente la lettera di carta nera. Finalmente arrivò il giorno che ci era stato annunciato da Kensei-sama, tra le mani reggevo una convocazione immediata per la missione ad Azumaido alla ricerca di quel particolare metallo che il Kage stesso ci aveva citato.
    Alzai lo sguardo dal foglio, attraversando l'appannato vetro della finestra che dava su un vicolo angusto della città, avrei avuto la possibilità di mettermi nuovamente alla prova, era l'occasione per dimostrare che ogni rimostranza di Kensei-sama nei miei confronti era infondata ed era un'occasione che non mi sarei di certo lasciato sfuggire.

    Consapevole dell'imminenza di quella missione, mi ero fatto preparare un mantello pesante con una gamma di colori che andavano dal bianco al grigio, con sfumature che tendevano al marrone e al verde scuro. Avevo infatti cercato un mantello dai colori mimetici per una missione come quella dove la neve ed i ghiacci ne facevano da padrone.
    I vestiti che rapidamente mi infilai erano altrettanto pesanti, ma con colori scuri che più mi appartenevano; prima di uscire dall'appartamento aggiustai la sciarpa oltre il collo, mi assicurai di avere con me un paio di guanti ed un berretto, quindi iniziai a correre rapidamente in direzione del porto.

    Il Juudaime ci aveva informati che era già presente sull'isola dove ci avrebbe atteso, quindi mi aspettai di trovare i miei due compagni di squadra ad attendermi al molo e così fu. Raggiungendoli vidi Ryuu sembrare un po' imbarazzato o, quanto meno, indeciso tanto quanto Fudoh, li guardai con aria interrogativa e, alzando un braccio in segno di saluto, gli dissi con voce calma Salve ragazzi! Com'è, pronti per la missione? Perché non sal... sentii quindi una serie di imprecazioni provenire da sottocoperta, mi voltai in direzione del guardiano cercando, in un suo segno di assenso, di individuare il motivo per il quale sembrava essere così imbarazzato. Quindi mi sarei voltato verso Fudoh ma anche lui sembrava fare orecchie da mercante, un sorriso leggero si aprì sul mio viso Direi che siamo pronti per partire, andiamo a vedere cosa succede sottocoperta, che dite?
    A quel punto sarei salito con circospezione sul ponte della nave, una volta appurato che non ci fosse alcun marinaio in vista, arei iniziato a scendere sotto coperta bussando sulle travi e dicendo con un tono di voce che potesse superare quello delle imprecazioni E' permesso? Sono Youshi Tokugawa in compagnia di altri due genin, abbiamo ricevuto una convocazione del Mizukage, dovremmo partire a breve...aggiunsi poi, sottolineando il fatto che non ci fosse nessun marinaio che sembrasse potesse essere pronto a salpare.
     
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    Azumaido


    Capitolo Primo


    Atto II
    In mezzo al mare. †



    La prima risposta che Youshi ebbe fu una bottiglia di un qualche liquore lanciata nella sua direzione anche se, evidentemente, senza la minima reale intenzione di colpirlo. Ma dannazione, era proprio qui e che cazzo Partì un'altra bottiglia, questa volta più indietro, più veloce, scavalcando il Tokugawa e dirigendosi verso i suoi due compagni. Sottocoperta la nave era stranamente pulita. Stranamente, lo ripeto. Se uno tra Meika, Akira e me fossimo stati presenti insieme a quel trio di Genin saremmo rimasti davvero esterrefatti per il lavoro fatto da Samoru. Sanjuro probabilmente si sarebbe lamentato per l'ambiente meno amichevole ed ospitale. Porca puttana, eccola, finalmente! Maledetti Kami bastardi! L'uomo si alzò di scatto, iniziando a zompettare rapido e felice verso i suoi nuovi membri dell'equipaggio. Stringeva nella mano sinistra, per il collo, una gallina. Con la mano destra invece ... niente, non aveva il braccio destro. E neanche l'occhio destro. E neppure la gamba ... sinistra, al cui posto vigeva il più classico dei cliché per un marinaio: una gamba di legno. Lo sguardo era pieno di speranza, sulla bocca bruciava una pipetta e in testa il più classico dei cappelli: era davanti al buon, vecchio Samoru, il ninja fuori di senno riscopertosi marinaio. Forza, che avete da guardare! Gridò, spazientito. È il momento di partire, Kensei ci aspetta! Il volto contrito si sarebbe trasformato in una smorfia estatica di gioia per via della imminente navigazione. Tu, con quel giubbotto ridicolo. Disse, indicando Ryuu Vieni con me, devi tenere sotto controllo la mappa. Gli lanciò poi contro la gallina perché l'afferrasse. Passando accanto a Fudoh sorrise Eheheheh, che fruttino carino Disse tra i denti con una voce stridula ed infantile. Prendete pure posto qua sotto o salite su o state col vostro compagno, non mi interessa. L'importante è che non mi disturbiate o vomitate sulla nave. Era diventato molto esigente, a quanto pareva.
    L'unico tra i tre che probabilmente avrebbe potuto riconoscerlo era Ryuu: lo aveva già visto una volta e sapeva quanto fosse capace come Ninja, nonostante il corpo menomato - così come la mente - e l'età avanzata; dopotutto era proprio merito suo se era ancora vivo.
    La nave partì dolcemente dal porto, iniziando a navigare nel mare di Kiri stranamente calmo. I tre avrebbero potuto discorrere di ciò che preferivano durante il viaggio o riposarsi. Per lo meno fino a quando Samoru non iniziò a saltellare col timone in mano, chiamando a gran voce proprio Ryuu. Ah-Ah-Ah, Figliolo! è il momento! Prendi la mappa! Non c'erano mappe però, vicino a lui. Estraila da Rosita, forza! Samoru era in preda alla più violenta estasi. Tira fuori l'uovo-mappa, veloce! E sì, se la Gallina non aveva fatto ancora l'uovo ... l'uovo andava tirato fuori.
    Ancora caldo, Samoru lo avrebbe afferrato tra le mani osservando le venature presenti sul guscio: Certo, certo, le correnti. Avrebbe annuito con forza con la testa Oh, un mulinello al passo del Falco, capisco. Poi un lungo istante di silenzio. La nave ondeggiava tra le onde, più forte di prima. Un tuono, fortissimo, ma a ciel sereno. AH! UOVOMAPPAAAA! Avrebbe gridato Samoru mentre, come all'improvviso, la nave virò drasticamente verso destra e poi ... si alzò in volo. Samoru aveva le mani sui fianchi eppure era come se fosse saldamente ancorato alla nave. Gli altri avrebbero dovuto arreggersi a qualcosa se non avessero voluto volare via dalla stessa nave. Avrebbero sentito anche un leggero tintinnio d'acqua ed un sospiro soddisfatto, nonostante non ci fosse liquore che fosse uno in quella stanza.
    La nave infine sarebbe letteralmente girata su se stessa di trecentosessanta gradi, in volo, delineando un arco surreale - a dir la verità, più una piccola "collina" geometrica ... come la punta di un uovo - ed atterrando pochi metri alla destra della posizione che aveva in precedenza ... o almeno così credevano. Il sole, infatti, adesso splendeva alto in cielo. Eheheh, la uovomappa. Azumaido, maledetta bastarda, sei identica a Genosha ma abitata. Pazzi malati sono questi qua! seguì il rumore di una zip che si chiude. Prendete le vostre cose che tra cinque minuti attracchiamo. Il viaggio più veloce e assurdo della loro vita, probabilmente. Samoru si sarebbe dunque congedato, lasciando che la barca facesse il suo corso, andandosi a riposare.

    Benché il sole fosse alto in cielo, il freddo che faceva era qualcosa di disumano. Sarebbe penetrato nelle ossa di chiunque. Al porto, una volta scesi dalla nave, una signora bassa, molto, e con uno strano tatuaggio sul volto avrebbe accolto accigliata i tre ninja di Kiri.


    Avete fatto presto. Il suo tono di voce era ruvido e spigoloso; trasudava austerità da ogni poro. Nonostante questo non sembrava una donna cattiva ma soltanto una anziana di tempi passati. Non avete niente di simile a noi isolani. Fece una breve smorfia col naso, simile ad una grande inspirazione. Non c'è nessuno sciamano tra voi, né Kenkichi. Anche se un po' avete l'odore della vecchia Tomba profanata. Il porto che avevano davanti era in grande fermento. Una infinità di marinai e di semplici civili cercava barche su cui imbarcarsi o caricava enormi scatole di legno sulle navi, quasi come se si stessero preparando ad un gigantesco esodo. I Kamui ... ci hanno abbandonati. La donna gettò lo sguardo a terra, attristata. Qualcosa li ha cacciati dalla nostra isola, il nostro sciamano, Munkeke, non riesce più a comunicare con loro. Tutto ciò è cominciato con l'arrivo di quelle bestie ... Demoni, vi dico, Demoni! Hanno prima saccheggiato il nostro villaggio facendo razzia di cibo e, in assenza di questo, uccidendo chi si fossero trovati davanti per mangiarselo. Dopo di che, hanno iniziato a scavare una grotta, lontano dal villaggio, verso l'altro lato dell'isola. La donna sembrava pensierosa ma non era di molte parole. Era evidente che anche in quella situazione si trovasse a disagio a discutere così a lungo. Poi sono spuntate, un po' ovunque, delle gallerie più gelide dell'aria che respiriamo in questo momento, azzurre, da cui proviene una grande energia mistica, dice Munkeke. Fece a quel punto una pausa, voltandosi, per poi ritornare ai giovani Kiriani. Kensei è passato di qui qualche ora fa ed è andato ad onorare l'Antica Tomba della Promessa prima di muoversi verso la sua nuova destinazione, il mio villaggio, che si trova a circa un'ora dalla tomba. Tirò un grosso sospiro. Sono tuttavia troppo vecchia per portarvici, non riuscirei a fare questo lungo viaggio. Dovrete attraversare le terre selvagge verso nord-est, purtroppo non ci sono sentieri, quindi dovrete arrangiarvi come potete. Si voltò poi, dirigendosi verso il porto. Tranquilli, ci vediamo lì.




    Per arrivare al villaggio dovete attraversare una terra gelida, desolata ed ostile per almeno sei ore (se andate a piena velocità senza mai fare pause). Misurate bene le vostre forze e risorse, perché in base alla qualità del viaggio potreste avere dei malus all'arrivo.
    Dovete anche scoprire esattamente dove andare, visto le indicazioni vaghissima dell'anziana signora. Avete un porto a disposizione, siate fantasiosi. L'Anziana non ha mappe e non sa indicarvi dov'è il posto, ci saprebbe arrivare - come detto nel post - ma è troppo anziana, e non sa scrivere.


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    Azumaido


    Fresca località non turistica



    Ero lì in attesa sul molo, mi stavo risistemando il pantalone pesante ed il giaccone, troppo pesanti persino per il clima comunque non proprio estivo di Kiri, avevo i guanti, trovati in ospedale, avvolti in una sciarpa, poggiata sulla gamba, quando vidi arrivare il giovane guardiano delle Mura, nonché nipote delle due arzille vecchiette per cui lavoravo, quando non ero in Ospedale o in missione.
    Ryuu-san, bentrovato..., esordii, indicando il chiassoso mezzo marittimo, Magari se arriva l'Inquisitore-sama, possiamo partire., ipotizzai.
    Non fu però il Juudaime a farsi vedere, bensì il Tokugawa-san, l'altro genin che il Mizukage aveva chiamato tempo addietro, nel suo ufficio, nonché lo stesso con cui avevo condiviso la missione all'Abete (oltre al povero Kitori-san).
    Fu comunque il nostro amico con un occhio solo il primo ad avventurarsi sulla nave e ricevere le allegre reazioni di chi si trovava sulla stessa, nello specifico: un singolo uomo di mare.
    Singolo uomo di mare, che fra un'imprecazione e l'altra, ci tirò addosso la bellezza di due bottiglie, la seconda la dovetti persino evitare con un movimento abbastanza veloce (fortunatamente la prima non era diretta verso di me).
    L'uomo che ci aveva lanciato quelle bottiglie addosso, ci credereste, aveva un braccio solo! Però si deve dire che lo sapeva usare benissimo per tirare le cose: lanciò una gallina addosso a Ryuu, mentre ci passava vicino, blaterando frasi, un pò orride, devo dire, ma anche relative al fatto che Elmo-san ci attendesse sull'isola.

    Ad ogni modo, quando la nave partì, mi guardai intorno: Io vado sopra, non so voi., suggerii agli altri, salendo sul ponte della nave, che di certo non era come l'Era Glaciale, su cui avevo viaggiato tempo prima.
    Se qualcuno degli altri fosse salito in coperta, avrei rivolto loro la parola con alcune domande: Considerando che non so, Elmo-sama che cosa abbia intenzione di farci cercare, e dato che penso che almeno inizialmente saremo solo noi, probabilmente qualche presentazione delle mie abilità è d'obbligo: io sono un ninja medico, un picchiatore discreto e so usare il chakra naturale-gravitazionale., certo, quel tipo di informazioni il Tokugawa-san già le aveva, ma lo stesso non si poteva dire per Ryuu-san, con cui non avevo ancora mai condiviso una missione, se ben ricordavo.
    In più evoco tartarughe, anche se per ora, ne ho solo due dalla mia parte., ammisi infine, lasciando agli altri la possibilità di presentarsi.

    E questo, prima che il capitano e tutta la sua nave non dessero di matto: non era l'Era Glaciale, cioé non era un grosso blocco di ghiaccio tenuto insieme dalla volontà di un individuo, ma sembrava che comunque il tipo con una gamba ed un braccio solo avesse un certo livello di controllo sulla sua imbarcazione... che prese a volare!
    Ve lo assicuro! Non mi fossi tenuto con il chakra adesivo al primo strattone più forte, forse sarei persino finito in mare, mentre con le mani mi attaccavo al bordo dell'imbarcazione... volante.
    E non vi sto nemmeno a parlare di dove il povero Ryuu dovette recuperare la mappa da dare al "capitano", un discorso che preferisco non affrontare.
    Ad ogni modo, arrivammo su quest'isola, Azumaido e devo dire che oltre al freddo saluto del capitano, ci trovammo davanti un ambiente quanto mai gelido e, se posso dire, pittoresco.

    E parlando di pittoresco, ad accoglierci fu una strana ed anziana bassa signora, oltre ad un freddo che, in quanto a temperatura, era più basso persino della vecchina.
    Ma il freddo non ci parlò, almeno ancora non iniziavo a sentire il freddo entrarmi nell'anima, come aveva prospettato Elmo-san, l'anziana nanetta, invece, parlò e come, in modo strano.
    Voleva sciamani e Kenkichi? Doveva chiamare Kitori e Sanjuro-sama, mi sa..., pensai, ma oggettivamente non sapevo che fine avessero fatto nessuno dei due, a ben vedere.
    Poi parlò del loro, di sciamano, tale "Munkeke", di qualcuno, o qualcosa, chiamato "Kamui" e di Demoni che saccheggiavano un villaggio e facevano gallerie... cose non molto demoniache, ma più umane, se volete la mia.
    Ad ogni modo, Elmo-san era andato avanti ed era passato da una qualche tomba e lì mi fu tutto chiaro: Elmo-san è di quest'Isola! Ecco perché porta sempre l'Elmo e si comporta in modo strano!, sono un genio, lo potete dire.
    Ad ogni modo, la vecchina ci disse che il villaggio era a Nord-est e che non poteva accompagnarci, prima di andarsene.

    Rimasto solo Ryuu-san e Tokugawa-san, mi voltai verso di loro: Sappiamo dove troveremo l'Inquisitore-sama: in questo villaggio a Nord-Est, peccato che c'è più o meno metà isola a nord-est di qui... cerchiamo qualche informazione qui intorno? Ci rivediamo qui nel giro di un paio d'ore, ci state?, proposi agli altri e, a meno di forti opposizioni, mi sarei mosso.

    Ora, lo so che vi chiederete: Fudoh, ma come vuoi trovare informazioni su un villaggio in un'isola a te sconosciuta, piena di gente strana? Facile: chiedendo cortesemente ed alle giuste persone.
    Cercai i maggiori agglomerati di persone, avrei cercato fra chi lavorava al molo, ma aveva un aspetto quanto meno vagamente simile a quello della vecchina, perché? Semplice, perché cercare scaricatori di porto che magari erano arrivati da Kiri, o chissà dove, portando merci, non avrebbe aiutato: solo gente del luogo, supponevo, poteva sapere dove si trovasse questo fantomatico villaggio.
    Avessi trovato persone che rientravano nei miei canoni di ricerca, avrei domandato: Scusate, salve, vengo da Kiri, sono arrivato qui per riunirmi con El... con Kensei-sama.
    Ma il nostro superiore è partito anticipatamente per raggiungere una Tomba da onorare.
    Ci dovremmo vedere con lui al villaggio dello sciamano Munkeke... so solo che è verso Nord-est, ma non ho una chiara indicazione di dove, avreste per caso una mappa, o delle indicazioni più precise da offrire?


    Questa domanda avrei posto a quante più persone possibili, cercando poi di far combaciare le notizie datemi per tornare dal resto del nostro piccolo gruppo di genin a confrontare quanto scoperto.
    Chissà se saremmo riusciti a partire.
     
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    L'Uovo e la Gallina


    Anche Fudoh rispose amichevolmente al saluto del Mizukiyo, e subito dopo si presentò anche il terzo ninja invitato alla spedizione. Hey! Eh, insomma, diciamo che... Nuovi rumori e imprecazioni provennero dalla nave, e l'ultimo arrivato della squadra andò a controllare cosa stesse succedendo, seguito dagli altri 2, ma non fecero in tempo a capire la situazione che arrivarono 2 bottiglie volanti verso di loro, una delle quali prese in piena fronte il povero genin che crollò all'indietro per la violenta botta.
    AAAOOHH MERDA! AHIA! Impegnato a reggersi quello che presto sarebbe diventato un bernoccolo, Ryuu si rotolò per un po' sul pavimento prima di rialzarsi, sempre più confuso dalla situazione.
    L'uomo che aveva fatto tanto fracasso si rivelò essere l'uomo più strano che Ryuu avesse mai visto, privo praticamente di quasi metà corpo, il tipo di persona che il ragazzo aveva potuto vedere soltanto nei suoi fumetti; sembrava anche un po' toccatello, ma per fortuna era giunto il momento di partire e raggiungere il Mizukage, che a quanto pareva si trovava già sull'isola. Come se non bastasse, a Ryuu venne dato l'unico ordine che quel vecchio pirata si sentì di dare, ma il giovane proprio non capì cosa avrebbe dovuto farci con la gallina, restando un po' perplesso mentre lo seguiva sottocoperta ma non volendo fargli domande alle quali sapeva già che avrebbe ricevuto una folle risposta.
    La partenza fu più tranquilla del previsto, tanto che al genin, che ormai si era ritrovato spesso su delle navi, parve quasi di essere rimasti fermi; non essendoci altro da fare, se non prendersi cura della gallina, però, decise di salire sul ponte dove si era recato Fudoh, così da stare in compagnia di qualcuno che conoscesse.
    Chakra naturale-gravitazionale?! Che cos'è? Una volta ascoltata la risposta, il ninja col bernoccolo e la gallina in braccio si unì volentieri alla conversazione, esponendo le proprie abilità in combattimento come era solito fare all'inizio di una missione. Io me la cavo abbastanza bene con i ninjutsu acquatici, in particolare con i cloni, e da distanza ravvicinata mi piace combattere con una wakizashi.
    E so evocare i leopardi. Ma non leopardi delle nevi, anche se la loro pelliccia dovrebbe comunque proteggerli quanto basta contro il freddo di Azumaido.
    Gli fece piacere sapere che anche il suo compagno di squadra potesse evocare degli animali e che, da quanto aveva capito, solo alcuni di questi andavano d'accordo con lui, perchè in una qualche maniera lo fece sentire meno solo, dato che non godeva di grande popolarità tra i leopardi.

    Tutto sembrava scorrere liscio come l'acqua su cui stavano navigando, fino a quando lo strano capitano arrivò urlando e ordinando a Ryuu di prendere la mappa.
    E-ehm che? Dove? Il giovane si guardò intorno, confuso, ma l'uomo intendeva di dover far fare un uovo alla gallina, continuando ad urlargli addosso ed a mettergli pressione. Cos...ma... Non capiva per quale motivo avrebbe dovuto fare una cosa del genere, ma non sopportava chi gli urlava contro, andando inevitabilmente sotto pressione come se dovesse svolgere un compito di vitale importanza e avesse solo pochissimo tempo per farlo; si sentì decisamente ridicolo, ma non avendo altra scelta, iniziò a scuotere l'animale nella speranza che questo bastasse a farle uscire l'uovo dal sedere, ma visto che sembrava non funzionare, provò a mettersela sotto ad un braccio, mentre con le mani le diede delle piccole pacche e carezze, parlandole per tranquillizzarla nonostante fosse profondamente agitato.
    Dai Rosita, dai. Ce la puoi fare, fai quest'uovo. Fallo per me. Nel tentativo di favorirne la fuoriuscita, iniziò a massaggiare la zona, per poi provare a spremerla, ma non avrebbe mai pensato di infilarci le dita per estrarlo con le sue mani, a meno che non gli venisse richiesto. Dai che ce la fai, Rositina, dai che ce la fai.
    Una volta riuscita l'assurda missione, il vecchio squadrò l'uovo in silenzio, osservandolo proprio come si fa per una mappa, fino a quando urlò ancora una volta e la nave prese di colpo a virare su sé stessa e poi a volare, sbalzando via il Mizukiyo che per la paura di venire scaraventato in acqua, si aggrappò con tutte le sue forza al parapetto della nave, mentre tra le braccia stringeva ancora la piccola Rosita, aiutandosi con una discreta dose di chakra adesivo per una presa più salda. UUUOOOOOOOOHHH Il viaggio surò meno di quanto si aspettò, finendo per riatterrare in acqua pochi istanti dopo, eppure la temperatura era drasticamente calata ed un'isola era apparsa nelle vicinanze.
    Il genin si lasciò andare e si rimise in piedi sul ponte, lasciando finalmente andare il pennuto e chiedendosi come diavolo fosse possibile essere già arrivati a destinazione. Quell'uomo che non aveva palesemente tutte le rotelle in funzione, non era decisamente uno sprovveduto: era pazzo, ma uno di quei pazzi geniali che sapevano sempre ciò che facevano e conoscevano cose che i comuni ninja non si sognavano neppure; il tipo di personaggio stereotipato che Ryuu aveva visto in qualche fumetto, lo stesso che si meritava senza dubbio il suo rispetto.
    Una volta scesi a terra, il Mizukiyo si era preparato tutto il necessario per affrontare il freddo di quel luogo assurdo, indossando anche il passamontagna; faceva un freddo cane, e tutti i suoi strati di vestiti non lo tenevano certo al caldo, ma quantomeno non avrebbe corso il rischio di rimanere congelato. Non aveva mai visto un paesaggio completamente ghiacciato, e la cosa gli fece alquanto strano, ma non quanto la gnomica vecchietta che li accolse.
    La donna si lamentò con loro degli evidenti problemi che affliggevano quell'isola, e difatti molti abitanti sembrava si stessero preparando a lasciare il porto; era decisamente uno scenario triste (anche se non si spiegava come la gente potesse sopravvivere serenamente a così basse temperature, ma se c'erano addirittura di mezzo dei demoni o mostri considerati tali, alla fin fine era un comportamento più che giustificato. Ryuu non sapeva chi fosse questo Munkeke, ma se era un tipo di sciamano come Sanjuro, ci sarebbe stato poco da stare tranquilli. Ciononostante, il racconto della donna lo prese molto nel profonfo, c'era un problema e quelle persone andavano aiutate, ma fu felice di essere venuto almeno a conoscenza di dove si fosse diretto il Mizukage.
    Arrivederci. Salutò l'anziana, prima di rendersi conto dell'ossimoro insito nella sua frase, voltandosi con aria interrogativa verso i suoi compagni.
    Aspetta, ma se ha detto che non ce la fa a viaggiare fino a lì...perchè ci ha detto che ci vediamo lì?
    Subito dopo, Fudoh avanzò la proposta di separarsi per ottenere delle informazioni sulla loro meta, cosa con cui Ryuu si trovò d'accordo, ma un po' meno sull'orario del ritorno in quel punto. Mh va bene, ma un paio di ore mi sembrano troppe, alla fine non è un gran porto. Secondo me, un'ora è più che sufficiente, prima partiamo e meglio è. Non avrebbe insistito più di tanto però, quindi a meno che non ci fosse stato da discuterne, si sarebbe messo in cammino verso la prima taverna in vista.
    Il luogo migliore per venire a conoscenza di qualcosa era il posto dove passava praticamente quasi chiunque, quindi in mancanza di una taverna, avrebbe fatto tappa al mercato del pesce locale, immancabile in un porto. Nel caso in cui ci fosse stata una taverna, sarebbe entrato tranquillamente e dopo essersi sfilato il passamontagna avrebbe ordinato una semplice birra al bancone, cercando poi di capire prima meglio la situazione che stava passando l'isola, chiedendolo con disinvoltura alla persona che lo avesse servito. Ma mi può spiegare cosa è successo esattamente qui? Vedo tanta gente che va via e mi hanno detto che c'entrano dei demoni e che i Kamui se ne sono andati.
    Successivamente, che fosse riuscito a farsi spiegare meglio cosa stesse accadendo, o meno, avrebbe spiegato la propria situazione per capire meglio come arrivare alla loro destinazione. Io e i miei compagni siamo in missione col Mizukage, ma lui è già arrivato e noi altri non siamo mai stati qui. Sa dove si trova la Tomba della Promessa e quanto tempo ci vuole, più o meno, per arrivarci? Che avesse ottenuto o meno le risposte che cercava, avrebbe poi chiesto qualche altra informazione utile. So che c'è un villaggio non molto lontano da questa tomba, sa per caso come si chiama e quanto è lontano? Avrebbe chiesto, continuando a bere la sua birra.
    Ah, tra l'altro ci hanno detto di dover attraversare le "terre selvagge" per arrivarci, ma ci sono tipo degli animali feroci o altri pericoli dai quali dovremmo stare attenti? Sa com'è, non vorremo rischiare di avere brutte sorprese prima di iniziare la missione. Quell'ultima cosa la disse con un tono più leggero, per sdrammatizzare la situazione, eppure era profondamente sincero e le sue nonne lo avevano messo in guardia sui pericoli che nascondevano isole come Genosha ed Azumaido.
    Finita la birra, il giovane avrebbe ringraziato, pagato e sarebbe andato via.
    Se non fosse riuscito ad ottenere lì le informazioni di cui necessitava, si sarebbe dunque diretto al mercato locale, dove avrebbe comprato qualche pesce (come scorta per il viaggio e che avrebbe sistemato nello zaino) ed avrebbe posto le medesime domande ai mercanti della zona.
    Se, per via della condizione di agitazione generale, nè la taverna, nè il mercato non fossero stati disponibili, avrebbe allora cercato qualcuno del posto, a cui rivolgere quelle domande, sperando potesse risolvere i suoi dubbi.
    Chakra: 75/75
    Vitalità: 15.25/15.5
    En. Vitale: 29.75/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 450
    Velocità:  525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Spiedi Potenziati × 5
    • Wakizashi × 1
    • Kunai × 2
    • Marchingegno ad Acqua × 3
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1

    Note
    ///


    Edited by Yusnaan - 12/3/2020, 22:38
     
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    Il tempio del Gelo


    II

    Le mie parole vennero accolte dalle imprecazioni che già avevamo sentito dalla banchina del molo, prima di poter vedere un vecchio - anche lui privo di un occhio e che quindi aveva facilmente la mia simpatia - immerso in una furiosa ricerca in sottocoperta, dovetti schivare una prima bottiglia di vetro che venne lanciata in nostra direzione e colpì Ryuu. Con estremo giubilo ci informò, afferrata una gallina, che saremmo partiti a breve.
    Quindi gli facemmo spazio per uscire e lo seguimmo all'aria aperta, come da tradizione dedicammo qualche minuto per presentarci, infatti, se avevo già avuto occasione di lavorare con Fudoh-san, con il guardiano non avevo mai collaborato e dunque lo ascoltai con attenzione. Era un esperto di ninjutsu elementali, era solito utilizzare i cloni e definiva uno spadaccino, lo guardai per qualche attimo e quindi riassumei sinteticamente Sono un combattente da corpo a corpo e prediligo le illusioni, mi muovo nell'ombra e preferisco raggirare l'avversario piuttosto che affrontarlo direttamente finii e ci fu un attimo di silenzio E no, non ho stipulato nessun contratto d'evocazione dissi alzando le spalle.

    Il viaggio fu alquanto turbolento, il capitano comandò a Ryuu di prendere l'uovo-mappa, preferii non vedere come avvenne l'estrazione, mi sembrava giusto lasciargli la giusta intimità. Ciò che avvenne fu incredibile, la nave prima sterzò bruscamente virando a destra in una curva a gomito, quindi si sollevò librandosi in volo. Dovetti da prima impastare del chakra adesivo per assicurarmi all'imbarcazione, quindi appendermi all'albero quando compì un movimento a trecentosessanta gradi.
    Comunque sia, il viaggio fu molto breve sebbene arrivammo ad Azumaido che il sole era già alto anche se ebbi l'impressione che fosse passato meno di un'ora. Iniziai a guardare da lontano l'isola finché non giungemmo al molo per attraccare, la popolazione era in fermento e si muoveva rapidamente per le vie della cittadina. Nel mezzo di quello che sembrava essere un vero e proprio esodo, una vecchietta piuttosto bassa ci accolse con parole ruvide, le sue prime parole mi furono difficili da comprendere ma, quando proseguì le cose iniziarono a prendere una loro forma. La gente stava effettivamente fuggendo dall'isola, i Kamui protettori - con cui a quanto pare uno sciamano era in grado di entrare in contatto - avevano abbandonato l'isola in seguito all'arrivo di quelli che lei definì demoni. Demoni che, però, erano avidi di cibo e compivano razzie come i peggiori uomini, ci informò inoltre che avevano iniziato a scavare una grotta distante dal villaggio. I miei occhi non si staccarono da quelli della vecchietta mentre l'ascoltavo e mi lasciai andare ad un brivido di freddo che mi percosse. Quindi proseguì informandoci della comparsa di cunicoli da cui usciva, se fosse mai possibile mi domandai, un'aria ancora più fredda che lì all'esterno accompagnata da una forte luce. Infine ci parlò di Kensei-sama, ci disse che era passato lì da qualche ora diretto verso la "l'Antica Tomba della Promessa" a circa un'ora dal villaggio della vecchietta in direzione nord est.

    Lasciati soli ci organizzammo per cercare qualche informazione data la penuria, assecondai la proposta di Ryuu-san Sì, non dedicherei più di un'ora per trovare qualche informazione utile. Questo freddo è bestiale... Aggiunsi dirigendomi verso la nave da cui eravamo scesi e salendo in coperta. Avrei cercato Samoru muovendomi con circospezione e, nel caso l'avessi trovato, con un leggero sorriso gli avrei chiesto Onorevole Samoru, mi perdoni se la disturbo dopo questa dura attraversata e la prego di darci un ultimo aiuto. Le volevo chiedere un'informazione che ci sarebbe piuttosto fondamentale per trovare Kensei-sama quindi, una volta avuta la sua attenzione, mi sarei avvicinato un po' Una signora qua fuori ci ha informato che il Mizukage si trova nei pressi di una tomba sacra - tale Antica Tomba della Promessa -, però non ci ha fornito nessuna informazione per raggiungerla. Mi chiedevo se il trucchetto di Rosita si potesse ripetere e se con il suo aiuto ci potesse fornire una direzione più chiara attesi speranzoso, certo il metodo per arrivare a quella informazione un po' mi schifava, ma per avere una vita più semplice sarebbe stato sicuramente conveniente.

    Se domandare a Samoru non avesse portato a niente, l'avrei salutato nuovamente con un inchino e mi sarei diretto verso il porto. Lì la gente si muoveva rapidamente caricando diversi pacchi sulle barche, cercai qualche persona anziana dalla faccia devota. Dalle informazioni che ci erano state fornite sembrava si potesse trattare di un mausoleo o di un tempio, per questo cercai quel tipo di persona, una volta individuate alzando una mano in loro direzione avrei chiesto Salve, sono un ninja di Kiri chiamato sull'isola per fermare l'invasione che vi sta costringendo a fuggire sperai che così potessi riuscire ad avere la attenzione e massima collaborazione, quindi ripresi Dobbiamo incontrare il Mizukage che al momento si trova verso nord-est alla Tomba dell'Antica Promessa. Mi può fornire qualche indicazione?

    Quindi prima dello scadere dell'ora mi sarei diretto nuovamente nel punto di ritrovo.

     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Azumaido


    Capitolo Primo


    Atto III
    Il lungo viaggio. †



    Il freddo di Azumaido non sembrava scalfire le pelli dei giovani Fudoh e Ryuu più di quanto non facesse col Tokugawa: complice forse anche questo, i tre non riuscirono ad elaborare un piano realmente efficace per trovare la strada che avrebbe condotto al villaggio ma soltanto poche, sporadiche, informazioni. Quello i cui risultati furono di maggior rilievo fu il Guardiano. Benché la sua prima ricerca nella taverna lo portò a ricavare poco più che una manciata di grugniti di marinai unti e puzzolenti - ma bevve una discreta birra -, la sua seconda intuizione, quella del mercato, diede più di una notizia utile. Soffermandosi a chiacchierare con un giovane ragazzo longilineo, con un paio di spessi occhiali neri sul naso ed un colorito particolarmente chiaro di pelle, il cui viso era circondato da foltissima barba rossiccia, scoprì che il luogo dove si trovavano era il porto di Oburu, uno dei pochi centri civilizzati dell'isola. I villaggi nell'entroterra erano paragonabili a riserve di indigeni: le popolazioni di queste villaggi si contavano sulle dita di entrambe le mani, i più grandi raggiungevano le venticinque, trenta persone ed erano completamente isolati dal mondo civilizzato. Non c'erano strade per raggiungerli, non c'erano mappe che le indicassero se non cimeli di cacciatori o avventurieri già passati per la zona. Ma posso aiutarti comunque. Disse sorridendo dopo quelle informazioni. Qualche anno fa un altro ninja come te - anche se molto più anziano - passò di qui in cerca del villaggio. Gli seppi dare poche indicazioni, ai tempi commerciavo coi pescatori di quella zona ma essendo così addentrato nel centro dell'isola i nostri contatti avvenivano sempre più vicino al porto che verso il loro villaggio. Lui, comunque, al ritorno dal villaggio, ripassò da me per ringraziarmi del pesce che gli avevo offerto e mi diede questa mappa di modo che potessi commerciare in maggiore sicurezza con quel clan. È almeno una settimana, però, che non ho notizie di loro ... disse infine, porgendo la mappa al ragazzo. Al bordo del foglio, sulla destra, erano leggibili due iniziali: K.K.
    Tieni anche questi! aggiunse, mentre Ryuu se ne stava andando, porgendogli un sacchetto con circa cinque pesci dentro. Fa' buon viaggio e salutami Ipokash!
    Quello i cui risultati furono più disastrosi fu il povero Tokugawa. Se c'era una cosa che avrebbe imparato presto è che da Samoru si va solo per due occasioni: quando qualcuno ti dice di andarci o quando è lui a chiamarti. In questo secondo caso - come nel caso in cui sia lui a cercare te - poche sono le notizie positive. Il rientrare dentro la nave fu semplice, il cercare risposte decisamente no. Come se il vecchio fosse riuscito a scolarsi circa quindici casse di vino nel giro di dieci minuti, la nave era diventata una bettola puzzolente che galleggiava. L'odore all'interno era qualcosa di misto all'acre dell'urina ed al dolce del vino nuovo. Inoltre gli interni sembravano anni, forse secoli, più vecchi di quelli che qualche ora prima soltanto lo avevano sorretto. Al solo sentire le parole "Onorevole Samoru" il vecchio marinaio storpio saltò in piede e iniziò a farfugliare cose incomprensibili con un evidente tono assente. La Tomba della Promessa? Si grattò il mento col moncherino della gamba. Per me hai sbagliato posto figliolo. La Promessa è la sposa giusto? Qui manco sanno cos'è il matrimonio! Ed immediatamente dopo sarebbe tornato sotto coperta, a dormire o, più probabilmente, a bere.
    Fudoh, contrariamente a quanto pensava, non avrebbe trovato membri del villaggio della anziana donna. Come detto, quelle genti erano isolate dal mondo e vivevano in modo estremamente selvaggio: non era logico pensare che ragionassero come i civilizzati. Nessuno si sarebbe rivolto verso il porto, anzi, più probabilmente avrebbe cercato altri villaggi di autoctoni nelle vicinanze, sfidando il freddo ed il gelo. C'era però una ragazzina, avrà forse avuto dieci anni, che cercava spaesata qualcuno, e che aveva un grande tatuaggio sulla bocca molto simile a quello dell'anziana signora. Una volta avvicinata però, si sarebbe accorto che la ragazzina era in stato di evidente shock e continuava a ripetere le stesse parole. Degli spe-spe-spe-spettri ... Kamui Malvagi ...O-o-o-ombra... De-de-de-demoni ... de-de-demoni... Kamui malvagi ... spettri. Da lei niente, probabilmente sarebbe potuto tornare utile.
    Tornati tutti al punto di partenza, i tre avrebbero potuto notare come la vecchietta era scomparsa. Non restava che mettersi in marcia seguendo le indicazioni di Ryuu.

    [...]

    Il viaggio fu lungo come descritto ma relativamente facile. Passarono per un bosco, dapprima, attraversando un ambiente quasi simili alle pinete presenti sulle coste kiriane. Poi l'aria divenne ancora più gelida, veramente molto gelida, e si iniziò a intravedere un po' ovunque i segni di abbondanti nevicate fin quando la neve non divenne l'unica cosa, oltre agli alberi, visibile per il trio. Alta almeno trenta centimetri, la neve rendeva tutto estremamente faticoso e freddo, Indicibilmente freddo. Passarono poi un gigantesco Abete secolare: era bellissimo ed ancora in forze, verde come pochi alberi avessero visto in vita loro. Erano passate circa tre ore e mezza ed erano a poco meno di metà strada.
    Da quel punto in poi, il panorama cambiò radicalmente, regalando loro la vista di sole piante secche e steppa per chilometri e chilometri. La neve incredibilmente candida, poi, rifletteva il sole, rendendo complesso tenere gli occhi aperti.

    [...]

    Scollinando leggermente, i tre si trovarono davanti dopo circa otto ore di viaggio, una decina di capanne di legno, col tetto a punta, create legando assieme alcuni tronchi per una estremità comune. Della ventina di persone originarie, tutte imparentate tra loro, ne erano rimaste sei ed erano davanti a loro, come a muraglia, che li attendevano. Tra loro c'era l'anziana vecchietta che avevano vista al porto, intenta a pulire una capra ricoperta di pece, ed un uomo vestito di abiti sgargianti, una grande chioma bionda ed una maschera kabuki legata alla vita. Balzò sui piedi per l'eccitazione per poi andarsi a rintanare in una capanna nel villaggio. Lo seguirono anche le altre tre persone che erano con lui, due uomini e una donna. La vecchietta li attese. Siete arrivati finalmente. È il momento del rito del riposo. L'usanza, infatti, voleva che dopo un lungo viaggio si fosse riposati prima di essere introdotti alla comunità - o quello che rimaneva di essa - ed anche se quel rito non era più sinonimo di fervente interesse e curiosità, specialmente da parte dei bambini che ormai non erano neanche più presente sul posto, non era trascurabile. Dovevano mangiare e riposarsi, altrimenti non avrebbero potuto parlare con nessuno né nessuno con loro.

    Una volta terminato di mangiare, una voce disturbante ma decisamente allegra per la situazione sarebbe entrata dentro la capanna. YOOOSH! Avrebbe gridato, prima ancora di entrare fisicamente. Amici siete finalmente arrivati! In mano teneva un enorme pentolone della prelibatezza che avevano appena mangiato fino a quel momento: il citatap.


    Spero vi sia piaciuto il citatap, abbiamo fatto la nostra versione migliore dal momento che abbiamo mischiato anche le ossa e il sangue con la carne cosicché i succhi ed il sapore fossero esaltati nel brodo! Erano buoni, c'era poco da dire, ma erano anche per forti di stomaco. E no, non avrebbero voluto approfondire l'indagine sulla ricetta di quel piatto. Ci è rimasto molto poco, amici. E, forse, è stata colpa mia. Fece una breve pausa prima di esibirsi in un mesto e triste YOOSH con un filo di voce. Da quando sono divenuto lo sciamano del villaggio era diventato più facile per me parlare coi Kamui. Ero riuscito a stabilire con loro un nuovo legame. Prima potevo chiedere il loro soccorso per combattere e venivo come posseduto da quest'estasi mistica, YOOOOSH, ora invece riesco a rimanere vigile e sono in grado anche di evocare i Kamui del passato. Era davvero felice mentre diceva queste parole anche se l'odore di alcol e la puzza che provenivano dalla sua persona - non puzza dovuta all'igiene, sia ben chiaro - mostravano un altro lato di lui. Qualche tempo fa ho provato a mettermi in contatto con gli antichi Komori Kamui che hanno aiutato il vostro amico Kensei. YOOOSH. Quando sono entrato nella loro grotta grazie al misticismo, però, anziché rivolgermi verso i pipistrelli, qualcosa però mi ha trascinato verso il basso con sé e si è fatto evocare senza che io potessi fare niente. Ha ripercorso a ritroso la corrente del misticismo che mi attraversava ed è venuto fuori da dentro di me. Sembrava un'ombra deforme, YOOOSH, come un mostro, anzi, YOOOOSH, come un demone, YOOOSH. Entrò anche l'anziana signora e mise la mano sulla spalla di Munkeke. Non è colpa tua, Munkeke. Non è colpa tua. Tanti sono morti. Tanti se ne sono andati. Siamo rimasti solo in sei. Come potremmo ricostruire il villaggio? L'aria si fece immediatamente pesante. Munkeke però, interruppe il silenzio. YOOOSH espirò, per poi riprendere. Vi dicevo, questo mostro è prima scappato, dopo essere arrivato qui, andando nell'entroterra. Per qualche giorno non l'abbiamo visto. Poi è tornato ed ha distrutto qualsiasi cosa, raziato ed ucciso. Poi è tornato ancora, ancora e YOOSH, ancora. Durante il suo secondo agguato è apparso un Komori Kamui ma non riusciva a contrastarlo ed io non riuscivo a comunicarci: non poteva possedermi né io potevo farmi capire. Era come se volesse agire ma non ne fosse capace. Nei giorni successivi sono apparsi altri due Kamui, mi ha detto Ipokash, ma non siamo mai riusciti a vederli. Solo lei lo ha fatto. Dice però che sono cattivi e schivi, non come i miei Kamui YOOSH. Ci fu un secondo attimo di silenzio dove sia l'anziana signora che Munkeke (sì, non si era presentato), si guardarono e poi guardarono il trio più volte. Munkeke, dov'è Ipokash? I due schizzarono come molle fuori dalla capanna, in direzione dell'entrata al villaggio. Ipokash è solita cacciare in queste zone, è molto brava con l'arco. Solitamente gira per il bosco. Per favore, andate a cercarla: con i Kamui e il Demone nei paraggi noi non ce la sentiamo di aiutarvi. Siete qui per questo dopotutto, no?

    Se si fossero addentrati nel bosco, dopo pochi metri avrebbero trovato una spiacevole sorpresa: tracce di sangue. [Note]Richiede Seguire le Tracce per riuscire a trovare immediatamente dove conducono.
    Se posseduto Segugio è possibile comprendere che non è sangue umano.
    Se posseduto Occhio di falco o Investigatore è facile comprendere che sono fresche di qualche decina di minuti.
    Se fossero riusciti a seguirle si sarebbero immersi nel bosco per circa una mezzora, altrimenti avrebbero vagato in tondo il doppio del tempo prima di trovare nuove tracce. Si sarebbero accorti che erano freschissime e ... che colavano dall'alto. Alzando la testa avrebbero potuto vedere una ragazzina con un gigantesco arco e delle frecce intenta a fargli segno di andarsene da quella zona. Non era ferita ma aveva con sé un enorme pezzo di carne sanguinante. Perché faceva segno di andarsene? Bhè, è semplice: da un cespuglio, quattro enormi lupi bianchi sarebbero saltati verso di loro cercando di atterrarli e mordereForza Viola per atterrare, Velocità Blu+3. Potenza Morso 30, Penetrazione 3, causa Sanguinamento (DnT) Medio. le loro braccia con l'intento di sbranarle. Eddai che li avevo quasi presi, dannazione! Siete proprio degli stupidi! Gridò la ragazzina dall'alto, facendo piovere una freccia con una traiettoria assurda verso un sesto lupo che stava minacciando le spalle di Fudoh, senza che questo se ne fosse accorto, ed uccidendolo sul posto. I quattro lupi scattarono nuovamente, cercando di artigliare le gambe dei presenti. Due si lanciarono verso il Tokugawa, e gli altri due da Fudoh e Ryu. Infine tentarono un'ultimo attacco, in branco, tutti sul povero Ryuu il quale sostava, come vincitore, davanti al cadavere di un povero membro del loro branco. In tre sarebbero saltati verso il povero Jinchuuriki, mostrando i loro affilatissimi denti, pronti a mangiargli la faccia. Avete qualche freccia da lanciarmi che le ho finite? Disse la ragazzina, intimidita.



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    Falce dei Kaguya


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    Freddo e Lupi


    E Kamui d'Ombra



    Non ebbi molta fortuna nella mia ricerca, era da dire: l'unica che trovai fu una bambina, piuttosto confusa, che accennò a spettri, demoni, cose di cui aveva parlato anche l'anziana incontrata poco prima, ma che disse anche una parola strana "Kamui" malvagi.
    Kamui?, parola strana, pensai, mentre mi rendevo conto che la bambina era sottoshock: feci una veloce analisi delle sue condizioni ad occhio e se oltre lo shock non ci fossero state vere e proprie ferite, mi sarei avvicinato, Vieni qui, piccolina, ti porto da qualche parte dove ti possano aiutare. e così avrei speso il resto dell'ora che ci eravamo accordati di spendere in ricerche, per cercare qualcuno che potesse prendersi cura di lei.
    Era una zona portuale, sì, ma magari c'era qualche piccolo punto medico, un ospedale portuale, o che altro, e se non avessi trovato niente, avrei cercato nel mercato se c'era qualche persona dall'aspetto raccomandabile a cui affidare la bambina.
    Nel peggiore dei casi, le avrei comprato qualcosa da mangiare, lasciandola lì. Non era la cosa più bella da fare e mi dispiaceva non poco comportarmi così, ma se risolvevamo il problema di questi "Demoni", forse avrebbe avuto almeno una casa a cui tornare, fortuna che non tutti avevano avuto in vita loro.

    In ogni caso, magari con qualche minuto di ritardo rispetto ai miei due compagni di squadra, avrei raggiunto il punto dove incontrarci, scoprendo che dei tre era stato Ryuu il più abile, trovando una mappa.
    Grande, Ryuu-san! Bravissimo!, mi complimentai, dandogli una pacca sulla spalla, prima di metterci in viaggio.

    [...]

    Avete mai provato a camminare per otto ore in mezzo alla neve? Neve alta fino alle caviglie, in alcuni punti anche di più? Per pietà, nella prima parte del nostro percorso, lo spettacolo della natura intorno a noi era qualcosa di grandioso, se il chakra naturale-gravitazionale mi avesse dato modo di assaporare l'ambiente circostante, di certo mi sarei fermato a scoprire cosa quel tipo di ambiente potesse offrirmi.
    Ma sto divagando, cosa dicevo? Ah sì, immaginate di camminare in mezzo alla neve, alta trenta centimetri buoni, che vi rallenta, vi congela i muscoli e le ossa... ci avete mai provato? Bé, è una fatica maledetta!
    Ed in quella maledetta scalpinata di otto ore, non è che potevamo avanzare in silenzio, no? O almeno non io.
    Ryuu-san, mi pare di capire che qui in mezzo sei quello più... esperto, giusto? Eri già un genin quando anni fa ci attaccarono quelli del Cantha, vero? Ai tempi vivevo ancora per le strade di Kiri, vidi quello che era successo, ma non potei fare granché, non ero ancora un ninja., ricordai.
    Ed in effetti avevo ricordi molto confusi degli avvenimenti di quel periodo: ero un vagabondo, un orfano, un barbone, ma non un ninja, né tanto meno un medico, non vi dico nemmeno quanti civili vidi morire, tanto per quel attacco, quanto per il morbo che aveva colpito Kiri poco prima, non so nemmeno io come feci a non beccarmela pure io.
    Voi avete entrambi conosciuto anche il Mizukage precedente all'Inquisitore-sama, giusto? It...Itei? Itai? Che tipo era? Come il Juudaime?, chiesi, curioso, dato che qualche volta li aveva sentiti accennare di questo Mizukage precedente, il Nono e dato che Elmo-san era stato eletto da relativamente poco, immaginavo che Ryuu e Youshi avessero conosciuto il predecessore che, da mero studente e neo-genin, io non avevo mai incontrato.

    [...]

    Chiacchierato o meno, avremmo camminato per otto ore nella neve ed alla fine trovammo il villaggio: che era, alla fine, una decina di capanne in legno, anche piuttosto particolari, non c'è che dire, ma ammetto che ero troppo stanco sul momento per farci caso, come lo ero troppo per riflettere sul quintetto che ci aspettava: tre tizi molto simili, per costumi, all'anziana che, in effetti, ci aspettava lì, e poi un tipo vestito tutto sgargiante ed assurdo!
    Ad ogni modo, l'anziana che ci aveva accolto al porto, ci accolse ancora una volta, parlando di un rito del riposo, che non avevo idea di cosa fosse, ma non mi fu difficile trovarmi d'accordo alla parola "RIPOSO".
    Ben lieti di riposare secondo rito, grazie mille., esclamai, chinando il capo con tono cordiale.
    Così ci fu dato modo di riposare e mangiare! Ora, non posso parlare per i miei compagni di missione, ma, abituato a mangiare anche quello che trovavo nei bidoni della spazzatura, quel cibo mi parve decisamente tanto tanto buono, complici pure le 8 ore di viaggio.
    Grazie, grazie mille!, dissi se ci fosse stata l'anziana del villaggio nei dintorni, in più avrei chiesto, alla peggio ai miei compagni di viaggio: Ma come ha fatto ad arrivare prima di noi?, e poi avrei aggiunto: C'era una bambina con gli stessi tatuaggi sul viso al porto, era sotto shock, parlava di Kamui malvagi... vi dice qualcosa?.

    Ed alla fine, una volta che ritennero che avessimo riposato a sufficienza, ecco che arrivò il tipo dal vestiario strambo, e, vi posso assicurare, dai modi ancora più assurdi.
    Si rivelò essere lo sciamano del luogo e lì mi fu naturale paragonarlo a Sanjuro-sama, Bé, almeno non ha nessun animale demoniaco mezzomorto sulla testa..., pensai, mentre cercavo di comprendere il significato delle sue sciamaniche parole.
    Kamui... ancora questa parola? Ne veniva posseduto in battaglia, mentre ora evoca anche Kamui del passato? Sono delle creature, come le mie tartarughe?, quella fu la mia prima teorica, cercando di stare dietro al discorso di quello sciamano, La grotta di Kensei? La tomba che è andato a visitare Elmo-san, forse? Quindi questo sciamano evoca pipistrelli pure lui, ma li chiamano Kamui qui? Ed invece di evocarne uno, è uscita un'ombra?... ammetto che era difficile stare dietro al discorso, ma capii che l'Ombra, era il demone di cui parlava anche la bambina.
    Dall'anziana, intanto, capii che lo sciamano si chiamava Munkake, mentre lo sciamano continuava a parlare, spiegando di come quest'ombra avesse attaccato, dopo qualche giorno, il villaggio e che almeno tre Kamui, immagino pipistrelli a questo punto, si fossero presentati: uno incapace di combattere e gli altri due, secondo tale Ipokash, cattivi pure loro.
    E non hanno mai visto il caos che fanno i pipistrelli quando arrivano in ospedale!
    Ad ogni modo, mentre riflettevo su questo aspetto, ecco che quei due ripeterono quel nome "Ipokash" e scapparono fuori: ovviamente li seguimmo.
    A quanto pare era una cacciatrice con l'arco ed era da sola nel bosco, ci chiesero di andarla a recuperare.
    Va bene, sciamano-sama e anziana-sama, ma poi avrei qualche domanda su questi Demoni e questi Kamui, ok?, dissi ai due, prima di dirigermi con gli altri nel bosco.

    [...]

    Poco dopo esserci immersi nel bosco, ecco del sangue.
    Bene, molto rassicurante..., osservai, guardandomi intorno.
    Ora, voi lo sapete, i miei due compagni di missione probabilmente no, ma io sono un medico, non esattamente un inseguitore di tracce, quindi mi voltai verso Ryuu-san ed il Tokugawa-san: Voi come ve la cavate a seguire delle tracce? Io allo più con un macchinario apposito, posso dirvi il gruppo sanguigno e la glicemia..., spiegai, grattandomi la nuca.
    Un pò di tempo probabilmente ci avremmo messo, ma alla fine avremmo trovato la fonte di quel macello di sangue: una cacciatrice con l'arco che teneva un pezzo di carne sanguinolento con se e che ci fece cenno di andarcene, anche se mi ci volle un attimo per capire come mai.
    L'attimo necessario per vedere un grosso lupo venirmi addosso con l'intenzione di mordermi, peccato che era decisamente lento per le mie abilità, tanto che lo evitai senza problemi.
    La ragazza, intanto, si lamentò, mentre mi salvava la vita, abbattendo un lupo non visto.
    Grazie!, le urlai, mentre evitavo un altro morso alle gambe con un veloce spostamento laterale.
    E poi, quando vidi che tre di quelli stavano lanciandosi verso Ryuu-san, cercai di espandere il mio chakra naturale-gravitazionale intorno a me per rallentarli, così da poter aiutare il mio compagno di squadra, Youshi-san, aiuta Ryuu-san!, avrei intanto proposto all'altro membro del gruppo.
    Nel frattempo, se tre stavano attaccando Ryuu, bé, mi lanciai sul quarto: un bello scatto che si sarebbe concluso con un fendente alla testa del lupo dato con il mio Fuuma Kunai.
    Se fossi andato a segno su quel primo lupo e ce ne fossero stati altri in giro in movimento, avrei aperto la mano verso il più vicino e lo avrei attirato a me, con l'intento di farlo arrivare dritto sulla lama del mio fuuma kunai.
    Quindi sarei rimasto in guardia per un eventuale altro lupo che mi potesse attaccare.

    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Spostamento sul primo attacco
    2: Spostamento sul secondo attacco
    3: ///
    Slot Azione
    1: Decapitazione lupo 1
    2: Eventuale attacco lupo 2
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Corsa Fulminea
    2: Attrazione Gravitazionale
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Tekken × 2
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Fuuma Kunai × 1

    Note
    ///
     
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    ehm...da qualche parte

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    Donzella in difficoltà (?)


    Alla taverna non riuscì a ricavare niente di buono, se non una birra, ma per fortuna al mercato trovò un ragazzo molto informato e disponibile a dirgli tutto quello di cui il genin aveva bisogno; grazie a lui, infatti, Ryuu ebbe una visione più chiara del villaggio in cui erano diretti lui e la sua squadra, che a quanto pare era uno dei tanti che si trovavano sull'isola. Oltre ai pesci, tra l'altro, ci guadagnò anche una mappa. Non poteva chiedere di meglio.
    Sarà fatto, grazie mille! Disse, rispondendo al ragazzo mentre andava via, verso il punto di ritrovo.
    Una volta che i suoi 2 compagni di strada fossero tornati, li avrebbe informati di tutto ciò che aveva scoperto, mostrando anche loro la mappa per arrivare fino al villaggio.
    Sembra ci vorrà un bel poì, io direi di fare una sosta a metà strada...più o meno qui... Indicando il punto sulla mappa. ...così da non stancarci troppo, con questo freddo è meglio andarci cauti. Che avessero seguito o meno quelle indicazioni, non ci sarebbe rimasto altro da fare che mettersi in marcia.
    La desolazione ghiacciata che li circondava era sicuramente uno spettacolo mai visto, dal Mizukiyo, che ne rimase affascinato ma allo stesso tempo spaventato, ripensando a quanto detto dalla vecchia al porto Oburu e non sapendo quali pericoli si potessero nascondere tra quegli alberi; bestie capaci di sopportare quel gelo, dovevano essere sicuramente molto più toste e feroci di animali comuni. Un fattore positivo portato da tutto quel freddo, però, c'era: il pesce che il genin portava nello zaino, non correva il rischio di andare a male.
    Ryuu avrebbe proposto di fermarsi nei pressi del grande albero verde che incontrarono sul cammino, per una pausa di circa mezz'ora per riprendere le forze, non essendo facile avanzare in tutta quella neve, con l'aria gelida che gli avrebbe sicuramente congelato i polmoni, se non avesse avuto il passamontagna a fare da filtro, riscaldato dal suo stesso calore corporeo.
    Durante il viaggio, almeno, Fudoh non mancò di cercare di fare 2 chiacchiere per passare il tempo, trovando un Ryuu molto disponibile e sereno, nonostante non si aspettasse che lo definisse il più esperto dei 3.
    Bè...non saprei se sono più esperto, però sì, ero al tempio per l'elezione del nuovo Mizukage, quando ci fu l'attacco. E' stato un gran casino. E sì, lo stesso Mizukage che morì quel giorno stesso. Per Ryuu non era facile ricordare quel giorno, era stato testimone di tanti eventi orribili che portarono a parecchie vite spezzate, e lui non era stato abbastanza forte per essere di una qualche rilevanza in quella battaglia. Non volle ovviamente accennare al combattimento con Seinji Akuma, non andando certo fiero di quello che aveva fatto, ma tuttavia non rimpiangendolo, dato che dal suo punto di vista era stato più importante supportare il suo amico in quella circostanza.
    Parlando di Itai, invece, gli si aprì un mondo, sapendo di avere tante cose da dire sul proprio sensei. Io sì, Itai-sama. No, non è per niente simile a Kensei-sama, sono 2 persone completamente diverse. Mi ha fatto lui l'esame per diventare genin, quando ero in accademia, e mi ha insegnato un sacco di cose, anche come controllare la modalità adesiva del chakra. Il tono del genin era nostalgico, ma felice, e non avrebbe parlato al passato, avendo fiducia che anche se da qualche altra parte, il suo mizukage fosse ancora vivo. Una volta sono anche stato a casa sua, ha una bella famiglia. E' un tipo tranquillo, diciamo, e molto comprensivo. Dicendo quelle parole, gli tornò in mente la strigliata che gli venne fatta quando tornò dalla missione di recupero del fabbro immortale che riforgiò le 7 spade di Kiri; aveva combinato un bel casino che per fortuna si era risolto, ma aveva davvero rischiato di far fallire la missione, nonostante quel passo falso gli fu d'aiuto per imparare a fare scelte più ponderate quando si trovava in missione.
    Avrebbe avuto sicuramente molte altre cose da dire su Itai, come la notte in cui diventò jinchuuriki, ma non avrebbe toccato volentieri quel tasto.

    Finalmente, dopo tutto quel panorama in cui il bianco dominava incontrastato, giunsero infine a quello che in teoria sarebbe dovuto essere il villaggio, o almeno così diceva la mappa; perchè delle persone avessero deciso di vivere in una terra tanto inospitale, era un mistero per Ryuu, ma non rimase sorpreso quando vide così poche persone che lo abitavano.
    La persona che si rifugiò in una tenda non appena i ninja arrivarono, probabilmente doveva essere un capo o lo sciamano, ma la cosa che più attirò l'attenzione del genin fu la presenza della vecchia che avevano incontrato al porto e che aveva dato loro il gelido benvenuto. Chissà perchè, in qualche modo, non rimase stupito più di tanto dalla cosa, dato che, dopo aver sentito le parole della donna quando si congedò da loro, aveva intuito che avrebbe fatto qualcosa di strano.
    Scusi, posso sapere perchè ci ha fatto viaggiare da soli? Come ha fatto ad arrivare prima di noi? Bella domanda, se lo stanno chiedendo tutti, in sala.
    Purtroppo, anche se il genin pensò che non fosse il caso di indugiare, volendo andare subito alla ricerca del proprio kage, l'usanza locale imponeva di riposare e mangiare qualcosa prima di poter fare qualsiasi altra cosa, e così fece, senza fiatare, non volendo andare contro alle loro tradizioni; era la prima volta che si trovava ad avere a che fare con degli indigeni, ma sapeva quanto per loro potessero essere importanti le proprie usanze, trangugiando tutto ciò che gli fu offerto e trovandolo anche vagamente di buon sapore, nonostante avesse un gusto particolare.
    Fu a quel punto che fece la sua entrata in scena il tipo che avevano visto poco prima, e a quanto disse, era proprio lo sciamano del villaggio. Il ninja non volle approfondire il discorso su ciò che avevano appena mangiato, si era già preparato psicologicamente al fatto che sarebbe potuto essere di tutto, ed era buono e questo gli bastava. Il bizzarro uomo li mise al corrente della loro situazione, nonostante Ryuu non capisse bene cosa intendesse con "kamui", ma di certo il racconto era pieno di pathos, con delle pause che tennero col fiato sospeso il giovane ninja, il quale si dispiacque anche per il dramma che stava attraversando quel villaggio e la sua sfortunata popolazione.
    Aspetta...Ipokash è una femmina? Non se ne intendeva di nomi indigeni, ma avrebbe giurato che Ipokash fosse un nome maschile, ma non era quello il punto importante della questione.
    Scusate...so che forse vi sembrerà una domanda un po' strana, ma...chi sono i Kamui? Sperando di non essere sembrato troppo sacrilego, il genin era sinceramente interessato a capire il più possibile quella popolazione e le loro credenze, così che avrebbe potuto trarre da sè le proprie conclusioni su ciò che stava accadendo, e che avessero risposto o meno, avrebbe poi chiesto com'era fatto questo mostro-demone.

    Ryuu non avrebbe avuto dubbi su ciò che c'era da fare, salvare una ragazza in pericolo era sicuramente una cosa da eroi, e insieme ai suoi compagni si sarebbe diretto subito nella foresta, se fossero stati d'accordo. Purtroppo, una volta arrivati, le tracce di sangue gli fecero immediatamente gelare il sangue nelle vene più di quanto già non lo fosse. Ehmm io non molto, ma credo che conducano di là. O...di là? Non sapeva dove andare e l'ansia iniziava a salire. IPOKASH! Urlando il suo nome, sperò che in qualche modo avrebbe ottenuto una qualche risposta, un indizio che avrebbe potuto suggerire a loro 3 dove si fosse diretta, nonostante sapesse che così avrebbe potuto attirare su di loro la fauna selvatica; tuttavia non gli importava, la priorità era trovare la ragazza e metterla in salvo, sperando che non fosse già troppo tardi, quindi avrebbe continuato a chiamarla di tanto in tanto, finché non ritrovarono delle tracce di sangue.
    Alzando gli occhi, il genin ebbe un tuffo al cuore dalla gioia, nello scoprire che la ragazza stava bene e che il sangue proveniva da un esca, prima di rendersi conto che loro si trovassero nel punto dove avrebbe dovuto essere proprio quest'ultima. Oh, merda.
    Neanche il tempo di finire di pensarlo, che un branco di lupi li assaltarono. Erano spaventosamente veloci, tanto che per poco uno non riuscì a mordere un braccio del Mizukiyo, se questo non fosse stato abbastanza rapido di riflessi da gettarsi immediatamente a terra, per rialzarsi subito dopo aver rotolato per allontanarsi dalla presa mortale di quelle mascelle. [Difesa 1] Purtroppo non ebbe neanche il tempo di riprendere fiato, che un altro lupo tentò di azzannarlo ad una gamba, costringendo il genin a spiccare un balzo con capriola all'indietro, riatterrando immediatamente sulle proprie gambe, un paio di metri più in là, sulla morbida neve. [Difesa 2]
    La parte difficile venne subito dopo, quando ben 4 lupi tentarono insieme di sbranarlo, e stavolta difficilmente ne sarebbe uscito vivo con le sue sole gambe, motivo per cui congiunse immediatamente le mani per formare il sigillo del cane, così da far materializzare un robustissimo muro d'acqua tutto attorno a sè, salvandosi dall'attacco ed uscendone completamente indenne. [Tecnica 1]
    <!-- --> Tecnica Svincolata [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata senza i componenti elementali richiesti; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Se richiede oltre 10 slot dimensionali di un elemento, può essere utilizzata 1 volta al giorno. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]

    Una volta sciolta la tecnica, ci sarebbe stato poco da fare: erano lupi feroci che stavano cercando di farli a pezzi e usarli come cena, quindi andavano eliminati.
    Senza attendere neanche un istante, quindi, il ninja portò immediatamente la mano destra alla sua wakizashi e la estrasse tutta d'un colpo, con l'intenzione di tranciare in 2 il muso del primo lupo che aveva davanti, facendo anche un mezzo passo in avanti per essere sicuro di arrivare bene al proprio obiettivo ed avere un maggiore equilibrio. [Tecnica 2]
    For 525 / Vel 600 / Pot 20

    Che il colpo fosse andato a segno o meno, si sarebbe poi dedicato alle altre 2 bestie, tentando prima un rapido fendente dall'alto in basso alla testa di quello alla sua destra e poi un affondo al muso, così da cercare di abbatterlo il prima possibile [Attacco 1] [Attacco 2], per poi ripetere l'azione su quello alla sua sinistra, prima con un fendente da destra verso sinistra e poi con un affondo sempre diretto al muso [Attacco 3] [Attacco 4], ritraendo infine la spada per essere pronto ad altri eventuali attacchi.
    Chakra: 65/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 450
    Velocità:  525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Salto all'indietro
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: Fendente lupo 1
    2: Affondo lupo 1
    3: Fendente lupo 2
    4: Affondo lupo 2
    Slot Tecnica
    1: Muro Acquatico
    2: Estrazione Mortale
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Spiedi Potenziati × 5
    • Wakizashi × 1
    • Kunai × 2
    • Marchingegno ad Acqua × 3
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Sango × 1

    Note
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    Il tempio del Gelo

    III


    L'idea di affidarmi al capitano della nave non diede i suoi frutti, blaterò qualcosa riguardo ad una sposa, cosa che evidentemente non aveva nulla a che fare con la missione, e tornò in sottocoperta. Mi voltai con una smorfia e tornai nella folla che si muoveva febbrilmente per le strade cercando delle risposte che non arrivarono, ci ritrovammo quindi con i miei compagni di missione. Ryuu fu quello che riuscì ad arrivare a informazioni più sostanziose presentandosi con una mappa, sorrisi in sua direzione e dissi: Ottimo, allora non ci resta che partire! Direi che fare una pausa a metà strada è una buona idea, ci darebbe modo di riposarci e arrivare in piene forze, però soffermarci troppo - con questo freddo - non sarebbe molto intelligente, sono d'accordo Seguimmo la via addentrandoci tra la neve, il freddo - già pungente quando ci trovavamo nella zona urbana - si acuì penetrando il pesante mantello che indossavo.
    Ascoltai con interesse la risposta di Ryuu alla domanda di Fudoh, all'epoca non ero ancora iscritto all'Accademia ma mi addestravo con mio nonno, per quello non ebbi la possibilità di partecipare alla riunione ne collaborare alla difesa del villaggio. Ryuu però tergiversò non dandoci i dettagli di ciò che successe, sul suo viso lessi il desiderio di non ricordare quel giorno, ma la mia curiosità era troppa e non potei che insistere nel chiedergli ulteriori informazioni. Ma cosa successe a Seinji? alzai lo sguardo verso di lui Poco tempo fa, dovevi ancora tornare di ruolo alle mura, accolsi un chunin di Oto che mi chiese di lui. Lo accompagnai alla tomba di Seinji e venimmo attaccati da dei nukenin, dei tipi che facevano parte di un'organizzazione alzai lo sguardo verso il cielo cercando di ricordare il nome Somujo mi sembra o qualcosa del genere, erano lì a fare da custodi alla sua tomba... Eh è stata in quella occasione che persi l'occhio, quei maledetti mi rivolsi ai due compagni in un lieve sorriso Comunque dicevo, a quanto pare sembrava essere collegato a quella organizzazione, è stato per quel motivo che Akira-sama l'ha ucciso? Come si sono evolute le cose, hai visto quello scontro?
    Quindi il discorso proseguì vertendo su Itai-sama, Fudoh ci chiese se avessimo mai avuto rapporti con lui e che tipo fosse, sorrisi ascoltando le sue domande e anche le risposte di Ryuu, a quel punto mi aggiunsi alla considerazione del mio compagno Oh direi completamente diverso! Itai-sama mi è sembrato una persona estremamente pericolosa riflettei un secondo sulle parole successive Non lo dava a vedere, sembrava alquanto specifico, ma proprio per questo mi ha dato l'impressione di esserlo. Non imponeva la sua autorità, ma il modo con cui la esercitava mi spingeva a seguirlo senza pormi domande. Quel giorno mii presentai in amministrazione per chiedere di poter entrare nelle squadre speciali, fu così che ebbi occasione di conoscerlo, mi portò in missione con lui... mi lasciai andare ad un sospiro profondo, le immagini di quel giorno mi tornarono in mente Assistemmo al ritorno del Veterano, quel giorno mise le mani su dei minerali che potenziavano le sue capacità. Che giorno funesto...

    [...]

    Scollinato un leggero pendio, vedemmo poche case in lontananza e gli abitanti posti in fila ad attenderci. Osservai silenziosamente la scena che ci si apriva difronte, la vecchietta che avevamo visto al porto era in compagnia di un altro paio di persone con cui ci diede il benvenuto. Ci invitarono a partecipare al rito del riposo e noi accettammo, feci un leggero inchino per sottolineare l'onore e il piacere di accettare quella loro offerta e quindi la seguimmo. Apprezzai particolarmente la zuppa calda che ci venne offerta, sentii subito scaldarsi le budella e non potei che fare un sospiro di sollievo sentendo quella piacevole sensazione espandersi nel corpo. Nemmeno scoprire gli ingredienti mi fece cambiare idea, non avevo problemi con i sapori forti, anzi li preferivo decisamente al cibo insipido, comunque, oltre a scoprire con cosa fosse fatta la zuppa, ci vennero date anche maggiori informazioni riguardo a ciò che stesse accadendo nell'isola. Le informazioni ci vennero date dallo sciamano di cui ci aveva già parlato la vecchietta, questo ci spiegò come dei demoni erano riusciti - o almeno così capii - ad arrivare su quell'isola utilizzandolo come ponte grazie alla sua capacità di usare il misticismo. Le labbra si piegarono leggermente sentendo quella parola, immediatamente mi ritornò in mente quando Sanjuro mi costrinse a cenare nella sua capanna per salvarmi da una certa maledizione che mi avrebbe ucciso la sera stessa se non avessi accettato l'invito a rimanere.
    Alzai lo sguardo verso Ryuu che anticipò la mia domanda: che diavolo fossero i Kamui. A quel punto rivolsi nuovamente lo sguardo verso lo sciamano attendendo una risposta e, con un gesto del capo, risposi alla loro richiesta di ritrovare Ipokash, una ragazza del villaggio. Certo, ci mettiamo subito in moto, sapete dirci dove è solito andare a caccia? Giusto per avere un punto di partenza Corrucciai la fronte ripensando al freddo che ci avrebbe atteso appena aldilà di quella tenda, presi un profondo respiro e lo affrontai.

    [...]

    Scossi la testa in direzione dei miei compagni, nemmeno io avrei saputo seguire abilmente quelle traccie, mi chinai per studiarle più da vicino e quindi aggiunsi provando a seguirle Mah... Forse vanno da quella parte, andiamo? Iniziammo a seguirle ma con magri successi, ci volle un'ora prima che ne trovassimo altre molto più fresche accompagnate da tracce di vivido sangue sulla candida neve, subito mi prefigurai il peggio e accelerammo il passo essendo più semplici da individuare grazie al colore scarlatto.
    Alzai lo sguardo verso l'albero alle cui radici si stava formando una larga pozza di sangue e trovammo la ragazza, questa con ampi gesti delle braccia ci fece segno di allontanarci senza dire parola, spostai lo sguardo verso Fudoh con aria interrogativa e subito capimmo il motivo. Un fruscio fra le onde attirò la mia attenzione e, percependo il pericolo, attivai immediatamente l'abilità trasmessa dal mio clan. [ Slot Tecnica | Attivazione TS - Basso ]
    Sei lupi bianchi dalle notevoli dimensioni si scagliarono su di noi, immediatamente la ragazza - dopo averci insultati perché gli stavamo rovinando evidentemente la caccia - ne fulminò uno con il suo arco; uno di questi si scagliò verso di me con le fauci aperte provando a gettarmi al suolo e sbranarmi il braccio, impastai una leggera dose di chakra per rendere i miei movimenti più fluidi e rapidi: mi abbassai e mi mossi di lato facendo andare il suo attacco a vuoto. [ I Slot Difesa - Schivata | Rifl 575 MezzoBasso ] A quel punto, con altrettanta velocità, due si scagliarono su di me cercando di mordermi le gambe, per evitare di rimanere vittima del loro attacco compii un salto all'indietro sfruttando il chakra adesivo e rimanendo incollato all'albero sul quale stava la ragazza [ I Slot Difesa - Schivata | Rifl 575 MezzoBasso ] Solo allora potei studiare con più calma la situazione: erano cinque lupi, i due che mi avevano appena attaccato, insieme agli altri rimanenti, si girarono in direzione di Ryuu e lo attaccarono in gruppo. Il guardiano di Kiri evocò un muro d'acqua che venne frapposto fra lui e quelle affamate creature, nel frattempo Fudoh, alle prese con un altro lupo, mi chiese di dare manforte al nostro compaesano e, dopo un cenno del capo, aggiunsi Certo, ma stiamo uniti non permettiamogli di attaccarci separatamente! Era noto, infatti, che i lupi fossero animali che, non solo vivevano in branco, ma anche attaccavano le loro vittime in superiorità numerica, per questo sarebbe stato saggio rimanere vicini stando spalla a spalla senza limitarci i movimenti per abbatterli. Mi dispiace, non solo solito portarmi delle frecce con me, Ipokash-san Dissi con un sorriso in volto non staccando gli occhi di dosso da quelle creature, a quel punto mi mossi in soccorso del mio compaesano. [ Slot TA | Scatto Rapido - Basso, Vel 600 | Movimenti Silenziosi - 7,5 furtività ] Confondendomi pressoché perfettamente con l'ambiente e rendendo i miei passi difficili da percepire, mi scagliai in direzione di uno dei tre lupi che meglio era riuscito a rispondere alle offensive di Ryuu-san. Avrei corso in linea retta in sua direzione senza la premura di creare particolari diversivi, infondo si trattava di lupi famelici e c'era già il compagno che stava attirando la loro attenzione, per cui tentai di colpire da dietro la bestia che sarebbe riuscita a uscirne meglio dall'offensiva del guardiano, i miei arti divennero taglienti come lame e le mie mani minacciarono la nuca della bestia provando a scassarle il cranio e farla cadere immediatamente morta a terra. [ I Slot Azione - Doppio Colpo | Colpo Fulmineo +1 Vel | Oltraggio +10 potenza MezzoBasso | Vel 600 - For 500 - Pot 10 +10 Oltraggio +10 Bonus Precisione - Impasto Mezzobasso]
    A quel punto, se la bestia avesse evitato quel mortale attacco o fosse stata ancora in grado di nuocerci, avrei continuato la mia offensiva nei suoi confronti, le mie mani si sarebbero mosse rapide cercando di colpirla appena sopra la base del collo, sperando così di reciderle qualche arteria e condannarla a morte tramite un rapido sanguinamento. [ II Slot Azione - Oltraggio, Sanguinamento DnT Medio, MezzoBasso | Vel 600 For 500 - Pot 10 - Impasto Mezzobasso] Quindi la mia offensiva sarebbe continuata provando, con entrambe le mani, di infilare le dita negli occhi della bestia e spingendo il più possibile chiedendomi se fossi stato in grado di toccarne le cervella. [ III Slot Azione - Doppio Colpo | Oltraggio +10 Potenza, MezzoBasso | Vel 600 For 500 - Pot 10 +10 - Impasto Mezzobasso]
    Se uno dei miei precedenti attacchi avesse messo fuori combattimento il primo lupo a cui avevo dedicato le mie attenzioni, i successivi attacchi sarebbero stati rivolti verso quelli che erano ancora presenti e intenzionati a divorarci.
    Durante la concitazione dello scontro un sorriso violento e assetato di sangue non sarebbe mai scomparso dal mio volto: l'adrenalina in circolo, la concitazione della battaglia, l'odore del sangue e il desiderio, non solo di rimanere in vita, ma anche di dimostrarsi superiore a qualsiasi avversario che si frapponesse di fronte a me, erano ragione di gioia e divertimento.


    Chakra: 55/60
    Vitalità: 15/15

    Conoscenze utilizzate:
    TS: A Mantenimento
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione e un mantenimento. L'attivazione richiede un consumo Basso di chakra; il mantenimento richiede un consumo per ogni round in cui rimane attiva la tecnica speciale, escluso il primo.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Precisione Aumentata (+3 Tacche)


    Oltraggio: L'utilizzatore può rendere i suoi arti taglienti, incrementando la potenza dei colpi, sono considerate Lame. Può incrementare di 5 la potenza del colpo fisico con un consumo ¼ Basso per 1 slot; riducendo la potenza di 10 possono causare Sanguinamento (DnT Medio).
    Passo di Tenebra: L'utilizzatore può trasportare sé stesso per 1 slot azione in un ombra non controllata e non prodotta da una fonte di chakra; deve comparire oltre 1,5 metri da una fonte di chakra. La potenza massima del primo attacco è 10 per livello dispari della tecnica speciale. Richiede 1 slot tecnica/azione e un consumo Basso di chakra.
    Scambio Equivalente: L'utilizzatore può incrementare l'entità dei danni inflitti all'avversario il round precedente sacrificando la propria vitalità, una volta a round. L'incremento verrà sottratto dalla vitalità dell'utilizzatore. Non è possibile applicare più Scambi Equivalenti alla stessa ferita, a ferite presenti alla testa o agli organi interni.
    Occultamento Perfetto: L'utilizzatore è considerato parzialmente occultato: può essere furtivo anche se senza occultamenti ambientali e può vedere nell'oscurità.

    Livello I (Genin Verde)
    La Velocità di Oltraggio è aumentata di 1 tacca.
    Oltraggio potenzia il colpo fisico fino a +10.
    La Furtività ha un bonus di 1,5.
    Lo Scambio Equivalente massimo è 1 leggera.
    Il Passo di Tenebra ha raggio massimo pari a 6 metri.
    Mantenimento: ¼ Basso

    Tecnica Avanzata:
    Scatto Rapido
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può scattare rapidamente verso una direzione, muovendosi della distanza concessa da uno slot azione. La velocità di spostamento è incrementata di 4 tacche.
    Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Mossa
    (Consumo: Basso)
    [Da studente in su]

    Competenza:
    Arte del Silenzio [Combattiva]

    Movimento Silenzioso
    Talento: L'utilizzatore, quando usa la tecnica "Scatto Rapido", guadagna +3 alla furtività; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]

    Colpo Fulmineo
    Maestria: L'utilizzatore ha un bonus di +1 alla velocità per il primo slot azione dopo l'utilizzo della tecnica "Scatto Rapido"
    [Da genin in su]
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Azumaido


    Capitolo Primo


    Atto IV
    Salvataggi non richiesti †



    La giovane anziana di Azumaido sorrise sentendo i kiriani chiederle come aveva fatto ad arrivare prima di loro ma era quel tipo di sorriso severo, spigoloso, tipico degli anziani. Con la capra, ovviamente. E si diresse dentro la capanna per discorrere con loro. Coloro che hanno lasciato il villaggio lo hanno fatto a loro rischio e pericolo. Noi dobbiamo pensare ai nostri problemi. Si sentiva nella sua voce l'orgoglio ferito, il dispiacere e la paura. La donna era un punto di riferimento per il villaggio e conosceva tutti così come tutti la conoscevano: aveva probabilmente compreso benissimo di chi si trattasse ma evitò l'argomento testardamente. Le persone rimaste erano quelle che andavano salvate.
    Mentre il Rito del Riposo si svolgeva e portava a termine, i giocani kiriani ebbero una domanda su tutte: chi erano i Kamui? Munkeke si illuminò come un bambino goloso davanti ad un gelato. YOOOSH! era una esclamazione di stupore. I Kamui sono le creature che abitano Azumaido! Ma non le normali creature tipo le alci, i lupi, i leoni, i leopardi delle nevi ... sono creature che parlano! Creature con la loro storia, creature che si legano alle persone. Non come io mi lego con loro, ma credo che abbiate capito.

    [...]


    I Lupi attaccarono in gruppo i ninja di Kiri: un assalto coordinato, evidentemente ferale, tipico degli animali che cacciano in branco. Chi invece non cacciava in branco era Ipokash, una ragazzina temprata dal freddo, dal gelo e dalle avventure che aveva vissuto. Spigolosa anche lei come la anziana del villaggio, era però decisamente più spigliata e ironica di quest'ultima. Brutto scemo, puoi pure ritirarmi quelle che ho già lanciato! disse a Youshi, l'unico che durante l'assalto dei canidi pensò bene di interagire con la cacciatrice, già evidentemente scocciata dal fatto che qualcuno avesse interrotto il suo svago ed il suo dovere. Comunque la loro offensiva efficace: riuscirono tutti ad uscire illesi da ciò che li minacciava e non solo, riuscirono anche a liberarsi rapidissimamente dei lupi; tra un muro d'acqua, qualche acrobazia e due tecniche segrete di Kiri i lupi furono affettati ed uccisi in modo più o meno barbaro. Efficace, ma decisamente poco consono. No, no, no, no! Dannazione! Gridò Ipokash menre saltava già dall'albero, atterrando illesa a terra nello stupore di tutti. E ora che ci faccio con queste pelli così partoriate! Altro che citatap, questi non vanno bene neanche per darli ai maiali. La ragazza tremava, era scioccata, le si leggeva in faccia che soffriva ed era evidente che non fosse per quanto appena successo. Lasciò cadere le sue braccia lungo i fianchi e, con esse, il suo arco a terra. Perché deve essere tutto così difficile ... perché deve tutto andare male. Cadde sulle ginocchia, scoppiando a piangere e singhiozzare. Spero che sappiate risolvere questa situazione, spero che siate all'altezza del mio principe delle nevi, anche se è tanto che non si vede più su quest'isola. Il pianto rompeva quelle parole mentre la ragazza si alzava da terra. Non avrebbe dato modo a nessuno di aiutarla ad alzarsi o di cercare di consolarla. Avrebbe reagito allontanando chiunque avesse provato a toccarla o ad avvicinarsi. Ora torniamo al villaggio, ho qualcosa da riferire a Munkeke ed a mia nonna. Ipokash si rialzò, mettendo sulle proprie spalle l'unico Lupo che aveva ucciso in modo pulito. Era poco ma forse sarebbe bastato per la serata per mangiare e riscaldare.
    Mentre i quattro si rimettevano dunque in viaggio, Ryuu poté notare qualcosa con la coda dell'occhio: nascosto, sotto la neve, qualcuno o qualcosa lo stava osservando. Riuscì a scorgerlo brevemente, per un istante: la testa si ritirò sotto la neve, scomparendo. Era piuttosto certo fosse un leopardo. Se avesse provato ad esternare questo pensiero ad alta voce, Ipokash si sarebbe espressa immediatamente. Impossibile, non ci sono leopardi qui. Neanche Kamui. Avete bevuto qualcosa da Munkeke? Ma, se avesse voluto, Ryuu avrebbe potuto cercare di seguire l'animale oppure cercare qualche altra informazione, come poteva.

    I miei percorsi di caccia sono cambiati. Disse la cacciatrice, mentre tornavano verso il villaggio. Ho incontrato due Kamui del tutto scellerati: un orso e una tartaruga, entrambi sembravano appartenere al Freddo, cioè all'essenza dell'Inverno stesso. Tutti e due non erano in grado di comunicare né di essere pareggiati da me o da Munkeke. Per Munkeke non è neanche possibile potenziarsi attraverso di loro. Fece una piccola pausa. Siamo sicuri che siano Kamui del Freddo perché ... bhè, li conosciamo. L'orso era una creatura di mio Nonno mentre la Tartaruga è una evocazione di Munkeke. Si chiamano Gyaro e Gyoza ... sì, come i ravioli, Munkeke, lo avete visto, è particolarmente eccentrico. Si voltò più volte durante il cammino, come se stesse cercando di capire se fosse seguita da qualcuno o meno. Questi due Kamui stanno scavando tunnel per tutta l'isola. Uno era vicino al luogo dove mi avete trovato. Ho provato ad addentrarmici ma ... fa troppo freddo anche per me. Le pareti poi, ogni tanto, risplendono di un azzurro intenso e fanno uscire uno strano minerale. È a quello che è dovuto il freddo che vi dicevo per questo Munkeke lo ha chiamato subito Eterno Gelo. Un sorriso di soddisfazione e di sollievo comparve sul suo volto. Siamo arrivati! Nonna, Nonna, Munkeke! La giovane Ipokash corse rapida verso la tenda, entrando. Non restava loro che fare altrettanto.

    Ben arrivati. Dissi, mentre sedevo accanto a Munkeke. Prendete posto, ho qualcosa da raccontarvi. E mentre si sedevano estrassi la Yakusoku che posai sulle gambe. La mano destra era poggiata sopra, con delicatezza. YOOOOSH, Vuoi della birra sciamanica, Kensei? Stai per parlare con i Kamui della Spada, vero? Potenzierà le tue capacità! Il tono assordante dell'Alto Sciamano di Azumaido penetrava nelle orecchie. Devo declinare, Munkeke. Dissi semplicemente mentre mi concentravo. L'offerta è valida anche per voi, YOOSH! avrebbe detto, porgendo un boccale chiuso, fumante. Aiuta a purificare le sofferenze d'animo. Solo...meglio non ingoiarla prima di due o tre giri di purificazione in bocche! La Yakusoku avrebbe iniziato a fluttuare leggermente sopra le mie ginocchia. C'è qualcosa di antico qua sull'Isola, tanto antico quanto potente. Un secondo manufatto Kenkichi che anche i miei antenati credevano fosse stato distrutto. È stato invece soltanto seppellito sotto la neve, in profondità. Questo luogo è un rifugio sicuro da secoli per il mio Clan dopo lo Scisma, quindi dev'essere un manufatto che risale all'epoca di Kenkichi stesso. Mi fermai, muovendo la mano sull'osso candido. Le gallerie che stanno attraversando l'isola sono state create con lo scopo di scovare questo manufatto. Ma non sono solo i Kamui a cercarlo. La mia voce si fece più profonda e grave. Interruppi il collegamento con la Yakusoku, afferrandola ed alzando la testa verso i miei Genin. Anche un Demone Ombra è sulle sue tracce. I Demoni Ombra sono le creature che i miei Kyoketsu Komori ... I Komori Kamui come Kyofu, YOOSH, lo so! Disse Munkeke, interrompendomi, Munkeke che fino a quel momento stava ascoltando e osservando la conversazione con estremo interesse. Lo guardai un po' male prima di tornare a spiegarmi... che i miei Kyoketsu sono incaricati di contenere e combattere. I Demoni Ombra sono esseri oscuri e malvagi, di assoluto terrore, capaci di cambiare radicalmente l'animo umano rendendolo schiavo del male. Loro non ti sconfiggono, si uniscono a te e, lentamente, diventano te. Per questo credo che sia arrivato il momento di definire i nostri ruoli. Feci un respiro profondo e iniziai a esporre quanto sapessi. Di questo Demone Ombra mi occuperò io. Voi dovrete recuperare l'antico manufatto e sconfiggere i due Kamui violenti. YOOOSH Kensei, se posso permettermi, sarebbe meglio se riuscissero a capire perché sono diventati violenti. Gyoza era un mio caro amico e Gyaro era un caro seguace del mio predecessore. Le parole di Munkeke erano bisbigliate sottovoce, come se avesse paura che con quella nuova incursione si sarebbe beccato una seconda occhiataccia. Fate ciò che mette meno a repentaglio la vostra vita. Dissi, senza mezzi termini. Ci sono solo due grandi problemi: né io, né voi sappiamo dove andare. Poi una flebile voce prese parola: Ipokash. Io in realtà potrei avere qualche indizio. Ho incontrato i due Kamui più di una volta. la ragazzina alzò la testa dalla pelle di lupo che era impegnata a scuoiare. Ma c'è un problema. Prevede il passare per i tunnel del Gelo Eterno.
    Era dunque il momento di prendere delle decisioni. Dove andare? Cosa fare? E soprattutto ... riusciremo a sopravvivere?



    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Kyofu
    Yakusoku

     
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    ehm...da qualche parte

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    Dimostra chi Sei


    Leopardi


    Ah, certo...la capra...come abbiamo fatto a non pensarci.

    Più confuso di prima, su come la vecchietta avesse fatto a precederli nel viaggio al piccolo villaggio, Ryuu non volle farsi altre domande, non essendo certo il momento per svelare tutti i misteri di quell'isola; difatti, anche se lo sciamano tentò di dare al trio una spiegazione sui cosiddetti Kamui, Ryuu non ci capì più di tanto, rassegnandosi e partendo insieme ai compagni per recuperare la ragazza dispersa nel bosco.
    Per lo meno, lo scontro con i lupi andò a buon fine, ma ovviamente Ipokash gli urlò in faccia di aver fatto una cosa sbagliata, cosa che Ryuu ancora una volta non capì, ma di cui non ne rimase nemmeno tanto sorpreso, perchè se ti vai ad immischiare nelle faccende di una tribù indigena che vive in capo al mondo, anche solo camminando o parlando rischi di commettere dei sacrilegi; quando la giovane scoppiò in lacrime, il genin non potè far altro che dispiacersi ed avrebbe voluto consolarla in qualche modo, ma capendo il danno che avevano fatto dal punto di vista di una cacciatrice, restò al suo posto a sentirsi colpevole, guardando quei lupi che insieme ai suoi compagni di squadra aveva ucciso con forse un po' troppa foga.
    Certo, almeno la missione di recupero era riuscita e la ragazza era sana e salva, ma quando questa volle portarsi dietro solo uno dei lupi, a Ryuu non andò affatto bene, prendendone immediatamente anche lui uno sulle spalle.
    I-io ne prendo un altro. Disse, e se la ragazza avesse contestato quel gesto, le avrebbe risposto senza pensarci 2 volte. Ma scusa, ormai sono morti, magari non puoi ricavarne pellicce intere, ma si può mangiare. Che senso avrebbe lasciarlo qui? Se ancora la ragazza si fosse opposta, anche il genin avrebbe risposto con tono sempre crescente, non essendo nella sua natura sprecare del cibo, specie se degli animali erano appena morti invano, non era stato cresciuto in quel modo. Motivo per cui il dibattito sarebbe continuato fino a quando la ragazza non avrebbe tirato fuori dei motivi più che ragionevoli per non portarsi dietro altri lupi.
    Durante il viaggio di ritorno, la neve si estendeva a perdita d'occhio, ma un curioso movimento attirò l'attenzione del genin, che aveva i nervi già a fior di pelle mentre si guardava intorno per essere sicuro che altri lupi non gli stessero tendendo un imboscata, visto il sangue gocciolante che le carcasse stavano perdendo. Ma quello che vide per uno sfuggente istante non era un lupo.
    Ehm...ci conviene muoverci, mi sa che siamo seguiti da dei leopardi. Ma la sua ipotesi venne subito smentita dalla ragazza, che ammise di non aver mai visto leopardi in quel luogo. Il genin però sapeva quello che diceva, avendo fatto la conoscenza dei leopardi di Kiiroshi da parecchio tempo ormai ed avendo passato anche diversi giorni con Yukibaku e Kurobaku nella foresta, quindi sarebbe stato capace di riconoscere un leopardo e le sue tecniche di mimetizzazione anche ad occhi chiusi. Ma scusa, Munkeke ha parlato anche di leopardi delle nevi. Mentre pronunciò quelle parole, un'idea gli balzò subito in testa, ricordandosi che lo sciamano non aveva parlato di branchi di leopardi, ma li aveva nominati nel momento in cui aveva tentato di spiegargli cosa fossero i kamui. Se la sua frase fosse stata nuovamente smentita o meno, continuando a non perdere di vista il punto in cui aveva visto quello strano movimento, il Mizukiyo si sarebbe fermato.
    Ehm ragazzi, voi andate avanti, io arrivo subito. Voglio solo controllare una cosa, 2 minuti e vi raggiungo. Avrebbe detto ai suoi 2 compagni di squadra, assicurandogli che per ritrovarli gli sarebbe bastato seguire le loro impronte, se avessero contestato la sua scelta, ed in tutto ciò avrebbe cercato di non perdere di vista il punto in cui aveva avvistato la testa di quel curioso leopardo delle nevi. Una volta che si fossero allontanati, il genin avrebbe fatto qualcosa di molto semplice ma di cui non avrebbe potuto fare a meno, mettendo giù la carcassa del lupo e si sarebbe provocato un piccolo taglietto su di un polpastrello, per poter utilizzare il proprio sangue per evocare il suo fedele Kurobaku. [Tecnica]
    Porca di quella grandissima maiala puttana bastarda, che freddo! Ma dove cazzo siamo? Ciao! Eh, lo so, scusa, siamo in un'isola ghiacciata vicino Kiri, ma ascoltami, ho bisogno subito di te, è urgente. Mi si stanno gelando le palle. Lo so, anche a me. Ma senti, ho visto un leopardo bianco in quel punto, quando in teoria non dovrebbero essercene. Stanno succedendo cose strane qui, sei in grado di rintracciarlo?
    Pur non avendo una gran voglia di muoversi in quell'ambiente ostile, il massiccio leopardo non si tirò indietro da quell'ingrato compito, iniziando immediatamente a perlustrare la zona dell'avvistamento. Ovviamente il genin avrebbe potuto cercare quel leopardo delle nevi anche da solo, ma il suo scopo era, oltre al potersi affidare all'olfatto di Kurobaku, di poter attirare in qualche modo l'attenzione di quel leopardo delle nevi, facendo in modo da non sembrare aggressivi ed avvicinandosi con cautela a quella zona, senza armi impugnate e scrutando bene la neve nei paraggi.

    Il genin sapeva di non poter dedicare troppo tempo a quella ricerca. Aveva promesso al Mizukage che gli avrebbe dimostrato di essere un ninja responsabile e, imparando dai suoi errori commessi in passato, sapeva che era sbagliato reagire troppo istintivamente a certe situazioni, perdendo di vista lo scopo principale della missione, quindi se la ricerca sarebbe durata più di 10 minuti senza portare ad alcun risultato, lui ed il suo amico sarebbero tornati sui loro passi, cercando di raggiungere il prima possibile Fudoh e Yoush, non volendo finire per deludere ancora una volta Kensei, o più in generale, i propri Kage.
    Raggiunti i propri compagni, lupo in spalla, si sarebbe allora fatto mettere al corrente di quello di cui avessero parlato nel frattempo, se ci fossero stati nuovi dettagli rivelati da Ipokash, ed a quel punto gli sarebbe stato decisamente tutto più chiaro. Se i Kamui erano come li descriveva la ragazza, infatti, Ryuu avrebbe potuto immaginare che quelle creature non erano altro che degli animali da evocazione, come il grosso leopardo che li stava accompagnando in quel momento, che avevano trovato forse un posto fisso su quell'isola, sperando a quel punto che la ragazza avesse avuto qualcosa da dire in merito a Kurobaku, nel vederlo.
    Tornati finalmente al villaggio, nella tenda in cui già avevano sostato, con grande sorpresa del Mizukiyo vi sarebbe stato già Kensei ad aspettarli. Salve, Mizukage-sama. Avrebbe risposto, decisamente sollevato di essersi finalmente ricongiunti al loro capo squadra. Visto il rifiuto del Mizukage a quella bevanda proposta dallo sciamano, anche Ryuu avrebbe rifiutato, con fare gentile e cercando di non risultare sgarbato, attendendo che Kensei li mettesse finalmente al corrente di tutta la questione su cui si basava la missione, senza fronzoli sciamanici o giri di parole.
    Era ora che i 3 genin ci capissero qualcosa in più,ed il Mizukiyo sarebbe rimasto ad ascoltare molto attentamente la spiegazione del Kage, soprattutto risultando molto interessato dai Demoni Ombra, che a quanto pare dovevano essere davvero dei demoni, come gli era già stato tentato di dire; la questione però era seria, e Ryuu non sarebbe stato molto contento di dover combattere delle creature divenute violente per chissà quale ragione, ma di sicuro avrebbero dovuto prima di tutto recuperare quel manufatto.
    Se il genin fosse stato presente a quella conversazione, sarebbe dunque intervenuto dopo il suggerimento di Ipokash. Io credo di aver visto un Kamui, mentre tornavamo qui, era un leopardo delle nevi. Sarebbero dunque seguite probabilmente delle domande a cui il genin avrebbe risposto fornendo le informazioni in suo possesso. Alla fine di quella discussione, se quanto scoperto da lui e Kurobaku non avesse portato a nuove strade da percorrere, avrebbe si sarebbe quindi trovato d'accordo con la proposta di Ipokash di cercare quei 2 Kamui, non trovando niente in contrario nel passare da quelle grotte, non sapendo in fondo di cosa si trattassero.

    Chakra: 62/75
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 450
    Velocità:  525
    Resistenza: 475
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 525
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: Tecnica del Richiamo
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Spiedi Potenziati × 5
    • Wakizashi × 1
    • Kunai × 2
    • Marchingegno ad Acqua × 3
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Sango × 1

    Note
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    Falce dei Kaguya


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    Kamui


    Ed il Gelo



    Le ore di viaggio in mezzo alla neve passarono con qualche nuova informazione da parte dei miei due compagni di missione: sembrava che il predecessore di Elmo-san, tale Itai, fosse una bravissima persona, con una famiglia tutta sua, un ottimo insegnante, ma anche un tipo che aveva un ché di minaccioso, come spiegò Youshi-san.
    E fu proprio il Tokugawa a dire due nomi che mi erano del tutto sconosciuti, se non tre: Chi è questo Seinji? Un nukenin che Akira-sama ha ucciso? E' morto durante la battaglia con il Cantha? E chi è il Veterano?, chiesi, incuriosito da individui di cui non avevo mai sentito parlare, tanto più che avevamo una vastità immensa di neve da dover superare, quattro chiacchiere non avrebbero fatto male.

    [...]

    La domanda di Ryuu-san, prima di andare in cerca di questa Ipokash, mi tolse il primo dubbio: "Kamui" era come quello sciamano definiva le creature che si legavano ai ninja, quindi tanto le tartarughe a cui ero legato io, quanto i leopardi di Ryuu-san stesso, o i pipistrelli di Elmo-san.
    In effetti, Kamui è più veloce che dire animali da evocazione... sempre se quella può essere una corretta definizione...
    Comunque, stavo per perdermi nei miei ragionamenti, quando andammo alla ricerca di questa cacciatrice ed alla fine la trovammo, come vi avevo già detto, assieme ai vari lupi che stava per cacciare.
    E devo dire che non ci fu molto grata.
    Prima si lamentò che così quei lupi non erano buoni nemmeno da mangiare, poi proruppe in uno stacco di disperazione, piangendo, parlando di un tale "Principe delle Nevi" e che sperava potessimo aiutarli.
    Secondo voi che cosa feci? Guardai Ryuu-san e Youshi-san e feci spallucce, Sicuramente faremo tornare la vostra gente al villaggio, anche questo... principe..., confermai, facendo cenni positivi con la testa, non che, ancora una volta, si fosse dimostrata soddisfatta delle parole di supporto.
    Quando poi ci avviammo ad andarcene, Ipokash stava per lasciare indietro tutti i vari lupi morti, Non so come siete abituati qui, ma io sono cresciuto per le strade di Kiri, senza una casa e personalmente, una pelle di lupo, anche con qualche buco, mi sarebbe stata comoda in certi inverni, figuriamoci qui!, esclamai, facendo eco a Ryuu-san e prendendomi in spalla due carcasse di lupi.
    Durante la marcia, poi, Ryuu-san pensò bene di restare indietro, aveva visto un leopardo delle nevi.
    Feci un cenno affermativo con il capo al suo avviso, Ok, Ryuu-san, tanto la strada la sai trovare, vero?, domanda retorica: era grande, vaccinato e genin da più tempo di me, ovvio che la sapeva trovare, ritenevo.

    Ad ogni modo, Ipokash iniziò tutta una spiegazione sui Kamui e sui suoi percorsi di caccia ed in quel discorso mi catturò un particolare: uno dei due Kamui incattiviti era una Tartaruga? Io evoco tartarughe! Sono il Guardiano della Valle del Guscio!, dissi, mentre assorbivo l'informazione sul "Gelo Eterno", che in un luogo innevato e freddo come quello mi sembrava, a dir poco, strano ci fosse qualcosa di persino più freddo.
    Quando poi arrivammo all'accampamento, ad accoglierci c'era anche Elmo-san.
    Chissà se ha fatto anche lui la cerimonia del riposo..., pensai, prima di pormi una ben più sorprendente domanda: Elmo-san mangia?!, un dubbio che non era il momento di soddisfare, comunque.
    In compenso, Kensei ci diede una visione più d'insieme della situazione, dopo che evitammo cordialmente la birra sciamanica di Munkeke, aggiungerei per nota di colore. E che lui accennò ad un "Kamui della spada", lì dove vedevo solo una strana impugnatura d'osso.

    Il discorso del Juudaime implicava alcune informazioni che non mi erano propriamente chiarissime ed altre che dedussi: in primi c'entrava qualcosa il suo clan (e sapete come la penso sui clan), un qualche scisma ed un manufatto nascosto da quelle parti.
    Poi c'erano dei demoni d'ombra che si impossessavano dei loro nemici e che erano le prede dei pipistrelli di Elmo-san.
    Alla fine alzai la mano, considerando come s'era rivolto a Munkeke quando lo aveva interrotto: Mizukage-sama, quindi questi due Kamui diventati violenti, potrebbero essere posseduti da alcuni di questi demoni d'ombra? Se non riuscivano nemmeno a pareggiarli... per quel che so del mio contratto con le Tartarughe, implica che siano creature a me legate per rilasciarle e questi... demoni di certo non sono legati agli abitanti del luogo., domandai ipotizzando l'unica motivazione possibile, secondo me, per il comportamento di quelle due evocazioni.
    Poi all'accenno sul fare la cosa meno pericolosa, mi voltai verso lo sciamano: Sciamano-sama, cercherò di riportare indietro viva la sua tartaruga, io stesso sono legato alle Tartarughe, capisco il suo punto di vista., confermai all'altro, cosa che probabilmente Kensei non avrebbe gradito, ma lui aveva il suo clan ed i suoi manufatti, io avevo i miei di valori, che mettevano gli esseri viventi in prima fila, rispetto ai cognomi e le altre boiate pecurialità dei signorotti.
    Se dobbiamo recuperare questo manufatto e salvare questi Kamui, Mizukage-sama, penso che dovremo iniziare da questi cunicoli, ma se ho ben capito ce ne sono diversi per tutta la zona, giusto? E c'è questo Gelo Eterno di cui parlava Ipokash che le rende un bel pò impervie, mi pare di capire. Siccome nemmeno il chakra naturale-gravitazionale penso possa tirare fuori questo oggetto, ma ci dovremo andare noi a prenderlo... direi che la cosa più fattibile, sia armarci di un pò di queste pellicce di lupi e poi viaggiare tutti e tre assieme. Supponendo che lei debba trovare il Demone Ombra più grosso da qualche altra parte? O viaggiaremo tutti assieme? Se un normale vestiario non protegge, normale per gli indigeni, forse dovremmo applicarci qualche pelliccia in più addosso e rischiarcela? Non penso che il chakra, o qualche jutsu potrebbe aiutarci... o almeno, io non ho ninjutsu che riscaldano., avrei ammesso sorridendo in attesa di repliche degli altri presenti.


    Chakra: 76/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Cartabomba I × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Tekken × 2
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Fuuma Kunai × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1

    Note
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66 replies since 19/2/2020, 13:02   1376 views
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