La Bilancia NeraQuest C

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  1. Historia
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    Magistra Vitae

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    Il legno della vita


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    Harumi osservò il ragazzino comparso dal nulla e ne ascoltò la risposta per nulla convinta. Affermava di non essere né un kami né un emissario, eppure la descrizione che diede del suo ruolo era quanto di più simile ad un sacerdote custode della foresta potesse venirle in mente. Tuttavia per non indispettirlo evitò di controbattere, lasciando correre. Notò subito che per loro quella era la Foresta della Vita, e sarebbe stato strano il contrario considerando come si ponevano nei suoi confronti. Alla menzione all'antica forma di chakra che percepiva provenire da lei un brivido freddo le corse lungo la schiena e dovette trattenersi dal mettersi in guardia. Il suo segreto non era più tale, ma a quanto pareva il compagno non aveva colto il riferimento. Presa dalla preoccupazione ci mise però alcuni secondi per comprendere a pieno le sue parole.

    E qualcun altro?

    Il sussurro era rivolta più a se stessa che allo sconosciuto, che infatti continuò a parlare come se nulla fosse. A chi poteva fare riferimento? Non all'auto proclamato medico kiriano, e probabilmente neppure alla Vipera del Suono che conosceva bene. Il ragazza della Foglia non si era inoltrato abbastanza a fondo nella foresta per poterlo prendere in considerazione. Rimanevano dunque Youshi e Masayoshi. Ci mise un poco, ma alla fine tutti i puntini andarono al loro posto. Ecco perché Hebiko l'aveva messo in guardia nei suoi confronti e cercava di tenerli lontani. Dunque quel feeling tra di loro aveva un motivo ben più profondo di quanto avesse sospettato. Anche il giovane sunese era un jinchuuriki. O per lo meno Harumi ne aveva il forte sospetto.

    Nel frattempo la conversazione era proseguita e l'Hangyoku aveva rivolto loro un'offerta difficile da declinare eppure al contempo pregna di incognite ed imprevedibili conseguenze. Abbandonare, seppur momentaneamente, i compagni era lecito considerando il bene della missione? Harumi era combattuta. In realtà era sicura che fossero in grado di cavarsela anche senza il suo supporto. D'altro canto, se penetrare oltre il Terzo Cerchio era veramente così difficile come prospettato da Ukoi, rischiavano di perdere un'occasione irrepetibile per anticipare gli avversari e farsi trovare preparati. Una volta nella Culla poi avrebbero forse trovato il modo di agevolare il passaggio anche per gli altri. Infine c'era quel riferimento al Demone. In che senso era affine alla natura più intima della Foresta? La fanciulla sentiva la necessità di indagare in quella direzione e la sua presenza era in quel caso fondamentale. Aveva preso la sua decisione.

    Ukoi stai tranquillo, se è veramente una trappola sarà per noi soltanto. Voi ricongiungetevi agli altri e riferite di quanto avete udito. Noi andremo avanti per anticipare i nostri avversari ed aprirvi una strada. Avrebbe dunque porto il suricata a Kiko. Koinu, per favore guidali da Masayoshi-kun e spiegagli la situazione. La ragazza si fermò un secondo rimuginando se rivelargli il suo segreto, magari con un sottile stratagemma per ingannare gli altri. In realtà sia Youshi che Hebiko erano a conoscenza della sua situazione, restava escluso quindi solo il sunese e lo shinobi di fianco a lei. Ma con lui avrebbe avuto modo di chiarirsi una volta lasciati il taglialegna e la ragazzina. Digli anche che non è l'unico a portare un fardello, e che potrebbe essere la chiave per superare la barriera tra il Terzo e Quarto Cerchio. Per il momento erano quelle le informazioni fondamentali. Avrebbero avuto tempo di approfondire l'argomento, se fossero entrambi sopravvissuti chiaramente. Dopo che si furono così congedati Harumi si voltò verso Fudoh e gli fece un segno di assenso con la testa per poi rivolgersi all'Hangyoku.

    Andiamo.

     
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