La Bilancia Nera

Quest C

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    Falce dei Kaguya


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    Chiudere lo Scontro

    Sopravvivendo



    Dunque, dov'eravamo? Sì, lo scontro con il falegname gigante, furioso e con qualche leggero problema dentale.
    Ero particolarmente dolorante dopo l'ultima spinta gravitazionale: forse non avevo consumato tanto chakra, ma quel poco piacevole morso mi aveva lasciato decisamente una bella ferita.
    Fortunatamente, dopo i miei attacchi, anche Masa-san fece il suo, caricando il nemico, così ne approfittai per ingerire un tonico curativo, mentre osservavo il sunese alla carica. [SA 1]
    Fu in quel contesto che notai come i colpi del mio compagno avessero più effetto: lui non cercava di tagliare quella pelle dura come corteccia di albero, ma colpiva di "nocca dura".
    Che sia questa la soluzione?, mi chiesi, seguendo i colpi del sunese.

    Ad ogni modo, il tonico aiutò: la sensazione del dolore era diminuita, tanto che, alle parole del bestione verso Masa-san, potei concentrarmi su loro due e quanto vidi il primo prendere una delle sue dannate asce, urlai: Attento, Masa-san!, sollevando la mano destra ed utilizzando il mio chakra naturale-gravitazionale per cercare di spingere leggermente verso di me il mio parigrado sunese, così da variare il bersaglio del lancio nemico. [SA 2]

    Se volevo essere di maggior aiuto, però, optai prima di tutto per migliorare le mie condizioni, portando una mano verso la ferita inferta alla mia schiena ed usando le mani curative per ridurre il danno subito. [ST 1]
    Fu allora che notai, dopo altri due attacchi del bestione verso Masa-san, come questi stesse facendo qualcosa di sospetto, forse fu l'esperienza in quel dell'Ospedale di Kiri a farmi insospettire [Abil], ma mi mossi veloce, per quanto possibile, aprendo le mani e cercando di usare il chakra naturale-gravitazionale, per attirare verso di me il mio alleato della Sabbia. [SA 3]
    Probabilmente, parte di quello strano, per non dire quasi assurdo, getto di sangue proveniente dal gigantesco boscaiolo avrebbe investito ugualmente il sunese, ma il nostro grosso nemico non avrebbe trovato nessun bersaglio da attaccare con le sue successive asce.

    Fu a quel punto, poi, che d'improvviso l'Hangyaku rimasto, "Primo", fece qualcosa: infatti una gigantesca radice si piantò nella zona dorsale del mostruoso taglialegna, impalandolo sul posto.
    Il problema fu che, per quanto sputasse sangue, il suddetto mostro continuava a ghignare e sorridere, rivolto verso di noi.
    Cosa avesse intenzione di fare? Non ne avevo idea, ma ero abbastanza sicuro che non fosse niente di buono.

    Potrebbe riprovare quel trucco di prima?, fu il mio primo dubbio, controllando se avesse delle asce in mano, memore di quando mi aveva deviato contro un altro attacco del Hangyaku.
    Però il dubbio peggiore fu che stesse ghignando perché, mentre eravamo tutti concentrati su di lui, gli altri falegnami avrebbero potuto abbattere il muro di alberi.
    In fondo il nostro dovere in quella missione, per quanto si fosse un pò perso, come s'era disfatto il nostro team, era scoprire come mai ci fossero problemi in quella Foresta e cercare di aiutare, lo avevo anche promesso agli Hangyaku: avrei cercato di curare quella Foresta e di certo non ci sarei riuscito facendo sfondare le difese di quello specifico falegname.
    Dovevamo chiuderla in fretta.

    Masa-san, devi colpirlo il più forte possibile., avrei esclamato, presa la dovuta decisione, Ti cercherò di dare una buona finestra., avrei aggiunto laconico, prima di usare il mio unico genjutsu sul gigantone, che, ancora, non l'aveva provato. [ST 2]
    Stava il ninja di Suna colpire ora che il nostro avversario sarebbe dovuto essere molto rallentato nel reagire, speravo, da un suono che lo invitava a girarsi nella direzione opposta a quella dove ci trovavamo io e Masa-san. [Nota]

    Fudoh

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 675
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    [46]/80
    Vitalità
    15/18
    Slot Azione

    1. Tonico di Ripristino

    2. Attrazione su Masayoshi 1

    3. Attrazione su Masayoshi 2

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. Mani Curative

    2. Tecnica del Richiamo Ammaliante

    Note

     
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    Il Fiore Lupo

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    La Bilancia Nera

    XIV



    Fudoh non aveva tutti i torti nel intravedere una minaccia velata, sotto l'assalto e l'ombra imponente di Ryuk. Questo perché l'uomo voleva sì distruggere i nemici che stavano mettendo in discussione la sua salita al potere, in quel gioco perverso di morte e distruzione, ma anche concedere ai suoi falegnami di proseguire imperterriti.

    Questo però non avvenne, mancava veramente poco per superare la barriera che gli alberi fornivano per accedere all'area più sacra della foresta, che Fudoh agì volontariamente o meno giocando sul secondo punto debole di quel mostro di carne e ossa. Lui non era un Ninja, e non sapeva quasi nulla del Chakra quindi figuriamoci affrontare una minaccia illusoria. Venne letteralmente rapito dal suono illusorio, e spinto dalla necessità di indagare, con un colpo netto dell'ascia recise il ramo che gli impediva di muoversi.

    Fu la sua condanna. Questo perché Primo, sfruttando tutto ciò che gli restava di energie fisiche e mentali, lanciò un ultima offensiva al massimo delle sue forze e capacità. Dalle spalle di Ryuk, apparendo e muovendosi ad una velocità tremenda, due spuntoni di legno si mossero verso il petto dell'uomo. Fosse stato in pieno delle forze e non ferito sicuramente sarebbe riuscito a difendersi ma frutto anche dei danni del veleno i suoi riflessi non colsero la minaccia in tempo.

    La scena fu terribile, e gratificante allo stesso tempo per lo spirito dei difensori. Il primo ramo venne schivato piegando il torace in avanti ma non il secondo che trapassò da parte a parte il centro del collo di Ryuk. L'uomo sgranò i suoi occhi, incredulo di quanto fosse veramente accaduto. Era stato colpito. Barcollando di qualche passo si staccò dal ramo, con forza, e peggiorando ulteriormente le sue condizioni. La luce riusciva addirittura a passare da quanto il buco sul suo collo era aperto RRRRRRAHAA! Ringhiò alzando l'ascia quasi intento a colpire di nuovo, e facendo qualche passo verso Fudoh e Primo Non ci posso credere, quando deciderà di morire quel bastardo?! Proferì il difensore della foresta ma tutto d'un tratto la sua ascia scivolò dalla sua mano e senza dare alcun segno cadde in avanti, sbattendo brutalmente la faccia a terra. Morto o privo di conoscenza. Ma in ogni caso sconfitto.

    La fine di Ryuk distrasse i due falegnami tanto quel che bastava per aprire uno spiraglio nelle loro difese. Un buco nel quale si insinuarono i rami a difesa del cerchio. Rami che trapassarono e squartarono in più punti i due aggressori. Uno spettacolo poco bello a vedersi.

    Avevano vinto, con difficoltà. Con sangue e sudore ma ce l'avevano fatta. Incredibilmente, era riusciti a salvare l'Albero della Vita. Avevano preservato l'equilibrio della foresta, e forse inconsapevolmente evitato l'avvicinarsi di una catastrofe.

    Grazie Fudoh, grazie Masayoshi. Per quel che vale da un'ombra del passato come lo sono stato vi sono debitore a vita. Siete stati fondamentali, e nonostante il sacrificio dei miei fratelli, siamo riusciti a salvare e preservare ciò che i miei creatori avevano così gelosamente custodito. Però mi sembra evidente che non ci sarà un futuro per questo albero. Ci riproveranno, ne sono certo. I miei creatori avevano considerato un ipotesi così estrema e avevano indicato una soluzione. Ma per il momento questo non vi deve interessare. Però vi svelerò un segreto, in questo continente ci sono sei punti in cui il chakra del mondo si concentra in un vortice di incredibile forza e potenza. I miei creatori hanno provato a scoprire quali misteri si celano dietro di esso, così come per l'Albero della Vita ma per qualche ragione hanno capito che è meglio nascondere, che sfruttare, per il bene di tutti. Attese qualche secondo Di Primo, il mio creatore, non ho molte memorie ma so che era originario da quello che oggi voi chiamate Paese delle Valli. Fu lì, che Primo, il primo dei Difensori, nei suoi studi scoprì i punti cardine del Chakra. Lì chiamava Seinaru uzu, Vortici Sacri. Raccolse degli appunti. Ne sono certo, ma li nascose molto bene, forse seguendo la pista di grandi uomini del passato potrete trovare qualche indizio... Comunque riposate e scusatemi. Non c'è più tempo per parlare, ho recuperato le mie energie rubandole dalle vostre, questo perché lo scontro mi ha prosciugato quasi tutto e devo ancora finire una cosa in questa foresta... Vi sentirete stanchi, e fra poco perderete i sensi. Mi assicurerò che arriverete in luogo sano e salvo.

    Ai due Ninja sarebbe forse rimasto il tempo di scambiarsi una domanda, prima di cadere in un sonno quasi obbligato.

    EPILOGO



    Si sarebbero risvegliati, ciascuno nel proprio Villaggio. Erano stati recuperati dalla squadra di aiuto richiamata da Hebiko. Fudoh in particolare non avrebbe di certo dimenticato le parole di Primo. E informandosi avrebbe scoperto che le gente, i falegnami, rimasti si potevano contare sulla punta delle dita. Erano quelli che avevano salvati, più qualche elemento che era nella foresta ma non presente al momento del massacro. Per la loro stessa sopravvivenza decisero di unirsi all'Accademia come squadra per il recupero del Legno Vivo.

    Di conseguenza tutta la tradizione centenaria di quel popolo presto sarebbe stata persa e dimenticata, ma lo stesso sarebbe valso per il Legno Vivo. Non sarebbe più ricresciuta nessuna pianta contenente quel legno così speciale e prezioso, ma questo lo avrebbero scoperto solo negli anni a venire. Non si seppe più nulla per Ukoi e la bambina. Scomparvero senza lasciare traccia.

    Senza dimenticarsi che la squadra di recupero non avrebbe trovato nessuna difficoltà, così come raccontata dai Genin, nel superare i famosi cerchi. Anche perché a detta della squadra non sarebbe stato presente nessun albero magnifico o maestoso. Solo qualche tomba di qualche vecchio esploratore, forse.

    Ma non era la verità che conosceva Fudoh. Primo avrà avuto modo e tempo di agire come aveva anticipato al Genin, ma in che modo? Il medico lo avrebbe presto scoperto. Forse non si sarebbe accorto subito. Ma nel suo appartamento sarebbe apparso un bonsai, senza motivo o spiegazione. Un bonsai che aveva esattamente la forma dell'Albero della Vita! E toccandolo Fudoh avrebbe percepito un brivido lungo la schiena.

    Sono io, Primo. Mi sono incarnato nell'albero e ho scelto la possibilità di seguire il salvatore dell'albero. Tu, Fudoh di Kiri. In qualche modo Fudoh avrebbe percepito una risata provenire dall'albero Non c'era modo di salvarlo dalle grinfie di quei bastardi. E dunque ho scelto l'ultima, estrema, opzione... spostarmi. E dove se non da te? Se mi hai salvato una volta sono sicuro che ti sentirai in dovere di preservare il segreto che porti. Attese qualche secondo Tuttavia non sono così ingrato. Il mio creatore scoprì alcune cose utili sull'albero. Esso in grado di purificare il chakra e guarire da ferite tremende, così come da malattie. Ti basterà mangiare una foglia. Chiaramente ti consiglio di nascondere la natura dei suoi, anzi miei poteri pestando la foglia e magari unendola a qualche pillola? Ricordati ci stanno cercando e la segretezza è prima di tutto. [Premio PG]

    E così quella missione si concluse, in modo decisamente atipico. Ma infondo quando si parlava di Fudoh c'era mai qualcosa che procedeva in maniera ordinata?


     
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    Fine Missione

    Alberi grandi e piccoli



    Quel grosso falegname dai denti metallici era decisamente testardo! Ed aveva anche una soglia del dolore invidiabile, non c'è che dire!
    Immaginatevi restare impalati da tronchi d'albero, com'era capitato a lui, per poi liberarsi ed intanto subire un nuovo foro da un altro ramo ligneo generato da "Primo".
    Ve lo siete immaginati? Ecco, questo matto insensibile, continuava ad agitare le asce ed urlare, malgrado fosse decisamente pieno di fori.
    Il mio genjutsu l'ha ingannato così bene?, mi chiesi, rendendomi conto solo in quel momento che stesse cercando, forse, la fonte della mia tecnica illusoria.
    Aggiungete a tutto ciò anche il veleno ed ecco che il nostro nemico falegname sembrava dare tutto un altro significato al termine "testardo".

    Non crede di esagerare?, avrei chiesto, dopo la colorita osservazione dell'Hangyoku, prima che suddetto falegname cadesse al suolo.
    Se lo faccio anche io, è maleducazione?, ma tenni per me quella domanda, dovuta alle ferite riportate ed ad un'improvvisa stanchezza, che, in effetti, sarebbe potuta essere un problema, dati gli altri falegnami ancora da gestire.

    Fortunatamente fu la foresta stessa ad occuparsi di loro, scongiurando ulteriori minacce, prima che l'Hangyaku si rivolgesse di nuovo a me e Masa-san.
    Ammetto che la stanchezza si stava facendo sentire sempre di più, quindi non posso dire di ricordare tutto ciò che mi disse in quel frangente: ci ringraziava, quello era certo, accennando alla possibilità che per l'albero della Vita non ci fosse un futuro in quel luogo, informazione che mi lasciò quanto mai dispiaciuto, dato ciò che avevo visto e che avevamo passato per aiutarli con Masa-san e gli altri.
    Aggiunse anche di alcuni "segreti": come delle fonti di chakra disperse per il continente ed alcuni suoi vaghi ricordi sull'uomo che era diventato il Primo Protettore, proveniente da un posto chiamato Paese delle Valli, che, onestamente non conoscevo.

    Purtroppo non ricordo molto di più delle sue parole: ammise di aver usato il nostro chakra per riprendersi, ma fu lì che la sonnolenza mi vinse, con più efficacia del falegname, in tutta onestà.
    Mi svegliai, non so quanto tempo dopo, a Kiri, un pò spaesato e con decisamente tante domande.

    Nei giorni successivi al ritorno dal Paese dell'Orso, preso da genuina curiosità, cercai informazioni presso l'amministrazione Kiriana sugli esiti della missione e scoprii che era stata la kunoichi di Oto dai capelli rossi a chiamare una squadra di recupero che aveva trovato me e Masa-san (e supposi anche l'altra kunoichi otese che aveva raggiunto l'Albero con gli allora quattro Hangyoku).
    Scoprii anche altre cose, che non mi tornarono del tutto: la squadra di soccorso non aveva trovato il labirinto di alberi che divideva in cerchi, ma solo tombe, così come i falegnami, ridotti ad un numero molto basso e che decisero di unirsi all'Accademia per recuperare tutto il Legno Vivo residuo per loro.
    Come può essere scomparso l'albero e tutta la foresta?, mi chiesi fra me, memore di parte delle parole dell'Hangyoku su una loro soluzione.

    E quel dubbio mi riaccompagnò finché non trovai nel mio ufficio in Ospedale, che poi era anche il posto dove dormivo, un piccolo bonsai.
    Inizialmente, lo ammetto, pensai che infermiere, o altri lavoranti dell'ospedale, avesse considerato di rendere la mia abitazione un pò più colorata con quella piantina: un gesto gentile che aveva a che fare con le fissazioni di molti individui per avere delle proprietà personali, cosa che non avevo mai sviluppato negli anni da barbone.
    Fu quando toccai la suddetta piantina, che una voce mi entrò nella testa, esperienza non del tutto nuovissima dopo la tecnica usata da Masa-san, ma che in futuro avrei sperimentato molto più spesso, come già sapete (e con alberi ben più grossi e meno gentili).
    Il Protettore?, fu il primo pensiero, quando il bonsai si presentò come "Primo", ringraziandomi nuovamente e chiedendomi di mantenere il loro segreto, proponendomi in cambio di usare le foglie del bonsai per le loro doti curative
    Grazie mille, Hangyoku-san, la proteggerò di certo e, se possibile, userò le sue foglie., gli dissi cordialmente, prima di alzarmi e guardare il bonsai.

    In tutta sincerità, non so bene come posso curarti, bonsai-san, ma ci proverò., dissi, salutando per il momento il fu Protettore della Foresta, ora mio inatteso protetto.
     
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