Il Volto della Malattia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,065
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    Il Volto della Malattia


    Post 1 - L'anziano Suirobu

     

    [Youshi-kun - 21 luglio, Anno 43, 19.30]

     Un corvo. Questo avrebbe visto il giovane chunin di Kiri, la promessa del villaggio, vicino a sé. Non importava ove fosse stato e con chi; il corvo lo avrebbe trovato ovunque, anche se avesse provato a nascondersi sotto la terra, dietro le pareti della sua abitazione, sugli edifici o altrove.


    Osservandolo meglio, il buon Tokugawa avrebbe visto che non si trattava di un corvo qualsiasi. Oh no. Era nero, come la pece, e fin qui tutto normale. Le sue piume, tuttavia, erano più lunghe del normale. I suoi occhi sembravano rossi. Su una zampa vi era legato un rotolo. E sul dorso del corvo c'era un simbolo. Un fuuinjutsu che il buon kiriano non conosceva.

    Comunque, il corvo avrebbe provato ad atterrare sul braccio del Tokugawa o nelle sue dirette vicinanze, alzando un'ala come per invitare il Tokugawa a prendere il rotolo. Una procedura classica, dopotutto, se non fosse che questa volta i vertici dell'Accademia non avevano mandato uno shinobi, ma un animale.

    Prendendo il rotolo, Youshi-san avrebbe visto sullo stesso il Simbolo dell'Accademia e quando lo avrebbe aperto (il corvo lo avrebbe invitato a farlo provando a morderli leggermente la mano), vi avrebbe trovato l'ordine accademico, anch'esso abbastanza tradizionale. Non aveva alcunché di speciale, se non fosse per l'urgenza.

    Youshi Tokugawa, Lei è invitato a recarsi presso il villaggio di Ochiru Hanabira, nel Paese dell'Erba. La questione è urgente. Si ordina di partire immediatamente. Il punto di raccolta è il Salice Cadente. Lì vi aspetterà l'anziano Suirobu.

     Facendo una piccola ricerca il Tokugawa avrebbe scoperto che si trattava di un paesino di piccolissime dimensioni situate nella parte Nord-Orientale del Paese dell'Erba, tra le radure e le colline pianeggianti. Nient'altro.   



    [Kairi-chan - 21 luglio, Anno 43, 16.54]


    L'Uchiha, a differenza di Youshi, non avrebbe ricevuto la visita di alcun corvo, bensì di un rappresentante accademico in carne e ossa. Era un messaggero, lo avrebbe capito subito. Figuro alto. Magro. Con il simbolo accademico e l'aspetto freddo di chi faceva solamente il proprio lavoro, senza alcuna emozione o passione. - Kairi Uchiha? - Le avrebbe chiesto trovandola ovunque fosse stata. 


    In ogni caso, se avesse risposto affermativamente, il buon messaggero le avrebbe consegnato la missiva che le spettava. Era praticamente la stessa che dopo qualche ora avrebbe ricevuto il Tokugawa kiriano, ma c'era anche qualche differenza.

    Kairi Uchiha, l'Accademia le dà l'ordine di recarsi immediatamente nel Paese dell'Erba. Il punto di raccolta è il paesino di Ochiru Hanabira. Troverete i Vostri compagni presso il Salice Cadente. Lì vi aspetterà l'anziano Suirobu.



     A differenza dei kiriani, tuttavia, alla Uchiha sarebbe stato dato abbastanza tempo per porre domande al ninja che portava la missiva. Non che sapesse molto, in realtà, ma il tizio sarebbe rimasto al suo posto in attesa di una reazione della chunin di Kiri. Sarebbe andata laddove le veniva chiesto oppure no? Avrebbe fatto le domande o no?


    [Hideo Nakamura - 21 luglio, Anno 43, 13.40]


    L'ultimo era il genin di Kiri dal nome di Hideo Nakamura. Un genin che aveva ricevuto l'etichetta di ninja "da supporto". Che poteva combattere da lontano assistendo i propri compagni senza esporsi. Era un elemento che serviva e i vertici dell'Accademia ne erano pienamente a conoscenza. Per questo Hideo Nakamura avrebbe ricevuto la missiva prima di tutti gli altri e... sarebbe stato un altro corvo a portargliela. Nell'aspetto fisico somigliava allo stesso che la sera dello stesso giorno si sarebbe recato dal chunin kiriano: nero, con le piume lunghe, un fuuinjutsu sul dorso, occhi di un rosso strano, acceso, e il rotolo legato nella parte alta della zampa.

    A quel punto, al giovane genin kiriano non sarebbe rimasto molto altro da fare che aprire il rotolo e leggere il "solito" testo che l'Accademia inviava a, - sembrava, - quasi tutti i propri ninja.

    Hideo Nakamura, la Sua presenza è richiesta urgentemente nel Paese dell'Erba per una missione di eliminazione e investigazione di livello B, potenziale B+. Il punto di raccolta è il villaggio di Ochiru Hanabira, sotto il Salice Cadente. Lì vi aspetterà l'Anziano Suirobu, che possiede tutte le informazioni sul caso. Il vostro obiettivo è eliminare l'obiettivo della missione e liberare il villaggio di cui sopra. Ordiniamo di partire subito. Otterrete i dettagli una volta giunti sul posto.

    Una volta consegnato il rotolo, il corvo si sarebbe alzato in volo dileguandosi tra i cieli, senza lasciar traccia di sé che non fosse il rotolo che Hideo Nakamura aveva probabilmente letto e che ancora stringeva tra le dita. Nessuna domanda avrebbe potuto fare, egli. Nessun percorso intraprendere, se non fosse quello diretto verso il Paese dell'Erba.  

     

    [22 luglio, Ore 17.30, Paese dell'Erba - Sotto il Salice Cadente]


    Trovare Ochiru Hanabira non era così facile come poteva sembrare a prima vista. Il villaggio era piccolo. Piccolissimo. Non compariva su molte mappe a causa della sua dimensione. Le poche persone che ne avevano sentito parlare, lo descrivevano come un villaggio in cui abitavano non più di 120 persone. Disperso "da qualche parte di là", nel Nord-Est, come se fosse un villaggio chiuso al resto del mondo. Chiuso dentro sé stesso. Immerso nelle tenebre che piacevano a Youshi e nelle nebbie che piacevano a Hideo. Un villaggio fantasma, o quasi...

    Perché se trovare il villaggio non era affatto semplice, lo stesso non si poteva dire per il Salice Cadente. Oh. Questo lo conoscevano tutti. O quasi tutti. - Certo! Lo conosco. Si tratta di un albero, sì. Un albero. - Avrebbero sentito gli avventurieri quando avrebbero domandato di questo mistico albero. Alcuni avrebbero saputo dargli delle indicazioni più precise; altri meno. Alcuni avrebbero detto che si trattava di un albero dall'antica storia... ma questo era un altro discorso. Per i nostri ninja era solo un punto di raccolta. Né più, né meno. Un punto su una mappa. Le coordinate geografiche precise non glie le avrebbe date nessuno, ma alla fine dei conti, chiedendo qua e là, lo avrebbero comunque trovato.

    Il Salice Cadente era... Un salice un po' piegato, i cui rami strisciavano sul suolo. Aveva l'apparenza di un albero molto vecchio. Quasi in procinto di morire. E sotto lo stesso avrebbero visto un anziano dall'aspetto di chi or-ora sarebbe morto. I suoi movimenti erano lenti. La pelle invecchiata e scrupolata. Gli occhi annebbiati. Le mani tremolanti unite in una preghiera. - Oh........ - Avrebbe detto egli alla vista di qualsiasi nuovo arrivato avesse visto. - Arrivati bene... voi... spero... - Una volta salutato qualsiasi nuovo arrivato, l'Anziano si sarebbe rimesso in piedi vicino all'albero ad aspettare gli altri. E quando tutti e 3 fossero giunti, l'anziano signore avrebbe rivolto loro uno sguardo fugace. Si sarebbe messo a borbottare qualcosa, per poi guardare i 3 accademici. - Capito... avete... voi? - Gli avrebbe chiesto per poi allungare una mano verso Est. - Villaggio... là... essere...  - Con l'aria convinta di chi aveva detto tutto, l'Anziano si sarebbe rigirato verso l'albero lasciando i 3 ninja in balìa di sé stessi. 


    Pregava?


    Cosa fare? E cosa no? Provare a chiedergli qualcosa? O andare in avanscoperta verso il lato indicato? Estorcergli le informazioni con la forza per capire perché si erano ritrovati lì? In fondo, se erano stati chiamati, c'era un motivo. E se anche l'Anziano era lì c'era un perché.

    La missione era iniziata.




    SPOILER (click to view)
    Salve.

    Tempo per postare - 2 settimane.
     
    .
  2.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    400
    Reputation
    +83

    Status
    Offline

    Il Volto Della Malattia

    I: Una Missione Fuori Scala



    La noia mi stava giocando un gran brutto scherzo in quel periodo, era da un po' che a Kiri non succedeva qualcosa che ne mettesse in pericolo le alte mura del villaggio. Passavo le giornate in semplici lavori di routine per poi andare a riposarmi e ripetere il tutto il giorno successivo.. proprio come una scimmia ammaestrata. Non era passato molto dallo screzio che c'era stato tra le mure dell'amministrazione kiriana e continuavo a ripensare a quello che era successo quel giorno, a quanto possa essere sottile la differenza tra la parola alleato e il suo contrario, nemico. Mentre ero assorto in quei pensieri stavo comminando nella zona del porto, come ero solito fare verso fine turno, e la mia attenzione venne catturata dal rumore di un corvo che stava sorvolando l'area. Non ci diedi moltissima attenzione visto che di corvi ne si vedevano molti in giro, era uno dei metodi di comunicazione più usato tra i membri della mano nera e comunque un volatile molto comune nelle nostre terre, ma tutto mi sembrò più sospetto quando l'animale decise di avvicinarsi a me volando in picchiata e appollaiandosi su di una grossa cassa ove erano stipati dei materiali che, il giorno successivo, sarebbero stati inviati fuori dall'isola. Il corvo a quel punto fece un movimento molto simile ad un inchino, mostrando molto bene il fuuinjutsu applicato su di esso e spostando la zampa facendo in modo che il messaggio fosse ben visibile ai miei occhi. Una missiva? sarà Youshi che ha bisogno di qualcosa? non ci resta che scoprirlo. Portai avanti la mano in modo da raggiungere il messaggio e lo srotolai in modo da leggerne il contenuto. Una missione di livello B dell'accademia? addirittura B+? Si saranno sbagliati.. Sono ancora un Genin.. Rimasi qualche secondo davanti a quel pezzo di carta sbalordito. Non era di certo uno scherzo, in missioni come quelle la gente ci perde occhi, arti e chi più ne ha più ne metta. Ero davvero pronto per qualcosa del genere? e soprattutto quali sarebbero stati i miei compagni? Saremmo stati all'altezza di quella missione? Intanto il corvo prese nuovamente il volo e tornando da dove era venuto avendo portato a termine la propria missione. C'è poco da pensare su.. Sono stato scelto per me mie abilità di supporto e questo dovrò fare. Mi basterà supportare al meglio la mia squadra e sicuramente torneremo da questa missione da vincitori. La decisione era presa e non mi sarei tirato indietro per nessun motivo.

    Il giorno seguente sarei partito per quel luogo misterioso. Le mappe accademiche non sembravano riportare un villaggio con quel nome magrazie ad una piccola ricerca ero riuscito a capire a grandi linee la sua ubicazione.. si doveva trattare di un villaggio veramente molto piccolo a questo punto. E così il viaggio sarebbe iniziato direzione paese dell'erba.. si trattava di oltrepassare un bel po' di altri luoghi conosciuti e altamente pericolosi.. Di buono c'era però che sarei passato anche nelle vicinanze di Oto dove noi Kiriani eravamo accolti abbastanza bene. Sarebbe stato un ottimo luogo per riposare durante il viaggio. Avrei invece evitato il più possibile la Foglia con cui, fino a quel momento, non avevo avuto grandi interazioni ma, sapendo dei problemi del Mizukage con l'Hokage, preferii evitare possibili seccature.

    Una volta arrivati all'Erba fu abbastanza complicato trovare il villaggio menzionato dal messaggio. Anche chiedendo in giro le risposte non erano di grande aiuto e solo quando, in una serata ad una Izakaya, parlai del salice cadente dove ero diretto e un uomo sulla cinquantina, proprietario del luogo, mi seppe dare qualche indicazione più precisa che mi fu molto utile per trovare il villaggio in questione. Il salice, una volta visto, non mi sembrò che un albero sul punto di morte.. non che effettivamente mi importasse molto. Più interessante invece era la persona davanti ad esso, un vecchio probabilmente ultra centenario a vedersi.. un po' di vento e probabilmente si sarebbe disintegrato in migliaia di chicchi di polvere da quanto sembrava fragile. Salve buonuomo, lei è Suirobu? penso che lei abbia delle informazioni per me..

    Altri due ninja arrivarono all'incontro e, per mia sorpresa, uno di loro era proprio Youshi! Mi avvicinai subito a lui porgendogli la mano in segno di saluto. Non avrei mai pensato di trovarti qui! Devo dire che questo mi da un po' di speranza. Quando ho letto della missione pensavo di finire in qualche squadra accademica di quinto ordine.

    L'ultimo membro della squadra era una donna che non avevo mai visto prima. Mi feci avanti e nuovamente porsi la mano in segno di saluto Benvenuta, Sono Hideo Nishimura, Genin e guardiano del porto di Kirigakure. Squadrai dall'alto al basso chi avevo davanti cercando di provare a capire dal suo fisico che tipo di persona fosse. Stiamo aspettando anche un tuo collega? visto che sono stati scelti due ninja Kiriani.. Immagino che anche tu possa avere un compagno o sbaglio? Non ci erano state date molte informazioni su quanti dovevamo essere Un po' in realtà lo spero.. per una missione classificata B+ dall'accademia mi sarei aspettato almeno un altro Genin oltre a noi due.. Avrei forse scoperto solo più tardi che in realtà in quella missione sarei stato l'unico di grado così basso.. infatti sia Youshi che la ragazza appena conosciuta mi superavano in grado di molto.

    Suirobu fu più criptico di un Kurotempi nella sala di interrogatorio di Kiri. Le informazioni che riuscì a darci di sua spontanea volontà furono semplicemente una indicazione molto generale con la sua mano sulla posizione di.. un'altro villaggio forse? Tutto qui signor Suirobu? Da quello che ci hanno detto è lei ad avere le informazioni a noi necessarie per procedere con la missione.. Non ci si poteva aspettare molto da quel vecchio effettivamente ma magari era effettivamente tutto quello di cui avevamo bisogno.. le sue parole però mi avevano messo curiosità.. una curiosità che avrei cercato di dissipare fin da subito. Stendendo a terra il rotolo da Richiamo avrei evocato entrambi i corpi di Shuradō e Gakidō, un ragazzo giovane quanto me e un aquila albina che, fin da subito, prese il volo nella direzione indicata dal vecchio cercando più informazioni dal cielo. [Abilità Utili]

    [Note per tutti]



     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Il volto della malattia

    1° post



    Era da tempo immemore che la Kunoichi non riceveva la visita di un messaggero dell'accademia: da quando era ritornata a Konoha ne aveva approfittato per riposarsi e riprendersi davvero, andando a trovare le persone che non vedeva da un po e sistemando varie cose in casa, soprattutto con suo padre, che quando la rivide non poté evitare di scoppiare in lacrime.
    Fu stupita quando l'uomo le recapitò il messaggio, la burocrazia accademica si era mossa velocemente se era già stata candidata per una missione. Di nuovo nel paese dell'erba... penso fra sè e sè leggendo la missiva, vi era stata per diverso tempo durante il suo pellegrinaggio alla ricerca della madre, ovviamente senza risultati. Il messaggero rimase fermò davanti a lei, quasi in attesa di domande, quindi l'Uchiha né approfitto Qual'è il livello di questa missione? E' possibile sapere i nomi, o perlomeno i villaggi, dei miei compagni? era la prima volta che partecipava a una missione accademica da quando era diventata Chunin, fino ad allora aveva fatto missioni solo interne al villaggio, e sapeva che da quando era partita in accademia erano cambiati diversi equilibri. In cuor suo sperava di poter collaborare con shinobi che conosceva, come Yato di Oto o Hoshi di Suna. Non sapeva neppure se fossero ancora vivi...
    Ricevuta o meno risposta, Kairi avrebbe poi salutato in maniera educata il messaggero e sarebbe andata a preparare tutto il necessario per il viaggio, non senza una certa ansia da prestazione: sarebbe stata all'altezza della missione, dopo tutto quel tempo?

    ----------------------------------------------------



    Non fu immediato trovare il villaggio, e l'Uchiha ebbe seriamente paura di arrivare per la prima volta in ritardo all'appuntamento prefissato. Per sua fortuna, durante i suoi anni di assenza e di esplorazione aveva avuto l'opportunità di conoscere i paesi al di fuori del fuoco, e le sue conoscenze sul paese dell'erba erano molto cresciute rispetto a prima della sua partenza: Kusa era il paese più piccolo della nazione degli shinobi, si era fatto qualche amico in vari villaggi in cui aveva alloggiato e fu grazie a loro ed al senso di orientamento dei suoi lupi se riuscì a trovare Ochiru Hanabira per tempo, il salice cadente sembrava conosciuto dai più, anche se pochi parevano sapere il nome del villaggio in cui si trovava.

    Arrivata al salice, molto anonimo rispetto a ciò che si era aspettata visto quanto era conosciuto, trovò sotto di esso un anziano che sembrava avere la stessa età dell'albero e una parte di lei si domandò come potesse reggersi ancora in piedi: rispose al suo saluto appena arrivata.
    Assieme a lui vi era uno shinobi che non aveva mai visto e poco dopo si unì a lui un altro anch'esso mai visto. Sospirò, sperava di poter trovare vecchi compagni, ma passati così tanti anni era quasi scontato non sarebbe successo. Sorrise educata ad entrambi quando si presentarono, scoprendo come fossero entrambi di Kiri e sperando in cuor suo che la missione procedesse senza intoppi: da quel poco che aveva sentito tornata a Konoha, nell'ultimo periodo i rapporti fra i due villaggi non erano dei migliori.
    E' un piacere conoscervi, sono Kairi Uchiha, chunin e guardiana di Konoha non le piacque granché il modo il cui il genin la squadrò dall'alto al basso, ed avrebbe continuato a fissarlo seria fino a quando il suo sguardo non fosse tornato sul suo viso Non c'è nessun compagno assieme a me, da Konoha ci sono solo io non aveva nessuno dei suoi lupi con lei in quel momento, decisa a non scoprire subito tutte le sue carte prima ancora di capire la situazione o chi avesse davanti.
    Decise però di fare il primo passo per fare capire le sue intenzione e scoprire quelle altruiSo che i rapporti fra i nostri villaggi sono tesi da quando Itai non è più Mizukage. Spero però che questo non ci impedisca di collaborare al meglio, siamo tutti ninja accademici, e visto il grado della missione ritengo sia meglio accantonare eventuali dissapori e lavorare al meglio delle nostre capacità. Rischiare il fallimento, o peggio la vita, per pregiudizi sarebbe alquanto...stupido avrebbe poi osservato entrambi, in attesa di una reazione che sperava essere positiva.

    Fù poi il turno dell'anziano di parlare, ma oltre al suo modo alquanto strano di porsi, ciò che disse non aiutò in alcun modo, al contrario portò solo più interrogativi cosa che non la rese di certo più tranquilla. La kunoichi rivolse uno sguardo interrogativo ai compagni. Fu Hideo il primo a parlare, cercando di ottenere qualche informazione in più, evocando poi un giovane ed un falco, quest'ultimo si diresse velocemente verso il villaggio. Stranita dall'atteggiamento atipico del vecchio e dal suo modo di parlare così assurdo, l'Uchiha decise di indagare in altro modo: sfruttando il momento tranquillo la ragazza inspirò profondamente, concentrandosi ed attivando le sue abilità da sensitiva sull'uomo, cercando di capire se fosso sotto l'influenza di qualcosa o se anche l'albero, così famoso, avesse qualcosa di strano non visibile all'occhio umano [Percezione del Chakra]

    Buongiorno! Nessun problema per le tempistiche allungate Kaystar, anzi così riesco a sistemare la scheda per tempo. Devo riprenderci la mano con il regolamento quindi forse ci metterò un po' di più per fare post di combattimento o altro, ma pian piano mi metto in pari. Ad esempio non ho ancora capito come utilizzare il dataspoiler in maniera ordinata come hai fatto tu Kaystar...






     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    339
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    病気の顔

    Byōki no kao

    I

    Il vento gelido e la neve sferzavano le alte coste rocciose di Genosha. Mi trovavo nell'isola kiriana per mettere alla prova delle nuove reclute della Mano Nera, il test era piuttosto semplice: sopravvivere al clima e alla fauna ostile dell'isola. Privi di ogni equipaggiamento e sfiancati dalle prove che in quei giorni si erano susseguiti, dovevano raggiungere la costa prima dell'alba, altrimenti la prova sarebbe stata considerata fallita e la loro richiesta negata. Guardavo il mare, scuro come la notte, infrangersi sugli scogli e ritirarsi per poi tentare nuovamente il suo assalto quando qualcosa attirò la mia attenzione: viaggiando a pochi metri dalla superficie dell'acqua un corvo si muoveva verso terra. Un atteggiamento particolare per quel volatile che mi incuriosì e così il mio sguardo lo seguì finché non si pose a poco meno di un metro da me, due elementi poi mi diedero risposta: il corvo era un messaggero controllato da un fuunjutsu. Mi chinai e sfilai il messaggio leggendolo lentamente, si trattava di una chiamata accademica e le informazioni al riguardo erano pressoché assenti, nulla di strano poiché esse sarebbero state fornite al punto di ritrovo. Richiusi il messaggio e lo misi in una tasca sotto il mantello, quindi osservai il sole superare completamente l'orizzonte Il tempo è scaduto. Recupera gli esaminati e riferitegli l'esito: la Mano Nera non è posto per loro dissi ad Umiko, kunoichi delle squadre speciali con cui sempre più spesso mi trovavo a collaborare. Sono stato convocato dall'Accademia, partirò immediatamente. Addio Alzai il cappuccio per nascondere il viso, quindi mi diressi verso la nave che mi avrebbe portato verso il continente.

    [. . .]

    Il tragitto fu lineare e rapido. Durante l'attraversata avevo potuto studiare delle mappe e, così, scoprii che Ochiru Hanabira si trovava a Nord-Est del Paese dell'Erba. Le informazioni che potei raccogliere durante il viaggio su quel villaggio, una volta superato il confine, furono piuttosto stringate: molti nemmeno lo conoscevano, altri ne avevano sentito parlare, ma solo alcuni avevano potuto dare una vaghissima descrizione del luogo. Discorso ben diverso, invece, per quanto riguardava il Salice Cadente e qualcuno lo ricollegò anche ad un'antica storia, cosa che attirò il mio interesse, ma che non potei approfondire in quel momento.
    Quando giunsi a destinazione un vecchio, che difficilmente sarebbe stato in grado di superare il prossimo inverno date le sue condizioni, si trovava in compagnia degli altri ninja accademici: Hideo e una Kunoichi. Il kiriano mi si avvicinò tendendo la mano in segno di saluto che ricambiai, in un ghigno poi risposi E' ancora presto per sostenere il contrario, Hideo-san quindi la mia attenzione si rivolse verso la ragazza della foglia. La ragazza si presentò, poiché nessuno dei due l'aveva mai vista, un Uchiha al servizio delle mura delle Foglia e così le feci eco osservandola seriamente con il mio unico occhio: Youshi Tokugawa, chunin della Nebbia. Le parole successive della ragazza, poi, aprirono un lungo solco sul mio viso, un sorriso le cui caratteristiche potevano far tanto pensare a genuino divertimento quanto ad atroce violenza Che io sappia gli attriti sono solo di natura personale tra il nostro attuale Kage ed il vostro mentii calmo, come se non avessi origliato il primo loro incontro nel giorno dell'insediamento di Kensei-sama e il daspo che venne dato a Raizen, partecipato all'incontro tra il Kokage e il Mizukage o non avessi impedito in prima persona all'Hokage di accedere a Kiri, ma poi aggiunsi a riprova delle mie parole Yato Senju, ad esempio, è uno shinobi che possiede la mia stima e la mia fiducia. Abbiamo concluso diverse missioni assieme, un ottimo elemento quelle parole erano genuine, il chunin della foglia manipolatore del legno si era dimostrato un ottimo e sagace compagno, oltre che ottimo combattente Spero che ti rivelerai essere una kunoichi altrettanto dotata, Kairi-san conclusi osservandola un'ultima volta e dando un rapido sguardo all'equipaggiamento che portava seco, ma non notando nulla di particolare se non delle protezioni agli avambracci e un giubbotto protettivo. Scarni elementi che potevano dare l'idea di un ninja che, suo malgrado, poteva trovarsi coinvolta in combattimenti corpo a corpo. Niente di interessante risultò nello studiare ciò che portava con sé, diverso invece era osservare ciò che non portava: nessuna lama era mostrata, né altre armi di dimensioni notevoli erano tenute in bella vista. Certo non potevo escludere che fossero tenute in qualche rotolo da richiamo, ma potevo anche sospettare più coscientemente sul fatto che la kunoichi non fosse propriamente una combattente. Non sapevo se la donna avesse notato il mio sguardo indagatore, se così fosse stato, dopo averla guardata un'ultima volta in viso con un ghigno, mi sarei diretto verso il vecchio.

    Aggrottai il sopracciglio visibilmente infastidito: l'Accademia ci aveva riferito che avremo avuto ogni informazione sul luogo, come mai rischiare la vita dei loro shinobi fornendo quelle vitali risorse ad un vecchio poco sano di mente? Serrai la mandibola e strinsi i pugni, quindi feci un ampio respiro mentre Hideo tentò di estorcere nuove informazioni dal vecchio che sembrò essersi messo a pregare. Contemporaneamente la kunoichi della Foglia si fece zitta e sul suo viso emersero i segni di un'evidente concentrazione, qualcosa di non molto diverso da quanto visto fare da Etsuko e gli altri sensitivi accademici. Una volta che avesse concluso, allora, le avrei domandato: Scoperto qualcosa di interessante, Kairi-san? nient'altro avrebbe anticipato quella domanda, niente che potesse darle idea di cosa stessi pensando. Hideo nel frattempo si era attivato per richiamare i suoi Mondi, il falco prese subito il volo nella direzione dataci dal vecchio, l'altro ragazzo invece rimase assieme a noi.
    Misi una mano sul viso e stirai i miei lineamenti allungando l'unico occhio buono, quindi mi sarei rivolto ai miei compagni di missione: Le informazioni sono essenziali, senza queste il coefficiente di difficoltà cresce in potenza. Intendo sia ciò che riguarda la missione che i nostri compagni di missione, le persone con cui combatteremo per la nostra sopravvivenza e la riuscita il mio sguardo si spostò dal genin alla chunin Io sono un assassino specializzato nel combattimento corpo a corpo, il mio stile prevede rapidi e violenti attacchi sfruttando l'ambiente circostante. Ho conoscenze mediche di base, nel caso qualcuno di noi si dovesse fare male. sarei rimasto in silenzio per qualche secondo, lasciando così la possibilità ai miei compagni di condividere tra loro le informazioni essenziali Bene. Nella lettera che ho ricevuto non vi era alcuna informazione sulla missione se non di presentarmi qui. Voi sapete qualcosa in più?

    [. . .]

    Cosa hai potuto vedere attraverso i tuoi occhi, Hideo-san? avrei domandato al genin, riferendomi al falco mandato in avanscoperta. Suggerisco di iniziare l'infiltrazione nel villaggio, a seguito della ricognizione del falco ne potrebbe servire una seconda, Kairi-san il mio sguardo si pose su di lei Se non ho capito male sei una sensitiva, no? Vediamo se riesci a individuare il nostro obiettivo una volta giunti nei pressi, magari troverai anche i primi sistemi di sorveglianza o gli elementi che costituiscono la sua guardia personale [Nota] scrollai le spalle aspettando una risposta da parte della ragazza, quindi mi sarei rivolto verso Hideo Nel caso dovessimo trovarci ad infiltrarci nel villaggio direttamente devi trovare un modo per nascondere tutti quei piercing, da te e dal tuo socio, qua l'indice si mosse verso i vari piercing che gli costellavano il viso potresti attirare l'attenzione e credo che sia meglio tenere un profilo basso, magari tramite il mantello. Per questo eliminerei anche i simboli che ci riconducono a dei villaggi accademici quindi mi tolsi il coprifronte lasciando solo la benda sottostante a nascondere l'occhio mancante. Attese le eventuali idee, domande o rimostranze dei compagni di missione in silenzio e con un'espressione calma in volto, avrei domandato: Andiamo? A quel punto i passi avrebbero preso la direzione dataci dal vecchio Quanto dista da qua, Hideo? E, saputo ciò, tra quanto pensi sarai in grado di studiare il villaggio e i suoi abitanti Kairi-san?

    [Let's go!]
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,065
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    Il Volto della Malattia


    Post 2 - Il villaggio nascosto



    [Kairi-chan - 21 luglio, Anno 43, 16.55]


    Alle domande di Kairi, il messaggero accademico la fissò per qualche attimo. Poi alzò le spalle. - Da quanto ne so dovrebbe essere una missione di livello B... Sì, una missione di livello B. Per quanto riguarda i compagni, se non sbaglio ci sono persone di Kiri. - A quel punto le domande erano finite e le risposte anche. La chunin di Konoha poteva allontanarsi alla ricerca dei suoi compagni.

    [Tutti e 3 - 22 luglio, Anno 43, 18.16]


    Com'era logico aspettarsi, i 3 shinobi arrivarono al punto chiarito non senza problemi, ma in modo abbastanza tempestivo, all'indomani della ricevuta segnalazione, all'ora in cui il Sole iniziava, piano-piano, a effettuare la sua discesa. I 3 avevano comunque ancora poche ore di luce, che potevano sfruttare come meglio preferivano.

    Così il genin kiriano si rivolse di nuovo a Suirobu chiedendogli se "fosse tutto lì". Il vecchio anziano si distaccò dall'albero a cui aveva iniziato a pregare poco prima e guardò di nuovo il genin. Inarcò un sopracciglio. Lo scrutò. - Crescono... le mele... ad aprile... A maggio... le pere... crescono... - Cosa avesse voluto dire? E aveva un senso ciò che il vecchietto stava dicendo?

    Un approccio decisamente più costruttivo fu quello della chunin kiriana. Scrutando il chakra, la ragazza vide che era di un colore bluastro, ma vi erano delle sottili parti grige, quasi come se il suo chakra fosse stato "infettato" da qualcosa. Il chakra non era tantissimo; anzi: la sua quantità era abbastanza piccola, simile a quella di tantissime altre persone che non erano né ninja, né guerriere. Inoltre, Kairi poté [ denotare, ]in una maniera estremamente chiara, nitida e lucida, senza il minimo margine di errore, che il chakra del vecchietto era come se in subbuglio. Invece del flusso normale e regolare, nel caso di Suirobu il chakra era... "caotico", come se stesse per esplodere da lì a poco.

    Per quanto riguardava l'albero, le abilità di Percezione della chunin di Konoha non diedero alcun risultato utile. Sembrava un albero come tanti altri da quel punto di vista, con l'unica differenza che aveva una storia dietro e sembrava piuttosto antico. Il chakra al suo interno non aveva niente di strano rispetto a quello di altri vegetali. L'unica stranezza, - ma questo lo poterono vedere tutti, non solo Kairi, - erano i suoi rami e la sua inclinazione: puntavano verso Sud-Ovest, in direzione opposta al villaggio, quasi come se dopo diversi anni di esistenza quel salice volesse "fuggire".

    Infine, il genin kiriano ci pensò bene anche a inviare un falco in avanscoperta, in maniera tale da ottenere più informazioni in merito a tutto ciò che riguardava il villaggio nel quale si trovava l'obiettivo della loro missione.

    Partendo dal salice, il falco percorse circa 3.400 metri in direzione Nord, ma a causa della fitta nebbia che regnava sulle radure erbose del Paese, non riuscì a trovare il villaggio subito. Dovette, dunque, fare un paio di virate prima di uscire dalla fitta coltre di nebbia e intravedere i lineamenti del ricercato villaggio, situato sulla cima di un colle. Non era molto grande, anzi. Era totalmente costruito in legno ed era... ben difeso. Si poteva quasi dire che fosse una fortezza, tant'è che vi era di tutto. Grandi orri di legno in cima alle quali c'erano persone con la balestra. Mura con i pali in legno bagnati con uno strano liquido. Una specie di chiesa costruita in pietra con un alto campanile al centro del villaggio e persino una casa, sempre in pietra, molto più grande delle altre situata nella parte settentrionale del villaggio. Intorno alla stessa una cintura muraria in pietra con delle torri in pietra più piccole rispetto a quelle situate sul cerchio "esterno" del villaggio. Al sistema difensivo del villaggio si aggiungevano anche delle trincee. Alcune erano più profonde. Altre meno profonde e con dei soldati dentro.

    Sebbene il centro urbano non fosse grande, era difficile dire che vi vivessero "solo" 120 persone. Probabilmente erano leggermente di più e si notava la traccia della loro attività: cortili per il bestiame, piccoli orti casalinghi, negozi, pozzi e quant'altro ancora.

    Inoltre, un po' ovunque il falco avrebbe visto degli stendardi dal colore viola-scuro con un simbolo bianco al loro centro. Non era un simbolo conosciuto ai ninja, tuttavia, ed era impossibile capire a chi appartenesse.



    Infine, il falco avrebbe visto che tra la coltre di nebbia e le mura c'erano circa 100 metri di radura con qualche, raro, albero, e che il villaggio aveva 2 ingressi: da Nord-Est e da Sud-Ovest. Verso entrambi gli ingressi portava una strada sterrata dalla larghezza leggermente più ampia di un carro. La salita non era particolarmente ripida, comunque, e il colle non era particolarmente alto.

    Di trappole il falco ne avrebbe viste 2, subito dopo l'accesso meridionale, ed erano le "solite" per i lupi e i cani. Trappole in acciaio, rotonde, con i bordi dentati, che si chiudevano non appena la zampa dell'animale finiva al loro interno. Avvicinandosi di più, ovvero scendendo di quota, il falco avrebbe potuto vedere altre trappole, ma non appena lo avesse fatto le persone con le balestre sulle mura, sulle torri e sui tetti del villaggio avrebbero iniziato a spararlo.

    SE il falco fosse comunque sceso per provare a vedere se vi fossero altre trappole, né avrebbe viste alcune proprio dietro alle mura: erano delle buche coperte dal fogliame. Non si sapeva quanto fosse profonde, né cosa ci fosse al loro interno. Tuttavia, a causa delle frecce che sarebbero partite un po' da ovunque, il falco avrebbe subito un danno al busto. Certo, avrebbe potuto schivarne un paio, perché i dardi erano lenti, ma erano semplicemente [ troppi ]. Inoltre, poco prima di andarsene, indipendentemente dalle ferite subite, il falco avrebbe visto un uomo con una torcia correre verso la grande casa.

    SE alla vista delle frecce il falco si fosse ritirato, non avrebbe visto le trappole extra, ma non sarebbe stato attaccato.



    [Legenda]



    Dalle informazioni che avevano ricevuto i 3 ninja, la missione sembrava tutt'altro che semplice. Una fortezza sopra a un colle. Ben difesa e presidiata. Dell'obiettivo della missione nemmeno traccia. E c'era ancora la questione "Suirobu" da risolvere. In compenso, dopo le esplorazioni con il falco e gli eventuali rilasci lanciati su Suirobu, alle 19.00 in punto avrebbero sentito i suoni di una campana rimbombare in lontananza, ma avrebbero avuto difficoltà a dire di cosa si trattasse, perché il falco del genin di Kiri era già di ritorno a quell'ora.

    SE Suirobu fosse stato "libero", mentalmente parlando, avrebbe rivelato lui la verità: - Il richiamo. La messa. - - Nello stesso momento i ninja avrebbero sentito come un lieve appello nella loro mente. Come se quei suoni fossero ammalianti... Tale sensazione, tuttavia, sarebbe durata giusto un secondo e sarebbe sparita subito senza lasciar traccia alcuna. - Non ascoltatelo, - li avrebbe avvisati Suirobu. - Vi fa male qui. - Avrebbe indicato la testa. - Più ascoltate e più si fa forte. - Contrariamente, SE Suirobu fosse stato ancora sotto l'influso del Genjutsu, non avrebbe rivelato nulla e i 3 ninja si sarebbero limitati a percepire l'ammaliante richiamo dalla durata minore di un secondo nella propria mente.
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    400
    Reputation
    +83

    Status
    Offline

    Il Volto Della Malattia

    II: La Maledizione del Vecchio



    Quando la ragazza si presentò come chunin di Konoha un peso si formò sul mio stomaco, facendomi provare una sensazione orribile. Avevo dato per scontato che la squadra fosse composta da Youshi, un chunin di livello estremamente avanzato, e i soliti tre genin delle squadre accademiche ma questo non era il caso di quel giorno. Nuovamente mi trovavo ad essere quello con meno esperienza e la missione era partita con uno strafalcione del genere. Mi sentivo in imbarazzo davanti all'imponente figura data dal grado della kunoichi e quindi alle sue parole non riuscii a mantenere lo sguardo fiero e quasi altezzoso che avevo pochi momenti prima arrivando addirittura a guardare verso il basso per evitare il suo sguardo. A riguardo invece delle problematiche tra Konoha e Kiri non proferii parola, non avevo grandi informazioni su ciò ma sapevo cosa pensasse il Mizukage ma non per forza tutti i ninja di Konoha si sarebbero rivelati così inadeguati, magari alcuni di loro avrebbero pure sposato la visione Kiriana del mondo diventando nostri alleati.. lei era una di quei ninja? solo il tempo lo avrebbe mostrato. Le sue parole però mi diedero conforto, era determinata a portare a termine la missione senza lasciarsi toccare da eventuali problematiche tra villaggi ed io ero della stessa idea.

    In risposta all'intervento di Youshi in cui mise a conoscenza il gruppo delle sue capacità e ruolo all'interno di uno schema strategico seguii subito con un mio intervento. Come già sapete ho ancora poca esperienza in combattimento, possiamo dare supporto sia dalla distanza che in mischia feci fare un cenno anche al Mondo che era rimasto insieme a noi. In più potrete sfruttare questi in combattimento se vi potranno essere utili. Generai dalla mano un ricevitore di chakra che conficcai subito a terra al centro del gruppo. Sono collegati a me tramite il mio chakra, conficcateli in qualcuno e riuscirò a disturbare il loro tantien e rendere lo scontro estremamente più semplice per tutti A quel punto, grazie alla maestria raggiunta in quel momento con l'utilizzo dei ricevitori, non mi fu difficile assorbire del tutto quelli che mostravo sul mio viso, senza lasciarne traccia alcuna sul mio corpo. Nessun problema Youshi, in realtà questo look mi aveva stufato già da tempo, forse è il momento di tornare a qualcosa di più classico. Similmente anche dal mondo presente con noi sparirono i ricevitori sul viso, sarebbero rimasti solo quelli presenti nel sul corpo e coperti dalle vesti.

    Dalle informazioni in mio possesso la missione consiste di eliminare un obiettivo non ben identificato e liberare il villaggio in questione. tutto scritto nella lettera che mi è stata recapitata dall'accademia.. immaginavo che anche le vostre fossero uguali. Perchè dare solo a me le informazioni sull'obiettivo della missione? non avrei comunque tenuto nulla all'oscuro dei miei compagni. I dettagli dovevano essere dati dall'uomo che abbiamo davanti ma non mi sembra minimamente nelle condizione di aiutarci.

    Intanto, molto distante da noi, Gakidō stava volando alla ricerca di informazioni e il mio legame con l'aquila mi permetteva di percepire tutto ciò che i suoi sensi stavano captando. una volta trovato il villaggio avrebbe fatto alcuni giri per captare più informazioni possibili per poi andare a posarsi su uno degli alberi della radura presente prima dell'entrata del villaggio. dandomi modo di liberarare il controllo sul mondo e muovermi per riferire ciò che avevo scoperto. Mi misi in ginocchio vicino agli altri ninja e, con l'aiuto di un po' di chakra distruttivo, iniziai a incidere il terreno con l'indice, disegnado quella che poteva sembrare una mappa della zona scoperta dal mio mondo. Ero riuscito a trovare il villaggio di cui si parlava nella lettera? probabilmente si ma quello era solo il primo passo verso il nostro obiettivo. Hanno trasformato quel villaggio in una vera e propria fortezza, vedo poche vie di entrata e la presenza di un gran numero di persone. Bisognerà fare attenzione a possibili altre trappole oltre quelle disegnate, non voglio avvicinarmi troppo e dare nell'occhio e dalla distanza in cui sono riesco a notare solo queste. a fianco disegnai anche il simbolo riportato sugli stendardi. Questo simbolo vi dice qualcosa? è presente in tutto il villaggio.

    Nel caso in cui la Kunoichi di Konoha avesse chiesto il mio aiuto per liberare dal giogo mentale il povero vecchio, avrei accettato di buon grando, preparandomi ad eseguire il rilascio insieme a lei e in caso Youshi, in modo da spezzare qualsiasi genjutsu stesse bloccando lo sventurato. [Note]

    Fu quindi una strana sensazione a colpirmi per pochi secondi quando uno strano suono in lontananza raggiunse i miei sensi, come se qualcosa mi stesse richiamando, sentivo il bisogno di andare proprio nella direzione del villaggio che avevo appena scoperto. Questa sensazione però sparì nel nulla poco dopo lasciandomi confuso e stranito. Quel suono.. qualcosa di molto strano sta accadendo in quel villaggio.. ho una brutta sensazione. dovremo muoverci.. inizierei ad avvicinarmi pensando a come riuscire ad entrare in quel luogo senza che tutta quella gente ci faccia una bella sorpresa.. Nel caso anche gli altri fossero stati d'accordo mi sarei aggrappato al mio mondo, salendogli sulle spalle e mi sarei fatto trasportare da lui in modo da evitare movimenti e continuare a tenere il controllo su entrambi i mondi. Gakidō, l'aquila, a quel punto avrebbe fatto dietrofront, tornando nella nebbia da cui era venuta e cercando di trovare la strada più consona per farci passare al sicuro e inosservati.


     
    .
  7.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Genjutsu Pericolose

    2° Post



    Il genin nel sentire il suo grado quasi si congelò, abbassando lo sguardo e non proferendo più parola: forse non si aspettava di essere l'unico di quel rango nella missione e questo gli stava causando qualche preoccupazione, oppure semplicemente il fatto che lei fosse di Konoha lo turbava.
    Il chunin kiriano invece era più loquace, tranquillizzandola sul fatto che non ci sarebbero stati problemi di collaborazione; nel sentirlo la kunoichi accennò un sorriso, lieta di come, almeno a parole, entrambi sembrassero avere l'intenzione di collaborare al meglio Ho avuto modo di combattere al fianco di Yato quando era ancora un genin, ha talento. Credo ora sia passato di grado, ma è da diverso tempo che non ho modo di incontrarlo. Spero allora proceda tutto per il meglio anche Youshi la studiò attentamente, per poi cominciare a elencare le sue peculiarità. Lo stesso fece Hideo, e la kunoichi capì dopo le sue spiegazioni come il falco non fosse una evocazione ma qualcosa di diverso, una abilità che ancora lei non aveva mai visto, ed avrebbe colto quell'occasione anche per studiarla: non capiva bene come funzionasse, ma sembrava molto utile.
    Quanto entrambi ebbero concluso, anche Kairi cominciò a descrivere le sue abilità Sono specializzata in genjutsu e ninjutsu, il corpo a corpo non è il mio punto di forza in attacco, ma possiedo ottimi riflessi ed è difficile prendermi alla sprovvista. Sono sensitiva, e credo che questo tipo di capacità possano essere utili in questo tipo di missione, inoltre posso evocare dei compagni lupo con buone abilità investigative considerate le abilità di tutti, sembravano abbastanza equilibrati fra di loro e se avessero collaborato, era convinta potessero essere un'ottima squadra in quella situazione.
    Sembra che abbiano fornito solo a te queste informazioni... disse pensierosa, chiedendosi per quale motivo l'accademia avesse deciso di lasciare più dettagli possibili al più basso in grado del team Vediamo se riusciremo ad ottenere qualcosa in più da questo signore indicò con un cenno di viso l'anziano che pregava In ogni caso, le nostre capacità sembrano piuttosto bilanciate e credo che organizzandoci bene, potremmo ottenere ottimi risultati

    [...]



    La sua percezione del chakra le fece velocemente capire come l'uomo si trovasse sotto l'effetto di una illusione, e pure piuttosto potente; l'albero invece sembrava semplicemente un vegetale, ma concentrandosi su esso notò come stesse quasi cercando di allontanarsi in quel posto. Un brivido le percorse la schiena, la missione si presentava fin da subito piuttosto pericolosa. E' sotto l'influsso di un potente genjutsu, il suo chakra si sta muovendo come se fosse infettato da qualcosa. Da sola non riuscirò a debellarne l'efficacia, mi servirà anche il vostro aiuto
    Hideo si mostrò fin da subito disponibile, se anche Youshi l'avesse fatto avrebbe unito le forze ai due kiriani e, sfruttando anche le sue capacità migliorate sul rilascio, né avrebbe poi eseguito uno di gruppo assieme a loro.

    Se invece il chunin non si fosse dimostrato disponibile avrebbe evitato anche di provare, in 2 non potevano riuscirci e voleva evitare di buttare chakra inutilmente proprio all'inizio della missione.

    Unendo le forze assieme ai suoi compagni di missione, Kairi avrebbe poi appoggiato la mano sul corpo del vecchio, eseguendo un [Rilascio] nel tentativo di liberare la sua mente. Se vi fossero riusciti, proprio mentre ascoltava le parole dell'anziano Kairi avrebbe sentito il richiamo nella sua mente, come se qualcosa la stesse chiamando verso il villaggio, e le parole dell'abitante le fecero capire senza troppi dubbi cosa stava succedendo Credo che un potente genjutsu colpisca chiunque entri nel villaggio, e penso sia collegato alle campane che sentiamo in lontananza. Dovremmo trovare il modo di non ascoltarle, preparando dei tappi magari e organizzandoci per comunicare tramite segni. Se anche solo uno di noi 3 cadesse in un genjutsu di tale potenza, gli altri 2 da soli non sarebbero in grado di liberarlo... la missione già in partenza si dimostrava molto complessa.
    Si rivolse poi all'uomo che aveva appena liberato Signor Suiboro, può descrivermi tutto quello che si ricorda? Cos'è questa messa di cui sta parlando, e chi la presiede? Gli altri abitanti del villaggio sono nella sua stessa situazione? Ogni quanto suonano quelle campane, ogni ora?
    Fece una pausa per permettere eventualmente all'uomo di rispondere ed ascoltò nel frattempo ciò che aveva scoperto Hideo, scuotendo la testa quando quest'ultimo gli domandò se conoscesse quel simbolo Mai visto prima... si rivolse poi nuovamente al vecchio, abbassandosi sulle ginocchia fino a guardarlo negli occhi con sguardo gentile e fare rassicurante Credo il suo villaggio sia sotto il controllo di una setta religiosa...qualsiasi cosa possa dirci potrà aiutarci a liberarlo. Chi è che organizza le messe? Sa il suo nome? Può descrivermelo? più informazioni l'uomo avesse dato al gruppo, più sarebbe stato facile per loro muoversi.

    Estraendo la sua katana avrebbe poi strappato alcuni lembi, quelli finali così da non distruggere il vestito, del suo mantello, tagliandoli in 6 strisce piccoli e sottili che avrebbe poi arrotolato, fino a formare dei piccoli tappi in stoffa delle dimensioni giuste per essere inseriti nell'orecchio. Ne diede due a entrambi gli shinobi Ecco, credo possano esserci utili. Non copriranno completamente il suono, ma forse attutirlo ci permetterà di subire meno l'influsso dell'illusione.
    Prese poi il filo di nylon, tagliandone un pezzo della giusta lunghezza e legando i due tappi ad esso, per poi appoggiare il piccolo lavoro di artigianato sul collo, dietro i capelli: in questo modo avrebbe potuto utilizzare i tappi velocemente nel caso in cui fosse stato necessario. Indossarli fin da subito poteva rendere difficile comunicare con i suoi compagni a gesti, visto la fitta nebbia...

    Annuì poi alla proposta di idea di rendersi il più anonimi possibili. Slegò il coprifronte della foglia che teneva legato al braccio, riponendolo nella borsa e occultò tutto ciò che poteva sotto il mantello. I capelli scuri e slegati avrebbero coperto anche le orecchie, rendendo quasi impossibile notare i tappi appoggiati nel retro del collo. Riposte poi alla domanda del chunin sulle sue capacità sensitive.
    Per poter cominciare a percepire effettivamente qualcosa devo essere almeno a 100 metri di distanza dal villaggio, e devo avere il tempo per potermi concentrare. Non è una cosa immediata, ma può fornirci in maniera sommaria la posizione dei nemici. Dovrà però essere uno di voi a gestire la ricerca delle trappole mentre ci muoveremo, tutta la mia attenzione sarà sul cercare fonti di chakra, potrei evocare uno dei miei lupi in aiuto ma non ci farebbe passare inosservati come vogliamo
    La mappa di Hideo fu estremamente utile per capire come fosse organizzato il villaggio, che sembrava una piccola fortezza più che un paese pacifico Sarà complesso entrare... sussurrò pensierosa: la nebbia poteva aiutarli nell'avvicinarsi, e forse anche le capacità di assassinio di Yoshi potevano risultare estremamente utili in quell'occasione. Guardò entrambi i kiriani Questo ambiente nebbioso dovrebbe essere il vostro pane, possedete qualche tecnica o capacità che può permettervi di muovermi meglio nella foschia? immaginava che, essendo Kiri costantemente avvolta dalla foschia, i 2 potessero sfruttare l'ambiente meglio di lei, che era più solita spostarsi in mezzo ai boschi limpidi.

    Quando il gruppo avesse deciso una strategia, Kairi avrebbe poi cominciato fin da subito a [concentrarsi] mentre si avvicinavano al villaggio, così da poter percepire subito eventuali presenze non appena fossero entrati nel raggio di azione della sua abilità.



     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,065
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    Il Volto della Malattia


    Post 3 - Il villaggio nascosto



    [NOTA]

    I 3 eseguirono il rilascio all’unisono, arrecando anche qualche danno al vecchio, e così facendo riuscirono a liberarlo da quella specie di cortina fumogena che si era creata nella mente dell’anziano tanto da portarlo a non riuscire più a collegare 2 parole o a differenziare la realtà dalla finzione. E così disse quello che avrebbe voluto dire a persone a che sarebbero venuti lì a salvare lui, la sua famiglia e il villaggio caduto sotto il gioco di un qualche strano mago oscuro (sebbene nessuno lì avrebbe potuto essere certo di quell’affermazione, tutt’altro). Questi, dunque, non solo avrebbe loro rivelato delle preziose informazioni sul suono, ma li avrebbe anche ringraziati per poi spiegare loro il motivo per cui erano giunti sin lì: - Sì, sono stato io a contattare l’Accademia, ma… Quel suono… Mi ha ammaliato… Mi ha confuso. Capite? - Avrebbe chiesto. Poi avrebbe guardato la mappa che il bravo kiriano era riuscito a disegnare sul terreno. Non era proprio nitidissima, ma il vecchio riuscì a riconoscerla alzando un sopracciglio. - Ah, vedo che avete già scoperto il villaggio… - Disse loro grattandosi la barba. - Dunque, io vivo nel villaggio da… sempre. Chiedetemi ciò che volete. - Fu allora la ragazza a prendere la parola e chiedere a Suiboro tutto ciò di cui si ricordava. - Hmm… In realtà non so dire quando è iniziato tutto. Semplicemente un giorno la gente del villaggio ha iniziato ad ammalarsi. Non so che piaga fosse. Sembrava una malattia nuova. Sulla pelle delle persone spuntavano dei foruncoli… strani… verdi… come se fossero velenosi. Poi gli ammalati cominciavano ad avere la febbre e morivano. E tutto d’un tratto è spuntato questo guaritore, che ha iniziato a dire che gli ammalati avrebbero potuto salvarsi se avessero iniziato ad adorarlo come si adora un Dio. - Il vecchio fece una pausa sedendosi vicino all’albero e prese un bel respiro. Le campane in lontananza ormai avevano smesso di suonare e lui sbuffò con sollievo. - Prima nessuno gli credeva. Contattavamo quindi i dottori e i medici, ma nessuno riusciva a curare questi foruncoli con metodi tradizionali. Le persone del posto quindi avevano iniziato a morire tra atroci sofferenze. Capite?.. Ma poi ci siamo spaventati. Loro si sono spaventati. E avevano iniziato a fare come dice. Così il nostro Tempio cambiò colore. E lui fece qualcosa con la campana. Da quel momento la malattia sembrò… allontanarsi dal villaggio… quasi scomparire. Capite?.. E i malati… ripresero vita. E i foruncoli scomparvero. Capite? - Domandò di nuovo. - Quelle messe sono presiedute dal Suo Sommo Sacerdote e ci partecipano tutti, senza esclusione, abitanti del villaggio, tranne che le Sue guardie, sempre maledetto sia il Suo nome. - Per quanto riguardava gli altri abitanti del villaggio, il vecchio Suiboro scosse il capo. - Purtroppo quella campana ha fatto il suo e alcuni miei amici, … anche parenti… beh… hanno perso il senno. Sono diventati Suoi fanatici. Alcuni, poi, lo sono diventati anche senza l’ausilio delle campane… credo… erano maligni… dentro. Capite? - Avrebbe dunque indicato il simbolo tracciato da Hideo. - Il Suo… - Disse. - Suo. Si fa chiamare “Salvatore”. Dice di essere stato mandato da Ekibiogami-no-Kami, - sempre maledetto sia il Suo nome, - per portare la Comprensione degli Inferi. Il nostro tempio è ora dedicato a Ekibiogami, la Divinità delle Malattie inclusa negli Inferi da Izanagi, Sempre-Bendetto-Sia-il-Suo-Nome. - Per quanto riguardava il nome e l’aspetto, il vecchio rimase sconsolato e scosse lievemente il capo, come in segno di disappunto. - Tutti lo chiamano “Il Salvatore”, perché ha salvato il villaggio dalla malattia… ma come? Non capisco... Salvare il villaggio ergendo un tempio in onore della divinità delle malattie?.. Comunque è un uomo vestito di bianco, di media altezza, di statura snella. Non si fa vedere quasi mai. Delega tutto al suo Sommo Sacerdote. Non so cosa stia facendo in quella villa, ma è ben protetta… Alcuni… Voci di corridoio… Ecco… Beh, queste voci dicono… Così sembra… Che il Salvatore stia facendo qualcosa di strano dentro quelle mura. Degli esperimenti. Sugli umani. E sugli animali. Non so cosa. Ma sento che c’è qualcosa di brutto sotto. Brutto. Maligno. Capite? - Infine, prese di nuovo un bel respiro. - Le campane suonano solo quando viene indetta la messa, 4 volte al giorno: alle 6.00, a mezzogiorno, alle 19.00 e alle 24.00. La messa è comunque un rituale… Non so se sapete… Un rituale religioso, in cui ai miei compaesani viene promessa la salute in cambio della loro devozione. -

    Era stato un bel monologo, considerando che aveva spiegato al team di shinobi praticamente tutto ciò che questi dovevano sapere e l’energia dell’anziano signore calò visibilmente. Sicuramente doveva riprendersi un po’ di più da quel cambio repentino che lo aveva portato dal mondo delle illusioni, da cui non era stato sopraffatto per un soffio e solo grazie ai suoi ricordi, al mondo della realtà. Prima ancora che i tre potessero allontanarsi per incamminarsi verso il villaggio-fortezza, il vecchio avrebbe gettato un’occhiata verso la mappa salvo poi mormorare qualcosa - … khem… passaggio… pozzo… segreto… khem … - A quel punto il vecchio si sarebbe semplicemente addormentato, forse per il troppo sforzo sostenuto o, forse, perché era da un po’ che non gli si presentava un’occasione così ghiotta per farsi una dormita.

    Camminando, comunque, il gruppo non avrebbe né trovato trappole, né percepito niente di strano. Nella foschia che circondava il villaggio non c’erano nemici di alcun genere. Dunque, Kairi poté percepire senza problemi le manifestazioni energetiche, soprattutto di coloro che si trovavano nei pressi delle mura. Erano, per lo più, [semplici contadini]. Alcuni erano leggermente più forti e dovevano essere più o meno quelli con la balestra o un’arma. Nel suo raggio della percezione non vi erano, all’apparenza, persone più forti. Il problema, però, era la quantità: solo in quei circa 400-500 metri in cui i suoi sensi riuscivano a "coprire" l'area del villaggio l'Uchiha avrebbe percepito circa 40 “energie” in aggiunta a qualche animale e anche altre manifestazioni di chakra, come se ve ne fosse un po’ nella foschia in cui si trovavano e in quella che albergava su alcune zone del villaggio. Purtroppo, quella breve ispezione svolta da Kairi and Co non avrebbe dato altri risultati, finché sarebbero rimasti coperti dalla foschia.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    339
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    病気の顔

    Byōki no kao

    II

    Sbattei la palpebra e tornai a mettere a fuoco ciò che mi si poneva di fronte, per un attimo o poco più i pensieri avevano preso il sopravvento e meccanicamente avevo collaborato con gli altri ninja nel liberare il vecchio dall'illusione che lo attanagliava. Fu così che, a sua volta tornato alla realtà e libero dalle costrizioni del genjutsu, il vecchio iniziò a parlare e a darci una buona parte delle informazioni che ci servivano. Incrociai le braccia all'altezza del petto sotto il mantello e lo ascoltai con il viso serio di chi comprendeva, lentamente, la gravità della situazione. L'anziano aveva qualche difficoltà a ricordare da quando era iniziato tutto questo, ci parlò però di come quella malattia - i cui sintomi più evidenti erano foruncoli verdi sulla pelle dei malati - si diffuse nel villaggio e come quel sedicente guaritore era sopraggiunto al villaggio. La promessa del Bersaglio di salvare la gente a patto che loro lo venerassero era stata inizialmente ignorata dalla gente del luogo, a sentire le parole successive inclinai leggermente il capo osservando il vecchio: gli effetti della malattia divennero più nefasti e, infine, misero in ginocchio la popolazione. Quindi ha il controllo totale su questa malattia, non è un semplice virus. Può aggravarla o manipolarla dissi calmo ai miei compagni, le conclusioni che si potevano trarre è che si trattasse di un qualche jutsu. Certo la sua natura ci era ignota, ma se si fosse trattato di un genjutsu la nostra sensitiva avrebbe potuto scoprirlo rapidamente, altrimenti non avremo potuto escludere una qualche kinjutsu, hijutsu o kekkei genkai a me ignota.
    Riflettendo sulle sue parole successive portai una mano al mento e lo grattai lentamente. Le messe erano tenute dal Sommo Sacerdote del Bersaglio, solo gli abitanti del villaggio vi partecipavano e le guardie più fedeli ne erano escluse. Aggrottai un sopracciglio e lanciai una rapida occhiata verso gli altri membri del team, quelle messe ci davano una finestra temporale interessante nella quale colpire il braccio destro del Bersaglio. Tirai le labbra e rimasi in silenzio ascoltando le parole successive dell'uomo. L'anziano era visibilmente provato e, poco prima di crollare in un sonno profondo, citò in un farfuglìo di parole un passaggio segreto nei pressi di uno dei pozzi del villaggio.
    Alzai allora lo sguardo verso i miei compagni, li osservai calmo e quindi dissi: Direi che ora la situazione è molto più chiara, ma altre questioni si aprono e dovremo trovare una risposta per poter agire in sicurezza mossi qualche passo in direzione del villaggio, aspettando che i miei compagni mi seguissero, quindi ripresi calmo immergendo il mio corpo nella foschia naturale che alleggiava in quell'ambiente Mi riferisco alla natura di questa malattia, come potremmo evitare il contagio? E poi c'è la questione delle campane e il genjutsu da esso generato, ci servirà qualcosa per limitare il nostro udito, almeno come soluzione temporanea feci una piccola pausa, lasciando così riflettere i miei compagni prima di proporgli ciò che avevo pensato Ho un piano da proporvi, le incognite sono molteplici e quindi dovrà essere elastico, dovremo essere pronti a modificarlo in base alle situazioni che ci troveremo ad affrontare lanciai uno sguardo verso di loro e quindi proseguii: Una volta infiltrati all'interno del villaggio ci divideremo: voi vi dirigerete verso il tempio ed io andrò al campanile. Vorrei capire perché le guardie del Sacerdote non partecipano al rituale, forse rappresenta un pericolo per chiunque ne faccia parte. Ma sappiamo che è l'unico momento in cui il Sacerdote è privo di difese, ovvero il momento migliore per agire. L'azione dovrà essere discreta, non se ne dovranno accorgere né i popolani né tanto meno le sue guardie, l'obiettivo è raccogliere informazioni sulla malattia e proseguire con l'infiltrazione feci una pausa lasciando ai miei compagni la possibilità di intervenire, quindi ripresi Una volta concluso il rituale dovrete tendergli un agguato prima che esca dal tempio, interrogarlo e assumere le sue sembianze dopo aver nascosto il cadavere il mio sguardo era serio, sapevo perfettamente il livello di pericolo a cui stavo esponendo uno dei membri del team e, infatti, ero altrettanto pronto ad assumermi io quel pericolo se uno di loro si fosse tirato indietro. Prese le sembianze del sacerdote avremo la nostra via per la fortezza del Bersaglio e il suo capezzale. Io e l'altro membro del team ci riuniremo e proseguiremo con l'infiltrazione: a questo punto dovremo essere pronti ad adattare il nostro piano alla situazione. Perchè colui che ha assunto le sembianze del Sacerdote potrebbe farsi carico di farci entrare, d'altronde possiamo immaginare che abbia un certo peso nelle gerarchie e quindi potrebbe fare accedere due pellegrini devoti alla causa senza troppe difficoltà; oppure dovremo trovare una via traversa. Magari tramite i pozzi tentennai un secondo Sempre che il passaggio che il vecchio ha citato porti all'interno della casa del Bersaglio. Mentre voi vi occuperete del Sacerdote io, prima o dopo aver perlustrato il campanile, potrei controllare il pozzo che c'è lì vicino e, eventualmente, di quelli limitrofi quindi mi feci zitto per qualche attimo e poi aggiunsi concludendo: E' chiaro, ci sono molte cose che non sappiamo e che potrebbero rendere inefficace o inattuabile questo piano, ma penso che saremo in grado di modificarlo in base alle nuove informazioni che scopriremo via via. Cosa ne pensate? domandai calmo, osservando l'ambiente che ci circondava. Se si fossero dimostrati favorevoli al mio piano allora avrei puntualizzato: Secondo quanto ci ha detto il vecchio ci sarà un'altra messa a mezzanotte, le campane che abbiamo sentito prima erano quelle che annunciavano la penultima della giornata, ovvero quella delle diciannove. Avremo il favore delle tenebre e quindi potremo sfruttare il tempo che ci separa dal rituale successivo per controllare i pozzi e raccogliere altre informazioni, ad esempio sulla malattia e le dinamiche del contagio o per trovare una via di fuga sicura nel caso fallissimo

    [. . .]

    Deciso come procedere, proseguimmo lungo la via che ci avrebbe portato al villaggio. Non trovammo trappole ne guardie a sbarrare il nostro passaggio e, dopo un po' di tempo, arrivammo nei pressi della fortezza. Lì, se la chunin della foglia avesse ritenuto opportuno condividere con noi le informazioni che aveva raccolto, avremmo saputo anche noi della quarantina di guardie di basso rango che controllavano le mura. Acquattati nell'ombra e coperti dalla foschia, avrei disegno con un dito un rettangolo che rappresentava la fortezza e, in maniera sommaria, avrei chiesto a Kairi di indicarmi dove erano posizionate le guardie che aveva percepito. Molto bene dissi a denti stretti Cercherò di capitalizzare il momento in cui attirerete l'attenzione delle guardie per entrare cercai un punto abbastanza vicino al cancello meridionale a cui si sarebbero approcciati e in cui vi era un gruppo minore di guardie, quindi lo indicai passando da questo punto. Poi mi muoverò verso il campanile, passando dai tre pozzi a sud del villaggio. Quello vicino al bestiame nei pressi delle mura, poi il successivo più vicino al tempio e infine il pozzo che si trova attorno al campanile. Vi occupate voi di quelli posto a nord ovest tra le case? Magari riuscirete a raccogliere qualche informazione tra la popolazione, non dimentichiamoci che sono soggetti all'illusione e potrebbero essere ostili nei nostri confronti, ma potrebbe valere la pena anche di sciogliere questa illusione se lo riterrete opportuno alzai e abbassai le spalle. Se non ci fossero state altre questioni, sarebbe stato il momento di agire e, prima di fondermi con la mia ombra e con le tenebre della notte, aggiunsi: In caso fossimo separati e costretti alla fuga, troviamoci all'albero nel frattempo il mio viso e il mio corpo si facevano via via sempre più indistinti e solo i denti candidi si sarebbero mostrati in un ultimo sorriso diabolico: Ci vediamo d'altra parte, buona fortuna. [Attivazione Mondo delle Tenebre | +3 Furtività, furtivo anche senza copertura parziale | Basso]
    Mi allontanai rapidamente dalla loro posizione cercando di raggiungere quella che mi ero prefissato. Grazie alle precedenti perlustrazioni di Hideo e della sua creatura eravamo consapevoli della presenza di trappole sul territorio, per questo motivo la mia attenzione si divideva tanto nell'evitare di farmi scorgere, quanto nell'individuare possibili trappole o tranelli che avrebbero allarmato i guardiani. [Percezione 9] [Furtività 9] [Movimenti Silenziosi] [Movimento Inodore]
    Avrei tentato di accedere al villaggio fortificato da Sud Est, sapevamo della presenza di alcune guardie poste nella trincea che mi separava dalla mura, ma grazie al passo di tenebra ero abbastanza sicuro che non sarei stato notato facilmente. Mi sarei avvinato di soppiatto alla prima linea difensiva aspettando che i miei compagni si palesassero attraverso la foschia verso l'entrata a sud, quindi una volta che ebbi le prime avvisaglie che erano stati individuati, procedetti. Avevo avuto il tempo di osservare attentamente il tragitto, cercando così di scovare delle trappole e muovere con sicurezza i miei passi. Non mi sarei fatto prendere dalla frenesia, mi sentivo sicuro nella notte che mi avvolgeva e solo un sensitivo allertato dalla mia presenza avrebbe potuto individuarmi, così mi avvicinai quatto tra le ombre nei pressi della trincea e mi fermai a circa cinque metri. Avevo chiesto ai miei compagni di parlare ad alta voce con le guardie, non solo per poter sentire vagamente cosa si dicevano, ma anche per coprire i miei felpati rumori. Quindi sfruttai una delle molteplici ombre che vi erano tra la prima linea difensiva e la seconda per teletrasportarmici, appena toccai il terreno attivai nuovamente l'arte segreta del mio clan per spostarmi su un'ombra proiettata sulle mura e vi rimasi attaccato grazie al chakra adesivo. A quel punto accellerai rapidamente la mia corsa, impastando una leggera quantità di chakra per rendere ancora più rapidi i miei movimenti [Vel 750 | Basso] Tentai di guadagnare la cima delle mura e, prima di sbucare oltre ai merli difensivi, lanciai il piccolo sasso, che avevo recuperato da terra mentre mi avvicinavo, sulle mura ad una decina scarsa di metri alla mia sinistra nella direzione in cui vi erano alcune case. [Slot Gratuito - Lancio senza finalità offensive | For 600] Una semplice precauzione per attirare l'attenzione di possibili guardie, quindi raggiunto l'apice delle mura avrei compiuto nuovamente due passi di tenebra in rapida successione: il primo per raggiungere l'altra parte della passerella delle mura, il secondo per atterrare sul tetto di una casa che si trovava vicino alle mura e nei pressi di una torre.
    Il respiro non era affannato, il cuore batteva placidamente, come se non avessi fatto alcuno sforzo. Socchiusi l'occhio e mi concentrai solamente sull'udito, volevo capire rapidamente se la mia presenza era stata avvistata e se qualche allarme era stato lanciato. Se così non fosse stato, avrei continuato la mia infiltrazione secondo programma: ovvero andando a studiare il primo pozzo che si trovava esattamente a nord rispetto alla mia posizione. Per farlo avrei dovuto aggirare una torre imponente e quindi, prima di muovermi, avrei cercato la strada più sicura.

    Chakra utilizzato: 4 Bassi
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    In incognito

    3° Post



    La tecnica del rilascio funzionò e l'anziano si liberò dall'illusione che lo imprigionava da chissà quanto tempo ormai. Il suo sguardo cambiò totalmente, così come il suo modo di fare e di parlare. Rabbrividì nel sentire il racconto riguardante la malattia che aveva coinvolto gli abitanti del villaggio, sperando di non finirne vittima a sua volta: morire in quel modo non era sicuramente ciò che desiderava, né tanto meno ricoprirsi di simili foruncoli.
    Era piuttosto certa che la malattia e la setta fossero collegate, anche se non capiva come si potesse far ammalare un intero villaggio in quel modo.

    "...E lui fece qualcosa con la campana. Da quel momento la malattia sembrò… allontanarsi dal villaggio… quasi scomparire. Capite?.. E i malati… ripresero vita. E i foruncoli scomparvero. Capite?..."

    Ecco, quella era una cosa che decisamente non aveva senso. Sapeva che in passato qualcuno era riuscito a far resuscitare i morti, decenni e decenni prima durante la prima grande guerra ninja, ma si trattava di un jutsu proibito estremamente difficile da utilizzare, e che comunque non aveva durata illiminata. Si rivolse ai suoi due compagni di missione, rispondendo in particolare al dubbio di Youshi sul contagio.
    Sicuro che sia davvero possibile contagiarsi? E se le malattie fossero sotto una illusione fin dall'inizio? Un genjutsu che faceva credere di ammalarsi sia alle vittime, sia a chi le vedeva? Non credo sia così facile resuscitare i morti...certo che non è neppure così facile creare una arte illusoria di una simile portata, ma il fatto che la malattia sia scomparsa dopo che questo fantomatico guaritore ha fatto qualcosa alla campana, è strano non trovate?

    "Le campane suonano solo quando viene indetta la messa, 4 volte al giorno: alle 6.00, a mezzogiorno, alle 19.00 e alle 24.00."

    Prese un pezzo di pergamena e vi scrisse sopra gli orari precisi delle messe, assieme ad appunti su ciò che aveva appena detto Suiboro: non sapeva esattamente cosa la aspettasse dentro quel villaggio, ma nel caso in cui finisse con l'essere intontita da qualche tipo di genjutsu almeno in quel modo era sicura di non dimenticarsi le cose più importanti. Arrotolato il pezzo di pergamena lo infilò al sicuro in una delle tasche del suo vestito, così da non perderlo per sbaglio.
    Non le sfuggì l'ultima frase dell'anziano prima di crollare a dormire: vi era un passaggio che permetteva di entrare nel villaggio da uno dei pozzi, oppure si trattava di una serie di tunnel interni al villaggio che portavano ad una piccola base nascosta? Non appena arrivati al villaggio, avrebbero dovuto indagare.
    L'uomo si addormentò e la kunoichi pensò che fosse ben più sicuro farlo dormire sotto quell'albero che non al villaggio, vista la situazione che vi era al suo interno: cercò di coprirlo al meglio con gli abiti che lui stesso indossava, per poi riflettere sulle parole del chunin kiriano.

    Viste le tue capacità nel muoverti furtivamente, credo anche io che separarci possa essere una buona idea. Non sono specializzata nel nascondermi, non so le abilità specifiche di Hideo ma ti saremmo solo di intralcio. Però è fondamentale trovare un modo per comunicare nel caso in cui qualcosa andasse storto. Io posso evocare uno dei miei lupi, che puoi trovarti, lasciarti il nostro messaggio ed eventualmente comunicarmi istantaneamente la tua risposta in ululati che posso decifrare solo io, ma mi servirà qualcosa per permettere loro di trovarti nel caso. Non prenderla a male, non faccio danni estrasse il kunai, si avvicinò al chunin e taglio una piccola ciocca di capelli, in un punto in cui sarebbe stato impossibile accorgersene, per poi legarla assieme e riponendo anch'essa al sicuro in una delle sue tasche Così dovrebbero essere in grado di rintracciarti tramite l'olfatto

    Il resto del piano era molto rischioso E' un piano audace, e solitamente prima di agire in un determinato modo aspetto di aver raccolto più informazioni. Ma se ci separiamo, dovremo avere una linea guida da seguire...prima di muoverci e catturare il sacerdote però preferirei ci incontrassimo di nuovo per fare il punto della situazione su quello che abbiamo scoperto, e poi decidere sul daffarsi, sempre se ne avremo modo. A sud del campanile stando alla mappa c'è un piccolo gruppo di case, vicino ai campi per il bestiame ed il pozzo, potremmo trovarci lì fra 2 ore, così avremo altre 3 ore prima della prossima messa ed il giusto tempo di manovra per decidere se mantenere o cambiare il piano. Se non dovessimo riuscire ad incontrarci, procederemo lo stesso, salvo imprevisti. Temo sia troppo rischioso muoverci subito nel catturare il sacerdote senza aver raccolto altre informazioni o aver esplorato il villaggio e capito se e quanto sono ostili gli abitanti.

    Avrebbe aspettato eventuali proposte o obiezioni, e prima di partire si sarebbe fermata un attimo ad osservare Suiboro, studiandone alla perfezione tutti i dettagli. Composto l'unico sigillo necessario, si sarebbe infine trasformata proprio nel vecchio, aggiungendo però nel caso in cui lui non ne fosse provvisto un mantello con cappuccio, che poteva essere eventualmente tirato su per nascondere lo sharingan nel caso in cui fosse stato necessario attivarlo mentre era sotto copertura. Se il vecchio ne fosse stato sprovvisto all'uscita dal villaggio e glie lo avessero fatto notare, avrebbe semplicemente detto che era uscito con il mantello arrotolato sotto i vestiti e lo aveva tirato fuori causa freddo pungente della sera. Lui credo rimarrà qui per un po', e ci faranno meno problemi se entreremo con un viso conosciuto. Hideo, potrei dire che sei un commerciante che sono riuscito a trasformare in seguace della causa trovava più semplice giustificare l'incontro di un commerciante fuori da un villaggio di quel tipo, che non un forestiero senza scopo.


    --------------------------------------------------


    Avvicinandosi al villaggio non percepì nessuno di particolarmente pericoloso, sembrava abitato da persone normali che non avrebbero rappresentato un gran problema presi singolarmente o in piccoli gruppi, ma potevano essere pericolosi tutti assieme, soprattutto se ormai erano tutti fanatici religiosi come diceva il vecchio, forse disposti persino alla morte come i Kamikaze pur di proteggere la loro causa.
    Non ci sono fonti di chakra potenti o pericolose per noi, sembrano tutti normali contadini o poco più. Sono in parecchi quello si, ma non credo si aspettino un attacco o una infiltrazione da parte di un gruppo di shinobi come il nostro. Ci sono alcune manifestazioni di chakra in mezzo alla foschia che non riesco a definire con perfezione, forse dei sigilli. Per quanto riesco a percepire nel villaggio ci sono almeno una quarantina di persone quando Yoshi glie lo domandò, indicò nel modo più preciso possibile la posizione di guardie ed abitanti che aveva individuato

    Entreremo anche noi da sud, sperando non ci facciano troppi problemi fin dall'inizio. Poi ci dirigeremo verso il pozzo a nord ovest e potremmo anche dare un occhiata al perimetro della grande casa e capire quanto è sorvegliato. Non fate troppo affidamento sulle mie capacità da sensitiva quando saremo vicino a delle persone, per capire determinate cose devo concentrarmi in maniera evidente o attivare lo sharingan, ho comunque tenuto il mantello apposta, eventualmente posso provare ad nascondermi il viso con il cappuccio se servisse.
    Hideo, passando tu per un nuovo proselite, forse ha più senso sia tu a fare eventuali domande, che ne dici? Sarebbe strano se le facessi io come abitante, dovrei conoscere tutti, anzi forse è meglio che io interagisca il meno possibile finché trasformata per evitare di incontrare persone che conoscono bene Suiboro.


    Dopo pochi istanti il chunin kiriano scomparve letteralmente dalla loro vista, impressionata dalle sue capacità: una abilità decisamente utile in una situazione come quella, che sperava gli avrebbe permesso di ottenere tutte le informazioni necessarie. Ci vediamo fra un paio di ore nel punto stabilito disse prima che lo shinobi scomparisse completamente dalla loro vista, per poi rivolgersi a Hideo Tocca a noi ora era tesa, ma lo nascose al genin, non avrebbe aiutato nessuno in quella situazione. Si sforzò per assumere il più possibile la posizione corporea del vecchio prima che lo facessero uscire dall'illusione, tentando di imitare anche lo sguardo vacuo: la sua speranza era che molti abitanti del villaggio fossero intontiti dal genjutsu come era Suiboro poco prima, questo avrebbe reso tutto più semplice.
    Avvicinandosi all'entrata se fosse stato interpellata dalle guardie e gli fossero state chieste informazioni sul giovane con lui, li avrebbe poi guardati con sguardo annebbiato ...un nuovo proselite, capite?... iniziò, ...venuto per commerciare...io convinto...a entrare nel culto cercò di imitare alla perfezione anche il modo di parlare del vecchio quando lo avevano conosciuto ...vieni...vieni...conoscere villaggio... disse facendo cenno al kiriano di seguirlo, per poi proseguire verso l'interno in maniera totalmente tranquilla, intonando la stessa preghiera che aveva fatto l'uomo davanti all'albero, sperando che fosse una sua nenia tipica Crescono... le mele... ad aprile... A maggio... le pere... crescono...
    Se tutto fosse andato per il verso giusto i due avrebbero proseguito, Kairi avrebbe ignorato chiunque li circondasse in apparenza ma studiando in realtà ogni movimento o dettaglio attorno a loro. Evitando per il momento il tempio, ma comunque indicandolo e facendo finta di spiegare a Hideo come era organizzato il villaggio, dicendo orari di messe ecc. così da trarre in inganno eventuali ascoltatori o sguardi indagatori, avrebbe poi tentato di raggiungere assieme al suo compagno di missione il pozzo a nord ovest.
    Se vi fossero riusciti vi si sarebbe poi affacciata, cercando di scrutare all'interno e capire qualcosa in più. Con nonchalance avrebbe attuato una piccola strategia, utilizzando un sasso nascosto nella manica destra preso poco prima di entrare nel villaggio: appoggiando il braccio sul bordo del pozzo lo avrebbe fatto semplicemente scivolare dentro esso, rimanendo in attesa del tonfo nell'acqua o su una superficie solida. In entrambi i casi avrebbe canalizzato un po' di chakra negli occhi, cercando di capire cosa vi fosse nascosto al suo interno. [Visione Notturna]

    Chakra rimanente 73 e 3/4 bassi



     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    400
    Reputation
    +83

    Status
    Offline

    Il Volto Della Malattia

    III: Il Vecchio ed il Mercante



    Rimasi in silenzio mentre i due Ninja con molta più esperienza di me iniziarono a discutere sul piano da mettere in atto. Alla fine ero effettivamente il meno addestrato, soprattutto per quanto poteva riguardare un'infiltrazione ma non potevo sicuramente tirarmi indietro. La mia attenzione continuava ad essere rubata da entrambi, in un caso per rispetto verso un coetaneo arrivato così avanti nella gerarchia del villaggio e con delle capacità incredibili. Dall'altra invece mi ritrovavo davanti ad una Kunoichi per ora ancora abbastanza sconosciuta ma che mi fece riaffiorare nella mente i ricordi della missione che avevo svolto a Konoha con i due ragazzi.. Ameno uno dei due aveva sicuramente lo stesso suo cognome famoso ma non aveva mostrato grandi capacità se non quelle di un normalissimo studente dell'accademia. Chissà se questa volta avrei finalmente visto il grande spettacolo dei misteriosi occhi di quel clan.. Bene, sono d'accordo. con entrambi e il piano mi sembra solido. Quando saremo all'interno mi sarà difficile far passare inosservata l'aquila quindi non potremo avere degli occhi dall'alto a proteggerci.. prestiamo un'attenzione maggiore a possibili trappole anche all'interno del villaggio.. Sapratutto nelle vicinanze dei pozzi, è poco credibile che i nostri nemici non siano a conoscenze di un possibile passaggio di quel tipo e in quel caso avranno sicuramente preso delle precauzioni. A quel punto canticchiai nella mente il suono delle campane che avevamo sentito e ci ragionai un po' Effettivamente più che una malattia si potrebbe pensare ad un genjutsu legato alla melodia delle campane, il medium potrebbe essere molto facile da interrompere andando a tranciare il pendolo all'interno così che anche se azionate non emettano più le loro note. Nel caso comunque mi fido di te per evitare il piccolo inconveniente di finire sotto l'effetto di quella maledizione. Feci un sorriso a Youshi, non avevo idea se i tappi per le orecchie creati da Kairi fossero abbastanza per evitare completamente il problema del suono ma con una soluzione più drastica come quella di rendere silenti le campane sarei stato molto più sicuro. Beh, caro Suiboro, non ci resta che tirar fuori tutte le nostre doti attoriali, speriamo che bastino per convincere quei bifolchi.

    Ebbene quindi ci incamminammo verso il villaggio/fortezza senza nessuna difficoltà in vista fino all'arrivo effettivo a quelle che erano le porte del villaggio. Cosa ci dovevamo aspettare all'entrata? Come avrebbero reagito gli uomini presenti in quel luogo? Non potevo di certo presentarmi con un aquila e un ulteriore uomo quindi prima che il portone fosse in vista, decisi di ritirare nei rotoli i miei due Mondi, facendoli sparire nuovamente ma tenendoli pronti per un eventuale evocazione nel caso fosse servito.

    Nel caso qualcuno ci avesse fermato all'altezza del portone Kairi avrebbe sfoggiato una incredibile sceneggiata per somigliare il più possibile al vecchio con cui avevamo parlato. Aveva iniziato a guadagnare qualche punto di stima, sembrava saperci fare in queste situazioni.. Io invece avrei affrontato la situazione in base alle risposte delle guardie. Nel caso anche loro avessero avuto gli stessi problemi nel comunicare in modo consono alla situazione e quindi probabilmente anche loro sotto l'influenza del probabile genjutsu avrei continuato la pantomima di Kairi, cercando di comunicare anche io in modo sconnesso in caso mi avessero interpellato. Altrimenti, notando invece una certa coerenza nelle parole delle guardie avrei cambiato di poco il mio approccio e sarei rimasto in silenzio, con gli occhi fissi verso la direzione di cammino, cercando di evitare qualsiasi esternazione e rimanendo in silenzio se non interpellato. Tra me e me pensavo che un genjutsu così formidabile avrebbe avuto degli effetti ancora più potenti su qualcuno di non abituato come Suiboro e di conseguenza avrei dovuto far finta di avere degli effetti ancora più potenti sul mio corpo. In caso fossimo riusciti ad entrare all'interno del villaggio mi sarei un attimo rilassato e, a bassa voce, mi sarei rivolto a Kairi Ottimo lavoro, il primo passo è fatto.. era proprio come mi sarei immaginato Suiboro.. fatto come una pigna. La tensione era alta, sentivo costantemente quella sensazione di paura che ti torce lo stomaco e con quella battuta avrei cercato di sdrammatizzare un po' la situazione alquanto complicata per me ma che sembrava una passeggiata per Kairi. Che fosse abituata? non lasciava trasparire nulla di nulla, ero davvero solo io che sentivo quella pressione?. Youshi intanto avrebbe dovuto infiltrarsi in solitaria ma non ci pensai molto. alla fine era il miglior assassino che conoscevo e una infiltrazione di quel tipo doveva essere una bazzecola per lui.

    Mentre ci dirigevamo al pozzo, continuando con la messa in scena del mercante a cui andava spiegata la conformazione del villaggio, cercai di tendere un orecchio per captare qualche conversazione e cercare quindi di capire la condizione degli altri abitanti del villaggio. Si trattava di altri uomini sotto il controllo del genjustu o stavano bene e non erano sotto il controllo di questa entità malvagia? In più avrei continuato a sondare il territorio, mentre kairi si occupava del pozzo, cercando di identificare possibili trappole e o persone diverse dai soliti cittadini, magari qualcuno con la tunica simile a quella di un sacerdote o simili. Se Kairi si fosse allontanata dal pozzo non avendo trovato nulla di interessante avrei spinto per avvicinarci alla chiesa, continuando le mie ricerche su persone e possibili conversazioni che potevano attirare la mia curiosità. [Abilità Utili]

     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Colui che è

    Group
    Giocatori
    Posts
    18,065
    Reputation
    +217
    Location
    Luce di stelle

    Status
    Anonymous

    Il Volto della Malattia


    Post 3 - Il villaggio nascosto




    Grazie alle informazioni fornite dal vecchio, che si era addormentato fortemente sotto l’albero e sembrava poco, ma sicuro, che nessuno l’avrebbe risvegliato, il trio di ninja accademici poté stilare una prima versione del piano. Certo, come disse il più esperto tra loro, esso doveva restare comunque flessibile e il piano doveva adattarsi a varie situazioni, perché nonostante la mole fornita dal vecchio, di sicuro c’erano cose che erano rimaste sconosciute.


    [Youshi-kun]



    D’altro canto, come capire se un piano avrebbe funzionato o no? Tanto valeva metterlo in atto e così fu. Sicuramente, il più agiato tra loro, quello che si sentiva nel suo habitat naturale in quella missione, era Youshi. Egli si mosse rapido e leggero, come un’ombra coperta dalla notte; un vero ninja, che sembrò fondersi con il Nero stesso fino a diventarne una parte.

    Per lui andò come preventivato: il ninja oscuro, di materia nera fatto, entrò nel villaggio da Sud-Est. Non venne visto nessuno, perché nessuno lì aveva le capacità per scovarlo. Inoltre, non sembrava nemmeno che vi fossero stati posizionati ninja con capacità di percezione del chakra tali da scoprirlo… Altrimenti, già prima, quando Kairi si era avvicinata al villaggio con l’intenzione di “sondarlo”, sarebbe potuta finire male. Comunque fosse, il suo lancio di sasso non provocò quasi nessun risultato. Solo una guardia volse lo sguardo da quella parte, fece un cenno con le spalle e continuò il suo giro di ronda.

    Così Youshi poté fare ciò che aveva pianificato, senza alcun problema, senza inciampare in ulteriori trappole, e senza alcuna grande difficoltà a sbarrargli la strada.

    [NOTA]



    [Hideo e Kairi]



    Gli altri due scelsero un’opzione diversa. Kairi prese le sembianze del dormiente Suiboro, mentre Hideo… Beh, Hideo rimase Hideo. Così i due si avvicinarono al portone e bussarono. Dall’altra parte sentirono dapprima un mix di voci, che s’interruppe rapidamente. Di certo non si aspettavano delle visite. Non a quell’ora, poi. Percepirono prima dei passi e poi videro il portone aprirsi.

    Dall’altra parte il nostro duo accademico composto da attori vide 3 figure: uno era biondo, alto e magro; uno era moro, grasso e basso; uno aveva una cicatrice in diagonale sul volto, un occhio solo (al posto dell’altro c’era, letteralmente, il vuoto) e un’alebarda, mentre gli altri due avevano due balestre già cariche.

    - Uhm… - Disse il tizio con la cicatrice guardando i due nuovi arrivati. - Suiboro? - Domandò.
    - Tua moglie… Ti cerca, - disse il biondo abbassando la balestra, come se avesse appena percepito la scomparsa del pericolo.
    - Di nuovo sei andato via… - Constatò il moro scuotendo il capo. - Il Sommo già ti aveva detto di non farlo… E tu lo fai sempre. - Abbassò la balestra anche lui.
    - Non gli hanno fatto il Dono… - Scosse il capo il tizio con la cicatrice per poi grattarsi il culo con la mano libera dall’alabarda.

    Quando il fake-Suiboro presentò il nuovo amico e decise che era arrivato il tempo di fargli vedere il villaggio, il tizio a capo di quella compagnia si annusò il dito, gli si pose davanti e gli sbarrò la strada con l’arma.

    - Fermi! - Ululò irritato. - Hmm, - constatò poi portandosi una mano al mento. - Che voce strana… - Sussurrò per girarsi verso i suoi 2 compagni. - La sentite?.. A me sembra troppo… alta… O cosa… I maschi non parlano… Così. -
    - Ma lui è vecchio, - aggiunse il biondo. - E beve… hehehe… -

    Il parlecchiare caotico del fake-Suiboro non cambiò la situazione in nessuna direzione. Vedevano dinnanzi a sé il vecchio che conoscevano tutti e 3, come sovviene in un piccolo villaggio in cui tutti si conoscevano a vicenda, ma soprattutto il tizio con la cicatrice non era convinto di quello che sentiva. Gli altri due, invece, lo guardavano straniti, quasi come per chiedersi che cazzo stesse dicendo.

    [NOTA]

    - Hmm… - Scosse di nuovo il capo il tizio con la cicatrice. - No… La ascolto da 10 anni… la cazzo di voce di Suiboro… la so a memoria… sento puzza… E non è la vostra… E nemmeno la mia… - Si grattò il culo di nuovo.

    Non sembrava comunque convinto, quello che era il capo del trio. Ma se da una parte c’era il duo di attori che non avevano le competenze adatte per esserlo, dall’altra parte di certo non c’erano dei geni in grado di scovare totalmente dei malfattori.

    Alla fine, il capo prese la decisione che gli parve la più saggia:

    - Perquisitelo. Poi portatelo… prima dal Sommo… e se va bene, da sua moglie… O il contrario... Che lo cerca da ieri… -

    Il biondo, quindi, avrebbe puntato la balestra proprio verso il centro del petto del fake-Suiboro, mentre il moro e grasso avrebbe iniziato a mettere mani. Sbruffando. In maniera disattenta. Senza capire il perché e come e dove. Avrebbe toccato leggermente le caviglie del fake-Suiboro, quasi come per capire se non ci avesse dei pugnali, poi una toccatina sotto le ascelle e infine un movimento superfluo, quasi come una carezza, sulle tasche.

    - Niente, - avrebbe dunque sentenziato. Ma, a essere sinceri, anche se Kairi avesse voluto portarsi in tasca un elefante, lui non lo avrebbe comunque trovato. Semplicemente non era interessato a “palpare” un vecchio. Se avesse saputo che quello era tutt’altro che un vecchio… Beh, tutt’altra storia!

    Lo sguardo del cicatrizzato quindi si sarebbe posato sull’altro. Il “Proselite”. Questi sembrava “normale”, per quanto normale si poteva essere da quelle parti. Tuttavia, era nuovo. E quello era un problema. Perché il nuovo era venuto in un villaggio “chiuso”, che ormai per molte settimane era rimasto isolato e fine a sé stesso, in cui nessuno entrava e da cui in pochi uscivano. E poi era accompagnato da un Suiboro che aveva qualche evidente problema con il timbro vocale.

    - Commerciare? Qui?.. Ma qui… Nessuno lo fa… da mesi… Hmm… Di dove sei? - Avrebbe domandato grattandosi la testa pelata. Il Sommo stesso aveva detto che prima o poi il Culto sarebbe diventato famoso in tutto il Continente… ma così presto? E, poi, dove diavolo lo aveva raccattato Suiboro? In quale Taverna, di là, oltre le mura?

    - Non so se il Sommo permette ai nuovi di entrare… nella comunità… Siamo speciali… Unici… E poi… Non si commercia qui… Tutto quello che ci serve… c’è già… - Avrebbe detto indicando il villaggio. - Siamo perfetti noi… - Avrebbe sorriso. - Le regole sono semplici: se vuoi stare con noi… puoi diventare una Guardia del Sommo… come noi 3… - Ridacchiò guardando gli altri due. - Insomma… soldati eltiari… elatiari… eltari… elisiatari… o come cazzo si dice… - Sìsì! - Aggiunse il biondo con un enorme sorriso stampato in faccia. - Oppure puoi… accettare il Dono... Tra l’altro… la messa è a mezzanotte. [Non fra molto.] -

    - Penso che dobbiamo portare dal Sommo anche lui… - Avrebbe aggiunto il moro dandosi una grattatina al culo anche lui prima di perquisire Hideo. Lo avrebbe fatto con un’attenzione ancora minore. A malapena si sarebbe piegato per toccare le gambe, poi il petto, una carezza sulla schiena e via. - Dovrebbe ricevere il Dono… - - Il Dono… - Avrebbero aggiunto gli altri due agitando la testa quasi al contempo. - Se non sei una Guardia, prendi il Dono… Vero Suiboro? -

    - Mi sa che lo prendi… sempre… anche se sei speciale… come noi 3… Ma di meno… Capisci? - Avrebbe chiesto il cicatrizzato grattandosi questa volta la pancia, ma senza ottenere risposta.

    Insomma, se si aspettavano di trovare al portone 3 coglioni, di sicuro era andata male, perché di coglioni c’è ne erano solo 2. Alla fine dei conti, c’era un motivo per cui alle Guardie del Sommo era permesso non frequentare le liturgie. E nessuno sano di mente avrebbe realizzato una fortezza ponendovi delle Guardie nello stato mentale di Suiboro… A meno che quel qualcuno non fosse stato un tizio a cui piaceva perdere le battaglie, le fortezze, la vita e tutto il resto.

    E ora tutti e 3 dovevano decidere cosa fare.

    Youshi, se aiutare i suoi compagni o no.

    Hideo e Kairi, come agire. La situazione per loro era strana: si trovavano dentro al villaggio, a pochi passi dal portone. Vedevano puntate contro di loro le balestre delle due guardie, che ormai li guardavano con fare poco attento, ma avevano anche attirato le attenzioni di altri [soldati lì presenti,] che ora li scrutavano con fare curioso, sebbene non minaccioso. E se molti conoscevano Suiboro, lo stesso non si poteva dire per Hideo, il “Nuovo”, che richiamava su di sé la maggior parte delle attenzioni delle Guardie lì presenti per pura curiosità.

    Proprio lui, ancor più che il fake-Suiboro, era ora sotto la luce dei riflettori e non si poteva che non vi fossero sguardi nervosi, tesi, arrabbiati verso di lui.

    - Su… muovetevi… andate… - avrebbe detto il biondo mettendosi dietro al fake-Suiboro, con la balestra semi-abbassata, mentre il moro, con la sua balestra, si sarebbe messo dietro a Hideo. Anche lui con la balestra quasi totalmente abbassata, che puntava il terreno. - Vedrai… il Sommo… ti piacerà… straniero… è un miracolo vivente! Miracolo! - - Miracolo… vero… - fu d’accordo il biondo. - Miracolo... dei Miracoli! -

    A quel punto la scelta era nelle loro mani. Accettare la camminata? Dividersi? Tornare indietro? Fare casino?

    Infinite erano le possibilità e infinite le strade di Dio.

    [NOTA]



    Edited by leopolis - 16/11/2023, 14:03
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    339
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    病気の顔

    Byōki no kao

    III

    Volsi lo sguardo verso la kunoichi di konoha e sorrisi calmo rispondendole: La mia affermazione non nega la possibilità che si possa trattare di un genjutsu attesi un momento Oh non è nemmeno così difficile dissi lanciando uno sguardo a Hideo quando la chunin di konoha parlò di resuscitare i morti. Non molto tempo prima, infatti, Hideo aveva assistito in prima persona al ritorno in vita dell'amministratore di Kiri ucciso per mia mano, piegai le labbra in un mezzo sorriso ricordando quel giorno. Comunque sia non possiamo escludere né l'una né l'altra ipotesi, non finché non avremo ulteriori prove

    Quando la ragazza propose di prendere una mia traccia olfattiva rimasi stupito dalla leggerezza con cui lo disse e, una volta avvicinatasi impugnando il kunai verso i miei capelli, afferrai rapido il suo polso in una stretta salda ma senza stringere. [Slot Difesa - Rifl 625] Ti ringrazio per la premura, ma non sono disposto a lasciare mie tracce ad una sconosciuta, nemmeno se è accademica e soprattutto se è di konoha un sorriso leggero comparì sul mio volto, malgrado la gravità delle mie parole e il mio secco rifiuto. Quindi lasciai la presa sul suo polso Oltretutto il mio addestramento ha fatto sì che sia difficilmente percepibile anche all'olfatto più fino Non avrei mai permesso ad una kunoichi della foglia di possedere una traccia del mio odore, per quanto flebile. Se hai un lupo abbastanza piccolo che possa stare nascosto sotto il mio mantello allora va bene, altrimenti ritengo sia più saggio che mi muova da solo
    Per quanto riguardava il punto d'incontro dopo l'infiltrazione, concordai con qualche cenno del capo.

    [. . .]

    L'infiltrazione fu rapida ed efficace, nessun allarme scattò né altri segnali diedero adito alla possibilità che fossi stato scoperto. Inspirai ed espirai calmo guardandomi attorno, il gruppo di edifici su cui mi trovavo erano probabilmente semplici abitazioni e non si presentavano minacce dirette a me e alla missione.
    Fu il vociare via via più intenso ad attirare la mia attenzione verso il cancello: qualcosa era andato storto nel tentativo del resto del team di infiltrarsi nel villaggio. Osservai la situazione dall'alto, per quel poco che potevo vedere con la vista limitata dai tetti limitrofi, ma non vi era alcun segno di lotta. Se delle capacità della kunoichi, non conoscendola, potevo avere qualche dubbio, dall'altra ero piuttosto sicuro del sangue freddo di Hideo, il primo genin della nuova generazione kiriana. E, se non avevano deciso di ingaggiare battaglia, significava che non era ancora arrivato il momento di esporsi. Il baccano attirò diverse guardie, che vidi camminare in direzione della strada principale, questo mi avrebbe permesso forse di agire indisturbato o, meglio, di poter godere dell'inaspettato diversivo.
    Sorrisi indossando la maschera delle squadre speciali e impastando una leggera quantità di chakra che andò a schermare il mio tan tien. [Slot tecnica Avanzata | Cammino della morte] Il diversivo, infatti, da una parte avrebbe potuto attirare l'attenzione delle guardie, dall'altro avrebbe potuto alzare il livello di tensione, per questo motivo decisi di rendermi invisibile agli occhi di un possibile sensitivo.
    Dopo l'attimo di concentrazione che quella tecnica mi richiese, mi mossi rapido, ma senza foga stando attento a ciò che mi circondava. Avrei seguito il percorso che avevo indicato ai miei due compagni di squadra, feci un'unica variante che aveva attirato in quel momento la mia attenzione: la torre più grande del villaggio che si trovava lì vicino. Non avrei perso tanto tempo a perlustrarla dall'interno, era mia intenzione dare solo un'occhiata dall'esterno, magari attraverso qualche finestra, per capire che utilità avesse per il villaggio. Per farlo mi avvicinai di soppiatto, balzando da un tetto all'altro e, siccome non si trovava particolarmente distante da uno di questi, con un unico salto avrei cercato di raggiungere le parte esterna della torre. Lì, grazie al chakra adesivo, mi sarei mosso a filo di muro sulla struttura lignea: aveva una base in pietra e il resto della torre era composta da legno. Tesi l'orecchio cercando di cogliere qualsiasi rumore potesse provenire dall'interno e, con le dovute precauzioni, mi mossi verso la cima, stando sul lato della torre che dava verso l'esterno del villaggio, sbirciando dalle uniche finestre presenti nell'edificio. Se qualcosa mi avesse segnalato la presenza di qualche persona lì in cima, avrei posto ancora più attenzione e, una volta individuato sommariamente la sua o la loro posizione, mi sarei mosso in direzione diametralmente opposta prima di dare una rapida occhiata. Colsi l'occasione di poter osservare il villaggio dell'alto per ingerire un tonico, il suo effetto fu rapido e il mio sguardo avrebbe potuto osservare la fortezza senza alcun limite dato dal buio o la fitta nebbia, nella speranza di notare cose che potevano essere sfuggite al volatile di Hideo. In particolar modo cercai di osservare la dimora/fortezza dove il Bersaglio risiedeva. [Tonico dell'Occhio della Nebbia] Dopo di che, se nulla avesse attirato la mia attenzione precedentemente all'interno della torre, sarei ridisceso proseguendo l'itinerario.
    Come mi era stato segnalato da Hideo, a seguito della perlustrazione del suo falco, vi erano diverse trappole all'interno del villaggio e la sua descrizione pareva propendere per delle trappole a ghigliottina per lupi o cani. Avrei dovuto porre molta attenzione mentre camminavo tra l'erba, poiché il pericolo che queste fossero nascoste nel prato era sicuramente alto. [Percezione 9]
    Proseguii in direzione Nord, verso il primo pozzo che ci era stato segnalato. Nei pressi della fonte di acqua vi era una zona del villaggio in cui vi erano dei capi di bestiame e, non molto distante, una torre meno alta di quella che avevo perlustrato precedentemente. Cercando di sfruttare i punti d'ombra dell'ambiente mi avvicinai al pozzo e, rapidamente, mi ci infilai dentro sfruttando il chakra adesivo per non cadere rovinosamente. A quel punto sarei sceso per qualche metro o fino al livello dell'acqua, studiandone la struttura. Se nulla avesse attirato la mia attenzione, sarei risalito lentamente, cercando di captare possibili rumori provenire dalla superficie.
    La destinazione successiva sarebbe stato il campanile e il pozzo lì vicino. Per arrivarci mi sarei mosso a mezza altezza attorno, ma mantenendo qualche metro di distanza, dallo steccato che delimitava lo spazio di terra dedicato alle bestie. Lì la nebbia era decisamente più fitta che in altri luoghi del villaggio. Per questo motivo avrei dovuto porre ancora più attenzione, non scartando l'ipotesi che qualche traditore del mio villaggio coprisse luoghi sensibili allo sguardo di curiosi. Da quella distanza potei vedere una strada sterrata infilarsi nel banco di nebbia, avrei dunque potuto incontrare qualche guardiano o membro del villaggio durante l'attraversata. Attesi qualche attimo e poi decisi di muovermi, i miei passi rimasero misurati e se le orecchie erano tese nel cercare di cogliere rumori o minacce, lo sguardo perlustrava la zona in cerca di trappole. Se qualche rumore avesse tradito la presenza di altre persone o guardiani, avrei impastato rapidamente del chakra e, con uno scatto fulmineo, avrei cercato di avvicinarmi il più possibile alla zona del campanile. [Slot Tecnica | Scatto Rapido] [Movimenti Silenzioso - Più Veloce] [Caratteristiche Movimento] Se invece non ci fosse stato alcun pericolo di incrociare potenziali nemici, avrei continuato la mia attenta avanzata verso il campanile.
    Se fosse andato tutto liscio come l'olio mi sarei trovato nei pressi della fonte del genjutsu che qualche ora prima avevamo percepito, tra le mani rigirai gli improvvisati tappi per le orecchie, sapendo che potevano rappresentare una vaga speranza nel non rimanere intrappolati nell'illusione. La messa successiva non doveva essere molto distante, ma se avessi avuto ancora la possibilità e la strada si fosse dimostrata sgombra da minacce o trappole, mi sarei mosso di soppiatto - sempre cercando di sfruttare i punti bui delle strada e dei campi - verso il pozzo e, se il primo si fosse rivelato un buco nell'acqua, avrei compiuto la stessa operazione anche in quello. Dopo di che avrei tentato la scalata esterna del campanile, grazie al chakra, cercando di giungere alla sua cima.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    400
    Reputation
    +83

    Status
    Offline

    Il Volto Della Malattia

    IV: Infiltrazione Mancata?



    Ebbene si, capii molto velocemente che la nostra strategia avrebbe fatto acqua da tutte le parti quando, davanti alle guardie, Kairi cercò di modulare la voce di Suiboro, emettendo però quelle parole con una voce un tantino troppo femminile per i gusti dei brutti ceffi che avevamo davanti. Portai la mano un po' più vicina al rotolo di richiamo, pronto per difendermi da possibili attacchi per la perdita della copertura ma in realtà capii anche che le persone che avevamo davanti non erano certo dei grandi investigatori o geni del crimine. Per loro semplicemente era strano che la sua voce fosse così e forse potevamo in qualche modo giocarci qualche carta con loro, per evitare di finire trivellati di frecce ancor prima di aver fatto qualche passo nel villaggio. Ecco, lo sapevo! anche qui la mia sfortuna mi perseguita! portai una mano sulla fronte cercando di sembrare abbattuto dalla situazione. Tenta la fortuna in quel dell'Erba mi hanno detto dopo che la mia carovana è stata completamente spazzata via durante il colpo dei Kurotempi di un anno fa. DI sicuro in quel luogo devastato dalla guerra avranno sicuramente bisogno delle famose armi dei Kakita. Incredibili spade capaci persino di spezzare quelle semplici Katane usate dai più. Guardai poi Suiboro con quello che poteva essere uno sguardo di rabbia e frustrazione e dopo tutto questo cosa mi capita? un vecchio con problemi di voce che rischia di farmi finire sotto dieci metri di terra morto? a quel punto non mi potevo tirare più indietro dalle fandonie che stavo raccontando e alle loro domande seguenti cercai di continuare a mettere su qualcosa di credibile. Vedete, vengo da un villaggio sulle coste del Paese della Cascata, e ho speso tutti i miei risparmi rimanenti per un carico di queste leggendarie spade. Ho bisogno di venderle per rientrare di tutto quello che ho perso.. Altrimenti come potrò sfamare la mia famiglia? A quel punto le guardie iniziarono a ipotizzare anche una mia entrata nel villaggio come guardia del sommo, proprio il lavoro che facevano loro. lo interruppi subito per tenere la mia sceneggiata in piedi. Potrò portare la mia famiglia qui? avere un lavoro rispettato e ben pagato con cui provvedere a loro potrebbe essere la soluzione ai miei problemi! l'idea finale delle guardie comunque di portarci direttamente dal sommo, così che lui potesse avere l'ultima parola e, questa possibilità, non mi dispiaceva nemmeno tanto. Avremmo dovuto comunque entrare in contatto con questa persona e, mentre Youshi si infiltrava in maniera più consona alle sue abilità, forse noi saremmo riusciti ad avere qualche informazione in più su questo Sommo di cui tutti parlavano. Guardai velocemente Suiboro per provare a capire cosa volesse fare e, semplicemente non notai indecisione quindi alla loro richiesta di partire non feci obbiezioni. Conoscere il sommo? si tratta del capo del villaggio? assolutamente si, anzi sono qui proprio per questo.. Immagino sia proprio lui che decide se entrare in commercio con qualcuno o no.. Magari posso chiedere direttamente a lui se il villaggio è interessato alla mia merce. Per lo più da quello che avete detto questo uomo sembra essere molto disponibile e incredibilmente di buon cuore.. Sono fiducioso che una volta sentita la mia storia mi aiuterà a rimettermi in piedi.. cosa ne pensate?

    Il moro che mi scortava aveva la balestra abbassata proprio a dire che in quel momento e frangente non eravamo in un immediato pericolo ma passeggiando per il villaggio riuscii a notare parecchi sguardi che mi mesero un po' in soggezione. SI trattava effettivamente di odio verso i forestieri e di conseguenza me soltanto visto che Suiboro era nato e cresciuto li per quanto ne sapevo. Sempre mantenendo i sensi acuiti in modo da non perdermi nessuna avrei cercato di capire quali potessero essere i pericoli più immediati e le eventuali strade per una fuga roccambolesca ma dovevo trovare anche il modo di comunicare la nostra posizione al nostro caro infiltratore preferito. Fu quando vidi bene il tempio che mi fermai un secondo, cercando di fingere stupore alla vista della struttura. Wow! Per fortuna ci avete fatto passare di qui, le costruzioni del paese dell'Erba sono sempre iconice e speciali! Avrei parlato ad alta voce, quasi urlando in modo che, se Youshi fosse stato abbastanza vicino da sentire la mia voce avesse avuto un riferimento della nostra posizione e, continuando con lo stesso tono avrei aggiunto qualcosa per provare a dargli un ulteriore informazione, la nostra meta ultima. Lo avete eretto dopo l'arrivo del Sommo? Per tutti i Kami non vedo l'ora di conoscerlo! [Note]

     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Dracarys

    Group
    Giocatori
    Posts
    6,930
    Reputation
    +18
    Location
    Ravenna

    Status
    Offline

    Infiltrati?

    4° Post



    Si stupì della reazione di Youshi. Erano in missione assieme, e come aveva ben specificato fin dall'inizio era fondamentale fidarsi dei suoi compagni perché si potesse ottenere il miglior risultato possibile, ma era chiaro come il chunin kiriano non fosse di quella idea. Ed a ben pensarci, in linea di massima tutti i kiriani che aveva conosciuto erano così, poco inclini alla fiducia e tendenzialmente riottosi. La colpì soprattutto una parte delle sue parole, quel "soprattutto se è di Konoha". Non oppose resistenza quando il ragazzo afferrò il suo polso, non era lì per discutere, ma nemmeno era disposta a lasciar correre le affermazioni fatte poco prima.
    Come preferisci. Ma anche se i miei lupi fossero in grado di trovarti, credo tu sia troppo paranoico e anche un po' egocentrico: non hai nulla di così interessante da doverti tenere tracciato finita la missione appena il suo polso fu libero, ripose quindi il kunai Nessun lupo così piccolo, mi spiace rispose secca, e vista la fiducia che riponeva in lui Youshi, contestualmente cominciava anche a calare la sua fiducia in lui, e mai gli avrebbe affidato una sua evocazione a quel punto Sarai tu a trovare noi in caso di necessità, se salterà il rendez-vouz concluse infine, non senza un senso di pesantezza addosso: era abituata ad affrontare missioni simili assieme a gente di cui si fidava e che si fidavano di lei, quella reazione invece le faceva temere che, in caso di reale necessità, non era certa avrebbe ricevuto aiuto dai due kiriani.

    ---------------------------------------------------------



    MALEDIZIONE!

    Imprecò mentalmente non appena si rese conto dello sbaglio fatto. Per qualche assurda ragione, era sicura al 100% che la tecnica di trasformazione modificasse anche la sua voce oltre che il suo aspetto: aveva commesso un errore di valutazione che poteva costare caro, e severa come era con sé stessa difficilmente se lo sarebbe perdonata, soprattutto considerato che vi era un genin lì con lei di cui si sentiva in qualche modo responsabile.
    Gli uomini non sarebbero stati difficili da battere visto ciò che aveva percepito poco prima, ma iniziare il combattimento in quel momento avrebbe causato un grande marasma attirando buona parte se non tutta l'attenzione del villaggio su di loro, mandando completamente a monte la loro copertura. Non era quello il loro obiettivo in quel momento.

    Fortuna volle che 2 delle 3 guardie non fossero esattamente dei 100, ed oltre al timbro di voce diverso la trasformazione fece il suo lavoro, coprendo ciò che doveva durante la perquisizione, non che fosse stata con grande attenzione. Toccava a Hideo in quel momento cercare di mantenere il più possibile la copertura ora, parlare ancora avrebbe solo rischiato di complicare ancora di più la loro posizione precaria. Il genin kiriano capì al volo la situazione e fece esattamente ciò che era necessario, una magnifica messa in scena teatrale e vittimistica che avrebbe convinto anche lei, se non fosse stata a conoscenza della situazione.
    Lo shinobi aveva avuto la sua stessa idea, mantenere la copertura e farsi scortare dal sommo: non era quello il suo piano iniziale, ed avrebbe voluto avere più tempo per indagare e raccogliere qualche informazione in più, ma sapeva bene che quando si trattava di missioni di questo tipo l'imprevisto era sempre dietro l'angolo, e improvvisare era la chiave del successo.
    Non disse nulla alle parole di Hideo, guardando con fare perplesso le guardie quando dissero che non riconoscevano la sua voce, come se non stesse capendo il perché di tanti dubbi, e quando i due li scortarono verso il Sommo semplicemente non oppose resistenza: non aveva idea di cosa intendessero per il "dono" ed era meglio non improvvisare nuovamente, sperando che i 2 che li scortavano, che non sembravano granché svegli, non affrontassero più l'argomento.

    Vista la situazione, c'era poco altro che potesse fare se non annuire alle parole del genin e farsi scortare a sua volta verso il sommo. Toccava a Youshi continuare a perlustrare, non sembravano essere scattate nuove allerte oltre ciò che era successo alle mura quindi sperava che il chunin fosse ancora in giro ad indagare. Il loro rendez-vouz era inevitabilmente saltato, ma sarebbero arrivati subito dal sommo senza attuare altre strane strategie e se da una parte la cosa la preoccupava, dall'altra poteva essere uno svantaggio. Avevano perso abbastanza tempo ahimè per elaborare tutta la strategia ed ormai la messa era probabilmente vicina, quella era la cosa che la preoccupava di più.
    Per tutto il tragitto avrebbe mantenuto attiva la sua capacità di visione notturna, evitando di attivare lo sharingan per non essere ancora più sospetta: per quanto le guardie fossero fesse, vedere gli occhi di Suiboro cambiare improvvisamente colore avrebbe allarmato anche loro...

    Se poi fossero arrivati in presenza del Sommo senza problemi, avrebbe fin da subito attivato la sua specifica di percezione per capire immediatamente come fosse la situazione attorno a loro, così da capire fin da subito chi fosse o meno sotto illusione o altro. Poco prima dell'henge inoltre aveva escluso i tappi creati dalla trasformazioni, infilandoli a lato delle mutande stesse una volta quando aveva preso le sembianze del vecchio: in caso non fosse riuscita a sciogliere la trasformazione prima del suonare delle campane o dell'inizio della messa per dover mantenere la copertura, avrebbe cercato di sfruttare la copertura del mantello per inserirli comunque nelle orecchie, se proprio se la fosse vista brutta brutta. In quel momento, quel genjutsu era la cosa che in assoluto la preoccupava di più, vista la potenza che aveva rilevato su Suiboro.


    La mia priorità è monitorare il Sommo chiaramente, poi massimo analizzo una guardia di fianco a lui, gli altri 2 slot azione e slot tecnica li voglio tenere liberi per ogni evenienza

    Chakra rimanente 70 e 1/2 bassi



     
    .
29 replies since 21/7/2023, 20:53   662 views
  Share  
.