Il rotolo maledettoQuest C+

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    Il rotolo maledetto


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    QUOTE
    Grado: C+
    Trama: Secondo le informazioni in possesso dell'Accademia, un gruppo di seguaci del Culto Jashin di basso livello si sta spostando da un tempio, situato nel Paese dell'Erba, fino a un potenziale covo di un'organizzazione criminale localizzato nel Paese del Vento. Stando ai dati forniti da un informatore vicino agli ambienti del Culto, in loro possesso c'è un rotolo con delle informazioni utili all'Accademia; si pensa che in tale rotolo ci siano le informazioni sui membri del culto oltre che sulle identità dei ninja che fanno parte dell'organizzazione criminale. Obiettivo principale: È stato richiesto l'intervento di un gruppo accademico composto da 3 ninja di grado genin per intercettare il gruppo dei jashinisti e rubare a loro il prezioso rotolo. Obiettivo secondario: Possibilmente catturare almeno un seguace.
    La missione è da considerarsi fallita se il gruppo di cultisti riesce a portare il rotolo nella base.
    Grado ed energia: 3 ninja, da genin verde a genin
    Partecipanti: 3 ninja accademici
    Specifiche: Grado-energia degli avversari pari a quelle dei partecipanti. Rischio di morte o menomazioni minimo (a meno che non facciate degli strafalcioni giganteschi). Un limite temporale per postare.

    Da quando avevo litigato con i vertici dell'Accademia per via della faccenda (non conclusa) di Jashin, ero stato, mio malgrado, allontanato dallo svolgimento praticamente di tutti i compiti e di affini. Il mio ruolo, in un certo senso, si limitava a quello di osservatore passivo, specialmente in tutte le missioni che avevano qualcosa a che vedere con quel culto maledetto. Nonostante si trattasse di un gruppo in qualche modo affine a Oto (seppur non in maniera molto stretta), i guai e i danni che riuscivano a causare erano tantissimi. Non come gli Yotsuki o gli Yakushi (maledetta lettera "Y", da lei tutti i problemi), ma comunque tanti. E poi, beh, non era colpa mia se la missione al Tempio non andò nel migliore dei modi e il simpatico capo di quel culto rimase in vita (così come rimasero in vita i suoi sudditi e le mie memorie: non mi sarei mai dimenticato del rituale di trasformazione della gente normale in gente immortale, ma vi immaginate!!!). E in ogni caso, ero certo che se mi fossi mostrato con la mia bella, affascinante, elegante e carina faccia a quelli del culto, mi avrebbero provato a massacrare solo a vedermi. O meglio: avrebbero provato a farlo, non che sarebbe stato semplice.
    Per questo, mi venne dato l'incarico di selezionare un team di 3 ninja che quelli del culto non conoscevano ancora, i quali sarebbero stati incaricati a loro volta di andare a recuperare il rotolo che i tizi dell'Accademia cercavano. A me di rotoli e cose non me ne fregava un cazzo, lo sapete. Il punto era che dovevo pur da guadagnarmi da vivere in qualche modo e fare la prostituta non era ammesso (purtroppo). Inoltre, uno dei requisiti accademici era che il ninja incaricati a completare la missione sarebbero dovuti tutti essere genin, visto che dalle nostre informazioni si presupponeva che i nemici non dovevano essere chissà quanto forti.
    Conscio di questo, presi il catalogo dei genin accademici e iniziai a sfogliarlo cercando di trovare dei ninja di grado genin che sarebbero stati in grado di completare la missione.
    Il primo era Hideo Nishimura, un genin di Kiri. Non aveva una faccia bella come la mia (tutto sommato, pochi avevano una faccia bella come la mia), ma considerando le sue capacità e la sua storia forse sarebbe stato un buon candidato. Quindi ci segnai vicino una "X".
    Poi continuai a sfogliare il catalogo incontrando un altro volto. Questa volta si trattava di un ninja che avevo già conosciuto uno volta e che era la peggior scelta possibile. Davvero una testa di cazzo quel ninja. Uno di quelli che avrei preso a palate sui denti dalla mattina alla sera. Akuraguri, ovviamente, era il suo nome ed era un genin di Kiri (come avesse fatto a diventare un genin non lo sa nessuno).
    Infine trovai Shu Akasuna, di Suna. Non ne sapevo niente, non lo avevo mai incontrato prima (ed era un bene per lui, credetemi), ma tutto sommato sembrava un ninja con delle ottime capacità, in grado di gestire tutta la situazione da sé. Chissà come sarebbero andati quei 3!

    In ogni caso, ognuno dei 3 ninja scelti avrebbe ricevuto una lettera con il simbolo accademico. Aprendola, avrebbero trovato un testoSignor Hideo Nishimura/Shu Akasuna/Akuraguri
    La preghiamo di recarsi subito nel Paese del Riso per un urgente missione di Livello C+. Prendete con voi le armi necessarie. Dovete incontrare il chunin di Oto, Tasaki Moyo, nei pressi della locanda "Il ninja sbronzo" alle 19.00 del dopodomani
    scritto in stampatello, senza faccine disegnate male e con un tono serio. Infatti non l'avevo scritta io: me l'ero fatta scrivere. Ovviamente, nella parte più alta della lettera ci sarebbe stato un solo nome, a seconda di quello a cui veniva recapitata la lettera. E in ogni caso, indipendentemente da come si sarebbero mossi quei 3, avrebbero dovuto tutti ritrovarsi alle 19.00 IN PUNTO, nel luogo indicato. L'unico problema sarebbe stato per Akasuna di Suna (eh la rima!), che avrebbe dovuto percorrere i deserti e quelle strade fatte di cacca (o quasi). Gli altri invece in barca fino al Continente e poi a piedi verso il Paese del Riso.

    Comunque, se Akarucoso avrebbe di nuovo fatto tardi, non se la sarebbe vista bene, considerando che io l'avrei atteso a braccia incrociato e le spade sguainate pronto a lasciargli qualche cicatrice.

    [...]



    I 3 mi avrebbero trovato seduto dietro a un tavolo nella locanda. Akuracoso mi avrebbe sicuramente riconosciuto, anche perché i miei vestiti non erano affatto cambiati dall'ultima volta che ci eravamo visti: erano comunque belli, puliti e profumati, anche grazie a quella donna che lavorava nella Villa Mikawa. Io, comunque, li avrei riconosciuti senza troppi problemi, anche perché li avevo già visti prima. Li avrei quindi invitati a sedersi intorno al tavolo e a ignorare tutti gli ubriaconi che si divertivano in quel posto. La locanda scelta era "comune". Ma così comune da far schifo, anche se alla fine dei conti Akuraguri si sarebbe sicuramente trovato a suo agio. - Benvenuti! - Avrei esclamato a quel punto per guardare poi il Kenkichi: - A te no. - Chiarito questo punto e obbligato il Kenkichi a fare 100 flessioni e 100 addominali (ma solo in caso di ritardo), avrei iniziato a spiegargli i dettagli della missione. - Vi ho scelti io per questa missione. Ultimamente c'è un problema con il Culto Jashin: si tratta di un gruppo di fanatici religiosi che seguono un credo abbastanza particolare. Li ho affrontati in passato e si tratta davvero di avversari temibili: non sono duri da sconfiggere e hanno persino delle abilità molto particolari. - Una piccola introduzione, insomma, che sarebbe servita loro per capire chi avevano contro. - Sospettiamo che tale culto stia eseguendo una serie di ricerche e studi in chiave anti-Accademica. Non siamo in grado di dire COSA stanno facendo, precisamente, anche perché l'Accademia non vuole esporsi troppo nel conflitto contro i seguaci del culto per non causare un conflitto ancora maggiore. - Tossi leggermente e bevvi del tè alla camomilla: mi serviva per calmare i nervi e non provare a picchiare Akuraguri seduta stante. Non sarebbe servito a nulla farlo, in fin dei conti. La camomilla mi calmava la mente! - Ma abbiamo un informatore molto vicino agli ambienti del Culto. Secondo lo stesso, un gruppo di 4 seguaci del Culto tra 3 giorni trasporterà un prezioso rotolo da un tempio situato nel Paese dell'Erba verso il potenziale covo di un'organizzazione criminale ancora poco conosciuta da noi, nel Paese del Vento. La vostra missione principale è intercettare tale gruppo e sottrarre il rotolo. Dovete farlo in incognita, senza alcun riferimento all'Accademia. L'obiettivo secondario della missione è catturare almeno un membro del gruppo... - A quel punto ghignai maliziosamente, ma per non farglielo vedere, mi coprii la mano con la bocca. Non sapevano mica cosa li stesse aspettando! Diavolo se non lo sapevano! hehehe - ... dal corpo tutto intero. - Precisai mettendo il tè sul tavolo e frugando in tasca con la mia mano destra. Dopo pochi istanti avrei posizionato sul tavolo una mappa del mondo.

    Osservandola, i 3 cavalieri dell'Apocalisse avrebbero visto una linea blu che andava dal Paese dell'Erba a una zona non meglio definita del Paese del Vento, passando anche per Ame. - Secondo i dati del nostro informatore, il gruppo incaricato a portare il rotolo seguirà questo tragitto. - Dissi. - Il cerchio blu è la potenziale area del covo. Consigliamo di non entrare in quella zona: se il rotolo vi viene portato, la missione sarà fallita. In tal caso ritornate subito a fare rapporto. La missione fallirà anche se gli altri scopriranno della vostra identità accademica. - Chiarii quel punto. - Per il resto potete agire come meglio credete. Tenete però a mente che il viaggio del gruppo durerà circa 36 ore, durante le quali loro si fermeranno solo 1 volta, qui, - indicai Ame. - All'interno del villaggio della Pioggia c'è un locale conosciuto come Ikigai-no-Batumi. Si tratta di una specie di hotel. Potete cercare di sottrarre il rotolo lì, così come provare a intercettarli lungo la strada. - Poi osservai tutti e 3 cercando di capire che tipo di emozioni avevano. - Domande? -
     
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    Il rotolo maledetto


    Post Primo - Il mio nome è Daisuke Mikoto



    Innesto la lama di wakizashi all'interno del braccio della marionetta. La distruzione di Villa Akasuna mi aveva costretto a prendere in affitto un'officina per carri che avevo trasformato in un laboratorio improvvisato. Un materasso l'unico lusso che mi sono concesso.

    Ho passato gli ultimi giorni immerso nel mio lavoro, a ricostruire almeno una marionetta degna di questo nome.

    Ho fallito. Non ho intenzione di ripresentarmi sul campo di battaglia con una creazione inferiore.

    Suona il campanello. Mi asciugo il sudore dalla fronte e vado ad aprire la porta.

    Mi trovo di fronte un ragazzino, sulla spalla la fascia che lo identifica come un emissario dell'accademia ninja.

    Sospiro. Si? Che c'è?

    Si gratta dietro l'orecchio, arrossisce. Dev'essere in imbarazzo. Ehm, mi scusi. Io cercavo un ninja, Shu Akasuna, mi hanno detto che abita qui adesso e--

    Sono io. Shu Akasuna.

    Mi squadra dalla testa ai piedi. Non rispondo al suo ideale di ninja, evidentemente. Mi gratto dietro la testa. Cazzo. Mi sono appena sporcato i capelli di olio.

    Cosa c'è? Sono impegnato, non ho tempo da perdere.

    Tossisce. Ehm, ecco. Avrei una missiva per lei. Si tratta di una missione.

    Una missione? Dopo che avevo esplicitamente detto che non ero in grado di eseguire missioni? Ma che si fumano all'accademia?

    Il ragazzo infila una mano in tasca, ne estrae una lettera e me la porge. Il sigillo è quello accademico, non ci sono dubbi.

    Gli strappo la lettera dalle mani e la apro.

    CITAZIONE
    Signor Shu Akasuna
    La preghiamo di recarsi subito nel Paese del Riso per un urgente missione di Livello C+. Prendete con voi le armi necessarie. Dovete incontrare il chunin di Oto, Tasaki Moyo, nei pressi della locanda "Il ninja sbronzo" alle 19.00 del dopodomani

    Prendete le armi necessarie. Idioti. Le mie creazioni non sono ancora pronte. Pazienza, vorrà dire che mi farò bastare dei fondi di magazzino.

    Mi giro per rientrare in casa, gli occhi fissi sulla lettera.

    Ehm... signor Shu--

    Gli sbatto la porta in faccia. Ho poco tempo per prepararmi. Vado in bagno e apro il rubinetto della vasca. Dovrò farmi un bagno degno di questo nome, ho due settimane di sporco, sudore e olio lubrificante di cui liberarmi. Sprecherò un sacco di acqua ma non ho molta scelta. Mi spoglio e inizio a insaponarmi.

    Mi immergo nella vasca di acqua calda. Mi sento rinascere. Vado allo specchio. Mi si sono allungati i capelli e mi è cresciuta della barba dall'ultima volta che mi sono specchiato. Tanto vale andare in incognito, visto che non ho creazioni pronte posso fingere di non essere un marionettista. O Shu Akasuna.

    Dopotutto la mia arte è nata nei teatri, tanto vale mascherarsi ogni tanto.

    Mi tingo i capelli e la barba di nero. Indosso una camicia e dei pantaloni sotto il mantello. Un rapido passaggio in accademia per capire chi sia questo Tasaki Moyo e recuperare i miei fondi di magazzino e sarò pronto per il viaggio verso il paese del riso.

    ***



    Entro nella locanda completamente trasfigurato pur senza aver usato la tecnica della trasformazione. Un occhio attento mi avrebbe potuto riconoscere anche senza gli inconfondibili capelli rossi. L'orologio segna le 18:30, sono anche arrivato in anticipo.
    Mi avvicino al bancone e mi siedo.

    L'oste, un pancione dai baffetti grigi, mi squadra. Whisky?

    Scuoto la testa. Acqua tonica, sono di lavoro. La voce sarebbe risultata roca, quella di un cinquantenne che aveva abusato troppo di alcool e sigarette durante la sua gioventù. [Recitazione]

    L'oste mi serve l'acqua tonica e me la gusto piano piano. Mi piace il frizzantino che pizzica la gola.

    Tasaki Moyo era già presente. Non c'è motivo di iniziare prima del tempo. Mi volto verso di lui, lo riconosco dal profilo accademico, alzo il bicchiere e gli strizzo l'occhio. Non ci sarebbe voluto un genio per capire che ero uno dei suoi "contatti".

    Alle 19 precise mi alzo e mi siedo al tavolo con Tasaki e gli altri ninja.

    Ascolto con attenzione i dettagli della missione. Un racconto semplice, chiaro, pulito. Non ho domande particolari.

    Al termine della spiegazione mi sarei schiarito la voce.

    Per questa missione potete chiamarmi Daisuke Mikoto. Di solito combatto utilizzando armi a distanza e fili. Consiglio anche a voi di adottare un'identità fasulla e di modificare il vostro aspetto, anche con la trasformazione se necessario.

    Mi sarei quindi rivolto a Tasaki. Immagino che non ti unirai a noi, quindi quale sarà la catena di comando di questa missione?

    Non sono più abituato a lavorare assieme ad altri ninja e le marionette non brillano per capacità di pensiero libero, critica e conversazione. Rischia di essere complicato per me. Specie se sarà qualcun altro a comandare.
     
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    Il Rotolo Maledetto


    Una Missione Inaspettata





    Era una splendida giornata in quel di Kiri, i gabbiani svolazzavano sopra al porto mentre io me ne stavo seduto in cima al faro, meditando e ripensando a tutto ciò che era successo fino a quel momento. Mi sentivo strano, un mix di moltissime emozioni vorticavano nel mio io senza mai fermarsi: Paura, amore, rigetto, solitudine e rabbia, ognuna cercava di prevalere sulle altre senza riuscirci. Ero confuso e mi ritrovavo ormai con ben poche persone su cui contare. A cosa serve il potere di difendere le persone che ami se poi non riesci nemmeno a ritrovarle? Nulla va come dovrebbe andare in questo futile mondo.. La scelta di accettare gli insegnamenti di Momin mi aveva messo molti dubbi sulla mia esistenza. Davvero avevo bisogno di quel potere per ritrovare e portare indietro Kimiko? Questo potere che spaventava così tanto i miei familiari era davvero degno di una brava persona o mi avrebbe trasformato in una creatura malefica simile a chi lo aveva passato a me? E soprattutto.. era davvero cattivo quel Momin, aveva effettivamente tirato su uno spettacolo alquanto macabro e senza cuore ma se ci fosse stato un motivo dietro? La reazione di Youshi era stata particolarmente peculiare ma ancora non sapevo a cosa pensare. Intanto il tempo passava e la giornata si estingueva in un impareggiabile tramonto, trasformando l'acqua del mare di Kiri in quello che poteva sembrare sangue per il forte colore rosso che dal cielo si specchiava su di esso. Fu in quel momento che una lettera iniziò a scendere, verso di me, dal cielo. La raggiunsi con la mano, chissà da dove arrivava, probabilmente era stata consegnata da qualche creatura volante.. Che fosse nuovamente la mano sinistra? Controllai il marchio girando la lettera tra le mani, niente mano nera, bensì il simbolo dell'accademia. Senza troppi fronzoli la aprii per capire le motivazioni che spingevano l'accademia a contattarmi e scoprii di dovermi presentare ad un incontro con un certo Tasaki Moyo, un chunin di Oto. Ripensai a quel punto agli Otesi che avevo conosciuto, Febh - Sama, uno dei ninja che più mi aveva messo sotto pressione solamente presentandosi al porto di Kiri, e il duo composto da Saragi e Hisagi, tutte persone alquanto strane e particolari, Chissà se anche questo Tasaki lo sarebbe stato.

    Avrei dovuto partecipare ad una missione di Grado C+, la più alta fino ad ora, avrei dovuto prepararmi a dovere. Subito mi diressi al ristorante di Jinka, come vi avevo già accennato mi permetteva di stare li fino a che gli screzi con la mia famiglia si sarebbero fermati, in modo da recuperare equipaggiamento e prendere qualcosa da mangiare durante il viaggio. Dovevo trovarmi nel Paese del Riso tra quarantotto ore esatte, non sarebbe stao difficile raggiungerlo, era una traversata che avevo già fatto quando mi ero incontrato con i due studenti Otesi.

    Mi sarei trovato la mattina seguente, di buon ora, al porto in modo da prendere il primo traghetto per il paese del fuoco e, senza esitare, sarei partito riposando il mio corpo per l'estremo utilizzo della Kinjutsu che avevo fatto il giorno precedente. Una volta sbarcato avrei continuato il mio viaggio verso il paese del riso utilizzando i sentieri appositamente creati per raggiungere il villaggio di Oto chiedendo intanto alle persone di passaggio se conoscessero la locanda di cui parlava la lettera che mi era stata spedita. Una volta arrivato nelle vicinanze del Paese del Riso riuscii a trovare un mercante che, per fortuna, era a conoscenza di una locanda con quel nome e mi indicò la strada per il villaggio ove era situata, da quando i ricevitori si erano palesati sul mi volto era diventato molto più facile ricevere informazioni, ogni persona che fermavo sembrava essere estremamente spaventata da me e sputava il rospo senza troppi problemi..Beh, meglio così. Riuscì a raggiungere il luogo con qualche ora di anticipo ma decisi di esplorare un po' il luogo in cui ero arrivato prima di presentarmi all'incontro. Quando finalmente entrai nella taverna venni investito da un fortissimo odore di alcool, nulla a che vedere con la sera in cui mi ero mezzo ubriacato alla presenza di Febh. Ad aspettarmi e farmi cenno di sedersi con lui trovai un ninja dallo sguardo calmo e rilassato, capelli neri come la notte e decisamente più alto di me, si capiva benissimo essere anche molto più anziano del sottoscritto. All'arrivo anche degli altri ninja iniziò le spiegazioni, senza perdersi in troppe chiacchiere, l'unica cosa che mi parse strana fu la sua propensione a dar fastidio ad uno dei presenti, una persona con cui avevo già collaborato tempo addietro, si trattava di Akuraguri, un ninja di Kiri molto capace e dalle incredibili abilità, da quello che avevo capito abilità simili al Mizukage stesso. Sarebbe tutto più facile se anche io avessi un vero insegnante, e invece mi ritrovo con un ragazzino odiato a morte da Youshi e di cui ancora non so un bel niente.

    La missione era abbastanza semplice da capire, di li a poco un gruppo di cultisti del dio Jashin sarebbero partiti per un covo segreto portando con loro un rotolo contenenti informazioni molto importanti. Recuperare quel rotolo era il nostro obiettivo principale e come surplus, se fosse stato possibile, avremmo dovuto recuperare e portare uno di questi cultisti vivo e intero indietro, probabilmente per un interrogatorio o qualcosa di simile. Tasaki estrasse pure una mappa con sopra disegnata la strada che avrebbe preso questo gruppo di Jashinisti per arrivare al covo che comunque sarebbe stato off limits per noi. Per concludere il tutto doveva essere eseguito senza che il culto venisse a sapere della nostra appartenenza all'accademia.Tutto chiaro Tasaki-san, tra tre giorni è fissata la partenza di questi cultisti che ipoteticamente dovrebbero seguire questa via, il loro viaggio durerà trentasei ore circa e faranno una fermata per riposarsi in un locale situato ad Ame. Sarà un operazione in incognito quindi niente deve far pensare che l'accademia sia dietro alle nostre azione. Potremmo avere un bel po' di tempo prima della loro partenza per esplorare la via e cercare di capire quali sono i punti migliori per agire..Magari preparando un'imboscata, che dite? Avrei quindi guardato i miei compagni di squadra per cercare una loro risposta ma prima che prendessero parola mi venne in mente che effettivamente non tutti conoscevano chi ero.Il mio nome è Hideo, Genin di Kiri.. Abbassai il cappuccio del mantello in modo che potessero vedere il mio viso, fino ad allora lo avevo mostrato solo a Tasaki una volta arrivato alla locanda. Condivido l'idea di lavorare sotto copertura, ma penso che al momento il mantello possa bastare per coprire le mie tracce, alla fine noi di kiri non dovremmo essere conosciuti in questo luogo. Avevo comunque già riturato il copri fronte in modo da evitare di farlo vedere troppo in giro, riponendolo sotto il mantello. Nel caso comunque conosco la tecnica, non sarà un problema cambiare aspetto.

    A quel punto il senese pensò di chiedere anche delle spiegazioni sulla gerarchia di comando. Stavo giusto per chiderlo io, un caposquadra potrebbe rendere le decisioni tattiche molto più immediate e funzionali, sarebbe bene capire chi potrebbe ricoprire questo ruolo. Non ero per niente sotto pressione in quel momento, dopo l'arrivo di Febh a kiri tutto sembrava quasi una passeggiata, soprattutto quando si trattava di parlare con altri ninja.


     
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    Il Rotolo Maledetto


    Vecchie conoscenze.


    Non era passato molto tempo dall'ultima missione di Akuraguri, ma nonostante questo, al giovane fremevano le mani di gioia. quando, con il solito corriere, una missiva dell'accademia comparve davanti ad i suoi occhi. La missiva era succinta, spiegando come la sua presenza fosse richiesta per una missione di livello C+. Tutta la gioia che aveva animato le sue azioni fino a quel momento però, sparì in un istante, quando lesse il nome del chunin che egli doveva incontrare. Tasaki Moyo, il chunin di Oto, era un personaggio strano, che Akuraguri non riusciva a farsi piacere, neanche a sopportare.

    Era passato un bel po' di tempo dal loro ultimo incontro, ed il giovane di Kiri non serbava alcun rancore nei confronti dell'uomo, semplicemente il suo carattere era l'opposto dell'otese. Non avrebbe interagito con lui, e si sarebbero sopportati. Almeno il chunin sembrava abbastanza professionale ed il giovane sapeva che non si sarebbe mai permesso di compromettere la missione per una sua vendetta, un suo tornaconto personale. O almeno, sperava.

    Le preparazioni del genin furono veloci ed efficaci, ormai abituato ad avere il suo equipaggiamento sempre preparato, solamente da prendere e portare via. La sua fedele katana, giusto un bastone di legno, all'apparenza, era sempre con lui, pronta ad essere sguainata in un momento. Il ragazzo uscì di casa, avviandosi velocemente verso il porto, sia per approfittare dei giornalieri viaggi verso il Continente, sia per salutare la sua famiglia, un'abitudine che aveva adottato di recente. Con il coprifronte, sarebbe stato abbastanza facile trovare un passagio, ed egli arrivò in anticipo nel paese del Riso. Si recò davanti alla taverna dell'incontro e, per il tempo restante, si mise a meditare, parlando con Haremashita.

    Qualche minuto prima delle diciannove si inoltrò all'interno, salutando il chunin ed aspettando in silenzio, appogiato al muro. Quando poi Hideo mostrò la sua faccia all'interno del locale, che fosse stato lì da prima di lui, od appena arrivato, Akuraguri lo salutò con un cenno ed un lieve sorriso, ricordandosi di avere già incontrato il giovane, un ottimo ninja, con eccellenti capacità e prospetti rosei. All'orario prestabilito, le spiegazioni iniziarono e, con una risata genuina, il genin soprassedette il commento di Tasaki, concentrandosi sulle informazioni che gli venivano fornite. La missione sembrava abbastanza standard, la sottrazione di un particolare rotolo da un gruppo di cultisti. Inoltre bisognava prenderne uno vivo, molto probabilmente per ricavare delle informazioni cruciali.

    Giustamente, l'altro kiriano suggerì di tendere un imboscata al gruppo, e, nonostante fosse una buona idea, in quel momento qualcosa di più pressante stava venendo discusso. Infatti, c'era bisogno di un capo, qualcuno che prendesse in mano le redini dei tre e che gli guidasse. Akuraguri non aveva alcun particolare interesse nell'essere lui il prescelto, ma questo non significava che non l'idea non gli dispiacesse. Stava cercando da tempo di dimostrare la sua bravura, ed un compito come quello sarebbe stato importante. Naturalmente, se la missione fosse andata a buon fine.

    I due ninja, magari cercando di sembrare umili, non si proposero come comandanti e cercando di imitare quella tendenza, Akuraguri si limitò a presentarsi, sperando di venire scelto.

    Il mio nome è Akuraguri. Sono uno spadaccino, quindi credo l'unico di noi ad essere un combattente ravvicinato.

    Non si ricordava completamente lo stile di combattimento del suo compagno kiriano, ma aveva appreso in giro che anche lui era un combattente a distanza. Continuò il suo discorso, la sua mano cadendo sull'elsa della sua spada, non per cercare di spaventare o impressionare gli altri, ma più per abitudine, per sentire il contatto con la sua compagna.

    Hideo ha ragione. Dovremmo sicuramente studiare bene il territorio e preparare un imboscata. Credo che i due punti cruciali siano Ame e il confine tra il Paese della Pioggia ed il Paese del Vento. Però adesso la situazione da risolvere è quella del caposquadra. Direi di lasciar decidere a te, Tasaki.

    Concluse, ben sapendo che il chunin di Oto non l'avrebbe mai messo a capo di una missione del genere, ma sperando nel fato.

    La Sanguinaria
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    Legenda:
    Parlato/Pensato Akuraguri
    Parlato/Pensato Haremashita
    Parlato/Pensato Satsubatsu


     
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    - Minchia! Questo sì che è un miracolo! - pensai osservando Akuraguri che entrava, - IN TEMPO E IN MANIERA PUNTUALE E COMPOSTA!, - in quel locale. La mia faccia non cambiò di espressione, limitandosi unicamente a osservare quello che stava accadendo davanti ai miei occhi: quel ragazzo era cambiato. Ed era cambiato in meglio (questa sì che era una cosa incredibile). Comunque sia, andiamo con l'ordine. Prima di tutto al tavolo si sedette il tizio di Suna, che chiese di chiamarlo Daisuke Mikoto (il principe Daisuke? Poco male, tanto me lo sarei ben presto dimenticato). Egli fece una piccola presentazione descrivendo anche in maniera assai approssimativa le sue capacità, dando persino dei consigli agli altri: il suggerimento di modificare il suo aspetto era, ahimé, un bel suggerimento dopotutto. Alla fine dei conti così non li avrebbero riconosciuti. Quando mi chiese quale sarebbe stata la catena di comando, non risposi osservando anche gli altri.
    Il secondo era il kiriano, di nome Hideo. Non aveva usato la trasformazione, ma si era limitato solo al mantello. Alla sua osservazione sul "noi kiriani non dovremmo essere conosciuti qui" feci spallucce. Alla fine dei conti non era una mia missione, ma la loro; e a dirla tutta, la probabilità che qualcuno li conoscesse ad Ame o nel Paese dell'Erba era infinitamente piccola. Leggermente diverso era il discorso per il Paese del Vento. Anche Hideo domandò del caposquadra: quelli avevano davvero tantissima voglia di fare un'azione coordinata e io non potevo fare a meno di apprezzarlo, ma ancora non dissi niente.
    Infine arrivò la volta del genin che già, mio malgrado, avevo conosciuto: si trattava di Akuraguri, il quale disse di essere uno spadaccino, proprio come me. Ricapitolando: irriverente come me e uno spadaccino come me. Se avessi mai avuto dei rapporti sessuali con le donne avrei pensato che quello fosse un mio figlio. Anche Akuraguri fece delle proposte e lasciò a me la scelta del caposquadra.
    - Bene, - riassunsi. - Di voi conosco personalmente solo Akuraguri, ma avendo letto un po' i vostri fascicoli, credo che per il ruolo del caposquadra si addica meglio Shu della Sabbia. - Rivolsi il mio sguardo verso di lui. - Hai più esperienza, hai fatto più missioni, sapresti coordinare bene il team combattendo a distanza. L'unica cosa che ti chiederei è di non perdere di vista Akuraguri e di non lasciarlo in inferiorità numerica. Alla fine dei conti, tu e Hideo combattete a distanza e probabilmente vi prenderete meno rischi; quello che andrà nel corpo a corpo sarà lui. Cercate comunque di collaborare, prendere le decisioni insieme e supportare l'un l'altro. - A quel punto sbadigliai leggermente. - Vi dò la mappa nel caso vi servisse. E un'altra cosa: c'è una stanza di sopra, la 9. Dentro ci sono 3 letti e un tavolo. Potete riposare lì e partire domattina, se lo ritenete necessario. Altresì, potete mangiare e bere qui: paga l'Accademia. Io, però, vi devo lasciare. - A quel punto avrei dato la mappa a loro e mi sarei alzato guardandoli tutti e 3. - Mi racommando, portatemi quel rotolo che quei fanatici religiosi mi danno troppo fastidio. Ci vedremo qui tra 7 giorni esatti. Good Luck!- A quel punto la missione era effettivamente iniziata: io andai prima a dire due paroline al barista per assicurare ai ragazzi un letto caldo e del buon cibo; poi abbandonai la locanda lasciando la missione nelle loro mani.
    Nelle mani di Akuraguri...
    La Fortuna, quella sì, sarebbe davvero servita a loro!



    SPOILER (click to view)
    OT: Decidete dove andare, se fermarvi nella locanda per la notte oppure no e così via. A seconda di dove andrete per intercettarli, posterò io fornendovi le info
     
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    Il Rotolo Maledetto


    Che la Missione abbia Inizio



    Era stato chiaro Tasaki, il caposquadra sarebbe stato Shu della sabbia..ma chi era? fino ad ora avevo conosciuto Tasaki e Daisuke, nessuna traccia di questo Shu, successivamente però ripensai alle parole dell'uomo di mezza età.. effettivamente lui era stato quello che aveva messo sul tavolo la questione della trasformazione e, soprattutto, aveva fatto intendere specificatamente che per quella missione lo avremo potuto chiamare con il nome Daisuke quindi di conseguenza quello non era il suo vero nome e ora, con l'aiuto di Tasaki, lo avevamo scoperto. Bene, lascia fare a noi Tasaki..quel rotolo è già nelle tue mani.

    Quando poi il ninja Otese si congedò andando a parlare con l'oste rimammo solo noi al tavolo, a guardarci gli uni con gli altri. Dovevamo pensare ad una strategia comune da mettere in atto, presi parola per primo mettendo in tavola quello a cui stavo pensando e che immaginavo fosse la strategia migliore da attuare. Bene, quindi Daisuke sarà il caposquadra.. guardai negli occhi il ninja di Suna. Potremmo iniziare a spostarci in camera, non vorrei far sentire a gente a caso ciò che vogliamo fare dissi a voce piuttosto bassa. se ci fosse stato qualcuno a spiarci..beh le informazioni di Tasaki sarebbero state vitali ma ancor di più la nostra strategia. In qualsiasi caso comunque avrei proseguito ad esplicare il tutto.Da cosa vogliamo partire? secondo me converrebbe direttamente andare ad esplorare il luogo in modo da identificare il punto migliore per un'imboscata. Lascerei la possibilità di colpire quando si fermeranno ad Ame come seconda possibilità, tentando un approccio ancora più furtivo tentando di rubare il rotolo senza nemmeno farci vedere..la vedo molto più difficile ma è comunque una possibilità Da quello che sapevo il mio compagno Kiriano aveva seguito senza troppi problemi Youshi, uno dei ninja più furtivi che avessi mai conosciuto, doveva essere piuttosto bravo a sparire agli occhi delle persone. Ciò però che mi mancava erano le vere abilità del ninja di Suna, sembrava bravo a prendere le sembianze di altre persone..ma il tutto era li? Tasaki aveva accennato al fatto che combatesse a distanza..paragonandolo a me..anche se sinceramente io avevo iniziato a combattere a distanza semplicemente perchè al combattimento corpo a corpo poteva pensarci molto facilmente Shitto, un corpo decisamente più adatto a quello stile di combattimento. Tu, Daisuke, da quel che ho capito combatti dalla distanza, potremmo riuscire a dare un ottimo supporto ai nostri due combattenti ravvicinati. il Mondo non era ancora presente e lo avrei evocato solo in caso ci fossimo trasferiti nella stanza, lontani da guardi indiscreti. In caso contrario avrei semplicemente lasciato all'immaginazione di Daisuke cosa volesse dire avere un combattente in più nel nostro gruppo.L'ultima parola comunque sta a te mi rilassai il più possibile mettendomi su di una sedia di legno. Cosa ne pensi Daisuke? e tu Akuraguri?



     
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    Il rotolo maledetto


    Post Secondo - Assalto diretto



    Ascolto con attenzione gli appunti del chunin di Oto. Doveva aver studiato i nostri fascicoli dato che mi riconosce subito come il ninja più esperto tra i tre. E non sai tutto quello che esula dai rapporti accademici. Sorvolo sul fatto che mi abbia chiamato con il mio vero nome dopo aver espressamente detto che gradivo restare anonimo, e mi faccio un appunto mentale di non lavorare mai più con lui.

    Dopo averci raccomandato buona fortuna Tasaki lascia la mappa sul tavolo e se ne va. Arrotolo la mappa e me la infilo nel retro dei pantaloni.

    Il ninja ricoperto di piercings mi squadra Bene, quindi Daisuke sarà il caposquadra...

    Inclino la testa di lato, facendo uno sguardo torvo. Spero che non voglia già subito mettere tutto in discussione. Sarebbe una grossa seccatura.

    Aspetto che prosegua con il suo discorso, sono curioso di vedere dove voglia andare a parare. Potremmo iniziare a spostarci in camera, non vorrei far sentire a gente a caso ciò che vogliamo fare.

    Annuisco. Mi alzo in piedi e faccio cenno ai due di seguirmi. Vado sul retro della locanda, cerco la stanza numero nove e apro la porta. Noto il tavolo, al centro della stanza e i tre letti. Afferro la mappa, la dispiego sul tavolo mi siedo e faccio cenno ai ragazzi di sedersi.

    Continua pure, Hideo.

    Da cosa vogliamo partire? secondo me converrebbe direttamente andare ad esplorare il luogo in modo da identificare il punto migliore per un'imboscata. Lascerei la possibilità di colpire quando si fermeranno ad Ame come seconda possibilità, tentando un approccio ancora più furtivo tentando di rubare il rotolo senza nemmeno farci vedere... la vedo molto più difficile ma è comunque una possibilità.

    Sono d'accordo, mi sembra un'ottima idea. Perdere una giornata per riposare qui mi sembra inutile. Non mi trovi d'accordo con la seconda possibilità, tuttavia.

    Avrei indicato il genin con l'indice della sinistra. Pensaci: cadono in una imboscata, riescono a scappare e secondo te non cambierebbero per nulla il loro itinerario? O non si rafforzerebbero ancora di più ad Ame? O magari potrebbero assoldare dei mercenari o peggio, dare il rotolo a qualcun altro o lasciarlo dentro il villaggio della Pioggia. Ti assicuro inoltre che non è così facile entrare ad Ame come in uno dei nostri villaggi accademici.

    Appoggio il dito sulla mappa, in corrispondenza del villaggio della pioggia: Se vogliamo colpire ad Ame dobbiamo precedere i nostri bersagli in quella locanda e preparare sul posto l'imboscata. Ma non la consiglio come prima scelta. La cosa migliore è esplorare il percorso che loro seguiranno per raggiungere il villaggio della pioggia e individuare il luogo migliore per una imboscata e, se non dovessimo trovarne nessuno, infiltrarci ad Ame.

    Mi sarei stiracchiato sulla sedia, mantenere la postura curva di Daisuke non era il massimo per la mia schiena. Avete qualcosa da aggiungere?

    Avrebbe parlato sempre Hideo per primoTu, Daisuke, da quel che ho capito combatti dalla distanza, potremmo riuscire a dare un ottimo supporto ai nostri due combattenti ravvicinati.

    Due? O non sa contare oppure, cosa più probabile, poteva evocare o richiamare una qualche entità che potesse combattere per lui. Buffo, è anche lui una specie di marionettista quindi? Vediamo di abboccare all'amo e vedere se riesco a farlo scoprire un po'.

    Storco la bocca verso sinistra e sollevo un sopracciglio, fingendo di non aver capito. [Recitazione] Due? Qui vedo solo Amegakuri, oltre a noi due. Che intendi?

    Successivamente all'eventuale dimostrazione delle capacità di Hideo e dei possibili commenti dello spadaccino di kiri avrei rincarato la dose:

    Ragazzi, specie se vogliamo infiltrarci ad Ame è fondamentale nascondere l'identità accademica. Non me ne frega niente se credete che ci sia gente che non vi conosce o che nessuno sappia chi siete. Trasformatevi in un aspetto fittizio, ora. Inventatevi un nome falso o ve lo darò io. Consideratelo un ordine, se preferite.

    Terminato l'occultamento di tutti i presenti saremmo stati pronti per partire.
     
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    Il rotolo maledetto


    Post 3


    Feci un cenno con il capo alla risposta del giovane kiriano che combatteva a distanza: sentire che quel rotolo fosse già nelle mie mani di certo mi rassicurava. E come poteva non farlo? Avevamo dato la caccia quell'oggetto letteralmente in lungo e in largo, senza riuscire ad afferrarlo. Sapevo bene, io, a cosa andavano incontro quei 3 accademici incoscienti del pericolo, ma le loro domande erano ormai state fatte, le risposte erano state date e il dado era tratto. Io mi ritiravo dalla scena, lasciando ai giovani genin la possibilità di capire come agire al meglio: le mie battaglie erano da tutt'altra parte.

    [...]



    Una volta che Tasaki Moyo sparì dalla vista, ci fu un piccolo consulto in cui gli accademici poterono decidere il da farsi. O meglio: parlarono Hideo e Shu, mentre lo spadaccino kiriano dal nome impronunciabile se ne stette zitto, forse a causa della mancanza di idee o forse perché voleva lasciar parlare il più esperiente Shu. Comunque fosse, sarebbero usciti dalla locanda senza alcun problema e si sarebbero diretti verso il Paese dell'Erba incontrastati da nessuno. Forse non lo sapevano, ma a quel tempo il Paese dell'Erba non era affatto così pacifico come si sarebbe potuto pensare. Tutt'altro: vi regnava una piccola guerra feudale, soprattutto verso il Sud del Paese. Perciò, non avrebbero avuto alcun genere di problema né quando attraversavano il Paese del Riso, né durante lo spostamento sulle di quello del Fuoco: terre pacificate, queste, da molto tempo. Allo stesso modo, non avrebbero avuto problemi di alcun genere nemmeno durante lo spostamento nella parte settentrionale del Paese dell'Erba, ma avrebbero capito che quello era, al momento, tutt'altro che un Paese pacificato: vari soldati incontrarono i 3 viandanti ed erano tutti diretti a Sud. Avevano degli stemmi diversi per quanto riguardava le bandiere ed erano tutti ben equipaggiati. Comunque, privi di segni di riconoscimenti accademici, Shu, Hideo e Akuraguri non avrebbero avuto alcun genere di problema fino all'arrivo a Soyo, un'importante cittadina situata nel Nord del Paese dell'Erba. Era pacifica, almeno per quel momento, ma vi soffiavano comunque i venti di guerra: i soldati e gli arcieri situati per le strade erano molti e sembravano confluire da varie direzioni. Alcuni dei corpi già presenti si dirigevano a Sud seguendo varie strade principali e ai 3 ninja accademici non era dato sapere cosa vi stesse accadendo, né il motivo per cui accadeva. Se avessero chiesto in giro, avrebbero saputo semplicemente che...
    - Un piccolo signore feudale del Sud, - avrebbe detto loro la persona a cui avrebbero chiesto le informazioni. - Una piccola ribellione. -
    Comunque fosse, dirigendosi a Sud non sarebbero stati toccati da nessuno e potevano scegliere se percorrere la via principale, mischiandosi ai soldati, oppure le vie secondarie: la loro percorrenza non sarebbe stata inficiata da problemi di alcun genere in entrambi i casi. Infine, avrebbero raggiunto anche il famigerato tempio: avevano la carta, sapevano dove si trovasse e nessuno gli avrebbe impedito di raggiungerlo.

    Il tempo del Culto di Jashin si trovava a 17 chilometri precisi dalla strada principale che portava dal Nord del Paese dell'Erba verso il Sud. Volendo, avrebbero potuto raggiungere persino il tempio e aspettare lì l'uscita del famigerato gruppo. Oppure, esplorare il sentiero che i Jashin avrebbero percorso e che era segnato sulla mappa: si trattava di una strada secondaria, distante da quella principale, percorsa dall'esercito, di circa una ventina di chilometri. Tuttavia, una volta che sarebbero arrivati alla stradina che portava verso il Tempio, una cosa strana accadde: Akuraguri semplicemente sparìVi avevo avvisato di non andarvene a caso lasciando in bilico la missione e i vostri compagni, oltre che il QM. Se Hideo e Shu si fossero guardati intorno cercando di capire dove diavolo fosse finito lo spadaccino kiriano, non avrebbero visto letteralmente nulla: niente tracce, niente impronte, niente di niente.

    E un bivio si apriva dinnanzi a loro: avevano viaggiato per 10 ore e mezza. Quindi, 61.5 ore gli restava prima della partenza del gruppo di Jashin dal Tempio. Potevano sia andare al tempio, sia dirigersi in avanti per la strada che i Jashin dovevano percorrere. XCome avete segnato nel post, presumo che scegliate questa seconda possibilità, anche consci del fatto che Akuraguri sia sparito.

    Percorrendo la strada che i Jashin avrebbero percorso tra 60 ore circa, Shu e Hideo avrebbero trovato 3 posti in cui poter organizzare un'imboscata. Il primo era situato a circa 65 chilometri dal tempio e si trattava di un ponte abbastanza stretto, che attraversava un fiume. Il ponte era completamente di legno, leggermente traballante; aveva una lunghezza di 16 metri e una larghezza di 1.5 metri. A occhio e croce, tra la parte inferiore del ponte e l'acqua che scorreva giù c'erano circa 5 metri, ma non era dato a sapere quale fosse la profondità dell'acqua. A 20 metri dal ponte, a est, c'era una piccola collina, alta circa 4 metri, con un albero non troppo grande (con un'altezza di 10 metri). Ciononostante, tra le fronde degli alberi si poteva avere un'ottima coperturaNascondendosi tra le fronde si è furtivi.. E girandosi di lato avrebbero visto che intorno al punto vi erano anche 3-4 cani randagi, uno dei quali, se non avessero fatto niente, li avrebbe seguiti.

    Il secondo posto utile per fare un'imboscata i due l'avrebbero trovato a 95 chilometri dal Tempio di Jashin: pian-piano il paesaggio stava cambiando e le grandi radure del Paese dell'Erba divenivano sempre più cupe. Di volta in volta spuntavano anche delle rocce e dei fanghi. In quel posto Hideo e Shu avrebbero visto l'inizio di una salita verso un monte, o meglio: la strada si alzava sempre di più entrando in un bosco. Gli alberi qui erano molto folti e alti; per giunta, la strada varie volte virava a "U", mentre saliva di qualche centinaio di metri in alto. I posti in cui tendere l'imboscata nel bosco erano tanti, ma il migliore, forse, era una curva a "U" molto ripida: da un lato era protetta da una specie di parete rocciosa praticamente verticale, mentre dall'altro lato della strada si trovava un burrone con una profondità di circa 200 metri, nel quale si poteva finire dopo un bel rotolamento sul pendio. Comunque fosse, non erano da soli lì: sulla strada, difatti, avrebbero visto passare un contadino con un bastone seguito da una decina di pecore disposte in fila indiana. Evidentemente, facevano fatica a percorrere quel sentiero, ma alla fine ce l'avrebbero fatta e dopo l'uscita dal bosco il contadino avrebbe girato verso un'altra strada, sparendo dalla loro vista.

    Infine, l'ultimo posto utile per tendere l'imboscata si trovava al confine con il Paese della Pioggia, o meglio: già sul territorio del Paese della Pioggia. Si trattava di una piccolissima cittadina disabitata, in quanto distrutta molto tempo prima, durante la guerra. Le case qui non avevano, per la maggior parte, né vetri, né porte; c'erano solo ratti e ragnatele ovunque lì dentro. La strada passava esattamente nel mezzo della città per dirigersi a Sud, verso Ame. Tuttavia, non tutto era così semplice e facile come sembrava che fosse. Difatti, se fossero entrati nella casa più grande della cittadina, sul tavolo avrebbero trovato una tazza in ceramicaServe "Investigatore" per capire che è stata usata poco tempo prima, in quanto ancora leggermente calda, ma senza l'abilità non riuscite a capirl. vecchia e leggermente sporca. Di contro, se avessero deciso di esplorare altre casette, forse avrebbero trovato alcune semplici trappole: toccando dei fili di nylon, entrambi sarebbero stati bersagliati da 3 freccepotenza 20 ognuna, forza lancio: 350, diretti verso il loro busto. Tuttavia, avrebbero anche potuto vedere tali fili di nylon e scovare nelle case altre trappoleServe l'abilità "Occhio di Falco. Stando attentiServe "Vista Perfetta" o simili, avrebbero anche visto degli occhi osservarli, nascosti nella tenebra delle case. E, infine, se avessero esplorato un po' il posto e fossero stati abbastanza attentiServe l'abilità "Seguire le tracce Base", avrebbero visto delle orme lasciate non troppo tempo prima, seguendo le quali avrebbero trovato comunque il ninja che li guardava dall'ombra di una delle case. Come se tutto ciò non bastasse, il cane che aveva iniziato a seguirli ancora prima, sarebbe stato lì con loro (sempre se non lo avessero scacciato prima).

    Comunque fosse, stava ai due decidere cosa fare: potevano continuare a percorrere la strada verso Sud, fermarsi in un posto in particolare e organizzarvi l'imboscata oppure tornare sui propri passi e dirigersi verso il Tempio. In ogni caso, il percorso della strada dal tempio fino al confine con il Paese della Pioggia portò via diverse altre ore del loro prezioso tempo, 7. Pertanto, restavano 54 ore e ogni loro decisione avrebbe portato via altro tempoIn base alle decisioni che prenderete nel prossimo post io specificherò quanto tempo avete perso..

    Cosa avrebbero fatto i nostri eroi? Come si sarebbero comportati? E, soprattutto, dove diavolo era finito quel spadaccino?
     
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    Devo effettivamente darti ragione, sono stato forse troppo frettoloso a pensare che dopo un'imboscata non prendessero provvedimenti. Non sono nemmeno ancora stato ad Ame e non conosco bene cosa stia succedendo in quel luogo, spero non ci crei troppi problemi nel caso non riuscissimo nell'imboscata. Il caposquadra non era un inetto, sembrava sapere cosa stessimo facendo e questo mi metteva di ottimo umore. Diciamo che quando c'è ne sarà il bisogno ho un asso nella manica che potrà dar manforte al nostro abile spadaccino qui a fianco. Un'evocazione diciamo. A quel punto il capitano volle a tutti i costi che ci camuffassimo, pensavo ancora che non ce ne fosse il bisogno ma non volevo fare il ribelle a tutti i costi, alla fine non mi costava molto utilizzare la tecnica della trasformazione. Composi il sigillo e d'un tratto il mio viso cambiò, divenendo quello di un comunissimo ragazzo di sedici anni. Capelli castani come gli occhi e statura media, nulla di speciale ma sicuramente molto diverso dal mio vero viso. cercai di modificare anche un po' la corporatura in modo da sembrare diverso anche in quel frangente. Nessun problema, non sono qui per rallentare il gruppo con discussioni inutili, fino a che sarai il capitano di questa squadra avrai la fiducia e il rispetto che do ai miei fratelli Kiriani. Spero che tutto ciò sarà contraccambiato. Guardai il capitano con uno sguardo deciso, il colore rosso rubino ormai era scomparso apparentemente ma la forza di quello sguardo non era per nulla cambiata.

    Ed eccoci quindi partiti per quello che doveva essere l'inizio del nostro viaggio insieme, un viaggio che durò parecchie ore e ci permise di scoprire parecchie peculiarità del luogo in cui ci trovavamo. Subito riuscimmo a notare che qualcosa non quadrava con le persone che percorrevano quelle strade, si trattava di.. soldati. Cosa stava succedendo? c'entravano questi cultisti di questo fantomatico di Jashin? effettivamente non conoscevo molto quel culto.. sapevo semplicemente quello che si poteva scoprire leggendo un po' di storie di vecchi ninja accademici.. gente alla ricerca dell'immortalità che diventa completamente pazza.. che bellezza. continuammo comunque verso il nostro obiettivo fino ad arrivare ad una cittadina di medie dimensioni: Soyo. Anche qui c'era un grosso via vai di persone armate. Mi fermai un attimo in una bancarella del mercato cittadino giusto per prendere qualcosa da sgranocchiare e nel mentre fare qualche domanda su ciò che stava succedendo in quelle terre. Non scoprii molto, semplicemente ancora più a sud sembrava esserci qualche casino con una ribellione.

    Ci spostammo quindi sulla strada che avrebbero percorso i cultisti una volta usciti dal tempio, dovevamo trovare un buon posto per preparare l'imboscata e avremmo quindi dovuto percorrere tutta quella strada nel minor tempo possibile, fermandoci solo nei punti di maggior interesse nel momento in cui saremmo riusciti ad individuarne uno. Il primo luogo che trovammo fu un un ponte con ad est una collinetta su cui era situato un albero abbastanza grosso per nascondere i nostri movimenti. Quel luogo mi sembrò veramente interessate per un imboscata, avremmo avuto molte possibilità di bloccare direttamente sul ponte stesso i nostri bersagli e soprattutto, avremmo avuto un ottimo punto da dove osservare la situazione senza che i nostri bersagli si potessero accorgere di noi. Notai subito anche alcuni cani che giravano nelle vicinanze, uno di essi si avvicinò con fare curioso, pian piano sempre più vicino. non ero un grandissimo fan degli animali ma non disdegnavo la razza canina. portai la mano alla saccoccia prendendo un pezzo di carne secca e la avvicinai a lui, flettendo le ginocchia in modo da portare la mia altezza circa alla sua. Non sarà molto ma potresti dividerla con i tuoi compagni. Muovendo quindi di poco la mano si potè notare che in realtà i pezzi di carne erano quattro, uno per cane.. chissà se se li sarebbe mangiati tutti lui o se sarebbe andato a dividerli con gli altri randagi..

    Il secondo luogo invece era parecchi chilometri più avanti, una salita che entrava in un bosco dove si poteva notare alcuni tornati. Poteva essere abbastanza pericoloso visto lo strapiombo su uno dei lati della strada ma poteva diventare effettivamente un luogo dove colpire con precisione e con molta sorpresa i cultisti. l'altro lato era bloccato da una alta parete rocciosa, probabilmente facilmente scalabile per qualcuno che sapesse utilizzare il chakra adesivo.. quindi non io. Mi sembra molto meglio il ponte come posto, cosa ne pensi? Mi girai verso il capitano controllando anche di non avere altre persone nei dintorni che potessero sentire e, per essere sicuro, parlai anche a bassa voce avvicinandomi a lui.. ha giusto.. non vi ho detto che, una volta usciti da Soyo e raggiunta la stradina che ci poteva portare al tempio di Jashin avevamo perso il nostro caro spadaccino mio coetaneo, non sapevo bene che fine avesse fatto ma non era un mio problema, magari il nostro capitano aveva già pensato a qualche tipo di strategia che implicava il suo distaccamento dal gruppo per coprire più terreno e esplorare meglio il territorio. Nel luogo designato come possibile per un'imboscata incontrammo anche un allevatore con le sue pecore, sembrava faticare molto nel percorrere quel pezzo di strada ma immaginai fosse principalmente per la presenza dei molti animali che, lentamente, continuavano il loro percorso verso i pascoli più verdi. Controllai, squadrando per bene l'uomo, in modo da capire se non stesse nascondendo qualcosa, non potevo dare nulla per scontato! [Abilità]Se parlotta mentre cammina o se riesco a vedere qualche dettaglio in più che potrebbe essere interessante.
    +4 tacche di concentrazione su Occhio di Falco


    Il terzo luogo invece era una cittadina ormai diroccata, completamente distrutto dalla guerra. Un'altro luogo che mi sembrò ottimo per una possibile imboscata, molti luoghi in cui nascondersi ma, unica pecca, sarebbe stato più difficile vedere sempre i nostri bersagli visto le numerose rovine in quel luogo. Se solo ci fosse un luogo da dove controllare le strade che percorrono il villaggio sarebbe un luogo perfetto.. Nuovamente parlai con il capitano a bassa voce in modo da non farmi sentire da possibili persone interessate a noi. Entrai per poco tempo nella casa più grossa del villaggio, notando che sul tavolo erano presenti alcuni utensili da cucina e un tazza. Controllai velocemente gli strumenti, vecchi e arrugginiti ma, quando toccai la tazza, riuscii a percepire del calore provenire da essa. [Investigatore] Era stata utilizzata da non troppo tempo.. che non fossimo soli in quel luogo? Facciamo attenzione, questa tazza è stata utilizzata.. ci deve essere qualcuno nei dintorni.. o al massimo a qualche chilometro di distanza da qui. Cercai anche nelle altre casette, volevo avere una visione completa di quello che ci aspettava. Non fu difficile accorgermi però delle trappole disposte in alcune di quelle case, probabilmente chi aveva utilizzato quella tazza usava queste trappole per far finire viandanti e mercanti nella sua rete e recuperare qualche soldo rubandogli gli averi.. Con noi però non ci sarebbe riuscito. [Occhio di Falco]Concentrazione +4 tacche.

    Direi che abbiamo tempo per continuare ancora un po' la nostra esplorazione verso sud.. magari troviamo un luogo ancor migliore.. Nuovamente bisbigliai al mio compagno. [Note]Direi che se fino a qua abbiamo speso 7 ore, possiamo possiamo cercare un riparo per riposarci e poi continuare nuovamente per il giorno dopo, e poi decidere il luogo perfetto per l'imboscata e raggiungerlo nuovamente, dovremmo avere abbastanza tempo per fare tutto

    Se Shu fosse riuscito in qualche modo ad individuare il ninja che ci stava osservando una volta arrivati ad una distanza di sicurezza non mi sarei fatti scrupoli visto che era palese che ci stesse controllando da lontano. Buongiorno, che strano villaggio..cosa è successo in questo luogo? Mi sarei anche accorto del randagio nel caso avesse deciso di seguirci anche dopo essere stato sfamato dalla carne secca. O forse ci avrebbe seguito con ancor più benevolenza proprio per quel mio gesto. Avrei fatto comunque molta attenzione ai movimenti dell'uomo che avevamo davanti, cercando di notare particolari e possibili comunicazioni o parole bisbigliate. Non sapevo se fosse un amico od un nemico. [Abilità]Concentrazione +4



     
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    Nessun problema, non sono qui per rallentare il gruppo con discussioni inutili, fino a che sarai il capitano di questa squadra avrai la fiducia e il rispetto che do ai miei fratelli Kiriani. Spero che tutto ciò sarà contraccambiato.

    Queste le parole di Hideo. Non parole di dissenso ma si riservava la possibilità di tenermi d'occhio. Va bene. Non è un problema. Devo solo dimostrarmi competente.

    Rispondo con un grugno. Tu allora avrai la fiducia e il rispetto che riservo ai miei compatrioti sunesi.

    Che è pari a zero. Non che io ce l'avessi con Hideo o con i kiriani ma... l'unica cosa che mi interessa in una persona è la sua competenza e abilità. Il resto è irrilevante.

    ***



    Il nostro viaggio non iniziò con i migliori auspici. Entrati nel paese dell'erba ci giungono voci di una piccola ribellione nel sud del paese. Una cosa che non ci riguardava ma questo significava un dispiegamento di forze da parte del governo dell'erba. Soldati. Restrizioni di spostamenti. Questo avrebbe reso la nostra missione più complessa.

    La vera batosta, se così vogliamo chiamarla, fu l'improvvisa ed inspiegata separazione di uno dei due Kiriani una volta giunti al tempio di Jashin.

    Questa cosa non mi piace nemmeno un po'.

    Avrei atteso di aver lasciato i perimetri del tempio prima di esternare i miei dubbi ad Hideo.

    La sparizione improvvisa del nostro compagno mi piace poco, specie nei pressi del tempio Jashin. Dobbiamo tener presente la possibilità che fosse un impostore, o che lui stesso possa aver tradito.

    Avrei atteso il momento in cui saremmo stati soli per dire la seconda parte del mio piano ad Hideo. Dobbiamo cambiare aspetto, di nuovo. E meglio se tiri fuori quella tua "evocazione" se possibile.

    Il mio atteggiamento sarebbe potuto sembrare un po' paranoico ma... loro si aspettavano due persone, non tre. E due ragazzi giovani, seppur ninja.

    Avrei composto il sigillo per la trasformazione e mi sarei tramutato in un'anziana signora. Lunghi capelli bianchi, alta circa la metà di Hideo. Incurvata in avanti. Nulla di strano.

    Se riesci a renderlo credibile potresti cambiare sesso o età. Ih Ih Ih Ih Ih.

    Il cambio di voce sarebbe stato, come sempre, perfetto.

    Avrei chiarito, se fosse stato necessario, che non ero stato io ad inviare Amegakuri via. Stava agendo da solo. E, sia che fosse veramente il suo compagno kiriano sia che fosse un nemico travestito non possiamo escludere la possibilità che ora i monaci Jashin sapessero della nostra missione.

    Siamo ancora in anticipo, rispetto ai nostri bersagli. Hanno saputo solo adesso della nostra missione per cui abbiamo ancora del tempo a nostra disposizione.

    ***



    Attraverso il ponte di legno. Potremmo farlo saltare con una cartabomba. Quella collina sembra promettente. E' abbastanza vicina da poter sfruttare un innesco con i miei fili di chakra. Metto una semplice trappola a filo sotto il ponte con una cartabomba. Tiro il filo e faccio esplodere tutto. Avrei osservato la corrente del fiume. Ci lancio dentro un sasso, per cercare di capirne la profondità. Dunque, se ciò che raccontano i diari di Sasori sui monaci di Jashin è vero, posso divertirmi molto con loro. Sono immortali e, per questo, possono sopportare svariate ferite. Mutilarli sembra essere la cosa migliore, e più efficace, per portare a termine la missione.
    Un vero peccato che il mio antenato ritenesse "irrilevanti" le loro capacità in combattimento. Mi sarebbe stato utile avere qualche informazione in più. [Nota: si tratta di un tono di ambientazione]

    Andiamo su quella collinetta, nipotini. Mi sembra un bel posto per fare un riposino.

    La collinetta si sarebbe confermata perfetta per i nostri scopi. Ottima distanza per i miei fili, avremmo potuto dominare tutta la scena e gli alberi ci avrebbero fornito un ottimo occultamento.

    Non do peso ai cani randagi, all'inizio, tuttavia trovo sospetto il fatto che uno di loro si sarebbe staccato per approcciarci. Certo, forse è solo alla ricerca di cibo e, se fosse uno shinobi trasformato, sarebbe stato difficile per lui integrarsi assieme agli altri cani dato che la tecnica della trasformazione modifica solo l'aspetto esteriore ma non conferisce la capacità di parlare con gli animali.
    [Nota: sono insicuro sul fatto che la trasformazione conferisca anche l'odore della forma ottenuta, in caso Shu considera anche quel fattore]

    Noto che Hideo da cibo al cane. Un ragazzo così innocente. Sorrido. Anche mio fratello un tempo era così. Buffo. Ora che ci penso... Satoru dev'essere morto ben prima che Hideo nascesse.

    Non presto più attenzione ai canidi... almeno fino a ben più tardi.

    ***



    Il secondo luogo, una serie di tornanti che scalavano un monte boscoso. Uno di quei tornanti aveva una conformazione molto favorevole: una parete rocciosa a strapiombo e dall'altro lato un baratro.

    Mi sembra molto meglio il ponte come posto, cosa ne pensi?

    Un ghigno avrebbe solcato il volto della vecchina coperto di rughe. Dici? Grazie al chakra adesivo non avremo problemi a scalare questa parete e se riusciamo a scagliare i cultisti giù nello strapiombo non avremo neanche il problema della corrente del fiume. Se le dicerie sono vere ce li ritroveremo con le ossa spappolate in fondo. Basterà decapitare gli immortali per renderli inermi e potremo recuperare il rotolo con tutta tranquillità. Una cartabomba occultata lungo la parete e una distrazione al momento giusto saranno più che sufficienti per farli cadere di sotto. Ih Ih Ih.

    Per sicurezza avrei potuto mettere un'altra bomba sul sentiero. Con la spinta della doppia esplosione sarebbero caduti nello strapiombo quasi sicuramente.

    Ovviamente avrei parlato con Hideo accertandomi che il contadino non fosse presente. Certo, un ninja avrebbe potuto prendere le sembianze del contadino e portare in giro il suo gregge ma... sarebbe stato poco produttivo. E lento. Difficilmente i nostri nemici avevano avuto sufficiente tempo per precederci, trovare il contadino, sostituirsi a lui e portare il gregge sul monte.

    ***



    Il villaggio abbandonato sarebbe stato il luogo più deludente, dal punto di vista di una imboscata. Nessun vantaggio naturale. E sarebbe stato troppo facile per gli assaliti disperdersi dentro le rovine e perderci.

    Se solo ci fosse un luogo da dove controllare le strade che percorrono il villaggio sarebbe un luogo perfetto..

    Alzo un sopracciglio. Preferisco di gran lunga il ponte o il sentiero montano. Se anche potessimo controllare tutte le strade dovremmo riuscire a comunicare tempestivamente e con grande efficacia. Purtroppo sono privo di ricetrasmittenti, e tu? Senza contare che sarebbe troppo facile per loro disperdersi. Il sentiero montano e il fiume, al netto di qualche tua difficoltà di movimento, sono molto meglio.

    Mi sarei incamminato verso una delle case. Questo non significa che anche questo posto non possa avere del potenziale. Controlliamo meglio.

    Dentro la casa più grande del villaggio notammo degli utensili sopra un tavolo. Strano, dopo tutti questi anni? Anche Hideo sarebbe stato incuriosito dalla cosa e...

    Facciamo attenzione, questa tazza è stata utilizzata.. ci deve essere qualcuno nei dintorni.. o al massimo a qualche chilometro di distanza da qui.

    Annuisco. Recupero un coltello dal lancio, che mi scivola sulla mano sinistra lungo la manica del mantello e lo combino in velocità con un filo di nylon. [Manualità]

    Che i nemici siano davvero riusciti ad anticiparci?

    Hideo sembrava essersi interessato a quel mistero. Mi ricordava un altro mio ex-studente, Shinichi Kurogane. Anche lui una volta che trovava un mistero non riusciva più a mollarlo. Per un certo tempo ne aveva persino fatto un lavoro.

    Lo seguo incuriosito per un po', evitando le trappole. [Occhio di Falco] Questo mi fa pensare che si tratti più di un qualche brigante o bandito che sfrutta il villaggio per depredare dei viandanti più che un ninja...

    Non mi sarei accorto delle impronte lasciate dal nemico, o degli occhi che ci scrutavano nell'oscurità.

    Direi che abbiamo tempo per continuare ancora un po' la nostra esplorazione verso sud.. magari troviamo un luogo ancor migliore.

    Che brutto posto, nipotino. Continuiamo il nostro viaggio verso sud. Speravo tanto di trovare una locanda dove bere del buon brodo.

    Mi sarei quindi incamminato verso sud. Non ho interesse in un brigante. Avrei comunque teso i miei sensi al massimo, per cercare di non farmi sorprendere da un eventuale avversario.

    Se fossimo usciti dal villaggio senza intoppi avrei invitato Hideo a fare un giro più largo e a ritornare sui nostri passi, evitando il villaggio. Sia il fiume che il sentiero montano mi sembrano più promettenti. Potremo fermarci per la notte fuori dalla strada e raggiungere uno dei due luoghi domattina. Dovremmo essere in grado di imbastire la nostra imboscata senza grossi problemi e prima che arrivino i monaci.
    <b>[Nota: non potendo né percepire il nemico né individuare le tracce Shu decide di andarsene (da come hai scritto il post inoltre mi pare che il cane si palesi solo se troviamo il tizio)]
     
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    X3 ore per perlustrare il ponte, dar da mangiare agli animali, perlustrare la curva e la città e così via. Quindi ve ne restano 54.

    E così, i due accademici privati del loro compagno, si misero in marcia perlustrando il territorio. Videro il ponte ed ebbero delle preziose informazioni in merito: in effetti, era un luogo su cui avrebbero potuto organizzare un'imboscata. Il paesaggio sembrava favorevole e, nonostante la tramutazione del sunese, nessuno parve seguirli oppure interessarsene. Beh, a parte un gruppo di cani randagi, che s'interessano al duo di ninja. Il kiriano, allora, decise di dar loro da mangiare e avvicinandosi al cane gli diede del cibo. Erano 4 pezzi di carne: 2 se li mangio il cane e altri due gli diede agli altri animali. Comunque fosse, quel gesto fidelizzò l'animale, che volle leccare la guancia del kiriano e iniziò a seguire il duo di shinobi. CaneHai fidelizzato il cane, che ti segue ovunque già a partire dalla scena del ponte invece di raggiungerti solo nella città abbandonata. Puoi usarlo come un'evocazione (energia verde). Per questa giocata puoi gratuitamente creare una competenza apposita per il tuo cane e successivamente potrai contattarmi anche per una breve giocata per avere il contratto di evocazione "Cani randagi". Il cane non si sarebbe staccato da loro in nessun caso e li avrebbe seguito lungo tutto il loro tragitto. Impensierirsi a proposito non ne avrebbero avuto ragione: scodinzolando e seguendo le orme del ninja, l'animale non avrebbe avuto alcun tipo di comportamento anormale oppure potenzialmente pericoloso. Tutt'altro: sembrava proprio che in quel kiriano il canide aveva trovato un potenziale amico. O forse, dopo che gli aveva dato del cibo, ne voleva semplicemente un altro po'? Non era dato sapere nemmeno questo, ma di certo l'animale sarebbe stato molto più vicino a Hideo che ad Akasuna.

    In ogni caso, il sunese fece saltare il ponte senza alcun problema XPerdi la cartabomba, ma a causa della poca potenza dell'ordigno alcune tavolette in legno rimasero: venne eliminata per lo più la parte centrale, mentre quelle laterali rimasero e vi si potevano vedere anche dei segni di una piccola bruciatura, come se fosse stato il fuoco a bruciarle leggermente: ovviamente, dei residui di quella che era stata l'esplosione. Non solo: il boato non era tanto, ma spaventò gli altri cani randagi che semplicemente fuggirono temendo che il sunese avrebbe poi iniziato a maltrattare anche loro.

    [...]



    Come voluto a Shu Akasuna, il contadino che andava in giro con il suo gregge di pecore non li sentì: lui aveva ormai abbandonato il posto e loro erano praticamente soli... se non contare le pecore che camminavano ancora su quel ripido e stretto sentiero, praticamente in fila indiana. Riuscire a passare lì in gruppo era difficile: la strada era troppo stretta e sarebbe bastata una piccola disattenzione o un movimento troppo brusco per cadere di sotto. Per giunta, se due persone avessero provato a camminare in quella curva una vicina all'altra, avrebbero rischiato che quella situata verso l'esterno sarebbe caduta nello strapiombo: probabilmente, per un ninja non sarebbe stata una caduta mortale, poiché anche se era ripido, vi erano diversi cespugli e rami che, forse, avrebbero fermato il corpo cadente. Comunque fosse, era una situazione strana, poiché uno dei due continuava a parlare di nipotini e l'altro di esplorazioni: se qualcuno avesse voluto spiarli su quella strada, di certo non avrebbe avuto chissà quali problemi a farlo. Affinché la recita avesse potuto funzionare, sarebbe stato necessario che a recitare fossero in due.

    [...]



    Non potendo sapere di essere spiati, i due accademici individuarono semplicemente le tracce lasciate da altre persone. Il mistero di quel posto rimase e, nonostante le ricerche, non avrebbero trovato documenti di alcun genere che descrivessero cosa vi era accaduto. Comunque sia, di posti simili al confine tra l'Erba e la Pioggia c'è n'erano a dozzine. Si tratta di luoghi pre-frontiera, in cui molti anni fa vivevano le famiglie dei soldati che sorvegliavano il confine; successivamente al cambio dell'assetto politico, tali cittadine vennero abbandonare e usate per lo più dalla malavita. Tali dettagli, ahimé, erano comunque sconosciuti ai due, sprovvisti di documenti in merito.

    Uscirono dalla cittadina abbandonata senza alcun rischio: non vennero in alcun modo intralciati e dopo 10 minuti di cammino videro la scritta "Pioggia": era un cartello vecchio e disastrato, di quelli che segnalavano l'uscita da un Paese e l'entrata in un altro. Tuttavia, come tutte le cose del Paese della Pioggia, era un oggetto vecchio, arrugginito e dimenticato da Dio.

    Man-mano che entravano nel territorio della Pioggia, entravano in territorio amico. La guerra feudale (o forse no?) di Kusa era alle spalle: Ame era un Paese completamente diverso, ricco di criminali, mafia e di malviventi. Comunque fosse, all'incirca dopo mezz'ora di cammino avrebbero visto un antico e abbandonato mulino.



    Ovviamente era fermo e vicino allo stesso passava la strada che i Jashin avrebbero percorso. Era fatto quasi completamente con il legno marcio e la porta era aperta. Entrandoci, i due ninja avrebbero visto del fieno e un tavolo sul quale c'era una lampada a olio vecchissima. Era spenta ed esaminandola con il tocco, i due ninja avrebbero scoperto che era fredda: inutilizzata da chissà quanto tempo. Il tetto era sfondato, ma il mulino aveva un secondo piano con una finestrina che dava sulla strada principale. Il campo di osservazione era abbastanza ampio e la finestra stessa era grandicella: anche due persone avrebbero potuto usarla per bersagliare la strada vicino al mulino. Se, invece, avessero esaminato il tavolo XServe Percezione 9 oppure Abilità come Vista Perfetta, avrebbe trovato un piccolo tasto. Premendolo, sotto al tavolo si sarebbe aperta una piccola botola in cui era nascosto uno scrigno con 3 ampolle: verde, rosso e blu. Inoltre, vi era un foglio illustrativo, sul quale era scritto:

    Sostanze chimiche - Provette della PioggiaLe 3 provette sono oggetti appartenenti al Paese della Pioggia, risalenti all'epoca della Grande Guerra. L'ampolla rossa vi renderà forti, ma deconcentrati; bevendo il liquido dell'ampolla verde acquisirete un maggiore vigore vitale, ma diventerete meno reattivi; l'ampolla blu vi rende veloci, ma poco resistenti.

    Ognuna di quelle provette aveva sia delle indicazioni, che delle controindicazioni insomma. Non era dato saperlo cos'era e se ciò che era stato detto era vero oppure no e, in ogni caso, sembrava un qualche residuo dei tempi della guerra, dimenticato in quel posto da chissà quali anni.

    Usciti dal mulino, i ninja non avrebbero avuto molte difficoltà a percorrere la strada fino a un altro posto curioso: una casa abbandonata, peggio ancora di quel mulino. Anch'essa, probabilmente, era risalente all'epoca della guerra. Una casa come tante altre, in cui, probabilmente, molto tempo fa viveva una famiglia. Comunque sia, entrandoci i due avrebbero visto che anch'essa era del tutto abbandonata, o quasi. Difatti, come nel villaggio abbandonato, i due avrebbero visto un tavolo mezzo distrutto con sotto un quadro vecchissimo. XServe percezione 9 per notarlo nascosto nell'ombra del tavolo ToccandoloServe "Investigatore" gli accademici avrebbero percepire del calore, quasi come se quel quadro fosse stato lasciato lì da qualcuno. Girandolo, avrebbero visto l'anno e la firma: un'opera d'arte molto antica e preziosa. Cercando nella casa non avrebbero trovato nient'altro di simile, ma avrebbero visto un foglio:

    !!! Per FUMIHIRO !!!Porta il quadro da Veri Batuman tra 3 giorni. L'ho rubato a un mercante di Konoha: costa un patrimonio!

    Che fossero capitati nel covo di contrabbandieri di opere artistiche? Comunque fosse, avrebbero potuto prenderlo a farne ciò che desideravano. La casa aveva un secondo piano dove c'era dei letti malandati e varie finestre che davano sulla strada.

    A parte questo, non avrebbero trovato altri posti degni di nota: la strada si avvicinava ad Ame da Nord-Est e circa dopo 3 ore di movimento avrebbero visto le mura del Paese della Pioggia. Era praticamente il cuore del territorio nemico. Lì regnava il Caos: malavitosi e criminali di ogni genere. A quel punto anche la pioggia iniziò a cadere velocemente e i primi segni di stanchezza si facevano sentire: avevano viaggiato per molto e perlustrato vari posti. Cosa fare?

    XImpiegate altre 6 ore per spostarvi dal confine tra la Pioggia e l'Erba verso la città di Ame. Trovate due posti ben adatti per un'imboscata, come spiegato. Mancano 48 ore precise alla partenza dei Jashin




     
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    IV: Nuove Canine Conoscenze



    Bel cucciolone, che ci fate qui tu e il tuo branco? questo posto sembra dimenticato da dio! Accarezzai con forza il randagio che sembrava avermi preso in simpatia, iniziò perfino a seguirmi scodinzolando qua e la mentre seguiva la mia figura come un ombra. Intanto il nostro viaggio continuava, seguendo costantemente la strada che i nostri bersagli avrebbero percorso tra qualche decina di ore. Dapprima avevamo perso il mio compagno Kiriano ma ora due nuovi membri si erano aggiunti al gruppo: Il randagio e il mio Mondo che avevo evocato sotto richiesta del caposquadra. Anche lui aveva preso sembianze diverse, difatti quando mi venne ordinato di cambiarle nuovamente per la scomparsa di Akuraguri, ci trasformammo in quelli che sarebbero sembrati due fratelli gemelli. Occhi castani proprio come i crespi capelli che avremmo simulato con la tecnica della trasformazione.

    Dopo aver incontrato il ponte, il passaggio con il dirupo e la città diroccata l'esplorazione ci portò ad avvicinarci a quello che sembrava essere un'altra struttura mal tenuta e probabilmente abbandonata come l'intero villaggio. Ne studiai un po' la planimetria dall'esterno. Si doveva trattare di un mulino per la produzione di farina ormai abbandonato e in disuso. Era comunque abbastanza alto da ipotizzare che ci potessero essere due piani in quella struttura, magari un buon posto per la nostra imminente imboscata? Facendo molta attenzione provai ad avventurarmi all'interno di quel luogo. CI trovavamo ormai nei pressi delle zone di Ame e dovevamo prestare ancor più cautela per non finire in mezzo a gruppi di banditi e ladri di quel maledetto stato. Una volta entrato e assicuratomi che nessuno fosse presente iniziai a controllarmi nei dintorni alla ricerca di qualcosa di utile e di un luogo da dove poter osservare la strada al di fuori. Effettivamente da quel punto sopraelevato al secondo piano sarebbe stato possibile portare un assalto dalla distanza al convoglio Jashinista ma avrebbe lasciato un via di fuga troppo ovvia continuando a scappare verso la loro destinazione, dovevamo trovare qualcosa di meglio per fermare il loro cammino. Fui però attirato da qualcosa di strano, un tavolo di legno scuro, rovinato anch'esso, sembrava avere una piccola sporgenza incongruente con la sua costruzione [Percezione]Percezione: 9 e, avvicinatomi, riuscii in qualche modo a sbloccare un meccanismo di apertura che mostro un piccolo tesoro dimenticato. Si trattava di tre boccette di colore diverso con anesso un foglietto con delle.. rudimentali istruzioni per l'utilizzo? sembravano poter migliorare in qualche modo le capacità di uno Shinobi a scapito di qualcosa.. Sarebbe veramente stato saggio utilizzarle? si trattava probabilmente di vecchie ricette ormai in disuso e chissà.. Probabilmente ormai non più funzionanti. Comunque recuperai le tre boccette, anche solo per riportarle successivamente al villaggio e farle analizzare per bene.

    Una volta usciti dal mulino, e dopo ancora un po' di strada, ci trovammo davanti un'altra catapecchia, ancora più in cattivo stato del mulino che avevamo appena esplorato. La guerra qui a veramente causato parecchi danni.. Ormai sembrava tutto in disuso e abbandonato e più ci si avvicinava ad ame e peggio era la situazione. Fai la guardia qui fuori eh.. Accarezzai nuovamente il randagio che si sedette subito fuori da quello che rimaneva della porta di entrata della casa. Una volta dentro, nuovamente, fu facile etichettare quel luogo come non adatto all'imboscata. Non ci avrebbe permesso in nessun modo di bloccare le loro vie di fuga e si trattava di una casa mal messa proprio al fianco della strada che dovevano percorrere lasciando così un campo di azione troppo grande su cui agire. Quello che mi saltò agli occhi però fu uno strano oggetto poggiato per terra sotto un tavolo sgangherato e coperto da uno straccio sporco. Si trattava di un quadro. Non ero un grande estimatore di opere d'arte ma sembrava ben conservato e che avesse resistito bene alla sua permanenza in quella casa ed, in più, sembrava essere stato spostato di recente dal tiepido calore che sprigionava [Investigatore]. Continuando a girare per la casa riuscii a trovare anche un messaggio da cui scoprii che si doveva trattare di un quadro parecchio importante e che qualcuno avrebbe dovuto portarlo da un certo Veri Batuman. Sarebbe stato parecchio difficile capire chi fosse quest'uomo e comunque, il fatto che fosse un quadro rubato, mi fece salire un po' di ansia. Che qualche malvivente stesse usando questa casa diroccata come magazzino? Mi sbrigai a levare le tende e, prendendo per braccio la vecchietta in cui si era tramutato il caposquadra, ci spostammo da quel luogo. Decisi di tenere il biglietto nelle mie tasche e, nel caso Daisuke non avesse avuto nulla in contrario, avrei portato via il quadro facendolo tenere momentaneamente al mio Mondo.

    Quando fummo davanti alle alte mura di Ame ci si fermò per capire cosa fare. Mi spostai insieme a Daisuke in un posto appartato in modo da discutere con lui di come procedere. Bene allora, torniamo indietro e cerchiamo un luogo dove riposare, una volta fatto quello prepareremo l'imboscata allo strapiombo. L'idea era proprio quella di utilizzare lo strapiombo come arma contro di loro, un modo per indebolirli se fosse stato possibile. La conformazione di quel luogo, con i vari tornanti che salivano sempre di più, sarebbe stata perfetta per preparare alcuni grossi massi da far cadere verso la strada come dei veri proiettili di pietra che sarebbero serviti per causare più danni possibili e far perdere l'equilibrio ai nostri bersagli. In questo modo, se sarebbero caduti nello strapiombo, noi li avremmo poi facilmente raggiunti con l'utilizzo del chakra adesivo, conoscenza condivisa tra me e Daisuke. Restava quindi da recuperare l'occorrente: Una grande quantità di massi da spostare e ammassare nella parte più alta di uno di quei tornanti, in modo che la strada sottostante fosse ben visibile, pronti per essere proiettati di sotto tramite il chakra distruttivo utilizzato da me e il mio Mondo.

    Evocazione [Evocazioni]

    Cane Randagio [Cubo]
    Speciale: L'utilizzatore può richiamare tramite la tecnica del richiamo la creatura Fufi, un cane randagio di taglia media e con il pelo di colore bianco. Gli occhi del cane sono di colore blu ghiaccio.
    ( Vitalità 6 leggere | Riserva 6 bassi | 3 Unità)
    [Da genin in su]

    Seguire le Tracce (Base)
    Conoscenza: L'utilizzatore può trovare le tracce lasciate da altre persone presenti entro 3 metri per il valore di Percezione posseduta.
    [Da genin in su]

    Fammi saper se la competenza va bene che è la prima che faccio, ho messo solo gli slot da genin visto che per ora posso usare solo quelli

     
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    In risposta alle parole di Hideo il cucciolo agitò la code. Il suo sguardo sembrava ben focalizzato, intenso, quasi come se volesse dire qualcosa a sua volta. Quindi non fu una sorpresa che da quel momento in poi il cucciolo si affezionò a Hideo iniziando a seguirlo ovunque andasse. Forse aveva percepito qualcosa di... umano? In quella terra desolata doveva trattarsi davvero di un fenomeno particolare. Da quel momento in poi il cane randagio sarebbe diventato il vero e unico amico di Hideo, nonché un alleato di mille battaglie che lo avrebbe seguito ovunque. La stessa cosa non la si poteva dire per il tizio sunese, che sparì tutto d'un tratto, quando Hideo entrò nel mulino. Il kiriano raccolse comunque le istruzioni e le boccette, ma una volta giratosi per riportare quanto trovato al sunese... Non avrebbe trovato nulla di quest'ultimo. Nemmeno l'ombra. La sua sparizione sembrò essere molto simile a quella dei due compagni. Per questo, non sarebbe stato accompagnato da nessuno al di fuori dal cane quando sarebbe giunto nel secondo luogo, quello ancora più rovinato del primo. Quello che la guerra aveva letteralmente decimato, rendendolo disabitato e ben adatto solo a poche bande di confine, quelle che commerciavano la roba e avevano bisogno di nascondigli sicuri.
    Quando diede l'ordine al cane, questi lo ascoltò appollaiandosi fuori dalla casetta permettendo al padrone di esplorarlo. Trovò il quadro e lo diede al suo mondo: a quel punto era rimasto da solo con il cane e, ovviamente, nessuno avrebbe obiettato a nulla. Allo stesso modo, stava a lui decidere cosa e come fare. Ovviamente, ogni scelta fatta avrebbe comportato un certo dispendio di tempo, ma di base poteva fare tutto ciò che voleva. Il mondo gli era aperto dinnanzi, ma era rimasto solo e doveva considerare quel fattore. Dov'erano finiti i suoi compagni? Come avrebbe dovuto preparare la trappola per i jashinisti in maniera tale da ridurre il loro vantaggio numerico? Finora aveva ottenuto molte informazioni importanti, ma la vera battaglia non era ancora cominciata. Inoltre, non doveva lasciarsi scappare i jashinisti: se lo avessero superato, difficilmente sarebbe riuscito a ottenere quel rotolo

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