Attacco a OtoOto Vs Somujo - Atto 2

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    Attacco ad Oto


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    Stava lentamente affondato nella palude cremisi. I suoi tentativi di liberarsi apparivano futili, ma la ragazza continuò a lottare agitando le braccia finché il sangue non le ricoprì il capo. Il fluido vitale le penetrò nei polmoni, impedendole di respirare. Mentre soffocava, il mondo intorno a lei andava ottenebrandosi. Alla fine rimase immobile, fluttuante nell'oscurità liquida. Era morta, ma per qualche motivo la sua coscienza si rifiutava di scomparire. Era impossibile capire quanto tempo fosse trascorso, se pochi istanti o intere ere, ma ad un certo punto la giovane scorse un puntino luminoso. Concentrandosi su di esso, lo vide pulsare come un cuore umano, facendosi ad ogni battito più grande e splendente, fino a raggiungere le dimensioni di una porta. La fanciulla allungò la mano verso il varco, sfiorandone la superficie brillante con la punta delle dita.

    Harumi si svegliò di soprassalto. Era nel suo letto, nella sua stanza, al primo piano di Villa Mikawa. Non c'era più traccia né della tenebra che l'aveva avvolta né della soglia di luce. La kunoichi scostò le coperte madide di sudore e si portò le mani al volto. Aveva già fatto sogni simili in passato, ma raramente tanto vividi. Il suo inconscio continuava a riproporle l'esperienza nella cripta, dove la sua vita aveva avuto termine. Per alcuni minuti almeno. Il kokage aveva infatti infuso in lei nuova linfa, richiamandola dall'oblio. Da quel giorno, il loro rapporto era mutato, da prima impercettibilmente, poi in modo più marcato. Molte cose erano successe, alcune piacevoli, altre meno, e diverse meriterebbero di essere raccontate. Ma quella notte c'era altro a cui pensare.

    La ragazza si era messa a sedere sul bordo del letto e aveva allungato una mano per afferrare il bicchiere d'acqua che teneva sul comodino. Ci mise un po' a realizzare che non aveva dovuto accendere la lampada per riuscire a distinguere i contorni nella penombra. In effetti l'intera camera era stranamente illuminata considerando che doveva essere notte fonda. Rabbrividendo il contatto dei piedi nudi sul pavimento, Harumi si avvicinò alla finestra, e ciò che vide la lasciò scioccata. Corse fuori dalla stanza, salendo al piano superiore, dove si apriva un largo terrazzo. La ringhiera che si rivolgeva verso l'interno del villaggio era già affollata da diversi membri della famiglia, ed altri continuavano ad aggiungersi. La giovane si fece largo, fino ad avere una visuale sull'intero borgo, ed ogni residuo dubbio di essersi sbagliata si dissolse.

    Oto stava bruciando.



    Harumi si guardò intorno. Matsumoto aveva passato un braccio intorno alle spalle della piccola Yakhiru, ma nessuno sembrava veramente spaventato. Sui volti l'espressione più comune era l'apprensione, tuttavia la Villa era lontana dalle fiamme e non era così semplice accedervi. Inoltre erano tutti seguaci a diverso titolo del capoclan. Non si sarebbero persi d'animo per così poco. Il problema era che nessuno tra i presenti sembrava avere idea di come reagire di fronte a quella minaccia. Diogene era lontano da casa per solo i kami sapevano cosa, ed Eiatsu non si era ancora fatto vivo. Forse era all'obitorio e nel caso per raggiungerli avrebbe impiegato diverso tempo. Erano dei professionisti, ma a mancare era la catena di comando.

    Qualcuno doveva prendere in mano la situazione, ma nessuno sembrava intenzionato ad assumersi l'onere. In fin dei conti erano dei gregari, sottoposti del kokage abituati ad obbedire, non a comandare. La kunoichi si voltò di nuovo ad osservare le alte fiamme, che illuminavano il cielo di tetre tinte rossastre. Poi, senza nessun preavviso, con entrambe le mani si schiaffeggiò le guance, provocando un schiocco secco che echeggiò nel silenzio. Tutti si voltarono a guardarla, quasi risvegliati dalla trance provocata da quel cupo spettacolo. Lei era l'ultima arrivata, ad eccezione di Tasaki che non si vedeva da nessuna parte, ma aveva già dimostrato di avere il coraggio di fare scelte folli per il loro bene.

    La nostra casa è sotto attacco...

    La voce era bassa, ma la udirono chiaramente visto che stavano praticamente trattenendo il respiro. La giovane diede le spalle alla balconata, rivolgendosi ai presenti, che la videro circondata da un'aura rossastra provocata dagli incendi che si stavano diffondendo tra i vicoli. Alzando il capo e il tono, raccolse la sua determinazione e continuò.

    Noi siamo la famiglia di Diogene Mikawa, kokage del Suono. Con che occhi potremo guardarlo quando tornerà, sapendo che abbiamo lasciato distruggere il suo Villaggio senza muovere un dito, al sicuro dietro le nostre mura?

    Un mormorio di assenso si diffuse nel semicerchio davanti a lei, e iniziarono a parlottare a coppie e piccoli capannelli sul da farsi. Bene, era riuscita a scuoterli, ma non era abbastanza. Reagire prontamente era la priorità. Per quanto ne sapevano potevano essere il prossimo bersaglio. L'entità della minaccia era sconosciuta, e quello era il loro più grosso problema. Non avevano abbastanza informazioni. Dovevano partire da lì.

    Radunate tutti nel salone principale, ci serve spazio. Toi, prepara un tavolo per favore. Ukitake-san, ho bisogno di una mappa del Villaggio e dei piani per le emergenze. Yakhiru...potresti portare le puntine colorate che hai in camera?

    Doveva mostrarsi sicura davanti agli altri, ma dentro di sé Harumi era spaventata. Cercò di calmarsi e regolarizzare il respiro. Un passo alla volta. Non era da sola, era certa che gli altri la avrebbero aiutata. Continuava a ripetersi che agire poteva essere sbagliato, ma non fare nulla lo era sicuramente. Al piano terra, alcuni minuti dopo, c'era l'intero personale della Villa in tenuta da battaglia. Anteras in un angolo stava servendo del caffè e le fece l'occhiolino quando la vide scendere le scale, offrendogliene una tazza che la ragazza accettò con riconoscenza. Una carta di Oto era già distesa su un ampio tavolo, mentre il maestro reggeva sotto braccio una serie di rotoli.

    Bene, iniziamo segnando i luoghi colpiti.

    Dal terrazzo godevano di una visuale di tutto rispetto, soprattutto considerando che gli edifici circostanti erano tutti più bassi della residenza. Ashiro sollevò Yakhiru fin sopra il mobile, e la bambinetta dai capelli rosa iniziò a piantare segnalini, scegliendo i colori più appariscenti [mappa]. L'amministrazione, l'armeria, l'ospedale, ma dovevano esserci altri bersagli che che non si riuscivano a distinguere da lì. Si trattava chiaramente di un'azione coordinata portata da più individui, ma dalle mura non si erano levati allarmi. Che si trattasse di un lavoro interno? Nulla poteva essere escluso al momento.

    La ragazza fece scorrere lo sguardo tra i presenti, cercando di radunare le idee. Il capoclan aveva istruito molti tra i presenti all'infiltrazione e alla raccolta delle informazioni, e loro avevano bisogno di alcune paia d'occhi sul campo. Ma poteva chiedere loro di rischiare la sua vita? Non ci sarebbe stato da stupirsi se si fossero rifiutati. In suo soccorso venne Soifon, che aveva fatto parte delle squadre inseguitrici in passato e che rivaleggiava ancora in scaltrezza con la maggior parte dei suoi colleghi.

    Non possiamo muoverci alla cieca, se decidiamo di agire dobbiamo mandare qualcuno a controllare. Posso andarci io, se volete.

    La giovane non riuscì a trattenere un respiro riconoscente. Era bastato che lei spezzasse il ghiaccio perché la sala si riempisse di offerte e proposte. Ognuno voleva fare la propria parte. Il morale era alto e il vociare vivace spazzò via i timori nel cuore della fanciulla.

    Ragazzi... Grazie...

    Harumi si passò la manica sugli occhi umidi e inforcò gli occhiali. Lesse rapidamente il rotolo che gli era stato passato. Era dato ampio risalto affinché fossero prioritariamente protette la Villa e i tesori che custodiva, subito dopo venivano i segreti del Villaggio. La ragazza rientrava in entrambe le liste in quanto portatrice del Due Code. Il suo pensiero andò quindi a Kamine, jinchuuriki dell'Hachibi. Da quello che sapeva si trovava a casa di Febh, e sinceramente alla giovane non venivano in mente luoghi più sicuri al momento. Tuttavia avrebbe fatto indagato a riguardo se le contingenze l'avessero permesso.

    Finnian, Bard, Meirin, assicuratevi che le difese della Villa siano in ordine e rafforzate il perimetro.

    La kunoichi iniziò ad assegnare i compiti, dividendoli in squadre di tre elementi affinché si supportassero l'un l'altro. Il giovane giardiniere dall'incredibile forza si mise sull'attenti in una divertente imitazione di un soldato, mentre gli altri si limitarono ad annuire.

    L'ospedale è inagibile... Unohana potresti allestire un centro di primo soccorso nel giardino della Villa? Fyodor so che vorresti tornartene nel tuo pozzo, ma sei la persona più qualificata in campo medico tra di noi, ti prego di darci una mano. Anteras, prepara un punto di ristoro e rimani a guardia dell'ingresso, mi affido a te.

    La donna chinò rispettosamente il capo, diversamente il pallido dottore che in passato aveva trattato sia Harumi che Diogene schioccò le labbra con disappunto, ma rimase dove si trovava, consapevole di non potersi sottrarre. Il maggiordomo rispose portando una mano sul petto e con il suo solito sorriso criptico. Non avrebbe fatto entrare nessuno a costo della vita.

    Soifon, tu guiderai la squadra di ricognizione avanzata. Prendi Gennosuke e Goyo con te, se le cose si mettono male è meglio avere qualcuno che sa combattere. Ma rimanete furtivi e cercate di evitare qualsiasi contatto con il nemico. Conoscete tutti i vicoli di Oto e chi li abita, dovrebbe esservi facile mimetizzarvi. Iniziate da palazzo Yakushi, assicuratevi se potete dell'incolumità della portatrice dell'Otto Code e di dove si trova l'Amministratore. In caso di pericolo ritiratevi immediatamente, chiaro?

    La kunoichi fece un cenno di assenso col capo ed iniziò a distribuire l'equipaggiamento necessario ai membri della sua squadra. Purtroppo le ricetrasmittenti avevano un raggio d'azione limitato, ma anche per quel problema Harumi aveva una soluzione.

    Lulu, Korra, Toi, abbiamo bisogno di un ponte radio e di una prima cerchia di sorveglianza. Disponetevi a semicerchio ai limitare del quartiere Mikawa, se qualcuno di sospetto supera quella linea avvisate e ripiegate, non fatevi coinvolgere. A gestire la logistica e le comunicazioni da qui ci penserà Ukitake-san... Matsumoto, potresti rimanere con Yakhiru qua?

    Tra le due fu sufficiente uno sguardo perché si capissero. Era chiaro a tutti che Harumi volesse tenere al sicuro la bambinetta, e nessuno nella stanza per quanto duro di cuore avrebbe avuto alcunché da ridire. Giusto l'interessata mise il muso, ma Matsumoto, che aveva un indubbio istinto materno, fu brava a presentarle l'intera situazione come un gioco.

    Balalaika, Hajikee, Kasumi, voi sarete la squadra di riserva. Rimanete in stand-by in attesa di istruzioni. Potremmo aver bisogno di rinforzi dove meno ce lo aspettiamo.

    In una delle tante lezioni di tattica che il capovillaggio le aveva fatto impartire il sensei si era soffermato sull'importanza di tenere forze fresche nelle retrovie e di come avesse fatto innumerevoli volte la differenza tra la vittoria e la sconfitta in battaglia. A quel punto non rimanevano che tre persone ancora da nominare.

    Mastro Fang, Hotarubi, Ashiro... Devo andare a vedere con i miei occhi cosa sta succendendo in Amministrazione. Non possiamo permetterci di lasciare i segreti di Oto in mano a chi sa chi. Posso contare sulla vostra scorta?

    Il vecchio maestro di arti marziali appoggiò i pugni chiusi sulla schiena, sorridendo sotto i folti baffi bianchi. Hotarubi sorrise a sua volta, seducente, mentre accarezzava la vipera mollemente adagiata intorno al suo collo. Ashiro grugnì il suo assenso, battendo un piede a terra. Nonostante gli sforzi di Matsumoto era ancora un selvaggio, ma di buon cuore e Harumi gli avrebbe affidato volentieri la propria incolumità.

    La fanciulla lasciò spaziare nuovamente lo sguardo per la sala. Ognuno aveva il suo compito, non occorreva indugiare ulteriormente. Socchiuse gli occhi, pregando un dio che non conosceva di proteggerli tutti. Quando gli riaprì, brillavano per la determinazione.

    Andiamo!


    Nel frattempo, fuori dal porte della Villa, due occhi attenti studiavano la situazione. Non visto, il Freddo, come l'aveva ironicamente soprannominato il Mikawa, vide le diverse squadre uscire, chi inoltrandosi per i vicoli, chi raggiungendo la sua posizione, chi iniziando a lavorare freneticamente all'interno della proprietà. Quando vide la portatrice del Nibi guidare un gruppo verso il centroMi muovo in direzione dell'Amministrazione, ma passeremo dall'armeria probabilmente visto il percorso. della città, dove il pericolo era maggiore, l'espressione sul volto del jonin mutò impercettibilmente. O forse fu solo un gioco di ombre, mosse dalle fiamme in lontananza, a dare quell'impressione.

    Per un secondo ponderò se fare un passo avanti, afferrarle un braccio e trascinarla al sicuro, nelle profondità della Villa. Probabilmente sarebbe quello che avrebbe fatto Diogene se fosse stato lì. Eppure, stranamente, dopo molto tempo un essere vivente lo incuriosiva. Cosa avrebbe fatto la ragazza? Come si sarebbe comportata di fronte agli ostacoli che avrebbe incontrato? Quelle ed altre domande gli sorsero inaspettate. Era già successo che la giovane riuscisse nel difficile compito di sorprenderlo, e il gusto di quella sensazione era rimasto impresso nella sua memoria. Probabilmente i vivi le chiamavano emozioni.

    Eiatsu la lasciò sfilare, seguendola con lo sguardo, per poi pedinarla dalle ombre, sufficientemente lontano da non essere percepito, ma anche abbastanza vicino da poter intervenire in caso di necessità. L'avrebbe lasciata fare, per il momento. Sarebbe stata l'ennesima prova a cui sottoporre la kunoichi per verificare che potesse rispondere alle aspettative che il kokage aveva su di lei.

    [Note]Team A [Ricognizione Avanzata] : Soifon, Gennosuke, Goyo
    Team B [Riserva] : Balalaika, Hajikee, Kasumi
    Team C [Sorveglianza] : Toi, Lulu, Korra
    Team D [Difesa] : Meirin, Finnian, Bard
    Team E [Assalto] : Ashiro, Fang, Hotarubi
    Team F [Supporto] : Fyodor, Unohana, Anteras
    Team G [Logistica] : Ukitake, Yakhiru, Matsumoto

    L'utilizzo delle conoscenze di Diogene è stato concordato con il player stesso e il QM.

     
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