Le precauzioni dei ninja accademici erano sin troppe, dopo che Masu si congedò e con lui pure la loro guida Soku non prima di essersi raccomandato di non fare azioni avventate, preoccupato com’era delle implicazioni diplomatiche che ciò avrebbe comportato. Nessuno avrebbe presidiato quel piano sino alle 20 in punto, momento in cui 4 inservienti della villa, in fila e impeccabili avrebbero posizionato un vassoio coperto, ricco di vivande, proprio davanti alla porta degl’ospiti. Ognuno di loro avrebbe bussato annunciando la cena, ma senza attendersi alcuna risposta per poi andar via così come erano arrivati. Poco dopo, sarebbe arrivata la guardia, che aveva postazione proprio sul ciglio delle scale, d’innanzi all'apertura del corridoio che dava alle stanze degl’ospiti. A cadenza di 30 minuti, si sarebbe alzato per percorrere il lungo corridoio di circa 30 metri per un paio di minuti per poi tornare in postazione. Quella era una routine.

AL PIANO INFERIORE

I due ninja che si recarono al piano inferiore, avrebbero superato senza alcuna difficoltà il problema “Rumoroso” della porta che dava accesso agli alloggi della servitù. L'espediente della saliva avrebbe funzionato eliminando il fastidioso cigolio. Sebbene entrare sarebbe stato facile, la ricerca della voce che il giovane Noroi aveva udito nel pomeriggio, non sarebbe stata altrettanto semplice. Lui e Noriaki, avrebbero provato a percepire porta per porta tutte le stanze. Ciò che non sapevano e che metà di quelle stanze erano ora occupate da chi aveva prestato servizio diurno e a quell’ora della sera l’occupazione preferita dalla servitù era chiacchierare. Ma tra le tante, Noroi non avrebbe percepito le voci che aveva ascoltato nel pomeriggio. O non erano in stanza o se c’erano erano le uniche a non voler proferire parola in mezzo a quel vociare. ispezione
Proprio quando avevano perso le speranze e testando gl’ultimi stipiti a disposizione, sarebbero stati distratti da 2 voci provenienti dall’apertura in fondo al corridoio...

Hei voi 2 chi siete?
Avrebbe detto una ragazza...
Si chi siete? Avrebbe ribattuto l’altra, che a vedersi, ma una volta avvicinata anche a sentirsi, sembrava essere alquanto alticcia. Aveva esagerato nel bere. L'altra pìù lucida, avrebbe osservato i due ninja con sospetto, non avendovi mai visti in quella dimora.
Scommetto che siete i domestici in prova che stava cercando Akashi non è vero? Che ci fata nel corridoio? Non riuscite a trovare la vostra camera?
Le due avrebbero scambiato i due ninja per aspiranti dipendenti della villa, in quanto presenti nel settore riservato al personale. Una bella gatta da pelare la loro... dovevano giustificare la loro presenza lì. Ma la cosa che avrebbe risollevato il morale dei due è che Noroi avrebbe ritrovato in quelle due ragazze, le voci che aveva udito nel pomeriggio. Che ironia della sorte o tradotto “che gran botta di culo”.

Ore 20.10 Piano inferiore

AL PIANO SUPERIORE

Sorte diversa per il giovane Kyuke, che avrebbe preferito l’azione in solitaria, per andare in ispezione del piano dei signori del palazzo. Una volta percorsa la rampa delle scale che dal suo piano portava a quello superiore, l’ambiente che avrebbe era sostanzialmente diverso. La rampa si immetteva in un grosso ambiente, che fungeva quasi da sala d’attesa, ben arredata come lo era tutto il resto della casa, e con speculari, 2 poltrone e una libreria con una ampia finestra e balcone da un lato e altrettante dall’altro. Di fronte due ampie porte in legno ricco d’intarsi, entrambe raffiguranti l’emblema della casata di famiglia. Una delle 2 porte, quella di sinistra era sigillata da del nastro, di quelli utilizzati dalle autorità per delimitare le zone del crimine, l’altra invece, chiusa ma libera. Le due stanze erano adiacenti.
Se il giovane Kyuke si fosse avvicinato alla porta non sigillata e avesse provato ad udire oltre il legno e gli intarsi, avrebbe udito qualcosa, rumori soffocati, gutturali, qualcuno all’interno ansimava... prima una, poi 2 voci... una maschile e una femminile...
Della maschile avrebbe riconosciuto quella del proprietario di casa.
Si... ti piace così vero?
E rumori continui, come un tamburare costante, che fosse il letto e che il giovane proprietario di casa se la stesse spassando?
Si, continua, solo tu mi fai godere così...
Il commento femminile successivo, avrebbe dissipato ogni dubbio. Di chi era in compagnia il giovane Akashi?
Rimanendo ancora ad ascoltare avrebbe solo assistito al piacere e orgasmo di una coppia intenta a far sesso ma ciò che non si sarebbe aspettato è quel che stava per accadere.
Hei tu! Non ti muovere che ci fai qui... e soprattutto dietro la porta del signor Akashi? E soprattutto chi cazzo sei?
Una coppia di guardie, avrebbe sorpreso il ninja, i piani superiori, quelli dei proprietari di casa erano stretti in una vigilanza continua, da ronde di guardia di mezz’ora, soprattutto dopo ciò che era accaduto pochi giorni prima. Altri errori della sorveglianza non sarebbero stati tollerati.
Cosa si sarebbe inventato Kyuke?

ore 19.45 piano superiore

i due ninja non avrebbero ottenuto ulteriori informazioni dalle ragazze.una volta entrate in stanza erano più intente a piccanti preliminari che a sciogliere la lingua, perlomeno nel modo in cui volevano gli Otesi o per lo meno uno dei due. così quando il biondo ragazzino ebbe abbandonato la stanza le effusioni si fecero più insistenti e l'epilogo fu quello che tutti potete immaginare. di certo i vicini di stanza non avrebbero dormito sonni tranquilli ne Noroi ne avrebbe dormiti.

...un piano più su...

la guardia non si sarebbe opposta al rientro del ragazzino, fidandosi del suo viso angelico e della suo buona fede, dopotutto erano trascorsi pochi minuti dall'inizio del coprifuoco. avrebbe così concesso flessibilità agl'ordini categorici di capitan Masu. così quando vide l'altro giovane giungere poco dopo sul pianerottolo, scorato da due colleghi, avrebbe rischiato l'infarto. quando poi raccontarono l'accaduto alla guardia e sopratutto della reazione iraconda di Masu, deglutì, pensando di aver rischiato grosso nella possibilità di esser potuto diventare il capro espiatorio di tanta rabbia. si mantenne vigile tutta la notte anche lui senza chiudere occhio.

... nelle stanze del rampollo...

perdonami padron Akashi, dovevo immaginare che avrebbero ficcato il naso dove non gli era consentito... e perdonatemi signora Arune se è stata violata la vostra privacy. l'atteggiamento del capitano delle guardie risultava oltremodo dispiaciuto, in tenuta informale all'ingresso dell'alloggio del suo pardone, mentre la moglie giaceva coperta da un lenzuolo nero di seta, sul bordo dell'enorme e scomposto giaciglio. non dovrei di certo essere io a insegnarvi il vostro mestiere vero capitan Masu? eppure... prima la morte di Takashi, poi dei semplici amministrativi arrivano a spiare l'intimità dei vostri signori... non starete per caso perdendo colpi? le guance del capitano divennero rosse e un rivolo di sudore sarebbe sceso sulla fronte sinistra, avrebbe abbassato lo sguardo per poi dirigerlo su Akashi che gli si era portato davanti. suvvia Arune, non pensi forse di essere un pò troppo severa con Masu, è ormai un nostro fedele protettore da molto tempo... avrebbe posato una mano sulla spalla del capitano. torna a letto Masu, domani risolveremo questa scomoda situazione.

... il mattino seguente...

gli accademici sarebbero giunti a colazione già iniziata, la sedia della signora era già vuota, amava svegliarsi all'alba per poi dedicarsi alla sue quotidiane mansioni. vicini a sorseggiare una tazza di te, MAsu e Akashi discutevano silenziosamente. una volta che i 3 fossero giunti, avrebbero scoperto in seguito che Soku era ripartito all'alba per consegnare personalmente una missiva, contenente un formale reclamo per i metodi utilizzati dagli amministrativi nella residenza Takahashi. avrebbe avuto una bella gatta da pelare le influenze della famiglia erano forti.
non vi era posto per loro a tavola, erano lì per un'unica ragione e presto l'avrebbero scoperta.
bene bene, il trio delle meravigli ci degna della sua presenza, abbiamo il ficcanaso e si rivolse a Kyuke il pervertito... e questa volta il riferimento era a Noroi. probabilmente in qualche modo era venuto a sapere della scappatella del ragazzo. e l'ingenuo... questa volta il riferimento era a Yukine.
non amo ospitare in casa mia estranei, avevo già osteggiato il vostro arrivo, ma lo ritenevano neccessario. non terrò tuttavia in casa mia farabutti e spioni. non farò sedere alla mia tavola chi spia i rapporti interpersonali e chi scopa i miei servi o chi non apprezza l'ospitalità di casa Takahashi. ragione per cui avrete tempo fino a stasera per trarre le vostre conclusioni e togliervi dai piedi. sono stato chiaro? ancora una volta, dopo aver pronunciato quelle parole si sarebbe alzato e sarebbe uscito lasciandoli nella stanza con il capitano Masu. che come il giorno precedente gli avrebbe fatto da Cicerone seppur con animo decisamente diverso.

KYUKE

Entrando nella camera mortuaria si sarebbe accorto che tutto era rimasto così come l’avevano lasciato il giorno precedente, il corpo giaceva freddo e pallido sulla balaustra. I fumi dell’incenso impregnavano l’aria, scacciando qualsiasi olezzo o accenno di putrefazione, il clima era fresco e il monaco che sorvegliava il corpo era assorto in una sorta di meditazione o più semplicemente assopito.
Osservando nuovamente il corpo il ragazzino avrebbe notato una patina biancastra sulle braccia e sul busto lì dove era scoperto dagli abiti cerimoniali, ora la ferita con sangue rappreso, risaltava più del giorno precedente. Probabilmente si trattava di qualche intruglio per la conservazione o essenza per attenuare il crescente odore di morte. Se avesse provato in qualche modo a smuovere quella patina avrebbe, osservato petecchie diffuse in alcuni punti delle braccia e se avesse approfondito, ne avrebbe riscontrate altre, nella parte posteriore del collo e sull’addome.
Un minimo di conoscenza medica le avrebbe dichiarate conducibili ad una sorta di colluttazione o forse semplicemente al modo in cui il corpo era adagiato nella vasca da bagno. Entrambe le ipotesi erano valide. Di certo… fosse stata vera la prima, chi aveva inscenato il suicidio, doveva conoscere il fatto suo.
Non avrebbe ottenuto altro da quel luogo e da quel corpo.

… Al cospetto del padrone di casa …

Avrebbe ascoltato il proprietario di casa le parole sincere di Kyuke, avrebbe ascoltato con attenzione tutta la storia del fratello. L’espressione del suo viso da severa, si sarebbe addolcita man mano che il racconto procedeva. Si sarebbero trovati poi simultaneamente a versare una lacrima a causa del ricordo dei fratelli scomparsi.
Capisco le tue ragioni ragazzo, non dev’essere stata semplice… sai non abbiamo mai avuto una vita che definirei “normale”. Una infanzia spensierata, i giochi fanciulleschi…
nulla di tutto ciò. Siamo cresciuti con le ferree leggi educative della villa, attenti più al nostro rango nobiliare che a goderci l’ilarità dei momenti felici.
Ben presto io e Takashi, siamo diventati estranei in casa… ma era pur sempre mio fratello, nonostante nostro padre abbia creato un muro tra noi. Lasciando che fossi io, il più responsabile a suo parere ad amministrare il patrimonio. Ma lui lo sapeva… non l’avrei mai abbandonato.
L’atteggiamento di Akashi sembrava sincero, fuori ogni ragionevole dubbio.
Mia moglie dovrebbe trovarsi al trotto con i cavalli a quest’ora, le scuderei, dovreste chiedere a Masu di farvi accompagnare. Ora se non avete altro da aggiungere, avrei del lavoro importante da sbrigare per la riunione d’affari imminente.


NOROI

Non avrebbe sbattuto ciglio Masu sul fatto che potesse trovare con facilità le stanze della servitù, d’altra parte non aveva dubbi, dato l’esperienza appagante della sera precedente.
Non avrebbe ricavato nulla dalla porta, se non che fosse guasta e andava riparata, quel cigolio era inaccettabile per una residenza così sfarzosa.
Chiedendo in giro non avrebbe ottenuto notizie rilevanti, tutti coloro che erano presenti scappavano a destra e a manca in completa agitazione. Sembrava ci fosse stata una convocazione generale e una sorta di punizione, esplicata in ore terribili di lavoro continuato senza pause sino a sera.
Le ragazze non erano state viste uscire dalla stanza. Se il ragazzo avrebbe provato a raggiungere l’alloggio si sarebbe accorto che la porta era aperta ma la stanza vuota. I letti erano in disordine, in memoria delle baldorie di recente passato. Ma ad essere sparite, oltre alle ragazze, erano anche tutti gli oggetti personali di loro proprietà. Giusto qua e là qualcosa di dimenticato, a testimoniare che il tutto era stato fatto in fretta e furia… chissà poi perché.
Pochi istanti dopo, una guardia sarebbe sopraggiunta con 2 ragazzi.
Ecco… questo è il vostro nuovo alloggio, andrà sistemato ma vi accorgerete che è confortevole, ha anche il bagno in camera e non tutti gli alloggi hanno questa fortuna.
La riconferma della riassegnazione era palese… che fine avevano fatto le ragazze?
Analizzando la stanza vi erano due possibili vie di fuga, la porta che dava nel corridoio e la finestra, un lucernario appena sopra il livello del pavimento che dava sul giardino. Lo stipite era aperto. Se si fosse affacciato e indagato avrebbe trovato il terriccio oltre il lucernario smosso e poco oltre frammenti di vestito incagliati nei cespugli decorativi del giardino. Avrebbe potuto procedere con l’indagine ma per farlo avrebbe dovuto lasciare la stanza, uscendo per quella via e cercando altri indizi.


YUKINE

La camera del rampollo era ampia, probabilmente più di una residenza che un normale umano avrebbe definito grande. La camera da letto spaziosa e luminosa, si affacciava maestosa sul grande giardino della residenza. Sovrastava persino le cascate che dalla cima, scorrevano e si tuffavano nel lago ai piedi della residenza. All’interno mobilie e quadri di pregiata fattura. Tutto appariva in ordine, probabilmente sistemato o forse lasciato come era stato trovato. Il bagno anche quello immenso, portava ancora evidenti i segni della morte, dal sangue rappreso sui bordi della vasca e per terra, probabilmente lasciato per permettere asettiche le indagini.
Il bagno non lasciava alcun segno evidente che non corrispondesse con le ipotesi del suicidio, il sangue era scivolato sul pavimento dopo la morte, senza che incontrasse ostacoli. Nessuna impronta intorno alla vasca che lasciasse pensare ad altra presenza umana.
Analizzando la stanza da letto, l’occhio e una indagine esperta, avrebbe potuto scorgere 2 anomalie.
La prima un cassetto bloccato, probabilmente chiuso a chiave della scrivania. Forzandolo o utilizzando strumenti adatti con abilità opportune, sarebbe riuscito ad aprirlo e all’indagine avrebbe notato un doppio fondo. Nascosto avrebbe trovato una piccola agenda con intarsi in pelle, aprendo la prima pagine avrebbe letto.

“DIARIO DI TAKASHI”

La seconda anomalia riguardava il camino, la conformazione strutturale di alcune mattonelle pareva chiaramente disarmonica rispetto all’architettura. Provando a manipolarle o premere avrebbe ad un certo punto avvertito l’innesco di un meccanismo. Se avesse provato a spingere o tirare, avrebbe notato che il camino, scorreva sul muro adiacente, lasciando un passaggio di circa 40 cm che dava su una rampa di scale scura…