Il ninja della compagnia teatraleFree Namae e Shin

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    Il ninja della compagnia teatrale


    Chapter I



    Tra la moltitudine di persone che affollavano gli spalti, trepidanti e in attesa dell'inizio dello spettacolo, spiccavano due individui: uno era alto circa 2 metri, capelli lunghi, viso burbero e corpo avvolto in un lungo abito nero, l'altra raggiungeva a malapena il metro e mezzo, sfoggiava una chioma rosa,  occhi blu come il mare e un sorriso in grado di sciogliere i cuori più gelidi.
    Namae e Hounko erano una coppia speciale e quella sera erano ai confini del Paese del Fuoco per assistere all'esibizione di una compagnia celebre e popolare nella regione Nord Ovest del Continente. A ogni tappa registravano dei clamorosi sold out.
    I motivi del loro successo erano molteplici: la bambina credeva che gli attori fossero i veri protagonisti delle favole che qualche spacciatore con un pizzico di umanità gli aveva raccontato nei suoi trascorsi nella Drosera; per alcuni erano le musiche a rendere i loro spettacoli imperdibili; per altri il pieno controllo degli elementi che essi sfoggiavano, mentre per Namae la questione era diversa e coincideva con il fatto che un evento nelle vicinanze di Amegakure fosse impossibile.
    Papà papà quando iniziano?
    Adesso, manca poco. Mettiti seduta e fai la brava. La bambina si mise seduta al suo posto, impaziente, per poi rialzarsi dopo meno di un minuto.
    Faranno tante magie?
    Sì Hounko, ne faranno tante...ora però rimettiti seduta. Obbedì la seconda volta, poi la sua mente andò altrove.
    Nanako? Non è voluta venire? L'Oleandro si attendeva quella domanda.
    Nanako era diventata una sorella per lei, una persona da prendere ad esempio, da imitare, ma la gatta se n'era andata, scomparsa dal giorno alla notte senza dire nulla a nessuno.
    Era occupata. Deve sconfiggere tante persone cattive. Non era pronta per la verità, dolorosa e cruda.
    Oh sì, io sarò come lei. Mi farò insegnare a usare le unghie, la coda e i salti.
    Ne sono felice, Hounko.
    In quel momento le luci si abbassarono e fuochi d'artificio di ogni colore diedero inizio allo spettacolo, con l'entrata in scena degli attori, pronti ad emozionare e a stupire i presenti.

    [Metà spettacolo]



    Vado a prendere qualcosa da sgranocchiare. Lei annuì, ma prima che potesse chiedere qualcosa per sé, suo padre era già scomparso, diretto alle carrozze posteggiate dietro le quinte.
    Inghiottito nell'oscurità, con il cappuccio che copriva il suo volto, Namae apparve davanti a uno degli addetti alla sicurezza.
    Senza dire una parola, gli porse una busta chiusa da un adesivo e alcuni Ryo per il servizio.
    Al ragazzo del fuoco. Il destinatario della lettera era un ragazzo che nello spettacolo aveva generato una palla di fuoco. Non era stata magia, ma un jutsu...e lui aveva bisogno di un ninja.
    Non conosceva il suo nome né il suo ruolo, ma con un po' di domande, lo sfortunato steward non avrebbe sbagliato.
    Fallisci nel compito e ti ucciderò. E senza aggiungere altro fece ritorno al fianco di Hounko, dopo essersi fermato a prendere le patatine che desiderava. Non l'aveva udita, ma conosceva i suoi gusti.

    Di ritorno dal palcoscenico, Shin si sarebbe visto arrivare un uomo della sicurezza, uno dei tanti che seguiva la compagnia di tappa in tappa, sollevato e felice di averlo trovato. Gli porse la missiva, descrivendo nel dettaglio il colosso che gliel'aveva data, minacciandolo. Una volta aperta, il Nukenin avrebbe potuto leggere le seguenti frasi.
    CITAZIONE

    Locanda della Malora nel paese qui affianco, appena puoi. Portala con te.


    Cosa dovesse portare con sé non era stato specificato, ma forse si riferiva al fiore profumato che era stato appiccicato alla carta. Conosceva l'Oleandro? [LINK]

    [...]



    La locanda della Malora era una classica osteria di paese. Non aveva nulla di diverso rispetto a quelle in cui era già stato durante il tour della sua compagnia teatrale.
    Varcata la soglia dell'edificio e mostrato il fiore all'oste, un omone grosso ma dal volto anonimo, quest'ultimo avrebbe annuito e con un gesto della mano gli avrebbe indicato le scale che conducevano al secondo piano.
    Secondo piano. Camera 2B
    Trovare la camera sarebbe stato un gioco da ragazzi.
    Al suo bussare, qualcuno al di là avrebbe aperto la porta. Chissà lo stupore di Shin nel trovarsi davanti una bambina di dieci anni, con un orsacchiotto sotto al braccio destro e una tunica da notte color rosa, con espressione assonnata e due occhiaie nere.
    Papà ti sta aspettando.
    Se lo sarebbe ritrovato davanti. Namae Taiyo. Un colosso rispetto a lui. Se ne stava seduto sulla poltrona, con un calice di vino rosso nella mano destra e un sigaro fumante tra le labbra, incurante della presenza di sua figlia. Dietro di lui vi era una vetrata da cui filtrava la luce riflessa dalla luna, la quale donava al Fiore di Ame un aria sinistra e orrenda.
    Lo sguardo dell'Oleandro si posò su di lui.
    A Shin le dovute presentazioni.

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    La Prima Volta


    Il fuoco divampa



    Dopo aver girato per un bel po' di tempo nei dintorni del Villaggio delle Sorgenti Termali, insieme alla sua compagnia, venne deciso che i due carri che componevano la carovana si sarebbero mossi verso il Paese del Fuoco, per cambiare spettatori e luogo, dato che rimanere per troppo tempo nella stessa zona avrebbe portato chi viveva in essa a non essere più stupito dalle magie e dai trucchi. Così, deciso dove andare e finiti i preparativi utili a muoversi senza rifornimenti per un po' di tempo, la caronava si mosse e dopo poco, fu solamente un punto minuscolo all'orizzonte.

    Fu in una delle tante città di frontiera che la monotonia di arrivi, spettacoli e partenze venne interrotto da una missiva, consegnata ad uno dei ragazzi della sicurezza. Uomo abbastanza muscoloso, coraggioso e con un bel po' di esperienza nel campo, aveva una strana faccia nel consegnare quel piccolo pezzo di carta a Shin che gli ordinava di presentarsi ad una locanda nel paese vicino, portando con se un fiore attaccato alla lettera. Il giovane, che aveva appena finito la sua parte in quel particolare spettacolo, si mise un po' a decidere se andare o no, ma il fatto che fosse una locanda, un posto affollato, dissipò una parte dei dubbi.

    Arrivato alla locanda, ci mise un po' a capire cosa dovesse fare. Aveva mostrato la lettera ed il fiore a qualche ubriacone e finalmente, mostrandola all'oste, ricevette delle ulteriori istruzioni. Trovata la camere indicata, il ragazzo, preparato a trovarsi in una difficile situazione, venne completamente mandato fuori strada dalla presenza di una ragazzina, che aperta la porta, gli comunicò che il padre lo stava aspettando.

    Che bel orsacchiotto!

    Disse il ragazzo, prima di muoversi all'interno della stanza e arrivare davanti a chi lo aveva chiamato. Un uomo alto, signorile e raffinato, si presentò davanti a lui, guardandolo con uno sguardo tremendo e terribile. Shin non aveva mai visto un uomo così, in tutta la sua vita e come un animale, il suo istinto ed il suo corpo gridavano quanto fosse pericoloso quell'uomo. Nonostante ciò, Shin rimase calmo. Riuscì in questa impresa perchè, dal momento in cui la lettera gli era stata recapitata, quel fuoco che lo aveva spinto ad unirsi a quella compagnia, si era ripresentato all'interno della sua anima, sussurandogli di seguire quel percorso, perchè portava alla gloria.

    E se le fiamme all'interno della sua anima stavano bruciando, l'intensità era così effimera nei confronti del fuoco che divampava all'interno di quell'uomo. Shin poteva sentirlo, poteva quasi toccarlo. Il fato era lì davanti a lui e sorseggiava un bicchiere di rosso.

    Piacere Shin. Al suo servizio, signore

    disse il ragazzo, con un mezzo inchino. Alzatosi, continuò:

    Lei chi è e per cosa ha bisogno di un povero attore come me ?

    La sua faccia era sorridente, col sorriso innocente ed illuminato di un bambino che ha trovato il suo nuovo giocattolo.


     
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    Irruzione


    Chapter II



    Era lui il suo uomo. Ora che lo aveva davanti, Namae non aveva alcun dubbio.
    Dagli occhi del circense trapelavano astuzia, freddezza e il desiderio di mettersi in gioco per raggiungere un obiettivo. L'essersi recato in quella locanda ne era la prova.
    Perché presentarsi e rischiare di incappare in uno squilibrato? Ok, non erano ad Ame, ma l'addetto alla sicurezza aveva parlato di un uomo dal volto rozzo e barbaro, non di un bella ragazza.
    Shin si presentò, inchinandosi, e dopo essersi rialzato disse una frase che il Fiore aveva ripetuto fino al giorno in cui aveva deciso di aggiungere un nuovo clan all'organigramma dei Fiori. Dopo che la sua richiesta di incontrare Lord Goemon era stata rigettata, non si sentiva più un suo soldato.
    Al mio servizio. Ridacchiò, divertito. La stazza e l'espressione rude dell'Oleandro avevano già fatto intendere al ragazzo il suo ruolo all'interno della stanza. Ma lo smemorato non era il tipo di leader che amava trattare gli altri come suoi sottoposti.

    Sto arrivando. La voce di Hounko echeggiò dalla stanza adiacente.
    Rientrò nel salone con una sedia tra le mani, imbottita di comodi cuscini. Senza farsi aiutare, la porse a Shin, sorridendogli, dopo di che riempì due calici di rosso con la bottiglia appoggiata tra due piatti sporchi e ne diede uno a Namae e uno a Shin.
    Grazie Hounko, ritorna a fare i compiti ora. Parole al vento, perché lei si era già avvicinata all'ospite, con gli occhi colmi di quella curiosità che ad Ame era una garanzia di morte.
    Provieni da Konoha? Il fuoco è l'elemento dei fogliosi sai? Io vorrei tanto andarci, ora papà organizza...
    Basta Hounko, dobbiamo parlare noi. Ritorna in camera e studia! La interruppe. Dovette alzare un po' la voce per fare in modo che la piccola capisse che era giunto il momento di tornarsene in camera. E lo fece, con espressione accigliata e le guance rosse per la rabbia.
    Il Fiore trattenne una risata.
    Scusami, ma è curiosa e potrebbe tempestarti di domande fino a domani mattina. Gettò la sua schiena sullo schienale della poltrona.
    Se vuoi un sigaro prendi pure. Aggiunse, porgendogli il pacchetto e un accendino.

    Sono Namae Taiyo. Mi piace definirmi un mercante, ma in realtà sono un ninja. Di Ame. Aggiunse, curioso di osservare la reazione di Shin.
    Ho bisogno di un ninja per un lavoro, ma voglio essere chiaro sin da subito con te.
    Sei libero di rifiutare e andartene senza subire ritorsioni. Qui non sei al servizio di nessuno.
    Era serio, sincero e sicuro del fatto che Shin non si sarebbe tirato indietro.
    Mi chiedo perché stai perdendo il tuo tempo tra una manica di attori e circensi che non sanno stare al mondo. Accavallò le gambe. Non vedete la falce della morte a un palmo dalle vostre gole? Chiese, indicandolo con il sigaro.
    Non uccido innocenti né chi ha la sfortuna di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato. Non mentì. Non aveva mai ucciso a sangue freddo e aveva sempre cercato di salvare tutti.
    ed è per questo che sei qui: hai l'occasione di brandire l'arma che ti sta minacciando. Domani sera, dopo lo spettacolo, senza farti vedere da nessuno, raggiungi l'imbocco est del magazzino abbandonato dietro a dove vi esibite. Troverai un kit e una mappa per la tua missione. I suoi occhi erano fissi su quelli del giovane. La tua missione è penetrare nel magazzino, recarti nel sotterraneo e rubare ciò che quei mercenari sorvegliano.
    Io mi muoverò poco distante da te. Potrei raggiungerti se tutto procederà nel migliore dei modi. Dopo di che, ognuno prenderà la sua strada. Come ricompensa, il tuo nome sarà fatto a coloro che sono sopra di me e siccome mi definisco generoso e uomo d'onore, provvederò anche io a farti un regalo.
    Domande?
    Concluse serio, ingurgitando l'ultimo sorso di vino.

    Se avesse chiesto cosa avessero fatto per avere una condanna a morte, Namae avrebbe eseguito una smorfia di disappunto.
    Le motivazioni ci sono. Conoscerle puoi, ma preferiresti non averlo fatto. È il genere di scelte che
    condizionano tutta la vita. Hounko aveva fatto ritorno nella stanza.

    jpg



    [La sera successiva]



    Dal giorno in cui si erano stabiliti lì, poco lontano dal Paese delle Sorgenti Termali, Shin aveva notato quell'edificio di due piani che s'innalzava a mezzo chilometro dalle loro carovane.
    La struttura aveva le sembianze di un magazzino abbandonato: di area rettangolare, aveva diversi varchi che si affacciavano verso la compagnia teatrale, usate anni prima per scaricare le merci e in alto, dove dovevano esserci delle grandi vetrate a giudicare dalle aperture, qualcuno aveva montato dei pannelli di legno.

    Con il favore delle tenebre, avvicinarsi alla struttura non sarebbe stato complicato. La vegetazione alta e incolta che cintava il magazzino regalava un nascondiglio perfetto almeno fino al luogo in cui Namae aveva lasciato i suoi aiuti. Come annunciato, sul settore nord-est, vicino a una porta arrugginita, vi era una X rossa. A terra vi erano un lucchetto spezzato e uno zaino nero. Al suo interno, vi erano diversi oggetti: una mappa del luogo, un rivestimento mimeticoRivestimento Mimetico [Meccanismo]
    Tramite un rivestimento posto in qualsiasi protezione, l'utilizzatore potrà mimetizzarsi con l' ambiente circostante. L'utilizzatore può considerarsi sotto un occultamento parziale finché non compie azioni offensive.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 25)
    [Da studente in su]
    e due fiale??? di liquido trasparente.
    Intanto, dall'interno del magazzino, si udivano suoni flebili, lontani, ma distinti.
    Un ladro avrebbe già capito che lì dentro, tra polvere, topi e roba dimenticata, vi erano degli uomini e questi cercavano di far meno rumore possibile.

    Se fosse entrato dalla porta arrugginita, aperta e con i cardini lubrificati dal Fiore, Shin si sarebbe trovato sopra una pedana rialzata, di pochi metri quadri, da cui avrebbe avuto un ottima visuale del luogo e del numero di nemici. L'oscurità celava gli angoli e le pareti laterali mentre la zona centrale era illuminata dal debole bagliore lunare che filtrava dai sottili vetri che costituivano parte del soffitto.
    Coloro che Namae aveva descritto come mercenari non sembravano ninja: erano solo gente robusta, muscolosa, bravi a menare le mani al soldo del boss di quartiere di turno. I loro volti erano diversi, alcuni segnati dall'alcool e dalla droga, ma per qualche strana ragione indossavano tutti lo stesso modello di maglia e pantalone, neri come la notte. Sul loro fianco avevano un fodero con un coltello inserito dentro.

    A una trentina di metri, sulla destra, dove nella mappa vi era una X rossa, Shin avrebbe visto delle scale che scendevano sotto terra. Qualcuno aveva posto delle candele per illuminare meglio i gradoni.





    CITAZIONE
    [Link Mappa]
    Rettangoli neri sono dei cassoni alti 3 metri.
    Pallini blu: nemici. Le frecce descrivono il loro movimento.
    Pallino rosso: SEI TU
    Pallino giallo: fonte di luce
     
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    La Prima Volta


    Una bottiglia tira l'altra



    La sua frase doveva aver risvegliato qualche tipo di memoria nella mente dell'uomo davanti a lui, poichè Shin lo vide perso per un attimo nei suoi pensieri, prima di ripetere la frase del ragazzo, accompagnandola da una risata. Prima che la conversazione potesse proseguire però, i due vennero interroti dalla bambina, che ancora non si era presentata. Dopo aver portato all'interno della stanza una sedia, lei porse al giovane un bicchiere colmo di rosso vino.

    Nonostante l'ordine dell'uomo di tornare a fare i compiti, la ragazzina si avvicinò a Shin ed iniziò a chiedergli di dove fosse, ma prima che egli potesse rispondere, venne interrotta dall'uomo e mandata a dormire. Però prima che la piccolina uscisse dalla stanza Shin le disse:

    Quando finisco di aiutare il tuo papà, ti racconterò un po' di storie, va bene Hounko?

    La curiosità della giovane l'aveva infatti interessato e divertito, complice l'avere lo stesso tipo di curiosità stampata a fuoco nella sua di anima. Una curiosità bambinesca ed innocente, sempre in cerca di cose nuove da toccare, leccare, assaggiare, vedere, sentire. Finalmente però, senza interruzioni, i due si misero a parlare di affari. O meglio, l'uomo si mise a parlare, dopo aver offerto al giovane un sigaro, prontamente rifiutato.

    La spiegazione del compito affidatogli da Namae portò solo dubbi al giovane ragazzo. Doveva rubare qualcosa, che era la ragione per la quale la sua compagnia era stata presa di mira. Shin la prese con calma, iniziando con il capire meglio i dettagli della sua missione:

    Cosa sarà presente nel kit? Sa quanti siano i mercenari, che tipo di abilità abbiano?

    Dopo aver ascoltato la risposta del ninja a quel primo set di domande, egli avrebbe continuato con un secondo, più personale:

    Perchè siamo stati presi di mira ? Che io sappia, siamo una compagnia di scappati di casa, reietti della società. Insomma, niente che giustifichi una sentenza di morte.

    All'iniziale opposizione di Namae di svelare perchè la carovana fosse stata presa di mira, egli rispose con un franco sorriso:

    Purtroppo sono nato con un grande senso di curiosità e un piccolo senso del pericolo. Inoltre, ogni situazione che mi si presenta davanti è un passo in più verso il mio obiettivo. Quindi se non le dispiace, gradirei sapere per cosa siamo stati presi di mira.

    Alla fine della conversazione, il ragazzo si sarebbe alzato e si sarebbe inchinato:

    Grazie per la sua pazienza e comprensione, la ripagherò con una missione portata a termine senza inghippi.

    E sarebbe uscito dalla stanza, dileguandosi nella notte.

    La sera successiva, tutto sarebbe andato come descritto dal ninja di Ame. Egli avrebbe trovato, davanti all'ingresso est del capannone designato, una mappa del luogo, un paio di fiale dal contenuto sconosciuto ed inoltre un importantissimo rivestimento mimetico, che egli indossò immediatamente. Studiata sommariamente la mappa del luogo egli sarebbe entrato.

    Una volta dentro, osservata la disposizione delle guardie e le loro tempistiche, egli si sarebbe mosso, scendendo dalla piattaforma ed andando a destra. Avrebbe camminato fino a raggiungere l'angolo destro basso della stanza. Avrebbe aspettato lì fino a che l'uomo dall'altra parte della stanza non si fosse girato e velocemente ma cercando di fare meno rumore possibile, avrebbe cercato di arrivare al riparo dei cassettoni di fronte a lui. Arrivato senza problemi, si sarebbe mosso con calma fino alla fine della stanza, arrivando all'angolo destro alto.

    Da lì il gioco si faceva difficile. Si sarebbe mosso verso sinistra, arrivando alla fine della copertura offertagli dalle casse. Da lì, avrebbe aspettato che la guardia accanto a lui si girasse dall'altra parte e poi, con calma e sangue freddo, avrebbe camminato lentamente e senza fare rumore verso la cassa davanti a lui. Lì si sarebbe fermato e avrebbe realizzato che sarebbe stato quasi impossibile passare quell'ultima guardia senza farsi beccare.

    Così avrebbe preso dalla sua borsa una delle due bottiglie di alcool che si portava sempre appresso e l'avrebbe tenuta in mano qualche momento, calibrando la distanza e la forza che doveva imprmere all'oggetto e avrebbe provato a lanciarla dall'altra parte della stanza, cercando di scegliare un momento in cui nessuno fosse girato verso di lui, in modo tale da non dare indicazioni sulla sua posizione. La bottiglia si sarebbe dunque schiantata sulla cassa dalla parte opposta della stanza, producendo il caratteristico rumore di vetri infranti. Se la guardia che si frapponeva fra lui e l'entrata del sotterraneo si fosse mossa per andare a guardare cosa fosse successo, egli si sarebbe velocemente infilato in esso, tirando un sospiro di sollievo.

    Se ciò non fosse successo, egli avrebbe preso la seconda bottiglia, maledicendo gli dei e avrebbe preso un fazzoletto o comunque un pezzo di stoffa infiammabile. Avrebbe bagnato quel pezzo di stoffa con parte dell'alcool e l'avrebbe inserito all'interno della bottiglia, facendo in modo che toccasse il liquido. Fatto ciò, l'avrebbe acceso con il suo accendino e l'avrebbe lanciata nuovamente nella direzione nella quale l'aveva lanciata prima. Se una bomba molotov non avesse attirato l'attenzione delle guardie, poco l'avrebbe fatto. Inoltre, il fuoco sarebbe stato alimentato dall'alcool dell'altra bottiglia, oramai versato in terra.

    Così, con l'attenzione dei mercenari rivolta altrove, egli avrebbe provato ad entrare nel sotterraneo, sperando di non aver allarmato troppo le guardie.


     
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    Oh! Purissima!


    Chapter III



    Sarà un pacco tipo così Con le mani diede un idea di quanto fosse grande l'oggetto da prelevare.
    Ad occhio e croce, un panetto. Nulla di pesante o voluminoso. Avrai una borsa dove inserire il tuttoPoi aggiunse. un rivestimento mimetico e qualcosa di utile per l'infiltrazione.
    Non ne aveva la certezza, ma il capo di Shin non sembrava avere la capacità economica necessaria per assoldare veri ninja. Probabilmente, i mercenari assoldati per proteggere la droga erano uomini muscolosi ma privi di cervello, ignari di cosa stavano andando incontro.
    Non penso siano ninja


    Rise di gusto.
    Hai ragione. Si stava comportando come Lord Goemon, il Principe a cui sottostava da anni, che elargiva ordini e assegnava missioni al limite del possibile e quando il compito veniva portato a termine non vi erano ricompense o ringraziamenti.
    Shin aveva deciso di mettersi al suo servizio senza alcuna garanzia e senza chiedere qualcosa in cambio. Vi erano delle somiglianze tra Shin e il Namae dei giorni successivi all'amnesia.
    Il tuo capo vende droga fuori dal canale giusto. Inclinò il capo. e il canale giusto è solo uno...sono i Fiori di Ame, ragazzo Si alzò in piedi, stanco dal lungo viaggio che lo aveva portato in quelle terre.
    Che sia l'inizio di una fruttuosa collaborazione, Shin Lo accompagnò alla porta.
    Ucciderò il tuo capo e ti raggiungerò per darti una mano. Gli sorrise.

    [...]



    Le accortezze di Shin permisero all'attore di sgusciare verso le scale senza essere notato.
    Nessun mercenario riuscì a scorgere la bottiglia in fiamme, se non all'impatto con il terreno. In quel momento, ricostruire la traiettoria era impossibile.
    Siamo sotto attacco! Cazzo! Urlarono, cercando di moderare il tono della voce, con i loro occhi puntati verso le lingue di fuoco che si agitavano sfiorando il soffitto. Nei sotterranei, privo di ogni sorta di illuminazione, se non nel tratto iniziale, nessuno sarebbe stato in grado di scorgerlo nelle tenebre.
    Andate a controllare, io sorveglio le scale. Qui non è passato nessuno.
    Ci sono troppi nascondigli, diamine.
    No non c'è nulla!
    Attenti! State attenti!


    Scese le scale, Shin si era trovato in una stanza buia, silenziosa e priva di aperture verso l'esterno. L'aria era stantia, irrespirabile, ma inodore. Se avesse voluto perlustrare la stanza, avrebbe dovuto cercare o crearsi una fonte di luce, ben sapendo che sopra vi erano cinque mercenari allertati dal suo tranello.

    In presenza di una fonte luminosa, l'oscurità indietreggiò, mostrando al ragazzo un piccolo tavolo posizionato davanti le scale.
    Se avesse perlustrato la stanza, tanto o poco a seconda se avesse avuto una torcia o un cerino, si sarebbe accorto di trovarsi in un ufficio in cui anni prima lavoravano almeno tre impiegati. Vi erano ancora le scrivania, i calamai, i mobili e gli scaffali stracolmi di libri, quaderni e fogli ingialliti dal tempo. La polvere aveva ricoperto ogni oggetto, ad eccezione di tre corpi posizionati sopra il tavolo a contatto con la parete opposta alle scale. Erano tre parallelipipedi incelofanati con carta e pellicola trasparente, ciascuno grande come una foratella.
    Appena il ragazzo avrebbe infilato questi nel suo zaino, qualcuno lo avrebbe colto sul fatto.
    AH...cosa abbiamo qui! L'ho trovato!!!! Avrebbe urlato ai suoi colleghi.
    Approfittando della luce che rendeva Shin visibile, l'uomo prese una sedia e la lanciò contro il ladro in erba. [For:125 Potenza 10]
    Prese due kunai con la mano destra e uno alla volta li scagliò contro il petto e il braccio destro di Shin mentre con l'altra mano lasciò cadere qualcosa a terra. [For: 125 Pot 8]
    Dal rumore che riempì la stanza dovevano essere diversi oggetti metallici, piccoli come biglie. [Biglie]Biglie Metallo [Distanza]
    Le biglie metalliche sono inefficienti come danno diretto ma utili per minare l' equilibrio di chi ci cammina sopra: causano Intralcio Medio. Un'unità di biglie di metallo coprono un'area di raggio pari a 3 metri e possono essere lanciate entro 12 metri
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Piccola
    (Potenza: 1 | Durezza: 3 | Crediti: 20)
    [Da studente in su]

    Entro 3 metri dal nemico -> Intralcio Medio

    Non uscirai vivo di qui! ahhahah Non aveva intenzione di raggiungerlo senza una torcia o un accendino.
    Arrenditi prima che arriveranno gli altri! Incalzò, con lo sguardo che tradiva un certo timore. Perché i suoi colleghi non lo avevano raggiunto a dargli man forte?
     
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    La Prima Volta


    Kunai vs Spiedi



    Le informazioni aggiuntive che Namae fornì al ragazzo fecero scomparire tutti i dubbi del Mangiafuoco. Inoltre quando l'Oleandro svelò, finalmente, il motivo per il quale la sua compagnia stava venendo perseguitata e come egli avrebbe affrontato il problema, Shin eruttò in una grassa risata:

    Quel pancione? Mi farebbe un piacere uccidendolo. Lui e la sua donna. Ma se le potessi chiedere un favore, anche se incontrasse un certo Hanzo nel compimento dei suoi doveri, potrebbe non ammazzarlo? Mi farebbe veramente dispiacere se morisse.

    [...]



    Il piano di Shin era andato a buon fine, attirando l'attenzione delle guardie e lasciando il ragazzo libero di sgusciare all'interno della sotterraneo. Buio. Era questo che il Mangiafuoco vedeva all'interno della stanza. Doveva affrettarsi, dato che le guardie avrebbero sicuramente dato un occhiata a ciò che stavano proteggendo, dopo tutto il caos. Così, velocemente, estrasse dalla sua borsa un accendino e grazie alla fievole luce, si fece strada nella stanza.

    Dall'aspetto, il luogo dava l'impressione di essere stato, in un periodo passato, adibito alla funzione di ufficio. Infatti era pieno zeppo di tutte le forniture tipiche di quei luoghi di lavoro: calamai, penne, documenti, inagialliti dal tempo, ma ancora lì a testimonianza del passato.

    Sul tavolo, in mezzo alla polvere, ma non assaliti da essa, erano presenti tre pacchi, che Shin riconobbe essere ciò che egli andava cercando. Così si avvicinò al tavolo e mise i tre pacchi attentamente all'interno dela borsa, non prima di aver dato una occhiata più approfondita, senza rimuovere la pellicola. Una volta fatto ciò, il ragazzo sentì dei passi scendere le scale e voltatosi, intravide nella luce la figura di un uomo, uno dei mercenari. Egli, senza perdere tempo lo attaccò, lanciandogli addosso una sedia.

    Shin, nonostante la poca visibilità, schivò quell'oggetto con molta facilità, spostandosi con un balzo verso la destra. Nonostante la facilità egli dovette far circolare una piccola quantità di chakra all'interno delle sue gambe per riuscire ad evitare il corpo volante completamente [Slot Difesa 1].

    Subito dopo venne il momento dei kunai, il primo dei quali lanciato verso il petto del Mangiafuoco, che decise di girarsi di lato per evitarlo completamente. Anche in questo caso egli fece circolare una piccolissima quantità di chakra all'interno del suo corpo, per aumentare di poco i suoi riflessi ed evitare il kunai [Slot Difesa 2]. Mantenendo la stessa quantità di chakra all'interno del suo corpo egli riuscì anche a schivare l'ultimo attacco del suo avversario, un kunai al suo braccio destro, spostandolo lontano dal suo corpo [Slot Difesa 3].

    Finita l'offensiva dell'avversario, Shin decise di attaccare, mantenendo sempre una certa distanza fra i due dato che il suo avversario aveva cosparso il terreno di biglie, rendendo difficile i movimenti. Per prima cosa, egli avrebbe ingerito il tonico lasciatogli dall'Oleandro. Sembrava fosse qualcuno che sapesse il fatto suo, quindi l'utilizzarlo in una situazione critica come questa sicuramente non avrebbe fatto male [Slot Azione 1].

    Successivamente avrebbe preso due spiedi, uno nella mano destra e uno in quella sinistra e li avrebbe lanciati, in rapida successione, mirando al collo col primo ed alla gamba sinistra con il secondo. Avrebbe dunque lasciato che il chakra fluisse all'interno del suo braccio, prima braccio destro per il primo spiedo e poi quello sinistro per il secondo, avrebbe alzato quel braccio e avrebbe scagliato gli spiedi, mirando ai punti che aveva prima deciso. Il chakra l'avrebbe aiutato ad aumentare la velocità del suo lancio [Slot Azione 2 & 3].

    Dopo di ciò, avrebbe deciso di non fermare la sua offensiva, ma avrebbe invece attaccato ancora una volta, provando a colpire l'altra gamba dell'avversario. Avrebbe infatti utilizzato una sua tecnica, imparata durante la sua permanenza nel villaggio natale e avrebbe preso un'ultimo spiedo, provando a scagliarlo con forza e precisione contro la gamba destra dell'uomo di fronte a lui [Slot Tecnica 1].

    Sarebbe rimasto lì, con un aria di sfida e con un sorriso stampato in faccia.

    Chakra: 5,25/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Balzo
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Tonico
    2: Spiedo Collo
    3: Spiedo Gamba Sinistra
    Slot Tecnica
    1: Brezza Feroce
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Fukibari × 5
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Accendino × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 2

    Note
    ///



     
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    Borseggio furtivo!


    Chapter IV



    Agile come un felino, il Mangiafuoco riuscì a schivare ogni attacco avversario. La sedia rovesciò a terra gli oggetti impolverati appoggiati sopra la scrivania alle spalle di Shin mentre i dardi rimbalzarono sulle pareti e uscirono fuori dal bagliore luminoso prodotto dall'accendino.
    Un sorriso torvo si allargò sul volto del mercenario. Nessuno giungeva in suo soccorso, ma la strategia adottata fu efficace: con le biglie a terra, cosparse davanti l'ingresso della stanza, in cui era stata nascosta la droga, il ladruncolo non sarebbe riuscito a fuggire.
    RAGAZZI! È QUI! Urlò  sull'orlo della disperazione.
    Nel suo cuore si era insinuato il sospetto che lo avessero tradito e abbandonato. 
    Chi meglio di un ex ladro sa che la fedeltà dei criminali risiede solo nei contanti?

    Quando vide il ragazzo ingerire qualcosa, l'uomo ne approfittò per afferrare una sedia davanti a lui con entrambe le mani. 
    Il liquido trasparente risultò dolce al gusto, ma non troppo. Un equilibrio che permetteva di poterne ingerire molte altre senza suscitare un senso di disgusto. Un istante dopo aver deglutito, il cuore di Shin avrebbe rallentato i suoi battiti, sempre di più, mentre la mente sarebbe divenuta fredda e calcolatrice.
    Non avrebbe percepito più le tipiche emozioni forti di un combattimento, ma si sarebbe sentito appagato come se avesse mangiato il suo piatto preferito o avesse appena terminato un rapporto sessuale.
    La sostanza liquida assunta era una dose campione proveniente dal laboratorio in cui il Fante produceva pasticche a partire dalla dopamina contenuta nel suo sangue. II liquido non era lo scarto del processo produttivo, bensì un prodotto più raffinato, dagli effetti controllati e dal potere assuefattivo azzerato.
    Qualcuno doveva provarlo e Namae aveva acciuffato due piccioni con una fava. E la fava era Shin.
    Per sua fortuna, non ci furono effetti collaterali.
    Shin avrebbe combattuto da lì in poi con una freddezza glaciale.

    A causa della zona d'ombra tra i due combattenti, il mercenario riuscì a intravedere la tipologia d'arma scagliata da Shin e solo una piccola frazione della traiettoria, non sufficiente per poter avere un idea della zona di impatto.
    Grazie alla sedia usata a mo di scudo, l'uomo protesse il volto e il cuore.
    Il primo dardo riuscì a perforare il legno ma privo di sufficiente energia cinetica risultò inoffensivo, mentre il secondo si conficcò nel massiccio quadricipite sinistro.[SD I]Riflessi: Bianca -> Bianca+2
    Ferita Leggera

    AARGH...merda. Strinse i denti e continuò a combattere. Non poteva arrendersi per una piccola ferita. La paga era buona e gli avrebbe permesso, in tempi difficili, di avere un po' di respiro. Non solo, se fosse riuscito a sconfiggere il topo "da magazzino" avrebbe potuto pretendere un aumento.
    Shin aveva afferrato un altro spiedo e senza esitazioni lo aveva scagliato verso l'altra gamba del nemico, nel tentativo di azzopparlo definitivamente.
    A sorpresa, contro ciò che si sarebbe potuto immaginare, quel povero uomo che aveva accettato di entrare a far parte della squadra di sorveglianza possedeva una minima conoscenza del chakra. Con un balzo verso sinistra, l'uomo cercò di portarsi fuori dalla traiettoria del dardo. Ci riuscì solo in parte. Seppur di striscio, il dardo riuscì a squarciare vestiti e muscoli. [SD II]Riflessi: Bianca -> Bianca+2
    Ferita Leggera


    Senza perdere tempo, decise di togliersi dall'impiccio con una strategia che la sua mente aveva partorito quando i suoi occhi si erano posati sulla borsa appoggiata al tavolo. Prima di essere un uomo pagato per sorvegliare o spaccare crani, aveva vissuto per anni in strada, come ladro. Rispetto ai suoi colleghi, molti morti nel tentativo di rubare qualcosa con la forza bruta, perché prima o poi qualcuno più forte lo trovi, lui aveva imparato alcune tecniche utili allo scopo.
    Prese il suo fumogeno e lo lanciò ai piedi di Shin. [SA I]Fumogeno [Bomba]
    Piccoli esplosivi che creano una nube di fumo che si dirada dopo 1 round, se utilizzato in un ambiente aperto, dopo 3 post, se in un ambiente chiuso. Zone fortemente areate diminuiranno l'efficacia dell'esplosivo. Concede Occultamento Parziale entro 4,5 metri dal punto d' impatto.
    Tipo: Speciale - Supporto
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 1 | Durezza: 1 | Crediti: 30)
    [Da genin in su]

    Una coltre di fumo nero si alzò dal suolo, spostando leggermente le biglie a terra. In pochi attimi, l'intera stanza cadde nell'oscurità, satura di nube così densa e oscura da soffocare la luce prodotta dall'accendino.
    Arrenditi ragazzo Hai fatto una stupidaggine. Capita. Chi ti ha pagato? Chiese, sia per ottenere informazioni sia per permettere all'altro di capire dove egli fosse, poco avanti dalla soglia dell'ingresso. Ciò che Shin non si sarebbe atteso (forse) era la capacità dell'uomo di manipolare fili di chakra con le mani. Muovendo le dita della mano destra, l'uomo mosse i fili nel tentativo di afferrare la borsa lateralmente, alla destra del ladro, e portarla a sé il più velocemente possibile. [TA]Tecnica del Furto - Tounan no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può sfruttare dei fili di chakra per agganciarsi ad uno o più oggetti entro 6 metri e prelevarlo, senza toccarli. L'azione è considerata un movimento furtivo; non esiste un raggio minimo di percezione. La vittima avrà percezione ridotta di 5, se non si aspetta un'azione simile; ogni Unità d'oggetti prelevata riduce il malus di 1. Può essere usata in combinazione con la "Tecnica dell'Arma Fantasma" spendendo uno slot tecnica base.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Basso ogni slot)
    [Unità massime: 1 per Grado]
    [Da studente in su]


    Se la sua mossa sarebbe andata a buon fine, egli sarebbe scappato con il malloppo, lasciandosi dietro una scia di sangue.

    Se i fili non sarebbero riusciti a trovare l'oggetto, il mercenario sarebbe salito per capire il motivo per cui nessuno era ancora venuto ad aiutarlo.

     
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    La Prima Volta


    Ladro



    Il tonico ingerito dal ragazzo ebbe uno strano effetto. Egli non si sentì più veloce o più forte, ma senti che il suo cervello si stava liberando delle emozioni derivate dalla battaglia, dell'adrenalina. Così calmo, attaccò. Purtroppo per lui, l'assunzione del tonico aveva lasciato al mercenario la possibilità di prendere una sedia ed utilizzarla come scudo. Il primo attacco non andò a segno, conficcandosi nel legno, mentre il secondo colpì il quadricipite dell'uomo, facendolo urlare di dolore. Il terzo sfiorò solamente l'avversario, ma la velocità fecero in modo di strappare parte della carne del malcapitato.

    Il mercenario, compresa la situazione, decise di adottare un'altra tecnica e scagliò un fumogeno all'interno della stanza, oggetto che creò una nube gigantesca all'interno della quale sarebbe stato difficile vedere. Poi attivò una tecnica, mandando dei fili di chakra a rubare la borsa che il ragazzo aveva accanto. Quando il fumogeno colpì il terreno e Shin non sentì il rumore solito di passi che salivano le scale egli capì cosa stesse succedendo o comunque capì che in quel momento stava per avvenire qualcosa. La sua priorità era quella di recuperare i tre pacchi e niente poteva intromettersi.

    Così raccolse la borsa dal tavolo e la strinse a sè, facendo passare del chakra all'interno delle sue braccia per aumentare la forza della sua presa. Nè impasto così tanto in quella situazione tesa che le braccia iniziarono a fargli male [Slot Difesa 1]. SE fosse riuscito a proteggere la borsa o meno, egli avrebbe sentito i passi dell'uomo salire le scale e si sarebbe lanciato all'inseguimento, andando particolarmente lento per evitare di incampiare all'interno delle biglie. Avrebbe anche iniziato a comporre i simboli di una delle sue tecniche migliori e sarebbe uscito dal sotterraneo tenendo in mano una palla di fuoco [Slot Tecnica 1].

    Chakra: 1,25/10
    Vitalità: 7,5/8
    En. Vitale: 29,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Presa
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Palla di Fuoco Suprema
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Fukibari × 5
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Accendino × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 2

    Note
    ///



     
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    Ultimo round


    Chapter V



    Il fumo rilasciato dal fumogeno impiegò molti secondi per diradarsi, a vantaggio del mercenario, con il braccio teso in avanti per coordinare meglio i suoi fili di chakra.
    Nessuno saprà mai cosa Shin pensò per aver serrato con così tanta forza lo zaino che aveva appoggiato sopra il tavolo alle sue spalle. Forse era riuscito a scorgere i fili, forse temeva che il tizio riuscisse a sottrargli la merce sotto il naso, fatto sta che tutto girò per il verso giusto: l'uomo riuscì a spingere i filamenti fino allo zaino, ad attorcigliarli attorno a una bretella ma al momento di sollevare l'oggetto percepì una forte resistenza, come se fosse vincolato a terra.
    Merda! Salì le scale fino a raggiungere il piano terra.
    Ciò che ebbe si palesò agli occhi fu uno spettacolo raccapricciante: tutti i suoi colleghi si erano radunati nell'angolo in cui Shin era entrato. Con le armi in pugni e disposti in fila, sembravano far da guardia alla polvere.
    Avevano lo sguardo perso nel vuoto ma non erano sofferenti. Provò a chiamarli ma solo uno di loro accennò una reazione, ruotando il volto verso di lui.

    Nel frattempo, cinque metri sotto di lui, Shin era uscito dalla nube, divincolandosi tra tavoli, sedie e biglie cosparse vicino il primo gradino delle scale. Camminare sopra quelle piccole sfere, seppur pian pianino, non fu una buona idea. Le loro dimensioni ridotte causarono fitte di dolore sulle piante dei piedi. [Note]Le biglie causano Intralcio Medio. Non ne hai tenuto conto neanche in fase descrittiva. Danno Leggero

    La palla di fuoco emessa dal Nukenin invase la corsia e minacciò di bruciare il mercenario.
    Nel tentativo di salvare la propria la pelle, egli impastò un elevata quantità di chakra sui muscoli delle gambe e questi gridarono vendetta. L'uomo riuscì a percepire le fibre lacerarsi sui quadricipiti.
    Con un balzo verso destra, seguito da una capriola a terra, egli riuscì a portarsi fuori dalla zona d'azione della sfera infuocata, anche se due lingue di fuoco riuscirono a baciargli il fianco sinistro, ustionandolo. [SD I]Riflessi: Bianca+4
    2 Leggere di Danno. Semi Paralisi
    [Danni]Due Leggere e Mezze più Ustione Leggera
    AAARGH. Al grido di dolore seguì un urlo di pura rabbia. Con uno scatto in avanti si portò a distanza da corpo a corpo. [SG]Movimento 6m gratuito[SA I]Uso Gambe Semi paralizzate
    Scattò in avanti e si portò a distanza da corpo a corpo.
    Con la gamba destra in avanti, l'uomo sferrò un gancio destro verso il naso di Shin. L'obiettivo non era fratturargli l'osso, ma spostare la sua guardia verso l'alto, perché appena la finta fu rivelata [Finta]Forza: Bianca+2
    Velocità: Bianca
    Potenza 10
    , il mercenario ruotò il busto per tentare un montante sinistro al mento del ladro. [SA II]Forza: Bianca+2
    Velocità: Bianca
    Potenza 10

    Subito dopo, senza mostrare alcuna pietà, contraendo gli addominali egli invertì la rotazione del corpo e con un gancio destro tentò di fracassare il volto del nemico...questa volta seriamente. [SA III]Forza: Bianca
    Velocità: Bianca+2
    Potenza 10


    Terminò l'attacco con le forze che iniziavano a mancargli...



    Edited by Roroo 2.0 - 4/5/2020, 23:21
     
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    La prima volta


    Sfiniti




    Forse la dea della fortuna stava sorridendo su Shin in quel momento, poichè quella che era una pazza intuizione si era trasformata in una vittoria del ragazzo, che era riuscito a tenersi stretta la borsa con il suo prezioso contenuto. Purtroppo per lui, la fretta e il fatto di aver usato quantità ingenti di chakra, lo fecero inciampare sulle biglie ed egli riportò delle ferite, non pesanti o mortali, ma che aggiunte alla stanchezza, portarono il ragazzo sull'orlo dello svenimento.

    Purtroppo per lui, anche la palla di fuoco non riuscì a mettere completamente fuori gioco il mercenario che, con un balzo felino, evitò di essere colpito in pieno e si lanciò all'attacco. Con il braccio destro eglì infatti provò a colpire il naso del Mangiafuoco e Shin iniziò ad indietreggiare, ma quell'attacco si rivelò essere una finta, infatti nell'attimo prima di colpire il suo avversario, l'uomo ritirò la mano e con il braccio sinistro cercò di colpire il mento del ragazzo.

    Egli non si perse d'animo e sfruttando il fatto di star già indietreggiando a causa della finta, alzò la sua testa all'improvviso, per fare in modo che il pugno non lo colpisse per un soffio. Quella mossa ebbe successo, infatti egli sentì il pugno passargli davanti al pomo di adamo, scheggiandolo lievemente, ma non facendo alcun tipo di danno.

    Purtroppo per lui però, quel tipo di schivata l'aveva messo in una condizione molto pericolosa, dato che aveva perso parte del suo equilibrio ed era stato costretto a fare un passo all'indietro per non cadere. Il suo avversario non aveva perso tempo però e gli scagliò un pugno, diretto verso il volto del ragazzo. Stanco e sbilanciato, egli non pensò neanche a schivare l'attacco, si concentrò solamente sull'attacco successivo.

    Decise infatti di subire quel colpo ed attaccare a sorpresa nell'attimo successivo. Quindi si preparò a quel pugno e quando esso lo colpì in faccia, riusci a non cadere per terra, utilizzando l'ultima riserva di forza di volontà che gli era rimasta. Nell'instante successivo, la testa che era stata colpita, si tirò indietro e Shin, approffittando del momento, provò a tirare una testata al capo del suo avversario, contando sul fattore sorpresa.

    Avrebbe poi continuato il suo attacco, spostando il peso sulla sua gamba sinistra e sollevando l'altra al di sopra della sua testa, per farla poi scendere sulla testa del suo avversario, provando a colpire con la punta del piede per fare più danni. Così sarebbe stata come una mannaia che scende sul capo di chi si oppone alla rivoluzione.

    Il suo ultimo attacco sarebbe stata una ginocchiata, infatti egli si sarebbe piegato sulle sue gambe e sarebbe saltato in aria, portando il suo ginocchio destro piegato in avanti, così da poter colpire la testa dell'avversario. Avrebbe cercato di mirare per il naso dell'uomo, per magari romperlo.

    Finita la sua offensiva, si mise in posizione difensiva, con i pugni volti a coprire la faccia. La testa gli girava e stava venendo aperta da un mal di testa di proporzioni bibliche, ma non si sarebbe arreso.

    Chakra: 1,25/10
    Vitalità: 5,5/8
    En. Vitale: 25,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Testa in su
    3: Subisci e Mena
    Slot Azione
    1: Subisci e mena
    2: Mannaia
    3: Ginocchiata
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Fukibari × 5
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Accendino × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 2

    Note
    ///


     
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    La scelta di Shin. Namae spaccino


    Chapter VI



    Il Nukenin dimostrò di saper incassare meglio di un sacco da box.
    Il pugno con cui il mercenario aveva concluso l'offensiva si schiantò sul volto di Shin con la forza di un uragano, senza però farlo cadere a terra. Ciononostante, l'uomo non si attese il rapido contrattacco dopo un colpo ben assestato come lo era stato il suo.
    La testata lo colpì alla fronte e lo stordì di brutto. [Leggera]
    D'istinto alzò le braccia a difesa del collo e del petto, ma il ragazzo aveva deciso di sferrare con un calcio a martello. Non aveva mai visto nessuno, in una rissa "di strada", usare quella mossa.
    Quando prese coscienza del colpo in arrivo, osservando la posizione adottata da Shin, fu troppo tardi.
    Con un movimento discendente della gamba, il piede colpì il capo del nemico, costringendolo a piegare il busto in avanti. [Leggera]
    Sul successivo attacco il ragazzo fu sfortunato: l'uomo aveva già le braccia davanti al volto perciò fu sufficiente una piccola quantità di chakra per incrementare la durezza dei suoi muscoli. [1/2 Leggera]
    L'impatto lo sbilanciò e lo fece cadere con il culo a terra.
    Fermo! Fermo! Esclamò terrorizzato, con il sangue che gli colava sulle labbra. Nell'urto, il suo  avambraccio si era schiantato sulla punta del naso.
    Guardali! Guardali! Shin non si era domandato dove fossero tutti i mercenari da cui si era nascosto? Voltandosi verso l'angolo da cui era entrato, avrebbe intravisto nell'oscurità ciò che aveva shockato il suo avversario.
    Tutti i mercenari erano disposti in fila davanti a una parete grigia, come se davanti a loro vi fosse una distesa di terreno da controllare.
    Chi siete voi? Il suo nemico aveva un alleato ninja e lui era solo, stanco morto. Non aveva speranze di recuperare lo zaino. Un attimo prima di arrendersi e chiedere pietà per la sua vita, da dietro un cassone arrugginito apparvero Namae e sua figlia Hounko.
    Esatto. Shin non è solo.La ragazzina emise una risatina divertita.
    Noi siamo suoi amiciAgitò la sua piccola mano per salutarlo mentre l'altra sorreggeva un piccolo lecca lecca alla fragola.
    Si avvicinarono allo sconfitto.
    Bravo ragazzo. È lì la merce? Si sarebbe fatto consegnare lo zaino con i tre panetti all'interno, poi, con un movimento impercettibile ai loro occhi, estrasse una carta e la mostrò al mercenario.
    Una carta di Fiori?
    Sì. Davanti allo sguardo perplesso dell'uomo insanguinato, Namae scosse la testa.
    Morirai per qualcosa di cui ignoravi l'esistenza.NO TI PREGO. HO ACCETTATO PER TIRARE AVANTI Il Fiore si voltò verso Shin mentre l'altro, singhiozzante e disteso a terra, implorava pietà.
    Sempre che il vincente non si dimostri caritatevole. La sua vita è nelle tue mani. Decidi se finirlo o avere pietà di lui. Incrociò le braccia al petto. Per sedarlo potresti offrirgli una delle fialette che hai assunto. Se ti mancasse il coraggio, potrei darti una spinta io con una delle mie sostanze. Cosa avrebbe fatto il mangiafuoco?

    Se il ragazzo avesse espresso la sua preoccupazione per la presenza della bambina, Namae avrebbe ghignato. Con la mano destra scompigliò con dolcezza i capelli di Hounko.
    Ha più palle di te, ragazzo. Ne aveva viste di cotte e di crude. Prima del loro incontro, la fanciulla dai capelli rosa era stata un abile spacciatrice del secondo livello, al servizio di un boss indipendente che Namae aveva "messo in riga", uccidendo i suoi sottoposti.
    Lei era stata risparmiata da colui che ora avrebbe sacrificato la sua vita per proteggerla.

    Se il ragazzo avesse chiesto al Fiore "una spinta" per compiere l'esecuzione, Namae avrebbe estratto dalla Sacca Porta Oggetti uno dei suoi dieci spiedi. Si sarebbe tirato su la manica e con un colpo secco si sarebbe conficcato uno spiedo nelle carni dell'avambraccio, deturpato da una lunga cicatrice. Dopo aver applicato una certa pressione all'arma, Il Fiore l'avrebbe estratta per porgerla al ragazzo, insanguinata per metà della sua lunghezza.
    Assaggialo e avrai la forza necessaria per ciò che deve essere fatto A contatto con le mucose, a differenza della "dopamina" assunta qualche secondo prima, Shin sarebbe stato preda di una furia primordiale, così intensa da piegarlo a terra, ringhiante. Ogni cosa che sarebbe entrata nel suo campo visivo sarebbe divenuto un nemico, un oggetto su cui infierire senza pietà.
    È buffo, vero papà? Sembrano quei gorilla che si picchiano lì a.. Venne interrotta.
    Si ho capito cara, ho capito. Diciamo che deve sviluppare una certa resistenza
     
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    La Prima Volta


    Sogni



    Shin riuscì a colpire l'avversario con la sua combo, sorprendendolo con la testata e concatenando i suoi attacchi fino a fare cadere a terra. Sentendo il mercenario chiedere grazia fu come nettare alle orecchie del giovane che era ormai sul punto di crollare e si reggeva in piedi solo grazie all'adrenalina della battaglia. Fu in quel momento che, non più focalizzato sul suo avversario, egli guardò la stanza nella sua interezza e scoprì come tutte le guardie che aveva, con attenzione, evitato, stavano in fila, osservando la parete.

    Il MangiaFuoco non ebbe neanche il tempo di ragionare su quella scoperta, dato che dal nulla comparvero Namae e Hounko. I due si avvicinarono, salutandolo ed il ragazzo, con un sorriso di sollievo e senza parole, consegnò la borsa all'Oleandro, ricambiando il saluto della ragazzina.

    Successivamente l'uomo estrasse una carta di Fiori e , mostratala al mercenario, si apprestò ad eliminare anche quell'ultima minaccia, ma fermatosi, diede Shin l'onore o l'onere della decisione, offrendogli anche degli aiuti esterni per facilitare il compimento dell'esecuzione. Il ragazzo però rifiutò gli aiuti del nukenin e ci mise qualche secondo a decidere cosa avrebbe fatto al suo sconfitto avversario.

    Così, disse:

    Oggi è il tuo giorno fortunato. Seguimi e lascia stare questa inutile e triste vita. Io diventerò così famoso che perfino i cieli saranno consci della mia presenza. Cosa preferisci ? Vivere nella luce della fiamma o vivere nella sua ombra ? Se verrai con me, raggiungerai altezze che non potrai mai sperare di raggiungere in tutta la tua vita.

    Si fermò un attimo per lasciare che quelle parole attecchissero e poi riprese, presentando il suo ultimatum:

    Quindi se vuoi, alzati, prendi i due fra i tuoi compagni che ritieni più interessati a questa proposta e aspetta me. Sappi che se vuoi scappare, io ti lascerò andare, non ho bisogno di persone con me che non mi siano fedeli. Ma se vuoi iniziare a fare qualcosa con la tua vita, segui la mia schiena.

    Così detto si sarebbe avvicinato a Namae e avrebbe detto:

    Credo sia arrivato il momento per noi di separarci, signore, signorina. Sono oronato dall'essere riuscito a completare una missione senza inghippi, anche grazie al suo prezioso aiuto. Inoltre, non vorrei sembrare avido, ma mi era stato promesso un regalo e sarei molto felice di accettarlo e poi di dividerci, finchè non ci vedremo ancora.

    Ed in un attegiamento quasi ossequioso avrebbe aspettato la risposta.


     
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    Fine missione e regali


    Chapter VII



    Obiettivi diversi, punti di partenza differenti, ma osservando quel ragazzo dai capelli scompigliati Namae vide se stesso anni e anni prima. Lo shock dell'amnesia, la fuga dagli assalitori e poi la prima missione per conto dei Fiori, accompagnato dall'Asso di Picche.
    Quel giorno aveva compiuto una strage e se non fosse stato per l'intervento dei sottoposti di Lord Goemon, le sue mani si sarebbero sporcate del sangue di un Akimichi.
    La bambina no. Hounko lo aveva colpito al cuore e aveva deciso di adottarla, crescerla e dimostrarle che Ame poteva essere un villaggio in cui un bambino poteva crescere sano e forte, come lo era stato lui, seppur la sua infanzia fosse stata sepolta nei luoghi più oscuri e inaccessibili della sua mente.
    Shin aveva deciso di risparmiare il tizio per un altro motivo: creare un organizzazione tutta sua, con cui conquistare la fama in ogni angolo del Continente Ninja.

    Il mercenario non sembrò fidarsi di ciò che aveva appena udito.
    Grazie, grazie mille! Si alzò da terra, incredulo. Dopo un profondo inchino, egli corse zoppicante verso i due membri più capaci. Per loro, il genjutsu si sarebbe sciolto.

    CITAZIONE
    Credo sia arrivato il momento per noi di separarci, signore, signorina. Sono oronato dall'essere riuscito a completare una missione senza inghippi, anche grazie al suo prezioso aiuto. Inoltre, non vorrei sembrare avido, ma mi era stato promesso un regalo e sarei molto felice di accettarlo e poi di dividerci, finchè non ci vedremo ancora.

    Bhè... Si grattò il capo. Parlare di regali di fronte a Hounko era come portarla in un negozio di giocattoli.
    Voglio anche io un regalo! Namae sospirò. Ho imparato i nomi dei clan di Konoha...anche se a me piace di più Oto...e merito un regalo. Una bambola di quelle che sembrano vere.
    Adesso il dono lo prende Shin-kun. Estrasse una fiala dalla profonda tasca destra dell'abito e la porse al Mangiafuoco.
    Adrenalina concentrata. Puoi ingerirla o iniettarla, ma consiglio il secondo metodo perché l'effetto sarà più duraturo e immediato. Il liquido era trasparente ma l'odore che emanava era simile a quello del sangue. Da usare se combatti senza alleati. Questa sostanza ti renderà una furia Ricordava la missione nel Paese del Ferro. Gliel'avevano iniettata di nascosto per spingerlo ad attaccare il suo compagno Jaro-sama. Senza un adeguato controllo o esperienza, Shin avrebbe attaccato persino i suoi adepti.
    Usala con parsimonia
    E dopo averlo ringraziato, con lo zaino in spalla e con la piccola mano di Hounko sul palmo destro, Namae se ne andò. Sua figlia non avrebbe smesso di convincere il padre a ricevere un altro regalo. Shin l'avrebbe udita per un bel pezzo, e quando il silenzio ritornò a governare il magazzino, la voce di Hounko sarebbe tornata ad echeggiare in lontananza.
    SIIIIII AVRO' LA MIA BAMBOLA.

    Liberati dalla morsa dell'illusione, nessun mercenario avrebbe osato scagliarsi contro Shin. Sarebbero caduti a terra, stanchi e mentalmente distrutti.

     
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