Attività TeatraliFree Shin & Gregari dell'Asso di Picche

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    Falce dei Kaguya


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    La Compagnia teatrale


    Ed i nuovi talenti



    Quel giorno, nella piccola città di provincia ai confini del Paese della Pioggia, alla piccola compagnia teatrale sarebbe stato possibile presentarsi e fare il loro spettacolo dinanzi ad un folto gruppo di persone e, fra queste, c'era anche un trio piuttosto bizzarro, che di certo il giovane Shin avrebbe notato in mezzo al pubblico.
    Il primo di quei tre era un ragazzo, più o meno della sua età, con lunghi capelli biondi, un qualche strumento musicale legato dietro la schiena e, cosa più "caratteristica": un moncherino al posto della mano sinistra.
    Accanto a lui, mastodontico, ma apparentemente spaventato, mezzo nascosto da un mantello, un tizio piuttosto strano negli sguardi così come nei modi.
    Ed a completare quel buffo terzetto: un animale parlante, un suricato

    Lo spettacolo sarebbe andato avanti senza problemi, mentre quello strano trio parlottava fra loro.
    Non capisco perché il Capo abbia mandato me!
    Perché, grosso scimpanzé mal depilato, sei quello che conosce meglio le mappe della zona, te le abbiamo fatte studiare per un mese!
    Ma perché io? E' uno dei maledetti A... ha molti a cui può dare un compito del genere!
    Perché è giunta l'ora che ti paghi la sua protezione... il piano per assalire la Banca di Ame è stato interrotto, quindi hai avuto tempo gratuito extra, ora devi fare la tua parte...ed il ragazzo qui, invece, può entrare nel gruppo teatrale senza problemi.
    Grazie, Janki-sama, non deluderò né lei, né il Sensei.
    Bel sensei, ti ha staccato la mano dal corpo...
    Quello è stato prima di conoscermi bene.
    In fondo ha bruciato il palazzo in cui vivevo e per poco non si sono ammazzati con mio padre...
    No, con me il Matto è andato subito d'accordo: abbiamo ammazzato un pò di infami assieme, ma siamo andati d'accordo subito.
    Caratteristico il nostro Capo, non avesse dei capelli così curati, lo si potrebbe prendere per un pazzo assassino!
    Il trio rise e poi si concentrò sullo spettacolo ed in particolare sul giovane Shin e le sue capacità con il fuoco.

    Quella notte, mentre la compagnia riposava nei loro tendoni, il trio si mosse nelle ombre e così, mentre il capo della compagnia riceveva l'offerta di far lavorare un ragazzino musicista con una mano sola ed un gigante capace di far complessi giochi mnemonici per il pubblico, allo stesso tempo, Shin avrebbe ricevuto una visita.
    Non ci sarebbe stato nessun movimento prima della sua comparsa, il ragazzino era ancora inesperto, probabilmente non sarebbe stato nemmeno svegliato dal suricato che sorgeva dal suolo stesso, ma se lo sarebbe trovato davanti.
    Ragazzino, sveglia! Sei tu il ragazzo del Fuoco di cui ci hanno parlato? Fai dei lavori extra per arrotondare e hai conoscenze ninja, giusto? Dimmi, ti andrebbe di entrare nelle grazie di un ninja di un alto livello?, avrebbe chiesto il suricato, senza nemmeno presentarsi effettivamente, al giovane.

    Stava all'altro decidere cosa rispondere.
     
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    Viaggi



    Era passato molto tempo dal primo incontro di Shin con quella sgangherata compagnia ed ormai il ragazzo si era abituato a passare da un paese all'altro, senza attaccarsi a niente e nessuno. La solitudine del nomade lascia qualche volta l'amaro in bocca e la sensazione che tutto e tutti siano di passaggio, ma il ragazzo, giovane e curioso, si entusiasmava nello scoprire sempre nuove culture, nuova gente e nuove località. La carovana, da qualche mese, aveva lasciato la sicurezza del confine fra il Paese del fuoco e quello delle Sorgenti Termali e si era avventurata nei Paesi che circordavano le estese Terre del Fuoco.

    Shin aveva visitato dunque, in rapida successione, il Paese delle Risaie, pieno di larghi e stupendi boschi; il Paese del Ferro, famoso per essere il paese dei Samurai; il Paese della Cascata e quello dell'Erba; per infine arrivare all'interno del tristemente famoso Paese delle Pioggia, infestato da malviventi.

    Nonostante la stanchezza e un certo magone che la costante pioggia portava nei cuori della compagnia e di Shin, il gruppo si preparò al primo spettacolo in quello strano Paese. Un folto gruppo pagante si presentò e, arrivato il suo momento, il giovane uscì davanti a quella folla, mostrando qualche trucco. Nonostante avesse completamente rinnegato il padre, quasi tutte le sue performance includevano qualcosa che da lui aveva imparato.

    Il suo spettacolo continuò senza intoppi, anche se durante esso, egli si sentì continuamente osservato, da uno dei gruppi più strampalati che avesse mai visto durante i suoi viaggi. Un ragazzo con un moncherino al posto della mano sinistra, un suricato e un uomo nascosto in un mantello. Shin ormai si era abituato a quel tipo di sguardi. Non erano di chi aveva alcuna intenzione di guardare lo spettacolo, ma di chi voleva ingaggiarlo in qualche tipo di lavoro.

    Come previsto, quella notte, senza che egli nemmeno se ne accorgesse, il suricato uscì dalle ombre, all'interno della sua stanza e svegliò il ragazzo con la sua proposta.

    Dammi il tempo di svegliarmi prima di parlare di lavoro.

    Disse, alzandosi e andando a prendere qualcosa sul tavolo.

    Vuoi da bere, da mangiare?

    Continuò, mostrando all'animale una birra mezza vuota ed un panino intero, fortunatamente. Dopo aver portato ciò che fosse stato richiesto o aver mangiato e bevuto ciò che fosse stato rifiutato, egli si sedette, invitando l'altro a sedersi dove volesse, pavimento, sedia, soffitto se ne era capace.

    Allora, prima punto all'ordine del giorno o della notte, in questo caso. Sono certamente io, Shin, il ragazzo che stai cercando, ma credo che tu questo già lo sappia.

    E prese un gran sorso dalla birra, insistendo nel passarla al suricato se non l'avesse accettata in precedenza.

    Secondo punto, si, faccio dei lavoretti ogni tanto. Ma bada bene, non lo faccio semplicemente per arrotondare, il mio obiettivo è ben altro. Terzo ed ultimo punto, sono certamente ben contento di ciò, ma vorrei sapere chi sia questo ninja e naturalmente, cosa sarei incaricato di fare

    Staccò un pezzo di panino con i denti, guardando l'animale con degli occhi infuocati. Non si sentiva a suo agio, ma era sempre così prima di un lavoro. Un po' di ansia non ha mai ucciso nessuno, vero?





     
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    Un nuovo contatto


    Artisti di strada e non...



    Il ragazzo sapeva di certo mantenere il sangue freddo, seppur, si doveva ammettere, per quanto la benda sull'occhio fosse caratteristica, il vecchio Janki non era esattamente il più inquietante degli esseri viventi (era un suricato alto un metro e poco più... ma era furtivo e dotato di conoscenze dell'Arte della Terra, due aspetti fondamentali per raggiungere Shin).
    Sorrise il suricato mentre l'altro si alzava e parlava, quando quello gli offrì da bere e da mangiare, Janki scosse la testa: No, grazie, sto bene così. Però, se non ti dispiace, fumerei un pò... e se l'altro non avesse obiettato, sarebbe andato a sedersi sulla sedia davanti a Shin, preso la pipa dalla piccola casacca ed iniziato a fumare il suo mix di erbe del deserto di Anarouch.
    Chi è il ninja che chiede i tuoi servizi? Bé, il mio socio, o Capo, dipende a chi chiedi, usa un nome diverso in ogni stato di questo continente, l'ho sentito chiamare con almeno tre nomi diversi in una sola giornata, non ci sta tanto con la testa.
    In compenso, però, è un ninja parecchio rilevante nel Villaggio della Pioggia, cioé quella struttura piena di shinobi che sta in questo immenso paese dove non smette mai di cadere, bé, pioggia dal cielo. Diciamo, amico mio, che se un giorno, all'interno di Ame, cercherai la Locanda dei Veri Batuman e chiederai di Ru-Wai, allora conoscerai uno dei capi della criminalità in quel villaggio, fra le altre sue attività lavorative.
    , spiegò il suricato, ispirando diverse volte dalla sua pipa durante quella piccola introduzione.
    Io, al contrario, mi chiamo Janki, un tempo ero un insegnante nella lontana oasi di Saban'Na, nel Deserto di Anarouch, ma è un discorso diverso. Sono venuto qui per chiederti se sei interessato ad un'acquisizione di informazioni per il mio socio. Vedi fra due giorni la tua compagnia arriverà in una città al confine fra il Paese della Pioggia e quello dei Fiumi. Lì vi fermerete per il vostro spettacolo e lì tu, assieme a due miei associati, Ananta, un bestione molto caratteristico, e Tamura, un ragazzino con un braccio solo, dovrete rubare per il mio socio un'informazione: la posizione di un uomo chiamato San-Hatsu., continuò, ispirando di nuovo dalla pipa, Ovviamente, non si tratta di entrare in casa di qualcuno e chiedere, "Scusi conosce il signor San-Hatsu?", si tratta di intrufolarsi in un'abitazione, minimamente sorvegliata e trafugare una foto, che dovrebbe darci la traccia che cerchiamo.
    Così, mentre il fin troppo pittoresco duo composto da un monco ed un gigante mal sbarbato si occuperà di mantenere le persone sotto controllo, tu, ragazzo, dovrai entrare nel palazzo che ti indicherò e fare il tuo bravo furtarello. Ovviamente ti darò quanto più supporto possibile nel fare ciò.
    , concluse il suricato.
    Allora, ragazzo, ci stai?

    La risposta, e le eventuali domande annesse, stava a Shin.


    Prendiamoci il tempo che vogliamo, fai pure con Shin eventuali domande se vuoi ^^'
     
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    Trattative



    Il suricato negò a Shin il piacere di bere e mangiare con lui, ma chiese di poter fumare. Pur non essendo un fumatore, il ragazzo non aveva nessun problema con la richiesta, dato che suo padre era stato un fumatore incallito e aveva sempre invaso la casa dell'odore caratteristico del vizio. Così, aperta leggermente una piccola finestra, il giovane si fiondò sul letto, sedendosi su di esso e portando una della sue gambe sopra, per stare più comodo. Aveva come l'impressione che la presentazione sarebbe durata qualche tempo.

    L'animale avrebbe cominciato a parlare, dicendo tutto e niente riguardo a chi aveva richiesto l'aiuto del mangiafuoco. Due cose erano chiare. Il suo mandante era di Ame e dunque era un criminale, anche importante. Al nominare di Ame, gli occhi del ragazzo si accessero, ricordandosi del suo recente incontro con Namae e la dolce Hounko. Dunque il ragazzo interrupè il racconto con un gesto della mano e disse:

    Ho incontrato uno dei vostri, non molto tempo fa. Il suo nome era Namae e girava con una ragazzina di nome Hounko. Magari è lui il motivo per il quale il tuo capo si è rivolto a me.

    La sua fama stava iniziando ad espandersi in quel vasto mondo del sottobosco criminale e Shin iniziò a sentire una certa euforia salirgli la schiena ed andare a fare espandere la sua bocca in un bel sorriso. Sbottatò in una veloce risata di gioia, il ragazzo chiese al suricato di continuare.

    Ripresa la sua narrazione, al ragazzo vennero spiegati i dettagli della sua missione e anche che non sarebbe stato da solo nel compierla. Egli però aveva alcune domande:

    Allora, sono sicuramente interessato, ma ho bisogno che tu mi spiani qualche dubbio. Prima cosa, se la casa è così poco sorvegliata, credo che voi possiate farcela anche senza di me, quindi non capisco la necessità della mia presenza. Secondo dubbio, che senso ha tenere le persone sotto controllo? Saprebbero cosa state cercando e chi siete. Inoltre saprebbero che io vi ho aiutati. Scusami, ma come libero professionista io correrei troppi rischi nel fare ciò. Mettiamo che qualcuno voglia ritrovare la foto o peggio ancora, vendicarsi del furto? Voi avete il vostro capo alle spalle, io sono da solo. E dunque, terzo dubbio. Se dovrò prendermi un rischio così grande, voglio che vada ben ricompensato. E la mia ricompensa non costa niente, ma per me è molto importante.

    E così detto si stiracchiò, puntando le sue braccia verso l'alto.

    Dunque, la mia ricompensa speciale sarà il parlare di me all'interno della vostra organizzazione. Non voglio entrare in essa, sia ben chiaro, ma voglio essere conosciuto ed avere nuove opportunità di lavoro. Quindi voi spargerete il nome di Shin il Mangiafuoco, per lungo e per largo!

    E mentre stava dicendo così, un sorriso bambinesco gli apparve in volto, confermando la genuinità e l'ingenuità della richiesta e del sogno del ragazzo.

    Allora, affare fatto?

    Disse, tendendo la destra al suricato.

     
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    Prima della Recita


    A trattative concluse



    Janki ascoltò il ragazzino parlare ed anarcò il sopracciglio a sentire quel nome "Namae", ispirò profondamente dalla pipa, Sì, conosco quel nome... non ci ha parlato lui direttamente di te, ma la voce potrebba verla spara lui, sì., confermò il Suricato, prima di ascoltare le richieste del giovane.
    Probabilmente mi sono espresso male: noi non stiamo tenendo sotto controllo qualcuno, ma siamo alla ricerca di quel San-Hatsu di cui ti dicevo. Non potendo entrare di forza nella casa dove potrebbe esserci una traccia, allora optiamo per un modo più furtivo e per quanto il mio datore di lavoro sia una persona molto furtiva, è anche uno che, se visto, resta in mente: l'idea migliore è che qualcuno se ne occupi al posto suo e, appunto, siamo un monco, un Suricato parlante ed un bestione senza le minime capacità ninja, abbiamo bisogno di un pò di aiuto.
    Abbiamo scoperto da meno di un mese questa traccia e ci serve, appunto, qualcuno che entri nella casa e trovi la foto.
    Certo, abbiamo fatto un pò di studi e potrai avere quante più informazioni possibile, ma ci serve un aiuto.
    , aggiunse Janki, Se ti prenderanno, cosa che, fidati, cercheremo in tutti i modi di evitare, vedremo anche di aiutarti a fuggire subito dopo, non preoccuparti., concluse, prima di sentire la richiesta dell'altro.
    Shin il Mangiafuoco? Mi piace! Va bene, diffonderemo il tuo nome per tutta Ame e, semmai avrai bisogno di qualcosa, se ti presenti con un nome del genere, ritengo che il mio consociato sarà ben lieto di aiutarti. In fondo anche a lui piacciono i soprannomi altisonanti., rise infine il Suricato ispirando nuovamente dalla pipa.
    Se non c'è altro, ragazzo, direi che per stasera puoi anche riposare: domani incontrerai i miei due compari, Tamura ed Ananta, loro ti daranno gli ultimi particolari., concluse sorridendo con le zannette acuminate e se effettivamente Shin non avesse avuto altro da dire, il Suricato sarebbe scomparso così com'era giunto: assorbito dal terreno attorno ai suoi piedi.

    [Il Mattino Dopo]

    La mattina successiva Shin avrebbe scoperto che due nuovi artisti si erano uniti al piccolo gruppo di artisti itineranti, nello specifico, avrebbe potuto conoscere il giovane biondino con un braccio solo che suonava la chitarra e raccontava storie ed il suo inatteso compare: Ananta, il gigante che faceva giochi di prestigio con la sua incredibile memoria.
    Il gruppo itinerante sarebbe partito nel primo mattino, per arrivare il mattina successivo nella prossima città dove avrebbero dovuto esibirsi, nei pressi del confine con il Paese dei Fiumi.
    Quel duo particolare si sarebbe avvicinato a Shin durante la pausa fatta per pranzare: Shin-chan, giusto? PIacere, io sono Ananta e lui è Tamura-chan., si presentò il bestione mal rasato.
    Hai parlato con Janki-san, giusto? Ti ha già accennato cosa dobbiamo fare?, continuò il ragazzo senza un braccio, Più correttamente quello che tu e Janki-san dovrete fare: io mi occuperò di intrattenere il pubblico e buona parte della gente della villa, Ananta-san, qui, penserà agli altri., si corresse sorridendo Tamura.
    Io, in particolare, ti darò un pò di notizie sul luogo che devi visitare, Shin-chan. E' una piccola casa: un piano, cinque stanze, più servizi. Una bella casetta se vuoi il mio parere, modesta, ma molto bella., spiegò il bestione, mentre prendeva tutta una serie di bicchieri e disponendoli sul tavolo.
    C'è un ingresso con un lungo corridoio, saranno almeno 40 passi in totale, sulla destra, stanza privata, bagno ed infine un ripostiglio.
    Sul lato opposto, c'è uno studio, con un salotto comunicante e poi la sala da pranzo con la cucina attaccata.
    Nella casa dovrebbero vivere quattro persone: il padrone di casa, moglie, figlio e, verosimilmente, un guardiano.
    Se tutto va come dovrebbe, noi riusciremo a lasciare la casa vuota dei padroni e del loro figlioletto con il nostro spettacolo che dovrebbe essere un pò dopo il tuo.
    A quel punto, spetterebbe a te entrare in azione: dovresti già essere uscito da qui, oltrepassati i due isolati fino alla casa e lì dovrai intrufolarti in casa e cercare la foto in una delle due stanze sulla sinistra, cioé o lo studio, o il salotto.
    , spiegò Ananta, dimostrando una memoria non da poco.
    Noi speriamo che la foto sia nello studio, ma anche il salotto potrebbe essere probabile. E per la guardia, ci sarà Janki-san a darti supporto per gestire quel fattore che dovrebbe essere al di fuori del nostro controllo., s'intromise a quel punto Tamura, sorridendo all'altro, Qualche domanda, Shin-san?

    Stava al "Mangiatore di Fuoco" dire la sua.
     
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    Deliri e Preparazioni



    Il suricato rispose alle domande del giovane, con rinnovata precisione. Sembrava non essere troppo contento del fatto che Shin conoscesse Namae. Nonostante ciò tutti i suoi dubbi vennero fugati e le promesse di aiutarlo anche in una eventuale cattura, sembravano sincere. Anche se naturalmente Shin non si sarebbe fidato al cento per cento. Cosa gli assicurava infatti che il suricato o chi per lui, non lo tradisse una volta ottenuta l'informazione? Doveva rimanere vigile:

    Allora ci sono!

    Nonostante ciò, era evidente che quel gruppo avesse bisogno di lui, data la composizione del gruppo evidentemente indatta a situazione del genere e la necessità di tenere l'identità del loro capo avvolta nel mistero. Inoltre, a Shin stava piacendo parlare con quel suricato. Sembrava un animale simpatico e sicuramente pieno di avventure da raccontare davanti ad un fuoco, nel bel mezzo della prateria. Immaginatevi, una pianura nella notte, col cielo pieno zeppo di stelle, come se qualcuno avesse deciso di farti un regalo e strapparti un sorriso ogni volta che alzi gli occhi. Immaginatevi, un grillo solitario che canta, accompagnato dalla batteria discontinua dello scoppiettare del fuoco. Immaginatevi, il colore del fuoco, sempre cangiante, da rosso scuro ad un arancio chiaro e la sua vivacità, capace di rianimare anche un corpo morto.

    Sarà stata la notte, la birra od il panino avariato, ma Shin era perso in quei pensieri quando il suricato attirò la sua attenzione, annunciando la sua dipartita. Il ragazzo sollevò la mano per salutare e l'animale scomparì, inghiottito dalla terra. Così egli fu solo, ad ascoltare il canto del grillo, a guardare le stelle, a raccontare storie.

    Il mattino dopo il Mangiafuoco capì subito che i due che il suricato aveva descritto si era già uniti alla compagnia e non passò molto tempo prima che i due si avvicinassero e iniziassero a spiegargli il piano in maniera più particolareggiata. Dopo aver fatto le dovute introduzioni infatti, i due si inoltrarono nella spiegazione, con Ananta che si prese la briga di far comprendere a Shin i dettagli della villa:

    Nessuna domanda! Siete entrambi molto preparati e credo che questa piccola operazione andrà a buon fine. Capisco il valore che ha visto il vostro Capo in voi.

    Conclusa la spiegazione, il girovago avrebbe invitato i due a prendersi una birra con lui o anche solo a parlare di avventure e memorie. Più sapeva del mondo, più voleva sapere, era così Shin. Per lui però erano inutili i libri e le mappe, voleva sapere di un luogo da chi di lì era passato, di una battaglia da chi ci aveva partecipato, di una città da chi ci aveva vissuto. La fonte viva!



     
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    Si va in scena


    O si entra in casa, in questo caso...



    Ai complimenti del ragazzo, Ananta e Tamura sorrise, evitando di raccontare come il primo aveva perso un dito (ed avuto quasi un infarto per la paura) nel conoscere il loro attuale "Capo", mentre il secondo s'era visto mozzare da lui una mano, quando era ancora un guardiano sulle Mura di Ame.
    In ogni caso, il duo avrebbe accettato di bere con Shin ed avrebbe raccontato del villaggio della Pioggia, esclusa la natura dei quattro semi e che il loro "Capo" era, in effetti, l'Asso di Picche.

    Il giorno dopo, il gruppo sarebbe arrivato al confine con il paese dei Fiumi ed avrebbe iniziato a preparare il tendone per lo spettacolo: le solite ore di lavoro che Shin ben conosceva e, alla fine delle stesse, il gruppo avrebbe avuto di che riposare, prima di andare in scena.
    Tutto sarebbe andato normalmente: lo spettacolo del Mangiafuoco sarebbe stato nella prima metà della serata, poi, nella seconda metà, ecco che anche Tazuma ed Ananta si prepararono per la loro parte, ma, nel frattempo, Shin sarebbe stato chiamato fuori da una figura a lui ben nota: Janki.
    Andiamo ragazzo, è tempo di entrare in scena, ma su un palco diverso., gli sorrise il Suricato, invitandolo a seguirlo.

    Il duo avrebbe attraversato metà del villaggio, stando bene attenti al farsi vedere il meno possibile, lì dove c'erano delle luci nelle case, finché, non raggiunsero un'abitazione ad un piano dove che combaciava con la descrizione data il giorno prima da Ananta.
    L'edificio aveva una finestra alla sinistra della porta d'ingresso, su quella facciata.
    La facciata destra aveva due finestre una più grande, verosimilmente una nella stanza da letto, ed una più piccola lì dove si trovava il bagno.
    Sulla facciata opposta, tre finestre: una piccola, dove doveva trovarsi la cucina e due più grosse, lo studio ed il salotto.
    La zona opposta all'ingresso, non aveva finestre alcune ed il soffitto a buoni cinque metri da terra, non sembrava avere finestre.
    In più, cosa più grave, c'era una luce accesa sia nel salotto sia nello studio e, se fossero rimasti per alcuni minuti ad osservare, Shin ed il suricato avrebbero notato una sagoma muoversi avanti ed indietro fra le due stanze.
    Ok, ragazzo, ci aspettavamo che la guardia del corpo rimanesse lì dentro. Speravo non facesse la spola fra le due stanze, ma tant'è. Hai un piano su come entrare? Considera che con questo tipo di pavimentazione, il mio trucchetto di apparire e scomparire nel terreno non è fattibile. avrebbe chiesto, lasciando all'altro la possibilità di dire la sua.

    Il piano stava a Shin.
     
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    Se, se e se



    Il ragazzo non chiese niente di particolare ai suoi due nuovi compagni, dato che si erano appena incontrati e in quel tipo di ambiente fare domande era considerato, per metterla in maniera delicata, scortese. Arrivati nel paese indicato, Shin e la compagnia iniziarono a prepararsi per lo spettacolo, le solite mosse e gli stessi problemi di decine di volte precedenti. Durante le pause e prima dello spettacolo vero e proprio, il Mangifuoco avrebbe continuato a parlare con i suoi due nuovi compagni, introducendoli ai vari personaggi della compagnia e parlando in generale della vita da nomade.

    Lo spettacolo iniziò e, dopo aver concluso la sua parte, fra gli applausi degli spettatori, Shin si ritirò dietro le quinte. Lì vide Tazuma ed Ananta prepararsi ad uscire sul palco, ma prima che potesse avvicinarsi a loro e dargli qualche consiglio last minute, venne chiamato da Janki, comparso, come suo solito, dal nulla. Usciti dal tendone, la coppia avrebbe camminato, cercando di mantenere un atteggiamento defilato e senza farsi vedere da troppe persone, per quasi mezzo villaggio, arrivando davanti alla casa descritta in precedenza da Ananta. La somiglianza fra la vera casa e la descrizione era molta e Shin rimase stupito da quell'abilità. Avrebbe sicuramente fatto i complimenti al giovane, una volta avessero completato la missione.

    Nascosti dallo sguardo di chiunque fosse passato per la via, i due iniziarono ad osservare la casa, la posizione delle finestre, le luci accese, la figura della guardia del corpo. Sfortunatamente per loro, le due stanze dove sarebbe stato più probabile trovare la foto erano sotto stretto controllo della guardia e sarebbe stato difficile entrare lì. Dunque, quando Janki gli chiese cosa avessero dovuto fare, Shin non ebbe dubbi. Si sarebbero infiltrati dalle finestre sul lato opposto allo studio e alla guardia.

    Dunque si avvicinarono alla facciata destra, piegati su di se stessi per cercare di non essere individuati e calibrando ogni passo con calma e sangue freddo, cercando di evitare rami e qualsiasi cosa di rumoroso. Arrivati alla finestra della stanza da letto, Shin avrebbe provato a vedere se quella finestra fosse aperte e se le altre su quella facciata lo fossero. Se ciò non fosse stato vero, avrebbero dovuto trovare una maniera di attirare l'attenzione della guardia mentre entravano.

    Pensandoci attentamente, forse la strategia più semplice sarebbe stata la più fortunata e riuscita. Così, Shin chiese al suricato di andarsi a presentare alla porta, facendo presentare la guardia ed inventandosi una scusa qualsiasi per la sua presenza. Una volta attirata la guardia, Shin avrebbe iniziato a correre attorno alla casa, distruggendo ogni finestra sul suo cammino, partendo dalla facciata destra e correndo in senso orario, fino ad arrivare all'angolo tra la facciata sinistra e la facciata della porta.

    Sicuramente, la guardia sentiti i rumori, si sarebbe precipitata a controllare e dato che egli aveva avvisato Janki che ciò sarebbe successo, il suricato, approfittando della preouccupazione della guardia, avrebbe tenuto la porta aperta, dato che l'ultimo pensiero del loro avversario sarebbe stato quello di chiudere bene la porta. Così, se la guardia non fosse stata visibile nel corridoio della casa, i due sarebbero entrati con facilità.

    Se la guardia avesse già finito il giro e fosse andata di nuovo nel corridoio, Shin aveva detto a Janki di allontanarsi leggermente dalla porta e di urlare alla guardia di avere già quello che stava cercando e di ringraziarla per essere stata così stupida. La guardia, imbestialita e preoccupata di perdere il lavoro, si sarebbe scagliata verso l'esterno e lì, accanto alla porta sarebbe stata assalita da Shin, che avrebbe già precedentemente composto le posizioni magiche della sua tecnica finale, la sua tecnica più potente e avrebbe sparato una palla di fuoco addosso alla guardia, ad un metro di distanza. Sarebbe stato difficile schivare [Slot Tecnica 1].

    Se la palla di fuoco avesse colpito, Shin avrebbe approfittato dello stupore e del dolore del suo avversario per attaccare con una spazzata, poggiando una mano per terra ed utilizzandola come perno per colpire entrambe le gambe del suo avversario e farlo cadere [Slot Azione 1]. Se ci fosse riuscito si sarebbe avventato verso di lui e con l'aiuto di Janki l'avrebbe legato ed imbavagliato, trasportandolo poi in casa.

    Nell'improbabile caso che la palla non avesse colpito, egli avrebbe comunque effettuato le azione successive, ovvero la spazzata e le corde. Ma se entrambe le volte le spazzate non avessero colpito o la guardia non fosse caduta o se non fossero riusciti a legarla e si fosse liberata, egli si sarebbe messo in posizione di difesa, come un pugile. Due contro uno era sempre loro la vittoria.



     
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    Piani Improvvisati


    Ma un pò efficaci



    Le finestre erano tutte ben chiuse nella zona notte della casa: in fondo era un appartamento ad un unico piano, perché fidarsi e lasciarle aperte?
    Quando il giovane Mangiafuoco espose il suo piano alternativo, Janki rimase un attimo sorpreso: Devo bussare alla porta, io? Un Suricato parlante? Ok..., era un pò titubante, questo era certo, ma qualcosa si sarebbe inventato.
    E quando un anonimo uomo dalla faccia annoiata si presentò alla porta, Janki sorrise, con le zannette acuminate, mentre il volto dell'altro passava dalla noia alla sorpresa.
    Mi scusi, buon uomo, sono appena scappato dallo zoo ambulante qui vicino, non è che avrebbe del cibo da darmi?, chiese.
    Vero che il teatro itinerante poteva essere considerato uno zoo probabilmente solo da un suricato, non da una persona, ma quelle poche ed inattese parole, sbalordirono tanto l'uomo, che quello ci mise qualche secondo a riaversi e correre dentro, non appena sentì rumore di vetri che si rompevano.

    A quel punto, sarebbe stato il caos: vetri che si rompevano, la guardia che correva dappertutto ed alla fine, Janki che andava via, deridendolo.
    Fu allora che quello che potremmo chiamare un tonto, corse verso la porta e si trovò ad essere investito da una palla di fuoco.
    Quello non era un ninja, ma per quanto tonto era fisicamente un pò allenato così, vista la grossa sfera di fuoco arrivargli addosso, si gettò di lato, evitandola almeno in parte, ricevendo comunque delle ustioni su un braccio e su una gamba.
    A quel punto Shin gli fu addosso ed il ragazzino scoprì che la guardia era discretamente resistente: tanto da perdere il perno sulla gamba che aveva ferito, ma riuscire a sostenersi sull'altra ed evitare di essere catturato con la corda, allontanandosi leggermente barcollando, fino a rientrare nel corridoio, dove il Mangiafuoco ed il Suricato non avevano molte opzioni per attaccare assieme.

    Erano in due, sì, lui era probabilmente armato e Janki era su tutt'altro livello, ma non potevano attaccare insieme, inoltre, se il Suricato si fosse scatenato, avrebbe anche rischiato di distruggere la casetta.
    In compenso la guardia era ferita e si reggeva male sul braccio e la gamba, oltre ad aver dimostrato che non era affatto un ninja.
    Stava a Shin la scelta di cosa fare.
     
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    Per Non Combattere



    Il piano di Shin non riuscì, per un soffio, a metter fuori gioco la guardia del corpo, nonostante fosse andato tutto come aveva organizzato. Janki aveva distratto la guardia la guardia tanto quanto bastò al giovane per rompere le finestre e far cadere l'uomo nella trappola. Nonostante ciò le forze del giovane non bastarono a finire il lavoro e la guardia riuscì a rifugiarsi all'interno del corridoio della casa. Il giovane, stupito dalla mancanza di aiuto del suricato e dalle sue scelte.

    Nonostante ciò, la priorità del Mangiafuoco era quella di completare la missione e la presenza della guardia era l'ultimo ostacolo rimanente. Il ragazzo comprese come la vera minaccia non era tanto la guardia in sè, ma il tempo che avrebbero sprecato nel combatterla, sopratutto con Janki che si rifiutava di aiutare. Così, prese uno dei kunai che aveva nella borsa e lo lanciò nel terreno, facendo in modo che la guardia osservasse tutto. Poi, con una voce dolce come il miele:

    Guarda che a noi non frega niente di te. Io volevo metterti fuori gioco, legarti da qualche parte e prendere quello che mi serve, senza toglierti la vita. Il mio amico, al contrario mi ha detto che non vede l'ora di mangiarti le budella. Ora, io sarei certamente dispiaciuto, ma non riuscirei a fermarlo, quando parte niente lo ferma.

    Mentre quelle parole uscivano dalla sua bocca, un colpo assestato a Janki sarebbe partito, per far capire al suricato di mostrare quel lato carnivoro e predatorio. Shin poi sospirò, squadrò l'uomo e ricominciò:

    Guarda, a me dispiace, davvero, ma se non sei fuori da questa casa in dieci secondi dovrò venire ad ammazzarti personalmente. Sperando di riuscire a metterti almeno fuori gioco prima di...quasi un paio di minuti. Perchè? Perchè fra quasi due minuti scade la pillola calmante che ho dato a questo bravo ragazzo. Vedi quando ti ho detto che non vede l'ora di mangiarti le budella ho tralasciato un dettaglio, non importante. Lui preferisce farlo quando la sua vittima è ancora viva. Gli piace sentire le urla che si perdono nella notte. E che urla, si sentono per ore ed ore!.

    Se dopo quella colorita descrizione la guardia fosse ancora rimasta il suo posto, Shin avrebbe avuto l'accortezza di osservarla in maniera inquisitoria. Se si fosse accorto che quel malcapitato stava tremando dalla paura e che un'ultima scossa sarebbe stata bastante a farlo scappare da lì, avrebbe detto:

    Dai, facciamo così, ti diamo anche qualche ryo per il disturbo. Basta che non ti fai vedere più in questa casa e, senti qua cosa facciamo per te. Ti diamo un paio di Ryo, tu te ne vai contento e noi spargiamo una quantità immane di sangue all'interno della casa, lasciando una nota con su scritto " Il rito avrà luogo stanotte, per farvi espiare dei peccati". Così tutti penseranno che tu sia stato catturato ed ucciso da una setta di fanatici e ci salvi la pelle. Basta non farti scoprire e stai apposto! Buon per te che hai incontrato me prima di lui!.

    Se l'uomo non avesse accettato la proposta o se Shin si fosse accorto, con lo sguardo precedente, che l'avversario non aveva intenzione di scappare, avrebbe incanalato del chakra all'interno della sua mano sinistra e avrebbe iniziato a formare una palla di fuoco sul palmo:

    Te la sei andata a cercare!

    Sarebbero state le parole da lui pronunciate prima di scagliare la palla di fuoco addosso al malcapitato che, in un corridoio, avrebbe avuto poco spazio per schivare [Slot Tecnica 1]. Poi avrebbe estratto tre spiedi e con precisione chirurgica, avrebbe alzato la sua mano sinistra e gli avrebbe lanciati contro i due quadricipiti del suo avversario e l'ultimo contro la sua gola, impastando una piccola quantità di chakra all'interno del suo braccio per aumentare la velocità di quei proiettili mortali [Slot Azione 1,2 & 3].

    Se il suo avversario ancora non avesse deciso di scappare o di svenire, Shin si sarebbe messo in posizione di difesa, con le mani chiuse a pugno e volte a proteggere la faccia. Se, in qualsiasi punto della sua conversazione con lui o durante i suoi attacchi, egli avesse deciso di darsela a gambe o fosse svenuto, il Mangiafuoco l'avrebbe lasciato fare, correndo poi all'interno della casa per trovare la fotografia. Si sarebbe diviso le stanze con Janki per trovarla più velocemente e si sarebbe messo a cercare in ogni angolo.

    Chakra: 2,5/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Spiedo Gamba
    2: Spiedo Gamba
    3: Spiedo Gola
    Slot Tecnica
    1: Palla di Fuoco Suprema
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Spiedi × 5
    • Fukibari × 5
    • Kunai × 5
    • Uchiha Shuriken × 1
    • Shuriken × 5
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Tonico Coagulante Inferiore × 1
    • Accendino × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 2

    Note
    ///




     
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    Vere attività teatrali


    Di un Suricato



    Janki ascoltò il piano di quel ragazzino e rimase interdetto inizialmente: sapeva che quello faceva parte di una sorta di circo, un teatro per così dire, o almeno in quel modo lo avevano descritto le informazioni arrivate fino a Ru-Wai ed a lui, ma non si sarebbe immaginato un paio tanto "particolare", per usare un eufemismo.
    Ora quello Shin gli stava chiedendo di fare la bestia affamata: Grrr.... sì, budella, grr... buone... fegato e fagioli... grr....
    Probabilmente non sarebbe apparso molto convinto, ma di sicuro parzialmente irritato lo era da quella scenetta.

    Shin, intanto rincarava la dose e sulla storia della pillola, Janki prima alzò leggermente gli occhi al cielo, poi ringhiò ed ululò, Sì, sì! Faccio un macello! Spacco tutto, ti apro come un pomodoro maturo e ti mangio le interiora con il sangue ancora caldo! Raaarrrrr rarrrr!!!
    Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso della paura nel povero guardiano, che pensò bene di scappare via a gambe levate, lasciando i due liberi di cercare qualsiasi informazione gli potesse servire in quella casa.

    Quando fossero entrati, il Suricato si fermò davanti a Shin: Due cose, ragazzo: prima di tutto, se racconti a qualcuno questa storia, ti troverò e mi mangerò il tuo di fegato.
    Secondo, vedi di iniziare ad ispezionare studio e soggiorno, cerca la foto, ok? E trova un modo per acquisire quante più informazioni possibili dalla stessa.
    Ricorda: il proprietario di questa casa è un signore distinto con la barba, devi cercare una sua foto con un tipo mascherato... quello è il bersaglio di cui cerchiamo informazioni... portaci una descrizione quanto più dettagliata possibile di dove si trovano in quella foto, ok?
    e così si sarebbe fermato.

    Shin, cercando dentro casa, avrebbe visto diverse foto di un uomo distinto con la famiglia, amici e vari altri, finché, non lo avrebbe trovato assieme ad un quanto mai singolare individuo mascherato in un luogo ben preciso.



    Stava al giovane Mangiafuoco capire come dare più informazioni possibili su quella fotografia, senza però rubarla.
     
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    The End?



    Finalmente le parole di Shin avevano convinto la guardia a scappare, grazie anche alla interpretazione di bestia impazzita del suricato che, nonostante non avesse tanta esperienza nel campo, aveva intepretato il suo ruolo in maniera abbastanza convincente. Appena l'uomo fu fuori dal loro campo visivo, Shin scoppiò in una grassa risata e, voltatosi verso il compagno, ridendo a più non posso:

    Fegato e fagioli ?

    E scoppiò di nuovo a ridere. Entrati all'interno della casa al giovane venne dato il compito di perlustrare il posto, trovare la foto e darne una descrizione appropriata al suricato. Dopo qualche minuto di ricerca, il ragazzo trovò la tanto desiderata foto, nella quale era raffigurato l'incontro tra quello che sembrava essere il padrone di casa ed un uomo dall'aspetto strano e dalla faccia mascherata. La scena rappresentata era abbastanza caratteristica e il ragazzo la guardò per un bel po' di tempo prima di uscire e raggiungere Janki.

    Alle domande del suricato sulla foto, egli avrebbe detto:

    Era evidentemente un luogo in rovina, nel quale era presente la statua gigantesca di un uomo, che teneva una mano col palmo aperto e rivolto verso l'alto ed aveva nell'altra un rosario. Davanti a lui c'era un antico palazzo, alto e maestoso. Tutta la scena era di pietra, infatti alcune parti del terreno erano anche coperte da essa. Spero vi sia d'aiuto.

    Così, se il compagno avesse voluto, sarebbero rientrati nel padiglione dello spettacolo, facendo attenzione a non farsi notare e poi sarebbero andati a festeggiare il successo della missione con gli altri due.

     
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    La Traccia


    E la fine dell'opera teatrale



    Janki bofonchiò alla questione di fegato e fagioli, poi attese: il ragazzo non ci mise troppo a trovare la foto di loro interesse e tornare per una descrizione dei fatti.
    Il suricato, intanto, aveva sottratto un pò di roba dalla stanza da letto dei proprietari: Così, semmai tornasse quella loro guardia, almeno penserebbero che è stato un furto. e quando l'altro gli raccontò della statua con una mano alzata e l'altra che impugnava un rosario, così come del palazzo in pietra e tutto il resto, il suricato mosse la testa incuriosito.
    Molto bene, ragazzo, molto bene. Torna allo spettacolo e ricorda: non dire a nessuno della scenetta!, concluse il suricato, sorridendo ghignante.

    Attraversare a ritroso metà del villaggio sarebbe stato semplice ed il ragazzo sarebbe riuscito a rientrare prima della fine della seconda metà dello spettacolo.
    Il giorno dopo, il gruppo itinerante avrebbe lasciato la piccola cittadina, pronto a superare i confini per il Paese dei Fiumi e lì Ananta e Tamura avrebbero avvicinato il giovane Mangiafuoco.
    Bé, Shin-chan, abbiamo sentito Janki-san ed a quanto pare hai fatto un ottimo lavoro, con grande originalità, accennava anche., si complimentò l'omone dal fare strano.
    Anche se Janki-san è stato piuttosto vago su cosa tu abbia fatto di originale, ma sei riuscito nell'obiettivo., aggiunse sorridendo Tamura.
    Tutto questo per dirti che ti assicuriamo che la tua fama aumenterà ulteriormente ad Ame, ragazzo.
    E semmai ti capitasse di passare per Ame, vieni a bere qualcosa alla Locanda dei Veri Batuman, mi raccomando., avrebbe concluso il monco sorridendo.

    Poche ore ed i due sarebbero scomparsi dalla compagnia itinerante, così come erano arrivati, lungo il viaggio.
    Chissà se Shin avrebbe ancora sentito parlare di loro.
     
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    Inviti ed Addii




    Il suricato non fece problemi sul fatto che Shin non fosse riuscito a replicare in qualche maniera la fotografia e che la stesse semplicemente descrivendo. Infatti, si congratulò con lui per il buon lavoro svolto. Inoltre, si appropriò di qualche oggetto, giustificando il tutto con il voler far credere ai proprietari della casa che fosse stato un tentativo di furto. Sfortunatamente l'animale non si fermò con il Mangiafuoco per un drink celebratorio e neanche i due che erano rimasti allo spettacolo.

    Il giorno dopo, avendo ultimato i preparativi per la partenza della carovana, i due andarono però a salutare Shin, congratulandosi per il buon lavoro e assicurandogli che avrebbero sparso il suo nome ad Ame, senza mancare di invitarlo alla taverna dei Veri Batuman. Shin promise che sarebbe sicuramente passato da loro e gli ringraziò per i complimenti ed il supporto.Così, detti i suoi addii, la carovana partiva ancora una volta, verso nuove terre.


     
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