Soma, SomatosQuest A

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Ritorno negli Abissi


    Prologo


    Atto I
    Insonnia dilaniante †



    Ero solo in un luogo evidentemente a me familiare ma che non riuscivo a cristallizzare, a focalizzare dovutamente nella mia testa: un corridoio, pieno di cadaveri e sangue. Una patina d'acqua copriva il pavimento del corridoio, le luci erano sostituite da dei giganteschi fuuinjutsu luminosi sulle pareti - alcune delle quali, anch'esse, coperte di sangue.


    Il silenzio in quel luogo era un alone misterioso, effimero e fugace. Ogni pochi istanti, infatti, rumori agghiaccianti di catene, acciaio, vetri infranti e gelide grida di morte, dolore e sofferenza si levavano nell'atmosfera, ghiacciando il sangue di chiunque potesse udirle. Continuavo a camminare a passi lenti, guardingo, mentre la voce andava e veniva, ad intermittenza, limitando la mia capacità di visione ed orientamento.
    D'un tratto poi, ci fu un istante più lungo di buio. Quando la luce tornò, davanti a me stava un volto cadaverico, dilaniato dal taglio di una spada, sfigurato e in putrefazione.
    Aprii gli occhi di scatto, rendendomi conto d'essere sempre in fase di meditazione, appeso al soffitto con le catene, al solito, nella Magione Kenkichi, sudato intinto, con il cuore che correva all'impazzata. Rilasciai il chakra, lasciando che il meccanismo che mi teneva in sospensione in aria mi ponesse a terra, sopra le mie protesi che si agganciarono rapidamente emettendo il loro caratteristico suono. Inserii anche il mio arto sinistro prima di rivestirmi rapidamente e dirigermi verso l'Amministrazione. Era notte fonda ma il lavoro, quel giorno, doveva già cominciare.

    Giunto nel mio ufficio iniziai a scrivere tre lettere. La penna di Itai, il cui inchiostro era adesso stato sostituito da un candido composto dorato, scorreva rapidamente sulla ruvida carta color pece che ormai ero solito utilizzare per le comunicazioni ufficiali kiriane. Erano tre inviti diretti rispettivamente a Sho Saitama (Kagome?) , Youshi Tokugawa e Akira Hozuki. Con la lucidità della veglia, infatti, ero riuscito a capire quale fosse il luogo che stavo vedendo in sogno: era quella tomba d'acqua sottomarina che avevo visitato in un altro tempo assieme a due ninja di Konoha che, tuttavia, mai riuscirono ad uscire da quel luogo. Sho era stato convocato esattamente per quel motivo: rapprensentava Konoha, rappresentava quella parte della missione originaria che era lecito e dovuto partecipasse. Youshi rappresentava le speranze passate: lo stavo convocando per metterlo, ancora una volta, alla prova. Era un ninja capace che, probabilmente, non si sarebbe fatto atterrire da quel clima terrificante. Ed aveva ancora qualcosa da dimostrarmi e qualcosa da farsi perdonare. E poi c'era Akira: il compagno di sempre, il ninja col quale tutto il mio potenziale distruttivo in battaglia usciva fuori. La parte bianca della mia nera anima.
    Sigillai con cera cremisi le tre lettere, incidendo su di esse il simbolo di Kiri. Evocai poi la Hakushaku e le diedi l'ordine di viaggiare e consegnare a tutti loro il mio messaggio. Un piccolo stormo di pipistrelli sarebbe rimasto accanto a me, mentre altri tre stormi si sarebbero diretti dagli interessati. L'appuntamento era per la sera del giorno seguente.

    [...]



    Ebbi tempo di confrontare il mio rapporto della precedente missione con quello stilato a Konoha, sempre dal sottoscritto e lo portai con me, quel giorno, posandolo sulla mia nera e spessa scrivania, dirimpetto alle tre sedie che avevo riservato per i miei ospiti. Durante il suddetto confronto notai come dal registro condiviso presentato da Raizen alla riunione dei Kage, Konoha avesse effettuato una seconda spedizione sul fondale marino tra Kiri ed il Paese del Fuoco senza avere la decenza di contattare l'Amministrazione della Nebbia. Digrignai i denti rabbioso, scovando un'ulteriore mancanza di rispetto da parte di Raizen nei confronti dei suoi alleati.
    Nella stanza vi erano sette teche di vetro contenenti altrettanti drappi neri ricamati con una sottile trama dorata. Su tre di questi drappi erano incisi tre nomi: Akira Hozuki, Kensei Hito e Ryuu Mizukiyo.
    Una volta aver accolto tutti i presenti ed atteso che facessero le loro presentazioni, nel caso non si conoscessero, avrei provato a spiegare la situazione. Ben ritrovati. C'è una questione che necessita di essere risolta. Anni addietro una spedizione congiunta di Konoha e Kiri visitò un laboratorio di ricerca sul fondale marino condiviso tra la Nebbia e il Fuoco. Soltanto un ninja di quel gruppo tornò da tale laboratorio. È tuttavia morto durante le vicende della Settima Riunione e sarà quindi impossibilitato ad unirsi a noi. Il suo report della missione, sia in terra kiriana che in terra konohana, è per voi disponibile alla visione in queste cartelle. Avrei estratto da sotto la scrivania tre cartelle col report della missione sia di Kiri che di Konoha firmato da Keiji Kagome. Le testimonianze erano più o meno coincidenti.

    Il S.O.M.A. è una tomba d'acqua sul fondale oceanico dove accadono e sono accadute ogni genere di cose. Innanzitutto essendo una struttura metallica sottomarina,è necessaria estrema prudenza nell'uso di ogni tipo di jutsu o esplosivo per motivi evidenti. L'ingresso porta ad una sorta di camera pressurizzata in grado di far uscire tutta l'acqua dalla stessa dopo essere entrati dalle profondità marine. Da questa si procede in un lungo corridoio illuminato con dei particolari fuuinjutsu, corridoio che infine porta ad un ascensore. L'ascensore conduce, dopo una lunghissima discesa di circa mezzora ad un altro corridoio che porta alla vera e propria porta del SOMA. La porta pare essere una sorta di "vetro di lava". Al tatto non è nocivo o per lo meno non lo pare: una volta attraversato si percepisce una sensazione piuttosto orrenda, come se uno sciame di insetti fosse penetrato al di sotto delle proprie membra. È possibile che la porta trattenga il chakra di chi la attraversa (Nota del Mizukage). Dopo la porta si susseguono ancora alcuni corridoi fino al raggiungimento di una sorta di sala centrale che si dipana in altre sale: un'infermeria, una mensa, un laboratorio scientifico, un dormitorio.
    Esattamente dirimpetto all'ingresso nella sala centrale, un secondo ascensore. Durante tutta la presenza all'interno del SOMA non abbiamo fatto altro che sentire urla, grida, voci straziate senza mai trovare tuttavia nessuno. Allo stesso tempo, rumori metallici immondi e una sensazione come d'essere osservati accompagnavano tutti i nostri movimenti. Un ninja, rimasto solo poiché volontariamente dedicatosi alla guardia della sala principale, è scomparso. Il suo nome era Ryu. Nella sala principale abbiamo trovato una chiave, che allego al fascicolo. Io e l'altro ninja della foglia,tale Torke, ci siamo diretti verso la sala medica. Durante la perlustrazione ditale sala, Torke si addentra in una stanza adibita a delle operazioni, rimanendovi chiuso dentro e diventando letargico. Dopo uno scontro con delle figure probabilmente illusorie, Torke si rialza in piedi, non più vittima di chissà quale jutsu soggiogante. Purtroppo però, il ninja decide di far detonare una cartabomba per liberarsi dalla porta che ancora non voleva aprirsi. La struttura ha iniziato a cedere e dopo una lunga corsa forsennata, Torke non è riuscito a salvarsi, venendo sommerso dall'acqua. Sono riuscito a sigillare la zona prima che facesse affondare completamente la struttura e, dopo di che, rimasto solo, ho optato per una ritirata strategica.


    Keiji Kagome


    L'Hokage ha inoltre intrapreso una seconda missione in questa struttura, ovviamente agendo di sua sponte e senza richiedre la collaborazione di Kiri, cosa che invece anche io sto facendo, come dimostra il qui presente Sho. Non mi è dato sapere cosa avesse in mente. Trovate il suo report su quel cartiglio. Dissi, indicando il ploco che avevo lasciato sulla scrivania poco prima. [Note]Jottino, se vuoi darci due indicazioni di ciò che è accaduto al Soma di Penny te ne saremmo grati. Ho già provveduto a contattare un uomo di fiducia perché ci porti al SOMA. La sua barca ci attende già pronta al porto. Se avete domande è il momento di porle, altrimenti possiamo metterci in marcia.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Medio × 3
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Base × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Spiedi Potenziati × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Unagi × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1

    Note
    Combattere con handicap attivo.



    Parlato
    Citato
    Koutsu
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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5 replies since 12/4/2020, 20:22   161 views
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