Soma, SomatosQuest A

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. -Hidan
        Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    S.O.M.A.


    I


    Rientrato dal mondo dei morti, dopo aver accompagnato Jotaro Jaku tra le lande desolate dimora del grande drago Amesoko, al termine dei patti stabiliti con Touki, il giudice dei contratti, grazie a Tamashi, allo stesso ronin e, probabilmente, anche grazie a Sanjuro, mi ritrovai a Kiri, nella baracca della palude del mio amico.
    A metà tra lo stupito e il rammaricato, mi ritrovai qualche secondo a restare in silenzio, fissando lo strambo sciamano lì, semi-nudo come sempre, a gingillarsi con candele e sostanze strane di cui era meglio disconoscere la qualità e l'identità. Poi, tutta a un tratto, iniziai a ridere. Ahahahah! Sanjuro, amico mio, non mi aspettavo certo di vedere te dopo una passeggiata per gli inferi, ma... Ahhahah! Quanto mi fa piacere vederti! Esclamai, abbracciandolo. Stessa puzza di sempre! Ahhh, sono a casa! Tirai un paio di pacche sulle spalle a Sanjuro. Allora? Che si dice nel Villaggio? Kensei gioca a fare ancora il ninja cattivo con gli studenti? Canzonai, mentre mi mettevo comodo. Qualcosa di commestibile lo hai da mangiare? ... No, ok, temo di no, mi andrò a fare offrire qualcosa da Kensei. Lo conosci, è permaloso, se viene a sapere che son passato per Kiri e non sono andato a salutarlo mette il muso. Sarei restato a scambiare qualche minuto di conversazione con lo sciamano della Nebbia, mentre ricordavo le varie peripezie trascorse con lui nella Valle e, ancor di più, a quell'uomo così simili a lui che mi aveva salvato dall'oscurità e dalle ombre che mi stavano per sopraffare.

    Per pura casualità, quella sera era la sera in cui il Mizukage aveva fissato un incontro presso il palazzo dell'Amministrazione. I suoi pipistrelli avrebbero probabilmente solcato i territori esterni alla Nebbia per ore e ore, senza trovare alcuna traccia dello spadaccino albino... E come potevano farlo, dopotutto? Prima nel mondo dei morti, e poi evocato direttamente a Kiri dall'oltretomba... Sarei stato un'ombra sfuggente. Ma ciò, dopotutto, poco importava, visto che mi stavo accingendo a salire gli scalini dell'Amministrazione. Passo dopo passo, coperto dai miei logori abiti da viaggio, sarei giunto, tra gli sguardi quasi spaesati delle persone che mi ritrovavano, senza alcun preavviso e dopo tanto tempo, davanti alla porta dell'ufficio che fu di Itai. La spalancai con forza con entrambe le braccia. Kensei! Come va?! E' passato tanto tem-...po. Mi bloccai, sorpreso dal fatto che il Kenkichi non era solo. Nell'ufficio erano già presenti altre due persone: una era Sho che avevo conosciuto molto tempo addietro in una missione di poco conto su un'isola del Paese delle Onde, e l'altro era un ragazzetto con dei capelli bianchi che si alzò immediatamente dinanzi a me. Non credevo avessi compagnia a quest'ora... Ho interrotto qualcosa...? Ero di passaggio e pensavo fosse carino passare a salutare...! Dissi, quasi a giustificarmi, visto che non avevo minimamente idea che fossi stato invitato anche io a quella riunione.

    Quando e se qualcuno mi avesse informato di quella fantastica coincidenza, mi sarei limitato a sedermi sull'uscio della finestra, nel mio solito modo scomposto, con i piedi direttamente appoggiati al muro. Per inciso, i resti della palude dello sciamano erano ancora ben evidenti sotto di essi. Kensei spiegò che eravamo lì riuniti per concludere qualcosa che era iniziato molto tempo addietro. Un misterioso laboratorio marina che aveva già mietuto molte vittime. Mi consegnò un report che, gentilmente, poggiai immediatamente a terra. Decisamente troppo lungo, qualcuno avrebbe dovuto fare un riassunto. Mi ritrovai perfino a sbuffare quando Kensei incominciò a parlare di lui in terza persona. Quella storia che Keiji era morto durante la Riunione era veramente un'idiozia, ma conoscendo quanto fosse permaloso, mi limitai ad un profondo sospiro. Ma, solo una domanda... Perché stiamo andando lì? Quale sarebbe la motivazione di tutto ciò? Chiariamoci, a me va benissimo, potrebbe essere una passeggiata divertente... Ogni tanto, tra le tante cose serie, un po' di svago ci vuole! Battei le mani contemporaneamente, balzando giù dalla finestra. Immagino... Samoru? Esclamai, evidentemente rassegnato dalla risposta certa che sapevo mi sarebbe stata data.

    Quando ci fu un attimo di calma, il giovane ninja di cui non conoscevo il nome si avvicinò, inchinando il capo e presentandosi. Era un Tokugawa di nome Youshi, ed era un nuovo membro della Mano Nera. Con la voce emozionata, incominciò a parlare di come le mie gesta e le mie azioni erano tramandate alle nuove leve quasi come se fossero leggende. Addirittura ragazzo?! Leggende dici?! Ahahah! Beh, mi fa piacere, ma non esageriamo... Insomma, così mi fai arrossire! Avrei tirato una fragorosa pacca sulla spalla del ninja. Bravo Kensei, mi piace come addestri queste nuove leve... La leggenda di Akira Hozuki! Ahahah! Gli hai raccontato di quando mi sono lanciato arma in pugno contro il Gashakoduro, un mostro che assorbiva la vita da tutto ciò che lo circondava! Era un enorme scheletro, alto 40 metri o quasi, ed io a malapena un genin! Ahahah... E non ti eccitare per l'aria, fallo per la battaglia! Un'altra grande pacca. Allora, si parte?

    Un nuovo viaggio.
    Dopo essere stato nell'oscurità dell'inferno, stavo per addentrarmi nell'oscurità del profondo mare.
     
    .
5 replies since 12/4/2020, 20:22   161 views
  Share  
.