Nella Tana del Cobra

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    Resa dei conti


    VIII



    L' uomo ragno doveva essersi sentito offeso dalle mie parole dato il suo modo di parlare, poco importava, non ero li in cerca di amici, a dire il vero mi ero ritrovato in una caverna con dei serpenti parlanti attaccato da ragni e poi da un ibrido uomo-ragno, e in tutto ciò chissa dove se la stava spassando Tasaki, magari si stava prenendo un Thè con quel vecchio, magari era già tornato ad Oto.

    Tralasciando la missione, il mio unico obbiettivo era diventato uscire vivo da quel posto, e subito dopo trovare quel bastardo e tirargli una carta-bomba tra i denti.

    I nostri attacchi non andarono a segno tranne uno, il mio primo fendente colpì il suo ginocchio debilitandolo proprio come volevo ma specialmente mandando in circolo il veleno che gli avrebbe dato non poco fastidio.
    Certo anche io non me la passavo bene ma in quel momento la battaglia sembrava stesse sorridendo a noi, già sembrava perchè quella specie di... coso creò tutto attorno a se un tornado di ragnatele che inghiottì tutti i presenti.
    Non appena mi accorsi di ciò che stava per accadere portai il braccio sinistro in protezione del volto e la lama nella mano destra vicino al braccio sinistro cosi non sarebbe stato un problema tagliare le ragnatele che mi avrebbero inevitabilmente colpito ma non troppo, non mi sarei voluto avvelenare da soloDifesa 1 Danno
    Per i rettili ci fu ben poco da fare, non potevano scappare e non avevano nulla con cui difendersi, Hakibura avrebbe potuto usare la sua coda ma non gli era rimasto abbastanza chakra per indurirla dunque entrambi dovettero incassare il colpo al meglio
    Difesa 2/3 ma per entrambi il colpo fu abbastanza duro, specialmente per Hakibura, già provato dai precedenti scontri Danni

    Una volta terminata quella tempesta di ragnatele potei notare i danni.
    I rettili erano stati incollati alla parete della stanza per via della loro anatomia decisamente poco utile per difendersi da attacchi di quel genere.
    Io riuscì a subire meno danni, il busto e la faccia rimasero al coperto ma le braccia e le gambe finirono intrappolate tra le ragnatele, fui solo spostato di circa 4 metri lontano dal mio bersaglio.
    Qui la mia lama giocò il suo ruolo e con un semplice movimento della mano tagliai le ragnatele che mi impedivano i movimenti.

    Ero abbastanza provato da quei combattimenti ma anche lui non sembrava nelle migliori delle situazioni.
    I ragni erano morti e i serpenti erano fuori gioco, eravamo io e lui e solo uno di noi sarebbe uscito da quella caverna.

    Avevo da poco imparato una nuova tecnica e quello mi sembrava il momento giusto per testarla, ma dovetti immediatamente cambiare strategia, il chakra a disposizione stava per terminare, dovevo terminare lo scontro il più velocemente possibile spendendo meno chakra possibile.
    Avrei dovuto giocare leggermente sporco ma ne andava della mia vita, dovevo fare qualcosa.

    Mi avvicinai a lui il più rapidamente possibile Gratuito e con la lama nella mano destra avrei tentato un fendente verso le sue gambe, prima che però il colpo arrivasse a destinazione arei ruotato il polso in senso orario ed il busto leggermente verso sinistra indirizzando la lama tra le sue gambe pronta a colpire i suoi genitali sempre che quel coso non avesse una qualsiasi altra cosa ragnesca Attacco 1
    Difficilmente mi sarei perdonato una cosa del genere ma quel tipo non era un novellino come me, dovevo fare di tutto per uscire vivo da quel posto.


    Una volta Terminato quell' attacco mi sarei ritrovato con le spalle alla mercè dell' avversario dunque avrei ruotato il mio corpo compiendo dunque un giro completo per sferrare un calcio con il tallone del piede sinistro verso la tempia sinistra di Spider-Man Attacco 2

    Con l' ultimo attacco avrei provato a concludere lo scontro, con la wakizashi avrei provato un affondo nel suo petto, che avessi colpito il cuore o il polmone poco importava, con quel colpo puntavo a mettere fine alla sua vita Attacco 3

    (Tasaki(



    Tasaki dimostrò grande coraggio e abilità nell' affrontare la sua più grande paura in quel modo, schivò fantasticamente tutti gli attacchi e proprio quando l' animale sferrò l' attacco che pensava avrebbe messo fine alla vita di Tasaki si ritrovò con una brutta sorpresa.
    Con quell' attacco aveva dato la sua testa al nemico su di un piatto d' argento.
    L' attacco del chunin creò uno squarcio molto profondo sul volto della tarantola facendo si che quest' ultima si dimenasse come una pazza in preda al dolore.
    Tasaki non perse tempo buttandosi su di lei con un affondo mortale.
    L' Otese sarebbe rimasto per almeno una decina di secondi con le lame infiltate sulle carni dell' animale prima che questo si fosse accasciato per terra ormai senza vita.

    I nemici non erano però però terminati, era rimasta un altra tarantola ormai dormiente vicino alla falcidonnola priva di sensi.
    Toccava al ninja di Oto decidere che strada prendere, andare a recuperare la sua evocazione ed eventualmente togliere la vita all' altra tarantola oppure correre da Kyuke per vedere in che situazione lo aveva abbandonato

    GaraChakra: 1 basso
    Vitalità: 4 leggere

    HakiburaChakra: 0,25 bassi
    Vitalità: 3 leggere


    Chakra: 1,25/20
    Vitalità: 4,5/10
    En. Vitale: 24,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 200
    Velocità:  200
    Resistenza: 200
    Riflessi: 200
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 200
    Agilità: 200
    Intuito: 200
    Precisione: 200
    Slot Difesa
    1: Parata
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Calcio
    3: Affondo
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Wakizashi × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Kunai × 2
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1

    Note
    ///

     
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    Nella Tana del Cobra


    Post 9



    Alla fine dei conti ebbi la meglio. Non senza difficoltà, bisogna dire; ma tant'è: il grande squarcio sulla sua testa mi portò ben presto a pensare che, forse, da quel momento in poi non avrei più avuto troppe complicanze o difficoltà varie nell'affrontare dei pericoli di quel genere. Certo, avrei anche avuto, come dire, qualche fastidio nell'affrontare animali di quel genere, ma per il più ero anche sicuro di potermela cavare anche abbastanza bene nonostante tutti i problemi e le difficoltà in merito. - Così, - dissi abbastanza sicuro del fatto che c'era un ragno in meno nel mondo. Il sangue sgorgò violentemente nella sua ferita, lasciandomi ben presto in compagnia non più di un vero e proprio ragno, ma con il suo cadavere: una lontana apparenza del ragno che fu. Non lo avrei toccato; nemmeno sfiorato: mi faceva così tanto schifo che sarebbe rimasto la per tutto il tempo necessario affinché gli altri animali di quel posto si cibassero delle sue carni. Ma non me ne importava niente: diventare cibo per gli altri era decisamente uno di quei destini che non avrei consigliato proprio a nessuno.

    E dopo? Subito avrei provato a pulire le mie katane da qualche parte nell'erba del posto: pulizia e igiene prima di tutto, no? Subito dopo avrei raggiunto il luogo precedente, dove sostava ancora la mia falcidonnola e senza pensarci molto avrei conficcato entrambe le mie spade nel corpo del ragno, direttamente nel collo, con un velocemente fendente provando a tagliare via la sua testa usando entrambe le mie katane.

    Solo a quel punto mi sarei avviato verso la caverna in cui avevo lasciato il tizio di nome Kyuke; e non lo avrei più atteso come prima. Tutt'altro: senza pensarci chissà quanto sarei entrato direttamente nella caverna stessa.

    [...]



    Il buon Kyuke si difese più o meno come poteva. Si doveva dire che non era affatto semplice resistere a quella raffica di attacchi; ma il buon genin, dopo qualche piccola intuizione, fece ciò che doveva anche se non era per niente semplice farlo. Kyuke comunque partì subito all'attacco senza attendere molto. Con la sua lama provò a colpire il nemico direttamente ai genitali, ma questi più o meno riuscì a prevedere quel tipo di attacco e fermò - SD1Riflessi: 250 l'avvicinamento della spada all'incirca a metà strada. Quello che non riuscì in alcun modo a prevedere fu l'attacco successivo: una veloce rotazione del busto. Il nemico iniziò a guardare Kyuke in modo strano, abbassando le braccia e il suo baricentro. Non potè in alcun modo capire cosa sarebbe successo e quando arrivò il forte calcio, cercò solo di alzare il più possibile le mani. Tuttavia, si vide arrivare il calcio alla tempia e provò subito un gran doloremedio-leggera alla testa: fu proprio quello che lo sbilanciò tantissimo facendogli perdere l'orientamento e la concentrazione. Si sbilanciò in modo istantaneo e quando arrivò il fendente al petto non lo vide nemmeno: una veloce coltellata. Kyuke avrebbe solo percepito come la lama entrava nelle carni del nemico: era un po' come tagliare il burro. Un po' come se il coltello entrasse in una specie di melone. Il sangue e tutto il resto sarebbe arrivato poco dopo.

    Probabilmente colpì il polmone, perché attraverso la sua bocca uscì del sangue, un fiotto, quasi lo sputò e dopo poco si accasciò al suolo. Senza vita. Kyuke a quel punto avrebbe potuto fare ciò che desiderava fare: riposare, uscire fuori e incontrare Tasaki, correre dai serpenti e cercare di "recuperarli" oppure derubare il nemico caduto. Di certo era che la partita era finita: il matchpoint se l'era aggiudicato Kyuke.

    [...]



    Sarebbe passata giusto qualche oretta da quegli eventi strani, non di più. Kyuke si sarebbe incontrato di nuovo con Tasaki, ma non solo. - E' tutto pronto per il rituale. - Avrebbe sentito le parole di una donna. - Oh sì, fate sto rituale e andiamocene. - Dissi io guardando il Kyuke che sarebbe stato sicuramente molto stanco considerando tutto. - E comunque tutta sta faccenda mi ha portato un sacco di energie, - precisai. - Comunque ok, se volete farlo facciamolo e andiamocene. -

    [...]



    Alla fine dei giornata io e Kyuke ci saremmo ritrovati nella stessa caverna di prima. Il cadavere del nemico sarebbe scomparso o, per lo meno, Kyuke non avrebbe capito se l'avevano portato veramente via o cosa diavolo era successo. E, in ogni caso, non che avrebbe avuto chissà quanto tempo per rimuginarci sù. Perché il rituale stesso era tanto particolare quanto strano: luci, colori e suoni avrebbero "colpito" la fantasia del giovane genin. Canti e danze avrebbero sicuramente contraddistinto la sua permanenza in quel posto. Alla fine, però, l'avrebbero chiamato: - Vieni qui giovane Kyuke. - Avvicinandosi alla statua dalla sua posizione precedente avrebbe potuto vedere che non era semplicemente una statua; ora i vari dettagli erano cambiati. Le diverse cose che la contraddistinguevano erano... vive. Sembrava che la statua potesse muoversi e, forse anche per colpa della nebbia che aleggiava nel posto, l'avrebbe sentita parlare. - Io, Regina dei Serpenti del Riso, ringrazio te, Kyuke, per averci aiutati a sconfiggere i Ragni. Per ringraziarti ti offro la mia lealtà e il mio supporto, così come dei miei sottoposti Gara e Hakibura: verremo ad aiutarti quando né avrai bisogno così come tu sei venuto ad aiutare noi. - A quel punto una pergamena sarebbe stata data al giovane genin ed egli doveva firmarla nel tipico stile dei serpenti del Riso: con il sangue. Né bastava decisamente poco, però, per sigillare quel patto con quegli animali che sarebbero diventati dei suoi alleati da quel momento in poi.

    A lui, ovviamente, spettava la scelta se firmare o no. Inoltre era abbastanza libero, nonostante l'aria testa in quella caverna. Io, invece, guardavo tutta la scena abbastanza annoiato qualche metro più indietro cercando di capire cosa avrebbe fatto il genin otese.




    Chakra: 26/80
    Vitalità: 15,5/16
    En. Vitale: 29,5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3:  ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Recupero Medio × 2
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2

    Note
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    Il rituale


    IX



    Era fatta, non so come ma avevo vinto.
    Solitamente provavo un certo piacere nell' uccidere le mie vittime, quella volta però fu diverso.
    Non era un bandito, non era un assassino, non sapevo nulla di lui, era un semplice ragazzo che si era messo sul mio cammino, io stesso non capivo cosa stava succedendo, ero stato abbandonato dentro una caverna con dei ragni che provavano ad uccidermi, dei serpenti parlanti come alleati ed un ragazzo con 8 braccia che spara ragnatele.
    In quel momento ero solo confuso.

    Lo scontro era finto, la tensione si era allontanata e il mio corpo stava iniziando a rilassarsi, rilassarsi abbastanza da farmi percepire un dolorosa fitta proveniente dalla ferita sul fianco.
    Concentrato sul combattimento non ho dato retta al dolore ma adesso a mente libera non potei fare altro che piegarmi in ginocchio per qualche secondo fino a che il mio corpo non si fosse abituato al dolore.

    Raccolsi la mia lama dal corpo ormai senza vita del ragazzo e mi avvicinai ai serpenti per liberarli dalle ragnatele dopo di che sarei tornato sul corpo del ragazzo per esaminarlo.
    8 braccia ! 8.... 8 braccia
    Mi buttai per terra emanando un sospiro di solievo, la battaglia sembrava finita quindi rivolsi lo sguardo ai serpenti e mi stesi completamente
    Probabilmente sono diventato pazzo
    Chiusi gli occhi per qualche secondo, avevo bisogno di far riposare i miei muscoli e la mia mente, forse tutta quella giornata faceva parte di un sogno, forse era arrivato il momento del mio risveglio.



    Passò qualche ora, in realtà sembravano passati pochi secondi, come un battito di ciglia...
    La mia vista era ancora appannata, sentiì una voce femminile, a chi apparteneva ?
    Rituale ? quale rituale ? che sta succedendo ?
    Poi un altra voce...
    Tasaki! mi misi immediatamente in piedi, raccolsi la wakizashi al mio fianco e corsi subito verso di lui il più velocemente possibile (tenendo conto dell' ora di sonno) e puntai l' arma dritto verso la sua gola con fare stanco.
    Mi hai abbandonato... in una caverna... con dei serpenti parlanti... dei ragni ... troppo grandi... che hanno provato ad uccidermi... ed un ragazzo... con 8 braccia
    La mia faccia era un mix di rabbia e curiosità, in cerca di risposte riguardo il suo comportamento.

    Una volta avuto ciò che volevo dal chunin mi voltai verso il corpo del ragazzo, dovevo analizzarlo meglio, volevo capire chi fosse, provare ad avere qualche indizio riguardo la sua provenienza e scoprire la ragione di così tanti arti ma... il corpo era sparito, dovevano essere stati loro.

    Non ebbi tempo, il rituale iniziò ancor prima che me ne accorgessi.
    Luci e un infinità di colori invasero la mia mente, musiche e melodie drogavano le mie orecchie, cosa stava succedendo ? un genjutsu ? non capivo, era tutto fin troppo reale, fin troppo strano ma anche fin troppo piacevole.

    Un altra voce mi chiamava a se, sembrava provenire dalla statua, che stava succedendo ?
    Ascoltai le sue parole e mi avvicinai.
    Non volevo credere ai miei occhi, quella statua... non era una statua, o meglio lo era ma era viva.
    Si trattava della regina dei serpenti del riso, tutto ciò che mi fu detto furono dei sinceri ringraziamenti e una promessa, una promessa di lealtà.
    Mi sentì profondamente onorato da quelle parole, quel momento fu qualcosa di magico, subito dopo mi fu porta una pergamena.
    Era abbastanza chiaro il da farsi, dovevo firmare un patto di lealtà tra me e i serpenti, un patto firmato con il sangue.
    Non ci pensai due volte, con l' indice destro toccai la ferita sul fianco macchiando il dito con il sangue e con esso firmai il mio patto con i serpenti


    キュウケ・クレイ








     
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    Nella Tana del Cobra


    Post 10


    - Ma guarda questo, - alzai il braccio nel sentire il coso, il tizio, come si chiamava, Kyunge forse, che si lamentava di me. Poi scossi il capo con il disappunto leccandomi leggermente le labbra mentre nella mente cercavo di capire cosa rispondergli. - Beh, se sei vivo non dev'essere stato chissà quanto difficile, no? - Ero un po' sarcastico, specie quando lo volevo essere. Non credete? Se Kyuke fosse stato un altro po' vicino a me avrebbe scoperto suo malgrado quella mia indole satirica che si faceva evidente soprattutto quando io mi stancavo e avevo il bisogno di prendere per il culo qualcuno. - Avanti genin! Hai solo sconfitto qualche ragnetto e un tizio a caso... Forse con un po' di fortuna potresti persino diventare un soldato degno di Oto! - Lo incoraggiai salvo poi bisbigliare leggermente sottovoce: - Ma anche no... - Comunque i cattivi a quel punto erano tutti morti, forse. E sembrava non esserci più nessun cattivo a parte il sottoscritto, forse. Una volta assicuratomi che quel genin non mi sentisse mi andai a mettere in un angolino abbastanza lontanuccio in quella stanza. Da quel momento in poi potete anche dire che non me ne fregava un cazzo di niente di tutto quello che sarebbe venuto poco dopo e beh... non me ne fregava un cazzo veramente. Iniziarono il loro rituale strano, lungo e noioso oltre che monotono. Ci fu una cosa positiva però: proposero a Kyunge di mettere la sua firma sul patto di evocazione dei serpenti, al che non potei fare un applauso: - Oh! Bene-bene! - dissi. - Anche io lo avrei drogato prima di dargli la possibilità di mettere la sua firma su quella pergamena! - esclamai avvicinandomi di nuovo a tutto il gruppetto dando una pacca sulla spalla a Kyunge. - Ora puoi fare delle cose fighe. Per esempio sacrificare i serpenti quando ti lanciano contro degli attacchi ad ampio raggio! - Era una cosa figa quella, non pensate? Una cosa davvero molto figa. La facevo spesso. E mi piaceva pure. Ma le falcidonnole... bhe, quelle erano un sacco sacrificabili. Erano fastidiose. Parlavano un sacco. Gente veramente pessima. Peggio dei kiriani per così dire. Anzi. No. Niente era peggio dei kiriani. Forse i kiriani stessi. Ryuu era peggio dei kiriani. Santi Kami se era peggio dei kiriani...

    Comunque, alla fine di tutti i ringraziamenti, firme, inchini e cagate vario ricevemmo una gemma a testa. Era violacea e quando la presi in mano non sembrava avere alcunché d'importante. - Un portafortuna, - disse semplicemente. - Aha, grazie! - risposi io non percependo alcuna tipologia di chakra in quell'oggetto. Me lo misi in tasca e feci un cenno a Kyuke affinché facesse lo stesso. Solo dopo aver fatto un inchino di rispetto e sistematomi le spade e tutto l'equipaggiamento, avrei preso il mio teammate e insieme ci saremmo avviati a Oto. - Allora? - chiesi. - Hai tratto qualche insegnamento importante da questa esperienza? -

     
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    Conclusioni


    X



    Era fatta, avevo giurato con il mio sangue, io e i serpenti eravamo ormai legati, in battaglia il loro aiuto non è stato essenziale ma decisamente necessario.
    Quel giorno nacque un rapporto che sarebbe stato duraturo.

    Ero felice, in quel sorto di sogno ero arrivato al lieto fine, quel momento in cui tutti sono felici, tutti si salutano per poi tornare alle loro vite, tutti felici.. tutti forse tranne Tasaki, a lui non fregava nulla di tutto quella che stava accadendo, a dimostrarlo l' evitabilissima uscita riguardante la sacrificabilità dei rettili.
    Mi girai con aria dispiaciuta verso di loro per poi far tornare il mio sguardo sul Chunin
    Cos'hai che non va in quella testa ?

    Ricevemmo una gemma a testa, chissà di cosa si trattava, forse qualcosa di valore o forse una semplice pietra colorata, sarebbe stata un bel ricordo di un sogno che non avrei mai dimenticato.

    Mi spolverai leggermente, misi al loro posto tutte le mie armi e ringraziai i serpenti.
    Alla prossima, non esitate a chiamarmi in cas di necessità
    Ci incamminammo verso Oto e nel mentre iniziai la mia chiacchierata con Tasaki
    Si!
    Risposi alla domanda dell' Otese
    Ho imparato che posso fidarmi più di un paio di serpenti parlanti appena incontrati che di Tasaki Moyo

     
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