Ogni Promessa è un Debito

Giocata Privata

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. F e n i x
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,995
    Reputation
    +685

    Status
    Offline

    Certezze dal Cielo

    XII




    La risposta del Mikawa giunse esattamente nella forma in cui era attesa.

    Certo, siamo qui per salvare anche un alleato dopotutto.
    Ti ricordo che Omoi mi ha dato una mano persino con la volpe, non sarei certo felice della sua dipartita.


    Dopo iniziarono i grandi dialoghi di quello che Raizen definiva il Diogene sognatore, diverso dal brutale conquistatore e con una certa inclinazione al bene comune, di larghe intese e facili alleanze. Quasi saggio se non fosse parte del suo animo manipolatorio.

    Certo che si può far qualcosa, il problema maggiore della sabbia è il vento dopotutto, costruire delle protezioni che impediscano all'acqua dei pozzi di asciugarsi dopo pochi istanti darebbe benefici istantanei, sono metodi noti, ma c'è da dire che le zone ad est confinanti con le terre dei fiumi, e ad ovest bagnate dal tortuoso fiume Dharma sono ricche e feconde e sanno sfruttare le esondazioni e persino comandarle con sistemi di dighe.
    La domanda è: a di questo ai sunesi importa?
    La sabbia e il vento sono il loro patto con la natura, non credo sia un caso che i Chikuma manipolino il vento e che alcuni dei loro ninja più forti manipolino la sabbia.
    La Foglia è stata e sarà disponibile qualora Suna mostri interesse, il deserto ha più diritti dell'uomo, ma anche l'uomo merita di vivere con dignità e credo che agire sui confini possa


    Alla proposta politica di ricorrere ai cloni per capire cosa stava succedendo all’esterno Diogene si ritrovò disarmato e con la rastrelliera vuota, dopo un infinita carrellata di espedienti che potevano essere plausibili solo per qualcuno che non lo guardava con la giusta malizia. Raizen aveva voluto pareggiare con lui il debito che aveva per avergli ingiustamente preso la vita, ma solo perché non voleva avere un legame simile col colosso di sangue, un individuo ormai divorato dalla cupidigia e dai suoi stessi vuoti desideri, figli di un epoca lontana a cui nemmeno lui apparteneva che l’avevano reso più viscido del sangue che l’aveva reso potente.

    Mi piacerebbe dire qualcosa per rassicurarti Diogene, ma quelle scosse non erano da sottovalutare.
    L’ultima volta che lo hai fatto un Colosso, uno vero, stava per seppellirci vivi, ed a proposito, me ne devi una da quel giorno.


    C’era ben altro da non sottovalutare in quella situazione, ma quell’avviso non era certamente diretto al colosso di sangue. Il clone comparve appena terminata la frase e appena l’amministratore volle precipitarsi verso il cunicolo lo fermò.

    Scusa, ma non è stupido rifare la stessa strada?
    Siamo in un edificio, saliamo in verticale no?
    Ammenochè non ci sia un cunicolo che ci permetta di farlo senza tornare alle mura, questo dedalo non penso abbia gallerie monodirezionali, ho visto svariati incroci all’arrivo!


    Quella dei cloni fu una corsa a perdifiato verso l’esterno in cui non venne ascoltato da Febh, ma guidato dall’amministratore per la strada già percorsa malgrado fosse più pratico di lui. Gli avrebbe messo una discreta fretta se l’avesse visto troppo rilassato, ricordandogli che qualcosa stava distruggendo il suo villaggio e che non era lui.

    Non sta succedendo niente di bello, Febh.

    Impossibile per lui non percepire un’ aria strana appena fuori da quella sorta di schermatura contro le evocazioni, parecchio strana, qualcosa che grazie al ruolo di Guardiano percepiva fin dentro le ossa. Non era qualcosa come l’evocazione di uno dei clan da parte di qualche poco di buono, no, non era uno dei draghi che dimorava nei fari: uno dei Grandi Draghi era lì.

    Più veloci.

    Giunti all’esterno bastò un occhiata per concretizzare quei timori, ad accogliergli c’era una gigantesca colonna di fumo e una Oto soffocata in un silenzio innaturale, neanche un singolo allarme se non l’eco lontano di palazzo Yakushi, messo in ginocchio da chissà quale attacco.

    Palazzo Yakushi...

    Sussurrò esterrefatto. La colonna che avevano visto torreggiava infatti dove un tempo era possibile scorgere l’antica dimora e sopra di essa, inconfondibile, Tenchou.
    Il clone mise una mano sulla spalla di Febh, rapido, reindirizzando la sua attenzione su di lui prima che questo potesse decidesse di rilasciarsi.

    Possiamo iniziare a muoverci se vuoi, avvisare gli altri trasmettendogli i ricordi come se mi rilasciassi non è un problema, potremmo tornare più utili, ho una discreta carica di energia in corpo.
    E una volta arrivati lì l’originale potrà teletrasportarsi insieme a te.


    Ma niente, il clone si era già dissolto lasciandogli due evocazioni colossali con cui aveva già avuto modo di interagire, ma non gli aveva lasciato alcuna istruzione e muoverle non sarebbe stato semplice.

    Stupido. Babbeo. Impulsivo.

    Il clone già furente si voltò verso i due rettili, del tutto ignari della situazione.

    Siete qui perché Oto è sotto attacco, Palazzo Yakushi è sotto attacco.
    Ma Oto dorme un sonno innaturale.
    Non so perché Febh vi abbia richiamati ora, forse per guadagnare tempo, ma non credo siate in grado di indagare in merito, per cui andiamo al palazzo, non sappiamo niente ma lo scopriremo una volta arrivati.
    Se avete modo di spostarvi rapidamente fatelo, mi sposterò con voi in un primo momento ma poi avanzerò da solo se potrò essere più rapido.


    Trasferite le informazioni il Clone per influenza di Raizen sarebbe stato circondato dall’anima di un Drago che prese a fluttuargli pigramente attorno alle spalle. [ST1]

    Ssalaard, Ssaltzar, condividiamo ancora il campo di battaglia pare.
    È triste ritrovarsi solo per combattere ma non riuscire a sanare i rapporti, spero possa cambiare qualcosa nel futuro.


    Era Ou, inconfondibile nei toni e nella portanza regale.

    Ma siamo alleati quantomeno, e questo è incoraggiante.

    Aggiunse con un tono di voce ugualmente cordiale.
    Metri di terra e cemento sotto di loro sia Febh che Raizen ricevettero l’informazione, lo sguardo crucciato di Raizen non tradì quell’oncia di concentrazione necessaria ad aprire una connessione unica con i draghi, forzando persino le regole imposte da quel luogo.

    A palazzo Yakushi è per caso conservato il quattro code, Febh?
    Ti ricordo che siamo qui per un preciso motivo.
    E che l'amicizia è qualcosa da onorare, non da mostrare come un vuoto trofeo.
    Ascolta e concentrati.


    Stava volutamente evitando il parere di Diogene poiché confermare che il demone era in pericolo gli avrebbe dato una maggiore libertà di azione e la risposta dello Yakushi fu bastevole a ricadere in quella casistica.

    Ho modo di spostarci molto più rapidamente di quanto degli sbarbatelli come voi possano fare.
    Posso portare con me due persone, Hohenheim DEVE poter difendere gli interessi del suo villaggio, e Febh è necessario per la conoscenza approfondita della sua stessa dimora.
    Andiamo?


    Sapeva che era Febh ad avere in mano il quattro code, e a quel punto immaginare che fosse a palazzo Yakushi richiedeva davvero poco sforzo mentale. Non voleva neanche pensare ad un accusa, non ancora, aveva un oncia di rispetto residua che gli impediva di credere che si potesse attaccare il proprio villaggio in nome di una visione, ma questo non lo privava del suo ruolo.
    Prima di scomparire però, vedendo Youkai allontanarsi, avrebbe preso una manciata di posate, circa cinque, e tra quelle avrebbe scelto un cucchiaino da dolce, e arrotolatolo attorno all’indice come fosse carta stagnola per un uomo normale lo lanciò al chunin. [ST2]

    Youkai.
    Mettilo al dito e NON perderlo.


    Probabilmente Youkai era l’unico che poteva capire la reale importanza di quell’oggetto, ma poco importava se così non fosse stato.
    Appena avesse avuto conferme da entrambi sarebbero scomparsi, ed a lui non serviva l’ordine di Diogene come a Febh, a lui bastava che lo Yakushi volesse andare insieme a lui, un qualsiasi segnale di insofferenza ad un divieto ed avrebbe preso lui quella decisione, ritrovandosi dopo un istante in groppa alle due lucertole, ovunque queste fossero, gli era stato detto di recarsi a palazzo dopotutto. [SAextra]

    Beh, che è quella faccia?
    Era penoso vederti quel collare addosso, ringrazia o stai zitto.


    Bengiunti.
    Non arriva una buona aria dal palazzo.


    Vennero accolti da Ou e si ritrovarono a confermare quelle parole, la presenza di un drago divino significava solamente che anche un Kage non aveva certezze riguardo alla sua incolumità.

    Hohe, non è saggio aumentare ulteriormente la tensione tra villaggi.
    Buttarti lì in mezzo se le cose volgessero al peggio e ne andasse della tua incolumità, ci farebbe andare incontro alla guerra che stiamo cercando di evitare.
    Un evento simile sarebbe facilmente manipolabile e non conosciamo le intenzioni di chi sta causando tutto questo.
    Prendi Hoshi e la genin ma non allontanatevi troppo, paradossalmente è importante che restiate qui.
    Certo, tutto questo se Febh concorda.


    Presa una decisione non gli restava che una meta.

    Possiamo andare.

     
    .
61 replies since 22/4/2020, 17:29   10007 views
  Share  
.