Le Cronache di Juro e Shin

E di quella volta che, nel deserto Anauroch

La bottiglia non arrivo mai al suo obiettivo, distrutta da uno spiedo lanciato dal preventivo Juro. L'alcool si sparse sulla terra, forse svegliando la creatura che sarebbe comparsa da lì a poco. Anche il kunai sarebbe stato deviato, ma tutto ciò era solo in preparazione all'ultimo attacco, una palla di fuoco che purtroppo per Shin, non riusci a trovare tutti i suoi bersagli.

Nonostante ciò, l'uomo ed il cammello vennero colpiti in pieno, dando al Mangiafuoco un momento di gioia. Momento durato pochissimo, poichè il cammello si rialzò e naturalmente scappò via, mettendo distanza tra Shin ed il suo obiettivo. Il ragazzo alla vista di quella complicazione, scoppiò in una risata, crollando per terra e tenendosi la pancia dalle risate. Si rialzò dopo aver ascoltato le parole del sunese e asciugandosi le lacrime rispose:

Amico mio, questo non è un gioco! Questo è l'incredibile spettacolo della vita, che noi mettiamo in scena per gli Dei! Non arrabbiarti, ma lascia che la vita ti guidi!

Egli avrebbe voluto aggiungere altro, ma un verso straziante focalizzo la sua attenzione verso una scena orrorifica che si stava svolgendo su di una duna distante da loro. Uno scorpione gigante stava infilzando con il suo velenoso pungiglione il prigoniero, ponendo fine alla sua vita, dopo aver squartato il povero cammello. La creatura non si fermò lì, avvicinandosi ai ragazzi e provando a rendere anche loro sue vittime.

Juro si difese abbastanza agilmente dagli attacchi e Shin fece lo stesso, indietreggiando due volte per evitare le chele che miravano a renderlo monco di una gamba e della testa. Fatto ciò, il Mangiafuoco ben decise di mettere del necessario spazio tra di loro, componendo in rapida successione cinque sigilli e spostandosi in un attimo al posto di una cassa il più lontano possibile dal pericolo ed urlando, prima di sparire:

Alla prossima, uomo misterioso! Ricordati del mio nome, Shin il Mangiafuoco e spargi le mie gesta in tutto il mondo!

Nel frattempo l'animale venne attaccato da Juro, prendendo prima un colpo alla chela e poi un potente colpo alla testa. Lo scorpione, rintronato, decise di scappare, lasciando al ninja la possibilità di inseguirlo e finirlo o di lasciarlo andare.

Le Cronache di Tasaki, chunin di Oto

E di quella volta che, al negozio di Diasuro

Forse l'idea di scappare senza sapere dove andare non era stata l'idea più intelligente che Shin aveva mai avuto in vita sua. Il marcire in una prigione di Suna non era però un destino migliore, dunque il ragazzo alla fin fine se l'era cavata abbastanza egregiamente.

Inoltre aveva completato la sua missione, anche se con l'aiuto della fauna locale e dunque avrebbe potuto finalmente qualcosa di diverso dalle solite patate alle quali era abituato in tempo di carestia lavorativa.

Si era divertito, aveva completato il suo compito e il suo nome sarebbe stato sentito anche a Suna. Senza provocare grandi cambiamenti e polveroni, la fama del piccolo ninja stava aumentando piano piano, facendo sempre più spazio a nuove missioni, nuovi incarichi, sempre più difficili.

Da quel momento il ragazzo avrebbe dovuto essere più preparato, più attento a come si comportava durante i suoi incarichi. Il suo sogno era ancora lontano anni luce. Dunque, egli si incamminò nella sabbia, verso un incerto destino.