La Congrega del Bosco

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  1. Yusnaan
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    ehm...da qualche parte

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    LA CONGREGA DEL BOSCO

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    Il bosco dei sussurri.
    La grande, immensa foresta che circonda il Villaggio del Suono si estende per decine di kilometri, con una vegetazione tanto fitta che in alcuni punti non lascia passare il minimo raggio di sole, inghiottendo nell'oscurità i passanti anche in pieno giorno. Pochi stolti hanno il coraggio di avventurarsi tra quegli enormi alberi selvaggi, sfidando le temibili bestie che vi abitano e le innumerevoli insidie del bosco stesso, alcune delle quali vanno aldilà dell'umana concezione.
    Seguendo il percorso indicato nella lettera inviata all'ufficio di Hebiko, il duo sarebbe dovuto uscire dal sentiero principale e dirigersi nella fitta boscaglia, proseguendo per più di un'ora per un percorso alquanto irregolare che li avrebbe portati a dover saltare tronchi spezzati, enormi radici e piccoli ruscelli, avvertendo nell'ombra, di tanto in tanto, strani versi e rumori decisamente poco umani; infine, l'audace consigliera avrebbe riconosciuto il segnale della fine del loro viaggio, un grosso e nodoso albero all'interno di una piccola radura, con il tronco largo quanto una casa, come descritto nella lettera.



    A dispetto delle probabili aspettative, non c'era nessuno ad aspettarli e non sembravano esserci segni di vita da nessuna parte; eccetto per delle tracce di sangue secco su una parte del tronco, ad altezza uomo. L'unico indizio che avevano era l'ultima frase della lettera.
    "Il sangue apre molte porte. Offritelo al veterano del bosco."
    Niente sarebbe accaduto finchè non avessero bagnato il ruvido e nodoso tronco dell'albero con almeno una goccia del loro sangue, e nel preciso istante in cui uno dei 2 lo avesse fatto, sarebbe stato istantaneamente risucchiato dentro l'albero, ed a nulla sarebbe servito provare a comunicare con il proprio compagno, perchè nessun suono sarebbe giunto all'esterno. Per un paio di istanti ci sarebbe stato solo buio, finchè i loro occhi non avrebbero ricominciato a vedere.
    Si sarebbero ritrovati in una stanza scavata all'interno dell'albero, illuminata soltanto da 2 lampade ad olio appese alle pareti, dalle quali pendevano anche diversi tipi di erbe e piante essiccate, e vasetti di vetro colmi di organi e pezzi di strane creature che galleggiavano in un liquido verdognolo; al centro della stanza, scavata nel terreno, vi era una pozza colma di un liquido nero e denso come la pece, il quale ribolliva ed emanava un fetido odore, simile ad un misto di fogna e aglio marcio, che riempiva l'ambiente, ma che stranamente non emetteva calore ed era infatti freddo. Una piccola brandina vecchia e malridotta, ed un basso tavolino ricavato da un pezzo di legno marcio annunciavano che quel luogo era abitato, ma la cosa che sicuramente non avrebbero mancato di notare, però, sarebbe stato il fatto che non erano soli.

    Pelle grigia, unghie nere lunghe non meno di 5 centimetri, capelli lunghi e sporchi, denti gialli e marci, ma soprattutto 2 orbite vuote. Questo l'aspetto della donna poggiata ad un vecchio bastone, che, malgrado fosse palesemente priva di occhi, sembrava fissare con aria compiaciuta i nuovi arrivati.
    Benvenuti, tesori.
    Avrebbe esordito la bassa donna, con una voce fredda e gracchiante, sempre sorridendo in un modo decisamente inquietante.
    Vi stavo aspettando.
    E lì, dall'altra parte della pozza ribollente, sarebbe rimasta in attesa che il duo di avventurieri si facesse avanti, osservandoli per bene e concentrandosi soprattutto sul piccolo ninja dai capelli d'oro, l'unico che sarebbe sembrato sicuramente fuori posto in quel luogo tetro e dimenticato dai Kami.
     
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13 replies since 26/5/2020, 12:25   310 views
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