Il Regno della Tenebra

Oblia è la Via delle Anime Clandestine

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    È colpa tua. Ratty

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    Out of Hell?

    . 21 .

    Febh & Youkai, Dreamland
    Il giovane sotto l'effetto del Vuoto di Dolore, che gli impediva anche di essere cauto, andò a porre domande all'Oni del tutto incurante della propria incolumità, ma in quel momento il freddo calcolo dello Yakushi che tanto detestava dover ricorrere al suo cervello sapeva che la presenza di Youkai era necessaria in quell'equazione. Tu fraintendi. Molti lo fanno. Avrebbe detto osservando il ninja con occhi dallo sguardo glaciale e che tuttavia ardevano di cieca determinazione. Non esiste la cosa giusta. Esiste quello che io voglio ottenere. E basta. Sentenziò, proclamando la sua amoralità che era alla fin fine il suo puro egoismo. Ciò che voleva poteva includere cose buone o cattive, poteva avere delle condizioni o non averle...ma era il fine ultimo delle sue azioni quando lasciava spazio alla razionalità. Lasciarmi trascinare dalle emozioni non è qualcosa che rifiuto, ma anzi è esattamente ciò che mi porta a metterle da parte. Sono solo la miccia. Una volta che l'incendio è partito non c'è modo di fermarlo, finché non ottengo ciò che voglio. In questo momento, quello che voglio è l'unica cosa importante. In un certo senso in quel momento incarnava appieno la filosofia di Oto che propugnava anche nei suoi momenti più scanzonati.

    In ogni caso il loro bluff era stato scoperto e si ritrovarono sperduti in un mondo di specchi infranti che si affacciavano su altrettante menti sognanti. Ha infranto il mondo in cui eravamo in numerosi altri sogni. Sono tutti parte dello stesso sogno...come i Regni di cui mi accennavi. Anche la lucertola aveva le sue informazioni al riguardo. In ogni caso non avere timore. Se perderai il controllo vorrà dire che mi hai disobbedito. Quindi morirai. Disse in maniera tutt'altro che rassicurante, ma al contempo nemmeno minacciosa, nemmeno stesse semplicemente dicendo che la parete aveva una carta da parati gialla. E puoi divorare tutte le anime che vuoi per quanto mi riguarda, basta che ci porti fuori da qui intatti, senza perdere la testa.

    Il terrificante processo di corruzione dei sogni ebbe inizio, e tramite Youkai lui stesso percepiva quei mondi onirici virare verso l'incubo sotto l'influsso malevolo dell'anima del giovane ninja della Foglia e del suo potere del Vuoto, ma nonostante i loro sforzi riuscirono a coinvolgere e convincere solo una manciata di anime a svegliarsi dopo aver subito quel brusco trattamento, ma le energie che Youkai aveva sottratto loro erano troppo poche. Un tonico. Avrebbe detto, portandolo alla bocca della manifestazione congiunta di quei Rivestimenti, ma in modo che arrivasse solo al ragazzino. Stiamo sbagliando qualcosa...spiegami meglio cosa stai cercando di fare. Avrebbe detto, ascoltando la breve spiegazione mentre restava focalizzato sul mantenere il giovane ninja sul pezzo, senza che quelle catene oscure lo trascinassero oltre la sanità mentale, già labile. Nella peggiore delle ipotesi avrebbe potuto ricorrere alla Fine Inevitabile, ma non era quello il momento giusto.

    Influenzi il sogno. Lo rendi un incubo, applichi l'apatia del tuo potere al sogno ma non alla persona che sogna. Quale era la differenza? Come mai con la Strega le cose avevano funzionato? La risposta, a conti fatti, era evidente. Hai corrotto...tutti i sogni? Li hai resi tutti più cupi, avvicinati all'incubo, giusto? Chiese per conferma ma conosceva già la risposta e portò una mano al petto. Se li hai resi tutti degli incubi...allora erano tutti dei bei sogni, prima. E perché mai uno vorrebbe svegliarsi? Le anime nel Regno della Strega erano alla disperata ricerca di una via di fuga e hanno colto l'occasione che rappresentavi...queste non hanno motivo di farlo. Consapevoli o inconsapevoli, queste anime non sono prigioniere qui. Dobbiamo convincerle...o ingannarle. O entrambe. L'idea si stava formando, ma non sapeva se Youkai sarebbe stato all'altezza. Tu puoi parlare attraverso quella tecnica? Puoi influenzare il sogno, quindi puoi anche influenzare uno specifico elemento e parlare. Puoi far credere quelle anime che c'è un incubo che sta distruggendo il loro mondo? Puoi mostrare ciò che siamo qui fuori, far capire che è un sogno? E quando offrirai un contatto, chiedi loro energia, per riparare il loro sogno o per farli fuggire, non importa come farai. Ma ti serve quel chakra. E con quel chakra manderemo poi qualcosa che non si aspettano. Ma devi convincere tutti, o soccomberai.

    Aspettò che Youkai provasse, mentre meditava sulle parole di Ssalsaluga. Quelle erano anime. Erano ancora all'inferno. Noi siamo viventi. E concreti, è quello che tutti ci hanno detto fin dall'inizio. Abbiamo il nostro corpo e siamo più reali di ciò che abbiamo intorno. Queste anime non hanno più un corpo, ma col tuo potere puoi prendere e spostare il dolore liberamente. Puoi prendere il dolore fisico e somministrarglielo, come se avessero di nuovo un corpo. La sensazione sarà totalizzante, chissà da quanto tempo non hanno più la sensazione della fisicità ma solo il ricordo? L'impatto con la realtà sarà ciò che le smuoverà dal sogno. Una Realtà che il Sognatore, anche con la sua mente così potente, non può fornire, perché è solo una Mezza Persona e non ha più un corpo.

    Non appena Youkai fosse riuscito, lo Yakushi avrebbe provveduto a fornire il dolore necessario, un dolore atroce che superava anche quello di un infarto in corso. Senza nemmeno muoversi applicò la rotazione alle sue stesse unghie della mano, strappandole dall'alveo e senza preoccuparsi di rigenerare...lui sapeva sopportare il dolore, ma questo non significava che non lo provasse, e Youkai avrebbe fatto il resto.

    Non avevano molte altre opzioni: dovevano distruggere quel luogo.

    Hebiko e Raizen, Una Via d'Uscita
    Tian sembrò oltraggiato dal fatto che il suo "io futuro" non avesse usato quella tecnica, dato che la riteneva essenziale per umiliare i poveri fessi più deboli di lui. E forse questo era esattamente il motivo per cui il Generale Tian la aveva rimossa: non si abbassava a umiliare i deboli. In ogni caso il tempo era breve per entrambi, stante la situazione alla mano, ma qualche chiacchiera non avrebbe certo guastato. Ah, io ho diciannove anni! Cioè, avevamo diciannove anni quando mi ha lasciato qui. E poi sollevò la sua arma. Questa? Da quando mi ha creato, sono un suo clone, ricordi? Ma è una normale spada, è parte di me sostanzialmente: come le armi dei cloni non è reale, solo una brutta copia. Disse facendo spallucce. Non è un materiale che si possa replicare o studiare, ma se vuoi qualcosa che possa in qualche modo spedire all'inferno potresti usare del Ferro Lunare o dell'Argento Maledetto. Il primo non so se venga davvero dalla luna: lo si trovava in dei meteoriti ed era estremamente raro. Spiegò. Conduceva le energie dei Bushi in maniera aberrante ed era come se facesse uscire il chakra dalle ferite che infliggeva, e questo evaporava verso il cielo, divorato dagli spiriti, o così si diceva. L'Argento Maledetto invece era prodotto da alcune donne che si professavano seguaci di Indra, anche se lui non le considerava, secondo la leggenda lo estraevano direttamente dall'aldilà usando alcune informazioni che erano riuscite a ottenere da lui. Usavano degli spiedi fabbricati questo materiale, capaci di far avvizzire l'anima e vedere stralci dell'aldilà a chi veniva trafitto, però non lo ho mai visto in prima persona. Brevi flash di questi materiali passarono nella mente dell'Hokage, collegato al clone dalla sua tecnica. Non so se possano essercene ancora là fuori dopo tutto questo tempo, ma potresti avere fortuna.

    La domanda successiva, più complessa, lasciò interdetto il clone. In che senso? Non sai cosa sia la Catena del Drago? I draghi stessi dovrebbero sapere tutto al riguardo, no? Ancora perplesso, iniziò dall'informazione fondamentale. Se lo sapessi non diresti cose assurde come includere Tenchou e Amesoko nel contratto, la Catena del Drago serve proprio a evitarlo! Sbottò allargando le mani. Sarebbe un disastro altrimenti! Fece un profondo respiro. Ok, io non sono molto bravo a raccontare, ma posso andare per sommi capi. Ryujin un tempo era un drago molto, molto forte. Parliamo di preistoria, prima ancora che arrivasse il chakra, quando praticamente gli esseri umani vivevano nelle grotte o in capanne di fango. Divenne talmente potente che alla fine ascese, ottenendo poteri divini e diventando uno con il Chakra Naturale, l'energia che tiene unito il mondo e che ai miei tempi si chiamava Flusso del Drago. In questo suo nuovo ruolo l'energia divina si trasmise ai suoi familiari, donando loro maggiore forza e potenza...e quelli che beneficiarono di più della cosa furono i suoi fratelli Tenchou e Amesoko...il potenziamento ottenuto dalla loro parentela bastò a far assurgere anche loro a un ruolo divino, ma non può esistere un dio che non abbia uno scopo, e quindi a ognuno di loro venne assegnato un ruolo...non chiedermi da chi che non ne ho idea. Tenchou divenne il Drago dello Zenith, che dal cielo osserva e ricorda lo scorrere del tempo. Amesoko divenne il Drago del Nadir, che dall'oltretomba osserva e ricorda le anime che passano, e si assicura che non fluiscano in senso opposto. E fin qui tutto bene.

    Ma con questo sistema i tre fratelli vennero separati in maniera irrevocabile, ognuno nella sua sfera di influenza, quindi dopo essersi adattati al loro ruolo e aver trovato il loro equilibrio cercarono un modo per riavvicinarsi, dopotutto erano vissuti in armonia prima di diventare divinità. Tenchou poteva semplicemente discendere dal cielo, anche se con la sua stazza avrebbe causato qualche cataclisma, ma Amesoko era letteralmente bloccato in un mondo parallelo, quindi propose di lasciare volutamente aperta la porta dell'aldilà, con molta cautela, per far fluire parte delle sue energie nel mondo dei viventi, mentre Ryujin adattava il suo ambiente per contenere la divinità del fratello senza causare danni e Tenchou monitorava il tutto. Non si aspettavano che in quei tempi, un migliaio di anni fa...intendo per me...arrivassero gli uomini dalle stelle, portando il Chakra. Non quello naturale che solo pochi eletti riuscivano a usare dopo addestramenti rigorosi, ma uno molto più semplice da sfruttare, che presto si sarebbe diffuso...la storia di Kaguya Ootsutsuki, se avete presente. Fece un respiro profondo. Questo cambiò tutto. Il chakra naturale era alterato dall'influenza di Amesoko e non reagì adeguatamente all'arrivo di quelle nuove energie: il mondo stesso cominciò a mutare radicalmente, sovrapponendosi con l'aldilà e perdendo ogni parvenza di ordine. Vita e morte al contempo, con il chakra che esplodeva casualmente ovunque. In realtà nessuno ricorda cosa accadde tranne me, a cui lo ha raccontato Ryujin. I tre draghi erano divinità ma non le uniche divinità, essi hanno dei ruoli precisi ma non dominano tutto il creato...e il creato reagì. Usando la nuova energia che era giunta a suo vantaggio, ricacciò tutte le energie di Amesoko all'inferno e allentò le capacità di intervento di Tenchou, intessendo una rete che separava in maniera netta i tre Draghi e le loro aree di influenza: la Catena del Drago.

    Dato che era stato usato il chakra che scorreva nelle persone, le persone stesse divennero gli anelli della catena. Non tutti, ovviamente, ma una grossa quantità si...specie chi ha molto chakra o molto talento, o semplicemente secondo il destino. Io ad esempio sono un anello. Fu in quel momento, per limitare i tre draghi, che nacque il sistema dei Guardiani. Anelli della catena a cui i tre grandi draghi possono legarsi, al massimo uno per drago, da usare come agenti più incisivi nel mondo. Tutti e tre provarono a ribellarsi a quella sorta di museruola ma fallirono, ostacolati da entità che il mondo mise in campo appositamente per fermarli e credo che dopo tanti anni siano venuti ormai a farsene una ragione. Io ero il Guardiano dell'Equilibrio di Ryujin, Tenchou aveva il suo Guardiano dei Misteri e Amesoko il suo Guardiano dei Mutamenti. Per questo non possono esserci tutti e tre nello stesso contratto.
    Concluse, lasciando l'altro assimilasse l'interezza di quelle informazioni. Oh, quasi scordavo...io dovevo recuperare un uovo di drago per Ryujin. Nello scontro contro l'entità che si era opposta a lui, ai tempi della catena del drago, un uovo di quelli che aveva creato per generare i suoi draghi era stato erroneamente spedito qui, e questo comprometteva l'Equilibrio, quindi venni a riprenderlo. Avventura simpatica ma niente su cui soffermarsi troppo.

    Nel mentre, lasciato il clone a occuparsi di tenere d'occhio il Vendicatore sconfitto, l'attenzione di Raizen si sarebbe spostata, assieme a Hebiko, su Du Gu e sui suoi modi decisamente poco accomodanti, a dispetto dell'eleganza che pretendeva di dimostrare. Infatti il damerino sorrise all'ammonimento dell'Hokage, rivolgendosi a Hebiko. Vedi? E' così che si dovrebbe reagire agli insulti, con dignità e mezze parole...il momento in cui cedi alla volgarità o all'insulto non abbastanza dissimulato perdi anche ogni possibilità, ragazza. Sembrava che approvasse il tono con cui Raizen si era posto, arrivando a tappare la sua boccetta dopo la corrente d'aria che era stata evocata...dopotutto aveva già fatto la sua mossa, per quanto fosse perlopiù scherzosa. Presto capirai, una piacevole chiacchierata è quello che vorrei anche io. E ancora di più gradirei un piacevole silenzio per lavorare, ma non si può avere tutto. Concluse arricciando il naso, ma considerando quanto aveva raccontato, forse gli mancava scambiare qualche parola con qualcuno che non fosse uno scheletro in fiamme che reclamava vendetta anche contro la polvere che sporcava i mobili.

    Mia figlia è morta, ragazza. Duecento anni fa. E' condannata a morire ogni volta e poi rinascere. Non era la sua prima vita e non era la sua prima morte, ma era pur sempre mia figlia e ha recuperato i ricordi delle vite precedenti solo quando è diventata adulta, quindi io sono stato suo padre a tutti gli effetti. La sua anima non può restare all'inferno, ma al contempo non le è mai concesso di morire di vecchiaia o di vivere una vita normale...il karma negativo che ha accumulato nel passato la condannano. E io avvelenerò quel karma, a qualunque costo...la mia Yuria...aveva i miei occhi e il rosso fuoco dei capelli di sua madre, Ashina Uzumaki. Scosse il capo. Ma adesso una sua reincarnazione è viva e il karma pesa sicuramente ancora su di lei, e quanto è vero il cielo io la salverò. A qualunque costo. E quindi ci furono le proposte dell'Hokage e il nuovo tentativo di Hebiko di ripetere la sua offerta. Mi credete forse un incapace senza risorse? Simili sotterfugi fallirebbero, ho già tentato. La mia punizione è restare qui, non posso andarmene, se non un singolo giorno ogni anno. Prese dalla tasca una scatoletta, aprendola e sollevando un pizzico di tabacco da fiuto, che portò al naso. Usanze antiche dei paesi occidentali, che aveva visitato in gioventù. Un giorno a malapena sufficiente per procurarmi il materiale per il mio sostentamento e quello dei miei esperimenti, a parte qualche transazione con mercanti che è bene che non conosciate.

    Quanto al tuo veleno per la pazzia, la storia è interessante ma dovrai somministrarlo al corpo privo di senno, possibilmente tenendolo entro pochi chilometri da questa sua metà. Dovrai indebolirlo prima di avvelenarlo, e una volta annientata la pazzia resterà solo un guscio vuoto: se il suo Senno non sarà abbastanza vicino da rientrare nel corpo, quella creatura morirà. Ma non è il funzionamento dei miei veleni a essere fondamentale, quanto piuttosto la vostra capacità di pagarmi. Disse, mentre arrivavano le controfferte. Vi chiedo due contributi per far uscire due persone. Non sono mai stato una persona esosa, ho sempre dato il giusto prezzo alle cose. E un terzo contributo minore per un aiuto minore, a me pare equo. Sorrise. In ogni caso... la sua espressione si fece più seria. ...un veleno che avveleni il tempo è qualcosa di troppo vago, ci sono molteplici aspetti su cui agire, cosa ti serve di preciso? Ascoltò i dettagli sul ciclo, e finì per scuotere la testa. Una persona sotto un simile effetto è stata maledetta dal tempo stesso, e quale peggiore maledizione può applicare il tempo se non il destino? L'unico modo per salvare questa persona con un veleno sarebbe ottenere lo stesso veleno che cerco per mia figlia...e anche col vostro aiuto dubito lo completerò entro la durata della vostra vita. Se vuoi liberare quella persona dovrai trovare un metodo diverso, o contribuire enormemente alle mie ricerche, che tuttavia non necessariamente daranno frutto a breve. Il suo viso si era fatto ombroso e scostante, come se quella richiesta gli avesse ricordato il peso immane dell'impresa di cui si era fatto carico. Posso però fornire un veleno che rallenti questi salti temporali per un pò...magari estendendo la stabilità in maniera artificiale per sei mesi...ma non sarebbe utilizzabile più di una volta o il corpo finirebbe a brandelli. Se ti accontenti, possiamo avere un accordo. Ma voglio un pò di sangue e capelli della persona sottomessa alla maledizione. Evidentemente a fini di ricerca, quanto alle nozioni sull'antico popolo, in quel momento non gli erano necessarie: dopotutto quella gente era morta e poteva interrogarla quando voleva.

    La minaccia del vendicatore poi gettò dei lumi su quello che poteva essere il piano di Kaji, portando i due accademici a cambiare il loro atteggiamento. Hebiko prese la spada in mano, fissandola e parlandole come fosse una squilibrata, e ovviamente non ci fu alcuna risposta, mentre Raizen si rivolse al Vendicatore, da distanza di sicurezza. Stai a sei metri e non avrai problemi. Lo ammonì Du Gu mentre ponderava sulla situazione. Il Vendicatore aveva le orbite vuote, animate solo dalle fiamme, puntate contro l'Hokage a breve distanza, consapevole che cedendo all'ira aveva in qualche modo creato un problema ben maggiore di qualunque interferenza Raizen rappresentasse. Non accetterò mai la tua logica! Tu mi hai fatto un torto...posso accettare che tu volessi difendere la tua donna, ma io tutelo chi si doveva vendicare di lei. La Vendetta è Tutto! Ed è Eterna! L'unico modo per cancellare il nome sulla lista è che la Vendetta si compia, nel mondo dei vivi, o si reiteri in eterno nel mondo dei morti! Il suo tono di voce era diventato più acuto, gravato dallo stress della situazione e dall'odio...uno spettro perso nella sua ossessione. Cosa vuoi che sia la Lega per me? E' solo un mezzo per la Vendetta, posso gettarli via in qualunque momento! Che vengano contro di me...assaggeranno la mia falce! L'accordo della Lega è che se uno esce allora tutti escono, poi ognuno per sé!

    Posso lasciar andare la donna...ma una volta fuori io ti cercherò e ti troverò. Posso però concederti questo: voglio annientarti nel modo più diretto e trasparente possibile, dimostrare che tu sei un nome sulla lista e che i tuoi ideali non valgono nulla. Verrò a Konoha e non ucciderò altri, se non si opporranno a me. Avremo un duello. Un testimone a testa, niente interruzioni. Niente distruzione di ciò che ti è caro...solo te! E la tua morte sarà la mia delizia e la mia gioia! Lasciato il Vendicatore ai suoi sproloqui, con Tian che lo guardava a metà tra una risatina e un compatimento, pur consapevole che con il tempo quel nemico sarebbe tornato alla sua piena forza, e stavolta con un piano. Mi sa che non lo convincerai facilmente, ma almeno ha lasciato la ragazza. Bel bocconcino, per inciso, anche io avevo un debole per le rosse...avessi visto che forme aveva quella Mikumo Kushinada! Dicono avesse mille anni o poco meno, figurati, ma a quei tempi fioccavano tante leggende!

    Non ci furono opposizioni da parte di Du Gu nell'aspettare un pò. Hanno comunque chakra vivente, e a differenza di me o di altri non ci sono patti o punizioni a garantire la loro presenza, quindi nel tentativo di ripulire la zona le due divinità sbatteranno fuori anche loro, ne sono abbastanza certo. Poi verso Hebiko. Hai detto Mitsuki, prima? Quel piccolo rettile voleva un veleno che uccidesse o indebolisse selettivamente chi aveva le caratteristiche di Orochimaru...povero patetico scarto. Scosse il capo. Ovviamente non ha avuto niente da me, non possedeva nulla di valore, e se non ricordo male qualche tempo fa ha avuto udienza con il Vendicatore e col Rivoluzionario, ma quella giovane Mezza Persona lo ha cacciato in malo modo, dicendo che non aveva alcuna intenzione di danneggiare i viventi...evidentemente per il Vendicatore suonava una musica diversa. Poi indicò la Kusanagi. Comunque visto il modo in cui parlavi con la spada come una pazza hai finalmente intuito che c'è una presenza all'interno. Dubito ti abbia sentito, comunque...ma se ho capito bene cosa è successo, se avesse voluto pugnalarti alle spalle gli sarebbe bastato aiutare quel verme di Mitsuki, no? Invece ha fatto di tutto per aiutare te. Solo le persone dozzinali saltano rapidamente alle conclusioni, ricordalo.

    [...]

    Il cambio di ambiente e la comparsa dei due Demoni dello Yin e dello Yang furono totalizzanti, con Du Gu che dopo un breve inchino si sarebbe congedato, sparendo tra le nebbie di quel luogo. I due ninja, al cospetto delle entità che in quel momento incarnavano e dominavano anche il chakra che scorreva nei loro corpi, reagirono chi con timore reverenziale e chi con attento rispetto. Ricevettero il giudizio dei due esseri la loro pur strana forma di punizione, che poteva essere in realtà un premio, anche se non condivisibile...ma come mai la ritenevano qualcosa di negativo? Questo non venne chiesto.

    Raizen chiese di una creatura che non aveva alcun senso e che tuttavia esisteva. Reale e vivente pur non essendo niente. E la rovina che si era riverberata nei secoli fino a sua madre. La Bestia del Vuoto.

    La Bestia del Vuoto, una creatura che non esiste e tuttavia esiste. Ucciderla è impresa difficile, in quanto essa non esiste, quindi come può morire? Eppure vive.
    Noi conosciamo il metodo per uccidere una creatura che non esiste. Esso è: usare un'arma che non esiste.
    Un clan che abbraccia la morte in ogni modo brandisce armi che non esistono. Le spade del clan Enma sono pura fantasia, eppure tagliano. Esse sarebbero efficaci.
    Il Clan Enma risiede alla Zanna. Essi odiano l'Accademia, ma potrebbero essere convinti.
    Alternativa potrebbe essere cambiare l'intima natura della Bestia del Vuoto. Trovare un modo per donarle un nome e dunque una definizione.
    Ciò che è definito è anche attaccabile, sebbene potente diverrebbe vulnerabile. Indra conosceva il modo per donare un nome alle cose
    La Pergamena di Indra del Nomenclatore potrebbe essere ciò che cerchi, ma richiede esperienza nei Fuuinjutsu. Essa è nelle mani del patriarca della famiglia Akazora, nel Paese dell'Artiglio, fa parte della sua collezione privata.
    Ma serve un invito per accedere. E chi viene invitato da quella famiglia deve mettere in gioco la sua vita.
    Questa è la tua punizione. Questa è la tua punizione.



    Hebiko invece chiese qualcosa di più personale, anche se riguardava qualcosa che era stato appena scoperto.

    Ah, la vittima di un patto scellerato. Colei che ha accettato senza comprendere.
    Il frammento di Orochimaru che porti resterà qui, ricongiungendosi alla sua anima perduta. Ma il tuo corpo ancora e sempre soggiacerà al Trono Verde...e anche ai Desideri di Amesoko.
    Naga è un ribelle, un nemico degli Dei. Un nemico di Amesoko, che vuole annientare. Naga è legato a te più intimamente di qualunque amante o di qualunque familiare.
    Tu sei Naga. Naga sei tu.
    Un solo essere, diviso a metà, per esperimento. Un solo essere, diviso a metà, per cercare la perfezione.
    Tu sei lo Yin. Naga è lo Yang.
    Siete la stessa persona, separata in partenza. Ma ora siete entità diverse, ognuna completata dallo Yin o dallo Yang di qualcos'altro.
    Eppure restate la stessa persona. Se lui muore, tu muori. Se tu muori, lui muore.
    Tu ora sai di Naga. Naga non sa di te.
    Egli vive nel Paese del Cielo, dove ammassa il suo esercito. Un'armata con cui intende attaccare e sconfiggere Amesoko, fonte dei suoi dispiaceri.
    Sono frammenti del chakra dell'oltretomba che vennero usati per completare e stabilizzare Naga. Sono frammenti del chakra ultraterreno che vennero usati per completare e stabilizzare te.
    Rinunciando a ciò che siete, potreste tornare uno. Ma perdereste ciò che siete singolarmente.
    E il Trono Verde vi tiene in scacco. Se vi incontrerete, dovrete lottare, il vostro destino ve lo impone.
    E il Trono Verde vi spingerà sempre a incontrarvi. Solo uno di voi sopravviverà quando vi incontrerete.
    Ma alla morte di uno morirà anche l'altro. La volontà non conta, solo il Destino vi imporrà di agire.
    Questa è la tua punizione. Questa è la tua punizione.



    Entrambi avrebbero avuto il tempo di elaborare quanto era stato detto loro, senza ulteriori dettagli, senza ulteriori spiegazioni nemmeno se avessero implorato o minacciato, o chiesto spiegazioni in ogni modo possibile. Questa era la loro punizione.

    La Volpe dentro di te è giunta qui molto tempo fa, ha da tempo assorbito le energie di questo luogo. Essa può riunirsi a ciò che è all'esterno, se lo desidera.
    Qualcosa di lei comunque resterebbe qui, un legame. In questo momento, per nostra voce, ti è fatto divieto di sfruttarlo per tornare nell'aldilà prima del tempo.
    Ma sesarai temerario, potresti usarlo per incrementare le tue doti. Forse anche la Bestia del Vuoto accuserebbe l'influenza infernale, ma non basterebbe a sconfiggerla.
    A questo punto, se siete pronti, uscirete. La vostra presenza non è più tollerata.


    E nel dirlo sollevarono le mani, mentre tutto il chakra capitato in un modo o nell'altro all'inferno, incluso il loro, veniva usato per spalancare la porta oltre la quale un fascio di luce...di vera luce, li avrebbe avvolti con il suo tepore che era stato ormai quasi dimenticato. Nemmeno si sarebbero accorti di aver varcato la porta, ma sicuramente avrebbero respirato vera aria per la prima volta da chissà quanto tempo...
     
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    Be not afraid

    XXI



    Youkai ascoltò lo Yakushi con interesse, portando una mano a coprire appena la sua bocca, mostrandone solo gli angoli sorridenti. Sei cattivo, signor Oni. Il Kaji che è rimasto in te non ti fa bene. Ci pensò su qualche secondo. A Kaji-san farebbe bene un pezzetto di Febh, invece. Non che fosse meno egoista, ma almeno era così strano da essere divertente. Anche se Youkai l'aveva conosciuto in un'ambiente dove non potevano creare veri danni, ma Raizen e la sua consorte parlavano in modo tranquillo e simpatico del buffo otese.

    Youkai osservava i frammenti curioso, sbirciandone il contenuto senza ancora approcciarli direttamente. L'Oni sembrò quasi provocarlo, o forse sfidarlo, cosa che lo fece reagire con una profonda risata. Mi piacerebbe vederti provare! Scosse la testa, riprendendolo. No no no, signor Oni, non si mangiano le anime! Ne prenderemo solo un pezzettino. Almeno finchè si sentiva sotto controllo.


    Il Cavaliere oscuro barcollò, rilasciando un verso stanco ovattato dall'elmo. L'ordine di Febh fece sì che ricevesse del chakra extra, mentre lui faceva sparire un paio delle sue catene. Mi serve... Di più... Era chiaramente spossato, ma non sembrava corrotto. Probabilmente non era la perdita d'energia che risvegliava quel suo istinto, ma il sovraccarico. Ansimava, reagendo in modo più piatto di come aveva fatto fino ad ora. Pareva che l'assenza di dolore non implicasse che le altre emozioni positive fossero sempre presenti. Youkai avrebbe spiegato il suo piano in poche parole, aggiungendo poi quale fosse il suo problema principale. Le anime... Non sanno che mi stanno dando energia. La sto rubando di nascosto. Huff... E non riesco a rubarla abbastanza velocemente da sostentarmi. Mentre l'Oni rifletteva sul perchè la stessa strategia aveva invece funzionato con la Strega, Youkai riprese un po' di felicità, ridacchiando debolmente. E' come quell'episodio di Spiderboy, no? Il Mangiasogni creava incubi mangiando via la gioia. Lo hanno fatto sembrare troppo facile.

    L'idea dello Yakushi sembrò caricarlo di energie. Soprattutto sembrava avesse recuperato l'allegria. Uhuhuh!! Ooooh, mi piacciono gli scherzi, mi piacciono un sacco!!

    Rimasto ancora connesso a circa una decina di sogni, iniziò nuovamente a modificarne l'ambiente. Oltre all'occhio ormai mutato in una sorta di spirale che faceva pensare ad un portale, tutto era scuro, le ombre si muovevano minacciose. Il mondo stesso aveva regole bizzarre, così come capita nei sogni: le serrature delle porte che sembravano spostarsi proprio quando inserivi la chiave, i tetti delle case che sparivano proprio quando entravi, voltare l'angolo della cucina e trovarsi in mezzo ad una fittissima foresta. Ma in tutta quella disperazione, ognuna delle anime avrebbe visto un barlume di speranza: una luce verticale sarebbe apparsa poco distante a loro e, quando approcciata, si sarebbe aperto un portale. Il portale trasmetteva calore e sicurezza, e la figura del sognatore stava imponente, giusto aldilà di esso, porgendo una mano alla vittima di quell'incubo. Non abbiate paura. Fortunatamente, avendolo sentito e trattandosi di un sogno, poteva imitare la voce del Sognatore senza problemi. Non era nemmeno sicuro che le anime avessero effettivamente visto il padrone di quel Regno, ma il suo aspetto in netto contrasto con il mostro mostrato in precedenza poteva aiutare a farlo passare ancor di più come un salvatore.

    La nostra dimora è sotto attacco. Implicare che non solo lui avesse bisogno di aiuto, ma che le conseguenze che subiva avevano una diretta conseguenza nei loro sogni avrebbe sicuramente convinto le anime che ascoltarlo era l'opzione migliore. Ho fatto il possibile per contrastare l'oscurità, ma sono al limite. Porse la mano con un movimento gentile. Unisciti a me. Donami la tua energia, e riporterò la pace nel Regno.

    Sarebbe bastato un contatto. Ai più fiduciosi avrebbe preso più energia possibile prima di agire, mentre dei più timidi si sarebbe occupato subito. Stretta la loro mano, non solo avrebbe trasmesso il dolore provocato da Febh, ma sfruttando le capacità del Vuoto avrebbe fatto di peggio. Il Vuoto, così come gli aveva mostrato Xu, funzionava in modo curioso. Il suo Vuoto di Dolore poteva sì togliere il dolore, che fosse fisico o emotivo... Ma poteva anche ampliarlo. E il fatto che quelle fossero anime non li avrebbe risparmiati, grazie alle peculiari abilità di Youkai. Il Sognatore, dopo che il contatto si stabilì, mutò rapidamente in una nube di fumo, con due occhi tondi e brillanti che fissavano le povere vittime, ed una crepa al centro di quello che era il viso a formare un sorriso distorto. Il dolore doveva essere già incredibilmente forte di suo, e grazie al Vuoto persino il più tenace degli Yakushi sarebbe riuscito a ricordare cosa si prova.

    L'energia datagli dalle anime lo avrebbe rinvigorito, ma al contrario della Strega aveva modo di resistere al meglio. Non solo grazie all'influenza dell'Oni, che lo portava a concentrarsi sull'attuale missione (anche se con un'approccio molto più allegro e giocoso), ma anche il dover convincere le anime poco alla volta. Non trovarsi ad assorbire in pochi secondi un intero esercito di anime gli era decisamente utile per mantenere la lucidità ed impedire che la cosa ricapitasse.

    Finito il primo gruppo, avrebbe valutato con cautela quanta energia poteva usare, e sfruttarla per i successivi frammenti, e così via finchè non ne sarebbe rimasto nemmeno uno... o forse l'unico in cui il Sognatore era presente. Probabilmente l'unica persona che non avrebbe ceduto al loro trucco. Vieni fuori, vieni fuooori, o-vun-que tu sia... Canticchiava, anche se la forma del Cavaliere gli dava una voce profonda e cavernosa. Erano pronti a stanarlo dal suo nascondiglio, e sapeva già che, senza le anime, il padrone di quel Regno poteva poco contro quel duo.
     
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    La Croce della Conoscenza

    XXII




    Il nero alfiere della Fine ancora stava in piedi a fissare il suo terribile operato, nonostante i sogni corrotti e il chakra drenato in quel brevissimo periodo di tempo sembrava non temere alcun tipo di problema.
    Retto e impassibile valutava con la fredda mente dell’Oni la prossima mossa.
    L’interazione tra i due non era perfetta, per quanto fossero nel medesimo guscio mancava una vera e propria connessione mentale a cui nessuno era avvezzo, men che meno in quello stato di parziale isolamento emotivo nel quale entrambi si costringevano per essere certi della loro efficienza. Per questo fu necessaria una richiesta, come se la creatura avesse un colloquio tra le sue diverse personalità. Youkai, non aggravato dallo scorrere del tempo, poteva quindi spiegare vocalmente le sue intenzioni per dare la possibilità all’Oni di elucubrare nel tentativo di scovare la falla nella loro logica.
    Cosa portò però i due a definire quel piano sarebbe stata una domanda a cui forse non si sarebbe trovata risposta, non fino a quando non avessero modo di rifletterci su senza influenze esterne. Youkai, paragonando la cruda realtà ad un opera di fantasia riuscì a dare una nuova prospettiva lasciando intendere che potevano mettere in opera le favole innocue di un fumetto senza badare alla spietata malvagità con la quale venivano concepite figlia dell’assenza di ripercussioni vere e proprie. Quelle informazioni permisero a Febh di fare una leggera ma sostanziale modifica in grado di battere tutte le piste che avevano davanti, i due furono infatti in grado di avviare un ciclo similare a quello utilizzato con la strega ma ingannando le anime per farsi cedere il proprio chakra. Sarebbe bastato, ma la sconsideratezza del vuoto di dolore e il freddo cinismo dell’Oni si spinsero oltre decidendo di traumatizzare le anime con un dolore dimenticato così atroce da causarne il risveglio e di fatto il trapasso ultimo.
    Avrebbero potuto dire a se stessi che nell’economia di quel luogo cambiava ben poco, che era necessario, ma di fatto condannavano anime innocenti al peggiore dei trapassi, Youkai in quel luogo sarebbe passato dal liberatore di dannati a boia degli assopiti mentre l’Oni… l’Oni era già Kaji e sapevano che la sua volontà era inarrestabile, nel bene e nel Male.
    Presto le anime risvegliate sarebbero state innumerevoli, una volta avviata quella macchina era facile farla procedere fino all’esaurimento del carburante come lo consideravano i due, ma era anche vero che Youkai era da mantenere sotto controllo, il vuoto tagliava le emozioni, ma la corruzione dell’anima era un rischio che ancora non erano in grado di calcolare.
    A quel punto poterono distintamente percepire un colossale ingranaggio scattare e videro una ciclopica lancetta posizionarsi sulla loro ora.
    Improvvisamente, prima della disfatta totale, sotto i loro piedi il tetro e brullo suolo dell’inferno si fece materia.

    Basta!

    L’empia voce del sognatore sovrastò qualsiasi rumore.

    Il vostro tempo è giunto!
    Non sacrificherò il mio regno ne la serenità di chi l’ha scelto!
    Ho scelto di collaborare ma non di farmi divorare dall’orgoglio.


    I frammenti si scostarono seguendo il volere del loro creatore e tra di loro iniziò a sfarfallare l’immagine del Sognatore, avanzava da ognuno dei sogni come un immagine spezzata tra i vari frammenti di uno specchio infranto, difficile dire quale legge gli permise di uscire integro.

    Ora... potente andare.

    La sua mano si tese nel vuoto e i frammenti si riorganizzarono in un cilindro che terminava in un fumoso turbinio simile a quello che per tutta la durata di quell’avventura li aveva sballottati a destra e a manca.
    Si sarebbero fidati o avrebbero costretto quella mezza persona ormai disarmata a sognare una fine per loro?





    [Ashes of Vengeance city]



    Ascoltò avidamente le risposte di Tian, rispondendo con partecipazione.

    Diciannove anni?
    Accidenti, sei più piccolo di me… beh, dopotutto il te lì fuori c’è da dire che per via della sua maledizione è praticamente mio coetaneo, ma eri già un guardiano?
    Cosa ha portato Ryujin a sceglierti?
    Per la spada volevo capire se c’era un modo alternativo o migliore dei semplici materiali, quelli danno sempre una risposta ma non sempre basta ad andare oltre, a realizzare un vero e proprio concetto.
    Ma se non altro ora conosco una base per il futuro.


    Scosse la testa quando vennero nominati i draghi.

    È la prima volta che la sento nominare, fino ad ora ho scoperto e fatto parecchie cose di testa mia, i draghi si sono sempre mostrati reticenti in un certo qual modo, e assai parsimoniosi con qualsiasi tipo di informazione, non ne ho mai compreso la ragione, al momento da loro ho saputo solamente come si sono divisi.

    Il racconto di Tian per quanto si mantenne generico fu esaustivo e lo aiutò a comprendere tanto e non solo della catena, restava tuttavia una forte incognita: l’equilibrio era venuto a mancare quando i draghi erano stati divisi, e fu Tenso Korin a dividerli, ma per quale ragione?

    Dunque un tempo i draghi mantenevano indipendentemente un equilibrio, fino agli arrivo degli Ootsutsuki.
    Si contano sulle dita di un falegname distratto le cose buone che hanno fatto quelli.
    Quindi di fatto la catena del drago è tutto e niente, è un sistema praticamente sovradimensionale, non si sceglie ne impone, semplicemente capita.
    Per come la descrivi ogni anello si forma in risposta ad una necessità più grande.


    La sua idea di porre sotto contratto i tre grandi draghi nasceva da una comprensione parziale di ciò che stava avvenendo, ma era certo che qualcosa stesse bollendo in pentola, il timore reverenziale che come Kaji aveva fatto notare Amesoko aveva verso tutti quegli anelli lo faceva riflettere.

    No, hai ragione, il mio metodo senza le giuste misure scombussolerebbe tutto, la catena va assolutamente preservata ormai è questa la situazione in cui la vita prospera, tuttavia questo non esclude che si possa avere ancora più... equilibrio, per utilizzare un termine a noi noto.
    Supponi che ogni entità attualmente stia tirando la catena dalla sua parte, volontariamente o meno. Ryujin con la sua assenza rende il disegno disorganico, stessa cosa farebbe un contratto mal formulato, ma se questo contratto non fosse che un anello per i capi della catena dei tre draghi?
    Se va preservata meglio abbracciarne totalmente il concetto e trasformare un limite in un occasione.
    Niente uscirebbe dalla catena e questa lavorerebbe ancora meglio poiché in grado di autosorvegliarsi, spero avrò occasione di trovare conferme in altre entità o nel tuo futuro.


    Se gli fosse sembrato strano il comportamento di Raizen, dubbioso anche di fronte a quella verità storica questo avrebbe scosso la testa.

    Non so se ai tuoi tempi esistevano gli Uzumaki, ma considerando questa catena credo sia un po' come l’uovo e la gallina… sono ninja in grado di modellare il loro chakra in catene, le chiamano catene dell’anima se non ricordo male e sembra che Amesoko li mantenga dentro un tempio, per come me l’hai appena descritta ogni anello della catena del drago altro non è che un anima stessa e non credo di sbagliare nell’affermare che il grande drago stia cercando un qualche tipo di leva per agire sulla sua museruola.
    Mi domando ad oggi chi sia il guardiano dei mutamenti, anche se non lo sapevo fino ad ora ho conosciuto quella dei misteri.
    Piuttosto, credi che i draghi abbiano combattuto solo per la libertà?
    Comprendo che l’idea di vita di Amesoko possa essere particolare, ma mi sembra strano che Ryujin abbia cercato di opporsi alla catena pur sapendo che era l’unica cosa in grado di salvaguardare la vita, mi chiedo come sia possibile opporsi ad una forza della natura di questa portata.


    Una domanda che difficilmente avrebbe trovato risposta.

    Capisco.
    Strano che l’uovo crei squilibrio e la tua presenza qui no… immagino abbia a che c’entri la tua natura di non vivente.
    Uffff… Già so che il tintinnio di questa catena mi terrà sveglio per parecchie notti.


    Si sfregò le tempie chiedendogli scusa in anticipo per poi andare da Du Gu.

    Dunque la tua condizione è una punizione dopotutto... mi sembrava strano che la tua presenza fosse tollerata così alla leggera.
    Ora tutto è più chiaro e comprensibile.


    Dopo le spiegazioni sulla singolare situazione in cui Tian versava incassò il rifiuto di Du Gu a produrre un veleno utile a liberarlo, ottenendone però qualche ulteriore informazione utile a comprendere meglio il problema.

    Dunque siamo realmente nella stessa barca.
    Non credo darò questo veleno a mio padre, non voglio contaminarne le probabilità di riuscite future, se qualcosa l’ha maledetto non voglio indispettirlo prima di potermi assicurare di poterlo totalmente ignorare.
    Ma ti invierò comunque tutto ciò che reputerò utile alla tua ricerca dopotutto la sua conclusione sarebbe un vantaggio per entrambi, tu intanto potresti cercare qui sotto le anime dei Koro, sono loro il clan maledetto dalla manipolazione del tempo.
    Vivono a braccetto con la maledizione e potrebbero darti un grande aiuto nel comprendere al meglio come interagire con la ciclicità delle cose.


    Svelato il piccolo piano di Kaji venne poi il momento di contrattare col Vendicatore, prevedibilmente restio a cedere il passo alle offerte fatte da Raizen, ma partire con un offerta così alta gli permise comunque di condurre il gioco e strappare un accordo che lo soddisfaceva data l’impossibilità di rimuovere il Primo nome della lista. Ma quella piccola vittoria non gli impedì di ascoltare il consiglio di Du Gu e si mantenne alla giusta distanza.

    Accetto.

    Dichiarò senza la minima esitazione.

    Dopotutto cosa c’è di meglio di un nemico giurato per dare sale alla vita?
    Fatti bastare la parola però, non mi avvicinerò a stringerti la mano, non sono solito abbassare la guardia in questi casi.
    Ti basterà presentarti a Konoha dicendo che mi aspetterai alla porta del villaggio, non mi farò attendere.


    Sorrise tornando al maestro dei veleni, prima di venire raggiunto alle spalle da un commento di Tian.

    Tu avevi che cosa?!?
    Mikumo Kushinada?
    Quella…


    Stava per lanciarsi in una valanga di insulti che mettevano in dubbio la castità e la specie della Speranza, ma a ben pensare ai tempi non era sicuramente chi si sarebbe rivelata di essere successivamente.

    ...Futura stronza… Non puoi nemmeno immaginare cosa farà nel tuo futuro.
    Era da sola ai tempi?
    Non aveva conoscenze particolari?
    Le leggende erano più che vere, e il tempo l’ha cambiata, se ai tempi avevi notato qualcosa di utile a farle passare una pessima mezz’ora sarà meglio scucire nuovamente la bocca.
    E NON osare citare qualcosa di sessuale, sappi che se ne è saltato fuori un bastardo potrei seccarlo a vista.


    Sperando di dimenticare presto quell’informazione che l’avrebbe fatto rabbrividire per qualche tempo tornò da Du Gu.

    Kaji è indubbiamente una persona singolare, ma forse ogni tanto qualcosa di vero riesce a dirla, di sicuro i suoi piani non sono a prova di Hokage, ma non fatico a credere che non abbia davvero intenzione di ledere qualcuno in particolare.
    Sarà divertente ricordargli che ci deve qualcosa.
    Du Gu, tua moglie era un Uzumaki, l’hai mai rivista qui sotto?
    Credo che Amesoko abbia particolare interesse verso di loro e ci stia combinando qualcosa che non riesco a immaginare possa essere positivo.


    Il tempo necessario alla conclusione di quello scambio e da un punto impreciso affianco a loro una marea di schegge turbinò verso di loro.

    Ah! anche il Sognatore ha ceduto.

    La voce del Vendicatore fu l’unico commento a quell’evento permettendo a Hebiko e Raizen cosa stesse succedendo e cosa fosse quello specchio di fumo nero fermo a qualche metro dal gruppo.

    Oh!
    Ben arrivati, qui abbiamo preparato le cose a modino per uscire.
    Sappiate che avete da fare la vostra parte.


    Che Febh vestisse ancora il muso da Oni o meno Raizen l’avrebbe preso da parte poco dopo il suo arrivo.

    Sappiamo sia dove sta Kaji che come intende uscire, e alla fin dei conti abbiamo valutato che non è un problema farlo uscire, ma credo sia giusto chiedere anche a te cosa ne pensi, dopotutto sei quello che ha maggior voce in capitolo.

    Ricevuta una risposta sarebbe giunta l’ora per il gruppo di guadagnare l’uscita, incontrando i due demoni.




    [Il Portale della Conoscenza]



    Le risposte dei due demoni gli avrebbero sicuramente permesso in futuro di essere più incisivo di quanto lo fu Guan, ma non sarebbe stato semplice ottenere ciò che gli serviva per fronteggiare quella creatura, anche perché pur sapendo dove avrebbe trovato la soluzione al suo problema questa restava sempre da applicare.
    Ma forse all’esterno avrebbe potuto sfruttare l’appartenenza di Kaji e Febh ad un clan della Zanna per potersi almeno farsi spiegare come quel clan riuscisse a fare una cosa simile con le spade, era infatti sua intenzione affrontare in prima persona la creatura, dopotutto era la sua eredità ed un suo problema, anche se probabilmente non l’avrebbe fatto completamente da solo, aveva da tempo compreso il valore dell’unione.
    Fuori dall’Inferno, grazie anche alle richieste di Du Gu, avrebbe speso parecchio tempo a contrattare, ragione per la quale avrebbe concordato con Hebiko come porre la questione a Febh in modo che potesse aiutarli con Ogen, la Guardiana dei Misteri.

    Dunque, ti sei stufata a sufficienza di questo posto?
    Secondo me è arrivata l’ora di respirare un po' di aria fresca, sono più che certo che sgranchirti le zampe ti farà piacere, e poi vuoi mettere?
    Quel babbaleo tutto chiacchiere del settimo aveva a che fare con gli Otsutsuki, qui si parla di robe ancora più grandi di quattro immigrati disperati!
    Per una volta avrai a che fare con qualcosa di così antico da essere totalmente sconosciuto persino per te!


    Non avrebbe obbligato la volpe, non l’aveva mai fatto e stava lentamente perdendo quel modo di fare, ma per il demone esisteva occasione migliore di lasciare quel postaccio e tornare ad essere un unica entità?




     
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    Hebiko roteò gli occhi, limitandosi a sibilare al rimprovero di Du Gu. Aveva appena accettato di prendere lezioni da Ogen, non aveva certo bisogno di un secondo riccone pomposo a insegnarle come doveva comportarsi. Quando ci reincontreremo mi assicurerò di nascondere così tanto i miei inulti che li prenderai come complimenti. Ormai più che un se era un quando, visto il loro patto. E tutto sommato una persona così potente era sempre meglio averla dalla propria parte. Non voleva nemmeno rivelarle l'effetto di quel suo veleno, cosa che la irritava molto più di ciò che dava a vedere, colpendo uno dei suoi punti più sensibili: l'ignoto. Il non sapere che effetto aveva quel veleno era mille volte superiore al fastidio di sapere che effetto avesse, per quanto scomodo o imbarazzante.

    Ascoltò la storia strappalacrime della sua figliola, commentando senza troppo entusiasmo: Beh, buono a sapersi che essere una creazione di Orochimaru non è nemmeno il peggiore dei destini. Era vagamente ironica, dato che il Trono Verde era una minaccia non da sottovalutare, per non parlare dei problemini che ben presto avrebbe scoperto avere con Naga, e sotto sotto l'idea di reincarnarsi di continuo e persino recuperare i ricordi non sembrava poi così male, anche se morire troppo giovani era un problema. Quel ragazzetto che ti ronza sempre intorno non è un Uzumaki? Magari sa qualcosa. Hebiko non aveva poi chissà che rapporti col piccolo ninja, limitandosi a qualche regalo occasionale ogni volta che era in visita a Konoha, e qualche dialogo superficiale quando ronzava intorno all'Hokage, ma poco altro. Aveva sentito Raizen citare che avesse problemi di memoria, ma non era andata abbastanza a fondo per capire che fosse una vera e propria amnesia, e che di conseguenza la sua proposta fosse pressochè inutile. Oooh, Mr Mistero non vuole dirci i suoi affarucci loschi. Portò le mani al viso, mimando una fragile donna come le vedeva nelle telenovela, riprendendosi in fretta. Con chi credi di aver a che fare? Io vengo da Oto e ci sono pochi orrori che non ho visto o almeno sentito dire grazie a mio padre e a quel tiranno del nostro Kage, mentre l'Hokage qui davanti ha la sua discreta lista di vite strappate. Incrociò le braccia, tenendo il petto gonfio, tronfia. Potremmo farti risparmiare tempo durante il tuo unico giorno nel nostro umile regno dei mortali. Certo, si sarebbe indebitato con loro, ma che problema poteva essere per un Maestro dei veleni come lui sganciare una boccetta o due una volta l'anno in cambio di avere il suo materiale in tempo e senza rischiare di fare tardi? A meno che tu non voglia farti da fattorino da solo. Citò, guardandosi le unghie, implicando come fosse un "lavoro umile" e non adatto ad un uomo dal suo portamento.


    Quando Du Gu insultò Mitsuki, Hebiko annuì solenne, concordando con lui. Almeno tu sai sceglierti le persone con cui contrattare. Una non troppo velata frecciatina al Vendicatore. Assottigliò però lo sguardo quando l'altro cercò di proporle di pensare meglio alla situazione, riprendendolo a suo stesso modo. Du Gu, per favore. Se perdi tempo ad origliare, fallo a modo. Alzò le sopracciglia, con un velato ghigno, ma tornò seria in qualche secondo. Gli sto dando una chance. Se si lascerà il Vendicatore alle spalle, allora potrò ancora considerarlo degno di fiducia, dimostrandomi che voleva realmente aiutare me, e non solamente se stesso, ad uscire. Ma se sceglierà di tenere un simile traditore, beh... Di certo non gli converrà farsi ritrovare nei miei paraggi. Dopotutto ad un certo punto era semplicemente svanito nella spada, e vista la Maledizione del Vendicatore, se non fosse stato per Raizen quella battaglia l'avrebbe sicuramente persa a lungo andare. Avrebbe dovuto fare molto di più per riguadagnarsi piena fiducia della Vipera, ma almeno cacciare dalla sua cerchia il colpevole principale sarebbe stato un inizio.

    Finito quel discorso, i due viventi mancanti tornarono all'appello, precipitando da chissà dove. Febh!! Ma si può sapere dov'eri finito!? ...Oh, e menomale che ci sei anche tu, ovviamente. Sembrate stare bene. Si era avvicinata ai due, ma non sembravano aver bisogno di aiuto. Al contrario, sembravano più freschi rispetto alla Vipera e l'Hokage. Che cosa vi è successo? Una domanda terribile da fare ad un simile duo. Se erano sconclusionati quando parlavano da soli, figurarsi in gruppo. Certo, se fosse venuto fuori che Febh si era proposto come sensei del ragazzetto quasi impallidì all'idea di dover gestire entrambi nello stesso momento. Si sarebbe semplicemente voltata verso Raizen. Non chiedermi di tenerlo d'occhio. Se arriva alle porte di Oto, lo mollo ad Ogen finchè non vieni a riprendertelo. Non gli avrebbe fatto mancare stickers e pastelli colorati ad ogni visita, ma non avrebbe gestito un secondo mini Febh durante le ore di lavoro in ufficio. E probabilmente nemmeno fuori.


    Trovarsi di fronte ai due demoni del chakra fu invece un'esperienza surreale e terrificante. Si sarebbe limitata a corrucciare la fronte con espressione offesa quando le venne ripetuto per l'ennesima volta quanto fosse stata pessima l'idea di accettare un patto con Amesoko. L'idea che un patto con il Dio dell'Oltretomba potesse esserle vantaggioso era stata pessima. E in pochi secondi avrebbe anche scoperto perchè: in un certo senso quel patto le aveva effettivamente portato solo vantaggio, dato che il grande drago non aveva imposto nessuna nuova regola. Naga doveva morire prima di lei, ma morto uno sarebbe morta anche l'altra. Amesoko sosteneva che l'avrebbe punita se lei fosse morta per prima, ma ormai era certa che fosse una mera provocazione per spingerla a cercarlo e ucciderlo il prima possibile, considerate le conseguenze. Non aiutava il fatto che quello stolto di suo fratello stesse cercando di andare in guerra contro Amesoko stesso, come se qualsiasi esercito potesse anche solo stancarlo. E non bastasse il problemino dell'essere la stessa persona ma divisa (forse grazie a Naga sarebbe riuscita a capire meglio come si sentiva Febh nei confronti di Kaji), c'era anche il Trono verde che, in qualche modo, li avrebbe comunque portati a scontrarsi, nonostante fossero ben diversi dal concetto di fratelli che li accomunava a tutti gli altri. Quantomeno Raizen ne avrebbe condiviso il fardello.

    Sarebbe semplicemente sbiancata, annebbiata da quei pensieri di morte certa e potenzialmente imminente, soprattutto ora che non aveva idea di a che punto fosse Naga e quando o come avrebbe avuto intenzione di attaccare, nè se pensava di raggiungere quel luogo da vivo o da morto. Essersi liberata del frammento era una magra consolazione. Ma quel problema aveva consolidato nella sua mente un'idea che si era fatta da tempo, che era probabilmente intrinseca nel suo DNA sin dalla sua creazione, vista la sua natura: doveva ottenere l'Immortalità. Come Erede aveva sicuramente infinite informazioni su come Orochimaru stesso aveva raggiunto la sua immortalità. La sua espressione si fece più aspra e determinata. Il Destino stesso era il suo nemico, e non aveva intenzione di perdere. Le avrebbe trovate, le avrebbe rielaborate, da sola o con l'aiuto di qualcuno poco importava. Ma non avrebbe permesso a nessuno, nemmeno alla sua stessa metà, di decidere del suo Destino. Per natura era sempre andata contro a ciò che il fato aveva previsto per lei, e non si sarebbe tirata indietro nemmeno di fronte ad un'impresa così titanica.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    L?

    (The End of Hell?)

    . 22 .

    Febh & Youkai, Dreamland
    Eppure mi pare che tu rida al pensiero. Forse questo tuo potere che annienta la morale è ancora più spaventoso del mio essere spietato...in ogni caso, abbiamo un lavoro da portare a termine. E l'obbiettivo da raggiungere era l'unica cosa importante. Dato inizio al crudele gioco di inganni e assorbimento di forze, trasmettendo il dolore i due avrebbero forzatamente accelerato il tempo da trascorrere all'inferno per quelle anime, colmandolo di dolore e disperazione. E nel comprenderlo, nel realizzarlo, uno rideva lieto dello scherzo e l'altro prendeva meramente nota della cosa, dato che era un qualcosa di necessario, senza badare che fosse buono o cattivo. Se non dovessi mantenere la concentrazione forse mi dispiacerebbe un pò per loro. Ma lo farei comunque. E' necessario. Stava finendo di dirlo quando, sopraffatto da quell'opera di oculata e spietata demolizione, il sovrano di quel Regno interruppe forzatamente il legame, manifestandosi nuovamente davanti a loro spalancando una via d'uscita.

    Solo a quel punto lo Yakushi interruppe il jutsu combinato che li manteneva assieme in una sola entità, prendendo lo squilibrato ragazzino per la collottola della maglia e tenendo lo sguardo fisso sul Sognatore. Youkai. Disse senza guardarlo. Interrompi il tuo potere, prima che possa danneggiarti definitivamente il cervello. E non azzardarti ad avere un crollo emotivo pensando a quello che hai appena fatto o ti assicuro che quello che hanno patito quelle anime sarà niente rispetto a quello che ti farò. Ora abbiamo una via d'uscita. Manteneva gli occhi puntati sul Sognatore. Posso andare, ho raggiunto il mio obiettivo, Sognatore. A quel punto avrebbe piegato le labbra in un sorriso tanto serio quanto sinistro, con l'Oni che si affievoliva e il desiderio di vendetta che cresceva. Ma perché mai dovrei? Sono in grado di distruggere interamente il tuo regno e fartela pagare...e poi inseguirti e annientarti. Non uscirò da qui solo perché mi hai gentilmente mostrato l'uscita. Puntò la mano libera verso la Mezza Persona. Implorami di uscire, allora forse ti accontenterò. E voglio anche sapere una cosa prima di congedarmi: tu leggi i sogni di tutti o comunque puoi indagare...quanti Hakai ci sono al momento in vita? Sicuramente Kaji ti avrà chiesto di scoprirlo...lui come me sa che devono essere al massimo tre in contemporanea...ogni sovranumerario va annientato.

    In ogni caso, che il Sognatore implorasse davvero o si opponesse, o magari chiedesse gentilmente di allontanarsi, in un modo o nell'altro i due sarebbero usciti dal suo Regno, ritrovandosi in quella che sembrava essere una città in rovina piena di grida, pianti e dolore. Il luogo adatto a Youkai, che forse aveva a che fare con gli effetti collaterali del suo Potere, ora che era stato soppresso.

    Riuniti, per l'ultima volta
    Oh, si nominato appena un mese prima di questa missione. Disse con orgoglio Tian, senza perdere di vista il Vendicatore a terra. Per la mia nomina...beh, è stata una cosa un pò sofferta ma diciamo che sono capitato al momento giusto nel posto peggiore possibile. Un signore della guerra nemico aveva liberato un drago gigantesco sul campo di battaglia, il drago Shinryu e ci ha sconfitto...nella ritirata siamo finiti in mare e ci ha affondato...ma i Draghi hanno salvato me e i miei uomini e portato nel Tempio di Ryujin, il Faro dell'Equilibrio. Shinryu era un nemico che lui conosceva, anche se non è entrato nei dettagli, e dopo che abbiamo parlato mi ha scelto come suo Guardiano, in prova, per cercare di fermarlo. Come ti ho detto non può interferire direttamente. Annuì, con aria compiaciuta, salvo poi far spallucce. Solo che non so se poi ci siamo riusciti perché mi stavo ancora allenando e questa missione era per mettere alla prova il mio addestramento. Ancora una volta le informazioni erano parziali, e non per il poco tempo ma piuttosto per l'inesperienza del clone che Raizen aveva di fronte. Poi non so se è contemplato che i tre Guardiani siano la stessa persona, ma bisogna vedere se i tre Draghi sono tutti dello stesso avviso per scegliere te. Quanto al loro opporsi...io ti ho riportato la cosa come mi è stata raccontata...e non conosco questi Uzumaki, onestamente...ma ricordo un tizio che faceva catene di chakra, un signore della guerra di nome Uzu...vai a capire quanti e quali discendenti ha avuto. Dopotutto aveva notizie vecchie di tremila anni, a maggior ragione non poteva avere idea di chi fosse il Guardiano dei Mutamenti. Beh, magari i tre Draghi avevano un'idea migliore del venire incarcerati e limitati, e volevano difendere la loro possibilità di essere vicini e contemporaneamente preservare l'ordine del mondo. Se mi mettessero una museruola, anche se per una giusta causa, e io avessi un'altra idea credo che mi opporrei anche io, tu no?

    Ci furono discorsi tra Du Gu e i due ninja, che arrivarono a una conclusione e a un accordo che tuttavia non abbracciava appieno le proposte di Hebiko, quasi come se l'uomo la considerasse ancora troppo immatura per trattare. Ho conosciuto diversi Uzumaki, ma la maledizione di mia figlia non aveva a che fare direttamente con il loro clan...era nata spesso all'interno di esso ma molte volte anche in luoghi lontani e tra genti straniere. Quanto a mia moglie...era già morta da anni quando raggiunsi l'aldilà. Non la ho mai più incontrata, ma le ho promesso che avrei salvato nostra figlia e non intendo cercarla fino a quando non avrò successo. Avrebbe concluso, rendendo chiaro che non gli interessava minimamente di un Uzumaki che viaggiava con loro. Intanto Tian spalancò gli occhi, stupito dalla reazione di Raizen su Kushinada. Oh...wow wow, calma ragazzo! Era una signora della Guerra, non molto potente ma con grande esperienza e si alleava con una o l'altra fazione. Siamo sempre stati in buoni rapporti ma la mia era solo una battuta goliardica, e che cavolo! Non veniva certo a raccontarmi i suoi punti deboli, ma era la migliore in fatto di trappole, agguati o catture.

    In quel momento fu il Vendicatore, ancora legato a doppio filo al suo Regno, a realizzare che qualcosa stava cambiando e che qualcuno stava arrivando. Febh e Youkai comparvero a breve distanza dal gruppo, guardandosi intorno perplessi. Febh era serio ma aveva allentato la spregiudicatezza, e notò immediatamente cinque cose:
    Prima. C'era uno scheletro in fiamme a terra poco distante, ma non era stata colpa sua.
    Seconda. La città in rovina era piena di anime urlanti che si picchiavano e aggredivano a vicenda, ma non era stata colpa sua.
    Terza. Raizen come al solito parlava con un clone dato che nessun altro aveva il fegato di starlo a sentire fino alla fine, e forse un pò era colpa sua che lo aveva addestrato.
    Quarta. Un damerino aveva l'aria di chi voleva liberarsi di loro il prima possibile, ma non era stata colpa sua.
    Quinta. Hebiko sventolava la spada e le diceva cose come se fosse pazza, segno di un probabile esaurimento nervoso, e in qualche modo sentiva che era colpa sua ma sperava di cavarsela dandole tre giorni di ferie (e infilando nel modulo anche dieci giorni di ferie per sé stesso).

    Cosa sta succedendo qui? Chiese, comunque sul chi vive e senza perdere d'occhio Youkai, che forse non sarebbe stato nella migliore delle condizioni. Ho già distrutto un Regno di queste Mezze Persone o quasi...che altro dovrei fare? Avrebbe chiesto aggrottando la fronte quando Raizen si avvicinò. Hebiko se non altro sembrava sinceramente preoccupata per lui. Ci ha catturato il Sognatore e ci ha ficcati in un posto dove ogni pensiero diventava realtà...e la mente di questo deficiente è pericolosa. Avrebbe detto dando uno scappellotto a Youkai. Quindi abbiamo distrutto tutto. E continuavano a scambiarmi per Kaji...che dici essere pronto a uscire? Io dico di impedirglielo...anzi di trovare un modo per cancellarlo dall'esistenza come dovrebbe essere. Io sono l'unico e vero me stesso. L'unico ad avere il nome Kaji Hakai...anche se me lo ero dimenticato! Disse portando un pollice contro il petto, litigioso. E forse sarebbe il caso di iniziare a usarlo in qualche documento ufficiale...come Kaji Yakushi...cielo quanto suona male. Male andando avrebbe usato entrambi i nomi...in fondo Kaji era pur sempre il nome che gli avevano dato i suoi genitori. A braccia conserte affrontò i due. Allora, dove si trova? Un modo per cancellarlo dall'esistenza dovrà pur esistere, anche se significherebbe distruggere il posto dove si nasconde per sempre. Se gli avessero detto della spada, con uno sguardo che non ammetteva certo repliche avrebbe teso la mano verso Hebiko, intimandole di consegnargliela...avrebbe trovato sicuramente un modo per distruggerla o sigillarla per sempre. Certo, potevano mentire o provare a convincerlo, ma la prima opzione era sicuramente più facile da ottenere della seconda. Avrebbero scelto di dare a Kaji una possibilità, o avrebbero deciso che Febh era l'unico con il diritto di esistere?

    Se tuttavia Hebiko si fosse opposta, lo Yakushi si sarebbe accigliato ancor di più. Ehi...qui stiamo parlando della MIA esistenza. E quello anche se dice di non volersi sostituire a me è comunque "me", se avessi avuto altre circostanze. E non c'è posto per due ME nel mondo. Questo era vero da molteplici punti di vista, soprattutto quelli di chi viveva nel terrore dei disastri che Febh poteva provocare. A meno che Raizen non lo convincesse a desistere, o Hebiko accettasse di volersi prendere tutta la responsabilità, sicuramente non ci sarebbe stato modo di fermare lo Yakushi in quel momento.

    [...]

    In presenza dei demoni del chakra, Febh era ancora torvo in viso per quanto era accaduto. Ma dopo aver annientato il Regno del Sognatore e aver sperimentato le assurdità più impietose durante quel viaggio, non ebbe alcuna remora a mettere da parte il timore reverenziale per quelle due autorità che potevano tranquillamente essere paragonate a divinità. La conoscenza come punizione...questo forse è vero quando la conoscenza porta con sè l'assenza di speranza. Disse con tono serio. Ma la speranza è qualcosa che viene da noi stessi, l'antidoto perfetto per la vostra punizione, che quindi accetto e sfido! Aggiunse, puntando una mano contro i demoni. Voglio sapere come rintracciare lo Sciamano che uccise i miei genitori e diede inizio a tutta questa faccenda, Finto-Kaji incluso.


    Edited by Febh - 29/11/2022, 16:03
     
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    XXII



    Il giovane inebriato dal Vuoto si divertiva come poche altre volte nella sua vita, incastrando vittime inconsapevoli nel suo tremendo gioco. L'Oni lo teneva a bada quanto bastava per non far precipitare la situazione, nonostante anche le sue morali fossero più che discutibili. Ben presto, il Sognatore si sarebbe rifatto vivo, dimostrando che la loro strategia aveva avuto successo. Tana! He he, abbiamo vinto?? Youkai si ritrovò all'improvviso distaccato da quella fusione temporanea, preso per la colottola dall'Oni, che ancora dava ordini. Ep! ...O-kai, sen-sei. Portò una mano a pugno sulla fronte, mimando una V con le dita. Un semplice sigillo e il simbolo luminoso svanì dalla sua fronte, riportandolo al suo stato normale. Più o meno, perchè riattivare le emozioni così all'improvviso lo confondeva, e non poteva certo provare emozioni "in ritardo" per ciò che aveva fatto. Più tardi, pensando meglio alla situazione, forse si sarebbe reso conto delle sue azioni, ma per ora aveva solamente una gran confusione su come dovesse sentirsi in quel momento. Non mi farò venire un crollo emotivo solo perchè abbiamo finito di giocare ai supereroi. Borbottò, anche se con tono un po' incerto. Di certo, alla vista del Sognatore, un po' di timore gli era tornato.

    Appeso al braccio dello Yakushi, attendeva paziente che i due terminassero di parlare, anche se ora vedeva l'Oni sotto una diversa luce. Tirò un paio di volte la manica dell'altro, parlandogli sottovoce: Febh, non c'è bisogno, certo non è stato carino intrappolarci qui ma ora ci sta lasciando andare- Qualsiasi vaga occhiataccia lo avrebbe fatto mugolare e poi ammutolire, anche se non era del tutto d'accordo con quella provocazione. Non mi piace l'idea di qualcuno che mi sbirci i sogni... Non che i suoi sogni avessero mai troppo senso, probabilmente spiarli era più una tortura che una fonte di informazioni, considerando quanto già sapesse poco da sveglio.


    In un modo o nell'altro, riuscirono ad uscire da quel Regno onirico, precipitando proprio di fianco agli altri due membri dispersi. Fece per alzarsi e zompettare incontro a Raizen, ma la presa di Febh lo soffocò una seconda volta, cosa che, dopo un gorgoglìo ansimato, lo portò ad incrociare le braccia offeso fino alla sua liberazione. Liberazione che avvenne rapidamente, anche se per merito di uno scappellotto. Ow!! Non è vero, abbiamo solo giocato ai supereroi! Io ero Spiderboy, e ho sparato un sacco di ragnatele, ed erano appiccicose, ma un certo punto è apparso Zio Gen, e Vedomon voleva ucciderti, perchè diceva che in realtà Spiderboy voleva ucciderti, ma sono certo fosse tutto un inganno. Si sarebbe appiccicato a Raizen, raccontandogli la storia dal suo punto di vista.

    Era contento di sentire che Febh non sembrava più rifiutare la sua altra metà... In un certo senso. Già volersi appropriare del nome era qualcosa. Proprio per quel motivo, quando lo sentì lamentarsi di come poteva eliminarlo, si sarebbe intromesso, protestando a gran voce. Sensei!! Capisco che questo Kaji non le vada a genio, e fino ad ora ci ha aiutati in modi... scomodi. Ma è comunque parte di te! Non credo che sia realmente cattivo come crediamo. Somiglia tanto al tuo Oni, e non sembri volerti liberare di lui. Non avrebbe accettato paragoni con il suo sè passato, stringendo i pugni. Quello è MOLTO diverso. E' una vita passata, e molto antica. Al contrario, la mia precedente vita più recente era buona, e se sono riuscito a diventare così da... da quella cosa, allora c'è sicuramente speranza anche per Kaji-san. Sperava realmente di poter toccare in qualche modo l'anima dello Yakushi col suo discorso. Di certo, visto cosa è riuscito a fare qui all'inferno, non potrà causare ancora più danni nel nostro mondo, no? E poi, sotto sotto, anche lui voleva saperne di più di questa misteriosa collaborazione con la Ribelle.


    Presto sarebbe toccato anche a lui finire di fronte al giudizio dei due demoni. Non appena arrivò il suo turno, fece un profondo respiro e trattenne il fiato, forzandosi di non farsi scappare alcuna domanda futile. Non avrebbe impiegato molto a decidere cosa realmente voleva, nonostante le domande fossero tante. Altre informazioni sulla Ribelle, la misteriosa bara della Santa, il patto fatto con lei, il passato dimenticato di questa sua vita... Tutte domande per sè, come i due otesi avevano chiesto. Ma c'era una cosa che lo turbava. Qualcosa che forse in parte lo riguardava, ma che al momento riguardava solo un'altra cerchia di persone, che aveva un tempo protetto, e di cui ora non ricordava nulla. Un gruppo di persone "protette" da qualcuno che si era appena dimostrato un manipolatore, a scapito di Hebiko, che forse avevano ancora bisogno della nuova Ribelle. Rilasciò il fiato, tenendo le mani strette al petto. Era certo che qualcosa non andasse per il verso giusto, e non era sicuro di essere pronto ad ascoltare la risposta. Ma doveva sapere, per loro. Per poterli salvare.

    Cosa sta realmente accadendo agli Uzumaki rinchiusi nel Tempio di Amesoko?


    Edited by Waket - 27/11/2022, 00:31
     
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    Stairway to Reality

    XXIII




    Ma ci fù un ostacolo, nessuno in quella storia poteva pensare che tutto sarebbe filato liscio, nemmeno nel mondo dei sogni era consentita la perfezione.
    Il Sognatore aveva inevitabilmente percepito una nota stonata, quella prodotta da Febh che faceva un passo oltre ciò che era riuscito a guadagnarsi.

    Molto semplice...

    Iniziò a rispondere.

    ...perchè sono una mezza persona, non puoi annientarmi... niente può farlo, è la nostra maledizione.
    Oppure è Necessario anche nuocermi?
    Capisco perché nei tuoi sogni scappi dall’Oni.
    Hai già perso parecchio chakra e qui i modi per recuperarlo scarseggiano... anche un Oni morirebbe di stenti, il mio regno è connesso a doppio filo con me e ho modo di preservarlo o ripristinarlo con facilità grazie alla sua natura, sarebbe solo una questione di tempo ma TU non ne hai quanto me.
    Così come non hai un modo per uscire di qui o riunirti ai tuoi compagni.
    Ho interrotto questo sogno non per preservare me o il mio regno, ma per chi trova ristoro in esso… non fare l’errore di confondere gentilezza e debolezza, se vi privassi delle anime il vostro castello di carte crollerebbe.


    Gli occhi del sognatore vibravano ancora di un raggiante potere, era indubbio che qualcosa a cui tenesse fosse in pericolo se a lui fosse stato fatto del male, ma i due avevano scoperto come distruggere il regno del Sognatore, non come distruggere lui.

    Questo è il regno dei morti, fino a che il peso della vita graverà sul tuo corpo proprio la mia croce in sarà la mia salvezza, neanche sai se sono qui o meno... puoi ancora sbagliare, il timore reverenziale che nutri per questa parte di te non la rende infallibile come credi.
    Non sprecare ciò che questa battaglia ti ha fatto conquistare, la frazione di potere che ti è rimasta potrebbe non essere sufficiente a vincere la guerra.
    Soprattutto se posso scappare.


    Alzò un dito.

    Tuttavia posso risponderti, non mi nuoce, i tuoi sogni sono ricchi, chissà cosa li popolerà sapendo che ci sono più di tre Hakai e che i Kemono cacciano proprio per questo.
    Curioso come la Zanna fondata dai reietti ne abbia a sua volta, no?
    Hai visto arrivando qui di chi parlo, ne il bene ne l’equilibrio sono nei suoi piani e la Fine Inevitabile non è difficile da tramandare.
    Ora vai, non perdere quest’occasione, non avrai nient’altro da me.


    Era una certezza, davanti a lui l’innaturale rigidezza della posa con cui il sognatore si era sempre presentato, come se costantemente privo di qualsiasi effetto che la gravità potesse avere su di lui, ne rifletteva le solide posizioni e il vortice si rimpicciolì visibilmente con un piccolo scatto.
    Se Febh avesse rilasciato una sola oncia di istinto omicida il Sognatore avrebbe sorriso e ben prima che qualunque attacco dell’otese potesse giungere a lui avrebbe afferrato l’oscurità dell’Inferno e come se fosse stata una coperta l’avrebbe tirata su di se, scomparendo insieme ai suoi sogni, il vortice l’avrebbe seguito qualche secondo dopo, ma non così veloce da non essere varcabile in quella frazione di tempo.




    [Ashes of Vengeance city]



    Raizen ascoltava le parole di Tian con la sua solita avidità, annuendo e partecipando quando necessario, la sua istintiva richiesta di informazioni possibile grazie a quella connessione gli avrebbe probabilmente procurato eventuali immagini.

    Ah, è in mezzo al mare dunque, o in un punto così profondo da essere vicino al centro della terra, considerando che Ryujin incarna proprio lei.

    Esaurendosi il discorso passò alle idee utopistiche di Raizen.

    Certo, certo, proprio per questo mi serve sapere e capire, credo sempre che possa esserci un modo per convincere chiunque non sia un invasato, anzi, oggi pure il Vendicatore ci ha mostrato che con le giuste leve anche un invasato può cedere qualcosa.
    Mai visto qualcuno così restio alla logica... ma comunque, se qualcuno come lui può abbandonare la sua linea un compromesso esiste per chiunque, col tempo sto imparando che per quanto divini si possa essere quando il campo è quello emotivo tutti siamo nello stesso piano, magari è proprio nei sentimenti che sta la scintilla di divino, chissà.
    Ho in mente di ridargli la libertà o quantomeno migliorare la loro situazione, sfruttando le loro stesse catene, proprio perché è inaccettabile una museruola.
    Se me lo chiedessi non saprei neanche darti un preciso motivo, mi sembra la cosa più giusta da fare.


    Annotò mentalmente il nome di quel drago, anche se la sua descrizione accese qualche spia, se già allora era così grande dopo mille anni come sarebbe stato, possibile che nessuno dei draghi potesse aver fatto nome, anche solo come riferimento, ad uno della propria specie con simili caratteristiche?
    Era un pò come non citare mai il settimo Hokage, certe figure tendono a diventare un riferimento.
    Le risposte di Du Gu lo lasciarono stranito, poteva capire perché non volesse cercare la moglie, ma infondo sembrava essere uno discretamente emotivo, possibile che riuscisse a distaccarsi così tanto dall’affetto per la moglie pur di dedicarsi alla sua ricerca per quanto importante essa fosse?

    Ammirevole, forse non sarei in grado di fare altrettanto, immagino che tutto rientri nella tua volontà di non accomodarti sugli allori.

    Alle precisazioni di Tian invece si limitò ad annuire severamente, come un genitore che grazia il figlio da uno scappellotto grazie ad una scusa tirata fuori all’ultimo momento.

    Come se fosse qualcosa di grandioso.
    Qui c’è qualcuno che è già a due.


    Si riferiva a se stesso, ma incredibilmente la cosa era applicabile persino a Youkai, sopra al quale poggiò una mano nel momento in cui Febh lo definì pericoloso.

    Hai visto quella roba che fa con le catene?
    Ha decisamente bisogno di controllarsi, spero tu non abbia visto altro perché quello era già sufficiente.
    Ma a Konoha ne parleremo per bene.


    Ma quello era il suo pensiero prima che Youkai gli raccontasse il tutto, al termine del racconto infatti le sopracciglia della Montagna avevano una decisa e pericolosa inclinazione verso il basso.

    Febh. Come sensei.
    Ma l’hai visto?
    Spero non debba insegnarti l'autocontrollo, sono certo che misuri la sua sopportazione in percentuali, quando arriva a sbroccare guarda come si riduce.
    Si da un nome diverso e mette su la faccia minacciosa, tutto concentrazione e cinismo mentre di solito dice di odiarsi in questo stato.
    Puro bipolarismo.
    No no no, va bene se vuole insegnarti qualcosa ha indubbiamente dell’inventiva ed è innegabile mi abbia passato qualcosa, ma meglio occuparsi del tuo Vuoto nella giusta maniera, DIVERSA da quella otese e da quella di Febh, nonostante questo ti dovrebbe insegnare a tracciare dei limiti.
    E ricordati che ho un ruolo, i metodi otesi vanno bene ad Oto, non a Konoha.


    Redarguito Youkai fu il momento di affrontare Febh su un argomento spinoso e sul quale dopotutto era lui ad avere l’ultima parola e per l’ultima decisione, quale che fosse, sarebbe stato difficile biasimarlo.

    Metti via quella brutta faccia e pensa con la parte buona di te.
    Tu sei Febh, Febh-Kaji, Kaji… Il tuo nome ha poca importanza ciò che importa è che non ci potranno mai essere due TE, tu non sei solo i tuoi ricordi, nonostante questi appartengano comunque primariamente a te ciò che ti rende unico è anche come ti approcci e ti sei approcciato a loro in passato, inizialmente credevo avessi bisogno di tutto te stesso per essere più completo, ma la tua vita è semplicemente iniziata in un momento diverso da quello della tua nascita, un secondo te sarebbe in grado di ripercorrere passo passo la tua vita, Kaji non riuscirebbe mai a farlo, lui non sarebbe in grado di riporre fiducia in nessuno.
    In me in particolar modo.


    Inspirò.

    Alle mura di Oto mi avrebbe respinto, tu invece hai mandato giù il rospo e sei andato oltre.
    Mi hai visto guardare dentro di lui.
    Kaji è solo, forse non per sempre ma non riesce ad essere te, nel profondo è solo perché tiene tutti a distanza, perché mette muri e trappole per accertarsi che nessuno possa arrivare sotto il suo guscio.
    Sei sicuro di voler affermare che siete la stessa persona?
    Che cammini temendo che la tua ombra si avvicini troppo?
    Kaji è qualcosa che si aggrappava a te perché tu, senza saperlo hai preso il suo posto… credo che il tuo maestro abbia fatto un gran bel casino ai suoi tempi e questo sia lo scotto da pagare, ti ha riportato indietro ma lasciandosi qualcosa alle spalle, tu sei cresciuto, questo conferma che sei speciale.
    Io non posso decidere per te, ma io ho riposto la mia fiducia in uno Yakushi mezzo scemo, non in un egomaniaco che ha paura della sua ombra, credo di non essermi sbagliato.


    A quel punto l’unico dilemma era Kaji stesso.

    Mi ha spergiurato di non voler ledere nessun vivente in particolare, il suo obiettivo è solo uno: avere una vita, una seconda possibilità, e ho potuto vederlo.
    Avevo detto fin dall’inizio che il suo piano era penoso e gliel’ho smontato come un mucchio di costruzioni mal assortito, idem i suoi alleati, tuttavia ora abbiamo una possibilità, dimostrargli che avere fiducia non è sbagliato, che il prossimo non è un nemico.
    Forse avere un alleato con preziose informazioni su ciò che succede qui, che credimi non è poco.
    Ma se non ti basta sappi che le mezze persone non possono essere distrutte, hanno infranto regole più grandi di quelle che la tua stessa tecnica può infrangere, regole che comportano una maledizione che non può essere spezzata.
    Vuoi un mastino sulla soglia del mondo dei vivi o un alleato?
    E poi, male che vada, così siamo certi di sapere dove sarà, no?


    A braccia conserte avrebbe atteso la risposta di Febh, senza dar segno di alcun tipo di malumore, ma con un sorriso malinconico se l’otese avesse scelto di non far uscire Kaji.
    L’arrivo dei demoni in compenso se aveva portato qualche notizia positiva a lui di certo non l’aveva fatto con Hebiko.

    Tranquilla, troveremo un modo, Orochimaru potrebbe aver anche fatto un casino, ma sono sicura che possiamo staccare il tuo destino da quello di Naga, sei un anima completa quantomeno, è un ottimo punto di partenza.

    La strinse a se mentre i demoni si voltavano verso Febh, pronti a infliggergli la sua punizione.

    L’orfano della Zanna. Il fu Kaji.
    L’anomalia. L’Ego.
    I Kemono. Gli Sciamani.
    Questo il nome di coloro che cerchi e di coloro che cercano te. Chiedi come poter rintracciare chi ti da la caccia.
    Se vorrai essere tu a cercarli e non farti trovare non dovrai interagire con il chakra naturale. Il tuo potere è figlio di una nuova era i Kemono sono il ricordo del vecchio mondo per bilanciarvi.
    Più crescete più cresce il loro potere nel rintracciarvi.
    Pochi di voi li rendono quasi inabili nel rintracciarvi. Tanti di voi li guidano come le stelle durante la navigazione.
    Ma tu vuoi rintracciarne solo uno. Una soluzione sta accanto a te.



    Il più vicino era Raizen, che si guardò attorno per esser certo che si riferissero a lui, prima di averne conferma.

    Lo Sciamano che ha dato inizio a tutto era legato alla volpe. il suo chakra o qualsiasi cosa infusa con una grande quantità dello stesso può trasformarsi in una bussola se con i tuoi occhi cercherai la violenza dentro ad esso.
    Parimenti potrai essere percepito. Visto che il tuo chakra interagirà con quello naturale.
    Questa è la tua punizione. Questa è la tua punizione.



    Raizen a quel punto perse qualche gradazione di colore.

    Scrutare selettivamente la violenza nel chakra della volpe?
    Sarà un pessimo, pessimo viaggio, nel tempo siamo venuti a contatto con cose che non è bello ricordare.


    Niente di ciò che avevano concesso i demoni era semplice da eseguire, ma la coda della nera lucertola prese nuovamente a tamburellare con insistenza addosso a Febh.

    Cabadderi, il chakra naturale è un problema ssSSsse vorrai fonderti nuovamente con me come abbiamo fatto con il ragazzino inquietante.
    Inoltre noi lucertole nere ssSSssiamo malviste, quasi tutte discendiamo dall’ombra di una lucertola morta, le altre si guardano bene dall’aver a che fare con noi.
    Inoltre adessSSsso ssSSssiamo ssSSssenza un leader, il contratto potrebbe essere inssSSsstabile.


    Quali che fossero i problemi che il mondo dei vivi ed il futuro gli riserbassero il portale verso l’esterno venne finalmente aperto, o per meglio dire squarciato dai due demoni ed attendeva di essere varcato.




     
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    il miglior Kaji

    XXII



    Hebiko roteò gli occhi, incrociando le braccia e lasciandosi cadere sul fianco di Raizen, posandovi la schiena. Non sembrava esserci modo per comunicare alla pari con Du Gu, e la cosa non le andava per niente a genio. Forse sarebbe stata la giusta spinta per prendere sul serio l'occasione datale da Ogen con i suoi addestramenti. Di certo pianificava di incontrarlo almeno una seconda volta per vendicarsi di quel trattamento.

    Se non altro potè rilassarsi e sentirsi un po' più a casa con l'arrivo di Febh, dopotutto il suo carattere rendeva accogliente persino l'inferno (dopotutto anche nel laboratorio stesso di Orochimaru Hebiko era riuscita a trattenere una crisi di nervi, e non lo avrebbe mai ammesso ma la follia di Febh aiutava). Certo ebbe un brivido lungo tutta la schiena quando l'altro si propose il cambio di nome, entrando nel discorso a gamba tesa. Entrambi. Entrambi vanno bene. Avrebbe appoggiato il suo ritrovare se stesso, ma il fatto di avere la stessa faccia e ora lo stesso nome di un altro tizio che in qualche modo era sia identico a lui ma anche più attraente, e che aveva ucciso dopo che lui stesso aveva cercato di uccidere lei... Sarebbe stato complesso abituarsi.

    Vedersi nuovamente la spada presa di mira la rese nuovamente aggressiva, in un modo più "colloquiale", come era solita fare con lo Yakushi. Piantatela tutti quanti!! La spada resta con ME. Intatta. Sentenziò, tenendola ancora stretta tra la mano. Sembrò quasi indignata alle proteste di Febh. "Te"?! Hah, ti posso assicurare che Kaji è la persona meno te che esista. Non so come sia possibile visto che avete avuto lo stesso maestro, ma siete così diversi che persino vedervi come fratelli sarebbe difficile. Sbuffò, scostandosi un grosso ciuffo di capelli dalla fronte, quando si agitava le punte sembravano quasi alzarsi e muoversi in autonomia. Non aveva energie per intavolare simili discussioni, per cui dopo un sospiro si sforzò di dire la sua. In un certo senso è colpa mia se è finito qui. Certo, c'è da dire che se lè cercata... Ma poco importa. Forse proprio perchè speravo fosse un po' più come te, ho deciso che merita di uscire da qui. Certo, con un paio di condizioni. Fulminò il Vendicatore, avrebbe spiegato a Febh una volta a casa tutta la loro avventura a modo. Voglio portarlo fuori. E una volta fuori, pretenderò di vedere se ho posto la mia fiducia nel modo giusto. In caso contrario, saremo in due a volerlo ricacciare nuovamente in questo postaccio, stavolta in modo permanente. Battè la spada sul terreno, un po' distratta, pronta a dargli il colpo finale. Dopotutto, deve venire con noi per vedere che tra le due metà, tu sei quello uscito meglio. Non vorrai lasciargli credere che lui sia il Kaji migliore.


    Al cospetto dei due demoni, la rossa si sarebbe lasciata consolare da Raizen, senza però rispondere. Aveva bisogno di una doccia calda, un buon the, e una lunga dormita, e poi avrebbe pensato a mente fredda a come agire. Di certo non avrebbe cambiato idea sull'immortalità, ma per un caso simile era sicura che il Colosso avrebbe compreso. Aveva anche una discreta eredità alle spalle, di certo non sarebbe partita da zero. Sentire dei Kemono la rimise in allerta, facendole coprire la faccia con il volto. Non anche questa... Forse potevano avere un minimo di vantaggio. Anche lei aveva una connessione con la Volpe grazie ai loro geni, e se il tramite per ottenerlo fosse stato proprio la stessa persona, aveva anche un volto. Io dico di trovarli e sterminarli tutti. "Dare la caccia" tsk, primitivi. Hanno infastidito le persone sbagliate. Poco le importava di avere parte dei loro poteri, anzi. Poteva vantare di avergli rubato qualcosa, senza però appartenere alla loro setta. E, forse grazie a quanto isolato aveva vissuto Febh fino a quel momento, avevano anche il vantaggio di poter attaccare per primi. Avevano un sacco di nuovi problemi e poche soluzioni su come affrontarli. Ma almeno erano a casa. Il momento di pianificare tutto sarebbe arrivato presto.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Made in Heaven

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    Febh & Youkai, Dreamland

    Il tentativo di aumentare la posta in gioco da parte dello Yakushi venne accolto con diniego dal Sognatore, che si premurò di spiegare anche per filo e per segno quale fosse il motivo, lanciando anche una frecciatina su cosa potesse oscurare i sogni del ninja, ottenendo però in tutta risposta un mezzo sorriso da parte di Febh, che aveva in questo modo ottenuto più informazioni di prima. Sapeva che non poteva distruggere la mezza-persona, ma adesso era consapevole di poterle rovinare definitivamente l'esistenza, con i giusti modi e tempi. In ogni caso ottenne anche qualcosa di più: la certezza che più di tre Hakai al momento erano in vita, e che la promessa che costituiva il fulcro del loro potere era stata tramandata oltre il limite consentito. Lui detestava i limiti imposti da altri, ma tutti quei discorsi sui Kemono e la serietà negli occhi del nonno, visto in una strana visione, lo convincevano a voler seguire le regole che gli Hakai del passato si erano dati. Molto bene. Usciremo da qui. Grazie delle dritte e dello spettacolo, Commediante dei Sogni. Se uscirai da qui...spera di non incontrarmi mai nel mondo dei vivi. Poi su Youkai. Non stavamo giocando. Hai torturato e tormentato delle anime fino a forzare la loro reincarnazione in modo innaturale. Ma forse a Konoha qualcuno spregiudicato come te può far bene. Almeno Raizen non si sentirà solo. Per quanto sia convinto di essere un bravo ragazzo... Sempre trattenendo il ragazzo si sarebbe incamminato lungo il sentiero che era stato offerto loro. Presto sarebbero stati al sicuro...forse. E se continuerai a usare quel potere, credo che nessuno vorrà mai guardare i tuoi sogni...o rischierebbe la sanità mentale.


    Riuniti, per l'ultima volta

    Hai distrutto due regni su tre che ne hai visitato. Replicò a tono all'Hokage. Io ne ho visto uno e lo ho annientato. 100% contro 66% pivello. Io sono sempre il 100%. Aggiunse spavaldo, spostando per un attimo il discorso su Youkai e sul suo sproloquio. Non sono le catene il problema, è la sua testa. Il suo potere gli toglie del tutto la capacità di distinguere il bene dal male. Non deve imparare a controllarsi, deve imparare a decidere cosa vuole e fare SOLO quello, per evitare rogne. Offrì il suo parere al riguardo, come faceva sempre, dopotutto. Konoha non può insegnargli nulla su questo, è a Oto che dovrebbe venire per un pò. Inoltre mi pare che tu con me come Sensei sia venuto su almeno passabile. Sbuffò. Io ricordo benissimo che eri là a lamentarti per un addestramento da due spicci come correre su un lago...bah. Perle ai porci, ecco cosa ho gettato. Per la precisione lui faceva correre Raizen su un lago quando questi ancora non sapeva usare bene il chakra e tendeva ad affondare, inseguendolo con una lucertola gigante che sollevava onde e lanciandogli kunai e cartabombe potenzialmente letali, ma soprassediamo. Comunque è pur sempre un tuo ninja...ma sospetto che tu non abbia la minima idea di cosa sia realmente il suo potere. Sei troppo rigido in testa. Avrebbero potuto continuare per delle ore, con Febh via via più rilassato e vicino al suo stato normale, ma ben presto il tenore della discussione cambiò bruscamente, quando si portarono su quel che riguardava Kaji e il suo astruso piano per uscire dall'Inferno. Non ci fosse stato Raizen, o meglio ancora, non ci fosse stata l'ossessione del Vendicatore, nessuno di loro avrebbe mai realizzato le sue azioni.


    Febh fu particolarmente irritato dalla difesa a spada tratta che tutti i presenti facevano per Kaji, per quel verme che era l'alternativa a lui. Per ciò che sarebbe potuto diventare (o forse dovuto, essendo Kaji venuto prima) e in un certo modo percepì quella cosa come se lo rifiutassero, ma non come al solito quando veniva cacciato dai ristoranti dopo aver accidentalmente distrutto le teche delle aragoste buttandoci sopra tutti i piatti del locale, ma in modo più intimo e interiore. Un modo che faceva più male. Tutti qui a dire di dargli un'altra possibilità...beh, SONO IO l'altra possibilità che ha avuto! Ma a quanto pare preferireste tutti qualcosa di diverso! Disse di getto, ferito, distogliendo lo sguardo. Non stette a spiegare per l'ennesima volta a Youkai che Kaji non era parte di lui ma qualcosa di più simile a un clone o a qualcuno che veniva da una diversa linea temporale, per usare il linguaggio dei fumetti. Non stette a dire a Raizen che non serviva spiegare le differenze con Kaji, le aveva comprese benissimo, ma il fatto che la sua stessa esistenza fosse quasi un negare quella di Febh, e che non era una questione di logica e di contenimento danni, ma più un fatto di principio. Non stette a dire a Hebiko che i giochetti psicologici funzionavano poco, quando tutti quelli che aveva intorno supportavano l'esistenza di un'alternativa a lui, anche se per motivi diversi, perlopiù egoistici. Fate come vi pare. Concluse, con un'ombra che passava sugli occhi. Ma non deve capitarmi davanti. Mai. Esiliatelo il più lontano possibile. E poi digrignando i denti. E ora andiamocene da qui!


    [...]

    Potrei avere un aggancio alla Zanna. Avrebbe detto dopo aver ascoltato la risposta a Raizen, per quanto il suo fosse un appoggio infimo, ma ora aveva la certezza, e non solo la diceria, della presenza del clan Hakai alla Zanna, quindi di qualche parente sopravvissuto e tutt'ora in vita. Poi su Hebiko e su questo fantomatico Naga. Si riferiscono a quelle cose senza senso che diceva l'anima di Orochimaru? E che centra il Trono Verde? E' un rituale per fare veleni...in cosa vi siete finiti per impicciare? In effetti non era LUI quello che aveva assistito allo scontro con Mitsuki. Venne poi il suo turno, quello della risposta dei due Demoni che voleva essere una punizione e che in effetti aprì le porte a nuove domande e possibilità che fino a quel momento gli sfuggivano. Devo trovare Homura prima di qualunque altra cosa. Se è vivo...lui sa qualcosa. Lo rispettava ancora come suo primo Sensei, anche se non lo idolatrava come Kaji, che era stato proprio cresciuto da lui, ma doveva andare a fondo a quella faccenda. Sapevo già che questi sciamani avevano un legame con la Volpe, ma buono a sapersi. Devo solo preparare la giusta trappola. Disse per nulla preoccupato dello scrutare ciò che aveva fatto la Volpe. Ho vissuto come il primo Hakai mentre devastava il pianeta natale degli Ootsutsuki. E ho lavorato con quella specie di abominio ciuccia-anime nel regno del Sognatore. Disse indicando Youkai. Non mi spaventa la tua batteria pelosa.

    Intanto arrivò il turno di Youkai, che sebbene gravato da innumerevoli interrogativi, decise alla fine di focalizzarsi su quella che era stata la sua ossessione fin dall'inizio di quella vicenda, da quando aveva scoperto il destino delle anime Uzumaki da Kirie. I due demoni portarono le dita dalle lunghe unghie al mento, ravviando la barba come se meditassero il modo migliore per rispondere.

    Ogni Uzumaki è parte della Catena del Drago. Parte del loro potere deriva da questo.
    Ogni Uzumaki ha un patto con Amesoko. Ogni loro agio è garantito. Ogni desiderio. Ma non possono uscire dal Tempio, e non possono vedere nel complesso la loro opera.
    Dietro desiderio di Amesoko essi intessono le catene del loro spirito in una catena più grande. La Catena del Cambiamento, voluta da Amesoko.
    Una catena composta da anime e volontà divina, la Catena del Drago. Una catena composta da anime e volontà infernale, la Catena del Cambiamento.
    Gli Uzumaki sono parte di entrambe, generando un paradosso. Ma la Catena del Mutamento è assai più piccola, non può danneggiare la Catena del Drago.
    Al crescere della Catena dei Mutamenti, la Catena del Drago si affievolisce in maniera irrisoria. Anche se il paradosso crescesse, la Catena del Drago non si spezzerebbe.
    Non esistono abbastanza Uzumaki. Questa è la sciocca ribellione di Amesoko al suo giogo. Egli non può sfuggire alle regole che sono state imposte, il suo intento è inutile.
    Nonostante questo, egli protegge la sua opera come fosse un segreto. Rivelare ciò che Amesoko vuole tenere celato attira la sua furia.
    Uscire dal Tempio è un tradimento al Patto. E comporta un castigo. Far trapelare notizie sul tempio è un tradimento al Patto. E comporta un castigo.
    Questa è la tua Punizione. Questa è la tua Punizione.




    In pratica sta facendo un gran caos per qualcosa che sicuramente non funzionerà? Bella prova. Borbottò lo Yakushi a braccia conserte, che non aveva idea di cosa fosse una Catena del Drago. E anche se avesse qualche segreto, voi comunque sapete tutto ciò, e penso anche altre entità divine superiori ad Amesoko quindi tutto questo non ha molto senso. Sospirò. Abbiamo perso fin troppo tempo...come si esce da...? Un colpetto sulla gamba attirò la sua attenzione verso la creatura che li aveva seguiti fin laggiù. Ssalsaluga. Mi ero completamente dimenticato di te e di questo strano modo di parlare. Si accigliò, accovacciandosi. Io non sono quello che ha ammazzato il cadavere da cui sei nato, né quello che ha fatto un contratto con voi, ma questo credo tu lo sappia. Ancora non ho capito chi ti ha mandato....ma forse me lo dirai in futuro. Tese una mano. Siete malviste qui dentro o nel mondo dei vivi? In ogni caso non ha importanza, perché ho detto che ti avrei portato fuori da qui. E non scherzavo. Il contratto può essere instabile quanto vuoi, ma farò in modo che il vostro nome venga registrato nel mio contratto delle lucertole. Disse con tono serio, sollevando l'animale se non si fosse ritratto e piazzandoselo in spalla. So come prendere i due sovrani: vi accetteranno se garantisco io. Ora...quanti siete? Entrate nella mia ombra se volete e usciamo da qui, non penso che ai due demoni importi granché di voi. Sia il Bosco dei Sussurri che il Paese dei Vulcani sono pieni di ombre comode dove potrete alloggiare...cosa mangiate voialtri?

    Mettendo da parte per un pò i cupi pensieri su ciò che aveva portato l'aldilà, lo Yakushi prese la via per uscire da quel luogo, assieme agli altri. Avrebbero avuto tempo e modo di parlare e recuperare, e riordinare le idee, ma tutti loro in quel momento desideravano solo della vera aria e un vero cielo sopra la testa, per rinfrancare i corpi e le anime.

    E quindi uscirono a riveder le stelle...


     
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    Febh

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    Il trio sembrava d'accordo sulla liberazione di Kaji, chi per un motivo chi per un altro. Proprio Hebiko era la persona più in dubbio a riguardo, ma aveva preso comunque la decisione di fidarsi, anche se aveva messo bene in chiaro che una volta fuori non sarebbe stato tutto rose e fiori, doveva darle prova di essere realmente cambiato. Le parole al vento non le bastavano.

    Tuttavia, il problema più grosso apparve dopo. Aveva vissuto con Febh a lungo, da diversi anni ormai, e poteva giurare di non averlo mai visto in un modo simile. Forse ora lo avevano visto in una delle sue reazioni più umane... e quella reazione era delusione. Quel tipo di delusione che lascia una pessima cicatrice in qualsiasi rapporto, e che può facilmente portare ad una rottura. Per non parlare del dolore che stava provando lui stesso in quel momento, sentirsi messo da parte da quelle che erano le persone più vicine a lui della sua vita (e Youkai), e che genuinamente lo vedevano come una persona per loro importante senza che la sua fama influisse su di loro. E nonostante tutto, proprio loro lo avevano ferito.

    L'espressione pentita e addolorata di Hebiko lo avrebbe fissato per un po' mutando poi in un volto più rabbioso, iniziando a gridare in direzione dello Yakushi: Per gli dei, quando si tratta di fare le drama queen siete proprio uguali!! Avrebbe atteso che si voltasse, dopotutto con una reazione simile era difficile il contrario. Con una certa frustrazione, avrebbe continuato a parlare, certa di avere la sua piena attenzione. Ti comporti come se volessimo a tutti i costi sostituirti con lui, ma non è questoi il punto! Dovevamo decidere se voler portare Kaji nel mondo dei vivi o lasciarlo qui, nè più nè meno. Non so che razza di ragionamento tu possa aver fatto sentendo il nostro parere... matu hai già un biglietto d'uscita con noi. Gonfiò il petto, irrigidendo la schiena. Pensi davvero che se avessi dovuto decidere sul far uscire solo uno dei due avrei esitato anche solo un secondo?? Diede due colpetti al terreno con la spada. Che Kaji fosse uscito o rimasto all'inferno era solo una questione di riuscita del suo segreto piano. Ma dato che ha perlopiù funzionato, e che mi sento in parte responsabile per averlo fatto finire qui, sento di dovergli questo favore. Sbuffò, ancora infastidita dal brutto tiro del Vendicatore. Lui però è ben diverso da te. Kaji è, al meglio delle sue attuali possibilità, una persona che può aiutarci a risolvere un paio di problemi, soprattutto considerando che è solo grazie a noi se rivedrà di nuovo il mondo dei vivi. Gli si avvicinò, puntellandogli il petto con un dito. Ma TU. Tu per me sei l'unica famiglia che ho. Quella con cui mi va di stare, non data da stupidi legami di sangue. Strinse la mano a pungo, riportandola sul fianco, voleva nascondere il leggero tremore. Pensi realmente che potrei svenderti o anche solo abbandonarti?? Amesoko o chi per lui potrebbe apparirci davanti in questo momento, offrirmi ogni cosa che più desidero, e se in cambio volesse anche solo un tuo capello la mia risposta sarebbe sempre "NO". Avrebbe mantenuto lo sguardo per qualche secondo, prima di dargli una patta energica ma non violenta al braccio, voltandosi e riavvicinandosi in direzione di Du Gu. Ora muoviti, abbiamo tutti bisogno di un po' di aria fresca per schiarirci le idee.

    Avrebbe evitato di incrociare lo sguardo per un po', lasciando che il suo cervello macinasse tutte quelle informazioni. Dopotutto aveva già avuto una reazione sincera, anche se negativa, e sperare di vederlo reagire nuovamente in modo umano per due volte nello stesso giorno poteva essere un po' troppo. Non aveva bisogno di una sua reazione "normale", lo conosceva a sufficienza per capire se il discorso aveva attecchito a seconda della stramberia con cui se ne usciva. Non lo avrebbe cambiato di una virgola. Per quanto Kaji le avesse fatto buona impressione la prima volta che lo aveva incontrato, il suo obiettivo era sempre stato quello di capire come renderlo nuovamente Febh. Era certa che dopo una notte di meritato riposo, lo Yakushi non avrebbe più avuto dubbi sulla sua lealtà.
     
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    Born Again

    XXIV




    Perché non dare soddisfazione allo spirito competitivo di Febh?
    A quel punto era quasi una necessità visto quello che avevano passato, un modo per distendere i nervi quasi.

    Si si certo, nasconditi dietro una percentuale, io vedo delle mancanze qui!
    Mancanze indiscutibili!


    Continuava con tono ironico.

    E poi sia Orochimaru che il suo ripostiglio sono una mezza persona con relativo regno e sono ancora integri, io dico che quel 100% scricchiola come le gambe di un novantenne!
    E poi io ho distrutto il 100% di quelli nemici, gli alleati vanno preservati, eh.


    Annuì leggermente sollevato quando Febh gli riportò il problema di Youkai.

    Ah, bene, quindi non gli hai visto in testa quando usa le catene.
    MEGLIO, molto meglio.
    Comunque non gli toglierei mai la possibilità di un addestramento non avrei problemi nemmeno se imparasse altri modi di sfruttare il vuoto, con te in particolar modo, ho pur detto che ti devo qualcosa del mio stile di combattimento, ma alcune cose le reputo più delicate, non è una questione di volontà, ma di approccio e di sanità a lungo termine.
    Dopotutto per ciò che ho sentito non ha mancato di focus, quindi non è l’obiettivo il problema.


    Lo scambio di vedute su Kaji e Febh proseguì spedito , ma con le difficoltà che aveva previsto.

    Io un tuo capello me lo venderei tranquillamente invece.

    Aggiunse Raizen al termine del discorso di Hebiko che condivideva a pieno.

    Ma Hebiko ha ragione.
    Non abbiamo messo te e lui nel piatto della bilancia, neanche per un secondo abbiamo paragonato un oncia della tua persona con la sua se non per mettere distanza tra di voi, perché nell’economia di questa decisione era totalmente inutile perchè non siete la stessa persona.
    Devi aver frainteso qualche passo del mio discorso, ma intendevo proprio rendere chiaro che siamo stati in grado di scegliere se mandargli o meno tutto all’aria perché non gravati dal dubbio della vostra somiglianza.


    Gli avrebbe dato una pacca sulla spalla, scuotendolo se non per la forza maggiore quantomeno per la massa che bonariamente gli scaricava addosso.

    Kaji fuori di qui non sarà nessuno per me, ne il sensei che mi ha morsicato i talloni mentre muovevo i passi in questo mondo, ne uno scansafatiche a cui badare quando si sente in vacanza… e men che mai un amico.
    Io… non so aggiungere altro, sai che le parole non sono la mia arma migliore, e non posso certo continuare a blaterare su quanta amicizia ci lega, te lo mostrerò, di nuovo, se necessario.
    Il metallo dopotutto si rafforza solo quando lo picchi, no?


    Sorrise, cercando di spingere Febh a fare lo stesso.
    La risposta dei demoni aprì a qualche commento di Febh, che inevitabilmente innescò una risposta da parte di Raizen.

    Mmmmh no, non penso abbiano detto questo, hanno parlato della volpe quando dicevano come trovare quello che interessa a te, non credo siano TUTTI legati alla volpe, quello si, gli altri chissà.
    E smettila di sottovalutare queste cose, durante il combattimento con Ozma un flusso indistinto stava per trascinarti via, cercare qualcosa dentro ad esso non sarà la stessa cosa.


    Amava redarguire il prossimo quando lui tendeva a cacciarsi in guai delle stesse dimensioni.
    La domanda di Youkai fu quella con una risposta di maggior spessore in quanto dava risposte anche ad altri problemi ma soprattutto permetteva di dare uno sguardo ulteriore a quella storia da un ulteriore angolazione.

    Dunque gli Uzumaki avevano realmente quel compito.
    Una prigione di lusso in pratica.


    Era curioso come i due demoni avessero dovuto prendere tempo per dare quella risposta, cosa dovevano valutare due simili entità prima di infliggere una punizione da loro stessi ideata?
    Avevano forse le idee confuse?
    Amesoko sentiva da un intera e lunghissima esistenza il peso della catena sulle proprie spalle, lo conosceva bene, era ben difficile che continuasse il suo operato senza una reale efficacia, possibile che il drago riuscisse a nascondersi e alleviare gli effetti del suo operato sulla catena così come Kaji faceva a sua volta con lui?

    Neanche l’ordine divino è immutato e cristallizzato nel tempo, ciò che oggi incatena un drago domani potrebbe cambiare e trovare un nuovo equilibrio.

    I tre grandi draghi un tempo erano divinità assai più grandi di ciò che erano stati resi dalle catene, per quanto la loro influenza fosse grande e sconfinata nei regni che gli competevano niente toglieva che la catena gli imponesse una restrizione che gli impediva di fare e disfare come meglio credevano ed erano soliti fare. Qualcosa che ad Amesoko non piaceva evidentemente, ma non avrebbe aggiunto altro in merito, sarebbe comunque stato inutile considerato quanta considerazione avevano simili entità del suo parere.
    Avrebbe agito, come suo solito, ed avrebbe aspirato al meglio.
    Intanto Febh parlava con la sua lucertola.

    No as cumprendiu.
    SsSSssiamo malviste dalle altre lucertole da TUTTE le altre lucertole, Nottimanna ha dato vita a tante di noi, per tanto tempo, ssSSssfruttando la morte delle altre lucertole, tante di noi non sono che ombre di visi conosciuti e non possiamo privarcene, una ssSSssfumatura di ciò che eravamo resterà per sempre con noi.
    Per questo siamo mal viste, nasciamo da un sacrificio.


    Quando Febh propose di legarle ad altri contratti scosse la testa.

    Non funziona così.
    Non puoi legarmi ad un altro contratto, appartengo ad un clan diverso, puoi evocarmi perché qualcosa di quasi identico a te ha posto una firma sul NossSSsstro contratto delle ombre, ma non di modificare la natura del contratto che hai già firmato, altre firme compaiono in quello delle lucertole di fuoco e non ssSSsso chi potrebbe evocarmi se finissi lì, come in quello delle lucertole del fulmine.
    E farlo a cuor leggero potrebbe essere un torto assai grande per quei clan.
    Tuttavia non siamo limitate all’inferno, abbiamo una natura singolare che sarà limitata quando ci evocherai, ma il mondo dei vivi non ci è precluso, non è necessario farci uscire con sotterfugi, inoltre appesantiremo troppo la tua ombra, non saresti in grado di muoverti... ma sarebbe bello non dover dimorare qui e dover attraversare la soglia ogni volta… l’inferno non è un gran posto.
    Magari un lago sotterraneo, o un luogo molto buio, non siamo schizzinose: se è vivo fa al caso nostro… Ma un boss sarà necessario così come agli uomini sono necessari i re.


    Concluse con sicurezza.

    Ha ragione Febh, evidentemente queste lucertole sono un po' come i clan dei draghi, quelle di sotto non possono mischiarsi alle altre così semplicemente, la loro natura è profondamente diversa, potrebbe servirti un contratto tutto tuo per includerle tutte, così non faresti ne torti ne modifiche a nessun clan.
    Ah, a proposito, ho trovato la cura per Masamune e il drago che sta sotto Oto.


    Raizen di contrasti tra creature della stessa specie qualcosa ne capiva dopotutto.
    Finalmente, a prescindere da come quegli ultimi scambi sarebbero andati, il gruppo avrebbe potuto guadagnare l’esterno.

    Hebiko, stai un pò da me?
    Non mi vedranno in amministrazione almeno per una settimana, le ferie le do io, e mi merito di darmele.


    L'esterno li accolse come un male che li abbandonava dopo una lunga sofferenza, niente di ciò che avevano visto era dimenticabile, ma quel sollievo avrebbe aiutato a rimuovere le parti più spiacevoli.
    Aria nuova gli invase i polmoni, nacque una seconda volta.




     
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    Il vero Sovrano dell'Oltretomba

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    Le ultime parole dell'Oni crearono solamente più confusione nella mente di Youkai. Fortunatamente fu una cosa veloce, poichè il Sognatore sembrava aver fretta di scacciarli da lì prima che combinassero chissà cosa.

    Quando si riunirono al resto del gruppo, i due Jonin ebbero modo di "litigare" tra loro per la decisione di Febh di fargli da sensei, anche se era difficile prenderli seriamente. Se posso... Ma niente, i due erano troppo impegnati a decidere quale villaggio lo avrebbe potuto istruire meglio. Se non altro ascoltandoli poteva capire quali fossero i punti di forza di entrambi i punti di vista: gli piaceva lo spirito di protezione e la disciplina del Fuoco, mentre dalla parte del Suono non disdegnava l'idea di libertà e concentrazione. Tuttavia sembrava avessero aggiunto un accordo alla fine. Mi piace l'idea di andare a trovare Febh. Ma porterò con me i miei fumetti. Non disdegnava per niente l'idea di esplorare a modo gli altri villaggi, e poi Oto come villaggio accademico era sicuro. Certo Raizen gli aveva raccontato le peggio cose a riguardo, e di certo prima di farlo partire gli avrebbe ricordato di non fare questo e di non andare da quella parte, ma si sarebbe fidato del suo sensei. Forse una delle scelte peggiori.

    Non si sarebbe intromesso oltre nella faccenda Febh-Kaji. Ancora li vedeva solamente come due metà (lui non aveva ricevuto i ricordi della Gemma) e non conosceva a fondo le loro differenze, se non quel poco che aveva potuto vedere quando ancora erano di fronte ad Amesoko. Forse avrebbe avuto modo di approfondire durante il suo addestramento ad Oto, anche se percepiva che Febh fosse una persona che aveva difficoltà ad esprimere i propri sentimenti. Ma Yato era lo stesso (anche se detestava Youkai) e si era ripromesso di trovare il modo di farlo aprire almeno un po'. Magari ci sarebbe riuscito anche con lo Yakushi.


    Ascoltò le domande e risposte dei suoi compagni di team, lamentandosi solamente quando venne di nuovo preso di mira. Oh andiamo, i miei ricordi non possono essere peggiori di quelli di un Demone. Dal tono di voce non ci credeva nemmeno lui, era più una speranza.

    Tutti loro avevano avuto risposte più o meno criptiche, ma perlopiù comprensibili. La sua... per qualche motivo suonava strana. Certo, poteva essere il rifiuto di accettare che la risposta fosse semplicemente "loro fanno un favore ad Amesoko, ma quel favore gli è comunque inutile, è un capriccio". Allora perchè la Ribelle aveva fatto tanto pur di liberare parte di loro? E perchè Kirie insisteva con tutta sè stessa che non doveva andare al Tempio per alcun motivo? Certo, non poter uscire dal Tempio non era sicuramente l'ideale... Ma tutto fino a quel momento lo aveva convinto che qualcosa di terribile fosse nascosto all'interno, e d'improvviso non era nulla di che? ...Voi due lo state forse difendendo? Oppure... Amesoko è riuscito a manipolarvi e farvi credere che la sua Catena non andrà a minare l'equilibrio? Di tutto il gruppo, forse il più inaspettato a poter reagire in quel modo era proprio lui. Non li stava provocando, il suo volto era serio e sincero. La sua non era mancanza di rispetto, ma serio dubbio nei confronti di quelle entità che, a loro dire, tutto vedevano e tutto sapevano. Se la Ribelle... Se io ho liberato parte degli Uzumaki da quel tempio, forse sapevo sia che quelle anime erano schiavi controllati dal Drago, sia che quella catena era un pericolo. Eppure voi potete dire con certezza che non è così? Che quello è solo un misero capriccio? Sospirò, come arreso. Non importa. Grazie per il vostro tempo, ma temo non abbiate le risposte che cerco. Si sarebbe voltato, riavvicinandosi al suo gruppetto, un'espressione delusa ma non sorpresa. Avrebbe solamente tirato la manica di Raizen, attirandone così l'attenzione. Tu sei il Signore dei Draghi, magari potremmo chiedere a uno di loro se sa qualcosa di questa storia. Ci sperava poco, ma a quel punto era quasi una sfida. Se quei demoni non erano riusciti a rispondere, a suo parere, a qualcosa di così semplice, le avrebbe cercate da solo quelle risposte. Aveva già liberato parte degli Uzumaki una volta, li avrebbe liberati di nuovo, era una promessa.
     
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