No... non poteva trattarsi di un ricordo. Quel che stava vivendo, che stava sentendo e percependo era troppo distante, troppo diverso dalla “normalità” a cui era abituato il Lupo. Un sogno, forse?
Il ragazzo sbucato dal cancello del villaggio iniziò a chiedere insistentemente al ninja di Ashina conferme sull'identità di quell'aborto di animale, il tutto contornato da un evidente gesticolare delle mani, quasi come se considerasse il Lupo non perfettamente capace di comprendere la sua lingua. Per tutta risposta l'Ōkami rimase in silenzio, ignorando l'insistenza dello strano tipo, limitandosi a guardarlo con una faccia perplessa.

Amico... ma che ti sei drogato?

Droga? In effetti, tecnicamente, il Lupo faceva uso di sostanze: confetti derivanti dal tempio Senpou sul monte Kongo. Quei monaci depravati chiusi in quel posto erano riusciti a confezionare delle pasticche capaci di migliorare notevolmente le prestazioni fisiche degli utilizzatori. Tuttavia, ora come ora, purtroppo, il Lupo non ne possedeva. Il ragazzo dagli strani capelli evidentemente la pensava in maniera diversa o aveva conosciuto solo altri tipi di uso di sostanze. Avendo notato la mancanza del braccio sinistro da parte diell'Ōkami, egli alludeva in qualche modo a un collegamento tra la mancanza dell'arto e l'uso di droga. Se quella era una velata richiesta, il Lupo avrebbe condiviso volentieri i suoi confetti. Si frugò velocemente le tasche. Trovo solò l'incarto vermiglio di un confetto di Ako. Decise di mostrarglielo.

Tieni. È l'involucro di un confetto di Ako: migliora le capacità offensive di chi lo ingerisce. Semmai dovessi trovarne uno, ora saprai riconoscerlo. Sono prodotti solo al tempio Senpou.

Le vicende avevano cominciato a prendere una strana piega. Se da una parte quel ragazzo non aveva idea dell'anno a cui faceva riferimento il Lupo, il Lupo stesso tuttavia non aveva mai sentito nominare né questo villaggio di nome Kiri che aveva di fronte né questa fantomatica guerra Cremisi. Mentre nuovi dubbi assalivano i suoi pensieri, lo sguardo dello shinobi seguì la direzione indicata dalla mano del suo interlocutore: un grande simbolo svettava intagliato sul cancello... quattro onde, posizionate due in alto e due in basso. Era lo stesso simbolo che aveva visto sul coprifronte delle guardie del molo.

Tu chi diavolo sei?

Credo di essermi perso. Non sono di qui. Scolpisco Buddha al Tempio in Rovina nei pressi di Ashina. Immagino che tu non sappia nemmeno cosa sia Ashi...

Non che mi interessi troppo, alla fine. Andiamo.


il Lupo non ebbe il tempo di finire la frase. Si ritrovò a terra, preso per il mantello, trascinato da quello che fino ad un momento fa sembrava un tranquillo personaggio. La velocità e la forza della sua presa furono strabilianti. Tra tanti dubbi, poco ma sicuro, quello non era di certo un ragazzo normale. Anche lui, il suo assalitore, doveva essere uno shinobi. Inutile dimenarsi, inutile urlare, il Lupo sapeva che sarebbe servito a poco. Inoltre, non aveva percepito intenti lesivi nei suoi confronti.
Cominciò a parlare, il Ciuffo Albino. Spiegava al Lupo che la capra ricercata apparteneva ad un certo suo amico, consigliere e sciamano del villaggio, e che se non fosse riuscito a portarla indietro sarebbe stata una gran seccatura. Non solo, il Lupo avrebbe dovuto aiutare a recuperare l'animale. Fu subito chiaro che non si trattava di una richiesta. Il Lupo non parlò, ma fece un segno d'intesa con lo sguardo al suo “rapitore” per fargli capire che non si sarebbe opposto alla cosa. A quel punto il ragazzo lasciò la presa e l'Ōkami tornò a camminare con le sue gambe.
Chi era il grassone in mutande? Lo shinobi d'Ashina era abbastanza sicuro di avergli sentito dire che quella capra fosse la sua. Un ladro, forse? E a ripensarci inoltre quel tizio assomigliava incredibilmente ai membri delle truppe Taro, solo meno imponente.

Ah, a proposito, io sono Akira Hozuki.

Akira Hozuki? No... un ninja non dovrebbe mai rivelare la sua vera identità. Ciuffo Albino. Questo appellativo continuava a balenare in testa all'Ōkami dal primo momento che aveva visto l'Hozuki. Il Lupo decise di getto che si sarebbe rivolto in questo modo allo shinobi dalla chioma blu così particolare. Non avrebbe mai chiamato un altro ninja con un nome da civile o, peggio, da samurai.

Io non ho un nome. Sono conosciuto dalle mie parti con gli appellativi di "Lupo" o "Sekiro". Aggiunse il Lupo... e se come penso sei uno shinobi, nemmeno tu dovresti averlo. Ciuffo Albino. Sì, ti chiamerò così d'ora in poi.

[…]

I due arrivarono infine dove il Lupo aveva per la prima volta avvistato capra e grassone. I segni del loro passaggio erano chiaramente visibili nella vegetazione circostante.
Ciuffo Albino sembrava sapere chi fosse il rapitore di capre. Il ninja di Kiri riprese ancora una volta a trascinare il Lupo per il mantello. È proprio necessario? Borbottò il Lupo.

[…]

Una grande fattoria. Questo lo scenario che i due ninja di diversa provenienza si ritrovarono di fronte. In particolare risaltarono ai loro occhi una casa di due piani ed un fienile. A tutto ciò si venne a sommare, distinguendosi a poco a poco dal rumore di fondo dell'ambiente, un belare di capre. In quelle strutture dovevano essere ammassati miriadi di animali brucanti.

Dobbiamo dividerci: infiltrazione ninja di livello assoluto. Missione di grado S++: recuperare la capra e filarcela. Casa o fienile?

Ciuffo Albino vuole dividersi? E sia.

Casa!

Una fitta nebbia avvolse tutta la zona, dopo che Ciuffo Albino eseguì una strana tecnica che il Lupo non aveva mai visto. Di fatto nessuno avrebbe potuto scorgere nulla a più di un metro e mezzo di distanza. Il piano era semplice: l'Hozuki sarebbe andato verso il fienile, il Lupo si sarebbe diretto alla casa. Il ninja di Kiri propose inoltre un modo per avvertire il compagno quando eventualmente uno dei due avesse trovato la bestia ricercata: essenzialmente belare.

Ci è o ci fa?

Cosa? Scordatelo. Non belerò mai come una capra. Farò un fischio. Tu, se vuoi, bela pure. Il ninja di Ashina non era tipo dalla facile ilarità, ma sta volta un accenno di risata spasmodica fu chiaramente visibile sul suo volto, nonostante la nebbia accecante.

[…]

Ciuffo Albino si era volatizzato. Ora il Lupo era solo, ed era a circa 20 metri dalla casa. Prima di partire all'infiltrazione, egli chiuse gli occhi, cercando di visualizzare nella propria mente i dettagli della struttura che aveva visto prima della tecnica dell'Hozuki.

Una piccola staccionata... ed oltre questa, la casa. La luce proviene solo dal piano terra, quindi questo significa forse che al primo piano non c'è nessuno? Due finestre per ogni lato della casa ed un tubo di scarico tra piano terra e primo piano sul lato sinistro dell'abitazione. Potrei usarlo per arrampicarmi di sopra... ma con un solo braccio e con le mie attuali condizioni non so quanto sarebbe fattibile. Inoltre, anche se riuscissi ad arrivare al primo piano dall'esterno, non è detto che riuscirei ad aprire le finestre senza dover rompere i vetri e quindi attirare l'attenzione... rompere i vetri ed attirare l'attenzione... ok ho deciso.

Il Lupo si accovacciò e si mise in movimento coperto dalla nebbia magica. Scavalcò velocemente la staccionata d legno, stando sempre attento a restare quanto più possibile vicino al suolo e a non fare nessun tipo di rumore. Oltrepassato il banale ostacolo, il Lupo, ricordando le distanze, stimava essere ancora lontano dalla casa di circa cinque metri. Dalla sua posizione ora poteva distinguere le finestre, in particolare quelle del lato sinistro, dove era diretto. A poco a poco, attraverso i vetri, si rese distinguibile una sagoma, che diventava ogni istante sempre più chiara e più grossa... la sagoma di un grassone in mutande dotato di clava: era proprio il tizio nerboruto che aveva avvistato sulla strada per Kiri. Il Lupo si acquattò ancor di più al terreno, ed iniziò a strisciare, sfruttando l'erba eventualmente presente per rendere più difficile la sua individuazione. Raggiunse così una delle finestre del piano terra sul lato sinistro della casa, proprio vicino al tubo di scarico. Si sedette al suolo, al di sotto del bordo inferiore dell'infisso, evitando accuratamente di esporre al di sopra di esso qualsiasi parte del suo corpo in modo tale che non fosse visibile attraverso il vetro. Non c'erano molte alternative: doveva rischiare.

Peccato! Un confetto di Gaichin ora sarebbe stato perfetto...

Sempre rannicchiato per terra, il ninja di Ashina si allontanò di un metro dalla parete, prese una pietra dal suolo e la lanciò contro la finestra. Calibrò la forza del lancio in modo da non far rompere i vetri della finestra, ma tale che avesse fatto abbastanza rumore da attirare l'attenzione. In realtà anche se i vetri si fossero rotti, le cose sarebbero cambiate ben poco per lo shinobi. Dopodichè il Lupo, riaccostatosi alla parete al lato della finestra, avrebbe aspettato di sentire l'avvicinarsi dello sconosciuto verso l'origine del rumore da lui prodotto e, a quel punto, avrebbe girato l'angolo, sempre mantenendosi al di sotto dei vetri delle finestre, e velocemente, con l'aiuto della nebbia, sarebbe sgusciato dentro la casa, dalla porta principale, richiudendola senza far rumore al suo passaggio. A quel punto avrebbe cercato riparo dietro il mobilio, una parete, un divano o qualsiasi cosa che, all'interno dell'abitazione, avesse potuto nasconderlo alla vista, mentre il grassone sarebbe stato ancora occupato a controllare la finestra.

Se per qualche motivo le azioni compiute dal Lupo non fossero andate in porto ed il ninja fosse stato avvistato, fuori o dentro la casa, il Lupo si sarebbe tenuto a debita distanza dal grassone in mutande, che ricordava aver sentito dire di chiamarsi Akihiko, ovvero avrebbe cercato di mantenere in ogni momento una distanza di almeno 10 metri tra lui ed il suo avversario. So che hai rubato una capra. Preferirei non farti del male. Ridammela. Avrebbe detto in tono fermo.

"Casa!" Con questa semplice parola il Lupo di Ashina aveva segnato il percorso della vicenda. Chissà cosa sarebbe successo se il ninja avesse scelto il fienile... se lo chiedeva, il Lupo...

Il piano del Lupo era andato a segno. Il grasso ladro di capre c'era cascato: imprecando, egli si avvicinò dritto dritto alla finestra rotta. Questo lasciò all'Ōkami la possibilità di sgattaiolare furtivamente verso la porta principale dell'abitazione. Fu così che a sua volta il Lupo cascò in una trappola: la porta dell'abitazione era collegata ad un campanello che cominciò a suonare senza sosta appena il ninja oltrepasso l'uscio. Una marea di grasso in mutande si catapultò all'istante verso il Lupo.

ALLORA VE LE STATE CERCANDO!

Prima che quella montagna umana di adipe, praticamente nuda come mamma l'aveva fatta, potesse arrivare al ninja di Ashina, quest'ultimo comunque fece in tempo a capire in che razza di ambiente si trovasse: lo sporco ed il disordine erano i sovrani di quella casa. Pentole, stoviglie e piatti luridi erano dappertutto in quello che sembrava essere un salone con angolo-cucina associato. Per di più un interessante ecosistema era cresciuto col tempo nell'abitazione, laddove in ogni angolo potevano essere individuate diverse specie di insetti e scarafaggi, ognuna delle quali reclamava il suo pezzettino di salone/cucina dove proliferare. Unica parte interessante per quanto riguarda l'arredamento era un divano a due posti di un verde ormai quasi del tutto sbiadito.

TU!? SEI STATO TU A SPACCARE LA MIA FINESTRA! Tork ti distrugge

Tork? Non mi sembra di aver sentito questo nome poco fa...

So che hai rubato una capra. Preferirei non farti del male. Ridammela.

Quella è la mia capra! Era lì da sola nella palude! Mi prenderò io cura di lei! Lei e le mie altre capre sono la famiglia di Tork!

Non c'era modo di parlare ulteriormente. Certi uomini non cercano qualcosa di logico come i soldi, non si possono comprare né dominare, non ci si ragiona né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mon ... no, quella è un'altra storia. Certe persone a volte si meritano solo una bella lezione. Ecco, meglio. Qualcosa del genere frullò nella testa del Lupo. Egli si era mantenuto lontano dalla violenza fino a quel momento, ma ora avrebbe ridato fondo alle arti shinobi apprese da suo padre il Gufo.

“Tork” con un impressionante rapidità rispetto alla sua stazza percorse la distanza che lo separava dal Lupo. Dopodichè egli sfoderò una poderosa cinquina in direzione della testa dell'Ōkami. Una mossa potente ed efficace, peccato che il suo esecutore fosse partito da una considerevole distanza rispetto al suo bersaglio. Ciò consentì al Lupo di ritrovarsi più che pronto nel momento che “Tork” sferrò il colpo. Al lupo bastò abbassare la testa e chinarsi in avanti per schivare quello schiaffo micidiale. [Slot Difesa I]

A questa mossa “Tork” fece seguire poi un'azione inaspettata: un colpo di pancia, potente e rapido, che prese del tutto in contropiede il Lupo di Ashina. A quel punto non c'era modo di evitare l'impatto con l'addome globoso del suo avversario. L'unico modo era respingerlo.

Simulacro di Spine! [Nota]

Simulacro di Spine - Marin Jizou
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Nessuna (0)
L'utilizzatore può rendere i propri capelli molto resistenti, trasformandoli in una difesa resistente ed efficace, in grado di proteggere e danneggiare l'avversario. I capelli avvolgeranno completamente l'utilizzatore e concederanno una protezione di potenza pari a 15. La coperta di capelli risulterà dannosa per qualsiasi attaccante, che subirà un danno di potenza 5 se toccata la coperta di spine a mani nude.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
Sottotipo: Supporto
(Consumo: Medio)
[Da studente in su]

I capelli del Lupo crebbero in un istante assumendo la forma di spine appuntite che avvolsero l'intero corpo del ninja. Se “Tork” avesse portato a termine la sua panciata, avrebbe incontrato una difesa ardua da abbattere e allo stesso tempo una pericolosa contromossa. [Slot Tecnica I]

Era arrivato ora il momento di attaccare. Il Lupo sguainò il suo Dadao con l'unico braccio che aveva [Slot Gratuito Istantaneo] e tentò di infilzare il suo avversario, probabilmente ancora stordito dalla sua precedente tecnica difensiva, all'altezza della vita, assestando il colpo di traverso, per poi ritirare la lama, se il colpo fosse andato a segno, come a voler squarciare l'addome dell'avversario. [Slot Azione I]

Il ninja di Ashina non era di certo un tipo robusto e ben piazzato, ma era uno shinobi agile e forte. Per questo il Lupo sapeva che in un corpo a corpo diretto non avrebbe fatto una buona fine. Quindi egli si sarebbe allontanato dopo aver eventualmente inferto il suo colpo di sciabola. Infatti qualsiasi fosse stato l'esisto del suo colpo di lama trasverso, il Lupo sarebbe scattato in direzione delle scale che all'angolo opposto del salone conducevano al piano inferiore, distanziandosi di 6 metri dal suo avversario. [Slot Azione II]

E così era iniziata: la lotta per la capra sbilenca di Kiri che, in caso di fallimento, avrebbe fatto passare un brutto quarto d'ora a Ciuffo albino di fronte al suo amico sciamano.

Alla fine di tutto questo, voglio proprio vedere che faccia ha questo “sciamano” di Kiri che ha per destriero una capra sbilenca.

Proprio mentre il ninja di Ashina si stava preparando a fronteggiare la carica, con schiaffo annesso, del suo avversario, ecco apparire dal nulla la figura del suo compagno di missione, in posizione meditativa, proprio la stessa che era solito assumere il Lupo, in preghiera, di fronte ai tanti idoli del Buddha sparsi per la sua terra.

Giovane shinobi, adesso è l'ora. Io sono lo spirito della tua luce guida, ascoltami!

Cosa? Uno spirito? Gli spiriti di samurai e ninja, sotto forma di illusioni, errano per tutta Ashina, ma quelli non sono certo spiriti amichevoli...

E poi c'era lei... la Monaca Corrotta. Un fremito di terrore percorse il ninja, per un solo secondo, al ricordo della battaglia contro lo spirito dell'immortale guardiana del Palazzo della Sorgente davanti all'ingresso della Grotta Nuziale. Un sussurro... la monaca Yao...

Senza accorgersene, il Lupo si mise all'istante a comunicare con lo “spirito”, proprio mentre schivava il ceffone di “Tork”.

Se sei davvero uno spirito benevolo seguirò la tua guida... ma se sei un lurido Guerriero Schichimen sotto le false sembianze del mio compagno, giuro che non ti farò uscire di qui... Se solo avessi i Coriandoli Divini...

Anche il grassone “Tork” era rimasto colpito da quella apparizione, e come il Lupo, rivolse parole alla presenza “mistica”.

FINISCE DI SPACCARE LA FRONTE A LUI E POI PASSO TORK PASSA A TE!

Da un certo punto di vista, ad uno spettatore esterno, sarebbe parso quasi, ironicamente, che i due sfidanti adesso fossero sul punto di coalizzarsi contro quell'apparizione. Tuttavia, subito dopo eventuali dubbi sulla sua natura benevola, almeno per l'Ōkami, chiunque sarebbe stato sicuro della fazione per cui parteggiava quello “spirito”, date le parole che seguirono – parole di incitamento e consiglio – rivolte al ninja da un braccio solo:

Adesso stai attento e combatti, il futuro del mondo così come lo conosci dipende da te... E dalla capra di Sanjuro! Spero che gli effetti della droga siano passati, mio giovane shinobi dal braccio monco. Ma adesso recupera la concentrazione prima che il grassone ti spalmi sul muro.

Ed il Lupo sembrò aver fatto buon uso dell'incoraggiamento. Infatti, dopo aver schivato agilmente il ceffone del grassone, la panciata successiva fu respinta perfettamente dal Simulacro di Spine, che oltre a difendere il Lupo, infierì anche danni a “Tork”.

AAARGH! A TORK FA MALE!

Numerose ferite da punta sanguinanti tappezzarono l'addome del ladro in mutande, mentre egli poggiava un'enorme mano su di esse per fermare in qualche modo l'emorragia in corso.
Fu così che il Lupo cercò di approfittarne per tranciare di netto la pancia del suo avversario con il suo Dadao, ma questi riuscì comunque a schivare l'attacco eseguendo un impressionante salto all'indietro. Il Lupo rimase alquanto sorpreso di quella mossa: era già la seconda volta da quando era iniziato lo scontro che “Tork” eseguiva sorprendenti gesti atletici che contrastavano col suo fisico e la sua stazza.

In un lampo l'Ōkami pensò alla strategia successiva ed arrivò alla conclusione che continuare ancora col corpo a corpo non sarebbe convenuto. Egli cercò perciò di allontanarsi da quell'addome globoso e così facendo...

Cosa fai!? Cosa fai?! Non distrarti! Mai distrarti! Non perdere tempo! .... AAAAARGH!

… cadde in un grosso errore. Le lamentele dello “spirito guida” furono seguite da un urlo stridulo che suggellò per sempre l'accaduto. E quello che accadde fu che “Tork” fece tesoro dell'allontanamento del Lupo, per prendere dalla cucina una sporca pentola e scagliarla a grande potenza contro la testa del ninja senza un braccio, proprio mentre era ancora in movimento, a metà strada tra lui e le scale dall'altra parte del salone.

Il ninja di Ashina non fu in grado, stavolta, di schivare efficacemente quel colpo. L'unica risposta che poté dare fu quella di spostare corpo e testa verso la sua destra, quel tanto che bastò per evitare che la pentola colpisse la sua scatola cranica, ma non abbastanza per evitare che essa colpisse la spalla del suo braccio monco, causandogli una significativa contusione. [Slot Difesa I] Riflessi 100
Resistenza 100
Ferita Quasi Leggera spalla sinistra

Ma non finì lì. Mentre lo “spirito” dalle sembianze di Ciuffo Albino incitava il Lupo, “Tork” si era già munito di una enorme clava e con versi gutturali si diresse a gran balzi verso di questi. Egli tentò di colpire nuovamente la testa del Lupo con un gran colpo di mazza discendente. Anche stavolta, sebbene con la spalla indolenzita, l'Ōkami non ebbe difficoltà a leggere i movimenti del grassone in mutande, per il semplice motivo che egli aveva di nuovo sacrificato la prontezza dell'assalto per effettuare un attacco caricato dopo una corsa da lunga distanza. Fu quindi semplice per il Lupo effettuare uno scatto laterale e far sì che quella clava gigante potesse tagliare solo l'aria. [Slot Difesa II] Riflessi 100
Resistenza 100

A quel punto il Lupo si trovava sul lato sinistro del grassone in mutande e, approfittando dello sbilanciamento anteriore che questi probabilmente avrebbe subìto a causa della pesante clava dopo aver mancato di netto lo shinobi di Ashina, egli avrebbe riprovato il colpo effettuato in precedenza: nuovamente il Lupo avrebbe cercato di affondare di traverso il suo Dadao nella parte laterale dell'addome dell'avversario per poi ritirarlo linearmente con l'intenzione di squarciarglielo. [Slot Azione I] Potenza 15
Forza 100
Velocità 100 Dopodichè, a prescindere dal risultato del suo affondo trasversale, ruotando il Dadao verso il basso, egli avrebbe tentato di apportare una sciabolata dal basso verso l'alto lungo il piano sagittale del corpo del nemico, come a volerlo dividere in due. [Slot Azione II] Potenza 15
Forza 100
Velocità 100 Infine il Lupo avrebbe terminato il tutto tentando una mossa tipica del Tempio Senpou, il "Colpo di Preghiera": rimanendo con il Dadao ruotato verso il basso per mantenere libero il palmo della propria mano, ed utilizzando Emblemi Spiritici, avrebbe potuto appunto caricare il palmo di forza spirituale per potenziare il colpo, che sarebbe stato diretto contro il naso rasposo del proprio oppositore con l'intento di spaccargli il setto nasale e quindi metterlo fuori gioco. [Slot Azione III] Potenza 10
Impasto Mezzo Basso
Forza 150
Velocità 100
*leggi le note nella tabella riassuntiva più sotto per specificazioni sul "colpo di Preghiera"

Ehi tu, Spirito Guida! Ho terminato gli Emblemi Spiritici, se ne hai ancora credo sia arrivata l'ora che me ne passi un po'! Posso pagare comunque, dovrei avere ancora qualche Sen nelle tasche...

Lo scontro si era fatto più che mai serio e all'improvviso le sorti dello stesso si erano rivolte dalla parte del grosso zotico in mutandoni. Mentre quello “spirito” continuava ad incitare il Lupo, certo di quando in quando anche abbastanza fastidiosamente, “Tork”, dopo aver eseguito alcuni strani sigilli con le mani, fece spuntare dal nulla uno strato di terra molto dura e resistente che ricoprì il busto ed ogni zona del proprio corpo presa di mira dalle sciabolate del ninja di Ashina.

Oh dannazione! Sa usare il chakra anche quel grassone! Sei nei guaiiiii

Tonante e di schiocco lancinante fu il rumore dell'impatto del metallo del Dadao contro quella protezione di terra e improvvisamente...

Ragazzo, ti devi dare una svegliata! Fai qualcosa! Ma cos'èèèèèèè?

… la lama dello stesso si spezzò proprio in due parti al suo centro. Fu uno shock improvviso per il Lupo... perdere la sua arma principale era qualcosa che non aveva proprio messo in conto. Tuttavia, forse troppo impegnato a realizzare la tecnica, “Tork” non fece caso al successivo e veloce “Colpo di Preghiera” dell''Ōkami. Esso impattò con violenza sul naso dell'avversario, presumibilmente rompendoglielo, con la conseguenza che sangue di grassone fuoriuscì dalle sue narici, inondandogli la faccia ed in parte schizzando anche sul volto del Lupo.
Ecco però che la clava di “Tork” era già pronta a vendicare il suo naso rotto. Mentre ancora il palmo del Lupo doveva essere ritirato completamente verso il corpo dello shinobi per assumere una posizione di difesa, l'arma del suo avversario venne brandita con furia trasversalmente contro il costato sinistro dell''Ōkami. Non c'era tempo per schivare, non c'era tempo per deviare. Non aveva Emblemi Spiritici a portata di mano ed il colpo era rapido e vicino. Nonostante lo shinobi dell'Erede Divino avesse cercato di contrarre muscoli e volontà per resistere all'attacco, il colpo di clava si abbatté senza freni sul fianco del Lupo, togliendogli il fiato per un attimo e forse rompendogli qualche costa. [Slot Difesa I] Impasto Bassissimo
Riflessi 100
Resistenza 125
Ferita Mezza Leggera fianco sinistro A malapena il ninja riuscì a sentire la risposta che lo "spirito” gli diede alla sua richiesta di Emblemi Spiritici.

La tua risorsa è il chakra! E' quella la tua energia! Energia fisica ed energia mentale, fuse in una unica fonte nel tuo corpo!
Sfrutta questa tua energia, cerca di focalizzarla, e poi convogliala dove hai bisogno! Puoi rendere i tuoi muscoli più forti, più elastici, più veloci, più resistenti! Oppure sfruttalo per utilizzare delle tecniche, proprio come ha fatto quel ciccione lì!


Chakra... essenzialmente sta parlando di Emblemi Spiritici che posso sfruttare a mio piacimento...

IL NASO DI TORK! IL NASO DI TORK ERA BELLO!

L'offensiva da contrastare non era però ancora finita. Alla micidiale spazzata al costato, “Tork” fece seguire prima un colpo dall'alto verso la spalla destra del Lupo e poi un colpo in diagonale contro il busto.

Usare il chakra...

Il Lupo tentò di incanalare le sue energie negli occhi, nella vista, nella percezione di quei colpi. Sebbene così vicini e veloci, cominciò a vedere i movimenti dell'avversario più chiaramente e lentamente, permettendogli di schivare il primo colpo diretto contro la spalla, ruotando il corpo di 90°, così che la clava di "Tork", ancora una volta, si ritrovò a tagliare l'aria. [Slot Difesa II] Impasto Mezzo Basso
Riflessi 150
Resistenza 100

Per quanto riguarda il secondo colpo diretto contro il busto, avrebbe sfruttato una strategia simile a quella precedente del suo avversario. Sacrificare la difesa in favore di un attacco a sorpresa. Così il Lupo andò incontro alla batosta, potenziando anche il busto con quella energia che sentiva dentro e che credeva fosse il “chakra” a cui si riferiva lo “spirito”, e immediatamente dopo avrebbe proseguito mirando ancora una volta al naso del suo nemico con il solito “Colpo di Preghiera”, cercando di apportare ulteriore danno ed ulteriore spargimento di sangue sulla faccia di “Tork” in modo da rendergli difficoltoso l'uso della vista a causa dell'emorragia. [S&M - SD III & SA I] Slot Difesa III:
Impasto Mezzo Basso
Riflessi 100
Resistenza 150
Ferita Mezza Leggera Busto

Slot Azione I
Impasto Mezzo Basso
Potenza 10
Forza 125
Velocità 125 Il torace del Lupo sembrava scoppiare, ma avrebbe resistito... avrebbe resistito se ciò significava riuscire a riportare lo scontro dalla sua parte.

A questo punto rimanere ancora così vicino al suo avversario, con la sua arma principale ormai distrutta e con l'handicap delle importanti ferite riportate, non sarebbe stato saggio. Il ninja di Ashina quindi, approfittando dell'eventuale stordimento e/o accecamento di “Tork” dovuto all'ulteriore colpo che egli aveva tentato di portare alla sua “proboscide”, avrebbe fatto un balzo all'indietro e si sarebbe allontanato dal grassone di 6 metri, stavolta però non dandogli più le spalle, ma mantenendo sempre la fronte e la visuale rivolta verso di lui [Slot Azione II], e, contemporaneamente, giunto a una distanza di 5 metri e rimanendo in movimento, avrebbe lanciato due shuriken contro il suo torace. [Slot Azione III] Potenza 5 per shuriken
Forza 100
Velocità 100

Il ninja di Ashina ansimava. Chi lo avrebbe mai detto?! Eppure, sembrava che le abilità di colui che era stato in grado di sconfiggere il guerriero più temuto di Ashina, Lord Isshin, adesso si fossero volatilizzate nel nulla...

Lord Kuro... mi dis... pia...ce.

O per tutti i kami! Speriamo che i funghetti che ti fai ti aiutino a supportare il dolore! Spaccagli il muso! E non morire! Non per forza in quest'ordine!

In situazioni di pericolo, l'ipotalamo attiva, in una frazione di secondo, il sistema nervoso simpatico. Dalle terminazioni nervose dei vari rami post-gangliari, sparse in tutto il corpo lungo i visceri, fuoriescono vescicole ripiene di noradrenalina. Tra questi visceri vi sono anche le ghiandole surrenali, che vengono stimolate ad inondare il circolo sanguigno di adrenalina, la gemella più potente della noradrenalina. Dopodichè queste molecole fanno il resto. La frequenza e la forza di contrazione cardiaca aumentano, il circolo sanguigno si costringe verso i visceri splancnici e si dilata verso cuore, muscoli, cervello e surrene, i polmoni e le vie aeree si aprono, l'aggregazione piastrinica si potenzia, si suda, la pupilla si dilata, la glicemia s'innalza. Questi solo alcuni degli effetti dell'attivazione simpatica, ma è a livello cerebrale che le cose si fanno ancora più particolari: l'attenzione schizza alle stelle, i centri di processazione del dolore vengono inibiti, mentre, contemporaneamente, l'influenza di amigdala e sistema limbico si fa strada nella coscienza fino a prenderne il controllo: in altre parole, paura. Si innesca una risposta di “attacco o fuga” che, se controllata, è sicuramente utile alla sopravvivenza, ma se lasciata libera di spadroneggiare, può compromettere le prestazioni, soprattutto quelle di un guerriero, di un soldato, di uno shinobi... di chi lotta, insomma, per vivere un un giorno, un'ora, un secondo in più del suo avversario.

Tutto questo stava succedendo, all'improvviso e senza accorgersene, nel corpo del Lupo. Certo lui, ovviamente, non sapeva nulla di noradrenalina, surrene, sistema limbico, tuttavia sapeva che una sensazione così intensa, in tanti anni di scontri, non l'aveva mai provata. Tale premessa ci spiega però molto bene come e perchè successero le cose che seguirono, come e perchè nacquero nel ninja di Ashina i pensieri che seguirono: la clava di "Tork" si abbatté dritta contro il costato dello shinobi pellegrino, ma questi sembrò quasi non accorgersene, ed, anzi, lo shinobi rispose al grasso zotico rompendogli definitivamente il naso per poi allontanarsi e scagliargli due shuriken che infilzarono il suo addome.

Il mio naso... Sigh... IL MIO NASO! FA MALE! NON VEDO.. Tu... TU... ADESSO TORK TI DISTRUGGE!

La stanchezza era ormai palpabile. Il dolore lo era di più, ma in qualche modo era nascosto ed ovattato dentro di lui. Lo shinobi immortale era morto una miriade di volte durante le sue avventure: trafitto, pugnalato, colpito da frecce e proiettili, ustionato con fiamme o elettricità, col collo spezzato, cadendo da rupi o cime di alte torri. Era sempre tornato in vita, per fortuna o per sfortuna. Nonostante tutto, senza esitazioni il ninja dell'Erede Divino si era ogni volta diretto alla sua prossima battaglia e alle sue prossime uccisioni, perpetrate da lui o su di lui. Questa volta no. Questa volta c'era qualcosa che il forestiero senza braccio sentiva, provava, percepiva: paura appunto! Una sensazione forse diversa dal Terrore dei Senza Testa o dei Guerrieri Schichimen? La paura di non farcela e di non ritrovarsi di nuovo in piedi dopo un eventuale colpo che avrebbe mandato sotto terra chiunque altro. Strano! Eppure, non molte ore prima – ore? Quanto tempo era passato da quando aveva lasciato il Tempio in Rovina? – il suo desiderio sembrava essere proprio quello: mettere un punto ad una esistenza senza fine che era diventata, da quando il suo signore se ne era andato per sempre, ormai anche senza scopo. Era per questo forse che aveva conservato per tutto quel tempo, nascosta nel Tempio, la Lama Mortale: adesso lo capiva...

Cavolo il ciccione è resistente, eh? Comunque non so se hai fatto bene a subire quel colpo... Lui sta messo male... Ma te sei uno straccio... Senti secondo me... Uhm...

Le parole dello “spirito guida”, come fulmini a ciel sereno, destarono il Lupo dalle sue riflessioni, indotte, come mai prima, da quella nuova sensazione che gli strisciava lungo la schiena.

E' arrivato il momento...

È strano proprio quanto Ciuffo Albino...

Il mio compito qui è finito... Ultimo consiglio, giovane ragazzo tossicodipendente... Salta... E ora.... BEEEEH!

Cosa? Sta belando? Sì! Decisamente ci è; non ci fa... ma forse?

Le parole che l'Hozuki aveva rivolto al Lupo all'inizio della missione piombarono nella sua mente come un macigno.

...Il primo che trova la capra, farà ad alta voce un verso animale per non attirare le attenzioni degli eventuali abitanti... Dobbiamo solo scegliere un animale che non desti sospetto... Ok, trovato, beleremo anche noi!

A quel richiamo seguì un rumore che velocemente si fece sempre più forte, più potente: altri belati. Una marea di belati. E subito dopo, una fiumana di capre distrusse le pareti della casa ed investì senza pietà quello che fino ad un secondo prima era l'avversario del Lupo. Il suo grosso e grasso problema era ora diventato il suo molteplice belante cornuto problema caprino... e sembrava proprio che quelle capre avevano tutta l'intenzione di passare anche sopra l'Ōkami, proprio come avevano fatto con “Tork”.

Adrenalina... per fortuna, come abbiamo detto, al Lupo in quel momento di certo non mancava. Le sue pupille dilatate impiegarono meno che attimi per accorgersi di quel nuovo pericolo, in modo che il cervello potesse realizzare la risposta adattiva più efficace: con “Tork” era stata “combatti!”, adesso sarebbe stata “scappa!”.
Le scale del salone che portavano al piano superiore della casa avrebbero potuto rappresentare una valida strategia, ma le decisioni del Lupo erano dettate dall'istinto di sopravvivenza. Ormai il suo corpo aveva “capito” come usare il chakra. Il ninja ne accumulò un discreto quantitativo nelle gambe. [Nota] Impasto Mezzo Basso
Forza 125
Velocità 125
*leggi la nota alla fine della tabella riassuntiva Questo gli permise di spiccare un balzo al di sopra delle capre in modo molto più veloce e prestante del normale. Proprio sopra di lui c'era un lampadario. Il Lupo col suo salto potenziato riuscì facilmente a raggiungerlo e ad aggrapparvisi. Solo un piccolo monito giungeva infine: il lampadario sembrava alquanto traballante e, se avesse deciso di rompersi proprio sopra quel fiume di capre, per lui sarebbe stata la fine...