La Seconda riunione di Konoha

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    La Seconda Riunione di Konoha


    Post I - Oda


    Oda entrò nei sotteranei senza troppi convenevoli, salutando Yokai con poche parole.
    Ciao, meno male che respiri senza problemi.
    Neppure la presenza del ragazzo, che riusciva ad estrarre la propria energia spirituale dal corpo, lo riuscì a distogliere dai propri pensieri.
    Dopo quello che era successo con Yokai e il ritorno di suo fratello Sho, aveva deciso di allontanarsi dalla via del ninja. In particolare il ritorno di Sho lo aveva messo in difficoltà, da un lato era contento per il ritorno del fratello, dall'altro non poteva dimenticare quello che aveva visto quando Raizen gli aveva chiesto di utilizzare le sue capacità da ninja sensitivo per trovare la Volpe. Forse era stata solo la sua stanchezza, amplificata dal dolore per la scomparsa di suo fratello... o forse aveva veramente visto Sho posseduto da un'energia sinistra, forse controllato da Shiro stesso. O dal suo maestro.

    Il ritorno di Sho rappresentava una minaccia, non solo per il villaggio, ma per la reputazione di Sho. Dopo averlo perso e ritrovato, poteva permettersi di perderlo di nuovo? Di vederlo diventare un mostro al servizio di Cantha?
    Il desiderio di liberare suo fratello da quella condizione, di cui non aveva alcuna prova, lo avevano portato ad immegersi nello studio di rotoli antichi e dei Fuinjutsu più disparati, ma qualcosa ancora gli sfuggiva e Oda si era lasciato andare sempre di più alla ricerca nel campo dei Sigilli di Contenimento e di Purificazione. Aveva abbandonato il suo ruolo di guardiano, aveva lasciato la maschera che aveva ottenuto combattendo contro Cantha, ma ancora non aveva un modo per liberare Sho.

    Era alla riunione solo per i suoi sensi di colpa, pronto a colpire il fratello con un capovolgimento spirituale non appena avesse mostrato segni di instabilità. Era la prima volta che si trovavano tutti quei ninja in un solo posto e non era improbabile che Cantha decidesse di attivare Sho proprio in quel momento.
    Ascoltò la discussione senza fiatare, applaudì quando Raizen rivelò del ritorno di Sho, guardandolo da lontano.
    Rimase sorpreso nel sapere che Yokai era stato promosso Chunin, non gli era mai sembrato un ninja particolarmente valoroso, più che altro un ragazzo spaventato in cerca di risposte.
    Non lo sorprese la notizia della promozione di Yato, il ragazzo era un ninja ben più freddo ed capace di lui, che quando Cantha aveva attaccato aveva sconfitto il proprio nemico per primo, potendo soccorrere l'Hokage... non male per un semplice Genin.

    Era presente quando Raizen era stato liberato dal Genjutsu, purtroppo lo era stato anche quando l'Hokage gli aveva ordinato di far intervenire un ninja in loro soccorso durante una missione diplomatica, ordine che si era rifiutato di seguire per evitare che la situazione diventasse più esplosiva di quanto già non fosse. Era stato coinvolto nelle operazioni di "ricerca" della Volpe, cosa per cui ancora non riusciva ancora a perdonare Raizen. Più intento a cercare la sua batteria, come la chiamava l'amministratore di Oto, piuttosto che recuperare Sho.
    Per fortuna che è tornato da solo.
    Quindi parlò delle armi di Iwa e delle varie forze che minacciavano Konoha.
    Difficile fare una lista delle pericolosità in quel frangente, certo Cantha aveva attaccato il villaggio e Oda desiderava con tutto se stesso che Shiro pagasse per quello che suo fratello aveva e stava subendo, d'altro canto erano anni che l'Oni e il suo Serraglio erano spariti come nel nulla.

    Intervenne solo quando ci fu bisogno di parlare dell'amministrazione, Oda non aveva interesse nelle grandi opere. Era sempre stato un tipo spirituale, ma ammetteva che la costruzione di una nuova amministrazione era un messaggio di speranza.
    L'amministrazione dovrebbe essere un punto di riferimento per il villaggio, dovremmo garantire che da qui le informazioni vengano diffuse in maniera capillare a tutti i ninja e ai civili, in modo da coordinarci meglio durante situazioni di emergenza, magari migliorando il vecchio sistema basato sui corvi Portano pure sfiga...
    Aggiunse le ultime parole a bassa voce, in modo che fossero quasi inudibili, Yato aveva ragione, ma quello che li aveva resi deboli era anche l'assenza di una guida. Probabilmente la Luna di sangue sarebbe andata diversamente se qualcuno fosse rimasto a coordinare le difese del villaggio.

     
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