Visita ad un vecchio amico

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    Visita ad un vecchio amico


    Post Primo



    [22.05.40 | Suna]

    Era stata una giornata lavorativa molto intensa quella, tra giri per il villaggio da clienti e gente che veniva a casa sua, si era fatto tramonto veramente molto presto.
    E io che pensavo di non essere mancato a nessuno eheheh Disse ridacchiando fra sè e sè seduto comodamente sul divano, mentre coccolava la sua gatta con una mano e fumava una sigaretta con l'altra. Gli faceva ridere pensare che mentre lui si preoccupava di non mancare a nessuno, c'erano una decina di tossici dipendenti che non vedevano l'ora che tornasse: non tutti erano così, ma giurerebbe di aver visto qualche cliente piangere al riuscire ad acquistare nuovamente la così tanto buona erba di Jou. Così, tra commissioni e persone ricevute a casa sua, era arrivato il momento di mettere a posto tutto, contare i soldi e preparare da mangiare. S'incamminò verso camera sua quando sentì bussare la porta: Jou rapido andò a vedere di chi si trattasse dallo spioncino della porta e ciò che vide lo sorprese. Una bellissima ragazza alta, bionda e con gli occhi azzurri stava dall'altra parte dell'uscio, e di certo l'afro non poteva ignorare cotanta bellezza, peccato che però aveva finito tutto per il giorno e sapeva perchè la ragazzi fosse lì. Così aprì leggermente la porta per poterla vedere e parlare
    Buonasera a lei ragazza, mi dispiace ma per oggi la bottega ha chiuso. Puoi tornare domani, un po' prima magari, va bene? Se permetti... Jou richiuse la porta e si rincamminò verso camera sua finchè non venne travolto da qualcosa di grosso sulla schiena che lo fece volare dall'altra parte della casa facendogli sbattere contro un muro.
    Riuscì a malapena a girarsi per vedere che diamine era successo, era confuso e molto dolorante
    Mi dispiace Satoshi ma la bottega non è ancora chiusa!
    Un energumeno di un metro e novanta, completamente pelato e ricoperto di tatuaggi dalla testa ai piedi entrò in casa di Jou, probabilmente colui che aveva sfondato la porta di casa a calci; subito dietro c'era la bellissima ragazza bionda, e a chiudere la fila un energumeno uguale identico al primo se non per i tatuaggi che non ne aveva.
    La ragazza camminò fino a superare il suo scagnozzo, per poi fermarsi a meno di un metro da Jou
    Buonasera a te Satoshi io mi chiamo Kyo e sono venuta a dirti, insieme ai miei due amici, che ci stai dando particolarmente fastidio. Sapevamo chi eri due anche due anni fa e più volte abbiamo pensato di farti fuori ma noi eravamo ancora piccoli e non ci turbavi. In due anni però tante cose cambiano e adesso non ci possiamo più permettere le tue interferenze nei nostri affari. Da quando sei tornato a Suna, abbiamo perso il 50% del profitto che facevamo in quello stesso arco di tempo
    Jou aveva fatto due più due e aveva capito con chi aveva a che fare, non bella gente, ma malavitosi del villaggio Ci credo, con la merda che vendete non capisco che cosa vi aspettavate
    Esattamente, ecco perchè siamo qua. Ci penseremo noi a fare fruttare la tua erba. Con permesso Satoshi La ragzza si girò verso la camera e il terrazzo di Jou, dove teneva tutte le sue piantine e chili di buste pronte all'uso Ragazzi, adesso pensateci voi
    Quella fu l'ultima cosa che Jou si ricorda di quella giornata, dopo di che il buio. I due energumeni si scagliarono contro il povero Afro che non poteva fare niente, e mentre quei due erano intenti a pestarlo fino alla morte, la ragazza svaligiò completamente la casa del genin prendendogli tutto ciò che possedeva

    [25.05.40| Alba |Ingresso di Suna]


    Era mattina presto in quel di Suna, il sole ancora non era sorto completamente e l'aria iniziava a scaldarsi. Seduto fuori una locanda aperta 24 su 24 appena prima dell'uscita del villaggio, Jou fumava una sigaretta dando la schiena alla strada: aveva utilizzato la tecnica della trasformazione per diventare un classico vecchietto a cui piace svegliarsi presto la mattina per bersi un cafè al bar e leggersi un giornale. Nella realtà però era un giovane ragazzo ferito nell'orgoglio e fuori, aveva ancora la faccia molto gonfia e delle costole doloranti per via del pestaggio subito due giorni prima. Quei malavitosi pensavano di averlo fatto fuori, ma Jou era duro a morire ed era sopravvissuto. Stette per diverse ore steso sul pavimento di casa sua a sanguinare e cercare di rimettersi in piedi, e quando ci riuscì vide casa sua completamente distrutta, con quasi più niente dentro; per fortuna non trovarono il suo ripostiglio segreto dove teneva qualche soldo, le sue armi, un pacchetto di sigarette e un po' di erba. Si riuscì a rialzare, a medicarsi un pochino e iniziò a riflettere sul da farsi. Non poteva farla filare liscia a quei dannati.
    Per fortuna anche Jou aveva un gran numero di contatti grazie al suo lavoro, e in meno di una giornata scoprì ciò che doveva scoprire.
    A ridurlo in fin di vita era stata una delle gang inferiori del villaggio, gli Harada, che avevano da poco iniziato ad occuparsi dello spaccio illegale d'erba, sostanza che a Suna riscuoteva sempre più successo, e sulla quale era diventato facile lucrare. Ma non avendo grandi botanici come Jou, la qualità che vendevano era decisamente inferiore alla sua, ed ecco perchè erano stati così premurosi nel deruberare e picchiare l'afro. Il loro obbiettivo era portare la merce di Jou ad Ame, farla valutare, imitarla e immetterla nel mercato.
    Jou questo non poteva accettarlo, e avrebbe fatto in modo di riprendersi tutto. Se la sua erba doveva entrare nel mercato mondiale delle sostanze stupefacenti, sarebbe stato Jou stesso a lucrarci sopra, non qualche gangstar di terzo livello. Gliela avrebbe fatta pagare.

    Così facendo venne a sapere dell'orario della spedizione per Ame, e si fece trovare all'entrata di Suna per vedere il carro, e poi seguirlo per quelle 8 ore di viaggio. Sapeva di dover stare estremamente attento, ma ciò che lo incoraggiava era il fatto di avere un contatto ad Ame, un uomo su cui forse poter contare, un uomo conosciuto anni prima per una strana coincidenza che li fece incontrare. Non si era mai scordato di quell'uomo, e della locanda "Ultimo Rifugio" al gate del villaggio della pioggia.

    Gli zoccoli di qualche cammello attirarono la sua attenzione, ma l'uomo che sedeva sul carro ancora di più: era quell'energumeno tutto tatuato che lo aveva pestato a morte a casa sua, accompagnato da due scagnozzi molto meno appariscenti di quell'omone.
    La voglia di scattare e ucciderli in quel momento era tanta, ma sapeva anche che non poteva permettersi tale errore. Aspettando, sarebbe arrivato il momento per la sua vendetta.
    Così fece passare il carro, e dopo qualche minuto anche Jou si mise a camminare, seguendo le tracce delle ruote e degli zoccoli in direzione Ame.

    [25.05.40 | Primo Pomeriggio | Gate di Ame]

    Il viaggio durò 8 ore incirca, e ora Jou sostava sotto un albero ad una ventina di metri dal Gate di Ame. Tutto attorno lui c'erano fiumi, laghi e nebbia, e da quando aveva varcato il confine delle terre del villaggio un'incessante pioggia aveva fatto la sua comparsa. Dopo il lungo viaggio si prese una sosta rapida fumandosi una sigaretta. Aveva appena visto il carro con la sua merce varcare il gate incustodito di Ame addentrandosi così all'interno del villaggio. Jou non era pazzo e non sarebbe entrato da solo senza guida, lì a pochi metri da lui risiedevano i peggiori criminali del paese e non voleva darsi in pasto ai pesci. Così si guardò in giro e lontano verso est sentiva provenire della musica e diversi rumori. Lui stava cercando una locanda e quella poteva essere lei.

    Così dopo qualche minuto di camminata sotto la pioggia arrivò all'ingresso della locanda, si tolse il coprifronte della Sabbia e lo mise in tasca, per poi aprire la porta e ritrovarsi all'interno di quel posto malfamato e frequentato da gentaglia. Jou si tolse lo straccio che gli teneva i capelli all'asciutto mostrando a tutti i presenti la sua grande chioma afro e una bambina giovane di circa 10 anni o forse meno, con fare molto gentile si avvicinò al sunese
    Buongiorno e benvenuto alla locanda Ultimo Rifugio, come posso aiutarla?
    Sto cercando l'Oleandro, anni fa mio disse di poterlo trovare qua. Sono Jou Satoshi.


     
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    Amegakure - Chapter I



    La bambina scrutò con curiosità il giovane afro appena entrato nell'Ultimo Rifugio, famosa locanda del primo livello di Ame, la zona più periferica e povera della Pioggia, terreno di prova di Fanti disposti a tutto per scalare le gerarchie del villaggio.
    Le lancette avevano superato il mezzogiorno e le ombre danzavano tremolanti nei tortuosi vicoli che serpeggiavano tra le baracche e gli edifici fatiscenti. Il sole era un lusso che gli abitanti di quel luogo non meritavano. 

    Satoshi ebbe modo di dare uno sguardo a una tipica locanda di Ame.
    Più che un bar, una taverna o un osteria, quel luogo sembrava un attività autogestita: una dozzina  di tavoli usurati dal tempo e danneggiati dalle risse erano sparsi per tutta l'area, senza una logica, circondati ciascuno da sedie raccattate e rubate da altre attività; alla sua destra il bancone era stato distrutto e ognuno poteva servirsi come voleva, usufruendo dei liquori, birre e whisky di contrabbando, acquistato o rubato, disposti uno affianco all'altro su una mensola che aveva vissuto giorni migliori.

    Oltre la bambina, a Jou e Namae, vi erano altri tossici, alcuni intenti a bere e il resto a ballare a ritmo di una musica che risuonava solo nella loro testa.
    Con molta probabilità, lo sguardo del sunese avrebbe seguito la bambina, vestita con abiti sgualciti e sporchi di terra.
    Corse verso l'angolo più distante, dove vi erano altri suoi coetanei. I maschietti giocavano a carte o a braccio di ferro mentre le femminucce erano sedute attorno a un piccolo tavolo giocattolo.
    Erano quei marmocchi figli di Ame a fare un baccano assordante tra quelle quattro mura fatiscenti, sporche di vomito e muffa. Difficile dire cosa le bambine stessero facendo, ma la fanciulla con cui Jou aveva parlato si rivolse a una coetanea con capelli rosa e occhi verdi come smeraldi.
    Una dea della bellezza nascosta nel corpo di un undicenne.
    Questa riservò al sunese un timido saluto, seguito da un secondo cenno, con la stessa mano, con cui lo invitò ad avvicinarsi all'uomo seduto vicino al loro tavolo. 

    Lo avrebbe riconosciuto subito.
    Era il solito Namae, comodo su una sedia, da solo, con le gambe divaricate, le braccia penzolanti e il collo piegato all'indietro, strafatto di dopamina, ormone che riusciva ad autoprodursi. Davanti aveva una bottiglia di vino ancora chiusa. Alcuni avevano pensato di rubargliela da sotto al naso, ma lo spirito di autoconservazione li avevano fatti desistere. In uno stato di semi incoscienza, o profondissimo rilassamento, il Fiore aveva solo una vaga idea di cosa stesse accadendo attorno a lui. Figurarsi accorgersi della nuova presenza.

    Chakra: 100/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///



     
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    Visita ad un vecchio amico


    Post Secondo




    La bambina che lo accolse, senza dire nessun altra parola, si girò e s'incamminò verso un angolo distante del locale. Jou seguendola con lo sguardo osservo più attentamente quella topaia in cui si trovava: sembrava più che una locanda una casa abbandonata occupata da gente del posto, che la fecero diventare per lo più un rifugio per la pioggia. Ci buttarono qualche tavolo e qualche sedia, non si preoccuparono nemmeno di mettere a posto il bancone da bar. Avevano però una buona riserva di alcolici come ogni locanda malandata che si rispetti.
    A stupirlo più di tutto fu la presenza di una decina di bambini che stavano tutti insieme a fare gruppo: sembrava come il posto in cui padri andavano per ubriacarsi lasciando giocare i figli con i loro amichetti. Fu proprio verso di loro che la bambina andò e l'afro la seguì. Tra un tavolo di maschietti che facevano un baccano assurdo e uno di ragazzine che chiacchieravano a loro volta, un uomo completamente incosciente giaceva su una sedia con una bottiglia di vino davanti a sè.
    A Jou venne da ridacchiare, gli ricordava così tanto sè stesso quando esagerava con il fumare e si trovava morto disteso sulla sedia della cucina di casa sua.
    Una bella ragazzina dai capelli rosa gli indicò l'uomo, e ora che Jou potè guardarlo un po' meglio lo riconobbe

    E quindi quando sei a casa anche te ti riduci uno straccio eh? Ahahah Jou prese la sedia più vicina e si sedette al tavolo con l'Oleandro. Si accese una sigaretta e riprese a parlare E' un piacere rivederti Oleandro, sebbene in queste condizioni. Spero ti ricordi di me. Ti chiederai anche perchè diamine sono qui. Per farla breve, avrei bisogno di un favore
    In quel momento Jou si fermò per qualche secondo. Sapeva di non conoscere bene il personaggio che aveva davanti, ma nel poco tempo che erano stati insieme aveva potuto capire due cose.
    La prima, quell'uomo non voleva che Jou sapesse la sua vera identità; era un nukenin, e l'afro non sapeva il suo nome, se non che si facesse chiamare l'Oleandro di Ame, cosa che non fu lui a dirgli ma l'uomo per cui lavorarono insieme.
    La seconda, essendo un nukenin Jou poteva scommettere che fosse affamato di denaro. Ed ecco perchè il sunese gli avrebbe proposto un affare.
    Dopo un profondo tiro di sigaretta, si sarebbe schiarito la voce e avrebbe sperato di attirare l'attenzione del nukenin e risvegliarlo dalla sua overdose
    Ti vorrei proporre un affare. Mi è stato fatto un torto e quegli stronzi sono qui ad Ame. La famiglia Harada di Suna, li conosci? Dovrebbero essere un clan di basso rilievo Spenta la sigaretta Jou prese subito dalla tasca una busta e una sigaretta lunga, appoggiò la prima sul tavolo mentre la seconda se la mise in bocca per accenderla. Un fumo più denso del solito e decisamente dall'odore più forte invase la piccola locanda, e i ragazzini furono i primi ad accorgersi di questo odore così particolare Vedi Oleandro, non so se ricordi che produco delle ottime medicine per il corpo e la mente grazie a dell'erba speciale. Quest'erba è un prodotto che è sempre più richiesto, per lo meno a Suna, e io casualmente ho la più buona del mercato. Gli Harada sono entrati a casa mia, mi hanno pestato a morte e mi hanno derubato di tutto. Questo perchè per colpa mia non facevano più soldi con la loro erba. Per sfortuna loro sono sopravvissuto e li ho rintracciati, ecco perchè sono ad Ame. Se mi aiuti a recuperare il mio carico, dei venti chili che ci sono quindici saranno tuoi. Sono soldi facili. Aiutami a rintracciarli e poi ci penserò io a sporcarmi le mani, tu non dovrai fare niente. So che sono appena entrati ad Ame e il capo è un tizio enorme pelato e tatuato dalla testa ai piedi. Insomma, uno abbastanza riconoscibile.
    Sperò con tutto sè stesso di essere riuscito ad interessare l'Oleandro con quelle parole. Lui non aveva nulla da perderci in fin dei conti, ma solo da guadagnare.
    La gola gli si era rinsecchita tra il fumo della canna e quelle ciance, così prese la bottiglia di vino davanti a lui e guardò l'etichetta con nonchalance Non è che me ne daresti un goccino? Ho un po' di gola secca... Vorresti provare un po' della mia roba? Se vuoi due boffi basta chiedere! Ti rilassa che è una meraviglia... Così anche Jou si distese sulla sedia un po' come lo era l'Oleandro prima che arrivasse, aspettando fiducioso in una sua risposta, così che il loro affare potesse avere inizio.

     
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    Missione di ricerca...completata, con imprevisto!


    Amegakure - Chapter II



    Con una fatica immane Namae posò i suoi occhi distrutti, incorniciati da pesanti occhiaie nere, su colui che aveva deciso di sedersi al suo fianco. Le palpebre si erano aperte a fatica, come se delle molle cariche premessero per richiuderle.
    Davanti a lui vi era un ragazzo dalla carnagione scura e con dei lunghi capelli raccolti in boccoli che gli scendevano fino alle spalle. Le sua labbra secche serravano una sigaretta stropicciata. L'odore di tabacco lo aiutò a rinsavire e ad apparire più presentabile.

    jpg



    Non sono strafatto...sono solo rilassato Biascicò, infastidito dall'imprecisione.
    Tecnicamente quell'effetto era generato da una massiccia dose di dopamina, ormone che anche Jou produceva; nulla a che vedere con le droghe che circolavano altrove.
    Erano trascorsi anni dal loro incontro nella dimora dei Nomura. Si erano lasciati con la promessa di intraprendere qualche affare criminale, ma questo non lo aiutò a riconoscerlo, perché bene o male aveva rivolto lo stesso invito a ogni delinquente che aveva incontrato nei suoi lunghi viaggi nel mondo accademico.

    E' un piacere rivederti Oleandro, sebbene in queste condizioni. Spero ti ricordi di me. Ti chiederai anche perchè diamine sono qui. Per farla breve, avrei bisogno di un favore

    Quel nome non gli era nuovo ma non si ricordava dove si fossero incontrati. Per non giocarsi la reputazione, il Fiore di Ame preferì annuire.
    Non si faceva scrupoli ad aiutare qualcuno, specialmente se quel qualcuno fosse un accademico a cui chiedere conto in futuro. Attese di capire quale aiuto desiderasse mentre cercava di racimolare dalla mente un qualsiasi indizio per capire chi fosse e dove si fossero incontrati.
    Trattene uno sbadiglio mentre l'altro pronunciava il nome di un organizzazione.
    Aaaawn...Harada...di Suna. Portò la mano sul mento, cercando di guadagnare tempo. Era un tossico esperto e ben conosceva gli scherzi della dopamina. Essa "giocava" con la sua mente, con i suoi ricordi, miscelandoli in modo confusionario per dare vita a false memorie, simili a deliri. Avrebbe potuto placare quei mini deliri con l'adrenalina, ma decise di non farlo. Aveva il controllo della situazione.
    Mai sentiti...perché? Cosa hanno...fatto? Si passò la mano al volto, distrutto.
    L'indizio sull'erba catapultò la sua mente nel luogo giusto. Ora ricordava. Lui era il ragazzo che aveva creato un farmaco con l'erba, il cui profumo lo aveva incuriosito, e con essa aveva guarito la figlia di un nobile sunese.
    Aaaaaah si, ora ricordo. Disse, annuendo, dimenticandosi di aver fatto finta di riconoscerlo.
    Interessato a un po' d'azione, meno ad ottenere droga esterna che non avrebbe potuto smerciare senza informare i suoi superiori, Namae chiamò Hounkou a sé.


    La bambina si avvicinò a lui, svelta.
    Cosa c'è papà?
    Portaci due bicchieri. Voi andate a fare una bella caccia al tesoro, ok? E con caccia al tesoro il Fiore non intendeva "andate a giocare di fuori", bensì una missione di indagine per conto del Seme, di cui lui era uno dei Fanti più potenti.
    Approfittò della breve assenza della ragazzina, diretta verso il bancone, per chiedere al sunese di porgergli una porzione della sua erba. Al suo ritorno, Namae avrebbe fatto annusare la sostanza alla sua bambina per alcuni secondi.
    Hounkou era stata una spacciatrice sin dalla tenera età. Sapeva muoversi in modo furtivo e agire nell'ombra, forse anche meglio di suo padre, il cui fisico non giocava a suo favore. Molti al Primo Livello sapevano chi fosse e tutti si guardavano bene dall'infastidirla.
    Ok, ho capito di cosa si tratta. Troppo profumata per non catturare l'attenzione dei nostri clienti. La troverò facilmente. Sorrise, sicura di sé.

    png



    Posso portare i miei amici? Namae fece spallucce.
    Come desideri. Riconsegnata l'erba al suo legittimo proprietario, tutti i bambini corsero fuori,  guidati da Hounko.

    Da soli, con una bottiglia di vino da dividersi in due, Namae si sarebbe acceso una sigaretta, offrendone un'altra al suo ospite.
    Tranquillo, tornerà sana e salva Avrebbe detto se il ragazzo afro si sarebbe mostrato preoccupato.
    Voi sunesi siete bravi con le sostanze eh?Penisu Kagemashira, il quasi Principe di Fiori che  Namae aveva ucciso insieme a Kuso, era un sunese.

    [...]



    La lancetta corta aveva compiuto tre giri di orologio quando la mandria di bambini fece ritorno nella taverna, distruggendo il silenzio che aveva accompagnato il dialogo tra i due tossici più fighi del Continente Ninja.
    Aooo cos'è questo baccano? Fate piano!!! Urlò Namae, ad alta voce, adirato per la tremenda confusione che quei pestiferi generavano con il loro entusiasmo, e che fino a un attimo prima avevano trasportato, come una folata di vento, per quasi tutto il Primo Livello di Ame.
    Nella mente di Namae quel baccano triplicava d'intensità, costringendolo qualche volta a tapparsi le orecchia. I bambini lo sapevano, infondo non era la prima volta che li rimproverava, ma se ne fregavano, infatti, Jou avrebbe notato i gestacci che furono rivolti verso il Fante di Fiori.

    Hounkou fu l'ultima ad entrare e il suo volto era teso. Non sorrideva. Namae capì subito che qualcosa era andato storto.
    Prima di avvicinarsi a suo padre, sostò davanti al gruppo di scalmanati, come se desiderasse ricontrollare qualcosa. Con il labbro inferiore stretto tra i suoi denti banchi, la bambina si avvicinò al duo, in attesa di risposte.
    Li abbiamo trovati, ma hanno rapito uno dei nostri
    Nostri? Nostri? Te l'ho già detto...quei mocciosi sono amici tuoi, non miei, e non mi piacciono affatto! Sono irrispettosi!
    Devono piacere a me! NON A TE! Tu non capisci niente
    Capisci tu infatti!
    Sì, molto di più!

    Sarebbe toccato a Jou calmare padre e figlia, e nel farlo avrebbe dovuto prestare attenzione a Hounkou, affetta dai sintomi pre-adolescenziali.

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    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
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    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
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    Post Terzo




    Era passata qualche ora ormai da quando la figlia dell'Oleandro era uscita in ricognizione con i suoi amici. C'era da ammettere che quando Namae incaricò la figlia e quei ragazzini di andare a cercare il carico di Jou, questo lo sorprese abbastanza. Ma non volle fare domande, si trovava ad Ame e sembrava che quell'uomo che aveva davanti avesse la situazione in mano, come se avesse usato quei bambini altre mille volte per andare a scoprire cose per il villaggio della Pioggia.
    Erano ragazzi cresciuti in un ambiente squallido e così diverso dalla vita normale che Jou conosceva, e non poteva sapere a che cosa fossero abituati a fare per sopravvivere in quel posto.
    Fatto sta che dopo numerosi bicchieri di Rum e una decina di sigarette, la conversazione tra Namae e l'afro si interrompette per l'arrivo dei bambini che portarono con loro un chiasso esagerato: pure Jou, che di solito non si infastidiva quasi con niente, guardò scocciato l'orda di mocciosi
    Madonna che casino!
    Pian piano che entrarono il sunese buttò l'occhio sulla figlia dell'Oleandro che non sembrava gioiosa come i suoi amici e con calma ma con la faccia triste si avvicinò ai due. Avevano trovato la merce di Jou, ma a discapito di uno dei suoi amichetti che era stato rapito da quella banda.

    Jou dentro di sè era contentissimo, perchè sapeva dove andare per riprendersi le sue cose, e perchè un padre non si sarebbe mai rifiutato di andare a salvare un amico della figlia. O almeno un padre normale.
    Li ascoltò bisticciare per qualche secondo poi entrambi si zittirono, così Jou prese la parola girandosi verso la bimba e abbassandosi per parlare con lei con tono gentile
    Grazie mille per aver trovato le mie cose, e tranquilla che se tuo papà non vuole venire ci vado io a salvare il tuo amicoLe fece un grosso sorriso, poi si rialzò e si girò verso l'Oleandro Voglio vederti adesso cosa dici a tua figlia ahahah. Ora che sappiamo dove sono, mi accompagni a tagliare qualche gola e fare un bel casino? A Jou ribolliva il sangue e non vedeva l'ora di precipitarsi nel luogo dove tenevano la sua merce e vendicarsi del pestaggio a casa sua e del furto che gli avevano rifilato E ti giuro che se non vieni ci vado da solo, e se mi ammazzano avrai sulla coscienza me e l'amico di tua figlia! Cercò con quelle parole di premere un po' il suo orgoglio da padre e di convincerlo a seguirlo E ricordati che ci guadagni pure! Se la ridacchiò un po' per poi prendere il bicchiere che aveva sul tavolo e finire il drink tutto in un sorso; seguì ovviamente la classica sigaretta
    Quando volete io sono pronto, seguiamo te piccola

    [...]



    Era quasi sera e stranamente la pioggia sembrava aver dato una piccola tregua al villaggio per qualche minuto. Il vento sferzava forte e freddo e di sottofondo si continuavano a sentire i rombi dei tuoni, il cielo era pronto a far partire l'ennesimo acquazzone da un momento all'altro.
    La figlia di Namae aveva guidato i due fino ad una piazzetta una decina di minuti di distanza dall'Ultimo Rifugio: era una piazza con al centro una fontana spenta e mal ridotta, ad ovest un edificio che sembrava essere un condominio, alto più o meno 10 metri, e a Nord un secondo edificio su due piani da cui però proveniva un forte baccano. In quest'ultimo edificio c'era una terrazzina molto ampia su cui sedevano ad un tavolo cinque persone, tra cui i tre scagnozzi degli Harada, gli uomini che Jou stava cercando.
    Jou, Namae e Hounko erano nascosti dietro ad un tendone da cui potevano spiare bene la situazione
    Allora perfetto, sono là su quella terrazza. Riconosco i tre uomini degli Harada, gli altri due non so chi siano, potrebbero essere i clienti che hanno ad Ame. Comunque dobbiamo attirarli giù da lì, se stanno su quella terrazza c'è poco da fare. E non possiamo nemmeno entrare e spaccare tutto perchè terranno prigioniero il tuo amico proprio dentro, probabilmente insieme alla mia roba Jou si accese un'altra sigaretta sentendo un po' lo stress di quella situazione Dobbiamo contare sul fatto che conoscono me ma non te Oleandro, e sul fatto che sono tutto tranne che dei geni questi qua. Basterà provocarli un po' per farli uscire allo scoperto Ci stava pensando ma non voleva dirlo, perchè quell'idea lo avrebbe messo in una situazione scomoda e rischiosa, ma effettivamente sembrava essere un'ottima strategia Potrei fare da esca. Se mi metto sotto al loro terrazzo ad urlargli contro e incitandoli a scendere, secondo me scenderanno. E tu nascosto nell'ombra potrai attaccarli senza che loro neanche se ne accorgano. Potrebbe funzionare... dimmi te
    Aspettava la risposta del compagno, che poteva cambiare totalmente piano o seguire l'idea di Jou, ma sembrava essere d'accordo con l'Afro.
    Potevano procedere.

    Jou con calma camminò fino al centro della piazza per poi voltarsi verso il terrazzo in cui alloggiavano i nemici, fece gli ultimi due tiri di sigaretta per poi urlare verso di loro
    OOOOOOII HARADA DI STO CAZZO! PENSAVATE DI AVERMI UCCISO EH?!?! E INVECE SONO QUA A ROMPERVI IL CULO IN QUATTRO! TE PELATO DI STA CIPPA SCENDI SE HAI LE PALLE! La piazza si ammutolì e dopo quelle parole si sentì solo il movimento di una sedia e qualche passo

    Allora non è morto per davvero... sembra proprio che ci sarà da divertirsi Ako si infastidì molto a sentire quelle parole. Stava discutendo di affari e stava bevendo un buonissimo whiskey prima che quel maledetto Afro non facesse tutto quel baccano.
    Ako era un mercenario per lo più famoso per gli affari che riusciva a concludere, non per le sue abilità da combattente. Ma il suo essere uomo grosso, muscoloso e dall'aspetto spaventoso non lo aiutava nella sua fama da bravo ragazzo, la gente lo voleva vedere combattere e pestare la gente. Quello cattivo era suo fratello gemello, con cui era andato a massacrare Jou a Suna. Sono due fratelli cresciuti senza madre a Kumo che poi sono fuggiti dal villaggio per cercare vita migliore altrove. Hanno sempre lavorato per affari loschi fino ad associarsi alla famiglia degli Harada a Suna, con la quale tutt'ora lavoravano. E se il fratello era quello che mandavano per pestare la gente a sangue, Ako era quello che veniva mandato per concludere degli affari.
    Finì il suo whiskey per poi sbattere con forza il bicchiere sul tavolo e con uno sguardo glaciale guardò i suoi due scagnozzi Andiamo Si alzò dal tavolo e fece un leggero inchino davanti ai suoi due clienti di Ame Se mi perdonate. Torno fra 5 minuti.
    Si girò per incamminarsi verso la porta che lo avrebbe portato al piano di sotto e poi fuori, ma prima si fermò un attimo a guardare Jou che lo aspettava in piazza Adesso lo uccido

    La porta davanti a Jou si aprì e ne uscirono per prima i due scagnozzi, due tipi sulla quarantina che indossavano un lungo mantello e una spada al loro fianco, e poi dall'alto dei suoi due metri apparì Akomuteba_gizenga, non indossava la maglietta e si potè così vedere il suo fisico statuario e tutti i tatuaggi che gli ricoprivano il corpo e il viso. Si posizionò a circa 6 metri dell'afro con i suoi uomini uno a destra e uno a sinistra Sarà bello pestarti per una seconda volta Satoshi
    Sarà bello riportare le vostre teste a Suna
    Jou non aveva la più pallida idea di fosse Namae ma sperava che fosse lì da qualche parte pronto a prenderli di sorpresa, e magari uccidere Ako al primo colpo. Si mise in posizione di difesa e aspettò che l'Oleandro facesse la sua mossa.




    Edited by Ersapo - 12/6/2020, 17:50
     
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    Amegakure - Chapter III



    La lite perdurò un altra manciata di secondi, prima che Jou si offrisse volontario per recuperare il bambino caduto in mani nemiche. Namae sbuffò, sconfitto dalla mossa del sunese, e dopo aver assaporato l'ultimo goccio di vino nel suo bicchiere, scrollò le spalle e prese parola.
    Ok, va bene. Andiamo a salvarlo L'eccitazione di Jou era palpabile, come il desiderio di vendicarsi del pestaggio subito in casa.
    Namae era calmo, pacato e il motivo non era la dopamina in circolo, già assorbita dal suo organismo, ma dalla necessità di elaborare le informazioni ricevute.
    Amegakure non era Konoha, Kiri, Oto o Suna. Un errore nei Fiori significava morte certa e fino a quel giorno l'Oleandro non aveva sbagliato una mossa.
    Per un attimo aveva dovuto trovare qualcosa per scartare l'idea che Jou fosse una spia. A differenza di altri Nukenin, Namae era ben conosciuto tra i ninja accademici e aveva collaborato con loro in diverse occasioni. Difficilmente avrebbero agito in quella maniera per catturarlo.

    I bambini avevano ripreso a giocare nel loro angolo.
    La loro perdita non era stata notata, o forse, avevano imparato la dura vita nel Primo Livello, periferia di una città senza un apparente ordine.
    Seppur nata e cresciuta tra quelle baracche fatiscenti, Hounko era diversa. Aveva ottenuto l'accesso al Secondo Livello e in compagnia di Namae aveva viaggiato in buona parte del territorio accademico, dal Paese dell'Erba fino all'estremo Ovest del Fuoco, osservando e imparando come si svolgeva la vita nei villaggi civili. L'aver perso un bambino la faceva soffrire.
    Dimmi dove si trova. Addosso, sotto il lungo abito nero che lo avvolgeva da capo a piedi, aveva tutto il necessario per svolgere la missione di recupero.
    Verrò anche io... Ribatté la bambina, subito interrotta dal padre.
    Vai dai nostri e riferisci che ci penserò io. A quelle parole, la bambina annuì senza protestare. Da come l'aveva vista litigare, con la ferocia e la determinazione di una tigre, forse l'afro si sarebbe atteso delle proteste o tentativi maldestri di convincerlo della sua utilità, ma non fu così.
    Se non si fossero sbrigati, probabilmente li avrebbero già trovati con la gola squarciata. Con loro, anche il bambino.
    I Fiori di Ame non avevano mezze misure. Chi osava invadere il loro campo veniva falciato fino alla terza generazione.
    Piazza dei martiri.
    Bene. Tirò un sospiro di sollievo. Gli spacciatori dei Fiori preferivano altre zone, più affollate e frequentate. Forse sarebbero riusciti ad anticiparli.
    Andiamo Jou.

    [...]

    Il sole era sceso oltre le montagne senza mostrarsi ai loro occhi, coperto da un mantello di nuvole nere, cariche di pioggia, che ben presto si sarebbe scaricata su Amegakure.
    Camminarono fianco a fianco per una decina di minuti, su strade larghe e vicoli stretti, incrociando tossici, prostitute e gente innocua, dedita a qualche furto o truffa. Nessuno osò disturbarli o fermarli.
    Al Primo Livello di Ame era facile perdersi. Le case venivano costruite e abbattute a cadenza settimanale. Dall'alto, era possibile notare i cambiamenti perenni delle strade che, come una ragnatela, si districavano su tutta la periferia. Jou sarebbe rimasto sconvolto dalla velocità con cui la geografia di quella parte del villaggio mutava. Solo gli abitanti riuscivano a orientarsi con facilità e Namae era uno di loro, nato e cresciuto in quella terra dimenticata dalle divinità.

    La piazza apparve ai loro occhi dopo aver girato l'angolo di un vicolo anonimo.
    Davanti ai loro occhi vi era un piccolo spiazzo circolare, privo di panchine, alberi e monumenti, ad eccezione di una fontana malmessa, rubata chissà dove, installata al centro. Nulla di paragonabile agli scorci mozzafiato di Konoha e ai salotti eleganti di Suna.
    Attorno a loro non vi era anima viva.
    L'attenzione di Namae si posò su un edificio a Nord, da cui provenivano grida e schiamazzi.
    Sono lì dentro? Pensò mentre scivolava insieme a Jou dietro un tendone verde, sporco e puzzolente, squarciato in più punti. Da lì, come due tossici pronti a scippare un'anziana signora, i due riuscirono a scorgere delle figure su una terrazza.
    Erano in cinque, seduti attorno a un tavolo piuttosto ampio.
    Nessuno di loro era un volto conosciuto all'Oleandro. Ciò non significava che non vi fossero implicati i Fiori. Sebbene appartenesse a quel Seme, non conosceva l'intera gerarchia. Prima di sguainare le lame avrebbero dovuto approfondire la situazione.

    CITAZIONE
    Potrei fare da esca. Se mi metto sotto al loro terrazzo ad urlargli contro e incitandoli a scendere, secondo me scenderanno. E tu nascosto nell'ombra potrai attaccarli senza che loro neanche se ne accorgano. Potrebbe funzionare... dimmi te

    Ottima idea Rispose, entusiasta all'idea di avvelenarli, in maniera precauzionale, prima di un possibile combattimento. Il lanciaspiedi era già carico con dardi avvelenati.
    Voglio sapere a chi sta vendendo la tua roba. Se c'è di mezzo qualche potente boss dei Fiori ho le mani legate. Mise le mani avanti seppur fosse un opzione altamente improbabile. Il suo boss aveva serre e laboratori sparsi ovunque. E non era uno dei più potenti.
    ma escluderei un loro coinvolgimento tra sé e sé, come risultato dei suoi ragionamenti.
    Approfittando degli sguardi concentrati su Jou, avanzò di soppiatto a Nord, verso l'entrata dell'edificio, con le orecchie tese a captare ogni parola che ben presto i tre si sarebbero scambiati. Si nascose dietro una pila di barili accatastati sotto l'impalcatura del locale.
    Con Jou di fronte, a urlare come un pescivendolo, Namae cercò tutti i possibili angoli di tiro.
    La piazza si era ammutolita all'istante. Il baccano proveniente dall'edificio sopra di lui aveva lasciato posto al rumore del vento, freddo e umido, che soffiava da Est verso Ovest.
    Non dovette attendere molto l'arrivo degli Harada. Dalla porta disposta alla sua destra, uscirono prima due uomini sulla quarantina, coperti da lunghi mantelli neri, poi il tizio che doveva essere il loro capo. Alto, calvo, massiccio come una statua ellenica, con diversi tatuaggi sul collo e sul capo che gli donavano un aria da duro e da pazzo.

    CITAZIONE
    Sarà bello pestarti per una seconda volta Satoshi
    Sarà bello riportare le vostre teste a Suna

    Dalla zona d'ombra alle spalle di Akoi, qualcuno ghignò senza emettere alcun suono.
    Dai bauli posti di fronte a Jou, a una distanza di circa venti metri, emerse una figura umana resa gigantesca dall'abito immenso che Namae era solito indossare. Sorrideva come un pazzo. L'assenza di protezioni come corpetti o bende giocava a suo favore: i suoi spiedi si sarebbero conficcati al centro delle spalle senza incontrare alcuna resistenza.
    Con il bracco sinistro teso in direzione del nemico di Jou, il meccanismo di Namae scattò. Due spiedi uscirono in successione, uno dietro l'altro, diretti ad alta velocità verso la spalla destra e il fianco sinistro del bestione. Ogni ago era stato imbevuto con una sostanza velenosa, in grado di rallentare i riflessi e limitare la funzionalità del suo Tantien. [Abilità][SA I]Velocità Spiedi: Viola
    1 Dose Veleno C1+1 Dose (Allucinogeno) per spiedo. Malus Riflessi -3 Tacche + Status Scoordinato (Allucinogeno) per due round


    jpg

    Sciocco da parte vostra essere qui. Non ci fu un secondo attacco a sorpresa. Indipendentemente dall'esito della sua prima mossa, Namae sarebbe uscito da sotto l'impalcatura con le mani sui fianchi, ghignando.
    Avete due alternative Alzò l'indice della mano sinistra.
    Ridate l'erba a Jou e consegnatevi. Sarete uccisi come il Signore della Perdizione deciderà. Si va dalla decapitazione all'impalamento. In futuro...forse...la vostra organizzazione potrà stringere accordi con noi Alzò il medio.
    Se volete combattere, vi ucciderò uno a uno, i vostri corpi verranno esposti in questa piazza per un mese e la vostra organizzazione verrà cancellata.

    Se la loro scelta fosse ricaduta sulla prima opzione, Namae avrebbe atteso l'arrivo di una sentinella.
    Se avessero scelto la seconda, il Fiore sarebbe scattato in avanti alla massima velocità, bruciando quei sei metri in un batter d'occhio. [SG]Slot Gratuito 6 metri. Velocità Viola
    Sul lato destro di Akoi, l'Oleandro avrebbe sferrato un gancio sinistro al fianco destro, utile per costringerlo a spostare la guardia in basso, lontano dal volto, minacciato l'istante successivo da un gancio destro. [SA II e SA III]Velocità Viola+3 Forza: Viola Un uno-due semplice, forse prevedibile, ma perfetto per studiare le potenzialità del nemico.

    Uno degli scagnozzi si gettò contro Jou, con la wakizashi sguainata e distesa sul fianco destro.
    L'altro era rimasto fermo, limitandosi a porre le mani al volto, con le dita davanti alle labbra socchiuse, da cui fuoriuscì un vortice di aria tagliente diretta verso la spalla destra di Jou. [TA]Statistiche Rossa
    Un invito a schivare verso sinistra, dove lo avrebbe atteso l'altro scagnozzo, con la wakizashi pronta a perforare il suo cuore con un affondo dal basso verso l'alto. [SA I]Forza: Rossa
    Velocità: Rossa+3
    Potenza 20

    La manovalanza degli Harada era piuttosto valida. Se fosse riuscito a evitare il colpo mortale, con un rapido abbassamento del baricentro, l'uomo avrebbe sferrato un fendente orizzontale in direzione del suo collo. [SA II]Forza: Rossa+3
    Velocità: Rossa
    Potenza 20

    Il terzo attacco fu un fendente obliquo, dall'alto verso il basso, che puntava a mozzare il braccio destro all'altezza della spalla [SA III]Forza: Rossa+3
    Velocità: Rossa
    Potenza 20


    Cosa stava facendo l'altro scagnozzo? Come si sarebbe difeso Akoi?


    Chakra: 98/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Spiedi
    2: Gancio
    3: Gancio
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (4 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///



     
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    Qualche piccola goccia d'acqua iniziava a cadere dal cielo, mentre il silenzio stava per terminare il suo corso in quella piazza di Ame. La faida era appena iniziata.

    L'attesa di Jou era terminata e l'Oleandro finalmente si fece vivo. Spuntò da dietro dei barili dalla parte opposta di Jou, alle spalle dei nemici, e coperto dal suo mantello che lo faceva apparire più grande di quello che in realtà era, estrasse il suo braccio destro tendendolo verso Ako. Due spiedi partirono verso quella direzione, ed erano tanto veloci che Jou non riuscì a seguirli con gli occhi, ma vide soltanto il risultato.
    Si conficcarono nelle carni del possente uomo di colore, ma dopo qualche secondo questo scomparve in una nuvoletta di fumo
    Pivelli...
    Ako era pur sempre un criminale con molta esperienza e molte avventure passate, non si sarebbe fatto prendere alla sprovvista da quei due pivelli: non erano i primi a volerlo morto e non sarebbero stati gli ultimi. Erano ore che era a parlare con i suoi clienti ma il suo sesto senso era sempre rimasto attivo: aveva sentito arrivare Jou e Namae, e sapeva benissimo che Jou si trattava di un esca. Così mandò un suo clone con i suoi due scagnozzi mentre lui si nascose sul tetto pronto ad entrare in scena come solo lui sapeva fare.
    Quando vide la sua copia esplodere qualcosa vibrò dentro di lui, sapeva che era l'ora di cacciare, così attivò la sua tecnica specialeSoshi dello Scorpione
    Kinjutsu di Suna

    Ad Attivazione
    La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
    [L'attivazione richiede slot tecnica]


    Caratteristica dei Portatori: Forza Aumentata (+3 Tacche)


    Corpo dello Scorpione: L'utilizzatore può estrarre a piacimento due chele e una coda con pungiglione, normalmente all'interno del corpo. La coda ha dimensioni pari a 4 Unità, le chele rivestono le mani ed hanno dimensioni pari ad 1 Unità. L'utilizzatore può incrementare la potenza di un attcco fisico delle chele o della coda: ogni consumo ¼ Basso incrementa di 5 la potenza dell'attacco fisico per 1 slot.
    Veleno dello Scorpione: L'utilizzatore può produrre veleno da Contatto da tutto il corpo; 1 dose ricopre 1 zona dell'utilizzatore. L'utilizzatore ogni round può somministrare, con le chele, 1 dose di veleno a Ferimento ogni danno effettuato; può somministrare, con il pungiglione della coda, 1 dose di veleno a Iniezione; può somministrare, emettendo dalla bocca, fino a 1 dose di veleno a inalazione. Le diverse trasmissioni di veleno sono cumulabili tra loro. Richiede un consumo ¼ Basso ogni dose prodotta e 1 slot azione/tecnica. Se attiva la tecnica speciale, l'utilizzatore non subirà malus dallo status avvelenamento e le dosi di veleno verranno rimosse dall'organismo; ogni dose rimossa non permette di produrre 1 dose di veleno nel round in cui rimossa.
    Potenzialità del Veleno: . La somministrazione del Veleno dei Soshi causa Tossicità (DnT Medio); Tossicità termina quando esaurito il danno massimo o rimosso il veleno, ulteriori dosi somministrate non si cumula e non influenzano la durata Tossicità. Se somministrate ulteriori 2 dosi, la vittima avrà una riduzione di 1 tacca ad una statistica per livello dispari di tecnica speciale posseduto; oppure subirà uno status Medio (eccetto DnT). Dopo il termine di Tossicità, la vittima sarà Indebolita nella zona entrata a contatto con il veleno per 2 round.
    Difesa dello Scorpione: L'utilizzatore otterrà 2 tacche in Resistenza per ogni round in cui somministra il proprio veleno. Non colpire l'avversario per 2 round azzera la Difesa dello Scorpione.

    Livello I (Genin Verde)
    L'utilizzatore può produrre 1 dose di veleno.
    La durata del veleno è 2 round.
    La Velocità di Corpo dello Scorpione è aumentata di 1 tacca.
    Corpo dello Scorpione potenzia il colpo fisico fino a +10.
    Difesa dello Scorpione ha bonus massimo pari a 2 tacche.


    Livello II (Genin Rossa - Chunin Verde)
    L'utilizzatore può produrre 2 dosi di veleno.
    La durata del veleno è 2 round.
    La Velocità di Corpo dello Scorpione è aumentata di 1 tacca.
    Corpo dello Scorpione potenzia il colpo fisico fino a +15.
    Difesa dello Scorpione ha bonus massimo pari a 3 tacche.
    che avrebbe stupito tutti i presenti.
    Osservò Namae uscire dal suo nascondiglio tutto sicuro di sè stesso e non ascoltò nemmeno una parola di quello che disse. La terrazza in cui era, era circa a 5 metri d'altezza: Ako si sporse e poi spiccò un salto. E' così che si rivelò davanti ai suoi nemici, con due possenti chele al posto delle mani e un'enorme coda da scorpione.
    L'obiettivo del suo salto era atterrare sopra a Namae il più velocemente possibile sfruttando l'elemento sorpresa; unì le chele in un unico pugno formando come un martello pronto a schiantarsi sulla testa dell'Oleandro [Slot Azione I]Forza: 525
    Velocità: 375 + mediobasso = 450
    Potenza 25 (Corpo dello scorpione) consumo 3/4 basso

    Che lo avesse colpito o meno avrebbe impattato contro il terreno provocando diverse crepe e generando un piccolo polverone. Non attese un secondo per cercare di massacrare l'Oleandro e infatti da questo polverone apparì la sua enorme coda, lunga due metri, ricoperta di scaglie e con un pungiglione velenoso all'apice.
    Ako era atterrato dando le spalle al suo aggressore per poterlo sorprendere con la sua mostruosa coda. Mosse quest'ultima una prima volta da destra verso sinistra e una seconda da sinistra verso destra cercando di squartare il petto del nemico iniettando pure il suo micidiale veleno [Slot Azione II e III]Forza: 525
    Velocità: 375 + mediobasso = 450
    Potenza 25 (Corpo dello scorpione) consumo 3/4 basso
    [Slot Tecnica]Veleno dello Scorpione: L'utilizzatore può produrre veleno da Contatto da tutto il corpo; 1 dose ricopre 1 zona dell'utilizzatore. L'utilizzatore ogni round può somministrare, con le chele, 1 dose di veleno a Ferimento ogni danno effettuato; può somministrare, con il pungiglione della coda, 1 dose di veleno a Iniezione; può somministrare, emettendo dalla bocca, fino a 1 dose di veleno a inalazione. Le diverse trasmissioni di veleno sono cumulabili tra loro. Richiede un consumo ¼ Basso ogni dose prodotta e 1 slot azione/tecnica. Se attiva la tecnica speciale, l'utilizzatore non subirà malus dallo status avvelenamento e le dosi di veleno verranno rimosse dall'organismo; ogni dose rimossa non permette di produrre 1 dose di veleno nel round in cui rimossa.

    Potenzialità del Veleno: . La somministrazione del Veleno dei Soshi causa Tossicità (DnT Medio); Tossicità termina quando esaurito il danno massimo o rimosso il veleno, ulteriori dosi somministrate non si cumula e non influenzano la durata Tossicità. Se somministrate ulteriori 2 dosi, la vittima avrà una riduzione di 1 tacca ad una statistica per livello dispari di tecnica speciale posseduto; oppure subirà uno status Medio (eccetto DnT). Dopo il termine di Tossicità, la vittima sarà Indebolita nella zona entrata a contatto con il veleno per 2 round.

    Non conosceva le potenzialità del nemico e non doveva sottostimarlo, ma quando era nella sua forma di scorpione era quasi come se impazzisse, e si divertiva un mondo a cercare di infilzare i nemici con la sua coda velenosa.

    Jou non fece in tempo a reagire alla visione di un Ako scorpione che i suoi due scagnozzi si precipitarono verso di lui
    Quindi dalle vostre parti si combatte due contro uno? Bene così allora
    Uno di loro, il primo che attaccò, rimase a distanza di sicurezza per poi caricare un fuuton che sparò con la bocca verso la spalla destra di Jou. Era veloce ma non troppo, e Jou impastando un po' di chakra nelle gambe riuscì a compiere una piroetta verso sinistra che gli fece evitare il primo colpo [Slot Difesa I]Riflessi: 400 + basso = 475 Immediatamente dopo, lo spadaccino che si era portato a distanza ravvicinata con l'afro, cercò di trafiggergli il cuore con un fendente dall'alto verso il basso: Jou sfruttò la forza di inerzia della prima piroetta per compierne una seconda più veloce per evitare il secondo colpo nemico [Slot Difesa II]Riflessi: 400 + mediobasso = 500
    1/2 leggera per sovraimpasto

    Aveva davanti a sè un buon spadaccino considerando l'incessante offensiva e la velocità dei suoi colpi. Jou doveva mettere in campo il meglio di sè per non uscire da lì in pezzettini, o come schiavo degli Harada.
    Quando vide lo scagnozzo impugnare la spada saldamente per cercare di tagliargli la testa con un rapido fendente orizzontale, ogni muscolo di Jou si contrasse per effettuare la parata migliore: con la mano sinistra estrasse un kunai e con un solo movimento fluido lo fece scontrare contro la lama nemica a pochi centimetri dal suo collo [Slot Difesa III]Riflessi: 400 + mediobasso = 500
    1/2 leggera per sovraimpasto
    Il colpo era molto forte e appena le lame si incrociarono, l'impatto provocò scintille e le armi schizzarono nei due versi opposti.
    Jou guardò il nemico negli occhi, e sembrava non avere nessuna intenzione di fermarsi. Questa volta caricò la lama verso l'alto e con un fendente mirava all'amputazione del braccio destro del sunese. Ma anche lui non aveva ancora finito di difendersi come solo uno spadaccino della sabbia poteva fare; rapido impugnò l'elsa della wakizashi con la mano destra, e facendo fluire una discreta quantità di chakra estrasse fluidamente l'arma che ancora una volta si andò a scontrare con la spada avversaria evitando una grave ferita per Jou [Slot tecnica avanzata]Arte dell'estrazione mortale: difesa
    Talento: L'utilizzatore può eseguire Estrazione Mortale in difesa aumentando di +3 tacche riflessi e resistenza, invece che forza e velocità; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione.
    [Da genin in su]


    Riflessi 475
    Resistenza 475
    .
    Non erano riusciti ad aprire la guardia dell'afro e ferirlo mortalmente, grave errore visto che Jou non si sarebbe fatto sfuggire una possibilità simile.
    Dopo l'ultimo attacco lo scagnozzo si trovava ancora a pochi centimetri dal Sunese, e per via dell'impatto delle due spade si erano leggermente scomposti portando entrambi ad aprire leggermente la guardia, solo che adesso era il tempo di Jou per attaccare.

    Avendo il nemico di fronte il suo unico obbiettivo era quello di ucciderlo per potersi concentrare sul secondo scagnozzo che distava qualche metro.Per prima cosa attivò la sua tecnica specialeTaglio del Vuoto
    Kekkei Genkai di Suna

    A Utilizzo
    La tecnica speciale prevede un consumo a utilizzo. Non ci saranno consumi di attivazione o mantenimento.


    Caratteristica dei Portatori: Velocità Aumentata (+3 Tacche)


    Taglio del Vuoto: : L'utilizzatore può eliminare l'attrito dalle armi creando un'area di vuoto. L'utilizzatore può incrementare la potenza delle armi: ogni consumo ¼ Basso incrementa di 5 la potenza dell'arma. Riducendo di 10 la potenza della Lama Etera, la lama può causare 1 volta a round un Sanguinamento (DnT Medio).
    Emissione del Vuoto: L'utilizzatore può prolungare un fendente di 3 metri ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto; richiede slot tecnica/azione. La potenza dell'emissione è pari a 10 ogni consumo ½ basso impiegato.La Velocità in attacco e difesa dell'emissione è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Velocità si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in attacco.
    Lama Eterea: L'utilizzatore può Tagliare le ninjutsu senza mantenimento o costrutti di tecniche speciali tramite uno slot azione/tecnica. La potenza della Lama Eterea è pari a 10 ogni consumo ½ basso impiegato. Una tecnica Tagliata viene ridotta di potenza; se azzerata la potenza, non produce effetti. La potenza della Lama Eterea contro oggetti e strutture è aumentata (x2); non aumenta il danno verso le persone.
    Incalzare Etereo: L'utilizzatore otterrà 2 tacche in Forza e per ogni round in cui utilizzato Taglio del Vuoto, Emissione del Vuoto o Lama Eterea. Non danneggiare l'avversario per 2 round azzera l'Incalzare Etereo.

    Livello I (Genin Verde)
    Il Taglio del Vuoto potenzia le armi fino a +10.
    La Velocità del Taglio del Vuoto è aumentata di 1 tacca.
    Lama Eterea ha potenza massima pari a 20.
    Emissione del Vuoto ha potenza massima pari a 20.
    L'Incalzare Etereo ha bonus massimo pari a 2 tacche.
    , il controllo del vuoto, per donare alle sue armi una potenza che altrimenti non potevano avere, ricoprendole di vuoto eliminando ogni attrito che si poteva creare rendendole più affilate e veloci.
    Jou fece un piccolo passo verso sinistra per portarsi leggermente sul fianco destro nemico così da avere una buona traiettoria per il suo prossimo colpo: la mano sinistra scattò velocissima per infilzare il kunai che impugnava nella schiena nemica, precisamente in mezzo alle scapole. [Slot Azione I]Velocità: 500
    Forza: 400
    Potenza: 8 + 10 (taglio del vuoto 1/2 basso)
    . Se lo avesse colpito avrebbe tenuto salda la presa con il kunai per cercare di tenere l'avversario il più fermo possibile, ma indipendentemente dal risultato del primo colpo, Jou avrebbe fatto partire quasi in simultanea un fendente orizzontale da destra verso sinistra, che mirava a tagliare la testa dello scagnozzo [Slot Azione II]Velocità: 500
    Forza: 400
    Potenza: 20 + 10 (taglio del vuoto 1/2 basso)


    Se fosse riuscito a tagliare la testa del primo nemico allora Jou avrebbe puntato al secondo, facendogli intendere di stare attento perchè sarebbe stato il prossimo. Appena la wakizashi avrebbe finito di percorrere le carni del collo avversario, Jou avrebbe estratto con forza il kunai dalla schiena del nemico facendo così cadere il corpo privo di vita: una volta con il kunai in mano avrebbe ruotato il busto di 180 gradi in senso antiorario lanciando così l'arma con la mano sinistra. Anche questa volta il Kunai sarebbe stato avvolto da un sottile strato di vuoto e mirava lo sterno nemico[Slot Azione III]Forza: 400 + basso= 475
    Potenza 8 + 10 (taglio del vuoto 1/2 basso)

    Stai attento che adesso arrivo anche da te

    Se invece non fosse riuscito a tagliare la testa del primo nemico, Jou avrebbe sferrato un secondo colpo possibilmente fatale per lo scagnozzo. Avrebbe seguito ogni suo piccolo movimento dopo la schivata del fendente, e al momento opportuno non si sarebbe lasciato sfuggire l'opportunità di trafiggergli il cuore con la sua spada [Slot Azione III]Velocità: 500
    Forza: 400 + basso = 475
    Potenza: 20 + 10 (taglio del vuoto 1/2 basso)
    . Se fosse riuscito a schivare anche quest'ultimo colpo, Jou si sarebbe affidato ad una sua abilità con il vuoto, ovvero l'emissione del vuoto. Seguita la sua ultima schivata l'Afro avrebbe sferzato il nulla con la sua spada, con un fendente orizzontale, creando per tre metri un'onda di vuoto che avrebbe cercato di gambizzare il mafioso [Slot Tecnica Base]Emissione del Vuoto: L'utilizzatore può prolungare un fendente di 3 metri ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto; richiede slot tecnica/azione. La potenza dell'emissione è pari a 10 ogni consumo ½ basso impiegato.La Velocità in attacco e difesa dell'emissione è parienergia l'utilizzatore, eventuali vantaggi/svantaggi e bonus/malus in Velocità si sommano in egual modo alla velocità dei costrutti in attacco.

    Velocità: 500
    Potenza: 20


    Il suo unico compito in quel momento era quello di sbarazzarsi di quei due maledetti scagnozzi il più velocemente possibile così da poter aiutare l'Oleandro con il vero problema di quella situazione, ovvero Ako. Jou riuscì a vedere con la coda nell'occhio quello che stava succedendo a qualche metro da lui e non capiva se stava avendo delle allucinazioni Un cazzo... di scorpione?!
    Voleva parlare con il compagno e organizzarsi per far fuori Ako in una manciata di secondi, se solo non fosse per quei due spadaccini che gli stavano facendo sprecare un sacco di tempo


    CITAZIONE
    Ako Harada
    Chunin Rossa
    Tecnica Speciale: Soshi dello Scorpione Lv. 2
    Abilità usate: sesto senso
    Tecniche Utilizzate: Tecnica Superiore della moltiplicazione del corpo
    Chakra rimanente:28.25/40
    Slot Azione : Doppio Pugno, Spazzata della coda, spazzata della coda
    Slot tecnica: Attivazione tecnica speciale, Veleno dello scorpione


    Chakra: 31.5/40 o 30.5/40
    Vitalità: 12.5/13.5
    En. Vitale: 29/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  500
    Resistenza: 375
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Piroetta
    2: Piroetta
    3: Parata
    Slot Azione
    1: Affondo con Kunai
    2: Fendente Wakizashi
    3: Lancio Kunai (affondo wakizashi)
    Slot Tecnica
    1: (Emissione del vuoto)
    2: Estrazione Mortale
    Equipaggiamento
    • Wakizashi × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Pugnali da Lancio Esotici × 5
    • Accendino × 1
    • Cartabomba I Distruttiva × 2
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1
    • Kunai × 7

    Note
    ///


    Edited by Ersapo - 22/6/2020, 19:13
     
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    Amegakure - Chapter IV



    Gli spiedi si conficcarono nella schiena di Akoi, nei punti in cui aveva mirato.
    Lo scontro era iniziato nel migliore dei modi e quel pensiero continuò a rallegrarlo fino a quando realizzò di essere caduto in una trappola. Quel corpo possente, forgiato da ore e ore in palestra, non si era mosso al colpo ricevuto. Seppur non si trattasse di un colpo di katana, una reazione minima sarebbe stata naturale e invece era rimasto immobile come una statua.
    L'Akoi davanti a sé si rivelò essere una copia.
    Merda.
    Non fu difficile intuire dove si fosse nascosto e il bagliore lunare, seppur flebile, sommato all'immensa stazza del tizio, si rivelarono utili: un ombra avanzò sotto di lui, sul terreno bagnato, e i suoi riflessi sovrumani gli permisero di schivare con un semplice balzo laterale il colpo sferrato in caduta libera. [SD I]Riflessi: Viola
    Con la spinta della gamba destra e uno sforzo degli addominali riuscì ad imprimere al corpo una rotazione antioraria che gli permise di atterrare frontalmente al nemico, che ora, per qualche ragione sconosciuta, aveva le sembianze di uno scorpione umano, dotato di chele al posto degli arti superiore e di una lunga coda metallica.
    Ma cosa sei? Chiese, un po' sconvolto. Quell'uomo sembrava aver deturpato il proprio corpo per trasformarlo in un'arma orrenda.
    L'attenzione dell'Oleandro si posò sui suoi occhi, neri come la notte, da cui sgorgava una furia familiare, simile a quella che lo governava quando l'adrenalina fluiva nel suo organismo.
    Avevano molto in comune, ma non tutto: quel tizio sarebbe morto quel giorno, ai suoi piedi, colpevole di aver sottratto soldi ai Fiori.

    Lo scorpione vivente non attese un solo istante. Tra le crepe generato dal suo pugno, agitò la sua coda lucente nel tentativo di squarciargli il petto con un colpo di aculeo, da destra verso sinistra.
    Grazie ai suoi riflessi e al chakra sulle gambe, il Fiore non si fece cogliere impreparato. Ai suoi occhi, quella coda si muoveva al rallentatore. Con un abbassamento sulle ginocchia, si portò fuori dalla traiettoria del colpo. [SD II]Riflessi: Viola+2
    Sul secondo fendente, il Fante balzò all'indietro, servendosi degli arti già piegati. [SD III]Riflessi: Viola+2
    Akoi non aveva scampo e presto lo avrebbe capito.
    jpg
    Chi ti ha ridotto così? Chiese con tono serio, incuriosito dai tre innesti. Per mesi, al fine di aumentare la sua abilità da untore, aveva pensato di farsi installare lancia spiedi e lame retrattili su tutto il corpo.

    Nulla e nessuno avrebbe cambiato il suo destino.
    Namae scattò in avanti con il braccio destro davanti al petto e il sinistro disteso sul fianco, dove ciondolava la sua arma ad ampio raggio. [SG]Velocità Viola A distanza da corpo a corpo, il Fiore estrasse la sua arma e con un unico movimento, dal basso verso l'alto, cercò di conficcare una delle due lame sotto lo sterno di Akoi, con un'angolazione tale da poter raggiungere il suo cuore. La rapidità e la forza contenuta in quell'affondo andava oltre ogni capacità del nemico, salvo suoi assi della manica. [ST]Velocità e Forza Viola+3
    Potenza 25

    Sugli attacchi successivi, il Fiore non si risparmiò. Un attimo prima di eseguire il secondo attacco, le pupille del Fiore si allargarono a dismisura per effetto dell'adrenalina, la quale aveva iniziato a circolare nel suo corpo. Dal collo emersero le vene e i tendini, tesi come cavi d'acciaio.
    Allargando il braccio armato verso l'esterno, egli sferrò un fendente orizzontale, da sinistra verso destra, con l'obiettivo di mozzare il braccio destro del nemico, all'altezza della sua spalla. [SA I]Velocità: Viola + 3 (Basso) + 1 (Adrenalina)
    Forza: Viola

    Poi, senza concedere un attimo di respiro al nemico, con una lieve rotazione del corpo, egli tentò di frantumare denti e ossa facciali del nemico con un montante sinistro al mento. Riuscì a trattenere a stento un ringhio animalesco. [SA II]Velocità: Viola + 3 (Basso) + 1 (Adrenalina)
    Forza: Viola

    Porgo i saluti di Lord Goemon Fu ciò che sussurrò un attimo prima di ruotare il corpo nel tentativo di colpire i genitali di Akoi con una possente ginocchiata destra. Chissà se Akoi si fosse accorto degli effetti della somatotropina, uno dei tre ormoni che Namae era in grado di rilasciare a comando. Il ginocchio del guerriero diventò enorme, gonfiandosi dall'interno, e ciò avrebbe reso più difficile una schivata dello scorpione. Consapevole della possibilità di un disperato contrattacco, l'Oleandro pose il braccio sinistro vicino al volto e il destro vicino al pettorale destro, con l'arma inclinata di traverso. [SA III]Velocità: Viola +3 (Basso)
    Forza: Viola +3 (3 Unità di Somatotropina)
    +2 Unità
    1.75 Basso


    [...]



    Era giunto il momento per Jou di dimostrare all'Oleandro di che pasta fosse fatto. Davanti a sé aveva due scagnozzi, sui quarant'anni, a cui l'esperienza non doveva mancare.
    Il presunto esperto di ninjutsu digrignò i denti quando lo spadaccino si portò fuori dalla traiettoria del Fuuton. Esso si disperse alle spalle dell'obiettivo, dissolvendo per un istante una piccola porzione della pioggia che flagellava la piazza.
    Toccava all'altro Harada sconfiggere l'esperto erborista, ma quest'ultimo si dimostrò un osso duro. Con piroette, balzi e un estrazione di wakizashi a dir poco fulminea, egli uscì vivo dalla prima offensiva rivale.

    Nessuno di loro conosceva le abilità di Jou, perciò quando lo spaccino cercò di conficcare il kunai nelle scapole del nemico, sorpreso da quell'attacco fuori dall'ordinario, che per un momento aveva sottovalutato per la strana traiettoria dell'arto, lo scagnozzo ruotò il busto verso destra rispetto al suo asse frontale, con una quantità modesta di chakra a irrorare i suoi addominali obliqui. [SD I]Riflessi: 500
    2 Bassi. -0.5 Vitalità al busto

    La punta d'acciaio non si conficcò al centro della scapola, bensì sul muscolo della rispettiva spalla e tanto bastò per impedire allo scagnozzo di concentrarsi sul secondo attacco sferrato con la wakizashi. [SD II]Riflessi: Rossa+3
    Il fendente orizzontale, alla base del capo, permise al nemico (rispetto a un affondo, s'intende) di salvarsi abbassandosi sulle gambe, anche a costo di peggiorare la situazione sulla spalla ferita. [DnT Medio]
    In un attimo, il chakra fluì sui quadricipiti, danneggiandoli, ma l'energia rilasciata dai due arti gli permise di pareggiare la velocità della lama avversaria.
    L'arma sibilò a qualche centimetro dalla testa del nemico e un brivido di paura mista ad eccitazione percorse la sua schiena sudata.
    Sull'affondo al cuore, con un po' di fortuna lo scagnozzo dell'Harada riuscì a deviare la lama mediante una spazzata da sinistra verso destra. [SD III]Riflessi: Rossa+4
    2 Bassi. -0.5 Vitalità al busto

    L'impatto fu intenso, violento ma rinviò la sua sconfitta al secondo successivo, quando non poté far nulla contro l'attacco speciale del Satoshi. Le gambe furono squarciate poco sopra il ginocchio. Pelle e muscoli si aprirono come burro e le grida di dolore echeggiarono per tutta la piazza.
    Cercò di ricomporsi, di attaccarlo con qualche jutsu ma l'altro prese parola, interrompendo il suo tentativo disperato di uccidere Jou.
    Lascialo a me.
    Il secondo scagnozzo lo osservava glaciale, freddo, per nulla intimorito dallo spettacolo che era stato inscenato dallo spadaccino del vuoto.
    Non si avvicinerà al nostro capo. E le sue parole, piatte e vuote, non avrebbero fatto cambiare idea al sunese. Quel tipo non conosceva emozioni.
    Con una spinta della gamba destra, egli iniziò a correre verso di lui.
    Un istante prima di trovarsi a distanza di fiato con il sunese, il collo aumentò di dimensioni e la testa ruotò di scatto, in senso antiorario, mostrando a Jou un volto completamente nuovo, terrificante, su cui spiccava uno strano kanji. [TS]Quattro Volti.
    Rabbia (Forza+1)


    jpg


    Ciò che si pensava essere un semplice uomo sferrò un gancio sinistro al viso dello spaccino, ruotando le spalle e il busto. [Finta]Velocità: Rossa
    Il suo obiettivo non era frantumargli lo zigomo, ma incatenare il suo viso con la catena spessa ad anelli circolari nascosta dentro al suo braccio, rilasciata mediante uno dei tanti meccanismi di espulsione nascosti nel suo corpo. Il pugno si staccò dal polso e jou avrebbe dovuto trovare un modo per sfuggire alla catena che in un lampo si sarebbe stretta attorno al volto.[SA I]Meccanismo Catena [Meccanismo]
    Questo meccanismo è inserito al posto dell'osso di un arto e consente di aumentare il raggio d'azione di tre metri. Tramite uno slot gratuito veloce è possibile riavvolgere la catena.
    Tipo: Da Incremento - Supporto
    Dimensione: Nulla
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 50)
    [Da genin in su]

    Velocità: Rossa
    Forza: Rossa+1
    Potenza 10 Durezza 3


    Indipendentemente dall'esito del suo primo attacco, il ninja sfruttò la presa, la sorpresa e/o la distrazione offerta dalla "fune" metallica per rilasciare una cartabomba, attorcigliata attorno a una grossa biglia, da uno sportellino realizzato sull'avambraccio destro, davanti all'arto superiore sinistro del nemico.[Abilità]Furtività 3 Ovviamente, il dardo esplosivo non fu scagliato contro il corpo dello spadaccino, ma più a sinistra, all'esterno, in modo che l'esplosione avvenisse dietro di lui e a un metro e mezzo dall'uomo marionetta. Avrebbe avuto poco tempo per scappare prima della detonazione. [SG]Lancio Biglia + Azione Rapida [SA II]Meccanismo Attacco a Sorpresa [Meccanismo]
    Questo meccanismo consente all'utilizzatore di occultare gli oggetti all'interno del proprio corpo e di scagliarli da qualsiasi angolazione prestabilita. La potenza è variabile, massima quella consentita dal grado dell'utilizzatore per la tipologia . Il costo in crediti è 20 ogni 5 di potenza.
    Tipo: Da Incremento - Supporto
    Dimensione: Nullo
    (Potenza: 0 | Durezza: 0 | Crediti: 0)
    [Da genin in su]

    Cartabomba I [Bomba]
    La cartabomba è un piccolo foglio sul quale è inciso un fuuinjutsu: causa una potente esplosione di diametro pari a 1,5 metri quando attivata; entro un raggio di 3 metri causa danni dimezzati. L'attivazione è percepibile tramite udito, vista e tatto; è possibile scegliere il tempo dell'esplosione, da tre secondi fino a 30 ore.
    Tipo: Speciale - Ustione
    Dimensione: Minuscola
    (Potenza: 30 | Durezza: 1 | Crediti: 45)
    [Da genin in su]

    Mezza Leggera per lui.


    Ti aggiungerò...alla mia collezione. La sua risata si sovrappose allo scatto di una molla. Dal polso destro fuoriuscì una lama retrattile, lunga venti centimetri.
    Se Jou fosse riuscito ad allontanarsi dal raggio d'azione dell'esplosione, il nemico avrebbe attivato il meccanismo di propulsione per lanciare l'arma verso il suo cuore [SA IIIa]Forza: Rossa+1
    Potenza 15+10(Bonus Precisione)+ 10 (4 Volti)
    , altrimenti, a distanza da corpo a corpo avrebbe provato a perforargli il cuore con un semplice affondo frontale. [SA IIIb]Forza: Rossa+1
    Velocità: Rossa+3
    Potenza 15+10 (Bonus Precisione) + 10 (4 Volti)





    Chakra: 92.75/100
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Fendente
    2: Montante
    3: Ginocchiata
    Slot Tecnica
    1: Estrazione Mortale
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Debilitante C1 (4 dosi) × 1
    • Bende Rinforzate × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Doppia Lama × 1
    • Proiettili Leggeri × 5
    • Spiedi × 10

    Note
    ///



     
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7 replies since 25/5/2020, 20:15   109 views
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