All'Ombra di SareshigamiFudoh, Yato, Akira & Hoshi

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  1. Yato Senju
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    Mistero a Tsuya


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    Indagini lungo la Via
    Avevamo un prigioniero, anche se doverlo gestire implicava non poter trascorrere troppo tempo nella biblioteca per cercare informazioni. Tenni a mente il libro che era stato utilizzato per le fonti: avrei avuto modo di cercarlo a Tsuya, salvo problemi. Mi chiedo cosa centri la Guerra Cremisi... Al momento ogni supposizione poteva solo trascinarmi lungo un sentiero sbagliato, quindi mi dedicai al presente, ascoltando il rapporto di Fudoh-san e Masayoshi e sistemando le braccia del prigioniero. Toshikazu, giusto? Noi parleremo a lungo lungo la strada. Avrei detto, simulando un sorriso affabile e gentile, decisamente fuori luogo dopo che gli avevo sostanzialmente disabilitato le braccia in modo permanente, a meno di interventi chirurgici. Sarebbe stato uno spreco di chakra e una diffusione di informazioni che è bene non diffondere, Fudoh-san. Replicai con semplicità.

    Dal racconto sugli eventi della stazione radio, era evidente che i coniugi Murakami, come già acclarato, fossero in realtà membri del gruppo aveva preso di mira Tsuya. Hanno iniziato a muoversi circa una settimana prima del primo omicidio, se la data è affidabile. Incredibile come abbiano teso questa rete di inganni in così poco tempo. Deve esserci stato un contatto con un locale...un complice. E anche Shiba...il primo luglio lui e Akane erano già assieme e intenti in effusioni di vario genere, quindi Midori aveva già messo in moto qualcosa. Commentai, perplesso dalla parola "cerimonia" che richiamava la mia idea iniziale di un rituale di qualche tipo. Il Maestro sarà questo misterioso clone del precedente Mizukage? Ma nessuna informazione poteva essere verificata al momento, salvo la certezza che Shiba fosse stato usato da Midori, come molti sospettavano. La domanda era se fosse ancora vivo o meno. E quanto la cosa potesse tornare utile per noi.

    Interrogammo il prigioniero, senza avere altro che una risposta monotona e preimpostata. Un pò come il vecchio, ma forse con questo tizio sono stati meno profondi come plagio mentale, se era una figura più marginale. Mormorai. Forse posso provare ad aggirare il blocco. Masayoshi, gli farò alcune domande apparentemente casuali. Vorrei che gliene facessi qualcuna anche tu, così da confonderlo e non dargli troppo tempo per pensare. Dobbiamo giocare sull'istinto e non sul pensiero. Dissi, chiedendo aiuto al ninja di Suna invece che ad Akira e a Fudoh-san per un motivo molto semplice: il primo avrebbe inframezzato il discorso di battute che avrebbero interrotto il ritmo della conversazione mentre il secondo, seppur immensamente esperto, non avrebbe ottenuto granchè con le sue argute ma spesso criptiche affermazioni. Bisognava pugnalare quella mente e raccogliere in fretta ciò che avrebbe sanguinato.

    Allora, Toshikazu. Avrei detto mentre camminavamo. Sei amico di Nautsiku e Midori. Avrei detto, scimmiottando il suo tono. Ma anche io voglio essere amico loro. Quindi vorrei sapere come era vestita Midori l'ultima volta che vi siete visti. Magari le farò un regalo coordinato. Dissi. Mi spiace per la situazione ma noi stiamo lavorando e tu ti sei comportato in modo sospetto. In realtà siamo tutti dalla stessa parte, ma dovremo essere sicuri che tu sia un tipo a posto. Ricordi mica il piatto preferito di Nautsiku? Non mi dispiacerebbe fargliene recapitare un pò. Quando è che vi siete visti l'ultima volta?

    Avrei lasciato alcune domande a Masayoshi, prima di riprendere. Uhm...hai presente il fidanzato di Midori, no? Shiba, giusto? Un tizio alto e biondo, belloccio? O non te lo hanno presentato? Era quello che odorava di inchiostro, no? Avevo saputo del costrutto che il prigioniero aveva con sè, ma forse prendendola così alla larga avrei evitato il blocco, infatti se mi avesse detto che non era lui a odorare di inchiostro avrei chiesto, sovrappensiero. Ah, si? E chi era quello con odore di inchiostro allora?

    Nuovo turno di Masayoshi, quindi sarei partito con la terza fase. Ricordi di che colore ha gli occhi Midori? Particolare, no? Ho deciso che le prenderò degli occhiali da sole. Mi ricordi dove stava? Stavi andando da loro, no? Vestito così sicuramente andavi in città, non vorrei perdere l'occasione di incontrare le nostre amiche. Che poi...quando è che ti hanno chiesto quel favore?

    Nel mentre avrei chiesto a Fudoh-san (ovviamente senza farmi sentire dal prigioniero) di valutare gli averi di Toshikazu...magari aveva qualcosa nel portafoglio o addosso che poteva tornare utile.

    I Consigli di Fudoh-san
    Arrivare in cima, Fudoh-san? Chiesi perplesso. Se ci è riuscito il sacerdote non capisco quali difficoltà possa avere tu, onestamente. Ma cambiò rapidamente argomento parlando della missiva e sottolineando, come avevo già pensato, l'esistenza di un complice a Tsuya. Ammetto che catalizzò la mia attenzione, non solo perchè aveva seguito i miei stessi ragionamenti, ma perchè pur sembrando distratto e sulle sue in realtà aveva dissimulato attenzione mentre analizzava scrupolosamente le prove. Lo ammirai: non ero in grado di fingere così bene il distacco. Si...sia la mappa che la presenza di un complice sono importanti piste...ma non vorrei disobbedire a un ordine diretto.

    Era pur vero che Akira sarebbe stato impegnato per qualche tempo con Masayoshi e Fudoh-san era un jonin esattamente come lui. O almeno così credevo. Quindi gli ordini avevano pari peso...e dovevo scegliere quello più efficiente per la missione, ovviamente. Hai...hai ragione, Fudoh-san. Annuii. Seguirò le tue indicazioni. Poche semplici parole, per usare i metodi di Fudoh-san con quelle tre parole avevo dichiarato che ritenevo la sua autorità superiore a quella di Akira e lo consideravo un Jonin di maggior valore e meritevole del ruolo di caposquadra. Era Fudoh-san, non serviva spiegare tutte queste cose: lui coglieva al volo ogni sottotesto, e lo arricchiva con la sua esperienza e saggezza. Lo lasciai a metà "scalata", scappando verso la biblioteca.


    Il nome del sacerdote e ventilare che indagavo sui decessi fu sufficiente a farmi guadagnare l'ingresso e a farmi indicare gli scaffali sui libri di storia. Non erano la mia lettura preferita, ma si trattava di un passaggio fondamentale per la missione. Scorsi sia il libro originale, intonso, sia quello che era stato usato come fonte per esso, raggranellando gli ultimi elementi sul movente del misterioso gruppo criminale che era all'opera. Il Canyon del Ghiottone...e un labirinto di cunicoli... Guardai attentamente le immagini: come scordare quanto avevo estratto dalla mente della povera prigioniera nemmeno ventiquattro ore prima? Dunque anche se scavate quarant'anni fa le grotte erano ancora presenti. Anche se c'era meno foresta e... Mi fermai. Possibile che fosse quella la soluzione? Così evidente, anche se celata al senso comune?

    Dalla finestra della biblioteca osservai il tronco colossale dell'albero che svettava su Tsuya, forte di una incredibile energia vitale che, secondo la mia teoria, era il vero obiettivo del misterioso R. Era abbastanza evidente, a pensarci. Qualunque rituale facesse da sopra l'albero ne avrebbe consumato le forze ma sarebbe stato un processo lento e tedioso, con severe possibilità di essere scoperto e interrotto. Questo perchè era come voler fare un salasso pungendo le dita, dove i vasi sanguigni sono sottolissimi. Ma se voleva prendere tutto in fretta e in grande quantità, era evidente che dovesse cercare i vasi più grandi e con maggiore portata, se non il cuore stesso. E quale era il cuore dell'albero?

    Chiusi il libro, dopo aver strappato di nascosto la pagina con la mappa. Radici. Una sola parola che avrei dovuto comunicare il prima possibile ai miei compagni di squadra, al momento impegnati.
    Mancava ancora qualcosa, qualcosa che ci potesse dare un vero vantaggio in un prossimo scontro, invece di quel mero inseguimento alla cieca di piste e indizi per stare alle calcagna del nemico. Ci mancavano informazioni di prima mano.

    Trovare il complice era la priorità. Mi recai alla locanda, o ciò che ne restava, per cercare i registri, sempre che fossero sopravvissuti all'esplosione. Magari avrei scoperto chi aveva prenotato la stanza per i coniugi Murakami, e verificai anche se il nome di Kinmaru risultasse da qualche parte. Aveva detto di essere arrivato a Tsuya da due giorni, ma di essere stato a Umari prima. E se avesse avuto contatti col gruppo criminale? Se fosse stato un buco nell'acqua avrei cercato la moglie del locandiere, essendo lui ancora fuori gioco. E in ultima avrei provato a rivolgermi al locandiere stesso, pur ferito, interrogando la sua mente anche se incosciente per avere tutti i dettagli su chi avesse prenotato per i Murakami. Da là potevo solo scavare, e scavare, e scavare.

    L'Ordalia di Fudoh
    Aveva superato la foresta trovandosi prosciugato di gran parte delle sue forze e due sorelle spettrali lo avevano inseguito e castigato a più riprese, ma nonostante tutto era là, vicino all'unico albero colorato all'interno di quel terribile boschetto, unica fonte di luce in mezzo ai fitti rami di quegli alberi ossuti. Foglie rosate e vibranti ricoprivano il legno da cui giungeva una luce sinistra che pure sembrava accogliere il barbone di Kiri. Quando questi cercò nuovamente di entrare in comunione con l'albero gigante, più vicino a quella che aveva interpretato essere la fonte della "sensazione" percepita in precedenza, ecco che improvvisamente tutta la luce svanì, come risucchiata nelle profondità della corteccia mentre le foglie si accartocciavano e cadevano rapidamente rivelando solo rami secchi mossi da una brezza che fino a poco prima non era presente. Ma quei rami sembravano quasi delineare un volto ossuto, per non dire un vero e proprio teschio...sicuramente un'illusione ottica, se non fosse che all'ondeggiare col vento la "bocca" si muoveva come per parlare, e Fudoh poteva chiaramente udire delle parole nella sua mente, tali da non riuscire a interrompere il contatto.

    Dio Guerriero. Non ti conosciamo. La Bakekujira è in te, ma anche qualcos'altro che non sappiamo definire. Una generazione successiva, forse? Un modello aggiornato? O difettoso? Opera di chi? Non era una voce, era più un pensiero, come se Fudoh stesso avesse pensato quelle frasi, anche se non era stato lui a farlo. Noi siamo ciò che resta del prodigioso Gashadokuro, Dio Guerriero di Iwa, Arma che Divora il Mondo. Sconfitto con l'inganno e intrappolato qui. Sei qui per liberarci da questa agonia? Per darci la morte e prenderci in te come hai fatto con l'Arma che Cambia il Mondo? O sei qui per liberarci dall'albero e lasciare che la poca vita che resta si esaurisca mentre dispensiamo la giusta vendetta al mondo? O osservi solo i tuoi predecessori mentre l'odioso Pangu ci prosciuga lentamente, fino ad annientarci?

    Sicuramente innumerevoli domande sarebbe fluite da parte di Fudoh, e ad alcune di essere il Gashadokuro avrebbe risposto. la sua mente era semplice, come se esistesse solo per comunicare con i suoi simili e per nessun altro motivo, ma avrebbe parlato. Pangu, odioso avversario che convinse i Creatori a tradire e abbandonarci, non contento di averci sigillato per anni è tornato quando ci siamo risvegliati. Il nostro corpo è stato schiacciato e inglobato dall'Albero che era diventato. La nostra mente aggredita e più riprese nonostante cercassimo di divorarlo. Ciò che resta di noi è in questo bosco, ogni altra cosa è perduta. Qui offriamo la nostra ultima resistenza, assorbendo il chakra e la vita di chi si avvicina...ma non dureremo a lungo. Anche solo sopprimerlo temporaneamente comunicare con te attenta alla nostra esistenza, mentre il germoglio di Pangu ci avvelena costantemente.

    In te scorre Sangue degli Dei. Puro, ma al contempo adulterato. Sei una strana entità. Un nucleo di anima divina circondata da spirito e corpo mortale. Incompleto. Una parte di tre, questo comprendiamo. Quale assurdo piano per sigillarti ti limita così? Eppure, pur limitato, sei libero nelle tue azioni. Tu puoi scegliere, a differenza nostra. Tu puoi concederci libertà, vendetta o disperazione.

    Annienta questo albero rosato quando ritireremo la nostra coscienza. Taglialo alla radice, brucialo. Noi approfitteremo della confusione di Pangu per una ultima azione. Prosciugheremo quanta più vita possibile con l'ultimo grido del Gashadokuro. Moriremo, incapaci di tollerare tanta energia, ma forse anche Pangu morirà, o sarà seriamente danneggiato. La vendetta ci darà pace.

    Oppure annienta questo albero mentre la nostra coscienza è dominante. Ci ucciderai, ma forse potrai prendere in te una parte di noi, come hai fatto per la Bakekujira. Questo potrebbe farti perdere i sensi per alcuni giorni.

    O vattene e dimenticaci. Abbandonaci alla nostra disperazione e alla battaglia con Pangu che presto o tardi perderemo.

    Ma fai una scelta, Sangue degli Dei. Fai una scelta, se davvero come noi sei un Dio Guerriero di Iwa.
     
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59 replies since 13/7/2020, 22:16   1524 views
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