All'Ombra di SareshigamiFudoh, Yato, Akira & Hoshi

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  1. Yato Senju
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    Mistero a Tsuya


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    Interrogatorio in viaggio
    Era sicuramente un vestito molto bello, hai ragione. E' per questo che voglio farle un regalo. Convenni, fingendo interesse e gentilezza. Per fortuna la sua mente alterata non riusciva a collegare che fossi stato io a disabilitargli gli arti o non mi avrebbe nemmeno rivolto la parola, fosse stato padrone di sè. A quel punto mi mostrai preoccupato, cogliendo la sua incertezza come un'occasione preziosa. Oh...beh, è una cosa un pò seria... Aggiunsi mordendomi le labbra, come fossi pensieroso. Sicuramente incide, ma forse potrebbero soprassedere se sai altre cose nei dettagli, no? Prova a dire tutto quello che ricordi, anche le cose più piccole o che hai sentito per sbaglio, o i posti che frequentano. Sicuramente ti perdoneranno una mancanza come il non sapere cosa le piace se ricordi quelle cose. Quindi gli posai una mano sulla spalla, mostrandomi fiducioso. Ne sono certo.

    Alla menzione del Maestro mi battei una mano sulla fronte. Ma certo! Hai ragione che stupido...è che quasi mi dispiace che Midori stia con uno come lui e inconsciamente la associo al biondo, che è molto meglio! Inchiostro. Sapevo che a Konoha esistevano delle arti al riguardo ma non ci avevo mai avuto a che fare...forse qualcuno dei miei compagni si, ma ne avremmo discusso in seguito. In realtà non sono molto bravo con le cose da ninja e non ho mai chiesto. Ora che me lo fai notare è un peccato, si vede che tu sei un vero amico per loro. Il poveretto era stato instupidito oltre ogni limite...o partiva già particolarmente tonto. In ogni caso scoprimmo che i rotoli erano costrutti in grado di tornare da Midori...lo strumento perfetto per raggiungerli nel bosco, quale che fosse il motivo per cui si erano recati da quelle parti.

    Non avevo altre domande al momento, ma la strada era lunga e forse qualcuno dei miei compagni avrebbe avuto qualcosa da chiedere.

    Le Indagini di Yato
    Le notizie di Kinmaru, dopo la mia fruttuosa visita alla biblioteca, mi lasciarono un briciolo di disappunto. Capisco...un vero fanatico degli alberi giganti. Non me la contava giusta ma dalle indagini non era emerso nulla che mi facesse pensare di dover indagare più a fondo, e anche il suo aspetto e le sue mani erano credibili con il suo racconto. Con i tempi che si stringevano, non avevo più il lusso di approfondire quanto desideravo.

    Oboro-dono, quindi? L'ex moglie del sacerdote era una donna che aveva perso tutto: la sua fede, la sua posizione sociale, sua figlia e suo marito. Era una donna che prima viveva come privilegiata e che ora cercava di affermare la sua indipendenza. Quanto sarebbe stato difficile avvicinarla per prometterle libertà e sicurezza in cambio di un piccolo aiuto? Poteva quella donna essere abbastanza spregiudicata da cedere la figlia ai rapitori, magari dopo essere stata informata che non avrebbe corso rischi? Quanto era completto ingannare una persona che cerca il suo posto dopo una vita di agiatezze? Esclusi Minami come possibile colpevole: era implicata con Amano ma aveva confessato tutto e dubitavo avrebbe accettato di farsi rapire dopo quello che era successo. La catalogavo come vittima, non come complice anche se inconsapevole. Avevo poco tempo e dovevo andare da chi aveva maggiori probabilità di essere realmente implicato, quindi Oboro-dono era la mia prima scelta.
    Il fatto che lei avesse chiesto di Kinmaru, se realmente era una complice, implicava che forse il minatore era realmente estraneo alla vicenda, e aveva indagato su di lui per conto dei cospiratori. Mentre mi incamminavo rapidamente verso il tempio cercai di unire i puntini. Lei era presente al momento dei rapimenti e degli attacchi. Illesa nonostante tutto, e apparentemente sotto shock...per la violenza a cui aveva assistito o per il tradimento dei suoi alleati? O forse era solo una recita. Lei aveva motivo di opporsi ad Amano visto che aveva giaciuto con la figlia, e aveva a che vedere anche con il vecchio ucciso...e c'era anche un legame con Shiba e la madre. A ben pensarci era al centro di tutto, senza mai venirne toccata direttamente fino al rapimento della figlia. La complice ideale, anche se forse ingannata. Avevo ormai definito la linea d'azione. Devo assolutamente parlarle. Sorrisi. Ma non sarò io a farlo. Speravo solo che fosse ancora al tempio.

    Dovevo innanzitutto assicurarmi di parlarle da solo, e magari lontano da orecchie indiscrete come il sacerdote o quel Kinmaru. Le avrei chiesto una parola in privato, perchè dovevo verificare una cosa, ma una volta raggiunto un punto un pò isolato le avrei detto, rischiando il tutto per tutto. Oboro-dono...qualcosa non è andato secondo i piani. Sono mortificato. Alla sua espressione forse perplessa avrei fatto un cenno del capo verso un angolo dal quale sarebbe emerso (grazie alla mia Percezione Falsata, programmata per agire a quel modo) il misterioso Clone del Mizukage, incappucciato ma con una ferita sul volto. Avrei studiato attentamente la reazione di lei prima di proseguire. Il Maestro è stato attaccato dagli Accademici mentre cercava di avvicinarsi alle radici nel canyon. Minami...al momento è scappata. Deglutii. Sembra che Amano sia ancora vivo e abbia trovato un alleato molto potente.

    Se avesse mostrato di essere coinvolta o avesse confessato qualcosa in modo inequivocabile, non sarebbe stato difficile, a meno di suoi poteri segreti, farle perdere i sensi e usare l'Interrogazione Mentale per indagare su cosa stava succedendo, e su quale fosse il suo ruolo, i piani del nemico e la loro posizione, oltre a eventuali altri complici e implicazioni. Speravo solo che lo shock e la situazione potessero aggirare eventuali blocchi mentali imposti dal nemico. Chissà se si trattava del Maestro o di qualche altro membro della comitiva ad avere esperienza come mentalista?

    Discorso tra Dei Guerrieri
    Noi non siamo una foresta. Noi siamo prigionieri dell'albero. La Bakekujira non era un'isola, era prigioniera dell'isola. Grandi disgrazie sigillano noi Divinità Guerriere, ma non confondere l'aspetto in cui siamo incarcerati con la maestosa natura sottostante. Tu sei come noi, ma incompleto. Non sei Fudoh, sei forse prigioniero di Fudoh? Poteva quasi sembrare una battuta se non fosse stata enunciata con tono mortalmente serio, sebbene solo nella mente del barbone. Quando i Creatori ci hanno dato vita, nella loro infinita saggezza non hanno ritenuto che noi Gashadokuro avessimo una voce e una mente in grado di interfacciarsi col mondo esterno. Uno strumento di natura divina, questo siamo. Solo gli altri Dei Guerrieri possono udire la nostra voce e comprendere i nostri pensieri. Farsi carico della nostra volontà. Oni, il Dio Guerriero Dominatore, l'Arma che domina le Armi, è il mediatore dei desideri di tutti noi. E se puoi sentirmi, tu sei come me.

    Noi siamo Gashadokuro, un agglomerato di parti dei nostri predecessori: esseri incompleti e infelici, incapaci di raggiungere la perfezione. Prendendo ciò che avevano di meglio gli Dei Guerrieri sono stati portati al mondo. Noi Gashadokuro abbiamo potere nella nostra voce e nelle nostre ossa, pertanto siamo l'insieme di molte voci e ossa, e parliamo al plurale. Tutti gli Dei Guerrieri nascono come ascensione e miglioramento dei colossi che un tempo erano schiavi della terra, meri coltivatori che plasmavano il pianeta senza comprendere la loro vera vocazione. E lo stesso vale per te, anche se non sappiamo nel dettaglio come tu sia stato generato. Ognuno degli Dei Guerrieri era un caso a sè stante. Unico, perfetto e inimitabile. L'albero era scosso dal vento, non trasmetteva emozioni ma Fudoh era assolutamente certo che quell'entità che gli parlava covasse un terribile odio versoil suo carceriere e assassino, oltre al rimorso di non poter ottemperare al suo destino. Una strana forma di empatia li legava. Pangu ci ha sconfitto. La nostra struttura è stata danneggiata nei punti nevralgici che ci tenevano uniti e ha approfittato delle crepe per affondare le sue odiose propaggini nel nostro corpo, usando la nostra scintilla divina come fonte di vita per crescere. Ha preso tutto, annientandoci e costringendoci a ritirarci pian piano. Il Gashadokuro non è più nè può agire secondo la volontà dei Creatori. Solo una frazione del nostro potere e della nostra coscienza si è ritirata in questo bosco, e piano piano ci assorbirà del tutto.

    Assassino e apostata! Questo è Pangu. Durante la guerra era impossibile abbatterci. Lui e i suoi usarono la loro lingua velenosa per convincere i Creatori a diffidare di noi. Ad abbandonare il divino proposito della guerra e della conquista del mondo come sarebbe stato loro divino. I Creatori rinunciarono alla guerra e a noi. Lasciarono che gli odiosi nemici ci sigillassero, imprigionati per l'eternità. Da molto tempo non sentivo la presenza di uno degli altri, fino a quando non sei arrivato tu. Questo coincideva con le informazioni giunte fino ai tempi moderni: la Guerra era stata vinta perchè il figlio del capo di Iwa tradì il padre, al tempo al comando dell'Oni, pur di fermare il conflitto. Non abbiamo coscienza di ciò che hai visto giungendo qui. E' la mente del viaggiatore, prosciugata dal nostro potere, a generare le illusioni. Qualunque cosa siano quelle fanciulle, solo tu puoi saperlo. Concluse poi, alla domanda sulle inquietanti bambine della foresta.

    Noi non esistiamo per distruggere e sconvolgere, Nuova Generazione. Noi siamo divinità guerrieri. Dominare è la nostra natura. Proteggere ciò che è sotto il nostro dominio è il nostro destino. Schiacciare chi si oppone al piano divino è la nostra missione, far pagare la blasfemia con la più ferma e spietata distruzione è la nostra giustizia! La Conquista è ciò che conta. Il Dolore è passeggero, se serve a portare la pace divina ai popoli. La voce aveva un senso di estasi, quasi di fanatismo. Tuttavia accogliamo la tua scelta. Ogni scelta è meglio di questa lunga agonia. Addio, Nuova Generazione.

    Forse senza mezze misure nella scelta del metodo, Fudoh ricorse a un violento strappo gravitazionale per sradicare l'albero e gran parte del terreno circostante in un singolo istante, di fatto uccidendo i resti del Gashadokuro. E sapeva di aver realmente posto fine alla sua esistenza perchè provò un dolore atroce, nemmeno gli stessero stritolando il cuore. Vide chiaramente nella sua mente due immense mani d'osso mentre uno scheletro gigantesco lo stringeva, annuendo come per un ultimo saluto silenzioso prima che le dita eburnee gli si chiudessero intorno bloccando ogni visuale.

    Si trovò fuori dalla foresta, un pò intontito ma vivo, mentre gli aberi avvizzivano rapidamente. A giudicare dalla posizione del sole non aveva perso i sensi per molto...oppure erano passate giornate intere e si era risvegliato più o meno alla stessa ora. Si sentiva quais ubriaco, ma non fu difficile rimettersi in carreggiata e allontanarsi da quel posto. Aveva indosso qualcosa di diverso, forse un pò scomodo perchè freddo al tatto, ma palpandosi il petto avrebbe percepito chiaramente qualcosa di rigido e per certi versi familiare: indossava una sorta di corpetto che ricalcava esattamente una cassa toracica umana, ma esterno, e interamente nero [Immagine]

    e facile da nascondere, un pò come lo era stato il tirapugni. Un ricordo lasciatogli dall'Arma...ma a che prezzo?

    Tornato al Tempio avrebbe trovato Yato che stava procedendo con le sue indagini...sembrava fosse passata poco più di un'ora. Era stato fortunato? In ogni caso tutto sembrava un pò distante, quasi stesse guardando la scena dall'esterno. Percepì chiaramente la pulsione di attaccare il ninja della Foglia e strangolarlo, cosa che probabilmente lo stupì...e fu solo in quel preciso momento che realizzò che qualcosa non andava! Era al Tempio e stava parlando, con lo strano istinto di uccidere in modo indiscriminato chiunque incontrasse, pur trattenendosi, ma al contempo era in piedi su una mano scheletrica di enormi dimensioni, con dita e metacarpi larghi non meno di quattro metri e lunghi in proporzione. Voltandosi, là dove si trovava il polso un teschio volante dagli occhi accesi di fiamme verdastre lo osservava. Hai preso ciò che hai potuto e mi hai liberato. Ma sei incompleto e debole, Nuova Generazione, nessuno ti ha ancora trasmesso le giuste motivazioni. Lascia che sia io a guidarti...tramite te riprenderà la nostra divina Conquista! Uccidere i discendenti dell'odioso Pangu sarà la via più semplice! Ovviamente opporsi o provare a mediare avrebbe avuto come conseguenza l'immediato tentativo da parte del Gashadokuro di sconfiggero e dominare le sue azioni!

    Vedere sia fuori dal corpo che dentro e agire su entrambi i fronti contemporaneamente era terribilmente stressante, ma non poteva fare altrimenti. Era solo a sprazzi consapevole della battaglia interiore che forse si potrebbe riassumere in pochi intensi scontri successivi, ma che durò in realtà diverse ore. Nel mentre un Fudoh un pò scostante e irritabile avrebbe agito nel mondo...ma sarebbe riuscito a contenere la terribile aggressività che gli ispirava il Gashadokuro?

    Mentre fuori nessuno poteva sospettare della battaglia interiore, il Gashadokuro avrebbe gettato un urlo terrificante nel vedere respinti i suoi propositi violenti, tanto intenso da far tremare la mente di Fudoh. All'interno di quel luogo era come se avesse una riserva di chakra e di energia vitale alternativa a quella reale, nata dalla sua semplice volontà, ma più si fosse indebolito e più avrebbe rischiato di perdere il controllo! Se non altro aveva una replica di ogni suo oggetto reale. Il teschio, grande almeno quanto il suo petto, gli si scagliò contro cercando di affondare i denti marcescenti nella sua spalla sinistra [Azione 1 e 2]Velocità Nera+2 tacche
    Morso con Potenza 45 (Risucchia 2 Bassi di chakra a contatto), Forza Nera+4 tacche, Velocità Nera+2 tacche
    ma comunque andasse, sia che fosse conficcato o meno, immediatamente dopo avrebbe emesso una grande quantità di fiamme in ogni direzione come per ustionare il suo avversario [Azione 3]Fiamme con potenza 65 in un raggio di 6 metri. Concentrazione Nera, nessun caricamento.. Subito dopo avrebbe guadagnato quota portandosi a sei metri d'altezza prima di emettere un nuovo, terrificante grido che avrebbe privato di forze chiunque lo sentisse [Azione 4]Riduce del 30% il chakra e la vitalità attuale se viene sentito.
    La riduzione è del 40% se si ha Udito perfetto
    !

    Contemporanea al grido, e forse nascosta da esso, una salva di shuriken d'osso incandescenti si sarebbero formati a mezz'aria alle spalle di Fudoh, lanciandosi poi con forza contro la sua schiena [Azione 5]Otto Shuriken con Potenza 10 ognuno. Forza Nera+3 tacche. Furtività 9 subito seguiti dalla comparsa dal nulla di una Zanbato d'ossa che avrebbe cercato un singolo affondo contro il petto del medico, prima di svanire così come era apparsa [Azione 6]Potenza 50 + Sanguinamento (DnT Grave), Forza e Velocità Nera+3 tacche..
     
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