Nella rete del pescatore[Corso alle basi]

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    Nella rete del pescatore


    I

    Il motivo per il quale mi era stata affidata quella missione, che avrebbero potuto risolvere tranquillamente una squadra di genin freschi d'accademia, era perché due giovani leve del villaggio stavano spiccando sugli altri loro compagni d'Accademia. Il mio compito sarebbe stato quello di metterli alla prova, osservare le loro azioni e poi riferire al Mizukage se questi avevano realmente qualche dote particolare per poterli promuovere a genin. Con loro avrei chiamato anche Hideo, ninja che avevo sottoposto alla nebbia di sangue e che avevo intenzione di monitorare per vedere suoi eventuali miglioramenti. Inoltre, potendo affidare a lui i due studenti, avrei potuto osservare da distante come si sarebbero comportati.
    Lasciai uscire i tre corvi dal mio ufficio e questi, mischiandosi nella nebbia che ricopriva l'isola, si diressero rapidi ognuno verso il proprio destinatario. Qualora l'avessero trovato, se in casa battendo ripetutamente il becco sulla finestra oppure inseguendolo finché non avessero capito la sua funzione di messaggero, il corvo ammaestrato si sarebbe fermato lasciando i due studenti e il genin prendere il piccolo foglio arrotolato stretto sulla zampa.
    Sul messaggio avevo scritto poche parole:

    All'attenzione di *nome del personaggio*
    Con la presente è tenuto a presentarsi all'entrata del palazzo amministrativo di Kiri alle ore 4.00 del giorno seguente. Vi attenderà un chunin del villaggio che vi spiegherà il motivo della chiamata.

    La Mano Sinistra del Mizukage


    [...]


    Malgrado mancassero ancora diverse ore all'alba, Kiri si stava già svegliando. Arrivando al luogo del loro appuntamento, avrebbero potuto vedere diversi pescatori muoversi verso il porto. Mentre, all'entrata del palazzo amministrativo che si affacciava sulla grande piazza centrale della città, vi ero solo io, chiuso nel mantello nero riportante il simbolo della mano nera, ad attenderli.
     
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    Pensieri e Corvi Neri


    La Mano Nera Chiama



    In quella calda giornata la mia mente vagava sempre di più verso quei pensieri oscuri che aleggiavano attorno a ciò che era successo molti anni prima, rivedevo i volti dei suoi genitori che con il tempo erano tornati a sorridere seppur sapendo di aver perso una figlia, non posso permettermi di lasciare le cose come stanno ora altrimenti che razza di ninja sarei?
    Mi trovavo al porto, seduto tranquillamente sulla banchina dove tutto era iniziato, quella vecchia banchina dove avevo compiuto la mia prima missione, dove avevo conosciuto due grandi maestri che mi avevano messo sulla buona strada per raggiungere i miei obiettivi, quando un rumore catturò la mia attenzione.
    Si trattava di alcuni corvi che, spiccando il volo direttamente dall'edificio amministrativo di Kiri, librarono vivacemente le loro ali nel vento facendosi cullare dalle correnti del vento dell'isola della nebbia.

    Una nuova missione attende qualche giovane ninja, chissà di cosa si tratterà, sicuro c'è lo zampino di Youshi-San quei corvi saranno sicuramente suoi.

    Avevo già sperimentato questo suo metodo di richiamare allievi e altri ninja del villaggio, i corvi sono veloci, discreti e assolutamente precisi nel loro lavoro e sicuramente avrebbero trovato i rispettivi obiettivi in un batter d'occhio.
    Non mi curai comunque della loro direzione, vista la bella giornata sarebbe stato bello rimanere al sole ancora un po' senza essere richiamato per qualche pericolo o missione.
    Slaccia gli stivali in modo da poter bagnare i piedi nell'acqua alta e fredda del porto per poi poggiare schiena e capo sull'umido legno della banchina rimanendo incantato dal suono dell'acqua che si scontrava sopra le paratie di cemento che le impedivano di inondare la zona del mercato ittico, uno dei più forniti di tutta la regione se non del mondo.
    Fu proprio in quel momento che, quando ormai i miei sensi si stavano assopendo nel torpore e tranquillità della situazione, qualcosa di decisamente appuntito mi toccò il capo, prima una sola volta per poi passare a due e tre consecutivamente.
    Aprii gli occhi ancora stordito dall'abbiocco che mi era preso per poi rendermi conto che ciò che mi picchiettava la fronte era proprio uno di quei piccoli corvi che la mano sinistra del Mizukage amava utilizzare per le comunicazioni ufficiali.

    Dovevo immaginare che uno di loro si sarebbe diretto verso di me, come cavolo sanno sempre dove trovarci, questi corvi sono incredibili!

    Non ci aveva messo molti minuti a capire la mia posizione e a portarmi il messaggio, proprio come se sapesse già la mia posizione in anticipo, che Youshi avesse delle spie in tutta Kiri che gli riferivano la posizione dei ninja più rilevanti? non mi sarei aspettato di meno dalla mano sinistra del Kage, sempre a conoscenza di tutto e tutti.
    Accarezzai dolcemente il corvo sulla sua piccola criniera di piume nere per poi estrarre il messaggio che portava sulla zampa, una piccola pergamena di tessuto finemente lavorato riportante il simbolo della Mano nera, simbolo proprio del nostro caro Youshi-San.


    All'attenzione di Hideo Nishimura
    Con la presente è tenuto a presentarsi all'entrata del palazzo amministrativo di Kiri alle ore 4.00 del giorno seguente. Vi attenderà un chunin del villaggio che vi spiegherà il motivo della chiamata.

    La Mano Sinistra del Mizukage




    Dopo un mio respiro di sollievo congedai il corvo che, come era arrivato, sparì nel giro di pochi secondi spiccando il volo verso il palazzo amministrativo da cui era partito, per fortuna potevo ancora godermi un po' di tranquillità prima di tornare al lavoro.

    [...]


    Il giorno seguente mi presi il tempo per prepararmi adeguatamente e una volta ristorato mi diressi verso il palazzo in modo da arrivare qualche minuto in anticipo, le strade di Kiri erano piene come al solito e più mi avvicinavo alla piazza principale più le foci si facevano forti e sovrastanti.
    Quando arrivai dinnanzi alle grandi porte del palazzo trovai, già presente e pronto, Youshi-San avvolto nel suo classico mantello nero con il suo simbolo, la mano nera riportata anche nel messaggio.

    Salve Sensei, è un piacere lavorare ancora con voi.

    Che fosse stata una missione di spionaggio o di eliminazione ero pronto a seguire i suoi suggerimenti e i suoi ordini, certo non mi potevo aspettare invece gli altri due ninja che arrivarono di li a poco, una sorpresa che mi fece trovare per un attimo stupito e impreparato alla situazione ma che, pensandoci bene, poteva essere un ottimo allenamento per il mio e per il loro futuro.



     
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