La Signora di Taki[Comasterata]

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  1. Yato Senju
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    Il Paese delle Cascate


    La Foresta degli Hanta
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    Yato Senju e Bao Chikuma
    Il Clan a volte è più una pressione sulle spalle che non motivo di orgoglio, ti do ragione. Aggiunsi con un sospiro, cercando di dimostrami amichevole, anche perché non avevamo motivo per essere avversari in quel preciso momento. Onestamente mi interessa solo finire questa faccenda e tornarmene a casa. Ma si, potrebbe essere interessante vedere cosa succede da queste parti. Concessi, mentre lui spiegava che il suo cognome era effettivamente di origine Accademica, anche se si trattava di un ramo della famiglia che si era separato molti anni addietro. Mi chiedo se non ci siano anche dei rami del clan Senju che si sono separati nel tempo. Borbottai sovrappensiero...e se quelle varianti avessero avuto un potere maggiore? O magari una inaspettata utilità per la Missione? Intanto Bao si dimostrò meno sprovveduto di quanto pensassi, evitando di rivelare dettagli di una missione passata, quasi certamente perché doveva aver agito contro l'Accademia, ma parlò del suo caposquadra come di una persona che creava più problemi di quanti ne risolveva. Non lo conoscevo, e non commentai.

    Non devi scusarti, Bao-kun. A dirla tutta alcune delle persone migliori che conosco sono dei nukenin. Spesso i miei compaesani sono un po' sgradevoli Commentai alzando gli occhi al cielo, e non stavo nemmeno mentendo mentre lo dicevo. Ho letti i rapporti, dire che di Hayate non c'è da fidarsi. E nemmeno della Zanna o dell'Accademia, alla fine forse conviene fidarsi di chi conquista la propria fiducia e non per partito preso. Conclusi, con una riflessione che in fondo non era troppo lontana dal mio reale pensiero...al netto del fatto che non intendevo mai fidarmi di nessuno fino in fondo. La Missione non lo permetteva.

    Ero perfettamente in grado di seguire le tracce a mia volta, pur nascondendo sul momento quella mia abilità, e seguii il Chikuma scorgendo alcuni elementi che avevano condotto i suoi spostamenti. Anche se sembrava un povero scemo, quantomeno nel campo degli inseguimenti sapeva il fatto suo. Non per questo avrei rivalutato le persone dall'aria sprovveduta come quel cretino di Youkai. In ogni caso la breve indagine aveva portato frutto: una persona nella radura in mezzo all'erba alta. Cosa ci faceva là? Era uno dei Guardacaccia? Il famoso Nikaido? Se non altro non vidi spade al suo fianco ma questo non significava nulla. Con aria seria feci cenno a Bao di fermarci e acquattarci, così da tenerlo d'occhio. Potevamo farci avanti e parlargli, ma un minimo di osservazione avrebbe sicuramente fornito informazioni maggiori. Nostro malgrado quello pareva avere sensi molto affinati, dato che si voltò proprio nella nostra direzione intimando a uno di noi (forse non era in grado di capire quanti fossimo?) di uscire allo scoperto. Assurdo... sussurrai mentre Bao si guardava intorno in cerca di un nascondiglio, facendomi poi cenno di guadagnare quanta più quota possibile. Inizialmente non compresi, ma il rapido frusciare del sottobosco alla mia destra annunciava l'arrivo di qualcosa di grosso e pericolo. Tks!

    Padroneggiavo bene il controllo del chakra e non sarebbe stato complesso saltare senza causare troppi rumori, ma mi trovavo in una posizione avvantaggiata per osservare la scena quindi presi una decisione differente: focalizzandomi sul mantenermi nascosto feci un cenno del capo negativo verso il Chikuma, ammantandomi poi della Percezione Falsata, opportunamente potenziata, per rendere più fitto il cespuglio in cui mi trovavo così che nessuno avesse interesse a provare a penetrarlo, nemmeno una creatura feroce (rovi e fiori dall'aria pericolosa sarebbero stati utili orpelli per potenziare l'inganno, per fortuna conoscevo abbastanza bene i boschi del Paese del Fuoco)[Percezione Falsata].
    Mi trovai di fronte a una scena improbabile: una bestia decisamente troppo grande per essere normale, ma che non parlava e dunque non era vincolata a qualche contratto, che faceva le fusa come un gatto davanti allo strano uomo seminudo. Ma cosa...? Un flebile sussurro mentre cercavo di fare ordine con quel poco che sapevamo. Le Bestie erano un problema e attaccavano i civili, inoltre attiravano i Bracconieri che creavano scompiglio nei boschi. Quindi il Guardacaccia Nikaido e i suoi combattevano i bracconieri e impedivano alle bestie di causare danni, uccidendole o contenendole se necessario. Quest'uomo però sembrava quasi averla addomesticata quindi...chi era? Improbabile che fosse un bracconiere, ma anche l'associazione con Benimaru Nikaido si indeboliva, a meno che non fosse un guardacaccia non violento. Nel non far nulla quello iniziò ad allontanarsi, e non potevamo certo farci sfuggire una creatura così come se nulla fosse, oltre a voler capire qualcosa di più su quella persona dall'aria sospetta. Mi voltai verso Bao (avevo lasciato nell'illusione uno spiraglio abbastanza grande per permettergli di vedermi in viso dalla sua angolazione e cercai uno sguardo di intesa, come a dirgli di fidarsi di me e stare pronto. Quindi generai una lancia di legno dal mio palmo, mentre con pochi sigilli un Clone di Legno emergeva dal fianco sinistro [Tecnica]Tecnica Rapida.

    Raccolta l'arma, il clone uscì dall'illusione accorrendo verso i due in allontanamento. Con un salto fu a una decina di metri dal bersaglio, facendosi volutamente notare mentre si avvicinava. Attenzione signore! Queste bestie sono pericolose...sono al servizio del Guardacaccia della regione. Si allontani lentamente, cercherò di distrarre quell'animale. Disse il clone mentre muoveva lentamente la lancia, avanzando con molta cautela. È il nostro dovere proteggere i civili dalle bestie, e le bestie dai bracconieri, quindi cerchi di muoversi lentamente. Aggiri la creatura, non scappi in linea retta e vada nei cespugli dietro di me. Con molta calma. Si trattava di un inganno Machiavellico. Avevo visto il rapporto amichevole tra l'uomo e la creatura, ma non sapevo se la sua indole ci fosse avversa o meno: offrendogli di andare alle spalle del clone in sostanza gli davo la scusa per attaccare di soppiatto in concerto con la bestia, anche se in realtà questo lo avrebbe reso una facile preda per me e Bao (che speravo fosse abbastanza sveglio da mangiare la foglia). La reazione dell'uomo poteva anche essere la fuga o il dialogo, non avevo idea...alla fin fine quella mia azione serviva per osservare la sua risposta e da là muoverci di conseguenza.

    Youshi Tokugawa e il Gufo
    Il ninja del clan Fukuro non colse le provocazioni né concesse al Tokugawa nulla più che un lungo sguardo da dietro la maschera, per ovvi motivi imperscrutabile, proseguendo il loro cammino fino al lago e alle orme dei due bambini che sembravano così assurdamente fuori posto. Nemmeno il tempo di elaborare quelle informazioni e si trovarono a fronteggiare l'arrivo di due sconosciuti, uno dei quali dall'aspetto molto peculiare, tanto da suggerire al ninja di Kiri un raggiro volto a raccogliere quante più informazioni possibili. Richiamato il Karasutengu suo alleato, con una semplice Henge mise in atto la sua pantomima, emergendo dal nascondiglio e parlando chiaramente con i due in arrivo, si si misero subito in guardia, con l'uomo in armatura che si frappose tra i due volatili mistici con una mano sulla sua spada. Mi pareva di aver percepito qualcuno...chi siete? L'aspetto dei due Tengu lo fece accigliare, ma non rilassò la presa sulla sua arma. Sono Yashamaru Chutetsu, Yuusha di Taki al servizio del sommo Leader. Porto quest'armatura come dono del mio maestro di spada, il potente Sojobo, re dei Tengu. Voi...siete Karasutengu, no? Il vostro leader è l'Ombra del mio Sensei, se ben ricordo. Non era un termine dispregiativo, effettivamente Ura-Sojobo agiva come eminenza oscura dietro Sojobo, quale suo primo e più importante alleato, un Re nascosto, per così dire, che si occupava delle faccende lontane dalla luce del sole. Non ho mai avuto contatti con la vostra stirpe, ma non sono un nemico. Yashamaru-sama... La donna pareva molto preoccupata ma lui la rasserenò con un cenno. Non sono vostro nemico, ma il punto è: voi siete miei nemici? Se possono aiutarci nella ricerca io sono disposta a tutto! Si intromise la sua protetta, lasciandolo interdetto. Ookami-dono, i Karasutengu si occupano di assassinio, furto e sotterfugio, trovare i vostri figli non credo sia qualcosa da affidare a loro e...

    Lei lo scavalcò inginocchiandosi davanti ai due Tengu e abbassando il capo fino a toccare il suolo con la fronte. Nobili Tengu...imploro il vostro aiuto. I miei figli sono dispersi per questi boschi, hanno eluso la mia sorveglianza e sono arrivati fin qui per trovare il loro padre, che è originario di questi territori ma sparì anni fa. Non ho avuto modo di trovarli, il Guardacaccia e il villaggio di Taki non mi hanno voluto aiutare! Solo Yashamaru-sama lo ha fatto, a titolo personale, ma per due persone è impossibile battere l'intera foresta. Ogni aiuto...ogni aiuto sarebbe ricompensato, vi prego. C'era urgenza nella sua voce squillante, sull'orlo delle lacrime per la disperazione e per la fatica accumulata. Lo Yuusha fu rapido ad affiancarsi a lei e sollevarla da terra, nonostante le proteste. Ookami-dono, non serve umiliarvi in questo modo, abbiamo appena iniziato le ricerche e sicuramente i ragazzi stanno bene. Ci sono bracconieri qui, ci sono bestie e pericoli. Se anche loro padre che era di qui è andato disperso anni fa, come possono loro stare bene? Yashamaru aveva metà del volto coperto ma i suoi occhi tradivano l'irritazione per essere stato bloccato dal suo onore in quella missione apparentemente impossibile. Yashamaru-sama, io sono disperata! Disperata! È…è di estrema importanza che io li ritrovi, sono troppo piccoli per stare così lontani da casa e da soli! Anche il loro addestramento è incompleto, devo riportarli al Paese della Luna appena possibile!

    Il Fukuro stava in disparte, estremamente silenzioso, come in attesa, e anche se per una frazione di secondo guardò nella sua direzione lo Yuusha non parve averlo notato. Lo stesso non poteva dirsi per la donna, il cui cappuccio era caduto indietro rivelando un volto avvenente e sui trent'anni con lunghi capelli dal colore che ricordavano i ciuffi trovati nel cespuglio (sebbene quelli non sembrassero appieno dei capelli). Vi prego, farò qualunque cosa in cambio del vostro aiuto. E anche del vostro compagno che si nasconde sull'albero! Cosa? Yashamaru guardò nuovamente in direzione del Fukuro, ora certo della sua presenza. Tks...una stirpe di doppiogiochisti amanti del sotterfugio. Come immaginavo. La sua aggressività non era stata sedata affatto, era sempre pronto allo scontro.

    Come gestire la situazione? E cosa avrebbe fatto il Fukuro, vedendosi scoperto? Sembrava che per il momento stesse lasciando l'iniziativa a "Yoru".
     
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