Nella foresta oscura[Combattimento] & [Free]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    162
    Reputation
    +51
    Location
    Roma

    Status
    Offline


    Nella Foresta Oscura


    ~VII~



    Intervento Inaspettato



    Il combattimento era ormai giunto al termine. Che la sua ultima tecnica, il Taglio dell'Aria, fosse andata a segno o meno, lo scontro si sarebbe in ogni caso concluso di lì a poco. Non tanto per le ferite riportate dal Lupo, seppur di certo non indifferenti, quanto per le energie e la sua riserva di chakra che erano quasi del tutto esaurite. Se la Pantera avesse provato ad effettuare anche un singolo attacco in risposta alla sua ultima offensiva, il Lupo non avrebbe avuto forze sufficienti per contrastarlo efficacemente né avrebbe avuto più la tempra necessaria a sopravvivere alle estreme condizioni ambientali a cui era sottoposto. D'altronde, per fortuna, la grave ferita sanguinante al collo di Nishimura sembrava aver debilitato pesantemente anche lui. Quei due ninja erano stati portati in quel luogo così angusto ed impervio appositamente per cercare di uccidersi a vicenda e ciò era proprio quello che sarebbe avvenuto. L'uno sarebbe perito per l'esaurimento di ogni energia fisica, l'altro sarebbe spirato per dissanguamento. Entrambi sarebbero stati sepolti sotto i gelidi e biancastri strati di neve di Genosha. L'isola abbandonata sarebbe stata la loro tomba.

    Questo combattimento non finirà bene nè per me nè per te, caro Lupo!

    Proprio mentre stava per apportare la spazzata a distanza diretta alle gambe della Pantera, che probabilmente avrebbe definitivamente messo fine allo scontro, le parole del suo avversario, pronunciate poco tempo prima, sbucarono all'improvviso da qualche angolo della sua mente, cristalline e splendenti come una profezia veritiera. Poi tutto accadde in un istante: il tempo di un battito di palpebre.
    Le ombre che, tremolanti, oscuravano il paio di metri di distanza tra il Lupo e Nishimura, s'addensarono, divennero quasi solide ed infine, proprio da quelle ombre, uscì fuori un ragazzo. Uno shinobi dai capelli albini, un unico occhio bianco, quasi vuoto, l'altro coperto dal coprifronte di Kiri. Una lunga cicatrice, da zigomo a zigomo, divideva in due la sua faccia. Un mantello nero, difficilmente distinguibile da buio circostante, ne ricopriva la schiena ed il braccio sinistro, mentre, con il destro, questi aveva saldamente bloccato il polso del Lupo, impedendo che la spazzata si potesse concretizzare ai danni della Pantera.

    Lo scontro si può dire concluso.

    Lo sguardo dello shinobi era fisso sul Lupo, scrutandolo in un modo a metà tra il minaccioso ed il rassicurante. La sua voce... era la stessa voce che aveva risuonato nella radura all'inizio dello scontro. La sua esile figura sembrava quasi invisibile e, nell'alternanza del chiaro-scuro proiettato dalle fiamme alla periferia di quell'arena boschiva, pareva quasi che le ombre lo avvolgessero periodicamente in un abbraccio silenzioso.
    Mentre la Pantera, ormai completamente esausta, cadde a terra, svenuta, il Lupo si rivolse con tono sicuro e deciso al misterioso sconosciuto, cercando di nascondere il timore che covava all'interno, considerato anche il fatto che la sua capacità di affrontare un nuovo combattimento era a quel punto azzerata.

    Chi sei? Qual è il reale scopo di tutto questo?

    Per tutta risposta lo sconosciuto emise un fischio, prima di allargare la sua bocca in un ghigno inquietante. A ciò seguì la comparsa da nulla di una intera squadra di ninja, che si mise subito al lavoro per curare le ferite di Nishimura, mentre altri due operatori presero in carico l'assistenza che necessitavano le lesioni riportate dal Lupo, soprattutto quella alla spalla destra. Lo shinobi d'Ashina rimase in silenzio, aspettando un qualche tipo di replica alle sue domande e lasciando che il team medico, nel frattempo, svolgesse liberamente il suo compito.
    La Pantera rinvenne e, con apparente grande sforzo, tirò su il busto dalla sua posizione sdraiata, cercando lo sguardo del ninja da un braccio solo. Il Lupo ricambiò lo sguardo senza però far trapelare alcunchè. Gli dispiaceva per il suo avversario, ma questo era il destino di tutti i ninja: vivere e morire, prima o poi, nell'assoluta segretezza, senza che nessuno potesse più sapere alcunchè di loro.

    Youshi-san, non merito un trattamento di favore, non sono degno di essere salvato se non so proteggere me stesso da un'altro Shinobi.

    Quella frase lo scosse alquanto. Nishimura conosceva il loro rapitore? E a giudicare dal suffisso che aveva usato doveva portargli anche molto rispetto... inoltre quel tizio era intervenuto proprio all'ultimo momento prima che il colpo del Lupo potesse finire il suo avversario. C'era qualcosa che non tornava. Pericolosi sospetti s'insinuarono nella mente dello shinobi d'Ashina.

    Voi due, parlate immediatamente! Che rapporto vi lega?

    La squadra medica, così com'era comparsa, sparì di nuovo nella foresta. Era arrivato il tempo delle spiegazioni. Doveva esserlo...


     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    338
    Reputation
    +70

    Status
    Offline

    Nella Foresta Oscura


    III

    Sekiro era rimasto evidentemente sopreso nel vedermi interrompere il suo attacco qualche attimo prima, forse perché non si aspettava il mio intervento oppure per via della mia giovine età. Le sue prime e impetuose domande, comunque, ebbero una risposta laconica Una cosa per volta, Sekiro-kun Nel frattempo, infatti, fummo raggiunti dalla squadra medica che si occupò delle loro ferite e fornì dei tonici per risanare il tantien. Fu un'operazione piuttosto rapida, dopo la quale, ci trovammo soli nella foresta.
    Il silenzio che era calato nella radura venne accompagnato da una stasi dell'ambiente, solo qualche folata di vento, che portava con sé taglienti fiocchi di neve e muoveva i nostri mantelli, avrebbe reso nuovamente evidente lo scorrere del tempo. Sarebbe stato difficile per i due neo genin riuscire a decifrare l'espressione sul mio volto, lo sguardo gelido li avrebbe osservati attentamente. Comprendevo perfettamente la loro necessità di spiegazioni ma, dall'altra parte, speravo che riuscissero ad apprezzare e godere del silenzio che ci avvolgeva. Il clangore delle armi, gli affanni di chi spinge il proprio fisico a superare i suoi limiti, il suono dei passi e il gocciolio del sangue nella neve erano scomparsi, tutto ciò era stato indifferente alla notte e alla foresta che era tornata ad avvolgersi nel suo mutismo.
    Furono loro, infatti, a rompere quel momento di contemplazione. Il primo fu Hideo a parlare, il mio sopracciglio si alzò sentendolo chiedere che non gli venisse fatto un trattamento di favore, credeva realmente che gli sarebbe stato fatto? Stavo per rispondergli quando Sekiro intervenne e allora, evidentemente adirato, spostai lo sguardo verso di lui. In una frazione di secondo tutta la mia violenza si sarebbe riversata su di lui [Slot Tecnica Avanzato - Intento Assassino]
    Quindi, una volta che fosse calato nuovamente il silenzio nella radura, muovendo qualche passo, sarebbe comparso un leggero sorriso sul mio volto. Sekiro-kun, sei bravo con la spada, ma non abbastanza attento ai dettagli e alla disciplina ero stato punito per molto meno dal Mizukage, non avrei - come lui - usato della violenza fisica, ma necessitavo di mettere le cose in chiaro Sono Youshi Tokugawa e, come avresti potuto intuire dal coprifronte e le parole di Hideo-kun, un ninja di Kiri. Un chunin Coprii l'ennesimo sorriso toccandomi la punta del naso con la mano destra, mentre cercavo le parole più adatte per rispondere. Mossi qualche passo verso gli alberi della foresta e, osservando l'oscurità che ci avvolgeva, ripresi a parlare Siete stati i protagonisti di un rito antico della tradizione del nostro villaggio: la Nebbia di Sangue. I ninja più promettenti lasciai cadere un attimo di silenzio, non mi piaceva fare complimenti senza motivo, ma questo non era il caso Vengono portati a Genosha e fatti scontrare l'uno contro l'altro. Hideo-kun, non morirai questa notte. Se prima vi aveva detto che sarebbe stato uno scontro alla morte, è perché avevo bisogno di vedere come avreste reagito ad una situazione estrema, dove la vita è in pericolo. E' in questi momenti che si svela la vera natura di un uomo, di un ninja lo sguardo sarebbe dunque tornato su di loro, nuovamente avrei lasciato che il silenzio prendesse il sopravvento, volevo che metabolizzassero ciò che gli avevo detto Vi siete rivelati entrambi dei buoni combattenti, ma - questo è evidente - Sekiro-kun ne è uscito vincitore mi avvicinai a Hideo Che questo sia per te motivo di impegno negli addestramenti e nelle missioni per migliorare e poterti riscattare anche agli occhi del villaggio, ma soprattutto ai tuoi Serrai la mascella, fu inevitabile per me ricordare lo scontro perso a Oto contro la jinchuuriki del Nibi, sentivo ancora l'orgoglio ferito malgrado fosse passato molto tempo da allora.
    Ma mettervi alla prova e valutare le vostre abilità non è l'unico motivo per il quale ci troviamo qua questa notte, quanto meno non il principale. Ciò che ha spinto, nei secoli passati, e spinge ancora oggi i ninja di Kiri a trovarsi in questa foresta nella nebbia a combattere è creare un legame inscindibile tra gli Shinobi del paese dell'acqua. Cercai nei loro sguardi di comprendere se avessero inteso ciò che stavo dicendo In questo combattimento all'ultimo sangue avete potuto comprendere molto del vostro compaesano, molto più che facendo tante missioni assieme o turni di guardia alle mura. I ninja si muovono in squadra ed è il sangue versato in questa radura le fondamenta del vostro percorso come shinobi della Nebbia
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Giocatori
    Posts
    397
    Reputation
    +81

    Status
    Online

    Il Filo del Destino


    Esperienza, Volonta e Sangue



    Il collo, anche se il sanguinamento era stato bloccato dall'equip medica, continuava a farmi provare un dolore indicibile, sentivo le vene pulsare e il mio battito cardiaco non accennava a diminuire, mi sentivo estremamente in difetto in quella situazione non avendo portato a termine l'incarico che mi era stato assegnato, inizia a provare delle sensazioni di odio verso quel ninja contro cui avevo combattuto.
    Cercai di mantenere il controllo della rabbia mentre Youshi ci iniziò a spiegare cosa stava effettivamente succedendo, il fatto che non fosse seriamente un combattimento all'ultimo sangue bensì qualcosa di molto più profondo e importante.
    Nel mentre che le parole, pronunciate con un tono di consapevolezza e esperienza, fluivano rapide iniziai a capire lo scopo di quel macabro rituale, quelle sensazioni che io avevo immaginato fossero di odio nei confronti del Lupo non ero più sicuro rappresentassero effettivamente quell'emozione.
    Durante quel combattimento e i violenti scambi di colpi avevo scoperto effettivamente molte cose su di lui, il suo stile di combattimento ora era ben impresso nella mia mente ancora offuscata dalla svenimento di pochi minuti prima, rivedevo i suoi occhi pronti a sferrare quell'ultimo colpo, probabilmente fatale, degli occhi con un obiettivo da raggiungere proprio come io avevo il mio obiettivo di ritrovare Kimiko.
    riuscivo a vederlo, nella mia mente, il filo rosso, di sangue, che dalla mia caviglia si poggiava sulla bianca e fredda neve di quel luogo, fino ad arrivare alla caviglia del Lupo, un legame invisibile che portava con se esperienze, volontà e sangue.

    Vi siete rivelati entrambi dei buoni combattenti, ma - questo è evidente - Sekiro-kun ne è uscito vincitore.

    Youshi si avvicinò a me mentre il suo sguardo incontrava i miei occhi rossi come il sangue.

    Che questo sia per te motivo di impegno negli addestramenti e nelle missioni per migliorare e poterti riscattare anche agli occhi del villaggio, ma soprattutto ai tuoi

    Aveva capito subito cosa stavo provando in quel momento, la delusione immensa nel vedere le mie abilità fatte a pezzi da un avversario e le sue parole non erano un modo per farmi stare meglio, bensì, come un vero Sensei, mi spingeva a migliorare e a migliorarmi ancora.
    Distolsi lo sguardo per la vergona che provavo dopo aver sentito quelle parole ma, dentro di me, il fuoco della volontà non si era ancora spento, anzi, bruciava con vampate ancora più alte e possenti.

    Lupo, ricorderò questo giorno, il giorno in cui un ninja dagli artigli affilati ha lasciato il segno della sconfitta sul mio corpo

    Alzai di poco la testa per mostrare la grande ferita chiusa dai punti e bendata dai medici.

    Questa cicatrice mi ricorderà il fallimento, la vergona e il dolore che provo in questo momento.

    Guardai negli occhi il Lupo, cercando di trasmettergli tutto ciò che stavo provando in quel momento e cercando di capire a cosa stesse pensando, aveva anche lui percepito questo nuovo e ipotetico legame con la nebbia di sangue doveva instaurare tra i due ninja o semplicemente non era significato nulla?
    Lasciai quindi spazio al silenzio, spezzato solo dal rumore della neve che si scioglieva vicina alle fiaccole e del vengo gelido che con rabbia spingeva i sempreverdi a flettersi delicatamente lasciando spazio alla vista delle montagne innevate.



     
    .
  4.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    162
    Reputation
    +51
    Location
    Roma

    Status
    Offline


    Nella Foresta Oscura


    ~VIII~



    La Nebbia di Sangue



    Silenzio. Non una parola, non lo sferzare dell'acciaio contro l'acciaio, non il basso e ovattato scalpitare dei passi sulla neve. Solo il vento, ora, dominava nella radura immersa nella notte oscura. Il fischio fu tetro ed improvviso. Uno stridio fantasma che, rimbalzando di albero in albero, veniva amplificato a dismisura, fino a che la calma senza suono di qualche attimo prima fu totalmente distrutta, per lasciare il posto ad un ronzio che, prepotentemente, invadeva le orecchie dello shinobi d'Ashina. Dal suo condotto uditivo quella fastidiosa sensazione scavava sempre più, penetrando e diffondendosi nelle sue viscere. Quella sensazione era familiare: il Terrore. Il Terrore che solo affrontare un Senza Testa o un Guerriero Shichimen poteva infondere, arrivando a far perdere il senno anche ai combattenti più coraggiosi ed esperti. Già, ma da dove diavolo proveniva? Che ci fosse uno di quegli spiriti implacati da qualche parte, nascosto, nella foresta? No... se ne sarebbero accorti durante lo scontro, il Lupo e la Pantera. Poi la risposta arrivò fulminea come un rombo di tuono nel ciel sereno. Il ragazzo che si era palesato improvvisamente, fuoriuscendo dalle tenebre – una vera e propria Ombra materializzata – per bloccare il polso del Lupo, lo guardava fisso ed immobile, con un occhio – il suo unico occhio visibile – completamente bianco, senza iride, solcato da vasi rossi dilatati ripieni di sangue. L'Ōkami poteva vedere la furia omicida ribollire attraverso la fitta rete di vasi venosi della bianca sclera, la quale, come un influsso malefico o un'onda anomala, a partire da quell'orbita vuota, gli veniva riversata addosso. L'onda era la forza dell'Ombra. Il vento che la muoveva il suo intento assassino. Il mare, dal quale essa proveniva, la vastità della sua furia.
    Il Lupo cadde a terra, paralizzato ed inerme. Quello stato, però, non durò molto. Le parole dell'Ombra in qualche modo spezzarono l'incantesimo che gli aveva intrappolato la mente.

    Sekiro-kun, sei bravo con la spada, ma non abbastanza attento ai dettagli e alla disciplina. Sono Youshi Tokugawa e, come avresti potuto intuire dal coprifronte e le parole di Hideo-kun, un ninja di Kiri. Un chunin.

    D'un tratto Youshi Tokugawa appariva meno terribile e spaventoso, anzi, in qualche modo, addirittura, per certi versi, rassicurante. Ad una più attenta osservazione, l'iride non era assente all'interno dell'uvea. Esso era solo di un chiarissimo azzurro che si confondeva e sfumava nel bianco circostante. Non c'era nessun complotto ordito nei suoi confronti. Il ninja da un braccio solo si tranquillizzò.
    Un sospiro. La comprensione di quanto appena accaduto e... la memoria di un'altra esperta di illusioni che il Lupo aveva dovuto affrontare tempo addietro: la Falenasekiro-shadows-die-twice-strategie-sconfiggere-boss-falena-v5-370506.

    Genjutsu...

    L'aria calda emessa del sussurro si scontrò con il freddo pungente di Genosha. Ne nacque una piccola nuvola fumogena che si allungò verso l'alto. Youshi Tokugawa, nel frattempo, continuava in quella che, finalmente, era la spiegazione dello strano rapimento che aveva portato due ninja, tra loro sconosciuti, a fronteggiarsi in un duello mortale. L'Ombra metteva al corrente il Lupo e la Pantera che essi avevano appena partecipato ad un rito: il rito della Nebbia di Sangue, col quale Kiri metteva alla prova i suoi shinobi in modo che formassero legami saldi e duraturi, utili per rinforzare lo spirito di collaborazione e fratellanza durante le missioni per il villaggio.
    Il Lupo spostò lo sguardo sulla Pantera. La spalla doleva ancora di un bruciore sordo e profondo che si diffondeva al collo e alla schiena. Anche lui, Hideo Nishimura, era incredibilmente provato. Inoltre sembrava in qualche modo profondamente deluso ed amareggiato per ciò che riteneva essere, dalle sue parole, un grave fallimento. In una certa misura, il Lupo rivedeva sé stesso in quel ragazzo, quando era stato sconfitto, senza mezze misure, perdendo il braccio sinistro, da Genichiro Ashina, proprio nel campo adiacente al passaggio segreto che conduceva fuori dal castello.
    Quello che era stato il suo avversario fino a qualche minuto prima, volle rivolgere un commento direttamente all'Ōkami.

    Lupo, ricorderò questo giorno, il giorno in cui un ninja dagli artigli affilati ha lasciato il segno della sconfitta sul mio corpo.

    La sconfitta? Non avrebbe definito in questi termini l'esito del loro combattimento, il Lupo. Certo, anche l'Ombra aveva decretato tale risultato, ma il ninja d'Ashina non credeva potesse essere così netto e scontato il giudizio sul loro scontro. Infatti, nessuno lo poteva sapere, ma se il Tokugawa non fosse intervenuto e Nishimura avesse avuto la forza di effettuare anche un solo, ultimo contrattacco, il Lupo si sarebbe ritrovato completamente senza più chakra, e a quel punto la Pantera sarebbe potuta balzare dalle tenebre per azzannarlo alla gola.
    Nishimura mostrò la cicatrice al collo che la wakizashi del Lupo gli aveva provocato.

    Questa cicatrice mi ricorderà il fallimento, la vergogna e il dolore che provo in questo momento.

    Lo shinobi pellegrino chiuse gli occhi per riflettere un momento su quanto l'Ombra aveva spiegato e sulle parole del suo avversario. Poi, di colpo, li aprì. A ciò fece seguire un leggero sorriso ed un lieve cenno d'assenso col capo rivolto ai due ninja di fronte a lui.

    Ho capito...

    Radunando le ultime energie, il Lupo si mise in piedi e si avvicinò alla Pantera. Gli tese la mano, in modo da aiutarlo ad alzarsi da terra. Un gesto semplice, ma chiaro, che, forse, riassumeva l'intento della Nebbia di Sangue...

     
    .
18 replies since 22/10/2020, 11:28   471 views
  Share  
.