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.Il silenzio assoluto nella piccola stanza fu rotto dal grattare sordo della cote sul filo della lama. Ad ogni passaggio scintille si alzavano dal metallo, brillando nell'aria della sera prima di morire sole come erano nate e tornare all'oblio. Il ragazzo ripose lo strumento ed inclinò la spada per verificare il lavoro eseguito. Perfetto. Non che avesse dovuto faticare molto: Luglio si era rivelata piuttosto difficile da scalfire e il suo morso rimaneva crudele indifferentemente da quante volte affondasse nella carne delle sue vittime. Con un movimento lento, lasciò scorrere l'arma dentro il fodero e la ripose sull'apposito supporto. A quel punto afferrò la lettera posata sul tavolo e la lesse nuovamente.
La missiva di per sé non aveva nulla di strano. Aveva ricevuto comunicazioni ben più strane nel corso della sua carriera da shinobi accademico. L'unica nota che stonava era quella richiesta di uno spadaccino esperto per ciascun Villaggio. Shin si grattò la testa, pensieroso. Era vero che in effetti brandiva spesso una spada in battaglia, ma definirsi un esperto gli sembrava eccessivo. Non avevano nessuno di meglio da mandare a Konoha? L'arte della spada era caduta così in basso in quel Paese? Forse era semplicemente l'unico disponibile con i requisiti minimi. Certo, la ricompensa era allettante, ma si intuiva dalla lettera che il vero obiettivo fosse il fodero piuttosto dell'arma. Anche il nome del committente suonava artificioso, ma il giovane immaginava che avesse i suoi buoni motivi per nascondere la propria identità.
Shin Kinryu lasciò Konoha carico di aspettative. Principalmente era curioso di scoprire i compagni mandati dagli altri Villaggi. Gli unici spadaccini degni di quel nome che gli venivano in mente erano tutti da Kiri. Con uno di essi, Akira Hozuki, aveva in sospeso un ramen da lungo tempo. Forse sarebbe stata l'occasione per saldare quella vecchia promessa. Da Oto invece non sarebbe certo giunto Kato, non ricordava di averlo mai visto brandire una spada, il suo stile di combattimento era basato sui tirapugni invece. Quanto a Suna, non conosceva nessuno degno di nota, eccezion fatta per Shunsui. Era da un po' che non sentiva il marionettista, ma dubitava che le sue strade si sarebbero incrociate in quel frangente.
Il chunin si guardò intorno, cercando di individuare gli altri convitati. Ben curioso stabilire come ora dell'appuntamento il momento che precede l'alba e come luogo il fitto della foresta. Strofinando le mani, vi soffiò sopra per scacciare il freddo pungente tipico della stagione ormai avanzata. Strano anche il fatto che fosse stato il primo ad arrivare. Improbabile che tutti a parte lui fossero dei ritardatari, considerando l'ambiente di lavoro in cui operava. Socchiuse gli occhi mettendo a fuoco le tenebre circostanti, alla ricerca di non sapeva bene cosa [Abilità]. Tuttavia non ve ne sarebbe stato bisogno. Una voce distorta lo chiamò, e poteva appartenere ad una sola persona.
Oh, guarda guarda se non è il nostro Kensei Hito.
Shin si voltò in direzione del suono e lo osservò piroettare nel vuoto con grazia, ma l'atterraggio fu accompagnato da un clangore metallico per quanto soffocato. Il foglioso era scivolato pochi metri più in là per lasciarli spazio, ma fu una precauzione inutile perché il ninja della Nebbia sembrava aver calcolato alla perfezione la traiettoria. L'avrebbe fissato senza proferire parola per un po' dopo che l'uomo aveva soggiunto una frase alquanto sibillina. Il loro ultimo incontro non si poteva definire amichevole, ma molte cose erano cambiate nel frattempo e forse c'erano ora le premesse per un dialogo. Inoltre, non sapeva quanto si ricordasse di lui. Il Kinryu non era l'unico ad essersi vincolato con poteri al di là della sua portata sull'isola dove non si può morire.
Suppongo che le congratulazioni siano d'obbligo, Mizukage. Ma ho il sospetto che non sia qui in quanto rappresentante di Kiri nella missione, e temo che a questo punto sarebbe naïve attendere gli altri partecipanti. Perciò che ne direbbe di trovare un posto più comodo dove farmi la sua proposta? Qua fuori si gela e sono stato in piedi tutta la notte per arrivare in orario.. -
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Atto II
Diretto †
Il ragazzo rimase impassibile nel vedermi scendere dal niente, piombando silenzioso e, volendo, letale, alle sue spalle. Tuttavia il modo in cui parlò e quanto mi disse mi lasciarono piuttosto interdetto: perché doveva ritenere che la missione per cui era stato convocato fosse un falso? E cosa gli permetteva di inferire che fossi stato io ad aver organizzato tutto?
Differentemente da Kato, comunque, il suo giocare sulla difensiva era migliore. Lo Yotsuki si adoperò fin da subito nel cercare di trarmi in inganno, di confondermi o di sviarmi: il Kinryu, invece, adottò un approccio diretto e quasi non-curante. Rammentavo malamente quello che avevo vissuto con lui all'Abete - la Yakusoku, dopotutto, mi aveva raccontato soltato con le sue parole quanto fosse successo - ma sapevo che quel ragazzo era altamente plagiabile o, per lo meno, considerabile alla stregua di un involucro vuoto. Dopo essersi quasi ritrovato col cranio frantumato, infatti, Shin si era prolungato in un lungo monologo su quanto fosse stupido non chinare la testa per ottenere i propri obiettivi. Riteneva vacuo l'onore, riteneva vano l'orgoglio, riteneva utile e sacrosanta la codardia, se poteva permetterti di ottenere maggiore potere. Per lui non valeva la pena lottare contro qualcosa che poteva annientarlo solo perché quel qualcosa era ... il male. Era preferibile scendere a patti con esso se da questo si poteva imparare. Ma che vita è quella del codardo? Che vita è quella dell'uomo senza ideali? Che vita è quella di chi va dove tira il vento?
Dovevo far leva su queste sue caratteristiche: dovevo mostrargli come io avessi da offrirgli tanto potere quanto Hayate, con la sola differenza che io stessi dalla parte giusta. Suppongo che le congratulazioni siano d'obbligo, Mizukage. Ma ho il sospetto che non sia qui in quanto rappresentante di Kiri nella missione, e temo che a questo punto sarebbe naïve attendere gli altri partecipanti. Perciò che ne direbbe di trovare un posto più comodo dove farmi la sua proposta? Qua fuori si gela e sono stato in piedi tutta la notte per arrivare in orario. Mi disse, totalmente incurante di quello che sarebbe accaduto. Se hai freddo e sei stanco devi lavorare di più sulla tua resistenza. Non sono problemi che mi riguardano. Commentai, lapidario e disinteressato dei complimenti e delle congratulazioni rivoltemi. La proposta prevede due possibilità. La prima: vieni a Kiri con me. Da quel che mi ricordo per te l'unica cosa importante è il potere, giusto? Tu vuoi essere più forte, intendendo questo comparativo in senso assoluto. Dunque io ti offro potere. Ti offro più potere di quanto te ne potrà mai offire la Setta. E così dicendo rivelai implicitamente che sapevo con esattezza tutto ciò che era successo all'Abete. Tu, in cambio, mi introdurrai in Hayate. La tua fedeltà, però, a quel punto, sarà devota soltanto a me. Insieme ci appropriaeremo della loro conoscenza e dei loro segreti per poi smantellare la setta dall'interno. Per quanto tu voglia far credere che la tua decisione sia stata logica e scontata, sai benissimo in cuor tuo - o almeno, in quel che ne rimane, per lo meno - che la scelta è stata vincolata e obbligata. A te dell'immortalità perfetta non interessa niente. A te interessa divenire uno spadaccino migliore se non il migliore spadaccino. Quest'ultima eventualità era da scartare, per lo meno finché io e Akira Hozuki avessimo calpestato il suolo dei vivi, ma tale considerazione la tenni per me. Io ti propongo dunque questo: un modo per riabilitare la tua immagine senza comprometterti. Feci quindi una breve pausa, osservandolo negli occhi. La proposta prevede anche una seconda possibilità, come ti ho detto. Portai la mano alla Yakusoku che, immediatamente, si materializzò, allungandosi e prendendo forma, nutrendosi di parte del mio sangue e della mia vita.
Puoi morire, qui, adesso.Chakra: Vitalità: En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 850Velocità: 650Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 700Intuito: 700Precisione: 700Slot Azione 1: 2: 3: 4: Slot Difesa 1: 2: 3: 4: Slot Tecnica 1: 2: Equipaggiamento - Tonico Coagulante Medio × 3
- Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
- Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Arto Artificiale Kiriano Base × 2
- Filo di Nylon [10m] × 1
- Spiedi Potenziati × 2
- Tonico di Recupero Medio × 1
- Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
- Unagi × 1
- Yakusoku Kenkichi × 1
Note
Combattere con Handicap Attivo.SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato
Citato
Koutsu
Pipistrelli
Yakusoku. -
.Freddo eppure al tempo stesso ribollente d'odio. Kensei Hito era proprio come Shin se lo ricordava. Sull'isola dove non si può morire avevano incrociato spade e ideologie, ma se quegli eventi li avevano segnati, l'avevano fatto in modo differente. Il Kinryu si era arreso al cinico realismo di cui aveva a lungo rifiutato le lusinghe con scuse sempre più logore.
Il tempo che tutto divora le aveva spezzate, liberandolo dalle catene illusorie di bene e male, giusto e sbagliato. Il mondo non era solo di due colori, o bianco o nero, ma dipinto di un'indistinta gamma di grigi. Avrebbe lasciato il giudizio finale agli dei che li osservavano incuranti dai cieli e dagli inferi. Fato e destino erano per i deboli. La sua strada l'avrebbe scelta da sé.
Il Mizukage parlò e parlò, senza lasciargli spazio di replica tra un'affermazione e l'altra. D'altronde, non v'erano domande nel suo discorso, se non una sola, implicita, alla fine. Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, coprendosi il volto. Gli veniva da ridere. Aspirò la fredda aria dell'ora che precede l'alba ed espirò piano, formando una nuvola di vapore che si dissipò sospinta dalla lieve brezza. Il suo interlocutore aveva messa troppa carne al fuoco e non sapeva neanche da dove cominciare.
Una cosa però si appuntò mentalmente il giovane: la parola data per Kensei non valeva nulla. Da quel che gli risultava aveva fatto un patto con Hayate, ma era palese che non l'aveva rispettato. C'era da domandarsi come l'avrebbero presa, ma in realtà non gli interessava poi molto. Erano affari suoi, a meno che la cosa non potesse tornargli utile chiaramente. Shin sospirò di nuovo.
Ahh, Kensei-san, dovresti essere meno equivoco. Quando hai parlato di proposta per un secondo ho temuto che tirassi fuori un anello. Beh meglio così, sarebbe stato imbarazzante.
Il Kinryu smise di scompigliarsi i capelli e infilò la mano in tasca, dismettendo l'aria canzonatoria ed assumendo un'espressione che forse definire seria era eccessivo, ma per lo meno concentrata. Tra le parole pronunciate dallo shinobi della Nebbia c'era della verità, ma soprattutto il giovane intravedeva delle nuove possibilità. Improvvisare, adattarsi, superare gli ostacoli. Quella era sua filosofia. Qualcuno l'avrebbe ritenuta disprezzabile, ma prendere le cose come venivano giorno dopo giorno gli risparmiava un sacco di scocciature.Ma sì, perché no?
La risposta buttata là con superficialità verosimilmente avrebbe sconcertato perfino Kensei, che già aveva una scarsa reputazione del foglioso. Il quale aveva alzato un angolo della bocca in un sorriso difficile da decifrare.
Hai ragione, non mi interessa nulla di immortalità o stronzate del genere. Ho scelto di seguirli per una questione di tempismo: erano nel posto giusto al momento giusto. O forse nel posto sbagliato al momento sbagliato. La sostanza però non cambia. Mi hanno mostrato una possibilità, ed io ho allungato la mano per coglierla. E lo stesso farò con te, Kensei Hito.
L'arroganza non mancava al kiriano. Pensava davvero di essere superiore alle Virtù di Hayate? Di certo, non del Coraggio, ma probabilmente una qualsiasi di loro sarebbe stata di in grado di schiacciarlo. Almeno per il momento. Però se poteva dispensare anche solo una goccia di potere all'assettato shinobi, sarebbe stata una scelta stupida rifiutarla.
Il miglior spadaccino dici? Suona bene. Al momento lo sono solo di nome. Brandire una spada non fa di me un vero spadaccino. Quindi se devo imparare, è meglio farlo dal migliore. E poi sai come si dice, se vuoi apprendere come giocare con il fuoco va a Konoha, se vuoi studiare come impugnare una spada va a Kiri, no?
Ancora una volta, aveva preso la sua decisione, e l'aveva fatto senza tanti tentennamenti. Di certo l'uomo che aveva di fronte intendeva usarlo in qualche modo. Ma la cosa era reciproca. La sua fedeltà? Shin Kinryu era fedele solo a se stesso. Ma ciò non gli impediva di piegarsi quando fosse stato necessario per sopravvivere o conseguire il suo scopo. Senza potere, era destinato ad essere schiacciato dal più forte. Da morto, era tutto finito. Punto.
Mantieni la tua promessa ed avrai la mia lama al tuo servizio, quando verrà il momento.. -
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Atto III
Prove e sorprese. †
Se non riuscivo a comprendere lo Yotsuki per l'assurdità o la totale assenza dei suoi ragionamenti, il Kinryu mi si poneva davanti in modo opposto. Il suo modo di pensare appariva sempre e lineare - per quanto deprecabile, questo è certo. Tuttavia la sua reazione fu esattamente pari a quella che mi aspettavo: niente al mondo lo avrebbe portato a scegliere di combattere se se la sarebbe potuta cavare piegandosi. Dunque, dopo un prima, stomachevole e volgare battuta, il foglioso si mostrò per quello che era: un opportunista senza spina dorsale. Hai ragione, non mi interessa nulla di immortalità o stronzate del genere. Ho scelto di seguirli per una questione di tempismo: erano nel posto giusto al momento giusto. O forse nel posto sbagliato al momento sbagliato. La sostanza però non cambia. Mi hanno mostrato una possibilità, ed io ho allungato la mano per coglierla. E lo stesso farò con te, Kensei Hito. Disse, mostrando un sorriso ambiguo che, per certi versi, mi ricordò Etsuko Akuma. Non ne avevo dubbi. Sentenziai io di seguito, prima di continuare il mio discorso. Quando Shin rispose notai che, in un certo senso e con una certa intensità, le mie parole lo avevano raggiunto. Il miglior spadaccino dici? Suona bene. Al momento lo sono solo di nome. Brandire una spada non fa di me un vero spadaccino. Quindi se devo imparare, è meglio farlo dal migliore. E poi sai come si dice, se vuoi apprendere come giocare con il fuoco va a Konoha, se vuoi studiare come impugnare una spada va a Kiri, no? Quanto diceva era vero ma era anche riduttivo. Brandire una spada non fa di te uno spadaccino, questo è certo, ma non puoi dirti tale senza di essa. Necessaria ma non sufficiente. Puntualizzai. Il ragazzo, comunque, concluse il suo discorso con una semplice frase ad effetto. Peccato che gli sfuggisse qualcosa, ancora. Il momento lo hai sancito tu acettando la mia proposta. La tua spada è già al mio servizio. La Yakusoku, ancora vibrante dell'energia che gli avevo donato, si alzò leggermente, tornando a puntare il ragazzo. Poi si spostò, puntando dietro di lui, anzi, più correttamente alle sue spalle. Vai ancora in giro con quell'arnese malefico che il Coraggio ti ha dato. Una decisione peculiare. Dissi, con voce ferma. Il nome Miyamoto Musashi non ti ha suggerito niente? In tal caso anche per questo sei uno spadaccino mediocre. Miyamoto Musashi è stato uno dei più grandi spadaccini della storia, se non il più grande. Non era un ninja ma nessuno privo delle capacità che il chakra fornisce poteva competere con lui nell'arte della spada. Tacqui un istante. Il messaggio che avevo scritto era rivolto esattamente a te, voleva comunicarti qualcosa: tu vuoi essere la spada senza fodero perché ritieni che esso sia privo di un qualche reale valore. Non è esso a tagliare, non è con quello che si vince uno scontro. Eppure è ciò che contorna il tuo essere uno spadaccino ad essere importante. Il fodero è tutto. Ironico, io pronunciai quelle parole, io che possedevo una spada senza lama e che quindi non necessitava di fodero, io che giravo con Unagi pendente al fianco, scevra di qualsiasi contenitore come monito per coloro che incrociavano il mio sguardo ovunque andassi. Ma a ben guardarmi, a leggere le mie insegne, a notare i chili di ferro che possedevo sul e nel corpo, io stesso ero, per certi versi, il fodero di quelle armi. Vieni adesso. Hai la tua prima missione da compiere per guadagnarti la mia fiducia. Dissi, mentre il sangue della Promessa si ritirava ed io la riponevo al mio fianco. Alzando un braccio, lo stormo della Hakushaku arrivò vorticando nella nostra posizione, pronto ad accogliermi e portarci là dove le avrei comandato. Ho bisogno di vedere e sapere cosa sai fare. Dissi, al Kinryu, quando avesse accettato di farsi sollevare assieme al sottoscritto, venendo inglobato, dallo stormo della Hakushaku. A Kiri, Baronessa. Avrei comandato, prima di rivolgermi nuovamente al ninja di Konoha. Una goccia del tuo sangue sarà ciò che sancirà il nostro patto. Tagliati il palmo della mano e porgimelo. Avrei comandato al ninja. Porta la mano, avrei creato un filatterio, conservando i ricordi quell'evento con me e immagazzinando il suo chakra. [Abilità]Arte dei Filatteri [Generica] La vita di un uomo è scritta nel suo patrimonio genetico. L'Arte dei Filatteri ti renderà copista dello spirito del mondo.
~Giuramento degli ArtistiArte della Creazione Cremisi Arte: L'utilizzatore è in grado di immagazzinare una quantità di sangue proprio od altrui pari ad una Leggera di Vitalità. Il contenitore prende il nome di filatterio e può registrare informazioni o ricordi relativi al proprietario del sangue. Non c'è limite alla quantità di informazioni; possono essere aggiornate liberamente. Solo l'utilizzatore può leggere il filatterio. Registrare od aggiornare le informazioni richiede uno slot Istantaneo. (Consumo: ¼ Basso) [Da genin in su] Abilità del Filtraggio Cremisi Abile: L'utilizzatore può creare un filatterio semplicemente ponendo il contenitore a contatto con del sangue, anche secco o coagulato e risucchiandolo all'interno. Può separare il sangue da sostanze estranee, inoltre la capacità dei filatteri aumenta fino ad una ferita Grave di Vitalità, senza aumentare le dimensioni del contenitore. [Da genin in su] Arte della Lettura Cremisi Arte: L'utilizzatore può analizzare il sangue contenuto nel filatterio ottenendone informazioni di base: Gruppo sanguigno, presenza di anomalie, tipo e quantità di tossine, tempo di contatto con l'aria (solo al momento della creazione del Filatterio). Può riconoscere un sangue specifico, se già conosciuto. Richiede un round completo per concentrarsi. (Consumo: ¼ Basso) [Da chunin in su] Tecnica dell'abbondanza Cremisi - Ketsueki hōfu no jutsu Villaggio: KiriPosizioni Magiche: Nessuna (0)Premessa una quantità di sangue pari o superiore a ½ Leggera all'interno del filatterio, l'utilizzatore può riempirlo completamente tramite il chakra, aumentando il sangue presente. Tipo: Ninjutsu - NinpouSottotipo: (Consumo: MedioBasso per Leggera) [Da chunin in su] Tecnica della Conoscenza Cremisi - Ketsueki no chishiki no jutsu Villaggio: KiriPosizioni Magiche: Nessuna (0)La tecnica è attivabile solo se posseduto un filatterio pieno. L'utilizzatore sarà in grado di ottenere informazioni superiori sul proprietario del sangue: saprà riconoscerne il tipo di Tecnica Speciale, se conosciuta, e ne conoscerà l'aspetto (su base genetica). Per 24 ore sarà in grado percepire se la fonte di quel sangue si trova in un area di raggio 60 metri dalla sua posizione. Inoltre, sacrificando una leggera di sangue del filatterio a turno (a discrezione del QM), sarà possibile determinare la direzione della provenienza di quel sangue.
E' possibile tracciare al massimo tre filatteri contemporaneamente.Tipo: Ninjutsu - NinpouSottotipo: (Consumo: Medioalto) [Da jonin in su]
Ti spiegherò ciò che dovrai fare durante il nostro viaggio.Chakra: Vitalità: En. Vitale: 30/30Statistiche Primarie Forza: 850Velocità: 650Resistenza: 700Riflessi: 700Statistiche Secondarie Concentrazione: 700Agilità: 700Intuito: 700Precisione: 700Slot Azione 1: 2: 3: 4: Slot Difesa 1: 2: 3: 4: Slot Tecnica 1: 2: Equipaggiamento - Tonico Coagulante Medio × 3
- Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
- Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
- Cotta di Maglia Completa × 1
- Arto Artificiale Kiriano Base × 2
- Filo di Nylon [10m] × 1
- Spiedi Potenziati × 2
- Tonico di Recupero Medio × 1
- Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
- Unagi × 1
- Yakusoku Kenkichi × 1
Note
Combattere con Handicap Attivo.SPOILER (clicca per visualizzare)Parlato
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Koutsu
Pipistrelli
Yakusoku. -
.Kensei Hito era il peggior genere di illuso: quello convinto di essere dalla parte del giusto. Il Kinryu sorrise lievemente mentre udiva le parole del kage della Nebbia. Potevano capirsi e trovare un punto d'accordo. Essersi vicendevolmente utili e, perché no, perfino amichevoli. Ma la loro visione sul mondo non sarebbe mai stata uguale. L'illuminazione che aveva raggiunto Shin non era stata concessa all'Inquisitore.
Giusto e sbagliato non esistevano. Non potevano esistere. La natura umana non era niente più che un caotico guazzabuglio di emozioni primordiali ricoperte da una patina di civilizzate bugie. La moralità di cui lo spadaccino si faceva araldo non era nulla di più che una semplice convenzione, un prisma dalle infinite facce. Bastava ruotarlo appena per avere una prospettiva completamente capovolta, uguale e contraria.
Sebbene lo spadaccino di Kiri avesse già preso la sua decisione e quella conversazione fosse nella sua testa una mera comunicazione di cortesia, sembrava in vena di conversare e il giovane della Foglia fece ciò che gli riusciva meglio, seguì il flusso, assecondandolo e deviando gli ostacoli senza prenderli di petto, ma sfiorandoli appena.
Non è poi così male, una volta che ci prendi la mano. Per quanto non lo nego sia piuttosto gravosa da brandire. E poi non ho trovato di meglio al momento, quindi mi adeguo.
Una stoccata, per la verità piuttosto lieve e vaga, al motivo per cui era costretto a quel ripiego, ben presente ad entrambi. Rimasto confinato nel Villaggio, la questione era rimasta irrisolta, ma involontariamente il Mizukage gli aveva aperto una porta offrendogli una finestra nella quale agire.
Il chunin lasciò correre la frecciatina sulla sua presunta ignoranza. Sapeva bene chi fosse Miyamoto Musashi, ma l'aveva ritenuto uno scherzo da parte del mittente della lettera, uno pseudonimo scelto per celare la propria identità dietro quella del più famoso spadaccino del passato. Ed in effetti era proprio così, ma non serviva controbattere. Poteva lasciare i giudizi di valore al kiriano. Tuttavia il giovane si sentì in dovere di replicare all'affondo successivo. Quell'uomo era convinto di averlo capito, e poteva anche essere vero in parte, ma non lo conosceva.
La tua metafora è calzante, ma non credo sia del tutto esatta. Anzi, mi permetto di rubartela e rovesciarla. Ciò che io sono non è che un fodero vuoto necessitante di essere riempito. Ho la forma, ma mi difetta la sostanza. Mi manca la forza.
Il Kinryu chiuse una mano davanti a sé, quasi ad afferrare qualcosa che solo lui poteva vedere. Alzato lo sguardo su Kensei sorrise mestamente, scuotendo la testa.
O forse stiamo parlando della stessa cosa, chiamandola con due nomi diversi. Il linguaggio è uno strumento terribilmente potente quanto imperfetto. Ma in qualche modo sembra che riusciamo ad intenderci.
Alzò ancora la mano e offrì il sacrificio richiesto senza esitare. Sopportò il miserabile dolore che provò mentre la lama apriva un solco rosso nella sua pelle. Non era nulla rispetto a quanto aveva subito allora.
Il mio sangue, per lavare i peccati del mondo...
Se Kensei avesse chiesto spiegazioni per quelle parole incomprensibili, sussurrate a voce talmente bassa da essere sommerse dalla brezza e rese intellegibili, Shin avrebbe scosso ancora la testa. Neppure lui sapeva cosa volessero dire, né perché le avesse pronunciate.
Ricordati che il mio sangue ha un prezzo, ed è quello della tua promessa.
E se non fosse stata rispettata, gli interessi sarebbero stati letteralmente dissanguanti..