I Signori del Caos

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    I signori del Caos


    Rekka Oka - I



    Rekka Oka era una città pacifica, posta nell'entroterra dei paese del Fiume ed, invero, non molto lontano dalla costa. Era una città benestante, la cui forza lavoro di oltre ventimila anime si adoperava in tutti i settori dell'operato umano, in particolar modo l'industria tessile e quella dell'acciaio. Le grandi fabbriche attingevano alla forza dei fiumi che scorrevano su entrambi i lati del centro abitato, prima di riversarsi nella Baia di Hanguri, che si poteva vedere benissimo dalla città. Nei tramonti autunnali, quella si rivelava essere una delle viste tra le più belle della parte sud del Paese.

    Hebiko e Tasaki non avrebbero dovuto avere niente a che fare con Rekka Oka, eppure il destino avrebbe piegato i loro passi verso il produttivo centro abitato. Rientrando infatti da un'altra missione, sarebbero stati intercettati da un corvo messaggero, che chiedeva di recarsi immediatamente nella città, dove un altro ninja accademico aveva richiesto un intervento immediato. Visto che era richiesto almeno un chunin, il gruppo composto dai due otesi era stato intercettato e direzionato senza dare ulteriori spiegazioni.

    Entrare nella città non sarebbe stato un problema. Rekka Oka era un centro pacifico che invitava al suo interno tutti coloro volessero commerciare. Camminando per la città, i ninja di Oto avrebbero osservato un centro abitato tutto sommato tenuto bene, con strade sufficientemente pulite e palazzi in ordine. Erano circa le sette di sera, ed il ritmo della cittadina era abbastanza rallentato, essendo molte persone già rincasate per la cena. Coloro che giravano, si tiravano sulla testa i cappucci per proteggersi dal freddo e dal vento, che sembrava spirare perennemente. In cielo le nubi promettevano pioggia.

    Il punto di ritrovo sarebbe stato sopra il tetto di un'abitazione di circa otto piani. Dall'altro, la città illuminata si dipanava sotto i ninja, con i suoi abitanti ridotti alle dimensioni di piccole formiche. Lì su, li attendeva un ninja dal coprifronte di Suna.

    Tasaki non conosceva Shunsui, ma Hebiko lo aveva visto all'opera in quella strana missione accaduta al natale dell'anno prima. Shunsui le rivolse un cenno di intesa, riconoscendola, mentre si presentò al chunin otese:
    Shunsui Abara, chunin del villaggio di Suna. Avete fatto presto ad arrivare, vi trovavate nelle vicinanze? Bene è una fortuna... I tre ninja erano in piedi mentre le loro voci si perdevano nel vento che, anche data l'altezza del palazzo, si stava intensificando.
    Per adesso non ho prove certe di quanto vi sto per dire ma, se ho ragione, potremmo aver individuato un nukenin di livello A/S in città.. Quelle lettere avrebbero dovuto metterli sull'attenti Ero stato mandato in città per indagare su alcuni strani eventi: da una settimana a questa parte, alcuni abitanti stanno semplicemente impazzendo. Queste persone perdono completamente il senno, raccontando di vedere scene terribili di loro che massacrano i loro cari o anche peggio. Ho parlato direttamente con alcune di queste persone ed all'inizio non ho notato nulla di particolare, anche perchè non sono un ninja medico. Dopo di che, una di queste è stata in grado di fornire più dettagli sulle sue visioni, ed è stato anche in grado di chiarire quando hanno avuto origine. Prima che le visioni iniziassero, l'uomo dice di aver visto una ragazza dai capelli e dagli occhi rossi, che camminava scortata nella periferia del città. Vi dice niente? Probabilmente no, ma Shunsui aveva una memoria eidetica e ricordava qualsiasi cosa gli fosse passato sotto gli occhi, anche il più insignificante dei rapporti. Due anni fa, in un'investigazione su Kurotempi, un testimone aveva avuto il medesimo attacco psicotico che si è verificato qui oggi. Anche se in quel caso l'uomo non era stato in grado di fare un identikit del responsabile, aveva nominato degli occhi rossi come il sangue. La nostra intelligence a seguito, aveva determinato che la Calamità che si fa chiamare Atrocità poteva essere stata coinvolta. Ad entrambi gli otesi ora sarebbe stato chiaro quale fosse il timore del chunin sunese: Atrocità poteva essere in città e loro avevano la possibilità di rintracciarla!

    Purtroppo non ho altre informazioni. La pista, come vedete, è labile, ma penso che ne potremmo ottenere qualcosa. L'accademia ci ha dato il permesso di investigare: per lo meno dobbiamo scoprire perchè questa Calamità, se davvero è così, si trovi in questa città. Non ci è concesso ingaggiare con Atrocità...semplicemente non siamo preparati, chiaro? Sebbene l'organizzazione di Kurotempi non fosse nota nella sua interezza, si sapeva che, con Calamità, si intendeva uno tra i capi supremi dell'organizzazione, nonchè un pericolo mortale per l'intera città. Sappiamo comunque che forse Atrocità era scortata, e questi Kurotempi sono tutte teste calde: forse possiamo rintracciare loro che saranno sicuramente meno accorti del loro capo. La città non è molto grande, e dividendoci faremo prima a rintracciarli e scoprire dove si trova Atrocità. Intesti? Da quella posizione rialzata, Shunsui avrebbe mostrato come la città si divideva in cinque parti: zona residenziale, zona dei templi e negozi, zona delle fabbriche, un enorme parco e zona degli artisti. Ci ritroviamo qui fra cinque ore.
     
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    A differenza di quella discarica di Oto, Rekka Oka si era davvero rivelata una città estremamente ordinata e pulita. Una città tenuta così in ordine da quello che aveva voglia di lavorare, presumibilmente. Non era grandissima come città e le 20.000 anime che ne contraddistinguevano il tessuto sociale erano anche abbastanza poche per un centro urbano non troppo grande. Le industrie che vi funzionavano non sembravano inquintare troppo questa cittadina, il che significava comunque che l'intero lavoro era organizzato in maniera tale da non sporcare troppo l'ambiente. Il bel paesaggio della città e la calma atmosfera che vi si respirava era anche aiutata dal fatto che vicino alla stessa scorrevano due calmi fiumi che donavano a tutta la città un fascino straordinario: quel qualcosa che mancava a Oto. Come ci sono finito in questa specie di paradiso terrestre, chiederete voi? E beh, cari lettori, le strade del Destino sono tante e imprevedibile. Alcune volte essere ti portano all'inferno; altre volte, in Paradiso. E anche se già allora avevo come se la sensazione che quella città fosse tutto fuorché il Paradiso (e ben presto lo avrei scoperto), accettai di buon grado la missiva accademica che mi venen spedita mentre rientravo dal Paese dei Demoni. - «Di già???» – chiesi abbastanza stranito nel pensare che non avevo nemmeno avuto del tempo per riposare che l'Accademia voleva di nuovo sfruttare tutte le mie conoscenze. La cosa che mi faceva imbestialire maggiormente, però, riguardava più propriamente il fatto che l'Accademia agiva senza alcun preavviso e soprattutto senza dare speigazioni di alcun genere. Ma l'Accademia era il mio Capo, quello che mi pagava per fare quello che sapevo fare meglio, perciò era meglio se non avrei esposto quei miei dubbi a nessuno. La stessa cosa valeva senz'altro anche per Hebiko, di ritorno con me da una missione svolta nel Paese dei Demoni. Entrambi ricevemmo la lettera accademica ed entrambi salimmo comunque fino al tetto sul quale, - sempre stano alla prima citata missiva accademica, - dovevamo trovarci con il ninja accademico che, come avevo capito, avrebbe diretto quella missione. Il tetto, in effetti, era così alto che da lì non potevo che notare come tutte le persone che poco prima sembravano persino più alte di me (tutte con i cappucci per via del tempo meteorologico che prometteva pioggia), era diventate grandi come delle formiche.

    Sempre lì, sul tetto, come previsto incontrammo Shunsui: grazie anche al suo coprifronte sunese era facilmente riconoscibile anche a distanza. - «Piacere Shunsui. Io sono Tasaki Moyo di Oto. Sì, mi trovavo non molto lontano... diciamo...» – le ultime parole le dissi in una maniera straordinariamente alta, in modo da farmi sentire da Shunsui. Poi m'interessai incredibilmente quando sentii del nukenin A/S in città. - "Chissà quanto vale il suo corpo rivenduto sul mercato nero..." - Pensai subito immaginando di già come lo facevo fuori prendendomi la sua taglia. Eh sì, come potete capire non avevo il minimo senso di sopravvivenza. Tutt'altro: quando si trattava di soldi perdevo ogni possibile ragione, specialmente considerando i miei geni, da dove venivo e dove ero diretto. - «Beh, siamo in 3... Troviamolo e uccidiamolo, no?» – "Ma la taglia me la prendo io, pensai abbastanza sicuro delle mie capacità" – In ogni caso non interruppi Shunsui ascoltando quello che aveva da dire, ogni tanto intromettendomi per inserire qualche parola completamente inutile ai fini del discorso verso e proprio. - «Impazzendo?» – richiesi quasi come se avessi sentito male quando ne parlò. Oppure: - «Uccidono i loro cari? Hmm.» – Ovviamente avrei ascoltato tutto il discorso di Shunsui, mentre i miei pensieri erano già dapprima rivolti a tutto ciò che riguardava i soldi, nel vero senso della parola. - «Una ragazza dai cappelli e occhi rossi? No, » – scossi la testa in senso negativo. - «Mai sentita una cosa del genere.» – Di tutta risposta Shunsui si mise a spiegare che lui una ragazza di quel tipo l'aveva comunque vista. Che fosse la ragazza rossa a essere un membro dei Kurotenpi? Non lo sapevo, ma potevo sospettarlo dopotutto. - «Pensi che possa essere la ragazza dai capelli rossi quel nukenin?» – chiesi comunque per essere sicuro. Alla fine dei conti, Shunsui più degli altri poteva saperne di più e se c'era questo sospetto era meglio metterlo per chiaro. - «Speriamo sia lei...» – dissi ad alta voce pensando ancora ai soldi, salvo poi pentirmene. - "Cazzo non lo dovevo dire". - Un attimo dopo, invece, protestai vivacemente: - «Ma come sarebbe non ci è concesso ingaggiarla?» – sbuffai annoiato. - «Allora perché siamo qui? Eh? Solo investigare. Hum.» – Non mi piacevano per niente le investigazioni. Mi piaceva uccidere: quello lo sapevo fare senz'altro bene. - «Va bene comunque. Gli ordini sono ordini e vanno rispettati. » – Quando parlò della scorta i miei occhi s'illuminarono. - «Bene,» – dissi pensando che trovare delle teste calde in una città non troppo grande, come Rekka Oka, non sarebbe dovuto essere troppo difficile. - «Sìsì va bene, tra 5 ore» – dissi. - «Mi racommando: se trovate qualcosa di sospetto, avvisatemi, ok?» - chiesi mentre sulle iridi dei miei occhi si poteva già vedere il simbolino dei Ryo. - «Io, intanto, oltre che da solo provo a cercare con i miei animaletti. Ah e vado nella parte Nord della città.» – A quel punto avrei cercato gli animali del posto per provare ad apporre su di loro il mio [Simbolo - TS1*]Compagno Esploratore
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può richiedere l'aiuto di un animale selvatico della zona esplorata, un compagno animale. L'animale diverrà pari energia l'utilizzatore e condividerà i suoi sensi con esso. Potrà allontanarsi di 15 chilometri, oltre i quali il legame verrà sciolto.Tipo: Fuuinjutsu -
    Sottotipo:
    (Consumo: Medioalto)
    [Richiede Specializzazione Esploratore]
    [Da chunin in su]

    [NOTA]Eseguo la tecnica tante volte quanti animaletti trovo, ma non più di 3 per 12 Bassi di Chakra Speso
    A quel punto, io sarei andato a Nord e i miei animali esploratori li avrei mandati negli altri punti della città: Sud, Ovest ed Est. Qualcuno di loro o anche io stesso dovevamo trovare qualcosa di sospetto. Magari non la Calamità vera e propria, ma almeno qualche scagnozzo della stessa.
    Doveva essere un giorno fortunato...


    Vitalità: 14 leggere

    Vitalità testa: 6/6
    Vitalità braccio destro: 6/6
    Vitalità braccio sinistro: 6/6
    Vitalità busto: 6/6
    Vitalità gamba destra: 6/6
    Vitalità gamba sinistra: 6/6

    Round di Flusso Mentale:///

    Chakra: 60 Bassi – 4 Bassi (Compagno Esploratore*numero compagni esploratori)

    Chakra temporaneo: 0 bassi

    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese: ///

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II – ///
    III – ///

    Slot Tecnica:
    I – Compagno Esploratore
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///

    Convertito dagli SA: ///



    Slot Gratuito: ///


    Edited by leopolis - 28/11/2019, 01:27
     
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    L'ennesima missiva


    I




    Tasaki ed Hebiko, di nuovo insieme. Dopo la terribile missione in mezzo a quel folle gruppo di religiosi, erano stati nuovamente contattati entrambi per un assassinio nel paese dei demoni. Hebiko, sporca di sangue e con una testa mozzata in mano, per tutto il viaggio borbottava con e contro Tasaki di tutte le imperfezioni e problemi accaduti durante la missione, che l'avevano ridotta in quello stato. Non bastasse, sarebbero stati intercettati da un corvo, che richiedeva esplicitamente la richiesta di un chuunin. Lei non lo era. Era ancora una genin, ma si trovava vicino al chunin che aveva ricevuto la missiva. Ed ora era obbligata a rispondervi, ed andare in missione con Tasaki. Per la terza volta. Un grido disumano fece eco, dandole la forza per calciare chissà dove la testa mozzata della loro vittima. Più o meno doveva essere la prova del loro successo, ma dovendo partecipare ad un'altra missione (e dovendo sfogare la rabbia) quella era la soluzione migliore. Sempre che qualcuno non la trovasse prima di loro e riscuotesse la taglia al loro posto. Ma sarebbe stato un problema del giorno dopo. Non mi pagano abbastanza per tutto questo.
    Durante la lunga salita sull'edificio, la Vipera avrebbe borbottato senza sosta riguardo quella chiamata improvvisa, sul fatto che non fosse riposata, nè tantomeno in uno stato presentabile, e di come l'Accademia fosse piuttosto incompetente con il suo tempismo e non le avesse ancora riconosciuto i meriti che riteneva di avere. Arrivati in cima, vedere Shunsui le bloccò il suo costante brusio, permettendo nuovamente a Tasaki di sentire tutto senza rumori continuo di sottofondo.
    unknown
    Hmm... ci siamo già visti, vero? Si sistemò i capelli come meglio poteva, sbattendo la mano sui vestiti come se stesse togliendo la polvere, strizzando appena la parte finale della gonna e facendo colare un po' di sangue a terra. Oh, Shunsui, giusto. Come puoi vedere, siamo arrivati in fretta e furia. Ti dispiace se... Si tolse un guanto, strizzandolo allo stesso modo. Parla, parla, ti ascolto. Aveva ormai creato una piccola pozzanghera, ma alla vista del ragazzo si era fatta più tranquilla, da quel che ricordava era sufficientemente responsabile da meritare il suo rispetto. Quello che però le fece venire un mezzo infarto fu il sentire le sue prime parole. Un nukenin di livello COSA?? Sbiancò, anche se ai due sarebbe stato appena percettibile, sventolando il guanto di fronte a lei: Ma che razza di supporto ti sta mandando l'Accademia!? Sono una GENIN! Che razza di storia è mai questa!? Era piuttosto nervosa, soprattutto considerando che anche nella precedente missione per recuperare il Jashinista traditore l'avevano arruolata come fosse stata di grado superiore. Due missioni su due!! Inconcepibile. Tz! Minimo la prossima volta che torno in ufficio viene fuori che il documento della mia promozione è stato sbriciolato da Febh e una delle sue follie! Sarebbe il colmo! Bah. Dovrei iniziare seriamente ad insistere per una promozione, dopo tutto questo casino. Sibilava, nervosa, irritata da una tale incompetenza, ma non si sarebbe comunque tirata indietro. Doveva dimostrare sia all'Accademia, ma soprattutto a se stessa, che era in grado di affrontare avversari superiori ad un qualsiasi suo pari. Avrebbe però dato un buffetto sulla nuca a Tasaki alla sua proposta di assalirlo in tre, sgridandolo: Sii educato ed aspetta che finisca di parlare! Un nukenin del genere non se ne va sicuramente in giro da solo.
    Ascoltò ciò che Sunsui aveva da dire, scuotendo la testa alla sua domanda. Al sentir nominare i Kurotenpi alzò lo sguardo verso di lui, aggrottando le sopracciglia: Quegli schizzati?? Non so molto su di loro... Sperava che il sunese potesse darle qualche informazione extra, ma pareva che anche lui conoscesse poco della faccenda: non avevano identikit da poter seguire, ad eccezione di quel dettaglio. Al momento la missione appariva piuttosto tranquilla: rintracciare gli individui richiesti, ed evitare a tutti i costi Atrocità. Tasaki era fin troppo chiacchierone, e finì per l'essere schiaffeggiato dal guanto sanguinolento della Vipera, che non sembrava apprezzare la sua vivacità: Se non avessi fatto fare tutto a me durante quella stupida missione ora non ti pruderebbero le mani! Vedi di non fare follie! Questa gente è fin troppo pericolosa per buttarcisi a muso duro. Intesi? I due litigavano abbastanza spesso, ma mai troppo aggressivamente, dopotutto lei lo vedeva come un Febh meno pericoloso che andava rimesso in riga.
    L'idea di investigare la rilassò un po'. Non che la cosa le avrebbe fatto abbassare la guardia, ma doveva solo mischiarsi tra la folla, trovando così il tempo di rifocillarsi. Dopo un lungo sospiro, osservò borbottando la partenza del suo collega, rimettendosi il guanto al suo posto ed usando la henge per nascondere il suo stato pietoso, apparendo perfettamente ordinata. Bene. Credo che mi occuperò di controllare templi e negozi. Sai dirmi qualcosa di più su questi Kurotenpi? Voglio dire... Non che degli occhi rossi siano comuni, ma preferirei evitare incontri troppo ravvicinati, vista la nostra missione. Qualsiasi indizio potrebbe essere utile. Non si sarebbe travestita stavolta, dopotutto si trovavano in un'area dove non era mai stata, e dove sicuramente nessuno l'avrebbe potuta riconoscere.


    Aveva ben cinque ore a sua disposizione. La scelta dei negozi era necessaria per lei: voleva rifocillarsi, e la sua prima tappa sarebbe stato un ristorante, o alla peggio un chioschetto. Era sicura ce ne dovesse essere uno nei dintorni, vista la zona. Prima di infilarsi nella folla, avrebbe evocato Aoda, spiegandogli la missione. Il suo compito era quello di restare nelle vicinanze della ragazza, ed avvertirla di qualsiasi stranezza avesse potuto percepire, dicendogli tutto quello che le era stato detto da Shunsui. Avrebbe perso una buona mezz'ora a rifocillarsi, spacciandosi successivamente per turista, esplorando i vari negozi, soffermandosi ovunque avesse trovato qualcosa di rotto, che fossero vetrine o danni all'edificio stesso, chiedendo innocentemente spiegazioni a riguardo. Si comprò persino dei vestiti e qualche piccolo souvenir. Per restare nel personaggio, avrebbe detto.




    Edited by Waket - 28/11/2019, 12:04
     
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    Rekka Oka - II


    Shunsui appariva calmo e composto mentre i due otesi commentavano la precarietà sulla quale quella missione era fondata. Non poteva biasimarli, avevano ragione. Eppure lui, che alla stessa maniera si trovava invischiato in quella missione complessa, non riusciva a provare nessun senso di pericolo, fastidio o ingiustizia. Era lì in quel momento e basta, interessato solo a scoprire il più possibile sugli intenti di una delle nukenin più pericolose del continente. Un sorriso mesto si aprì sul suo volto: Sì, Tasaki, credo che quella ragazza sia il nukenin conosciuta con il nome di Atrocità. Al momento non posso provarlo, ma forse riusciremo a trovare qualche traccia qui, a Rekka Oka. Si rivolse quindi anche a Hebiko: Mi spiace per il poco preavviso...ma almeno ti posso aiutare con i tuoi vestiti... Muovendo rapidamente le mani a formare quattro sigilli, Shunsui rilasciò un'onda di chakra che ripulì tutta la zona, Hebiko e Tasaki compresi, di qualunque elemento estraneo a loro ed all'ambiente circostante. Così, il sangue e la polvere che i due potevano avere addosso vennero cancellati da quella che era una delle tecniche base degli eliminatori, di cui il marionettista faceva parte. Risolto quell'inconveniente, il chunin sunese avrebbe fatto un cenno di assenso, lasciando che i suoi compagni di squadra prendessero le loro decisioni in merito a dove iniziare ad indagare: Bene, io allora prenderò la zona del parco e, se riesco, quella degli artisti che è poco distante. CI rivediamo qui fra 5 ore esatte. Così dicendo si calò sul volto la maschera ninja in sua dotazione prima di saltare oltre il cornicione del palazzo e scomparire alla loro vista.

    [...Hebiko...]


    La zona dei templi, nella parte ovest della città, era delimitata da una leggera cinta muraria, alta poco più di due metri. Sulla loro sommità erano poste delle tegole nere, con su inciso lo stemma della famiglia nobile locale che, probabilmente, aveva finanziato i lavori. Lungo la cinta muraria, al sue esterno, una serie di lanterne di carta illuminavano la via costellata di negozi. Questi gettavano a loro volta scie luminose sulla strada, quando aperti. Quelli chiusi, invece, mostravano porte di legno decorati con affascinanti rappresentazioni di scene di vita: uomini e donne con i vestiti tipici intenti ad eseguire il mestiere che veniva eseguito nel negozio stesso. L'atmosfera era piacevole e vivace. Alle persone piaceva camminare per quella strada per via dei numerosi ristoranti e per essere all'ombra di un'alta pagoda che sbucava oltre la cinta muraria.

    Hebiko non ebbe quindi problemi a trovare un posto in cui mangiare. Si sarebbe fermata in un negozio di ramen, dove un buon numero di persone sedeva spalla contro spalla intorno ad un lungo bancale, disposto su tre lati, a formare un rettangolo aperto, al cui centro c'erano i cuochi. Immersa in profumati vapori, la kunoichi avrebbe riposato per una mezz'ora prima di ributtarsi nella calca.

    Dopo un'oretta di ricerca, i sensi affilati della kunoichi notarono un ragazzo un po' più giovane e leggermente più alto di lei, che si muoveva tra la folla. All'inizio lo aveva notato perchè se lo era ritrovato davanti due volte facendo avanti indietro. Come lei, il ragazzo non sembrava andare da nessuna parte, ma semplicemente si muoveva tra la folla agilmente. Solo in un secondo momento, Hebiko si rese conto che il ragazzo, con un'abilità non indifferente, stava taccheggiando i passanti! La kunoichi avrebbe anche notato che i suoi movimenti superavano le capacità di una persona normale...

    Se lo ritrovò quindi improvvisamente davanti. Il ragazzo non la stava guardando, ma camminava nella sua direzione. Ad un passo da Hebiko, qualcosa tintinnò ai piedi della kunoichi. Si trattava un un piccolo campanellino, come quelli che si potevano trovare su un bracciale. Nel momento esatto in cui lei avesse guardato, tuttavia, il ragazzo avrebbe tentato di infilare una mano nella sua sacca porta oggetti. Che cosa avrebbe fatto la kunoichi? Forse il ragazzo era davvero un membro di Kurotempi, o forse era semplicemente un ronin dalle cattive maniere....

    [...Tasaki...]


    Tasaki si diresse a nord e rapidamente trovò due piccoli volatili che avrebbero fatto al caso suo nella ricerca. Grazie ai sensi condivisi, il chunin originario di Kumo riuscì a coprire una vasta parte della città con un colpo d'occhio. Tuttavia, un punto di vista così ampio nascondeva molti dettagli, e gli occorsero almeno un paio di ore prima che uno dei due volatili osservasse dei movimenti strani nella zona più industrializzata della città.

    Era questo un ampio quartiere disadorno, composto da imponenti fabbricati ed larghe strade adatti ospitare le attività produttive e permettere il trasporto di ingenti merci. Nonostante ci fossero alcuni edifici con le luci ancora accese, la maggior parte di quegli stabili erano chiusi. Le stesse strade erano deserte, se non per un gruppo di operai che avevano appena smontato dal loro turno. Il compagno animale, tuttavia, aveva notato che un membro del gruppo era rimasto indietro. Due figure lo avevano rapidamente affiancato. Una delle due, con un pugno ben assestato nello stomaco, lo aveva stordito, mentre l'altro gli aveva coperto la bocca per non farlo fiatare. I due quindi lo avevano trascinato in una strada poco illuminata, tra palazzi alti circa 8 metri.

    Se Tasaki avesse voluto intervenire, avrebbe prima dovuto coprire la distanza che lo separava dal suo compagno animale. Anche correndo il più velocemente possibile, quando sarebbe arrivato, avrebbe trovato l'uomo steso a terra, mentre i due uomini erano intenti a spogliarlo dei suoi averi. Impossibile da lì capire se la vittima fosse viva o morta.
     
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    Shunsui si dimostrò un ninja professionale, completo, attento e, cosa molto importante, pulito. Quando mi confermò che la Rossa, come l'avrei chiamata da quel momento in poi, era stata vista in città (o almeno lui lo credeva), feci molta fatica per non lasciarmi scappare un sorriso. Io, un cacciatore di taglie, avevo ora la possibilità di accedere a ciò che potevo a tutti gli effetti considerare come un vero e proprio patrimonio. Non solo: era una di quelle situazioni in cui non avrei fatto solo del bene per me stesso, ma persino per il mondo al suo intero. Kurotempi, difatti, erano soliti portare nel mondo il Caos e il Disordine causando morte e distruzione: fermarle avrenne senz'altro significato regalare al mondo un periodo di pace e tranquillità. Mentre cercavo di non deconcentrarmi pensando a tutto ciò che riguardava i soldi (ed era davvero difficile farlo, credetemi), Shunsui ci aiutò pulendo a entrambi i vestiti. - «Hmm... Bella Tecnica...» – Dissi osservando come divennni immediatamente più pulito. Sarebbe stato anche meglio farmi una doccia, usare il deodorante e i profumi per essere più pulito, ma temevo che in condizioni di campo e di ritorno dalla missione in quale ero stato al cosa non fosse proprio possibile. - «Devo proprio impararla...» – promisi dopo. Quando tutti finalmente deciso cosa fare (io sembravo quello più attivo, ma anche per via della voglia che avevo di trovare i nemici il prima possibile), finalmente ci dividemmo.

    Come previsto, trovai alcuni volatili proprio sul mio cammino e grazie agli stessi, come speravo, il lavoro di ricerca della pericolosa Atrocità sarebbe potuto essere decisamente più semplice. Se lo sarebbe stato per davvero non lo potevo sapere, considerando che i nukenin di livello A-S si sapevano nasconddere estremamente bene mimetizzandosi tanto da essere quansi introvabili. Ciononostante, con l'impiego dei miei [sensi]Percezione: 12 + 3 sarei sicuramente, forse, riuscito a trovare qualcosa. Qualche appiglio che mi avrebbe permesso di raggiungere l'obiettivo principale di tutta quella missione.

    Esso tardò ad arrivare, ma arrivò comunque proprio grazie a uno dei due uccelli che ero riuscito a trovare. Arrivò proprio nella zona maggiormente industrializzata di quella cittadina. Il quartiere che l'uccello osservava intorno a sé non aveva alcunché di speciale a dire il vero. Una semplice zona industrializzata di una città che nel suo complesso sembrava estremamente pulita e ordinata. Le strade di quella zona erano poco popolate, proprio come ci si aspettava da uan zona industrializzata. Niente di speciale: gli unici che sembravano passeggiare per quelle stradine erano solo degli operai abbastanza casuali che avevano appena terminato il loro lavoro. Quello che era particolare era ciò che venne in seguito: uno degli operai rimase indietro, forse a causa della sua stanchezza. Venne raggiunto da altre due figure, una delle quali lo piegò con un forte pugno nello stomaco. L'altro, invece, gli piantò qualcosa sulla bocca. Era un semplice tentativo di rapina o qualcosa di più grosso? Il mio uccello seguì le 3 figure in una stradina secondaria, al buio. L'altezza di 8 metri dei palazzi permise all'uccello di stanziarsi in cima allo stesso e di osservare tutta la situazione dall'alto.

    Anche se quella situazione non sembrava avere qualcosa di speciale e non era richiamabile direttamente a colei che stavo cercando, pensai comunque d'intervenire. Ovviamente ci volle del tempo affinché arrivassi in quella zona della città. Quando arrivai, invece, sembrava ormai già troppo tardi: l'uomo era a terra e i due lo stavano derubando. Non ci pensai due volte prima d'intervenire. Come facevo sempre, però, prima davo ai malviventi un avviso e solo dopo intervenivo con le spade e tutto il resto se fosse stato necessario. Per questo mi ci sarei avvicinato posizionandomici a 10 metri circa, avrei [studiato] Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]
    le loro capacità, il loro chakra, l'impronta, la natura dello stesso ed estraendo le spade avrei esclamato: - «Criminali! Lasciate subito stare quell'uomo! Sdraiatevi con le mani bene in vista faccia a terra! Se non mi obbedirete, vi taglierò a pezzetti molto-molto piccoli!»

    SE avessero fatto come dicevo avrei subito usato la Creazione della Forma per creare della Corda di Canapa con la quale gli avrei legato le mani dietro la schiena, con un nodo di quelli molto robusti, solidi e professionali. Poi mi sarei rivolto alla vittima: - «Sta bene?» – gli avrei chiesto cercando di assicurarsi che stesse bene per davvero.

    SE, invece, non avessero fatto come chiedevo mi sarei preparato ad attaccare in relazione alle informazioni ricevute dalla mia Percezione del Chakra.





    Vitalità: 14 leggere

    Vitalità testa: 6/6
    Vitalità braccio destro: 6/6
    Vitalità braccio sinistro: 6/6
    Vitalità busto: 6/6
    Vitalità gamba destra: 6/6
    Vitalità gamba sinistra: 6/6

    Round di Flusso Mentale:///

    Chakra: 52 Bassi

    Chakra temporaneo: 0 bassi

    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese: ///

    Slot Azione:
    I – ///
    II – ///
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - ///
    II – ///
    III – ///

    Slot Tecnica:
    I – Compagno Esploratore
    II – ///
    III (Bonus Intuito) – ///

    Convertito dagli SA: ///



    Slot Gratuito: ///
     
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    Catch!


    II




    Non ce l'aveva certo con Shunsui (anche se non era troppo chiaro dalle sue parole, tantomeno dal suo solito atteggiamento), ma apprezzò comunque le sue scuse ed il suo aiuto, ripulendola con rapidità. Oh! Beh, che dire, voi sunesi ci sapete fare. Non aveva avuto ottimi rapporti con un certo Hoshi proveniente dalla stessa zona, ma gli altri che le era capitato di incontrare sembravano tutti estremamente pacati e responsabili. Un'utopia.


    L'inizio di quella missione non era stato dei migliori. La sua pausa al chiosco fu un toccasana, il cibo fuori da Oto aveva sempre un sapore migliore. Probabilmente perchè era molto meno comune trovare ricette a base di ratti, e le creature del bosco dei sussurri non avevano una dieta ideale a migliorarne il loro sapore una volta cacciati e cucinati. Rifocillata e riposata a dovere, senza dimenticarsi di lanciare una rapida occhiata ai vari ospiti del chiosco, iniziò la sua ricerca.
    Passò un'ora, che spese a gironzolare nella piazza, tra un negozio all'altro, capace di non annoiarsi tra le sue attività turistiche ed il controllare chiunque le stesse attorno. Non appariva nemmeno troppo fuori luogo, dopotutto le piaceva sapere tutto di tutti. Sapere è potere, ed avere in mano informazioni importanti riguardo qualcuno poteva essere una carta vincente. Aveva un ottimo intuito da pettegola, se così vogliamo chiamarlo. Ma non serviva essere chissà chi per notare il ragazzino che più volte le era passato davanti. Non sembrava spaesato, nè che si fosse perso e stesse cercando informazioni. Aveva un'andatura frettolosa, quindi non poteva nemmeno essere un turista qualsiasi, ma poteva essere in ritardo per qualche appuntamento. Ma il continuo rivederlo non assecondava quell'ipotesi. Lo avrebbe tenuto d'occhio. Grazie alla sua percezione, riuscì a notare come questo stava borseggiando chi poteva, dimostrando un'ottima manualità. Non era detto che potesse essere utile alla loro ricerca, ma non avrebbe mai perso l'occasione di dare una lezione a chi se la prendeva con la persona sbagliata.
    Lo incrociò una terza volta, frontalmente. Sentì qualcosa tintinnare ai suoi piedi. Chi è caduto in trappola, ora? Non fu sufficientemente furtivo per la Vipera, che una volta capito dove fosse il suo braccio, andò ad aggrapparsi ad esso con la mano, stringendogli il polso. La presa da lei effettuata era probabilmente molto peggio di quello che il ragazzino immaginava, ma per quanto sembrasse impossibile sfuggirvi, non faceva male. Non ancora. Dopo una rapidissima occhiata al colore degli occhi (il loro obiettivo dagli occhi rossi era una donna, ma era possibile che si trattasse di un punto in comune con i membri di quell'associazione), che fossero stati rossi o meno, con la mano libera gli avrebbe spinto con forza la schiena per buttarlo a terra, mentre l'altra in contemporanea rigirava il braccio per rotearlo in modo che le desse le spalle, tenendolo ben teso. Una volta a terra, un piede andò a pestargli la mano rimasta libera, o al peggio la spalla, stavolta puntellando quanto bastava per fargli del male. Beh? Hai cercato di derubare la persona sbagliata? Dimmi un po', quanto hai raccattato fino ad ora, mmh? Non la preoccupava minimamente di fare una scenata in mezzo alla folla, dopotutto stava facendo la parte dell'eroina (un po' aggressiva) che catturava il criminale. Se collabori e restituisci quello che hai preso, ti lascerò andare. Ma prima ci faremo un bel discorsetto in solitaria. Qualcuno dovrà pur educarti. Al momento non c'era nessun altro di ideale da interrogare, e per quanto poco potesse saperne, qualsiasi indizio le sarebbe tornato sicuramente più utile del cercare in una città enorme qualcuno con degli occhi vagamente inusuali.

    Chakra: 56½/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 500
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: Presa mano
    2: Colpo alla schiena
    3: Mantenimento
    4: Presa piede
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Kaiken × 1
    • Bomba Sonora × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Coltelli da Lancio × 5
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Antidoto Base × 1
    • Amplificatore Suoni × 1
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Bolas × 1
    • Respiratore × 1
    • Tonico Coagulante Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Tatuaggio da Richiamo × 1
    • Fumogeno × 1
    • Frusta × 1

    Note
    ///








    Edited by Waket - 4/12/2019, 10:43
     
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    I signori del Caos


    Rekka Oka


    [Tasaki]


    All'urlo di Tasaki, i due malviventi si girarono di scatto, presi alla sprovvista. Lasciando perdere l'uomo che avevano portato al collasso, i due concentrarono la loro completa attenzione al ninja di Oto...EHeh compare, vedi?...eheh...sembra che qualcuno qui non si voglia fare i fatti suoi..eheh..Disse il primo uomo in un tono strano, quasi sognante, ed intervallato da risatine isteriche....cazzo..eheh..ed ora come facciamo, siamo stati visti!...eheh...Rispose il secondo con la stessa identica parlata....visti sì! ehehe..dobbiamo ucciderlo non abbiamo altra scelta..eheh....ucciderlo ...eheh..sì, giusto! I due iniziarono ad avanzare verso Tasaki, con i loro volti fissi su quello dello shinobi. Non avevano armi con loro. Del resto il loro modo di vestire non si confaceva esattamente ad un criminale da strada. Il primo che aveva parlato, infatti, indossava un grosso grembiule sporco di farina sopra indumenti normali da lavoro. Il secondo, aveva un abito formale, come se fosse appena uscito da una riunione importante. Le stesse capacità sensoriali di Tasaki gli confermarono in breve che i due che aveva davanti erano persone comuni, senza alcuna capacità ninja. Eppure, il loro chakra, per quanto basilare, era in subbuglio, come se fosse stato soggetto ad una manipolazione.

    I due si avventarono contro Tasaki quasi all'unisono. Senza nessuna grazia nè tecnica, il primo del duo si gettò contro il chunin del Suono, in un rozzo tentativo di afferrarlo ed atterrarlo. Il secondo, invece, avrebbe tentato di tirargli un pugno in faccia, qualora il suo compare avesse fallito, oppure una serie di calci alla testa, se il suo commilitone avesse invece avuto successo nell'atterraggio.

    [Hebiko]


    Il ragazzo atterrato da Hebiko urlò di dolore quando la kunoichi gli piantò saldamente un piede sulla mano. AHhh! urlò con il volto premuto a terra...AHH che diavolo! Lasciami! Ma si può sapere che ti prende! I ragazzo cercò di divincolarsi dalla presa ferrea della kunoichi invano. Intanto, le persone intorno ad Hebiko si erano allarmate per quello che era successo. Molte lasciarono la scena, mentre un gruppetto si accalcò a formare un circolo intorno ai due. Qualcuno gridò aiuto.

    Sei una pazza svitata! Cazzo! Ma che ti salta in mente! Non ho rubato proprio niente! Stavo camminando per i fatti miei e mi hai aggredito, cazzo! Aiuto! Aiuto! Disse ancora cercando di svincolarsi dalla presa della ragazza. Intanto, le persone intorno a loro iniziavano a farsi più rumorose. Se a breve non avesse dimostrato di aver avuto un motivo per attaccare il ladro, la folla si sarebbe rapidamente voltata contro di lei, cercando di allontanarla dal ragazzo e chiamando la polizia cittadina!

    Se invece avesse fatto vedere che il ragazzo aveva trafugato oggetti dai passanti, la folla sarebbe si sarebbe trattenuta ancora per un po'. Mostrando la refurtiva, il ragazzo avrebbe esclamato con stupore, parlando con difficoltà per via della sua posizione:Ma dai! Non so nulla di quegli oggetti..AH...me li avrai messi tu addosso..pazza maniaca! ..cazzo che male alla mano! Stavo solo facendo commissioni agli attracchi! Io ci abito qui! Io... Fu solo allora che il ragazzo si guardò per bene intorno, per quanto poteva, e riconobbe di non essere dove credeva. ...ma..ma dove mi trovo...questi non sono gli attracchi ovest...che diavolo sta succedendo?! Che stesse mentendo o meno era difficile a dirsi, ma sembrava davvero che quel ragazzo non avesse idea di come fosse finito in via Bazar.



     
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    Come sospettavo, quei due tizi che avevano per qualche motivo attaccato un operaio della fabbrica lì vicino avevano il chakra scombussolato. Come sospettavo, inoltre, non volevano proprio arrendersi e fare come gli avevo detto di fare. Tutt'altro: pensarono bene di reagire provando addirittura ad attaccarmi. - «Ma perché va a finire sempre così?» – Chiesi sbuffando, più insoddisfatto di me stesso che altro. Ogni volta che proponevo di fare qualcosa finiva sempre in quel modo. In ogni caso, i due tizi non sembravano affatto pericolosi, né forti, né potenti. Il loro chakra era scombussolato, ma avevano così poco chakra e si muovevano in un modo così lento che quasi mi chiesi se ne valeva davvero la pena di fare qualcosa. Almeno qualcosa. Potevo limitarmi a schivarli, potevo cercare di acchiapparli, potevo fare ancora altro. In ogni caso, ciò che feci fu usare le mie capacità per osservare meglio il loro [chakra] Percezione del Vero [2]
    Arte: L'utilizzatore può individuare la presenza di genjutsu e fuuinjutsu valutando il sistema circolatorio proprio e delle persone entro 9 metri. (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]
    in modo da capire ed essere al 100% sicuro del fatto che erano sotto l'effetto din un genjutsu. Se avessi avuto un'ulteriore conferma di quello che stavo intuendo, avrei ovviamente provato a usare il rilascio su loro entrambi, - uno a volta, - per deflettere il genjutsu che agiva su di loro.

    Come lo avrei fatto? In un modo molto semplice. Prima schivai quel rozzo tentativo di presa, o cos'era, con un veloce [spostamento – SD1]Riflessi: 550 laterale. Quando lo feci, anche l'altro pensò bene di attaccarmi con un pugno mal equilibrato e molto rozzo. Un pugno che, ovviamente, [schivai - SD2]Riflessi: 550 comunque abbassandomi leggermente. - «Le cose qui sono decisamente peggiori di quello che avrei potuto pensare a prima vista,» – dissi senza estrarre le mie solite katane. - «Proviamo a fare così...» – dissi mettendo le mani nella posizione della [Tigre – ST1 e 2]Rilascio - Genjutsu Kai
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre (1)
    L'utilizzatore può deflettere genjutsu usando 2 slot tecnica. L'utilizzatore deve essere consapevole di essere sotto l'influsso di un'illusione o la tecnica non avrà effetto. Il Rilascio riduce l'Efficacia fino a 15 per grado e interrompe sempre il Mantenimento dell'avversario. Un Genjutsu senza mantenimento vedrà la sua Efficacia decadere di 20 ogni round a partire da quello seguente all'interruzione, e si dissolverà quando viene e azzerata. È possibile sfruttare i danni subiti volontariamente per aumentare l'efficacia del Rilascio, senza costo in chakra. Ogni leggera subita incrementa di 10 l'Efficacia; status Leggeri aumentano di 10 l'Efficacia, a status Medio di 30, status Gravi di 60. È possibile sommare l'Efficacia con un'altra persona se utilizzata insieme.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Consumo: ½ Basso ogni 5 d'efficacia )
    [Efficacia Massima Rilasciata: 15 per Grado]
    [Da studente in su]
    per poi [provare - SA1]Velocità: 550 a toccare rapidamente il corpo del tizio più vicino, mettendogli il palmo della mia mano sul tantien e quindi provando a destabilizzare il flusso direttamente dal suo tantien: in quel modo dovevo essere in grado di deflettere quell'arte illusoria. Certo, stimare la potenza dell'arte illusoria che lo aveva colpito non era affatto semplice, ma in ogni caso provai a fare del mio [meglio]Efficacia: 45 cercando di spezzare quell'illusione. Se ci fossi riuscito, avrei temporaneamento provato a stendere l'altro, - quello di cui l'illusione non l'avevo ancora sciolto, - con un velocissimo [montante sinistro]Velocità: 550
    Forza: 550 (Impasto 1/2 Basso)
    Potenza 10
    sinistro diretto al suo mento.

    Qualora fossi riuscito a sciogliere l'illusione che affliggeva la mente del primo tizio, l'avrei subito preso per una spalla cercando di farli un interrogatorio. Quest'ultimo sarebbe stato particolare, in quanto non avevo delle abilità giuste per interrogarlo con delle abilità speciali. Per questo avrei usato la mia arma speciale: l'essere gentili. - «Gentile signore, mi perdoni, ma sembra proprio che Lei sia stato sotto l'effetto di un'arte illusoria, per questo mi sono permesso di aiutarla a rilasciare quell'illusione. Ora, però, devo chiederle di raccontarmi tutto ciò che ha visto fino ad ora. Qual è l'ultima cosa che si ricorda?» – Ovviamente mi sarei fatto andare a domande di ogni genere o tipo: cosa si ricorda, se ha visto una donna rossa, se ha visto qualcosa di sospetto, come mai anche il suo amico era forse sotto l'effetto di un genjutsu e così via. Non l'avrei mai costretto o usato la forza torturandolo: non questa cosa era fuori dal mio codice d'onore. Di contro, le mie domande le avrei fatto sempre e solo con un modo estremamente calmo e gentile. La rabbia, difatti, non serviva proprio a niente, come avevo già più volte capito nel corso della mia carriera da shinobi.

    Intanto, le mie due creaturine continuavano a sorvolare la città in punti differenti cercando di trovare qualcosa che fosse diverso dal solito. Ci sarebbero riuscite?








    Vitalità: 14 leggere

    Vitalità testa: 6/6
    Vitalità braccio destro: 6/6
    Vitalità braccio sinistro: 6/6
    Vitalità busto: 6/6
    Vitalità gamba destra: 6/6
    Vitalità gamba sinistra: 6/6

    Round di Flusso Mentale:///

    Chakra: 52 Bassi – 3 Bassi (Percezione del Vero) – 4,5 Bassi (Rilascio) – 0,5 Bassi (impasto in forza) = 44 Bassi

    Chakra temporaneo: 0 bassi

    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese: ///

    Slot Azione:
    I – Tentativo di presa per il rilascio
    II – Pugno
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - Schivata
    II – Schivata
    III – ///

    Slot Tecnica:
    I – Rilascio
    II – Rilascio
    III (Bonus Intuito) – ///

    Convertito dagli SA: ///



    Slot Gratuito: ///
     
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    Truffare la truffatrice



    III




    La cattura fu un successo. La delusione di non aver catturato un pesce grosso fu sufficiente per evitare che un ghigno apparisse sul volto della Vipera. Le grida e lamentele del giovane le fecero roteare gli occhi, facendola chinare per dargli un leggero colpetto alla nuca, doloroso quanto un pizzicotto, puntando ad ammutolirlo. Finiscila di fare la vittima, con chi credi di parlare? Cresciuta nelle strade, aveva fatto le stesse cose che lui cercava di fare in mezzo alla folla per anni, conoscendo i vari trucchetti per evitare di essere scoperti e soprattutto i vestiti migliori per nascondere più bottino possibile. Non c'era tasca segreta di
    cui non era a conoscenza, le bastò qualche secondo per frugare nelle sue larghi vesti e trovarvi, oltre ad oggetti di vario tipo, alcuni forse rubati per sbaglio, tre portafogli ben diversi tra loro. Ne aprì uno, commentando sarcastica una foto al suo interno.Oh, complimenti per i tuoi tre figli, devi essere molto orgoglioso. Non dev'essere facile gestirne così tanti, alla tua età. Mh... suppongo siano tuoi nipoti. Lesse la carta d'identità, appartenente ad un'anziana signora che, se si fosse trovata nei dintorni, avrebbe riavuto il suo prezioso portafoglio. Sventolò i restanti due, provocandolo. Devo continuare? Vuoi provare ad uscirtene con qualche scusa assurda sul disturbo della personalità?
    Il giovane insistette, ma prima che Hebiko potesse iniziare a premergli la schiena, forzandolo a dire la verità, che sembrò cambiare leggermente atteggiamento, mostrandosi piuttosto confuso. Vaneggiava qualcosa sull'essersi perso, in maniera differente da chi cercava scuse, o perlomeno in un modo difficile da risultare credibile. Aggrottò la fronte, sospettosa. Stavano investigando riguardo strane perdite del controllo causate probabilmente da quel gruppo di folli shinobi, se stava dicendo la verità poteva essere un importante pista da seguire. Senza perdere la calma lo fece alzare, un po' bruscamente, tenendogli un braccio stretto nella sua micidiale presa, senza però ferirlo. D'accordo moscerino, ora vieni con me. Ti accompagnerò a casa, e tu mi indicherai la strada. Qualsiasi protesta avrebbe causato una stretta più violenta sul braccio, forzandolo ad ascoltare i suoi voleri. Ho detto. Che ti accompagnerò a casa. Non è una richiesta, è un ordine. Avanti, prima arriviamo, prima ti lascerò andare.
    Non appena fossero riusciti a mettersi in viaggio, avrebbe avuto un paio di domande da fargli, distrattamente, come se stesse cercando di far passare il tempo. Allora, sei arrivato in piazza per caso, mh? Sempre che ciò che dici sia vero... Finse di borbottare, guardandosi attorno. Aoda li seguiva a breve distanza, prendendo strade leggermente diverse, sempre alla ricerca di stranezze nei dintorni da riferire alla sua evocatrice. Mi domando cosa sia l'ultima cosa che puoi aver visto prima di... come possiamo chiamarlo, il tuo ritorno alla realtà? Cos'è, anche i furtarelli erano frutto dell'ipnooOOOooosi, oppure sono cose che fai spesso? Sghignazzò, sibilando scherzosamente a qualsiasi negazione del ragazzo. Suvvia, sei stato colto con le mani nel sacco, puoi dirmelo. Anche io da giovane ho fatto un paio di ragazzate simili, nessuno ti sbatterà in galera per qualcosa di simile. Alla peggio qualche servizietto sociale. Lo prendeva un po' in giro, cercando a suo modo di allentare la tensione, ma in realtà era estremamente attenta nei suoi confronti. Voleva capire se stava perdendo tempo con un criminalotto qualsiasi che aveva usato una pessima scusa per liberarsi di lei, o se c'era davvero qualcosa sotto che poteva darle preziosi indizi riguardo la loro missione.

     
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    I Signori del Caos


    Rekka Okka



    Non appena la mano del chunin toccò il petto dell‘ uomo, inondandolo con il suo chakra riequilibratore, gli occhi del poveretto si spalancarono mentre il suo corpo si congelò nel suo assalto. Tiratosi su, si guardò intorno con fare stralunato, comprendendo poco di quello che Tasaki gli diceva. Era chiaramente in stato confusionale, si ritrovava in un luogo e non sapeva come ci era arrivato ed era circondato da due persone svenute, una delle quali pesantemente pestata a sangue.

    Ma cosa...chi sei tu e cosa ci faccio qui? Come ci sono arrivato?

    Chiese in maniera confusa a Tasaki, il quale, non solo avrebbe dovuto ripetere la sua domanda, ma avrebbe anche dovuto trattenere l‘uomo che voleva solo andarsene da quel luogo. Se tuttavia fosse riuscito a farlo calmare un secondo, l‘uomo con il grembiule sporco di farina gli avrebbe detto:

    Che ho visto..? Bhè...io faccio il panettiere, lavoro nel Bazar...oggi ho lavorato, come sempre nel mio negozio. Questa mattina ho fatto la spesa come sempre, poi ho aperto il negozio, ho servito i clienti. A mezzogiorno ho fatto una pausa e sono andato al Ponte dei caduti, anche perchè mi mancava delle cose...poi...che ho fatto poi? Sarei dovuto tornare indietro per il pomeriggio...ma non ricordo..ero forse ad una fontana ad un certo punto?

    Le parole gli morirono in bocca mentre la sua mente faticava a ricostruire quello che era stato del suo pomeriggio.

    Un‘illusione dici...come quelle che utilizzano i ninja? Diavolo...e sono stato io a fare questo a quel poveretto...oh kami del cielo...dobbiamo chiamare i soccorsi..respira ancora? Oh Kami del cielo...

    Intanto, le creature governate dalla tecnica dell‘Otese continuavano a perlustrare la città. In effetti, notarono un altro paio di casi sospetti: una persona aggredita in un vicolo presso il Teatro Maggiore ed un uomo derubato nei pressi del cimitero. Ma che fossero crimini normali oppure indotti da un genjutsu, impossibile dirlo. I volatili avrebbero però individuato il teatrino che stava succedendo vicino Piazza del Cielo, dove una ragazza dai capelli rossicci aveva atterrato un coetaneo ed una discreta folla si era radunata intorno a loro. Cosa avrebbe fatto il chunin?

    [...]

    Va bene, va bene...ti seguo non c‘è bisogno di spingere così tanto... disse infine il ragazzo, vedendo che la folla sembrava essersi abbastanza convinta che lui fosse un ladro e volendosi sottrarre al conseguente giudizio della volontà popolare. Meglio quella della Rossa, aveva pensato.

    Fecero qualche centinaio di metri, camminando in maniera sbilenca vista la presa ferrea che la pur minuta otese aveva. Il ragazzo era chiaramente offeso ed ancora incredulo di quello che gli era capitato, ma non si ribellava più fisicamente, avendo capito che non c‘era storia contro quella ragazzina forzuta che lo chiamava moscerino. All’ennesimo insinuazione di lei che lui fosse un ladro sbottò:
    Senti, non so quante volte te lo devo dire: io-non-sono-un-ladro! Lo capisci o no? E‘ più probabile che mi abbia messo tu addosso quelle cose che io le abbia rubate! Sì certo non sarebbe stato difficile per me, avendo avuto un mezzo addestramento ninja...ma non l‘ho fatto!“ Disse in un gemito che gli spezzò la voce. Insegno Arte alla scuola cittadina, son stato lì tutto il giorno. Avevo un appuntamento alle sette al teatro Maggiore e stavo andando lì.. Prima però mi son fermato agli attracchi ovest per comprare dei fiori...sai avevo una cosa con una tipa...ma non credo di esserci mai arrivato..cacchio adesso se la sarà presa a male che non mi son presentato... disse infine, cercando di capire che ore fossero.
    Senti non so che altro vuoi da me...come vedi sono abbastanza incasinato per conto mio...mi lasceresti andare, ora?
    Avrebbe concluso il ragazzo. Forse non era molto quello che le aveva saputo dire, ma era un punto di partenza. Come se la stavano cavando gli altri?

     
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    Proprio come sospettavo, il tizio era sotto l'effetto di un genjutsu di quelli che sembravano persino belli forti. Non ricordava niente, di come ci era arrivato, di cosa aveva fatto al contempo e di quali erano le conseguenze di quelle sue azioni. Fintanto che stava tornando in sé (più o meno), cercavo di captare proprio tutte lel informazioni che ci stava esplicando. In tutto questo dovete capire che, certo, ero pronto ad aiutarlo con qualche ceffone tirato qua e la in modo da fargli tornare la memoria più velocemente, tuttavia fintanto che si trattava di un civile e che difficilmente l'Accademia me lo avrebbe perdonato, mi limitai semplicemente a dargli un forte scossone dopo avergli dato una pacca sulla spalla. - «Hey amico! Sembra proprio che tu sia caduto nell'effetto di un'arte illusoria...» – gli comunicai guardando anche quell'altro, momentaneamente fuori dai giochi. E quando finalmente iniziò a dire cos'è che aveva visto, non lo trattenni, ma cercai ulteriormente di dare il massimo peso possibile proprio a tutte le sue parole. Dovete capire, cari lettori, che nella situazione in cui mi trovavo ogni singolo dettaglio poteva risultare importante e fare il buono e il cattivo tempo. Per questo quando disse che faceva il panettiere mi annotai tutto nella mia mente trovando lo spazio anche per quelle informazioni che a prima vista sembravano decisamente le meno importanti. Alla fine, quando finì di parlare cercai di riassumere il succo del suo discorso provando a dare un filo logico a tutto. - «Quindi lavoravi nel bazar, hai fatto la spesa e hai servito i clienti. Quindi sei andato al Ponte dei Caduti e non ricordi più nulla...» – Questo significava che avrei dovuto visitare quel Ponte dei Caduti, che mi piacesse farlo oppure no. A dirla tutta non sapevo dove fosse quel Ponte considerando che non ero proprio uno specialista dell'ambito, ma con la mappa e un po' di aiuti sarei riuscito a trovare quel ponte... Non io, che dico, ovviamente le mie evocazioni. Ovviamente mi annotai nella mente anche la fontana di cui parlava, ma insomma... Quella città sembrava essere piuttosto grandicella. Quante fontane, per Dio, vi potevano esserci?

    In ogni caso, mentre il tizio credeva che era stato lui ad aver fatto male al suo compagno, io mi sarei allontanato e avrei quindi fatto 2+2 inviando una delle creature a perlustrare prima il Ponte dei Caduti e quindi in cerca delle eventuali fontane vicino alle quali ci sarebbero potuti essere dei problemi. Mentre una delle mie creature sarebbe andata perlustrare il Ponte dei Caduti, reputai le altre cose che i miei volatili videro come qualcosa di estremamente semplice, qualcosa che accadeva sempre, spesso, in ogni città del mondo. Sembrava, però, che in quel villaggio, in quel periodo dell'anno i crimini fossero aumentati davvero tanto, a occhio nudo, e una buona parte della colpa era dovuta proprio alla presenza di quella strana nukenin nel villaggio: ne ero sicuro.

    In cerca di altri agganci che mi avrebbero potuto dare i miei volatili, mi allontanai dal tizio che si era appena ripreso dal genjutsu per andare in direzione della Piazza del Cielo, dove vidi qualcosa di curioso: la ragazza dai capelli rossi che riconobbi subito come Hebiko aveva appena buttato a terra un ragazzo. Quanto ci avrei messo per raggiungere la Piazza del Cielo in modo da assistere in prima persona a tutto ciò che vi stava succedendo? Beh, questo non lo potevo sapere, ma non appena ci fossi arrivato – e soprattutto se tutti gli attori di quel teatrino fossero stati ancora al losto, - avrei subito cercato di raggiungere il cuore di quella scena spingendomi con le persone che avevano formato la folla del posto. - «Fate posto alla polizia, sì, prego, polizia in arrivo, posto, prego, posto...» – Non avevo alcun segno distintivo su di me: niente gettoni, emblemi, loghi o quant'altro. Ma non ero nemmeno in alcun ricollegabile all'Accademia, motivo per cui ci stava che il pubblico mi prendesse per un poliziotto in borghese che stava cercando di arrivare al cuore della scena con ben due katane dietro alla schiena. - «Cosa succede qui?» – avrei chiesto a Hebiko. Che anche lei fosse ormai divenuta vittima di un genjutsu lanciato dalla kunoichi di Kurotenpi? Una vittima del Caos? Per accertarmi del contrario avrei subito [usato le mie capacità] Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]

    Percezione del Vero [2]
    Arte: L'utilizzatore può individuare la presenza di genjutsu e fuuinjutsu valutando il sistema circolatorio proprio e delle persone entro 9 metri. (Consumo: Medio)
    [Da chunin in su]
    per analizzarla e accertarmi che 1) lei fosse effettivamente lei; 2) lei non fosse sotto l'effetto di alcun'arte illusoria. Subito dopo avrei fatto la stessa cosa anche con il ragazzo: dovevo accertarmi che nessuno dei due fosse sotto l'effetto di un'arte illusoria, come spesso accadeva nell'ultima ora. Solo dopo avrei lanciato un'occhiata alla folla: considerando la situazione era abbastanza normale pensare che in realtà il colpevole si trovasse propriamente nella folla che aveva accerchiato quella scena del crimine, se così la si poteva chiamare. Sospettando questo avrei [analizzato] Percezione del Chakra [0]
    Speciale: L'utilizzatore può vedere il colore del chakra di una persona osservata. L'utilizzatore può scoprire alcuni aspetti del chakra: impronte possedute; alterazioni da tonici, droghe, tecniche speciali, possessioni e simili; quantità approssimata della riserva. [Da chunin in su]
    , abbastanza sommariamente a dire il vero, anche le varie persone presenti in quel gruppo di spettatori. Solo dopo mi sarei rivolto a Hebiko provando a prenderla per una spalla e strattonarla un po': - «Mi spieghi cosa diavolo stai facendo?» – In attesa di una risposta mi sarei comunque preparato al peggio: la serie di piccoli crimini mi faceva pensare che prima o poi sarebbe arrivato anche il grande crimine. E speravo solo che non sarebbe successo in quel posto.







    Vitalità: 14 leggere

    Vitalità testa: 6/6
    Vitalità braccio destro: 6/6
    Vitalità braccio sinistro: 6/6
    Vitalità busto: 6/6
    Vitalità gamba destra: 6/6
    Vitalità gamba sinistra: 6/6

    Round di Flusso Mentale:///

    Chakra: 52 Bassi – 3 Bassi (Percezione del Vero) – 4,5 Bassi (Rilascio) – 0,5 Bassi (impasto in forza) = 44 Bassi – 3 bassi (Percezione del Vero) = 41 Bassi

    Chakra temporaneo: 0 bassi

    Equip.: Katana: 2/2 (nelle mani)
    Tonico di Recupero Medio: 2/2
    Tonico di Ripristino Medio: 2/2
    Shuriken Gigante: 1/1 (dietro la schiena)
    Veleno debilitante B2: 2 dosi su una katana, 2 sull'altra katana e 1 sul shuriken

    Status: ///

    Attese: ///

    Slot Azione:
    I – Tentativo di presa per il rilascio
    II – Pugno
    III – ///
    IV (Bonus Agilità) – ///

    Slot Difesa:
    I - Schivata
    II – Schivata
    III – ///

    Slot Tecnica:
    I – Rilascio
    II – Rilascio
    III (Bonus Intuito) – ///

    Convertito dagli SA: ///



    Slot Gratuito: ///


    Edited by leopolis - 27/1/2020, 10:51
     
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    I Signori del Caos


    Rekka Okka



    I volatili sotto il controllo di Tasaki viarono a monitorare le zone intorno al Ponte dei caduti e dintorni, riuscendo anche ad individuare, poco più a nord, un'imponente fontana rappresentate un insieme di farfalle in volo. Tuttavia, forse per la distanza o la sfortuna, gli animali non riuscirono a trovare nulla che valesse la pena riportare al loro controllore. Se c'era stato qualcosa di losco in quei luoghi, ora non c'era più. Di fatti, un vicolo cieco.

    Tasaki sarebbe arrivato nella Piazza del Paradiso giusto in tempo per vedere Hebiko che si portava via lo sventurato ragazzo. Nonostante questo, la folla era ancora presente, sebbene si stesse iniziando a disperdere, ed il ninja di Oto avrebbe avuto modo di osservare il chakra dei presenti. Anche in questo caso, nulla di fatto.

    Vedendo che il nuovo arrivato conosceva la sua carceriera, il prigioniero di Hebiko avrebbe esclamato, esasperato: ..per i kami, ora sono due...ehi amico, la tua ragazza qui mi sta trattenendo contro al mia volontà...mi ha incastrato infilandomi oggetti non miei in tasca e mi ha fatto passare per un ladro...per favore fammi andare...ho anche perso il mio appuntamento cacchio! Così Tasaki avrebbe potuto sentire la storia per intero e, più cosa più importante, cosa era successo al ragazzo: il suo vuoto di memoria, il disorientamento.

    Di fatti, il prigioniero aveva raccontato una storia non molto dissimile da quella che il panettiera aveva esposto. Chiaramente c'era qualcuno o qualcosa che stava diffondendo un genjutsu ad alcune persone nella città. Ma perchè proprio loro? Che cosa li accomunava?

     
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    Caccia al Caos


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    - Capisco, - risposi semplicemente all'uomo che diceva di essere stato trattenuto a forza da Hebiko. - Probabilmente anche Lei, come un altro uomo che ho visto, è stato colpito da un'arte illusoria e non se ne ricorda. Ma mi dica pure tutto. Poi le faremo andare via. - Avrei dunque ascoltato l'intero racconto dell'uomo cercando di segnarmi tutto ciò che era importante nella mia mente. Una volta che ebbe finito, guardai Hebiko con degli occhi di colui che aveva appena scoperto qualcosa di molto importante. - Se la mappa non m'inganna, penso che ci siamo, - dissi prima di rivolgere nuovamente il mio sguardo verso l'uomo. - Le auguro una buona giornata e spero che possa svolgere al meglio il suo appuntamento. Tuttavia, come un vero gentiluomo di un'altra epoca possono consigliarLe, signore, di usare un altro profumo e magari di vestirsi in maniera meno ufficiale. Ho ragione? - Chiesi infine rivolgendomi a Hebiko. Indipendentemente dalla sua risposta, avrei fatto andare via l'uomo e fatto cenno a tutti quanti di andarsene da quella piazza. A quel punto avrei fatto cenno a Hebiko di seguirmi e non appena avessimo raggiunto un posto leggermente più appartato, nascosto, magari al buio, avrei tirato fuori una mappa spiegandole ciò che avevo in mente: - Allora, penso di aver capito dov'è che agisce il nostro obiettivo. L'uomo che hai fermato ha detto di essere uscito dalla scuola e di essere andato agli attracchi ovest, mentre è finito in Via Bazar. L'uomo che ho fermato nella zona industriale lavorava al Bazar, è venuto al ponte dei caduti e infine si ricordava di una fontana. - Indicai la mappa a quel punto. - Sono tutte delle zone molto centrali della città. Dobbiamo presupporre che l'obiettivo si trovi più o meno in questa zona, - dissi tracciando con una matita la zona in cui dovevamo cercare l'obiettivo della nostra missione oppure i vari suoi sottoposti che si divertivano a far cadere le persone nelle illusioni. Alla fine dei conti Hebiko avrebbe visto quella zona segnata sulla mappamappa_hohe. In quel modo limitavamo molto la sezione di ricerca e avevamo senz'altro più possibilità di trovare il nostro obiettivo proprio lì dentro. Ma c'era anche dell'altro. - L'uomo che ho trovato ha detto di essere uscito dal lavoro, - indicai il Bazar, - a mezzogiorno, andando verso il Ponte dei Caduti. - Indicai il Ponte dei Caduti. - Poi però si ricorda di una fontana, - indicai la fontana con le farfalle. - Probabilmente è stato colpito dal nostro obiettivo verso le 12.15-12.20 circa, dopo di che è andato nella zona Industrializzata, dove l'ho acchiappato tutto disorientato. I tuo, invece, è uscito dalla scuola alle 7 doveva andare al teatro. Supponiamo che sia uscito alle 6, verso le 6,30, tempo di arrivare agli attracchi ovest, è stato colpito... - Sbadigliai. - Ben 6 ore circa tra i due eventi. Forse ci sono delle altre vittime nella città oppure il nostro obiettivo e i suoi cani hanno solo deciso di fare una pausa? - A quel punto avrei ascoltato la reazione di Hebiko su quello che succedeva: magari avrebbe detto qualcosa d'importante e in fondo era una ragazza intelligente.

    Una volta che avrebbe detto la sua sui miei ragionamenti nel limitare le ricerche (ovviamente avrei subito inviatotutti e gli animali esploratori i miei animali nella zona indicata sulla mappa, quella centrale, in modo che potessero sorvegliarla concentrandosi su dei dettagli maggiori), io avrei passato a spiegare cos'è che volevo fare. - Sinceramente non riesco a capire come il nostro obiettivo scegliere le persone sulle quali applica l'arte illusoria, ma mi pare che siano tutte persone comuni, lavoratori onesti con i loro affari... A questo proposito dobbiamo dare meno nell'occhio e fingerci anche noi delle persone comuni. Puoi usare la tua Tecnica della Trasformazione per fingerti un uomo qualsiasi che va dal lavoro a casa sua? Se saremo fortunati, l'obiettivo cercherà di colpirti con un genjutsu e potremo finalmente scoprire questo ago nel pagliaio. Io farò lo stesso. - Ovviamente era lecito aspettarsi una reazione negativa da parte di Hebiko (chi mai avrebbe voluto fare da esca?), ma uno dei miei uccelli l'avrebbe costantemente seguita in modo che potessi intervenire il prima possibile per scongiurare il pericolo oppure rilasciare il genjutsu su di lei. - In questo modo aumentiamo le nostre possibilità di beccare il nemico piuttosto che invece limitarci a esplorare la zona con gli uccelli. - Insomma, quello che stavo dicendo era più o meno un ordine a un inferiore di grado e anche se nella mia voce non avrebbe potuto scorgere niente di niente a proposito dell'ordine stesso, né dal tono di voce, sarebbe stato meglio se avessimo fatto come dicevo.

    Io, invece, avrei raggiunto il tetto di prima dove avrei abbandonato le mie armi (le katane e il shuriken gigante, i tonici no), per assumere il tipico aspetto e sembianze di un uomo normale e lavoratore qualsiasi di quel posto come facevo quando avevo il bisogno di un travestimento da ninja a civile. Tutti i vestiti li avrei presi dal mio zaino, che avrei quindi nascosto insieme alle armi dopo che mi cambiai sul tetto stesso. Mentre gli occhiali li avrei creati. Era il tetto dove Shunsui della Sabbia ci aveva spiegato i dettagli della missione.

    b4c3f126a47e7d0563d195a112834498



    A quel punto, avrei trovato un giornale e sarei ritornato indietro per raggiungere una qualsiasi panchina, accendermi una sigaretta e sotto la luce del lampione iniziare a leggere... ovviamente facevo finta, mentre i miei sensiPercezione del Pericolo
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può migliorare la propria capacità di percezione. L'utilizzatore ha un bonus pari a 3 alla Percezione; se già conosciuto l'ambiente, la Percezione ha un bonus pari a 9.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Medio / Mantenimento: ½ Basso)
    [Richiede Specializzazione Esploratore]
    [Da chunin in su]

    Percezione: 12 + 3 (Udito Perfetto) + 3/9 (Percezione del Pericolo)
    scrutavano tutt'intorno in cerca di minacce o persone sospette. A tutto questo si aggiungevano anche gli uccelli: uno avrebbe costantemente seguito Hebiko, ovunque fosse andata. Uno avrebbe seguito me stesso, per darmi informazioni su chi c'era nei paraggi e su chi avessi dovuto prestare attenzione. L'altro avrebbe svolazzata per la zona centrale della città cercando vari sospetti.



    Chakra: 41/60
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  550
    Resistenza: 400
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 575
    Intuito: 525
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 1
    • Veleno Debilitante B1 (5 dosi) × 1
    • Tonico di Ripristino Medio × 2
    • Katana × 2
    • Tonico di Recupero Medio × 2

    Note
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    Ryo


    IV




    Hebiko ascoltò le lamentele del ragazzo, roteando gli occhi. Ti ho beccato con le mani nel sacco, non farmi credere che sia stata io ad immaginarmi tutto. Era ancora indecisa se lasciarlo andare o no. Ricordava i pochi momenti in cui aveva deciso di abbassare la guardia, e ricordava ancora meglio le tremende conseguenze della cosa, che non sempre si erano riversate su di lei. Il ragazzetto però sembrava abbastanza patetico, ed era abbastanza sicura che, una volta liberato dal genjutsu, questo fosse completamente pulito, e non sarebbe stato infettato di nuovo se non a contatto diretto col criminale. Sospirò. Non posso darti molte informazioni, ma non so se sia sicuro per te andartene così- Venne brutalmente interrotta dall'arrivo di Tasaki, che si finse un poliziotto in maniera fin troppo scarsa, senza distintivi, documenti che potessero somigliargli anche solo alla lontana o altri dettagli. Arrivò a strattonare la Vipera, che reagì bruscamente, ringhiandogli addosso: Non toccarmi!! Sibilò, aggressiva. Non le andava a genio il contatto fisico, che fosse serio o per recita poco importava. Cosa faccio io!? Cosa fai TU semmai, io ho trovato un criminalotto da quattro soldi e ho fatto restituire il bottino, te che hai fatto?? Sbottò, infastidita.

    Tasaki arrivò ad accusarla di esser stata colpita da un genjutsu, perlopiù parlando della loro missione non solo davanti al suo "prigioniero", ma anche a tutta la folla che li osservava! Hebiko lasciò andare il ragazzo, prendendo invece il chunin per la collottola, avvicinandoselo alla faccia e sibilando furiosa. Purtroppo non sono sotto l'effetto di nessun genjutsu, ma mi piacerebbe esserlo per poterti uccidere. Lo bisbigliò appena, senza che altri potessero sentirla.

    Il ragazzo avrebbe rispiegato la sua versione, con la rossa che ormai non lo tratteneva più era libero di andarsene. Non prima di beccarsi qualche velato insulto da parte del chunin. Non saprei. Finchè si tiene le mani in tasca per me è a posto. Portò due dita accanto agli occhi, puntandole prima verso di se e poi verso il ragazzetto. Forse lasciarlo andare non avrebbe portato a nessun risvolto negativo, ma quell'orrenda sensazione di aver abbassato la guardia non sembrava andarsene.

    Tasaki si appartò con Hebiko per spiegarle la sua teoria. Prese la mappa, controllandola e confrontando i percorsi delle due vittime. Fece una smorfia dubbiosa. La sua pista era meglio di niente, ma non era sufficiente. Non lo so, sono avvenuti in orari così diversi... Cercava di trovare un senso ai loro percorsi, per capire se l'ipnotizzatore voleva mandare le vittime tutte nello stesso luogo, o a distrarre i cittadini in una certa zona per chissà che motivo. Beh... Non abbiamo molte altre piste. Questo è il centro della zona da te indicata. Indicò il teatro, zona di partenza per ulteriori indagini.

    La Vipera osservò stranita il chunin, che sbadigliava durante la sua teoria a riguardo. Beh? Ti stai annoiando da solo? Schioccò le dita di fronte a lui un paio di volte, svegliandolo. Strinse le spalle, ancora confusa. Non lo so. L'obiettivo di questi stramboidi è creare caos, se avessero un piano sarebbe strano. Ma mi è difficile ragionare per caos. Nonostante fosse la babysitter di Febh, un'entità assoluta di caos ai suoi occhi, non era in grado di prevedere esattamente le sue mosse. Il punto forte del caos dopotutto era proprio l'imprevedibilità.

    Hebiko se la rise di gusto quando Tasaki propose ad entrambi di travestirsi e mimetizzarsi nella folla. Smise solamente quando incrociò lo sguardo inespressivo del chunin. Non stava scherzando. No, un momento. Fai sul serio? Domandò, sconvolta. Non ti ricordi cos'è successo l'ultima volta?? Na-ah, stavolta non ci casco. Tu stai cercando di farmi ammazzare. Le sue motivazioni non la convinsero affatto. Oh, ma certo! Facciamogli ipnotizzare uno dei due tizi che lo sta cercando, mi sembra proprio un'OTTIMA idea. Vuoi dargli qualche altro vantaggio, non so, farti trovare senza armi o senza chakra?! Ringhiò, furiosa. L'idea di esplorare quella zona poteva andarle bene, travestirsi... decisamente no. Tu travestiti pure. Alla fine della storia vedremo a chi è andata meglio. Sghignazzò divertita.

    Si separarono di nuovo, Hebiko esattamente di fronte al teatro. A mente fredda, ragionò sugli unici due sospetti a cui erano andati incontro. Non sembravano aver niente in comune, uno dei due era addirittura allenato nelle arti ninja, l'altro per quanto ne sapeva era un comune cittadino. Una cosa però le saltò in mente. No, non può essere. E' assurdo, con che logica? Entrambi erano andati a comprare qualcosa prima di finire ipnotizzati. Poteva essere una coincidenza, dopotutto quante persone stavano facendo acquisti in quel momento? Era assurdo pensare che quello potesse essere ciò che li colpiva, era... caotico....Beh, cosa mi costerà mai.

    Controllò rapidamente i prezzi del teatro, da lontano. Doveva provarci. Ma farlo lei stessa era un rischio enorme. Aveva un piano. Nascosta dalla folla, decise finalmente di trasformarsi , tornando sulla strada con una certa insicurezza. Dubitava fortemente di quel piano, ma era l'unica cosa che le sembrava accomunasse le due vittime. Con i soldi in mano, avrebbe fermato uno dei passanti, attendendo qualcuno di un po' anziano, gesticolando animatamente. Cercando di convincerli di essere muta, si indicò la gola, facendo una croce con le mani sulla bocca. Non appena avesse capito, avrebbe indicato prima i soldi, poi il teatro, alzando l'indice della mano per indicare un unico biglietto. Si sarebbe poi inchinata, in maniera fin troppo cordiale per i suoi standard, tenendo i Ryo con entrambe le mani di fronte a se, come se stesse pregando l'interlocutore di fronte a se di farle quel favore. Voleva farsi comprare un biglietto.

    Se le fosse capitato qualcuno che fosse fuggito con i suoi soldi, non avrebbe reagito con violenza. C'era la possibilità che un altra persona avesse visto quel furto, e che decidesse quindi per pietà di aiutare una povera ragazza muta a comprare il suo biglietto.
     
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    I Signori del Caos




    Erano le 9 di sera passate a Rekka Okka, quando ai volatili venne nuovamente ordinati di pattugliare la città, questa volta concentrandosi su un’area più ristretta. Nonostante questo, la città continuava a rimanere immensa e monitorare l’attività di tutte le persone era impossibile. Tuttavia, visto l’orario, la maggior parte degli abitanti si era ormai da tempo rintanato nelle rispettive abitazioni, lasciando molte meno persone da controllare.

    Fu quindi relativamente facile che l’attenzione del chunin del Suono venne attirata da un gruppo di una decina scarsa di persone, in abiti sportivi, che stava facendo jogging nel centro città. Era un gruppo eterogeneo di persone dai 30 ai 50, probabilmente originari del posto. Avevano un passo sostenuto e si spostavano con confidenza tra le vie della città.

    Tasaki gli avrebbe individuati mentre passavano il Ponte dei Caduti andando verso sud. Il gruppo avrebbe seguito il lungo viale alberato che connetteva il ponte alla metà meridionale della città, una divisione dettata dal corso del fiume. Anche se il viale continuava dritto ed indisturbato per diversi chilometri, il gruppo avrebbe voltato a destra, imboccando un nuovo corso che, per dimensione, non aveva nulla da invidiare al primo. Percorsi circa tre chilometri, avrebbero nuovamente virato verso sud, entrando in una zona residenziale, dove le case si addossavano l’una alle altre, in quello che, con ogni probabilità era un quartiere popolare. Il gruppo avrebbe proseguito lungo la via principale, che tagliava la zona da nord a sud. Avrebbero quindi tagliato su uno spiazzo senza case per voltare verso ovest, entrando su un’altra via dalle dimensioni imponenti ed alberata. La strada continuava verso ovest e quindi piegava verso nord, cioè verso il Teatro Maggiore.

    Per coincidenza, Hebiko avrebbe visto il gruppo entrare nella grande piazza antistante il teatro, dove lei era appostata e stava tentando di farsi comprare un biglietto. Il gruppo avanzò spedito nella pizza, mirando ad uscirne sul lato dirimpetto. Tuttavia, arrivati più o meno al centro della piazza, le persone del gruppo iniziarono a rallentare, spaesati. Smisero di parlare tra di loro e, da un momento all’altro, iniziarono ad attaccar briga con le persone che li circondavano, vandalizzando i caffè che circondavano la piazza, così come le panchine, i cestini dell’immondizia e, sostanzialmente, qualsiasi cosa a tiro. La piazza in quel momento non era particolarmente affollata (anche per questo Hebiko non sta avendo molto successo con il suo piano), e la ragazza, così come anche Tasaki, non avrebbero potuto individuare nessuna possibile responsabile. Certo, poteva essere stato qualcuno nascosto in uno dei palazzi che circondavano la piazza ma, in quel caso, perchè avevano influenzato solo i jogger?

    Hebiko avrebbe potuto intervenire o meno, fermando la decina di persone che stava vandalizzando la piazza. Se non avesse fatto nulla, dopo una mezz’ora sarebbero arrivate le forse dell’ordine locali.
     
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