La meccanica di precisioneShu Akasuna e Kensei Hito

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    La meccanica di precisione


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    Sono Kensuke Mikoto, qui come richiestomi. Attendo istruzioni.

    Rimango fisso nella mia posizione. Neppure il kage si schioda. Non faccio nemmeno in tempo ad iniziare a preoccuparmi che giunge una replica, la voce distorta dall'elmo che adorna la figura di Kensei Hito.

    Sul tavolo alla mia destra trovi il D-Visor che Hoshi aveva costruito per il mio Elmo. È stato smontato in ogni sua singola parte meccanica.

    Mi avvicino al tavolo

    Ricostruiscilo.

    Controllo i componenti, disposti sul tavolo in ordine sparso. Non sapevo se il kage avesse provveduto lui stesso a smontare il meccanismo o se avesse affidato il compito a qualcun altro ma sicuramente non si trattava di un esperto. Neanch'io lo sono, per quanto riguarda questo tipo di congegni.

    Inizio quindi a muovere le diverse parti mettendole in ordine e penso che forse anche questa è una prova. Controllo i vari meccanismi e mi accorgo di come siano presenti componenti differenti rispetto ad un classico D-Visor. Lenti aggiuntive, il cui spessore e curvatura mi fa pensare ad una maggiore capacità di zoom.

    Inizio a muovermi nei dintorni di quella stanza, selezionando gli strumenti adatti per il lavoro. Li tocco, ad uno ad uno, legando ciascuno di essi a me con un filo di chakra. [Attivazione tecnica avanzata]<!-- -->Fili di Chakra
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può creare fili di chakra con cui controllare oggetti. Ogni filo consente di muovere 2 Unità di oggetti. I fili hanno velocità pari all'intuito dell'utilizzatore e bonus in furtività pari a quello delle marionette, sono sempre considerati parzialmente occultati alla vista. L'utilizzatore può muovere gli oggetti con Velocità pari all'Intuito e Forza parienergia. Ogni cambio di direzione del filo costa slot azione/tecnica, movimenti con traiettoria speculare o identica richiedono uno slot azione, tentare di toccare l'oggetto o l'avversario col filo rientra nello slot utilizzato per il movimento.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Basso per filo / Mantenimento: ½ Basso per filo)
    [Richiede Marionettisti I]
    [Da genin in su]


    Rispetto ad un comune ninja che si dedicasse all'arte della meccanica io ho due enormi vantaggi: il primo è la mia esperienza più che ventennale nella costruzione di armi e meccanismi per le marionette, certo, non tutte le conoscenze sono trasferibili, ma si tratta comunque di un enorme vantaggio rispetto ad un novizio. Il secondo vantaggio erano, appunto, le mie capacità di marionettista. Molti sfruttano i fili di chakra esclusivamente per manovrare le marionette o i cadaveri dei nemici.
    Dilettanti che non hanno capito la vera potenza della tessitura del chakra. I fili di chakra sono intangibili e sottilissimi, persino più dei capelli, e consentono di poter manovrare con elevata precisione e di operare nel mondo dell'incredibilmente piccolo.

    Una capacità ineguagliabile per qualunque meccanico.

    Mi accomodo al tavolo, escludendo quei pensieri e concentrandomi sul lavoro che mi attende. Mi accorgo che alcuni componenti sono replicati. Strano. Sembra quasi... dovrò cercare di riunire i componenti del contenitore del D-Visor per confermare la mia ipotesi.

    Alzo le mani, in modo simile ad un direttore di orchestra, e sempre sfruttando i fili di chakra, sollevo i componenti che donano solidità al D-Visor. Riunisco, senza assemblarlo, il congegno. Oltre ai meccanismi per integrarlo all'interno di una maschera (o elmo, come l'inquisitore stesso aveva suggerito) il D-Visor contiene degli alloggiamenti aggiuntivi per altre lenti. Ne manca ancora una o, forse, non era ancora stata ideata.

    Riunisco completamente il congegno, accorpando i diversi anelli alle lenti ed incastrandoli al meccanismo che gli consente di roteare. L'interruttore manca ma presumo si trovi all'interno dell'elmo. Il cacciavite scatta dal muro e, senza che io lo tocchi, si avvicina al meccanismo delle lenti ed avvita i vari supporti prima di tornare al suo posto.

    Il tutto avviene con dei semplici movimenti delle mie dita, senza che io tocchi direttamente gli oggetti. A questo punto lascio quel meccanismo sul tavolo e mi concentro sulla seconda parte del D-Visor: il meccanismo che gli consente di scattare e registrare foto.

    Mancava la pellicola, o suo sostituto. [Nota: non so come di preciso si sia deciso il funzionamento on-gdr]

    Assemblo la minuscola macchina fotografica, senza l'obiettivo. Controllo il meccanismo che consente di calcolare le distanze e la passione per il kage di kiri per l'oscurità mi aiuta a confermare il funzionamento della lente per la visione notturna. Faccio scattare un paio di volte la macchina, giusto per accertarmi che la componente meccanica funzioni. I fili di chakra funzionano meglio delle viti per mantenere assieme il congegno, ma era ora di terminare l'assemblaggio. Prendo due cacciaviti diversi e termino l'assemblaggio di questa parte per infine concentrarmi sull'obiettivo. La lente esterna dello stesso è stata sostituita dal meccanismo a lenti multiple che avevo già assemblato e che inserisco all'interno dell'obiettivo prima di assemblarlo e di riunirlo alla macchina fotografica.

    Il D-Visor con le lenti aggiuntive è completo, manca solo l'integrazione all'interno dell'elmo. L'elmo, chiaramente, manca ma parte dei meccanismi sono presenti sul tavolo. Non sono particolarmente difficili da assemblare, una lente esterna per proteggere il D-Visor ed una specie di scatola rotonda per consentirne l'integrazione con la struttura più grande dell'elmo. Riunisco i fili che consentono, premendo un pulsante nell'elmo di sostituire le lenti e scattare le foto. [Nota: presumo il funzionamento del D-Visor nel modo che mi sembra più coerente e logico per il gdr]

    Per la prima volta prendo il mano quel complesso consegno meccanico. Non sarei stato in grado di costruirne uno simile al momento ma una volta compreso il funzionamento di base l'assemblaggio era piuttosto semplice. Ammetto che sia la mia conoscenza della meccanica che, soprattutto, la mia tecnica segreta mi avevano enormemente aiutato in questa impresa.

    Un'idea utile che, quando ne avessi avuto il tempo, avrei sicuramente implementato. Come marionettista comprendevo l'utilità di un simile congegno che mi avrebbe potuto aiutare a controllare il mio esercito da grandi distanze.

    Faccio gli ultimi controlli accertandomi che il congegno funzioni a dovere prima di riappoggiarlo sul tavolo ed allontanarmi.

    Ho concluso.

    Il Kage di Kiri non mi sembra una persona che ama i giri di parole e preferisco rimanere in silenzio, attendendo eventuali istruzioni.

    [Nota: ovviamente mi sono basato sul congegno che hai in scheda per la descrizione del D-Visor e del suo funzionamento]


     
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