Fuoco e Vendetta

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    Chiarimenti


    I






    Quando i due arrivarono sopra la testa di Naruto trovarono Raizen ad attenderli di spalle, rivolto verso il villaggio, in piedi su uno dei grandi spuntoni di roccia che si affacciavano nel vuoto da un altezza ragguardevole per qualsiasi essere non dotato di ali.
    Il viaggio infatti fu forse più impegnativo del previsto per i due. Il piccolo canide abbaiò a mezz’aria e come se il suono avesse impattato in un punto invisibile davanti a lui si materializzò un cerchio di scintille al cui interno era chiaramente visibile uno scorcio di Konoha visto dall’alto. Non durò però troppo, dall’altra parte infatti sembrava che qualcuno stesse sovrascrivendo quel passaggio, la transizione duro qualche istante con l’immagine che sfarfallava e sfumava verso un ambiente ben diverso, più tetro.
    Dall’altra parte sentì lo stesso odore di quando davanti a lui apparve il colossale Yōsai ma pareva fosse soltanto un avvertimento in quanto non fu lui a far capolino dal portale bensì uno shishi che sembrava avere ben più anni sulle spalle e dimensioni assai più contenute: era Tenjō. L’imponente criniera si era sfoltita e gli cadeva attorno al muso come una lunga barba anche se una corda dall’aria importante cercava di sorreggerla. Proprio sulla corda erano legati una quantità di Fuuinjutsu a dir poco innumerabili, ognuno firmato con l'impronta di una zampa, a volte canina a volte felina, ma solamente uno stava brillando in quel momento.
    Tenjō sapeva e a Tenjō non piaceva.


    Rimbrottò Tayoko con un breve ringhio e questo rientrò nel portale con un saltello e il muso triste, entrambi poterono chiaramente vedere il saggio shishi scuotere la testa verso Youkai, pareva che quell’uso di un potere così grande non fosse concesso, e forse il fatto che il chunin avesse scelto di aggirare le regole evocando il più corruttibile degli shishi era sintomo che stava passando un po' troppo tempo con Raizen.
    Gli shishi però sapevano con chi avevano a che fare, e quel gesto di disappunto sarebbe stato l'unico rimprovero che avrebbero fatto a Youkai, dopotutto era giovane, e la giovinezza porta a cercare scorciatoie non sempre percorribili, ma erano certi che avrebbe imparato dai suoi errori, no?54db51136c5d0420017e9783e797723d
    Al loro arrivo Youkai potè notare che Raizen aveva indossato anche il suo haori smanicato, l’indumento che tradizionalmente gli Hokage indossavano, modificabile nei dettagli ma non in alcuni elementi come le fiamme alla base, la scritta sulla schiena e il colore bianco.
    Lui, al contrario del settimo che aveva scelto una specie di mantellina ad esempio, aveva optato per un mantello più lungo da poter indossare senza doverlo allacciare al collo e poterlo tranquillamente indossare sopra al kimono.
    Se l’altezza non bastava di sicuro la scritta fugava ogni dubbio: aveva davanti a se il decimo Hokage.

    Ben arrivato, Kaguya.
    Perdona la tediosa camminata, ma ho trovato questo luogo più adatto al nostro incontro.
    Spero che Youkai sia stato degno del titolo che porta.


    Mentre parlava si sarebbe voltato.

    Non penso tu abbia mai visto Konoha da qui, non penso l’abbiano mai fatto in tanti, ed è un peccato.
    Da alle cose la giusta dimensione.


    Con un cenno della mano verso il villaggio gli offrì dunque quello spettacolo, voltandosi a guardarlo insieme a lui.
    Sotto di loro, leggermente spostata sulla destra l’amministrazione appena costruita poi la piazza antistante, connessa alla grande via principale che si connetteva direttamente all’ingresso del villaggio, generalmente sfruttata per accogliere gli ospiti di una certa rilevanza in visita per occasioni di pubblico interesse e dominio, le ultime cose facilmente distinguibili erano le vie che collegavano tra loro le tre porte del villaggio e poi un ordinato dedalo di strade, tetti e qualche sporadico camino fumante per gli ultimi strascichi d’inverno.
    Tra di loro la vita, persone che si spendevano negli affanni della vita quotidiana, dai mercati minori interni, visto che il più grande dedicato alle merci esterne alla produzione del villaggio era fuori dalle mura, fino ai campi di addestramento, era tutto un unico pulsare e tra loro le fronde di qualche albero si annodavano facendosi spazio tra le case e dando al tutto l’aspetto tranquillo e nobile che ci si aspettava dal villaggio della foglia.
    Sembrava che Raizen non potesse stancarsi di osservare cosa accadeva sotto di loro ma non era quella la ragione per cui era lì.

    Prima di qualsiasi domanda, Feng, una precisazione.
    È dai tempi dell’Abete che non ci vediamo e temo che allora non diedi la giusta impressione, quindi vorrei rimarcare la mia posizione.
    Non mi piacciono gli Hayate.
    Hanno cercato di distruggere il mio villaggio.
    Hanno corrotto e torturato le creature a cui mi sono legato e credimi in modo tutt'altro che superficiale.
    Non ho proposto ne proporrei mai un alleanza a loro ma una collaborazione che forse ci avrebbe permesso di prendere le misure per piantargli un coltello tra le scapole, ma soprattutto di Sfruttare le informazioni in loro possesso piuttosto che accontentarci delle nostre.
    Non farò sconti a nessuno di loro, come non ne ho mai fatto a nessuno di quelli che ho avuto modo di incontrare.
    Ma, soprattutto, mi infastidisce terribilmente che qualcuno possa accusarmi di mancanza di polso nei loro confronti quando ha permesso che i propri connazionali venissero rapiti continuamente sotto il suo naso risvegliandosi paladino e facendo propaganda della propria integrità per coprire la sua incompetenza.
    E insieme a loro tutti i benpensanti che almeno una volta hanno avuto bisogno di un patto col diavolo, perché io sono consapevole che il destino costringe a prendere vie traverse e che una deviazione non è per forza una macchia nel proprio onore, ma potrebbe diventarlo.
    La consapevolezza dell’esistenza di queste eventualità dovrebbe portare prudenza ma soprattutto la capacità di trasformare persino un nemico in una risorsa e il buonsenso di non vantarsi ne di una simile collaborazione ne di scartarla a priori.
    Oppure, sapendo che per una qualche eventualità una delle tue fenici potrebbe morire definitivamente, la lasceresti andare incontro alla morte pur di non farti aiutare da un acerrimo nemico?
    Non mi piace sventolare la bandiera della giustizia, facendomene portavoce con la certezza che abbia solamente un colore, preferisco avere un bastone da ficcare tra le costole di qualcuno molto più efficace e coerente.
    Se sono quelle di un Hayate ancora meglio.
    Spero di essere stato chiaro e magari di aver fatto luce su qualche affinità.


    Il suo tono era abbastanza conclusivo a dimostrazione che quella era la sua visione e l’aveva esposta solamente per chiarirla non per raccogliere pareri su di essa, ma sapeva che Feng aveva dei conti in sospeso con gli Hayate e che alcuni passaggi di quel discorso non sarebbero stati chiarissimi alla sua visione in bianco e nero, per quanto fosse certo che la domanda sulla fenice avrebbe rubato qualche secondo persino a lui, per cui avrebbe cercato di passare oltre.

    Ora che il clima è quello giusto dimmi dunque, cosa ti porta qui?

    Sorrideva, anche se non era facile decifrare cosa avesse inclinato la sua bocca, se la sfida o la cortesia, era certo che quando Raizen non alzava le difese il suo volto era una maglia di espressioni diametralmente opposta al volto di ferro dell’ultimo kage a cui aveva fatto visita.

    Edited by F e n i x - 20/6/2021, 21:07
     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Ragazzino & La Montagna


    Incontri a Konoha



    [Alle Mura]

    Non ci volle molto perché da una porticina laterale spuntasse un ninja, con il simbolo della Foglia ben in vista sulla fronte.
    Un guardiano professionale, cosa che non succede spesso.
    A Kiri, in effetti, non si è fatto vedere nessuno finché non sono arrivati Akira e Kensei.
    Sì, purtroppo la professionalità a Kiri, dai miei tempi, è andata molto scemando.

    Il guardiano spiegò che dovevano aspettare: non aveva il permesso per far entrare chi non voleva lasciare le armi, seppur il Kaguya fu già sorpreso nel sapere che lasciavano entrare gente a Konoha senza disarmarla prima.
    Non mi sembra il comportamento più salutare da usare all'interno di un villaggio ninja.
    C'è da dire, fratello, che al di là delle mie specifiche capacità, pensa ad un ninja come Febh, o come Hoheneim: che differenza fa lasciargli depositare le armi qui? Potrebbero distruggere un quartiere con uno starnuto.
    Vero pure quello.

    Fu la successiva domanda di Benjiro a catturare l'attenzione del Risorto, che accennò un sorriso al commento sull'ultimo Kaguya di Oto.
    Sì, saranno dodici anni almeno, da quando ho ucciso Yami Kabane, che non ci sono più Kaguya ad Oto.
    Non c'era il figlioletto suo e di Shinodari?
    Non ho più sentito parlare dell'ex amministratrice, da quando siamo tornati, c'è la speranza che siano emigrati tutti e due.
    Sono arrivato da territori non Accademici., fu comunque la laconica risposta che il Kaguya diede al guardiano, mentre valutava se creare uno sgabello osseo per sedersi, ma considerando la cosa un pò di cattivo gusto dinanzi all'altro, decise di rimanere in piedi.

    Non ci volle molto più di una decina di minuti perché arrivasse un inviato di Raizen.
    Un ragazzino?
    Un ragazzino molto elegante.
    Ed in effetti fu un piccoletto con la zazzera rossa, in camicia, con tanto di cravatta rossa con il simbolo della Foglia, a presentarsi davanti a lui con una scatola per le mani.

    Me lo ricordo, Fratello, era all'Abete, hanno affrontato Specchietto.
    All'Abete? Sì, giusto, assieme al Tokugawa, alla Hyuga, c'erano due dai capelli rossi.
    Il fluire dei ricordi fu interrotto quando l'inviato dell'Hokage gli offrì la suddetta scatola.
    Grazie, ragazzino, piacere di conoscerti., esordì il Risorto, aprendo la scatola e guardando il contenuto.
    Dango? Offrono da mangiare a Konoha?
    Un peccato che non reggerebbero un viaggio fino ad Ame, o alla Zanna.
    Già, peccato per loro.
    Mentre mordeva i dango, continuò a scrutare il contenuto della scatola.
    La sciarpa potremmo portarla a Medo, in fondo suo zio era di Konoha, no?
    Potresti anche portarla a qualche tuo amico della Zanna.
    Così ci cacciano subito. Abbiamo faticato tanto ad ottenere anche solo la loro posizione.
    Il portachiavi è buffo.
    Questo lo possiamo dare a Tamura, con una mano sola, un portachiavi gli serve.
    E di chi è la colpa se ha una mano sola?
    Sottigliezze, Mostro, sottigliezze.
    I buoni temo non potremo farne granché, ma la prossima volta che vedi Yato, puoi darli a lui.
    Giusto, Fratello, ottima idea.
    La maglietta, temo, stia stretta all'Ego.
    Abbiamo un souvenir per Tendora, non potrà lamentarsi stavolta.
    Mi stai diventando romantico, Ossicino?
    Zitto, Mostro.

    Poi il Kaguya si fermò, osservando la foto firmata dell'Hokage ed accennando un sorriso a pieno viso.

    Questo lo spediamo a Kensei!
    FRATELLO!!!!!
    AHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!
    Sì, mando Wakonda a Kiri, tanto sa rendersi invisibile, glielo faccio lasciare in qualche piazza kiriana, non sarà poi così diversa all'interno dopo tutti questi anni!
    Chiediamogliene qualche altro, falli volare per tutta Kiri, sarà divertente!
    Duo di idioti! Volete far scoppiare una guerra?
    Suvvia, è uno scherzo, il supplente coglierà l'umori... no, dubito ne sia provvisto. Però sarebbe divertentissimo.
    Mi preoccupi, Fratello, ogni giorno di più.
    Va bene, lascio stare.

    E mentre dava uno sguardo meno attento alla rivista presente nella scatola, il ragazzino riprese la parola, rivolgendosi a lui come "Bel Kaguya", cosa che fece gonfiare di vanità il petto del Risorto, che già di vanità ne aveva parecchia di suo.
    Ci manca solo che questo giovine fomenti la tua vanità, Discendente.
    Gli basta respirare per fomentare la propria vanità, all'Ego.
    In ogni caso, il ragazzino si morse un dito ed evocò una creatura.
    Fatemi capire: l'Hokage ci ha mandato un bimbo tutto in ghingheri che evoca barboncini?
    Quello non è un barboncino, Mostro! Credo sia un cucciolo di Shishi.
    Una creaturina portentosa, se può evocare portali, comoda.

    Simpatica evocazione, ragazzino, di certo dalle utili capacità., si complimentò il Kaguya, avvicinandosi al duo ed al cerchio di luce che il cucciolo aveva creato, peccato che ci fu un imprevisto: un animale molto più grosso, una sorta di leone mezzo calvo, o qualcosa di simile.
    Sono Shishi, Fratello! Guardiani delle porte, o qualcosa del genere, credo. Hanno un qualche legame con l'aldilà, ma, come sempre, i miei ricordi di Fenice sono un pò confusi

    L'animale, comunque, sembrava non gradire quel tentativo di uso dei portali, tanto che fatto cenno al cucciolo di raggiungerlo, con un ringhio leggero, e dopo uno sguardo al ragazzino, scomparve, assieme al portale, lasciando Kaguya e messaggero di Raizen lì dove si trovavano, fuori le Mura.
    Il ragazzino parve un attimo preso dal panico, mentre il Risorto gli sorrise tranquillo.
    No.
    Vuoi che il piccoletto qui sia sgridato? Dobbiamo, c'è lui.
    Va bene, ma l'altra parte no.
    Vedremo.

    Ragazzino, tranquillo. Se l'Hokage-sama vuole la mia presenza sul monte in tempi brevi, ci sarebbe un modo, in fondo sono con te, tu sei qui perché Montagna-sama vuole che io entri e lo raggiunga, giusto?, avrebbe atteso una conferma, poi si sarebbe morso lui un dito.
    Mi hai mostrato uno dei tuoi, permettimi di mostrarti uno dei miei., aggiunse sorridendo ancora, mentre stavolta non ci sarebbe stato un cerchio luminoso al suolo, ma una danza di fiamme multicolore, che preannunciarono l'arrivo del più maestoso delle Fenici, il Signore delle Fenici, Feng Huang!



    Fratello, quale piacere! Che luogo è questo?, esordì la maestosa creatura, atterrando leggera dinanzi al Kaguya ed al ragazzino.
    Fratello mio, piacere di rivederti! Questo è il villaggio della Foglia e lui è un ninja del villaggio., si fermò un attimo, volgendosi verso l'inviato di Raizen, Scusa, ragazzino, so che ci siamo incontrati ai tempi dell'Abete, ma, perdonami, temo di non ricordare il tuo nome., avrebbe ammesso, per poi continuare.
    Piacere di conoscerti, Youkai. Puoi chiamarmi Feng Gu e questi è mio fratello, Feng Huang, signore di tutte le Fenici., avrebbe continuato sorridendo, prima di rivolgersi al rapace gigantesco.
    Siamo attesi dal Kage della Foglia, sulla Montagna con tutti quei volti, penso tu l'abbia notata già., spiegò il Kaguya, Sì, fratello mio, andiamo dunque, non lasciamo attendere questo Kage., avrebbe confermato il mastodontico rapace, mentre allungava un'ala verso il duo.
    Sali su, ragazzino, non è per tutti volare sul dorso di una Fenice, tanto più su quella del loro Sovrano., rassicurò il Risorto, salendo a sua volta sopra l'ala fino alla zona del dorso.

    Spero vi siate puliti le scarpe, prima di insozzare le mie magnifiche piume!
    Ed ecco che incomincia a vantarsi anche lui.
    Fratello, tu non ti vanteresti della perfezione fatta volatile?
    AHAHAHAHAHAH!!!!
    Zitto, Mostro! E pensa piuttosto quant'è fortunata la gente della Foglia oggi! A bearsi nella mia ombra!
    A proposito di ombra... abbiamo rinunciato a bussare con violenza alle Mura? Ma un bisognino in volo?
    MA TI SEMBRO UN GABBIANO?!!! Ho una dignità io!
    Sei un pò un guastafeste.

    Ovviamente, mentre questa piccola disquisizione interna andava avanti, il Risorto sarebbe stato più che disponibile a rispondere ad eventuali domande di Youkai, mentre arrivavano alla Montagna, questione di pochi minuti, anzi, avrebbe lui stesso fatto una domanda, per conversare, al giovane.
    Dunque, Youkai, mi ricordo di te, sai? Eri nel gruppo che affrontò l'essere Specchio, sei uno dei due ragazzi che divennero guerrieri del Vuoto. Hai saputo imbrigliare quel particolare potere?
    Sì, vero, dei due rossi di capelli, lui ha partecipato anche alla riunione successiva con gli Hayate e la Zanna, l'altro, che mi pare fosse di Kiri, era rimasto ferito, o qualcosa del genere.
    Sono sorpreso che te li ricordi.
    Spiritosone.

    [La Montagna]

    Quando furono a breve distanza dai volti, quelli furono ormai riconoscibili al Kaguya, che fu leggermente sorpreso.

    Hanno messo la faccia di Shika vicino a quella di Ayato? Che orrore!
    Per quale delle due?
    Uhm...

    Di lì a poco, il Risorto avrebbe accarezzato le piume della Fenice, Fratello, credo tu possa farci scendere qui a breve distanza dai volti, l'ultimo tratto lo faremo a piedi, ci dovrebbe essere una scala o qualcosa, voglio sperare., suggerì.
    Va benissimo, Fratello. E magari, qualche volta, chiamami anche per qualche battaglia! Da lungo tempo non affrontiamo un nemico assieme., scherzò la maestosa creatura, permettendo ai due di scendere poco dopo dal suo dorso, prima che il Kaguya sciogliesse il richiamo con un ultimo sorriso al rapace.

    Alla fine, avrebbero raggiunto l'Hokage, che si presentò nel suo abito probabilmente più ufficiale.
    Vestivo sobrio anch'io ai miei tempi, un kimono, il simbolo di Kiri sulla mia Falce e poco più.
    Una gigantesca falce con quattro lame grandi quanto braccia umane è vestire sobrio?
    Ad ognuno il proprio tocco di stile, Fratello.

    Piacere di rivederla, Hokage-sama, sì, il ragazzo è stata una piacevole compagnia lungo il tragitto., avrebbe esordito, seguendo, poi, lo sguardo della Montagna di Konoha: al di sotto del trio si estendeva la vita della Foglia, cosa che fece sorgere un sorriso nello sguardo del Kaguya.
    La differenza dell'osservare dall'alto questo villaggio, rispetto a quello che si può vedere ad Ame, sorprendente, vero, Fratello?
    Ame, come la Zanna, dove non c'è un alto, ma un basso, piuttosto.

    Ha ragione, questa vista dà una certa differenza di prospettiva: sulla vita nei villaggi ninja e su quello che si può vedere dalla cima degli stessi. Non serve che le confermi, immagino, che la vista ad Ame è ben diversa., concordò il Risorto.

    Ci volle poco, però, perché Raizen passasse ad un altro argomento, forse uno dei meno piacevoli da prendere, dati i fatti dell'Abete: la proposta di allora agli Hayate, o meglio, la posizione dell'Hokage sugli Hayate, in generale.
    L'inizio fu buono: non gli piacevano gli Hayate.
    In effetti, Fratello, mi risultava difficile che, considerando ciò che la Fede ha fatto ai suoi draghi, lui potesse apprezzare gli Hayate, sarebbe come se tu li avessi mai perdonati per ciò che hanno fatto a noi.
    Questo non accadrà mai.
    Tutti odiano gli Hayate, ma un pò troppi pensano di poterli raggirare con belle parole, se volete la mia.
    La sua strategia è diversa da quella di Kensei: lui non vuole intrufolarsi fra loro, ma offrire un'alleanza per un nemico comune.
    Sono entrambi più elastici di te, che, comunque, sei disposto ad allearti con la Zanna, di sposare una di loro persino!
    La questione è diversa! L'odio dell'Ego per gli Hayate è necessario, lo sai. Non possiamo negarlo d'improvviso, non possiamo essere elastici e non vogliamo. O è cambiato qualcosa in quel senso?
    No, fratello, non c'è perdono per la sofferenza che ci ha dato la Speranza.
    Il paladino della giustizia sarebbe lo spadaccino di Kiri, giusto? Quel Akira che tanto ha criticato e fatto l'eroe del popolo all'Abete.
    Lo fa sempre, da quel che ho potuto vedere di lui, Mostro, ma sì, immagino parli di lui.
    Non ha tutti i torti sui patti con il diavolo, in fondo, tu hai accettato di collaborare con il Mikawa, più di una volta.
    E non dimentichiamo il Flagello.
    Abbiamo collaborato anche con la Mansuetudine di Hayate contro due delle Armi di Iwa.
    E non sarebbe facile rischiare la vita di una di voi fenici, questo lo sappiamo bene, fin dai tempi della scelta di liberarvi dagli Hai Urami.

    Il Kaguya, malgrado le disquisizioni che scorrevano nella sua mente, rimase in silenzio ad ascoltare quanto detto dal Kage di Konoha, per poi fare un cenno positivo, quando l'altro finì.
    Tutto più chiaro, Hokage-sama. Non posso dire di concordare a pieno, parlando nello specifico degli Hayate, ma non sono di certo uno di quelli che negano di essersi dovuti sporcare le mani, e la coscienza, in vita loro. Capisco quindi il suo punto di vista., concordò, prima che l'altro, con tono forse più affabile, chiedesse il perché di quella visita.

    Il Risorto avrebbe ricambiato il sorriso, Diverse cose penso dovremmo trattare, Montagna-sama, ho anche una notizia da discutere con un suo jonin, Sho Saitama, che penso interesserà anche a lei, ma la questione più urgente, la sto rimandando da troppo tempo., ammise per iniziare, All'Abete non ho avuto modo, in fondo, è stata una giornata movimentata quella e dopo di allora sono stato... occupato.
    Per dirla meglio: all'Abete eri infastidito dalla sua confidenza con la Muuga.
    E sia prima, sia dopo, siamo stati presi fra alcuni fatti della Zanna, fra Juana, le Grotte del Silenzio e tutto il resto. Per non parlare delle condizioni di Tendora, altalenanti.
    La Vendetta ed i nostri doveri ad Ame, esatto, questo ci ha impedito di venire qui prima.

    Alcuni mesi prima dei fatti dell'Abete, assieme ad i nostri comuni conoscenti, Hoshikuzu e l'Amministratore di Oto, Febh-san, sono stato nel Paese della Roccia e ho scoperto un fatto preoccupante. L'Oni, l'Arma che controlla le Armi di Iwa, dieci anni fa, non è stato risvegliato per caso dalla Fede di Hayate e dallo Tsuchikage, quello che vidi allora non avevo modo di capirlo a pieno, non sapevo tutto il quadro dei fatti.
    Qualcuno un decennio fa fece un accordo con i discendenti dei clan che comandavano l'esercito di Iwa: Kani, Kiku e Kusa, qualcuno che gli restituì le loro capacità ninja, in cambio del loro aiuto per risvegliare l'Oni e scatenare tutto quello che ne è seguito, probabilmente.
    , raccontò il Risorto, Tutti ne parlavano in modo vago, lo definivano il Maestro, quando li ho re-incontrati, per la faccenda in cui sono finito seguendo il Rosso di Suna. Tanto la capoclan dei Kani, quanto i due fratelli dei Kiku, che Maya Orihara, un'esperta di Fuuinjutsu di Iwa.
    Ma questo Maestro è un mostro alto tre e passa metri, con dei tentacoli, la pelle viola e la natura di un parassita che si nasconde nel corpo delle persone, a quel che ho visto.
    Cercavamo la stessa cosa stavolta: un'isola sospesa in Cielo, ma mentre Hoshi voleva scoprire la natura di questa tecnica di sospensione della materia, questo Maestro cercava un suo compagno.
    Il Maestro si chiama Enuo ed il suo compagno Kugyo, l'Arbitro. Entrambi sono Aspetti del Dominio e, da ciò che l'amministratore di Oto mi ha detto, lei ne sa qualcosa di tutto ciò, lei ha un qualche legame famigliare, non è stato molto chiaro Febh-san, contro questi esseri. Avete ucciso un Aspetto voi, Ozma, credo si chiamasse.
    , affermò ancora, prima di aprire la mano dinanzi a se.
    Il primo motivo della mia presenza qui è proprio questo: questi Aspetti, questo Dominio e capire perché voleva liberare le Armi di Iwa. Ho delle idee, ma mi serve un pò di contesto e, a considerando Febh-san, lei potrebbe essere la fonte migliore., concluse attendendo una risposta dall'altro.
     
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    Ruoli Ingombranti


    II






    Fu felice del riscontro positivo dato da Feng, gli alleggerì leggermente l’animo sapere che poteva contare su Youkai per quel genere di incarico che spesso a lui dava grattacapi.

    Me ne compiaccio.

    Fece un cenno di approvazione verso Youkai.
    Tante cose poteva aspettarsi da quel mercante di informazioni, cosa che il Kaguya era, forse, ancor prima di essere un mercenario, ma di certo non che nominasse per prima cosa proprio l’uomo del pilastro. Si irrigidì per un momento, notando che se lui era un passo avanti al Mercenario nell’incontro con uno degli aspetti quello aveva già avuto modo di venirne a conoscenza, a dimostrazione del fatto che la rete di Feng era tutt’altro che da sottovalutare.
    Proprio la grandezza di quella rete lo fece procedere con i piedi di piombo, aveva imparato col tempo che le informazioni spesso valevano più del mero denaro e non di rado più di alcuni oggetti.
    Sospirò, tenendosi le mani dietro la schiena, inizialmente cercando di ignorare Youkai, poi poggiandogli una mano sulla spalla, un gesto che esternamente poteva apparire quasi bonario, ma il chunin si sarebbe accorto del reale peso dell’arto ed anche di quanto la presa fosse salda.
    Non avrebbe fatto male, ma si sarebbe accorto che in quel momento Raizen stava pretendendo compostezza, il suo agitarsi mostrava più di quanto la sua bocca avrebbe mai detto.
    Fu l’unico gesto che dedicò a quell’impazienza, tornando a concentrarsi rapidamente su Feng.

    L’uomo del Pilastro, è così che lo conosco io.

    Sospirò profondamente.
    Quella risposta, calcolatamente breve, era solo un boccone per far capire al suo interlocutore che sapeva di cosa parlavano ma anche che sbottonarsi per lui non era qualcosa di immediato.

    Penso che tu stesso abbia compreso che non ho scelto di incontrarti qui per caso, non indossando questi abiti.
    Poco fa, non so se per abitudine nel simulare o per una reale sensibilità, mi hai dato prova di comprendere ciò che le mere parole non sono in grado di trasmettere, penso che a questo punto tu abbia compreso la relazione che c’è tra questo panorama così unico e prezioso e me.
    Hai incontrato uno degli aspetti ed avrai intuito quanto sono forti e come dice il loro nome non sono che ombre dell’originale.
    Hai incontrato le armi ed hai provato sulla pelle che per loro va definito un nuovo concetto di potenza.
    Potrei continuare con una lista infinita ma alla fine la domanda resterebbe invariata:
    Perché qui?


    La mano si tese ancora una volta verso il villaggio, fornendo la risposta.

    Per questo, ma non solo, non posso sperare che sia sufficiente guardare il mio piccolo orto, non sogno certo un mondo di pace e unità, il mio animo disilluso non penso sia nemmeno in grado di concepirlo, ma so per certo che se le mie azioni fossero improntate al bene esclusivo del mio villaggio gli arrecherei più danno che beneficio.
    Per alcune minacce nessun villaggio da solo sarebbe sufficiente.
    Per questo siamo sulla testa dell'uomo che ha reso possibile immaginare questa grande alleanza.


    Non era suo interesse analizzare il volto di Feng, era il suo modo per costringersi a concedergli un minimo di fiducia, l’oncia necessaria a far proseguire quella discussione.

    Un tempo la detestavo, la trovavo limitante, ma soprattutto ipocrita, i villaggi si dicevano alleati ma solo perché avevano l’uno il coltello sulla gola dell’altro ed io stesso stavo per inciampare in questo circolo vizioso.
    Ma venendo al nocciolo e saltando la mia epifania, sono consapevole, di nuovo, che la pace non è possibile, tantomeno quella eterna.
    Non è possibile un unico grande villaggio ne la certezza che non ci siano screzi, ma il risentimento incondizionato, il tradimento, le macchinazioni e l’avversione a sedersi ad un tavolo per contrattare una soluzione ragionevole non la accetto.
    C'è una preciso fine dietro questi modi, quello di calpestare il prossimo per ergersi al di sopra di tutto e tutti.


    Questa volta si girò verso di lui.

    Forse trovi strane le mie parole Feng, ma ti sei ritagliato un ruolo che ti mette nell’occhio di questo ciclone.

    Gli lasciò qualche secondo per fare qualche supposizione.

    Qualche tempo fa un ninja aveva informazioni su di me, date da te.
    Veniva da Kiri, per quanto ne so le sue intenzioni non erano in alcun modo volte a danneggiare la foglia, ma tu saprai bene che non corre buon sangue tra me e Kensei, e non posso permettermi di pensare che fossero le uniche informazioni cedute, visto il suo interesse per ciò che accade nel mio villaggio.
    Non è mia intenzione chiederti di non farlo, ne chiederti cosa gli hai detto, ne quando ne perché.
    Non mi interessa, malgrado possano ancora ledermi posso soprassedere visto che comunque ho dei vantaggi nel farlo e posso capire che sia il modo in cui ti guadagni da vivere o meglio, in cui ti avvicini alla tua vendetta e tutto sommato non mi devi nulla, se la memoria non mi inganna.


    Aggiunse l’ultima precisazione con un tono più leggero.

    Mi chiedo però se sia in mio potere fare qualcosa per assicurarmi la fiducia reciproca e l'alleanza di Feng Gu.

    Aveva condiviso più di una battaglia con il mercenario, e sapeva che la richiesta di un rapporto più stretto e quindi maggiormente vincolante, anche se vantaggioso per entrambi, poteva essere un fulmine a ciel sereno, per questo lasciò digerire la richiesta prima di spiegarsi meglio.

    So che hai priorità invalicabili, e non pretendo di avere la minima possibilità di frappormi tra te e loro, tantomeno di limitarti nelle tue azioni o nei tuoi metodi, l’unica cosa che ti chiedo è: c’è qualcosa in grado di farti chiedere a te stesso se ciò che fai potrebbe ledermi ed evitarlo od avvisarmi prima o subito dopo che tu lo faccia?
    L'assenza di fiducia mi imporrebbe dei limiti nei tuoi confronti per essere certo di salvaguardare ciò che i miei predecessori hanno costruito, materialmente e non.
    Se ti offro il mio appoggio, le responsabilità che ho verso il villaggio mi costringono a domandarmi quali siano i limiti di questi scambi di cortesie e di rimuoverli in modo da non dover misurare i miei passi nella paura di chi, attraverso te, possa avere informazioni che dovrei proteggere e non vorrei avesse.


    Esisteva dunque un modo che permettesse a Feng di rivalutare le loro sporadiche collaborazioni in qualcosa di più saldo ma forse limitante pur con i vantaggi di avere un Hokage come spalla?

    Ricoprire questo ruolo ha iniziato a condizionarmi in maniera profonda, penso che i signori che ci stanno gentilmente offrendo le loro teste per questo incontro avessero un talento del quale io sono totalmente sprovvisto: la capacità di creare legami spontanei e stringere alleanze, col mio medesimo fine, ma senza quell’apparenza mistificatrice e calcolatrice che mi rende sgradevole in queste occasioni, impedendomi di apparire sincero e disinteressato.
    Non mi resta che una schietta sincerità, e mi impone di avvisarti di come il mio ruolo influenzi le mie azioni, nonostante le battaglie che abbiamo in comune, affrontate e non appartengano solo a noi e siano sufficienti a far capire che siamo utili l'uno all'altro, ed affini sotto certi aspetti.


    Era evidente da quelle parole e dal tono utilizzato che quel ruolo l'avesse condizionato come diceva, ma non era dato sapere se fosse soltanto il peso di una responsabilità a volte inquantificabile o delle vere e proprie catene che lo vincolavano in barba alla sua natura irrequieta e libertina.
    Intanto il suo sguardo si poggiò su Youkai, sperando che afferrasse la difficoltà della posizione di Raizen e vedesse quella situazione come un monito, sia per il futuro che per il presente.
     
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    Il Bel Kaguya


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    Il giovane chunin sarebbe rimasto in silenzio, nervoso. Il grosso sorriso del Kaguya lasciò intendere a Youkai che l'ospite aveva apprezzato il pacco, ignaro di come pianificava di spargere i vari regali per il continente. Ricevette complimenti persino per la sua evocazione, ricambiando quelle parole con un largo sorriso. Sono incredibili! E sono anche ottimi guardiani, Taiyoko fa sempre la guardia alla mia cameretta. Dopotutto si trattava di creature incredibilmente rare che sceglievano con cura il loro evocatore, che doveva rispettare rigidi standard. Standard che il rosso rispettava, anche se, considerato un cucciolo persino dagli stessi shishi, di tanto in tanto veniva corretto. Così come in quell'esatto momento, Tenjō apparve al posto del paesaggio di Konoha, coprendo il portale con la sua presenza e limitandosi a giudicare il giovane in silenzio, con uno sguardo più che eloquente. Youkai abbassò la testa colpevole, mugolando appena. Gli era stato detto che quel potere era qualcosa di estremamente delicato, forse aveva sopravvalutato la sua idea di professionalità.

    Mortificato, si sarebbe strofinato le mani nervoso, preparandosi a dover dire al Kaguya che lo aspettava una lunga e forse noiosa camminata. Ma l'altro, probabilmente un esperto nel saper mettere a proprio agio persone come Youkai, ci mise poco a metterlo a suo agio. Il giovane annuì debolmente, spalancando gli occhi quando il jonin si propose di mostragli le sue evocazioni, probabilmente rare tanto quanto i suoi shishi. Delle fiamme si espansero dal punto in cui la goccia era caduta, mutando in una splendida fenice. L'Uzumaki osservò il rapace a bocca aperta, portando subito le mani vicino al volto cercando malamente di contenere le sue emozioni. Si trattenne a fatica dalla tentazione di toccarlo, fortunatamente distratto da Feng. Dopotutto non si erano mai presentati ufficialmente. Ah! Giusto, le presentazioni! Youkai Uzumaki, di Konoha. Fece un rigido e rispettoso inchino, vergognandosi per aver dimenticato un passaggio così fondamentale. Al nominare "fratello", il rosso si fece immediatamente confuso e interessato, ma tenne quelle considerazioni per sè per il momento. Anche se Feng avrebbe potuto vederlo scrutargli la schiena alla ricerca di qualcosa. Fece un inchino anche alla fenice stessa, zompettando appena per l'eccitazione. E' un onore, Feng Huang! Ammise. Gli sfuggì un gridolino quando Feng lo invitò a salire sul suo dorso, irrigidendosi immediatamente dopo, per dichiarare a schiena dritta e tono di voce un po' troppo alto: La ringrazio per questa opportunità!!

    Ebbe l'opportunità di toccare le piume della più rara delle fenici. Poteva sentirne il calore solo sfiorandole, gli dava quasi un senso di pace. Ed era anche la prima volta che aveva preso il volo, potendo osservare il suo stesso villaggio da tutt'altra prospettiva. Dopo qualche secondo di osservazione, visibilmente emozionato per quell'opportunità unica, Feng si propose di rispondere a qualsiasi suo dubbio. Youkai arrossì appena, consapevole che probabilmente il biondo doveva aver notato la sua precedente reazione. U-Uhm, ecco... Gli vennero in mente decine di motivi per considerare stupida la sua domanda, ma se avesse lasciato perdere sarebbe stato tormentato dal dubbio. Dato che siete fratelli... Vuol dire che anche lei è una fenice? Ora si spiegava cosa stesse cercando di trovargli sulla schiena. Ma la sua curiosità non si fermava lì, presto Feng sarebbe stato travolto da una valanga di domande. Da dove viene? Il guardiano diceva che proveniva da territori non Accademici. E' un mercenario? E' vero che ha viaggiato per tutto il continente? Qual'è il suo posto preferito? Per quanto quelle domande potessero sembrare troppo personali, non era difficile percepire l'aura di innocenza che il ragazzino emanava. Anche il fenicio aveva le sue curiosità: con le sue domande gli aveva dimostrato che si era ricordato delle sue gesta all'Abete. Youkai annuì con decisione, confermando i suoi ricordi. La risposta sarebbe stata più complessa del previsto. Uhm, più o meno. Confessò. Riesco a sfruttarlo per potenziarmi un poco al momento. Anche se una volta ero riuscito a... Annullare tutte le emozioni percepite, subito prima di venirne invaso per poi trasformarmi in un'innominabile ammasso di catene ed odio, gentilmente soprannominato "reincarnazione del Massacro"? No, non poteva certo dare simili informazioni, oltre a suonare surreali, ci avrebbe rimesso la faccia. ...diciamo che ero riuscito a calmarmi. Ma devo ancora perfezionarlo. Voglio rendere Xu Shu fiero di avermi scelto. Ammise determinato.

    Avrebbero scalato il monte a piedi, sfruttando una strada non del tutto lavorata (la scalinata più raffinata si trovava nella parte interna del villaggio), ma nulla che un po' di chakra adesivo non potesse risolvere. Nemmeno la camminata avrebbe impedito a Youkai di ricoprirlo di domande, anche se da metà strada in poi le avrebbe alternate tra una tirata di fiato e l'altra. Come fa ad avere dei capelli così lucidi?? Sono anche morbidi? Trattenere un "Posso toccarli??" fu difficilissimo. E' amico delle fenici da molto tempo? Conosce già il signor Raizen? Arrivò in cima ansimando, visibilmente provato. Sentire però che l'ospite sembrava soddisfatto dei suoi servigi gli diede l'energia sufficiente per un largo sorriso, zompettando poi di fianco al suo kage.
    Si mise composto, a schiena dritta con le braccia dietro la schiena, come Raizen gli aveva insegnato. Solitamente era in grado di mantenere quella posa per qualche minuto, prima di distrarsi con qualcosa. Sentiva già che quei discorsi erano molto più grandi di lui, parlavano di Armi, dell'uomo del Pilastro. I suoi occhi si fecero più vispi ed attenti quando il Kaguya nominò un'esperta di fuinjutsu. L'attenzione di Youkai veniva sempre attirata da qualsiasi cosa potesse riguardare gli Uzumaki, ed i sigilli non erano da meno. Dopotutto loro erano degli esperti nel campo, lui stesso voleva imparare quell'arte al meglio, e c'erano vaghe possibilità che qualche esperto conoscesse qualcosa anche sul suo stesso clan. Con una certa foga, iniziò a tirare la manica di Raizen, visibilmente intenzionato a volerne sapere di più, ma consapevole di non poter interrompere le discussioni "degli adulti" senza esplicito permesso. L'Hokage però gli diede un segnale per chiedergli di ricomporsi, non senza causare un mugolio deluso. C'era sempre la possibilità che volesse riprendere il discorso più avanti (l'Hokage conosceva fin troppo bene le sue ossessioni).

    Il resto dei discorsi avrebbero perlopiù annoiato il giovane shinobi, che ancora non conosceva molti dei dettagli, e tantomeno credeva che potessero riguardarlo. Dopotutto Raizen tendeva a portarselo dietro per appuntare varie cose durante le innumerevoli riunioni con i capoclan o aristocratici di Konoha, e generalmente l'Hokage stesso ammetteva di essersi annoiato a morte nella maggiorparte dei casi. Tirò fuori il suo taccuino, scribacchiandoci sopra a fatica vista la posizione. Il Colosso indicò più volte la vista della città dall'alto, attirando così anche l'attenzione del rosso, che sembrava stesse notando dei pattern particolari per le strade di Konoha. Per gli dei... Le strade principali formano quattro triangoli!! Iniziò a scrivere con foga sul suo quadernino, cercando di mappare ciò che vedeva, evidenziando ogni triangoli e cercando un segno che potesse rappresentare l'occhio all'interno del simbolo, fondamentale per distinguere i triangoli qualsiasi dai veri e propri simboli. Anche se dalle sue ultime ricerche l'occhio poteva essere quasi qualsiasi cosa che più o meno casualmente si trovava al centro di quella specifica forma geometrica.

    Ebbe comunque modo di udire parte di quei discorsi. Le parole di Feng sembravano anticipare un disastro incombente, mentre Raizen sembrava volergli dimostrare di tenere ad un'alleanza più profonda del "aiutiamoci a vicenda quando arrivano i grossi e poi tutto come prima". Era ancora scottato da alcuni eventi Kiriani, sembrava che volesse impedire che la cosa si ripetesse, ma con le buone. Youkai apprezzava quello sforzo. Gli era stato detto più volte che l'Hokage, da giovane, si era dimostrato ben più aggressivo rispetto a ciò che era ora. Lo rendeva felice sapere che aveva deciso di cambiare in quel modo. C'erano ancora alcune cose da correggere per i suoi gusti, ma lui avrebbe detto la stessa cosa nei riguardi dell'Uzumaki.

    Il Colosso mosse lo sguardo su di lui, e riuscì forse ad intravedere una rozza piantina di Konoha, prima che il giovane stringesse il suo taccuino al suo petto, irrigidendosi e sforzando un sorriso, consapevole di essere stato colto distratto in tutt'altro. Doveva solo sperare che non volesse fare una scenata di fronte ad un'ospite inaspettatamente importante, si era impegnato tanto per fare bella figura.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Oltre a consigli sulla cura dei capelli



    [Alle Mura]

    Che tenero, usa il barboncino per la sua stanzetta?
    Zitto, Mostro! Tu non capisci niente dei legami con le evocazioni!
    Disse quello che lasciava dei coccodrilli come balie per i suoi figli.
    Anche noi fenici ce ne occupavamo. Era un segno di fiducia!
    Esatto, Fratello!

    Quando il tentativo di spostarsi grazie al piccolo Shishi fallì, fu il momento dell'evocazione di Feng Huang e delle reciproche presentazioni, cosa che portò a scoprire che il ragazzino era "Youkai Uzumaki".
    Uhm... cognome importante il suo.
    Mi dice qualcosa, fratello, ma non ricordo cosa.
    Se ben ricordo, il Settimo Hokage era un membro di quel clan.
    Non so, mi ricorda altro, ma non sono sicuro.

    Il duo, comunque, sarebbe partito in volo verso i volti sulla montagna e Youkai ne avrebbe approfittato per alcune domande, fra cui la prima fu, forse, la più divertente.
    Se sono anch'io una fenice? Bé, ragazzo, non è del tutto vero, come puoi vedere, ma c'è un legame fra me e Feng Huang che va al di là del semplice legame di sangue., avrebbe spiegato con un sorriso il Risorto, accarezzando il manto piumato multicolore.
    Mio fratello, quando lo conobbi, salvò la vita a me ed alle altre fenici. In seguito fui io a salvare la sua e, più di recente, lui ha salvato di nuovo noi fenici.
    Siamo fratelli, sotto moltissimi versi, anche se non siamo a pieno della stessa razza.
    , aggiunse il sovrano delle Fenici.
    Io sono rinato grazie al tuo chakra, quando hai accettato di spezzare la maledizione molti anni fa.
    E noi siamo rinati in questa forma grazie al legame con le tue ceneri, fratello mio.
    Ed in seguito ci hai salvato di nuovo, tanto dalla Speranza di Hayate, quanto dagli Hai Urami.

    Dopo quella prima risposta arrivarono altre domande, a cui il Risorto sorrise, nei confronti del ragazzino: in fondo, non disprezzava parlare di se stesso.
    Sono stato in molti posti, ragazzo: sono venuto al mondo nel Paese della Terra, ma ho vissuto a Suna ed ad Ame per dei lunghi periodi.
    Sono un Mercenario, esatto, e dato il mio lavoro ho viaggiato per quasi tutto il continente ed anche al di fuori dello stesso, forse, mi manca da visitare giusto il Paese del Fulmine, ma Paese del Ferro, delle Cascate, dell'Acqua, del Fuoco, come anche il Paese dei Demoni, al di là dell'Oceano, o l'isola di Jiro a Sud, quelli li ho visitati quasi tutti.
    , avrebbe risposto, prima di riflettere un pò sull'ulteriore domanda.
    Il mio posto preferito? Questa è una bella domanda, Youkai-san. Ti direi il deserto di Anarouch, nel Paese del Vento.
    Ha un suo fascino, per diverso tempo, assieme ad un mio amico, il Turbine Rosso di Suna, ho vagato per quei luoghi e visto delle oasi davvero particolari.
    Sai che c'è un luogo chiamato Saban'Na lì nel Paese del Vento? E' una sorta di oasi dove vivono diverse creature, giraffe, elefanti, suricati, fennec, coesistono quasi in completa pace fra loro.
    Ed è solo uno dei luoghi particolari di quel deserto.
    , avrebbe raccontato, memore delle disavventure avute con il Rosso ad Anarouch.

    Non che Ame mi dispiaccia del tutto.
    Quello che non ti dispiace di Ame è quello che la locandiera offre all'Ego, qui.
    Quanto sei squallido, Mostro.
    Perché? Cos'altro gli piace di Ame? Di certo non il clima, o gli inghippi politici. Forse quell'altra tizia: Fyona! AHAHAHAHAHAHAH!!!!

    Mentre andava avanti quella dubbia discussione mentale, comunque, il Kaguya chiese al giovane Uzumaki del suo Sigillo del Vuoto e fu sorpreso nel sentirsi dire che l'altro aveva usato il sigillo del Vuoto per "calmarsi": non aveva ben chiaro cosa fosse di per se quel sigillo ed il "vuoto" stesso, ma non sapeva se potesse essere quello il suo fine ultimo.
    Uso singolare del sigillo, immagino che differisca da persona a persona, Akira-san non me lo vedo che cerca di tranquillizzarsi., commentò il Kaguya, In fondo, però, questo Sigillo del Vuoto deve essere adatto a come lo vuoi usare, giusto? Come hai detto anche tu, devi perfezionarlo e l'uso è lo strumento migliore per la sublimazione delle proprie capacità, questo è sicuro., avrebbe aggiunto con un sorriso verso il giovane della Foglia.
    Disse quello che ha appreso come usare alla perfezione tonnellate di rancore nascoste all'interno del suo corpo.


    [...]

    Dopo la parte in volo, dovettero scalare un lato della montagna e, seppur non fosse la più comoda delle scalinate, niente di particolarmente complesso per il Kaguya, che comunque camminava al passo della sua giovane guida, quindi con la dovuta tranquillità.
    Youkai, nel frattempo, non aveva finito le sue domande e la successiva, provocò un ancora più ampio sorriso sul volto del Risorto.
    Oh no.
    Fenici Immortali, aiutateci.
    L'ha chiesto.

    Il Risorto scosse la chioma con dei gesti del capo, sorridendo soddisfatto dei propri riccioli che oscillavano sulle spalle.
    Ci crederesti che dieci anni fa mi rasavo a zero, vedendo questi bellissimi capelli?, esordì con tono bonario.
    Certe volte mi sorprendo anch'io di quanta vanità possa trasudare dall'Ego.
    Comunque ho scoperto che le ceneri delle fenici, fra i loro molteplici effetti, possono anche essere usate come balsamo per i capelli., aggiunse, scuotendo alcune ciocche con la mano sinistra.
    Non confermo niente del genere, anche perché tu parli degli Hai Urami, come se dei concentrati di rancore ripieni di chakra potessero essere usati come balsamo! Psicotico vanitoso!
    Probabilmente anche il fatto che viaggi molto aiuta, immagino. Non costringere i capelli sempre nello stesso clima li rende più resistenti., avrebbe ipotizzato anche, usando stavolta ambo le mani per accarezzare i suoi ricci.
    Questa forse è la cosa più intelligente che potessi dire.
    E la birra! Per un certo periodo ne ho fatto un ampio utilizzo, ancora adesso ad Ame, vivendo in una locanda, capita spesso che la beva, specie quella del Paese del Riso, suppongo che aiuti anche quella per la cura dei capelli., aggiunse infine, con un sorriso soddisfatto.
    Quindi stai suggerendo a questo ragazzino di ubriacarsi, cospargersi la testa di cenere e viaggiare? Due su tre, immagino che saranno graditissimi ai suoi parenti! AHAHAHAHAHAHAH!!!!

    Il mio legame con le Fenici è come se ci fosse da sempre per me. Come ti ha detto anche Feng Huang, io gli devo la vita, tanto quanto loro la devono a me. Si potrebbe dire che sia legato a loro dalla mia nascita, ma, senza usare queste esagerazioni, diciamo che sono dieci anni, ormai, che io e le fenici siamo una famiglia., avrebbe spiegato con un sorriso più bonario e gentile.
    Prima di aggiungere, relativamente alla Montagna-san: Conosco già l'Hokage, sì. La prima volta che l'ho incontrato è stato diversi anni fa, ad Oto, a casa di un amico comune, l'Amministratore del Suono, Febh Yakushi-san, non so tu lo hai mai conosciuto.
    Da quella volta, con l'Hokage abbiamo condiviso altre due, no, anzi, tre, considerando anche l'Abete, missioni, seppur due volte è stato per puro caso.
    , raccontò al giovane Uzumaki.

    Sì, c'è stata quella volta che abbiamo partecipato alla missione al posto di Hoshi contro la setta di maniaci assassini e c'erano lui, Itai, Febh e Diogenes. E poi c'è stato l'Abete.
    E poi c'è stato il salvataggio del suo fabbro di fiducia, quel Meku di cui chiedeva anche lo Spadaccino di Kiri.
    E non dimentichiamo che la prima volta che lo hai incontrato, l'Hokage ha barattato la libertà di Juana Shura per il tuo aiuto con i draghi.

    E mentre quel ricordo tornava alla mente, il duo alla fine sarebbe arrivato in presenza di Raizen stesso.

    [La Montagna]

    Dopo i primi convenevoli, e dopo che Raizen mise una mano sulla spalla di Youkai, il cui sguardo iniziò a vagare verso il villaggio, il Kaguya offrì il primo argomento di discussione: gli Aspetti del Dominio.
    Quello che non si aspettava, fu la reazione dell'Hokage.
    Uomo del Pilastro? Mi ricorda qualcosa di vago anche questo.
    Non saprei, Fratello.
    Peccato che, appunto, dopo quella prima informazione, Raizen decise di frenare la discussione, volgendola su un altro versante, il ché sorprese, ed un pò dispiacque, al Risorto, che però non si fermò dall'ascoltare, ovviamente.

    Mette in dubbio che fossimo sinceri? Sporcarci la coscienza lo facciamo da un decennio.
    Qualcuno ha pensato al Flagello?
    Zitto, Mostro. E tu aspetta, Fratello, vediamo di cosa vuole parlare.
    Questo Uomo del Pilastro, le Armi di Iwa. Ok, problemi sempre più grossi che una persona da sola non può vincere e fin lì ci siamo.
    Una lezione che Akira Hozuki dovrebbe imparare.
    Sento una nota sarcastica, Fratello?
    Ascoltiamo l'Hokage, Fratello.
    Se pensasse al bene esclusivo... OH! Ho capito dove vuole andare a parare!
    Acuto come una linea retta, eh, Ossicino? Deve essere una cosa del tuo villaggio! AHAHAHAHAHAH!!!
    Zitto, Mostro!
    Un tempo non ragionava così? In fondo, nemmeno tu hai sempre avuto l'ossessione per la Vendetta.
    Per favore, Fratello. Per quanto gli dò ragione che allearsi con l'idea di tradirsi, non
    è una cosa saggia.


    Fu sul commento successivo, sul ruolo nell'occhio del ciclone, che il Kaguya alzò un sopracciglio sorpreso, per poi affermare: Cerco di restare al di fuori delle macchinazioni accademiche, non servono per i miei obiettivi e personalmente non apprezzo l'idea di villaggi, appunto, troppi tradimenti per interessi di parte, sui problemi più grandi: preferisco ragionare ed interagire con le persone., ammise il Risorto, prima che l'altro riprendesse il discorso.

    Un ninja di Kiri aveva informazioni su di lui, avute da noi?
    L'Hozuki, l'estate scorsa!
    Vero! Ecco anche il perché del commento di prima sugli Hayate!
    Probabile, Discendente.
    Dire che fra lui e Kensei non corre buon sangue, è l'eufemismo della giornata?
    Sospetto di sì, Mostro.

    La proposta successiva fu, probabilmente, la più inattesa, dopo tutto quel preambolo: un'alleanza reciproca.

    Cos'è? Periodo? Dopo Kensei con quel suo folle piano, adesso anche lui vuole un'alleanza più stretta?
    E pensare che abbiamo fatto tanto per stare per i fatti nostri.
    Bé, se adesso anche qualcuno ad Oto ti propone strani piani, sappiamo di aver sbagliato tutto! AHAHAHAHAH!!!
    Certo, non è che sia molto collaborativo nel suo proporci quest'alleanza, nel caso la rifiutassimo.

    Per il resto il Risorto ascoltò in silenzio, intuendo anche la parte che, forse, non voleva essere una minaccia, all'inizio, ed il tentativo di schiettezza alla fine.

    E' buffo, non è la prima volta che mi trovo a parlare di fiducia, nell'ultimo anno, per quanto parlare della mia è un pò più complesso, ad essere sincero. Anzi, a ben pensarci, l'argomento fiducia l'ho trattato anche con il suo Jonin, Sho, diverso tempo fa., esordì il Kaguya.
    Vede, Hokage-sama, per il tipo di vita che ho scelto, la fiducia può essere un rischio.
    Io ho un'ossessione, definirla un obiettivo sarebbe riduttivo, la Vendetta è la mia stessa ragione d'esistere, ma per ciò che ritengo essere il modo in cui voglio avere la mia Vendetta, ho fatto ciò che lei dice, mi sono sporcato le mani e la coscienza.
    Per ottenere alcuni degli elementi necessari per il mio piano, contorto, ho aiutato il Mikawa di Oto a catturare il Quattro Code, e sempre per lui sono entrato in contatto con il Flagello, mi ci sono persino alleato per un periodo, quasi un decennio fa.
    Mi creda, specie la seconda scelta è tanto stupida, quando deleteria per la propria coscienza.
    Tant'è che alla fine entrambi si sono dimostrati, come dire, non proprio persone da voler avere attorno.
    Ma nessuno, nemmeno loro, hanno mai avuto una piena visione del mio piano: tutti vedono l'essere Asso di Ame come un obiettivo ed un successo, non vedono al di là della loro percezione delle priorità.
    Ma, appunto, non gli avevo mai detto la completa verità del perché ho fatto determinazioni azioni e scelte, onde evitare che qualche informazione potesse sfuggire.
    Sono la dimostrazione vivente che le informazioni sono una merce importante, proprio per questo non do a nessuno così tanta fiducia da dirgli tutto di me.
    Né alla donna con cui condivido le mie notti ad Ame, né con quelle che ho conosciuto ad Iwa, o con altre. Per quanto possa aver tenuto, o tenere, ad alcune di loro, non penso che nessuna di loro possa dire di conoscermi veramente.
    Lei sceglie di essere cauto per il bene del villaggio, mi creda, lo capisco e lo rispetto.
    Io ho scelto di essere solo perché la mia Vendetta non inficiasse su di me tramite altri, seppur non ci riesco sempre a pieno.
    , raccontò il Risorto, mentre il tono della voce oscillava dall'ironico, nel sottolineare che Ame non fosse di per se il suo obiettivo, fino ad una leggerissima nota di rammarico finale.
    A chi stai pensando? Alla malaticcia della Zanna, o alla locandiera di Ame? Finite in mezzo ai tuoi giochi!
    Oppure alla moglie che non hai più cercato perché non finissero in mezzo nella tua ossessione, lei, o i vostri figli?
    Smettetela, tutti e due.

    Questo riguarda la mia di fiducia e la mia decisione di non condividerla con gli altri. Le posso, però, assicurare professionalità e rispetto delle informazioni date, se non saranno necessarie per qualcosa che riguardi il bene comune, o la mia Vendetta.
    Onestamente, quando Akira Hozuki mi ha chiesto di tre persone che stava cercando, fra cui Meku, non sapevo che condividere la sua conoscenza con quel fabbro fosse un danno per la Foglia: gli ho solo suggerito di chiedere a lei, dato che era tramite lei che lo avevo conosciuto.
    Se può interessarle, credo che l'unica altra cosa che la riguarda che ho detto allo Spadaccino ed al suo Juudaime, è che la Fede di Hayate è, come lei, legato ai Draghi, giacché il suo non tanto amico Kensei mi ha chiesto del Profeta.
    , ricordò.
    Sì, non mi sembra che abbiamo detto altro su di lui.
    Forse qualcosina su Yato e su Sho, ma ha chiesto di non avere altre informazioni, quindi non serve dirglielo.
    AHAHAHAHAHAH!!!

    Capisco anche il resto del suo punto di vista: la necessità di creare alleanze che agiscano per il bene comune e non per i loro piccoli interessi.
    Quando abbiamo trovato il Kappa, c'era anche il suo giovane Senju che può confermarlo, fui il primo a suggerire che dovevamo collaborare contro l'Arma di Iwa e ci siamo riusciti ai tempi.
    Io do grande peso alla Vendetta, così come taluni lo danno ai loro sogni di potere, ma non sono così stupido da pensare che pugnalare alle spalle un bersaglio mentre stiamo di fronte ad un'arma grande quanto una montagna, possa portarmi alla soluzione dei miei problemi.
    Non sono come Akira Gen e l'essere Specchio, che volevano uccidere la Muuga, mentre tutti si preoccupavano dell'Arma di Iwa.
    , continuò il Risorto.
    Ti ricordi che sei rimasto a combattere con Akira anche dopo essere stato ridotto allo stremo e tutto il resto?
    Non sto dicendo che se mi attaccano li lascio fare. Akira meritava di morire ed è un peccato che non sia stata una cosa più definitiva.

    Quindi, lei mi chiede cosa può fare per me per avere in cambio la mia fiducia? In primis accettare che non le dirò sempre tutto: non sono solito mentire a nessuna delle persone con cui parlo, ma ho l'abitudine di omettere i particolari che possono danneggiare i miei obiettivi.
    Secondariamente, capire che non sono solito essere eccessivamente generoso: se un giorno intuirò che la sua schiettezza possa scivolare nella sgradevolezza, come ha detto lei, glielo farò notare, e lì potremmo rischiare di perdere uno fiducia nell'altro, per quel tanto che ci daremo.
    Terzo Aspetto: le chiedo di ricordare che io non sono un suo ninja, non sono un ninja accademico in generale. Come le dicevo all'inizio, apprezzo interagire con le persone, non con gli stati, perché con le persone si fanno gli accordi.
    Lei rappresenta e difende Konoha, questo l'ho capito e spero che lei abbia compreso che non è una menzogna, quando dico di rispettare questo punto di partenza.
    Quindi lei è un uomo che ha sulle spalle il peso di un villaggio ed io la tratto come tale: se avrò qualche informazione che potrebbe danneggiare il suo villaggio, gliela riferirò; se lei mi dirà qualcosa che mi permette di avere un quadro più chiaro dei fatti, ma che non devo condividere con altri, la ometterò, semmai dovessi condividere informazioni su un determinato tema.
    Quindi, quando le chiedo di non trattarmi come un ninja di Konoha, o accademico, intendo che non ho lealtà verso i villaggi, ma verso i miei contratti con i singoli e questo vuol dire che qualsiasi informazione lei mi dirà, se mi chiederà che sia tenuta come un segreto, decideremo un eventuale prezzo di tale segreto ed avremo un accordo. Ovviamente non parlo di denaro.
    Le faccio un esempio reale: ho promesso di aiutare il suo Jonin, Sho, a salvare ciò che avete lasciato alla Pioggia, perché lui ha salvato la vita di una persona a cui tengo, ho messo sui due piatti della bilancia una normalissima locandiera rispetto ad una delle nove creature che tutti gli stati ninja si combattono. Il mio metro di misura è soggettivo, e lei lo sa bene, anni fa, le promisi di aiutarla con le faccende sui draghi, in cambio di un'altra singola vita da salvare.
    , concluse il Kaguya, guardando al massiccio Jinchuuriki che aveva davanti.

    Detto questo, se il mio punto di vista le è chiaro e le va bene, rispetterò le notizie che mi darà e le posso assicurare che, se me lo chiede alle giuste condizioni, quand'anche mi dicesse che questo Ozma lo avete eliminato mediante un drago-lucertola a tre teste che avete intenzione, assieme a Febh-san, di usare contro il Juudaime di Kiri, non andrò certo a dirlo a qualcuno. Per quanto devo ammettere che un drago-lucertola a tre teste è qualcosa a cui non sono sicuro che crederei., aggiunse alla fine, lasciando all'altro la parola, mentre, con la coda dell'occhio, vedeva il piccolo Uzumaki scarabocchiare nel suo quadernino.
     
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    III






    Raizen sorrise quando Feng puntualizzò la sua posizione rispetto alle tensioni interne all’Accademia, anche se non aveva alcuna inclinazione denigratoria non potè trattenerlo, tuttavia tornò sul punto solamente quando Feng gli disse delle informazioni cedute a Kensei.

    Comunque, non dicevo che tu ti fossi volontariamente posto al centro del ciclone, ne che tu voglia restarci, però la tua interazione con i villaggi, tuo malgrado a quanto pare, ti porta ad avere un ruolo nell’accademia.
    Non è un accusa, ma una constatazione, quasi un consiglio se vuoi fare a meno di questo ruolo.
    Un esempio è proprio aver detto della mia connessione con il Profeta e i draghi a Kensei, ora se entrerà in possesso di informazioni riguardo lui avrà una leva su di me, mentre magari prima le avrebbe semplicemente cedute all’accademia.
    Tutto può essere ovviamente, ma questo è il mio punto di vista.


    Dopo quella breve interruzione avrebbe continuato ad ascoltare, annuendo di quando in quando dando segnale della sua attenzione, o con sporadici monovocaboli di conferma.
    Scosse leggermente la testa inspirando a fondo.

    Detto in tutta franchezza?
    Pensavo che questa proposta potesse avere un risvolto differente, lo ammetto.
    Ma mi piace non essere il freddo e disilluso Hokage, evidentemente malgrado tutto posso ancora permettermi di guardare un orizzonte di pace, vuol dire che potrò essere più concreto.
    Insisterò un unica volta, come da etichetta, e poi raccoglieremo i risultati, quali che siano.


    Non c’era alcun tono di minaccia nella sua voce, ma di certo se una proposta simile non veniva accettata non poteva esserci uno scambio proficuo e sereno come nel caso contrario.
    Dopo una leggera pausa, utile a tracciare un confine con quel preambolo avrebbe fatto una leggera smorfia, come se avesse fatto una valutazione dopo chissà quale pensiero.

    Pensavo che la mia proposta ti avrebbe sorpreso meno, in questo contesto la fiducia è più che fondamentale, l’unica vera forma di protezione, immagino con Sho tu abbia affrontato il discorso in tutt’altra maniera conoscendolo.
    Ammetto che anche io sono rimasto sorpreso dalla tua risposta però, ti sei preso il tuo tempo per spiegare certo, ma hai rifiutato senza esitazione, senza neanche chiedere o cercare di capire cosa metto sul piatto.
    Ci sono 3 possibilità.
    Sei uno sciocco, e sottovaluti sia me che le mie informazioni.
    Sei scortese, e non mi dai opportunità di dirti come voglio contraccambiare credendo che sia un egoista.
    Sei così tanto accecato dalla strada che hai tracciato verso la tua Vendetta da non vedere ne tantomeno valutare le deviazioni o le possibili scorciatoie che potrei fornirti.
    Sciocco, scortese o cieco?
    Ti farei rispondere, ma lascia che ti dia la possibilità di essere un prudente ascoltatore e di farmi spiegare, a volte ci metto un po' a farmi capire.


    Avrebbe quindi guardato Youkai.

    E tu spero che in quel taccuino stia prendendo appunti su quello che ci stiamo dicendo per rileggerteli e imparare qualcosa altrimenti farai bene a lasciarlo in tasca.

    Tornò dunque al suo ospite.

    Conosci il dilemma del porcospino Feng?

    Una domanda singolare, ma era certo che ormai Feng fosse avvezzo al suo modo di interloquire che spesso lo vedeva ragionare prendendo gli argomenti dalla lontana.

    Racconta di due ricci che durante una notte gelida cercano di avvicinarsi per non morire congelati, eppure quando lo fanno i loro aculei fanno sì che si feriscano a vicenda.
    Secondo te si arrendono al freddo?
    Ovviamente no, continueranno ad avvicinarsi e allontanarsi, soffrendo prima il freddo e poi il dolore fino a quando non troveranno una distanza adatta a scaldarsi senza ferirsi.
    Il dilemma si risolve con la cortesia e le buone maniere, ma quello che ci interessa è il come si arriva al traguardo: provando, agendo, non isolandosi.


    Un piccolo preambolo che nella mente di Raizen aiutava a codificare meglio il dialogo che i due stavano avendo in quel momento.

    Questo piccolo scambio mi ha dimostrato che per quante esperienze tu abbia vissuto temi ancora di non poter controllare qualcosa che si ponesse tra te e la tua vendetta, rischiando l’assideramento o temendo di fallire.
    O magari hai soppesato il tutto e non hai trovato sufficienti vantaggi, ma non credo visto che non sai cosa offro.


    Lo guardava con sicurezza mentre cercava di capire se stava in qualche modo stimolando il suo interesse.

    Dimmi Feng, per come ne parli mi sembra di capire che conosci la Muuga, sei forse in contatto con la Zanna?
    Non ne sarei minimamente sorpreso la Vendetta vi accomuna, ma… sei consapevole che in questo momento il tuo timore sta esponendo te e loro al gelo?
    Ho un informazione che li riguarda e che darebbe risposte su Akira, o per meglio dire una manciata di prove e un informazione, ed anche una specie di appuntamento per comunicare con loro ma sono pur sempre un accademico e togliere dalla mia voce quello sgradevole retrogusto di feccia putrescente che ha alle loro orecchie è difficile.
    Ed eccoci qui davanti al nostro dilemma, se io mi avvicinassi a te senza precauzioni e dandoti quest’informazione correrei il rischio di pungermi con i tuoi aculei, se non te la dessi rischierei vite, sia accademiche che della Zanna, un popolo tutto sommato di innocenti.
    Tra questi due pericoli c’è la fiducia e le precauzioni che ci permettono di cooperare senza ferirci, dopotutto come potremmo agire nel pieno delle nostre possibilità se per proteggermi ti fornissi soltanto una mezza verità, impedendoti la visione dell’intero quadro?
    Mi hai già risposto ma ora io ti dico: questo riccio sta facendo un passo, indietreggi e corri un rischio che non coinvolge solo te o provi a prendere le misure per il futuro?


    Non voleva tutto e subito, non era così che funzionava la fiducia, ma se poteva avrebbe usato una leva per far fare quel passo a Feng e fargli capire che col tempo, la conoscenza reciproca data da una collaborazione più stretta ed i vari tentativi poteva fidarsi e guadagnarci, e lui privarsi del rischio che quella bocca continuasse a svelare i suoi interessi, difficilmente infatti avrebbe considerato Feng un vero e proprio amico, non perché fosse prevenuto, semplicemente gli sembrava che quell’uomo fosse distante da simili legami.

    Il secondo problema in tutto questo è che io non conosco cosa sia per te il bene comune, ne tantomeno cosa questo comporterà per me, un informazione che tu reputi utile per il bene comune nelle mani sbagliate potrebbe arrecarmi danno, cosa che non farebbe se magari non venisse data ad una particolare persona o gli venisse data in un secondo momento e non è una scelta che puoi effettuare personalmente perchè potresti non sapere che rapporti mi legano ad un dato individuo mettendo a rischio un alleanza quale l’accademia è, dato il ruolo che riveste nel mantenere i quattro villaggi in un certo equilibrio.

    Inspirò, ed espirando diede quasi una nota conclusiva, come se avesse cambiato una cartuccia.

    Feng, per quanto la tua Vendetta possa apparire moralmente discutibile, non mi hai mai dato l'impressione di essere persona malvagia, probabilmente la tua stessa vendetta è lecita, ciò che ti chiedo è, lavoriamo insieme, nella stessa direzione, non come Hokage e mercenario.
    Come Raizen e Feng, senza remarci contro, alla fine condividiamo degli obiettivi, qualche nome nelle nostre liste persino il bene comune, Konoha rientra in esso dopotutto, ed il bene di Konoha in quanto composta anche da innocenti e da sempre dedita alla pace accademica, dovrebbe rientrare nei tuoi.
    Ma non ti chiedo di proteggerla, è compito mio e dei suoi ninja e sarebbe un controsenso chiederti di schierarti, solo di non lederla mediante le tue azioni.
    Potrebbe rallentarti in alcuni casi, ma ti ripagherò col mio DIRETTO aiuto e quello dei miei shinobi se necessario, potrebbe allungarti la strada magari ma mi sembra assai difficile, tuttavia le fenici non sono forse note per essere immortali e la vendetta per essere servita fredda?


    Avrebbe quindi fatto spallucce e allargato le mani come ad indicare che per quanto fosse stato lungo aveva detto tutto.

    Beh, direi che è tutto, lungo, ma spero cristallino.
    Ti chiedo di non interpretare il mio discorso come quello di qualcuno che ti reputa inferiore o bisognoso del suo aiuto, è solo il mio parere, se non concordi fallo senza ulteriori sovrastrutture.
    Non è mia intenzione imporre la mia superiorità, è solo un modo per mostrarti come ragiono e quale sarebbe secondo me il modo più sensato di cooperare.


    La palla passava dunque a Feng, o al Mercenario. Una risposta positiva avrebbe fatto scaturire un sincero sorriso nel viso di Raizen che poco dopo avrebbe teso la mano.

    Terrò fede alle mie parole, grazie.

    In caso contrario avrebbe scosso leggermente la testa e si preparò ad ascoltare i termini di un eventuale contratto agendo come Vendetta comandava.
     
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    II




    Il giovane Uzumaki osservava quella nuova visuale con curiosità ed estrema gioia. Non aveva mai volato prima, tantomeno conosceva l'esistenza di creature rare come le fenici, ed ora aveva avuto l'onore di salire sul dorso di ognuna di loro! Chiedere una piuma come ricordo sarebbe stato troppo, doveva sperare di poterne recuperare eventuali cadute a terra. Osservava Feng con un profondo senso di ammirazione. Il biondo eroe generoso che salvava chiunque avesse bisogno. Sono come la sua famiglia! Gli shishi mi trattano come uno dei loro cuccioli, il rango più basso, ma solo per insegnarmi le loro regole. Non siamo ancora uniti quanto lei con le fenici, ma sto cercando di integrarmi al meglio per essere un degno evocatore. Feng aveva già avuto prova del trattamento che riservavano a Youkai: un cucciolo degno di fiducia e dal grande potenziale, che andava rimbrottato di tanto in tanto.

    I suoi occhi iniziarono a brillare ascoltando gli innumerevoli posti in cui era stato il fenicio. Il giovane chunin non aveva avuto modo di viaggiare molto, soprattutto considerando che ricordava solamente di aver vissuto gli ultimi anni di vita dopo l'amnesia, ed aveva solamente visitato una manciata di posti. Feng era persino stato oltreoceano! C'erano cose che il rosso conosceva solo grazie ai libri, e gli animali da lui elencati erano un esempio. Ci sono animali nel deserto?? Pensavo fosse solo una distesa con un sacco di sabbia! L'ambiente creatosi era quello del nonno che raccontava della sua giovinezza al nipote, di fronte al camino, ma il nonno era un giovane uomo dalla chioma dorata, ed i camino un pennuto magico. Come si prepara prima di addentrarsi in un luogo sconosciuto? Anche io voglio viaggiare, ma ho sempre un po' paura di chi o cosa potrebbe esserci una volta arrivato. Raizen lo aveva messo in allerta persino nei confronti degli altri villaggi, soprattutto Kiri visto l'astio tra i due. Per non parlare di Oto, nonostante il suo migliore amico e la sua fidanzata vivessero da quelle parti, sembrava restìo all'idea di permettergli di andare, perlomeno da solo. Hebiko gli portava sempre qualcosa quando andava a visitare l'Hokage, a volte una calamita, a volte intrugli o piatti innominabili che considerava cibo. Aveva apprezzato la buffa pianta grassa che gli aveva regalato, anche se, da quando l'aveva posata vicino alla finestra, gli uccellini avevano smesso di visitarlo, lasciandogli solo qualche piuma sparsa tutto attorno. Buffa coincidenza.

    Youkai annuì con decisione, ricordando anche le parole di Guan. Doveva capire chi lui fosse, ed il Vuoto avrebbe preso forma di conseguenza. Devo farci più pratica, ma ho un po' paura delle conseguenze... Una trasformazione come quella accaduta all'inferno, ma al centro di Konoha, avrebbe sicuramente portato a risultati a dir poco disastrosi. Ma sto cercando di venirci a capo. Forse un giorno potrò mostrarvi il mio Vuoto! Voglio usarlo per aiutare le persone! Ammise, con discreta ingenuità. Era semplice capire quanto fosse emozionato all'idea, anche se vagamente spaventato da qualcosa. Era una di quelle persone che, solo osservandole, speravi non si ritrovassero mai a dover affrontare la realtà.


    La camminata avrebbe fatto perdere un po' di fiato a Youkai, perdendo così qualche domanda per strada, forse un bene (o forse un male, visto quanto si gonfiava il petto del Kaguya ad ognuna di esse). Si dovette fermare a fissarlo sbalordito quando parlò della sua calvizie. NO! Esclamò con shock. L'unico motivo a cui poteva pensare per giustificare le sue scelte passate era che non aveva capelli belli come ora. Ciò significava che anche lui poteva avere una chioma lucente seguendo i suoi consigli! Avrebbe estratto il suo taccuino, appuntando con minuzia i suoi consigli. Uhm. Non credo troverò fenici a Konoha, ma potrei provare con cenere qualsiasi. Magari a seconda del legno ha effetti diversi... Viaggiare sarebbe stato un po' più complesso, ma ora era chunin, aveva un sacco di porte aperte in più! L'Hokage l'aveva messo bene in allerta però: fuori dal villaggio non poteva essere del tutto sè stesso. Non caratterialmente parlando (in parte anche quello), ma il suo cognome e le sue abilità era probabilmente troppo peculiari per sbandierarle a giro liberamente. A sentire della birra sembrò annuire come se avesse ottenuto un importantissimo segreto. Lei però è biondo, e la birra è gialla... Mi servirebbe qualcosa di rosso. Esiste la birra rossa? Avrebbe appuntato anche i nomi di ogni marca consigliata. Era pronto a gettare tutte le sue lattine di Bepis Cola per cambiarle con il nettare degli dei. Ignorava del tutto che effetto potessero avere su di lui le bevande alcoliche di qualsiasi tipo. Sottolineò più volte la parola "ampio utilizzo", sembrava un passo fondamentale.

    La lunga conoscenza delle fenici aiutava a spiegarne il loro legame, creando un po' di invidia nel giovane. Anche lui voleva che gli shishi fossero fieri fino a quel punto. Al sentir nominare Febh dovette pensarci un attimo, per poi annuire debolmente. Oh, l'ho visto una volta! Porta gli occhiali senza lenti. Commentò, vagamente turbato dalla cosa. In parte lo capiva, e in un certo senso ammirava anche lui per quel lato, si stava vestendo e usando gli accessori che più preferiva senza badare ai commenti altrui. Ma non capiva perchè non indossare delle semplici lenti senza gradazioni. Forse era allergico al vetro.


    Il giovane era perlopiù distratto durante la chiacchierata. Raizen lo portava spesso con sè durante le riunioni con i capoclan, ed in più di un occasione era finito al centro dell'attenzione. Eventualmente ognuno si era abituato alla "novità", anche se a Youkai era comunque rimasta addosso una certa tensione, la paura di far brutte figure o di non rispettare chissà quali aspettative. Con Feng si era mostrato più tranquillo, al mercenario era piaciuto perlopiù parlare di sè, ed il rosso amava ascoltare le avventure altrui. Forse in futuro si sarebbe reso conto che condividere un cognome così raro con un mercenario pronto a vendere le informazioni a chiunque sarebbe stata una pessima idea.

    Aveva sempre un orecchio teso, che cercava eventuali parole chiave per capire quando era arrivato il momento di ascoltare. Il problema era che aveva ancora una personalissima idea di cosa valesse la pena ascoltare e cosa no. Come ad esempio il discorso finale di Feng sulle verità che raccontava. A Youkai aveva già detto un sacco dei suoi segreti, soprattutto per la sua preziosa chioma. Sembrò arrossire appena, fiero di essere entrato così facilmente nelle persone degne di fiducia del mercenario. Sembrava anche piuttosto ossessionato con la Vendetta, anche se non gli era chiaro di cosa, precisamente, volesse vendicarsi.

    Sentì benissimo cosa Raizen aveva da dire sui suoi appunti, forse notando un po' troppi triangoli nella mappa di Konoha. Il giovane sorrise a denti stretti, portando il taccuino sul petto a nascondere i suoi appunti, voltando goffamente pagina per ricominciare da capo. Disegnando un riccio. L'Hokage era riuscito ad attirare la sua attenzione con quella favoletta, rallegrando il giovane e, si sperava, aprendo una breccia per ottenere la fiducia del Kaguya. E, ora più attento alla conversazione grazie a quel piccolo sipario, iniziò a percepire il disagio su un argomento come la Zanna. Per quanto fosse un sognatore utopista, sapeva bene che non era possibile accontentare tutti in nessun caso. Ma se c'era una cosa che sperava, era che non ci fossero tensioni così forti tra villaggi. Forse Feng era lì proprio per quello? Poteva essere un ingranaggio necessario per placare gli animi? Dopotutto non era accademico.

    Sentendo le sue proposte finali, Youkai sentì che forse era il momento di fare un passo in avanti. Chiuse il taccuino con un tonfo, agitando la mano in alto, come a voler attirare l'attenzione su di lui. Aiuterò io il signor Feng! Ha già condiviso alcuni suoi segreti con me, e per dimostrargli che noi konohaniani teniamo all'onore, devo ricambiare il favore! Era semplice leggerne l'ingenuità nel suo volto, ma anche la sincerità. Forse non sarebbe stato il più acuto degli aiutanti, ma se avesse mai avuto bisogno di lui, avrebbe avuto qualcuno di cui potersi fidare ciecamente, purchè non andasse contro i suoi stessi principi. C'era da vedere cosa ne pensasse Raizen della sua proposta.
     
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    Segreti e Fiducia



    [In cammino con Youkai]

    Non sono come la mia famiglia, ragazzo, le fenici sono tutta la mia famiglia: non ho altri parenti, oltre mio fratello Feng Huang ed il resto dello stormo., sottolineò il Risorto, mentre accarezzava il piumaggio multi colore del Sovrano delle Fenici, sorridendo, intanto, alle parole del giovane ninja di Konoha.
    Tu hai un'altra famiglia, Fratello, solo che non l'hai più cercata negli ultimi dieci anni.
    Ancora con questa storia? E' la mia famiglia, non la sua!

    Fortunatamente, le chiacchiere con il giovane Uzumaki impedirono il più delle rimostranze fra le voci, specie quando si parlò dei viaggi fatti dal Risorto.
    Il commento portò il Kaguya ad un cenno positivo del capo: Sì, c'è un sacco di sabbia nel deserto, quello è sicuro, Youkai-san, ma non è tutto lì: ci sono delle oasi, luoghi con acqua, vegetazione e, in generale, persino nel deserto ci sono luoghi abitabili.
    Saban'Na è l'esempio più clamoroso che io abbia incontrato: una gigantesca oasi dove tutti gli animali vivono in pace, ma non è l'unico luogo.
    C'è la Montagna dei Fennec, dal nome impronunciabile, e poi c'è Arumajiro: un gigantesco armadillo sul cui guscio vive un'intera popolazione nomade, incredibile, vero?
    , avrebbe chiesto alla fine, sorridendo divertito al ricordo dell'assurdo incontro con quella particolare tribù, durante uno dei viaggi con Hoshikuzu.
    La successiva domanda, poi, generò una sincera, e per niente derisoria, risata nel Kaguya: Ragazzo, considerando il mio lavoro, ma anche quello di voi ninja accademici, quando si parte per un viaggio, si deve spesso valutare il peggio.
    Sono andato in così tanti posti con il Turbine Rosso di Suna, dove, inevitabilmente, siamo finiti nei guai, che ormai mi preoccupo se succede il contrario.
    , rispose divertito.
    Anche semplicemente andare alla Zanna si è risolto in una guerra con una setta di psicotici.
    Zitto, Mostro!
    E vogliamo sottolineare che tre volte su quattro ti sei trovato davanti ad altrettante Armi di Iwa senza nemmeno volerlo?
    Ho sempre detto che abbiamo un pessimo karma.
    E quella volta che siamo partiti per aiutare l'Hokage e ci siamo trovati con una sorta di ammazza risorti?
    Abbiamo capito il punto!
    O quando siamo andati da Febh solo per avere qualche informazione sulla Veggente e ci siamo trovati a combattere un Hayate e, per poco, abbiamo rischiato di combattere anche l'Hokage?
    Sì, Mostro, ok! Siamo sfortunati!
    Non è la parola che userei! AHAHAHAH!!!!

    Ad ogni modo, Youkai-san, la questione è che non si può sempre essere pronti per quello che ci si trova davanti: quando sei stato all'Abete, eri pronto per quella setta di cani sadici degli Hayate? O per l'Arma di Iwa? O per lo Specchietto ambulante? Suppongo di no., ipotizzò il Risorto, Non è mai questione di cosa siamo pronti ad affrontare, ma di quanto siamo capaci di sostenere le situazioni che ci si pongono davanti ed uscirne, se non proprio pienamente vincitori, almeno vivi., avrebbe continuato.

    Sorprendenti perle di saggezza da parte tua, Discendente, complimenti.
    Grazie, Antenata.
    Anni ed anni di Karma negativo, giusto, Pennuto?
    Sai di non essere spiritoso, Mostro, vero?

    Sull'ultimo commento relativo al Sigillo del Vuoto, il Kaguya non indagò oltre: il piccolo Uzumaki sembrava un pò intimidito, o forse preoccupato, su quello specifico argomento, quindi si limitò a sorridergli e fare un cenno affermativo con il capo.

    [...]

    La scalata verso la Montagna degli Hokage sembrava affaticare un pò Youkai, ma di certo la discussione sui capelli stava divertendo il Kaguya.
    Più che divertire, ti stai gonfiando più di una fenice con le sue piume! AHAHAHAHAH!!!
    Ehi, Mostro! Stai sbagliando pennuto!
    Sicuro, Pennuto?

    Nel frattempo, il giovane Uzumaki rifletteva sui suggerimenti del Risorto, partendo da quello delle ceneri e passando poi alle osservazioni sulla birra.
    Non farlo...
    Lo fa, invece.
    Sulle ceneri del legno, non ti assicuro niente, non sono di certo come quelli delle fenici, ma sulla birra: io non ho preferenze sulle bionde, scure, o rosse., suggerì, prima di aggiungere: Ti direi di non limitarti solo alle rosse, bevi tutte le birre che puoi, fanno comunque bene ai capelli. O almeno, l'esperienza mi ha dimostrato questo, molto spesso., gongolò il Risorto.

    Il discorso sarebbe continuato sull'argomento che più gratificava il Kaguya: se stesso, con giusto qualche digressione su alcune conoscenze dello stesso, il tutto fino ad arrivare in cima alla Montagna, dove lo attendeva un altro tipo di discussione.

    [Montagna di Konoha]

    La discussione andava avanti e l'osservazione sul fatto che il Juudaime non avrebbe condiviso le informazioni sul Profeta, sapendo che interessavano Raizen, fece alzare un sopracciglio al Risorto.
    Glielo dovremmo dire che Kensei si è fissato con le profezie di Capelli Verdi e non avrebbe condiviso comunque informazioni.
    Fratello, non hai sentito? Se non vogliamo essere nell'occhio del ciclone, non dovremmo farci gli affari loro, teniamoci per noi questo interesse.
    Non so se sia questa la circostanza, ma vabbé, sentiamo cosa ha da dire.

    Alla fine del suo discorso, comunque, il Kaguya rimase ad ascoltare le parole della Montagna e non nascose il suo stupore quando l'altro parve non aver gradito la sincerità e la proposta del Risorto.
    Insisterà una sola volta? Ma se gli avevamo fatto un'offerta fantastica? Professionalità e discrezione!
    Sospetto che da tutte e due le parti ci sia un certo livello di difficoltà a capirsi, sai?
    Silenzio, ascoltiamo con attenzione, che magari avevamo capito male la prima volta.
    Dici?

    L'Hokage riteneva che l'altro non avesse valutato la sua proposta, il ché lasciò ancora una volta sorpreso il Kaguya.
    Pensa che noi siamo sciocchi? Se eravamo sciocchi non saremmo stati qui!
    Buono, fratello, calmo.
    Cieco e scortese, noto che non ti premono come pareri.
    Bé, Antenata, non penso che mio fratello negherebbe di essere accecato dalla Vendetta.
    Ora i porcospini? Poi siamo noi i maleducati? Lui ha davanti un Kaguya e parla di porcospini e siamo noi maleducati?
    Buono, Fratello!
    E' colpa della Volpe! Anche Sayaka mi etichettò paragonandomi ad un porcospino.
    Ma non sta parlando di quello!

    Poi il discorso si portò sulla Zanna e lì la diffidenza del Kaguya aumentò.
    Basta, scateniamo gli Hai Urami!
    CHE COSA?
    OH bene! Ora ci si diverte!
    Zitto, Mostro! E tu, Fratello, rifletti un attimo: perché dovremmo scatenarli?
    Vuole togliermi la Vendetta! Il Sanga è MIO! Le sue stronzate non mi interessano!
    Non sta parlando del Sanga, vuole semplicemente che la Zanna punti il proprio odio verso qualcun altro.
    La differenza? Se per qualche motivo questo Veterano, chiunque sia, che aveva prestato Specchietto ad Akira potesse produrre l'effetto contrario a quello voluto uccidendo la Muuga, noi ci troveremmo una Zanna meno accecata dalla sua Vendetta.
    Sarebbe un problema? Anche se cambiassero nemico?
    Se la Zanna perde il focus potremmo non sapere che effetto avrebbe! Qualsiasi cosa che allarmi il Sanga è un problema! Qualsiasi cosa che potrebbe far morire il Sanga per una mano diversa dalla nostra è un problema.
    Sai, era da tanto che non mostravi tutto il tuo attaccamento per il Sanga, mi mancava questa ossessione possessiva! AHAHAHAH!!!!
    La Vendetta è TUTTO!!!! Il Sanga è NOSTRO!!!!!

    Quella piccola digressione interna fece quasi perdere del tutto la seconda osservazione dell'Hokage al Risorto, la cui attenzione fu catturata dalle parole successive, o meglio dal breve sbuffo che le introdusse.
    E quasi riuscì a convincerlo, Raizen, con quella parte di discorso, finché non arrivò alla nota finale.
    Quanto odio questa frase! La Vendetta va servita fredda? Sono 10 fottuti anni che aspetto di annientare il Sanga, 10 ANNI!!!!!!!
    Fratello, lui non lo può sapere. Calma!
    Sono morto da 10! Sono 10 anni che Kiri non ha più un Kage degno di quel titolo e questo capo di Konoha mi viene a dire che la Vendetta va servita fredda? Sono 10 anni che non vedo la mia famiglia e lui mi dice di aspettare?
    Ossicino, mi stai dicendo che se uccidessi il Sanga, torneresti a fare il Kage e della tua mogliettina?
    Non è questo il punto, né il piano!
    Che diavolo vuol dire? Passi il villaggio, kage sociopatico per kage sociopatico, ma la tua famiglia? Non vuoi cercare Taeko ed i tuoi figli?
    Fratello, per favore, dobbiamo rispondergli, calma.
    Adesso "calma"? Mi prendi in giro?
    Dobbiamo parlare con la Montagna qui, su.
    Mi è anche venuta un'idea.
    Spero includa gli Hai Urami, mi sto annoiando.

    Il Kaguya stava per rispondere quando il giovane Uzumaki si fece notare, chiudendo il taccuino e dicendo una semplice frase, che nella sua schiettezza fu quasi più profonda di tutto il discorso di Raizen.
    Che tenero!
    Sono quasi tentato di scuotergli un pò i capelli.
    Fratello, non è un cane.

    Il volto del Risorto si alleggerì, comunque, dopo aver sentito la frase di Youkai, aveva un pò ridotto la tensione dovuta alle parole dell'Hokage.
    Grazie mille, ragazzo, le tue parole sono molto gentili ed apprezzate, sinceramente., sorrise verso il giovane ninja della Foglia.
    Fossero tutti come lui e Yato.

    Hokage-sama, una piccola premessa: sono oltre dieci anni che inseguo la mia Vendetta, quindi definire irritante questo luogo comune sulle Vendette fredde, è riduttivo., continuò, rivolgendosi all'altro, con tono pacato, Inoltre, se non dessi peso alle sue conoscenze ed informazioni, non sarei venuto qui da lei a Konoha per parlarle: penso che il mio essere qui, neghi la sua prima ipotesi..

    Giusto per far capire che non siamo scemi.
    Ma ciechi o maleducati forse sì.
    Nessuno dice il contrario, mi pare.

    Ammetto che, forse, dopo più di un decennio, la mia pazienza potrebbe vacillare, ma non la mia determinazione e la mia ossessione. E se definisco la mia Vendetta un'ossessione, direi che la premessa di poc'anzi faccia capire come mai., continuò, E, siccome parliamo in sincerità: non credo di essere stato scortese, mi ha offerto un nome soltanto, anzi un titolo, se escludiamo adesso questa nota sulla Zanna. Mi sembra che lei sia quello a non volersi sbottonare: come dice lei, qui siamo in due istrici a dover prendere le misure. Provo a fare la mia parte in tutto ciò., aggiunse ancora il Kaguya.

    Partiamo dalla Zanna? Bene, faccio qualche passo verso i suoi aculei.
    La gente della Zanna mi sta per la maggior parte molto simpatica, sono una popolazione che dalla nascita nutre i propri figli a pane, latte e Vendetta, una Vendetta che, a dirla tutta, alcuni clan lì dentro seguono solo per rispetto verso le tradizioni e verso chi è venuto prima di loro. Tutto ciò lo rispetto e lo apprezzo, mi sento uno spirito a loro affine.
    Nel tempo ho interagito molto con loro, dal risveglio dell'Oni in poi, e ritengo di essermi fatto amico qualcuno di quei ninja, ma non mi danno tutta la fiducia che lei crede, o almeno che penso lei creda, dalle sue parole di prima.
    Posso dirle, relativamente alla Muuga, che quando ci incontrammo all'Abete assieme al Kyuudaime, alcune ore prima dello scoppio di tutto il pandemonio avvenuto, prima che vi incontraste, Kasumi Bara mi aveva definito che una figura intermediaria che poteva aiutare in quella situazione di alleanza contro Hayate, perché c'era gente alla Zanna che parlava bene di me.
    Posso dirle anche che io stesso cercai di avvisarla che l'essere Specchio aveva confessato di essere un'evocazione di un tale che chiamava il Veterano e che questo individuo lo aveva prestato ad Akira Gen per eliminare la Muuga stessa.
    Suppongo che se anche le sue notizie riguardino Akira Gen, questo mio pungermi per stillare fiducia, le possa essere d'aiuto per le sue informazioni.
    Ma posso anche dirle, con quasi totale certezza, che io posso stare simpatico alla Muuga ed a qualche altro ninja della Zanna, essere per alcuni una figura intermediaria, sì, ma questo non aiuterà tantissimo a cambiare il punto di vista del villaggio sugli accademici.
    La Muuga è, credo, la più politicamente elastica dei capi della Zanna, gli altri sono un bel pò meno comprensivi anche se lei portasse informazioni, specie se fossero informazioni che provassero a negare la Vendetta verso l'Accademia, come pare suggerire nel suo stare lontano dai miei aculei.
    Per chi vive tutta la sua vita seguendo la Vendetta, come unica Verità, negarla non è la cosa più logica e naturale, anche avendo tutti i buoni propositi e uomini di fiducia presenti, glielo posso assicurare.
    , prese un attimo di pausa il Risorto.

    Mi sovviene il discorso del Pipistrello nelle Grotte del Silenzio.
    Quale?
    Quella stupidaggine secondo cui, per Kazuhiro, io mi sarei suicidato e lui non avrebbe vinto il nostro scontro! Bugiardo maledetto!

    Ora, mi permetta di pungermi un altro pò: sono venuto fin qui per parlare con lei dell'Uomo degli Aspetti, di Armi e del Flagello, ma ero anche qui per cercare Sho Saitama, o Yato Senju, gli unici due ninja medici di mia conoscenza e di mia fiducia, seppur per motivi diversi.
    Questo perché c'è una persona della Zanna che ha bisogno di cure mediche superiori alle capacità di un piccolo villaggio come il loro, una persona per me molto importante. Vuole una possibilità di parlare con la Zanna, o più semplicemente con la Muuga? Se questa persona è ancora viva, cosa di cui mi auguro con tutto me stesso, allora potrei cercare di unire l'utile del curare questa persona della Zanna, con questa sua voglia di togliere tutti dal freddo. E mi creda, nel dirle che c'è una persona per me molto importante alla Zanna che necessita di cure mediche, mi sto ferendo in profondità con i suoi aculei da porcospino.
    , avrebbe continuato aprendo le braccia.

    Ora qui stiamo dando per scontato che Yato abbia avuto abbastanza occhio e testa da non dire niente sul tuo interesse per Michi, o il viceversa?
    Supponendo che abbia notato qualcosa.
    Il tuo allievo, Ossicino, mi sembra discreto, quindi forse non avrà detto niente, ma non tanto stupido da non notare che per Michi stavi quasi facendoti ammazzare e dando di matto, più del solito, durante la faccenda del Kappa.

    Sulla questione del bene comune: la posizione di un'Arma di Iwa è un'informazione da diffondere, per quanto possibile; le notizie su questo individuo degli Aspetti; le debolezze degli Hayate; il legame fra il Flagello ed il Mikawa di Oto; o diverse altre mie informazioni sul Flagello. Tutte queste sono esempi di questioni di bene comune.
    C'è da dire che il cane dei Tamasizu e quella maledetta della Speranza, il Mikawa ed il Flagello sono nella mia lista, quindi ammetto che nel loro caso, il bene comune combacia con i miei interessi, ma le Armi di Iwa e questo nuovo pericolo? Affrontarli penso sia una questione di bene comune, come quando il suo jonin, Sho, mi chiese di aiutarlo contro questo Cantha, non lo farei per Vendetta, ma perché capisco che è un pericolo.
    Se poi ritiene che alcune informazioni che vuole condividere con me, o che io posso darle di prima mano, non debbano essere dette ad altri, come dice lei è una questione di misurare il freddo ed il dolore. Ed al momento sono l'unico che si sta pungendo.
    , continuò ancora, sempre con le braccia aperte ed il petto in bella vista, quasi invitasse a colpire, metaforicamente.

    Ora, potremmo parlare del suo terzo punto, Hokage-sama, la mia Vendetta ed il remare assieme, ma, se mi permette di essere un pizzico sarcastico: ritengo di aver dimostrato di non essere scortese e di essermi preso qualche puntura, a lei scegliere se sono abbastanza, e vuole prendersi anche lei qualche ago, o se vogliamo soffrire il freddo., concluse, stava a Raizen adesso.

    Oooohhh quindi niente chiacchiere ulteriori su Hayate o che altro?
    Vediamo se è effettivamente generoso e ragionevole, oppure se ritiene che siamo troppo egoisti, ciechi, scortesi, o chissà che altro.
    Diciamo che fra tutti e due è una bella sfida a chi capisce peggio, eh, Fratello?
     
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    In Basso gli Aculei


    III






    L’Hokage guardò Youkai con un sopracciglio alzato.

    Spero tu sia stato attento con i tuoi di segreti.

    Disse con una nota rigida ma non severa o rabbiosa.

    Vedremo se potrai aiutare Youkai, ci sono alcuni casi in cui si deve sottostare a responsabilità più grandi di quelle personali.

    Avrebbe dunque ceduto la parola alle puntualizzazioni di Feng a cui rispose con un cenno educato di assenso, come se ammettesse la sua leggerezza.

    Colpa mia, Feng, non ne ero a conoscenza, questo seppur piccolo è uno dei motivi perché è utile conoscersi maggiormante.
    È un bene sapere che il rispetto è reciproco, è un inizio.


    Ma il discorso era complesso e necessitava più commenti e controbattute.

    Vero, sono molto prudente.
    Ho cercato di spiegartene le ragioni a modo mio, in modo che capissi che era una precauzione applicata a tutti, senza offesa.
    Ma con poche parole si può aggirare.


    Parole che non giunsero, non nella forma in cui si aspettava, ma doveva ammettere che ciò che stava chiedendo al nukenin era decisamente facile da ottenere, probabilmente lui stesso avrebbe avuto qualche remora a lasciarsi andare ad accordi simili al di Feng.

    Comprendo la tua posizione con la Zanna, a costo di sembrare leggermente inopportuno direi che la vostra sia un associazione naturale, oso troppo se suppongo che per te sia la cosa più vicina ad una casa che esista?
    Così, per capirsi un pò ovviamente.


    Affermò in ultimo cercando di alleggerire un po' l’aria.

    Comunque, direi che a questo punto possiamo quantomeno sederci, scusami Feng per averti fatto arrivare fin quassù, amo la teatralità, e alcune cose non potevano che esser dette qui.

    Evocò quindi un drago che neanche salutò bensì accarezzò, mentre questo procedendo verso di lui diminuiva considerevolmente di dimensioni disponendosi attorno alle sue spalle.

    Ora però possiamo permetterci un posto un po' più comodo per parlare seriamente.

    Così l’Hokage prese a camminare per aria, qualcosa che neanche Youkai aveva ancora visto. Youkai che per la cronaca venne preso per la cintola durante la discesa verso l’amministrazione sottostante, come se scendesse una scalinata ad ampi gradini.

    Immagino per te non ci siano problemi.

    Non avrebbe impiegato tanto ad arrivare sul tetto in cui era stata prevista un entrata che non invidiava quella principale, considerando che il tetto si inclinava per essere più alto nella parte che dava sulla piazza una parte gli era stata contrapposta specularmente per creare un piano inclinato su cui si apriva una porta che dava su un ingresso secondario, lì l’evocazione venne sciolta e Youkai posato a terra.
    L’ufficio dell’Hokage dopo che l’amministrazione venne rinnovata era più ampio e offriva delle comode poltrone, con il necessario per portare avanti le discussioni in tranquillità senza il bisogno di torturarsi i piedi in lunghe poste verticali.

    Se sei un appassionato c’è praticamente qualsiasi cosa possa venirti in mente da bere che provenga da una distilleria di pregio.
    Io ti accompagnerò con qualcosa che viene da abbastanza lontano, una bottiglia che ci è arrivata da una rinomata cantina che sta tra il paese della Zanna e quello dell’Artiglio, niente di troppo forte, perfetto per stare sicuri di essere ben presenti.


    Avrebbe quindi chiesto a Youkai di preoccuparsi del servizio, sperando che lezioni di Hitomi in merito dessero risultati, avrebbe dovuto mettere a disposizione la cantina delle buone occasioni visto l’ospite e non era semplice vista la diversità degli alcolici presenti.
    Terminata quella parentesi Raizen avrebbe ripreso il filo del discorso.

    Bene, quindi, torniamo alle cose serie.
    Innanzitutto Sho Saitama è molto lontano al momento, e Yato manca ancora di esperienza, potrei offrirti il nostro stesso ospedale se lei fosse in grado di viaggiare, ma non penso che la Zanna accetterebbe.
    Potremmo però aggiungere un buon elemento nel mazzo delle nostre carte nella questione zannosa: sono certo che sarebbe una soluzione al problema della ragazza, ma non so se ha piacere a far sapere di una sua particolare abilità, posso dirti che parlo di Febh… che è a tutti gli effetti un abitante della Zanna.
    E a proposito di Zanna pensavo avessi maggiore influenza, credevo fossi riuscito a saldare meglio i legami, nonostante quella necessità di vendetta che vi lega restano diffidenti anche verso di te?
    A prescindere da questo comunque, credo che la tua posizione sia comunque diversa dalla mia, più vantaggiosa, per una semplice ragione: non sei accademico, e dal loro punto di vista è già parecchio.
    Quello specchio si dimostrò mostruosamente antipatico, ricordo che non trovai un modo veramente efficace per disfarmi di lui, l’unica cosa che ho capito è che in determinate occasioni il suo potere può remargli contro.
    Questo Akira Gen invece?
    Sapevo che fosse lui ad aver mandato l’uomo specchio, ma di lui so veramente poco.


    Quando Feng gli avesse ricordato dei suoi occhi, magari trasportato dal ricordo dell’espressione del maledetto la mente di Raizen venne automaticamente portata al prossimo punto della discussione.

    Questo, Kaguya, mi fa pensare a molte cose, e sono quelle che volevo evitare di dirti senza certezza di poterti parlare come alleato, o qualcosa di vicino ad esso.
    Queste informazioni sono delicate e se venissero sfruttate male, come anche tu hai pensato, potrebbero essere un arma a doppio taglio molto affilata, per entrambi.
    Devo partire da molto lontano.


    E visto come si accomodò nella poltrona, fatta su misura per accogliere un corpo così imponente, sembrava che stesse per iniziare a parlare di Hagoromo in persona.

    Febh qualche tempo fa mi parlò di un particolare congegno creato da Hoshi, era in grado di far rivivere ad un discendente la vita dei suoi antenati.
    Durante il suo racconto, non breve visto tutto quello che è successo, ha rivissuto la guerra contro i cremisi e l’incidente con la Zanna.
    I ninja allora non avevano un identità precisa erano un gruppo si coeso ma al contempo… sparso?
    Si potrebbe dire così penso, era un villaggio agli albori, ma c’erano dei ninja talentuosi al loro interno che l’accademia voleva sfruttare, che voleva dalla loro parte contro i cremisi in un territorio di battaglia comune.
    Mentre mi raccontava la storia però… vari elementi non mi erano troppo chiari.


    L'indice battè un paio di volte sul bracciolo come a puntualizzare la cosa.

    Uno su tutti era la presenza di un Uzumaki all’interno delle fila accademiche e… non era una cosa possibile, gli Uzumaki sono spariti dal villaggio con il settimo Hokage il vero problema è che il luogo da cui non si sono mai spostati è Kumo.
    Questo Hagemono visto dai genitori dei Febh è l’unico di cui si abbia traccia a Konoha, e indovina un po'?
    Dopo è sparito.
    Le domande a questo punto sono tante, troppe, ma c’è una linea che lentamente sta magnetizzando tutte le diramazioni.
    Ciò che mi ha lasciato stupito dell’incidente alla Zanna sono state le modalità, l’esercito nemico era in rotta, ma vengono comunque sacrificate una quantità di vite che ha dell’incredibile, per cosa?
    Perché l’accademia dovrebbe fare un simile atto?
    Lo trovo senza senso, e non è possibile che quella quantità di morti non lo abbia.
    Analizzando quel racconto mi rendo conto che l’intera situazione è strana, ad un certo punto la frana travolge entrambi gli eserciti, e gli accademici scompaiono, ma perché?
    Perché un esercito intero ha un sistema di teletrasporto di massa?


    Una breve pausa, sfruttata per un sorso di vino, un rosso corposo, aromatico ed intenso, lo costrinse ad assaporarlo per qualche secondo per togliere il retrogusto dalla bocca e parlare liberamente.

    Nella battaglia ci sono questi affari, non so di preciso cosa siano, ma sono dei cubi neri che diventano l’obiettivo dell’alleanza come se fossero un punto debole e che successivamente viene conquistato, e se il principale obiettivo viene conquistato la battaglia è vinta, no?
    No, pare di no.
    La battaglia va avanti, colma di sacrifici e suicidi cremisi che lasciano la vita stringendo una lancia fino a quando una frana non travolge tutti, tutti tranne gli accademici che scompaiono… grazie ad un sigillo, la specialità degli Uzumaki.
    Gli elementi che abbiamo in mano sono un obiettivo che sembra essere un esca, una frana che arriva dopo che questo obiettivo viene distrutto, e l’esercito cremisi privo di veri generali.
    L’unico provvisto di una capacità combattiva degna di nota è un Hanta, un mostro appartenente ad un clan che odia gli attuali zannuti perché hanno rubato la loro casa.
    Noti niente di strano?
    I cremisi hanno una forte gerarchia e tra i loro pilastri oltre quelli di Iwa sono presenti alcune Lettere di Kumo… eppure nessuna ad ispirare l’ultimo esercito.
    E perché se hai una così grande quantità di sigilli non coinvolgi anche quella manciata di alleati della Zanna?


    Si massaggiò le tempie, e tutte quelle parole forse avrebbero acceso in Youkai se non l'interesse per la situazione quantomeno per il fatto che Raizen aveva dedicato a quel caso, vecchio di quarant'anni un'attenzione pari almeno a quella che lui dedicava agli illuminati.

    Ho perso il sonno dietro tutti questi elementi, ma non posso fare a meno di vedere l’ombra rossa stendersi su questi sviluppi.
    Mettono insieme il loro ultimo esercito, mentre Hagemono, un personaggio che non mi vergognerei a temere, prepara l’amo dentro all’altra fazione, munisce di sigilli l’alleanza e quando questa ha raggiunto la vittoria… puf!
    Si preoccupa di mettergli non solo una spina nel fianco, ma di impedire una proficua alleanza per il futuro.
    Torniamo al presente, ad Akira Gen.
    Sai dove ho visto i suoi occhi io?
    Dentro Kumo.
    Uno dei loro principali gruppi d’elite aveva un membro al loro interno in possesso degli stessi occhi, e so che Akira non è originario della Zanna.
    Ed entrambi sappiamo che il suo obiettivo alla Zanna è quello di uccidere l’Unica moderata al suo interno.
    Dopotutto chi può avere vantaggi da uno scontro così duraturo e insanabile se non l’unico nemico che ci ha accomunati?
    Potrò sembrarti un tipo moderato Feng, ma solo la mia vendetta sa quanto io ami ingozzarla, giorno dopo giorno, di risentimento e odio, pur lasciandola ben nascosta e cheta, fino al momento opportuno.
    E questa storia… io ne sono solamente indirettamente coinvolto, ma riesce a saziare pure me.
    Ignoreresti tutto questo?
    Non voglio negare la vendetta a nessuno, ma che senso ha vendicarsi di qualcuno che non ti ha ferito?
    Soddisferebbe una sola voglia: quella di sangue, ed è molto meno nobile.


    Stringeva i pugni e le mascelle particolarmente rigide erano segno che la rabbia ne contraeva i principali muscoli, per quanto gli interessi di Raizen fossero principalmente rivolti alla Foglia e all’accademia alcuni soprusi erano in grado di far ribollire il sangue, soprattutto se di questa portata.

    Non so se potrò mai essere un amico della Zanna, ma mi piacerebbe mettere le mani attorno al collo del responsabile di questo scempio.
    Quando Febh mi raccontò di questa storia mi disse anche che aveva un accordo con te, dovevate andare a visitare un particolare tempio nei territori della Zanna, direi che a questo punto sfrutterò la fava per prendere più di un piccione.
    Sono un gruppo a dir poco serrato, ma forse noi tre possiamo formare un discreto grimaldello per aprire almeno un piccolo spiraglio, potranno non cambiare idea sull’accademia, dopotutto siamo ninja anche noi, abbiamo ed avremo sempre qualche macchia, ma almeno non sprecheremo risorse nel tentativo di uccidere qualcuno che non ha la minima responsabilità in tutto questo.
    Il dubbio che ripongo su queste informazioni riguarda proprio proprio il loro effetto, per quanto ci siano prove a sostegno tendono comunque a discolpare l'accademia, e un accademico che le avvalora ai loro occhi non fa che renderle maggiormente sospette, non le esporrei a nessuno della Zanna se non alla Muuga.
    Intanto dimmi, cosa ne pensi?
    Poi baderemo alle altre questioni, ci sono alcuni aggiornamenti sugli Hayate che…


    Strinse i pugni attorno al legno delle sua poltrona e qualche sommesso scricchiolio con i polpastrelli sbiancati erano il segno che se non fosse grazie alla fattura Senju sarebbero esplosi in un mare di schegge piegati da un ondata d’ira di cui però ancora Feng non conosceva la ragione.

    ...che discuteremo dopo.

    La Zanna infatti era una questione sufficientemente delicata da non poter condividere l’attenzione con alcun argomento, forse anche più importante, ma il flusso l’aveva posta come primo argomento, e l’avrebbero esaurito prima di andare oltre.


     
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    III



    Avrebbe potuto ascoltare le avventure del Kaguya per giorni. Ed il Kaguya stesso non si sarebbe stancato nel raccontare in ogni dettaglio. Aveva un'aura incredibilmente positiva tutt'intorno a lui, che contagiava chi gli stava vicino. L'incredibile immaginazione di Youkai inoltre gli permetteva di immergersi in modo tutto suo nelle avventure raccontategli. Non aveva idea di cosa fosse un armadillo, ma aveva un guscio e persino un intero villaggio sopra di esso. Feng inoltre fu d'aiuto con i suoi consigli da veterano: non c'era un vero modo per prepararsi ad un viaggio, poteva solamente addestrarsi ad affrontare ogni possibile evenienza. Forse non era il più rincuorante dei consigli, soprattutto considerando com'era la situazione degli ultimi anni, le probabilità di incontrare qualcuno di pericoloso erano sempre altre. Ma il suo consiglio lo avrebbe aiutato a capire che poteva sempre trovare una soluzione se avesse avuto sufficiente adattabilità. Ed era un'ottima strada da percorrere per un giovane chunin dalla fervida immaginazione. La birra, oltre a migliorare l'aspetto della sua chioma, avrebbe sicuramente aiutato anche in questo contesto.


    Gli adulti avevano iniziato a parlare, e gli argomenti erano generalmente troppo noiosi per Youkai, la cui attenzione non riusciva ad attecchire, distraendolo con l'aiuto del suo taccuino. Almeno fino a che qualcosa non gli faceva rizzare le orecchie, facendolo così intervenire. Feng sembrò apprezzare di buon cuore. Raizen... forse un po' meno. Il rosso boccheggiò un paio di volte, incerto su come ribattere. No, non gli ho detto segreti... Portò le mani dietro la schiena, calciando qualche sassolino con lo sguardo basso. Aveva evitato di dirgli del suo vuoto un po' perchè era ancora in fase sperimentale, un po' per gli effetti devastanti durante il suo primo utilizzo, che seppur non fossero interamente dovuti al Vuoto, c'era un rischio non insignificante di perdersi nuovamente nel suo spazio sicuro, e lasciare al suo posto un guscio vuoto avido di energia. "Non fidarti di nessuno" era più facile a dirsi che a farsi per uno come lui.

    Il Kaguya sembrò aprirsi, seppur leggermente restìo all'idea, condividendo così informazioni a lui care, con la promessa che in breve Raizen avrebbe fatto lo stesso. Un gesto di fiducia per un bene più grande. Forse, fosse stato più coraggioso e maturo, Youkai avrebbe potuto aiutare entrambi fin dal principio a stabilire un saldo accordo con una solida base di fiducia e rispetto, ma per com'era ora, veniva ancora troppo distratto da faccende personali per poter davvero ragionare a mente fredda, ed era ancora fin troppo ingenuo per poter comprendere con il solo sguardo chi fosse degno di fiducia e chi stesse cercando di manipolarlo. Forse un giorno sarebbe stato un ottimo mediatore.

    Raizen decise di spostarsi in un modo più appropriato per due shinobi del loro calibro. Youkai sussultò allegro quando vide apparire il dragone, osservandolo rimpicciolirsi con stupore. Non avrebbe avuto tempo per chiedere nulla o solo provare a toccarlo, che l'Hokage avvolse il suo braccio intorno a lui, alzandolo di "peso" (probabilmente una soffiata di vento un po' più forte del solito sarebbe riuscita a fare lo stesso), ed il ragazzino vide che il Colosso si mosse verso il precipizio del monte, iniziando ad agitarsi. Si-SignoR RAIZEN! La strada è DALL'ALTRA- Oh? A quanto pare non erano in caduta libera, e l'Hokage non aveva perso la testa. Un trucchetto che aveva sicuramente usato per fare bella figura con l'ospite. E aveva fatto l'errore di mostrarla al ragazzino più curioso di tutta Konoha, che lo avrebbe molestato fino allo sfinimento per conoscerne tutti i segreti.


    Si accomodarono nell'elegante ufficio del Kage, chiedendo a Youkai di occuparsi del vino. Il rosso portò le braccia dietro alla schiena, cercando di assumere la sua posa professionale, parlando anche con un tono leggermente diverso dal solito. Non per mancarle di rispetto, ma il mio amico credo apprezzi di più la birra. In ogni caso... Zompettò verso la cantina, dove i vari consigli di Hitomi ronzarono nella sua testa, molto confusi. Ricordava bene di dover descrivere la bottiglia nel più meticoloso dei modi, e di offrire annate più vecchie a seconda dell'importanza dell'ospite. Mise in un secchiello colmo di ghiaccio due bottiglie di vino e tre lattine di birra che aveva recuperato nel frigo del personale. Dopo essersi schiarito la voce, presentò la prima bottiglia, tenendola tra le mani con eleganza. Questa è una bottiglia verde con l'etichetta azzurra di una barca, quindi è stata fatta in mare. Il vino è di colore... Stappò la bottiglia, versandone un po' in uno dei calici posti sul tavolo. Giallino. E ha le bollicine come la soda. Il sapore non lo so, perchè il signor Raizen non me lo fa bere. Questa invece è una bottiglia blu con l'etichetta di una tigre. Oh, uh. Non credo ci sia davvero una tigre all'interno. E il colore penso sia rosso. Avrebbe stappato anche quella se nessuno lo avesse fermato. Queste invece sono lattine di birra con un kirin disegnato sopra. Ce le ha sempre il signore che vende ramen qui vicino, ed in Amministrazione la bevono un sacco di persone, quindi penso sia buona. Sarebbe rimasto in piedi, da bravo camerierino improvvisato, fino a che non avesse avuto modo di servire Feng, prendendo poi posto in una delle poltroncine.

    Youkai tornò tranquillo, il posto era cambiato ma i discorsi erano tutto sommato simili. Sembrava discretamente interessato alla questione di questa ragazza: non era di certo un medico, ma avrebbe dato tutto se stesso per poter salvare qualcuno. Si alzò per raggiungere l'Hokage, parlandogli nell'orecchio per evitare di rivelare un segreto che Raizen non voleva rivelasse. Forse potrei mettere in stallo l'anima della signorina finchè non riuscite a curarla? Propose, incerto. Voleva fare qualcosa, e non restare con le mani in mano, almeno in una situazione simile. Sarebbe tornato poco dopo al suo posto, quieto... Almeno fino a che non vennero nominati gli Uzumaki. Nell'Accademia. Forse coinvolto in un inganno che aveva portato alla morte di centinaia di innocenti. Sarebbe affondato sulla sedia, incerto su cosa pensare. Non avrebbe interrotto i due se non interpellato, e stavolta, seppur sembrasse comunque distratto, lo era per motivi ben diversi, pensando e ripensando a cosa potesse essere successo e se davvero il clan da cui proveniva ormai faceva parte di una categoria di persone targate come "i cattivi".
     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Passato della Zanna


    Uzumaki & Hakai



    Il Risorto non commentò l'osservazione critica dell'Hokage verso il suo giovane chunin, che tanto gentilmente si era proposto di aiutare il Kaguya.
    Quanto esagera, che segreti potrà mai avere questo ragazzino?

    Poi la disquisizione continuò.
    Parla in modo contorto, lo sapete, sì?
    Credo che sia diffidente, Ossicino...
    Ha spiegato le sue ragioni, lo dice anche lui.
    E' sarcasmo, fratello? Perché se ha cercato di spiegarle, non l'ho capito.
    Nemmeno io.
    Ce ne eravamo accorti.
    Tutti spiritosi quest'oggi.

    Sul commento alla Zanna, il Kaguya fece spallucce: La Zanna una casa? No, non sono una persona così gradita lì da poterla considerare tale. Ad essere sincero, per quanto assurdo sia, al momento, la cosa più simile ad una casa è Ame, per me., valutò, sorpreso lui stesso da quella considerazione.
    Perché la mocciosa della Zanna è una bruschetta, a causa tua, mentre la Locandiera è in piena salute.
    Sei osceno, Mostro!
    Della Zanna a noi interessa il Sanga! Michi ci avrebbe aiutato, per questo non possiamo lasciarla in quelle condizioni!
    Come sei romantico, Ossicino.

    Mentre questa piccola diatriba andava avanti nella testa del Risorto, l'Hokage esordì che era il momento di "sedersi", il ché portò il Kaguya a guardarsi intorno, pronto ad aprire una mano e forgiarsi una poltroncina ossea, quando l'altro evocò un drago.
    Alla vista della creatura ed all'accenno sulla teatralità, l'altro fu pronto a mordersi un dito per evocare una fenice.
    Non ci provare nemmeno, non siamo poltroncine piumate!
    In effetti, un trono d'ossa grande il doppio di quel drago sarebbe più teatrale.
    E scomodo.
    Non capisci niente di teatralità, Mostro!

    Anche quelle valutazioni, però, furono interrotte da ciò che accadde all'evocazione: le sue dimensioni si ridussero e circondò il Kage della Foglia, prima che questi, preso Youkai sottobraccio, iniziasse a camminare a mezz'aria, facendo persino un commento al Risorto.
    Difficoltà?, ripeté con tono divertito ed un largo sorriso l'altro.

    Non lo fare.
    Oh siiii invece!
    Vuoi forse evocare una nuova fenice sul cielo di Konoha?

    Non ci sono difficoltà per NOI!



    Esclamò il Kaguya, ora circondato da ampie ali di cenere fiammeggianti.
    Raizen aveva visto una, forse due, volte, la caratteristica abilità del Kaguya: ai tempi del loro primo incontro nelle Prigioni di Oto e poi, forse, ai tempi dell'Abete, seppur brevemente.
    Il controllo assoluto degli Hai Urami che aveva adesso, però, era maggiore di quello palesato in quelle occasioni, ora le ceneri erano contenute: si manifestavano solo come due ampie ali ed attraverso i rivoli di fumo negli occhi stessi del Risorto.

    Sbruffone...


    Silenzio, Mostro


    Parlo solo io.


    ...



    Planando sulle ampie ali, il Risorto avrebbe seguito senza problemi il duo della Foglia fino ad un ingresso nell'ampio palazzo che vedeva dinanzi a se, dove l'altro atterrò, sciogliendo la propria evocazione, prima che anche il Mercenario vi posasse sopra i piedi.

    Comodo ingresso, decisamente, Montagna-san.



    Commentò, assopendo gli Hai Urami e guardandosi attorno, prima di seguire gli altri due all'interno di un'ampia sala con comode poltrone all'interno.
    Lì Raizen offrì da bere dalla sua cantina personale all'altro, suggerendo al giovane Uzumaki di occuparsi di fare da sommelier.
    Grazie, Hokage-sama, va benissimo il vino., confermò il Kaguya, sorridendo al chunin per il commento sulla birra, prima di osservare le poltrone.
    Non sono nemmeno fatti d'ossa, che cosa di scarso gusto.
    Certo, fare mobili con le ossa dei tuoi nemici ed usarli per vantarti con chi ti sta intorno, quello è un tocco di classe.
    Vedo che capisci, Fratello, bravo!
    Certe volte temo sia uno spreco di tempo.
    Ma siamo chiusi qui tutti assieme, quindi dubito tu abbia di meglio da fare.

    Il giovane Uzumaki portò due bottiglie di vino e delle lattine di birra.
    Lattine?
    Fratello, ricordati che sei ospite.
    Non è questo, è troppo gentile per criticare il ragazzino, ma gli serve un pò di cultura.
    Su birra, mobili di ossa e poligamia?
    Fai poco lo spiritoso, Mostro! Questo ragazzino paragona la birra a quello che c'è in queste lattine.

    Youkai, intanto, aveva iniziato la sua spiegazione, un pò particolare, sulle bottiglie di vino, spiegazione che il Risorto ascoltò con un sorriso bonario, finché, alla fine, indicò la bottiglia blu.
    Vada per la bottiglia blu con la tigre disegnata sopra, Youkai-san., esordì cordiale il Kaguya, E se l'Hokage ti darà il permesso di venire ad Ame, prima o poi, ti offrirò qualche birra anch'io, ma senza Kirin sopra, non sono gli animali più socievoli del mondo, ho scoperto ad Iwa., spiegò sorridente, accettando poi il vino rosso dal ragazzino.

    Dopo quella piccola parentesi, comunque, la discussione tornò sulla Zanna, a cui l'Hokage era così interessato.
    E Raizen riprese la discussione con un "carico" nella sua discussione di carte.
    Sa di Febh? Interessante.
    Speravamo nell'aiuto di Sho o di Yato, che cosa sa fare l'amministratore di Oto come medico?
    In effetti, la sorpresa nel viso del Kaguya era più per le presunte doti mediche dello Yakushi, che non per l'accenno alla sua natura di ninja della Zanna, mentre ancora Raizen parlava.
    Trovo fastidioso come insista sulla nostra amicizia con la Zanna.
    Fratello.
    Insomma, va bene pungersi e tutto il resto, ma qui va oltre la fiducia, questa insistenza è fastidiosa.
    Hai ragione, Ossicino.
    Alla fine delle domande, probabilmente, Raizen si attendeva risposte sulla sua domanda, ma c'erano argomenti più urgenti per il Kaguya.

    Hokage-sama, mi perdoni, ma l'amministratore Yakushi-san non mi è mai sembrato un medico. Come potenza distruttiva, innegabilmente, non conosco nessuno che gli si possa paragonare, è forse il ninja più potente che mi viene in mente, presenti inclusi, ma è anche un medico? , la domanda era sincera, in effetti il Risorto non aveva mai visto le doti curative dell'altro, ne conosceva solo la potenza distruttiva.
    Per ciò che riguarda la diffidenza... è quello di cui parlavamo poc'anzi: loro preferiscono il freddo agli aculei, sanno che quando si sono fidati di qualcuno, ne hanno subito danno.
    Quindi, per quanto io possa averli aiutati ad Iwa, contro il Kappa, per quanto abbia salvato più di una persona del loro villaggio, bé non si fidano ancora del tutto.
    Mi vedono troppo generoso e per loro è un rischio la gente generosa. Proprio Akira Gen, di cui parla, è una perfetta dimostrazione, per la Zanna, del non doversi fidare.
    , continuò il Kaguya.
    All'Abete il primo incontro con quel Akira Gen è stato quando si è presentato come guardia personale della Muuga, io ero lì assieme all'Hozuki ed al Kyuudaime di Kiri.
    Quando ci dividemmo, io mi allontanai assieme ad un cugino della Muuga con cui ero stato alleato ai tempi del Kappa, mentre i due Akira andarono da tutt'altra parte.
    Solo dopo scoprii che quello con l'Hozuki era un clone.
    Ad ogni modo, eravamo a caccia di Hayate, con i due ninja della Zanna e quel traditore del suo clan, Jins.
    Fu quando ci dividemmo ulteriormente che mi trovai a combattere con l'ambiente stesso, come se qualcuno creasse fuoco e frane dal nulla.
    Akira Gen aveva progettato un piano per eliminarmi, disse che ero il galoppino dello Shoga, per quanto non lo abbia mai realmente incontrato di persona, ma so che era anche lui presente alla faccenda del Kappa.
    Inoltre disse che ero alleato di un altro ninja importante di una fazione opposta alla sua e che all'Abete sarebbe successo qualcosa di importante.
    Sul momento non sapevo di che parlasse, ma se qualcuno ci mette tanto impegno nel cercare di uccidermi, mi sembra maleducato non difendermi con altrettanta determinazione.
    Così scoppiò lo scontro: falci, fulmini, fiamme, ceneri ed una piccola intromissione del ninja della Sabbia, Masayoshi, che mi ha permesso di distrarre Akira Gen a sufficienza per colpirlo con piena potenza.
    E proprio in quel momento, l'altro, con le sue belle spadine magiche, rivelò anche un altro strano potere, una qualche arte oculare, occhi rossi, ma non quelli degli Uchiha di Konoha, o quelli degli Akuma di Kiri, non ha usato un qualche genjutsu su di me, non in quel momento comunque.
    , si fermò un attimo il Risorto, cercando di ricordare qualcosa di particolare di quello sguardo, ma solo la determinazione e la vanità di Akira Gen si focalizzavano alla sua mente.
    Schifoso bastardo! Non potermi vantare di come ti ho fregato nel tuo stesso gioco sulle illusioni, non poter dire che conoscevo il tuo dannato hjutsu dai tempi della Roccia!
    Poi è quello spadaccino il vanitoso, vero?
    Zitto, Mostro!
    Forse sul momento avrei anche vinto, ma ci fu una scossa di terremoto: io stavo combattendo con lui, come scoprii dopo, mentre voi accademici ed i cani del Tamasizu, eravate occupati a spezzare i sigilli che bloccavano la Bakekujira.
    In un qualche momento questo provocò un terremoto che spaccò il terreno ed Akira si lanciò in una fuga lì dentro, io, bé, le ceneri tendono a rendermi ancora meno compassionevole di quanto non sia, quindi lo inseguii, per alcuni istanti lo persi di vista, ma poi arrivammo alla sala dei comandi e lì lo ritrovai, o almeno così pensavo.
    Illeso e con un modo strano di parlare, per di più usava la sua immane spada e le sue tecniche, Hokage-sama, non quelle due spadine con i loro particolari jutsu.
    Non ci volle molto per capire che era un falso, ma certo non mi immaginavo di trovarmi davanti lo Specchietto parlante, che disse di essere stato dato ad Akira da un tale che chiamava il Veterano, per il solo fine di uccidere la Muuga.
    A quel punto capii che era quello il cambiamento di cui parlava lo Spadaccino: eliminare un elemento della fazione più distensiva, se di distensione con la Zanna si può parlare.
    Perché, da ciò che ho potuto notare, Yonga e Sanga sono meno elastici della Muuga.
    Ad ogni modo, lo Specchietto si era rivelato e come lui anche Akira Gen, così la mia battaglia con quella metà dello Spadaccino arrivò alla giusta conclusione: il suo finire in cenere per mezzo delle mie fiamme.
    Solo di recente, purtroppo, ho scoperto da parte di Kensei una cosa che già avevo intuito alla scomparsa delle sue spade: c'era un altro Akira all'Abete ed è sopravvissuto.
    Questo è tutto ciò che so di Akira Gen.
    Per quel che riguarda come sia stato sconfitto lo Specchietto, bé, lì penso che sia più il nostro giovane amico Uzumaki, qui, a poterci dire qualcosa.
    , concluse, sorseggiando il vino.

    L'altro però non chiese dettagli a Youkai sulla sconfitta dell'essere specchio, bensì iniziò un preambolo su un discorso un pò alla larga.
    Febh gli ha raccontato dell'esperimento temporale con Hoshi? Deve fidarsi parecchio di lui.
    Più che altro, l'amministratore di Oto tende ad essere un pò un chiacchierone, Fratello.
    Vero anche questo, fratello.

    La storia che l'Hokage raccontò era una storia che il Kaguya conosceva, ma da un punto di vista diverso.
    Su quattro zampe e pieno di pulci! AHAHAHAHAH!!!!
    GRRRRRRR
    Buono, amico mio, facci ascoltare.
    Sì, Zanna, ascolta questo cortese signore.
    Di chi stai parlando, Antenata?
    Fratello!
    Io comunque questo Uzumaki non me lo ricordo.
    Troppo impegnato a grattarti le pulci durante la riunione?
    Fai meno lo spiritoso, tu!

    Il racconto continuò con tutta una questione sulla strategia della battaglia a cui anche il Risorto aveva partecipato, nel corpo di Zanna.
    I ricordi erano, appunto, confusi, ma gli tornò alla mente il gigantesco cubo nero ed il Jinchuuriki che li ostacolava nel distruggerlo, un guerriero che ai tempi sembrava una bestia di puro potere, invalicabile per quel cane con ossa Kaguya.
    La Valanga me la ricordo, come la frana che ha distrutto il villaggio della Zanna!
    Ad Iwa ci sono dei Cremisi? Pensavo quella gente vivesse a Kumo.
    Pure vero che non ve ne siete mai preoccupati, come hai detto anche allo spadaccino metallico di Kiri.
    I Cremisi non fanno parte della nostra Vendetta.
    Ma sono l'unico a non capire il perché dietro tutto questo? Ci nasconde ancora qualcosa?
    O quello, Mostro, o pensa che sia un'informazione in nostro possesso, come quella di Iwa.
    Poi ci fu la nota su Akira, che sostanzialmente concordava almeno su un punto: il Gen voleva uccidere l'unica persona vagamente moderata al potere.
    Di certo, prende la cosa abbastanza sul serio, sembra innervosito da questa sua stessa teoria.
    Quindi gli diamo il beneficio del dubbio che ci manca qualche pezzo del suo discorso?
    Suggerirei di sì, Discendente.

    Il discorso, intanto, continuava, riportando alla mente del Kaguya un altro ricordo dell'esperimento con Hoshi: la promessa di visitare il tempio del clan di Febh, in cui l'Hokage voleva autoinvitarsi e che prospettava di usare per aprire uno spiraglio nella Zanna.
    Si renderà conto che non è la giusta logica da usare?
    Penso che per questo vuole parlarne con noi, adesso.

    L'ultimo accenno sugli Hayate, poi, fece alzare un sopracciglio al Kaguya, principalmente per la mimica delle azioni della Montagna, che sembrava veramente molto iracondo su quel tema.

    Ho partecipato all'esperimento di cui parla, Montagna-san, e per quanto il genio e le capacità ingegneristiche di Hoshi siano a mio parere incredibili, temo che quella volta non avesse calcolato delle variabili che né io, né Febh-san, conoscevamo. Da una parte la Fine Inevitabile nascosta in lui, di cui immagino lei sappia qualcosa, se sa che proviene dalla Zanna, dall'altra, ciò che ho dentro io., esordì il Risorto, mentre lasciava fluire una scia di cenere dalle dita, per poi riassorbirla dagli occhi.
    Sbruffone.
    Ad ogni modo, questo piccolo preambolo per dirle che, seppur con qualche lacuna o discordanza, dovuta all'effetto dell'esperimento, ricordo anch'io la battaglia. Non ho ricordi della riunione, ero... distante e confuso, ma la battaglia la ricordo: il cubo nero e quello che era stato presentato come un Jinchuuriki dei Cremisi.
    In effetti l'esplosione sembrava irragionevole a quel tempo, la distruzione del luogo dove si trovava il villaggio della Zanna, strategicamente, è un'azione che non capisco, ma ho dato la colpa ai miei ricordi di quella scena, io la vivevo dal centro del campo di battaglia.
    , si fermò un attimo, per riflettere sui vaghi ricordi che aveva della scena.
    Io l'ho vissuta quella scena, in un modo innaturale, inverosimile, ma l'ho vista e ho visto l'odio dei sopravvissuti della Zanna, che davano la colpa all'alleanza che li aveva sacrificati per colpire i Cremisi, ho percepito il loro rancore, ne porto un pò misto al mio, se così vogliamo dire.
    E questo desiderio di Vendetta si è radicato in più di una generazione, lo ha visto persino nella Muuga, la più moderata, quindi immagini come sono i non moderati.
    Questo ci porta ad alcune domande che sorgono spontanee a me, che, credo, non ho nessuno dei pregiudizi della Zanna verso l'Accademia.

    Vogliamo dirgli che oltre te e Febh, spettatori, c'è anche almeno un sopravvissuto di quella battaglia?
    Di chi parli, Mostro?
    Il paparino del Sanga, mister Simpatia fatta pipistrello.
    Tengai è un affare che non interessa a nessuno di loro, né alla Zanna, né all'Hokage. E semmai portassimo Raizen alle Grotte del Silenzio, Kensei ci vorrebbe morti.
    In effetti, sarebbe da maleducati.
    E poi c'è un altro sopravvissuto di quella battaglia.
    Chi?
    Riflettici, fratello, forse te lo ricorderai.

    Mentre quei pensieri correvano nella mente del Kaguya, lui si sarebbe rivolto ancora all'Hokage: Se ho ben capito, la sua teoria è che i Cremisi hanno fatto scatenare questo odio generazionale.
    Premesso che, personalmente, dei Cremisi, così come di questo Cantha, non mi sono mai molto interessato, perché non direttamente d'impatto con la mia Vendetta, quindi le mie informazioni sono lacunose, devo dirle vedo almeno due leggere forzature nella sua logica.
    Primo: questo Uzumaki, se dal vostro Settimo Hokage, fino al nostro giovane amico qui, non ci sono più stati membri di quel clan da queste parti, ma sono sempre stati a Kumo, come mai la presenza di questo Hagoromo non ha mai sorpreso nessuno? Se ha partecipato alla riunione con la Zanna di allora, ha preparato questi sigilli per i soli accademici e, forse, ha distrutto lui stesso il villaggio, doveva non essere tipo da poco.
    Una persona del genere appare e scompare così? Io sono bravo ad infiltrarmi in un villaggio, o ad uscirne, ma se uso il mio chakra, i sensitivi mi scoprono, se faccio qualcosa per far pesare il mio parere, lascio una traccia.
    Non può essere arrivato il giorno prima della riunione ed essere scomparso il giorno dopo questo Uzumaki. Se era un infiltrato con un ruolo di comando che gli permettesse di fare ciò che dice lei, questo piano di distruggere la Zanna era stato elaborato da parecchio.
    Il ché ci porta al secondo punto: i Cremisi stanno perdendo, eppure hanno il tempo di preparare un piano per piantare il seme della Vendetta fra un piccolo villaggio e quella che sarebbe anche potuta non essere una futura alleanza contro di loro. Tutto questo implica da una parte la certezza di questi Cremisi che sarebbero ritornati, dall'altra, la volontà di rendere quello che lei stesso ha definito una manciata di alleati in una spina nel fianco.
    Qui andiamo oltre livelli di preveggenza che hanno un solo precedente, di mia conoscenza.
    , avrebbe osservato con una smorfia di fastidio il Risorto, nel riferirsi al Profeta.
    Mi capisca: non voglio negarle questa teoria, appunto, la mia conoscenza dei Cremisi è quasi pari a zero, so che hanno a che fare con Kumo e che dovrebbero essere alleati di Taki, ma da quel che mi diceva poc'anzi, sono persino alleati di Iwa, giusto?
    Non so molto delle abilità dei loro ninja, forse hanno profeti capaci quanto il Cane di Hayate, o quanto uno dei clan della Zanna, ma qui arriviamo ad un livello di premeditazione che difficilmente sarà sostenibile senza delle prove.
    Le credo a pieno nel dire che qualcuno vuole mantenere la Zanna nemica dell'Accademia e che Akira Gen, e chiunque ci sia che fa parte della sua fazione, forse agisce per rovinare qualsiasi piano che vada contro questi propositi di vendetta. Lo hanno confessato tanto lo Spadaccino, quanto lo Specchietto.
    E credo pure che facciano parte di questi Cremisi, immagino che anche questo fantomatico Veterano sia un Cremisi, vero?
    E sono d'accordo che c'era qualcosa di strano nella battaglia che ho vissuto, così come Febh le ha detto, ma questa parte finale, questa sua teoria non sono sicuro attecchirebbe così, basandosi solo sul mistero di questo Uzumaki, che senza vere prove, per la Zanna resterebbe un accademico.
    , si fermò un attimo il Kaguya, per dare modo all'altro di soppesare le sue parole, che erano state dette con il tono più conciliante possibile, non voleva essere una critica negativa, ma costruttiva.
    Tu costruttivo? Ma non ci credi nemmeno!
    Zitto, Mostro!

    L'unico suggerimento che posso darle, in questo senso, è di cercare qualche informazione in più su questo Hagemono. Ricordo almeno una persona di quella battaglia che sono abbastanza sicuro sia ancora vivo, o almeno lo era fino ad un cinque anni fa: il nonno di Hoshi, era lì, più giovane, più arzillo, ma indubbiamente era lui la Lama Pazza dei Chikuma. Forse ormai sarà mezzo rimbambito, ma chissà che non ricordi qualcosa di quel Uzumaki? E' un suggerimento, semplicemente questo., avrebbe aggiunto, prima continuare: Relativamente al tempio Hakai, lei ha usato prima un paragone, io, lei e Febh-san saremmo stati un ottimo grimaldello. Ora, lei cerca la pace con la Zanna, l'ho capito, ed è sicuro che non sia colpa dell'Accademia, ma dei Cremisi.
    Veda, però, la cosa dal punto di vista della Zanna: tre shinobi, due accademici ed un nukenin che, i più gentili, definiscono una zona grigia.
    Ma i due accademici sono l'Hokage che è stato visto combattere almeno all'Abete, se non anche in altri luoghi dai ninja della Zanna, mentre di Febh-san sospetto che quanto meno un pò della sua fama potrebbe essere arrivata ed il fatto che sia un Hakai cresciuto ad Oto, potrebbe essere un vantaggio come uno svantaggio.
    Di fatto, il termine grimaldello non è il più bello da usare: non deve pensare ad entrare con la forza, nemmeno lontanamente, è un consiglio.
    Il massimo che dovremmo essere è... olio per i cardini della loro porta, perché riescano ad aprirla, ma deve essere una scelta della Zanna, se lei entra con la forza, con questa poco dimostrabile teoria dei Cremisi che pianificano 40 anni nel futuro, non vedo molta fiducia verso i suoi propositi di pace nemmeno da parte della Muuga.
    , spiegò il Risorto.
    Digli la parte migliore.

    Detto questo, se veramente Febh-san può salvare Michi, sono disposto anche a portarla in volo io stesso fino all'ingresso di questo tempio Hakai combattendo tutti i capi della Zanna, se necessario.
    Anche se, prima cercherò un modo più costruttivo di proporre la cosa: punterò a spiegare alla Muuga la possibilità sia di curare una di loro, sia di far riunire due fratelli, perché Febh-san ha un fratello maggiore ancora vivo, alla Zanna, Daichi.
    L'ho conosciuto dieci anni fa, ad Iwa, ma ai tempi non avevo minimamente idea della cosa, nemmeno conoscevo ancora l'amministratore di Oto, solo in seguito ho ricollegato tutto.
    , avrebbe quindi concluso, attendendo una replica da parte dell'altro.

    Speriamo apprezzi la nostra schiettezza.
    Gli hai sottolineato più volte che tutta la sua ipotesi per rendersi amica la Zanna si basa su una cosa non dimostrabile... non so quanto apprezzerà.
    Sono stato sincero, quello spero lo capisca. Qui parliamo di un livello di pianificazione e preveggenza che difficilmente si può dimostrare.
     
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    La Via per la Zanna


    IV






    Rimase leggermente sorpreso quando Feng disse che non considerava la Zanna una casa, forse aveva frainteso le parole del Mercenario carpendo un attaccamento in realtà inesistente.

    Addirittura?
    Non pensavo, devo essere onesto.
    Prenderei il là riguardo Ame per introdurre un nuovo argomento, ma preferisco andare oltre.


    Scesi sull’amministrazione e assistito ai cambi che l’attivazione della tecnica comportava su Feng commentò con ironia.

    Sai, credo che uno psicologo potrebbe darti una mano con…

    Mimò una bocca aggressiva e zannuta con le mani in riferimento al cambio di voce, certo, non sapeva che ci sarebbe voluto un esercito di psicologi vista la particolare situazione interiore del Kaguya.
    All’interno, e con suo grande dispiacere, potè constatare che Youkai ancora era ben lontano dal tenere a mente tutte le nozioni in mano ad Hitomi, cosa che non potè impedire a raizen di massaggiarsi le tempie tra indice e pollice.

    Youkai… sii gentile.

    Era più una formula per contare fino a dieci che non una vera richiesta.

    Riporta le lattine a posto, nella zona più fredda della cantina ci sono delle bottiglie con un tappo particolare, con l’anello di metallo, porta un paio di quelle che hanno il le decorazioni in rilievo sul vetro.

    Guardò Feng annuendo leggermente, non disse nulla ma nel suo volto si poteva leggere un ammissione di consapevolezza.

    Crescerà, piano piano… spero.

    Ma la scelta di Feng gli evitò di dover tornare indietro come a Raizen di drizzare le orecchie sulla questione dei Kirin. Certo non sapeva come era visto lui dall’esterno considerata la sua esperienza, ma era indubbio che Feng ne avesse una quantità quantomeno uguale alla sua.
    Non avrebbe però esitato sull’argomento, non ancora, era abbastanza selettivo quando si trattava di discutere simili argomenti e li avrebbe affrontati uno per volta.

    Medico?
    Ahahah! No, decisamente no!
    Credevo avessi visto combattere Febh qualche volta.
    Come ti anticipavo non so quanto gli faccia piacere che se ne parli, ma fidati, non c’è da preoccuparsi, non è medico solamente perché esserlo non gli serve


    Si indicò il braccio che aveva perso durante la notte dell’attacco canthiano.

    Avevo un braccio di meno senza il suo intervento.

    Ed in effetti si poteva notare con la dovuta attenzione una cicatrice frastagliata ma piana e poco pronunciata e poco estesa, per quanto quello degli Yakushi fosse praticamente un miracolo in corpi non allenati qualche piccola traccia come quella poteva rimanere.

    Capisco, insomma, dovremmo lavorare con attenzione, gli lasceremo tutto sull’uscio quando sarà, decideranno loro se prenderlo o meno.
    Dopotutto per quanto un alleanza sarebbe non solo motivo di felicità ma anche d’orgoglio per me non la pretendo ne tantomeno mi necessita, l’importante è non uccidersi l’un l’altro senza ragione, non da meno qualcuno tra le loro fila è legato ai draghi e la cosa non mi piace.


    Venne poi il momento della contro-analisi della teoria di Raizen.

    Potresti avere ragione su tutta la linea, Feng… o potrei averla io.
    Non posso dare per certe le mie deduzioni, si basano su ricordi dopotutto e sulla mia innata capacità di sospettare persino del colore del cielo, tu però li hai condivisi ed in un certo modo confermati ora, le deduzioni sono altra questione certo, ma si sa che quel vissuto è un punto di partenza.
    E sottolineo un punto di partenza.
    Non ho mai detto che queste informazioni allo stato attuali fossero in grado di ribaltare la situazione, trovo però che possano mettere la pulce nell’orecchio di qualcuno sufficientemente assennato.
    Ho imparato a non fidarmi delle coincidenze, e per quanto le tue obiezioni possano essere valide le coincidenze restano e seppur ambigue per natura sono più sicure di supposizioni basate su pagine di storia bianche che ci siamo sempre limitati ad accettare.


    Sarebbe poi passato a rispondere puntualmente alle opposizioni del mercenario.

    Comunque, come ti accennavo la mia ricostruzione è basata su ricordi e materiale che sarebbe dovuto essere presente e che invece non c’è, sono informazioni di seconda mano, ha delle solide basi, ma diciamo che le sue ginocchia sono deboli come hai giustamente puntualizzato.
    Per questo adesso faremo qualche buon esercizio di immedesimazione ben condito di supposizioni.


    Prese un sorso di vino, lo assaporò e riprese a parlare.

    I cremisi, Feng, sapevano di tornare, ti dirò di più, sapevano che quella volta non avrebbero vinto, forse ci speravano, ma sapevano che in quella battaglia la profezia non era stata ancora soddisfatta, e non penso sia una profezia da prendere alla leggera,
    I cremisi non sono troppo diversi dai nostri amici ossessionati dall’immortalità, ma la loro storia è più vecchia e la loro profezia lo è altrettanto.
    Quella stupida filastrocca è sempre troppo lunga…
    Cinque volte cento vite forgeranno la sua Carne
    E da Cinque Vite trarrà la sua Saggezza.
    E dalle Cinque Forze trarrà il suo Chakra
    Ed allora la Realtà sarà il suo scudo
    La Vita albergherà nel suo cuore
    Di Chakra splenderanno i suoi occhi
    Lo Spazio sarà il suo promesso
    Ed il Tempo sarà la sua sposa.
    L’ultima battaglia vide scendere in campo il quarto Veterano.
    Ora il quinto è arrivato e la situazione è complessa.
    Assurdamente.
    Il potere che esercita sul tempo gli permette di assicurarsi che il passato scorra nel giusto verso per garantirgli il futuro che desidera, è così che ha forgiato uno dei suoi poteri cantati nella profezia.
    Il primo Veterano era un contemporaneo del fondatore del clan dei Koro.
    Proprio loro gli hanno fornito questa capacità, c’è forse stato un Veterano che non possedeva il potere del tempo e forse ha perso la sua lotta proprio per questo, ma un giorno è entrato in possesso di particolari cristalli, in grado di immagazzinare forze astratte, quasi concetti come quelli che vengono riportati nella profezia.
    Uno di questi cristalli, dopo chissà quale delle sue sconfitte venne riportato indietro nel tempo, dai Koro, in modo da assicurarsi che fin dall’origine il Veterano che sarebbe giunto dopo avesse in mano il potere per garantirsi la capacità di innestare dove necessario la sua vittoria.
    È un cerchio capisci?
    Nel momento in cui il Veterano ha ottenuto quel potere la profezia aveva già iniziato il suo corso, era solo una storia molto lunga che andava avverandosi, di generazione in generazione.
    Ogni volta che si ripete c’è un tassello in più… e ora il puzzle è completo, non so questa immobilità a cosa sia dovuta, probabilmente il fatto che io gli ho sottratto il chakra lo invalida più del dovuto e così sarà fino a che non troverà una soluzione, non sarà facile rappresentando la pietra una parte della sua essenza, ma ci riuscirà, i mezzi non gli mancano.
    E queste non sono supposizioni, durante l’ultimo scontro che gli accademici hanno avuto contro di lui, in un luogo che pareva essere una bolla tra le pieghe del tempo Itai ha potuto vedere di persona queste cose, condividendo col Veterano più di quanto avrebbe voluto.


    Un altro sorso.

    Per queste ragioni dico che qui non si tratta di profezie, ma di un percorso costruito nel tempo grazie al suo potere che l’ha reso indipendente da qualsiasi fattore esterno… si potrebbe dire che si è autogenerato.

    Un termine che sicuramente richiamava a entità fin troppo alte ma che ben rappresentava quella minaccia dai contorni così incerti.

    Ma questa è una conferma marginale se non per farci capire quanto i cremisi siano viscidi, non so come Hagemono si fosse infiltrato, ma la nomea degli Uzumaki non è cosa da poco alla Foglia e può rendere la vita molto facile quando le guerre che stai combattendo durano così a lungo e ti danno il tempo di scalare, soprattutto se ti porti dietro conoscenze perdute di un certo livello, sei un Kaguya, quindi immagino conoscerai qualcosa di Kiri, negheresti una possibilità a qualcuno che ti riporta una delle sette spade originarie e la mette al tuo servizio?
    E quanto a lungo sospetteresti se i suoi risultati continuano a essere ineccepibili?
    Senza contare che la nostra foglia ha quella spirale proprio perché erano nostri alleati, e fino a quando un Uzumaki non aiutò a sfondare le porte di Oto non sapevamo fossero in combutta con i cremisi.
    Di certo con questi presupposti ad un tipo simile non chiedi di mostrarti le sue credenziali, lo accogli e speri che tiri fuori dal cappello uno dei suoi spaventosi sigilli in grado di dividere in due l'essenza di un demone.


    Guardò il mercenario sottecchi, lasciando intendere che trovava la cosa assai semplice.

    Informazioni dirette su di lui non se ne trovano, infatti i miei obiettivi erano proprio eventuali vecchiacci ancora in vita.
    Credo che se da qualche parte dobbiamo iniziare sia proprio da loro, so di questo Lama Pazza, insieme ad Ogen potrebbero essere due buoni punti di inizio.
    I ninja che riescono ad invecchiare non sono troppi.


    Avrebbe anche voluto riportare quelle informazioni trovate nei vecchi sotterranei della radice, ma ne sapeva ancora troppo poco, per quanto chi avesse rintracciato gli spostamenti degli Uzumaki fosse esterno al villaggio, o quantomeno al potere costituito, potesse rendere l’informazione più gradita alla Zanna lui non sapeva con chi aveva a che fare, quindi avrebbe lasciato ad un secondo momento i viaggi degli Uzumaki, nonostante fossero stati uno dei primi indizi a farlo dubitare sull’operato di Hagemono.

    No no, ho detto grimaldello apposta Feng, è uno strumento di fino per aprire una serratura senza romperla, voglio essere cauto, a costo di fare un passo indietro io stesso.
    E non è un caso che io mi stia confrontando in merito con te, sono consapevole della mia eccessiva intraprendenza.


    Dovette poi riflettere sul punto che riguardava la Zanna, agli effetti una forza tutto sommato piccola come lo era il villaggio di reietti era complesso che potesse realmente essere una minaccia.

    Beh, ci sono da fare comunque delle considerazioni, potrebbe non essere una grande minaccia, ma evidentemente per loro nasconde grandi problemi, nella Zanna avevamo trovato un grande alleato ai suoi tempi, e sai anche tu che anche grazie a loro la battaglia è stata vinta, saranno pochi, ma non sono sicuramente da sottovalutare.
    Inoltre un problema di queste dimensioni permette di non scatenare indagini immediate, è stata comunque una vittoria, dopo una lunga battaglia spenderesti davvero ulteriori energie sopra?
    Questa disattenzione è propria dell’accademia, su questo chiunque concorderebbe, ma il vile tradimento no… quando dici di essere uno dei buoni fai anche il buono, ammenochè tu non sia davvero un grande stronzo, e so che l’accademia non è un impero di deviati, non ancora.
    Mentre la Zanna di che doveva dubitare?
    La loro fiducia già scarseggiava, dopo si sono ritirati a leccarsi le ferite, con un simile episodio a riaccendere l’odio che provano per l’accademia a che pro domandarsi se fossero o meno traditori?
    Loro riesco a capirli, vedi, dal loro punto di vista la logica non fa una piega, e dal mio in quanto accademico che le cose non tornano.
    E il dubbio è il nostro vantaggio, Hagemono prima e Akira adesso, non sono da considerare eventi casuali, mostrano una costante attenzione verso questo contrasto, magari addirittura per far fare all'accademia il lavoro sporco.
    Se un tempo il binario moriva in assenza di individui da poter interrogare ora non è più così, e abbiamo una conoscenza superiore che ad esempio potrebbe chiarirci la funzione di quei cubi e se non bastassero persone da interrogare, con le buone… o con le cattive.
    Almeno una persona interessata ai passi di questo Uzumaki c’è.


    Disse alludendo all’unica persona con i capelli rossi in quella stanza.

    Mi hai però consigliato questa Lama Pazza come se non fossi interessato alla cosa, sicuro di volerne restare fuori?

    Si voltò poi verso Youkai, questa volta senza alcun particolare cipiglio, ma anzi, con la stessa aria seria con cui stava parlando con Feng.

    Potrebbe non essere così semplice Youkai.
    Se accettassero però non mi porrei di sicuro dei problemi, ma tu sei in grado di fare una cosa simile?


    Sapeva quasi per certo che la risposta era negativa, ma non la aspettò, più che altro per non esporlo alla vergogna di doverla dare.

    Incertezze in questi casi andrebbero oltre il deleterio, se però hai confidenza nelle tue capacità non vedo perché no, sicuramente potrebbe essere d’aiuto, ma anche la carne è importante, l’anima non deve essere solo essere bloccata, anche il corpo deve mantenersi intatto.
    Non credo tu parta da zero, ma sicuramente hai bisogno di un po' di pratica, e io potrei aiutarti.


    Con un po' di immaginazione Youkai sapeva che Raizen si riferiva ai suoi cloni.

    Bene dunque, se non altro sappiamo che andremo in tre alla Zanna, vedremo anche come agire sul momento, non sembra che io sia una figura del tutto sgradita alla Muuga, e potrei riuscire quantomeno a rivolgerle la parola senza la certezza di sprecare fiato, per cui… qualcosa credo che si possa fare.
    Ma le altre Zanne… forse per il momento dovrebbero rimanerne all’oscuro, e a seconda di quanto il villaggio è conservatore alla Muuga potrebbe servire protezione, hai mai pensato ad un ruolo simile per te?
    Con qualche buona leva potresti stabilizzare lì la tua presenza, rafforzando sia la tua che la mia, ovvio che si parla sempre per supposizioni, ma forse può funzionare.


    Iwa era stata nominata più volte, quella landa pietrosa era al centro di troppe vicende per non essere uno dei punti centrali di quell’incontro.

    Lo incontrasti ad Iwa quindi.
    È la seconda volta che la citi, sembra che tu ci sia inciampato spesso.
    Io non ne ho una conoscenza approfondita, ho avuto modo di conoscere qualcosa sui Koro, ma il resto delle informazioni su quella terra sono abbastanza diluite.
    Dei Kirin ad esempio ho saputo solo recentissimamente che sono legati all’uomo del pilastro, di cui ho avuto modo di sconfiggere un aspetto, ma sulla loro storia più antica mi fermo alla paternità delle armi ed all’alleanza con i cremisi.
    La roccia degli spiriti in particolar modo ha visto due miei ninja confrontarsi con residuati bellici della guerra con i cremisi su quel fronte, residuato bellico che recentemente ha assunto un valore strategico non da poco per la lotta contro il Veterano.
    Purtroppo però non ho contatti utili nella zona, tu?


    Aveva soltanto dato un accenno di ciò che sapeva su quelle terre, ma avendo parlato a sufficienza[tradotto: non è che raizen non voglia parlare, ma sto post era già gigante così XD]< reputò che fosse il caso passare la mano, riprendendo in caso dopo che Feng si fosse espresso sulla Zanna.


    Edited by F e n i x - 14/7/2021, 20:11
     
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    Volontà di Fuoco


    IV



    Raccolto in malo modo da Raizen, Youkai non protestò troppo per quello scomodo passaggio... almeno fino a che non vide la trasformazione di Feng. Lo sguardo gli si illuminò, osservandolo a bocca aperta. Mister Kaguya è fantastico! Lo adulò, ignorando il rischio di essere lanciato giù dall'Hokage per pura gelosia. Una scrollata gli avrebbe fatto sfuggire un gridolino acuto, balbettando incerto. E t-tu sei un... un bravo camminatore di scale invisibili. Sentenziò, con un grosso sorriso stampato in volto.

    Ma presto ebbe lui stesso il suo momento per brillare. Più o meno. Di certo sembrava fierissimo della sua presentazione dei vini, e forse persino impaziente di poterne assaggiare un po', Hokage permettendo. Dopo aver annuito solenne alla scelta del Kaguya (ed essersi forse risparmiato una pedata da Raizen), versò il vino in un calice posato sul tavolino, invitando l'ospite a goderselo con un piccolo inchino. Incrociò poi lo sguardo con la Volpe, accennando il riempimento di un secondo bicchiere, già posato sul tavolo. Con tutta probabilità, lo sguardo più che eloquente lo avrebbe fatto ritirare, portandosi dietro le bottiglie non scelte, e tornando con l'aria di un teenager deluso ed una lattina di soda in mano, che dopo un paio di tintinnìì sarebbe finalmente riuscito ad aprire, bevendosela nella sua poltroncina. Senza zucchero. Ancora si domandava del perchè tutte le bevande frizzantine dell'Amministrazione erano prive di zucchero. La questione Kirin sembrava un ulteriore segreto che Youkai era impaziente di scoprire. Oh. Eppure sembrano così belli! La proposta lo fece nuovamente voltare verso l'Hokage, fremendo. Seppur si sforzava di tenere i denti stretti, Raizen (e pure Feng) avrebbe potuto facilmente leggervi un "per favore". Sembrava impaziente di passare una giornata con il suo nuovo amico, ed imparare tutti i segreti per essere bello e fico quanto il bel Kaguya.

    E poi i discorsi tornarono sulla Zanna. Sapeva poco di quel villaggio, aveva visto un paio dei loro abitanti all'Abete, senza interagirci realmente, e sapeva quanto male vedessero gli accademici. Feng sembrava avesse un vantaggio da quel punto di vista, essendo un mercenario, ma pareva che anche lui avesse le sue rogne. Ed un certo Akira aveva persino messo una taglia sulla sua testa. Raizen invece spiegò di come Febh avrebbe potuto aiutare la sua amica. Per quanto il rosso non fosse stato presente nel momento fatidico, ricordava di aver visto l'Hokage in pessime condizioni, senza un braccio, solo per ritrovarlo come nuovo la sera stessa, al funerale del Damiyo. Venne preso alla sprovvista quando il Kaguya portò l'attenzione su di lui riguardo la buffa creatura specchio. A-Ah! Beh, ho fatto rapporto al signor Raizen ai tempi... Il lavoro di squadra aveva aiutato molto. Combatterlo da soli dev'essere più complesso. Il suo maggiore interesse era di renderlo inoffensivo, più che distruggerlo.

    La profezia e la minaccia del Veterano non lo scossero tanto quanto il mistero che avvolgeva questo Hagemono, terrorizzato dall'idea che potesse macchiare il nome del clan. E non solo, non gli andava a genio che l'Accademia potesse aver deciso di sacrificare non solo un intero villaggio di persone, ma anche i loro alleati esterni. Nessuno di loro trovava sensato un tradimento simile, e Youkai non voleva credere che non solo un accademico, ma anche un appartenente del suo stesso clan potesse volontariamente voler sacrificare così tante persone... senza un reale motivo. Poteva salvarle tutte, ma la decisione era stata specificatamente di non includerli, per chissà quale motivo. Fremeva dalla voglia di andare a Kumo, di chiedere direttamente a loro, come se avesse il diritto di sapere, come se gli dovessero qualcosa. Voleva almeno proporre di poter indagare, ma come? Cercare questo Hagemono in persona sarebbe stato difficile, aveva certamente cambiato nome da allora e probabilmente anche volto. Se era sparito così dal nulla, non voleva di certo farsi trovare. Fo-Forse... Balbettò, incerto. Non gli piaceva intromettersi nei discorsi troppo importanti, soprattutto perchè spesso e volentieri non aveva cose intelligenti da dire. ...Se è scomparso così dal nulla, ma-magari era in realtà ostaggio di qualcuno, in qualche modo. Si stropicciò la maglietta, visibilmente a disagio per il suo intervento. N-Noi Uzumaki siamo bravi con i sigilli. Io non ancora, m-ma... Uno come lui a-avrebbe potuto almeno creare un sigillo d'emergenza per proteggere i loro alleati. O il villaggio! Se tutti avevano un teletrasporto, di certo sapevano della frana! Qui-Quindi non aveva senso... Borbottò, ormai senza più idee. Ma-Magari qualcuno lo controllava mentalmente!! Esclamò, speranzoso. Era l'unico possibile appiglio per sperare che tutto sommato Hagemono fosse una brava persona.

    Feng però sembrava avere un punto di partenza per provare a ritrovare questa persona. Youkai aprì bocca, trattenendo poi il fiato per evitare di gridare e attendendo il permesso della Volpe per parlare. Vo-Voglio partecipare alle indagini! non poteva di certo aspettarsi il contrario. Di certo sarebbe stato molto più facile far infiltrare un Uzumaki tra i cremisi rispetto a chiunque altro, qualora fosse arrivato il momento. Raizen tuttavia non sembrava contrario all'idea.

    Quando arrivò a proporsi per aiutare a salvare Michi, l'Hokage lo mise alle strette con una domanda ovvia. Youkai si strofinò le mani nervoso, visibilmente incerto. Annuì con gioia quando si propose di aiutarlo, sfruttando i suoi cloni come cavie. Mi eserciterò giorno e notte! Non partiremo finchè il risultato non sarà perfetto! Se anche il Kaguya avesse avuto dei dubbi a riguardo, avrebbe potuto vedere nel suo sguardo un'incredibile volontà nel voler salvare colei che, per lui, era solamente una sconosciuta. Il mercenario ancora non conosceva del tutto il giovane Uzumaki, e forse anche dopo aver sentito le sue ragioni non sarebbe riuscito a capirle appieno. Dopotutto la loro natura era quasi opposta, o almeno con obiettivi opposti. Uno era per la Vendetta cieca, senza scappatoie o compromessi, l'altro per il perdono assoluto, e la volontà di salvare forse anche il peggiore dei suoi nemici da morte certa. Se non altro, per Michi entrambi sembravano sulla stessa lunghezza d'onda.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Storie di Iwa


    E proposte per Iwa



    Alla sorpresa dell'Hokage, sul suo ritenere Ame casa propria, il Risorto fece spallucce: Non sempre si sceglie la propria casa, se non quando scopre di trovarsi bene in un posto, o con altri, ritengo.
    Ame, considerando l'assenza di moralità che spesso include anche un assenza di pregiudizi e di intromissioni nei propri affari, non è poi così male: ci sono arrivato per necessità, la prima volta, ci sono rimasto perché non mi dispiace.
    , rispose tagliando lì la discussione sulla "casa".

    Al contrario di ciò che pensano i più.
    Che posso dire, fratello? Tanto il Mikawa, quanto lo Spadaccino di Kiri pensano che a noi importi essere al comando.
    Quando invece stiamo ad Ame solo per la Locandiera.
    Tendora sa fare molto bene il suo lavoro.
    Ossicino, avendoti già ucciso una locandiera un ventennio fa, direi che tu hai un problema, una perversione quasi! AHAHAHAHAHAH!!!!
    Stai zitto, Mostro.

    Il terzetto, comunque, dopo le prime battute, si spostò verso un'altra zona del villaggio, permettendo al Kaguya di mostrare tutta la magnificenza degli Hai Urami a cui il giovane Uzumaki rispose nel modo corretto.

    Si vede che hai gusto e consapevolezza, ragazzo!


    Siamo fantastici, dici bene!



    Raizen, una volta al suolo, fu meno generoso di complimenti, con il suo commento sullo psicologo.
    Montagna-san, lei, da ciò che ricordo, ha una creatura zannuta dentro di se, qui dentro nessuno di noi ha zanne, allo più qualche becco., replicò semplicemente, indicandosi la testa.

    Certe volte questo Hokage è una delusione, al contrario del suo giovane shinobi.
    Perché ritiene che ci serva uno psicologo? Spesso lo ritengo anche io.
    Lo psicologo sarebbe uno spreco del nostro tempo! E comunque mi riferisco alla inadatta reazione.
    Cioé?
    Adulazione e Giubilio, dinanzi alla manifestazione degli Hai Urami è la reazione corretta!
    Esatto! Come ha fatto il ragazzino!
    Egocentriche coscienze Kaguya... e parlando di becchi...
    Pennuto, io di certo non ho delle zanne e nemmeno le animelle di cenere.
    In effetti è vero.

    L'Hokage parve leggermente "deluso" dalle descrizioni che Youkai dava delle bottiglie, mentre il Risorto le trovava quasi divertenti, poi quando il ragazzino, dopo avergli porto il bicchiere di vino, parve quasi intenzionato a chiederne uno per se al Kage della Foglia, anche il Kaguya alzò lo sguardo verso Raizen, sorridendo e facendo un cenno affermativo con la testa, seppur alle spalle dell'Uzumaki, cercando di non mostrare al ragazzino che lui era favorevole alla cosa.

    Quanti anni avrà? Sarà pure ora che lo faccia ubriacare!
    Certe volte dimentico che sei quello che usava coccodrilli come balie per i suoi neonati.
    Lo dici come se fosse una brutta cosa, Fratello.
    E sei anche quello che regalò sonagli di ossa e culle di ossa ai figli appena nati.
    Taeko ricordò che non ne fu molto felice...
    Chissà come mai?
    Sarebbe sarcasmo questo, Mostro?
    AHAHAHAHAHAHAHAH!!!!

    Il discorso, dopo la piccola parentesi, passò a Febh Yakushi ed a quelle che sembravano essere delle strane doti curative, di cui Raizen accennò, mostrando una cicatrice e parlando di un "braccio in meno".
    Ho combattuto assieme a Febh-san contro lo Yonbi, ai tempi, per il Mikawa; poi quella volta che avevamo a che fare con quella presunta divinità omicida, gli ho anche visto assoggettare il Re dei Kirin... e scatenare un esercito di struzzi. So che evoca lucertole e le sue doti di controllo del chakra hanno una potenza spaventosa, me lo ricordo, ma ammetto di non avergli mai visto curare qualche ferita, però, è Febh-san, ben poche cose di lui mi sorprenderebbero, specie dopo aver scoperto che è un Hakai., ammise il Kaguya.
    Seppur, come disse proprio Michi anni fa a Daichi, gli Hakai e le arti mediche sono due mondi opposti.
    E' una parafrasi, ma sempre valida.

    Dall'amministratore di Oto, poi, si tornò alle teorie dell'Hokage sulla Zanna ed alle sue spiegazioni, che puntavano tutto sui Cremisi e che portarono l'altro a recitare una qualche strana profezia.
    Che diavolo è sta cosa?
    Fratello, una profezia che non ti interessa?
    Le uniche profezie che mi interessano hanno a che fare con la mia Vendetta.
    Quindi qui, cinque per cinque, ce ne freghiamo?
    Mai fregato niente dei Cremisi, di certo non inizio oggi.

    Il discorso divenne ancora più assurdo quando l'Hokage spiegò che questo "Veterano", o meglio i "veterani" non solo erano alleati dei Koro di Iwa, ma riuscivano a dominare il tempo perché le cose andassero nel loro senso.
    Oh certo, buttiamoci in mezzo anche Itai in tutta questa storia inverosimile.
    Perché tanto astio verso il tuo successore?
    Punto uno: Itai, come Kensei, è a malapena un supplente, non riconosco...
    Mizukage dopo di te, lo sappiamo. Vai al punto due.
    Che tutta questa storia è una stronzata! Come le profezie di capelli verdi dimostrano!
    SCUSA??? L'ossessionato dalle profezie dice che sono stronzate?

    Probabilmente anche Raizen avrebbe notato gli occhi del Risorto che si alzavano al cielo, mentre lui parlava sorseggiando vino ed esponendo tutte le sue informazioni sui Cremisi e su questo "veterano", ma non poteva sapere che più che per ciò che lui diceva, era per il discorso nella sua testa tale reazione.
    Quando poi fece l'accenno a chi riportava una delle Sette Spade, come paragone per l'Uzumaki misterioso, il Risorto non poté che dare un accenno concorde a quelle parole: in fondo, lui stesso aveva cercato di rendere Hoshi un eroe di Kiri, riportandogli la spada che usava Akira Hozuki, così da aiutare l'altro a diventare più facilmente Kazekage, ai tempi.
    Quindi, o tu, o questi Cremisi, avete poca fantasia.
    Poveri Cremisi, direi, non hanno fantasia.
    Ti rendi conto che hanno usato il loro Uzumaki prima persino che tu, Ossicino, nascessi?
    Non cambia niente, Mostro.

    Intanto il discorso di Raizen andava verso i fatti e, in effetti, i fatti volevano l'Accademia come cattiva, come colpevole di tutto il massacro, perché nessuno aveva salvato quella gente e fu allora che Youkai, prima che il Kaguya potesse dire la sua, introdusse un particolare importante, in mezzo alle sue innocenti scuse per quello che sembrava un individuo del suo clan.

    Fu da lì che il Risorto si mise in mezzo nella discussione.

    Montagna-san, il ragazzo dice una cosa intelligente: se questi sigilli erano stati impressi sulle persone, o anche solo se c'era un modo per selezionare chi spostare e chi no, la gente dell'Alleanza che, al sicuro, all'improvviso, si trova senza una parte dei propri compagni lì vicino che fa? Certo, sul momento sono più che altro felici di aver salvato la pelle, ma poi qualcuno deve esserselo chiesto... sa una cosa del tipo "Ma dov'è finito quello che si divideva in pipistrelli? E quello che lanciava le spade? O il ragazzino che con il suo cane hanno affrontato il Jinchuuriki?", fece una pausa il Risorto per dare tempo a Raizen di realizzare un particolare.
    Perché che questo Uzumaki fosse volutamente o meno un assassino, scusami per la franchezza, Youkai-san, il fatto che nessuno abbiamo mai cercato di capire cos'era successo alla Zanna, o che la cosa sia stata zittita, dà comunque una parte di colpa all'Accademia. Sconfitti i Cremisi chi se ne frega della montagna che cade in testa ad un intero villaggio?Colpevoli o meno, nessuno fa una bella figura, per quello suggerivo di chiedere a chi è ancora vivo: qualcuno deve aver reagito alla vista di quei fatti, qualcosa deve essere successo da questo lato della verità accademica., concluse, sorseggiando del vino.

    Relativamente alla filastrocca di cinquanta spose per cinque veterani, o quello che era, c'è un'altra cosa, che prima non ho detto, non sapendo di tutta questa storiella del governare gli eventi: Akira non era l'unico al servizio dei Cremisi, ho scoperto che anche un culto religioso diffusosi alla Zanna era al servizio dei Cremisi, in qualche modo, i Sekai.
    Ma non ho piene informazioni su di loro, solo una voce, dettami, addirittura, da un nemico.
    , aggiunse.

    O più che altro, non ti interessava.
    Cavilli, fratello, cavilli.

    Quindi sì, se tutta questa storiella della bolla temporale, di questo Veterano, di cui parla, fosse vera, ed in fondo viviamo in un mondo di immortali, di non morti, di animali di chakra imprigionati nel corpo di shinobi e di tante altre follie, quindi non è nemmeno così assurdo... se tutto questo fosse vero, a quanto pare i Cremisi preferiscono che la Zanna sia nemico dell'Accademia.
    Ora, però, mi permetta un attimo di demitizzare questa profezia di cinque occhi su cinque sassi, su cinquanta corpi.
    C'è una cosa che nemmeno il Cane di Hayate può negare: una profezia non implica onniscienza, o certezza.
    Il pomposo bastardo dai Capelli Verdi cerca sempre di uccidere gli altri profeti, sa perché? Perché non interrompano la sua visione degli eventi con le loro, perché una profezia vada in un determinato modo, si deve avere più di mera fede, si deve darle le giuste spinte.
    Quindi questo potente essere autogenerato potrà anche muovere lo spazio ed il tempo, ma se non sa tutto ciò che avviene ovunque, la sua visione del mondo è valida quanto quella del cane dai capelli verdi, o della mia conoscente alla Zanna.
    Ma se è così onnipotente ed onnisciente, allora a breve un meteorite ci colpirà e ci impedirà di andare avanti con le nostre chiacchiere, se davvero potremmo risolvere i problemi fra Accademia e Zanna.
    , a quel punto il Kaguya si fermò ad osservare il vino nel suo bicchiere.

    Dopo qualche secondo riprese, Niente meteoriti... questo onnipotente autogenerato veterano deve non considerare così importante questo fattore esterno., valutò con una risata, E lo fanno in tanti con me.

    Vanitoso ammasso di ego ed ossa.

    Tornando a parlare della Zanna, che mi interessa più di questi Cremisi: sono disponibile a ricercare informazioni da Lama Pazza, ovviamente, ma ammetto che questa storia non me la aspettavo, rispetto ad altre per cui ero venuto qui da lei, semplicemente, per questo la titubanza iniziale.
    E, soprattutto, tutto va un pò in secondo piano, rispetto alla salute della persona di cui mi preme, per cui Febh-san potrebbe aiutare.
    , spiegò il Risorto, prima che Youkai proponesse qualcosa e, appunto, Raizen gli rispondesse.

    Inizialmente il Risorto non parve capire a pieno, malgrado l'udito per seguire quello che diceva il ragazzino non gli mancasse, però quando la Montagna prese sul serio le parole dell'Uzumaki, il Kaguya s'intromise nel discorso: Scusate, che intendete con mettere in stallo l'anima? E salvare anima e corpo? Michi preferirei salvarla per intero. Dubito che lei stessa gradirebbe una soluzione diversa, tra l'altro., ipotizzò perplesso e con troppe poche informazioni per dare altri pareri a riguardo, prima di ascoltare le successive parole dell'Hokage sul viaggio per tre fino alla Zanna.

    Le altre Zanne all'oscuro del suo arrivo? Sta ancora valutando male il nostro potere lì in mezzo.
    Però non ha tutti i torti, non siamo nemmeno certi del punto di vista dello Shoga, per quanto lo Yonga è un uomo d'onore di certo.
    Non c'è un Niiga, ma hanno il tuo amicone e lui...
    Kazuhiro non deve minimamente entrare negli interessi di qualsivoglia Kage, o altri!

    Per un attimo il Kaguya strinse la mascella al pensiero della possibile reazione Sanga, che era chiaramente avverso all'Accademia, poi riprese il controllo e rispose alla domanda dell'Hokage: Prendere il ruolo di Akira Gen, per poi proporre alla Muuga di incontrare uno dei capi dell'Accademia? Posso dire che non mi sembra la strategia più salutare, nemmeno per la mia, di salute. Ma, se l'Abete, e le parole del suddetto traditore, hanno dimostrato qualcosa, è che Kasumi-dono non è l'unica per una politica più pacata. Come mi disse quel cane nel momento in cui mi attaccò, io sostenevo qualcuno della stessa fazione della Muuga e, in più, credo che almeno una delle altre Zanne sia altrettanto ragionevole.
    La vera questione, però, è sempre quella di come ci si presenta: arrivare di nascosto, invitare in segreto la Muuga a parlare con lei, come se sia un crimine, non aiuterà la sua teoria dei Cremisi che controllano il tempo e gli eventi, malgrado Akira, lo Specchietto ed i Sekai.
    Se vuole il mio parere: dovrei dirglielo schiettamente che vuole avere un'udienza con la Muuga in un luogo più neutrale come può essere nelle prossimità di questo tempio di interesse per Febh-san, dove porterò Michi, costi quel che costi, per essere curata.
    , avrebbe comunque lasciato a Raizen modo di obiettare a questa sua strategia d'azione, prima che l'altro cambiasse argomento.

    Ed il nuovo argomento fu Iwa, con tanto di Kirin e questo "Uomo del Pilastro", tutte informazioni per cui il Kaguya, in effetti, era arrivato fin lì, per avere dettagli che gli mancavano per una visione d'insieme su questi Aspetti e per proporre un piano d'azione.
    E l'Hokage stava chiedendo informazioni a lui.
    L'ha fatto davvero?
    Pensavo che solo il ragazzino potesse essere così ingenuo da chiedergli di parlare a ruota libera.

    Volete davvero che vi parli di Iwa? Va bene, mettetevi comodi, potrebbe essere un discorso lungo., rispose il Risorto con un grosso sorriso.
    Fenici Immortali, ora chi lo tiene più?

    Io non sono semplicemente inciampato ad Iwa: la mia storia inizia da lì, Hokage-san.
    Si ricorda quando ci incontrammo per la prima volta, a Villa Yakushi? Le dissi di aver assistito al risveglio dell'Oni alla Roccia degli Spiriti.
    Dieci anni fa ero ad Iwa, appunto, e lì tutto il mio percorso ha avuto inizio.
    Ai tempi ero un mercenario un pò spiantato, fatto sta, avevo chiesto riparo ad una mia conoscenza, intima conoscenza, un'esperta di Fuuinjutsu, che, credo, sia originaria del Paese del Fuoco.
    Fu per puro caso, però, che mentre ero in cerca di opportunità, incontrai un Hayate: fu nella capitale di Iwa che per la prima volta seppi dei Cani al servizio del Tamasizu, affrontai la Magnanimità di Hayate, l'uomo delle Bolle che avete incontrato all'Abete, e durante quella battaglia, per la prima volta, mi alleai con la Zanna, perché Hayate era un nemico comune, poiché stava rubando qualcosa che la Zanna doveva proteggere, ed io, di mio, volevo solo uccidere chi usava il nome di quel vile falso lupo.
    Ciò che scoprii a poco a poco fu che, ad Iwa, c'erano tre grosse famiglie mafiose, Kani, Kusa e Kiku, nomi che, come forse saprà, coincidono con i clan che tremila anni fa avevano aiutato i Koro. A quanto pare, millenni fa, persero le loro arti ninja e da allora si erano evoluti in mafiosi.
    Questi mafiosi avevano tre tesori ed ogni clan ne custodiva uno solo, peccato che proprio dieci anni fa, qualcosa si mosse: da una parte c'erano gli Hayate che con quel cane dai capelli verdi, guidavano le azioni dello Tsuchikage e volevano per loro i tre Tesori, dall'altra c'era la Zanna con me in loro aiuto, che doveva custodirne uno specifico.
    Così, noi da una parte aiutavamo i Kani, mentre gli Hayate sembrava che stessero dalla parte dei Kusa, ai tempi sembrava una questione di famiglie magiore e shinobi.
    Fu nel susseguirsi degli eventi che scoprii che c'erano ben due Hayate lì: l'uomo delle Bolle ed il buffone dai capelli verdi, che era il braccio destro dello Tsuchikage, persona non proprio squisita, tra l'altro, e proprio il Profeta, seguendo chissà quale idea, aveva convinto lo Tsuchikage di puntare all'Oni nascosto sotto la Roccia degli Spiriti. O almeno questo ho pensato per molto tempo.
    Lo Tsuchikage, di certo, voleva controllare l'Arma di Iwa, mentre i cagnolini fanatici volevano distruggerla, come tutte le altre, ed i tre Tesori erano l'unico strumento per poter raggiungere dov'era sigillata.
    Peccato che c'era anche qualcun altro che non sapevano si fosse mosso, questo vostro Uomo del Pilastro: lui aveva già liberato l'Oni, che si fece trovare bello sveglio e reattivo quando, assieme alla Zanna eravamo lì a combattere lo Tsuchikage ed alleati alla Roccia degli Spiriti.

    Fu così che, dopo essere sopravvissuti all'Arma di Iwa, dieci anni fa, lasciai Iwa per dirigermi ad Ame con qualche conoscenza nel Paese della Terra ed aver legato per la prima volta con tre ninja della Zanna, fra cui, appunto, il fratello di Febh-san, anche se, allora, non ne avevo idea.
    Ai tempi, inoltre, non sapevo niente dell'uomo del Pilastro e della piena verità dei fatti.
    , spiegò il Kaguya, finendo il vino, prima di riprendere.
    Circa quattro anni fa, sono tornato ad Iwa, per aiutare Hoshikuzu in una sua missione, assieme a Febh-san.
    Partivamo da una piccola traccia per una cosa necessaria al Rosso, informazioni su un mostro che era legato alle virtù di volo degli oggetti, ma poi abbiamo scoperto un'isola volante e, cosa interessante, il Re dei Kirin che non voleva che nessuno sapesse di quel luogo.
    In qualche modo, in tutto quel caos, pensò bene di fare la sua comparsa anche il Flagello, che non so di preciso che stesse cercando, ma suppongo, come spesso gli accade, solo un pò di attenzioni.
    La cosa importante fu, però, che durante quella missione scoprii alcune cose: prima cosa, i Kani avevano riottenuto le loro abilità ninja, sigillate da tremila anni, e non solo loro, anche gli altri due clan, tutto grazie ad un misterioso Maestro, per cui anche la mia conoscente esperta di fuuinjutsu lavorava, di quando in quando.
    Altra cosa importante, il Re dei Kirin ci diede delle informazioni: a quanto pare, i Kirin in qualche modo sono legati al Flagello, ma sono anche legati agli Hyuga e definì il Flagello il risultato di una scelta scellerata, messa in moto dalle azioni del cane dai capelli verdi, il ché combacia con quanto scoprii tempo prima per bocca di NuwaFuji. In qualche modo Jeral è legato agli Hyuga ed ad una qualche scelta fatta da uno di loro.
    Ma cosa più importante, il Re dei Kirin voleva tenere nascosto un Secolo della storia, un periodo che, cronologicamente, è stato di poco precedente alla Guerra delle Armi di Iwa.
    In quel secolo c'era una sorta di Tiranno, o Stregone, che governava il Paese della Terra e nazioni limitrofe, tale tiranno si faceva chiamare Enuo e si poteva fondere con le persone, in tal modo prese il controllo del potere dei Kirin, che non mi è molto chiaro di per se, ma sembra legato alla fortuna. Questo Enuo era un Aspetto del Dominio.
    Ci vollero i tre Guerrieri, dopo un secolo e passa, Tian, Pangu e NuwaFuji, per sconfiggerlo e scacciarlo, oltre che per disattivare un altro Aspetto, l'Arbitro.
    Ed indovinate un pò? Millenni dopo, il Flagello era nella sala del trono di Enuo, quando arrivammo sull'isola volante, ed aveva liberato questo Arbitro, mentre noi scoprimmo che Enuo era un gigantesco essere viola con i tentacoli che stava nella schiena di un monaco alleato dei clan mafiosi, ora diventati ninja di Iwa.
    Ed Enuo era anche il Maestro per cui lavoravano un pò tutti gli altri presenti quel giorno nella sala del trono.
    Ora, Hokage-san, potrà immaginare che, con il Flagello, due Aspetti, quattro servitori di Enuo, più me e Hoshi, dire che ci fu del caos è riduttivo, anzi fu un peccato che Febh era rimasto indietro a picchiare il Re dei Kirin, se no chissà quanto sarebbe rimasto dopo il nostro passaggio.
    Ad ogni modo, la festa finì con Jeral che scappava, da quel vanesio codardo che combatte solo quando è certo dei suoi vantaggi, mentre Hoshi riportò una strana ferita comportamentale, per così dire, ed io rimanevo incastrato nelle mie stesse ossa, nel tentativo di bloccare l'Arbitro. Spiacevole questo Dominio, devo dire.

    Tutti gli shinobi di Iwa e l'esperta di Fuuinjutsu, erano andati via con Enuo, che ci considerava un pò insulsi a suo confronto.
    Noi avevamo, però, un prigioniero, che lasciammo al Kirin, uno dei ninja del clan Kusa, che ci disse la verità sul risveglio dell'Oni.
    Il Maestro era andato dai tre clan e li aveva convinti ad usare i Tesori per liberare l'Arma, poi con l'aiuto dell'esperta di Fuuinjutsu aveva fatto perdere a tutti loro la memoria, temporaneamente, per poi ridargli i loro poteri ninja, assieme ai ricordi, una volta che lo Tsuchikage avesse creduto di aver lui liberato l'Oni.
    , si interruppe di nuovo il Kaguya, lasciando tempo agli altri due di ricollegare tutti i punti di quel racconto. [Nota]Piccole note personali:
    1) La spiegazione dei fatti effettiva, il Re dei Kirin l'ha data a Febh, ma considerando la natura del mio pg, ho dato per scontato che prima di andarsene avesse chiesto le medesime informazioni.
    2) Quelle su Jeral sono dovute al dialogo a metà giocata (4° pagina) + quelle alla giocata del Kappa
    3) Sul Kusa, in effetti, non abbiamo specificato che fine avesse fatto, ho ipotizzato di lasciarlo lì


    Questo per dirvi come ho inciampato ad Iwa. Sui miei contatti: conosco un pò di gente, ma se l'esperta di Fuuinjutsu è una donna che fa tutto per denaro, la mia amicizia con la donna del clan Kani è finita con uno schiaffo, che indubbiamente mi ero meritato.
    C'era però una persona che aveva un ruolo minore nella questione, ma che potrebbe aiutarci, l'allieva dell'esperta di Fuuinjutsu, lei non apprezzava il Maestro e di lei, posso dire di fidarmi, penso.
    , aggiunse, ripensando alla giovane guida del deserto.
    Parliamo della ragazzina che riesce a vedermi?
    La stessa a cui hai lasciato amputare due dita?
    Che non riuscivi a bloccare nemmeno alla massima velocità?
    Tutti bravi a criticare qui.

    Questo, Montagna-san, mi porta alle mie domande su Iwa: Febh-san s'era fatto scappare qualcosa di non molto chiaro su come questi Aspetti non siano legati solo a lei, ma anche a suo...padre, credo? Quindi sono venuto da lei, sia per scoprire qualcosa di più su di loro e su come si possano sconfiggere, combinando il chakra, che non ho ben chiaro che s'intenda.
    Ma non solo, sono qui anche per proporle di infiltrare qualcuno ad Iwa, tramite l'esperta di Fuuinjutsu, per scoprire dove si trovano questo Arbitro e questo Stregone, e, più di questo, perché il Tiranno viola voleva l'Oni libero.
    In più, ad Iwa ci sono ricche possibilità che si trovi ancora quel cane dai Capelli Verdi ed una delle armi nere dei Draghi.
    Due ninja di alto grado che si infiltrano fra i clan mafiosi con abilità da shinobi, potrebbero saltare all'occhio, ma un duo, o magari un trio, di chunin, per dire, che iniziano ad apprendere qualcosa dall'esperta di Fuuinjutsu, Maya Orihara, sarebbero più adatti per un'infiltrazione.
    Io le suggerirei Yato-san, che reputo un ottimo shinobi, poi qualcuno dei ragazzini che sconfissero lo Specchietto: il nostro giovane amico Uzumaki qui, ad esempio, ritengo che dovrebbe fare un pò di esperienza al di fuori della sua ala protettiva, se mi permette il suggerimento. E qualche altro ninja degli altri villaggi si potrà trovare di sicuro.
    Che ne pensa? Mentre tre jonin di alto livello fanno il grimaldello sull'odio della Zanna, tre chunin potrebbe penetrare nei segreti di Iwa?
    , stava all'altro la parola a quel punto.

    Lo sai che è un'idea azzardata, vero?
    Sì, lo so, ma capire perché volesse liberare le Armi, potrebbe essere una cosa saggia, per tutti.
    Per una volta non agisci solo per Vendetta? Sono quasi incredulo.
    Ricorda che l'Aspetto potrebbe ostacolarci alla Zanna, in qualche modo il nostro destino e quello dello Yonga sono legati al Dominio...
    Quindi meglio mandare qualcun altro a scoprire di più, vero?
    Bravo, Mostro, ogni tanto ci arrivi.
    Mi rimangio ogni vago complimento fatto.
     
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    Annuì al resoconto di Feng su Febh, condividendolo.

    Credimi, non lo so, ma alcune cose le nasconde abbastanza bene, salvo spifferare quelle altrui come fossero pettegolezzi da vecchie comari, ma alla fine se ci pensi basta fingere di parare per nascondere una cura, non devi per forza farti sbriciolare per poi ricomporti.

    Valutò per qualche secondo la risposta di Youkai, poi scosse la testa.

    Mi dispiace, ma temo di no.
    Forse controllava qualcuno, e non è nemmeno detto che non sia ancora dove lui l’ha piazzato, ma Youkai… devi entrare nell’ordine di idee che una persona non fa un clan.
    Neanche un Hokage fa un villaggio.
    Gli Uzumaki, hanno scelto un percorso lontano dalle orme accademiche, devi accettarlo.
    Potrai farti venire dei dubbi se avrai prove a sostegno, ma non puoi farti addolcire… se anche fosse stato controllato ti rendi conto di ciò di cui si è macchiato?
    Era un generale e ha ucciso centinaia di persone, la sua incolumità era una sua responsabilità.
    Può sembrarti duro da dire ed accettare, ma avrebbe comunque delle colpe da espiare.
    Tuttavia, non voglio privarti dei tuoi dubbi, sono leciti e aiutano ad arrivare alla verità, ma non dimenticare che la realtà è crudele.


    Sospirò, dovendo continuare sulla più amara delle strade.

    La Zanna sai da chi è composta Feng?
    Reietti.
    Esclusi… uno dei loro clan è specializzato nel contrastare i Chikuma, e considerando il nome penso proprio che la loro arte nasca da alcuni discendenti del clan sunese stesso.
    Se un intero villaggio è composto da persone che hanno accumulato conoscenze dei villaggi e le hanno sfruttate per loro accrescendo un potere militare che non fa parte del villaggio… come saranno visti dal villaggio stesso?


    Non diede risposta alla domanda, lasciandola in sospeso per non rimarcare l’ovvio.

    Diventa molto semplice in queste condizioni soprassedere, ed anzi, ringraziare.
    E questa è parte della ragione per cui voglio impegnarmi a pulire l’immagine dell’accademia, perché sono consapevole che dello sporco resta, ma da qualche parte si dovrà pur iniziare.
    E si, ribadisco, l’accademia ha delle colpe.
    Ma converrai che c’è della differenza tra un uccisione e il perdersi il colpevole, certo, non spetterà a me deciderlo, ma confido che possa esserci un po' di comprensione nella Zanna, quantomeno fino a che ci sarà un nemico comune.


    Il Kaguya successivamente passò ad esprimersi sulla profezia del veterano, prendendola così sottogamba da far accigliare Raizen.

    Sei fuori strada, Feng.
    Permettimi di essere più chiaro: la profezia si è avverata, il Veterano è già qui.
    Non è qualcosa in divenire, è già avvenuta.
    L’unico potere che gli manca perché in mano mia è il suo chakra, ed è per questo che non sta razzolando nel tempo per distruggerci, farlo costa energie, e non poche.
    Ma questo è solo un dettaglio che potrebbe risolversi presto, l’altro dettaglio è un altro.
    C’è qualcosa che impedisce questi spostamenti, non so di preciso cosa, ma è addirittura sopra la loro comprensione, quantomeno al momento, un eccessiva manipolazione del tempo comunque genera rotture, e le rotture sono totalmente imprevedibili sia in positivo che in negativo, per questo fino ad ora le manipolazioni sono state finalizzate al completamento della profezia e basta, penso che non voglia ripetere l’esperienza avuta in presenza di Itai.
    Paradossalmente, far avverare un’altra rottura potrebbe essere la nostra occasione di vittoria.
    Il motivo per cui lo so è mio padre, lui ha influito in maniera marginale nel tempo eppure è stato condannato a vagare in eterno in un piano che non scorre, in cui tutto avviene senza una direzione e in cui lui può solo tentare di sopravvivere vivendo gli attimi di stabilità che gli vengono concessi senza ordine preciso.
    Inoltre, non da ultimo, cerca di comprendere quante vaste sono le possibilità, quanti modi abbiamo noi di vincere e loro di farlo, credi che l’analisi di queste possibilità sia semplice?
    Se è vero che il tempo dal suo punto di vista ora è posto su un piano e non su una retta orientata è vero anche che per influenzarlo sono necessarie delle strategie da studiare nel presente, perché è nel momento in cui si è completato che è iniziato il suo Zero, ed il loto numero, come detto, gli rema contro, insieme al fatto che non è ancora consapevole di quanto possa agire prima di creare una seconda rottura.
    Magari ha già analizzato tutto ed è consapevole del fatto che dovrà agire solo al termine della battaglia per mantenersi al sicuro o semplicemente non è giunto il momento giusto per porre fine a noi due, le risposte potrebbero essere tante, ed in realtà quelle che vedono un gigantesco meteorite colpirci molto, molto poche.
    Non sempre un attacco preventivo è la migliore strategia, non sempre è realizzabile, non sempre serve farlo.


    La questione del tempo era complessa, ma credeva di aver spiegato al meglio il suo punto di vista con quelle parole, avrebbe potuto argomentare per giorni interi la capacità di quella forza di mutare in qualcosa di imprevedibile e del tutto inaspettato, ma non era il problema principale, ciò che era importante era far drizzare le orecchie al Kaguya di modo che potessero raccogliere informazioni per il futuro.
    Tornarono dunque a questioni più personali.

    Beh, immagino tu sia consapevole dell’esistenza dell’anima, quei ventuno grammi di essenza che alla morte passano su un altro piano dell’esistenza.
    Se per qualche ragione qualcosa dovesse andare storto e la tua amica spirare sarà molto utile poter forzare la sua anima a restare in questo piano dell’esistenza, non sappiamo cosa potrebbe comportare, ma potrebbe darci il tempo di trovare una soluzione ad un caso disperato.
    Però questa sarebbe l’ultima spiaggia, a prescindere dalla bravura di Youkai.


    Disse guardando per ultimo il suo assistente.

    Per il resto sarà la Muuga a decidere, io sarò favorevole ad incontrarla in zona neutrale, munito di ninja in egual numero e potenzialità di quelli di cui si accompagnerà lei, ma non so abbastanza della zanna per muovere richieste sulla segretezza dell’incontro, se lei reputerà di doverlo tenere nascosto lo nasconderà, altrimenti no, per me, nel momento in cui sarò protetto, è totalmente indifferente.

    Fece spallucce e assaporò altri due sorsi di vino, ben lontano dall’ebrezza che questo poteva portare con se. Non sarebbero tuttavia stati soli, le nozioni su Iwa pareva che sarebbero state tante cosa che l’avrebbe costretto al rabbocco.

    Prego.

    Invitò quando Feng gli disse di mettersi comodi, ma la storia si fece immediatamente interessante, cosa che costrinse Raizen ad un piccolo commento.

    Curiose queste tempistiche.
    Sai, sulla questione di Iwa c’è qualche mistero, in quella missione in particolare.
    Uno dei tanti è il mizukage di allora che partì per mai più ritornare.
    Un rinomato Kaguya con una discreta esperienza, ai tempi uno degli shinobi più in vista dell’accademia… lui scompare, perché è da quella missione che se ne perdono le tracce, e a quanto pare un Kaguya dotato dello stesso talento inizia a fare i suoi primi passi sul mondo.


    Parlava con tono allusorio, ma se Feng avesse tentato di rispondergli avrebbe semplicemente alzato le mani.

    No no no, non forzerò la mano, non mi interessa, questi sono, forse, affari kiriani.
    Per me puoi essere chi vuoi, e per me il bianco delle tue ossa sfuma parecchio bene nell’intensità delle fiamme delle tue ali… per cui, non preoccuparti, era solo una considerazione.


    Era sincero ed il tono disponibile invitava Feng a prendere nuovamente parola.

    Quindi l’uomo del pilastro era lì quel giorno.

    Raizen si sfregò il mento.

    Ho avuto modo di incontrare l’Oni, di scontrarmi con l’Oni… non è stato piacevole, e sai che non è piacevole farlo neanche con le armi di più bassa lega.
    Rispetto alle armi che conosciamo è di un altra categoria, è la sua fattura ad essere superiore, non è ancora totalmente risvegliato, ma il suo corpo se così possiamo chiamarlo è oltre il concetto di duro o resistente, sono in possesso di tecniche che con dell’impegno potrebbero impensierire persino le tue ossa… ma non sono stato in grado di fare nemmeno un graffio all’oni.
    Niente.
    E ancora non è al suo massimo potenziale.
    C’è una buona e una cattiva notizia però, attinge parte del suo potere dalle altre armi quando queste sono integre, per la precisione somma le loro peculiarità alle sue, ergo non possiamo assolutamente pensare di sconfiggere lui se le altre sono integre o attive.
    Per quanto sia il più pericoloso è indubbiamente l’ultimo a cui pensare.
    Per il resto temo che l’uomo del pilastro in materia di armi sia parecchio avanti a noi.
    Tempo fa ero a Iwa, non alla roccia degli spiriti che sembra essere il luogo centrale di tutti questi avvenimenti, ma in luogo più sperduto, le rovine di un luogo.
    Quello in cui nasse il clan Koro.
    Ti eviterò la storia, più barbosa e quasi mitologica del clan, antico quanto i più rinomati clan accademici, e salterò ad un elemento assai particolare.
    Quando stabilizzarono le loro conoscenze di manipolazione del tempo giunse un uomo a consegnarli i progetti delle armi, e sono quasi certo che fosse Seiryu, uno degli aspetti dell’uomo del pilastro.
    Non so perché non agì in prima persona, ma è probabile che lui sia tra i più pericolosi e antichi tra di loro.
    Quindi non è solamente il fautore del loro risveglio, è stato proprio la scintilla che ha avviato la loro costruzione, dopotutto se ci pensi il concetto di costruzione stesso delle armi ha a che fare col dominare qualcosa, forma, anima, mente... dopotutto erano creature viventi, e credo che per lui siano solamente dei mezzi, potentissimi, ma mezzi, per quanto potente alla fine è solo, ma con le armi a disposizione la mancanza di esercito non sarebbe certamente un roblema.
    Sembra che i Koro non fossero gli unici coinvolti però, da più fonti ho visto che erano stati aiutati da altri clan della roccia di cui non conosco le peculiarità però.
    So solo che in queste illustrazioni avevano dei raggi disegnati attorno, come fosse una luce stilizzata: uno la aveva intorno alle mani, uno intorno ai piedi, uno intorno alla testa e l'altro tutto attorno al corpo… dice niente?
    Potrei azzardare che quelli con la luce attorno al corpo fossero i Koro visto che il loro potere non deriva da punti particolari del corpo, ma gli altri?


    Il Kaguya proseguì e l’Hokage non mancò di prestargli orecchio, anche perché questo immediatamente diede un senso alle rimanenti tre figure, confermando che tutto ciò era avvenuto per mano di uno degli aspetti dell’uomo del pilastro.

    Avevo colto questo aspetto del Flagello, dai rapporti che mi arrivano sul suo conto è la boria a muoverlo, non di certo il coraggio.
    Questa situazione è… ingarbugliata, eppure ci sono delle connessioni, dimmi, il Flagello ha davvero interagito così poco con questi esseri?


    Se gli fosse stato svelato del dialogo avuto tra Enuo e il Flagello, ed in particolar modo al fatto che questo l’avesse chiamato imitazione ed esperimento, Raizen avrebbe annuito.

    Beh, non credo che sia casuale, tra l’uomo del pilastro e il flagello è evidente che ci sia un legame, dopotutto lui non ha una variante infinitamente meno forte di dominio?
    La sua capacità di annullare il chakra è sicuramente una declinazione del dominio, anche se evidentemente non è andata totalmente a buon fine.
    Ed è stato Tenso Korin il responsabile.


    Dovette ripulirsi la mente dall’istinto omicida per continuare a ponderare con attenzione.

    E l’uomo del pilastro è immortale.
    Non cogli correlazione tra questi individui?
    Un immortale con oltre mille anni sulle spalle, i suoi aspetti altrettanto immortali e forse dotati di differenti tipi di immortalità, conoscenza a sufficienza da creare delle armi quasi immortali.
    Il termine ricorre troppo spesso perché una di quelle viscide serpi non abbia tentato di allungare le mani su qualcosa che non aveva compreso a pieno.
    Proviamo ad immaginare cosa potrebbe essere successo.
    Enuo, uno degli aspetti, prima ancora della grande guerra di Iwa e quindi prima che i saggi incontrassero i generali, venne sconfitto insieme all’uomo del pilastro dai tre generali e esiliato, a quel punto compaiono le armi, una minaccia concreta per l’immortalità grazie al loro meccanismo di risveglio, gli Hayate cercano quindi di distruggerle e ad unire i tasselli, e cercando informazioni per distruggere le armi sigillate arrivano al celebre uomo del pilastro.
    Studiano la sua forma di immortalità e sperimentano su di essa… ed ecco il Flagello.
    Ma l’esperimento è un fiasco per ambo le parti, che lo rinnegano.
    Sono portato a pensare che la sua nascita sia da attribuire a qualcuno di esterno all’uomo del pilastro perché viene definito imitazione, e gli aspetti sono troppo vanagloriosi per ammettere un fallimento, o quantomeno, per non assoggettarlo ad un unico volere.
    Ma forse qualcosa glielo impedisce, il Flagello dopotutto non è abile solamente con le vanterie, sarebbe un ottima pedina, eppure nonostante qualcosa li accomuni e di conseguenza possa rendere il dominio più semplice questo non è avvenuto.
    Inizialmente pensavo fosse simile ad un Aspetto, magari liberatosi dal gioco, ma non sembrerebbe.
    Certo, a meno di un interazione più complessa che mediante un azione del Korina abbia portato l’uomo del pilastro a creare il flagello e questo a liberarsi.
    Che il profeta l’abbia semplicemente liberato ma da un certo punto di vista impoverito a tal punto da venir definito un imitazione?
    Chissà cosa penserebbe di se stesso sapendo di essere poco più di un artificio che non risponde alle aspettative per cui è stato creato.
    Sono comunque certo che scoprire di più sul suo conto potrebbe aiutarci a comprendere a fondo il dominio e l’uomo del pilastro stesso.
    Sapere che tutti i suoi aspetti sono attivi mi mette una certa fretta.


    Attese le idee o i suggerimenti del Kaguya per poi dare risposta alle ultime domande.

    Beh, suppongo tu non abbia avuto modo di vederlo, avresti ben pochi dubbi in merito in caso contrario sul fatto che sia mio padre.

    Disse con tono scherzoso, ed a ben pensarci, da lì a qualche mese, con i capelli più lunghi sarebbero stati praticamente identici.

    Comunque non c’è un vero e proprio legame, Tian, mio padre, sconfisse questo individuo, ma come lui stesso affermò non riuscì ad ucciderlo, penso che ai tempi per quanto forti gli utilizzi del chakra fossero immaturi, e coloro che combattiamo ancora oggi fossero padroni di conoscenze maggiormente avanzate che gli hanno permesso di perdurare, è stato uno scontro tra talenti e geni, ed oggi ci ritroviamo qui i secondi.
    Mio padre in tutto questo ha il leggero vantaggio di conoscere per esperienza diretta cosa sia il dominio ed anche una variante pericolosa che fa l’esatto opposto: dona il libero arbitrio al chakra.
    Ha trasformato una delle mie tecniche in una creatura vivente e questa si è offerta di aiutarlo, probabilmente è una conoscenza detestata da l’uomo del pilastro proprio perché rappresenta un pericolo per lui, ma temo che senza studi appositi e lunghi o indizi in merito non si possa giungere alla stessa raffinata condizione.
    Ma potrebbe essere una buona arma in caso di necessità, forse potrei valutare vie traverse.
    L’altro metodo lo scoprimmo con Febh e penso che semplicemente sia stato in grado di mandarlo in cortocircuito, passami il termine.
    Con Febh abbiamo unito i nostri chakra ed abbiamo attaccato solamente dopo averli saldati insieme, e forse proprio questo ha impedito all’aspetto di dominare la tecnica, la sua doppia natura era un ostacolo impossibile da superare visto l’immediatezza con cui colpisce una tecnica probabilmente non poteva avere il tempo di dominarne ambo le parti e forse nemmeno di distinguerle tra loro.
    Ma bada, le fonti devono essere diverse, o qualsiasi cosa ti verrà rivolta contro, forse persino le tue ossa.
    Ad esempio la collaborazione tra me e il Kyuubi non è stata sufficiente, anzi, ha dimostrato che ha avuto occasione di sottomettere anche loro.
    Riguardo le infiltrazioni.


    Sospirò e poggiando il bicchiere incrociò le dita.

    Sono senza ombra di dubbio fattibili.
    Non tanto per un apprendistato riguardo i fuuinjutsu…


    Disse rivolgendosi anche a Youkai.

    ...ma per mettersi in contatto con Maya, questa donna sembra essere uno snodo per cui passano parecchie strade in quel di Iwa.
    E a noi serve batterne una in particolare, tempo fa durante una missione si scoprì di una particolare pergamena di Indra e credo che Youkai potrebbe apprenderne il contenuto, potrebbe addirittura essere un antenata della sua stessa tecnica, ma visto l’uso che ne facevano, privare momentaneamente i corpi delle anime, credo che ci siano delle interpretazioni che sono state tralasciate.
    Ma non credo li farò indagare da soli sull’uomo del pilastro, hai visto in prima persona di chi stiamo parlando, non è pane per chunin.
    Mi raccomando Feng, i miei genitori devono restare una confidenza tra me e te, è VITALE che questa informazione non giunga ad Hayate, dopo ti spiegherò perché.
    Comunque, io stesso pur avendo ucciso un aspetto, non ne sono uscito totalmente indenne, ed anzi, ho corso un rischio da cui devo metterti in guardia.
    All’uccisione Ozma e probabilmente anche gli altri aspetti potrebbero emettere del fumo, quel fumo con il tempo è in grado di trasformarti o predisporti a diventare uno di loro, stai ben attento.
    Ma a prescindere da tutto, dovrò pensare a lungo a Yato.
    E questo è legato in parte al fatto che tu lo conosci Feng e che io fino a qualche tempo fa non lo sapevo, come non sapevo di più di una missione a cui ha preso parte.
    Saresti così cortese da dire cosa lega un affabile asso di Ame come te al mio chunin talentuoso?
    E anche se Yato ha degli affari in quella piovosa cittadina.
    Poi dopo potremmo passare agli Hayate e definire al meglio la questione del cinque code.


    Con quell’ultima domanda la tensione aveva fatto un discreto balzo in avanti, per cui, mentre serviva se stesso avrebbe offerto del vino anche a Feng.

    Youkai, prima che Feng possa rispondere, porta qualcosa da mangiare.
    Non dal frigo più vicino o dal tuo, chiedi giù alla mensa, i cuochi sono preparati per queste evenienze e hanno una dispensa speciale e prepareranno qualche stuzzichino di classe.


    Che i due se ne accorgessero o meno, per Raizen concedere quel tempo a Youkai, permettendogli di godere di quella discussione era un privilegio non da poco, era certo che al chunin servisse sentire più della sua voce per capire quanto fosse impossibile essere dei paladini in un mondo marcio come quello in cui vivevano.
     
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