Apocalisse all'ArtiglioComasterata tra Febh, Hohenheim e Boreanz

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  1. - Hohenheim -
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    Una missione disperata


    I



    Nonostante la risoluzione di Hohenheim, bisognava dirlo, quella missione non aveva alcuna possibilità di finire bene. Il Kazekage lo sapeva bene. Glielo diceva il suo istinto. Glielo diceva la sua riserva di chakra già molto erosa a causa dei numerosi scontri. Glielo diceva il suo fisico esausto ed il suo braccio rotto. Lo aveva steccato alla buona, così che non gli facesse troppo male durante la corsa, ma non poteva fare miracoli. Come se non bastasse, si stava letteralmente buttando a capofitto verso un numero non definito di nemici; avversari che non avevano nulla da invidiare al vertice della Sabbia. Primo fra tutti, il Pallido Shinigami e poi la Calamità. C’era poi il suo stato mentale da considerare. Aveva appena perso Kasumi sotto i suoi occhi. La donna si era sacrificata per salvarlo ed aveva trovato una fine precoce. Ora il jonin si sentiva letteralmente svuotato, ma era riuscito a trasformare la rabbia ed il rimosso in una nervosa concentrazione che lo spingeva ad andare avanti.

    Un ninja meno esperto si sarebbe fatto dominare da quei sentimenti, ma Hohenheim sapeva che agire sotto l’influsso dell’odio lo avrebbe portato a fallire miseramente. Bisognava essere realisti e le cose stavano così: non poteva semplicemente buttarsi nel covo dei Kurotempi e distruggere tutto a) perchè non aveva la potenza di fuoco per farlo, b) perchè c’era di mezzo una ragazzina innocente da salvare - non poteva avere anche il suo sangue sulle mani. Inoltre, sapeva che il suo skil set non era nemmeno appropriato ad una missione di infiltrazione. Lui era un ninja più da search and kill, piuttosto che da infiltrazione ed assassinio silenzioso. Quindi, ragionevolmente, quello che poteva fare era cercare di acquisire quante più informazioni possibili sul piano dei Kurotempi, cercare di mettere loro i bastoni tra le ruote e tentare di recuperare la ragazza in un momento di distrazione prima di squagliarsela. Del resto, con quel braccio rotto aveva difficoltà persino a fare dei maledetti sigilli!

    Quindi, nonostante le fitte lancinanti al braccio, e la situazione disperata, il Kage bambino si era spinto quanto più vicino possibile alla pagoda. Nel farlo, aveva chiaramente cancellato il suo chakra, giusto per evitare di essere identificato da qualche sensitivo in agguato. Per il resto, si era limitato ad usare la boscaglia per coprire la sua presenza, cercando di muoversi il più rapidamente possibile. A circa due chilometri dalla sua meta si era fermato, conquistando la cima di un albero. Con il braccio buono, portò il D-Visor al viso per esplorando la zona. Era infatti troppo lontano per poter usare la percezione del chakra sulla struttura e capire chi ci fosse dentro.Mi devo avvicinare di più… Disse tra sè e sè. Stava per mettere a posto l’apparecchio, quando il suono di una carrozza in avvicinamento lo mise in allarme. Appiattendosi contro il tronco dell’albero, Hohenheim si sporse quel tanto che bastava per osservare chi stava arrivando.Cosa ci fa una carrozza della Cascata da queste parti? Disse fra sè e sè in un sussurro. Quindi centrò il D-visor verso l’interno della carrozza per scoprire chi si trovasse al suo interno. Vide una donna grassoccia, che parlava forse con qualcuno. Leggendo il labiale, sembrava che la donna fosse in missione per salvare qualcuno, forse una bambina. Che si trattasse del suo bersaglio? Probabilmente. Del resto, quali erano le probabilità?

    Hohenheim concentrò la sua attenzione sulla donna, cercando di utilizzare un altro tipo di abilità, recentemente acquisita. Sapeva che usare quel potere era pericoloso, ma richiamare le visioni poteva essergli utile…quando funzionavano. [Visione Storica] Visione Storica (base)
    Speciale: L'utilizzatore può avere una visione relativa alla missione in corso, formata da immagini e suoni, che mostri eventi relativi al passato, al presente o al futuro. La frequenza e contenuto della visione sono a discrezione del QM. Non può essere usata in combattimento.(Richiede Flusso della Storia I)
    [Da genin in su]


    Decise tuttavia di non aggregarsi alla carovana. Una frase, strappata fuori contesto, era troppo poco per unirsi a quegli sconosciuti. Che ne sapeva delle loro reali intenzioni? Chi gli diceva che lo avrebbero accettato nel loro convoglio e che non lo avrebbero tradito alla prima difficoltà una volta raggiunta la pagoda? Aveva una sola chance di effettuare quel l’infiltrazione con successo e non poteva mettere la sua vita e la missione nelle mani di una civile chiaramente non nel giusto stato mentale. Era importante però sapere che esisteva quel fattore da considerare. Forse gli sarebbe servito più a vanti.

    Così, mentre la carrozza sfilava, Hohenheim avrebbe creato unPettirosso di argilla molto piccolo, grande abbastanza per poter reggere il il D-Visor. Concentrandosi, poteva comandare quell’ esserino in un raggio di 12 chilometri, permettendogli quindi di arrivare ad alta quota e, tramite il D-visor, fargli scattare delle foto di tutta l’area. Così facendo avrebbe per lo meno capito quali difese esterne erano state dispiegate. Inoltre voleva sapere chi le persone della carrozza avrebbero incrociato e dove sarebbero state portate. Con un po’ di fortuna, qualcuna delle foto avrebbero anche potuto inquadrare nuovi arrivi.

    Hohenheim aveva appena mandato la sua creazione in ricognizione, che venne sorpreso da quello che sembrava essere un vero e proprio demone! Il jonin scattò in guardia, allontanandosi su un ramo vicino, mentre il braccio buono si tuffò nella sacca porta argilla. Il demone, tuttavia, lo salutò chiamandolo con il suo nome. A quanto pareva c’era una squadra accademica nelle vicinanze. Mai quelle parole furono accolte con più gioia dal Kage. Rinforzi! Nemmeno nelle sue fantasie più sfrenate si sarebbe aspettato di ricevere rinforzi in quel posto così lontano da terre accademiche! L’idea che fosse un inganno lo sfiorò solo leggermente. Tuttavia, se fosse stato sotto attacco, la sua premonizione lo avrebbe avvertito. Cosa che non era successo.

    Come ti chiami? Chiese il Kazekage, che aveva rispetto per quel piccolo essere tanto quanto se si fosse trattato di una persona. E’ davvero una coincidenza fortuita. Portami dal tuo evocatore e, se puoi, inizia con il raccontarmi cosa ci fate così lontani da casa. Forse c’era ancora speranza.


    […]




    Sei arrivato in anticipo, Flagello…molto bene. La voce pacata ma dura di Strage arrivò dalla cima delle scale. L’uomo comparve sulla radura, con la sua criniera bianca ed il fisico scolpito. Come la prima volta che lo aveva incontrato, Kenko indossava un kimono molto leggero, che gli lasciava scoperto tutto il petto. Le due zambato che lo accompagnavano ovunque erano questa volta legate dietro l’ampia schiena dell’uomo, immobili e pericolose. Gli occhi iniettati di sangue del leader strategico dei Kurotempi si fissarono sulla figura del Flagello. Onorerò il nostro patto convocando le altre Calamità, ma quello che otterrai da questo incontro dipenderà solo da te. Sei pronto? L’uomo era andato dritto al sodo, senza nessun fronzolo. Se lo avesse lasciato fare, il Mikawa avrebbe toccato una colonna poco distante, facendo flueire un po’ del suo chakra nella stessa. Dal centro della radura, nove troni sarebbero emersi dal terreno, oppure staccandosi dai ruderi che li tenevano imprigionati. Nove sedute in pietra tutte uguali, dagli schienali alti ed i braccioli squadrati, disposte a semi cerchio. Strage avrebbe preso posto in quello centrale. Mentre così faceva, le due zambato si staccarono dalla sua schiena, conficcandosi nel terreno ai lati della sua seduta. Si sedette come un re, appoggiando gli avambracci sui braccioli e tenendo la schiena dritta a 5 centimetri dallo schienale. In silenzio, attese che i suoi pari lo raggiungesse e, intanto, non tolse mai gli occhi di dosso dal Flagello.

    Poco dopo, a distanza di due troni da quello di Strage, emerse una bara dal terreno con un piccolo sbuffo di fumo. La bara si aprì, facendo emergere la figura di un ragazzoujcUkYg alto ed emaciato, dalla folta chioma arancione. Arata Yashagoro, un ninja dalle buone capacità in combattimento, che aveva dato non poco filo da torcere ad Hebiko e Tasaki non tanto tempo prima. Soprattutto, era il braccio destro della più giovane tra le Calamità. Lei emerse con la sua figura minuta dall’oscurità della bara subito dopo il suo secondo. Completamente avvolta da un lungo impermeabile nero, da cui uscivano solo una lunga chioma rossa sangue, Atrocità fece un cenno con la testa verso Strage, prima di conquistare il suo posto. Solo allora si tolse il cappuccio che ne copriva il giovanissimo VisoTKyLegM. Jeral avrebbe notato la bianchissima carnagione ma, soprattutto, la cicatrice che le passava da orecchio ad orecchio lungo tutto il bellissimo collo. La donna aveva chiaramente qualcosa che era fuori dal comune. La sua immagine tremava leggermente, come se una corrente d’aria calda la rendesse sfocata. Poi, senza preavviso, la sua presenza si scomponeva, come l’immagine di un video a seguito di una carica elettrostatica, per poi ricomporsi. Ma la cosa che più lasciava di sasso, erano i suoi profondi occhi viola, nel quale ci si poteva perdere ed impazzire. Se Jeral l’avesse fissata direttamente, avrebbe scoperto quanto spaventosa potesse essere quella ragazza. [Follia traboccante] Flusso Folle
    Speciale: L‘utilizzatore può emettere la sua follia su coloro che la guardano. Per ogni turno in cui si guarda almeno una volta L’utilizzatore, colui che guarda riceve due punti follia (PF). Ogni PF ha una durata di 3 round. Non guardare L’utilizzatore per due round di seguito annulla ogni PF accumulato. Ogni PF può essere impegnato in una sola abilità. È possibile accumulare massimo 5 PA.[Da genin in su]
    E’ per questo stronzo che ci hai fatto…bzzzz…venire Strage? Spero che non questa storia non si ri..bzzz..veli una perdita di tempo…bzz…io ODIO perdere…bzz…tempo. Mentre così diceva, per un attimo la sua figura si ingigatì, gli occhi divennero neri, ed il suo volto si deformò mostrando zanne affilate, mentre le parole della ragazza riecheggiarono in maniera anomala tutto intorno al Flagello, sinistre.

    Non c’è bisogno di scaldarsi così tanto, mia signora Tamafune, abbiamo un ospite illustre.L’uomo che aveva appena parlato era comparso alla destra di Strage. Capelli castani, dalla carnagione scura, Carestia vestiva una turnica monacale bianca che gli arrivava fino alle ginocchia. Il vestiario leggero lasciava vedere una fitta serie di tatuaggi su tutto il corpo, scritti fini, come il testo di una vecchia pergamena, Sulle spalle aveva un rotolo aperto che gli circondava le spalle come si trattasse di una sciarpa tenuta larga. Jeral, Flagello Immortale…l’essere più ricercato di questo continente, nonché la più potente creatura vivente. Che cosa ci fai tra noi comuni mortali?La voce dell’uomo era calda, cortese e quasi gioviale, ma i suoi occhi erano freddi. Anzi, c’era una certa brama in quell’uomo che non apparteneva all’immagine di monaco che si era costruito. Ascoltò con un mezzo orecchio la riposta dell’Immortale, se fosse pervenuta, per poi voltarsi alle sue spalle, dove una RagazzaPm9G15f era comparsa insieme a lui. Rie Hyuga, recentemente era stata protagonista di essere penetrata nel villaggio della Sabbia per prelevare uno dei Kiseki e realizzarne una copia, prima di svanire nel nulla. Jeral non poteva saperlo, ma lei era la miglior allieva di Okiku Hyuga, prima di tradire l’accademia e la sua maestra.Vedi, mia apprendista, l’immortalità è un falso dono. E’ la forma più estrema di attaccamento alla realtà che si possa immaginare. Come tale, è un ostacolo che preclude alla via del Buddha e all’illuminazione. Bisogna rinunciare a questi futili legami e vivere pienamente nel tempo finito che ci è concesso. Altrimenti la vita diverrà solo il capriccio dell’ accumulare fama, potere o ricchezze, nella speranza di non soccombere alla noia. Che cosa ne pensi tu, Flagello? Non è forse per questo che sei qui con noi oggi? L’ennesimo tentativo di far tacere la noia di un’esistenza solitaria?La domanda rivolta al nukenin era chiaramente una provocazione. Tuttavia, il Flagello difficilmente l’avrebbe vista in quel modo. Le parole che Carestia pronunciava avevano un potere che trascendeva quella terra. Perchè, come i credenti ben sapevano, lui parlava la lingua dei 5 Sutra. Lui era un Santo. [Sutra del Cuore] Sutra del Cuore [Equipaggiamento]Tra i cinque testi fondamentali della religione buddista. I sutra descrivono come è stato creato il mondo e quali principi gli uomini devono seguire. I possessori dei Sutra sono considerati dei Santi perchè benedetti dagli dei e dalla sorte.

    Lettura Sacra
    Conoscenza: L’utilizzatore può leggere ed interpretare il Sutra. Può raccontare sermoni ed intonare un mantra che placheranno gli animi e spingeranno le persone ad uniformarsi alla via del Buddha, in particolare modo, a rinunciare ai loro beni materiali. Le persone tenderanno a non combattere ed a fidarsi dell’Utilizzatore.[Da genin in su]

    Sutra del Cuore [Vario]
    Antica pergamena scritta in sanscrito che riporta i precetti fondamentali di come condurre una vita santa, in particolare modo, l’abbandono di ogni bene materiale. Questo Sutra è piuttosto breve, la pergamena è lunga solo un metro e mezzo. Può essere portato, srotolato sulle spalle. Il Sutra non può essere distrutto.Tipo: Supporto -
    Dimensione: Media
    (Potenza: 5 | Durezza: 5)
    [Da genin in su]


    Taglia corto Ichizo…bzz..a nessuno frega un cazzo dei tuoi sermoni. Sei solo un …bzzz..ipocrita. Il monaco alzò le mani, in segno di resa. Quanta rabbia Tamafune, non cambi proprio mai. Dovresti prenderti più cura di te, che sei così giovane. Stai seguendo la tua terapia? E… a proposito..è da un po’ che non vedo Mai…quella ragazza è un toccasana per l’anima. Eruzione non si unirà a noi…di questo parleremo dopo. Strage si intromise tra i due, interrompendo la risposta carica di odio che stava per arrivare da Atrocità, toccata dalle frecciate di Carestia. Strage si voltò quindi verso un punto dietro uno troni più distanti alla sua destra. Manifestati. Disse con ordine marziale. Dalle ombre emerse la figura di una donna dai capelli corvini, vestiti da assassina, completamente in nero. Vipera, desumo che Goemon non sarà dei nostri oggi…forse non ha preso alla leggere le tue minacce di morte, Tamafune….…Pff..un mezz’uomo senza spina…bzz..dorsale Goemon si scusa per la sua assenza. Sarò io le sue orecchie in questa riunione, se me lo concedete. La donna si posizionò al lato del trono di Pestilenza, quando strage le fece un segno di assenso. La Vipera Nera era un’assassina estremamente esperta. Aveva guidato lei il piano di avvelenamento della città di Himotara, non molto tempo addietro. In quell’occasione anche il Flagello era presente, ma i due non si erano incrociati.

    L’ultima ad aggiungersi sarebbe comparsa in un crepitio di fiamme nel suo trono. Omitsu Mibajin, Terremoto, stava usando il sistema di comunicazione del gruppo criminale. Di lei si riusciva solo a vedere un’immagine sfocata dai contorni poco definiti. Solo le mani erano più nitide del resto del corpo, e la donna comunicò con il linguaggio dei segni per portare una qualche forma di saluto. Alle sue spalle, c’era un’altra figura, tanto piccola in statura da non poter essere che un bambino. La sagoma era tanto sfocata da essere completamente irriconoscibile.

    Nessuno arrivò più, dopo Terremoto. Uragano, Siccità ed Eruzione non si erano presentati affatto. Pestilenza aveva mandato un emissario e Incendio era nei pressi, ma impegnato in atre faccende. Tutto sommato, la richiesta del Flagello aveva portato a raccolta un gruppo nutrito tra i vertici di Kurotempi.

    Hai la tua platea, Flagello Immortale.








     
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