Apocalisse all'ArtiglioComasterata tra Febh, Hohenheim e Boreanz

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  1. - Hohenheim -
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    Tranelli


    VI


    [Hohenheim]
    [Mantengo 1 solo dei due costrutti d‘argilla]
    Il volto di Hohenheim era serio mentre ascoltava i presentimenti dell‘anziana ninja di Oto. Il Kage bambino era ben conscio della responsabilità di quelle scelte. Del resto, poche erano le sue decisioni che non avessero ricadute pesanti su molte vite. Ancora di più in battaglia. Però non lo avrebbe fatto notare alla donna. Una vita alla volta, Ochiyo, una vita alla volta…

    Risolta quella questione, il gruppo iniziò con i preparativi. Hohenheim aveva appena finito di ricevere le cure al suo braccio e Hisae si era anche prodigata a tracciare dei sigilli di guarigione sul suo corpo. Hai già fatto molto Hisae e ti ringrazio..ce la caveremo anche senza tonici. Per poi rispondere con un mezzo sorriso ad entrambe le kunoichi: Se riusciremo a scamparla oggi con le nostre vite, vi accoglierò a Suna come si confà a dei Daimyo! Tornando serio, si sarebbe quindi rivolto a Kokei. Mantieni ti pronto Kokei. Tu sarai i nostri unici occhi al di fuori della Pagoda. Sarai il supporto che i nostri nemici non si aspettano che abbiamo quando usciremo, ed anche dovrai trovare un modo di avvertirci se qualche pericolo dovesse arrivare dall‘esterno. Tuttavia non sarebbe sfuggito al sunese che il portatore dello sharingan era rimasto piuttosto scosso dall‘ultimo scontro. Atteniamoci al piano e tutto andrà per il meglio. Mettiamo in campo le strategie con i cloni che abbiamo elaborato per non cadere vittima delle illusioni dei nostri nemici. Intesi? Per quanto riguarda il manipolatore del legno, grazie per averlo menzionato…solo il cielo sa‘ quanto ci servono alleati…ma se le cose si metteranno male, non posso garantire l‘incolumità di chi rimarrà nella struttura… Disse accarezzando il Kiseki ormai fuso sul suo petto [SA].

    […]
    Mmmm Il volto del jonin bambino si era oscurato mentre con i suoi sensi sondava la pagoda ed i suoi dintorni. Dannazione…non riesco a percepire cosa si trovi nella pagoda..un‘infinità di piccole quantità di chakra creano come un velo che disturba la mia percezione…credo siano ancora quei dannati insetti… Avrebbe quindi imbracciato il D-Visor e, trovato il punto di osservazione migliore, avrebbe scandagliato l‘esterno della Pagoda. Dalla distanza, avrebbe quindi osservato che il lato est dove erano state parcheggiate le carrozze sembrava ragionevolmente sgombro. C‘era anche un cadavere all‘ingresso…che sembrava vagamente vestito come una delle guardie di scorta alla dignitaria di cui aveva visto la carrozza. Proviamo ad approcciare il lato est della pagoda. Forse riusciremo a farci un‘idea migliore di dove sono i nostri obiettivi una volta entrati..Entrare alla cieca non era il massimo, ma Hohenheim aveva ancora una carta da giocare a tal riguardo, se fosse riuscito ad avvicinarsi ulteriormente.

    Ochiyo e Hisae sapevano davvero il fatto loro circa come infiltrarsi. Le due donne erano letteralmente sparite sotto gli occhi del Kazekage grazie ad un tecnica di mimetizzazione portentosa. Lui invece le seguiva sotto terra, completamente fuso con la materia inorganica che componeva il sottosuolo, vigile. Purtroppo, il suo piano di passare le difese nemiche inosservato crollò sotto i suoi piedi, quando, incidentalmente, dovette attivare una trappola! Ingenuamente, aveva pensato che, fuso con il terreno, non sarebbe stato percepibile a quel tipo di contromisura. Invece dovette ricredersi quanto percepì intorno a sè il terreno muoversi con centinaia di piccole vibrazioni che si rivoltarono contro di lui.

    L‘unico suo vantaggio in quella situazione era che, da esperto utilizzatore di Doton, si trovava esattamente nel suo ambiente. Con reazione quasi sovrannaturale, Il Kazekage convertì la terra nelle sue immedite vicinanze in argilla, creando quindi uno scudo che intrappolò gli esserini troppo vicini e impedì a quelli più lontani di avvicinarsi ulteriormente. Lo scudo era però chiuso e compatto solo nella parte più vicina la corpo del jonin. Protraensodi verso l‘esterno, si apriva come una schiuma porosa, permettendo a molti insetti di accumularsi al suo interno. Tzc… Con un singolo gesto, quindi, tutti i pori di quel particolare costrutto si sarebbero chiusi, facendo contrarre gli strati più esterni della struttura e schiacciando tutti gli insetti se si erano accumulati lungo e all‘interno dei suoi alveoli. [SAI]

    Dall‘interno dello scudo, Hohenheim usò i suoi sensi per percepire se alcuni insetti erano sopravvissuti, ma questi si erano avventati con tanta foga su di lui, che diffilmente avrebbero scampato il tranello. La sua preoccupazione maggiore, tuttavia, era chiaramente di essere stato scoperto. Nuovamente, avrebbe esteso i suoi sensi affilati, sensoriali e NonPercezione 12 - considera questa abilità usata in continuo da ora in avanti per scoprire se qualcuno fosse sulle sue tracce.

    Ad ogni modo, sgretolato il suo costrutto, Hohenheim avrebbe continuato verso la sua meta, arrivando fino alle fondamenta della pagoda. A quel punto, avrebbe appoggiato una mano alla struttura, lasciando le vibrazioni che provenivano da essa entrassero dentro di lui. [Tecnica] La tecnica della Ragnatela Terrestre era sicuramente pensata per le grandi distanze. Tuttavia, concentrandosi su ciò che era vicino, Hohenheim sperava per lo meno di capire se al di là del muro ci fossero delle persone o meno. Il jonin avrebbe facilmente intercettato dei passi o forse qualche suono. Gli interessavano in particolare modo le stanze che si affacciavano su quel lato, per capire dove fosse più sicuro entrare. Avrebbe scandagliato con la tecnica tutta la struttura, per capire dove c‘era il maggior numero di persone e qualsiasi altro elemento lo potesse aiutare nell‘infiltrazione.

    Una volta capito ciò sarebbe penetrato nella struttura con il trucco della conversione dell‘argilla e la copertura illusoria, facendo chiaramente attenzione a non essere scoperto durante l‘emersione che - in extremis - sarebbe potuta anche avvenire sotto la struttura, tramutando il pavimento della stessa in argilla. In quel caso poi, avrebbe sfruttato una finestra per permettere ai suoi compagni di entrare.

    Se tutto fosse andato per il meglio e la stanza fosse stata vuota. Hohenheim avrebbe istruito le kunoichi di appiattirsi contro le parete sul lato della porta della stanza. Con un gesto della mano, avrebbe fatto capire loro di percepire cosa c‘era intorno a loro, per iniziare ad avere qualche indizio su dove potessero trovarsi i ragazzi ed i dignitari. Lui avrebbe fatto lo stesso tramite i suoi sensi, visto che la percezione del chakra non sembrava funzionare neanche all‘interno della struttura.

    Chakra: 99/125
    Vitalità: 20/20
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 775
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 775
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Kunai × 5
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • D-Visor × 1
    • Maschera × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Respiratore × 1
    • Contenitore di Elemento × 20
    • Fumogeno × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 0
    • Kiseki Verde × 1
    • Chinmoku no dōkutsu no fukuro × 1
    • Argilla Organica × 1
    • Argilla Sonica × 1
    • Argilla Paladina × 1

    Note

    4 Sigilli della Psiche (Pot. 40)
    Fuso con il Kiseki
    Tonici di recupero consumati nella precedente parte nella missione.

    Consumi:
    Mantenimento lombrico (3 Bassi)- Incremento Rif (Basso) - creazione scudo ( 3 Bassi) - Ragnatela Terrestre (2 Bassi)


    [Il Flagello]


    Ah io apprezzo tantissimo l‘etica sul lavoro! Carestia battè le mani una sola volta in approvazione, con un finto sorriso sul volto che comunque non arrivava ai suoi occhi penetranti ed assassini. E poi avere fede nelle persone è la mia vocazione…ma temo che i miei associati possano essere davvero brutali…sono anime perdute che si affidano a me per come guida, capisci? Se dovessero sentirsi in pericolo…o esposte..non so come potrebbero reagire. Lo dico per il tuo bene e per quello del tuo commercio… Maya non doveva scordare che quello che aveva davanti era una delle Calamità. Alle sue spalle aveva un‘associazione di chissà quante persone: perlopiù pazzi, se le voci erano vere, che non avrebbero perso tempo a far saltare edifici, negozi e piazze pur di stanarla. Inoltre, se il sigillo di ospitalità che aveva tracciato poteva in qualche modo tenerla al sicuro in quel frangente ( era davvero così?), non avrebbe potuto farlo per sempre. Cosa sarebbe stato della sua vita se avesse speso tutte le sue risorse, tempo ed energia a scappare da un tipo così? Ma ho capito Sorella che sei in buona fede e sono sicuro che sai riconoscere un affare. Così dicendo, Carestia si sarebbe alzato e si sarebbe avvicinato alla donna. Carestia era un uomo imponente e la sovrastava di tutta una testa, se non di più. Sarebbe arrivato abbastanza vicino da permettere a Maya di vedere le pupille dei suoi occhi, ed il fatto che i tatuaggi che riempivano il suo corpo non erano lì soltanto per bellezza! Carestia era un maestro dei fuuinjutsu,

    La calamità avrebbe steso il braccio destro in avanti, con il palmo della mano rivolto in avanti, Un piccolo sigillo per rimuovere i ricordi una volta che tutto questo sarà finito non dovrebbe essere troppo difficile per te da arrangiare, sbaglio? Dimmi il tuo prezzo.. Dalla mano che aveva steso sarebbe emerso un lingotto d‘oro massiccio. Può bastare? No? Un secondo lingotto si sarebbe fatto strada dalla sua mano, spingendo il precendente a cadere al suolo con un pesante tonfo sul terreno. A quello si sarebbero aggiunti ulteriori 3 lingotti che avrebbero raggiunto gli altri a terra, ognuno colpendo i precedenti con un colpo secco, come rintocchi di una campana nel giorno di un funerale. Ad ogni lingotto, gli occhi di Carestia si facevano più penetranti. Prendili Sorella e viviamo in pace.Disse in tono tagliente, come una sentenza di morte. In che brutto guaio si era cacciata? Atrocità stava sghignazzando alla scena. Nonostante l’odio che provava per Carestia, trovava divertente la situazione impossibile in cui si trovava ora la ragazza, Se non accettava l‘oro di Carestia si sarebbe trovata il peso della sua organizzazione contro per tutta la vita. Al contempo, e questo era il dettaglio che la trafficante di sigilli non poteva sapere, Carestia non si distaccava mai dai suoi averi. MAI.

    Risolta quella questione di secondaria importanza, il gruppo avrebbe varcato il passaggio dimensionale. Una volta all’interno, i quattro membri di Kurotenpi si ritrovarono nel mondo irreale che si era venuto a creare dall‘unione dell‘arma e della Divinità Spezzata. In quale inferno ci siamo cacciati? Arata avrebbe dato voce al pensiero di tutti, storcendo la bocca in disgusto alla vista degli organi e delle escrescenze che si generavano in ogni dove. Aha un incubo…bzzz…un fottuto incubo..ahahah la voce di Atrocità era ridotta ad un filo e piuttosto nervosa. Anche il tremolio che si accompagnava alla sua figura era diventato più scomposto e frammentato. E qui dovrebbe dimorare una divinità? Che cosa ridicola. Flagello, tu che sai sempre tutto, cos‘è questa Divinità Spezzata? Certamente non una vera divinità, lasciava intendere il suo tono. Solo Strage era rimasto composto, il suo volto una maschera che sembrava immune agli orrori di quel luogo. La calamità stava ascoltando il mormorare confuso della spada dal manico d‘argento che portava sulla schiena. Tutto qui dentro sembra avere un‘esistenza imperitura. La spada, infatti, aveva la capacità di percepire esseri immortali, ma quel luogo era complemento permeato da quella caratteristica, abbastanza da disorientare L‘Ammazza Dei. Anche la sua capacità di percepire il Grande Telaio sembrava non funzionare in quel luogo (se Jeral fosse stato attendo, avrebbe notato che i suoi occhi non sarebbe mai diventati cremisi). Tamafune, che cosa vedi? La ragazza dai capelli corvini sarebbe rimasta per un attimo in silenzio, mentre con i suoi occhi di Akuma scandagliava quel mondo irreale.

    Sarebbe comunque stato uno strano tremito in quel luogo che avrebbe indicato al gruppo dove dirigersi e così, Strage in testa, avrebbero seguito l‘effimera indicazione. Strage avanzava senza paura nè esitazione, e si sarebbe fermato solo quando gli uomini di Enuo avrebbero bloccato loro la strada. Dopo aver sentito la proposta di Enuo, fu Carestia il primo a sbottare: Ma che coincidenza trovare dei nemici del Flagello in un posto così ameno e facilmente raggiungibile. Ci vuoi far credere che non sapevi nulla in questa piccola sorpresa, Flagello? Forse Terremoto aveva ragione nel dire che ti serviva il nostro aiuto, più di quanto tu servissi a noi..Strage, dobbiamo per forza combattere questi gentiluomini? Avrebbe detto come una persona che poteva davvero valutare l‘offerta dei seguaci di Enuo, ma il bonzo fu costretto a sospirare, rassegnato, vedendo che il leader di quella combriccola aveva già assunto una posizione di combattimento. Tutti i muscoli di Strage erano tesi, pronti all‘assalto e, anche se non aveva ancora impugnato le sue lame, era come se lo avesse fatto. Che uomini…bzzz…senza palle bzzz! Sarebbe sbottato infine Atrocità, facendosi avanti tra di loro, esasperata per il fatto di non averli già sterminati tutti. Il mantello di lei si aprì improvvisamente, facendo comparire quella che sembrava un‘enorme cilindro metallico, forato nella parte che puntava verso il gruppo di shinobi avversari. Scoppiando in una risata folle, il cilindro avrebbe preso a ruotare, sparando proiettili metallici allungati, simili a spiedi, alla velocità della luce contro il gruppo!

    Poi, però, qualcosa andò storto nel piano della ragazza. Un urlo si levò a dieci metri dal gruppo del Flagello, facendo comparire Atrocità con le mani stretto intorno alla testa, a contorcersi a terra. La figura con il lancia-spiedi gigante si dissolse nell‘etere, mostrando la sua natura fittizia, facendo cessare la risata della ragazza. Arata fu il primo ad accorrere al fianco della sua signora che doveva essere in preda ad un dolore atroce in quel momento. Le sue pupille non reagiscono! E‘ ancora nel sogno psichico! Disse allarmato, ma pronto a difenderla. Oh che ragazza problematica!




     
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