Storie della PioggiaBokushin e non-più-Kato

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    I Racconti della Pioggia


    Scelte Infelici

    Non si finisce mai di imparare.
    Studiavo in ospedale a Konoha.
    Applicavo le mie conoscenze per la Foglia.

    Studiavo nella mia stanza ai Batuman ad Ame.
    Applicavo conoscenze più eticamente discutibili alla Pioggia.

    Ma lo studio non è nulla senza l'applicazione pratica...e se a Konoha era possibile seguire corsi di perfezionamento con tirocinio, specie per le nuove pratiche, lo stesso non poteva dirsi per Ame. Certo, avrei potuto sperimentare sui disgraziati che si rivolgevano a me, decisamente meno costoso dei membri dei Cuori, ma preferivo evitarlo. Non certo per etica, quanto piuttosto per evitare di creare offese, rivalità e faide in caso di errori. Meglio tenere un basso profilo che essere famigerati.

    Ma ogni tanto i Cuori erano generosi, e in cambio di un congruo pagamento potevo partecipare, come medico freelance, ad alcuni loro interventi a scopo di studio. Avevo fatto amicizia, per così dire, con un Fante di Cuori chiamato Jin Saruyama, un bestione di due metri particolarmente villoso e più simile a un orco delle fiabe che a un medico, ma in realtà terribilmente debole nel corpo a corpo. Le sue doti ninja si limitavano al campo medico, e non in combattimento, tanto che sua sorella, una kunoichi dello stesso seme, lo accompagnava sempre come guardia del corpo. In quanto a tecniche ninja non aveva molto da insegnarmi, ma nella chirurgia, specie quella che poteva tornare utile a un Eliminatore, era un vero maestro. Al punto da chiedermi come mai non avesse fatto mai qualcosa per quel brutto grugno da cinghiale che si ritrovava.

    Il cliente sotto i ferri quel giorno era stato inviato dai Fiori, raccomandandosi di dimenticare la sua stessa esistenza non appena avesse messo piede fuori dalla porta. Naturalmente sarebbe stato così...o si seguiva quella regola o ad Ame non si campava a lungo. Nel mio aspetto di Fauno, di Bokushin, ero forse più orribile di Jin Saruyama stesso, ma non mi importava: il volto dalle ossa bozzute e deformi a causa del legno sottocutaneo e gli occhi verdi grazie alla Henge erano profondi e inquietanti come sempre. Seduti dietro la scrivania del medico, con davanti lo Sconosciuto dei Fiori 2 (era il secondo della giornata), Jin gli fece la domanda di rito.

    Mi dica cosa non le piace di sè stesso.

    Non so come mai sogghignasse sempre mentre pronunciava quelle parole. Ma avrebbe chiesto poi dettagli su COME il nostro paziente volesse diventare. La quarta persona nella stanza era Chiaki, la sorella di Jin. Bendata in quanto cieca dalla nascita, ma con una bandoliera che strabordava di coltelli da lancio. Non la avevo mai vista all'opera, ma considerando la sua stazza, simile al fratello, e il suo aspetto scimmiesco preferivo non indagare. Il pagamento è già stato effettuato, ma per qualunque extra dovrai sborsare di tasca tua. Mi indicò. Bokushin qui mi farà da assistente. Non è affiliato ufficialmente, ma sa tenere la bocca chiusa. Anuuii, rafforzando l'idea, mentre con il legno scolpivo un mezzobusto generico che avrebbe simulato il volto finale del nostro cliente. Era il suo momento per modificare i dettagli, poi lo avremmo dovuto addormentare.
     
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