Storie della PioggiaBokushin e non-più-Kato

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    I Racconti della Pioggia


    Scelte Pericolose

    Il mio lavoro era frenetico, usavo contestualmente chirurgia e ninjutsu per mantenere l'equilibrio su quella pelle e quelle ferite che, sebbene in ordine fino a poco prima, si stavano trasformando assurdamente in inchiostro rendendo vane ore di lavoro e minando i punti. Tagliavo, rigeneravo, ricucivo, in un continuo che non mi lasciava nemmeno il tempo di respirare, interrompendomi solo per il tempo necessario a valutare i parametri vitali, pronto a procedere con la rianimazione se il cuore si fosse arrestato, o magari con una trasfusione se la pressione fosse scesa troppo. Non avevo strumenti né macchinari per garantire la ventilazione, non avevo nulla eccetto gli scarsi materiali del kit medico che mi portavo sempre dietro e quello che potevo produrre con il Mokuton, anche se non apprezzavo certo l'idea di mostrarlo. Andiamo...quanto ci vuole per questa cosa che dicevi di saper fare? Dannazione, non so nemmeno dove sono e se crepi i Fiori e i Cuori potrebbero prendersela con me! Avanti! MUOVITI! Non c'era sangue ma inchiostro ovunque su quel letto lurido e le condizioni della ragazza stavano andando sempre peggio...almeno fino a quando il serpente tatuato sulla sua pelle si fermò di colpo, come preso da un tremito. Ci sta riuscendo? Mi chiesi, vedendo l'animale che scartava come per arretrare di scatto, quasi avesse percepito un pericolo o una trappola. Provò a voltarsi ma nuovamente quella reazione dopo pochi centimetri, e ancora...e ancora. Se non fosse stato solo un disegno avrei potuto giurare che stesse sibilando per l'ira e la frustrazione prima di fermarsi e letteralmente saltare fuori dalla pelle della ragazza, facendomi arretrare di scatto, armato.

    Il Serpente si sollevò portandosi dietro tutto l'inchiostro che era stato prodotto, incluso quello addosso a me o che si era mescolato con l'acqua e la zozzura a terra, fluttuando e poi concentrandosi in una bolla nera e fluttuante. Ero sul chi vive, pronto a reagire a un attacco, quando improvvisamente una mano si posò sulla mia spalla...e poi fu buio. Una tecnica che poteva rendere incosciente un nemico colto di sorpresa...ne avevo sentito parlare ma non ebbi alcun modo di reagire. Yuri intanto aveva stabilizzato il respiro e anche i parametri vitali erano meglio: alcune ferite erano da rivedere ma quel processo di decomposizione sembrava essersi fermato. Solo un minuscolo serpente stilizzato restava sul corpo, poco sotto i seni ma avrebbe presto scoperto di poterlo spostare altrove se avesse voluto...il segno del suo legame con Jigoku no Hebi, e della sottomissione dell'inchiostro maledetto. Quando aprì gli occhi il dolore si era quasi fermato, o perlomeno riusciva a tenerlo a bada, mentre la bolla di inchiostro fluttuante andò a convergere nel suo recipiente, che era tra le mani di Fy, poco distante. C'era anche qualcun altro nella stanza, nell'ombra, forse una sua guardia del corpo, ma era impossibile vederlo o capire cosa fosse, era più una sensazione che altro. La Cortigiana di Ame sembrava molto soddisfatta.

    Il primo passo per usare davvero un Jigoku, per sfruttarlo decentemente, è applicarselo, tesoro. I più stupidi lo tatuano sulla pelle cercano di controllarlo in modo che non si muova...poi convinti di averlo asservito lo applicano a terzi, facendosi una fama e inconsapevoli di essere solo vittime e portatori. Ridacchiò. Idioti. È sul proprio spirito che bisogna tatuarlo, nel proprio pensiero: metterlo all'angolo e dimostrargli che si è pronti a tutto pur di controllarlo, anche ad annientare la propria coscienza o a imprigionarlo per sempre. L'inchiostro ora ha una parte di sé imprigionata nella tua anima e nella tua mente, circoscritto e domato. Quindi potrai usarlo liberamente, tatuandolo sulla tua pelle o su altri senza rischi, almeno finché la tua mente resterà salda. Nel momento in cui sarai debole, in cui vacillerai, anche la gabbia che hai tatuato in te si farà irregolare, e lui sarà pronto a divorarti. Questo è il destino di chi usa un Jigoku, la minaccia costante, ma tu sarai forte tesoro, vero? Mani D'Oro sicuramente lo aveva tatuato solo sulla pelle, ottenendone un controllo a dir poco superficiale, e forse lo stesso valeva per Lashmi, ma Fy aveva un livello di conoscenza nettamente superiore sull'argomento. E ora che sei sopravvissuta, possiamo dire che circa metà dei Jigoku in uso appartiene a una donna, un bel colpo per le pari opportunità, non credi? Sorrise, avvicinandosi a Yuri e posando il contenitore accanto a lei. Personalmente sono una freelance, mentre tu se stai coi Fiori credo dovrai fornire i tuoi servizi a Goemon e ai suoi sottoposti quando te lo chiederanno, suppongo sia parte del tuo accordo, ma non indagherò oltre, come promesso.

    Hai bisogno di guarire e rimetterti in sesto. Lascerò dei tonici per Bokushin, qui, così che possa rattopparti. E' un pò ingenuo, ma sa stare al suo posto e se la cava con le arti mediche, almeno per quello che serve a te ora. Non perdere troppo tempo con Lashmi quando vorrà insegnarti a tatuare con un Jigoku, il solo fatto di essere sopravvissuta ti qualifica come persona che può usarlo, e l'inchiostro ti aiuterà ora che lo hai domato. Se Yuri avesse chiesto degli altri Jigoku avrebbe ottenuto un sorriso enigmatico da parte della misteriosa Cortigiana di Ame. Io ho il drago, Lashmi la locusta, tu il serpente. Non credo che ci sia bisogno di svelare tutte le carte, no? Qui ad Ame funziona così, come imparerai.

    [...]

    Non potevo sapere quanto tempo fosse passato quando mi ripresi, ma non c'era traccia di nemici nell'area, eccetto la cliente e le sue condizioni: si era trattato di pochi minuti ma era stabile e l'inchiostro era stato riposto in quella sorta di fiasca accanto a lei, verosimilmente. Cosa sta succedendo qui? Chiesi con irritazione, gli occhi carichi di minaccia. In quello stato ucciderla sarebbe stata la semplicità stessa. Non amo essere preso in giro, rapito e stordito e più riprese. Avevo solo un lavoro da fare e le cose come al solito stanno andando a rotoli. Con un bisturi puntato al collo della fanciulla e un'espressione spietata, sebbene mediata dal legno che deformava i miei lineamenti rendendoli orribili, mi ritrovai a essere l'ultimo ostacolo per la nascita di Yuri Zahard...mi avrebbe convinto a non ucciderla o a non abbandonarla là a morire? Con le sue ferite sarebbe stata solo questione di tempo. Risposte, o un buon motivo per non lasciarti qua con un bisturi piantato nel collo. Io ne ho abbastanza, e non ci vorrebbe molto a murare questa zona e fare in modo che nessuno ti trovi per i prossimi anni. La mia pazienza era ormai al termine: non mi importava nulla della reazione di Cuori e Fiori, avrei coperto le mie tracce se necessario.

    Ma Lei, col dolore che ancora serpeggiava nel corpo, cosa avrebbe fatto? Cosa avrebbe detto o proposto?

     
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11 replies since 17/8/2021, 14:12   347 views
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