Il rotolo maledettoQuest C+

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  1. Kaystar
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    Il Rotolo Maledetto


    Una Missione Inaspettata





    Era una splendida giornata in quel di Kiri, i gabbiani svolazzavano sopra al porto mentre io me ne stavo seduto in cima al faro, meditando e ripensando a tutto ciò che era successo fino a quel momento. Mi sentivo strano, un mix di moltissime emozioni vorticavano nel mio io senza mai fermarsi: Paura, amore, rigetto, solitudine e rabbia, ognuna cercava di prevalere sulle altre senza riuscirci. Ero confuso e mi ritrovavo ormai con ben poche persone su cui contare. A cosa serve il potere di difendere le persone che ami se poi non riesci nemmeno a ritrovarle? Nulla va come dovrebbe andare in questo futile mondo.. La scelta di accettare gli insegnamenti di Momin mi aveva messo molti dubbi sulla mia esistenza. Davvero avevo bisogno di quel potere per ritrovare e portare indietro Kimiko? Questo potere che spaventava così tanto i miei familiari era davvero degno di una brava persona o mi avrebbe trasformato in una creatura malefica simile a chi lo aveva passato a me? E soprattutto.. era davvero cattivo quel Momin, aveva effettivamente tirato su uno spettacolo alquanto macabro e senza cuore ma se ci fosse stato un motivo dietro? La reazione di Youshi era stata particolarmente peculiare ma ancora non sapevo a cosa pensare. Intanto il tempo passava e la giornata si estingueva in un impareggiabile tramonto, trasformando l'acqua del mare di Kiri in quello che poteva sembrare sangue per il forte colore rosso che dal cielo si specchiava su di esso. Fu in quel momento che una lettera iniziò a scendere, verso di me, dal cielo. La raggiunsi con la mano, chissà da dove arrivava, probabilmente era stata consegnata da qualche creatura volante.. Che fosse nuovamente la mano sinistra? Controllai il marchio girando la lettera tra le mani, niente mano nera, bensì il simbolo dell'accademia. Senza troppi fronzoli la aprii per capire le motivazioni che spingevano l'accademia a contattarmi e scoprii di dovermi presentare ad un incontro con un certo Tasaki Moyo, un chunin di Oto. Ripensai a quel punto agli Otesi che avevo conosciuto, Febh - Sama, uno dei ninja che più mi aveva messo sotto pressione solamente presentandosi al porto di Kiri, e il duo composto da Saragi e Hisagi, tutte persone alquanto strane e particolari, Chissà se anche questo Tasaki lo sarebbe stato.

    Avrei dovuto partecipare ad una missione di Grado C+, la più alta fino ad ora, avrei dovuto prepararmi a dovere. Subito mi diressi al ristorante di Jinka, come vi avevo già accennato mi permetteva di stare li fino a che gli screzi con la mia famiglia si sarebbero fermati, in modo da recuperare equipaggiamento e prendere qualcosa da mangiare durante il viaggio. Dovevo trovarmi nel Paese del Riso tra quarantotto ore esatte, non sarebbe stao difficile raggiungerlo, era una traversata che avevo già fatto quando mi ero incontrato con i due studenti Otesi.

    Mi sarei trovato la mattina seguente, di buon ora, al porto in modo da prendere il primo traghetto per il paese del fuoco e, senza esitare, sarei partito riposando il mio corpo per l'estremo utilizzo della Kinjutsu che avevo fatto il giorno precedente. Una volta sbarcato avrei continuato il mio viaggio verso il paese del riso utilizzando i sentieri appositamente creati per raggiungere il villaggio di Oto chiedendo intanto alle persone di passaggio se conoscessero la locanda di cui parlava la lettera che mi era stata spedita. Una volta arrivato nelle vicinanze del Paese del Riso riuscii a trovare un mercante che, per fortuna, era a conoscenza di una locanda con quel nome e mi indicò la strada per il villaggio ove era situata, da quando i ricevitori si erano palesati sul mi volto era diventato molto più facile ricevere informazioni, ogni persona che fermavo sembrava essere estremamente spaventata da me e sputava il rospo senza troppi problemi..Beh, meglio così. Riuscì a raggiungere il luogo con qualche ora di anticipo ma decisi di esplorare un po' il luogo in cui ero arrivato prima di presentarmi all'incontro. Quando finalmente entrai nella taverna venni investito da un fortissimo odore di alcool, nulla a che vedere con la sera in cui mi ero mezzo ubriacato alla presenza di Febh. Ad aspettarmi e farmi cenno di sedersi con lui trovai un ninja dallo sguardo calmo e rilassato, capelli neri come la notte e decisamente più alto di me, si capiva benissimo essere anche molto più anziano del sottoscritto. All'arrivo anche degli altri ninja iniziò le spiegazioni, senza perdersi in troppe chiacchiere, l'unica cosa che mi parse strana fu la sua propensione a dar fastidio ad uno dei presenti, una persona con cui avevo già collaborato tempo addietro, si trattava di Akuraguri, un ninja di Kiri molto capace e dalle incredibili abilità, da quello che avevo capito abilità simili al Mizukage stesso. Sarebbe tutto più facile se anche io avessi un vero insegnante, e invece mi ritrovo con un ragazzino odiato a morte da Youshi e di cui ancora non so un bel niente.

    La missione era abbastanza semplice da capire, di li a poco un gruppo di cultisti del dio Jashin sarebbero partiti per un covo segreto portando con loro un rotolo contenenti informazioni molto importanti. Recuperare quel rotolo era il nostro obiettivo principale e come surplus, se fosse stato possibile, avremmo dovuto recuperare e portare uno di questi cultisti vivo e intero indietro, probabilmente per un interrogatorio o qualcosa di simile. Tasaki estrasse pure una mappa con sopra disegnata la strada che avrebbe preso questo gruppo di Jashinisti per arrivare al covo che comunque sarebbe stato off limits per noi. Per concludere il tutto doveva essere eseguito senza che il culto venisse a sapere della nostra appartenenza all'accademia.Tutto chiaro Tasaki-san, tra tre giorni è fissata la partenza di questi cultisti che ipoteticamente dovrebbero seguire questa via, il loro viaggio durerà trentasei ore circa e faranno una fermata per riposarsi in un locale situato ad Ame. Sarà un operazione in incognito quindi niente deve far pensare che l'accademia sia dietro alle nostre azione. Potremmo avere un bel po' di tempo prima della loro partenza per esplorare la via e cercare di capire quali sono i punti migliori per agire..Magari preparando un'imboscata, che dite? Avrei quindi guardato i miei compagni di squadra per cercare una loro risposta ma prima che prendessero parola mi venne in mente che effettivamente non tutti conoscevano chi ero.Il mio nome è Hideo, Genin di Kiri.. Abbassai il cappuccio del mantello in modo che potessero vedere il mio viso, fino ad allora lo avevo mostrato solo a Tasaki una volta arrivato alla locanda. Condivido l'idea di lavorare sotto copertura, ma penso che al momento il mantello possa bastare per coprire le mie tracce, alla fine noi di kiri non dovremmo essere conosciuti in questo luogo. Avevo comunque già riturato il copri fronte in modo da evitare di farlo vedere troppo in giro, riponendolo sotto il mantello. Nel caso comunque conosco la tecnica, non sarà un problema cambiare aspetto.

    A quel punto il senese pensò di chiedere anche delle spiegazioni sulla gerarchia di comando. Stavo giusto per chiderlo io, un caposquadra potrebbe rendere le decisioni tattiche molto più immediate e funzionali, sarebbe bene capire chi potrebbe ricoprire questo ruolo. Non ero per niente sotto pressione in quel momento, dopo l'arrivo di Febh a kiri tutto sembrava quasi una passeggiata, soprattutto quando si trattava di parlare con altri ninja.


     
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