Un Grido nel Freddo

[Cambio di Equilibri ad Azumaido]

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  1. Ade Geist
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Un Grido nel Freddo

    Capitolo Unico

    Atto VII
    Interrompere il ciclo



    Non so se fu il mio ritorno a ispirare i cuori e le menti dei Kiriani, tanto nativi quanto d'adozione, ma potei notare come i loro sforzi si muovessero efficacemente verso un unico fine, con poca comunicazione se non la strettamente necessaria. Erano in grado di intendersi con pochi segnali, forse anche per via delle ormai numerose missioni corali alle loro spalle, ma quello fu, per me, il primo momento in cui potei finalmente rendermi conto di come Kiri potesse vantare una squadra coesa, unita e infinitamente più compatta di qualsiasi gruppo di shinobi accademico avessi visto sul campo di battaglia.
    E, in tutto questo - non percepiate le mie parole come superbe o finanche vanesie - la mia figura era soltanto di supporto e sostegno, privando quel gruppo, del reale potenziale devastante che la figura di un Jonin e un Kage potevano offrirgli. Ma, lo sapete, a me non interessava mettermi in mostra. Io volevo una sfida per i miei giovani shinobi, volevo forgiare nel sangue il loro rapporto, volevo cristallizzare nel dolore le loro gesta. Un amuleto mentale, tutto kiriano, che avrebbe ricordato loro dov'è e chi è casa propria.
    Dopo l'efficace difesa sunese da parte dell'attacco ad area del drago, complice la puntuale e geniale spinta repulsiva di Fudoh, mi ritrovai a comprendere che non potevo richiedere una difesa serrata ogni volta sul sottoscritto e che quindi necessitavo di qualcosa di più costante e presente. Sunesi! Gridai. Pensate a proteggere il sottoscritto. Il mio jutsu, unitamente alle vostre tecniche, ci donerà abbastanza forza per fronteggiare gli attacchi ad area. I Kiriani se la caveranno. [Note] Mentre i Sunesi sopraggiungevano, i Kiriani passarono all'attacco, chi con più successo degli altri, o con più successo dipendentemente dall'avversario scelto. L'assalto combinato di Fudoh, Hideo e Minarai ebbe esattamente l'effetto sperato: il canide subì tutti gli attacchi portati coi ricevitori, senza però quasi accorgersi di quanto fosse appena successo. Al suo cospetto quei moscerini che si muovevano sotto di lui erano poco più di insofferenti distrazioni. Non vi fu infatti il benché minimo cenno di dolore all'arto o al collo né l'evocatore parve minimamente interessato del dipanarsi di quell'evento. Eppure, come avevano potuto constatare, la mente delle evocazioni tanto quanto le percezioni delle stesse, sembravano un tutt'uno. Ed era evidente che almeno uno tra l'evocatore ed il serpente si era potuto rendere conto di quanto fosse successo. Se, infatti, qualcuno avesse avuto campo libero sull'utilizzatore, avrebbe visto l'evocatore sorridere sinistramente. Saggio da parte tua usare il mio dono, kiriano. Ma così come tu hai stabilito un legame col mio mondo, io ho rafforzato il legame già presente tra noi due! Una voce diversa rispetto a quella che avevano sentito fino a quel momento echeggiò nella mente dell'utilizzatore dei Ricevitori di Chakra kiriano. Una voce oscura, sinistra, che ben gli era familiare e che, difficilmente, avrebbe voluto sentire: quella di Momin. Ma cosa volevano dire quelle parole? Bhè, lo avrebbe scoperto molto presto.
    In ogni caso, il suo mondo si spense, come aveva preventivato, e, per un attimo ed un attimo soltanto, fu in grado di controllare i movimenti della creatura evocata. L'attacco verso gli arti inferiori ebbe successo, facendo cadere la bestia di faccia sulla neve che si alzò candida per un istante, prima di cadere nuovamente a terra. Quando la neve si posò, Hideo si rese conto di avere nuovamente controllo totale sul suo mondo che, infatti, si rialzò, pronto a lottare.
    Fudoh tentò altri due assalti ai danni del canide, un primo all'occhio ed un secondo alla bocca. Il primo fendente fu subito dal canide che, tuttavia, mosse la testa quel tanto che bastava per spostare il colpo dal centro del suo occhio al sopracciglio corrispondente. Tuttavia l'effetto fu poco più di un taglio superficiale da cui era visibile una sottilissima linea rossa. [Note] Il secondo attacco, invece, fu intercettato dalla creatura che si mosse istintivamente con un piccolo balzo sul posto, tirandosi su sulle zampe posteriori e dando una violenta zampata al colpo, direzionandola verso il suo evocatore, senza subire alcun danno. Fudoh poté notare come, durante quel movimento, l'arto della bestia fu ricoperto di un qualche tipo di chakra che non fu immediatamente in grado di distinguere, ma che gli parve di aver già visto, percepito o, finanche accarezzato. [Abilità di TS] Ci fu però anche un altro problema. Il colpo di quella bestia fu così potente da far vacillare il controllo di Fudoh sulla Spada del Reietto! Aveva bisogno di una grande forza di volontà per non recidere il legame mentale con l'arma! [Difesa]
    Ma il canide non fu certamente l'unica evocazione che il gruppo di ninja aveva deciso di bersagliare: infatti, il Drago fu il primo a subire un attacco, per mano di Yusica e del gruppo sunese. L'evocazione non fece molto, se non contrarsi leggermente in se stessa, e là dove il cristallo impattò sulla creatura, irrorare il corpo di una patina di chakra simile a quella che, poco dopo, Fudoh avrebbe visto usare al canide. Un nuovo leggero squarcio si aprì sulle sue scaglie ma il danno fu poco più che irrisorio. Per fortuna, però, quello non era certo l'unico assalto del gruppo verso il Drago.
    Youshi, dopo essersi difeso dalla furia dell'evocatore senza nome, pensò bene di evocare la Kirigakure no Jutsu intorno al capo della bestia. L'idea fu ottima in quanto, sopra di questa, vi era anche l'evocatore e, all'interno della Nebbia, era impossibile scorgere nulla dall'esterno. Tutti i sensi dei tre loro avversari erano stati limitati fortemente! Fu per quel motivo, infatti che, resosi conto dell'accaduto, l'Evocatore vestito di oro e bianco si mosse leggermente, come a voler cercare qualcosa all'orizzonte della sua vista condivisa. Ma non trovò nulla: almeno, non con gli occhi. Infatti, un secondo dopo una folata di vento affilata lo raggiunse, colpendolo al braccio inavvertitamente. Se il colpo avesse colpito orizzontalmente piuttosto che in verticale, avrebbe senza dubbio tagliato il braccio. Ma l'effetto fu praticamente il medesimo: l'arto destro era, per il momento, inutilizzabile. Un fiotto di sangue cadde sopra la testa del drago. UHMF! Gridò tra i denti l'evocatore e, contemporaneamente, un grido di dolore fuoriuscì dalla bocca del Drago e del Cane. Si prese il braccio destro con la sinistra, soltanto per acuire un istante il suo dolore e far imbestialire ancora di più le sue evocazioni che iniziarono a scalpitare e ringhiare in modo disumano. D'un tratto, però, dacché percepiva il Tokugawa muoversi sul collo del drago come se si stesse muovendo sul suo, né lui, né la serpentiforme creatura riuscirono a comprendere dove il chunin fosse finito. Quella sensazione durò un solo istante, tuttavia, ma questo fu tutt'altro che positivo.
    Contemporaneamente, sia l'evocatore che le due creature iniziarono a muovere la testa verso destra e verso sinistra con gesti spasmodici e quasi incontrollati. Erano sotto effetto del genjutsu del kiriano e ben presto si sarebbero resi conto di quello che stava accadendo. L'immagine di uno Youshi assetato di sangue, quasi mostruoso, era saldamente impressa nelle loro menti. Un macabro dipinto di un'ombra insanguinata che, quasi impossibile da cogliere ad occhio nudo, saltava su un libro, una spada, uno strano kunai ed altri vari oggetti, distruggendoli in mille pezzi e, assurdamente, facendoli sanguinare, era tutto ciò che l'evocatore e le sue creature riuscivano a percepire. No, non te lo permetterò ... non riuscirete mai a interrompere il ciclo! E mentre gridava quelle parole, finalmente, vide l'ombra del Tokugawa raggiungerlo dalla neve. Non poteva fare molto: i suoi riflessi erano rallentati, bloccato dalla paura, e il suo braccio destro non gli permetteva di compiere sigilli. Quindi fece quello che i suoi poteri permettevano di fare: contare su un altro alleato. Bogyo Kuchiyose no Jutsu! [Tecnica] Il Drago frappose i propri arti nel simbolo della Tigre! Nella sinistra dell'Evocatore comparve un piccolo pipistrello bianco che subito spese il suo corpo per bloccare la spada del Tokugawa frapponendole le proprie ali.


    Youshi percepì chiaramente uno squittio di dolore, prima di notare come anche quella creatura possedesse gli occhi con pupille concentriche propri di quei mostri con cui stavano combattendo. [Difesa] Ma l'assalto del kiriano non fu concluso. Fintando un colpo alle gambe, verso il quale la creatura non poteva molto vistro l'abissale differenza in velocità, Youshi quasi raggiunse l'evocatore che, giusto in tempo e, tramite gli occhi del pipistrello, riuscì a spostare la gamba indietro quel tanto che bastava per venir colpito sotto al ginocchio, piuttosto che dietro. [Difesa] In un attimo, come era arrivato, il pipistrello scomparve in una nuvola di fumo e neve. Poi, con una voce diversa dal solito, una voce che non riecheggiava in alcunché, né nella neve, né nell'etere, l'Evocatore si rivolse a Youshi. Sei un ninja promettente, Youshi. È stato un peccato il fatto che tu non abbia potuto continuare a usare il mio Elmo. Ti è piaciuto scardinare i tuoi limiti, anche se solo per pochi istanti? Avresti potuto scoprire molte, molte altre cose. E potresti ancora ... se ti arrendessi e mi lasciassi fuggire. Siamo circondati dalla Nebbia, se scegli di lasciarmi andare, nessuno ti vedrà mai. Sai che sono uno di parola, te l'ho già dimostrato. Devo solo recuperare ... alcune altre cose. Che ne dici? Così dicendo, una piccola tasca all'altezza del polso si aprì, facendo fuoriuscire una goccia di sangue e un lungo, nero, oggetto metallico dalla forma cubica. Le fattezze erano del tutto simili a quelli delle decorazioni che aveva visto al Tempio del Gelo a Kotetsu Sakura. Prendi questo oggetto. Potremmo comunicare a qualsiasi distanza, mentalmente. Lo userò per dirti come raggiungermi e sbloccare i poteri che tanto desideri. Youshi aveva davanti la possibilità di terminare immediatamente quello scontro che sembrava invincibile. Cosa avrebbe fatto?

    In ogni caso, se avesse rifiutato, l'evocatore non l'avrebbe presa nient'affatto bene. Una scelta poco saggia ... ma ininfluente. Non ho bisogno di te, dopotutto. Bruciando la distanza che li separava con un rapido scatto, lo strano evocatore abbassò il suo baricentro e, con una certa cattiveria, cercò di colpire Youshi al busto con un poderosissimo colpo di palmo. [Tecnica I] Se il Tokugawa avesse provato a schivare il colpo muovendosi all'indietro, si sarebbe pentito amaramente della sua scelta. Un grosso spuntone nero sarebbe fuoriuscito dal palmo della mano dell'Evocatore, prolungando il colpo e perpetrando gli stessi effetti! [SA I]
    Se neanche quest'azione fosse andata a buon fine, l'Evocatore avrebbe bisbigliato qualcosa tra sé e sé. Questo mondo mi serve. Questo mondo ... è Freddo. Non posso rischiare ulteriormente. Ci penseranno i Kamui ... sì, lascerò fare a loro. Anche se non sanno apprezzare l'arte, sapranno sicuramente sgretolare qualche osso. Poi si sarebbe nuovamente rivolto verso Youshi. Mi domando se questo sia un addio o un arrivederci. Poi, con un gesto della mano, si sarebbe congedato, sparendo in un soffio di vento. [Tecnica II] Stava all'Hidarite decidere se inseguirlo o meno. Quello che era sicuro era che, se non si fosse mosso da sopra il drago, questi avrebbe iniziato a strapazzarlo violentemente, visto gli attacchi che stava per fare verso i suoi compagni. Infatti fu proprio quella bestia a partire ad attaccare, proprio perché privato della vista. Quale può essere la tattica migliore per attaccare qualcuno che non vedi se non demolire tutto ciò che potresti avere davanti? Anticipato da un grido infernale, in drago spalancò la propria bocca, evocandovi all'interno una sfera d'acqua gigantesca che, in un istante, divenne una violenta e prorompente colonna d'acqua che venne sparata a terra con incredibile violenza. Il drago avrebbe mosso la testa a destra ed a sinistra per cercare di colpire chiunque si trovasse davanti a lui, circolarmente. [Tecnica III] Qualsiasi fosse stato l'esito, anche il Canide sarebbe stato in vena di enormi jutsu: aprendo la bocca verso il cielo, avrebbe sputato un gigantesco drago d'acqua che, in un attimo, si sarebbe nascosto tra le nuvole. [Tecnica IV] Immediatamente dopo, avrebbe ancora una volta battuto le zampe per terra, alzando una piccola cotre di vapore acqueo che avrebbe anticipato la fuoriuscita dal terreno di alcune lance che, con traiettoria parabolica, sarebbero discese vigorose su tutti i presenti. [Azione]
    Con quel colpo, però, non aveva soltanto creato delle lance, il canide aveva anche cercato un contatto visivo con Hideo. Infatti, il giovane genin avrebbe percepito una strana sensazione percorrergli lungo la schiena e, se avesse provato ad attaccare direttamente uno dei due Kamui del Freddo, si sarebbe trovato incapace di agire autonomamente e, piuttosto, avrebbe compiuto quelle stesse azioni contro i suoi alleati! [Azione & Note]
    Infine, dalla bocca del canide partirono, contemporaneamente, tre salve di ghiaccio acuminato, ognuna indiretta verso Fudoh, Hideo e Minarai. [Azione]
    Un ultimo sforzo, shinobi! Gridai, mentre mantenevo il rituale attivo. Giocate il tutto per tutto adesso. Quando avrò finito di mantenere questa tecnica, avrò bisogno di tutti voi! [Note] Nel frattempo, una forte grandine iniziò a cadere su tutti i presenti.

     
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