Un Grido nel Freddo

[Cambio di Equilibri ad Azumaido]

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  1. Febh
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Seme del Freddo

    Minarai - 8

    La nostra assurda strategia, alimentata da forze che a malapena eravamo in grado di comprendere, era stata un successo clamoroso: mediato dall'influsso del Mizukage il potere dell'Odio si unì al Freddo, alla Mortificazione e alle impareggiabili doti del Primario di Kiri, mentre Hideo creava quell'unica apertura nella guardia nemica che rese ogni cosa possibile. Non avevo reciso la creatura che era divenuta vittima del mio odio, ma avevo reciso la sua stessa esistenza! Quasi estatico ero pronto a sferrare un nuovo attacco quando il Drago nostro avversario spezzò il vincolo del Richiamo, allontanandosi da quel luogo prima che la nostra furia potesse annientarlo. Fugge, il codardo! Mi trovai a dire, ravolto dall'emozione violenza che tuttavia al momento mi stava preservando dalla morte per congelameno degli organi interni. Tremavo di furia e gelo ma scossi il capo, cercando di controllare e veicolare quell'emozione prima che mi si ritorcesse contro: non avrei potuto accettare l'umiliazione di essere schiacciato dal potere che io stesso avevo liberato.

    La tempesta andava diradandosi e con essa anche il potere della Fioritura Senju che fino a quel momento avevo mantenuto, mentre la mia spada tornava alla normalità anche se il Freddo non mi lasciava. Yujika e Munkeke si riavvicinarono assieme al Maestro, davanti al quale anche se tremante mi inchinai in segno di rispetto, dopo essermi assicurato che non ci fossero pericoli o altri ostacoli. Hideo in quel momento attirò la nostra attenzione verso l'alto, dove Youshi era in caduta libera assieme al nemico, ancora non sconfitto. Fudoh-san fu il più abile tra noi a reagire, disperdendo la tempesta e sfruttando le sue capacità per attirare Youshi in salvo, ma io non sarei stato da meno anche se stanco: incrociando le dita in una manciata di sigilli attivai una tecnica che il Tokugawa conosceva bene (avevamo sconfitto suo nonno grazie a essa), anche se con allenamento e costanza avevo appreso come separarla dal vincolo più grande: il contatto con il terreno [Tecnica 1].

    La Stretta della Palude generò due arti di fango che sembrava perlopiù neve sporca a partire dalla neve stessa che precipitava, afferrando il Tokugawa in una stretta priva di intenti offensivi, ma che gli avrebbe fornito una sorta di cuscinetto, anche se limitato. Congiuntamente a Fudoh-san, il giovane Youshi sarebbe risultato ammaccato ma al sicuro, anche se certo provato dall'evento...da parte mia avrei evitato commenti né richiesto la sua attenzione, limitandomi solo a fissarlo da dietro la maschera mentre, forse approfittando della nostra distrazione, il giovane che era assieme al Maestro venne attaccato segretamente, finendo ucciso o rapito, con grande sconvolgimento da parte di Munkeke e Yujika! Avrei portato la mano alla spada, in guardia e pronto a combattere anche se col respiro sempre più corto e debole, ma i nemici sembravano essersi allontanati ormai del tutto.

    Non avevo abbastanza informazioni per approfondire la questione e sentivo il battito cardiaco farsi sempre più debole, ma non mi concessi il riposo che sarebbe potuto essere fatale: ero ancora necessario al Maestro. E non avrei ceduto così facilmente. Hideo aveva recuperato un qualche strano artificio che ci mostrò, anche se non ne conoscevo la fattura. A giudicare dalle decorazioni e dall'aspetto...non è un oggetto di uso comune ma deve trattarsi di qualcosa con un significato rituale, o sarebbe stato inutile costruirlo...anf...a quel modo. Commentai, col fiato corto. Ma non devi temere per la tua sopravvivenza...la paura è uno strumento che devi imparare a usare a tuo vantaggio. Sia quella che provi, sia quella che incuti. Spiegai, ripetendo anche se mediati gli insegnamenti del Maestro. Poi verso lo sciamano di Azumaido. Munkeke-san...esistono rituali o leggende in queste terre che vedono i teschi come dispensatori di qualcosa? La siringa contiene o conteneva qualcosa...anf...quindi...anf... Mi dovetti fermare, non potevo pronunciare frasi troppo lunghe.

    Youshi tuttavia aveva delle informazioni al riguardo e sembrava molto ferrato sull'argomento. Veicolava? Contiene forse una droga capace di incrementare le capacità fisiche? Dopodiché Hideo avrebbe confessato un qualche legame con Momin, che avevo ormai intuito essere la mente dietro quanto era accaduto in quelle terre, inclusa la reazione del Kamui che ancora aveva i miei semi addosso e mi aveva contaminato col Freddo, ovviamente dietro mia esplicita volontà. I tuoi costrutti neri...sono loro ad averti permesso di controllare il cane, no? E' lo stesso potere di questo Momin? Forse...avevo letto qualcosa al riguardo...anf...sull'antico nemico di Konoha: Pain. Non era una domanda vera e propria, ma solo una constatazione. Se mi avessero fornito alcuni ragguagli su Momin e le sue precedenti imprese avrei sicuramente potuto fornire ipotesi più plausibili, ma in quel preciso momento non potevo essere granché d'aiuto. Se ben comprendo...anf... questo Momin è uno spiccato manipolatore, sia tramite le sue arti che tramite...anf...menzogne e doni sediziosi. Dissi, a fatica. Se fossi in lui...se volessi qualcosa...anf...farei in modo che gli altri pensassero che qualcosa è il mio punto debole...anf...così da farlo tenere al sicuro e farmelo portare davanti senza troppo sforzo...anf.

    Scossi il capo. Le Profezie hanno potere solo se ci credi, come ha detto il Maestro. Se nessuno ci crede, sono solo parole al vento. Deglutii. Se volete realmente fermare Momin bisogna agire in modi che non si aspetta, fuori dalle predizioni. E se Hideo è un contatto con lui...anf...bisogna elaborare una contromisura...rendere Hideo un veleno per Momin. Lui cerca corpi per controllare tutto. Che quei corpi siano la sua condanna, allora. Dissi, pragmatico, anche se non avevo un metodo chiaro per ottenere quel risultato...intanto barcollai, praticamente esausto, con Fudoh-san che accorreva al mio fianco, affidabile come sempre. Io...ti ringrazio, Primario-san.

    Il Freddo stava avendo la meglio sui miei pensieri e sul mio corpo, e anche se avessi interrotto ora il legame con quel Kamui comunque non ne avrei avuto immediato beneficio, avendo incamerato fin troppa di quell'energia. Era pericoloso...ma al contempo mi aveva permesso di superare i miei limiti...se solo avessi potuto imbrigliarlo! Io...non sono convinto di volerlo disperdere. Era un'opportunità troppo grande, e le opportunità andavano colte anche se pericolose, per quanto avessi ormai perso del tutto la sensibilità alle estremità delle mani e dei piedi...sotto le vesti da Minarai certamente la carne si stava facendo cianotica e sofferente. Concentrarlo...su un oggetto? Affidare quel potere a qualcosa che poteva venirmi sottratto? A qualcosa che poteva essere riconosciuto? Non ne sarebbe mai e poi mai valsa la pena.

    Il danno è esteso...il Freddo segue i miei meridiani e il mio sistema circolatorio, radicato anche se la sua fonte è solo un seme distante e... Attesi. Forse era il gelo che mi ottenebrava la mente ora che l'Odio era venuto meno e non mi manteneva più in saldo, ma quelle due parole avevano acceso uno spiraglio: radicato e seme. Radici. Semi. Anche se ero Minarai, restavo un Senju. Ogni Senju è una Foresta...questo uno dei motti del clan. Un modo...c'è. I Kamui...anf...sono manifestazioni della natura legate al Freddo...ho ben compreso? A parte i cervi, che erano un dono per sfamare umani e Kamui, secondo le leggende di Azumaido che tuttavia non conoscevo. Non so se esistano Kamui come quello che penso...ma...posso provare. Primario-san...anf...anf...ho bisogno che mi aiuti. Concentrerò il Freddo in un solo punto, facendolo regredire da tutto il corpo al centro del petto, in una forma che...anf...che posso controllare. Ti chiedo solo...anf...di aiutarmi senza porti domande. Se le radici del freddo erano in me e se il Freddo non era qualcosa che un umano potesse contenere...lo avrei contenuto in una creatura vivente diversa, una che potevo controllare. Il seme di una pianta. Un Kamui artificiale, nato dal mio chakra e dal mio corpo, interno a esso ma separato.

    Con l'influenza di Fudoh-san che avrebbe reindirizzato il Freddo, l'esperienza nel gestirne i flussi di poco prima e la sensazione dei semi sul Kamui lontano avrei cercato, arrivando a consumare gran parte del chakra residuo, di creare un seme di qualità superiore al centro del mio petto, quanto più affine possibile all'energia del Freddo provando a relegarla al suo interno. Se non potevo controllare quel potere, lo avrei inserito in una forma che potevo controllare, come quando l'elettricità era stata imbrigliata all'interno di un circuito elettrico. Sarebbe bastato, o avrei subito danni permanenti? Confidavo nelle incredibili doti taumaturgiche di Fudoh-san, ma restava una grande scommessa.

    Se fossi sopravvissuto, anche se debole, la mia attenzione sarebbe poi andata verso Kensei, avvicinandomi a lui anche se barcollante, incurante degli altri astanti, incluso Fudoh-san e Hideo. Maestro. Avrei detto. Ho percepito...per un istante ho percepito quello che avete cercato di insegnarmi finora. Mi sarei prostrato a terra, posando la fronte mascherata sulla neve smossa. Vi sono grato per i vostri insegnamenti...ma come posso...come posso rendere più salda la mia presa sul vostro insegnamento? Con esso...anche il Freddo diviene solo uno strumento. Con esso... I miei occhi avvamparono sotto la maschera, appena visibili nello spiraglio, accesi a dispetto dell'esaurimento psicofisico. Con esso il potere di ottenere ciò che mi serve sarebbe a portata di mano!
     
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