Un Grido nel Freddo[Cambio di Equilibri ad Azumaido]

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    Un grido nel freddo


    L'albero maestro - Post Secondo



    Soltanto un ninja, tra quelli degni di nota, decide di presentarsi al sottoscritto.

    Tutti qui per il viaggio ad Azumaido? Sono felice di vedere che il Mizukage ha chiesto il supporto di Suna. Piacere di conoscervi, sono Fudoh, Primario dell'Ospedale di Kiri.

    Faccio un lieve inchino con la testa, rivolto a Fudoh.

    Shinichi Kurogane. Come hai intuito sono un ninja di Suna ma quest'oggi sono qui in altra veste. Per conto di mio... suocero, Ichiro Kakita.

    Mi fa strano definirlo in questo modo. E a dire il vero dovrei dire mio "ex-suocero" ma la cosa darebbe luogo ad una discussione infinita, e non è né il tempo né il luogo adatto per affrontarle.

    Sono nervoso, non tanto per il timore dell'impresa in se, ma per il ruolo che mi ritrovo a ricoprire.

    Mi dirigo sottocoperta. Non sono abituato ai viaggi via mare, specie con un vento e delle onde simili. Una volta al riparo dalla pioggia mi strizzo i capelli e li raccolgo in un nodo, simile a quello che usavano gli antichi samurai. Mi siedo a "terra", la spada sulle mie ginocchia e chiudo gli occhi. Ad uno sguardo superficiale sarei sembrato in meditazione, come se mi stessi preparando ad una battaglia.

    In realtà cerco soltanto di non vomitare. So per esperienza, non diretta, che l'ondeggiare del mare può causare grossi problemi a chi non è abituato e, dopo un paio d'ore, sento la nausea salire.

    Decido di mantenere la posizione. In qualche modo ho trovato una specie di equilibrio. Mi alzo in piedi. Ripongo Midakzuki al mio fianco e, quasi come se l'avessi evocata, la voce del capitano risuona attraverso l'interfono.

    Chiede aiuto. La nave sbalza ma, grazie al chakra adesivo, riesco a mantenere la presa salda. [chakra adesivo, Forza Viola]Chakra Adesivo (Intermedio)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità anche a testa in giù, in terreni scivolosi o sopra l'acqua.
    (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da chunin in su]


    Sembra quasi come se fossi riuscito a prevedere l'esatto momento in cui il capitano avrebbe avuto bisogno di aiuto. E se c'era una cosa che avevo imparato nei miei anni da investigatore era questa: sfrutta la sincronicità per sembrare più figo di quel che sei. Così gli altri si arrenderanno senza combattere.

    Mi dirigo sul ponte, sempre sfruttando il chakra adesivo. Il vento mi sferza il corpo, l'acqua mi flagella il volto ma io rimango impassibile.

    Almeno fino al lampo, che illumina una creatura gigantesca. Un serpente di mare.

    Mi impressiona, lo ammetto. Se mi fossi addentrato più in profondità nelle caverne sottomarine della tomba di ferro forse avrei potuto stringere un legame con una creatura in grado di affrontare un simile pericolo.

    Un granchio, forse. O un'aragosta gigante. Sarebbe stato quasi divertente vederli combattere.

    Il colpo di coda della creatura mi riporta alla realtà. Abbatte l'albero maestro. Il capitano si trova sulla sua cima. Lo guardo e mi sposto per cercare di afferrarlo al volo, ma non ce ne sarebbe stato bisogno. Grazie ai suoi arti bionici, che mi ricordavano un po' gli schemi dei progetti segreti della famiglia del mio primo sensei, era riuscito ad atterrare al nostro fianco.

    L'albero è caduto sulla nave.

    Dobbiamo pensare ad un modo per sfuggire a questa creatura, e alla svelta.

    Sarà un onore morire al vostro fianco. tuona il capitano, sguainando la propria spada.

    Sbuffo. Esagerato. Dobbiamo solo far capire a quella creatura che siamo un boccone troppo indigesto per lui.

    Uno dei ragazzi di Kiri condivideva la mia posizione.

    Servi al timone! solo tu sai cavalcare queste acque come se fossi su di un calmo ruscello! penseremo noi alla creatura, tu pensa a portarci via da qui!

    Do una pacca sulla spalla al capitano. Il ragazzo ha ragione. Siamo Shinobi, il nostro ruolo è occuparci della creatura. Il tuo, quello di condurci sani e salvi ad Azumaido. O chi lo sentirà il vostro Mizukage?

    Gli sorrido, cercando di rassicurarlo. Anche se non sono neanch'io sicuro di come fare. Potrei saltare addosso alla creatura. Se mi avvicinassi abbastanza potrei sfruttare la lama di vento. Se mi facessi ingoiare potrei persino ucciderlo. Ma, poi, a me chi ci penserebbe? No, non posso morire nella pancia di un serpente gigante nel mare di Kiri.

    Voglio veder crescere i miei bambini. Riabbracciare mia moglie. Ho troppo per cui vivere.

    Personalmente uccidere non è mai la mia prima scelta, tanto più che se avete qualcosa in grado di uccidere lui, accomodatevi pure.

    Mhh... una mezza idea ce l'avrei, a dire il vero. Ma preferirei farlo desistere. Non siamo qui per uccidere mostri marini. Non è lui la nostra missione. Hai in mente qualcosa, Fudoh-san?

    Distraiamolo e facciamolo allontanare! Qualcuno mi sollevi l'albero, così che possa lanciarglielo contro, con i miei metodi. Poi se avete delle arti illusorie che possono convincerlo ad allontanarsi, dopo quel botto, tutto ben accetto!

    Un paio di persone avrebbero potuto trovare quella proposta di Fudoh insensata. Sollevare l'albero maestro? Per me, invece, si trattava di un gioco da ragazzi.

    Solo questo? Non mi sembra poi così difficile.

    Mi tolgo il kimono, e lascio cadere la spada sul ponte. Faccio schioccare le nocche mentre mi incammino verso l'albero maestro. I muscoli iniziano a gonfiarsi, il chakra pompa al loro interno rendendoli possenti. I bicipiti si ingrandiscono, diventando il doppio di dimensione. I muscoli della schiena si ingrossano anch'essi. Chi si fosse soffermato ad osservarla avrebbe potuto notare come la disposizione delle fibre muscolari formassero una strana forma, simile al volto di un demone. Se avessi tenuto il kimono lo avrei strappato da quanto i muscoli si gonfiano. Anche le gambe avrebbero visto una trasformazione simile ma, per fortuna, mi vestivo abbastanza largo anche per queste occasioni. [Attivazione Tecnica "Potenza Disumana<!-- -->Potenza Disumana
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore può incrementare notevolmente la propria forza, fino a tre volte tanto, per effettuare una singola azione. Tale azione non può avere finalità direttamente offensive nei confronti di avversari o nemici, ma può vantare di una potenza unica: sarà possibile - ad esempio - estrarre le radici degli alberi, abbattere muri o vegetali, spostare un grosso masso.Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]
    ", Forza 575 (-1 tacca per nausea)--> 1725]


    Accerchio l'albero maestro, grazie al chakra adesivo riesco a mantenere la presa salda sia sul ponte che sull'albero della nave.
    Tiro le vene del collo. Gonfio il petto, il volto si deforma in una maschera di dolore. Sento il corpo tirare. Piego le ginocchia e sollevo.

    RRRRAAAAAAAAAHHHHH

    Con un urlo sollevo l'albero maestro e, per un attimo, sembra quasi che la nave si sia ricomposta. Riabbasso l'albero, puntando la sua punta in direzione del serpente. Guardo Fudoh. Qui ti va bene?

    Una volta ricevuta conferma mi sarei spostato per ricompormi, i muscoli tornati al loro stato naturale. Mi sarei quindi rivolto al mio compaesano Vedi di essere un po' stretto con quella cartabomba. Vogliamo spaventare la creatura, non farla incazzare. Dobbiamo essere visti come uno spuntino troppo difficile, non come una minaccia. Cerca di farla esplodere quando l'albero è in volo, non quando Fudoh lo avrà fatto schiantare addosso al serpente.

    Non conoscendo le armi del ragazzo Kiriano, delle specie di grossi spiedi, non gli do istruzioni in merito. Probabilmente, anche a causa dell'esplosione, avrebbero potuto diffondersi causando qualche piccola ferita. Un aiuto aggiuntivo per invitarlo a desistere.

    Fudoh tende le mani verso la creatura e l'albero spicca il volo. Curioso. Mi ricorda quando anch'io potevo fare cose simili... quando ancora potevo sfruttare la Satetsu.

    Se... se avessi avuto ancora accesso a quelle facoltà forse avrei potuto risolvere la situazione da solo. Altro che albero maestro...

    Guardo i due ninja di kiri, quelli pieni di piercings. Gli avrei potuto lanciare addosso quei due.

    Mi lascio sfuggire un ghigno.

    Capitano! Pronto a salpare! Dobbiamo muoverci in fretta, che l'esplosione sia il tuo segnaleeee!



    Chakra: 75.75/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 600 (575 malus nausea)
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Chakra adesivo
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Potenza Disumana
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • D-Visor × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 2
    • Kunai × 2
    • Fumogeno × 1
    • Coltelli da lancio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio Economico × 1
    • Parabraccia in Ferro × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio Economico × 1
    • Katana × 1
    • Shuriken Gigante × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 1
    • Shuriken × 5
    • Equipaggiamento Debilitante × 1

    Note
    Consumo 1/4 basso per il chakra adesivo e 4 bassi per la tecnica.



     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Un grido nel Freddo


    Capitolo Unico


    Atto III
    Creare un messia. †



    Rispondeva candido il Figlio del Freddo, ignaro del peso delle sue parole e vergine della complessità umana. Aveva osservato per lunghi anni i comportamenti di coloro che abitavano le sue terre ma tra l'osservare ed il fare, si sa, c'è una differenza soverchiante. Le torce si iniziarono ad agitare, mostrando il dissenso alle sue parole della folla astante, ma una voce si levò dal coro, per prima, sicura e forte. Hai ragione, sono fedeli. Un uomo dal lungo abito bianco e dai capelli canuti si fece avanti, mostrandosi in volto. [IMG] I suoi vestiti erano pesanti ed adatti al clima ma il suo sguardo traluceva un bagliore alieno a quei luoghi, distante, quasi mistico. In mano non brandiva torcia alcuna. Ma sono corrotti. Il Credo degli uomini li ha resi vanesi. li ha abituati a preghiere e offerte che hanno prosciugato interi tuskur, mandandoli alla rovina in un auto-annientamente che ha costretto i Kamui a ritirarsi nel Freddo, dimenticati e mai più venerati. La loro ostinatezza è così forte che preferiscono non mostrarsi e lasciare a Repun e YukihyÅÂ l'onere degli uomini, sbilanciando gli equilibri di potere e privando Azumaido del fasto che merita. Fece una pausa. Quando camminava pareva quasi non toccare terra. Era leggero e sinuoso come i fiocchi di neve che cadevano dal cielo. La terra su cui cammini è divenuta inospitale ed arida per la mancanza di benedizione delle altre divinità. Il Tuskur di Kotetsu Sakura è rinato senza che alcuno dei quattro Kamui discendesse a rivendicarne il possedimento, neanche Yukitsubasa che ne era il protettore! Scosse la testa a metà tra il disilluso ed il disperato. Com'è possibile che tu non sappia queste cose, Mokushiroku no senku sha? Non eri forse anche tu Freddo quando i tuoi fratelli regnavano su queste terre? Dove puntava il tuo sguardo? Una serie di voci iniziò a levarsi dal gruppo di uomini, specie dopo che le lance gelide dal Figlio del Gelo si erano levate da terra. Avevi detto che ci avrebbe aiutato, Usotsuki, non che ci avrebbe minacciato coi suoi poteri! Forse lui non è l'Araldo ... forse è un falso profeta? Abbiamo mal posto le nostre speranze ... il culto dei Kamui è destinato a perdersi nel tempo. Basta! Gridò, provando a mettere a tacere le voci discordi. Non c'è dubbi che sia lui l'Araldo della Fredda Apocalisse. Abbassò lo sguardo. Dobbiamo solo capire da che parte deciderà di stare. Ripuntò gli occhi su di lui. Lascia che ti rinfreschi la memoria: l'incarnazione deve essere stata un evento traumatico. Toccandosi il polso sinistro, l'uomo toccò un tatuaggio che, anticipato da una nuvoletta di fumo, fece comparire un tomo nelle sue mani. Un pezzo di stoffa rossa ne faceva da segnalibro, indicandone una pagina esatta. Sembrava che l'uomo fosse preparato a quell'evenienza. Usotsuki aprì il testo esattamente là dove stava il drappo rosso. Un tempo Azumaido era popolata da sei Tuskur, ognuno dei quali faceva capo ad un Kamui, ad uno dei tuoi fratelli. Questi sei villaggi vivevano sia in ostilità che in armonia, accumulati dal Culto del Freddo ma divisi dal principale Kamui cui si erano devoluti. Oguno di questi Tuskur, inoltre, tramandava in segreto abilità ninja tra i loro Sciamani e tra i loro guardiani. C'era chi controllava l'acqua ed il ghiaccio di cui Azumaido è sempre stata piena, chi poteva richiamare a sé il potere dei Kamui e potenziarsi in battaglia, chi invece era addirittura fatto d'acqua e via discorrendo. In tempi più recenti, c'era addirittura chi poteva godere della difesa di un gruppo di spadaccini non autoctono. Sfogliò il libro, saltando alcune pagine. Alcuni villaggi iniziarono a covare sentimenti d'astio nei confronti dei loro fratelli: la religione, si sa, crea grandi mura nei cuori di coloro che si somigliano ma non si eguagliano e così i sei tuskur si trovarono a combattersi l'un altro per il dominio religioso e culturale su queste terre. Ma le batteglie portavano solo morte e distruzione e nessuno riusciva mai a privaleggiare sugli altri. Il clima che si era creato era quello di una eterna, inutile, guerra. Al che, alcuni di questi villaggi iniziarono a covare un sentimenti diverso dall'odio e dalla voglia di rivalsa: la voglia di unire tutti i sei tuskur in un unico grande villaggio che venerava il Freddo e tutti i suoi figli e non un singolo Kamui. I Tuskur, dunque, trovarono forza l'un altro in queste due idee contrastanti: il culto unico del Freddo contro il culto delle Divinità. I ninja dei tuskur di Hierai, Repun e YukihyÅÂ si unirono nel Culto del Freddo; i Tuskur di Yukitsubasa, Musibi e Samuiyoake nel colto delle Divinità. Chiuse il libro con un sonoro "toc", pareggiandolo. Il tatuaggio riapparve sotto i suoi abiti. La situazione continuò ad essere piuttosto bilanciata, con Azumaido che era divisa perfettamente in due. Poi accadde qualcosa di inaspettato: il villaggio del Ciliegio d'Acciaio, protetto dal Pipistrello della Tormenta, Yukitsubasa, fu interamente annientato da un singolo ninja, interno al villaggio stesso. Nel giro di una notte, al suo posto, c'erano soltanto metri e metri di neve: il villaggio era come sparito nel nulla. I cinque villaggi restanti corsero sul luogo per capire cosa potesse essere successo ma tutto ciò che trovarono fu il libro che mi hai visto brandire: un libro di profezie. Un libro che annunciava la tua venuta e ti ergeva a portatore di pace assoluta su queste gelide terre. I Cinque villaggi, dunque, proposero unanimemente una pace fino alla tua manifestazione. Ma i tuskur di Musibi e Samuiyoake erano di ben altra idea: tramavano una vendetta nell'ombra, convinti che la sparizione di Yukitsubasa e Kotetsu Sakura fosse colpa i Tuskur del Freddo. Si votarono al punto ai loro Kami da offrire ogni giorno doni immensi fino a che le divinità, mal abituate dalla lussuria dei loro fedeli, in un impeto di insoddisfazione, sterminarono i villaggi. Finalmente l'uomo tacque. Il silenzio era sceso su quella piana, con gli astanti che se ne stavano basiti ad ascoltare tali parole e il Figlio del Gelo che non lasciava la morsa sui suoi spiedi ghiacciati. Dimmi, Mokushiroku no senku sha, cosa vuoi fare? Vuoi adempiere al tuo destino e diventare l'unico re su questo luogo dimenticato dai Kami oppure vuoi far finta di niente e macchiarti della morte di tutti coloro che hanno riposto l'ultima loro speranza in te?
    Non era avvezzo a tutti quei discorsi, Samui. E doversi trovare, come prima cosa dopo la propria incarnazione, a dover risolvere una disputa secolare non doveva essere una posizione facile. Ma questo avrebbe plasmato anche la sua visione del mondo: avrebbe portato su di sé il fardello dell'essere una manifestazione sovrumana di una natura del chakra e si sarebbe eretto come regnante sugli uomini o si sarebbe davvero fatto uomo, scrollandosi di dosso il peso di profezie, aspettative e speranze, lasciando che la gente risolvesse da sé le sue questioni - o risolvendole a modo suo?
    In ogni caso, una cosa era sicura: non sarebbe riuscito ad andarsene tanto facilmente. La folla lì presente era disposta a tutto pur di vedere le sue speranze verificarsi e non sprecarsi vane. Se il ragazzo avesse provato, semplicemente a sorpassarli, lo avrebbero attaccato usando le fiaccole a loro disposizione. Certo, non erano in grado di manovrare il chakra ma possedevano qualcosa che, in quel momento, era assai pericolosa per un nuovo corpo tanto fragile come il suo: il fuoco. [Note]Devi abituarti al tuo corpo, quindi il fuoco è ancora per te molto, molto pericoloso.
    Se decidi di andartene, la folla ti assalirà eseguendo dieci attacchi con le fiaccole. Hanno potenza 10 ma interferiscono coi tuoi jutsu di tipo hyoton e suiton diminuendone la potenza di 20. Questa diminuzione si cumula con ogni attacco.

    Puoi usare o gli slot di due round, se vuoi giocare facendo un po' di conti, o una bella dose di fantasia, lasciando stare tutti i calcoli, ma facendo qualcosa di epico con le capacità che la TS, le TA e le abilità di concedono, anche streatchandole un pochino ai fini della bellezza del tutto. Un pochino però eh.


    Se il Figlio del Freddo non se la stava passando un granché bene, il contrario non poteva dirsi neanche per i quattro shinobi sulla Spirito Indomito II del leggendario Samoru. L'avvento del gigantesco serpente marino aveva imposto una situazione d'emergenza difficilmente ignorabile, anche e soprattutto perché il serpente sbarrava la strada alla nave, in direzione di Azumaido, e circondava l'imbarcazione ai lati con le sue spire. C'è da dire, però, che il gruppo, benché per la maggior parte composto da sconosciuti, riuscì ad elaborare ... qualcosa. La peggiore soluzione contro un mostro marino gigantesco e nel suo habitat, ma pur sempre qualcosa. Quando lo strano sunese con la spada kakita rispose al grido di guerra di Samoru smorzando la tensione e dicendogli, in soldoni, di tornare al suo posto perché loro shinobi si sarebbero occupati della questione, il navigato marinaio lo squadrò dalla testa ai piedi. Puah! Sputò a terra. Chi ti credi di essere! Io sono Samoru! Il mio nome è venerato perfino tra i leggendari PIRATI DELLA NAVE DI TERRA! Battè un piede sul duro legno della nave, prima di aprire la zip dei propri pantaloni. ADESSO TE LO FACCIO VEDERE IO CHI È LO SHINOBI QUI! Prendendo una piccola ampolla contenente un peculiare liquido giallastro e prendendosi in mano il suo leggendario membro, Samoru si urinò sui piedi - o, per meglio dire, sull'unico piede rimastogli - mentre, allo stesso tempo, si rompeva quel piccolo contenitore in testa. Una luce gigantesca iniziò a venir sprigionata dal suo corpo, una luce forte, immensa, potente e ... dorata. I presenti erano ormai già tutti sulla nave e lentamente si stavano mettendo all'opera. Yasuke, Hideo e Shitto iniziarono la loro opera di "modifica" del caduto albero maestro mentre Fudoh, oltre a coordinarsi con Shinichi, si preparava a prendere le redini del tempo atmosferico. Non appena la luce si diradò un istante, i quattro videro davanti a loro qualcosa di incredibile: un gargantuesco piede dorato faceva il suo primo passo fuori dalla nave, pestando una delle spire emerse del serpente che avevano davanti. Tale arto apparteneva ad un colosso di dimensioni epiche, non seconde a quelle dello stesso serpente: tale colosso era una proiezione di puro chakra e liquido corporeo di Samoru.
    L'azione di Fudoh semplificò la vita a tutti: la tempesta si calmò in un istante, col vento che diminuiva d'intensità, rendendo anche meno tassante il riversarsi delle onde sui lati della nave, e la pioggia che cadeva in piccole gocce piuttosto che in sfere grandi come un pugno. Sarebbe stato infatti molto complesso riuscire a controllare il gigantesco albero maestro se questo avesse dovuto tenere conto anche del poderoso vento che li costringeva ad utilizzare il chakra adesivo per restare adesi alla nave. Quando tutto fu pronto, il gruppo lanciò il pezzo di legno senza reali finalità offensive ma intenzionati, piuttosto, a spaventare l'animale marino.
    Ora, in condizioni diverse e senza quel golem di urina e chakra, quell'azione avrebbe, quasi sicuramente, scatenato l'ira del serpente, piuttosto che spaventarlo. Ma fortuna volle che Samoru, cogliendo la palla al balzo, approfittò della distrazione che l'espediente del gruppo causò e, nel momento stesso in cui la cartabomba deflagrò, tentò una presa ai danni dell'animale che, non aspettandosela, finì dell'offensiva. Samory iniziò a scuoterlo come il vento e l'acqua avevano scosso la Spirito Indomito fino a poco prima, deviandolo dalla traiettoria dei detriti e dei ricevitori di Hideo. Sembrava di vedere un uomo che cercava di aprire la bocca del suo cane dopo che questo aveva mangiato qualcosa di non edibile. Torna nel buco da dove sei venuto, schifosa biscia subacquea! Gridava il marinaio, mentre il serpente ritraeva le spire dalla nave, immergendo lentamente anche quelle che supportavano Samoru. Non puoi competere coi servitori di Tsunade! Le mani del vecchio e ritirato Jonin lasciarono il collo della bestia mentre l'alone dorato intorno alui iniziava a sfaldarsi, con le gigantesche gambe del marinaio che venivano inghiottite dal mare. L'uomo tentò di tornare sulla nave con due rapidi balzi ma complice l'acqua, il suo movimento fu goffo e inefficace: il jutsu che aveva usato si esaurì ed il corpo inerme ed incosciente iniziò a precipitare verso il basso. Necessitava di essere salvato se volevano proseguire in quella missione! [Note]Samoru cade da trenta metri d'altezza ed è distante circa 10 metri dal parapetto della nave a lui più vicino. Cade con velocità Blu. Se cade in acqua potrebbe morire o subire danni mortali.
    Che fossero riusciti o meno a riportare il proprietario della nave a bordo c'era più di una cosa con cui dovevano fare i conti: nessuno di loro conosceva la rotta per Azumaido e, inoltre, con l'albero maestro distrutto, una grossa nave come quella difficilmente sarebbe riuscita a muoversi. Dovevano trovare una soluzione ... o sarebbero morti di fame, nel migliore dei casi, o annegati, nel peggiore, nel giro di qualche giorno! [Note]Vi ricordo la parola d'ordine della quest: fantasia. Lasciate a casa i calcoli.

    Minarai e Hidarite erano invece sani e salvi, in volo, insieme al sottoscritto, sul dorso e nello stormo della Baronessa. Le mie parole, involutamente criptiche, tradivano una certa mancanza di informazioni ed anche i due se ne accorsero. La lettera che avevo ricevuto da Yusica e Munkeke non scendeva in dettagli - come poteva, dopotutto, era una richiesta d'aiuto emergenziale - e il motivo perché mi stessi dirigendo io in quel lato dell'isola gemella di Genosha era proprio da ricercare nella volontà di comprendere meglio la situazione: era lì, infatti, che i due Alti Sciamani mi avevano dato appuntamento.
    Quando Minarai sollevò le sue prime perplessità sulla impossibilità, perché ignaro non certo perché incapace, di comprendere a pieno la situazione, la mia risposta fu una duplice prova. Youshi è qui anche per spiegarti quel che non sai. Dopotutto è stato direttamente interessato in questi eventi più del sottoscritto. Dissi, portando lo sguardo sul Tokugawa. Quando, invece, Yato avanzò astutamente le sue considerazioni, risposi in modo più diretto. Hai chiare già molte cose, Minarai, e ti faccio i miei complimenti. La situazione in queste terre, però, è leggermente più complicata di quanto credi. Tutto ciò che si estende oltre le coste di Azumaido è terreno degli indigeni. Le temperature inospitali rendono queste lande un posto infernale. Kiri ne è stata, fino a qualche anno fa, soltanto tutrice politica, volutamente ignara di quanto accadesse oltre i pochi edifici civilizzati del porto, punto di riposo e scambio commerciale importante per lo snodo verso nord dal Paese dell'Acqua. Da quando invece è stato scoperto un legame di sangue chiaro tra alcuni shinobi di Kirigakure e quelli presenti qui, le cose sono cambiate nettamente: la presenza sul territorio della Nebbia è diventata maggiore, benché discreta. Ci sono alcuni equilibri che non possono essere bruscamente disturbati; uno tra tutti, come ricorderai, quello dei Kyuketsu Komori e delle Grotte del Silenzio. È necessario, quindi, che per raggiungere lo stesso risultato cui tu stessi prospetti, si scelgano strade meno dirette e, per certi versi, anche più faticose e dispendiose.
    Dovetti spendere anche alcune parole con l'Hidarite. Benché alla sua prima esternazione risposi con un invisibile ed ironico sorriso sotto l'elmo, la seconda mi trovò più puntuale. Pare si tratti di ... un libro. Un libro che parla della Tsumetai Mokushiroku ovvero della Fredda Apocalisse. Non credo siano necessarie parole per spiegare di cosa si tratti. In ogni caso, siamo diretti da coloro che mi hanno informato della cosa. Immagino sapranno darci ulteriori indicazioni. Infatti, come di lì a qualche istante avrebbero scoperto, eravamo diretti verso il luogo che Yusica e Munkeke mi avevano indicato.
    Dopo, comunque, che mi distaccai dal gruppo, Akayoru, Youshi e Yato giunsero là dove preannunciato e, con sommo stupore, si ritrovarono davanti ad una mesta ed impenetrabile cupola contenente una tempesta di neve. I due, shinobi dediti al sotterfugio ed alla furtività, immediatamente riuscirono a coordinarsi per un duplice lavoro d'ingegno. Certo, rimasi stupito nel sapere che il ninja di Konoha optò per un approccio estremamente diretto, anche se era evidente che lo facesse soltanto per coprire le tracce del suo compagno ed attirare su di sé l'attenzione degli ipotetici individui presenti in quello che sembrava a tutti gli effetti un jutsu atmosferico. Per qualsiasi cosa non esitate a chiamarmi. Volerò invisibile agli occhi intorno alla zona. Potete scegliere un eventuale segnale per richiamarmi, purché mi informiate dello stesso, ovviamente. Disse la Baronessa, mettendosi a disposizione dei due ninja a me più vicini. Poi, fu il momento dei loro piani.
    Yato fu quello meno fortunato. Il genjutsu che provò ad utilizzare evidenziò qualcosa di diverso da quanto pareva alla vista. Infatti, immediatamente intorno a lui e sotto i suoi piedi il clima cambiò ma, in un'area circolare di circa una quindicina di metri davanti a sé niente accadde: sembrava una sorta di matrioska di eventi climatici, con una tempesta poderosa che infuriava nella parte più esterna dell'area ed una invece ancor più terribile nella parte interna; sembrava, insomma, che ci fosse una sorta di barriera di chakra in cui i contendenti stavano dandosi battaglia. Le ombre all'interno della stessa, infatti, erano meglio visibili e, se da un lato parevano esserci due persone in una sorta di posizione meditativa attiva, dall'altra due ombre zampettavano e guizzavano in modo assurdamente animale l'una contro l'altra in quello che pareva a tutti gli effetti uno scontro. Se Yato si fosse concentrato abbastanza, si sarebbe reso conto che una delle due figure sembrava un animale mentre l'altra un umanoide con caratteristiche ferali come grossi mani artigliate e lunghe zanne. [Note]Occhio di Falco, Investigatore o Pecezione superiore a 12. Se avesse provato ad avvicinarsi al limitare di quella sorta di barriera, una volta giunto a circa 6 metri da questa, alcune gelide lance ghiacciate sarebbero partite dalla stessa, anticipate da un piccolo rumore di congelamento, purtuttavia invisibili nel loro momento di formazione. Se avesse continuato ad avanzare, ogni due metri sarebbe partita un'altra selva di attacchi che lo avrebbe minacciato. [Note]Potenza 10, Penetrazione 3 da TS Shinretsu. Non causano danni diretti ma convertono ogni 5 di potenza di danno in un malus di 2 tacche ad una statistica a tua scelta. Il malus ha durata imprecisata.
    Gli attacchi sono sei in totale ed arrivano a velocità pari alla tua energia+2 tacche.
    Se poi, avesse raggiunto il perimetro della barriera avrebbe notato un vero e proprio muro di vento che lo bloccava, impossibilitandolo a passare e spingendolo indietro. Quando tuttavia si annunciò, una voce ovattata dalla barriera rispose qualcosa di solo parzialmente comprensibile. YOOOOSH! ... Hito ... mente ... impegnati ... Musubi ...forte ... YOOOSH! Come avrebbe superato quell'impasse, Yato? [Note]Come ho detto anche agli altri, ok la scheda e le tecniche ma anche tanta fantasia. So da te che posso aspettarmi grandi cose in questo senso.
    Youshi, al contrario fu più fortunato. Benché il panorama in cui scrutare fosse lo stesso di Minarai, così come gli eventuali attacchi della barriera, se si fosse provato ad avvicinare, quando trovò riparo dietro le statue del forte, poté immediatamente notare qualcosa di interessante: il corridoio in cui queste statue si trovavano era abitato da un lato da una serie di figure umane in varie pose votive mentre, dall'altro, vedeva protagonisti alcuni animali. Per la precisione si trattava di una Balena, un Leopardo, un Pipistrenno, una Renna, una Foca e una Volpe. Sotto a queste statue vi erano delle incisioni a lui familiari: erano le stesse che aveva visto nella stele del tempio di Kotetsu Sakura, quella che aveva risvegliato Momin dal suo lungo sopire. Ma la cosa che più lo avrebbe sorpreso, forse, era il fatto che riuscisse a leggerle. Erano i nomi dei sei Kamui protettori di Azumaido, figli del Freddo e imponenti creature dell'inverno: Repun, la balena volante; YukihyÅ, il Leopardo delle Nevi; Yukitsubasa, la Virtù dell'Inverno; Hierai, l'Alce del Nuovo Giorno; Munisai, il legame dell'inverno; Samuiyoake, il Saggio delle Nevi. Con un briciolo di attenzione, poi, si sarebbe accorto che le figure in pose votive avevano caratteristiche peculiari. Intanto, l'uomo davanti a Repun portava degli sgargianti abiti del teatro tradizionale giapponese e si limitava a stare a braccia aperte in direzione dell'animale; la donna al suo fianco, davanti a YukihyÅ, dalle pesanti vesti in pelliccia, stava in ginochio, col capo chino; l'uomo davanti a Yukitsubasa aveva un elmo ai propri piedi ed una spada al suo fianco, col petto proteso in avanti e gli occhi chiusi. L'altro uomo davanti a Hierai aveva abiti simili a quelli dei monaci dei quattro grandi villaggi e stava con la testa china e le mani protese in avanti come a porgere quel che contenevano che, dalla sua posizione non poteva vedere. La donna davanti a Munisai, invece, guardava la creatura dritta negli occhi ma, a partire dal suo mignolo della mano sinistra, possedeva una specie di filo che scendeva a terra. A ben vedere, la coda della Foca sembrava completamente avvolta in questo tipo di fili. Infine, vi era l'ultimo uomo davanti a Samuiyoake: anche lui non era in una vera e propria posa votiva ma era sfarzosamente vestito e ricco di ornamenti su tutto il corpo. Teneva inoltre, tra le mani, una ciotola il cui contenuto era tuttavia invisibile agli occhi di Youshi perché troppo in alto.
    Gli sarebbero potute essere utili in qualche modo queste informazioni? Avrebbero potuto provare ad entrare dentro la barriera? Cosa avrebbero potuto fare? Se Youshi avesse provato a comunicare con coloro dentro la tempesta, la risposta sarebbe stata simile a quella ricevuta da Yato e sarebbe provenuta sempre dalla solita persona. E forse Youshi era in grado anche di riconoscere di chi si trattasse.




    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.
    Simboli della Psiche attivi: 1
    Potenza Simbolo: +160.



    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    Un Grido Nel Freddo


    Samuro, Il vero difensore di Kiri!



    La nostra strategia sembrava ben congegnata, l'esplosione delle carte bomba in posizioni strategiche avrebbero dovuto spaventare e contemporaneamente lanciare i miei ricevitori verso quel gargantuesco mostro, ma tutto ciò avrebbe aiutato in qualche modo? non ne potevo certamente essere sicuro.. Fu però in quel momento che mi accorsi di strani movimenti si Samuro. Il capitano aveva recuperato una strana boccetta pieno di liquido e, con nonchalance, si stava tirando giù i pantaloni. Ma che cazzo sta facendo quel pazzo? vuole pisciare su quella cazzo di creature?! Ancora una volta però mi dovetti ricredere quando scoprii che con quelle "mosse" stava attivando un jutsu di un incredibile potere, infatti, dopo poco, le sue dimensioni diventarono gargantuesce anchesse, non potevo crederci.. era la seconda volta che quel vecchio ninja surclassava di gran lunga le mie aspettative su di lui. Non diedi più neanche importanza al nostro attacco e seguii i movimenti dei due mostre che, a questo punto, stavano combattendo uno scontro al di fuori delle nostre possibilità, o almeno le mie.

    Non fu un combattimento lungo comunque, per quanto spettacolare, il grande corpo fatto di chakra iniziò a sfaldarsi proprio quando il gigantesco serpete era intento in una ritirata negli abissi, quella trasformazione aveva fatto il suo lavoro! Ora però il suo corpo stava cadendo nel nulla..e se il tutto fosse continuato l'acqua di quel mosso oceano avrebbe richiesto il suo corpo. Per fortuna con noi c'era un ninja tanto capace quanto pronto all'azione. Fudoh-san prese in mano la situazione da li in poi, e gli lasciai fare senza senza intromettermi. non volevo certo mettergli i bastoni tra le ruote ed era qualcosa su cui non avrebbe avuto bisogno di nessun aiuto se non probabilmente quella di una delle sue graziose evocazioni..

    Anche se avessimo però salvato Samoru ci saremmo accorti che l'uomo aveva bisogno di cure e di molto riposo, quel jutsu lo aveva veramente messo alle strette. Una tecnica devastante ma con un contraccolpo altrettanto pericoloso.. Dovrò ringraziarlo per aver messo in pericolo la sua vita utilizzando tale potere.. Avevamo in quel luogo però la persona più adatta per mettere le sue sapienti mani irrorate di chakra sul vecchio. Fudoh, primario dell'ospedale di Kiri e Mano Bianca di Kiri era pronto anche a quello. E' veramente un ninja a tutto tondo Fudoh.. dovrei prendere forse più spunto anche da lui? Mi aveva veramente stupito il fatto che per ogni problema lui avesse pronta una risposta. Anche prima, con quel suo pugno, era riuscito a placare leggermente la tempesta che ci stava colpendo..Poteva addirittura controllare il tempo atmosferico? rischiava persino di essere al livello del Mizukage a sto punto.

    Fu allora però che venne sollevato un ulteriore problema. Con Samoru fuori gioco come avremmo fatto ad arrivare a destinazione? La nave era ferma e senza albero maestro, per lo più non avevamo una minima idea per la rotta da prendere. Pensa Hideo.. Pensa.. Mi avvicinai al sunese che aveva sollevato l'albero maestro come fosse nulla. Non ci siamo ancora presentati.. sono Hideo.. potrei aver bisogno un secondo del tuo aiuto. Andai a prendere una corda nella stiva, ce ne doveva sicuramente essere..eravamo su di una nave dopotutto, e la legai ad una caviglia di Shitto. A quel punto semplicemente concentrandomi, lasciai che il mio mondo si tuffasse in acqua, un semplice tuffo a candela per evitare problemi con l'entrata in acqua. sentii lo stesso freddo provato dal mondo, un freddo abbastanza intenso ma che non traferiva in nessun modo problemi al mio corpo reale, nessun tipo di intorpidimento, nessun dolore, solo quella sensazione che quel corpo stava provando in quel frangente. Era li sotto per un motivo ben preciso, cercare qualsiasi segno di una via da seguire. quali sarebbero stati? beh, delle correnti ancor più fredde che ci avrebbero fatto capire la direzione versi cui andare.. o qualche movimento strano di banchi di pesci verso una stessa direzione. Anche solo il vedere un cambiamento morfologico del fondale marino avrebbe aiutato, il mondo avrebbe nuotato al meglio delle sue possibilità fino a che il freddo non sarebbe stato troppo. Da sopra la nave intanto stavo aspettando proprio quel momento per chiedere al sunese di utilizzare la sua grande forza per recuperare il mondo il più velocemente possibile, in modo di non ripescare un cubetto di ghiaccio da lasciar scongelare nella stiva della nave. Avrebbe trovato qualcosa di interessante? sperava visto che altre idee non le aveva ancora trovate e la concentrazione per controllare il mondo non gli permetteva di ragionare su altro che il suo movimento. [Abilità possibilmente utili]


     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Ragazzone


    Il Ritorno



    Quando sei in mezzo ad una tempesta, che riesci, quasi, a placare con un pugno, trovandoti ad affrontare su una barchetta un serpente marino grande come l'intero villaggio della Nebbia, cosa ti aspetteresti ancora? Non saprei. Mi vengono in mente diverse cose: Elmo-san, a cavallo di un pipistrello che taglia a metà il serpente, o che il serpente stesso mi dica che siamo in qualche modo imparentati. Cose così, sapete, la "normalità".
    Di certo non mi sarei aspettato che il capitano della nave con un'ancora al posto di una mano, dopo aver sbraitato parole senza senso, e quelle ancora le potevo prevedere, iniziasse ad urinarsi sul piede, per poi prendere le dimensioni di un gigantesco avatar di... urina.
    Una parte di me si disse che, in fondo, io ero stato creato come prigione per un Dio Guerriero, quindi chi ero io per giudicare un capitano di nave, con quasi più metallo che carne in corpo, il quale usava l'urina come arma? Comunque quella scena mi lasciò qualche attimo perplesso, se devo essere totalmente sincero con voi.

    Fortunatamente, per il capitano, mi ripresi in tempo per rendermi conto che sciolta la sua tecnica, volendo chiamarla così, stava per cadere in mare da un'altezza decisamente pericolosa: così mi mossi, o meglio, giacché le mie gambe erano ancora stordite dall'uso del chakra naturale-gravitazionale, sfruttai una delle mie tecniche per muovermi.
    Puntata la mano destra verso i miei piedi, usai la propulsione del mio jutsu verso l'alto, nella traiettoria che mi avrebbe fatto puntare all'uomo svenuto. [ST 1]Forza del salto = Conc = Viola +3 +2 (lvl 3 ts)

    A quel punto, quando fossi stato abbastanza vicino, considerando comunque la mia velocità superiore di movimento, avrei attirato a me il capitano, usando il chakra gravitazionale-naturale, dopo averlo puntato con la mano destra. Spero solo tu non mi sporchi i vestiti di pipì!, dissi, io che fino ad alcuni anni prima dormivo per strada, all'uomo svenuto. [SA 1]Il salto è di 6 metri, lui è distante 10, quindi dovrei arrivare a 4 metri da lui, considerata anche la velocità, prima che cada, ergo, dato che lo Shinra lvl 3 arriva a 9 metri, dovrei prenderlo senza problemi.
    Ora voi direte: "Bravo Fudoh! Hai salvato il capitano!", sì, certo, peccato che stavamo per cadere più o meno in mare aperto e, per quanto non mi preoccupassi della mia resistenza agli impatti, non ero altrettanto sicuro per il nostro "eroe della prostata" privo di sensi.
    Così, eseguii i pochi sigilli della tecnica del richiamo e, sì, nel farlo, mi avvicinai ulteriormente all'uomo che probabilmente era sporco di urina.
    Con il richiamo, evocai la prima delle tartarughe che si erano legate a me, voi sapete di chi parlo? Sì, lui! [ST 2]

    Consumo 3 Bassi x l'evocazione e Tong è grande 10 unità




    TOOOOOOONG.... arrivato.

    Preparati all'impatto, ragazzone!, avrei esclamato alla tartaruga, apparsa in acqua, mentre le cadevo addosso e, al qual tempo, attiravo verso di noi anche la barca, affinché fosse pure lei sulla grossa carapace della tartaruga. [SA 2]Attrazione sulla nave

    + per l'atterraggio di Fudoh consumo basso in resistenza

    Maestria Gravitazionale: L'utilizzatore può assecondare od opporsi a effetti di spinta che lo bersaglino, aumentandoli o riducendoli di 3 metri per livello dispari di tecnica speciale: può sommare le tacche in Concentrazione alla propria Forza per opporsi alle spinte o può sommarle alla statistica che regola la Forza della Spinta avversaria per assecondarla. Inoltre, i danni da caduta vengono sempre dimezzati prima di qualunque altra valutazione matematica.

    Ergo penso più o meno, leggera diffusa fra le gambe (poi dimmi tu)


    Poggiai il capitano della nave sulla carapace: avendo usato il mio chakra naturale-gravitazionale, non avevo molta reattività alle gambe, quindi mi sedetti sul guscio di Tong, dandogli qualche leggera pacca.
    Ragazzone, non ci vediamo da un pò, vero? Senti, non è che sai la strada per Azumaido?, chiesi alla mia evocazione.
    Ho sempre qualche speranza con lui.

    Tong acqua, no strada!

    Sapete cosa si dice della Ssperanza, vero? Che muore.
    Con un leggero sbuffo mi girai verso la nave: Non è che qualcuno di voi sa la direzione, così Tong ci porta fino ad Azumaido, vero?, avrei urlato verso gli altri, poi mi ricordai un piccolo particolare ed aggiunsi, EHI! Non vi avvicinate dov'ero fermo prima! Rischiereste di saltare fuori dalla nave!, non sia mai che finissero sulla parte di nave modificata dal mio jutsu per poi affogare, sarebbe stato un problema, sia con il Mizukage, sia con il Kage dal nome improponibile di Suna.
    Solo a quel punto avrei controllato le condizioni del capitano e quando poi il ragazzo sunese, dai modi quanto mai strani, mi propose un tonico per l'uomo svenuto, avrei alzato un pollice in senso affermativo, dando all'uomo di mare quanto offerto, una volta che il genin me lo avesse passato, o lanciato. [SA 3]Credo che dare un tonico al png conti come slot azione.

    Se gli altri, comunque, non avessero avuto ottime idee per trovare la strada verso Azumaido, io avrei tentato un poco la sorte, diffondendo il mio chakra attraverso Tong, in fondo ero seduto su di lui.
    Voi direte: "Che hai fatto, Fudoh?"
    Vi spiego: l'ultima volta che ero stato su quella stessa isola, usando il chakra medico ed il legame con le tartarughe, mi ero connesso, in qualche modo, a Gyoza, al "Freddo", qualsiasi cosa fosse, ed in qualche modo al luogo dove il Biondino Infame lo aveva intrappolato.
    Non ho l'ardire di capire a pieno le logiche dietro tutto ciò, ma il mio chakra, nel tentativo di salvare Gyoza, quella volta, mi aveva collegato con lui e con il "luogo" di cui faceva parte.
    Tong non era legato al Freddo, al contrario dell'altra mia evocazione, ma un tempo il ragazzone era stato molto affine al chakra naturale (non gravitazionale).
    Vi ricordate? La prima volta che lo incontrai, Tong era un bestione di tartaruga che si mangiò quel tizio osceno con la maschera rossa, il ché lo avvelenò, riducendone le capacità, o almeno questo mi spiegò, in un secondo tempo, il saggio della Valle del Guscio, Ijapa-sama.
    Avevo anche in altri casi cercato di sfruttare il mio chakra curativo per entrare in contatto con altre creature, quasi sempre con qualcuno che in qualche modo era già affine con me, spesso senza che ne fossi cosciente: il Gashadokuro, Gyoza (appunto), l'uomo a Taki che cercai di curare.
    In questo caso avrei provato a fare lo stesso con Tong: non contavo di curarlo del tutto, ma speravo che le mie doti, l'affinità con l'impronta Luce e la mia passata esperienza con quel luogo, aiutassero a risvegliare almeno in parte le conoscenze in lui sopite, di individuare dove fosse l'Isola ed il "Freddo" in esso.
    In fondo, qualunque cosa fosse, doveva essere qualcosa di naturale e sapevo che era legato al chakra, quindi, forse, le doti eremitiche di Tong, assieme alle mie abilità, potevano individuare la presenza di questo luogo. [Nota]Hai detto di sfruttare la fantasia, ergo, eccola.
    Di fatto uso le Mani Curative come tramite, non per curare, così da sfruttare l'impronta Luce, prendendo spunto da quanto accaduto ai tempi del Tempio del Gelo ed un pò anche Tsuya e Taki, a tutto ciò aggiungo l'incipit di Tong in quel della primissima giocata con lui (in cui mangiò Kuso), insomma tutte cose che sto portando avanti con Fudoh.

    Ammetto che spero anche in una possibilità per una prima giocata per lo stemma promozione per Tong appunto ^^
    A te come va a finire.


    Comunque fosse andata, avrei provato anche a curare il Capitano, così da dargli modo di darci ulteriori indicazioni, se possibile. [Mani Curative]Qui uso veramente le Mani curative con tutte le conoscenze del pg, dimmi tu cosa riesco a fare per Samoru.

    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Attirare Samoru
    2: Attirare Nave
    3: Tonico a Samoru
    Slot Tecnica
    1: Rifiuto del Suolo
    2: Evocazione Tong
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 2
    • Cartabomba II × 1
    • Bracciale-Lama Retrattile × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico Potenziante Superiore Generico × 1
    • Antidoto Specifico Base × 1
    • Veleno Debilitante Intermedio A x3 × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Nokemono no Ken: Momin - La Spada del Reietto: Momin × 1
    • Bakekujira Redux × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1

    Note
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    Un Grido nel Freddo


    Terzo Post

    La situazione cominciò a migliorare quando con incredibile abilità Fudoh-san in qualche modo placò la tempesta e ancora con l'aiuto di Shinichi lanciò l'imponente albergo maestro della nave contro il serpentone, a quanto pare i ninja di Kiri erano all'altezza della loro fama; anche se la politica intrapresa dalla nebbia era quanto meno discutibile ma sinceramente ad Yasuke importava ben poco di certe questioni etiche, aveva altri problemi a cui pensare ad esempio: la sopravvivenza, il terribile nemico (il caldo), la sabbia e le ragazze. Che dire in fondo era un tipo piuttosto semplice e leggermente pervertito, eredità acquisita purtroppo...

    Quindi il piano ideato sembrava andare bene ma con l'aiuto imprevisto del capitano fu di ottima riuscita. Era stato un evento praticamente incredibile, un jutsu veramente potentissimo attivato con il ... pappagallo?! Ovviamente pirata e pappagallo! Anche se in realtà era un genere diverso di volatile e quella fiala? Conteneva proprio quel liquido? Tralasciando questi strani particolari tecnici...

    Ma che cactus?!

    Pensò Yasuke sbattendo più volte le palpebre, a bocca appena aperta visibilmente sorpreso e senza parole vedendo lo spettacolare completamente inverosimile.

    Ancora due giganti si dedicarono a una scazzottata tanto breve quanto intensa fortunatamente il mostro marino, anche grazie al botto dell'esplosione, decise che era meglio cambiare aria e si ritirò negli abissi. Ma il buon Samoru, forse esaurendo le energie perse i sensi, cadendo nel vuoto; una altra volta san Fudoh intervenne salvando la situazione. Era in pratica un tutto fare!? Tipo coltellino multiuso ed effettivamente si sarebbe occupato di muovere la nave, inoltre era anche un medico. Davvero impressionante forse il genin della sabbia avrebbe dovuto farsi fare un autografato?!

    E ancora saltò fuori una tartaruga gigante, evocazione sempre del medico il biondo osservò attentamente l'animale piuttosto affascinato: era sempre stato interessato agli animali. Però evitò di chiedere di farci un giro e soppratutto cosa e quanto caspita mangiava...

    Il diciannovenne si sarebbe rivolto al chunin della nebbia mentre si occupava del capitato

    Come sta? Ho un tonico tieni...

    Avrebbe detto passandogli un tonico coagulante. [Equip] Ora il problema era quello di capire quale rotta avrebbero dovuto prendere perché ovviamente Yasuke non né aveva proprio idea mentre Hideo sembrava avere qualche idea.

    Il Muramasa si fermo qualche minuto a pensare poi ebbe qualche possibile soluzione al problema quanto meno in linea teorica e solo per trovare la terra emersa più vicina. In sostanza si trattava di osservare il cielo e cercare degli indizi sempre; meglio di restare senza fare nulla. Quindi il genin si posizionò sul punto più alto del ponte dell'imbarcazione e cominciò a scrutare attentamentePercezione 6+3=9; il cielo in cerca di uccelli e più precisamente gabbiani. Sempre in teoria riconoscere un volatile di quasi un metro, tutto bianco, con la punta delle ali nero e becco giallo in stormi abbastanza numerosi non sarebbe stato impossibile. Ovviamente sempre se ci fossero mai stati. Comunque se presenti sarebbe bastato seguirli visto che essi normalmente in generale, si trovano lungo le coste, i laghi o le spiagge.

    Se non avesse visto uccelli allora Yasuke avrebbe prestato attenzione alle nuvole esattamente a quelle basse, piccole e vaporose che solamente indicano la possibilità di brezza marina. Un vento diurno che spira nelle zone costiere dal mare verso terra. Quindi avrebbero dovuto seguire il movimento delle nubi.

    Un una o nell'altra ipotesi avrebbe in caso illustrato agli altri shinobi le sue idee, scoperte e conclusioni...

     
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    Il freddo


    Post III - Primi passi



    Le facce degli uomini tradiscono spesso i loro stati d'animo, affascinante come una stimolazione emotiva possa indurre una risposta fisiologica tanto evidente. Le mie parole non sono apprezzate, evidentemente si aspettavano una mia completa accondiscendenza. Ah, gli uomini! Così egocentrici, così ossessionati dalla loro stessa esistenza dal dimenticarsi di quanto il mondo sia più grande di loro.
    Tra loro si fa spazio un elemento peculiare, il suo aspetto ed il suo modo di parlare dimostrano una profonda differenza. Sono incuriosito non solo dalle sue parole, ma anche dal modo in cui queste vengono espresse; gli altri, infatti, lo ascoltano attentamente, sembra che lo rispettino come loro superiore.
    Impassibile, cerco di carpire i dettagli del suo tono e delle vari posizioni che assume mentre parla mentre, quasi inconsciamente, provo ad assumerle a mia volta. Magari in questo modo saranno più inclini a lasciarmi fare quello che voglio.
    Le parole del capo di quei fedeli non sono niente di nuovo, lo spirito degli uomini è intrinsecamente legato alla guerra e spesso usano la religione come scusa per dare libero sfogo ai loro impulsi di violenza e distruzione. Se avessi i miei pieni poteri non sarebbe necessario che uno schiocco di dita per assiderare questo branco e passare oltre, ma lo sento chiaramente: questo corpo umano è vincolante, un piccolo prezzo da pagare se paragonato alla libertà. Ingaggiare uno scontro adesso potrebbe procurarmi delle ferite che potrebbero condurmi alla morte in un posto isolato come questo, questo vorrebbe dire rischiare di perdere questo prezioso guscio che tanto agognavo e che non so quando potrei avere l'occasione di ritrovare. Per adesso assecondarli sembra la cosa più logica, inoltre potrebbe rivelarsi un'ottima occasione per scoprire di più sul comportamento umano, per vederlo, finalmente, in prima persona. Certo che i tuoi argomenti sono forti, per un uomo. Lentamente tendo il braccio destro in avanti, la mano aperta col palmo verso l'alto, attende; intanto il lieve strato d'acqua sotto ai miei piedi, generato dal mio peso e dalla temperatura delle torce degli uomini sulla neve fresca, guizza agile in direzione antigravitaria per raccogliersi sulla palma in un piccolo mulinello per poi formare una limpida sfera. Ma la vostra ossessione con voi stessi continua a tradirvi. In un istante la sfera d'acqua si congela, la avvicino alla bocca e vi soffio delicatamente. In pochi istanti su di essa si forma una crepa, poi un'altra ed un altra ancora. Pochi attimi e dal ghiaccio si schiude una piccola lucertola, anch'essa di ghiaccio, che scattante come una sua controparte reale si muove sul mio braccio , fino alla spalla, dove osserva curiosa la mandria di umani davanti a lei. Sembra che vi importi di queste terre, ma vi importa solo di voi stessi. Non avete altro pensiero se non quello di ottenere di più. Non c'era astio nelle mia parole, né gioia, né dolore. Non vi era niente. Chiedete il mio aiuto, provando a far leva su dei sentimenti che non possiedo, ma anche se mi fossero propri: sono forse io ad aver preso le vite che mi dite dovrei avere sulla mia coscienza? No. Sono gli uomini che uccidono gli uomini, e sapete perché? Perché solo agli uomini importa di loro abbastanza da uccidersi. Esisto da molto prima di voi.. Uno schiocco di dita e la piccola lucertola cessa di esistere, componendosi in delicata neve che ricade sul terreno. Ed esisterò per molto dopo che sarete scomparsi. Così come voi non vi preoccupate della vita degli insetti, così le divinità non si interessano di voi più di quanto non convenga ad un piacevole passatempo... Tuttavia io non sono un umano, e, a differenza di molti miei simili, vi trovo assai affascinanti. .. Voglio vedere coloro che hanno osato infarcire i miei fratelli di donazioni, dimenticandosi di me, tanto fino a farli adirare, voglio scoprire fino a quanto voi uomini siate capaci di spingervi. Quindi, fintanto che manterrete interessante la situazione e mi darete modo di imparare di più sul vostro mondo, vi aiuterò. O finché non troverò qualcuno di più interessante, ovviamente.

    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Respiratore × 1
    • Marchingegno ad Acqua × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Spiedi × 11
    • Kusari Gama × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Bomba Gelo × 1

    Note
    ///
     
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    Un Grido nel Freddo


    Dispersi in Mare - Post terzo



    Ma che cazz... e, in effetti, mai espressione fu più appropriata.

    Quel fottuto pirata si è pisciato addosso! E... E...

    Ma che razza di Jutsu è questo?

    Una sorta di Schifoton. Un gigantesco essere composto di urina si avventa sul serpente che, distratto dal nostro espediente, è costretto alla resa.

    E anche in questa occasione il primario di Kiri si dimostrò provvidenziale:

    Con il suo particolare jutsu si diede una forte spinta, spiccò il volo e attirò a se il capitano. Evocò una grossa tartaruga.

    Cado in avanti, muso sul ponte della nave quando la stessa viene attirata sopra la tartaruga gigante.

    Mi rialzo. Di fronte a me ci sono i due gemelli punk.

    Non ci siamo ancora presentati.. sono Hideo.. potrei aver bisogno un secondo del tuo aiuto.

    Piacere. Shinichi. Dimmi pure Hideo.

    La sua idea è semplice, controllare il fondale marino con il suo "amico" e vedere se ci poteva essere qualche indizio in merito.

    Va bene, ma prima direi che è il caso di capire dove siamo, no?

    Avrei chiesto a qualche marinaio, se fosse stato presente, o al capitano se fosse rinvenuto oppure mi sarei messo io da solo a cercare due oggetti fondamentali in una nave: delle cartine e una bussola. Ero fiducioso nelle mie capacità di buon osservatore e mi sentivo abbastanza sicuro di poter trovare quegli oggetti fondamentali. Perlomeno la bussola sapevo leggerla.

    Mi sarei basato su quella per ottenere informazioni sui quattro punti cardinali e, grazie al D-Visor, avrei potuto cercare dei punti di riferimento. Ecco, su questo ero molto poco fiducioso, anche a causa del tempo che, seppur non più tempestoso, di certo non poteva definirsi limpido.

    Dalla tartaruga giunge la voce del primario di Kiri, Fudoh.

    Non è che qualcuno di voi sa la direzione, così Tong ci porta fino ad Azumaido, vero?

    Porto le mani a coppa, visore ancora indossato, e gli urlo di risposta: Ci sto lavorando!

    EHI! Non vi avvicinate dov'ero fermo prima! Rischiereste di saltare fuori dalla nave!

    Ah si? Aspetta... forse questo può essermi utile. Prendo un pezzo di legno del ponte, mezzo spaccato, e lo getto nella zona indicata da Fudoh. Per fortuna la mia memoria è ancora salda. Il pezzo di legno scatta verso l'alto e inizia a roteare. Fischietto. Potrei scagliarci in alto Otekko ma... non sono sicuro che questo ambiente gli sia congeniale.

    Grido verso Fudoh: Senti un po'... non è che potresti rifare quella cosa della tempesta? Con il sole ci vedremmo meglio! Ah, se salto in aria riusciresti a rallentarmi?

    In entrambi i casi sarei saltato sulla parte di ponte influenzata dalla tecnica, sfruttando anche il chakra repulsivo. Una volta in aria avrei cercato dei riferimenti attorno, anche sfruttando il D-Visor. Non era il massimo ma, specialmente se Fudoh mi avrebbe dato una mano, avrei avuto più tempo e visuale a disposizione. [Nota: in caso posso usare Potenza Disumana e Parata perfetta per ridurre, almeno parzialmente, i danni da caduta]

    A questo punto avrei chiesto l'ausilio di Hideo. Prima di mandarti sott'acqua mi daresti una mano a capire la direzione del vento?

    Se le vele della nave non ci fossero state di aiuto (e avrei usato l'eventuale bussola per individuare la corrispondenza tra la direzione del vento e il polo magnetico) avrei sfruttato una maglietta o un altro indumento a quello scopo.

    Al termine di quell'analisi avrei mandato Hideo Secondo sott'acqua, chiedendogli se possibile di darci informazioni sulla profondità e sulla marea. Oltre a qualsiasi cosa strana che avrebbe potuto notare.

    Una volta raccolte tutte quelle informazioni, se il capitano non si fosse ancora risvegliato, sarei andato da Fudoh.

    Che ne pensi del capitano? Quali sono le sue condizioni?

    Se fosse stato ancora svenuto gli avrei posato una mano sulla fronte. Chiudo gli occhi, ed entro nella sua mente

    Avrei cercato, se possibile, di far vedere al capitano delle immagini riguardanti la nostra posizione, i dati della bussola, del vento e dei riferimenti che avrei potuto individuare. Anche le informazioni che Hideo Secondo aveva raccolto.

    In ogni caso al termine di quello scambio di pensieri mi sarei rivolto al suo subconscio: Qual è la rotta per Azumaido?

    Se il capitano non fosse stato in grado di rispondere, in quanto dubito che mi avrebbe mentito, gli avrei chiesto: Qual era la rotta che stavamo seguendo, prima dell'attacco del serpente?

    Speravo, sulla base di quelle informazioni, di poter comprendere quanto fuori rotta eravamo e cercare di capire come raggiungere l'isola del Freddo.

    Se anche quella domanda non mi fosse stata utile gliene avrei posta una terza: Mi insegneresti a navigare?

    Speravo che con quell'ultima domanda lui potesse evocare qualche immagine che ci potesse aiutare a raggiungere l'isola.

    Se tutte le risposte fossero state negative, mi sarei rivolto agli altri.

    Ho cercato di interrogarlo, senza successo. Se qualcuno di voi ha una qualche idea o domanda da fare al capitano riferitemela pure. Lui è il più esperto di navi qui, se qualcuno può tirarci fuori da questa situazione quello è lui.

    Se il capitano ci avesse dato una mano avrei riferito le informazioni a Fudoh e Tong, così da poter raggiungere quanto prima il Mizukage.

    Forse il mio comportamento sarebbe sembrato strano agli altri ninja, poco dedito all'azione rispetto a Fudoh e con azioni apparentemente meno efficaci ma... il lavoro dell'investigatore è fatto da molta pazienza, e raccolta di informazioni.

    Spero solo che sarebbe servito a qualcosa...

    [Nota: per quanto riguarda i consumi di chakra li inserisco al prossimo post, a seconda di come si evolve la situazione. Per quanto riguarda l'interrogazione mentale ho evitato di fare domande lunghissime in cui gli espongo le informazioni che ho o cose di questo genere. Visto che ci hai detto di usare la fantasia ho provato a utilizzarla così.]
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Anime nella Tempesta


    Minarai - 3

    Quando Youshi mi salutò irrigidii la postura, guardandolo con disapprovazione oltre la maschera. Temo ci sia un fraintendimento. Io sono Minarai. Non ci sono altri nomi con cui è possibile rivolgersi a me. Questa maschera e questa divisa mi identificano come l'apprendista del Maestro Kensei Hito. Nulla di più. Risposi freddamente, sottolineando quanto fosse marcata la suddivisione tra Yato Senju, il compagno di missione, e Minarai. In ogni caso durante la traversata ascoltai attentamente il racconto del Tokugawa, troppo aneddotico per considerarlo un rapporto efficiente, ma avrei dovuto farmelo bastare, dopotutto anche il Maestro non aveva esperienza diretta della faccenda. Sono nato nelle Grotte del Silenzio come Minarai, Maestro. Le rammento con chiarezza. Ma se entità sovrannaturali sono alla base di questi tumulti, una raccolta di informazioni tradizionale potrebbe non essere sufficiente. Dovremo improvvisare. Qualche suggerimento su come trattare con questi Kamui o questi sciamani locali? Qualcosa che temono? Qualcosa che desiderano? Alla fin fine, paura e desiderio erano le principali leve per smuovere le coscienze di chi, a differenza di me, non era animato da un Ideale al punto da tralasciare tutto il resto. Questo, almeno, era ciò a cui aspiravo di essere.

    [...]

    Non sono ancora in grado di manipolare il legno trattato. Spiegai, rivelando una debolezza che speravo di superare il prima possibile. E in generale, il Minarai del Mizukage è uno spadaccino e un assassino che usa il sotterfugio. Sono queste le capacità a cui attingerà. Tutto il resto è secondario. Dimentica i tuoi sciocchi preconcetti. Spiegai al vento freddo dato che Youshi era scomparso dalle mie percezioni, ma non dubitavo che avrebbe fatto la sua parte. E io la mia.

    O almeno quelle erano le mie intenzioni, ma le forze in campo erano superiori alla mia semplice illusione, superando di gran lunga le mie capacità di sovrascrivere, per quanto in modo effimero, la realtà. Anche se Azumaido aveva visto fiori che mai si sarebbe sognata anche nelle stagioni meno nevose, la tormenta non ammetteva intrusioni da parte di chakra estraneo e non cambiò nulla, dunque anche chi si trovava all'interno non avrebbe avuto alcun modo di notarmi. Anche con questo dettaglio, però, il mio ruolo restava lo stesso: attirare l'attenzione dei due in modo quanto più pacifico possibile, ottenere informazionie coprire i movimenti del Tokugawa, che almeno per quanto riguardava la furtività mi era nettamente superiore, rendendo sciocco qualunque tentativo di eguagliarlo senza una adeguata preparazione. Immagino dovrò provare un metodo più...diretto. Affermai, iniziando a compiere alcuni passi in mezzo alla tormenta. La maschera era di aiuto contro gli eventi atmosferici, ma se la tormenta si fosse fatta più intensa non avrei avuto modo di resisterle con i miei indumenti, per pesanti che fossero. Se non altro cominciavo a intravedere qualcosa [Abilità]Investigatore, Occhio di Falco. in mezzo a quel caos climatico: era come se la tempesta avesse una struttura a strati, distinguendo una zona più interna che agiva quasi da guscio a ciò che avveniva al centro, e una più esterna che era solo conseguenza e copertura della prima. Inoltre, anche se poco chiare, due figure erano intente in una lotta o una danza.

    Umano o umanoidi...e animale. Che siano dei Kamui? Mormorai, con il nevischio che si attaccava all'elmo, spostandolo ogni tanto con la mano. Cercai di parlare, ottenendo solo una manciata di sillabe masticate dal vento. Troppo poche per fare congetture realistiche, tanto che abbandonai anche solo l'intenzione di farlo. Sembrava avesse pronunciato il nome del Sensei, ma poteva benissimo essere parte di un nome differente, mentre mandai a mente quel Musubi, sebbene non lo avessi sentito in precedenza. Yato Senju a quel punto avrebbe usato il legno per generare un carro con la tecnica del Manufatto Perfetto, rinforzandolo con scudi e pareti così da tentare di avanzare illeso nella tormenta, magari usando un'illusione per nascondere la natura del mezzo di trasporto sostituendola con un demonio o un Kamui o magari una versione gigante dello stesso Kensei Hito per attirare l'attenzione e guadagnare qualche parola. Ma Minarai non era Yato Senju. Minarai era una spada in formazione sotto la guida del Maestro. E avrebbe agito come tale. Il Mokuton era l'ultima tra le ultime risorse, fatti salvi i cloni che potevano dissimulare la loro natura lignea.

    Con i due cloni accanto, feci un primo passo per guadagnare quella barriera. L'obiettivo era, se fosse sta invalicabile, tagliarla, mentre i cloni a destra e a sinistra avrebbero potuto facilmente incassare grandi quantità di danni. Avanzare non era facile con tutta quella neve e con il vento, ma la cosa peggiore fu la reazione di quell'ammasso di gelo vorticante non appena superai una certa distanza: vere e proprie scheggie di ghiaccio si solidificarono volando nella mia direzione, annunciate da un suono che certamente non era neve ma piuttosto grandine, sufficiente a farmi rizzare le orecchie almeno quanto i capelli. Ero in guardia, ma fui comunque sorpreso dall'improvvisa apparizione nel mio campo visivo, trovandomi a ricorrere a una rapida combinazione di tecniche con la spada, estraendo la Katana e brandendola in modo da distorcere il chakra con cui fosse entrata in contatto [Nota]Mortificazione delle Arti Magiche ed Estrazione Mortale - Potenza 20 (40, dimezzata) Forza Blu+3 tacche, Riflessi Blu+4 tacche (1 base, 3 della tecnica). La maggior forza e velocità concesse dal jutsu mi permisero, complice la mia naturale prontezza di riflessi, di spezzare entrambe le lance di ghiaccio con un unico movimento elegante, componendo poi la mia guardia in attesa di attacchi successivi, che non arrivarono. Che sia una sorta di trappola? Questa è una terra di cacciatori da quello che dicevano. Mormorai cercando di cogliere inneschi intorno a me, ma verosimilmente quel colpo, non particolarmente pericoloso, era una sorta di automatismo intrinseco a quel jutsu-barriera che generava la tormenta. Mi chiesi se sarei mai riuscito a tagliare l'intera area, ma sospettavo che un gesto simile fosse l'equivalente del tagliare un Velo di Nebbia o una tecnica ad area...qualcosa ben oltre la mia portata al momento.

    Con la lama stretta nel pugno avanzai nuovamente, stavolta più accorto, scorgendo immediatamente l'attacco con il ghiaccio, tagliando gli attacchi in arrivo prima che potessero essere preoccupanti grazie a un semplice impasto di chakra [Nota]Basso per ogni cristallo, 2 tacche a Riflessi e 1 a Forza, permettendo a me e ai cloni di arrivare al limitare della barriera. Mandai una mia copia in avanscoperta, nel tentativo di attraversare il passaggio, e se vi fosse riuscita la avrei seguita immediatamente con l'altra mia creazione. Se invece il passaggio fosse stato bloccato od ostacolato avrei dovuto pensare a come superare quel blocco, consapevole che il fischio continuo e la neve stavano gravando pesantemente sulla mia concentrazione, specie dopo aver speso forza ed energie per difendermi da quella trappola glaciale. Non era qualcosa che potevo continuare a fare indefinitamente. L'unica opzione sarebbe stata ricorrere al mio addestramento, a quando avevo tagliato in due il fulmine del Maestro senza ambire a spezzarlo, ma solo a interromperlo temporaneamente in modo che continuasse indisturbato dietro di me. Non avevo le capacità per tagliare quella barriera e mi odiai pensando a quanto fosse lontano il momento in cui avrei potuto farlo...e usai quell'odio come mi era stato insegnato: non aveva senso lasciarlo divampare distruggendo tutto, dovevo trovargli uno scopo e canalizzarlo verso il nemico. Verso quella barriera, e la spada che avevo con me mi sarebbe stata di aiuto.

    La rinfoderai, concentrando tutta la mia ostilità contro quell'ostacolo che si opponeva alla mia missione, a ciò che Minarai doveva fare. AAAAH!! E urlai, nemmeno fossi in addestramento, rilasciando l'odio assieme al respiro, al chakra, ai muscoli. Non avrei tagliato la barriera quel giorno. Ma forse sarebbe bastato per aprire una minuscola ferita in essa, abbastanza grande da passare, spinto a viva forza dal mio clone, un attimo prima che si richiudesse [Nota]Come prima combino Estrazione Mortale (+3 For, +3 Vel) e Mortificazione (Potenza dimezzata, stavolta però applico Intento Assassino, potenziato dal Lato Oscuro del Ciliegio come nella vecchia giocata di addestramento (+3 For), rispolverando anche il primo slot alternativo sviluppato in quell'occasione (Egoismo, +10 alla mortificazione, ma ciò che viene tagliato si riassembla subito dopo)!
    Anche quello era un modo per usare la spada.
    Anche quello era essere Minarai
     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    Un grido nel Freddo


    Capitolo Unico


    Atto IV
    Prima riunione nell'Apocalisse. †



    Così, a vederli da fuori, gli shinobi impegnati sulla nave di Samoru potevano essere scambiati per degli scappati di casa. Ma la cosa non era vera - o almeno, lo era solo in parte.
    Dissoltosi il jutsu del capitano, il serpente batté in ritirata ma il Guerriero Dorato iniziò a cadere precipitosamente verso l'acqua da una discreta altezza, con poche possibilità di sopravvivenza. Fudoh, ancora una volta, si dimostrò il più reattivo e sfruttando la sua capacità innata derivata dal rinnegan, schizzò in alto saltando e poi assicurò l'umidiccio e puzzolente Samoru in una presa salda attraverso il chakra. Quando l'evento mi fu raccontato sorrisi sotto l'elmo nel notare come, ancora una volta, per molti aspetti, io e Fudoh fossimo affini nelle capacità: entrambi capaci di giganteschi salti, chi per doti naturali, chi per doti meccaniche, eravamo anche comunemente in grado di gestire il campo di battaglia attraverso grandi spostamenti d'aria. In ogni caso, il vertice della Mano Bianca riuscì ad attutire il danno da caduta ed evocare una sua creatura, Tong, una tartaruga dalle dimensioni invidiabili, rivaleggiante persino con la Hakushaku in forma di stormo. L'evocazione si mosse sull'acqua, prendendo prima Fudoh e caricando poi addirittura la nave su di sé, sempre con l'aiuto dello Shinra Tensei del suo evocatore.
    Contemporaneamente, sulla nave, gli altri tre facevano quel che potevano. L'altro ninja coi poteri derivanti dal Rinnegan ebbe un'idea interessante, per quanto strana. Pensò di utilizzare un suo Mondo per scovare correnti fredde al di sotto della nave, pensando al clima gelido che infestava perennemente Azumaido. Tuttavia, per fare ciò aveva bisogno dell'aiuto del Detective del Deserto che prima, però, penso bene di sfruttare al massimo il poco che aveva a disposizione. Accanto a loro vi era Yasuke che, intelligentemente, si mise ad osservare il cielo e la presenza di qualche volatile. Fudoh, forse per un innato terrore primordiale, aveva totalmente scacciato dalla sua testa quel pensiero. Il Genin della Sabbia poté scorgere alcuni gabbiani volare verso nord-est ma la mancanza di un saldo riferimento di terra, quello stormo avrebbe potuto mandarli completamente fuori rotta; allo stesso modo, Shinichi si rese conto di come la visibilità fosse ancora troppo scarsa per scorgere lontano abbastanza da distinguere qualcosa. Quanto alla sua ricerca nelle stanze del capitano, la cosa non andò certamente come preventivato. Aprendo il cassetto accanto al timone della nave, il Sunese trovò due uova, di cui una rotta e putrescente, un limone e, accanto, alcune bottiglie di vino mezze vuote - decisamente non mezze piene.
    Nel frattempo, Fudoh, ora non più eccessivamente impegnato in azioni mirabolanti, poté notare come Samoru avesse perso anche tutte le protesi che gli avevo fornito per le operazioni di quel tipo. Forse la trasformazione nel Colosso Dorato ripristinava anche gli arti mancanti e quindi rendeva più complesso mantenere un corpo meccanico funzionante. A differenza mia, dopotutto, lui era vivo perché il suo corpo era in grado di funzionare nonostante le ferite. Quindi, anche se fossero riusciti a fargli riprendere conoscenza, difficilmente, senza un braccio ed una gamba, sarebbe riuscito a manovrare la nave. Ma quel problema era risolto, data la presenza di Tong.
    Uscito dalla cabina del Capitano, Shinichi ascoltò le parole di Fudoh e le indicazioni di non calpestare la zona in cui aveva modificato la gravità per non venir spazzati via dalla nave e pensò bene di utilizzarla per avere una visuale diversa e maggiore dell'ambiente. Purtroppo però, anche quella soluzione fu soltanto in parte ottimale: se fosse riuscito a saltare davvero in alto avrebbe potuto provare a vedere sopra le nuvole ma la spinta dello Shinra Tensei di Fudoh non era così potente, quindi poté solo vedere le cose ... da un altro punto di vista, con scarso successo.
    Con Hideo, infine, si apprestarono a testare le correnti gelide. Quando Shitto fu immerso nell'acqua, al di là della terrificante sensazione di freddo che lo assalì, si rese conto di essere in un punto di estrema profondità del mare dove tutt'intorno l'oscurità era la regnante assoluta e niente, o quasi era visibile. Tuttavia riuscì quasi immediatamente a sentire una corrente particolarmente gelida provenire da est: e mentre si direzionava verso quella corrente, il gigantesco serpente di poco prima gli apparve davanti, osservandolo con occhi impauriti. Non era ostile, probabilmente non lo era mai stato. Lo vide girarsi e muoversi nella stessa direzione della corrente. Se ne stava andando o stava forse suggerendogli di seguirlo?
    Fudoh, invece, provò a curare tanto Samoru quanto Tong con le sue mani, cercando di ristabilire il legame col Freddo che dimorava in Azumaido, similmente a quanto fatto con Gyoza, che poi divenne una sua creatura d'evocazione, rinata sotto il segno delle Tartarughe della Valle del Guscio. La concentrazione fu tanta e l'aura di misticismo intorno a lui crebbe fino anche, addirittura, a sollevare le singole gocce di urina presenti nelle vesti del Capitano, asciugandolo e condensandole in una sfera vorticante davanti ai suoi occhi. Anche loro, dopotutto, erano grandemente intrise del chakra sciamanico del migliore amico del capitano. Ma Fudoh, per il momento, aveva solo una grande affinità a quegli elementi: non era mai riuscito a svilupparla appieno, quanto soltanto a carezzarla ed incanalarla per caso. Ed infatti, nuovamente, il Freddo che aveva sentito durante il tentativo di salvataggio di Gyoza lo avvolse, quasi congelandogli, nuovamente, il tantien: ma prima che potesse davvero raggiungere quella dimensione parallela, una voce familiare e nota lo bloccò e lo spinse via, riportandolo coi piedi per terra e facendogli cadere la sfera di urina che, inconsciamente, stava controllando, addosso. NO! YOOOSH! VIA DAL FREDDO O MUSIBI TI LEGHERÀ A LUI! Dopo quelle parole, però, quasi senza rendersene conto, le mani composero i cinque sigilli della tecnica del richiamo. Peccato, però, che davanti a lui non apparve alcuna creatura del suo contratto ma ... Pen Gin.

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    Munkeke, dobbiamo colpire Samuiyoake quando tenta di uscire dalla nev- si guardò intorno. Tu sei di Kiri. Deve avermi evocato Akira. Dov'è quell'incapace? Non era chiaro come Fudoh fosse riuscito ad evocare una creatura con cui non era legato attraverso il contratto, potevano essere fatte soltanto supposizioni ma almeno, forse, il loro principale problema era risolto. Avevano un abitante di Azumaido con loro, trovare la strada per raggiungere la terra, a quel punto, era diventato molto più semplice.
    In compenso, l'interrogazione mentale che Shinichi tentò su Samoru non diede alcun risultato ma non per colpa di incapacità intrinseche del Sunese ma per via di un potente jutsu con cui il Capitano aveva spezzato la sua anima, la sua coscienza e, di fatto, la sua sanità mentale. Alla mente del giovane sarebbero arrivate alcune immagini sconnesse: avrebbe visto alcuni ninja della Nebbia di alto grado, la precedente Mizukage Tsunade, due Giganti Dorati, diversi da quello che avevano visto in precedenza, un tempio e la morte di un giovane ragazzo. L'unica cosa, forse, per lui più riconoscibile era la tecnica speciale appartenente del Clan Shinretsu che uno di quei ninja di alto rango utilizzava.
    Pen Gin non avrebbe sentito discussioni o motivi: li avrebbe condotti ad Azumaido ad una sola condizione, quella di tornare a combattere là dove già qualcuno stava cercando di impostare una battaglia apparentemente impossibile: da Minarai e Youshi. Sarebbe stato molto taciturno e imbronciato ma, forse, sarebbe stato disposto al dialogo, se qualcuno si fosse rivolto a lui come lui voleva. [Note]La vostra parte continua sotto, insieme a quella di Youshi e Yato. Tuttavia arrivate al termine di questo loro round.

    Prima che mi dedicassi a sgominare i tafferugli nel Tuskur di Munkeke, Minarai mi pose una saggia domanda sugli usi e i costumi degli sciamani della zona. Per quanto riguarda i Kamui, l'unico ad aver avuto a che fare più attivamente con uno di questi è Youshi. Lui ha avuto il piacere di lottare al fianco del Leopardo delle Nevi, il Kamui cui è devoluto il villaggio di una delle due persone da cui state andando, l'Alta Sciamana Yusica. Sono creature fiere, potenti e quasi divine, quindi ti direi di trattarle col rispetto che meritano. Per quanto riguarda i loro interessi, invece, la questione è più complicata: come ti ho detto, Azumaido è una terra che sta riscoprendo una nuova giovinezza e molte delle divinità che un tempo venivano venerate dai Tuskur che i secoli hanno cancellato ora stanno lentamente ripalesandosi con piccole e grandi azioni miracolose. Quale sia la loro volontà ultima è difficile saperlo perché le informazioni sul loro conto sono andate sparendo esattamente come i loro culti. Coloro che possono darvi maggiori informazioni a riguardo sono proprio i due sciamani da cui vi porterà la Hakushaku. Munkeke è un tipo piuttosto eccentrico mentre Yusica una donna molto simile a me, per certi versi. Non commettete l'errore di sottovalutarli o di mancar loro di rispetto.
    Giunti sul posto, Youshi e Minarai studiarono nuovamente un piano e si divisero per provare a metterlo in pratica. La strategia di Youshi richiese più tempo del previsto, lasciando che Minarai agisse da solo contro quella tempesta di neve che stava imperversando, animata, evidentemente, da qualcuno capace di manifestare un'enorme quantità di chakra. Le difese del mio Allievo di Spada furono perfette, degni prodotti di un instancabile e preciso allenamento nella zona Clan Kenkichi: i suoi sensi, sempre all'erta e la sua visuale ampliata dall'utilizzo dei cloni, gli permisero di frapporre una strenua resistenza agli assalti automatizzati del jutsu. Non c'erano stati inneschi, se ne sarebbe accorto, e quindi l'intuizione del fatto che quei proiettili gelati fossero una componente propria di quella hyoton doveva rivelarsi esatta. Il suo focus, la sua concentrazione, poi, lo portarono a muoversi coscienziosamente all'interno della prima porzione di tempesta, alimentato da un fuoco interiore, da una volontà che avrebbe sovrastato ogni ostacolo. Quando poi si trovò davanti al vero muro che lo separava dalla riuscita di quella traversata tassante ed impegnativa, Yato diede fondo alle sue conoscenze e si appese ai miei insegnamenti: lasciò che l'odio lo travolgesse, lasciò che il fiume delle sue emozioni scorresse indomo nel suo corpo ma lo incanalò, sapientemente, e lo concentrò sul filo della sua lama che tagliò e squarciò la barriera, anche se solo per un istante, permettendogli di passare incolume, anche grazie alla spinta fisica del suo clone. Quando fu dall'altra parte, un rumore di ghiaccio che si solidificava rapidamente lo colse alle spalle. Se si fosse voltato avrebbe visto le mani del suo clone ligneo gelarsi oltre la barriera e, dopo un solo istante, cadere a terra, recise. Al di là di quel muro di chakra, però, sebbene l'aere fosse grigiastro e candido come la neve su cui metteva i piedi, di tempeste sembrava che non ci fosse l'ombra: la barriera era probabilmente un jutsu di occultamento e difesa e il fatto che fosse ben visibile nella radura dove si trovava insieme a Youshi era forse dovuto al fatto che il tempo climatico era cambiato alcuni minuti prima del loro arrivo, in modo netto, quasi come se qualcuno fosse intervenuto direttamente. Col placarsi della tempesta, anche la finta tempesta all'interno della stessa era divenuta visibile, smascherando l'occultamento perfetto. Ma quei pensieri poterono balenargli in testa solo per pochi secondi: due figure, una decisamente appariscente, vestita con gli abiti del teatro tradizionale Kabuki e una donna dagli strani capelli rosa, iniziarono a correre verso di lui, gridandogli. Kensei ... ?! Kensei-kun?! ATTENTO ALLA NEVE! YOOSH! Samuiyoake attacca sotto ed attraverso di essa! Ed infatti, in un istante, un artiglio di pura neve, grande forse il doppio dello stesso Yato si levò a pochi passi da lui, tentando di colpirlo con i propri artigli all'altezza del petto. Era tuttavia troppo veloce perché potesse fare qualcosa: il costrutto di chakra lo avrebbe colpito senza rimedio, probabilmente ferendolo in modo irreversibile. Chi lo manovrava aveva capacità ben al di sopra dell'ordinario. [Note]Energia Nera. Quando il fendente fu praticamente giunto a destinazione, una colonna di acqua si alzò davanti al mio Allievo, arrestando il colpo ed infrangendosi verso la calotta superiore di quella barriera ancora in corso. Prima che potesse tirare un sospiro di sollievo, tuttavia, non un costrutto ma una vera e propria creatura, una volpe, per l'esaltezza, emerse dalla neve, cercando di azzannarlo al collo.

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    Era maestosa, bellissima e con occhi carichi di violenza e rabbia. Minarai avrebbe visto nuovamente la vita esaurirsi davanti ai suoi occhi ma questa volta, col dovuto anticipo, il tizio vestito strano scattò verso la creatura, pronto a sferrare un poderoso pugno carico di chakra. Gli occhi del senju non lo avrebbero ingannato: quel pugno era tutto fuorché normale! L'arto, infatti, era ricoperto da un denso strato di chakra che sembrava avere le sembianze di un candido lupo! All'impatto, infatti, si sentì un violento ululato e sulle carni della volpe comparve una verita a forma di morso. YOOOSH! Gridò Munkeke, mentre Samuiyoake veniva sparato oltre dieci metri lontano e, immediatamente si rinfilava sotto la neve, preparando un nuovo assalto. Chiunque tu sia, ti sei infilato in qualcosa evidentemente più grande di te. Dov'è Kensei? Disse Yusica, ora abbastanza vicina a Yato. Il nostro avversario non è altri che Samuiyoake, il Kamui detto "Saggio del Freddo". È diventato meschino, troppo fiero della sua intelligenza, troppo viziato dagli umani che ne hanno coltivato l'orgoglio. Ma sembra che ci sia altro: agisce in modo bestiale, quasi corrotto, e ci è complesso comunicare con lui. Non riusciamo a capire da cosa sia causato questo stato. Repun Kamui mi suggerisce che Samuiyoake non ha mai avuto questi atteggiamenti così aggressivi YOOSH. Per quanto gli umani lo avessero cambiato, non è mai stato visto combattere con questa violenza. Munkeke poi guardò intorno, cercando di capire da che lato avrebbe colpito il kamui: poi portò un dito davanti alla bocca, come a voler chiedere silenzio. yoosssssssh. . Samuiyoake sarebbe tornato ad attaccare ancora ed ancora. Stava a loro trovare un buon piano per neutralizzarlo. [Note]Yato in questo post deve fare un po' di strategia. Non può difendersi dagli attacchi del kamui che è fisicamente troppo più prestante di lui. Puoi sfruttare come preferisci Munkeke e Yusica, le cui TS sono piuttosto evidenti: il primo è un Eremita del Freddo, con tecniche derivate basate sulle Taijutsu e sull'evocare l'essenza di determinati kamui. Puoi scegliere qualsiasi tipo di creatura e inventarti tecniche derivate dall'eremita con questo tema purché siano coerenti all'evocazione ed allo stile "fisico" di Munkeke, quindi pensa a creature che vivono in climi freddi (nel senso, non prendermi una giraffa o un leone, ecco).
    Yusica ha la Manipolazione dell'Acqua e del Ghiaccio, che è più affine ai senju da questo punto di vista MA non può manipolare la neve della zona, perché intrisa del chakra del Kamui. Ha accesso a tutte le suiton e hyoton di lista. Anche qui, puoi inventarti derivate ed usi fantasiosi della TS. Considera che Yusica ha una riserva di chakra spropositata.

    Yato, ovviamente, deve avere un qualche ruolo nella strategia, più o meno centrale, a tua scelta.

    Samuiyoake fa tre attacchi per volta, due dei quali possono essere direttamente parati da Munkeke e Yusica. Il terzo necessita di un qualche sotterfugio artistico o di una qualche difesa "duratura" da parte dei due sciamani. Dopo ogni attacco, la Volpe si rinfila sotto la neve.

    Nel frattempo, i due sunesi ed i due Kiriani sarebbero giunti nella costa lì vicino. Forza, non abbiamo tempo da perdere, Yusica e Munkeke ci aspettano! In marcia! Gridò Pen Gin che, salendo sulla guardia circolare della sua katana, iniziò a navigare sulla neve come se stesse muovendosi in barca. Il Pinguino spadaccino era veloce quindi sarebbe stato necessario, per tutti tranne Fudoh, impiegare una buona dose di chakra per stargli al passo o trovare un modo alternativo per andargli dietro.
    Una volta giunti sul posto, Youshi sarebbe riuscito a scorgerli in arrivo e, tutti insieme, avrebbero dovuto trovare un modo per oltrepassare la barriera. Forse era ancora disponibile qualche clone di Minarai e questi avrebbe potuto dargli indicazioni su come l'originale aveva sconfitto quel piccolo indovinello. Certo, l'Allievo aveva anche attinto a conoscenze che per la maggior parte di loro erano precluse: ma tentare non sarebbe nuociuto. [Note]Guardate le specifiche della barriera nel mio post precedente, il funzionamento non cambia. Interagite tra di voi ché mi pare che ognuno abbia un pezzettino del puzzle. ;)

    Dall'altra parte dell'isola, invece, accadevano cose ben diverse. L'Araldo del Freddo fronteggiava una sorta di parroco, un uomo dai candidi abiti e dai canuti capelli che gli parlava con voce salda e sguardo fermo. Era certo delle sue parole e del suo credo, era sicuro di ciò che teneva in mano in quel suo libro ché anche la consapevolezza dell'essere davanti all'incarnazione di qualcosa di più alto, di sovrumano, di quasi divino, non lo impensieriva neanche. C'era da domandarsi chi fosse quell'uomo e perché agisse in quel modo. Ma il Principe non era avvezzo a quei giochi di palazzo, in un certo senso, e si accontentava di meno. Il suo obiettivo, al momento era solo vivere, sperimentare ciò che provano gli uomini, vedere che significa avere un corpo, percepire il mondo intorno a te attraverso qualcosa che te ne separa inevitabilmente, cosa voleva dire esperire senza però mai essere un tutt'uno con ciò che veniva esperito. Era una situazione completamente diversa da quella cui era abituato, una sensazione tanto distante da essere quasi fastidiosa per lui, almeno in quell'iniziale momento: lui che tanto aveva bramato il poter osservare attraverso occhi, il poter odorare attraverso il naso, il poter sentire attraverso le orecchie, ora si sentiva spaesato nella consapevolezza che il suo Freddo, il luogo dove l'Inverno era tutto e tutto era l'Inverno, era un posto lontano e irraggiungibile.
    Ma poi un piccolo guizzo umano: orgoglio o consapevolezza. Cercando in se stesso trovò parte della scintilla che lo aveva creato, parte del Freddo così distante e mossa l'acqua, creò il ghiaccio, diede la vita e fece fioccare la neve. Cercò di mostrare il suo punto di vista alla folla astante, al Prete del Gelo che gli stava dinnanzi e, come ogni prete, predicava, anche davanti al Figlio della sua divinità. Samui parlò, Samui mise chiaramente sul piatto l'arroganza dell'uomo e la folla tacque. Tacque lunghi istanti, fin quando, alle sue spalle, un gigantesco fuoco venne appiccato. Abbiamo confidato del messia sbagliato. Abbiamo affidato le nostre speranze a qualcuno che non è disposto ad aiutarci. Siamo peccatori e per questo dobbiamo morire! Abbiamo profanato la nostra terra ... siamo peccatori. Abbiamo perso la via ... La folla gridava indistinta parole di sconforto. Il Prete, scuotendo la testa, si girò, mescolandosi tra la folla e, in un attimo scomparendo. Se ne stava forse andando? Ma Samui non ebbe modo di pensare a quel che stava accadendo perché subito la situazione degenerò. Alla folla si unirono altri uomini provenienti dal luogo in cui era stato appiccato l'incendio e scoppiò una violenta rissa. Sullo sfondo, un villaggio, un piccolo villaggio di capanne, abitato da uomini, donne, bambini, un villaggio innocente, veniva arso al suolo.
    Ma poi qualcosa cadde dal cielo, come dal nulla, atterrando con un sonoro rumore metallico ed un'esplosione di fulmini saettanti intorno a lui. Alcuni tra la folla fecero passi indietro, quasi come se avessero riconosciuto colui che era arrivato. Altri invece vi si gettarono contro con quello che avevano in mano: forconi, torce, le sole mani nude.
    E vennero annientati. Tutti. Tutti coloro che provarono a fermarmi, a mettersi tra me e il tentativo di salvare il villaggio di Munkeke ed Hotene assaggiarono il filo della mia lama. Dopo pochissimi minuti la folla era dispersa ma intorno al villaggio c'erano solo cadaveri mutilati, teste mozzate, interiora riversate sulla candida neve: sangue ovunque che riluceva alla mesta rifrazione dell'opaca luce nelle fredde nuvole foriere di gelo. Fu mentre comandavo ad alcuni di loro di cercare di spegnere l'incendio con qualunque mezzo che lo vidi, che vidi l'Araldo dell'Apocalisse. Se ne stava immobile, lì davanti, a fissare. Forse cercava di capire. I suoi occhi, vitrei ma non vuoto, mi osservavano. Mi avvicinai. Chi sei tu ... Chiesi. ...e cosa vuoi? Ma non era il momento delle chiacchiere. Avevamo un incendio da spengere. Non abbiamo tempo per le lunghe presentazioni, a quelle penseremo dopo. Aiutami a spengere l'incendio. In qualunque modo tu possa fare, basta che tu lo faccia. Eravamo pochi, avevamo bisogno di tutte le braccia che potevano, e volevano, dare una mano. [Note]Avevo iniziato il post con un'intenzione ma poi mentre lo scrivevo ho virato totalmente.

    Proviamo ad iniziare ad usare la seconda TS, che dici? Primo slot: animazione dei Kamui e fantasia. Usa entrambe le ts per creare un po' di uomini/creature di Azumaido che aiutino in qualche modo ad estinguere l'incendio che ormai è divampato, oltre che, ovviamente, se vuoi, qualche TA. Manipoli l'acqua, quindi non sarà troppo difficile ma mettiamoci un po' di fantasia e giustifichiamo la cosa. Ovviamente, sii autoconclusivo.
    Al prossimo post vediamo di provare ad utilizzare qualche altra cosa della TS. Dopotutto il tuo PG vuole provare le emozioni degli uomini, no? Per fortuna che lì vicino c'è Kensei che di emozioni se ne intende. Solo quelle brutte, certo, ma meglio di nulla. :ghu:






    Chakra:
    Vitalità:
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 650
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 700
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note
    Combattere con Handicap Attivo.

    Assetto Gakutensoku: Nessuno.
    Simboli della Psiche attivi: 1
    Potenza Simbolo: +160.



    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
    Yakusoku

     
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    un Grido nel Freddo


    III

    La tempesta smorzò le parole di Minarai mentre mi allontavano dalla sua figura, un sorriso emerse nuovamente protetto dalla sciarpa: era mia intenzione cogliere la psiche dello shinobi della foglia. Per questo motivo, infatti, non perdevo occasione di testare le pieghe della sua mente e del suo carattere, giocando con il suo alter ego e il suo io, chiamandoli in causa contemporaneamente per svelare ciò che la maschera copriva e forgiava. Non era la prima volta, è certo, che collaboravo con Minarai e tanto meno con Yato, trovavo però interessante come l'uno escludesse l'altro anche a livello di approccio strategico e tattico: "il Minarai del Mizukage è uno spadaccino e un assassino che usa il sotterfugio. Sono queste le capacità a cui attingerà.", insomma tutti tasselli che avrebbero dato una maggiore tridimensionalità alla figura di Yato-san e che però - in quel momento - non avevo modo di analizzare con la dovuta lucidità. Ma quei vari tentativi di forzare, di bucare, la sua maschera avevano un'unica finalità, un'unica domanda a cui rispondere: se gli veniva così naturale far aderire il proprio essere all'elmo di Minarai, quanti altri strati schermavano l'essenza di Yato-san?

    Muoversi assicurandosi di non essere notato all'interno della bufera che, con gelide sferzate, mi colpiva il viso, richiese più tempo di quanto immaginassi, ma passo dopo passo, affondando nella neve fino alle ginocchia, raggiunsi le prossimità del forte e le statue che, l'una di fronte all'altra, formavano un corridoio che portava all'entrata dell'edificio avvolto dagli inopportuni rami e foglie. La mia attenzione venne attirata dallo studio delle figure emerse, grazie forse ad un abile scalpellino, dalla roccia e poste su dei basamenti che, insieme alla loro statura, le rendevano piuttosto imponenti. Come era già stato possibile notare in lontananza e mentre mi ci avvicinavo, queste raffiguravano da un lato degli animali e dall'altro degli uomini. Questi ultimi assumevano pose differenti, ma tutte sembravano avere un comune denominatore, scrutandole una alla volta, infatti, avevo l'impressione che fossero tutti intenti a compiere gesti differenti ma accomunati dalla medesima intenzione: accogliere o ringraziare. Così, infatti, interpretavo l'uomo adornato con le vesti del teatro e le braccia aperte, allo stesso modo il monaco colto nell'atto di offrire qualcosa tra le mani, così anche lo stesso guerriero che si spogliava dei suoi armamenti e mostrava il petto verso la virtù dell'inverno. Ma tra tutte le statue, la penultima mi parve quella decisamente più significativa, infatti un filo che avvolgeva la coda della foca si allacciava al mignolo dell'unica donna rappresentata la quale, a differenza degli altri, guardava con fierezza verso la creatura che le stava di fronte, ma mantenendo un'espressione criptica che non lasciava immaginare un significato più certo. L'elemento fondamentale, comunque, rimaneva il legame, il filo che fisicamente univa le due statue: non sembrava corretto interpretarlo come un segno di cattività della bestia, il filo, infatti, partiva dalla coda e non era legato al collo della foca, ne la donna lo brandiva saldamente con la mano, ma le era legato al mignolo. Infine l'uomo che porgeva una ciotola al Kamui, una posa non dissimile da quella del monaco e che non attirò più di tanto la mia attenzione.
    Ciò che invece mi colpì fu il fatto che riuscii a leggere, ricollegando i nomi ai Kamui, le scritte incise con dei caratteri che avevo trovato nel villaggio sotterraneo. Che fosse uno strascico della possessione di Momin? Non mi era dato saperlo, poiché era cosa che andava al di là di qualsiasi risposta razionale.

    La tempesta infuriava e ancora non ero in grado di spiare le figure immerse in essa. Per questo motivo, mantenendo il profilo basso e il passo felpato, mi mossi verso l'epicentro del fenomeno che ci circondava. Avevo perso la figura scura di Minarai da qualche minuto e necessitavo di assicurarmi quanto prima che il nostro piano stesse funzionando o, nella peggiore delle ipotesi, di fornirgli un valido supporto nel caso fosse stato ingaggiato in battaglia.
    Fu per via della necessità di cogliere segni da parte del mio compagno di missione o per prevenire attacchi nel caso fossi stato scoperto, che riuscii a vedere all'ultimo, mimetizzatasi molto bene con l'ambiente che la circondava, una lancia di ghiaccio minacciarmi il petto ad una velocità sostenuta. Mi assicurai di riuscire a schivarla, lanciandomi a terra di lato, grazie all'ausilio di una modesta quantità di chakra e, una volta rialzatomi a terra, corsi con gran velocità verso la barriera che mi avrebbe bloccato la strada. Ero stato scoperto, in qualche modo, e ogni tentativo di rimanere furtivo sarebbe stato inutile, la mia priorità era mutata: assicurare supporto all'apprendista del Mizukage. La mia corsa venne interrotta nuovamente da degli attacchi, la cui origine capii solo più tardi essere la barriera e non una persona, ma che riuscii a evitare abbastanza agilmente non rappresentando questi delle pericolose minacce. [NotaDiciamo che spendo un basso, un mezzo basso e un bassissimo per evitare i tre attacchi]
    Arrivato alla barriera mi bloccai studiandola rapidamente, se avessi notato ombre utili per teletrasportarmi oltre a questa non avrei certo esitato a farlo, mentre alle mie orecchie arrivavano ovattate alcune voci note e i rumori di battaglia. Se, invece, la barriera di vento non mi avesse permesso di superarla tramite il passo di tenebra, vuoi perché non trovassi un'ombra utile ove teletrasportarmi, vuoi perché la sua natura impediva che venisse superata in tale maniera, mi sarei soffermato a studiarla con più attenzione, ma sempre attentato che, da un momento all'altro, sarei potuto essere nuovamente vittima delle lance.
    Non sarei stato tanto avventato da provare a superarla senza alcuna precauzione, da essa partivano pericolosi proiettili di ghiaccio, chissà cos'altro poteva riservare a chi avrebbe tentato di oltrepassarla con non curanza. Le mie dita volarono rapide verso la sacca in cui tenevo gli spiedi potenziati, lo estrassi e con altrettanta rapidità provai ad affondarlo nella barriera. Mentre la mano si abbassava verso la barriera tentando di squarciarla, il metallo si accese di un chakra oscuro, essenza stessa di ciò che generavo. [Tecnica Base - Manipolazione della Natura] [NotaSe fosse possibile utilizzare Utsubo userei quella, altrimenti via con lo spiedo della muerte]

    Se in uno dei due modi fossi riuscito ad oltrepassare indenne la barriera, avrei cercato di cogliere immediatamente cosa stesse succedendo, riconoscendo ad un primo sguardo i due sciamani presenti assieme a Minarai. Munkeke ma che diavolo?

    Se in nessun modo fossi riuscito ad entrare nella barriera, invece, avrei digrignato i denti dalla rabbia e, voltati i tacchi, mi sarei diretto a gran velocità verso il fortino ricoperto dalla vegetazione, sicuro che all'interno avrei potuto trovare qualche risposta. Ovviamente, nel tornare indietro, avrei posto attenzione al fatto che potessi essere nuovamente minacciato da quei costrutti di ghiaccio.
     
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    Il Freddo 



    Post IV - L'oni




    Panico, una delle poche esperienze umane che non ho interesse di provare.
    Questo stato è infatti diametralmente opposto alla mia natura, si genera quando l'entropia è tale da non essere più elaborabile dalle menti umane, si autoalimenta generando una cascata di caos che non può evitare di divenire fuori controllo. Il freddo, invece, è immobile, immutabile dal tempo e dallo spazio, quanto più lontano dal caos nell'intero creato.
    Osservo la folla, che comincia a muoversi, ad agire e pensare come un unico e confuso elemento. Dopo le prime grida gli uomini perdono rapidamente la loro individualità, si lasciano trascinare dal comportamento comune, spingendo chi glie è vicino a fare lo stesso, divenendo poco più che vittime di loro stessi. Penso che proverei pena per loro, se potessi.
    I loro animi erano stati feriti dalle mie parole, un concetto che ancora dovevo abbracciare appieno. Com'è possibile somatizzare così tanto dei semplici vocaboli; eppure anche questo è affascinante della specie umana: il continuo mutamento d'animo in risposta anche al più semplice degli avvenimenti.
    Nel trambusto che si è creato, intanto, l'unico elemento interessante di quel conglomerato di carne si allontana, scomparendo dalla mia vista, di fatto, togliendo a quegli uomini l'unica cosa che mi impediva di sbarazzarmene; non ho più motivo di star a sentire quell'imbarazzante disarmonia di urla sconclusionate, soprattutto considerando che altri si stanno unendo a loro.
    Sono pronto a sterminarli, i miei poteri non sono di certo quelli a cui sono abituato, ma sono sufficienti ad eliminare questi elementi di disturbo. Muovo la mano, ma il destino di quegli uomini è presto segnato da un'altra calamità.
    Piove dal cielo in un rombo di tuono, fatto di metallo, colossale ed oscuro, una macchina di morte che in un batter di ciglia scatena la sua ira e trucida quella fastidiosa folla davanti a me. Che si tratti di un Oni? Non può essere un umano.
    Osservo incuriosito le sue movente; i suoi colpi sono decisi, è abituato a prendere vite, non c'è titubanza nelle sue azioni, quelli davanti a lui non hanno valore. Finalmente, qualcosa di veramente interessante!
    Resto immobile mentre il misterioso figuro davanti a me ammira il suo operato, la candida neve è intrisa di sangue che, delicatamente, la scioglie, intanto alcuni uomini si precipitano a spegnere un incendia appiccato ad un villaggio poco distante da me; ancora una volta gli uomini si sterminano tra loro.
    I nostri sguardi si incrociano, la creatura di metallo mi nota, mi parla, vuole che spenga l'incendio. Allora anche lui è un uomo? Un uomo che si preoccupa dei suoi simili? No, o ,almeno, non del tutto. Non si può definire umano quello che ho osservato, è decisamente più interessante.
    Chiede il mio nome, ma non lo conosco, l'ho scordato ere fa. L'urgenza della situazione , però, mi concede di sorvolare quella domanda e mi conferisce il tempo per pensare a come vorrei essere chiamato, un lusso su cui non avevo mai avuto potere.
    La comparsa di quell'elemento non è decisamente fortuita, credo che sia la chiave per avere quello che voglio, in questo caso la scelta più logica è aiutarlo.
    Inutile parlare, per il momento, vuole che spenga un incendio? E sia.
    Sollevo entrambe le mani in avanti mentre tutta la neve attorno a me si scioglie e si muove sinuosa fino a formare sotto le mie mani due colonne d'acqua; da esse, come se attraversassero una cascata, fuoriescono dieci diverse creature di ghiaccio dalle varie forme animali che, rapide, si dirigono ad aiutare gli uomini a spengere l'incendio. [Nota]Genero 5 unità di acqua da ogni mano, ognuna di esse diviene una diversa creatura Tutte hanno velocità Blu + 6. Consumo totale 15 Bassi. Una volta tramutate in Kamui le creature non contano più come unità manipolate.
    Le creature si fiondano rapide all'interno dell'ardente villaggio e portano in salvo gli umani intrappolati dalle fiamme mentre ancora una volta le mie mani si muovono e tramutano la neve in acqua in grande quantità. Sollevo l'enorme globo di liquido in aria e lo controllo affinché si posizioni sopra il villaggio, unisco quindi le mani in un potente applauso, facendolo esplodere un un'incredibile pioggia.
    In un una piccola e breve tempesta, le gocce piovono battenti e smorzano le fiamme dell'incendio fino ad estinguerle del tutto; il caos, ancora una volta, lascia spazio alla calma. Osservo il mio operato: un incredibile arcobaleno si crea nell'aria impregnata di vapore acqueo sopra il villaggio, una visione che di certo mi avrebbe potuto provocare delle emozioni, se le avessi. Magari un giorno. Samui. Mi volto verso il titano di ferro e parlo ancora. Puoi chiamarmi così. [Note] Considero manipolazione di 12 unità di acqua per la pioggia.




    Chakra: 39/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Respiratore × 1
    • Marchingegno ad Acqua × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Spiedi × 11
    • Kusari Gama × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Bomba Gelo × 1

    Note
    ///
     
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    È colpa tua. Ratty

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    La Guerra degli Sciamani


    Minarai - 4

    Non nego che immaginai una donna in armatura quando Kensei descrisse Yusica come una sua simile, ma non andai oltre quel pensiero faceto, cercando invece di far mie quelle poche e sparute informazioni sulla situazione in cui stavamo andando a cacciarci e, soprattutto, su cosa fossero realmente quei Kamui: esseri sovrannaturali, forse non troppo dissimili dalle evocazioni.

    [...]

    Separato dal mio compagno, iniziai la mia ordalia all'interno della tempesta di neve, superando le gelide lance che tenevano lontani gli intrusi ricorrendo alla viva forza della mia lama e ai miei riflessi, lasciando che le doti ereditarie di Yato Senju riposassero ben lontano da Minarai. Lo Spadaccino era colui che avrebbe affrontato quell'ostacolo. L'unica persona che avrebbe dovuto affrontare la combinazione delle mie identità sarebbe stata il Bersaglio, a meno di essere costretto altrimenti, ma non era quello il nostro caso. La mia lama tranciò la barriera quel che bastava per svicolare all'interno, sacrificando il clone alla ghigliottina gelida che si generò quando il potente jutsu si ricompose, troppo potente per le mie misere capacità.

    Certo non mi sarei aspettato di trovarmi di fronte a un occhio del ciclone così abitato. O così immediatamente pericoloso. Temetti il peggio quando, dopo un grido d'avvertimento che proveniva da due persone quantomeno singolari mi trovai di fronte a un brutale attacco, tanto candido quanto letale, nella forma di un artiglio di neve che si levava col chiaro intento di dilaniarmi. Era troppo potente perchè io potessi far nulla per difendermi, se non forse ricorrendo al legno come ultima ratio, ma un istante prima di essere raggiunto una colonna d'acqua intercettò quelle unghie di ghiaccio disperdendole, mentre i due si avvicinavano ancora di più. Non mi stupii quando l'ambiente generò una nuova, terrificante minaccia nei miei confronti, ma fortunatamente l'assurdo individuo simile a un attore kabuki scaraventò la creatura di neve lontano con quello che all'apparenza era un semplice pugno, ma che mi diede quasi l'impressione di essere come un lupo gigantesco e quasi invisibile contro quell'avversario. Ma cosa...? Finalmente ebbi il fiato di parlare e fortunatamente la maschera nascondeva la mia espressione sorpresa e atterrita.

    I due mi si affiancarono, senza che potessi individuare i loro nomi, ma quantomento comprendendo che erano miei alleati, anche se mi avevano confuso col Maestro. L'uomo esultava e sembrava un sempliciotto, ma la donna, ben più pragmatica, mi si affiancò cercando di fare il punto della situazione. Il Maestro è stato trattenuto da un incendio e da una rivolta, sarà qui appena possibile. La Hakushaku è oltre la barriera. Non mi identificai, dopotutto aveva detto che la mia identità non era poi così rilevante, come anche il mio contributo a quella situazione. Percepii chiaramente un lento vibrare in fondo al petto, come se la botola nera da cui sgorgava la sensazione di inadeguatezza che mi attanagliava da sempre in rapporto alla missione si stesse lentamente aprendo. Deglutii...come potevo essere il freddo esecutore quando ero così debole, così inutilmente fuori luogo? Cercai di appellarmi agli insegnamenti del Maestro, accogliendo quell'orribile sensazione, così simile a pece viscosa che mi sommergeva e usandola come combustibile per l'odio che mi avrebbe liberato...ma non era facile. Ero così piccolo e fragile...così inutile...

    Per poco non persi le parole successive della donna, perso com'ero in quella sensazione disgustosa, ma cercai di restare concentrato. Un Kamui...capisco. Capivo poco in realtà, e sembrava che nemmeno loro sapessero bene cosa stesse capitando, ma erano abbastanza forti da tenere a bada quella creatura. Dubito che si possano intuire le motivazioni di una simile creatura. Ma per ora la sua aggressività e la capacità di unirsi alla neve la rende sicuramente il peggior avversario possibile. L'uomo truccato aveva i sensi tesi, ma non percepiva il nemico. Il Maestro Kensei mi ha inviato qui. Farò il possibile per esservi di supporto e non esservi di peso, nonostante... Deglutii. ...nonostante la mia inadeguatezza. Immagino che questa neve e la tempesta che fa da barriera siano opera del Kamui, vero? Questo avrebbe reso estremamente complesso sfruttare l'ambiente a nostro vantaggio.

    Dopo avermi attaccato si è ritirato nella neve... Mormorai, di fatto avevamo a che fare con un predatore ed eravamo nel suo terreno di caccia. Non ci sarebbe stato scampo anche se i due che mi accompagnavano avevano dimostrato capacità decisamente superiori alla norma. L'attacco successivo minacciò la donna che controllava l'acqua, e anche se con un minimo di scarto riuscì a proteggersi con l'acqua che era avanzata dalla colonna usata in precedenza, frapponendola al colpo in arrivo, anche se le quantità erano decisamente ridotte, come se ghiacciando parte del liquido fosse divenuto neve sotto il controllo del nemico. Richiamare acqua in scena poteva essere un'arma a doppio taglio. La volpe sparì nella neve rapida come era arrivata, e in quel momento realizzai che esistevano delle possibilità. Come Senju, se avessi tappezzato la neve di spuntoni lignei, sotto la superficie e nati da me a mò di radici, avrei potuto coglierla in fallo e trapassarla con relativa facilità mentre si ritirava o trasformava in neve...ma anche così il danno sarebbe stato risibile. Serrai i denti dietro la maschera: Minarai era sul posto, dovevo mettere da parte Yato Senju e la sua inutilità...oppure usare un metodo che non tradisse la mia duplice natura.

    L'uomo truccato aveva chiesto il silenzio nella speranza di percepire il nemico con un briciolo di vantaggio, ma in quella specifica situazione c'era un modo molto semplice per me per guadagnare qualcosa da quel punto di vista. Presi la mia decisione mentre la bestia emergeva alle spalle di Munkeke (non che io conoscessi il suo nome) cercando di strappargli via la testa con una zampata, ma l'Eremita fu abbastanza pronto da difendersi emettendo quello stupido verso che sembrava usare come intercalare, battendo un piede a terra e contemporaneamente sollevando il braccio piegato come a voler colpire col gomito in quello che sembrava un Kenpo molto specifico, generando un effetto ottico simile a un corno d'alce che lo avvolse come uno scudo. Venne sballottato e scaraventato due o tre metri più indietro, ma il danno fu minimo. Io non ero rimasto con le mani in mano: mentre lo sciamano subiva l'attacco io avevo intrecciato una manciata di sigilli prima di soffiare verso l'alto un brusco getto d'acqua dopo aver sollevato appena la maschera. Nella mano posta davanti al volto tenevo un gran numero di minuscoli semi, generati dal mio palmo appositamente perchè l'acqua li spingesse in alto e spargesse tutto intorno mentre poi scendeva come pioggia [Tecnica 1 e 2]Tecnica Rapida

    La tecnica è decisamente da rivedere, ma intanto la sfrutto XD
    .

    Essendo impegnato ad attaccare il mio protettore, sicuramente quel Kamui non avrebbe avuto modo di interrompere le mie azioni, e nel mentre avrei fornito acqua per la manipolatrice e un elemento fondamentale con le pillole tutto intorno a me. Quando la volpe si ritirò nel suo manto di neve ebbi la certezza che la mia strategia poteva dare i suoi frutti. Quest'acqua è tua da usare, donna. La quantità era considerevole. Sii pronta...il Kamui attaccherà...da là! Emergeva dalla neve, ma la neve tutto intorno era disseminata delle mie pillole di legno, delle quali conoscevo sempre l'esatta posizione in quanto parte del mio stesso corpo. E sapevo quindi quando venivano spostare dalla creatura che emergeva. Una frazione di secondo prima, data la disparità tra le nostre capacità, ma avevo ottime percezioni e buoni riflessiVolontà Assassina +2 Rif
    Lato Oscuro del Ciliegio+1 Rif ulteriore

    Riflessi Viola.
    , e anche solo sapere la direzione permise a Yusica di usare la pioggia della mia Onda Acquatica che cadeva tutto intorno a me per formare una sorta di gabbia che intercettò il morso di quell'essere. Vidi le sue zanne grondanti odio e saliva stringersi invano sulle sbarre di ghiaccio a pochi millimetri dalla mia maschera, ma non mi raggiunsero. Il tuo vantaggio è annullato, Kamui. Si ritirò nella neve, e percepii il punto in cui avveniva. Anche se si trattava di una frazione di secondo, i miei semi mi fornivano la chiave per difenderci.

    Il problema restava nell'attacco. Come combattere quella creatura? Se solo avessimo avuto del sale o fossi stato esperto di Katon...ma era inutile focalizzarsi su ciò che mancava...fin troppo mancava, io ero carente in innumerevoli campi, e questo mi rendeva debole e patetico...ma la mia debolezza era anche la strada per spingersi avanti, non certo mosso da sinceri sentimenti di fiducia e volontà di migliorarsi, no. Il mio era odio. Odio per me stesso e per la mia condizione, per la mia inadeguatezza verso la Missione che era la cosa più pura e importante che esistesse. Tu, Kamui...sei solo un gradino per me. Un ostacolo per diventare migliore. Mormorai, forse sentito dagli altri due, ma non importava. Dalla situazione mi sembra che vi siate solo difesi fino a ora. Non c'è un modo per sciogliere questa neve? Sale, o acqua calda magari? Chiesi con urgenza, nuovamente concentrato. Ma due così abili sicuramente ci avevano già pensato e dovevano aver fallito...o non essere in grado di far fronte al problema. Io potevo aiutare sensibilmente nella difesa ma restavo un peso morto per il resto. In che modo potevo supportarli in attacco?

    La neve è sotto il suo controllo ed è pregna del suo chakra...anche attaccandola tutta assieme immagino che, pur ferendo la creatura, essa avrebbe solo più neve al suo servizio subito dopo, sbaglio? In questo caso... Era una possibilità e forse una follia, ma era comunque una possibilità, soprattutto per me, per dimostrare a me stesso che potevo andare oltre. E ciò che avevo imparato con Fudoh-san a Tsuya sarebbe potuto essere di estrema importanza. Donna...attacca tutta l'area, lo obbligherai a venire allo scoperto. Non importa se il danno sarà minimo e se gli regaleremo più neve. Se mi avessero chiesto chi ero per dar loro degli ordini avrei risposto con freddezza. Io sono la spada che il Mizukage vi ha mandato. Là dove il ghiaccio e quella strana aura non arrivano, arriverà l'acciaio. Poi verso l'eremita. Uomo strambo...appena uscirà colpiscilo come hai fatto prima, con quel pugno, e cerca di lanciarlo davanti a me se riesci. Spiegai. Se avrò successo, non riuscirà a fondersi con la neve e avrete qualche istante per attaccarlo con tutto ciò che avete. Se fallirò...sarò solo una spada difettosa che il Mizukage potrà gettare via. Rischiavo tutto per quell'azione.

    Se avessero accettato quel piano folle ci saremmo messi subito all'opera prima che avesse il tempo di riprendere i suoi attacchi. La sciamana avrebbe usato l'acqua della mia Onda Acquatica e ciò che restava del suo Muro d'Acqua precedente per generare decine e decine di lame di ghiaccio che fluttuavano in aria. Molte, moltissime, e avrebbe usato una sorta di Moltiplicazione degli Shuriken per aumentarne ulteriormente il numero, prima di farle abbattere tutte contemporaneamente al suolo intorno a noi. Con i Semi avrei indicato subito all'eremita il punto in cui la creatura fosse emersa e a quel punto sarebbe stata solo questione di un pugno, sempre che lui riuscisse a metterlo a segno. Se anche non fosse riuscito a scagliare la volpe verso di me ma in una direzione differente avrei cercato di scattare e avvicinarmi il più possibile al punto presunto di impatto, ma in ogni caso la mia azione sarebbe stata solo frutto degli insegnamenti del Maestro. Il Chakra distruttivo appreso a Tsuya, trasmesso alla mia lama come mi aveva insegnato Kensei, sebbene non fossi ancora riuscito a padroneggiarlo del tutto, e quindi la Mortificazione delle Arti Magiche. Non sapevo se avrei avuto successo. Non sapevo quale spropositata quantità di chakra (o quel che avevano i Kamui al loro posto) irrorasse quella neve. Ma io colpii lo stesso. Non la volpe in arrivo, non ero certo uno stupido illuso. No. Io colpii la neve a terra, estendendo la mortificazione in un'area quanto più ampia possibile. Quanto bastava perchè lei atterrasse sulla neve e provasse a fondersi con essa [Nota]Ok, non ho la scheda aggiornata e tecnicamente il chakra distruttivo lo imparo a Tsuya che sta per concludersi (spero), ma mi sono preso una licenza poetica. Alla peggio fallisco!

    Le abilità usate sono, ovviamente:

    Distruzione
    Speciale: L'utilizatore, se attiva Mortificazione delle Arti Magiche, può utilizzare il Controllo del Chakra Distruttivo su ninjutsu e costrutti di tecniche speciali come se fossero oggetti. Non cambia il costo richiesto della competenza del Controllo del Chakra.
    [Da genin in su]

    Irruenza
    Talento: L'utilizzatore può utilizzare la Mortificazione delle Arti Magiche tramite uno slot tecnica anziché slot tecnica avanzato. Può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare le altre abilità 'Talento' in combinazione.
    [Da chunin in su]
    .

    Ma la Mortificazione rende il materiale inerte e non manipolabile in alcun modo. Nemmeno da tecniche per attraversarlo. Certo, sarebbe stato solo per qualche secondo, e solo in quel punto. Ma la volpe avrebbe perso quei secondi a capire come mai non funzionava. E sotto lo sguardo celato dalla maschera, le avrei ricordato che anche i deboli a volte sanno prendersi le rivincite. Sei sconfitto, Kamui. Munkeke e Yusika, non che sapessi i loro nomi, avrebbero approfittato di quell'istante di smarrimento per bombardare la creatura con tutti i Jutsu a loro disposizione. L'uomo avrebbe evocato una candida civetta delle nevi che si sarebbe gettata contro il Kamui con i suoi artigli che congelavano e rallentavano la preda poco prima dell'impatto mentre lui le si avventava contro per una serie di tre violenti pugni-lupo simili al primo che aveva utilizzato, il tutto mentre la manipolatrice dell'acqua, forse facendo ricorso a un qualche trucco per evitare le componenti elementali dei jutsu, scatenava cinque squali acquatici contro l'avversario minacciandolo ai fianchi mentre il suo compagno infieriva, per poi concludere generando una violentissima e concentrata spirale di vento e neve intorno al pugno finale dell'Eremita, tanto intensa da far impallidire la barriera che avevo tagliato poco prima, e che sarebbe esplosa all'impatto squarciando in ogni direzione.

    Dal mio punto di vista, avrei cercato di allontanarmi con cautela, lanciando un Kunai verso l'occhio della creatura se ci fosse stata un'apertura, e soprattutto cercando con un lancio contemporaneo e furtivo di lanciare nella sua ombra un seme di legno avanzato verso una sua ferita aperta, così da avere un tracciamento più preciso [Azione]Proiettili d'Ombra. Furtività 4.5.
     
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    Falce dei Kaguya


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    La Barriera del Freddo


    Le Vie degli Sciamani



    Le cure del capitano stavano andando abbastanza bene, se escludevo i due non piccoli particolari dell'avermi sporcato di urina e, soprattutto, non fosse stato per l'assenza degli arti meccanici, persi in quella sua tecnica probabilmente, il ché gli avrebbe probabilmente impedito di fare molto di più che indicarci la strada, poiché dubitavo guidare pilotare la nave in quelle condizioni.

    In compenso, il mio tentativo di individuare l'isola di Azumaido, tramite il chakra naturale in Tong diede risultati spiacevolmente inattesi, ma utili.
    Prima di tutto, ebbi uno gelido senso di deja-vù, mentre cercavo di trovare la fonte di quel chakra che avevo già conosciuto ai tempi di Gyoza e del biondino infame, poiché, improvvisamente, sentii il Freddo stringersi come una morsa al mio addome, com'era stato durante il mio primissimo tentativo di curare la tartaruga controllata dal suddetto Infame.
    Fui poi raggiunto da una voce che ricordavo altrettanto bene, nella sua stranezza: lo sciamano di Azumaido dal vestiario bislacco, che mi avvisò relativamente ad un tale "Musibi", interrompendo il mio contatto con il Freddo, appunto, e salvandomi probabilmente.
    In ultimo, mentre di nuovo mi trovavo lordo di urine, ecco che, non so nemmeno io come, evocai una creatura, ma non una delle mie tartarughe, bensì il buffo maestro di Spada che Akira-san aveva richiamato ai tempi di Tsuya (non so se ve ne ricordate).

    Akira? No, lo Spadaccino-san, non è qui., avrei esordito verso la creatura, Si ricorda? Sono Fudoh, l'evocatore di Gyoza, ci siamo conosciuti tempo fa. Noi stiamo cercando di raggiungere Azumaido, per ordine del Mizukage, ma, saltando i particolari, al momento ci siamo un attimo persi: saprebbe indicarci la strada?, chiesi gentilmente, E, soprattutto, cosa sta succedendo? Il Mizukage non ci ha dato molti dettagli e prima, mentre provavo a raggiungere il Freddo, ho sentito lo Sciamano di Azumaido scacciarmi accennando ad un certo Musibi, chi sarebbe? Un altro Kamui? E questo Sam...Samoake... o come diceva prima? E' per questi due Kamui che siamo stati inviati ad Azumaido? Di nuovo il biondino Infame che cerca di prenderne il controllo?, domandai ancora, prima che quel Kamui (ero indeciso se fosse un volatile o un animale acquatico come le mie tartarughe, quindi andiamo con un termine generico, ok?) ci desse indicazioni così che Tong potesse raggiungere l'isola.

    Ragazzone, tu segui quello che dice il Kamui-sama, ok? Io vado un attimo ad avvisare gli altri., avrei detto alla mia gigantesca tartaruga, lasciandolo solo con il Maestro di Spada, mentre mi dirigevo verso la barca, portando con me il capitano, eventualmente di peso, fosse stato ancora privo di sensi.

    Ho trovato chi ci può dare indicazioni. Stavo cercando di entrare in contatto con il Freddo, questa sorta di chakra elementale proprio di Azumaido, ma ci sono stati degli imprevisti, però, uno dei Kamui di Azumaido è arrivato qui. Ora ci sta guidando., avrei spiegato agli altri e, in caso di sguardi perplessi, o domande, avrei aggiunto: Per voi sunesi... avete presenti i vostri Saggi del Deserto? Una volta ne incontrai qualcuno, quand'ero stato promosso chunin da poco, in quel vostro grosso deserto.
    Ecco, i Kamui sono anche loro delle evocazioni molto legate al chakra naturale, solo che è più gelido, d'altronde provengono da Azumaido, non da quel posto lì nel deserto... l'oasi dal nome strano.
    , avrei aggiunto, memore dell'esperienza con l'Eremita Rosso di Suna di qualche anno fa. [Nota]Avevo iniziato una giocata con Hoshi e Sho per Fudoh in cui incontrava anche tutta la "Lore" che io e Hoshi avevamo pensato per i Saggi del Deserto (Saban'Na, ecc... Sho la conosce perché ci ha interagito anche in un'altra giocata con il mio Kaguya), in futuro vorrei ritornarci su tale trama, quindi accenno alla giocata, anche se, purtroppo, non è mai stata conclusa.

    A meno di altre domande mi sarei guardato in giro: Non è che c'è qualche cambio di abiti sotto coperta? Ci avete fatto caso?, avrei domandato, considerando che ero fradicio di urine non mie.

    [...]


    La nostra gita per mare, comunque, grazie al Kamui con la katana, arrivò alla sua conclusione e noi raggiungemmo Azumaido.
    Ragazzone, temo che non potrò portarti con me in giro per questi posti, forse fa un troppo freddo per te., dissi a Tong, mentre stavamo scendendo dal suo carapace.
    Tong, freddo..., rispose lui.
    Diedi una pacca delicata sul musone della tartaruga, Sì, immaginavo., confermai, sciogliendo l'evocazione e lasciando che tornasse alla Valle del Guscio.
    Il Kamui nanetto, intanto, si stava muovendo veloce verso lo scontro dal quale lo avevamo sottratto e, probabilmente, si muoveva così veloce che sia il mio compaesano con i piercing, sia il sunese più bizzarro, avrebbero avuto problemi a seguirlo.

    [...]

    Seguendo il Maestro di Spade, arrivammo nei pressi di una grossa bufera e, ai margini della stessa, vidi delle strane statue.
    Non mi ci volle molto per notare che erano a coppie.
    Animali da una parte, persone dall'altra., pensai, notando una grossa balena, un felino, che mi ricordò quello che avevo visto la prima volta lì ad Azumaido, e poi un pipistrello, prima di tre creature, fra cui una sorta di grosso cervo dalle strane corna.
    Le statue delle persone, una per animale, avevano un ché di votivo, o comunque, sembravano portare rispetto alle creature.
    Un uomo vestito in modo strambo quanto lo sciamano che avevo conosciuto sempre in quelle terre, davanti alla Balena, pareva voler quasi accogliere la Balena, stando a braccia aperte.
    La seconda, davanti al felino, era inchinata con il capo chino; il terzo era un guerriero davanti ad un pipistrello, un guerriero che si toglieva l'elmo, quasi in attesa di ordini davanti al simile della Baronessa.
    Degli altri, due sembravano offrire dei doni allo strano cervo ed a quello più distante, mentre la donna in mezzo pareva avere dei fili che si collegavano all'animale che aveva di fronte.

    Rappresentano dei Kamui? Come il felino bianco che avevamo incontrato l'altra volta con Ryuu-san e Bendina?
    Allora gli altri cosa sono? I loro sciamani?
    , mi chiesi, analizzando quelle strane coppie, poi mi tornò in mente un particolare che avevo sentito, appunto, al mio primo viaggio ad Azumaido: Lo sciamano strambo accoglieva le proprie creature. Quindi tutti questi sciamani sono diversi tipi di evocatori, ma con un legame più forte del normale con le loro creature? Ognuno di loro ha un proprio modo di interagire con questi esseri., valutai infine, in fondo il primo sembrava pronto ad essere posseduto, come la quinta sembrava quasi voler pilotare, o forse seguire, i movimenti del Kamui; due, invece, portavano doni, mentre altri due si assoggettavano in attesa di ordini.

    Ma stavo divagando, me ne resi conto anche io, così entrai nella bufera, per seguire il Maestro di Spada.
    Fu dopo qualche istante che sentii qualcosa in avvicinamento, un rumore che forse, senza i dovuti sensi non avrei percepito [Abil].
    La cosa, lo ammetto, mi sorprese, così, istintivamente, aprii la mano davanti a me, rilasciando il mio chakra naturale-gravitazionale e disperdendo quelli che mi parvero dei pezzi di ghiaccio. [SD]
    Ero bloccato sul posto, ma quello era il minore dei problemi, perché mi resi conto di aver disperso solo parte della minaccia che mi correva incontro!
    Oh cavolo!, pensai, mentre rilasciavo il chakra nei miei capelli, per proteggermi con li stessi. [ST]Pot Difensiva = 15 + 10 (bonus concentrazione) => 25
    Subii una ferita, ma non mi procurò eccessivi danni, un taglio al braccio sinistro, seppur, per qualche motivo, sentii come un intorpidimento ai muscoli. [Malus]
    Le gambe, comunque, si erano riprese, potevo camminare, ma, prima di andare avanti, dovevo avvisare gli altri: Fate attenzione, non so bene come, ma sono stato attaccato da dei blocchi di ghiaccio, che partono da qualsiasi cosa ci sia in mezzo a questa bufera!, urlai.

    Avrei ripreso a camminare e, con mia poca e spiacevole sorpresa, sentii di nuovo il rumore di qualcosa che si staccava da un blocco di ghiaccio, o almeno quella fu l'idea che mi richiamò il rumore, ma stavolta ero pronto, così, nemmeno sfruttai il mio chakra naturale-gravitazionale, bensì, con un singolo sigillo, evocai un grosso guscio di tartaruga davanti a me, non gigantesco come quello di Tong, ma sufficiente per la situazione[ST 2]

    Tecnica Rapida [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire una tecnica avanzata extra nel round, potendo effettuare nello stesso round due tecniche avanzate; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da chunin in su]

    Totale pot difensiva = 45 + 20 = 65


    Fudoh-san?, mi domandò la tartaruga, che non capì bene com'era stata evocata e, in effetti, lo ammetto era un pò spiacevole da usare quella tecnica, ma non avevo molte altre armi contro quello che supponevo essere una sorta di ninjutsu.
    Scusa, Lio-san, appena torno a Kiri, vengo alla Valle del Guscio e mi faccio perdonare., lo rassicurai, mentre il grosso guscio subiva tutti i colpi, senza esserne surclassato, prima che sciogliessi quel particolare richiamo, facendo tornare la creatura nella sua terra natia, a curarsi le ferite.

    A quel punto, ripresi ad avanzare e, consapevole del vecchio adagio "non c'è due senza tre", mi preparai ad un possibile ulteriore attacco così quando sentii, a poco meno di due metri da quella che mi sembrava una vera e propria barriera, di nuovo il rumore del ghiaccio che si staccava, allora caricai parecchio chakra nelle gambe e spiccai un salto, rafforzato anche dal chakra repulsivo: se avevo ragione, quei dardi non variavano direzione, la tartaruga li aveva subiti senza che si spostassero per colpire me, forse non mi avrebbero seguito nemmeno nel mio salto, sperai. [SD] Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    [Da genin in su]

    Riflessi = Viola +4 (mediobasso), non specifichi che i dardi ci seguono, l'attacco sembrerebbe abbastanza lineare in questo senso, quindi provo ad evitarlo così il terzo.


    Atterrato, infine, davanti a quella che si rivelò essere una sorta di muro di vento, lo osservai con attenzione: di certo non era naturale, non avrei potuto cambiarne la natura con la Bakekujira, ma questo non implicava che, forse, avremmo potuto superarlo, anche con l'aiuto degli altri miei compagni di viaggio, di cui avrei aspettato l'arrivo.
    Come vi dicevo, i Kamui sono creature legate al Freddo e direi che questa specie di muro di vento in mezzo ad una bufera potrebbe essere stata prodotta da uno di loro., ipotizzai.
    Queste creature fanno uso di chakra naturale a loro affine, anche la mia tartaruga è molto forte sui suiton, direi che l'idea migliore sia indebolire l'affinità con questo jutsu e poi provare ad abbattere il muro.
    Se avete suggerimenti per indebolirla, poi proverei un mio personalissimo modo di superarla, altrimenti penso di non poterci fare moltissimo.
    , avrei aggiunto, sperando in qualche aiuto che, ancora una volta, sarebbe arrivato dal più normale dei due sunesi.

    Mentre il tipo faceva la sua parte, io mi concentrai sul chakra, che lasciai scorrere attorno al mio tirapugni.
    Lo so cosa state pensando: "Ma Fudoh, vuoi tirare un pugno contro una barriera di chakra gelido?", posso sembrare stupido, ma non così tanto.
    Avevo ormai capito che i miei tentativi di entrare in contatto con il Freddo erano decisamente deleteri, per me, ma quelle statue ed i diversi modi in cui gli umani si associavano alle varie creature mi aveva fatto venire in mente un'idea, forse sbagliata.
    Ogni sciamano aveva il proprio modo di offrirsi alle creature del Freddo, supponendo che fossero tutti Kamui quelli, ognuno aveva un proprio legame unico, probabilmente coerente con il carattere ed al tipo di chakra di entrambe le parti.
    Due offrivano doni, due si univano fisicamente, o almeno così avevo interpretato tanto le braccia spalancate verso la balena, quanto lo strano filo verso l'altro animale e poi c'era chi si aveva un collegamento probabilmente simile a quello mio con le tartarughe: devozione, amicizia forse... seppur non mi immaginavo Elmo-san amico dei pipistrelli, ma loro alleato sì e, in fondo, forse, anche lui davanti a loro si era tolto l'elmo, rivelandosi completamente, senza maschere o filtri, offrendo ogni aspetto di se.

    A cosa porta questo mio ragionamento? Non preoccupatevi, per una volta non sto divagando.
    Il ragionamento mi portava ad ipotizzare che non avevo mai agito in modo completo nell'integrarmi con quel luogo: quando cercavo di salvare Gyoza avevo usato il mio chakra medico, ma essere un medico era solo una parte.
    Ero anche il Guardiano della Valle del Guscio, cosa che mi aveva aiutato ai tempi del primo viaggio ad Azumaido.
    Ero un utilizzatore del chakra naturale-gravitazionale.
    Ed ero Sangue degli Dei: discendevo dagli Dei Guerrieri di Iwa che, a loro volta, erano stati creati usando i Pastori del Mondo, creature che, supponevo, avessero un legame con il chakra naturale e con la natura stessa, considerando ciò che il Gashadokuro mi aveva detto di loro.
    Non ero uno sciamano, vero, ma ero tante altre cose che mi permettevano di entrare in contatto con la natura circostante.

    Mi sarei focalizzato per impastare il chakra naturale-gravitazionale, aggiungendo nel mezzo l'Impronta Luce, avrei diretto tutto ciò al mio pugno, per far fluire le doti curative attraverso il tirapugni stesso: ciò che restava del mio antenato, la Bakekujira, forse, avrebbe potuto dare un aiuto ulteriore.
    Il mio obiettivo? Rendere la natura di quella barriera affine alla mia e disperderla, per quello speravo che il sunese riuscisse a spezzare il legame fra il Kamui, qualunque fosse, e quel muro, per poterne prendere io il controllo con il mio chakra e disfarlo.

    Compaesano., avrei esordito verso il ragazzino con i piercing, Potrei avere qualche leggero problema a muovermi dopo questo colpo, quindi dammi un aiuto ad andare oltre dopo, ok?, avrei chiesto all'altro, preoccupandomi che il nostro piano potesse avere poche possibilità di reggere più di qualche istante.
    Ora, sunese!, avrei poi esclamato verso il mio parigrado della Sabbia.
    Allora il pugno sarebbe partito, c'era da vedere cosa avrei potuto ottenere! [SA 1,2 + ST(?)]Di fatto uso il Tirapugni, poi, dato che dici di non considerare singoli turni, se ho uno slot tecnica extra, uso anche il Cambiamento di Stato sulla barriera (o almeno ci provo), provando a sfruttare il "legame" della Bakekujira con la natura tramite il chakra medico, mentre sferro un sano pugno + Shinra Tensei per disperdere 40 di potenza della barriera.

    Poi quanto di tutto ciò sia fatto/fattibile, dimmi tu ^^


    Statistiche Primarie
    Forza: 600
    Velocità:  600
    Resistenza: 600
    Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 675
    Agilità: 600
    Intuito: 600
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: Repulsione grav.
    2: Salto
    3: ///
    Slot Azione
    1: Attacco
    2: Repulsione grav.
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: Simulacro di Spine
    2: Richiamo Difensivo
    Equipaggiamento
    • Shuriken Gigante × 2
    • Cartabomba II × 1
    • Bracciale-Lama Retrattile × 1
    • Giubbotto Rinforzato × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico Potenziante Superiore Generico × 1
    • Antidoto Specifico Base × 1
    • Veleno Debilitante Intermedio A x3 × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Nokemono no Ken: Momin - La Spada del Reietto: Momin × 1
    • Bakekujira Redux × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1

    Note
    ///
     
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    Un Grido Nel Freddo


    La Grande Bufera



    La nuova difficoltà che ci si era parata davanti veniva approcciata da più lati contemporaneamente, in modo da avere la massima possibilità di successo. Appena il mio mondo venne calato in acqua sentii un freddo così pungente da farmi venire la pelle d'oca, ma non fu l'unica cosa che però, percepii. Caddi per terra sul ponte della nave quando, con gli occhi del mio mondo, riuscii a scorgere nuovamente il serpente che poco prima ci aveva spaventati non poco. Stava scrutando il mio secondo corpo, come se ne fosse quasi.. spaventato? si voltò verso est andandosene, proprio verso quella che sembrava una corrente di acqua ancor più gelida di quella in cui avevo inizialmente immerso il Mondo.

    Stavo tirando fuori Shitto da quelle pericolose acque quando qualcosa di ancor più strano si palesò sul ponte della nave. Perchè un pinguino su di una spada era davanti a noi ora? Appurato chi fosse scoprimmo che si trattava di Pen Gin, un abitante di Azumaido e ciò era veramente perfetto, avevamo trovato chi ci avrebbe condotto verso quell'isola ancor prima di esplicare cosa avevo visto. Non parlai di quello che avevo visto sotto l'acqua, non ne trovai il bisogno, quella creatura doveva averne già passate molte e se voleva semplicemente allontanarsi da noi avrei lasciato che lo facesse senza nessun problema di sorta.

    Il viaggio con i nostri nuovi ospiti, il pinguino e la tartaruga, fu molto più semplice, anche grazie all'aiuto di Fudoh e di come aveva calmato la tempesta che ci aveva colpito. Questo mi diede il tempo di provare a capire qualcosa di più della situazione che ci saremmo trovati davanti una volta arrivati ad Azumaido. Signor Pen Gin, cosa dobbiamo aspettarci al nostro arrivo ad Azumaido, che sta combattendo? e contro chi?

    Quando fummo arrivati in quelle fredde lande dell'isola gemella di Genosha il piccolo pinguino iniziò a recarvi verso il luogo da cui era stato involontariamente evocato. Fui stupito dalla velocità con la quale si stava muovendo, non riuscivo a stargli dietro senza concentrare una generosa quantità di chakra nelle gambe. Arrivammo quindi davanti a qualcosa di nuovo per me. I miei occhi stavano guardando una grossa cupola di gelo, vento e neve. Dovevamo..entrare li dentro? mi sembrava quasi impossibile. quel vento vorticava velocemente, portandosi con se quello che poteva assomigliare a del ghiaccio. Dobbiamo davvero entrare li dentro? non mi sembra molto..sicuro.. Ripensai però a ciò che ci era successo durante il viaggio per raggiungere quel luogo. Ma effettivamente non sarà peggio che vedere il nostro caro Samoru nudo, quell'immagine mi perseguiterà per molto tempo.. Cercai di smorzare un po' la serietà del momento, una battuta di pessimo come quella serviva più che altro a me per dimenticare tutti gli accadimenti di quel viaggio tumultuoso.

    Appurato che il nostro obiettivo era proprio l'interno di quella cupola non ci restava che avvicinarci e cercare di passare in mezzo a quella gelida bufera. Cercai di scrutare all'interno per capire cosa ci saremmo dovuti aspettare e, grazie ai miei sensi altamente sviluppati, riuscii a vedere alcune forme e movimenti.. una di esse sembrava molto più grossa delle altre che invece, più umane, sembravano muoversi rapidamente all'interno di quel luogo. Iniziai l'avvicinamento mantenendo il mondo poco più avanti di me - Per capire cosa mi sarebbe aspettato entrando in quel gelo - e da subito un freddo mi cinse la carne, non era sicuramente facile stare li dentro ma non sembrava essere troppo lunga la strada da fare. fu a quel punto però che uno strano rumore arrivò alle mie orecchie, rumore di ghiaccio che scricchiolava forte nella bufera. Riuscii ad accorgermi solo all'ultimo momento dell'attacco in arrivo ed ebbi giusto il tempo di porvi un rimedio non del tutto funzionale. Shitto cercò di spostarsi verso la destra per cercare di schivare la salva di ghiaccio che stava per colpirci ma non riuscì a completare del tutto quel movimento che due ghiaccioli lo trafissero. [Note] -4 alla forza del Mondo Sentii il mio collegamento con lui vacillare per un attimo ma lo ripresi subito nel mentre che mi spostavo anche io, essendo pronto a schivare la restate parte della selva di colpi avendo già bene in mente grazie alla vista di Shitto. Fu a quel punto che sentii la voce di Fudoh darci l'allarme per un colpo uguale diretto verso di lui. Avevamo fatto scattare una sorta di trappola, palesemente ci volevano tenere lontani dal centro di quella singolarità. Dovevo trovare il modo per avvicinarmi senza essere un bersaglio facile per qualsivoglia avversario si trovasse oltre la coltre di ghiaccio e vento, avversario che probabilmente aveva cercato di colpirci con quelle lance di ghiaccio. vidi Fudoh avvicinarsi senza troppi problemi al punto più interno della cupola, da dove mi trovavo riuscivo a vederlo bene, un punto di arrivo ben preciso per me e il mio mondo. Composi i sigilli necessari per poi sparire nel nulla insieme al mio Mondo, lasciando al nostro posto una manciata di neve che si unì al vorticoso movimento circolare del vento. Avrebbe avuto modo di attaccarci nuovamente il ghiacco vista la velocità con cui ci eravamo spostati proprio al fianco di fudoh? [Note]Hideo e il mondo utilizzano la tecnica sopracitata contemporaneamente per spostarsi al fianco di Fudoh, è forse un po' un cercare di evitare il problema ma se è una strada percorribile.. provo a percorrerla :D mi sarei aspettato di dovermi ancora difendere da un'altro attacco e se fosse arrivato, al mio arrivo, avrei fatto creare due ricevitori dalle mani di Shitto mentre io componevo i sigilli per poterli controllare mentalmente. Avrei preso spunto da una delle tecniche che avevo visto usare dal buon febh-sama. Al Robatayaki aveva utilizzato quella strana tecnica per far roteare la forchetta su se stessa a velocità altissima. Similmente iniziai a far girare su se stessi i due ricevitori utilizzando il controllo mentale che avevo su di essi, in modo da creare uno scudo vorticante che avrebbe avuto l'obiettivo di distruggere o spostare la traiettoria di altre possibili lance. [Note]Nel caso arrivino altre lance dovute al mio spostamento accelerato mediante la tecnica della sostituzione, a tua discrezione se la difesa è abbastanza o fa cagare :D A quel punto rimasi a guardare la situazione che avevamo intorno. Sentivo un freddo fuori dal comune ma poco ci potevo fare, cercai di resistere al meglio delle mie possibilità. Intanto uno dei sunesi, quello che mi aveva dato una mano sulla nave, e Fudoh avrebbero in qualche modo aperto quel muro di vento che ora avevamo davanti e, fin da subito, mi venne assegnato un compito importantissimo, portare il corpo del mio compaesano al di la della barriera una volta aperto un varco. Vorrà utilizzare tutte le sue energie? spero non si riveli una mossa a doppio taglio.. Non ti preoccupare, ti porterò oltre il vento insieme a me. Infatti nel momento in cui si sarebbe aperto un passaggio avrei mandato Shitto a prendere il braccio sinistro di Fudoh, mentre io mi occupavo del destro, in più avrei portato i ricevitori, sempre telepaticamente, orizzontali e perpendicolari alla schiena del Chunin in modo che anche la loro forza ci aiutassero a spostarlo. Mi sarei quindi mosso in avanti, cercando di oltrepassare l'ostacolo il più velocemente possibile. [Note]In due penso non ci sia problemi a spostare Fudoh con inoltre l'ausilio della spinta dei ricevitori sulla schiena del ninja ma dimmi poi te se ci riusciamo <3

    [Note Globali]Non ho messo spese di chakra o altro, sapendo di averne comunque abbastanza per queste azioni, se finiamo in qualcosa che richiederà un combattimento più complesso rifaccio il calcolo contando tutto nel prossimo post!


     
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    Un Grido nel Freddo


    Quarto Post

    Ogni shinobi aveva provato a trovare in qualche modo una rotta da percorrere per raggiungere l'isola: effettivamente Yasuke era riuscito a scorgere qualche gabbiano ma purtroppo non era un elemento sufficiente sapeva solamente che c'era della terra emersa nelle vicinanza.

    Fortunatamente ancora una san Fudoh da piatralkiri intervenne con un miracolo...pinguino!?

    Siamo allo zoo? Serpenti, pappagalli, gabbiani e pinguini...Cosa manca orsetti antimperialisti?

    penso l'esule delle nevi ormai rassegnato alle sorprese ascoltando le spiegazioni del medico fissando con una certa curiosità l'uccello marino.

    Senza praticamente dargli tempo il piumato, grazie alla tartaruga formato dinosauro condusse la nave verso Azumaido. Yasuke osservò l'animale del freddo bhe si era proprio un pinguino parlante con cappello e katana pure di ottima fattura, sembrava anche piuttosto evidente che l’evocazioni erano molto utili, affidabili e anche fighe chissà se e quando il diciannovenne si sarebbe potuto legare con qualche creatura e soprattutto con quale specie...

    Quando finalmente toccarono terra cioè neve Yasuke respirò profondamente molte volte, prese un pugno del manto bianco e diede un morso mangiando la neve.

    Come quella di casa?! Si, casa...Spero sia bruciata...Caro demone anche tu...

    Buttando la neve rimasta per calciarla.
    Pen Gui avanzava nel bianco veloce come uno squalo tanto che il genin sabbioso ricorse a qualche poco di chakra per evitare di essere seminato, ovviamente c'era neve in tutte le direzioni e bianco...

    Il giovane si limitò semplicemente a seguire gli altri in silenzio segretamente turbato dai ricordi di casa, le paese della neve, degli stenti, degli orrori e dell'oscura ombra assopita dentro di se.
    Improvvisamente una specie di dardo fatto completamente di ghiaccio sfrecciò a grande velocità sorprendendo il biondo, che non riuscì a schivare fece appena in tempo a richiamare il solo braccio sinistro davanti al petto. Impastando una buona quantità di chakra per limitare i danni. Un impatto che gli provocò un dolore abbastanza sopportabile e contenibile ma anche una strana sensazione non meglio definibile come se il senso della profondità visiva fosse confuso. [Slot Difesa]Impasto: Basso +3 tacche Resistenza;

    Subisco ghiaccio - Resistenza 275+3 tacche=325;

    Danno: Potenza 10-5 differenza forza resistenza=5->-2 tacche Precisione;


    Proprio in quel momento giunse l'avviso del buon Fudoh purtroppo leggermente in ritardo per la felicità del genin

    Cactus!? Solita fortuna sfacciata...

    fatto sta che bisognava avanzare e non a giocare con la sfiga ma almeno ora sapeva di dovere fare molta attenzionePercezione 6+3=9;. Quindi camminò con circospezione fin quando udì, davanti a se, il crepitare del ghiaccio e un sibilo capendo subito il nuovo attacco. Il ragazzo ruotò sul posto di circa 45 gradi a sinistra spingendosi allo stesso tempo indietro di qualche passo quanto basta da evitare l'impatto. [Slot Difesa]Impasto: Basso +3 tacche Riflessi;

    Schivata 0.5 metri - Riflessi 300+3 tacche=375;


    Ancora qualche metro altro ghiacciolo, con rapidi piccoli passi laterali sfruttando abbastanza chakra fu eluso anche esso. [Slot Difesa]Impasto: Basso +3 tacche Riflessi;

    Schivata 0.5 metri - Riflessi 300+3 tacche=375;


    Il seguente e successivo attacco venne contrasto direttamente. Infatti Yasuke, dopo avere inspirato, espirò una potente corrente di vento che scontrandosi con l'acqua in stato solido si annullò riducendo l'ex liquido in piccoli frammenti innocui. [Slot Tecnica Avanzata]Potenza 30; Velocità 200; Gittata 12 metri;

    Poi con un tuffo in avanti e in diagonale a sinistra e dopo in diagonale a destra il biondo eluse gli ulteriori attacchi arrivando alla barriera. [Slot Difesa]Impasto: Basso +3 tacche Riflessi;

    Schivata 0.5 metri - Riflessi 300+3 tacche=375;
    [Slot Difesa]Impasto: Basso +3 tacche Riflessi;

    Schivata 0.5 metri - Riflessi 300+3 tacche=375;


    In attesa di vedere l'esito del piano di Fudoh pronto a balzare oltre la soglia...

     
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