Integrazione Sunese[QdV]

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  1. Ryose
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    Integrazione Sunese


    - Post II


    Nonostante gli anni passati nel deserto, non era mai una cosa da poco prevedere il momento esatto in cui una tempesta di sabbia sarebbe incominciata. Probabilmente avevo giudicato male la prossimità della tempesta a causa delle mura e degli edifici, essendo più abituato ad affrontarla in terreno aperto, ma queste sono solo scuse da poco.
    Ero appena arrivato nella piazza del mercato quando la sabbia cominciò a frustare con più forza, riducendo la visibilità dei pochi, spericolati, che avevano deciso di affrontarla a viso aperto. Abbassai gli occhiali protettivi, in modo che i miei occhi non si irritassero e mi infilai in una via traversa cercando riparo attaccandomi ad un muro e tirando su il colletto della mia giacca. Credevo di essere solo nel vicolo, ma riuscii a sentire una voce sopra il rumore del vento, era un uomo che chiedeva aiuto. Mi incamminai verso la voce, chiamando a gran voce.
    Sono qui! Dove sei?

    Sentivo la voce sempre più vicina, ma non vedendo nessuno, ormai sconfortato feci per tirarmi indietro e guardai al suolo. Un uomo era rimasto sotto una bancarella che si era ribaltata. Aveva qualcosa in mano.
    Eccoci, sta bene?
    Misi le mani su di lui, forse non riusciva a vedermi per via della sabbia.
    Adesso lo tiro su, lei si sposti. Pronto? Tre... Due... Uno...
    Sollevai il carretto, permettendogli di sgiusciare via da sotto, immediatamente il signore riuscì a tirarsi in piedi quindi mi prese per mano conducendomi ad un angolino più riparato.
    Fu allora che potei notare che l'uomo era probabilmente un mendicante, stringeva a se uno strumento musicale, probabilmente l'unico suo possedimento. Non mi diede nemmeno il tempo di presentarmi o di chiedergli come stava che mi iniziò a ubriacare con un'infinita serie di complimenti e discorsi confusi.
    Si calmi, su!
    Dissi infastidito, l'uomo non sembrava ostile, ma non mi ero mai trovato a mio agio con i complimenti.
    Osservandolo meglio, notai che Daisuke sembrava avere delle protesi al posto degli arti superiori, forse la vita era stata particolarmente dura con lui, le sue giunture scricchiolavano in modo innaturale, feci una smorfia a sentire quel click, Daisuke parve notarlo.
    Oh non temere, il mio corpo fa suoni buffi, non è più come una volta. Fai bene però a stare sempre in guardia. La città è pericolosa in questi giorni…molto pericolosa! Ma non parliamo di questo in un momento così gioviale!
    Immagino che affrontare la tempesta in queste condizioni non sia facile. Non ci sono strutture pronte ad accogliervi? Intendo, non hai un posto sicuro per passare la notte?
    Mi pareva strano che i cittadini più deboli venissero abbandonati in un momento di emergenza come quello. Per quanto avessi avuto a che fare con il villaggio, non mi sembrava quel tipo di posto.
    Non ne sai nulla? Molti di noi senza fissa dimora sono scappati, abbiamo dovuto abbandonare i nostri soliti ritrovi. Una tragedia ragazzo mio, una tragedia!
    Certo, Daisuke non aveva tutte le rotelle al posto giusto, ed il suo braccio sgangherato ne era la prova, ma per quello che avevo visto nei miei viaggi, i più deboli sono sempre stati bersagli facili per delinquenti o ragazzini in vena di transgression.
    Mi spiace Daisuke. Dimmi un po'... chi sono questi demoni che vi tormentano? Cosa vi fanno? E dove vi vengono a cercare?
    Sembrava che i problemi si stessero accumulando, forse qualcuno stava approfittando della tempesta di sabbia e della confusione generale dovuta alle dichiarazioni del Kazekage per organizzare qualcosa? Avevo bisogno di più prove però, altrimenti sarei passato come un... beh, come Daisuke.
    Potresti portarmici?

    Se Daisuke fosse stato disponibile, e tempesta permettendo, mi sarei mosso alla prima possibilità.
     
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