Integrazione Sunese

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  1. - Hohenheim -
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    Lullaby

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    [Ryugi]

    La Nekki era stata brava a non far cadere violentemente Lyn-Kotei a terra, grazie al sapiente uso dei fili. La donna si accasciò dolcemente a terra, con la schiena appoggiata alla colonna. Una maschera di dolore e sudore le deturpava il volto, che comunque rimaneva incredibilmente bello. Grazie..Ryugi Nekki della Casa di Kuzo Il suo respiro era affannoso, tremava ed a tratti urlava come se stesse per morire. Riuscì comunque a rivolgere un mezzo sorriso alla ragazza, ascoltando le sue domande e capendo che l‘intento della giovane era solo quello di distrarla: Ho abbracciato…Suna…come una nuova casa dal momento che…vi ho messo piede..Argh…Non bisogna mai guardarsi indietro…Ryugi…mai…purtroppo non tutti la vedono come me. Un nuovo urlo scosse la donna che con entrambe le mani si teneva stretta la pancia. Cosa c‘era scritto eh?…Dovrei ucciderti se te lo dicessi…ma forse sei…abbastanza sveglia da arrivarci da sola

    I lembi della tenda si aprirono improvvisamente con un colpo di frusta. Saso-Kotei entrò nella tenda come un tornado. Nonostante il volto coperto, non ci voleva un genio a capire che era molto agitato. Dietro di lui, seguiva una donna anziana, con i capelli tracciati di bianco e annodati in una lunga treccia che le arrivava fino alle ginocchia. Il suo volto era una cornice di rughe, mai suoi occhi verdi erano acuti e vispi. Ragazza, slega quella poveretta prima che ti appenda io come un salame al soffitto. Il suo tono non accettava repliche ne nulla di meno che la piena obbedienza. Intanto, altre tre ragazze del villaggio erano entrate con acque, cuscini, coperte e lenzuola, pronti a far nascere il bambino. Se Ryugi avesse provato a lasciare la tenda, l‘anziana donna l‘avrebbe bloccato con uno sguardo di pietra: Non provare a lasciare questa tenda, piccola ignorante. Sta ferma e non fiatare Lasciare la tenda durante un parto portava sfortuna…

    Ryugi sarebbe quindi stata costretta a rimanere insieme ai Soshi, durante il parto di Lyn. Come lei, Saso-Kotei si era seduto, ma l’uomo era una montagna silente in tensione, come mostravano le sue mani contratte a stringere le gambe. Nonostante l‘emozione del momento, Ryugi si accorse di essere sempre più stanca e di far fatica a ragionare. Quando il bambino vide la luce, lei già dormiva.

    […]

    Quando la Nekki iniziò a riprendere conoscenza, sentì che sia stava muovendo…o per meglio dire che qualcuno la stava portando in braccio. Aprendo gli occhi, si sarebbe accordo che la sua vista era annebbiata, così come il suo udito. Percepiva però l‘aria fresca della sera. Quanto tempo era stata svenuta? Sembrava che la tempesta fosse passata…era così stanca! Serviva uno sforzo di volontà enorme solo per rimanere cosciente..

    Sei stata fortissima Ryugi, hai fatto nascere il figlio del capoclan! Incredibile! Tutto il clan parla di te, ci credi! Devo dire che sono un po‘ invidioso, ma l‘ho detto a tutti che ti ho portato da Lyn-Kotei sai? Lo sanno tutti. In effetti, possiamo dire che il 50‘% del merito è anche mio, non pensi? la voce di Hayai-Sasu era un torrente confuso nelle sue orecchie. Sentiva che proveniva dal basso…non era lui che la stava portando in braccio. Non ti può sentire Hayai…la poveretta ha inalato abbastanza veleno in quella stanza da poter dormire per tre giorni…è stata molto coraggiosa, per essere una di città.. In effetti, Ryugi si sarebbe sentita un vero straccio, e anche cercare di parlare sarebbe stato quasi impossibile. Certo che è stata coraggiosa, è mia amica!…Ehi ma lo senti questo suono? Il gruppo arrivò a fermarsi, dopo di che, Ryugi percepì di venir appoggiata a terra, con la schiena appoggiata ad una superficie dura. Con gli ultimi momenti di semi-coscienza, sentì i due Soshi allontanarsi da lei e poi una melodia arrivare alle sue orecchie…sembrava una ninna nanna. Poi l‘oscurità l‘avvolse nuovamente.

    […]

    Hisu-san…la ragazza sta riprendendo conoscenza.. Ryugi fu svegliata dal suono di numero persone intorno a lei. Aprendo gli occhi, venne quasi accecata dal potente sole sunese. Intorno a lei c‘era un ninja medico che le stava controllando i parametri vitali. Come ti senti? Mi sai dire il tuo nome? Più lontano, Ryugi avrebbe scorto le sagome di case ed una via a sud del villaggio. Un gruppo di quattro ninja si muoveva silenzioso e preciso - sembrava stessero analizzando l’area, mentre un quinto la stava perimetrando. Un uomo alto, con le spalle larghe e la divisa del villaggio era al centro dell’area e le dava le spalle. Davanti a lui c’era però il Kazekage e gli stava parlando. Il jonin bambino era una maschera di serietà. Sembrò dargli dargli ordini, quindi fece per andarsene. Per un attimo, incrociò lo sguardo della Nekki, ma non le rivolse nemmeno un cenno.

    Ryugi Nekki, dico bene? Un ragazzo di circa venticinque anni si era piazzato davanti alla Nekki, coprendole la visuale. Hisu era alto e muscoloso, con un viso glabro d’attore ed una zazzera di capelli marroni che gli spuntava dal coprifronte di Suna. I suoi occhi avevano quella innaturale sfumatura di giallo che contraddistingueva gli Iga. Era della polizia del villaggio. Mi chiamo Hisu Iga, della polizia del villaggio. La dottoressa qui mi dice che con ogni probabilità sei stata priva di coscienza per tutta la notte, quindi potresti non essere a conoscenza di quello che è successo qui. Due Soshi e tre Chikuma sono morti questa sera…e tu sei stata ritrovata a dieci metri dalla scena del delitto.

    Capisco che tutto questo possa sembrare confuso, anche dato il tuo stato attuale, ma ho bisogno di sapere tutto quello che ricordi di eri sera, intesi?
    Così dicendo, il ragazzo avrebbe aperto il taccuino, pronto a scrivere la versione della ragazza. Così facendo permise a Ryugi di vedere di nuovo il vicolo. Hayai-Sasu giaceva a terra in una pozza del suo sangue. Un ampio taglio gli apriva la gola ed altri quattro cadaveri gli facevano compagnia.

    [Genjo]

    Certo che ci sono delle strutture. Se ti piacciono posti sovraffollati che puzzano di scoregge. Il cibo non è malissimo eh, però non c’è sempre posto per tutti. E poi a me piace la mia indipendenza, dove posso suonare il mio shamisen in pace. Disse stringendosi contro la parete, così che la tempesta non si accanisse troppo forte su di lui. Ragazzo, ma perchè mi chiedi dei demoni? SONO DEI DANNATI DEMONI! Bisogna tenersene più lontano possibile … Se però Genjo avesse insistito, Daisuke avrebbe fatto un sospiro rassegnato. Sei proprio fuori di testa, col cavolo che ti porto in un luogo del genere. Lo dico per il tuo bene: mi hai appena salvato del resto…ho capito, vieni con me, ti mostro una cosa…non è lontano! Senza aspettare una risposta del ragazzo, Daisuke si sarebbe lanciato nuovamente nella tempesta, muovendosi con sicurezza tra i vicoli resi irriconoscibili dalla sabbia. Seguirlo non sarebbe stato una passeggiata, ma Genjo non avrebbe dovuto resistere poi tanto.

    L’abitazione si trovava da qualche parte a sud-ovest di Suna. Era un edificio dalle finestre sbarrate alto tre piani e chiaramente abbandonato. Entrando, Genjo potè finalmente avere un momento di pace dalla sabbia, anche se l’atmosfera all’interno non era delle migliori. C’era odore di chiuso e di corpi e vestiti poco lavati. Adattando i suoi occhi all’ambiente poco illuminato, lo studente avrebbe visto quattro o cinque persone sdraiate o intente a farsi i fatti propri. Erano più o meno tutti sulla mezz’età e completamente innocui. Gente abbiamo un ospite! Genjo oggi mi ha salvato dalla tempesta, sarei mostro senza di lui! Dei rumori di approvazione si alzarono dalla folla ed una donna con i capelli un po’ scarmigliati si sarebbe avvicinato al ragazzo. Ma è un ragazzino…ragazzo che ci fai con un disco rotto come Daisuke? L’ho portato qui Lin, perchè voglio fargli vedere Utake Utake? E che diavolo c’è da vedere. Poi a te che interessa ragazzo? Utake è bello che andato, morto…obliato! Nulla che possa interessare una persona come te! Daisuke urlò esasperato alla donna e, facendo strada, portò Genjo ad un giaciglio posto in disparte in un’altra stanza. Lì giaceva un uomo con la barba incolta ed il volto segnato dall’aver passato molto tempo sotto il sole. Sembrava stesse dormendo. Vedi ragazzo? I mostri se lo sono presi! Lo abbiamo trovato così qualche giorno fa, collassato. Sembra che stia dormendo, ma non si riesce a svegliare … Se Genjo avesse fatto notare che forse lo dovevano portare da un medico, Lin avrebbe detto: Non siamo mica scemi ragazzo…ci avevamo provato con un’altra persona, ma i dottori non sanno che cosa sia. L’ultimo ci ha detto che era una sorta di coma, ma non credo ci abbia prestato molta attenzione.. Poi improvvisamente, Utake iniziò a canticchiare una melodia a bocca chiusa, senza però svegliarsi. Ah sì…e poi c’è la canzoncina, tipo una ninna nanna…a questo punto non gli rimarrà che qualche giorno… ufff povero diavolo …

    Se Genjo avesse chiesto maggiori dettagli ai due, avrebbe scoperto che il luogo dove Utake era stato trovato in quello stato comatoso era la scala di ingresso al piano interrato di quell’edificio. In effetti, i senzatetto non si erano poi mossi molto lontano: …non è che avessimo poi moltri posti dove andare, ragazzo! Ci teniamo lontani dal piano interrato e dal primo piano, più di questo non possiamo fare, e suggerisco anche a te di non andarci. Non ne vale la pena, intesi? Così dicendo, la donna se ne sarebbe andata, dopo aver dato un bacio sulla fronte di Utaka.

    Rimaneva a Genjo decidere il da farsi. Poteva investigare all’interno dell’edificio per conto suo, oppure andare a chiamare rinforzi? Oppure ignorare completamente quella storia strampalata e dirigersi al tempio, come voleva fare in prima istanza.

    [Shu, Yasuke, Tamashii e Denji…]

    Il diversivo ebbe solo parzialmente l’effetto sperato e mise comunque Shu e Denji sul chi va là. L’Ashura non ebbe in ogni modo molti problemi a catturare Tamashii, visto che il ragazzo andò di proposito verso la sua posizione, con l’intendo di farsi prendere e denunciare quello che stava accadendo…forse un po’ troppo in ritardo.

    Infatti, poco distante - anche se completamente schermato dalla tempesta - Yasuke riuscì ad aggirare la posizione di Shu, il quale, facendo affidamento solo sui suoi sensi, per quanto aumentati della marionetta, non riuscì a cogliere i movimenti del giovane ninja.

    Non che questo servì poi molto all’aspirante ladro. Infatti, nella foga di raggiungere il suo obiettivo, il genin non prestò molta attenzione alle trappole che erano disseminate su quella parete e finì bloccato da una serie finissima di cavi metallici che gli impedirono di muoversi, ponendo quindi fine a quell’attività criminosa.

    Forse per lo scattare della trappola, poco dopo un gruppetto di quattro ninja uscì dalla tempio. I quattro erano completamente coperti di bende e si limitarono a prelevare i sedicenti ladri senza colpo ferire. La cosa strana, tuttavia, fu che presero anche Shu e Denji, senza dare troppe spiegazioni e con modi piuttosto bruschi. I due avrebbero avuto però qualche secondo in più per reagire rispetto i presunti ladri e, complice la tempesta, avrebbero potuto provare ad evitare di essere presi. [Note per Shu e Denji]

    Tutti e quattro furono quindi portati dentro al tempio. Di Yohao e dei due camaleonti non c’era alcuna traccia.

    […e Masayoshi]

    Una tazza fumante fu posizionata davanti allo Shokuto. Da essa si emanava un aroma robusto e muschiato. Mmm…son combattuta…la responsabilità che viene data loro è molto grande, e onestamente neanche io ho mai lavorato direttamente con loro. Tuttavia li ho osservati tramite i punti di Osservazione e hanno sempre avuto un comportamento molto corretto all’interno delle mura..forse un po’ fuori dai canoni, ma direi rispettabile. Com’è il thè? La ragazza iniziò quindi a chiedere di lui e dei suoi viaggi nel deserto; com’era vivere per molte tempo da solo e nelle profondità dell’Anauroch? Per lei, che passava la maggior parte del tempo chiusa in quella stanza, sembrava un sogno avere quel tipo di libertà. Il mio non è un brutto lavoro. So’ sempre quello che succede nel villaggio e contribuisco all’ordine di Suna…è solo che a volte vorrei essere più avventurosa! Oh mi spiace, ti starò annoiando con i miei pensieri.. Avrebbe quindi toccato leggermente il braccio di Masayoshi mentre gli concedeva il suo miglior sorriso.

    Emhh.. Lo schiarirsi della voce di una persona interruppe quel momento tranquillo e fece allontanare Ikue a due passi di distanza da Masayoshi. Atusmori-sama! Atsumori entrò nella stanza. Alto e longilineo, aveva un viso stretto e spigoloso con i capelli neri schiacciati sulla testa. Atsumori Shinkiro era un burocrate di alto livello all’interno del villaggio, a cui afferivano la maggior parte delle questione di sicurezza interna. Era anche una persona alquanto sgradevole. Mi stavo giusto chiedendo come mai la responsabile della sorveglianza stesse ritardando così tanto a notificare un effrazione di livello 2. Masayoshi Shokuto…assenteista per vocazione e, a quanto pare, capaci di far perder tempo anche agli altri. Un sorriso sbieco si disegnò sul suo volto allungato. Intanto, Ikue aveva preso a pigiare i tasti della consol, competente nonostante fosse presa dal panico, portando rapidamente sullo schermo centrale il feed di uno dei punti di Osservazione. La tempesta non permetteva di identificare il background dell’immagine, ma il tag in fondo allo schermo indicava che si trattava dell’esterno del tempio. Il grand’angolo del meccanismo mostrava invece la figura di Yasuke praticamente con il palmo che quasi copriva il Punto. Ma…ma questo è uno dei nostri? Cosa sta facendo su.. Atsumori non lasciò finire la ragazza e si rivolse direttamente allo Shokuto Sì Yasuke Muramasa e Tamashii Chikuma sono stati presi mentre cercavano di sabotare un Punto di Osservazione. Come forse avrai sentito, Masayoshi, stiamo avendo parecchi di questi problemi recentemente e la cosa non mi piace affatto. Forse possiamo usare le tue abilità per scoprire cosa sta succedendo?

    Ah abbiamo fermato anche i guardiani che li hanno beccati. All’interno del gabbiotto del guardiano è stato trovato un secondo Punto di Osservazione manomesso. Non possiamo escludere che non fosse in combutta con gli altri due. C’era anche un Ashura con lui…non credo devo aggiungere altro
    Nessun altro Punto di Osservazione appare danneggiato, forse si tratta di uno dei vecchi Punti Manomessi? Al momento è irrilevante. Masayoshi, la maggior parte dei miei uomini è alle prese con la tempesta. Ti chiedo di arrivare in fondo a questa faccenda. I quattro sono stati isolati e pronti per essere interrogati. Mi aspetto che tu non lasci questo edificio fin quando non avrai scoperto che sta succedendo. Intesi? Atsumori non se ne sarebbe andando fino a quando non avesse ricevuto risposta affermativa dal ragazzo.

    Avrebbe lasciato a Masayoshi il meccanismo rivenuto nel gabbiotto di Shu per la sua indagine. Non che ci capisse poi molto: a lui pareva integro se non nel punto dove delle connessioni elettriche erano state recise da un’arma di taglio.

     
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