Integrazione Sunese[QdV]

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    La furia dell’Anauroch


    III



    [Ryugi]

    Mmmm…siamo tantissimi! Il clan dei Soshi è (era) il più numeroso del’Anauroch e ogni nostro guerriero vale 10..anzi 100 mercenari del deserto! Sì proprio così! Chiaramente il ragazzo non sapeva il numero esatto dei componenti del clan. Ad osservare il numero delle tende e delle persone che vedeva in giro, la kunoichi avrebbe stimato circa un 200 persone al più. L’argomento successivo fu però quello che fece infervorare Hyai: Non conosci la presa avvelenata? Ma com’è possibile!! Te lo spiego io. Si gioca in due, ognuno si scopre un braccio e ci si mette nella posizione di quei ragazzi che hai visto. Quindi devi cercare di spingere la mano avversaria contro il tavolo. E’ super difficile, perchè l’altra persona cerca di fare lo stesso, capisci? E mentre cerchi di batterlo con la forza usi il tuo veleno per renderlo più debole e allo stesso tempo neutralizzi il veleno dell’avversario. Devi concentrarti al massimo per distillare il veleno più potente a cui riesci a pensare e BAM! Hai vinto. Mi piacerebbe giocare con te, ma purtroppo solo i Soshi possono, lo sanno tutti! Per quanto riguarda le altre tradizioni, avrebbe detto: La mia festa preferita è il Giorno del Dono, che capita vicino al mio compleanno. Tutto il villaggio fa un grande banchetto sulla piazza centrale, tutti si ingozzano con le mani e bevono fino a svenire! Poi tutti ballano e le donne che non sono sposate portano gli uomini nelle loro tende e …bhè non so esattamente che fanno, a me ancora nessuno mi ha chiesto di venire nella sua tenda… Se gli avesse chiesto del Dono avrebbe detto: Ma quindi non sai proprio nulla! Ogni membro della tribù lascia una goccia di veleno sul cibo e nel vino che si beve, così che tutti possano riceverlo e diventare più forti! Così siamo immuni da tutti i veleni…ovviamente! Le avrebbe sicuramente potuto raccontare altro, ma ormai erano arrivati alla tenda del capo clan, ed altri affari l’ attendevano.

    Molto bene.Disse Saso-Kotei prendendo il messaggio che Ryugi gli aveva portato. Rotto il sigillo del Kage, lesse rapidamente il contenuto, spostando rapidamente gli occhi scuri che si potevano vedere sopra il velo sul volto. Portò quindi il messaggio alla consorte che lo lesse a sua volta. Quando ebbe finito, con espressione interessata guardò Ryugi e, contemporaneamente, emise qualcosa dalla mano che bruciò il foglio di carta fino a ridurlo in cenere. Hohenheim non smette di sorprenderci, mandare te a consegnare un messaggio di tale importanza sicuramente è stato una mossa furba....o avventata. Tuttavia sembra che tu sia riuscita nel tuo compito, messaggero. Si sarebbe quindi avvicinato ad un tavolo basso, dove avrebbe preso tre bicchieri. Due li avrebbe riempiti con vino e l’ultimo con acqua. Offrì quindi il liquido alcolico a Ryugi. Bevi Ryugi del clan Nekki. Disse in un tono che non ammetteva repliche. Se Ryugi non voleva infrangere ancora qualche norma di buon costume, avrebbe fatto bene ad accettare. Il vino aveva un sapore pungente e leggero. Le venne anche offerto un puff dove sedersi, e quindi tutti si sarebbero accomodati. Riconosco tuttavia che il Kazekage sia stato intelligente a mandare te, che appartieni al clan Nekki. Abbiamo combattuto fianco a fianco nel deserto molte volte negli ultimi anni, ed io riconosco il vostro valore come combattenti ed esploratori. Qual è la tua casa? Disse in maniera criptica. La tua linea di discendenza materna, Ryugi. Speigò la donna, vedendo che la ragazza era in difficoltà E’ così che noi individuiamo le linee di Sangue. Non fanno così anche i membri del clan Shinkiro? In effetti i manipolatori del Miraggio avevano una struttura fortemente matriarcale. Si mise quindi a ridere leggermente. Credo che ti stiamo mettendo un po’ in difficoltà. Mettiti comoda, Ryugi, perchè non andrai molto lontano, la tempesta ci ha raggiunti! Un attimo dopo il vento iniziò ad ululare intorno alla tenda. I sottili muri di quella casa iniziarono a dondolare, come una vela battuta dal maestrale. Eppure, per quanto si muoveva, la struttura resisteva. Anzi, tutto sommato dall’interno non sembrava che si stesse scatenando il cataclisma che era stato preannunciato. Mmm…andrò a controllare che tutti siano dentro le tende.. Il capo clan si alzò da terra e fece per muovere verso l’uscita, quando un rumore di bicchiere infranto si avvertì vicino la donna. Lyn?

    La ragazza, che fino ad un attimo prima era in ottima forma, aveva ora il volto distorto dal dolore. Una leggera patina di sudore le bagnava la pelle ed a terra, dove il bicchiere si era rotto, si allargava una chiazza bagnata che non era l’acqua del suo bicchiere: le si erano rotte le acque:Oh non proprio ora..Ggggg…portami mama Kyushu…ora! L’uomo fece un cenno di assenso e quindi guardò Ryugi Rimani con lei, non le far perdere i sensi per nessun motivo…e non la toccare! Uscì quindi come una furia lasciando la ragazza con la donna in agonia. Lyn-Menei si era alzata e, camminando senza meta, si era quindi appoggiata con una mano ad una delle aste che teneva su la tenda. Poi, senza preavviso, fu colta prima uno scossone e quindi da quello che sembrava un mancamento che l’avrebbe fatta stramazzare a terra se Ryugi non fosse intervenuta. Cosa fare?

    [Shinichi]


    Il tuo aerabiun è barbarico… Disse il Capo di Caccia, sentendo il Kurogane parlare il suo dialetto. Tuttavia, la sua voce aveva una leggerissima nota di sorpresa. Non si aspettava che un Kurogane si potesse abbassare al livello dei nomadi del deserto. Un punto a favore di Shinichi, ma non abbastanza da scalfire la scorza dura dell’uomo.

    Tu non sei mio fratello. Condividiamo le stesse mura che ci proteggono. Non dire assurdità come vantare una linea di sangue in comune. Tu sei al più un vicino di casa, ed uno fastidioso per giunta. Ora levati dalle palle. Degnò nemmeno di uno sguardo Myako, fissando il suo sguardo invece in quelli di Shinichi. C’era un’ostilità profonda e radicata in quell’uomo. Impossibile capire se gli desse fastidio che fosse un Kurogane o un estraneo al clan dei Soshi.

    Tuttavia, se davvero Shinichi avesse evocato lo scorpione, l’uomo avrebbe palesemente fatto un passo indietro, come se avesse visto un fantasma oppure la fine del mondo. Ritrovando il controllo, avrebbe detto Hai stretto un contratto con gli scorpioni sacri…tu….come hai fatto per ricevere un onore del genere? Anche se non poteva vederlo in viso, l’uomo sembrava turbato, come se stesse combattendo una battaglia interiore. Poi si rilassò, come se avesse preso una decisioneSe i Saggi Scorprioni del Deserto ti hanno accettato vuol dire che l’ospitalità del clan Soshi ti è garantita. Entra, fa quello che vuoi. Se vuoi aiutare il lavoro non manca. Ma stammi alla larga.

    Honmono-Sasu sarebbe quindi tornato a dare indicazioni a destra e a manca se Shinichi non si fosse fatto avanti con altre richieste. L’uomo in prima persona si sarebbe messo a fissare i paletti per le tende, a mettere in sicurezza materiali e così via. I due Kurogane avrebbero potuto mettersi a disposizione come meglio credevano, oppure potevano andare a cercare il capoclan.

    In particolare modo, se avessero scelto la prima opzione, il tempo sarebbe per loro volato. Spinti dalla necessità, molti del clan Soshi non avrebbero fatto troppe domande nel ricevere l’aiuto dei due sunesi. Tempo che però non avevano. La tempesta di sabbia piombò su di loro come un flusso d’acqua che riempire gli argini di un fiume. Ma si trattava di aria calda e sabbia, che accecava la vista, riempiva i polmoni e ti buttava a terra. [Note]

    Non è normale che la tempesta sia così forte all’interno del villaggio! Avrebbe quasi urlato Myako al consorte. Poi, in un momento in cui la visibiltà migliorò per pochi istanti, la vide. Una grossa struttura di tela e ferro ampia oltre venti metri di larghezza…e completamente chiusaEcco la vela, ma perchè è chiusa? La donna guardò Shinichi. Cosa dovevano fare? La struttura si trovava ad oltre venti metri di altezza dal suolo e bisognava sfidare una parete di roccia completamente verticale per arrivarci. Oltre la visibilità quasi a zero, salire in quota avrebbe aumentato la forza del vento. Una caduta alla cieca da quell’altezza poteva uccidere…non sarebbe stato la prima volta.

    Se avessero deciso di sfidare la sorte e fossero riusciti a raggiugnere la Vela, avrebbero visto che il meccanismo di apertura manuale sembrava ancora funzionare. Il tessuto che componeva la vela non sembrava avere lacerazioni maggiori, ma l’ intelaiatura metallica, quindi la struttura portante di acciaio della Vela, aveva delle pieghe innaturali. Un Kurogane non avrebbe avuto troppi problemi a sistemarli, ma Shinichi?


    [Shu, Yasuke, Tamashii e Denji]


    Quando i due ninja accettarono la proposta di Yohao, il ragazzo saltò in piedi, tutto eccitato. Anche i due camaleonti si misero a saltellare intorno a lui, empatici. Allora siamo in affari! Non ti preoccupare per il mandate, ho tutto sotto controllo! Ehm…non è che abbiamo fatto troppe domande…del resto chi li ha mai visti 30000 Ryo…Lyshar ci fai fare la figura dei pezzenti! Buoni vuoi due! Da oggi cambiamo tutto, diventeremo ricchi e la faremo vedere a Ashihei! Guardò quindi intensamente i due ninja, mantenendo però il dito puntato sul “pomello”.

    Ci sarebbe voluto un attimo  ai due ragazzi per individuare esattamente cosa Yohao stesse indicando. In generale puntava verso il Tempio di Suna, una cosa assurda di per sè, perchè volere interferire con gli affari di quel luogo era una follia, nonchè illegale. Eppure il ragazzo puntava proprio in quella direzione.

    La facciata del tempio era stata scolpita direttamente sul costone di pietra che era la cinta muraria di Sunagakure. La facciata emergeva come un altorilievo dalla roccia. Per lo più emergevano le forme di colonne, travi e qualche scultura. In un punto ad un quindicina di metri da terra, c’era appunto una statua che reggeva una sfera nella mano, non più grande di una palla da baseball. Che fosse quello il pomello?

    Esatto! Dobbiamo solo prendere quella palla in mano alla scultura e darcela a gambe levate. E la cosa migliore è che oggi è il giorno perfetto! Tutti sono impegnati nei preparativi per la tempesta. Hanno lasciato solo un marionettista all’ingresso. Andiamo, scaliamo la parete del tempio, e prendiamo la sfera. Chiaramente i dettagli li lascio a voi, non posso fare mica tutto io!

    Il marionettista a cui faceva riferimento era proprio Shu Akasuna, il quale si stava cimentando nel tedioso compito di tenere a bada i curiosi e gli impauriti per l’annuncio di quella mattina e per la tempesta, nonchè quelli che cercavano riparo. Un compito che non sarebbe durato tuttavia poi molto. Quando la prime avvisaglie della tempesta si fossero manifestate, se ne sarebbero praticamente andati via tutti. Bhè tutti tranne forse Denji…

    I marionettisti avevano approntato un piccolo gabbiotto giusto all’esterno del Tempio, dentro cui Shu avrebbe potuto controllare la situazione ed ripararsi dal peggio. La visibilità sarebbe stata comunque molto bassa, ma del resto chi doveva venire a rompere le scatole quel giorno? Certo, se Denji fosse rimasto la situazione sarebbe stata un po’ affollata nel gabbiotto ed i due ninja avrebbero dovuto capire cosa fare. Denji poteva essere d’aiuto nel tenere d’occhio la situazione (la sua natura meccanica lo rendeva insensibile alla sabbia), oppure poteva essere una distrazione per il suo compito. Poi c’era quell’altra questione. Era già abbastanza strano che un Ashura e un marionettista fossero in stretti rapporti…se fosse successo qualcosa di spiacevole e i piani alti avessero saputo della presenza di Denji, sarebbbero stati guai amari per Shu.

    La piazza che si apriva davanti al tempio era oltre 50 metri di diametro e praticamente senza nessuna copertura. Non c’erano palazzi ai lati del tempio, quindi era facile individuare qualsiasi persona si dirigesse verso il tempio. [Note]La visibilità è sempre ridotta a 3 metri da quando inizia la tempesta. La percezione in generale è ridotta di 3. Visto che il tempio è ben schermato, salire in quota non produce effetti di spinta. Qui posteranno prima Yasuke e Tamashii con un piano di attacco a cui risponderà Shu. Denji può operare per l’una o per l’altra parte e quindi posterò con squadra ladri o con Shu. Yasuke e Tamashii possono dare comandi ai due camaleonti e Yohao, come se fossero una squadra di gregari energia verde.

    [Masayoshi]


    Io? Ho principalmente lavorato nell’obitorio e mi sono dedicato a nuove marionette. In effetti, ho una nuova marionetta appena ultimata. Una marionetta a cui ho pensato dopo la nostra missione all’Abete. Di cura e supporto, casomai te la mostrerò dopo. Shunsui diede via quel pezzo di informazione, tralasciando invece le vere attività che lo stavano tenendo impegnato in quel periodo, come la ricerca dell’immortalità e delle conoscenze di tutti i ninjutsu mai creati. Purtroppo doveva tenere per sè quella parte: era roba troppo controversa e che comunque portava alla sua recente affiliazione con gli Hayate. Altro argomento che era meglio tenere per sè.

    Mentre lavorava al Punto di Visione, il marionettista si lasciò raccontare degli allenamenti del chunin e della sua nuova affiliazione con i suricate del Deserto: Un vero Eremita del Deserto insomma, un appellativo proprio azzeccato. Disse in tono leggero, ma si fece più serio quando il jinchuurichi gli parlò del Sigillo del Vuoto. Durante la missione all’Abete, c’era stato un momento in cui avrebbe potuto prendere per sè uno di quei sigilli eppure aveva dovuto rinunciare per mantenere la sua copertura e vincere la fiducia di Hayate. In quell’occasione aveva quindi preferito avere accesso accesso alle conoscenze sull’immortalità che quel gruppo di nukenin possedeva al posto del potere del Vuoto. Tuttavia, gli era rimasto un certo appetito dell’argomento e, se Masayoshi gliene voleva parlare, certamente non lo avrebbe fermato: Bhe come sai sono molto forte con i Sigilli. Se ti serve una mano fammi sapere…e con questo ho finito! Avrebbe quindi detto, inserendo il nuovo Punto di visione all’interno della sua sede. Il jonin si alzò, guardando verso il cielo: Rientriamo, non penso manchi ora molto all’arrivo della tempesta. Così vediamo anche se il meccanismo funziona

    Se Masayoshi l’avesse voluto seguire, Shunsui avrebbe fatto strada quindi verso il tempio. Arrivati ad un centinaio di metri dall’ingresso, la tempesta sarebbe scoppiata, avvolgendoli nel rumore e nella sabbia. Shunsui si avvolse con uno strato di chakra che poteva schermarlo
    Corpo Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore può resistere all'ambiente circostante: non subirà l'effetto di ambienti troppo caldi o freddi, forte vento, accecamento da sabbia e polvere e sarà idrorepellente. (Mantenimento: Basso)
    [Da jonin in su]
    completamente dalla tempesta, ma che comunque non avrebbe potuto mantenere attivo per tutta la sua durata. Masayoshi avrebbe dovuto resistere per il tempo necessario ad entrare nel tempio ma, dato le sue recenti esperienze, sicuramente era avvezzo ad una tale esperienza. Inoltre, passando davanti l’ingresso del tempio, avrebbero anche fatto un cenno di saluto a Shu Akasuna che aveva l‘ingrato compito di sorvegliare l’ingresso. MAsayoshi si sarebbe potuto fermare se avesse voluto. Sembrava comunque che il marionettista avesse compagnia.

    Chiudere le porte del Tempio dietro di loro, fu come far sparire la tempesta. Di tutto il frastuono e confusione che si abbatteva all’esterno, praticamente nulla filtrava all’interno delle grandi sale del tempio, sempre fresche e sempre ammantate di un alluce tenue. Shunsui avrebbe guidato Masayoshi tra enormi colonne di pietra che salivano per oltre trenta metri verso la sommità della volta del Tempio, fino a raggiungere una delle stanze operative dove lavoravano alcuni marionettisti. In questa, in particolare, non c’era mai stato. La stanza era dominata una una decina di schermi che sormontavano un lungo tavolo a cui sedeva una ragazza sui 21 anni. Ammantata di nero, aveva il volto coperto da segni di pittura viola, come facevano molti membri che praticavano le Kuro Higi. Abbiamo sistemato il Punto 89, Ikue. Ci controlli che sia tutto in ordine? Ikue si è da poco unita ai guardiani. Questo è MasayoshiDisse tralasciando che fosse la forza portante del Rokubi - più che altro non c’era bisogno di aggiungerloSubito..e piacere di conoscerti, Masayoshi! Nonostante la voce un po’ imbarazzata, la ragazza si mostrò molto capace nel portare il feed di immagini del Punto 89 davanti gli occhi dei due ninja: il punto funzionava bene e, come tutti gli altri, mostrava principalmente che la tempesta stava infuriando su tutta Suna. Bene, dove si trova ora il nostro Kazekage? La ragazza mosse rapidamente dei comandi e, pochi secondi dopo, un nuovo feed di immagini mostrò Hohenheim indaffarato con gli ultimi preparativi insieme ad altri ninja. Una pellicola di chakra avvolgeva il jonin bambino - probabilmente lui poteva mantenere quello stato molto più a lungo di tuti loro.

    Soddisfatto, Shunsui si rivolse infine al chunin: La tempesta durerà ancora qualche ora. Il mio consiglio è riposati nel tempio e sistemati. Se vuoi mi puoi venire a cercare per un po’ di allenamento o per la storia del sigillo o se ti interessa vedere qualche marionetta. Oppure puoi sfidare la tempesta! Con un sorriso furbetto, avrebbe quindi lasciato Masayoshi in compagnia di Ikue. The? Chiese lei infine, per spezzare il silenzio!

    [Genjo]

    Genjo aveva fatto un piccolo errore di calcolo lasciando casa a quell’ora. Sperava di arrivare al tempio prima che la tempesta arrivasse, ma si trovava ancora nella piazza del mercato quando invece il vento si alzò e la tempesta quasi azzerò la visibiltà. Lo studente era all’altezza della grande fontana asciutta che troneggiava la piazza a quel punto. Intorno a lui tutte le persone si erano più o meno tutte messe a riparo. Perciò fu una sorpresa per il ragazzo sentire una voce arrivare da qualche parte alla sua sinistra: AIuto! Aiuto!

    Se Genjo avesse voluto intervenire, avrebbe dovuto seguire la voce dell’uomo perchè certamente non riusciva a vedere un gran che. Dopo poco, tuttavia, sarebbe arrivato alla fonte del problema. Un bancarella dotata di ante chiudevoli era stata chiusa alla buona e, quando il vento si era levato, doveva aver fatto aprire le ante e quindi ribaltare il carretto su un uomo, che ora giaceva a terra, schiacciato dal torso in giù. L’uomo vestiva da mendicante, con un velo che gli copriva quasi totalmente la faccia. Con il braccio sinistro teneva il suo shamisen lontano dal corpo, come se nella caduta avesse fatto di tutto per salvarlo dall’impatto. Con il destro, invece, stava cercando di liberarsi dal peso del carretto, ma il braccio doveva avere qualcosa di meccanismo, perchè si muoveva a scatti e non riusciva a completare nessun movimento. Oh che i Kami siano lodati! Presto, aiutami ragazzo sono bloccato!

    Se Genjo gli avesse dato una mano, l’uomo sarebbe sgattaiolato da sotto il carretto, rimettendosi in piedi per stringere a sè lo shamisen con entrambe le braccia. A quel punto, strinse anche Genjo in un abbraccio e gli fece cenno di seguirlo fina ad un gruppo di tre case dove una Vela strategicamente piazzata teneva la tempesta a bada. Che i kami ti arridano ragazzo! Che la fortuna sia sempre dalla tua parte! Che tu non debba mai soffrira la fame o il freddo! Io, Daisuke, ti ringrazio dal profondo del mio cuore! Ti sono debitore per aver salvato me ed il mio amato shamisen. Daisuke il Disgraziato, noto e completamente inoffensivo senzatetto della zona, mostrò lo strumento al ragazzo. Genjo non avrebbe saputo dire quale dei due fosse messo peggio. Non so come avrei fatto senza di te, credo che sarei persino potuto MORIRE! Che i kami ti benedicano! L’uomo avrebbe potuto continuare ad elogiare Genjo per un’altra mezz’ora se il ragazzo non lo avesse interrotto in qualche maniera. Scusami ragazzo, mi commuovo a vedere un tale atto di generosità. Per me che vivo senza fissa dimora significa tutto! Il tono di voce dell’ uomo si fece quasi rotto dal pianto e dietro il velo si udì un sinistro click. Oh non temere, il mio corpo fa suoni buffi, non è più come una volta. Fai bene però a stare sempre in guardia. La città è pericolosa in questi giorni…molto pericolosa! Ma non parliamo di questo in un momento così gioviale!

    Se però Genjo gli avesse chiesto perchè era così spaventato, Daisuke avrebbe continuato. Non ne sai nulla? Molti di noi senza fissa dimora sono scappati, abbiamo dovuto abbandonare i nostri soliti ritrovi. Una tragedia ragazzo mio, una tragedia! Disse in tono drammatico e stralunato. Demoni, ragazzo mio! Ci sono dei Demoni nel villaggio! Era fuori come una campana!

     
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    Falce dei Kaguya


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    Tempesta di Sabbia


    Rotture d'acqua



    Le parole della guida di Ryugi nel quartiere Soshi erano piene di enfasi, tanto nel descrivere il loro numero, seppur la nostra giovane amica supponeva che il ragazzo stesse leggermente esagerando, sia poi, quando parlò degli usi e costumi del suo clan.
    Lì, la ragazza del clan Nekki rimase sbalordita: Hayai-Sasu descrisse i particolari di quella "Presa Avvelenata" una sfida non solo di forza fisica, ma anche di controllo e gestione dei veleni che il loro clan sapeva usare.
    Poi parlò della "Festa del Dono", del grande pranzo comune e delle "scappatelle" nelle tende, Quello è il dddd dono? Che dddd Dono fff fate?, chiese incuriosita, sentendo parlare della condivisione dei loro veleni nei pasti, il ché la portò a realizzare un fatto per lei sorprendente.
    Aaaaa avavavavav avete tututututu tutti veveve veleni diversi?, chiese stupita e curiosa da quel dettaglio, in fondo fra i Nekki le vampe erano sì usate, magari, in modo diverso, per diverse strategie e con potenza variabile, ma una vampa era una vampa.
    Ryugi non sapeva niente di veleni, ma trovava straordinaria la varietà di cui stava parlando, con incredibile naturalezza, Hayai-Sasu.

    [...]

    Il colloquio con Saso-Kotei e sua moglie, o almeno la nostra giovane Nekki supponeva che l'altra fosse tale, fu curioso fin dal suo inizio, se non quasi difficile.
    Ryugi capiva il peso politico del suo trovarsi lì come rappresentante del Kazekage, o almeno pensava di capirlo, finché, proprio la donna di nome Lyn, mentre inceneriva il messaggio, sottolineò un peso ancora maggiore insito nel messaggio, e come fosse stata un'azione furba farlo consegnare dalla genin della Sabbia.
    Probabilmente, la nostra giovane amica non riuscì nemmeno a nascondere lo stupore che le fece leggermente aprire la bocca a quelle parole, per quanto rimase muta, non sapendo cosa replicare: preferì chinare il capo, in segno di assenso, specie dopo l'aggiunta del massiccio padrone di casa.
    Quando poi quello le offrì del vino, la giovane Nekki fu un secondo interdetta, ma, ancora una volta, vuoi anche per il suo attuale ruolo di "rappresentante del Kazekage" (o almeno tale si sentiva), accettò di bere quanto offertole, ascoltando poi i nuovi complimenti per il Kazekage e per il clan Nekki di Saso-Kotei, prima della sua domanda finale, che la lasciò sorpresa.
    Ca...ca... casa?, ripeté, prima che Lyn spiegasse i particolari di quella domanda: chiedeva del suo ramo materno.
    Kkk Kuzo., rispose a quel punto la giovane Nekki, Mmmm mia mmm madre è Ttttt Tsumeeegi Kuku Kuzo., chiarì poco dopo, prima che l'arrivo della tempesta interrompesse la chiacchierata in corso.

    Probabilmente, fra se, Ryugi avrebbe anche tirato un sospiro di sollievo, quando vide il massiccio Sasu-Kotei alzarsi per andare a controllare il resto del quartiere, ma l'improvviso malore di Lyn le impedì di rilassarsi, anzi, le fece sgranare ancora di più gli occhi!
    La donna stava per partorire in quella tenda, in mezzo alla tempesta di sabbia! E Saso-Kotei pensò bene di andare a cercare la levatrice, lasciando la nostra giovane Nekki con la partoriente!
    Voi direte che anche se non era un dottore, qualcosa avrebbe potuto fare, peccato che non poteva nemmeno toccarla!
    I Soshi diffondono continuamente il loro veleno dal corpo?, fu la sua prima ipotesi e, verosimilmente, la causa tanto degli abiti, quanto del divieto del padrone di casa di toccare la donna.
    Donna che pensò bene di alzarsi in piedi, all'improvviso, barcollando.

    Llll Lyn-dodo Lyn-dono?, balbettò spaventata Ryugi, mentre quella si appoggiava ad una colonna.
    Non ci fu molto tempo per pensarci, la nostra giovane kunoichi fece l'unica cosa possibile, senza toccare la Soshi, per evitarle di cadere: liberò i fili di nylon che teneva nelle maniche! [Tecnica delle Corde]Maestra delle Corde [Combattiva]Ryugi ha fatto della Tecnica delle Corde una delle sue tecniche preferite in battaglia, utilizzandola in ogni situazione per bloccare al meglio i propri avversari, o pilotare oggetti legati alle estremità delle corde.

    Estensione degli Arti
    Speciale: L'utilizzatore può legare oggetti alle estremità dei fili pilotati con Tecnica delle Corde, usandoli come se fossero tenuti da lei. La forza e velocità nell'uso degli oggetti ha statistiche pari alla Concentrazione dell'utilizzatore[Da genin in su]


    Avrebbe raggiunto velocemente la donna con i quelle estensioni di nylon e li avrebbe usati per sostenerla, sollevandola, per quanto faticosamente, fino a farla poggiare delicatamente con la schiena sul palo stesso e farla sedere senza violenti impatti, un'operazione per nulla semplice. [Nota]La competenza parla di oggetti, ma la tecnica parla di prese, ho messo le due cose insieme per riuscire a fare questa via di mezzo, quasi marionettistica, spero vada bene ^^'
    Lllll Lyn-dododo Lyn-dono, pe pe per favore! Rere resti sveglia!, implorò la kunoichi, cercando fra le sue conoscenze qualche idea su cosa fare.
    Non aveva abilità particolarmente utili in quella situazione, di certo non poteva usare le sue tecniche ninja, o peggio ancora le vampe, con il rischio di dar fuoco alla tenda, quindi dovette ricorrere alla peggiore, perdonatemi la schiettezza, delle sue qualità: le chiacchiere.

    Mmmm mi didididi dica Lyn-dono, è il ssss suo ppppp pppp puu primo fi fi fi figlio? Da da da quaqua qua quanto..., ispirò ed optò per cambiare la domanda, Coco com'è lalala vivita qui da voi? Sisisisi Siete fefefe felici di eeeeeee essere a Suna?, poi aggiunse, Cococo cosa vi ha ssss scritto il kakaka Kazekakakaka Kazekage?, osò chiedere, sperando che una domanda tanto fuoriluogo risvegliasse del tutto l'attenzione della donna, mentre, leggermente, la scuoteva con i suoi fili di nylon, senza stringere forte, ma semplicemente per mantenerla cosciente.

    Ovviamente, fra se, Ryugi si chiedeva quando sarebbe tornato Sasu-Kotei, come tutti quanti noi, d'altronde.
     
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    Integrazione Sunese


    - Post II


    Nonostante gli anni passati nel deserto, non era mai una cosa da poco prevedere il momento esatto in cui una tempesta di sabbia sarebbe incominciata. Probabilmente avevo giudicato male la prossimità della tempesta a causa delle mura e degli edifici, essendo più abituato ad affrontarla in terreno aperto, ma queste sono solo scuse da poco.
    Ero appena arrivato nella piazza del mercato quando la sabbia cominciò a frustare con più forza, riducendo la visibilità dei pochi, spericolati, che avevano deciso di affrontarla a viso aperto. Abbassai gli occhiali protettivi, in modo che i miei occhi non si irritassero e mi infilai in una via traversa cercando riparo attaccandomi ad un muro e tirando su il colletto della mia giacca. Credevo di essere solo nel vicolo, ma riuscii a sentire una voce sopra il rumore del vento, era un uomo che chiedeva aiuto. Mi incamminai verso la voce, chiamando a gran voce.
    Sono qui! Dove sei?

    Sentivo la voce sempre più vicina, ma non vedendo nessuno, ormai sconfortato feci per tirarmi indietro e guardai al suolo. Un uomo era rimasto sotto una bancarella che si era ribaltata. Aveva qualcosa in mano.
    Eccoci, sta bene?
    Misi le mani su di lui, forse non riusciva a vedermi per via della sabbia.
    Adesso lo tiro su, lei si sposti. Pronto? Tre... Due... Uno...
    Sollevai il carretto, permettendogli di sgiusciare via da sotto, immediatamente il signore riuscì a tirarsi in piedi quindi mi prese per mano conducendomi ad un angolino più riparato.
    Fu allora che potei notare che l'uomo era probabilmente un mendicante, stringeva a se uno strumento musicale, probabilmente l'unico suo possedimento. Non mi diede nemmeno il tempo di presentarmi o di chiedergli come stava che mi iniziò a ubriacare con un'infinita serie di complimenti e discorsi confusi.
    Si calmi, su!
    Dissi infastidito, l'uomo non sembrava ostile, ma non mi ero mai trovato a mio agio con i complimenti.
    Osservandolo meglio, notai che Daisuke sembrava avere delle protesi al posto degli arti superiori, forse la vita era stata particolarmente dura con lui, le sue giunture scricchiolavano in modo innaturale, feci una smorfia a sentire quel click, Daisuke parve notarlo.
    Oh non temere, il mio corpo fa suoni buffi, non è più come una volta. Fai bene però a stare sempre in guardia. La città è pericolosa in questi giorni…molto pericolosa! Ma non parliamo di questo in un momento così gioviale!
    Immagino che affrontare la tempesta in queste condizioni non sia facile. Non ci sono strutture pronte ad accogliervi? Intendo, non hai un posto sicuro per passare la notte?
    Mi pareva strano che i cittadini più deboli venissero abbandonati in un momento di emergenza come quello. Per quanto avessi avuto a che fare con il villaggio, non mi sembrava quel tipo di posto.
    Non ne sai nulla? Molti di noi senza fissa dimora sono scappati, abbiamo dovuto abbandonare i nostri soliti ritrovi. Una tragedia ragazzo mio, una tragedia!
    Certo, Daisuke non aveva tutte le rotelle al posto giusto, ed il suo braccio sgangherato ne era la prova, ma per quello che avevo visto nei miei viaggi, i più deboli sono sempre stati bersagli facili per delinquenti o ragazzini in vena di transgression.
    Mi spiace Daisuke. Dimmi un po'... chi sono questi demoni che vi tormentano? Cosa vi fanno? E dove vi vengono a cercare?
    Sembrava che i problemi si stessero accumulando, forse qualcuno stava approfittando della tempesta di sabbia e della confusione generale dovuta alle dichiarazioni del Kazekage per organizzare qualcosa? Avevo bisogno di più prove però, altrimenti sarei passato come un... beh, come Daisuke.
    Potresti portarmici?

    Se Daisuke fosse stato disponibile, e tempesta permettendo, mi sarei mosso alla prima possibilità.
     
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    Nel Tempio di Suna


    Chapter III - Villaggio della Sabbia



    Sarebbe fantastico. Le marionette costituivano la massima espressione dell'arte sunese; un concentrato di arte e tecnologia che pochi shinobi sapevano apprezzare fuori dai confini della Sabbia. In un evento simile a quello che si sarebbe consumato da lì a poco, quando la tempesta avrebbe liberato tutta la sua potenza, le marionette non avrebbero avuto problemi ad operare in simili condizioni.

    Parlando del Potere del Vuoto che lo aveva spinto ad allenarsi nel vasto deserto dell'Anarouch, il chunin notò un certo interessamento del marionettista. Shunsui era uno scienziato, uno studioso e Masayoshi comprendeva la sua curiosità. Sapeva che qualche ninja avrebbe nutrito invidia nei suoi confronti per quel potere ancora sconosciuto al suo stesso possessore, ma non doveva essere il caso del marionettista. Se lo augurava. Più giovane dello shokuto, senza il demone, Shunsui era la punta di diamante dei ninja di Suna. Ma il mondo era strano. Il giorno dell'assegnazione del demone, fuori dall'uccifio dell'amministrazione vi era una coda chilometrica. Quel ricordo gli strappò un sorriso.
    Così alla proposta del Jonin di poterlo aiutare con il Sigillo, Masayoshi si limitò a rispondere con un classico ed evasivo:
    In futuro perché no? Che voleva dire tutto e niente, ma nel caso dello Shokuto, che nutriva grande ammirazione per il marionettista, non vi era alcuna traccia di sospetto, anzi vi erano elevate possibilità che un giorno il Jinchuuriki si fosse rivolto a lui per farsi aiutare con il suo potere.

    Sistemato il punto di "osservazione", i due ninja si diressero verso il Tempio, entrando nel momento esatto in cui la tempesta di sabbia aveva incrementato la propria potenza. Schermati dalle solide pareti millenarie del tempio, Masayoshi si tolse la sciarpa e la maschera che fino a quel momento gli aveva celato il volto e i capelli bicolore. Un mucchietto di sabbia cadde ai suoi piedi e il Jinchuuriki si scusò per questo.
    Infreddolito dallo sbalzo di temperatura, lo Shokuto lanciò un fugace sguardo verso Shu Akasuna, uno dei ninja più chiacchierati del clan. Non lo conosceva e in quel momento non gli interessò conoscerlo. Ogni volta che entrava nel tempio, i suoi pensieri e i suoi sensi si concentravano sull'architettura del luogo.
    Entrare qui è sempre emozionante. Aveva visitato solo le tre navate principali, divise tra loro da possenti colonne in marmo bianco che mantenevano il pavimento e il soffitto a una distanza di circa trenta metri.
    Egli immaginò di poter osservare l'ambiente dalla cima della struttura. Sarebbero stati piccoli, minuscoli, insignificanti come piccole formiche.
    Appena Shunsui si mosse verso il lato opposto all'entrata, illuminata dalla tenue luce emessa da alcune candele poste su dei piedistalli in acciaio, Masayoshi lo seguì, con i polmoni pieni di quell'aria satura di conoscenza, potere e misticismo. Raggiunsero una stanza situata sul lato destro del Tempio, dove non era mai entrato; a dire il vero, le poche volte in cui aveva messo piede nel Tempio, non aveva notato le numerose porte che si aprivano ai lati della struttura. Ora che guardava bene, dovevano esserci altre stanze.
    Varcata la soglia alle spalle di Shunsui , Masayoshi si ritrovò in una piccola stanza in penombra, con un lungo tavolo al centro e diversi marionettisti assorti e concentrati nel loro lavoro, con gli sguardi fissi su una lunga fila di schermi che trasmettevano rapide immagini in movimento. Shunsui avanzò con una certa familiarità mentre Masayoshi eseguì qualche passo misurato, come a non voler emettere alcun rumore. Ammirò la figura ammantata di nero che se ne stava seduta su una poltrona. Una sottile lama di luce emessa da una fiamma lontana gli illuminava il volto. Una ragnatela di linee viola gli attraversavano il naso, le guance, la fronte e il mento.

    CITAZIONE
    Abbiamo sistemato il Punto 89, Ikue. Ci controlli che sia tutto in ordine? Ikue si è da poco unita ai guardiani. Questo è Masayoshi.

    La salutò con un cenno della mano, poi quando l'altra si rivolse a lui, lo Shokuto fece lo stesso.
    Piacere mio, Ikue.
    La ragazza si era già messa a lavoro, inclinandosi verso gli schermi. Le immagini sembravano nitide e precise, almeno secondo il giudizio di Masayoshi, preoccupato dalla tempesta che stava flagellando il suo villaggio. Non aveva mai assistito a un evento di tale portata.
    Forse dovremmo essere là fuori. Pensò, immaginando quanti suoi concittadini avrebbero potuto aver bisogno del suo aiuto, ma si tranquillizzò un po' quando Ikue riuscì a trasmettere le immagini del Kazekage. Il bambino prodigio era al centro di una piccola piazza e stava coordinando gli interventi insieme ad altri ninja, protetto da una sottile patina di chakra che aleggiava attorno a lui.


    CITAZIONE
    La tempesta durerà ancora qualche ora. Il mio consiglio è riposati nel tempio e sistemati. Se vuoi mi puoi venire a cercare per un po’ di allenamento o per la storia del sigillo o se ti interessa vedere qualche marionetta. Oppure puoi sfidare la tempesta!

    Volentieri. Mi riposerò e poi ti raggiungerò. L'idea di allenarsi con Shunsui lo stuzzicava, tuttavia, quel riposo non sarebbe stato sufficiente a fargli recuperare 'energia persa dai continui utilizzi del Vuoto, e in una simulazione di combattimento non avrebbe avuto alcuna possibilità di competere con lui.
    Oh si, del thè è quello che ci vuole. Bollente se possibile. Approfittò dell'attesa e dell'assenza di Shunsui per scambiare qualche parole con Ikue.

    jpg
    Avete sentito della decisione del Kazekage? Chiese, curioso di conoscere il punto di vista di una giovane marionettista.
    Io ci ho pensato un po' ma non ho mai collaborato con nessuno di loro. Non so cosa pensare. Con la tazza in mano e le labbra vicine all'orlo, lo Shokuto alzò lo sguardo su di lei, come se desiderasse mettere alla prova la sua fedeltà a Suna e al Kazekage.







     
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    Il piccolo ladro avrebbe risposto in maniera fin troppo sommaria, secondo le lucertole semplicemente non avevano proprio molte informazioni: un vero guaio; l'unica cosa da fare sembrava portare seriamente il furto a termine o almeno provarci. Il ragazzino indicò l'oggetto, puntando il dito fuori dalla finestra verso il tempio, nell'ampia piazza antistante, proprio sopra la mano di una imponente statua. Era senza alcun dubbio un impresa difficile per fino per shinobi addestrati, quindi perché assoldare un moccioso? Che fosse semplicemente un diversivo?! Per trafugare la palla o anche peggio. Evidentemente quel pomello doveva essere una qualche reliquia probabilmente preziosa non solo dal punto di vista economico, c'era sotto qualcosa sicuramente.

    Questo ragazzino è incosciente o proprio scemo? Bhe sicuramente io sono mezzo pazzo mi sa...
    Ok va bene! Ci pensiamo noi...

    Avrebbe detto ostentando sicurezza e convinzione ovviamente molto maggiori del vero.

    Insieme a Tamashii si sarebbe appartato lontani dai ladri, parlando a bassa voce per non farsi sentire. Grazie al Chikuma in poco tempo meno di un ora fu delineato un piano d'azione.

    Il piano sarebbe stato abbastanza semplice e lineare con possibilità di successo incerte ma il vero obbiettivo del genin ovviamente non era realmente l'oggetto bensì il mandante del furto. Il ragazzo aveva l'idea che ci fosse veramente qualcosa di più grosso e pericoloso magari una rivolta o simile. Comunque secondo il piano il trio avrebbe dovuto effettuare un attacco diversivo puntando il gabbiotto del guardiano evitando di ferire qualcuno per poi fuggire immediatamente tra i vicoli. Tamashii avrebbe avuto l'incarico di fare d'osservatore e se possibile senza farsi notare informare le guardie di tutto; Yasuke sfruttando diversivo ed equipaggiamento mimetico raggiungere il "pomello" e sottrarlo.

    I tre senza dimora si sarebbero appostati nel tetto di un edificio a due piani angolo sud-est della piazza del tempio a circa 25 metri dal gabbiotto sempre alla stessa angolazione. Dietro a questo palazzo si aprivano circa 4 vicoli che puntavano in 4 direzioni diverse. Dopo 30 minuti esatti avrebbe iniziato la loro opera: 2 serie ravvicinate di attacchi al posto di guardia, si sarebbe trattato di un lancio di sassi e qualche vegetale vario ed eventualmente marcio che però non era proprio parte del programma. [Note]Gregari [Alleati]

    Ordine (Base)
    Speciale: L'utilizzatore può assegnare una tipologia d'azione all'intero gruppo di gregari; richiede 1 slot azione/tecnica. Può colpire un numero di obiettivi pari al numero di guerrieri ancora in vita; non è possibile colpire più volte lo stesso obiettivo (escluse strutture fisiche inanimate). Per il calcolo dei danni, gli attacchi sono considerate [Bombe]. Assalto: potenza 15 entro 9 metri Distanza: potenza 10 oltre 9 metri, entro 30 metri Falange: difende con potenza 30 Sabotatori: potenza 30 raggio 3 metri (1 volta ogni 2 round)[Da genin in su]
    [Slot Tecnica I&II]Distanza: potenza 10 oltre 9 metri, entro 30 metri x2 volte; Per poi scendere dal tetto fuggendo tra i vicoli.

    Dalla parte ovest si sarebbe mosso Yasuke attivando prima di tutto l’equipaggiamento mimetico posto sul braccio sinistro. [Equip] [Slot Azione I]Equipaggiamento: attivo meccanismo;
    Furtività=3;
    Ovviamente si sarebbe mosso lentamente e osservando con tanta attenzionePercezione 6+3-3=6; tentando di attraversare la piazza provando a eludere eventuali trappole se notate. Fortunatamente in quel punto il vento aveva meno potenza ma comunque la visibilità era abbastanza ridotta e disturbata, vantaggio e svantaggio allo stesso momento.

    Se e quando raggiunta la parete dove sorgeva la statua porta pomello, avrebbe immediatamente iniziato una scalata sfruttando pienamente il chakra adesivo come ormai sapeva fare piuttosto bene. Energia sulle piante dei piedi a formare una sorta di cuscinetto con capacità collose quasi elettrostatiche, per salire sul muro verticale passo dopo passo con calma e soprattutto in silenzio. [Abilità]Controllo del Chakra Adesivo [Combattiva]

    Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]


    Se fosse riuscito a raggiungere la palla, l'avrebbe presa e messa nella sacca porta armi per poi scendere nello stesso modo in cui era salito sempre con l'adesivo. [Abilità]Controllo del Chakra Adesivo [Combattiva]

    Chakra Adesivo (Base)
    Arte: L'utilizzatore cammina con facilità sulle superfici verticali. (Mantenimento: ¼ Basso)
    [Da genin in su]


    Altrimenti sarebbe velocemente saltato in diagonale, allungando il salto il possibile con l'uso del chakra repulsivo [Abilità]Controllo del Chakra Repulsivo [Combattiva]

    Salto Repulsivo
    Arte: L'utilizzatore è in grado di aumentare (x1.5) l'altezza e lunghezza del proprio salto. (Consumo: ½ Basso extra)
    allontanandosi il più possibile dalla scultura correndo.

    Per tutti i kami...

    In ogni caso sia correndo sia altrimenti si sarebbe nuovamente diretto al palazzo diroccato ad ovest punto di ritrovo designato.

    Che cactus...Pessima giornata!

    [Note]Vedo poi il consumo di chakra.




     
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    Integrazione Sunese


    Misteri

    III



    Narrato Parlato PensatoParlato nel linguaggio natio

    Tamashii non condivideva l'entusiasmo del ragazzino dalla chioma rossa. Pur avendo promesso che l'avrebbe aiutato a recuperare il “pomello”, era molto dubbioso riguardo tutta la vicenda.
    Seguì con lo sguardo la direzione indicata da Yohao strizzando gli occhi per mettere meglio a fuoco.
    Sbatté le palpebre più volte per sincerarsi di quello che stava vedendo.
    Ma che... Sul serio... difficile mettere assieme una frase di senso compiuto quando la mente si stava focalizzando su come evitare di finire in guai peggiori della parola estortadata per ottenere la fiducia del terzetto.
    Il pomello non era nient'altro che la sfera tenuta in mano da una statua, una delle tante decorazioni che arricchivano la facciata del Tempio di Suna. L'oggetto da sottrarre aveva le dimensioni approssimative di un pugno e si trovava ad un'altezza di circa una quindicina di metri dal suolo.
    Tamashii fissava incredulo uno dei luoghi nevralgici del villaggio mentre ascoltava la spiegazione fin troppo semplicistica sul compito che li attendeva.
    Andare, salire, prelevare e fuggire via. E che ci vuole! Considerò mentalmente, avvertendo una sfumatura stonata nei suoi pensieri. Rivolse lo sguardo verso Muramasa. Era ragionevolmente sicuro che anche lui avesse compreso.
    Non era solo l'incarico di rubare il “pomello”, missione di per sé abbastanza rischiosa per la loro carriera ninja che lo impensieriva. Certo, se fossero stati scoperti, sarebbe stato complicato spiegare il motivo della loro presenza durante la tempesta di sabbia. Raggiungere il Tempio di Suna usando il sotterfugio non avrebbe sicuramente deposto a loro favore. Quello che lo preoccupava era qualcosa di più sottile, che si insinuava nelle parole non dette.

    Yasuke interruppe le sue riflessioni riportandolo alla realtà.
    Si sarebbero occupati loro di elaborare un piano d'azione per rendere fattibile la pericolosa missione.
    Lo shinobi condusse il Chikuma in un punto del locale sufficientemente distante dal terzetto.
    Entrambi erano giunti alla conclusione che c'era qualcosa dietro quella cifra spropositata offerta ad un bambino che viveva di piccoli espedienti. Perché il mandante non aveva richiesto i servigi di un gruppo più esperto per realizzare il furto? Avere informazioni sul mandante sarebbe stato d'aiuto ma Yohao aveva glissato su quella parte. E chi era Ashihei?
    E' un inganno, fin qui siamo entrambi d'accordo mi sembra. Osservò mantenendo il tono della voce basso, imitando il collega.
    Concordò sulla possibilità che si trattasse un oggetto prezioso. Perché no? Niente di meglio che nascondere qualcosa, mettendola in bella mostra. E una parte della decorazione del tempio sarebbe passata inosservata se non si fosse saputo dove cercare. Oppure è semplicemente quello che sembra: una normale palla decorativa. In entrambi i casi... Inutile girarci intorno. Siamo un'esca, una trappola per sviare l'attenzione su qualcos'altro. Fare ulteriori ipotesi non avrebbe portato lontano.
    Yasuke era intenzionato a scoprire l'identità del mandante. Tamashii, dal canto suo, voleva avvisare le guardie di stanza nel gabbiotto. Il giovane nomade riteneva che avessero bisogno di alleati.
    La parte più difficile era di rendere credibile il loro desiderio di portare a termine il furto senza porre scomode domande.
    I due shinobi analizzarono la piazza antistante al Tempio. Era stata progettata fin troppo bene dal punto di vista strategico. d'altra parte la tempesta poteva venire in loro soccorso. La visibilità sarebbe stata scarsa da entrambe le parti e con un po' di fortuna il piano avrebbe potuto funzionare.
    Rubare il “pomello” sarebbe spettato a Yasuke, il più esperto tra i due ninja. Yohao e la coppia di camaleonti avrebbero fatto da diversivo. Un modo di renderli partecipi facendo correre il minor rischio possibile. Tamashii sarebbe rimasto volontariamente in disparte per fungere sia da osservatore in caso il mandante fosse apparso sia per avvisare i marionettisti di guardia.
    Delle disposizioni e dei punti di fuga se ne occupò principalmente Muramasa che conosceva il villaggio. Il luogo di ritrovo a fine missione sarebbe stato l'edificio abbandonato in cui si trovavano.
    Il figlio del vento era preoccupato per il terzetto. Troppo facile sfruttare la disperazione, la povertà per raggiungere i propri scopi. Sacrificare gli “invisibili”. Nessuno ne avrebbe sentito la mancanza, nessuno avrebbe pianto la loro scomparsa.
    Io si. Io sentirei la loro mancanza. Io piangerei per loro. Rifletté tra sé, lasciando vagare lo sguardo in direzione del bambino e dei due camaleonti.

    Prima di dirigersi ai posti concordati, Tamashii prese da parte Yasuke.
    Ascolta, se le cose non dovessero filare per il verso giusto, lasciami indietro. Esordì serio, parlando a bassa voce. Sollevò la testa per fissarlo dritto negli occhi. Il mandante è il nostro obiettivo primario. Se si palesa, non deve fuggire. Io me la saprò cavare. Qualunque cosa succeda intendo avvisarli. Siamo shinobi di Suna, non traditori. E poi non voglio che a quei tre capiti nulla di male. La loro è una vita difficile, non serve che venga complicata ulteriormente.

    Lyshar e Lyshin, vi chiamate così giusto? Si rivolse ai due camaleonti. Abbiate cura di Yohao. Attenetevi al piano e al resto, come ha detto lui, indicò Muramasa ...ce ne occuperemo noi. Aggiunse cercando di essere il più rassicurante possibile.
    Sollevò il lembo della sciarpa per coprire il naso e la bocca. Calò i goggles per proteggere la vista dai granelli di pulviscolo. Si sistemò il cappello in modo da non farlo volare via a causa delle raffiche di vento. Si assicurò che l'equipaggiamento fosse ben saldo ed uscì dall'edificio in rovina.
    Si incamminò prestando la massima attenzione a non finire lungo la traiettoria di oggetti mossi dai capricci del vento. Prima di raggiungere il punto d'appostamento assegnato, si infilò in un vicolo che ad un'occhiata sommaria sembrava vuoto. Non che potesse fare molto vista la ridotta visibilitàPercezione: 6 - 3 = 3. Attivò il rivestimento mimetico posto sugli occhiali per raggiungere il punto d'appostamento stabilito [Slot Azione I]. Si mosse più cautamente per raggiungere il punto d'appostamento stabilito [Note]Direzione est, lato diametralmente opposto a quello da cui si avvicina Yasuke.
    Il ragazzino non vedeva ad un palmo dal naso, la tempesta si era fatta più intensa. Controllò di avere a portata di mano il respiratore. Non era esattamente l'uso per cui era stato progettato, ma in caso di difficoltà respiratorie era meglio di niente.
    Attese che il diversivo avesse inizio.
    Tamashii non si faceva molte illusioni di raggiungere il gabbiotto senza essere individuato. Poteva fare soltanto affidamento sulle condizioni avverse e su quanto tempo il terzetto avrebbe fatto guadagnare.
    Non gli importava essere scoperto dalla guardia o le guardie di sorveglianza, il suo compito era di metterle al corrente di quanto era venuto a conoscenza. Quello che non voleva era di allertare il mandante. Chiunque fosse doveva pensare che il furto si sarebbe svolto come prestabilito.
    Il Chikuma si sarebbe mosso in quella tempesta facendo affidamento sul vento, sul seguirne voce. Essere tutt'uno con quella maestosa forza della natura. Non poteva contare sull'eredità di sangue non ancora risvegliata, ma il vento era l'unico alleato che lo potesse guidare alla meta.
    Si sarebbe incamminato cautamente cercando di sfruttare quel poco di visibilità dovuta alle condizioni climatiche avverse, muovendosi verso la guardiola, indipendentemente se il terzetto fosse riuscito o meno nell'impresa di attirare l'attenzione delle guardie presenti.
    Se fosse riuscito a stabilire il contatto con loro, si sarebbe identificato. Era rischioso, lo sapeva bene, ma non aveva trovato nessun'altra soluzione.

     
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    Integrazione Sunese


    Furto a sorpresa - Post Secondo



    Shu, amico mio! La pesante mano di Denji cala sulla mia spalla ma trova ad accoglierla una strana resistenza. Il ragazzo si sarebbe immediatamente accorto che quello non era veramente il suo amico ma solo uno dei suoi sostituti artificiali. [Note: la disposizione delle marionette ed eventuali trappole è stata concordata con il QM in privato prima dei post del team Yasuke-Shinodari]

    La cosa era voluta: non solo detesto avere a che fare con le moltitudini ma, anche complice la tempesta di sabbia in arrivo, una marionetta può essere molto più efficiente a fare la guardia rispetto al sottoscritto, senza contare che si tratta di un compito estremamente noioso e che mi distrae da quello che è il mio vero lavoro.
    Seguo con lo sguardo quello di Denji. Nonostante la sua storia sembrava non aver perso l'attitudine a cacciarsi nei guai.

    Spero che almeno questa volta tu non ti sia giocato la mia officina.

    Officina che faceva anche da abitazione per entrambi, almeno fino a quando l'Ashura non avesse avuto la disponibilità economica per trovarsi una casa tutta sua. Il che, visto che ha la tendenza a scialacquare lo stipendio non appena ricevuto, significava che saremmo stati coinquilini ancora molto a lungo.

    Gli inseguitori di Denji si sarebbero allontanati di li a poco, assieme a tutto il resto dei curiosi. Per quanto tutti volessero sapere quali fossero le opinioni dei marionettisti riguardo la collaborazione con i Soshi (e un paio dei curiosi un po' più ingenui scambiarono persino Denji per uno di loro) mano a mano che la tempesta si alzava anche i più coraggiosi se ne sarebbero andati. Saremmo rimasti solo io e Denji, in mezzo alla tempesta. Entrambi non risentivamo della tempesta di sabbia per via della "nostra" natura meccanica e l'unica rottura di scatole era rappresentata dalla noia.

    Tra un po' dovrebbero alzare le vele per coprire meglio il villaggio, una volta che è passato il mio collega di ronda dovrei avere un'oretta di libertà senza controllo. Magari puoi venire dentro al gabbiotto. Ti posso offrire al massimo una tazza di the e si sta un po' stretti, ma sempre meglio che restare qui fuori, no?

    La marionetta si blocca per un momento. Poi torna a parlare.

    Confermo. Al massimo ci sono un paio di giornalini sconci ma ti mancano i meccanismi per poterteli godere quindi...

    Avrei scosso la testa mentre qualcosa di morbido mi colpiva la scarpa. Un caco.

    Ma che...

    Un sasso sarebbe fuoriuscito dalla tempesta di sabbia. Nulla di preoccupante, né per me né per Denji, e infatti lo avrei afferrato con la mano sinistra della marionetta. [Considero en Verde VS Blu di base]

    Un po' troppo forte per essere il dispetto di un bambino. Specie vista la tempesta. Che qualcuno sia veramente così stupido da voler entrare nel tempio con questo tempo? Che seccatura.

    Dall'interno dal gabbiotto avrei posato la tazza di the Darjeliing che stavo degustando, concentrandomi sulla mia marionetta che affiancava Denji. [Attivazione Spettacolo di marionette. Consumo Basso, Slot Tecnica I. Percezione 3 (malus tempesta di sabbia)--->4,5]

    Vedi un po' se riesci a vedere qualcosa anche tu. Cerca anche di sentire dei rumori anche se il vento rende il tutto più complicato.

    Non avrei ascoltato eventuali repliche di Denji, la marionetta avrebbe iniziato a guardarsi attorno e a distanziarsi leggermente da lui per cercare di coprire più spazio. La piazza, com'era ovvio vista la sua funzione, non conteneva trappole ma lo stesso non si poteva dire per l'interno del tempio. Se un ragazzino fosse riuscito ad eludere la mia sorveglianza e ad entrare dentro al tempio mi sarebbe toccato andare a restituirne il corpo ai suoi genitori.

    Non sarebbe stato facile tuttavia, dopo qualche minuto, mi sarei accorto di qualcosa di strano. Ad un certo punto del mio campo visivo la sabbia non si comportava come avrebbe dovuto. Era come se... si fosse fermata sopra un'ostacolo. [Nota: come descritto da Hohe la visibilità è ridotta a 3 metri pertanto mi aspetto una forte tempesta di sabbia che giustifichi tale impedimento].
    Ignoro la cosa ma faccio in modo di ripassarci sopra con lo sguardo mantenendo il massimo della nonchalance. Neppure Denji poteva battere la faccia di bronzo di una marionetta (trucchetto che usavo spesso quando mi facevo convincere a partecipare alle sue sedute di poker del giovedì sera).

    Torno da Denji, aspetto che il mostro ricoperto di sabbia mi superi avvicinandosi al tempio e sussurro a Denji di non reagire in caso lo avesse notato, e di tenere d'occhio i dintorni per eventuali complici. Se ha messo le mani su un meccanismo mimetizzante (o conosce una tecnica di invisibilità) non si tratta dello scherzo di un bambino, ma di un vero e proprio assalto al tempio.

    Che schifo questa tempesta di sabbia. Dico ad alta voce, come per distrarre eventuali ascoltatori. Dubito che qualcuno potesse sentire la mia voce attraverso il vento ma non si poteva mai dire.

    Mi posiziono dietro Denji in modo da godere della copertura del suo corpo rispetto ad eventuali assalitori e mi sollevo leggermente in aria, piegando le gambe. L'altezza della marionetta non sarebbe cambiata, andando a mimetizzarmi ancora meglio. Sospeso in aria mi trovavo alle spalle del mio obiettivo/mostro di sabbia e il vento avrebbe potuto coprire eventuali rumori, oltre a non poter essere visto dal mio obiettivo. [Modalità Furtiva, Furtività 3 (non essendo mimetizzata non credo che Spettacolo si applichi)]

    La marionetta si sarebbe mossa lentamente cercando di individuare il punto in cui la sabbia si infrangeva contro il mostro di sabbia. [Percezione 4,5]

    Eccoti.

    Una volta individuata la figura il mio doppio si sarebbe mosso, sempre volando e sfruttando la copertura di Denji, posizionandosi in orizzontale, parallelo al terreno con le gambe verso il nemico. Giunto a circa un metro da lui avrebbe aperto le gambe cercando di afferrarlo dove, presumibilmente, si poteva trovare il busto. [Slot azione I, tentativo di presa. Come specificato dalla ts attaccare rientra nello slot utilizzato per il movimento. Consumo 1/4 basso, Velocità Blu + 1 tacca da TS, Furtività 3.]

    Se fossi riuscito ad afferrarlo avrei stretto le gambe ulteriormente per bloccarne il busto [Slot Azione II. Presa, Consumo 1/4 basso. Forza Blu.]

    A quel punto mi sarei piegato come solo i migliori contorsionisti potevano fare. Riconosciuto il busto del mio avversario tramite il tatto mi sarei inclinato all'indietro per cercare di bloccarne le caviglie con le mani. [Slot Azione III. Tentativo di presa. Consumo 1/4 basso. Velocità Blu +1 tacca]

    Se fossi riuscito anche in questo secondo tentativo avrei cercato di ruotare in aria all'indietro, sfruttando punti di appoggio e leve inesistenti e impossibili da sfruttare per un normale essere umano. Ma, per mia fortuna, non si trattava di un normale essere umano. Lo scopo era quello di sbilanciare il mio avversario e farlo cadere in avanti, pancia a terra. [Slot Azione Extra. Come da descrizione della ts ho uno slot azione addizionale da usare per gli attacchi delle marionette. Velocità Blu + 1 tacca, forza Blu.]


    Se fossi riuscito a gettarlo a terra... Arrenditi e spiega i tuoi motivi.


    Se si fosse rifiutato la gambe avrebbero sciolto la presa attorno al busto per poi cercare di stringere il mio avversario attorno al collo. [Slot tecnica II. Stat come sopra.]


    Se, invece, il mio avversario fosse riuscito ad evitare quel primo assalto non gli sarebbe andata molto meglio dato che un secondo Shu Akasuna sarebbe fuoriuscito dal gabbiotto gettandosi contro la figura al massimo delle sue possibilità. [Velocità Blu + 1 tacca]

    Le due marionette si sarebbero mosse assieme, seguendone i movimenti e approfittando della loro superiore capacità visiva (percezione 4,5) per cercare la seconda di impedire al mio avversario di proseguire e la prima di afferrarlo e immobilizzarlo alle spalle. [I restanti slot azione/tecnica. Ricordo, come da descrizione della ts, che le marionette possono attaccare assieme uno stesso bersaglio con uno slot. Velocità pari a blu + 1 tacca per entrambe]

    Non avrebbero mai cercato di ferirlo, solo di immobilizzarlo. L'unico, vero vantaggio, che il mio avversario aveva rispetto al sottoscritto.


    Chakra: 57/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 450
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 525
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 600
    Precisione: 500
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Cartabomba I × 1
    • Mantello × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 5
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Tonico di Ripristino Minore × 1
    • Veleno Debilitante C1 (5 dosi) × 1
    • Shuriken × 3
    • Corda di Canapa [10m] × 1
    • Tonico di Recupero Minore × 1
    • Fuuma Shuriken × 1
    • Coltelli da Lancio × 3
    • Marchingegno a Sabbia (Combinato con Fuuma Shuriken) × 1
    • Sonagli [x5] × 1

    Note
    gioco con scheda pre patch (attendo come si sviluppa la ts per aggiornarla) e con ts post patch. Le marionette sono basilari e la loro composizione è stata concordata con il Qm in off. Mi sono tolto un basso di chakra aggiuntivo per giustificare l'uso della marionetta durante l'antefatto della scena. per qualsiasi domanda sono disponibile in off.
     
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    Integrazione sunese


    post secondo - Goffi tentativi




    Il biondo sentì chiaramente la propria mano impattare contro qualcosa di estremamente più duro della carne e di una consistenza che non faceva pensare ad una semplice protezione. Oh, ho capito. Giornata impegnativa eh? Sussurrò indicando il pollice la moltitudine di persone che affollavano le vicinanze. Convivendo con il rosso aveva avuto modo di capire che questo non apprezzasse particolarmente la gente, non lo avrebbe definito uno xenofobo... però. Diciamo che era convinto che il motivo principale della loro amicizia fosse, oltre il nascosto buon cuore di Shu, la sua natura meccanica, che lo separava nettamente dal resto della popolazione. Ma cosa ti viene in mente?! Hahahahah! Rise fragorosamente alla battuta dell'amico sull'officina ma una goccia di sudore (o olio?) si formò chiaramente sulla tempia destra del biondo che, prontamente, si voltò verso un punto indefinito della folla facendo cenno di "no" con la testa, come ad indicare l'annullamento di una pessima, pessima idea.

    Il motivo che aveva spinto il nostro amato amico alla fuga si ritirava assieme al resto della folla: stava arrivando una tempesta di sabbia importante. Il giovane, più o meno, seguì l'amico all'interno del gabbiotto, accettando ben volentieri l'offerta del the ma incupendosi alla sua battuta. Non mi fare piangere che poi mi si arrugginiscono gli occhi, lo sai che poi tanto tocca cambiarli a te. Per quanto folle possa sembrare, una delle prime cose che il biondo si era promesso di ritrovare era proprio il suo pistolino. Dentro il suo cuore, o quello che vi era al suo posto, credeva profondamente che questo si trovasse ancora disperso da qualche parte, magari con qualche maledetto maniaco che lo venerava come una sorta di fallica reliquia. Nessuno lo avrebbe convinto del contrario. Nessuno.

    L'ambiente rilassato venne presto spezzato: qualcuno aveva lanciato un sasso verso la loro direzione e, come suggerito dalla marionetta, era chiaramente troppo forte per essere stato lo scherzo di qualche ragazzino; la direzione, inoltre suggeriva che non fosse nemmeno portato dalla sabbia. Il biondo poteva facilmente escludere che si trattasse di un goffo tentativo degli uomini che lo seguivano in precedenza, quello era un luogo troppo importante, rischiavano di finire in guai decisamente troppo grossi per i pochi spiccioli che gli erano dovuti.
    Denji cominciò a guardarsi attorno, mi mando i movimenti della marionetta che lo affiancava, fino a che notò una discrepanza nell'ambiente circostante: qualcosa sopra di loro stava chiaramente bloccando la forte tempesta di sabbia. In questo caso la natura meccanica del giovane gli corse in aiuto, permettendogli di notare il nemico che tentava l'infiltrazione. [Nota]Mi pare di aver capito che il malus non di applica a Denji
    Come suggerito dalla marionetta, il giovane fece però finta di non notare niente, arrivando persino a strofinarsi con forza gli occhi, come a mimare un evidente fastidio derivato dalle condizioni climatiche. Cazzo, non si vede un cazzo! Fingendo quindi di ritirarsi dalla sabbia, arretrò di qualche metro verso l'interno del tempio e in direzione opposta a quella della marionetta così da permettere ad essa di agire indisturbata ma di essere anche nelle immediate vicinanze se le condizioni lo avessero richiesto. Si appoggiò quindi al margino opposto dell'entrata del tempio, continuando a far finta di non vedere ma osservandosi attentamente attorno per verificare la presenza di eventuali complici del primo furfante.

    [Nota] Mi pare di aver capito, dai vari post, di essere verso la direzione da cui proviene Tamashi, se così non fosse ignorate la prossima ipotetica, lascio comunque tutto in mano al QM

    [Se Tamashi entra nel campo visivo di Denji]

    Shu aveva ragione, il primo tizio non stava agendo da solo, abbastanza scontato vista la natura del luogo dove si trovavano. Un'ulteriore alterazione nella tempesta di sabbia, subito prima della parete del tempio, tradiva la presenza di un ulteriore elemento in quel tentativo di infiltrazione. Il biondo, vista la tempesta, non aveva idea se il soggetto in questione lo vedesse, ma di certo non si aspettava di essere visto, pertanto sarebbe stato meglio giocare su questo fattore. Avrebbe fatto finta di non vedere il proprio nemico fino a quando questo non si fosse avvicinato entro sei metri da lui, se questo fosse avvenuto il giovane sarebbe prontamente scattato verso di lui [Slot gratuito]Velocità Rossa per tentare di atterrarlo, piegandosi in avanti in modo che la sua spalla destra impattasse con il suo addome mentre le braccia superiori, attualmente le uniche attive, tentavano di cingere il suo ventre. [SA I,II e III]Spallata + Presa e mantenimento della stessa, la prima con Velocità Rossa + 3 (impasto Basso) e Forza Rossa, la seconda e la terza con stat Rossa

    [Se Tamashi non entra nel campo visivo di Denji]

    Il biondo non vedeva niente, ma questo non voleva dire che il suo amico avesse torto, se la situazione si fose volta a favore del marionettista, non avrebbe lasciato la sua posizione, se invece questo avesse avuto problemi contro il suo avversario, sarebbe corso in suo soccorso, tentando di atterrare l'infiltrato attaccandolo alle spalleSe mi sono figurato bene la mappa del posto, in condizioni di uno scontro tra Shu e Yasuke io dovrei essere alle spalle di quest'ultimo. In quel caso Denji esegue lo stesso set di azioni citate nella prima ipotetica. Queste azioni vengono tentate anche se non si trovasse alle spalle di Yasuke..

    Chakra: 40(39)/40
    Vitalità: 15.5/15.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 400
    Velocità:  400
    Resistenza: 475
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: Spallata
    2: Presa
    3: Mantenimento presa
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Biglie Metallo × 1
    • Bottiglietta di Alcool × 1
    • Balestra Leggera × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Rotolo da Richiamo × 1
    • Filo in Acciaio [10m] × 1
    • Veleno Debilitante Inferiore x3 × 1
    • Scimitarra × 1
    • Accendino × 1
    • Tonico di Recupero Inferiore × 1
    • Kusari Fundo × 1
    • Fumogeno × 1
    • Proiettili × 5
    • Tirapugni con Lama × 1

    Note
    ///
     
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    Lullaby

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    [Ryugi]

    La Nekki era stata brava a non far cadere violentemente Lyn-Kotei a terra, grazie al sapiente uso dei fili. La donna si accasciò dolcemente a terra, con la schiena appoggiata alla colonna. Una maschera di dolore e sudore le deturpava il volto, che comunque rimaneva incredibilmente bello. Grazie..Ryugi Nekki della Casa di Kuzo Il suo respiro era affannoso, tremava ed a tratti urlava come se stesse per morire. Riuscì comunque a rivolgere un mezzo sorriso alla ragazza, ascoltando le sue domande e capendo che l‘intento della giovane era solo quello di distrarla: Ho abbracciato…Suna…come una nuova casa dal momento che…vi ho messo piede..Argh…Non bisogna mai guardarsi indietro…Ryugi…mai…purtroppo non tutti la vedono come me. Un nuovo urlo scosse la donna che con entrambe le mani si teneva stretta la pancia. Cosa c‘era scritto eh?…Dovrei ucciderti se te lo dicessi…ma forse sei…abbastanza sveglia da arrivarci da sola

    I lembi della tenda si aprirono improvvisamente con un colpo di frusta. Saso-Kotei entrò nella tenda come un tornado. Nonostante il volto coperto, non ci voleva un genio a capire che era molto agitato. Dietro di lui, seguiva una donna anziana, con i capelli tracciati di bianco e annodati in una lunga treccia che le arrivava fino alle ginocchia. Il suo volto era una cornice di rughe, mai suoi occhi verdi erano acuti e vispi. Ragazza, slega quella poveretta prima che ti appenda io come un salame al soffitto. Il suo tono non accettava repliche ne nulla di meno che la piena obbedienza. Intanto, altre tre ragazze del villaggio erano entrate con acque, cuscini, coperte e lenzuola, pronti a far nascere il bambino. Se Ryugi avesse provato a lasciare la tenda, l‘anziana donna l‘avrebbe bloccato con uno sguardo di pietra: Non provare a lasciare questa tenda, piccola ignorante. Sta ferma e non fiatare Lasciare la tenda durante un parto portava sfortuna…

    Ryugi sarebbe quindi stata costretta a rimanere insieme ai Soshi, durante il parto di Lyn. Come lei, Saso-Kotei si era seduto, ma l’uomo era una montagna silente in tensione, come mostravano le sue mani contratte a stringere le gambe. Nonostante l‘emozione del momento, Ryugi si accorse di essere sempre più stanca e di far fatica a ragionare. Quando il bambino vide la luce, lei già dormiva.

    […]

    Quando la Nekki iniziò a riprendere conoscenza, sentì che sia stava muovendo…o per meglio dire che qualcuno la stava portando in braccio. Aprendo gli occhi, si sarebbe accordo che la sua vista era annebbiata, così come il suo udito. Percepiva però l‘aria fresca della sera. Quanto tempo era stata svenuta? Sembrava che la tempesta fosse passata…era così stanca! Serviva uno sforzo di volontà enorme solo per rimanere cosciente..

    Sei stata fortissima Ryugi, hai fatto nascere il figlio del capoclan! Incredibile! Tutto il clan parla di te, ci credi! Devo dire che sono un po‘ invidioso, ma l‘ho detto a tutti che ti ho portato da Lyn-Kotei sai? Lo sanno tutti. In effetti, possiamo dire che il 50‘% del merito è anche mio, non pensi? la voce di Hayai-Sasu era un torrente confuso nelle sue orecchie. Sentiva che proveniva dal basso…non era lui che la stava portando in braccio. Non ti può sentire Hayai…la poveretta ha inalato abbastanza veleno in quella stanza da poter dormire per tre giorni…è stata molto coraggiosa, per essere una di città.. In effetti, Ryugi si sarebbe sentita un vero straccio, e anche cercare di parlare sarebbe stato quasi impossibile. Certo che è stata coraggiosa, è mia amica!…Ehi ma lo senti questo suono? Il gruppo arrivò a fermarsi, dopo di che, Ryugi percepì di venir appoggiata a terra, con la schiena appoggiata ad una superficie dura. Con gli ultimi momenti di semi-coscienza, sentì i due Soshi allontanarsi da lei e poi una melodia arrivare alle sue orecchie…sembrava una ninna nanna. Poi l‘oscurità l‘avvolse nuovamente.

    […]

    Hisu-san…la ragazza sta riprendendo conoscenza.. Ryugi fu svegliata dal suono di numero persone intorno a lei. Aprendo gli occhi, venne quasi accecata dal potente sole sunese. Intorno a lei c‘era un ninja medico che le stava controllando i parametri vitali. Come ti senti? Mi sai dire il tuo nome? Più lontano, Ryugi avrebbe scorto le sagome di case ed una via a sud del villaggio. Un gruppo di quattro ninja si muoveva silenzioso e preciso - sembrava stessero analizzando l’area, mentre un quinto la stava perimetrando. Un uomo alto, con le spalle larghe e la divisa del villaggio era al centro dell’area e le dava le spalle. Davanti a lui c’era però il Kazekage e gli stava parlando. Il jonin bambino era una maschera di serietà. Sembrò dargli dargli ordini, quindi fece per andarsene. Per un attimo, incrociò lo sguardo della Nekki, ma non le rivolse nemmeno un cenno.

    Ryugi Nekki, dico bene? Un ragazzo di circa venticinque anni si era piazzato davanti alla Nekki, coprendole la visuale. Hisu era alto e muscoloso, con un viso glabro d’attore ed una zazzera di capelli marroni che gli spuntava dal coprifronte di Suna. I suoi occhi avevano quella innaturale sfumatura di giallo che contraddistingueva gli Iga. Era della polizia del villaggio. Mi chiamo Hisu Iga, della polizia del villaggio. La dottoressa qui mi dice che con ogni probabilità sei stata priva di coscienza per tutta la notte, quindi potresti non essere a conoscenza di quello che è successo qui. Due Soshi e tre Chikuma sono morti questa sera…e tu sei stata ritrovata a dieci metri dalla scena del delitto.

    Capisco che tutto questo possa sembrare confuso, anche dato il tuo stato attuale, ma ho bisogno di sapere tutto quello che ricordi di eri sera, intesi?
    Così dicendo, il ragazzo avrebbe aperto il taccuino, pronto a scrivere la versione della ragazza. Così facendo permise a Ryugi di vedere di nuovo il vicolo. Hayai-Sasu giaceva a terra in una pozza del suo sangue. Un ampio taglio gli apriva la gola ed altri quattro cadaveri gli facevano compagnia.

    [Genjo]

    Certo che ci sono delle strutture. Se ti piacciono posti sovraffollati che puzzano di scoregge. Il cibo non è malissimo eh, però non c’è sempre posto per tutti. E poi a me piace la mia indipendenza, dove posso suonare il mio shamisen in pace. Disse stringendosi contro la parete, così che la tempesta non si accanisse troppo forte su di lui. Ragazzo, ma perchè mi chiedi dei demoni? SONO DEI DANNATI DEMONI! Bisogna tenersene più lontano possibile … Se però Genjo avesse insistito, Daisuke avrebbe fatto un sospiro rassegnato. Sei proprio fuori di testa, col cavolo che ti porto in un luogo del genere. Lo dico per il tuo bene: mi hai appena salvato del resto…ho capito, vieni con me, ti mostro una cosa…non è lontano! Senza aspettare una risposta del ragazzo, Daisuke si sarebbe lanciato nuovamente nella tempesta, muovendosi con sicurezza tra i vicoli resi irriconoscibili dalla sabbia. Seguirlo non sarebbe stato una passeggiata, ma Genjo non avrebbe dovuto resistere poi tanto.

    L’abitazione si trovava da qualche parte a sud-ovest di Suna. Era un edificio dalle finestre sbarrate alto tre piani e chiaramente abbandonato. Entrando, Genjo potè finalmente avere un momento di pace dalla sabbia, anche se l’atmosfera all’interno non era delle migliori. C’era odore di chiuso e di corpi e vestiti poco lavati. Adattando i suoi occhi all’ambiente poco illuminato, lo studente avrebbe visto quattro o cinque persone sdraiate o intente a farsi i fatti propri. Erano più o meno tutti sulla mezz’età e completamente innocui. Gente abbiamo un ospite! Genjo oggi mi ha salvato dalla tempesta, sarei mostro senza di lui! Dei rumori di approvazione si alzarono dalla folla ed una donna con i capelli un po’ scarmigliati si sarebbe avvicinato al ragazzo. Ma è un ragazzino…ragazzo che ci fai con un disco rotto come Daisuke? L’ho portato qui Lin, perchè voglio fargli vedere Utake Utake? E che diavolo c’è da vedere. Poi a te che interessa ragazzo? Utake è bello che andato, morto…obliato! Nulla che possa interessare una persona come te! Daisuke urlò esasperato alla donna e, facendo strada, portò Genjo ad un giaciglio posto in disparte in un’altra stanza. Lì giaceva un uomo con la barba incolta ed il volto segnato dall’aver passato molto tempo sotto il sole. Sembrava stesse dormendo. Vedi ragazzo? I mostri se lo sono presi! Lo abbiamo trovato così qualche giorno fa, collassato. Sembra che stia dormendo, ma non si riesce a svegliare … Se Genjo avesse fatto notare che forse lo dovevano portare da un medico, Lin avrebbe detto: Non siamo mica scemi ragazzo…ci avevamo provato con un’altra persona, ma i dottori non sanno che cosa sia. L’ultimo ci ha detto che era una sorta di coma, ma non credo ci abbia prestato molta attenzione.. Poi improvvisamente, Utake iniziò a canticchiare una melodia a bocca chiusa, senza però svegliarsi. Ah sì…e poi c’è la canzoncina, tipo una ninna nanna…a questo punto non gli rimarrà che qualche giorno… ufff povero diavolo …

    Se Genjo avesse chiesto maggiori dettagli ai due, avrebbe scoperto che il luogo dove Utake era stato trovato in quello stato comatoso era la scala di ingresso al piano interrato di quell’edificio. In effetti, i senzatetto non si erano poi mossi molto lontano: …non è che avessimo poi moltri posti dove andare, ragazzo! Ci teniamo lontani dal piano interrato e dal primo piano, più di questo non possiamo fare, e suggerisco anche a te di non andarci. Non ne vale la pena, intesi? Così dicendo, la donna se ne sarebbe andata, dopo aver dato un bacio sulla fronte di Utaka.

    Rimaneva a Genjo decidere il da farsi. Poteva investigare all’interno dell’edificio per conto suo, oppure andare a chiamare rinforzi? Oppure ignorare completamente quella storia strampalata e dirigersi al tempio, come voleva fare in prima istanza.

    [Shu, Yasuke, Tamashii e Denji…]

    Il diversivo ebbe solo parzialmente l’effetto sperato e mise comunque Shu e Denji sul chi va là. L’Ashura non ebbe in ogni modo molti problemi a catturare Tamashii, visto che il ragazzo andò di proposito verso la sua posizione, con l’intendo di farsi prendere e denunciare quello che stava accadendo…forse un po’ troppo in ritardo.

    Infatti, poco distante - anche se completamente schermato dalla tempesta - Yasuke riuscì ad aggirare la posizione di Shu, il quale, facendo affidamento solo sui suoi sensi, per quanto aumentati della marionetta, non riuscì a cogliere i movimenti del giovane ninja.

    Non che questo servì poi molto all’aspirante ladro. Infatti, nella foga di raggiungere il suo obiettivo, il genin non prestò molta attenzione alle trappole che erano disseminate su quella parete e finì bloccato da una serie finissima di cavi metallici che gli impedirono di muoversi, ponendo quindi fine a quell’attività criminosa.

    Forse per lo scattare della trappola, poco dopo un gruppetto di quattro ninja uscì dalla tempio. I quattro erano completamente coperti di bende e si limitarono a prelevare i sedicenti ladri senza colpo ferire. La cosa strana, tuttavia, fu che presero anche Shu e Denji, senza dare troppe spiegazioni e con modi piuttosto bruschi. I due avrebbero avuto però qualche secondo in più per reagire rispetto i presunti ladri e, complice la tempesta, avrebbero potuto provare ad evitare di essere presi. [Note per Shu e Denji]

    Tutti e quattro furono quindi portati dentro al tempio. Di Yohao e dei due camaleonti non c’era alcuna traccia.

    […e Masayoshi]

    Una tazza fumante fu posizionata davanti allo Shokuto. Da essa si emanava un aroma robusto e muschiato. Mmm…son combattuta…la responsabilità che viene data loro è molto grande, e onestamente neanche io ho mai lavorato direttamente con loro. Tuttavia li ho osservati tramite i punti di Osservazione e hanno sempre avuto un comportamento molto corretto all’interno delle mura..forse un po’ fuori dai canoni, ma direi rispettabile. Com’è il thè? La ragazza iniziò quindi a chiedere di lui e dei suoi viaggi nel deserto; com’era vivere per molte tempo da solo e nelle profondità dell’Anauroch? Per lei, che passava la maggior parte del tempo chiusa in quella stanza, sembrava un sogno avere quel tipo di libertà. Il mio non è un brutto lavoro. So’ sempre quello che succede nel villaggio e contribuisco all’ordine di Suna…è solo che a volte vorrei essere più avventurosa! Oh mi spiace, ti starò annoiando con i miei pensieri.. Avrebbe quindi toccato leggermente il braccio di Masayoshi mentre gli concedeva il suo miglior sorriso.

    Emhh.. Lo schiarirsi della voce di una persona interruppe quel momento tranquillo e fece allontanare Ikue a due passi di distanza da Masayoshi. Atusmori-sama! Atsumori entrò nella stanza. Alto e longilineo, aveva un viso stretto e spigoloso con i capelli neri schiacciati sulla testa. Atsumori Shinkiro era un burocrate di alto livello all’interno del villaggio, a cui afferivano la maggior parte delle questione di sicurezza interna. Era anche una persona alquanto sgradevole. Mi stavo giusto chiedendo come mai la responsabile della sorveglianza stesse ritardando così tanto a notificare un effrazione di livello 2. Masayoshi Shokuto…assenteista per vocazione e, a quanto pare, capaci di far perder tempo anche agli altri. Un sorriso sbieco si disegnò sul suo volto allungato. Intanto, Ikue aveva preso a pigiare i tasti della consol, competente nonostante fosse presa dal panico, portando rapidamente sullo schermo centrale il feed di uno dei punti di Osservazione. La tempesta non permetteva di identificare il background dell’immagine, ma il tag in fondo allo schermo indicava che si trattava dell’esterno del tempio. Il grand’angolo del meccanismo mostrava invece la figura di Yasuke praticamente con il palmo che quasi copriva il Punto. Ma…ma questo è uno dei nostri? Cosa sta facendo su.. Atsumori non lasciò finire la ragazza e si rivolse direttamente allo Shokuto Sì Yasuke Muramasa e Tamashii Chikuma sono stati presi mentre cercavano di sabotare un Punto di Osservazione. Come forse avrai sentito, Masayoshi, stiamo avendo parecchi di questi problemi recentemente e la cosa non mi piace affatto. Forse possiamo usare le tue abilità per scoprire cosa sta succedendo?

    Ah abbiamo fermato anche i guardiani che li hanno beccati. All’interno del gabbiotto del guardiano è stato trovato un secondo Punto di Osservazione manomesso. Non possiamo escludere che non fosse in combutta con gli altri due. C’era anche un Ashura con lui…non credo devo aggiungere altro
    Nessun altro Punto di Osservazione appare danneggiato, forse si tratta di uno dei vecchi Punti Manomessi? Al momento è irrilevante. Masayoshi, la maggior parte dei miei uomini è alle prese con la tempesta. Ti chiedo di arrivare in fondo a questa faccenda. I quattro sono stati isolati e pronti per essere interrogati. Mi aspetto che tu non lasci questo edificio fin quando non avrai scoperto che sta succedendo. Intesi? Atsumori non se ne sarebbe andando fino a quando non avesse ricevuto risposta affermativa dal ragazzo.

    Avrebbe lasciato a Masayoshi il meccanismo rivenuto nel gabbiotto di Shu per la sua indagine. Non che ci capisse poi molto: a lui pareva integro se non nel punto dove delle connessioni elettriche erano state recise da un’arma di taglio.

     
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    Falce dei Kaguya


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    Sonni Venefici

    Risvegli Avvelenati



    Le parole di Lyn-Kotei sembravano quelle di una persona lucida, affaticata dal travaglio, ma consapevole.
    La nostra giovane Nekki fu quasi tentata di darle ragione, quando parlava di non guardarsi indietro, di accettare le azioni compiute con fermezza, però il commento sulla missiva del Kazekage la bloccò.
    Che possa riguardare proprio quelle persone che non li vogliono qui?
    Si chiese fra se la giovane kunoichi, prima che l'arrivo di alcune donne del clan Soshi le permettesse di sciogliere i fili che sostenevano Lyn-Kotei e, soprattutto, di respirare di nuovo, mentre le ordinavano di sedersi al pari di Saso-Kotei.

    Fu dopo qualche attimo che la nostra Ryugi si rese conto di essere sempre più stordita e solo in quel momento le venne in mente che, probabilmente, respirare a pieni polmoni nella tenda dove una donna dalle innegabili abilità venefiche stava per partorire, non era stata un'azione fra le più sagge.
    Non credete anche voi amici lettori?
    Sia come sia, quello fu uno dei suoi ultimi pensieri, prima di perdere i sensi, di fianco all'enorme capoclan,
    la cui tensione era più che evidente persino dalla sua postura.

    [...]

    La nostra giovane amica si riprese, ma solo per qualche attimo (minuto?): non era più nella tenda di Saso-Kotei, bensì stava galleggiando a mezz'aria, o almeno questo ipotizzò inizialmente, prima che l'aria fresca le restituisse parte della consapevolezza per comprendere che, in effetti, era all'aperto, fra le braccia di qualcuno di massiccio.
    Sentì una voce, era confusa, ma le parve quella del giovane Soshi che l'aveva introdotta al "ghetto": Hayai-Sasu.
    Parlava in continuazione e, dato il livello di stordimento di Ryugi, era più un torrente in sottofondo che una serie di chiare parole.
    Che mal di testa...
    Fu il primo pensiero di Ryugi, mentre cercava di mettere a fuoco, per così dire, quello che diceval'altro, con scarsi risultati, tanto che si agitò appena mentre sentiva qualcosa di solido poggiarsi contro la sua schiena.
    Perché ci siamo fermati?
    Fu il suo ultimo pensiero, prima che gli effetti del veleno, di nuovo, avessero la meglio su di lei, lasciandola svenuta al suolo.

    [...]

    La seconda volta che si svegliò, la piccola Nekki si rese subito conto di essere meno confusa: le sue percezioni erano tornate pressoché normali, ma questo non la aiutò, poiché, a poco poco, comprese quante cose c'erano di "fuori luogo".
    C'era il sole, quindi era giorno, ma la tempesta doveva essere passata, altrimenti ci sarebbero state molte più nubi e, soprattutto, le vele avrebbero dovuto coprire il campo visivo, o no?
    Una figura femminile era davanti a lei e le parlava, senza i tipici abiti dei Soshi, però a ben vedere, poco distante c'era una folla e lei era ancora nei margini del "ghetto"!
    Si guardò intorno, in cerca di ulteriori dettagli per comprendere, la giovane genin della Sabbia e la sua attenzione fu catturata dalla presenza del Kazekage, il quale, dopo aver parlato con una massiccia figura di spalle, le rivolse giusto uno sguardo, privo di qualsiasi interesse.
    Non come stamattina..., fu il primo pensiero di Ryugi, per poi correggersi mentalmente, rendendosi conto che non era di certo la stessa mattina.
    Iiiiioooo sosososososo sono Rrrrr Ryuuugi Nenenenenne Nekki, balbettò la nostra giovane amica alla dottoressa, mentre un secondo individuo le si piazzava davanti.
    Ryugi, potremmo dire, era ormai abbastanza sveglia da riconoscere, nel particolare colore degli occhi del suo nuovo interlocutore l'appartenenza ad uno specifico clan, prima ancora che questi si presentasse come Hisu Iga, membro della polizia del villaggio.

    Le parole successive dell'Iga la confusero di nuovo, ma stavolta non fu colpa del veleno.
    Sono stata svenuta tutta la notte?, fu il primo pensiero che sbalordì la ragazza, ma non l'ultimo: c'erano stati 5 morti mentre lei era priva di sensi, a causa del veleno.
    Cosa ancora più sconvolgente: era stata a 10 metri scarsi dal luogo dov'erano stati trovati 5 cadaveri? Com'era possibile che 3 Chikuma e due Soshi fossero morti così vicini a lei e non fosse ferita?
    Si guardò attorno, Ryugi, cercò eventuali ferite, tracce di sangue sul proprio corpo, o segni di altro genere: avevano combattuto così vicino a lei, ma non ne era stata interessata? Era possibile?
    Guardò di nuovo il punto dove si trovavano i cadaveri e, con un magone in gola, riconobbe il corpo di Hayai-Sasu con una ferita da taglio.
    La mente vagò per diversi pensieri, forse gli occhi si bagnarono persino di lacrime per il giovane Soshi, mentre ricordava la presenza dei tre Chikuma del Vuoto che il mastodontico compagno di Hayai-Sasu non voleva far entrare nel loro quartiere.
    Fu a quel punto che si concentrò di nuovo sulla domanda dell'Iga, Iiiii ieri sesese sera., balbettò.
    Soso... sono venuuuta qui, al quaquaqua quaquarrrtiere Sosososo..., si fermò un attimo, ispirò, si concentrò, Sono venuta qui a..., si fermò di nuovo, confusa se poteva condividere l'ordine ricevuto dal Kazekage con l'Iga o meno.
    Hohoho cocococo conononono conosciuto queque quel raaaaaa ragazzo, Hayai-Sasu, mi hahaha accoacco..., riprese fiato, fatto vedere la zona. Al mmmmm mio aaaa arrivo, ho viviviviiiii visto i tttttt tre Chichichichi Chikuma... nonono li aveeevano faaaatti entrare.
    Sosososo... sono stata sooooggetta ad una dododo dose di veleno peeee per un papa parto, è stato un caso sfosfo sfortunato.
    Creeedo mi stessero popopoportando all'aria aaaaperta, forse fuofuo fuori di qui, ma ricordo che si sono fermati. Cocococo cos'è suuuccesso? Perché? Io sososo sono incolume?
    , chiese rivolta all'Iga, confusa e desideroso di capire di più.
     
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    Il Bell'Iga

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    Le balbuzie di Ryugi nascondevano bene la sua incertezza nel fornire risposte ma nutrivano anche l’impazienza del poliziotto che aveva il suo da fare tra l’ insolitamente violenta tempesta e un quintuplo omicidio.

    Mh.
    Non è la più cristallina delle risposte, concordi?


    Il tono non era accusatorio, anzi, Hisu sembrava voler impostare un interrogatorio sereno.

    Dunque, sei venuta qui e una delle vittime ti ha portato a vedere la zona, al tuo arrivo hai visto anche dei Chikuma ai quali è stato impedito di entrare eppure ora stanno qui dentro, morti insieme a due Soshi.
    Una delle vittime era l’anziana levatrice del clan.


    Girò una pagina del taccuino.

    Mama Kyushu.

    Ritornò a quella dedicata a Ryugi.

    Alcuni testimoni hanno confermato che era stata chiamata per aiutare la moglie del capoclan, Lyn, nel parto leggermente prematuro del suo bambino e che poi scortata da lei e Hyai sei stata accompagnata fuori, probabilmente lontana dal quartiere.

    Questo in soldoni ciò che aveva detto Ryugi, con l’aggiunta di qualche conferma che faceva pensare che Hisu avesse già iniziato da un po' a fare i compiti, niente di sensibile però era stato aggiunto, segno che ancora c’era qualcosa da confermare prima di far decadere i sospetti.

    Niente però è ancora in grado di chiarire come mai una persona che mai si era approcciata al clan è stata ritrovata al suo interno, illesa, a poca distanza dal luogo del delitto e senza una motivazione per essere qui.
    La dottoressa ci ha detto che l’esposizione al veleno avrebbe reso assai confusi i ricordi della serata, ma questo non vale per ciò che è avvenuto prima dell’esposizione.
    Ed a prosito, mi dispiace, assistere ad un parto Soshi dev’essere stata dura, le tende sono spazi angusti resistere al suo interno tutto quel tempo nella concitazione dev’essere stato impegnativo.


    Battè con la penna sul foglio.

    Dunque, vogliamo provare a ricordare e ricostruire la tua gita all’interno del quartiere Soshi?
    La casa del capoclan dopotutto non apre le porte a chiunque, a volte neanche i cancelli del clan.


    Il suo sguardo si focalizzò sui simboli vestiti dalla Nekki.

    Neanche ad un membro delle squadre speciali.

    La guardò con un accenno di compassione, doveva esserci una ragione se il Kazekage, di sicuro un eccellente esempio di prematura genialità, permetteva al poliziotto di fare quelle domande ed anzi evitava le interazioni con Ryugi.

    È adesso il momento migliore per ricordare, devo chiederti questo sforzo, qualcosa di molto strano è successo qui e se qualcosa di strano è capitato a te sarebbe bene descrivermelo prima che vada perso per sempre.

    Non avrebbe sorriso, ma il suo bel volto e i celebri occhi degli irreprensibili Iga sembravano farlo al posto suo tanto i suoi lineamenti ispiravano fiducia. Non era costretta e non lo sarebbe diventata, anzi, se avesse avuto necessità di alzarsi e ripercorrere il suo cammino non sarebbe stata fermata nonostante Hisu la seguisse passo passo, probabilmente fiducioso delle sue possibilità fisiche.





    CITAZIONE
    Beeeeeeeeeeeeene.
    Restart.
    Ho dato una buona lettura, cercato di capire cosa avesse fornito hohe rispetto alla trama e preso in mano la quest, riniziamo dunque con un recap anche per te e vediamo se con questa mappa mentale rischiariamo le idee a te, Ryugi e riusciamo a stabilire una vaga idea di cosa capita e delle azioni da intraprendere per capire cosa sta succedendo.
    Se lo trovi necessario e possibile prova anche a interagire con ciò che ti circonda alla ricerca di indizi o di ricostruire i tuoi stessi movimenti.
     
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    Effrazione di Livello 2

    Chapter IV - Villaggio della Sabbia


    La tazza gli venne consegnata bollente come l'aveva chiesta. Come fosse tiepida, Masayoshi l'afferrò e senza alcuna smorfia di dolore lasciò che i fumi profumati salissero nelle narici. Alla domanda del ragazzo, la donna fornì una risposta moderata, politica, tutto sommato a favore della decisione del Kazekage.
    Dai punti di osservazione installati nei punti nevralgici del villaggio, la kunoichi non aveva notato comportamenti scorretti da parte dei Soshi. Il chunin ne prese atto e non aggiunse altro a riguardo.
    Molto buono. Rispose in merito al thé, alzando la tazza in un gesto di ringraziamento.
    Se ti dicessi divertente, mentirei. Esordì il ragazzo alla domanda su come fosse vivere libero e spensierato nell'Anarouch.
    Il mio girovagare nell'Anarouch fa parte di un addestramento che devo necessariamente svolgere in campo libero. Non entrò nei dettagli. Ma anche io ho dei limiti di movimento, diciamo. Non posso spingermi troppo ad Ovest né tanto meno uscire dal Paese del Vento senza autorizzazione. Sempre meglio che restarsene seduti per ore e ore davanti a uno schermo, ma lo Shokuto non lo precisò, con il rischio di apparire alla ragazza un po' insensibile.
    Non mi stai tediando, scherzi...Si interruppe nel momento esatto in cui le sue dita gli sfiorarono il braccio destro. Il chunin trasalì, divenne rosso in volto e, quando la nuova figura entrò nella stanza, per qualche secondo lo Shokuto cercò di nascondere le sue guance incandescenti dallo sguardo contrariato e infastidito del nuovo entrato, tale Atusmori del clan Shinkiro, uno dei burocrati di alto livello di cui lo Shokuto aveva solo sentito parlare. Quando si voltò, il chunin si trovò davanti a un uomo piuttosto alto e in forma, con una sottile chioma nera che gli scendeva sulla fronte disegnandogli una specie di casco.

    CITAZIONE

    Mi stavo giusto chiedendo come mai la responsabile della sorveglianza stesse ritardando così tanto a notificare un effrazione di livello 2. Masayoshi Shokuto…assenteista per vocazione e, a quanto pare, capaci di far perder tempo anche agli altri.


    Come effrazione?! Esclamò ad altavoce, voltandosi verso gli schermi dove Suna appariva in pieno stato d'allerta per la tempesta. In preda al panico, Ikue si era già gettata sulla base di comando e con pochi colpi di tastiere rese visibile il segnale proveniente dall'esterno del tempio. La nuvola di sabbia in movimento oscurava gran parte della visuale, ma con il grandangolo installato sulla camera, fu visibile una mano che tentava di coprire il Punto di Osservazione. E dietro la mano, parzialmente sfumato dal vento, vi era un volto abbronzato dal sole di Suna.

    CITAZIONE
    Ma…ma questo è uno dei nostri? Cosa sta facendo su..
    Sì Yasuke Muramasa e Tamashii Chikuma sono stati presi mentre cercavano di sabotare un Punto di Osservazione. Come forse avrai sentito, Masayoshi, stiamo avendo parecchi di questi problemi recentemente e la cosa non mi piace affatto.
    Forse possiamo usare le tue abilità per scoprire cosa sta succedendo?

    Assolutamente. Esclamò lo Shokuto, senza nemmeno pensarci un secondo, rattristato per aver contribuito, seppur con la sua sola presenza, alla grave negligenza di Ikue.
    Doveva rimediare.

    CITAZIONE
    Ah abbiamo fermato anche i guardiani che li hanno beccati. All’interno del gabbiotto del guardiano è stato trovato un secondo Punto di Osservazione manomesso. Non possiamo escludere che non fosse in combutta con gli altri due. C’era anche un Ashura con lui…non credo devo aggiungere altro.
    Nessun altro Punto di Osservazione appare danneggiato, forse si tratta di uno dei vecchi Punti Manomessi? Al momento è irrilevante. Masayoshi, la maggior parte dei miei uomini è alle prese con la tempesta. Ti chiedo di arrivare in fondo a questa faccenda. I quattro sono stati isolati e pronti per essere interrogati. Mi aspetto che tu non lasci questo edificio fin quando non avrai scoperto che sta succedendo. Intesi?

    Se fosse stata una giornata qualunque, lo Shokuto non avrebbe avuto alcuno stress a trattare con dei sabotatori, ma con una tempesta in atto, probabilmente di origine sconosciuta, e la recente riforma che consacrava i Soshi a guardiani, il chunin percepì su di sé il peso della responsabilità. Vi era il rischio concreto che qualcuno, o qualcosa, fosse pronto a colpire.
    Stabilizzò il ritmo dei suoi respiri.
    Era stato addestrato per far fronte a ogni pericolo. Lui era l'Arma e lo Scudo di Suna. E dall'avventura all'Abete di qualche anno prima, i suoi doveri di guardiani si erano estesi all'intero mondo conosciuto.  
    Perché sabotare dei Punti di Osservazione?
    Nella sua mente si aprì un ventaglio di possibilità.

    Intesi Si avvicinò al meccanismo che Atsumori-sama aveva appena appoggiato sul tavolo. Le conoscenze possedute dal Jinchuuriki su quegli agglomerati tecnologici erano pari allo zero assoluto. Quali informazioni si sarebbero potuti estrarre da un oggetto simile?
    Masayoshi non lo sapeva. Lui poteva solo constatare il danno dovuto all'interruzione delle connessioni elettriche, ma ciò sarebbe stato palese persino a un bambino. Prima che il burocrate abbandonasse la sala, lo Shokuto ebbe diverse richieste da fargli.
    Atsumori-sama, ho bisogno di un esperto che possa aiutarmi con questo... aggeggio.Si abbassò sulle ginocchia per osservare meglio il sistema di lenti e leve appena visibile dietro al carter, che con i suoi filtri a rete metallica opportunamente installati, avevano impedito alla sabbia di penetrare all'interno.
    Qualcuno che lo conosce a menadito e sappia ricavarci più informazioni possibiliSpostò lo sguardo sul burocrate.
    Datemi anche qualcuno in grado di aiutarmi con gli interrogatori Poi le sue sopracciglia scesero di colpo. La sua espressione divenne tremendamente seria. Ogni possibilità che aveva vagliato in quei pochi secondi conducevano alla concreta ipotesi di un attacco al villaggio.
    Non vedo alcun motivo valido nel sabotare i punti di osservazione se non per facilitare un attacco al villaggio...e io qui sono sprecato se c'è da usare le mani. In caso di attacco, devo scendere in campo.


    [...]


    Da solo, in attesa del probabile arrivo degli esperti, Masayoshi poté solo studiare il taglio netto ai cavi e acuire i suoi sensi allo scopo di udire qualsiasi rumore proveniente dall'interno dell'oggetto. [Note]



     
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    Falce dei Kaguya


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    Ripercorrere i passi

    Riempire il taccuino



    Dov'eravamo rimasti, amici miei? Sì, Ryugi si era ripresa dal veleno, solo per scoprire della morte di cinque persone avvenuta a pochi passi da lei.
    La nostra amica Nekki aveva provato a raccontare i fatti al ninja degli Iga che le si era presentato come Hisu Iga, ma, ammettiamolo, aveva sorvolato alcuni particolari, un pò per la stanchezza dovuta al veleno, un pò per la confusione e, forse, anche per quella che era stata la sua missione.

    L'Iga non aveva gradito la risposta, comunque, ma aveva offerto alcune delle informazioni già in suo possesso, presenti all'interno del taccuino che aveva con se, come l'identità dei due morti del clan Soshi, cosa che, in qualche modo, la stupì: perché sì, aveva riconosciuto il povero Hayai-Sasu, ma si era soffermata poco sulla seconda figura, che solo ora, dopo le parole dell'altro, aveva capito essere la levatrice incontrata la notte prima.
    Kyushu-dono, ricordò la kunoichi.

    Il ninja della polizia cittadina incitò ancora la nostra amica Nekki a dargli maggiori dettagli, a ricordare.
    Ryugi guardò di nuovo il corpo senza vita di Hayai-Sasu, l'aveva definita sua amica ed ora era lì, morto: la nostra giovane kunoichi capiva che non era colpa sua, ma non poteva non desiderare che fosse svelato il mistero di quelle morti ingiuste.
    Alzò quindi una mano ad indicare il taccuino del suo interlocutore: Pppp popopopo poooosso aaaaaver quaquaquaquaqua qualche foiii foglio?, chiese e se l'altro avesse acconsentito, allora, Ryugi avrebbe iniziato a scrivere con il suo chakra. [Abil]

    E' stato per ordine del nobile Kazekage che sono venuta qui: mi aveva dato un messaggio sigillato, affinché fosse letto dal capoclan, Sasu-Kotei Soshi-sama.
    Mi aveva esplicitamente detto che solo lui poteva leggere quel messaggio.
    Sono arrivata alla soglia del quartiere e qui ho trovato i tre uomini dei Chikuma, un anziano e due giovani, bloccati da una guardia Soshi, uno shinobi piuttosto massiccio.
    Fu il compagno di quel guardiano, Hayai-Sasu, ad accogliermi e, dopo essermi presentata, mi ha condotto fino alla tenda del loro capoclan.
    Lì ho consegnato la missiva a Sasu-Kotei-sama ed a sua moglie, Lyn-dono.
    Loro mi hanno offerto la loro ospitalità, finché Lyn-dono non ha iniziato il suo travaglio, inaspettatamente.
    Il Capoclan è corso in cerca della levatrice ed io ho dovuto fare tutto il possibile per non far perdere conoscenza a sua moglie; fortunatamente ci sono riuscito, finché non è arrivata la levatrice.
    I ricordi successivi sono molto confusi: sono stata stordita quasi subito dal veleno.
    Ricordo il capoclan teso, preoccupato, per la moglie.
    Poi ho ricordi di essere stata sollevata da terra da qualcuno, credevo ci fosse il mastodontico guardiano assieme a Hayai-Sasu, gli effetti del veleno mi avevano confusa, non mi ero resa conto che anche la levatrice fosse con noi.


    A quel punto la giovane Nekki avrebbe smesso di scrivere, condividendo quel primo resoconto con l'Iga, per avvicinarsi al luogo dove erano presenti i cinque corpi senza vita, o almeno provarci.
    Non era sicuro che le avrebbero permesso di raggiungere e vedere da vicino i cinque corpi, ma voleva provare a capirci qualcosa: Non sono rimasta ferita, ma ero vicina al luogo dello scontro... com'è possibile?, ci pensò su, prima di girarsi verso l'Iga, usando un altro foglietto di carta.

    C'è qualcosa che non mi torna di questo evento, Iga-sama: se Hayai-Sasu e la levatrice sono morti qui, assieme ai tre Chikuma, non c'erano testimoni?
    Ho un vago ricordo di aria fresca, quindi la tempesta di sabbia era già passata? Ma durante la tempesta i tre uomini dei Chikuma sono rimasti qui? In attesa? Allo scoperto?
    Malgrado i sistemi di sicurezza del villaggio, non è una cosa sicura da fare.
    Sono, comunque, abbastanza sicura, Iga-sama, che fosse fresca l'aria ed anche che il giovane che mi aveva accolto non fosse quello che mi sosteneva, ma che la sua voce, confusa, provenisse da una posizione più in basso, quindi era qualcuno di più alto a sostenermi.
    Non credo fosse la levatrice a portarmi in braccio, lo credo improbabile.


    Si fermò di nuovo, cercando lo sguardo dell'altro: sapeva di essere una misera genin, per quanto facente parte delle squadre speciali, ma voleva condividere il più possibile dei fatti per essere messa a parte di ciò che l'altro aveva scoperto.
    Ryugi voleva sapere, voleva capire, voleva, soprattutto, aiutare il proprio villaggio.
    Come faccio ad essere illesa?, si ripeteva e voi, amici lettori, forse capite il perché: uno scontro fra ninja può essere un'operazione di precisione, indubbiamente, ma fra tre ninja che usano tecniche di taglio e due che usano veleni, poteva essere lo scontro così preciso da non far arrivare nemmeno un fendente, o un'oncia di un diverso veleno, verso chi stava ad appena 10 metri?
    Hayai-Sasu, poi, non sembrava un ninja così esperto, mentre la levatrice era anziana: i tre ninja Chikuma erano così deboli da non sapergli tenere testa e morire tutti nello scontro?
    Certo poteva essere stato qualche veleno ad ucciderli, ma di che tipo? E come aveva fatto a non raggiungere anche lei?
    Cos'era successo quando l'avevano lasciata appoggiata alla parete? Quando aveva...

    Si fermò e riprese a scrivere.

    Ho sentito qualcosa, una musica, una... non so definirla, ma c'era un qualche suono, una melodia, ne ho un vago ricordo, è fra gli ultimi prima di svegliarmi, assieme alla schiena che poggiava sulla fredda pietra.
    Ci doveva essere qualcun altro, qualcuno è scappato di qui.
    Un testimone forse?


    Suggerì ancora la giovane Nekki, prima di ricordarsi un ulteriore dettaglio: La tttt teeeempeeeesta di sasasasasas sabbia! Cicici ci sosoooo sono staaaaati dadadaaaaa danni?, avrebbe chiesto, preoccupata.
     
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    Punti di Osservazione

    VI






    Atsumori rispose anche se leggermente più rigido del solito, il suo rigore gli impediva di ripetersi e trovare piacere nel farlo.

    Chiunque qui potrebbe aiutarti, chi più chi meno sappiamo con che mezzi dobbiamo lavorare, ma ho chiesto il tuo aiuto proprio perché non ci sono persone che possono farlo.
    Io stesso sono un esperto di quegli aggeggi, e posso dirti che l’unica manomissione è stata scollegarlo dalla rete elettrica, ninja o meno questo causa lo spegnimento.
    Anche se deve passare qualche secondo spesso prezioso visto che in pochi ne sono a conoscenza.
    E ora torno alle mie mansioni, queste manomissioni in concomitanza di simili eventi atmosferici non sono mai un buon presagio.


    Lasciato al Punto Masayoshi avrebbe potuto scoprire che chiunque l’avesse manomesso aveva anche usato della sabbia per graffiare la lente più esposta, rinforzata certo, ma non a sufficienza da resistere alla pressione esercitata da un dito: le riprese successive alla manomissione per quella camera così come per le altre erano sempre così sfuocate da essere inutili.
    Se consultata Ikue avrebbe aggiunto qualche piccolo dettaglio.

    Niente di entusiasmante, i due sono arrivati abbastanza rapidi, e hanno fatto il loro sporco lavoro, ti faccio vedere.

    Una spinta sul pavimento, un giro di sedia e Ikue mise a schermo gli ultimi secondi di ripresa della camera danzando sulla tastiera con le affusolate dita.
    La strada era inizialmente sgombera, da sunese quale era Masayoshi poteva riconoscere che non era una delle vie del centro, bensì uno dei quartieri civili che non rientravano nei confini di nessun clan, solo dopo qualche secondo due figure si palesarono a volti coperti e dopo qualche secondo di nero in cui era evidente che armeggiassero con il punto di osservazione questo si disattivò, non prima di permettere di vedere il dito che graffiava la lente.
    Dopo l’azione fu concitata, ma fu possibile vedere che sulla scena erano presenti più persone, purtroppo la qualità dell’immagine e il minutaggio estremamente breve non permisero di vedere in quanti si fossero aggiunti, ma le ombre non corrispondevano sicuramente col numero dei due colpevoli imputati della manomissione.

    Oltre questo abbiamo… niente.
    Ci sarebbe da fare qualche indagine più specifica, a volte invidio quel clan di Konoha con i cani, sembrano un sacco utili per queste cose.
    I cani son sempre utili no?


    Un parere viziato forse da qualche telefilm di troppo, se Masayoshi avesse chiesto le posizioni dei prigionieri Ikue avrebbe annuito.

    Li abbiamo separati, si trovano in 4 celle differenti.

    Gliele avrebbe quindi fatti vedere a schermo, indicando la posizione delle stanze.

    Noi non abbiamo ancora raccolto alcun tipo di testimonianza, sono tutti tuoi.
    Anche perché un conto è guardare quattro monitor, un altro è fargli sputare la verità.


    Si sarebbe quindi voltata verso gli schermi tornando alle sue mansioni, ma restando disponibile in caso Masayoshi avesse avuto altri dubbi.




    [Ryugi]


    Alla richiesta di Ryuji l’Iga annuì senza esitazione, se qualcuno voleva figurarsi il suo ruolo in un romanzo era quello che veniva definito lo sbirro buono.

    Certo, non c’è problema.

    Andò sul fondo del taccuino e ne strappò una modesta quantità di fogli, porgendoli alla kunoichi dall’incespicante parlantina, per poi leggerli quando gli vennero consegnati con le risposte.

    Mmmh, alcuni Punti di osservazione confermano le tue parole.
    Ma eravate in tre.
    Tu, chi ti portava e Hayai-Sasu, ed era la levatrice a portarti, almeno questo hanno detto le telecamere.
    Sei stata spostata dal team di medici, ma di fatto una volta poggiata i due si sono allontanati da te di una decina di metri.
    Era notte comunque, poco dopo la tempesta di sabbia, e questa zona era in un punto d’ombra... sei l’unica testimone.
    In caso contrario chi ti trasportava è sopravvissuto e non solo non ha sporto denuncia ma neanche si è fatto vivo per aggiungere dettagli.
    Un po' troppo strano quando sei la vittima.
    Seppure si fosse salvato non c’è sangue oltre quello delle vittime per cui…


    Fece spallucce, trovava improbabile che ci fossero persone oltre Ryugi e le vittime.
    L’ultimo foglietto d’altro canto fu una sorpresa maggiore per il poliziotto che si rabbuiò annuendo una singola volta, come se stesse processando l’informazione.

    Viste le dosi di veleno non mi sorprenderebbe che la musica potesse essere frutto della tua immaginazione, c’era più di un Soshi in quella tenda e un mix incontrollato di ciò che hanno sviluppato per essere letali in combattimento, sentire una melodia in quello stato era onestamente la cosa meno strana che poteva succedere qui.
    Qualcuno da qui si è ovviamente allontanato, ma non penso testimoni.
    Non ricordi altro?


    Chiese secco senza porre ulteriori domande.

    La tempesta non ha provocato grandi danni comunque, niente fuori dall’ordinario, era indubbiamente più forte della norma, ma niente che il villaggio non possa gestire.
    Legata o meno ad essa il problema più grande di oggi è proprio quello che abbiamo qui.


    Chiuse il taccuino con uno scatto.

    Io direi che qui ho finito per il momento.
    Se ti verrà in mente qualcosa immagino saprai dove recarti.


    Che Ryugi scegliesse di allontanarsi o di interagire con qualcuno nei dintorni stava a lei, ma se il suo villaggio brancolava nel buio e lei era l’unica voce a potersi esprimere, per quanto incerta, poteva davvero tirarsi indietro dal cercare di approfondire?
    Certo doveva considerare che se quel caso era stato passato alla polizia erano già all’opera ninja specializzati ma soprattutto era vietato per tutti gli altri interagire con esso.


     
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    Interrogatori

    Chapter V - Villaggio della Sabbia


    Le richieste che avanzò al funzionario Atsumori non vennero accolte. La tempesta stava assorbendo ogni risorsa del villaggio, compreso Shunsui, convocato altrove dopo essersi congedato con la speranza di concedersi un agognato riposo.
    Bene, forse riusciremo a vedere qualcosa. Apprezzò il suggerimento dell'altezzoso Shinkiro dal volto a punta.
    Grazie. Ringraziò con tono serio, mentre il suo naso si avvicinava alla lente più esterna, graffiata dalla sabbia. Alcuni granelli erano rimasti attaccati alla superficie. Dalla frattura visibile sulla lente, la sabbia aveva esercitato una forte pressione sul vetro.
    Hanno cercato di distruggere il meccanismo. E al tempo stesso offuscare la visuale di Ikue. Ipotizzò, voltandosi verso l'unica persona rimasta nella stanza, seduta davanti alla parete tappezzata dai monitor. Fece un profondo respiro.
    Tu sapresti aiutarmi? Chiese alla giovane. Aveva bisogno di una pista, di qualsiasi cosa da poter usare durante l'interrogatorio ai prigionieri.

    CITAZIONE
    Niente di entusiasmante, i due sono arrivati abbastanza rapidi, e hanno fatto il loro sporco lavoro, ti faccio vedere.

    Con una spinta della gamba destra, la sedia della kunoichi roteò verso uno degli schermi principali posti sul lato sinistro, dove il funzionario aveva indicato quando aveva annunciato l'avvenuta effrazione. Le dita della ragazza pigiarono i vari pulsanti della tastiera a una velocità impressionante. Masayoshi gli si avvicinò da dietro, con le mani sui fianchi e gli occhi sul monitor, dove si susseguivano le ultime immagini registrate dal punto di osservazione.
    Senza un elemento caratteristico di un quartiere o un clan, lo Shokuto non riuscì a riconoscere la strada su cui la telecamera stava puntando. Una cosa era certa, se le facciate degli edifici non avevano simboli legati ai numerosi clan della Sabbia, allora la via si trovava fuori dai quartieri principali.
    Ikue mandò avanti la registrazione, stoppandola nel momento esatto in cui sul monitor apparvero due figure incappucciate. Si sforzò di ricordare i loro nomi, pronunciati dall'alto funzionario Atsumori.
    Yasuke Muramasa e Tamashii Chikuma.
    Le due figure incappucciate avevano raggiunto il Punto di Osservazione a colpo sicuro, coprendo l'obiettivo con una mano. Pochi istanti e lo schermo era divenuto nero, ma non prima di trasmettere una manciata di frame di cui Atsumori aveva accennato prima di congedarsi. Risultato di una programmazione furba di chi aveva progettato quel meccanismo di visione, Masayoshi notò con chiarezza la presenza di altri individui sospetti alle spalle dei due colpevoli.
    I sue capelli bicolore si drizzarono di colpo, come accadeva al manto di un suricato quando fiutava un grosso pericolo in arrivo.
    Questo non mi piace. Commentò a denti stretti, stringendo i pugni sul bordo della scrivania in legno dove Ikue aveva la sua tastiera.
    Potrebbero proprio essere i guardiani che li hanno arrestati. Pensò ad alta voce, passandosi la mano sinistra sulla fronte imperlata di sudore. Direi che sia probabile che fossero complici, visto che hanno trovato anche un secondo punto di osservazione manomesso. Cosa ne pensi? Chiese a Ikue, come se avesse bisogno di dividere la responsabilità della decisione che aveva il dovere di compiere.

    CITAZIONE
    Ci sarebbe da fare qualche indagine più specifica, a volte invidio quel clan di Konoha con i cani, sembrano un sacco utili per queste cose.
    I cani son sempre utili no?

    Preferisco i suricati. Commentò, con la mente impegnata ad elaborare un discorso con cui iniziare gli interrogatori. Non aveva tempo da perdere.
    Dove si trovano i quattro? La ragazza digitò una frase a schermo. Su quattro dei piccoli monitor che circondavano quello centrale, su cui avevano osservato l'azione di sabotaggio, lo Shokuto diede un occhiata a ciascun prigioniero. Si trovavano in una piccola prigione, probabilmente interna al tempio, in celle minuscole e separati l'uno dall'altro.

    CITAZIONE
    Noi non abbiamo ancora raccolto alcun tipo di testimonianza, sono tutti tuoi.
    Anche perché un conto è guardare quattro monitor, un altro è fargli sputare la verità.

    Ti chiedo un grosso favore: farmi avere informazioni su tutti e quattro. Voglio sapere la loro storia, le missioni che hanno condotto insieme e se entrambi hanno avuto degli screzi con i Soshi. Ordinò, continuando a fissare quei quattro volti dietro i quali, forse, si celava la verità sulla tempesta.

    [...]



    Con il permesso già acconsentito dalle alte sfere del villaggio, Masayoshi non ebbe problemi a farsi condurre verso le celle dei prigionieri.
    Il primo ninja ad essere posto sotto torchio dallo Shokuto fu Yasuke Murasama. Il Jinchuuriki si sarebbe avvicinato alla cella con passo sicuro e deciso, ben consapevole di non potersi permettere alcuna esitazione nel discorso di apertura.
    Yasuke Murasama, sono Masayoshi Shokuto. Avrai sicuramente sentito parlare di me. Si mise di fronte alla cella, attendendo una sua risposta. Sotto le pieghe del cappuccio, un altro paio di occhi fissavano il prigioniero. [Percezione & Koinu]
    Se ciò che ha compiuto sarebbe accaduto un altro giorno, forse se la sarebbe cavata con un soggiorno in prigione. Ma oggi, con questa tempesta innaturale che sta mettendo a dura prova il nostro villaggio, ciò che lei sta rischiando è la pena capitale...insieme al suo collega Chikuma. Continuò a fissarlo in volto.
    La manomissione del Punto di Osservazione fa parte di un disegno più grande. È collegata alla tempesta e alla decisione del Kazekage sui Soshi. Voglio sapere da te il collegamento. Perché manomettere i Punti di Osservazione? Eravate solo voi due?
    Incrociò le braccia al petto e rimase in attesa. Qualunque fosse stata la risposta o la confessione del ninja, Masayoshi sarebbe uscito per interrogare anche il Chikuma, con la stessa dinamica e domande che aveva rivolto al Murasama.

    Se le loro risposte sarebbero state diverse, lo Shokuto avrebbe deciso di passare alle maniere forti.

    jpg



    Masayoshi Shokuto

    Statistiche Primarie
    • Forza: 600
    • Velocità: 600
    • Resistenza: 600
    • Riflessi: 600
    Statistiche Secondarie
    • Agilità: 600
    • Concentrazione: 600
    • Intuito: 600
    • Precisione: 600
    Chakra
    100/100
    Vitalità
    18/18
    Slot Azione

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Difesa

    1. ///

    2. ///

    3. ///

    Slot Tecnica

    1. ///

    2. ///

    Note

     
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