Il Festival del FuocoGiocata tra Shu, Rex e Zakira (ma aperta)

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    Il Festival del Fuoco


    III





    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri



    Mentre il gruppo di shinobi chiacchierava amabilmente, una figura dal fisico imponente si avvicinò a loro attirando l'attenzione di Asami. Un fisico scultoreo da fare invidia, forse, agli unici due uomini che facevano parte di quel piccolo gruppo. Con la posa che assunse i suoi muscoli furono i protagonisti per gli occhi dell'aspirante genin. Affascinata ma allo stesso tempo intimorita.

    [...]

    La lingua usata dal giovane ragazzino non era altro che la lingua del suo popolo. Con il suo clan, fino a qualche tempo fa, viveva nel gran deserto del Paese della Vento, l'Anauroch. Asami non aveva mai avuto modo di visitare quell'immenso luogo di sabbia ma dopo il racconto di Tamashii la sua curiosità nel visitarlo crebbe molto di più. Era sempre più intenzionata a visitare la città di Suna e perchè no fare anche una gita nel deserto.
    Diversamente invece era per Yasuke che nonostante il suo coprifronte in realtà le sue origini erano tutt'altre. Originario del Paese della Neve, risultava un sopravvissuto, privato chissà come della sua famiglia originaria. Era per lui impossibile conoscere la lingua del deserto ma ciò che rese triste Asami fu la malinconia delle parole del ragazzo. Ora sapeva perchè il suo aspetto era così diverso rispetto agli altri due sunesi e anche perchè durante la Gara del Thè si mostro senza pietà contro i due ragazzi che li avevano attaccati. Lui stesso era stato vittima di una simile tragedia, ritrovandosi quindi senza nessun familiare.

    Mi dispiace, Yasuke...

    Riuscì a dire guardandolo dapprima dritto negli occhi per poi spostare lo sguardo altrove. Si sentiva tremendamente in colpa per aver fatto rivivere al ragazzo ricordi troppo dolorosi.

    [...]

    Spiccava ancora tra la folla con la sua notevole altezza e fisicità la figura femminile che precedentemente aveva avuto modo di conoscere. Durante il giro turistico era impossibile non staccare gli occhi su di lei e confrontarlo con il suo, troppo magro, quasi da non sembrare una kunoichi. Aveva passato il suo tempo a studiare senza curarsi del suo corpo che anno dopo anno si privava sempre più di quel minimo di volume muscolare. Solo ultimamente aveva compreso l'importanza dell'allenamento fisico ma quella ragazza poteva aiutarla e consigliarla per mantenere tonico il suo corpo.

    Dovrei chiedergli qualche consiglio...

    Punzecchiandosi il minuscolo bicipite destro con l'indice sinistro ed osservando la ragazza che girovagava per la strada, esibendosi di tanto in tanto in qualche posa, mostrando il frutto del suo allenamento. Mentre il chunin della sabbia stava provando a vincere uno di quei premi, la ragazza iniziò a dirigersi verso la sua direzione. Si avvicinò alla figura femminile picchiettando dietro la sua enorme schiena sperando di attirare la sua attenzione.
    Se fosse riuscita ad attirarla, sarebbe stata in un primo momento spiazzata cercando di ricordare il suo nome dalla sua presentazione.

    Arahaki... se non erro...

    Avrebbe portato la mano dietro la nuca, sperando di non aver sbagliato il suo nome. Dopodichè avrebbe ripreso il suo discorso, in realtà trattandosi di una esplicita richiesta da parte sua.

    Hai un fisico quasi da far invidia a qualsiasi kunoichi dell'intero continente. Tu sei la persona più adatta. Come puoi vedere a livello muscolare non sono un granchè però dopo il festival possiamo incontrarci e darmi qualche dritta.

    Avrebbe conserto le braccia, senza mai togliere lo sguardo dalla ragazza.

    Sono disposta anche a spostarmi da Konoha per farmi allenare da te. Che ne dici? Accetti?

    [...]

    Al momento del suo ritorno, notò come Shinichi riuscì a superare la stessa sfida che Yasuke affrontò senza problemi. Era impossibile non fare caso alle numerose cicatrici tempestate sul suo corpo. Proprio come un vero guerriero reduce da mille battaglie, che probabilmente raccontava ai suoi figli prima dell'arrivo della notte profonda.

    Chissà quali minacce avrà dovuto affrontare...

    Si domandava mentre l'intero gruppo continuava il suo giro turistico prima di arrivare al palco destinato all'esibizione degli Ensei.
    Non ci volle molto prima dell'inizio della loro rappresentazione. Non essendo un'esperta di arti marziali le loro sembravano delle semplici mosse, non considerando gli anni di allenamento impiegati per rendere quei colpi precisi e potenti. Mostrarono al pubblico la disciplina ed eleganza nelle eseguirle lasciando la ragazza a bocca aperta non appena quella semplice esibizione si trasformò in un vero e proprio spettacolo di fuoco. Le fiamme presero le sembianze di diversi animali occupando il palco con la propria potenza ed eleganza fino a quando uno di quei monaci, dall'aspetto spaventoso quasi da far tremare le gambe alla genin dai capelli rossi, non rubò la scena a tutti. Con un rumoroso ruggito dalla sua bocca si generarono delle fiamme che presero le sembianze di una grossa tigre. Ne seguì quasi un applauso spontaneo da tutti i turisti che si erano radunati davanti al palco mentre gli occhi verdi della genin rimasero spalancati. Tra tutti fu l'ultimo a farle più spavento, sperando di non capitare contro di lui durante quel torneo. A differenza dei due sunesi, la fogliosa era più spaventata che elettrizzata. Le sue capacità di combattimento non erano per nulla sviluppate, così come il suo stile. Non avendo mai avuto un maestro i suo colpi arrivavano secondo il suo istinto senza aver mai attuato una vera e propria tecnica di combattimento. Osservando le varie mosse cercò di memorizzare qualche mossa ma durante uno scontro poteva risultare complicato replicarlo in combattimento. Fece un sorriso tirato, quasi come se volesse confermare ciò che disse Yasuke anche se in realtà di quello che aveva detto condivideva solamente la prima parte. Era quasi pentita di aver accettato di partecipare al torneo e molto probabilmente avrebbe fatto una figuraccia non da poco. Considerando che il padre ebbe l'opportunità di assistere a quell'esibizione.

    Aspetta...! Ma!?

    Senza nemmeno rendersene conto da lontano vide la figura del padre che con la sua notevole altezza spiccava tra la folla fino a perderlo di vista. Suo padre aveva visto tutta l'esibizione dei monaci Ensei ma per quale motivo? Da quello che gli aveva sempre detto, sapeva che suo padre non era un amate delle arti marziali. Anzi odiava tutto ciò che era legato al combattimento. Lo aspettava in camera ma vederlo in mezzo a quello folla l'aveva totalmente turbata. Aveva forse accettato la scelta della figlia? Voleva sapere di più riguardo a ciò che ruotava attorno a lei?

    Scusatemi ragazzi ma adesso devo andare. Ci vediamo domani mattina per il torneo.

    Solitamente salutava sempre guardando i suoi interlocutori negli occhi, così come gli era stato insegnato fin da bambina. Quella volta però il suo sguardo era volto in una direzione indefinita cercando di captare nuovamente la figura del padre prima di muoversi quasi istantaneamente verso quella direzione, senza nemmeno ascoltare i vari saluti del gruppo.
    Nella sua mente le domande continuavano a tormentarla mentre i suoi occhi continuavano a cercare qual viso familiare che era sparito nel nulla, fino ad arrivare alla piazza dove si trovava la locanda prenotata da suo zio per tuta la famiglia. Davanti ad essa una carrozza e non poteva essere che quella della sua famiglia che usava per gli spostamenti. Era impossibile non riconoscerla, anche dopo tutto quel tempo. Come un fulmine si precipitò alla camera 7, quella prenotata per lei e i suoi genitori. Bussò alla porta tre volte prima prima di aprirsi. Davanti a lei si presentò una delle domestiche, solite ad accompagnare la madre durante i suoi viaggi. Aveva il viso stanco ma riconoscendo la ragazza dai lunghi capelli rossi le dedicò un sorriso seguito poi da un inchino prima di farla entrare all'interno della stanza. Come sempre la madre aveva esagerato portando numerosi vestiti tanto da riempire la camera di numerosi tessuti pregiati. Il lavoro svolto dagli altri domestici della famiglia Hoshiyama non era minimamente controllato dalla madre che nel mentre sorseggiava del tè e intenta a conversare con l'uomo della sua vita la cui attenzione era rivolta su diversi fogli bianchi che aveva davanti a sè.
    La ragazza cercò di attirare l'attenzione su di sè con dei sonori colpi di tosse, riuscendoci e spostando lo sguardo tra i due genitori che iniziarono a fissarla, quasi come se avessero visto un fantasma.

    Asami! Da quanto tempo!

    La prima smuoversi fu la madre che velocemente si alzò dalla sedia e corse ad abbracciarla. Erano poche le volte che aveva avuto l'occasione di ammirare i lunghissimi capelli neri della madre, liberi da quelle acconciature elaborate. Totalmente sciolti, potè notare come fecero comparsa alcuni capelli bianchi che si perdevano nella massa di nero pece di cui era disposta. Il suo viso, nonostante felice, sembrava stanco forse dal viaggio oppure da altro. Lo stesso anche il padre, che dopo aver riservato una breve occhiata alla figlia e continuando il suo lavoro, sembrava completamente cambiato oltre alla comparsa di alcune rughe attorno ai suoi occhi. Era da tempo che non li vedeva ma non immaginava un cambiamento così drastico.

    Ti aspettavamo in camera? Dove sei stata?

    Tuonò il padre continuando a non riservale quello sguardo che tanto aveva preso da lui. La giovane donna iniziò a fissarlo, immaginando che ciò che stava per comunicare lo avrebbe fatto infuriare non poco. Lui aveva sempre odiato la sua scelta di diventare una kunoichi ma era arrivato il tempo per lui di accettare una volta per tutte la strada che aveva intrapreso.

    Ho visto l'esibizione dei monaci Ensei. Domani partecipo al torneo.

    Le braccia della madre si staccarono dal suo corpo mentre il padre si alzò improvvisamente dalla sedia, quasi sgomentato.

    Come partecipi al torneo?

    La madre, che attirò l'attenzione della ragazza con la sua voce, aveva il volto preoccupato. Molto probabilmente anche lei aveva assistito all'esibizione degli Ensei, comprendendo il pericolo che la figlia stava andando incontro. Sapeva benissimo che tra quei monaci, quello che aveva evocato la tigre era il più minaccioso di tutti. Il rischio di finire contro quel bestione erano altissime e molto probabilmente Asami non aveva alcuna possibilità contro di lui.

    Sei un'irresponsabile, Asami!

    I passi pesanti dell'uomo si allontanarono sempre più fino a far sparire la sua figura dietro a quella che molto probabilmente era la camera da notte. Sul viso della ragazza un'espressione delusa dal comportamento del padre, aspettandosi un minimo di incoraggiamento e vicinanza come invece la madre stava facendo in quel momento, appoggiando la sua mano alla spalla destra della figlia e restandole accanto.

    Tuo padre è solo preoccupato. Comprendilo.

    Questo torneo rappresenta l'unica occasione per dimostrare ciò che ho imparato in questi anni. Tu verrai a vedermi, vero?

    Certo che verrò, tesoro... E cercherò di convincere anche tuo padre. Ora mangia qualcosa che dall'ultima volta sei dimagrita un bel pò.

    [...]

    Arrivò il giorno del torneo. Asami aspettava il suo turno camminando avanti e indietro a braccia conserte. Aveva già avuto modo di osservare gli scontri precedenti. In quello stesso momento stava combattendo Yasuke contro Liu Feiyan, denominato dal presentatore del torneo il falco degli Ensei. Per sua fortuna, e anche quella di tutte le persone che aveva avuto modo di incontrare il giorno prima, quello che si era rilevato il più forte tra i monaci era stato assegnato ad una persona totalmente sconosciuta, che venne sconfitto con un singolo colpo dal monaco più robusto di tutti. Da una parte era un pò più tranquilla ma non sapeva le abilità del suo avversario. Era stato denominato "l'orso degli Ensei" e per lei non fu difficile immaginare l'aspetto del suo avversario.
    Quando arrivò il suo turno, raggiunse il centro dell'area di scontro. La folla era in disibilio e forse tra loro c'erano anche i suoi genitori che facevano il tifo per lei. O almeno lo sperava. Il suo avversario era un giovane uomo piuttosto alto e dalla muscolatura ben definita e dallo sguardo leggermente seccato. Sembrava minaccioso quasi quanto il monaco che evocò la tigre infuocata. La ragazza inizialmente non riusciva a capire la motivazione del suo sguardo ma solo una volta che iniziò a parlare ne comprese la ragione.

    Ehi! Non ti conviene sottovalutarmi. Stai in guardia.

    Ancor prima di lanciarsi contro di lui, il nemico raggiunse la ragazza, avendo le mani in una posizione strana. Il suo attacco era veloce ma facile da schivare grazie ad una buona quantità di chakra che accumulò velocemente e compiendo una torsione del busto verso destra così da evitare il colpo. [Slot Difesa I]
    Il secondo colpo, della stessa velocità del primo prese alla sprovvista la ragazza colpendola dritta al busto, protetto fortunatamente dal corsetto in cuoio limitando così i danni subiti. Era troppo veloce nonostante la sua stazza che faceva intendere tutt'altro. [Slot Difesa II]Potenza 25 - 25 Corpetto in cuoio = 0 (Danno Lieve; 0.25 Leggera)
    Come troppo veloce fu il terzo attacco sferrato dal monaco. Facendo dei veloci passi all'indietro la ragazza schivò per un pelo la ginocchiata del combattente che si era rilevato più rognoso del previsto. [Slot Difesa III]
    Ma quelle poche mosse Asami aveva capito una cosa: il suo non era un avversario semplice. La sua velocità, combinata alla forza che aveva avuto modo di assaggiare lo rendevano un avversario temibile. Una semplice strategia era quella di stargli lontano. Quel giorno però avrebbe dimostrato tutto il suo valore, con o senza la presenza dei suoi genitori. Il pubblico si trovava in quell'arena per assistere a scontri spettacolari e sperava di accontentarli. Decise di affrontare l'avversario senza nessun timore ma per indebolirlo non poteva di certo scappare ancora.

    L'unico modo per giocare alla pari è quello di indebolirlo.

    Le mani del monaco erano ricoperte da fiamme vive, quasi come intimorirla. Chiunque avrebbe schivato le fiamme ardenti dell'orso. Chiunque tranne Asami che invece di scappare iniziò ad andare verso l'avversario. Era l'unico modo per non scappare più dal nemico facendosi colpire in pieno dalle sue mani infuocate all'altezza del busto ma così facendo riuscì ad azzerare in maniera definitiva la distanza tra loro due. [S&M]Slot Azione I = Slot Difesa IV; Danno 0.25 Leggera + Ustione Leggera
    Insensibile: L'utilizzatore può ignorare le ferite, senza guarirle, fino al massimo concesso per livello. Può ignorare le Condizioni Fisiche, se queste non comportano la perdita degli organi; non può ignorare il DnT Sanguinamento. Un DnT leggero è considerato una ferita ½ Leggera, un DnT Medio o una Condizione Fisica Media una ferita Leggera, un DnT Grave o una Condizione fisica grave una ferita Medioleggera. Usare parti del corpo soggette a Rottura o che hanno già subito la quantità massima di danni riduce la Vitalità di 1/2 Leggera per slot. L'utilizzatore non può essere Insensibile all'Avvelenamento ed agli status causati dall'OverCAP.

    Quasi come un abbraccio, la ragazza avrebbe tenuto ben salda la presa sul suo avversario per non farlo scappare. [S&M]Slot Azione II: Forza 475 + 1 Tacca; Consumo 0.25
    Passarono pochi istanti dopo quella presa che con una potente ginocchiata, eseguita con la gamba destra, avrebbe avuto l'intenzione di colpire il busto dell'avversario, sperando di indebolirlo. [ST1]Velocità: 450; Forza: 525 OverCap alla gamba destra
    Successivamente avrebbe colpito la schiena dell'uomo sferrando una veloce gomitata con il braccio destro dall'alto verso il basso. [Slot Azione III] Velocità: Rossa + 4 Tacche; Consumo 2 Bassi; Danno 0.5 Leggera; Forza 475


    Chakra: 31.75/40
    Vitalità: 12.5/14
    En. Vitale: 28.5/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità: 400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Danno
    3: Schivata
    Slot Azione
    1: Slot Difesa S&M
    2: S&M: Presa
    3: Gomitata
    Slot Tecnica
    1: Colpo di Ginocchio
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Respiratore × 1
    • Kunai × 9
    • Antidoto Specifico Base × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico Coagulante Minimo × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Spiedi × 9

    Note
    ///













    Il falco degli Ensei, Liu Feiyan, si trovava più o meno al centro del ring quando il suo avversario fece il suo ingresso e lo raggiunse. Posizionandosi a 9 metri da lui lo guardava concentrato, così come il suo avversario, che fisicamente era ben piazzato. Il suo avversario fece un profondo inchino ma il monaco sbuffò.

    Potevi almeno rilevare il tuo nome...

    Unì le mani in segno di preghiera. Anche se sapeva già il suo nome, lo riteneva irrispettoso non farlo di fronte al proprio avversario. Non tutti, a quanto pare, erano della sua stessa idea.

    Liu Feiyan, Il falco degli Ensei.

    Entrambi nello stesso momento assunsero una posizione di guardia, prima di ricoprire il suo avambraccio destro di chakra.

    Zanna tagliente del leopardo...

    Vedo che anche tu hai un animale guida... Bene.

    Quale dei due animali però era il più veloce?
    Quella risposta sarebbe arrivata in breve tempo poichè il suo avversario si lanciò verso di lui e decise di colpire il monaco proprio con il suo artiglio all'altezza del suo volto. I riflessi del falco erano tali da iniziare a schivare facendo qualche passetto all'indietro notando come anche il braccio sinistro iniziò a muoversi con l'intenzione di colpirlo all'altezza dell'addome. Fortuna volle che con la sua schivata all'indietro riuscì ad evitare l'attacco del giovane [Slot Difesa I] che non si fermò a quello poichè mosse il braccio destro tentando un fendente dall'alto verso il basso. Per evitarlo ruotò il busto verso la sua sinistra così da evitare il pericoloso fendente. [Slot Difesa II]
    Subito dopo sferrò una velocissima gomitata alla parte destra del suo volto. Riuscì ridurre i danni di quell'attacco solamente parando il colpo con braccio destro. [Slot Difesa III]
    Non avrebbe aspettato un attimo che la sua contromossa sarebbe arrivata. La sua gamba sinistra si sarebbe mossa quasi istintivamente verso la direzione del ragazzo e con il piede a martello cercò di colpire l'addome del ragazzo e spingerlo e aumentando le distanze tra di loro.

    [Slot Azione I]Forza del Falco: L'utilizzatore può incrementare la potenza dell'attacco o della parata con un colpo senz'arma: ogni consumo ¼ Basso incrementa di 5 la potenza del colpo fisico o della parata per 1 slot azione/difesa/tecnica; Una volta a round Causare Ustione Medio (o DnT Leggero due volte a round) riducendo di 10 la potenza. L'utilizzatore può non ridurre la potenza subendo 1 Leggera.
    Potenza 10; Consumo 0.5 Basso
    Velocità: 375

    [Abilità]

    Dopodichè si sarebbe scagliato contro di lui eseguendo una doppia manata allo scopo di colpire il mento dell'avversario. Indirettamente stava mostrando al pubblico, e non solo, una delle tecniche del suo stile. [ST1]Velocità: 375; Forza: 375
    Se tutto fosse andato secondo i piani, il veloce e tremendo colpo avrebbe scagliato il sunese a 3 metri da terra e con lui anche Liu Feiyan avrebbe fatto un balzo per poi portare un ulteriore attacco con gli arti superiori. Prima dell'impatto le sue braccia sarebbero state avvolte dalle calde fiamme del falco pronte a bruciare il corpo del suo sfidante. [Slot Azione II]Forza del Falco:
    Ustione Media
    0.5 Basso +10 -10 Potenza;
    Velocità: 375; Forza 375

    Se il colpo lo avesse scaraventato a terra, durante la sua discesa avrebbe successivamente colpito con un colpo di tallone dritto alla schiena. [Slot Azione III]Potenza 10; Consumo 0.5 Basso Velocità: 375; Forza 300












    Chakra: 25/30
    Vitalità: 11.5/11.5
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 300
    Velocità: 375
    Resistenza: 275
    Riflessi: 325
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 300
    Agilità: 300
    Intuito: 300
    Precisione: 300
    Slot Difesa
    1: Schivata
    2: Schivata
    3: Parata
    Slot Azione
    1: Calcio
    2: Doppia manata
    3: Colpo di tallone
    Slot Tecnica
    1: Attacco delle Ali Divine
    2: ///
    EquipaggiamentoNote
    ///











     
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    Il Festival del Fuoco

    IV




    La folla sempre, più in visibilio, acclamava e incoraggiava i due sfidanti. Fu il monaco degli Ensei a lanciarsi contro la ragazza della Foglia che non si sarebbe mai tirata indietro. Voleva mostrare al pubblico, sperando di esser guardata anche dai suoi genitori, le sue abilità nonostante la stazza del suo avversario. Alto e dal fisico allenato, tanto da sembrare insignificante confrontandosi a lui. Tre attacchi schivati, misero alla prova i riflessi della giovane donna ma non bastò per scoraggiare l'avversario, che nel mentre preparò un ulteriore attacco, nel pieno stile degli Ensei. Ma subirlo era l'unico modo per azzerare le distanze tra di loro. Anche rischiare di bruciarsi con le fiamme che avvolgevano le sue mani.
    E così fece, ritrovandosi a pochi centimetri da lui con il tentativo di colpirlo. Caricò una potente ginocchiata, tanto da avvertire una leggera fitta alla gamba destra. Ma lo smorfia di dolore passò immediatamente, guardando la reazione del monaco. Così robusto ma al contempo delicato tanto da piegarsi in due dopo quel singolo colpo sferrato da Asami, che non contenta eseguì una gomitata dall'alto verso il basso, con l'intento di stenderlo definitivamente ai suoi piedi.
    Il suo piano, però, non andò a buon fine. La gomitata andò a vuoto, non accorgendosi della repentina schivata del suo avversario che, nuovamente con le sue fiamme colpì il fianco, scaraventandola a diversi metri da lui. Ustionato dal colpo, la giovane iniziò ad osservare dal basso il suo avversario, circondato nuovamente dalle fiamme del stile Ensei. Un urlo, che assomigliava quasi ad un ruglio, che scatenò le numerose lingue di fuoco danzanti dietro le sue spalle fino a prendere la forma di una testa d'orso. Le braccia del giovane combattente seguivano uno schema preciso, ricordando come gli stessi movimenti li aveva visti il giorno prima durante la presentazione di quell'arte marziale. Ipnotizzando non solo Asami ma l'intero pubblico che aveva partecipato alla visione di quel torneo.
    Con la mano colpì l'aria di fronte a sé e la testa fiammeggiante dell'orso si mosse nella sua direzione. Come svegliata improvvisamente, la ragazza dai capelli rossi distesa ancora sul terreno da combattimento come paralizzata, osservò come le fiamme si avvicinavano sempre più la sua direzione. Il calore si fece sempre più intenso e istintivamente la genin della Foglia coprì il suo viso con le braccia, aspettandosi il dolore delle ustione su di esse. Anche gli occhi si chiusero repentini, preparandosi a sopportare quel dolore atroce.
    Ciò però non avvenne. Non avvertì nessun dolore alle braccia ma solo lo scroscio degli applausi, che spezzò il breve silenzio che si era creato. Incuriosita aprendo lentamente gli occhi notando, alzando lo sguardo al cielo, come il fuoco danzava insieme al vento, regalando agli spettatori di quel torneo uno spettacolo mai visto prima. Alzandosi da terra, anche Asami ne rimase affascinata, ammirando lo spettacolo e meravigliandosi delle abilità di quei monaci. Uno stile pericoloso ma anche scenografico.
    E non fu l'unico a mostrare le sue abilità. Tutti i monaci durante quel torneo fecero vedere parte non solo delle loro abilità ma anche della spettacolarità del loro stile, alcuni mostrandosi più eleganti degli altri. Un festival famoso in tutto il Paese del Fuoco, o addirittura in tutto il continente, che la giovane donna ebbe modo di partecipare non solo come spettatrice ma anche come una delle concorrenti del torneo organizzato dai monaci Ensei. Non sapeva se i suoi genitori avessero assistito al suo incontro ma sperava di aver dato una buona impressione soprattutto a suo padre che, fin da quando aveva deciso di incamminarsi verso il suo destino con le sole sue gambe, solo guardandolo negli occhi poteva leggere la sua delusione. Ma non era per l'amore delle arti marziali che aveva deciso di lasciare la sua famiglia ma solo per il bene che, grazie alle proprietà curative del chakra, avrebbe donato a chi invece aveva bisogno di aiuto.

    CITAZIONE
    Con il permesso di Fenix, ho deciso di chiudere la giocata dal punto di vista della mia pg dato che erano mesi che oramai era ferma e che non ricevevo una risposta da parte di Rex (che nel mentre ha cambiato anche pg). Lo faccio giusto per non perdere lo stemma :)

     
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16 replies since 6/10/2021, 09:48   418 views
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