Il kage e l'orfanoHohenheim e Yugi Mutou

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    Il kage e l'orfano


    Post Quarto



    Sono onorato che il vostro clan abbia deciso di cercare candidati a Suna. Dimmi Kuro, come riuscite a trovare i candidati? E cosa cercate esattamente in queste persone?

    Alla domanda del Kazekage il felino si sarebbe prima lisciato il pelo, torto la testa verso sinistra, raddrizzata la testa, e aperto la bocca.

    Piacerebbe saperlo anche a me. Non è una cosa che scegliamo è più… istintivo. Quando incontriamo un candidato lo sappiamo e basta. A volte è un gesto che fanno, più spesso una sensazione. Come dire… è come se certe persone avessero la giusta aura. Qui a Suna ce ne sono persino due. È una cosa rarissima. Il
    primo l’hai conosciuto, è Yugi. Ho capito che fosse un candidato quando mi ha dato da mangiare un po' della sua zuppa.
    Ho capito che è speciale.


    Sul secondo, almeno per il momento, non si sarebbe pronunciato.

    ***



    Yugi è un abitante della Sabbia e, come tale, è mio compito proteggerlo e fare in modo che abbia le stesse possibilità di tutti gli altri, anche se non ha un cognome importante. Non mi è stato detto molto della sua storia, ma ho avuto la sensazione che non sia stato facile per lui.

    Kuro sbadiglia, lasciando intravedere i denti affilati: No. Non lo è stato. Te ne accorgerai tu stesso quando lo sentirai piangere nel sonno, o svegliarsi urlando. Quel ragazzo… ha dell’oscurità nel suo cuore.

    La domanda del Kage bambino sulle armi da evocare lascia sbigottito il gattino. No, non ne so nulla. Se davvero si può… non è che potresti insegnare a Yugi a evocare un gomitolo gigante?

    Piega la testa sul lato sinistro, come fa sempre quando pensa, e poi prova a inventare una risposta: Una volta ho ascoltato una di quelle noiose lezioni di quell’umano su voi ninja. Parlava di un gruppo di costruttori… Burattinai mi pare li avesse chiamati, che evocano delle armi. Forse qualcuno di loro può aiutarti?

    [Nota: Kuro non ha informazioni in merito ma la cosa più sensata che può dirti credo sia questa. Il contratto dei felini non è mio, per cui non posso inventarmi cose al momento. Questa però è una traccia che penso tu
    possa sviluppare, magari anche con Shunsui.]


    ***



    L’esplosione di chakra non passò inosservata da parte di Kuro, che si limita ad aprire la bocca, stupito.

    Ah, già, mi sono scordato che c’era questo rischio! Controllare il chakra naturale è difficile e rischi dimtrasformarti in un gatto! Per fortuna che hai interrotto il flusso.

    Apre gli occhi e sorride Ma certo, basta solo che mi faccia prestare quella cosa. Aspettami qui! Oppure allenati ancora tanto, dovesse andar male, ti basterebbe ripetere quella esplosione chakrica, no?

    Ad Hohenheim scegliere cosa fare mentre Kuro si allontana, sparendo in mezzo a due palazzi. Sarebbe tornato dopo una mezz’ora circa.
    Giunto di fronte al Kazekage sputa una piccola pallina di filo azzurro. Se l’avesse presa in mano Hohe si sarebbe accorto che era lana, ma di fattura molto diversa da quella a cui era abituato.

    Questo è il sacro gomitolo dell’isola dei felini, usato da generazioni per l’addestramento dei Candidati degni di accedere ai segreti del chakra naturale afferma il gattino con gran deferenza.
    Se avesse chiesto informazioni in merito Kuro gli avrebbe detto che era il suo prossimo esercizio.

    Quando ti senti trasformare immetti il chakra naturale del gomitolo e potrai prevenire la trasformazione. Il gomitolo si gonfierà e tu potrai allenarti ancora. Prova e riprova fino a quando non riesci a controllare la trasformazione perfettamente! Ah si, mi ha detto Komachi che se riesci a fare un gomitolo gigante ti addestrerà lui stesso.

    [Nota: vedila come la versione felina dello strumento che usano i rospi per impedire a naruto di rospizzarsi e diventare pietra. Come al solito Kuro è un pessimo insegnante ma, come sai, la cosa è voluta. Puoi superare la prova in diversi modi: dal ripeti l’esercizio X volte finché non diventi bravo oppure… potresti ingegnarti per trovare una cosa più carina per risolvere il problema, o magari anche anticipare qualche mio insegnamento futuro. Sentiti libero di esplorare. Se riesci nell’esercizio del gomitolo gigante dal prossimo post vediamo di fare le cose più attive.]


    *** Yugi Mutou***



    Mi avvicino alla ragazza, con in mano il mio vaso di argilla. Ciao. Sai dov'è andato Hohenheim-sensei?

    Si morde la lingua e finisce la piega sulla carta che sta facendo. Il Kazekage? Eh... si. Il Kazekage. Ancora non ci credo. Allievo del Kazekage. Kenichi si brucerà tutto, quando lo saprà. Scusami non lo so…

    Chino la testa in basso per salutarla. Mi volto, faccio un paio di passi, poi mi rigiro. Dovrei cercare Hohenheim-sensei ma... la curiosità è troppo forte.

    Cos'è quella cosa che stai facendo?

    EMI, hai finito con la gru? Mi giro verso la direzione della voce. È un'altra ragazza, più grande di questa. Forse lei mi potrà aiutare.

    E tu devi essere nuovo. Io sono Ukita, ciao. Ti ho visto entrare con il Kazekage. Cosa fai qui di bello?

    Sollevo il vaso di argilla.

    Yugi. Mutou. Hohenheim-sensei mi ha insegnato a scolpire l'argilla come fa lui.

    Non credo di sembrare molto convinto.

    Wow che colpo! Sei mica un tipo famoso? Che ne so, un Kurogane o un Akasuna? Scusa non mi voglio fare gli affari tuoi…comunque ho visto il Kazekage da quella parte..però era molto concentrato a…bhè a guardare un cactus..che mi sembra una gran stupidata…sentiti anche noi ci stiamo allenando, ti va di unirti?

    Scuoto la testa. Non so che sia un Akasuna, Kenichi non li ha mai menzionati come clan. Kurogane... anche li, Kenichi è sempre stato molto chiaro: il modo migliore per uscire dall'orfanotrofio e avere una bella vita è manifestare i poteri magnetici, ed entrare nel clan Kurogane.

    Beh, chissene, secondo me è molto meglio farsi addestrare dal Kazekage in persona!

    Ah, forse ha capito che non mi voglio unire a loro.

    Si, mi unisco volentieri, ma cosa state facendo?

    Ukita si riempie di orgoglio e mi spiega come lei e Emi siano manipolatrici di carta. Ukita sta quasi per diventare chunin, ha la promozione in tasca dice lei, ed Emi... Emi diventerà una genin tra pochi mesi. Ma già sa far volare un foglietto di carta.

    Poso il vaso sul tavolo, di fianco agli origami (ha detto che si chiamano così?) di Emi. Mi iniziano a far male le braccia e secondo me Ukita continuerà a parlare per ore di quanto lei e sua sorella siano brave.

    Non capisco che ci sia di speciale nel far volare un aeroplanino di carta. Lo facevo sempre quando mi annoiavo a lezione e non mi sembra difficile...

    Allora tenetevi pronti entrambi!

    Allunga la mano e dei fogli di carta si staccano dal muro! Cavoli! Quindi è questo che vuol dire manipolare la carta?!

    I fogli di carta iniziano a volteggiare tutto attorno a noi e rinchiudono me ed Emi dentro una prigione.

    Tu hai idea di cosa voglia fare la tua sensei?

    I fogli iniziano a colorarsi e a vorticare tra loro. Quindi con la carta si possono fare queste cose? Che figo! Molto meglio dell'argilla questa cosa qua!

    Ma Ukita non aveva ancora finito! I fogli iniziarono a sovrapporsi e da diversi colori crearono un immagine. Varie bancarelle, prodotti di vario tipo, persone.

    Uao! Voglio imparare anch'io a fare questa cosa qua!

    Potrei prendere il disegno che ho fatto prima e trasformarlo in un vero quadro vivente! I miei fratellini ne sarebbero entusiasti!

    Ecco l’esercizio. Emi controlla la gru e nascondila all’interno della scena: puoi muoverla a piacimento e farle anche cambiare colore per mimetizzarti. Yugi invece dovrai trovare la gru in questo casino e colpirla con un kunai o shuriken, che trovi su quel tavolo. Mi raccomando, se sbagli sarai punto. Lo stesso vale per te, Emi, capito?

    Emi annuisce, tutta concentrata. Si morde la lingua, come faceva quando piegava le figure di carta. Si, sorellona.

    Ah, quindi sono sorelle.

    Afferro uno shuriken con la mano sinistra. È più leggero e posso farci traiettorie migliori rispetto al Kunai per cui dovrebbe essere più semplice colpire la gru, no?

    La gru si tuffa dentro la moltitudine di fogli di carta. Non la vedo più. Emi è concentratissima.

    Che bel gioco, Ukita. Anch'io li faccio sempre coi miei fratellini.

    Prendo un secondo Shuriken con l'altra mano.

    Scruto le figure di carta per cercare di vedere la gru. Eccola! È una cosa azzurra su uno sfondo rosso, non posso mancarla! Lancio lo Shuriken ma, non appena lo scaglio la gru si sposta! È velocissima! L'ho mancata!

    Un passante si dissolve in fogli di carta che mi si scagliano contro: Ma che diamine! Non faccio in tempo a pensare a muovermi, anche se dentro la prigione ne avrei tutto lo spazio. Chiudo le braccia e incasso.

    Cavoli. Non scherzava mica quando diceva di pungere. Devo concentrarmi se non voglio farmi male. Prendo un kunai. La prossima volta ci penso io a fregarti, Emi.

    Cammino avanti e indietro nel caleidoscopio. Se do meno margine alla gru per muoversi dovrei riuscire a colpirla più facilmente. In questo modo riesco a restringere un cono di posizioni possibili per la gru. Prima o poi si dovrà muovere dentro il mio campo visivo.

    La gru può cambiare colore per mimetizzarsi, devo prenderla in un momento in cui si sposta da uno sfondo all'altro. E devo cambiare posizione anch'io. Se cambio il mio punto di vista la posizione degli oggetti cambia. È solo una proiezione sui fogli della prigione. Almeno credo.

    Eccola, la gru. Un uccello color sabbia sopra delle mele colorate. Allora la mia idea funziona!

    Ora devo solo farmi furbo. Lancio il Kunai, bersagliando un punto vicino alla gru, alla mia sinistra. Per scappare dovrà per forza andare verso la mia destra e, li, troverà ad attenderla Il mio shuriken, scagliato con traiettoria circolare. Certo, avrebbe potuto tenere ferma la gru, ma sono sicuro che Emi si farebbe prendere dal panico. È normale, anch'io penserei che mi vorrebbero colpire la gru.

    Il Kunai va a vuoto e, mentre il turbine di carta mi colpisce alla schiena [Ferita Leggera] il mio shuriken colpisce la gru di carta! Mi sono così concentrato sul colpire la gru che non ho pensato alla rappresaglia del turbine di carta. Inarco la schiena in avanti e mi lascio scappare un gemito.

    Ora però succede una cosa che non mi aspetto. Un altro turbine di carta si stacca e colpisce Emi. Ahia!

    Mi avvicino. Ehi, Emi. Stai bene? Lei annuisce, non mi aspettavo che Ukita avrebbe colpito anche lei.

    Questo gioco non mi piace. Non c'è modo di vincere senza fare del male a Emi.

    Incrocio le braccia. Resto fermo.

    Che fai? Emi mi guarda stupito.

    Non gioco più.

    Gli occhi della ragazza si ingigantiscono. Che dici? Ci stiamo allenando!

    Allora non mi alleno più con Ukita. Voglio tornare da Hohenheim-sensei.

    Ma... ma...

    Non c'è modo di vincere a questo gioco, Emi. Se sbaglio mi faccio male io, e va bene. Ma se colpisco la gru ti fai male tu. E questo non mi piace. L'unico modo per vincere a questo gioco... è non giocare. Ukita ha detto "chi sbaglia viene punito". Quindi, per vincere, basta non sbagliare. E il modo migliore per farlo, è non giocare. Se non giochiamo, vinciamo.

    Certo, a quel punto Ukita potrebbe semplicemente farci attaccare dai turbini di carta e finirla qua ma... non voglio far del male alla mia compagna di allenamento! Persino Kenichi ci faceva usare le armi vere solo contro i manichini!


    OT So che immagino sia una fine che non ti aspettavi ma... Yugi è fatto così ahahaha /OT
     
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