[News GdR] - L'Erba tinta di sangue

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  1. Shinodari
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    L'Erba tinta di sangue


    Intro



    L'eco della guerra aveva raggiunto anche Oto.
    Stavo terminando gli ultimi preparativi prima di partire per il punto di rendez-vous situato nei pressi di Nanaki.
    Ko aveva sistemato i cuscini del letto in modo da creare una cuccia temporanea. Si era acciambellato comodamente e di tanto in tanto sollevava il muso per curiosare.
    Sei sicura? Sollevai lo sguardo nella sua direzione con aria interrogativa.
    Ne abbiamo discusso fino allo sfinimento. Pensavo ti fossi convinto. Replicai, chiudendo il contenitore con il materiale medico necessario per il primo soccorso.
    Non mi hai risposto Shinny. I suoi occhi erano fissi su di me. Era mortalmente serio. Un atteggiamento che raramente avevo visto in lui.
    Incrociai lo sguardo, sostenendolo.
    E' naturale che abbia dei dubbi. Sono tornata da poco e... sospirai ...Sapevo che non sarebbe stato facile...
    Ci sarà anche lui. Che pensi di fare? Incalzò senza staccare il suo sguardo da me.
    Cosa pensavo di fare. Ko si stava riferendo all'attuale Kokage. Non avevamo più parlato da quando ero andata via.. Ci eravamo lasciati... già, come c'eravamo lasciati?... Con una promessa che aveva il sapore di una minaccia.
    Sospirai. Suppongo riprenderemo da dove ci siamo lasciati. Il cucciolo non sembrava molto convinto. Lo so, ma non posso rivelartelo. Ho giurato sulla mia vita... parole che non uscirono dalle mie labbra.
    Ora se hai finito di riposare sui miei cuscini, che ne diresti di sgranchirti le ali, che a breve partiamo?
    Volare? Ma... non mi porti in spalla? La sua espressione era mutata in una di pura delusione.
    Mi concessi un sorriso, stringendo la chiusura dello zaino.
    E va bene, mio cucciolo pigro.
    Non sono pigro, ragazza ninja. Sto meditando e non si può fare mentre voli. Osservò, fingendo di mettere il broncio.
    Mi avvicinai a lui, sedendosi sul bordo del letto. Gli carezzai la testa.
    Era tornato il solito Ko. Gli feci cenno di arrampicarsi sulla schiena.
    Chiusi la porta della villetta alle mie spalle.
    Neanche il tempo di disfare le valigie.

    Accampamento nei pressi di Nanaki

    Prima della riunione



    L'accampamento era in fervente attività.
    Io avevo trovato un angolo defilato tra un gruppo di casse accatastate per fare un discorso serio al mio compagno alato. Il cucciolo si era sistemato sopra una di quelle più voluminose.
    Ko, mi raccomando. Muto. Non fiatare. Non fare battute. Fai finta di essere un pupazzo. Siamo in una situazione critica. Per favore, non facciamoci riconoscere. L'ultima cosa che desideravo era finire al centro dell'attenzione per un'esplosione di innocenza del drago.
    Ragazza ninja, ma io quando... Socchiusi gli occhi.
    Vuoi che te le citi in ordine alfabetico, cronologico oppure dalla più innocua a quella più catastrofica? Osservai, con un sospiro.
    Potrei dire lo stesso di te. Lo sentii brontolare. Appena ritornata ad Oto... Amministrazione... Touché! Mi costrinsi a non arrossire.
    D'accordo, avremo tempo per stabilire il vincitore o la vincitrice della coppa della situazione più imbarazzante. Per ora limitiamoci entrambi a stare zitti e contare fino a 100...mila... prima di dire qualcosa di cui ci potremmo pentire. Affare fatto? Gli tesi la mano destra.
    Inclinò di lato il collo come a soppesare la cosa. Ok! Me la strinse con la sua zampa.

    Tendone principale, lunedì, 6:30



    Cercai di mescolarmi nel gruppo di shinobi che erano stati convocati dal Kokage. Ko era aggrappato sulla schiena, il muso proteso in avanti. Guardandomi in giro riconobbi che pochi volti. Il tempo trascorso lontano da Oto aveva lasciato strascichi. Il Colosso si era mostrato nella sua armatura fulgida, in pieno assetto da combattimento. Non mi sfuggì l'espressione stanca che trapelava dal volto severo.
    Mi domandai se sarebbe stato il caso di dare un'occhiata al suo stato di salute.
    Ninja del Suono, benvenuti a Nanaki. Esordì.
    Mi concentrai sul discorso.
    Un gruppo di altissimo profilo, denominato d'ora in avanti Puragu, si unirà alla compagine del Fuoco per impedire che i Cremisi conquistino Kusa, ultimo baluardo di un Paese che si è semplicemente fidato delle persone sbagliate nella sua storia recente. Partirete oggi stesso e farete rapporto dall'Hokage in persona, che guiderà la missione.
    Mi venne spontaneo chiedermi chi fossero i ninja cui si stava riferendo il Colosso.
    Avevano l'ordine di mobilitarsi nell'immediato. Seguivano i fascicoli da distribuire al gruppo per un approfondimento sulla missione.
    Febh, annuii Shinodari, annuii Tasaki, annuii, lo avevo conosciuto di recente, sembrava essere tornato in forma perfetta, e Kamine, annuii, uno dei volti nuovi andrete voi.
    Fu solo l'istante seguente che realizzai il secondo nominativo pronunciato dal Mikawa.
    Shinodari? Io? EHHH?!
    Ringraziai l'entità mistica sovrannaturale che non fece palesare sul mio volto e su quello di Ko, l'espressione di vivida sorpresa.
    Ebbi l'accortezza di continuare ad ascoltare il resto del discorso, prendendo nota mentalmente.
    Zittii la vocina che stava cercando di dirmi qualcosa cui non volevo pensare.
    Riassumendo... Gruppo di alto profilo... Quattro shinobi... messi a conoscenza solo delle informazioni base per la missione... le priorità... preservare gli interessi e l'integrità di Oto, rallentare... impedire che l'assedio abbia successo, acquisire informazioni sensibili sui Cremisi, limitare i danni per l'Erba. E che ci vuole? Soltanto allora mi resi conto che stavo trattenendo il respiro da un po'.

    Durante i preparativi...



    Il momento del confronto era giunto. Non era stata mia intenzione volerlo procrastinare fino a quel giorno, semplicemente era capitato.
    Avevo chiesto a Ko di restare in disparte e di non ascoltare la nostra conversazione.
    Con mio stupore il cucciolo si era allontanato in volo, dopo aver annuito, senza replicare. Ancora una volta il suo sguardo si era fatto serio.
    E io che avevo ingenuamente pensato che avrebbe fatto una delle sue scene da cucciolo abbandonato.
    Camminavo assieme al Mikawa per l'accampamento. Mi aveva fatto cenno di seguirlo ed io avevo acconsentito. Alla fine era inutile cercare l'occasione adatta.
    Sei dunque tornata per riprenderti Oto. Mi avevi promesso che saresti tornata più forte, è così?
    Dritto al dunque. Sarebbe stata mia cortesia, replicare in maniera sincera, come se avessi mai mentito al Mikawa.
    Riprendermi Oto, dici? Siamo arrivati a questo punto? Replicai, sollevando lo sguardo per cercare il suo. No, non sono qui per questo motivo, hai già troppi nemici, non credi? Sarebbe noioso, averne uno in più. Osservai, seria. Ricordo la promessa che ti feci. Sono tornata più determinata e con più consapevolezza in me stessa. Aggiunsi.
    Mi aspettavo che saresti passata a Villa Mikawa prima ancora che in Amministrazione...una speranza sciocca in effetti, hai sempre voluto più bene a Febh che a me, su questo non ci sono dubbi.
    Mi dovetti sforzare per non far trapelare dal mio volto un'espressione sorpresa.
    Era serio o era una piccola vendetta la sua, per non essere passata a porgergli i miei omaggi?
    Non è che non volessi. Non c'è stata l'occasione. Non è certo la tua nomina ad avermi intimorita nel precipitarmi alla villa senza invito. Considerai. Però... riguardo Febh... Non ti facevo così sentimentale. Se è un modo per dirmi che ti sono mancata... Potrei dire lo stesso di te. Feci affiorare sulle mie labbra un sorriso enigmatico.
    Immagino che ti abbia già riconsegnato la tua scrivania, senza interpellarmi ovviamente...come se potessi o volessi oppormi ahahha
    Ad essere onesti no, non l'aveva fatto. La situazione in amministrazione era stata alquanto... complicata. In effetti, lo era tuttora.
    Forse Febh avrebbe agito come si immaginava il Colosso se fossi tornata prima, ma non dopo tutti quegli anni in cui ero scomparsa dalla vita di Oto. Febh non poteva abbandonare tutto, come invece, egoisticamente, avevo fatto io.
    Ma nonostante abbia distrutto il palazzo 3-4 volte in questi anni Solo? Pensavo peggio. direi che ha tenuto in piedi la baracca dignitosamente. Merito suo, sicuramente la lontananza non ti avrà impedita dal tenerti informata sulle sorti del tuo amato villaggio e le voci di un Kokage assente saranno giunte alle tue orecchie.
    Forse era più saggio per la salute mentale sua e fisica mia, tacere su alcune verità.
    Ad ogni modo, se hai intenzione di rimanere per un po', quella sedia è tua per quanto mi riguarda
    Le sue parole mi presero in contropiede.
    Questa volta non riuscii a mantenere un'aria indecifrabile.
    Era serio? Si, non era tipo da scherzare su certe affermazioni.
    Ed io? Cosa volevo realmente?
    Non pensavo che avrei avuto la possibilità di ricoprire ancora una volta tale incarico. Non credevo di sentirlo dire da lui.
    Ero sempre stata convinta che mi considerasse debole, incapace di sostenere il ruolo che mi ero assunta sin dai miei primi giorni al villaggio.
    Quella frase fu come un pugno alla bocca dello stomaco.
    Mi stava mettendo alla prova?
    Perché ero tornata? Per una volta, riuscivo ad essere sincera con me stessa?
    Quel giorno che ci siamo parlati, arrivai con una bottiglia di sakè e due bicchierini. Esordii Questa volta, potrei offrirti una bottiglia e due calici intessuti d'ombra. Quando mi hai chiesto se sono diventata più forte, era parte della promessa che ti feci. Ho accettato la mia ascendenza, entrambi i clan manipolano l'ombra. Quindi si, sono più forte della dottoressa che conoscevi. Metto la vita al primo posto? Annuii Qualcuno dovrà pur farlo. Intendo intralciare i tuoi piani? Scossi la testa. Penso sia più vantaggioso per entrambi mantenere questa implicita tregua. Io mi assicurerò di mantenere in vita quelli che manderai in battaglia. E... rivolsi lo sguardo verso un gruppo che si stava occupando diligentemente delle sue mansioni. Sono tornata per restare. Avevi ragione quel giorno... Ho abbandonato il villaggio quando più aveva bisogno di me. Tornai a dirigere l'attenzione sul Mikawa. Non commetterò più questo errore. Accetto la tua offerta. Esistevano altri modi per preservare la vita delle persone, oltre che come medico. Tieni i tuoi amici vicino, ma i tuoi nemici più vicino. Giusto Kokage sama?

    In un momento non ben precisato prima della partenza, se il gruppo si raduna.



    Avevo letto con attenzione il fascicolo con i dati sulla missione.
    Ko, aveva sbirciato, da dietro le spalle.
    C'era stata data la possibilità di approvvigionarci come meglio ritenevamo.
    Avevo salutato Febh, risposto al saluto di Tasaki e presentata a Kamine.
    Non era la prima volta che facevo gruppo con Febh, mi ero sempre fidata di lui, ma erano trascorsi degli anni. E le persone cambiano... Una realtà cui non volevo pensare.
    Tasaki... nel momento in cui ci fossimo radunati, ci avrebbe spronato a partire subito per congiungerci il prima possibile con le forze alleate.
    Ma come saremmo andati?
    Rivolsi un'occhiata a Febh. Ci avrebbe trasportato una delle sue evocazioni o avremmo utilizzato mezzi più mondani?

    Shinodari_Kusa_ridotto



    Edited by Shinodari - 12/11/2021, 13:42
     
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