[News GdR] - L'Erba tinta di sangue

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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    L'Erba tinta di sangue


    II

    [SITUAZIONE A SUD DI KUSA]
    Kusa era un paese devastato. Venendo da sud, forse, si sarebbe potuta scorgere inizialmente una parvenza di normalità, ma man mano che ci dirigeva verso il Villaggio le cose cambiavano. Lì, la guerra, non era arrivata e per questo motivo i civili che erano fuggiti al conflitto si erano diretti lì, lontani dalle linee nemici, riempiendo un territorio che non conosceva quella presenza umana da tempo. Per questo motivo grossi accampamenti improvvisati e disordinati sorgevano a poca distanza dalle città e dai villaggi, dove profughi si andavano accalcando, poveri e miserabili, privati di tutto. E ciò, non stava ispirando buoni sentimenti nella popolazione locale. Quando tutto andava male, per alcuni individui, il senso di comunità andava perso e la società si riduceva a loro stessi ed, al massimo, alla loro famiglia. Dei poveri disgraziati che fuggivano da una guerra, loro stessi compatrioti sfrattati dalla furia sanguinaria dei Cremisi, relegati ai margini della società e trattati come i peggiori pezzenti e ladri. Uno spettacolo orribile che si aggravava man mano che si andava verso nord, verso il fronte, dove la situazione si faceva sempre più grave.

    [SITUAZIONE A KUSA]
    Kusagakure no Sato era il fulcro della resistenza delle truppe dell'Erba. Tutto il centro di comando si era ritirato lì, così come metà delle truppe, mentre l'altra metà era al fronte. Il Villaggio era stato evacuato da gran parte della popolazione civile, che era stata fatta incolonnare in direzione sud, andando ad alimentare tutto quel grande flusso di persone che riempivano i campi profughi della parte meridionale del paese.
    Il Villaggio, dunque, era deserto. Solo qualche civile ostinato, per lo più qualche anziano, rimaneva in qualche piccola casetta e ben poca gente passeggiava per le strade e per lo più, si trattava di personale direttamente o meno correlate allo sforzo bellico che si stava portando avanti.

    [LE FORZE ACCADEMICHE]
    I Kage avevano deciso di muoversi. E quando i Kage si muovevano, i Villaggi seguivano. Molteplici ninja avevano risposto alla chiamata dei quattro, sebbene il Kazekage avesse deciso di non farsi coinvolgere direttamente nel conflitto. La macchina bellica dell'Accademia si rimise in funzione dopo anni in cui era stata tenuta sopita ed un numero incredibilmente elevato di Shinobi confluì a Kusa.
    [REGOLA SPECIALE 1 - LE FORZE IN GIOCO]
    Png
    Ogni Villaggio potrà contare su un contingente di ninja dipendente dai partecipanti della news. Ogni personaggio da diritto a 1 PNG un grado ed un'energia in meno per grado posseduto, controllabili dal pg stesso e considerati suoi sottoposti ai fini della News. Le schede non possono contenere materiale personale, dovranno essere create, rese pubbliche e postate. Non saranno modificabili, fatta eccezione di specifica concessione del QM. Non ottengono i bonus "Gregari" e non contano per il calcolo delle "Milizie"

    Gregari
    Ogni personaggio ha diritto, per la sola durata della quest, ad una competenza Gregari per ogni grado posseduto. Non dovrà inserirla in scheda. I Gregari saranno sotto sui diretto (ed esclusivo) comando.

    Milizie
    Ogni Villaggio ha a disposizione un numero di Miliziani sotto il comando diretto del Kage o di un personaggio da esso designato, che può distribuirli come vuole sotto il comando dei personaggi in gioco. Ogni Villaggio ha a disposizione un numero di Miliziani pari a 50 per ogni grado ninja posseduto da ogni partecipante. Ogni personaggio con la specializzazione Stratega ottiene un bonus di 25. Ogni Kage ottiene un bonus di 100 Miliziani. Ogni Consigliere ottiene un bonus di 50 Miliziani. Le Milizie non sono Gregari e potranno essere utilizzati solo ed esclusivamente in determinate situazione chiaramente esplicitate dal QM:


    Ogni esercito Accademico avrebbe dovuto stabilire un campo base dove sistemare i suoi Shinobi, e la sua localizzazione sarebbe dipesa dalle scelte di chi comandava ogni esercito Accademico. [REGOLA SPECIALE 2 - STRUTTURE DI GUERRA]
    Campo Base
    Ogni Villaggio ha a disposizione un Campo Base dove staziona il suo esercito. Il Campo Base consente, a chi vi riposa, di recuperare Chakra e Vitalità a velocità raddoppiata.

    Ospedale Militare
    Il Campo Base è dotato di un Ospedale Militare, purché almeno uno dei personaggi del Villaggio (non PNG) abbia l'abilità "Conoscenze Mediche (Base)". Il Campo Militare aumenta di un grado le abilità "Conoscenze Mediche" di chi la possiede (compresi PNG). Consente di operare e risolvere Condizioni Fisiche Gravi, se persistono i giusti presupposti, in 12 ore. Ogni personaggio con Specializzazione "Medico" consente di ridurre i tempi necessari a qualsiasi cura di un quarto.

    Armeria
    Il Campo Base è dorato di un'Armeria. Ogni Villaggio ottiene un numero di crediti pari alle Rendite Settimanali del Macro GdR moltiplicate per 100. L'equipaggiamento così ottenuto è considerato equipaggiamento di scorta e depositato, nelle modalità descritte, utilizzabile come scorta.


    [A KUSAGAKURE, CENTRO DI COMANDO]
    Zassou era in piedi, dinanzi ad un tavolo, al centro della stanza. Sul tavolo, ben distesa, una grande mappa che mostrava, nel dettaglio, la morfologia di Kusa. Montagne, fiumi, valli. E su di essa, molteplici segnalini mostravano le posizioni delle varie compagnie su quella scacchiera. Molteplici bandierine color sangue vivo erano ammassate lungo il fronte, verso la parte meridionale dello stesso, pronte e colpire il Villaggio, mentre molte meno erano lungo il confine orientale del fronte stesso, a sorvegliare quella striscia di terra tra Konoha e Kusa. Tuttavia, nel punto in cui il fronte svoltava, andando verso nord, erano ammassate tre compagnie di nemici, stando a quella mappa. La sua attenzione fu interrotta all'improvviso dall'arrivo di un messo, che sembrava aver corso parecchio quella mattina.
    Notizie? Zassou, il Capo Villaggio di Kusagakure, non poté nascondere una nota di speranza nella voce. Il Messo annuì. L'Accademia... L'Accademia sta arrivando. E Zassou si sedette su uno sgabello lì vicino, portandosi una mano al viso, sentendo, finalmente, un minimo di speranza. Poi, giunse un nuovo messo, anch'esso stanco e con il viso scuro di oscuri presagi. La speranza parve restringersi e ritrarsi nel cuore del Capo. Hanno avvistato il Re delle Armature disse l'uomo, avvicinandosi al tavolo per prendere la pedina corrispondente a quel temibile vicino. Si è spostato... verso nord. E spostò la pedina al di là del fronte nemico. Esattamente l'opposto rispetto la strada che avrebbe dovuto fare per giungere a Kusa (LINK ALLA MAPPA). E questo che diavolo vuol dire adesso...


    [NOTE - LEGGERE CON ATTENZIONE]Data la vastità della cosa, non posso descrivere in anticipo ogni luogo.
    Per cui, procediamo per ordine.
    Fenix, Hohenheim, Tezzu e Gene: dovranno descrivere, in quanto Kage/Ninja messi a capo della spedizione dove viene posizionato il campo base indicandolo sulla mappa. Lo scenario sarà uguale per tutti: campo aperto e pianeggiante. Può esserci un fiume vicino se lo posizionate vicino ad essi. Inoltre dovranno indicare:
    - Quali strutture il campo base ha, tra quelle indicate nell'abilità e quali sono i bonus in base ai partecipanti
    - L'equipaggiamento nell'Armeria
    - Quanti Miliziani ha

    Gli altri personaggi dovranno interagire con i loro Kage in questa prima fase, se necessario. Qualora qualcuno voglia recarsi in un luogo particolare, come Kusa, descriva che ci va ed io descriverò le interazioni con il luogo. Non serve fare post lunghi o complicati se c'è poco da fare.



     
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    La mossa del Nemico


    da "Guerra e Religione" di Loxion Mikawa, capitolo XLI

    Sun Tzu disse:
    " In breve, questo è il metodo per organizzare le operazioni militari -
    Un migliaio di carri da guerra veloci, un migliaio di carri coperti di cuoio,
    centomila fanti armati e la possibilità di trasportare le provviste per più di mille li -
    per le spese in patria e sul campo di battaglia, per gli stipendi dei consiglieri stranieri,
    per i costi dei materiali come la colla e la lacca, dei carri e delle armature,
    lo Stato dovrà provvedere mille monete d'oro al giorno.
    Se si dispone di tanto, si potranno allora mobilitare centomila soldati. "




    Spedendo i quattro migliori ninja di Oto a "supporto" dell'operazione Accademica, Aloysisu si era assicurato la protezione massima per il suo futuro e quello del Villaggio, a prescindere degli esiti di quella battaglia e da quelle che erano le sue reali intenzioni. Il babbeo quattrocchi guidava un gruppo esperto ma non coeso, in una missione onorevole ma non credibile, al fianco di un villaggio potente ma ingenuo. Le probabilità di successo per il manipolo del Suono e le forze militari dell'Hokage contro l'orda Rossa erano bassissime, l'ennesimo maldestro tentativo di sopravvivenza di un'organizzazione senza più controllo degli accadimenti del continente. Di fatti, dall'altra parte del mondo, Suna non sembrava voler attivare il grosso del suo esercito mentre la Nebbia si era mossa per vie traverse raggiungendo la base di Nakani in autonomia, senza informare il resto dell'Alleanza. Il campo base allestito da Aloysius era predisposto a contenere fino a cinquemila uomini, quindi gli uomini al seguito dell'Inquisitore avrebbero potuto trovare ristoro dopo il lungo viaggio nell'area loro preposta, senza necessità alcuna che i due eserciti si mischiassero. Come aveva dimostrato Febh uscendo dalla tenda, per la maggior parte degli abitanti di Oto "loro" rimanevano dei pescivendoli e lo stesso sentimento si poteva applicare nel senso inverso. Il Generale Cremisi sapeva benissimo che quella divisione all'interno dello schieramento intero avrebbe potuto causare dei problemi ma confidava che alla prima battaglia vinta insieme sul campo, gli animi avrebbero iniziato ad unirsi e i ricordi di dissapori passati sbiadirsi. Condividere il proprio cibo e le comodità dell'accampamento sarebbe stato il primo passo per agevolare l'avvicinamento dei due popoli.

    Una volta resettati i ricordi sensibili, radunarsi ed organizzatisi, i membri di Puragu sarebbero partiti alla volta del punto di raccolta di Raizen sulla cavalcatura speciale del consigliere. Ne avevano già parlato, il nome del gruppo derivava proprio da questo: Kamine sarebbe stata la sua spina nel fianco per tutta la missione. Doveva progredire, doveva affrontare ciò che il destino le aveva riservato e al tempo stesso doveva essere protetta; quella era la sua missione primaria, il reale destino di Kusa era in altre mani. Una maggiore comprensione del piano del Mikawa, infine, si poteva avere andando ad analizzare gli altri due componenti scelti; il primo con un passato strettamente legato ai nemici di oggi, dunque emotivamente coinvolto e inadatto ad un impiego militare, ed il secondo eletto consigliere al pari dello Yakushi proprio per minarne l'autorità. Tutte difficoltà che rendevano ancor più complesso il compito del Jonin, già di base inadatto alla gestione di problematiche di questa natura e dai modi distruttivi più che costruttivi.
    Senza considerare la reale missione assegnata dal Mizukage ai ninja kiriani che si sarebbero uniti alle fila del Fuoco.

    Avrebbe fatto uscire tutti dal tendone all'arrivo del leader di Kirigakure e impedito l'avvicinamento a chiunque in un raggio di 30 metri.

    " Mi meraviglierei del contrario, Kensei. "

    Lo avrebbe salutato con una tipica stretta di mano della tradizione Kenkichi, cingendogli con la mano l'avambraccio metallico.
    Lo avrebbe quindi accomodato a prendere posto attorno al tavolo centrale, sul quale era stata collocata una grossa gigantografia della porzione di mappa interessata dal conflitto. Su di essa erano state collegate delle pedine di forma e colore differente e altre simili erano disposte di fianco, in attesa di essere aggiunte allo scenario. Vi erano anche dei segnaposto con scritte le informazioni che arrivavano evidentemente in continuazione dai gruppi sparsi di gregari spie del Kokage sparsi nell'area di interesse. Un lavoro certosino che sicuramente il Kage aveva delegato ad un uno dei suoi [si ringrazia Veronica per il lavoro!], un dettaglio che poteva fare la differenza per la pianificazione di una tattica di alto livello efficacie. Hebiko era stata assegnata alla tenda dei rapporti, collocata di fianco a quella principale. Tre esperti sensitivi di Oto [PNG, Chunin Viola] tenevano traccia di tutti i rilevamenti e dei canali di comunicazione aperti con il villaggio e i responsabili di ognuna delle quattro zone del campo base; mentre i gruppi di gregari in missione e il team Puragu riportavano direttamente al Mikawa in persona attraverso il meccanismo dei corvi. Il compito della consigliera era elaborare queste informazioni per sintetizzare messaggi precisi e puntuali da dare ai due Kage come input per le decisioni da prendere e l'aggiornamento della mappa.

    " Circa 1800 unità complessive marchiate con la nota di Oto. Non erano i numeri che ti avevo promesso ma il nemico si è mosso prima del previsto. Tu quanti ne hai raccolti tra le isole del vostro arcipelago? I miei corsari mi hanno comunicato che lo sbarco nella Risaia del Golfo è andato alla perfezione, circumnavigare la penisola del Fulmine è stato un azzardo ma vi ha fatto risparmiare diverse ore di viaggio. Siete arrivati più freschi e pronti per la battaglia! "



    Si appoggiò con le nocche sul tavolo in legno massello e si proiettò con la mente sul fronte, dove Kusa era sotto attacco. Conosceva sufficientemente bene quella roccaforte per stimare ancora qualche giorno di resistenza; gli assedi sono procedure lunghe e complesse anche quando in schiacciante superiorità numerica...certo, sempre che un simil Febh tra le fila Cremisi fosse intervenuto sconvolgendo calcoli e proiezioni.
    Proprio in quel momento il gruppo dei sensitivi si mise in contatto telepatico per comunicare un importante aggiornamento:

    " Harumi-dono è in arrivo con un centinaio di uomini. Hanno superato il blocco di controllo a ovest di Otogakure. "

    Dunque il Mikawa prese alcune delle pedine extra e le piazzò nella posizione comunicatoli, smarcando anche quel piccolo task nella sua infinita lista mentale di preparativi...quelle erano le ultime milizie recuperate dai villaggi di agricoltori del Yamashina, tra le piantagioni di riso che si estendevano fin nei territori del Ferro. Avrebbe invitato il Mizukage a fare lo stesso per le sue unità in maniera da avere visibilità totale almeno dei due schieramenti alleati. Una volta che Puragu si fosse unito alle truppe del Fuoco avrebbero avuto visibilità anche delle scelte di Raizen mentre per Suna sarebbe rimasto un mistero fino all'ultimo non avendo esplicitato più di tanto le sue intenzioni.



    CITAZIONE
    MAPPA full size

    Leggenda:

    Forme
    - Cerchio: PG (con logo/sigla), Gregari d'Elite (con sigla), PNG (vuoti)
    - Quadrato: Gregari (1 competenza, 3 unità. Grande blu, medio verde, piccolo bianca))
    - Triangolo: Milizie (25 unità)

    Colore
    - Viola: Oto
    - Verde: Konoha
    - Blu: Kiri
    - Arancione: Suna
    - Rosso: Cremisi
    - Grigio: Erba

    Griglia
    - Quadrato tratteggiato di lato 100 km

    Note
    - Questa mappa si aggiorna in ritardo rispetto ai post proprio per simulare la grande distanza che divide l'accampamento di Nanaki con quello accademico.
    - Le posizioni sono chiaramente indicative, servono solo a Diogene per avere lo stato della battaglia e i numeri in gioco.

    " E' evidente che ci servono i numeri del nemico. Le mie spie sono a lavoro proprio per stimarne l'entità ma si sta rivelando più difficile del previsto da una visuale terrestre; anche interrogando i superstiti di Soyo riceviamo informazioni contrastanti. Parlano di un'orda rossa senza fine e l'unica cosa certa ad oggi è che abbiano tagliato come burro le difese dell'Erba con 3 eserciti distinti, ora alle porte di Kusa. Potrebbero davvero aver raggiunto le 10000 unità e al momento sembrano volersi disporre per formare un fronte unico che taglia l'Erba in due; spero che Raizen e Febh si muovano ad avvicinarsi il necessario per ottenere lo stato delle residue forze arroccate nel villaggio e dettagli ulteriori sull'orda rossa, magari sfruttando il cielo...Devo ammettere che i fogliosi sono stati coraggiosi ad avvicinarsi così tanto e subito al nemico ma il confine con la pazzia è sottile: se i dati che mi hanno comunicato sono veri, l'accampamento è a mio avviso troppo vicino al nemico, rischiano di essere accerchiati in un territorio ormai preda del nemico in rapporto di forze 1 a 8. Forse l'Hokage pensava che Kusa gli avrebbe fornito un sopporto maggiore, immaginando una resistenza congiunta in prima linea, ma questo famigerato re delle armature li ha costretti ad una ritirata fulminea nella roccaforte di Kusa. "

    Posò nuovamente lo sguardo sul leader kiriano, probabilmente intento a memorizzare tutte le informazioni fino a quel momento raccolte dal Mikawa; dopotutto dall'altro lato del mare "vedere" ciò che stava accadendo nel cuore del continente era impossibile. L'alleanza che avevano stretto serviva anche a questo, colmare le distanze e abbattere le barriere geografiche tipiche di un piccolo Paese e di un arcipelago. La posizione dei sunesi rimaneva un'incognita ma iniziava a girar voce che il Kazekage avesse spedito comunque il 75% delle forze della Sabbia nella traversata verso il fronte.

    " Quanti dei tuoi hai mandato a morire per tenere il gioco dell'accademia? "

    Domanda secca che si apriva a quello che secondo Aloysius era il tema del piano dell'Inquisitore. Con lui frenare la lingua non aveva molto senso, i due si erano già accordati sui propositi della loro alleanza segreta durante la cena alla Magione Kenkichi, quindi la visione di uno era a grandi linee chiara all'altro e di certo correre in soccorso dell'erba non vi rientrava per entrambi! Il fatto stesso che l'accampamento di Oto fosse rimasto quello pensato per la guerra a nord contro Kumo, senza creare nemmeno un distaccamento limitrofo alle forze accademiche la diceva lunga su quello che Aloysius aveva in testa per l'impiego del suo esercito.

    " Movimentare le armate da qui richiede un giorno di viaggio mentre i gruppi ninja che abbiamo spedito saranno da Raizen in 4-5 ore. Dobbiamo calcolare bene in tempi se vogliamo arrivare al momento esatto...non trovi? "

    Non lo stava ancora dicendo esplicitamente, avrebbe aspettato che il Kenkichi rivelasse i dettagli del suo piano per sbilanciarsi sebbene entrambi dovevano avere in testa il medesimo destino per la fazione cremisi, quella accademica e quella dell'Erba.
    In quel momento sarebbe entrato nella tenda uno dei corvi del Mikawa, fermandosi sulla mano tesa del generale già proiettate a leggere il contenuto del rapporto criptato che trasportava:

    " Il nemico si sposta. Il gruppo di infiltrazione 3K, capitanato da Gennosuke, riporta che ora l'alfiere del Veterano è a metà strada tra Kusa e Soyo...pare che non guiderà lui l'assalto a Kusa. Che l'insediamento accademico abbia catturato la sua attenzione? Supponendo una suddivisione al 50%, a breve 5000 milizie cremisi si abbatteranno sui nostri "amici" mentre l'altra metà continuerebbe la presa della capitale...tu cosa ne pensi Kensei? "

    I ninja potevano spostare gli esiti di una battaglia in netta inferiorità numerica ma, sebbene fosse a tutti noto il valore di shinobi del calibro del Jinkurichi del Nove Code, anche il nemico aveva dimostrato di avere ninja di altissimo profilo (come i due Kage di Iwa e Kumo assoggettati al loro volere ad esempio). Ancora non sapevano, oltre il famigerato capitano, quali ninja di rilievo sarebbero scesi in campo per la fazione opposta e questo rendeva l'esito di quel conflitto decisamente aperto.
    Ad ogni modo, ora che lo stato di quel sistema caotico in continuo divenire sembrava aver preso forma, Diogene era pronto a sentire il piano del Mizukage e avrebbe iniziato proprio dal punto in cui si erano interrotti qualche mese prima, a Kiri;

    " Dimmi, hai portato quello che ti avevo chiesto? "



    ::: Stalle :::

    Hayashi si era messo a testa bassa sul compito assegnatogli da Korra. Un lavoro tedioso, monotono e apparentemente banale che lo studente non si sforzò affatto di far evolvere allo standard dei ninja. Inoltre le cose non erano state facili come l'otese pensava: le bestie non erano mansueti puledri da passeggio ma stalloni da guerra, dall'impetuosi e testardi. Muoverli per pulire le stalle e spazzolarli non era una cosa così banale e il suo atteggiamento sbrigativo gli aveva solo fatto perdere del tempo; stessa cosa per il trasporto di acqua e viveri...non attivare il cervello e svolgere tutto come avrebbe fatto un civile non esperto nel settore era quanto di più inatteso alla giovane ufficiale di primo livello cui era stato assegnato. Era arrabbiata e al tempo stesso scocciata del pessimo operato dello studente.

    " Sei sicuro che vuoi intraprendere la carriera da ninja? Ci sono tanti mestieri a questo mondo, non tutti sono adatti a questa vita. Non ti è nemmeno passato di mente l'idea di usare la moltiplicazione per avere il controllo sui cavalli e farli star calmi? Oppure avresti potuto trasformarti per diventare uno di loro e convincerli a seguirti negli spostamenti con più semplicità! Tecniche o chakra per aumentare la velocità per gli sposamenti lineari e ripetitivi? E poi i trasporti...non posso credere tu stia facendo tutto a mano! Cosa ci voleva a piantare un kunai su questa trave, collegarci un filo di acciaio e realizzare una carrucola per i secchi d'acqua o di letame e le balle di fieno? I ninja, prima che combattenti, sono gente pensante, ingegnosa!! Bah...proviamo con altro. "

    Lo trascinò quasi fuori dalla struttura per condurlo nei pressi del bosco limitrofo l'accampamento.

    " Legna. Prendi quei soldati con te, convincili a staccare prima dalla pausa e accompagnarti nel bosco. Sai quale si usa per accendere fuochi e cucinare, si? La raccogliete, tagliate in pezzi consoni e accatastate lì, dove ci sono quelle casse. Tutto chiaro? Hai tempo fino ad ora di pranzo. "

    Questa volta avrebbe dovuto fare un lavoro migliore; serviva un piano per ispezionare il bosco in maniera ottimale e organizzare la raccolta e il taglio, oltre a spronare e tenersi buoni gli uomini di certo poco volenterosi di sacrificare il proprio tempo libero in quel modo...

    ::: Armamenti :::

    Saragi era proprio un secchione, questo avrebbe pensato Ashiro dopo averlo interrogato su quanto appreso in quelle poche ore. Aveva capito le principali differenze tra i macchinari realizzati dai sunesi su commissione di Aloysius e ne aveva compreso limiti e vantaggi tattici. Quindi avrebbe calcato la mano per vedere se la matematica e la tattica bellica era uno dei punti di forza del ragazzo:

    " Quanto tempo ci vorrebbe per trasportare 3 trabucchi fino al fronte [mappa e competenze linkate]?
    Quali tipo di soldati avrebbe più senso impegare [gregari, png, milizie, pg e loro livello]?
    Ipotizzando che il primo livello murario di Kusa sia composto da blocchi di pietra fino a 25 metri di altezza, a che distanza converrebbe posizionare queste armi per avere dei bersagli efficaci?
    E dopo quanti colpi le mura cadrebbero? "


    Il genin aveva dei compiti numerici da fare prima di potersi dedicare alla preparazione dei grossi proiettili. Gli ingegneri e meccanici otesi avevano tra le mani i progetti spediti da suna ma non sembravano ancora padroni al 100% di quegli schemi.



    Il problema era sul collaudo della leva di attivazione della balista, che se eseguiti lanci troppo ravvicinati tra loro, sembrava come indurirsi fino ad incepparli del tutto; per sbloccarla sprecavano diverso tempo perché la posizione era interna e scomoda e serviva una stretta micidiale per forzare il meccanismo. Per il momento la soluzione sulle macchine ancora sane era quella di oleare l'ingranaggio alla base costantemente ma, oltre ad essere una procedura poco pratica durante una battaglia, a Saragi non sarebbe di certo apparsa la soluzione migliore.
    Avrebbe preso l'iniziativa o si sarebbe limitato ad assemblare gli oggetti da lancio?

    ::: Campo di Addestramento 2 :::

    Kyuke aveva affrontato la sfida di Soifon con l'atteggiamento sbagliato, quello tipico dei ninja che iniziavano ad elevarsi dalla gente comune e capire il mondo della guerra e delle arti marziali e del chakra. Tuttavia, pensare che gli addestramenti di Kato fossero di esempio per il livello di perfezione richiesto ed atteso dall'ufficiale di secondo livello era un errore grave: il guardiano scomparso, sebbene più forte della gregaria, non possedeva affatto il rigore marziale e la perseveranza di quest'ultima, qualità già spiccate per natura ma accentuate da anni di allenamenti impossibili richiesti dal kage.
    Apprendere il Kata di Jo non significava solo copiarne i movimenti e urlare cose a caso ma era una forma di arte marziale antica, profonda, viscerale, che attivava il tentien attraverso il diaframma e univa l'estensione dei muscoli al vigore delle pose statiche, allenando agilità e forza allo stesso tempo. Era un allenamento intermedio per l'esecuzione di taijutsu prolungati, sequenze di colpi precise che se interrotte perdevano di efficacia, come molte delle tecniche insegnate ai giovani otesi interessati al combattimento corpo a corpo.

    Lo avrebbe mandato a correre 30 km attorno al campo di addestramento, appesantendogli il trasporto con ulteriori 20 kg di peso oltre l'armatura che aveva tenuto già da prima, senza spiegarli nemmeno tutte le cose sbagliate che aveva compiuto. Perlomeno avrebbe avuto del tempo per rifletterci e capire i suoi errori.

    Alla fine della "corsetta" lo avrebbe preso in disparte, dicendogli:

    " Ancora. E questa volta fallo bene. "


    CITAZIONE
    OT/ Entro il prossimo post definiremo tutte le schede dei png di Oto.

    Kyuke e Hayashi cercate sempre di entrare nel merito delle cose, approfondendo l'argomento, descrivendo per filo e per segno quello che fate e i ragionamenti del vostro pg. Cercate di riportare le cose al mondo dei ninja, alle vostre conoscenze e al reale significato delle sfide che vi vengono messe davanti ;) /OT
     
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    "Mal assortito?" - pensai curioso sentendo parlare Febh. Insomma, io conoscevo solo le sue abilità e, da quanto mi ricordavo dopo l'incontro nel suo ufficio amministrativo, era una noce dura. Le altre sue capacità mi erano sconosciute e forse avrei fatto meglio a spiare lo Yakushi in modo da capire non solo in che modo riusciva a parare le katane con il collo, ma perché si atteggiava in quel modo pesantemente stupido e infantile. Se sarebbe stato lui a fare da collante per quel team male assortito e scelto male, come lui stesso diceva, allora probabilmente saremmo tutti quanti finiti in un baratro prima ancora che ce lo saremmo potuti aspettare. Per altro, io non pensavo affatto che il team fosse stato scelto male e già dall'inizio del discorso del Jonin mi ritrovai in netto disaccordo con lui: nonostante le sue trovate da bambino-down, era in qualche modo, per chissà quale grazia dei Kami, diventato un Jonin dell'Accademia. Quindi, probabilmente, qualche capacità di controllo dei suoi sottoposti pur ce l'aveva... Ovviamente, oltre alle abilità idonee di un ninja dotato del grado Jonin. Certo, essere un membro della squadra di Febh era un bel rischio, specialmente considerando che era uno tendente a parare le katane con il collo (le mie tendenze suicide in paragone erano uno scherzo natalizio fatto da un ragazzino senza fantasia): in quale momento avrebbe deciso di usare il collo di qualcun altro per parare una o più spade? Fino a quali rischi avrebbe spinto i membri del suo team? Una guerra era una guerra; i rischi c'erano sempre e negare questa verità sarebbe stato inutile. Eppure, anche nelle situazioni più critiche si potevano adottare degli approcci più conservativi: ogni vita umana in un conflitto era preziosa. - "E Febh non mi dà l'impressione di voler salvare vite umane..." - Per lo più mi sembrava che ci avrebbe tutti gettati nel punto più caldo e pericoloso di tutta la guerra. Non che fossi contrario a una simile idea: le tendenze suicide del Jonin mi piacevano molto e se avesse deciso di andare nel cuore dell'esercito nemico, l'avrei seguito senza problemi. Il vero problema erano gli altri due membri del team.

    Shinodari, - l'unico essere umano di cui avevo un certo rispetto in tutto il villaggio e che sembrava condividere, seppur non completamente, le mie stesse idee, - era un medico. A quanto ne sapevo non era tornata da molto. Evocava draghi e non conoscevo nulla delle sue capacità di combattimento. Eppure, era quel genere di persona che mi dava una certa fiducia: quando io e Febh, su ordine di quest'ultimo, ci saremmo gettati contro il nemico, indipendentemente dalla sua stazza, potenza o pericolosità, Shinodari avrebbe rappresentato un minimo di raziocinio e razionalità che bilanciava il fare euforico mio e del Jonin. Era il peso che sostava sull'altro piatto della bilancia: era l'equilibrio.

    Infine, veniva l'altra kunoichi dalle forme rotonde e sensuali. Un'incognita completa, a dire il vero. Una di cui non conoscevo niente. Cosa pensare? Beh, avrebbe potuto essere letteralmente qualsiasi cosa. Comunque sia, se si partiva pensando di essere un team male assortito, si finiva male. Dovevo alzare il morale a tutti. - Tsk, - dissi. - Non capisco come fai a dire che siamo un gruppo male assortito: per quanto mi riguarda siamo il miglior team di Oto. - Mi sistemai il coprifronte con la nota, simbolo di Oto, sulla fronte. - Dovresti essere più ottimista e più motivato Febh Yakushi. - Quando tirò fuori il suo travestimento, sbadigliai vistosamente: era noioso e prevedibile. Quel suo umorismo non avrebbe fatto ridere nemmeno un sunese sotto effetto di funghi del deserto. Forse se ne accorse anche lui, perché alla fine si mise a elencare tutti i suoi vantaggi. Incassare colpi, curare, potenziare Jutsu... - Spero che tu abbia anche un po' di potenza di fuoco, che per sconfiggere l'avversario non si può sempre giocare in difesa. - Il che era vero ed era ciò che dicevo mentre i miei occhi lasciavano stare il Jonin otese per spostarsi su Kamine e su Shinny. Erano anche loro, del resto, dei membri del team... ma per quanto tempo avrebbero supportato le stranezze di Febh? Per quanto tempo la loro morale sarebbe rimasta a un livello elevato? Per quanto avrebbero voluto combattere? - Su questo concordo, Febh. Finché saremo un team, saremo imbattibili. - Era difficile affermare il contrario: se solo un pezzo della macchina otese si fosse spostato, rotto, danneggiato o avesse fatto di testa propria, tutti i pezzi che formavano il macchinario si sarebbero danneggiati. A quel punto, il team sarebbe caduto e forse sarebbe caduta pure Kusa: volente o nolente, molto dipendeva da noi e Febh, - diavolo se odiavo dargli ragione, - non aveva torto quando diceva che restavamo imbattibili finché restavamo coesi. - In questa missione puoi contare su di me come su un tuo sottoposto Febh Yakushi. Ti seguirò in battaglia ovunque andrai e obbedirò a ogni tuo ordine come se fosse mia madre a darmelo. - - "Sperando che tu sappia quel che fai e che la tua apparenza... non sia solo un'apparenza." - Non potevo permettermi di fare ancora di testa mia. Non dopo la storia di Kensei, per lo meno: ero troppo cambiato. Se era vero che gli otesi erano tutti una grande famiglia, io dovevo far parte della stessa. Certo, avrei avuto modo e luogo per sguainare le spade e far loro assaggiare le carni dei miei ex-compatrioti che si erano mossi sulla strada del Male, ma se tutti i membri del team avessero fatto di testa propria, se non ci fosse stata alcuna unione d'intenti e collaborazione per raggiungere un'unica fine, saremmo tutti morti e il Male più grande avrebbe trionfato. Saremmo divenuti vincitori solo se fossimo stati in grado di agire come un organismo solo, con la massima precisione e tempestività; altrimenti, nel migliore dei casi saremmo tornati a Oto da sconfitti. Il più di noi, probabilmente, sullo scudo invece che con lo scudo.

    Alla fine, lo Yakushi ci domandò pure delle nostre capacità. - Il mio stile? - Chiesi. - Non arrendersi mai e superare sempre i miei limiti. Ecco il mio stile. - Non capii nulla della questione relativa al polpo e al gorilla... rivolto a Kamine. Semplicemente alzai le spalle, ma non potei ignorare la domanda rivolta a me. Cosa volevo così tanto pur di partecipare a una guerra pur di averlo? Domanda semplice, a cui risposi con un guardo serio e determinato. - Voglio la distruzione dei Cremisi: ho un conto in sospeso con loro e difficilmente troverai qualcuno di più motivato a combatterli nel raggio di 4 mila chilometri. Voglio che venga ripristinato il vecchio ordine a Kumo. Voglio diventare più forte di Kensei Hito. E voglio che la gente comune di Oto conosca la pace. - Non erano poche le cose, ma alla fine dei conti il Jonin di Oto non aveva mica detto di esprimere una sola nostra volontà, anche se l'ultimo mio desiderio sembrava quello più irrealizzabile: era davvero impossibile portare l'Ordine in un posto in cui regnava il Caos. Significava cambiare la natura stessa di Oto: il mio desiderio puntava a eliminare la libertà degli altri. Mirava a togliere agli altri la possibilità di esprimere i loro desideri. Non che me ne importava: per trasformare quel villaggio in un posto serio ci sarebbe voluto sicuramente tantissimo tempo, molti sforzi e troppo sangue. Il cambiamento richiedeva sacrificio e la mia Volontà doveva imporsi su quella altrui. - La guerra non mi spaventa e sarei disposto a vendere l'anima al diavolo pur di realizzare i miei desideri. Sono disposto a fare cose immonde: questa battaglia, in confronto, non rappresenta che un atto di poco conto. - "Voglio ritrovarmi in mezzo al fuoco," - pensai. - "E soffrire per sempre. " Che poi, in che modo quella guerra poteva spaventarmi? Io avevo partecipato a tante missioni e a tante battaglie. Ero un veterano. Una battaglia o l'altra, poco importava: ero un ninja, uno strumento. Mi dicevano che c'era un problema, mi dicevano dov'era e io andavo lì a risolverlo. Perché mai mi sarei dovuto spaventare a causa di una battaglia? Se fosse stata piena di sofferenza, tanto meglio: magari sarei cresciuto e divenuto più forte, più capace e preparato per realizzare i miei obiettivi. Kensei Hito non avrebbe avuto scampo quando mi sarei preso la mia rivincita.

    Quando infine evocò la sua lucertola dal nome impronunciabile, ci entrai per essere trasportato a Konoha. Non me ne importava niente del comfort a 5 stelle o ad altre cazzate: volevo combattere i Cremisi. Volevo raderli al suolo: cancellare persino i ricordi della loro esistenza. Volevo farlo subito: ero un putbill pronto per essere sguinzagliato. Ed ero pronto a tutto pur di raggiungere il posto minacciato dai miei acerrimi nemici. Non importava nulla se mi avesse trasportato una lucertola oppure se avessi dovuto andare a Konoha a piedi. L'unica cosa che avrei fatto quando tutti si sarebbero sistemati e la lucertola fosse partita, sarebbe stato ricalcare ciò che avevo già detto. - Sentite, - iniziai, - quella gente che stiamo andando ad affrontare è la più meschina, malvagia e cattiva che possiate immagine. Non c'è nessuno peggiore di loro: è la peggior feccia di tutto il Continente, anzi. È la peggior feccia di tutta la Storia. Sono più schifosi persino degli Hayate. Niente pietà o misericordia per loro: non se lo meritano. E se cadeste nelle loro mani, non aspettatevi pietà da loro: li conosco e vi regaleranno soltanto la massima sofferenza prima di uccidervi. Per sconfiggerli, quest'oggi come non mai dobbiamo lavorare come se fossimo 4 dettagli di un unico orologio; come 4 parti di un solo meccanismo. - Mi sistemai il mantello, adagiandomi leggermente sulla parete di quel... mezzo di trasporto. Controllai le katane: dovevano essere taglienti e affilate come non mai prima. Mi bastò toccare la lama con il pollice per capire che era tutto okey con le mie armi: erano pronti alla guerra, come lo ero io. Restava solo dar vita alle danze: volevo morderli tutti.

    [...]



    Arrivammo sotto le mura di Konoha senza dei grandi problemi e senza interruzioni di alcun genere. Come aveva promesso Febh, la sua lucertola si era rivelata veloce e tempestiva. Uscii dopo il Jonin, rispettando la gerarchia, e ammirai le mura della Foglia: era la prima volta che le vedevo. Poi ascoltai il modo in cui Febh chiamò Raizen e mi indispettii leggermente: che modo di rivolgersi all'Hokage era quello? Comunque fosse, non dissi nulla: non sapevo nemmeno se quel tizio che avevo incontrato all'Isola degli Immortali si sarebbe ricordato di me e quale sarebbe stata la sua reazione a vedermi con il coprifronte di Oto. In realtà, niente era sicuro quel giorno e forse persino la fretta e la tempestività di Raizen non gli avrebbero permesso di riconoscermi. Non che fosse importante, dopotutto: ero giunto lì non in qualità di modello da situare sulle prime pagine dei giornali di moda. Ero giunto lì in qualità di spadaccino e l'unica cosa che volevo era tagliare in 4 parti le tetre figure che avevano disonorato il mio villaggio.

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    - Dove sono? - - domandai. - - Voglio massacrarli tutti. -





    Chakra: 80/80
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 675
    Velocità:  650
    Resistenza: 500
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 675
    Intuito: 625
    Precisione: 600
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Katana × 2
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico di Recupero Intermedio × 1
    • Tonico Elementale Inferiore × 2

    Note
    ///
     
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    « Let alone yourself. »

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    « Pedone in D4. »

    La voce del Flagello era quella di chi faceva conversazione. Si trovava comodamente seduto sul medesimo scranno presso il quale il Garth dei Mikawa lo aveva accolto tempo apprima, nel corso del loro primo incontro. Come allora, una tazza fumante di liquido ambrato, preparata dal maggiordomo di nome Antares sfruttando una rara pianta da té originaria del Paese del Gelo, riposava pigra nel tavolino di fronte a lui. Non c'era, tuttavia, alcuna scacchiera lì di fronte. L'apertura, da libro, che l'Immortale aveva offerto al Kokage una volta accomodatosi - le prime parole che gli aveva rivolto dal suo arrivo ad Oto - aveva un triplice significato, uno dei quali, il più ovvio, era l'invito ad una partita mentaleGene, ti propongo una vera e propria sfida a scacchi.

    Ad ogni post, se i due PG saranno insieme o comunque avranno modo di interagire, muoveremo una mossa. Non dobbiamo per forza finire in questa quest. Può andare avanti anni. Potrebbe diventare un'ottima occasione di banter tra i PG!

    Unica condizione: rigoroso divieto di utilizzo di intelligenze artificiali o di coinvolgere altre persone. Ogni mossa di Jeral sarà solo mia e ti chiedo di fare lo stesso. Buon divertimento!
    a quel gioco così affascinante.

    Il secondo significato, di media difficoltà, era da leggersi nel posizionamento del pezzo sulla scacchiera: D4. L'esatto contrario del codice (D-4) con il quale il generale cremisi - quando aveva condiviso con il Flagello le sue macchinazioni, i suoi schemi, ed i piani di battaglia con cui intendeva gettare le basi dell'Impero oggetto del loro sodalizio diabolico - aveva identificato gli eventi che erano giunti alle orecchieSussurri nell'oscurità
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di ottenere informazioni sui Nukenin: può ottenere informazioni riguardanti la maggior parte delle attività di Nukenin PG fino al grado B senza rischio o interagire con PNG. Può ottenere informazioni riguardarti le attività dei Nukenin PG fino al grado A spendendo 1 competenza RYO. Sarà impossibile scoprire argomenti segreti, vietati o assenti nel luogo in cui presente l'utilizzatore. Può ottenere informazioni su PNG Nukenin se il QM è d'accordo.[Da chunin in su]
    dell'Immortale poco prima che i corvi dal becco rosso del Garth lo raggiungessero (segno che la rete di spie di quest'ultimo avesse captato l'informazione ben prima). Una chiara allusione del tetro pellegrino alla propria disponibilità a brandire l'Eresia al fine di ribaltare del tutto le aspettative che il fautore di quell'aggressione si aspettava di ottenere.

    Il terzo significato, di più difficile lettura, stava nella natura dell'apertura della partita: D4, o 4D nello schema del Garth. In altre parole, un'apertura banale, ma utilizzabile tanto da un giocatore di scacchi alle prime armi quanto da un granmaestro della disciplina. Se non vi era dubbio che il ruolo della Cascata in quell'invasione così a sorpresa fosse da soppesare, non vi poteva essere dubbio che la Neve avesse in qualche modo facilitato lo spostamento navale della flotta nemica attorno alla penisola del Ferro. Ma, in fondo, che importanza avevano simili interrogativi? Quando anche quelle armate fossero giunte per il tramite di un'arte affine a quella impiegata dagli Specchi di Ame, il fatto rimaneva che quell'apertura, così banale nonostante la pretesa sfacciataggine, non poteva che nascondere una cosa.

    Una trappola.

    La reale partita era comprendere la natura di quest'ultima, una volta intravista. Si trattava di un diversivo? Di un tentativo del Veterano di testare la tenuta dell'alleanza tra Orso, Sorgenti Termali, Montagna e Ferro dopo la votazione tenutasi due anni prima? O era un modo per verificare la presenza di nuovi potenti sul campo di battaglia dopo così tanto tempo che i Cremisi non agivano davvero sul continente? O, ancora, forse non era che il passatempo di un immortale per mettere alla prova uno dei propri subordinati, con solo il retro pensiero di cavarne eventualmente qualcosa di utile? Ma, soprattutto, il generale cremisi che uso poteva sfruttare quella situazione per far avanzare il progetto dell'Impero?

    Questo e molto altro attraversava la mente del Flagello in quei momenti, ma solo pigramente. Giacché ai suoi occhi quegli avvenimenti non avevano la minima importanza, se non quella di rappresentare un occasione per osservare la reazione del futuro Imperatore Cremisi agli stessi. Tale era il motivo per cui aveva risposto alla chiamata. Tale era il motivo per cui aveva offerto, con quella semplice mossa, le sue approfondite osservazioni circa quanto stava accadendo.

    E tale era il motivo per cui non erano soli in quella stanza.

    « Tieni per te le tue osservazioni, Rittoru. L'ennesimo pareggio sarebbe deludente. »

    Un teschio bianco come la morte riposava infatti nella mancina dell'Immortale.

    Debating-Life-From-God-s-Viewpoint

    « ... »

    La reliquia di quello che fu uno degli immortali più temibili in circolazione - e che ancora adesso rimaneva senz'altro pericoloso per più di un motivo - era avvolta da una sottile, ma impenetrabile, patina di chakra che aveva l'aspetto di sottili lingue di fuoco violaceo [Lanterna InfernaleNota per Max: la tecnica è in revisione post-patch, ma solo ai fini del costo. L'essenza non cambia e dato che qua è ancora essenzialmente free la uso così com'è. Max, ai tuoi fini sappi che Jeral sacrifica 5 Slot Azione ogni round (Acrobata, Agilità Nera+3 naturale). All'interno della prigione è possibile respirare.

    Lanterna Infernale
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Bue, Cane, Serpente, Bue (4)
    Previo contatto diretto con l'obiettivo, l'utilizzatore può rinchiuderlo in un costrutto traslucido di chakra di forma a sua scelta. Ogni slot azione impiegato dall'utilizzatore annulla uno slot azione e uno slot difesa della vittima; la vittima non può usare slot tecnica all'interno della prigione. A scelta dell'utilizzatore, da operarsi all'attivazione, all'interno della prigione non è possibile respirare. L'utilizzatore deve mantenere sempre il contatto con la prigione, altrimenti la tecnica si disattiverà. Una volta a round, è possibile per la vittima liberarsi tramite il chakra spendendo Quasi Elevato: causa AdO.Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Emissione
    (Consumo: Elevatissimo)

    Tecnica Economica [2]
    Talento: L'utilizzatore può eseguire la tecnica avanzata risparmiando il 25% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 2 round. Alternativamente è possibile risparmiare il 50% del consumo d'attivazione; può essere utilizzata 1 volta ogni 3 round. Non è possibile sfruttare altre abilità "Talento" in combinazione. [Da genin in su]

    Azione Rapida [1]
    Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO. [Da genin in su]
    ]
    .

    « La sua conoscenza diretta dell'intero sistema di sicurezza dell'Erba, ivi inclusi tutti i protocolli di emergenza, i piani di fuga ed i relativi punti deboli, è a tua disposizione, Mikawa. Grazie agli esperimenti che ha condotto su sé stesso nel corso dei suoi tre secoli di vita, è in grado di parlare anche in queste condizioni. Non ti avvicinare troppo e, comunque, evita di fare in modo che il tuo chakra entri in risonanza con il suo. Nonostante lo abbia marchiato, tenta sempre di sfuggire al mio giogo. »

    Un piccolo nugolo di linee di potereBerserk-Brand-of-Sacrifice nere, attraversate da venature incandescenti color lava, solcavano quella che era stata la fronte del capo delle difese di Kusa. Quello era il Marchio del Flagello, il simbolo della sua vittoria su un avversario di un livello quasi incredibile, che ora era costretto ad obbedirgli [Marchio del FlagelloNota per Max: il pensiero inciso è il seguente: « La mia sconfitta mi obbliga ad obbedire al Flagello Immortale. »

    Simbolo del Pensiero
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Disegno (5)
    Tracciando un sigillo sul corpo della vittima, l'utilizzatore puo' innestare un pensiero nella vittima. Il pensiero puo' essere un'idea, un'ossessione, un obiettivo, una credenza o un ragionamento della lunghezza massima di 10 parole. La vittima crederà che questo pensiero sia proprio e che sia la verità, con tutte le conseguenze del caso. La vittima non si ricorderà dell'esecuzione del fuuinjutsu se eseguito con successo. Il pensiero può essere spezzato o ignorato, in scene o giocate successive, se risulta contraddittorio o assurdo rispetto alle attitudini della vittima. Può essere eseguito solamente su persone incoscenti o consenzienti.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Speciali
    (Consumo: Medio)
    [Sigilli Massimi: 1 per grado]
    [Da chunin in su]
    ]
    .

    « Gli ho ordinato di dire solo la verità, di non mentire tramite omissione e di rispondere alle tue domande fornendo ogni informazione che, se si trovasse lui stesso nella tua posizione, gli sarebbe utile sapere. Entro tali limiti, mostrami che uso farai del primo dono dell'Eresia. »

    L'Immortale era ora un alleato del Garth, ma ciò non significava che gli avrebbe servito ogni cosa su un piatto d'argento. No, lo avrebbe sorretto ed elevato a nuove vette, ma ad ogni momento buono lo avrebbe anche messo di fronte a nuove sfide aventi lo scopo di portarlo, nel tempo, ad un livello di esistenza superiore. Solo così avrebbe potuto ascendere al ruolo che aspirava e regnare supremo sull'Impero più vasto di tutta la terra.

    Il riflesso delle fiamme violacee ballava in modo ipnotico negli occhi crudeli del Flagello.

    OFF GAME

    Jeral, Flagello Immortale

    Nukenin S | Energia Nera


    Vitalità: 20/20
    Danni: /
    Status: /
    Buff: Rigenerazione x 1.5 (Chakra)
    Chakra: 1450/1500
    Spese di Chakra:

    -1x Quasi Alto (100-50 per TA Economica)[Lanterna Infernale]

    _____________________________

    Angolo Commenti

    Max, per tua info, quello che Jeral sta offrendo a Gene è l'utilizzo del teschio di Rittoru, un PNG Jonin Nera con Intuito naturale 850 che è stato uno dei nemici principali della mega quest Il Ruolo dell'Accademia. Al termine della giocata, Jeral ha decapitato Rittoru (che è immortale e devoto a Jashin). Rittoru è poi ricomparso al termine dell'epico duello tra Gene e Jeral a Crematoria. Maggiori dettagli a questo link.

    In buona sostanza, né Gene né io possiamo utilizzare il PNG per dare ai nostri PG dei vantaggi nella News. Ti chiederemmo quindi di utilizzarlo secondo quanto meglio ritieni, tenendo tuttavia a mente quanto specificato sopra. Se l'attacco dei Cremisi fosse avvenuto in qualsiasi altro Paese, non avremmo avuto alcun vantaggio di questo tipo. Tuttavia, Rittoru ha personalmente ideato tutte le difese dell'Erba e si può dire che fino alla sua cattura ne sapesse agilmente più di chiunque altro. Spero che questo breve sunto ed il PNG ti sarà utile per creare situazioni di gioco interessanti!

     
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    Magistra Vitae

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    Arte della Guerra


    I

    Le ali del corvo sfidarono coraggiosamente le violente correnti ascensionali che si scontravano contro le falesie a strapiombo sui flutti di Kiri. Il volatile aveva compiuto la traversata dello stretto braccio di mare che separava l'isola dal Continente senza soste, tale era l'urgenza impostagli dalla voce del padrone, e quando raggiunse il suo obiettivo era ormai stremato. Ciò nonostante adempì al suo compito, recapitando il messaggio nelle mani di una giovane ragazza alle prese con rotoli di pergamena tanto antichi a sembrare sul punto di sgretolarsi al solo guardarli. Bravo, ora riposati qua al calduccio. Gli occhi intelligenti del corvo si fissarono sul destinatario per un breve istante prima di emettere un acuto cra di risposta ed iniziare a riordinare il piumaggio scomposto dalle folate invernali.

    Diversi sentimenti trapelarono sul viso di Harumi man mano che proseguiva nella lettura della missiva. Era di certo contenta di poter tornare a casa, molto prima di quanto aveva previsto in effetti, ma il motivo era tra i peggiori possibili. Una guerra era esplosa alle porte del Suono, nei territori dell'Erba. Non serviva essere un esperto di geopolitica per capirne le ripercussioni ed il motivo per cui era impensabile rimanerne fuori. Diogene doveva essere frustato per essersi ritrovato improvvisamente nella parte della vittima e non dell'aggressore come aveva preventivato. I Cremisi l'aveva battuto sul tempo, sebbene avessero deciso di fare la loro mossa su un altro scacchiere. In ogni caso il Colosso aveva bisogno di lei, e questo la riempiva di un'immotivata gioia.

    La giovane prese rapidamente congedo dal Mizukage, il quale era già al corrente della situazione ovviamente. A differenza sua però aveva molte cose a cui pensare prima di partire, radunare le truppe, dare istruzioni da seguire durante la sua assenza ed altri ingrati compiti che solo un Capovillaggio poteva sostenere. Kensei Hito-sama, la ringrazio per essersi presa cura di me in questo breve periodo, spero di poter tornare a Kiri una volta terminata la guerra per proseguire le nostre ricerche. Io la precedo, ci rivedremo sul campo di battaglia. Con un lieve inchino la ragazza lasciò la stanza e si diresse verso il porto dove una feluca veloce l'attendeva per salpare alla volta di Oto.

    La guerra non aspettava i loro comodi, perciò una volta rientrata al Villaggio la kunoichi poté rimanere a Villa Mikawa appena qualche ora, il tempo sufficiente per abbracciare Yachiru e ricevere istruzioni da Eiatsu. Il padrone di casa era ovviamente indaffarato in ben altre, urgenti faccende, e non vi fu modo tra i due di incontrarsi. Harumi si diresse verso la località agricola di Yamashina con al seguito due ragazzine fresche di scuola come sue attendenti e un gruppo di sei giovani perfettamente identiche, se non per un fiocco di colore diverso tra i capelli di ciascuna che serviva a distinguerle, come guardia personale. Non si trattava di gemelle, bensì di cloni, una specialità del Suono fin dai tempi di Orochimaru, nati dal progetto fallito di mescolare diverse abilità innate. Nel loro caso si trattava di geni Yakushi e Yotsuki, ma i risultati erano stati di diversi ordini di grandezza inferiori alle aspettative. Potevano creare scintille con le dita e le loro ferite si rimarginavano leggermente più velocemente del normale, ma nessun incredibile potere. I responsabili dell'esperimento stavano per sbarazzarsi di tutte le sisters, come le avevano chiamate, ma Harumi era riuscita a salvarle e a trovargli un rifugio. Il loro numero era materia di dibattito tra i responsabili della struttura, perché pasti, letti e vestiti non corrispondevano mai al bisogno. Ed ora le più grandi, se un termine simile aveva un qualche significato per dei cloni, si erano offerte volontarie vista la carenza di personale in previsione della guerra. D'altronde Harumi era arrivata per ultima e le toccava accontentarsi di ciò che rimaneva.

    Nonostante fossero stati avvertiti prima del suo arrivo, radunare i coscritti richiese alla jinchuuriki più di quanto aveva preventivato. Quando infine la colonna partì dall'ultimo accrocco di capanne e si lasciò alle spalle i familiari che salutavano angosciati Harumi poté finalmente rilassarsi. La marcia procedette abbastanza spedita una volta che si immisero sull'asse viario principale grazie anche all'assenza di lenti carri per i rifornimenti, già convogliati al campo base. Giunsero in vista di Nanaki poche ore più tardi, attesi dagli attendenti di campo che rilevarono il comando del centinaio di miliziani raccolti dalla ragazza. Questa congedò i suoi assistenti dando loro appuntamento più tardi alle tende che li erano state riservate e si precipitò trafelata verso il centro di comando. Era certa che avrebbe trovato lì il Kokage. Si annunciò alle guardie fuori dalla tenda, attendendo ansiosa di essere ricevuta.

    Harumi Mikawa, a rapporto.


     
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    ~ The Red Capes are coming!

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    L'ora della Redenzione

    Capitolo Uno


    Atto II
    Gli innumerevoli risvolti del fato †



    [Amministrazione kiriana]

    Li squadrai tutti, uno ad uno. Cercavo di capire quali sarebbero state le loro reazioni, i loro impulsi nel sentire quella frase, cosa avrebbe tradito il loro viso. Ma non in mano ai Cremisi. In mano nostra. Dissi, quando le loro espressioni si fossero contrite maggiormente. È la nostra prima, vera, grande occasione di distaccarci dall'Accademia, di provare a creare qualcosa di nuovo. Se tutto andrà come pianificato, potremmo finalmente tentare d'esportare la giustizia e la pace kiriana nel primo territorio lontano dal nostro arcipelago. Strinsi la mano al petto, davanti a me, agitandola leggermente in un moto passionale. L'Accademia dovrà perdere questo conflitto con i Cremisi ma non dovrà uscirne completamente annientata, soltanto ... sconfitta. Sarà lì che le forze congiunte dell'Asse entreranno in scena, soverchiando il nemico vincitore e proclamando per sé le terre dell'Erba. I miei occhi li riscorsero uno ad uno per cercare di comprendere se il messaggio fosse arrivato, se avessero capito cosa le mie parole significassero. In ogni caso, le avrei esplicate di lì a poco. Il vostro lavoro sarà il più arduo. Agirete come ninja accademici e aiuterete l'allenza tra i quattro grandi villaggi a combattere contro Kusa. Ma non combatterete per vincere. Combatterete soltanto per non morire. Parte del vostro compito sarà dissimulare difficoltà e pericolo e, al contempo, salvarvi la pelle. Dovrete riuscire a far credere che non riusciate a vincere perché seriamente provati, perché contro qualcosa di più grande di voi. Se sarà possibile preservare forze, dovrete farlo. Potreste essere indispensabili pedine per il secondo attacco contro Kusa. Se invece dovrete dare il tutto per tutto, allora mi assicurerò che una squadra medica vi sia sempre vicina per garantirvi la migliore condizione. Stavo chiedendo loro, in sostanza, di fare una sorta di doppio gioco: da un lato dovevano combattere questa guerra come chiedeva l'alleanza accademica e, dall'altro, dovevano assicurarsi che la stessa alleanza perdesse, mettendo però in difficoltà l'avversario e facendogli sprecare ogni risorsa possibile. Era un compito tanto difficile quanto complesso. Questo significa molte cose: dovrete sabotare missioni accademiche, se queste dovessero far prendere un vantaggio troppo consistente al gruppo; dovrete cercare di difendere i ninja degli altri villaggi ma mai mettere in repentaglio la vostra vita per la loro - se la questione ve lo permette, guadagnate la loro fiducia e fate sembrare la cosa più naturale possibile. Neanche i ninja del Suono, in questo senso, meritano un trattamento speciale. Infine, il compito più difficile. Guardai Youshi. Lui era sicuramente il più adatto ad una missione di quel tipo: stava dunque a lui riuscire a trovare un modo per riuscire a spartire l'onere di quell'evento segreto con i suoi due compagni. Dovrete fare tutto questo all'oscuro dei vostri compagni. Dovrete riuscire a guidarli senza far capire loro ciò che sta accadendo. Gettai un'occhiata poi anche su Etsuko. Ma non fraintendentemi: non dev'essere una missione per lasciare morire quanti più accademici possibile, anzi. Meno caduti ci saranno e maggiore sarà la nostra probabilità di successo perché più ninja avrà a disposizione l'Accademia, maggiori saranno le forze che i Cremisi dovranno mettere in campo. Come avevo detto, avrebbero dovuto soltanto preservare la loro vita più di quella degli altri, non uccidere i propri compagni. Come sapete, ho un'alta considerazione del Kazekage: è stato ospite a Kiri qualche tempo fa e ci siamo scontrati amichevolmente per testare l'uno le capacità dell'altro. Ho piena fiducia nei confronti di Hohenheim e so che il dialogo con lui potrà essere più razionale che con l'altro ostacolo a questo nostro progetto. Ma, anche per questo, ho un piano. Qualcuno tra i presenti avrebbe forse inteso già cosa volevo dire. Per questa missione contatterò anche altre due persone: il mio Ken no Minarai, che tuttavia, probabilmente, non agirà nelle vesti di Allievo del Mizukage, ed uno shinobi che è stato ospite a Kiri per un lungo periodo e verso il quale le porte della Nebbia sono sempre aperte: Shin Kinryu. Anche lui è stato mio allievo, sotto sua espressa richiesta. Ironico come tutti i ninja della Foglia vagamente interessati a brandire una spada vedessero in me, essere simulacro di terrore, paura e tormento, un maestro migliore dell'Hokage. Anche loro saranno informati di questa mia missione. Se del primo non saprete l'identità ed avrete, dunque, un alleato segreto, del secondo siete a piena conoscenza. Sta a voi gestire quest'informazione al meglio delle vostre possibilità per potervi coordinare al fine di ricavare i più auspicabili risultati. Feci una piccola pausa. Non deludetemi. Dissi, grave, freddo, atono e tagliente, indicando loro la porta. Era a tutti gli effetti una minaccia.
    Kusa doveva cadere ... in mano di Kiri!
    Quando fossero usciti avrei iniziato a scrivere due lettere, indirizzate ai due ninja di Konoha citati nel discorso di poc'anzi. Sia con Shin che con Yato avevamo stabilito un metodo di comunicazione sicuro per evenienze come quelle, facente affidamento su piccoli pipistrelli dal manto rossastro, addestrati attraverso un fuuinjutsu creato ed affinato sulla base del sigillo di sangue di Diogene e del legame di questo coi suoi corvi dal becco rosso. Nella missiva ci sarebbero state informazioni molto simili a quelle concesse ai miei ninja - entrambe avrebbero visto la parte ideologica esclusa, dal momento che il nostro rapporto era meramente utilitaristico - ma finivano in due modi decisamente distinti.

    Ciò che hai appreso nell'ultimo periodo a Kiri non è che la prima di un'infinita serie di possibilità, Shin. L'arte della spada è qualcosa di complesso che richiede dedizione assoluta ed interminabile allenamento. Ti sei dimostrato un apprendista capace, forte anche dei segreti della tua tecnica proibita. Per questo qui, oggi, con questa lettera, sono a rinnovarti la mia promessa: se mi aiuterai nei miei intenti, se mi aiuterai in questa doppia guerra, io ti concederò altro potere e ti renderò complice di tutto quello che verrò a scoprire, creare ed ideare nel futuro prossimo.

    Non dimenticare, tuttavia, che Kiri è tanto caritatevole, magnanima ed accogliente quanto io sono mortifero e ineluttabile.

    Juudaime Mizukage
    十代目水影
    Kensei Hito
    剣聖



    La lettera venne chiusa con cera cerulea, ormai mia riconoscibile marca, e su di essa, sotto il simbolo della nebbia, venne applicato un piccolo fuuinjutsu temporizzato di autodistruzione: una piccola, brave scintilla veicolata dal mio chakra affine ai raiton sarebbe stato l'innesco che, insieme alla cellulosa del foglio e l'aria, avrebbe dato fuoco al messaggio veicolato su oscura carta nera. D'identica fattura e col medesimo sigillo sarebbe stata l'epistola indirizzata a minarai.

    Pur essendo lontano dall'essere concluso, il tuo addestramento è stato foriero di ottimi risultati. Le fila del Clan Kenkichi hanno forgiato uno shinobi capace, attento e spietato e potrebbero aprirsi a segreti più profondi, se questo glielo chiedesse. Tuttavia, non ti sto scrivendo per complimentarmi con te dei tuoi progressi quanto per qualcosa di diverso: come saprai, la guerra è tornata sul nostro continente e Kusa è stata attaccata dall'orda del generale Cremisi. La difesa dell'Erba richiede l'intervento accademico ed io confido che il tuo Kage non mancherà di rispondere alla chiamata, considerando la vicinanza del territorio con i confini di Konohagakure no Sato.
    Non ti chiedo niente, Minarai. Non avrebbe senso cercare di porre nuovamente quesiti che già hanno ottenuto risposta. Ciò che voglio dirti è, semplicemente, che se l'Erba dovesse essere teatro di uno scontro tra Ombre, il Mizukage gradirebbe accanto a sé il suo Minarai.


    Qualsiasi siano le vesti con cui ti incontrerò, non dubito di incrociare il mio braccio, la mia spada ed il mio sguardo con te, magari come alleati e non come nemici, sul campo di battaglia.
    A presto.

    Juudaime Mizukage
    十代目水影
    Kensei Hito
    剣聖



    Legai le due lettere alle piccole zampe dei chirotteri, prima di farli volare via fuori dalla finestra del mio ufficio. Non sapevo quali risposte avrei atteso - o se ne avessi ricevute. Ma, probabilmente, sarebbe bastato il giusto scambio d'intese per chiarificare ogni intenzione.
    Non restava che iniziare a preparare, organizzare e selezionare le truppe per quel lungo viaggio verso Nanaki ed il campo di cui Diogene mi aveva parlato al culminare della cena alla Magione Kenkichi alcuni mesi prima.

    [Ad Oto]

    Il clangore dell'equipaggiamento e delle armi d'assedio disturbava anche me, tanto avvezzo ad essere rivestito da capo a piedi d'acciaio. Ma entrando nella tenda, per fortuna, e focalizzandomi su quanto la guerra avesse da offrirmi, l'esterno divenne lontano e la mia testa iniziò a scindere il fondamentale dal trascurabile. Lo stesso parve immediatamente percepire anche il mio compagno di sangue al punto che, con un cenno della mano e del capo, tutte le persone dentro la sua tenda uscirono e, a giudicare dal rumore di passi, si allontanarono abbastanza da lasciarci una discreta dose di privacy. Mi meraviglierei del contrario, Kensei. Mi rispose Diogene quando, entrando, dissi di avere un piano. Mi porse l'avambraccio ed io, con forza, glielo afferrai, facendo risuonare i nostri corpi in un tonfo sordo carico di mascolinità. Ci sedemmo poi al tavolo dove era stata adibita la gigantesca mappa della porzione di continente dove ci trovavamo: su di essa erano annotate tutte le informazioni di rilievo ed erano posti alcune peculiari ornamenti stanti a significare e individuare le truppe in gioco; ogni diverso pedone rappresentava una quantità di milizia differente. A giudicare dal fatto che ce ne fossero alcuni fuori dalla mappa ed altri distesa su di essa, in posizione evidentemente incerta, dedussi che le informazioni giungevano quasi in continuazione, permettendo al Garth di mantenere un controllo pressoché capillare su ogni frangente del conflitto. Un impegno senza dubbio immagine che aveva coinvolto più di un uomo sia sul campo - cioè a raccogliere direttamente le informazioni - sia nelle tende lì intorno - per riordinarle e renderle fruibili. Circa 1800 unità complessive marchiate con la nota di Oto. Non erano i numeri che ti avevo promesso ma il nemico si è mosso prima del previsto. Tu quanti ne hai raccolti tra le isole del vostro arcipelago? I miei corsari mi hanno comunicato che lo sbarco nella Risaia del Golfo è andato alla perfezione, circumnavigare la penisola del Fulmine è stato un azzardo ma vi ha fatto risparmiare diverse ore di viaggio. Siete arrivati più freschi e pronti per la battaglia! Disse Diogene con un certo entusiasmo. Il mio sguardo rimaneva sulla cartina, mentre cercavo di carpire da essa più informazioni possibili. Non saremmo ninja di Kiri se non avessimo straordinarie capacità navali. Risposi con una certa freddezza ma senza boria. Qualcuno l'avrebbe etichettata come una risposta di frangente pronunciata da un uomo assorto in altri pensieri. Le forze di Kiri contano circa 1200 uomini, portando quelle dell'Asse a quasi 3000 individui. Non pochi, devo dire. Ed a guardare le informazioni che hai riposto su questa cartina ... indicai col dito prima le truppe marchiate col simbolo di Suna, poi quelle marchiate con il simbolo di Konoha Anche i nostri alleati uniti vantano una potenza simile. Tuttavia inferiore. Qui fuori c'è qualcuno che forse non ricorderai ma che, invece, sicuramente ricorda te: Kamira Kenkichi, Alta Sciamana del Clan. Fa parte del gruppo originale di Kotetsu Bara trapiantato a Kirigakure. Al momento serve la causa nella cellula dei Sensitivi di grado maggiore. Se dovesse guardarti di traverso ... bhè, sii comprensivo. Gli dissi, facendo un piccolo preambolo obbligato per quella vicenda. Quanto scoperto con l'incontro con Midorinaka e quanto visto alla Rosa d'Acciaio era tanto contrastante quanto spaventoso ed ancora il Clan non era riuscito a placare le tormentate acque della sua storia, nonostante la Yakusoku avesse mediato i suoi ricordi non più repressi a tutto l'Alto Consiglio. [Note]La scheda di questa PNG arriverà insieme alle altre, spero presto, ovvero massimo al prossimo giro. Ci stiamo ancora coordinando tra di noi per rendere al meglio questi PNG. Lei sarà sicuramente Sensitiva e Medico, dato il ruolo di Sciamana. Diogene annuì, quasi assorto, mentre vidi che qualcosa attirò la sua attenzione e lo portò a prendere delle altre pedine tra quelle viste gettate al lato della mappa ed a posizionarle sul tavolo. Mi invitò a fare lo stesso, spiegandomi i singoli ruoli di ognuna di quelle figure, così da fargli intendere chi avevo portato dietro e dove volessi schierarlo. C'era però un grande ma da considerare: presi le pedine dei miei ninja più fidati e contai il numero di milizie totali, senza tuttavia posizionarle. Avevo da chiarire i miei intenti e dovevo confrontarmi prima di prendere qualsiasi decisione avventata. Diogene notò la cosa, probabilmente, e iniziò a spiegarmi la situazione. Ci erano sconosciuti i numeri del nostro nemico e quindi era necessario che ci venissero riferiti alla svelta e da fonti sicure, come i nostri alleati accademici o i nostri ninja. Ci fu poi un commento sulla Foglia e sulla collocazione del loro accampamento. Trattasi indubbiamente di pazzia. Ma forse la cosa potrebbe tornarci utile ... il Capoclan Mikawa sembrò percepire i miei intenti, ponendomi una domanda a bruciapelo che riassumeva perfettamente quanto fossimo sulla stessa lunghezza d'onda. Quanti dei tuoi hai mandato a morire per tenere il gioco dell'accademia? Una piccola pausa incorniciò quella frase nella mia testa. Sorrisi sotto l'elmo: era arrivato il momento di fare sul serio. Movimentare le armate da qui richiede un giorno di viaggio mentre i gruppi ninja che abbiamo spedito saranno da Raizen in 4-5 ore. Dobbiamo calcolare bene in tempi se vogliamo arrivare al momento esatto...non trovi? Annuii. Sarà a dir poco fondamentale, Diogene. Per questo abbiamo bisogno di un metodo di comunicazione rapido ed efficiente col fronte. Abbiamo qualcosa, oltre alla rete di sensitivi? Possiamo intensificarla, unendo le capacità e le forze dei tuoi e miei esperti ninja con abilità sensoriali eccezionali? Ma Diogene non riuscì a rispondermi, interrotto da uno dei suoi corvi che gli si posò su un braccio. Prese il messaggio dalla zampa ed iniziò a leggerlo. Il nemico si sposta. Il gruppo di infiltrazione 3K, capitanato da Gennosuke, riporta che ora l'alfiere del Veterano è a metà strada tra Kusa e Soyo...pare che non guiderà lui l'assalto a Kusa. Che l'insediamento accademico abbia catturato la sua attenzione? Supponendo una suddivisione al 50%, a breve 5000 milizie cremisi si abbatteranno sui nostri "amici" mentre l'altra metà continuerebbe la presa della capitale...tu cosa ne pensi Kensei? Posai gli occhi sulla mappa. Penso che probabilmente il Veterano o il suo Re delle Armature risi leggermente, per quanto io possa mai ridere, e scossi la testa notando l'ironia di un uomo come me pronunciare quell'epiteto non schiererà metà delle sue forze su ogni fronte. Sarebbe stupido. Nessuno condurrebbe un attacco di questo tipo in questo modo: già combattere su due versanti è da folli - ed anche avendo un esercito enormemente più numeroso e potente di quello dei propri avversari, dividersi a metà in questo modo può essere fatale. Portai la destra al mento, mentre la sinistra si poggiava sul tavolo, producendo un flebile rumore metallico. Questa è la prima mossa e la prima prova. Sbagliarla potrebbe compromettere l'intero esito della guerra. Dissi, nuovamente gettando un occhio sulle truppe schierate sulla mappa. Qual è il motivo di questa guerra? Se i Cremisi vogliono davvero Kusa, la maggior parte del loro esercito andrà verso la capitale mentre soltanto una porzione di questo si impegnerà a rallentarci. Mentre ancora ero assorto in questi pensieri ed elucubravo, Diogene mi pose la domanda che cambiò tutto: Dimmi, hai portato quello che ti avevo chiesto? Portai il mio sguardo su di lui. Certo. Il Jinchuuriki è migliorato enormemente dall'ultima volta che lo hai visto. Il metodo kiriano era indubbiamente un metodo estremamente foriero di miglioramenti. Tu, dimmi, invece: ci sono aggiornamenti sulle tue scoperte rispetto a quanto hai già condiviso con me di recente?
    Dopo la sua risposta venne per me il momento di esporre il mio piano. Averti sentito parlare fino a questo momento mi ha fatto capire che forse sai già quello che sto per dirti, non tanto perché tu sia venuto a saperlo in anticipo quanto perché hai pensato la stessa cosa. Portai i miei occhi su di lui. Con questa battaglia Kusa cadrà. Dissi. Non una ma due volte: la prima, per mano dei Cremisi ai danni dell'Accademia, la seconda per mano dell'Asse ai danni dei Cremisi. Cercai i suoi occhi per vedere la stessa luce che ardeva nei miei. Sfrutteremo l'Accademia per sfiancare i Cremisi e poi, con i nostri avversari stanchi e con gli alleati sul viale della ritirata, attaccheremo con rinnovate milizie e forze i nostri avversari, approfittando della stanchezza per la battaglia appena vinta. Kusa sarà la prima pietra del nostro Impero, Diogene. La voce ferma trasudava una sicurezza ed una veemenza uniche. I più fidi tra i miei uomini hanno già ricevuto speciali informazioni a riguardo. Ho anche dei ... contatti, tra le fila dei nostri alleati. L'Accademia si impegnerà ad annientare il suo nemico ma non ci riuscirà. E noi prederemo su questo. Appoggiai entrambe le mani sul tavolo. Alla luce di queste considerazioni, parte dei nostri eserciti dovranno rimanere qui a Nanaki o dovranno essere collocati in zone non di guerra, abbastanza vicine per un ingresso tempestivo ma anche abbastanza lontane per non destare eccessivi sospetti. Infine, avrei posto la domanda che il Colosso di Sangue tanto aspettava. Dimmi, Garth: come vuoi sfruttare i Bijuu?

    Al gruppo kiriano avevo dato poche e chiare istruzioni una volta giunti al campo e prima che io entrassi dentro la tenda del Kokage: cercare le cellule otesi ed unirsi a loro nel viaggio verso Konoha. Altre istruzioni sarebbero state recapitate direttamente sul campo. Qualcuno di loro, invece, doveva già iniziare a capire quanto fosse complessa la missione che gli era stata assegnata, non solo per i compagni della Nebbia che aveva accanto a sé, ma anche per via della presenza degli alleati otesi.




    Chakra:
    Vitalità:

    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 850
    Velocità: 700
    Resistenza: 700
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 750
    Slot Azione
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Difesa
    1:
    2:
    3:
    4:
    Slot Tecnica
    1:
    2:
    3:


    Equipaggiamento
    • Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale × 3
    • Cotta di Maglia Completa × 1
    • Elmo integrale dell'Inquisitore × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Spiedi Potenziati × 1
    • Arto Artificiale Kiriano Superiore × 2
    • D-Visor dell'Elmo da Inquisitore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Telescopica × 1
    • Tonico di Recupero Medio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Lente per D-Visor - Visione Fotocromatica × 1
    • Tonico Coagulante Superiore × 1
    • Yakusoku Kenkichi × 1
    • Simbolo della Stella × 1
    • Braccio Sinistro dell'Inquisitore × 1
    • Gakutensoku × 1
    • Equipaggiamento Debilitante × 1
    • Unagi × 1

    Note

    • [TS] Istinto Omicida disattivato.
      - Unità di Sangue a round per mantenimento.

    • [TS] Kirai Mugen Disattivata.
    • Combattere con Handicap Attivo.
      - Numero di Round passati con l'equipaggiamento debilitate indossato: 0.

    • Assetto Gakutensoku: Nessuno.
      - 0 Round rimanenti al prossimo Cambio di Assetto.




    Parlato
    Citato
    Pipistrelli
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    Il Fronte


    II




    Era già sovrappensiero quando Yaoukai gli chiese dei capelli, e solo di primo achito alzò lo sguardo innervosito, disturbarlo in quei casi non era mai bene, ma vedendone il volto preoccupato fece mentalmente un passo indietro ripensando alla domanda.

    Se non sono già tinti è per una precisa ragione Youkai. Una ragione che appartiene a me e che quindi ho scelto.
    Tingerli è solo un modo per scappare da un problema, e scappare non è mai positivo, ora hai occasione di affrontarlo, fatti trovare pronto.
    Ma prima vai ad allertare i messaggeri.


    I ninja della foglia non impiegarono troppo tempo a radunarsi, nel giro di qualche ora erano riusciti a raggruppare tutti i ninja disponibili alla partenza, un buon numero, ma ancora non sapeva se potesse essere sufficiente.
    Aveva programmato un briefing per comprendere dove sarebbe stato più opportuno dirigersi, ma pareva che il messaggero fosse scarsamente informato, per cui la riunione si trasformò solamente in un organizzazione delle truppe per lo spostamento. Era stata organizzata una scala di comando gerarchica in cui i ninja assumevano un ruolo di primaria importanza e che permetteva a lui di capillarizzare gli ordini semplicemente interloquendo con loro.
    L’arrivo della delegazione Otese, giunta con un inaspettato ritardo, era il segnale che a breve sarebbero partiti, Diogene lo aveva infatti informato del loro arrivo anche se non pensava in tempi così dilatati, così come i sunesi avevano scelto di dirigersi direttamente al fronte, attendendoli per unire in loco le forze. Le forze di Kiri arrivarono come da risposta di Kensei, ma inaspettatamente insieme a quelle otesi, non ne diede segno ma la cosa lo stranì: passare per Konoha era non solo la via più conveniente strategicamente parlando ma anche quella fisicamente più breve, eppure considerando dall’organizzazione di quel manipolo di ninja avevano viaggiato insieme. Tuttavia la cosa più strana era il loro numero, quattro da Oto e cinque da Kiri. Kiri e Oto avevano mandato nove persone a combattere un esercito.
    Mi da parte la rabbia che montava e si presentò a quella delegazione, avrebbe salutato tutti con la cortesia marziale dovuta dall’occasione, nessun inchino però, nessuno tra di loro raggiungeva il grado necessario perché dovesse curvare la propria schiena..

    Non conosco tanti di voi, e me ne dispiaccio, ma spero che condivideremo questa battaglia come se appartenessimo allo stesso villaggio.
    Febh, seguimi.


    Il tono era severo e cristallino, ancor più spigoloso quando chiese a Febh di seguirlo per una trentina di metri prima di arrivare ad una piccola tenda montata per accogliere un numero ristretto di persone prima della partenza, all’esterno tra il chiacchiericcio e i rumori delle truppe che si preparavano udire i discorsi era impossibile, come anche lo sarebbe stato sparire da lì in mezzo senza che qualche konohaniano, da tempo allertato sul cambio della natura dei kiriani, non notasse lo spostamento.

    Sarò breve: non è una missione, non è una scampagnata, non siamo cani sciolti, abbiamo centinaia vite sulle nostre spalle e le mie spalle reggeranno meglio se un jonin chiassoso non mi affibbia epiteti denigratori solo perché lo diverte.
    Rispondimi Si Hokage oppure prendi le tue forze e procedi in autonomia, Amministratore di Oto.


    Gli avrebbe poggiato una mano sulla spalla, una mano appesantita dalle responsabilità, ma amica.

    È una guerra, e c’è solo un modo di affrontarla: con una voce sola, la coerenza e la rigidità sono l’unica cosa che ci permetteranno di muovere un esercito con ordine.
    Ma non temere, avrai sicuramente modo di esprimerti al meglio, Febh, c’è sempre una buona occasione per rompere tutte le regole.


    Gli sorrise, ma non c’era gioia in quell’espressione quanto più la concreta promessa di sfide sufficientemente grandi anche per il suo stile.
    Se avesse concordato Raizen avrebbe fatto un unico cenno col capo per poi portare l’attenzione di Febh su una mappa del fronte.

    Bene.
    Se hai sempre quel fastidioso mal di testa, hai la buona occasione di sfruttare quello che esce dalle nostre serre in caso.
    Se non ti servisse… per le notizie che abbiamo al momento questo parrebbe essere il fronte, volevo posizionarmi all’incirca a metà dell’esercito nemico e colpirlo nel mezzo per decapitarlo.
    Certo, da una parte o dall’altra potrebbe restare qualcuno dei generali, ma dividere le loro linee di comando potrebbe tradursi in una catastrofe.
    Soprattutto se nella parte rimasta sguarnita ci sei tu a fare del caos. Ho però qualche dubbio a fronte anche del nostro numero.
    Il loro generale pare muoversi in maniera atipica e l’esercito non è uno, sono 3. Ho il sentore che con il nostro numero potremmo essere costretti a scegliere cosa salvare ma soprattutto cosa colpire per primo, l’esercito avversario potrebbe avere un gran problema, quello di fare affidamento sul suo generale più celebre e forse potente, se riuscissimo a coglierlo nel giusto momento potremmo non vincere, ma il morale avversario crollerebbe, questo però sicuramente impedirebbe a te di separarti da me, dobbiamo assicurarci la sua testa in un tempo ridotto.


    Sul secondo punto non potè evitare di incattivire lo sguardo.

    L’altro punto è: dove diavolo sono le forze otesi?
    Quel vecchio rincoglionito con i capelli a punta pianifica una guerra da mezza vita e la sua risposta sono quattro shinobi?
    Sto muovendo verso una guerra per la quale mi ha promesso un aiuto e mi ritrovo con nove uomini, NOVE!
    Cosa diavolo racconto ai miei uomini?
    Questa è una guerra di numeri, ci sono voci dal fronte che parlano di un esercito mostruosamente grande!
    Siamo forti, indiscutibilmente, ma noi non basteremo, lo sai, tu hai già visto come combattono i cremisi.
    E soprattutto perché diavolo siete arrivati con questo ritardo mostruoso e con dei kiriani al seguito?


    Ricevute o meno risposte esaudenti avrebbe fatto chiamare Etsuko, difficile destasse qualche tipo di sospetto, nel suo gruppo era il ninja più anziano e l’unico che, tra l’arcobaleno di arti superiori kiriani che denotava quanto questi mancassero al Mizukage, portava il colore del consigliere o comunque quello che lui conosceva come tale.

    Etsuko, la nebbia di sangue deve aver fatto dei miracoli che andrebbero condivisi con l’intera accademia se vi ha reso capaci di sgominare un intero esercito in cinque!

    Disse col tono arzillo di qualcuno che recitava la parte di chi ci credeva veramente, contrariamente al tono serio che la seguì.

    Sei in grado di dirmi perché la lettera di Kensei prometteva gruppi ausiliari e cellule specifiche ma non li vedo ne all’orizzonte ne tantomeno entro i confini konohaniani?
    Stanno arrivando a nuoto?


    Terminata quella discussione sarebbe passato ad un altro tema, di primaria importanza.

    Mi sono accorto della presenza della jinchuriki solo quando ce l’avevo dinnanzi ma il suo chakra è… strano.
    Ricordavo che avevate qualche grana con l’attacco da parte dei Cremisi qualche tempo fa.


    Si sarebbe indicato il petto come a dire che quella deduzione non arrivava da lui.

    Il primo sigillo che mi venne apposto era quello d’ordinanza otese, ed era frutto di una certa fretta ed imprecisione, eppure ricordo come faceva fluire il mio chakra, certo non era il meglio del meglio, ma faceva il suo lavoro.
    Falla venire qui, meglio essere prudenti.


    All’ingresso della ragazza Raizen avrebbe fatto un leggero cenno del capo per salutarla.

    Raizen Ikigami.
    Signori, sareste così cortesi da lasciarci soli?


    Si presentò sinteticamente, tralasciando titoli che lo precedevano, per poi tirare una sedia a se e piazzarsi davanti alla jinchuriki, inevitabilmente all’altezza del ventre.

    Mi mostreresti il sigillo del demone?
    Se non riesci a rilasciarlo senza diventare troppo aggressiva non preoccuparti, ho sicuramente qualche coda in avanzo.


    In altre circostanze avrebbe alleggerito quella richiesta con una battuta, ma non era certamente il momento più adatto, quindi si limitò a quella semplice richiesta per quanto posta con tono amichevole.
    Quando avesse acconsentito, dopo un occhiata iniziale con la quale fu in grado di capire che non era il solito sigillo otese avrebbe teso la mano verso di lui.

    Devo.

    Il tocco di Raizen era gentile e molto probabilmente Kamine era avvezza a ben altro tipo di attenzioni ma potè notare come sulla sua pelle liscia quella mano in grado di coprire l’intera zona, non esitasse minimamente, concentrata su altro.

    È un sigillo degli Uzumaki, riconoscerei la traccia delle loro catene da un continente di distanza.
    Ma è a dir poco particolare, se la ragazza avesse un rapporto migliore con mio fratello avrebbe capito che quel sigillo sta solamente accumulando chakra, non fa male ne a lei ne a lui, ma la quantità dopo tutto questo tempo inizia ad essere parecchia.
    L’obbiettivo non è lei, ne il demone, è un assicurazione.
    Se verrà rilasciato il pieno potenziale[intendo la trasformazione in demone o il demone senza contenitore] , sia che il demone sia a piede libero sia che sia mediato dalla ragazza il chakra accumulato potrebbe servire da contrattacco. Con la giusta quantità di chakra immagazzinato se la ragazza morisse potrebbero anche avere un buon vantaggio per sigillarlo, ma non ne sono certo, non riesco a capirlo solo dal flusso del chakra.



    Nel mondo reale Kamine poteva vedere solamente Raizen mantenere il contatto col suo sigillo mentre una spessa pattina di chakra rosso ondeggiava sopra di lui, e solo una volta terminata la spiegazione della volpe si fosse staccato.

    Sei fortunata, ma non troppo.
    Il sigillo non ti farà alcun male, ma non ti permette di sfruttare al meglio il chakra del tuo demone, il tempo è tiranno e non possiamo fare nulla, ma uno dei miei ninja è un Uzumaki, gli stessi che ti hanno piazzato quel sigillo, quando le acque si saranno calmate dovrà andare ad indagare sul suo retaggio nel paese del vortice, se ti unissi a lui potresti trovare la soluzione a questo problema.
    Per ora stai solo attenta a non confrontarti contro dei generali, un genin o un chunin non sarebbe in grado di attivare il sigillo, ma un jonin si.


    Chiuso con Kamine sarebbe stato il momento di organizzare realmente la partenza e fatti i conti notò che mancava qualcuno di importante alla prima cernita, qualcuno che gli serviva.

    Youkai, trovami Yato e portalo qui, si, hai poco tempo.

    Come quando l’aveva convocato in amministrazione lo trovò chino sulle carte del fronte.

    Notizie da Kiri che spieghino come intendono muoversi in questo conflitto?

    Chiese a bruciapelo riferendosi ovviamente al ruolo datogli poco tempo prima.
    A prescindere dalla risposta di Yato doveva assicurarsi di non lasciare il villaggio scoperto, quell’errore gli era già costato troppo in passato e non l’avrebbe ripetuto. Certo, uno dei suoi collaboratori avrebbe protestato un po', ma c’era in gioco qualcosa che andava oltre il suo piccolo locale, forse anche le scorte del particolare muschio sapido di cui andava tanto fiero.

    Li wen, Mei, Raitei.
    Mi servirete anche voi.
    Raitei, ti occuperai del villaggio in mia assenza e lo sorveglierai per me, ci sarà poco da fare, i miei sottoposti riusciranno a mandare avanti gli impegni burocratici quanto basta, ma se qualcosa dovrà andare incredibilmente storto grazie al nostro legame potrò essere dove più c’è bisogno di me.
    Inizia a tracciare qualche sigillo.
    Mei, Li wen, voi verrete con me.
    Un medico che si occupi dei sacrifici che farò fare al mio corpo durante la battaglia sarà essenziale ed un uomo della tua caratura Li wen è un elemento che non può stare a spadellare in ristorante.


    Ultimato quel piccolo incontro organizzativo si sarebbe recato all’esterno, aveva organizzato con Febh qualcosa che sarebbe stato ben più incoraggiante di qualsiasi discorso. Entrambi, fianco a fianco, avrebbero composto all’unisono si sigilli per evocare gran parte del loro contratto di richiamo[chiariremo le evocazioni effettuate al prossimo giro, purtroppo sono in fase di approvazione, questa news mi giunge tra capo e collo come tempistiche ç_ç idem per i 3 personaggi citati, sono 3 gregari d’elite in approvazione] dopo la prima creatura la nube era già sufficientemente grande per coprire l’orizzonte del villaggio, ma l’aria che si spostava svariate volte era sintomo che la tecnica non era stata utilizzata solamente una volta.
    Dopo le prime evocazioni il tempo aveva iniziato a rispondere alla presenza di tutte quelle creature in così intimo contatto con la natura e sotto un cielo scuro e pesante la tensione era salita, così come anche il vento. Regnava un silenzio innaturale e quando la nube si sollevò due colossali draghi intrecciavano i loro corpi longilinei ad una decina di metri dal terreno, con Raizen sopra la testa di Hibachi, difficile per il momento dire se altre evocazioni di dimensioni inferiori fossero lì presenti. Le lucertole di Febh occupavano lo spazio sottostante, permettendo ai due di occupare l’intero campo visivo.
    I draghi già avevano intuito dai numeri e dalla tenuta da battaglia che stavano per partecipare ad un altra guerra e in religioso silenzio lasciarono che fosse Raizen a parlare.

    Che guerra sia.



    A quelle parole i draghi si sarebbero mossi, sorvolando tutti i presenti ed aprendo l’esercito al loro passaggio permettendo così a Febh di fare altrettanto.
    Da quel momento fino all’arrivo Raizen sarebbe rimasto seduto sul tiepido muso di Hibachi in meditazione, recuperando il chakra speso per quei preparativi.
    Aveva già comunicato la posizione da prendere, la situazione sul fronte non era chiara ed avrebbero quindi tenuto l’esercito a debita distanza dalle posizioni nemiche, a metà strada tra il re delle armature e Kusa, più o meno in corrispondenza dell’angolo che le linee perpendicolari del fronte generavano.
    Il loro numero dopotutto non consentiva una separazione, non senza informazioni dettagliate.
    Tenersi a debita distanza dall’esercito nemico avrebbe quindi permesso di reagire prontamente sia se avesse avanzato verso di loro sia di correre in aiuto se avessero tentato di scendere nuovamente verso la nazione del fuoco o verso Kusa, al momento la vigile attesa era tutto ciò che potevano fare.

    Febh, lascia le tue lucertole di supporto all’accampamento e vieni con me, ci dirigeremo in volo su Kusa grazie ad Hibachi, lascerò qui anche i miei draghi.

    Tra tutti però uno in particolare sarebbe stato utile grazie alla capacità di nascondersi tra le nuvole che macchiavano il cielo.

    Kubomi, inizia la perlustrazione del fronte, vola alto lontano dalle frecce e dai sensitivi, sei abbastanza piccolo da non essere visto, mi raccomando prendi quota subito.
    Non voglio eccessiva precisione, voglio che capisci come si stanno muovendo e come funzionano i distaccamenti, presta particolare attenzione ad un gruppo che si dirige a nord e guarda se riesci a capire quale sia la loro destinazione, la geografia del posto potrebbe aiutarti.
    Con un po' di fortuna torneremo entro la notte e potremmo agire durante la stessa.


    Si sarebbe dunque rivolto ai chunin che aveva raccolto prima della sua partenza in modo da poter dare loro delle indicazioni.

    Organizzate un capo di modeste dimensioni, voglio che il perimetro sia ben sorvegliato, le scorte di cibo ed equipaggiamento le voglio al centro, sorvegliate a loro volta.
    Voglio anche l’ospedale nel medesimo punto, ma potete essere più leggeri con le guardie, ho lasciato indicazioni anche per qualche laboratorio da campo che potrebbe esserci utile durante la battaglia. Affidate le cartebombe ad uno dei miei draghi, saranno al sicuro in quota.
    Se sorgessero domande fate riferimento ai più esperti in caso di dubbi mettetela ai voti.
    Non allineate il campo in base ai punti cardinali, il sole non ci impensierirà vista la sua angolazione, voglio che le vie siano orientate verso il fronte di modo che sia sempre visibile appena messa la testa all'esterno.
    Se nessuno ci sarà piombato addosso alla fine della costruzione occupatevi di procurare qualche palo acuminato e puntellarlo verso l'esterno, non voglio niente di semplice da scalare, che siano molti, disordinati e ben inclinati, internamente posateci sopra della terra, di modo che se sarà necessario spostarsi rapidamente potremmo saltare oltre.
    Date indicazioni ai vostri sottoposti, voi lavorate sulle vostre capacità e cercate di capire come potreste valorizzarle al meglio con questi numeri, raccogliere le vostre analisi sarà più rapido che doverle studiare dopo.
    Ou vi aiuterà a controllare l'orizzonte ma anche voi non perdete mai di vista l'intorno.


    Si girò quindi verso Febh.

    Se non hai da aggiungere o suggerire possiamo correre a Kusa.

    Ancora non sapevano cosa li avrebbe attesi alle porte della città, ma il campo base era in buone mani. [milizie]Raizen jonin nera 4 chunin viola 4 gregari 300
    Youkai chunin blu 3 genin rossa 3 gregari 175
    Asami genin rossa 2 studenti verde 2 gregari 100
    Kyoujiro genin gialla 2 studenti bianca 2 gregari 100
    4 quasi genin gialla 8 studenti bianca 8 gregari 400
    Yato chunin blu 3 genin rossa 3 gregari 150
    +2 gregari
     
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    Addestramento


    Calci



    Fu stancante lo ammetto, mi ci impegnai, volevo che quegli stupidi esercizi finissero il prima possibile.
    Passò un pò di tempo prima che la nostra... "maestra"? ci interrompesse.
    Ero abbastanza stanco, non vedevo l' ora di sapere che incaricomi avrebbero dato, ero impaziente.

    Ero semplicemente un bambino che pensava di aver finito i compiti, la tizia mi fece caricare sulle spalle un carico di 20kg ordinandomi di correre lungo un percorso per ben 30 km.

    Onestamente, non mi dispiaceva questo tipo di allenamento, preferivo una bella corsa carico di pesi per potenziare il mio fisico che dei semplici calci tirati per aria senza un senso.

    Ci misi un pò, faticai tantissimo ma fui felicissimo nel esserci riuscito, mi sentivo soddisfatto, dopo di che il mio superiore mi ordinò di tornare a tirare calci al nulla.
    Questa volta fatto bene ?
    Che intendeva ? avevo passato un ora a tirare calci in modo errato ?
    Presi un bel respiro, calmai i nervi e i muscoli e ricominciai, questa volta con ancora più impegno di prima.
     
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    Falce dei Kaguya


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    Preparativi alla Guerra


    Meccanica Otese



    Se il gigante fosse contento degli appunti presi dal mio basso coinquilino, non lo diede di certo a vedere, anzi, lo incalzò con alcune domande e specie l'ultima, lasciò Saragi quanto mai perplesso: Le Mura cadrebbero?, ripeté, battendo un paio di volte gli occhi bicromatici.
    Saragi non era di certo un esperto stratega, era genin da un mese, o poco più.
    Non aveva la forza e le conoscenze della stragrande maggioranza dei ninja che avrebbero partecipato a quella guerra, ma gli sembrava di capire che loro erano lì per proteggere Kusa, allora che bisogno c'era di preoccuparsi di quanto avrebbero richiesto le mura della stessa per cadere alle loro armi?
    Era un ragionamento davvero strano.
    Ma, appunto, Saragi era fra le ultime ruote del carro, nello specifico di quello che avrebbe dovuto trainare quei grossi affari, quindi non aveva molto senso per lui obiettare, perciò accettò le domande rivolte e decise di preoccuparsi più di trovare le risposte che altro.

    [Nota per Diogenes]Non ho ben chiaro se devo considerare che "presti" al mio pg le competenze o meno, per calcolo delle dimensioni di Armi d'Assedio (da genin e da jonin c'è una certa differenza), vado con la prima ipotesi ^^'
    Sono strutture parecchio grandi, servirebbero almeno 2, forse tre persone l'una, per portarle, ma portare uno di quei trabucchi in tre, implicherebbe che per tutta la fase di trasporto avrebbero bisogno di almeno due persone capaci di difendere l'area intorno.
    Siamo ninja, usare oggetti così grossi potrebbe non essere la cosa più usuale, perché ci rendono facili bersagli e se sono solo genin da poco promossi, come me, a fare questo lavoro, signore, saremmo più facilmente carne da macello che un supporto per espugnare delle mura.
    Ho letto molte cose nei libri di storia otesi delle prime due Grandi Guerre ninja a cui partecipò il Fondatore e penso che servirebbero, in funzione di ciò, almeno un individuo più esperto, forse un chunin, con una qualche evocazione abbastanza grossa da trasportare questi oggetti, o con tre evocazioni abbastanza grosse, per evitare che un solo attacco andato a segno rallenti tutte le manovre.
    Quindi servirebbero almeno uno o due chunin dotati di evocazioni per il trasporto, almeno due persone per ogni trabucco che ne facciano la scorta, e tre ognuno di manovalanza che lo trasportino e montino.
    Poi, ovviamente, magari i compiti potrebbero essere riuniti: un evocatore potrebbe anche difendere e l'altro potrebbe occuparsi del montaggio, o se non serve trasportarli manualmente, i difensori di adesso potrebbero occuparsi di montarli dopo.
    , avrebbe elencato contando sulle ditina i diversi elementi e scuotendo il capo, cosa che, vi confesso, ad un certo punto mi produsse un certo mal di mare, se così si poteva definire.
    Superfluo, immagino, ripetervi l'inesperienza del mio basso coinquilino e, ancora di più, la sua disconoscenza dei propri compaesani!
    Saragi aveva visto per la prima volta quei quattro che componevano la squadra d'assalto inviata dal Kokage-sama, la stragrande maggioranza delle persone che girava per quel immane accampamento non sapeva nemmeno chi fossero!
    Escluso me, il suo piccolo amico e coinquilino Haku, il piccolo Shi conosceva solo i ninja con cui era andato in missione, cioè il bulletto isterico otese ed il ragazzino con i piercing di Kiri, oltre all'amministratrice dai capelli Rossi e quei due tizi che aveva incontrato con lei in amministrazione tempo prima.
    Non avrebbe quindi saputo dire chi, di preciso, potesse rientrare nei requisiti da lui descritti. [Nota 2]Non te li posso dire io i pg da usare, né ammetto di essermi letto tutti i png creati, ma sicuramente una decina di gregari di potenza medio-bassa per la parte di costruzione ed eventuale spostamento potrebbero andare bene ^^'

    Sulla domanda della distanza, bé, cari lettori, Saragi è... Saragi: chiedetegli i dettagli della storia di Oto, ve li saprà citare a menadito, chiedetegli delle strategie di alcune battaglie in cui il Fondatore del Suono è stato presente, e pure lì saprà darvi pronta risposta, ma chiedergli dati corretti di traiettorie e quant'altro andava, decisamente, un pò al di là delle sue competenze di base.
    Forse un giorno sarebbe diventato un vero e proprio esperto di meccanismi da lancio, ma per ora poteva dare solo delle risposte teoriche: Per la distanza, non saprei dire per certo. Queste armi dovrebbero avere 30 metri di raggio, ma c'è da considerare la parabola del colpo.
    Supponendo che il Kokage-sama voglia che le mura siano abbattute e non, semplicemente, superate, dovremmo mantenerci entro un raggio variabile di 5, 10 metri in meno rispetto al massimo, credo.
    Questo implicherebbe, comunque, che i ninja che trasporteranno e monteranno i trabucchi, debbano poi restare di difesa agli stessi.
    E sul numero di colpi, bé, c'è da considerare, immagino, lo stato delle Mura: se prima della presa Cremisi, qualora dovessimo ri-espugnarle, ci fossero già stati dei danni, forse uno, due attacchi al più, potrebbero essere sufficienti, altrimenti sarebbero necessari anche più attacchi.
    , ipotizzò molto retoricamente, vi posso assicurare. [Nota 3]Io meccanica l'ho evitata volutamente come materia a scelta... figurati se un neo-genin appena uscito dall'incubatrice serpentosa ne sa qualcosa ^^'

    Il mio basso coinquilino avrebbe atteso per osservazioni, o ulteriori domande del gigante, prima di dare supporto anche nelle fasi di collaudo.
    Anche in quel contesto c'era un ulteriore problema, al di là delle poche conoscenze dei lavori di ingegneria sunesi, luogo da cui, a quanto sembrava, il Sandaime Kokage aveva fatto giungere i trabucchi in uso: l'eccessivo susseguirsi di lanci portava le baliste a bloccarsi.
    Il piccolo Shi si fece spiegare la questione, una leva che si bloccava dopo i primi usi, ed anche la soluzione proposta, cioè olearle parecchio fino all'utilizzo.
    Se fra i nemici qualcuno usasse dei katon su armi molto oleate, avreste sprecato il trasporto di un grosso oggetto fino alle Mura, oltre probabilmente a scatenare un incendio nel nostro campo., avrebbe commentato in tono neutro, senza alcuna vera critica, ma sottolineando un pericolo per lui molto probabile.
    Quando poi gli spiegarono che per sbloccare le macchine ferme si doveva stringere un punto parecchio difficile da raggiungere, bé, Saragi ci pensò e pensò, guardando quelli che studiavano i diversi modelli creati dai sunesi, finché non si voltò verso di me.
    Servono dei serpenti!, avrebbe proposto allora agli ingegneri, Io ho una tecnica che evoca dei serpenti capaci di strisciare ed eseguire delle forti prese, o morsi. Usandoli in modo non pienamente offensivo, animali del genere potrebbero arrivare anche nei punti più angusti e potrebbero stringere le leve che restano sbloccate.
    Io non ho ancora molta esperienza in questo senso, ma chiunque sappia usare degli Hebiton potrebbe essere utile in questo senso.
    , suggerì.

    C'era da vedere se la gente lì al campo era disponibile per questo tipo di supporto.
     
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    L'Erba Tinta di Sangue


    Lento: Conoscenze



    La riunione era finita, era arrivato il momento di muoversi verso il paese dell'erba per dargli l'estremo supporto di cui avevano bisogno. Il viaggio non fu molto lungo, la foglia era una delle più vicine al paese dell'erba e proprio per quello ci eravamo mossi forse con più anticipo rispetto agli altri villaggi. Avevamo avuto il tempo di mettere su un campo base molto ben attrezzato e le milizie dei villaggi limitrofi e della Foglia stessa si erano radunate in un grande esercito che ora sostava non lontano dalla città presa di mira dai Cremisi.

    Quando fummo un attimo più tranquilli, se così si può dire in una guerra, avrei cercato in mezzo a tutti quei soldati e ninja i quattro studenti che avevo seguito qualche tempo prima, volevo assicurarmi che, se fossero stati chiamati pure loro, non si trovassero in preda al panico per la loro prima guerra. Non che per me fosse diverso, avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere ma sapevo di poter contare sugli insegnamenti dei numerosi sensei Uchiha, spaventosi quanto la morte. Riuscii a trovarli con non molta difficoltà con l'aiuto dei sensitivi presenti al campo e una volta che li ebbi radunati sfoggiai il mio solito e rilassato sorriso. Mi fa piacere vedervi tutti e quattro qua. anche se la situazione non è delle migliori voglio farvi sapere che non saremo soli in questa guerra, potrete contare su di me e sull'aiuto di tutti gli altri ninja di Konoha. Avrei messo una mano sulla spalla di Miyori, a soli quattordici anni già era finita in mezzo ad una guerra.. Chissà cosa stava provando in quel momento.. Avete già fatto rapporto al vostro diretto superiore? Li guardai ma notai un vago sentore di stupore una volte sentite le mie parole. Giusto.. non vi è nemmeno stata detta la novità! Il team 13 ora avrà un membro in più! Mi spostai dietro a Yuuhi e poggiai le mani sulle sue spalle. Fatelo sentire a casa! Tornai quindi davanti a tutti loro. mmmmh, se non sbaglio siete pure stati molto fortunati, Youkai da quel che so è un ninja di tutto rispetto, non penso che vi giuderà lui in battaglia, da quel che so i suoi compiti sono.."diversi" Non che sapessi molto , neanche io lo conoscevo.. forse sarebbe stata un'ottima occasione anche per me per avere questo onore. Forza, vi accompagno, penso si trovi nelle tende vicine a quelle del Kage, sbrighiamoci!

    Una volta arrivati davanti alla sua tenda mi sari avvicinato, cercando di scorgere qualcosa dall'apertura del tessuto di cui era fatta. Signor Youkai.. ci sono dei suoi sottoposti per il rapporto di arrivo al campo.. Chi sarebbe uscito da quella tenda? un Grosso e barbaro uomo di mezza età o semplicemente una comunissimo uomo medio? [Note]Velocissima interazione tra i nostri pg ;)

     
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    Il campo base


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    Alla compagine di Suna sarebbe servito del tempo per poter arrivare fino a Kusa. Erano quasi in mille quando avevano lasciato il villaggio nascosto della Sabbia, ed un tale forza bellica si muoveva lentamente, ancor più se doveva attraversare l’Anauroch. Non per niente Shunsui aveva evitato di dirigersi verso Konoha per puntare direttamente alla meta, così da non dover raddoppiare il viaggio che lo attendeva.

    Forse per via della marcia alla quale Shunsui aveva spinto il gruppo, una volta arrivati a Kusa i Sunesi non videro traccia dell’accampamento degli altri villaggi - non sapendo che Konoha si era posizionata più a nord-est, mentre Oto e Kiri avevano tutt’altri piani. Masayoshi, manda qualcuno dei tuoi in avan scoperta…scopri dove si sono collocati gli altri villaggi. Chiese al jinchuuriki.

    Durante il viaggio, Shunsui aveva stabilito una linea di comando ben chiara. Come generale di quell’impresa, Shunsui aveva sotto il suo diretto comando circa 425 miliziani. Masayoshi e Shinichi erano i suoi secondi in comando ed ognuno aveva sotto di sè la metà delle rimanenti milizie, 250 a testa. Inoltre, avevano sotto le loro dirette dipendenze i genin e studenti che si erano uniti alla missione. Shinichi, piazzeremo l’accampamento a cinque, massimo 10 chilometri a sud di Kusa. La città è un forte punto di difesa e la useremo per schermare l’accampamento, così che all’occorrenza i nostri possano rifugiarsi in città, oppure indietreggiare senza problemi. Setta una rete di messaggeri che tengano sempre informato il campo di quello che succede a Kusa dal fronte e viceversa. Per il resto, facciamo riposare gli uomini finchè possiamo. Il Kurogane era un ninja molto capace e sapeva che avrebbe svolto bene quel compito, che pure non era facile. L’accampamento era enorme per ospitare tutte quelle milizie, senza contare le provviste e le armi. [Accampamento di Suna}
    Milizie Totali: 925
    Gregari Totali: 54
    PNG Totali: 18
    Ospedale da campo: No
    Arsenale: 348.700 ryo


    Prima che però il gruppo si disperdesse per eseguire I suoi ordini, Shunsui avrebbe chiesto ad uno dei quattri chunin che formavano la sua scorta di tracciare un sigillo di comunicazione su di lui, i suoi secondi ed i loro riporti. [Schede PNG: Niou Shinkiro Eizo Kurogane Suzue Iga Aiko Tabane]
    Aiko era molto giovane, ed aveva un volto spesso malinconico, ma era una sensitiva capace che avrebbe rapidamente traccaito tutti i sigilli sui presenti [Sigillo dei Pensieri]

    <!-- -->Renrakusen no Kangae - Comunicazione dei Pensieri
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale da 1 Round (Rituale)
    Tracciando un sigillo su una persona consenziente, l'utilizzatore può comunicare con essa telepaticamente entro 10 chilometri. È necessaria una situazione di relativa calma per mantenere attiva l'abilità; L'utilizzatore, se interrotta la tecnica, può riattivarla entro 3 round ripagandone il costo in chakra ma non lo slot tecnica. Non cambiano gli effetti.
    Dal grado jonin è possibile tracciare più sigilli con un solo slot tecnica entro 18 metri, anche senza contatto.
    Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: ½ Basso per sigillo)
    [Da chunin in su].

    Permettendo al gruppo di poter comunicare quindi entro i dieci chilometri.

    Verificato che la connessione fosse stabile, Shunsui avrebbe lasciato gli uomini riposare, mentre lui si sarebbe diretto a Kusa, ma non da solo: Masayoshi vieni con me al comando centrale e porta un’altra persona con noi. Suzue verrà anche. Vorrei portare il 20% del nostro arsenale e provviste a Kusa. Non so come sia la situazione al villaggio ma, potrebbero essere a corto di armi e provviste. Inoltre potrebbe essere una buona idea avere una scorta di armi più vicino al fronte. che ne pensi?

    […]

    Zassou era il capo villaggio dell’Erba, e Shunsui lo trovò piegato sul tavolo tattico quando entrò. Sapeva che non era da solo: arrivando nella città deserta aveva visto un grande drago sorvolare la città - l’Hokage doveva essere già arrivato. Non era l’unico, anche l’amministratore Otese si era unito al vertice strategico.

    Shunsui Abara, generale dell’esercito di Suna. Disse più a beneficio di Zassou che degli altri presenti, con il suo tono serio e neutrale, prima di fare un cenno di saluto agli altri accademici. Sono stato mandato, insieme a quasi mille uomini da Kazekage per difendere Suna. Abbiamo provviste e armi, una parte delle quali stiamo già portando all’interno del villaggio. Scambiati i convenevoli, il jonin avrebbe subito chiesto di chiarire qual era lo status del nemico e la distribuzione delle forze in gioco, avvicinandosi al tavolo tattico.

    Osservando i vari segna posto, vide con chiarezza che la maggior parte dell’esercito Cremisi era schierano in prossimità di Suna, pronto all’attacco. Le forze di difesa dell’Erba di erano ritirate per metà in città e per metà erano schierate al fronte. Konoha, invece, aveva ammassato le sue truppe più a nord-est in una posizione abbastanza sicura - e che preveniva una possibile avanzamento dell’esercito proprio verso i territori della Foglia. Comprensinile.

    L’esercito di Oto e di Kiri non si vedeva.

    Shunsui alzò lo sguardo verso i presenti: Dove sono le truppe di Oto e Kiri? Sicuramente la mappa doveva essere ancora aggiornata. Del resto, l’amministratore di Oto era lì con loro e sicuramente non era venuto da solo.

    Ad ogni modo, sembrava che il colpo dei Cremisi si sarebbe abbattuto proprio su Kusa e i Sunesi, così vicino al villaggio, ne avrebbero dovuto reggere il colpo in prima battuta. Dovremmo richiamare più forse accademiche verso Kusa. Se la mapp dice il vero, non basteranno le forze dell’erba e di Suna per reggere un attacco su larga scala dei Cremisi. Raizen e Febh, quante truppe potete portare su Kusa? E quanto rapidamente?

    Per quanto riguarda il Re delle Armature, che cosa sappiamo di lui? Capisco che non sia normale che si sia spostato dietro le retrovie…normalmente guidava lui la carica? C’è qualcosa, al di là del nostro arrivo che potrebbe averlo spinto a indietreggiare?

    Assumerei comunque che stia pianificando qualcosa a nostre spese, forse gli serve tempo e concentrazione…ne possiamo approfittare?

    Chi sono i suoi secondi? Cosa avere imparato su di loro e sulle loro capacità? Come è composto il loro esercito? In cosa sono forti, in cosa sono deboli? come lo avete tenuto a bada fino ad adesso?


    Un po’ di domande di base, per cercare di capire meglio il loro nemico. Tuttavia, la loro comprensione del nemico non sarebbe stato sufficiente a batterlo, se i numeri erano quelli in campo. Se Oto e Kiri non avessero dispiegato le loro forze, allora sarebbero stati problemi.

    Avvertiamo Hohenheim della situazione al fronte…diciamogli che potrebbero servire rinforzi
    Avrebbe diffuso tramite il canale mentale l’ordine sia a Masayoshi, che era al suo fianco, sia a Shinichi che era all’accampamento.





     
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    Falce dei Kaguya


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    Preparativi alla Guerra


    Organizzazione Sunese



    Ryugi, alla partenza da Suna, notò diversi ninja, alcuni dei quali, aveva avuto modo di interagirci nel tempo.
    Ovviamente vide il Jonin, Shunsui, lo aveva incontrato solo un'altra volta, nel suo negozio, accompagnando un ninja della Nebbia fin lì.
    Riconobbe Masayoshi, il Jinchuuriki di Suna, con cui aveva condiviso due missioni: avevano infatti difeso assieme il villaggio durante l'attacco di un grosso verme del Deserto, e poi aveva aiutato il neo-promosso chunin nel proteggere i suoi suricati.
    Riconobbe anche il chunin dei Kurogane, Shininchi, che aveva incontrato qualche tempo prima, durante la missione di "salvataggio" del marionettista degli Akasuna.
    C'era anche un altro ragazzo a lei sconosciuti fra le loro file, oltre ad un ampio numero di anonime milizie.
    Infine, due shinobi le si avvicinarono, mentre avanzavano a cavallo.

    Il primo fu proprio il marionettista dai capelli rossi, Shu-ssssan, ppp piaceere di vvv vederla qui!, avrebbe detto, salutando l'altro, mentre continuava ad avanzare, prima che un ragazzino si aggiungesse a loro, presentandosi come "Yasuke Murasama", Io sssssono Rr Ryugi Nekki., si presentò la kunoichi, Ggg Genin ccc cocome te., confermò, facendo cenno ad entrambi di continuare l'avanzata.

    Il viaggio sarebbe stato lungo: Kusa non era proprio dietro l'angolo, dovevano valicare i confini del Paese del Vento, quindi oltrepassare i paesi dei Fiumi e della Pioggia, prima di arrivare in quello dell'Erba. Ed il loro numero di certo non aiutava.
    La nostra giovane kunoichi, comunque, ne avrebbe approfittato, sia per vedere di farsi un'idea di chi era nelle loro milizie, sia, soprattutto, per poter riunire assieme i genin che componevano quel plotone massiccio, così, avrebbe avvicinato anche il ragazzo sul massiccio cavallo: Ppppp pia pia pia piacere, io ssss sono Ryugi Nekki, gggg gegegege genin di Suuuuna, cocococo come te e lololo loro., avrebbe continuato, indicando anche Shu e Yasuke, dovunque si trovassero nel momento in cui avesse avvicinato il giovane (che avrebbe probabilmente scoperto chiamarsi Denji).
    L'idea della nostra giovane amica era semplice: se Shunsui stava dividendo ed organizzando le forze con i due chunin di maggiore esperienza, anche loro quattro dovevano organizzarsi, sapere come essersi d'aiuto l'uno con gli altri, per dare il meglio nel momento delle vere battaglie.

    Così, il viaggio sarebbe andato avanti, finché non fossero arrivati nel Paese dell'Erba e lì Ryugi rimase stupita, in negativo: profughi, gente che fuggiva dai territori settentrionali, che andava ad accumularsi nelle aree meridionali del territorio.
    Vedere tutta quella gente colpì la nostra giovane kunoichi del clan Nekki: non era certa che il medesimo punto di vista fosse condiviso anche dagli altri: non conosceva bene Yasuke o Denji, ma sapeva che il Marionettista era un ex aspirante suicida che aveva vissuto in mezzo ai criminali per molti anni, per quanto avesse perdonato alcune sue azioni, fatte per Suna, dubitava che avesse un forte senso dell'etica.
    La nostra amica, invece, come voi ben sapete, ha sempre avuto il desiderio di diventare Kazekage ed un Kazekage, come il Settimo aveva dimostrato molto bene anche in quel contesto, mandando tutti i suoi ninja in missione e restando da solo a proteggere la Sabbia, si deve far carico di aiutare tutti, coordinandosi con chi gli è accanto.
    Ora, però, non confondetela con un personaggio di storielle sdolcinate: certo, le dispiaceva per tutti quei poveri sfortunati, ma più di quello, la nostra giovane kunoichi delle squadre speciali sunesi si chiedeva quanto di quel sovraffollamento di fuggitivi avrebbe potuto portare malattie, di come sedare eventuali disordini che non avrebbero aiutato le forze accademiche e, soprattutto, del rischio di qualche spia cremisi lì in mezzo. [Nota per i sunesi]Prendendo spunto anche dal post di Hohe, mi permetto di provare ad "organizzarci" un pò fra noi più debolucci.

    Così, quando il gruppo iniziò a costruire l'accampamento, che Shunsui-sama aveva fatto piazzare a meno di 10 km dal villaggio di Kusagakure, la nostra kunoichi avrebbe chiesto agli altri tre genin di starla per un attimo a sentire, prima di valutare che, probabilmente, più che parlare, avrebbe dovuto condividere le sue idee per iscritto, per essere più chiara e fluente nell'esporle:

    Ci siamo piazzati a breve distanza da Kusagakure, e, come potete vedere, la situazione è piuttosto complicata già adesso, non tanto militarmente, ma per la presenza di tutti questi fuggitivi lungo le strade.
    Suppongo che Shunsui-sama, o uno dei chunin, potrebbero venire ad assegnarci compiti più precisi, ma anche così, dovremmo essere pronti: sistemato l'accampamento, dovremo iniziare ad organizzare tanto delle difese, quanto, magari occuparci di un'area medica ed eventualmente per i rifornimenti.
    Io so creare alcuni esplosivi più basilari, qualcuno di voi ha conoscenze di altro genere?
    Ci sono dei ninja medici fra di voi? Dobbiamo controllare, ritengo, tanto che non ci siano malati in mezzo ai profughi, che sono qui in zona e sono più vicini all'accampamento, quanto per la presenza di possibili spie nemiche e dei controlli medici potrebbero aiutare in quel senso. Avete suggerimenti su come fare?


    Con quella domanda avrebbe lasciato agli altri la parola, in attesa anche di eventuali ordini dall'alto.
     
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    L'Erba Tinta di Sangue


    Gli Accampamenti Otesi e Konohaniani



    La missione che ci era stata assegnata in segreto non era poi di così facile attuazione, dovevamo riuscire a sabotare il più possibile la vittoria accademica fino a che non sarebbe stato giunto il momento di reclamare la vittoria Kiriana sui cremisi e annettere anche il paese dell'erba a noi, in modo che Kiri si espandesse anche all'esterno delle isole che già comandava. Il tutto doveva essere fatto facendo una sorta di doppio gioco combattendo le forze dei cremisi ma cercando di non dare troppo vantaggio all'alleanza accademica. un territorio così distante sarà difficile da governare, soprattutto se Konoha capisse il nostro schema.. così distanti sarebbe per noi quasi impossibile mantenere l'ordine.. Spero che Kensei ci abbia già pensato. Aggrottai le ciglia ripensando a quello che avevo appena detto tra me e me Ma certo che ci avrà pensato, non è mica uno sprovveduto, intanto dovrei pensare a come portare a termine questo arduo compito e non a come governare un paese che ancora non è neanche nostro. Quando poi il Kage finì il proprio discorso accennai un inchino. Quello che chiede sarà fatto. Solo un piccolo particolare mi inquieta: Davvero le sole forze di Konoha e Suna basteranno per sfoltire l'esercito dei cremisi abbastanza da lasciare poi la strada a noi di proseguire? abbiamo un piano B nel caso questo non accadesse? Potevo avere un'idea solo parziale delle forze Cremisi ma la storia mi insegnava a non sottovalutare quel nemico.

    Dopo essere arrivati al campo Otese gli ordini erano chiari. Iniziare la marcia verso il campo accademico e congiungerci a tutte le altre truppe dell'alleanza. In confronto a quello dell'asse il campo era decisamente meno organizzato, gli Otesi probabilmente erano pronti a questo momento da molto più tempo di tutti gli altri, pensino di noi stessi Kiriani. La grandezza dell'esercito di Konoha sembrava simile alla nostra.. Quello di Suna però ancora non si vedeva.. Chissà se sarebbero davvero riusciti a bloccare da soli l'avanzata dell'esecito dei Cremisi. Da quel punto si poteva anche scorgere la Città di Kusa, quella che avremmo dovuto difendere.. Anzi.. far cadere nelle mani dei nostri acerrimi nemici. Proprio in quel momento iniziava la difficile missione che Kensei ci aveva dato, Qualcosa che sicuramente ci avrebbe messo più in difficoltà di tutti gli altri ninja che si erano radunati in quei giorni così oscuri.
     
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    l'Erba tinta di Sangue


    II

    Un tetro sorriso si allargò lentamente mano a mano che il Mizukage esponeva il suo piano. Ecco dunque la vere intenzioni del capovillaggio: avvolgendo i nostri intenti dall'inganno verso quelli che, oramai, potevano considerare in tutto e per tutto ex alleati, avremo dovuto fare in modo che i cremisi - indeboliti dallo scontro contro gli accademici - prendessero Kusa e, in quel momento, solo in quel momento, il grosso dell'esercito di Kiri e Oto avrebbe marciato sulla città contro un nemico indebolito e provato. Feci qualche cenno di assenso, registrando nella mia mente il piano d'azione, non avrei dovuto combattere o muovere gli shinobi della nebbia per vincere le prime battaglie, avremo dovuto conservare le forze e i numeri dell'esercito, lasciando che i nostri nemici, gli accademici e i cremisi, si indebolissero a vicenda. Molto bene, Mizukage-sama. Molto bene dissi, prima di venire congedato e allontanarmi per organizzare gli ultimi preparativi, un ultimo sguardo e cenno di complicità venne mosso agli altri due ninja del villaggio con cui avrei dovuto collaborare per la piena riuscita del piano.

    Arrivare nei pressi di Oto, sostenuti in volo dallo stormo di pipistrelli, richiese diverse ore. Lasciato il porto del villaggio, ove l'esercito finiva i preparativi e si apprestava alla partenza, il mare fu il paesaggio che ci accompagnò per un largo tratto, dunque le sponde del continente, con le sue caratteristiche morfologiche e gli insediamenti umani, aprì il nostro sguardo verso l'entroterra fino a giungere nel campo dell'esercito del Mikawa. Lì, mentre il Mizukage si mosse verso la tenda del generale del Suono, noi chunin di Kiri insieme ad Hideo venimmo indirizzati verso un team di Oto che sarebbe partito a breve verso il fronte. Il team del villaggio del Suono era composto da quattro ninja, i due shinobi li riconobbi immediatamente e, verso il più alto di grado, rivolsi un leggero inchino, sperando che non avesse dimenticato facilmente il primo ninja di Kiri che l'aveva accolto E' un piacere rivederla, Febh-sama. Saperla sul campo di battaglia aumenta esponenzialmente le nostre probabilità di vittoria dissi, mantenendo uno sguardo serio, ammorbidito solo da una leggera piega delle labbra. In quella sua breve parentesi a Kiri, avevo potuto saggiare le particolari tensioni caratteriali del Jonin, scoprendo quanto potesse apprezzare quando gli venivano riconosciuti dei meriti o veniva lodato, malgrado questo, adularlo avrebbe rappresentato un segno di debolezza, quindi le parole sarebbero dovute essere misurate e mai esagerate o fuori contesto, anche per evitare che potesse facilmente leggere le mie intenzioni. L'altro rappresentante del Suono a me noto era Tasaki Moyo, con lui, alla ricerca della tomba di un traditore della patria, combattendo contro degli invasati, avevo perso l'occhio che ancora era tenuto fasciato dal coprifronte del villaggio. Tasaki è passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti constatai semplicemente, mentre il mio sguardo si mosse verso le ragazze sconosciute a cui rivolsi un cenno del capo a mo' di saluto Conosco bene quanto possano essere temibili guerriere le kunoichi del Suono, mi auguro che stia facendo conoscenza di altre tra queste. Io sono Youshi conclusi, lasciando agli altri membri del villaggio presentarsi, se l'avessero ritenuto opportuno.
    Indifferentemente che ci venisse proposto di salire sulla lucertola che trasportò i ninja di Oto o meno, saremmo partiti con loro in direzione del campo base di Konoha.

    L'ultima volta che avevo visitato la capitale del Paese del Fuoco era a malapena uno studente, in quell'occasione - in cui avevo svolto una missione di recupero con una kunoichi della Foglia - avevo avuto anche il primo fugace incontro con l'Hokage. Dopo di ciò fu all'Abete, grazie ai momentanei poteri dell'Ombra della Bakekujira, che parlai a Raizen, ma in quel contesto non poté vedere la mia figura, sebbene fu grazie al sottoscritto che riuscì il cuore dell'Arma di Iwa. A lato di quelle occasioni, altre due si annoverano: la prima, quando spiai la conversazione tra i due Kage nell'ufficio amministrativo kiriano; la seconda, quando all'ombra delle mura del villaggio, mi assicuravo che non varcasse la soglia di Kiri. In entrambe le occasioni, però, mancò un contatto diretto e così il mio volto e la mia figura rimanevano anonimi allo sguardo della Montagna quando ci accolse nella sua città.
    Significa che, se venissimo catturati dal nemico, dovremo salvarci da soli, come ha già dovuto fare Sho Saitama, Jonin di Konoha, Hokage? Domandai con voce calma, in risposta al suo augurio di combattere come se appartenessimo ad un unico villaggio, muovendo dal basso verso l'alto, in cerca del suo viso, l'unico occhio buono, mentre all'altezza dell'altro il coprifronte del villaggio della Nebbia veniva baciato dai raggi del sole. Sia che fosse stato abbastanza saggio da non cadere nella provocazione, sia che non lo fosse stato, in un secondo momento si sarebbe allontanato con Febh-sama e, successivamente, fece chiamare a sé anche Etsuko. Fu verso il consigliere di Kiri che mossi un cenno con il capo, suo era il compito di interfacciare Kiri con il resto del mondo, come non potevo non dimostrare le mie capacità diplomatiche e distensive non brillavano, ma al contrario del sottoscritto l'Akuma era un intelligente e responsabile diplomatico.

    Rimasto solo con gli altri compagni della Nebbia e i ninja di Oto, mi rivolsi ai miei compaesani alzando il cappuccio e muovendo i primi passi verso la folla per nascondere il sorriso che lento si dipingeva sulle mie labbra Va bene, vedo di approfittarne per farmi un giretto, ci vediamo alla partenza li salutai, iniziando a camminare tra le gente. Avrei applicato le parole impartitemi dal precedente Mizukage: "Uno dei compiti delle Squadre Speciali è mentire ed infiltrarsi. Ottenere informazioni è importante quanto uccidere, se non di più". E così avrei fatto, infatti, dopo diversi minuti passati a girare senza posa o meta, una volta guadagnato l'angolo di un vicolo deserto, composi i sigilli necessari per trasformare le mie fattezze in quelle di un chunin comune del villaggio della foglia e, superato il vicolo, avrei abbassato il cappuccio mostrando una capigliatura diversa dall'originale, depistando così eventuali segugi. [Tecnica della Trasformazione]
    Dunque, assicuratomi di non essere seguito, avrei iniziato ciò che realmente motivava i miei passi: raccogliere informazioni sull'esercito di Konoha, la sua organizzazione, la quantità di provviste o materiali che avevano intenzione di trasportare a Kusa e quali ninja degni di nota erano stati mobilitati per partecipare alla guerra. [ControspionaggioControspionaggio
    Speciale: L'utilizzatore è in grado di ottenere informazioni su Nukenin o PG nemici del proprio Villaggio: può ottenere informazioni riguardanti la maggior parte delle attività di Nukenin PG e PG nemici fino al grado B o chunin senza rischio o interagire con PNG. Può ottenere informazioni riguardarti le attività dei Nukenin PG fino al grado A o PG non Nukenin nemici del villaggio fino al grado jonin spendendo 1 competenza RYO. L'utilizzatore deve svolgere un Incarico di Villaggio per ottenere le informazioni. Sarà impossibile scoprire argomenti segreti, vietati o assenti nel luogo in cui presente l'utilizzatore. Può ottenere informazioni su PNG Nukenin se il QM è d'accordo.[Da chunin in su]
    ] [NoteMax! Seguendo gli insegnamenti del buon Itai cerco di raccogliere informazioni generiche sull'esercito di Konoha]


    Una volta lasciata Konoha con una partenza volta a scaldare i cuori dei più titubanti, mostrando i potenti alleati che l'Hokage e Febh-sama possedevano, ci saremmo diretti a Kusa.
    Con me avevo portato una serie di piccole bandiere segnaletiche che usai, una volta giunti nella prossimità del fiume vicino al quale ci saremo instaurati, per organizzare quello che sarebbe stato il campo kiriano. Rispetto al campo del villaggio della foglia ci saremo posti settecento metri a monte del fiume e il campo si sarebbe sviluppato a Ovest del suo corso. Il rivo d'acqua avrebbe rappresentato una difesa naturale contro le truppe nemiche e, in quella zona, sarebbero state poste le tende per riposare e l'ospedale da campo.
    La costruzione, che segnavo con le bandiere colorate ai miliziani di Kiri che, una volta giunti, si sarebbero dovuti occupare di erigerlo, aveva forma quadrata. Lungo il suo confine, per rendere più difficoltosa la sortita di truppe pesantemente corazzate come erano i nostri nemici, sarebbe stato scavato un fossato profondo non più di ottanta centimetri e largo un metro e mezzo in cui sarebbe stato fatto convogliare l'acqua del fiume. A favore di una più completa protezione, in un secondo momento, alcuni ninja di Kiri si sarebbero occupati di porre alcune trappole lungo tutto il perimetro.
    La parte interna del campo, invece, era divisa da quattro settori, segnati da due vie perpendicolari (le quali rappresentavano anche le entrate all'interno del campo) e altre, minori, si ramificavano al suo interno mantenendo una rigida struttura di parallele e perpendicolari. Al centro dell'accampamento sarebbe stata posta la tenda del Mizukage, verso il campo di battaglia, invece, le diverse officine o laboratori che ci sarebbero servite durante le fasi di preparazione della guerra.
    Il campo, comunque, non avrebbe dovuto ospitare tutti i soldati venuti da Kiri, il Mizukage, infatti, aveva altri piani e solo una parte di questi era stata condotta nel territorio di Kusa.
    [Campo BaseCampo base
    Speciale: L'utilizzatore può allestire un campo base in 2 giorni; la struttura ha ogni strumento necessario per l'equipaggiamento e l'approvvigionamento. Nel campo base e territori limitrofi, l'utilizzatore può gestire 1 squadra di alleati come se possedesse 1 competenza Gregari [Alleati]. Il Campo Base può essere costruito solo se svolto un Incarico di Villaggio.[Da chunin in su]
    ]



    Edited by Youshi2 - 4/12/2021, 09:54
     
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    L'Erba Tinta di Sangue


    The Start of a Long Journey



    La sala riunioni è affollata come mai nella vita. Piena, pienissima di persone, da una parte all'altra, una quantità infinita di Ninja tutti radunati sotto un unico tetto ed in un unico luogo per organizzare una Guerra orchestrata da chissà chi per la conquista di Kusa. Un paese che neanche nel mondo dei sogni conoscono. Eppure lei, diventata Genin da una miseria di giorni, è costretta ad andarci per volere del proprio capo villaggio. Quel che lui non sa è che alla prima avvisaglia di problemi prenderà e se ne andrà. E' troppo giovane per morire, ancora non si è nemmeno sposata! Nota bene: è vecchia per sposarsi, ha addirittura diciannove anni, tra un po' la prenderanno come zitella.
    In ogni caso, l'intero Team Tredici è stato costretto all'adunata presso la sede dell'HoKage, con i ragazzetti che potranno raggiungere la torre umana femminile intenta a sorreggersi con uno dei tanti muretti apparentemente fragili presenti ai lati della stanza. Nonostante la sua altezza non sia comunque tutto questo incredibile valore, il semplice star lì ed osservare dalla distanza le basta. La prima ad adocchiarla è Miyori, il tappetto-signorina del trittico che compone il Team. La Uchiha. La saluta soltanto, con la risposta dell'enorme ragazzona che si rivela essere un leggero inchino frontale. Niente di più, niente di meno, con quel gigantesco corpo ed i muscoli che sguazzano delicatamente attraverso il Kimono particolarmente elegante che indossa.

    Da sopra le spalle si sente e si vede bene.



    Mormora pianino, separandosi parzialmente dal muro e chinando le ginocchia di pochi centimetri per permettere eventualmente alla piccoletta di saltarle in groppa e poter osservare il tutto da un punto di vantaggio veramente invidiabile. Pochi istanti basterebbero a quegli occhietti tinti per individuare nell'affollato luogo anche Kenji. Pure lui pare non essersela vista poi così tanto bene nelle ultime ore. Anche se da una parte il cuore scalpita e soffre per quello che si potrebbe perdere, dalla parte dello Hyuga sembra verificarsi una sofferenza più fisica. Anche se non gliela darebbe a vedere. Potrebbe capirlo giusto perché ha qualcosa di nuovissimo sulla fronte.

    No.



    Allargando gli spalloni. Davvero, non ha altro da dire, non s'è perso nulla. Anche a lui fornirebbe un qualche appiglio di genere, permettendo - in caso gli serva - di chiederle un braccio come ramo d'albero su cui issarsi. Tanto dovrebbe essere forte abbastanza da reggere i chili di peso dei due teenagers. Incomincia la Riunione, unicamente per accorgersi di una cosa. Sguardo fisso sul Kage. Lì, in mezzo, con quel cappello largo, gli abiti da capovillaggio ma soprattutto la struttura fisica di una montagna. E' alto. E' grosso. E'...

    E' un gran cazzo di figo...



    Seh complimenti. Per fortuna non l'ha detto poi a voce così alta da farsi sentire. Prima volta che vede l'HoKage e già scassa le cosiddette, fissandolo intensamente. Le pupille cadono più verso petto, spalle e braccia che verso la missione lei assegnata. Altroché liberare Kusa, ha trovato un valido motivo per stare lì.
    Qualcuno che forse alla panca piana solleva più di Arahaki! E tutta la riunione la si passa a fantasticare.

    [After Some Time, at Kusa]



    Penso che darei un milione di Ryo per trasformare questa merdosissima guerra in un o splendido concorso di culturismo contro il mio Capovillaggio...



    Fantasie. Tante fantasie. Che purtroppo culminano nel trovarsi Kyojuro davanti.

    Voglio ancora spezzarti le ossa.



    Tuona la torre femminile dalla sua altezza, lanciando uno sguardo glaciale contro il Genin. E' il suo saluto! Un po' come il buongiorno, il ciao, lei vuole spaccargli tutte le ossa del corpo. Tutte le costole una ad una sentendole scricchiolare sotto le sue dita. Una di quelle scene deliziose da mostrare e tenersi in testa la mattina. Ma non lo degnerebbe comunque nemmeno del saluto più infimo che possa mai esistere. Anche perché si sente pure in vena di novità, consegnando al terzetto un altro ragazzino mezzo debosciato lì presente forse più per miracolo divino che per volontà di chissà quale Kami mal svegliato la mattina. Un altro tipetto che s'aggiunge alla squadra dei tre. Il braccione destro s'alza verso la propria zazzera molto rapidamente, grattandosi un paio di ciuffi fuori posto, prima che un lunghissimo e sonorissimo sbuffo provenga dalle sue narici. Stile trenino.

    Arahaki Ishii.



    Manco ha voglia di scherzare. Si presenta e basta, guardando il cielo ed implorando i Kami di farle venire un crampo allo stomaco per farla tornare a casa e non far da balia a ben TRE ragazzini che rischiano di mettersi nei guai se non ci fosse lei a fargli da protettrice. Ed invece. Le tocca persino un "superiore", con quell'inf- che li accompagna pure alla tenda. Con dentro L'ENNESIMO ragazzino? No. Non si sa chi sia. Se non che si chiama "Youkai".

    Se è un altro ragazzino a cui far da balia lancio tutto il Team indietro a Konoha come se fossero dei ceppi di legno...



     
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