[News GdR] - L'Erba tinta di sangue

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    L'Erba tinta di sangue


    Secondo Post

    La ragazza si presentò a sua volta dicendo di chiamarsi Ryugi del famoso clan Nekki, mostrando qualche problema di comunicazione. Yasuke per un attimo la fissò ripensando al tipo di Oto con simili problemi incontrato qualche tempo prima e degnamente sistemato da Asami sperando che le somigliante riguardassero solo le proprietà di linguaggio. L'altro ninja era un certo Shu Asakusa per attimo al biondo sembrò stranamente familiare, probabilmente lo doveva avere intravisto da qualche parte.

    Comunque non era importante al momento se e quando lo shinobi sul grosso sauro si fosse presentato anche lui avrebbe fatto lo stesso con tono amichevole e poco formale ma senza dilungarsi:

    Ciao...Sono il genin Yasuke Muramasa piacere.

    Durante tutto il viaggio l'esule sarebbe stato taciturno e forse qualcuno osservandolo attentamente avrebbe potuto notare nel suo volto una leggera preoccupazione ma non era certo per se stesso. Era in pensiero per una certa piccola e carina Uchiha che senza dubbio doveva trovarsi tra le fila della foglia, anche se aveva fiducia nelle capacità combattive della kunuichi non poteva fare a meno di preoccuparsi. E si anche un po' in pensiero per Asami. Certamente non avrebbe mai immaginato di pensare alla salute di qualcun altro e tenerci tanto.

    Alla fine dopo molte ore il drappello sunense giunse nei pressi di Kusa, ovviamente la situazione non era buona: profughi in fuga semplicemente terrorizzati. Una visione che non turbò più di tanto il Muramasa; durante il suo passato vissuto per le strade della Neve era in una situazione simile: solo, spaventato e senza speranza. Immediatamente pensò che vi era possibilità di disordini, liti e furti.

    Il generale sunense Shunsui ordinò la costruzione di un accampamento a circa 10 chilometri da Kusa, ma prima d'incominciare i lavori una sensitiva fu incaricata di piazzare sigilli di comunicazione a tutti; al suo turno Yasuke si tolse la maglietta abbastanza seccato, non gradiva affatto il contatto fisico con sconosciuti, rimanendo a petto nudo. Muscoli piuttosto definiti e strutturati, fisico abbastanza asciutto e con spalle larghe senza dubbio un bello spettacolare per chi interessato.

    Conclusa l'opera immediatamente si sarebbe rivestito, sempre più seccato.

    Quando furono iniziati i lavori la Nekki consegnò un piccolo foglietto era un rapido metodo di comunicazione. Subito il diciannovenne lesse e tentò di replicare in maniera chiara.

    Si va bene. Io non ho conoscenze particolari ma sono ferrato sui ninjutsu e combattimento media breve distanza. Quei profughi mi preoccupa una possibile rivolta...Se ci fossero viveri extra ma se non sufficienti sarebbe peggio. Non possiamo fidarci e abbassare la guardia, attenzione. Comunque le forze di Konoha sono lontane? Avete informazioni? E sui Cremisi?




     
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    L'Erba tinta di sangue


    Il team 13

    II




    Narrato Pensato Parlato di Miyori Uchiha


    In quella sala gremita di shinobi un altro ninja aveva attirato l'attenzione dell'Uchiha.
    Yuuhi san...
    Si erano conosciuti per caso in una giornata di autunno.
    Rispose al suo saluto con un lieve inchino del capo. Si domandò se fosse affiliato ad un altro team, se fosse il caso di attirare la sua attenzione e chiedergli di raggiungerla. Si fermò prima di fargli un cenno con la mano.
    Alcuni più di altri apprezzavano la solitudine. Si poteva essere soli anche in mezzo alla folla.
    L'occasione sfumò: Yuuhi aveva rivolto lo sguardo altrove.

    Arahaki aveva scambiato con la compagna un muto saluto.
    Per Miyori andava bene così. Non c'era bisogno di chissà quali convenevoli, non in quel particolare frangente.
    Da sopra le spalle si sente e si vede bene.
    La ragazzina sollevò lo sguardo in direzione della compagna. Si era chinata quel tanto che bastava da permetterle di avere un appiglio per issarsi fino a raggiungere le spalle.
    Arrossii. Ricordava a stento l'ultima volta che Hajime san l'aveva portata in braccio.
    Un tempo avrebbe declinato l'invito in maniera cortese. In fondo solo i bambini avevano bisogno di guardare il mondo dall'alto.
    Soltanto per questa volta osserverò con lo sguardo di quand'ero piccola.
    Grazie... sussurrò visibilmente imbarazzata. Salì sulle sue spalle facendo attenzione a bilanciarsi per non pesare sulla kunoichi.
    Kenji si unì a loro in un secondo momento.
    Scusate il ritardo, mi sono perso qualcosa?
    Fu Arahaki a rispondere per prima.
    Miyori da quella posizione privilegiata era intenta ad osservare oltre l'abbigliamento, oltre l'acconciatura dei capelli.
    Non era la sola ad aver rivelato qualcosa di sé quel giorno.
    La cicatrice che segnava la fronte di Kenji aveva un significato importante. Lei ancora non conosceva a sufficienza quel mondo, ma sentiva che ognuno di loro aveva sacrificato qualcosa per essere lì, per rispondere alla chiamata del Kage.
    Grazie per essere qui con noi, Kenji san. disse semplicemente, schiudendo le labbra in un lieve e fugace sorriso.
    Erano di nuovo assieme.

    Per fortuna di Arakahi, la ragazzina non sentì l'apprezzamento rivolto all'Hokage. Era concentrata ad ascoltare le sue parole.

    Durante il viaggio Miyori era rimasta accanto ai suoi compagni senza perderli di vista.
    Sospettava che per entrambi fosse la prima volta, la prima volta che avrebbero affrontato gli orrori della guerra.
    Cercò il loro sguardo.
    Kenji... Arahaki... esordì all'improvviso fissandoli con le sue iridi bicolore. Non usò alcun suffisso. Io posso sembrare una ragazzina indifesa, ma ho già vissuto tutto questo sulla mia pelle un anno fa. So cosa significa e conosco il prezzo che potremmo essere costretti a pagare. Potremmo non riuscire a salvare tutti, neanche se offrissimo la nostra vita in cambio. E qualcuno potrebbe sacrificarsi per permettere a noi di vivere, anche contro la nostra volontà. Porteremo addosso cicatrici che difficilmente si rimargineranno, quelle dell'animo sono complicate da guarire. Nessuno di noi tre può giurare agli altri che torneremo vivi, però non dobbiamo affrontare tutto questo da soli. Siamo un team, giusto?

    All'accampamento il terzetto fu raggiunto da Kyojuro, il loro precedente caposquadra. Probabilmente Miyori era l'unica a non avere alcun risentimento verso il giovane. La loro precedente missione era stata... come dire?... un pochino turbolenta.
    La ragazzina si sentì poggiare una mano sulla spalla. Si costrinse a non irrigidirsi. Non era abituata.
    Kyojuro san...
    Si preoccupa per me? Sembro così piccola ed indifesa? Rifletté tra se. Lui non poteva conoscere la sua storia.
    Lasciò che terminasse di parlare.
    In un primo momento non aveva fatto caso che il giovane si fosse riferito a loro come un quartetto. L'aveva sempre considerato il loro caposquadra. Poi quella parola assunse un altro significato quando presentò loro Yuuhi.
    Il loro quarto membro...
    Noi ci conosciamo già. Piacere di rivederti, Yuuhi san. Benvenuto nel team 13. Rivolse un inchino al ragazzo.
    Kyojuro san pensavo sareste stato voi il nostro diretto superiore. osservò con aria confusa.

    Una volta raggiunta la tenda in questione, Miyori rimase in attesa.
    Youkai san? Chissà che tipo di persona sarà. considerò con una punta di curiosità, cercando di non pensare alle non troppo velate minacce di Arahaki, se il loro superiore si fosse rivelato l'ennesimo ragazzino.


     
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    L'Erba tinta di sangue


    II



    In un primo momento non avevo riflettuto sulle implicazioni di quanto avevo ascoltato all'interno della tenda del Kokage durante il briefing, né sullo scambio che avevo avuto in un secondo momento con il Mikawa.
    Non avevo dato troppo peso alla delegazione di Kiri che aveva raggiunto il nostro accampamento invece che dirigersi direttamente alla volta di Kusa.
    Troppe cose mi erano sfuggite di mente.
    Fu il discorso di Febh a scuotermi dal mio torpore, a farmi vedere le cose sotto un'altra prospettiva.
    Le parole che aveva rivolto a Kamine, portavano con loro una serie di interrogativi.
    Kamine era l'unica del gruppo che non conoscevo, cui avevo risposto al saluto presentandomi a mia volta.
    Shinodari Kazekumo, grado chunin.
    Oto era desiderio eppure non sembravamo propensi ad aprirci fino in fondo con gli altri.
    Cosa desideravo? Cosa volevo ottenere a tutti i costi?
    Lasciai rispondere Tasaki. Non si poteva dire che non avesse le idee chiare. Forse erano un pochino distruttive per se stesso, ma andava dritto al punto. Poco male, ero stata addestrata ad operare in condizioni critiche. Non per nulla ero l'allieva di Rengoku. Avrei cercato di mantenerlo in vita.
    Io non parlerei di ottimismo ma di realismo. Lo stesso nome del team la dice lunga al riguardo. Forse “Suicide Squad” sarebbe stato più appropriato. Osservai con una punta di ironia nel tono della voce. Siamo un gruppo che si muove lungo equilibri instabili. Non siamo il team migliore, essere potenti non significa garantire il successo della missione. Concordo sull'avere un capo, ci manca solo che cominciamo a discutere su ogni singolo passo. Aggiunsi dirigendo lo sguardo verso Febh. Forse è meglio che tu lo sappia da me. Il Kokage ha ripristinato il mio ruolo all'interno dell'Amministrazione Otese. Sono il terzo Consigliere. Ero seria, percepivo le mie iridi virare verso il nero. Non intendo restare in disparte. Ci sono cose che un ninja medico non può fare. Tu sai che non sono solo questo, vero Febh? Indicai con lo sguardo il cucciolo di drago che mi volava accanto. Collaborerò con te come ho sempre fatto, hai la mia fiducia, ma non intendo sacrificare nessuna vita se non sarà strettamente necessario. Conosci il mio credo. Lasciai vagare lo sguardo su di loro Per chiarezza di intenti, è vero, io sono nata a Konoha, ma il mio cuore non appartiene più a quel villaggio. Io sono Otese! Non potevo più vivere tra due mondi, non potevo più avere incertezze se volevo essere d'aiuto ai miei compagni, se volevo provare a salvare il maggior numero di vite possibili. Probabilmente restava un controsenso, ma era la mia esistenza. Camminavo nella luce e abbracciavo la mia oscurità. Non aggiunsi altro. Lui conosceva il mio stile di combattimento. Non avrei rivelato altro, non finché non mi fosse stata ben chiara la situazione.
    In dieci anni gli attriti tra Oto e Kiri si erano realmente appianati? Dieci anni fa i due villaggi erano stati sull'orlo di una guerra, mentre ora... Quanto avrei voluto prendere da parte Febh e farmi fare un accurato resoconto di cosa era accaduto in mia assenza.
    In realtà mi sarebbe piaciuto scambiare due paroline anche con il Mizukage, ma avrei dovuto trovare un'occasione più propizia.
    In compenso al nostro gruppetto si aggiunse la delegazione di Kiri formata da una manciata di shinobi, che si potevano contare sulle dita di una singola mano.
    Uno di loro sembrava conoscere sia Febh sia Tasaki e si presentò a noi.
    Shinodari Kazekumo. Mi spiace deluderti, Youshi ma sono solo un ninja medico. Mi presentai. In fondo omettere non era mentire.

    Durante il viaggio Tasaki ribadì alcuni punti riguardo ai Cremisi. Erano la peggiore feccia? Forse...
    Ko, ascolta, ti chiedo di non parlare se non è strettamente necessario. In caso ti presenterò io. Gli bisbigliai. Lo vidi annuire in risposta. Alla fine era taciturno da un po', forse non gli sarebbe costato troppo fingersi una lucertola troppo cresciuta.
    D'accordo nessuno ci avrebbe creduto, ma al momento il cucciolo non sembrava aver attirato l'attenzione.

    Raggiungemmo Konoha in compagnia. Come eravamo finiti a viaggiare assieme ad una ridotta squadra di Kiriani?
    Il nostro arrivo non passò inosservato. Mi mancavano i viaggi alla Febh. Scacciai questa nota nostalgica.
    Forse avremmo potuto evitare la frenata improvvisa e il polverone, ma tant'è...
    Ko che era rimasto seduto in grembo fino a quel momento, si era arrampicato sulla mia spalla destra.
    L'esordio “molto diplomatico di Febh” e il successivo commento di Tasaki sul “Gotta kill'em all” facevano ben capire qual era la via del nostro team.
    Suicide Squad... Suicide Squad... mormorai tra me, assumendo esternamente un'aria serafica.
    L'accoglienza di Konoha fu molto formale.
    L'Hokage rivolse un saluto di circostanza.
    Rivolsi un inchino formale, cercando di bilanciare il peso del piccolo drago, per evitare che scivolasse in avanti o mi artigliasse la spalla per tenersi.
    Condividere la battaglia come se appartenessimo allo stesso villaggio. Non sapeva quanto fosse andato vicino a questa descrizione.
    La domanda di Youshi rivolta all'Hokage, mi incuriosì.
    Per quanto la sua voce fosse calma, aveva tutta l'aria di una provocazione.
    Il Kage inizialmente prese da parte solo Febh, chiedendogli?! di seguirlo.
    E fortuna che dovevamo collaborare come un unico villaggio.
    Un gesto molto cordiale quello di lasciarci lì impalati ad attendere dopo il viaggio fatto per raggiungerli il più rapidamente possibile.
    Sospirai.
    Fui tentata di andare a cercarmi un posto dove sedermi, visto che l'attesa stava andando per le lunghe. Vennero chiamati anche uno degli shinobi kiriani, che avevo come la sensazione di conoscere, ma forse mi sbagliavo, e la stessa Kamine.
    I segreti non erano un buon punto di partenza per un'alleanza.
    Sempre lo stesso kiriano,Youshi, decise di farsi una passeggiata.
    Prima che altri shinobi del villaggio della Nebbia sparissero, cercai di capire almeno come si chiamassero.
    Visto che in qualche modo siamo compagni di viaggio, potrei conoscere i vostri nomi? Chiesi ai rimanenti. Shinodari Kazekumo. Rivolsi loro un cenno del capo. Scoccai un'occhiata eloquente a Ko: non doveva parlare. Non lo presentai di proposito.

    Al loro ritorno il Kage e Febh si esibirono un un magnificente spettacolo di evocazione.
    Sentii Ko fremere tra le mie braccia.
    Lo so... Vorrei anche io, ma se Febh non dice nulla evitiamo, non credi?
    Mi mancavano i miei draghi. Avrei voluto gridare all'Hokage che anche io ero in grado di evocarli, ma certi segreti era meglio non divulgarli per il momento.

    Ci mettemmo in marcia fino alla destinazione finale.
    Ero pensierosa.
    Se ci fosse stata occasione di parlare tra noi, lontani da occhi ed orecchie indiscrete, avrei chiesto spiegazioni sia a Febh sia a Kamine, mantenendo il tono di voce basso.
    Che sta succedendo? Voi che sparite nella tenda dell'Hokage, ninja kiriani che si vanno a fare passeggiatine per l'accampamento a Konoha. Domanda futile alla fine. In fondo io avevo sempre saputo dei piani del Kokage, ma per un patto stringente non li avrei mai potuti rivelare. Non avevo considerato Kiri nell'equazione.

    Raggiunta la base delle operazioni, mi soffermai ad ascoltare le direttive dell'Hokage se ne avessi avuto la possibilità, a meno che Febh non avesse altri piani.
    Forse con l'ospedale avrei potuto dare una mano. Almeno cercare di capire quanti ninja medico fossero presenti nel campo e che assistenza potevo offrire loro.
    Da quanto avevo capito l'Hokage sarebbe andato in avanscoperta solo con Febh.

    Se fossi riuscita a parlare con lo Yakushi prima della partenza.
    Ordini per la tua squadra?
    Lui conosceva le nostre capacità.


     
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    L'erba tinta di sangue


    Post secondo - l'organizzazione degli ultimi




    Teneva duro, il povero Denji.
    Andare a cavallo non era di certo il suo forte e, ora che si stava abituando al nuovo corpo, questo era diventato ancora più difficile. Quasi la totalità della sua attenzione, almeno inizialmente, era infatti dedicata al non venir disarcionato dalla povera bestia che doveva tollerare il suo anormale peso. L'avvicinarsi di una giocane kunoichi, però, si rivelò un piacevole diversivo alla continua tensione che affliggeva il nostro povero biondino meccanico. Piacere mio! Sono Denji e sono entrato da poco a far parte delle squadre di Sunaaaaaaaaa! Mai distrarsi, solo con una prontezza non indifferente di riflessi il giovane riuscì ad evitare di cadere, mentre il cavallo saltava un piccolo ostacolo che aveva incontrato sulla sua corsa.

    Per il resto, nonostante la continua paura, il viaggio continuò senza intoppi. La destinazione era come ci si poteva immaginare: uno schifo. Per quanto non fosse mai stato un guerriero, almeno fino a quel momento, Denji aveva vissuto la totalità della sua vita in un tempo ben diverso da quello a cui i suoi compagni erano abituati. Aveva visto la guerra e le sue conseguenze, sperimentato sulla propria pelle la sensazione della povertà e della malattia che questa porta con sé.
    Scese da cavallo, guardandosi attorno afflitto, sentiva chiaramente i meccanismi al suo interno fremere, come se volessero forzare la testa a ruotare all'impazzata per rappresentare la miriade di emozioni che lo pervadevano in quel momento.
    Aiutò a costruire l'accampamento, proponendo a Shu di scommettere ben 10 Ryo sul chi sarebbe riuscito più velocemente ad erigere una tenda. Il rosso poteva avvalersi delle marionette e dei fili, è vero, ma il nostro amico aveva pur sempre 4 braccia a disposizione!

    Si avvicinò quindi alla giovane e balbuziente ragazza che aveva avuto comodo di conoscere durante il viaggio: se il suo parlato vacillava, di certo non sembrava farlo il suo spirito. Fu infatti lei a parlare per prima e porre le fondamenta per un'organizzazione sul da farsi. Beh, io... non so fare niente ehehehehehe! Rise, portandosi imbarazzato la mano destra dietro la nuca e grattandola nervosamente. Tuttavia non credo che questo sia un problema. Tornò serio. Guardati attorno, vedi queste persone? Loro sono il nostro lavoro... mi pare di aver capito che nessuno di noi, qui, è particolarmente forte, di certo io non lo sono. Non saremo noi a decidere le sorti di questa guerra, non sarà di noi che parleranno, un domani, i libri di storia, ma questo non vuol dire che non saremo utili! Il nostro più importante compito sarà limitare le perdite dei civili, proteggere le persone che fuggono e lasciare così che, chi forte lo è davvero, possa preoccuparsi solo della battaglia. Almeno questo è il mio pensiero, ma, come ti ho già detto, non sono qui da molto, capisco che le mie opinioni possano contare poco. Tuttavia scommetto che potrai cambiare idea su di me prima della fine di questa guerra..... diciamo 15 Ryo?
     
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    L'Erba Tinta di Sangue


    What do you mean we're going to war? - Post II


    RpQ2sm0



    La guerra. Ahi, che terribile evento. Morte, distruzione, tristezza ovunque. Chissà com'è vivere in un posto del genere. L'espressione curiosa del ragazzo non è tanto dovuta al fatto che voglia nell'effettivo provarlo - e non ne siamo neanche così sicuri - quanto al fatto che, ora come ora, cerca di capire i meccanismi dietro la guerra, dietro qualcosa che provoca solo una distruzione molto spesso insensata.

    Yawn...

    Nasconde uno sbadiglio poco dopo, limitandosi ad ascoltare e rimanendo per lo più in disparte durante tutto il viaggio. Non sembra essere particolarmente avvezzo né ad avere contatti né ad avere rapporti con nessuno dei presenti. Si limita a scambiare un'occhiata con Kyoujiro - ah, sensei - e successivamente con la giovane Miyori conosciuta qualche tempo prima. Se ne sta nel suo angolino a guardare il paesaggio che scorre dinanzi agli occhi: appunta con minuzia tutto quanto sul suo blocchetto, stringendo fra le mani un carboncino mentre gli occhi, di tanto in tanto, si perdono nel vuoto.
    Non chiude mai occhio durante il viaggio, anzi, rimane estremamente vigile come a voler cogliere ogni singolo dettaglio di quella traversata che potrebbe indicare il momento della sua morte o... beh, chissà quale rivelazione!

    [...]


    Anche al momento dell'arrivo non pare voler fare troppe cerimonie, e ripone il suo blocchetto da scrittura nella borsa prima che, quasi travolto dagli eventi, Kyoujiro non lo conduca da un cospicuo gruppetto di ragazzi alle prime armi come lui... e fra di loro c'è anche Miyori. Le fa un altro cenno mentre sbuffa rumorosamente quando il sensei si pone alle sue spalle e gli poggia le mani su di esse.

    Di nuovo, il giorno in cui vorrò essere toccato te lo chiederò.

    E come se un brivido gli percorresse tutta la schiena, cerca di scivolare via da quella gentile presa di Kyoujiro, cercando di portarsi accanto a lui e non più davanti a lui. Il contatto fisico pare dargli più fastidio del previsto, ma forse è più il misto di nervoso ed eccitazione, l'adrenalina, che muovono movimenti e pensieri in questo momento.

    Nessuno ti chiede di badare a me né tantomeno voglio che tu ti avvicini anche solo alla mia figura. Grazie mille.

    Non c'è cattiveria nelle parole che rivolge in direzione di Arahaki, anzi, con quell'inespressività un po' stizzita pare voler mettere dei paletti e delle distanze ben nette fra lui e quella donna decisamente troppo esuberante per i suoi gusti.

    Ti piace così tanto presentare persone eh...?

    E la domanda, scocciata, viene rivolta in direzione di Kyoujiro quando li conduce verso la postazione di Youkai. Non sembra essere entusiasta di fare nuove conoscenze, ne pare avere minimamente voglia di stare a sentire altri discorsi. Eppure, curioso - nonostante tutto - si muove cercando di rimanere a fianco di Kyoujiro nella speranza di passare per lo più inosservato.
     
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    II - The Green Fields of France Kusa





    Paura, desiderio...

    Durante il discorso pubblico di Febh, Kamine si trattenne dall'alzare gli occhi al cielo mentre parlava di grazia, eleganza e travestimenti. Aveva visto di cosa fosse capace in combattimento, così come sapeva che non era tipo da discorsi magnifici di leadership e infusione di coraggio.

    Lasciò parlare prima Tasaki e Shinodari. Apparentemente il primo aveva un qualche tipo di conto in sospeso con i Cremisi E saremmo in due ma sembrava fin troppo ansioso di scontrarsi contro un esercito. Shinodari invece era più realista e posata a riguardo della situazione, ma quando sganciò la bomba dell'essere diventata, anzi ri-diventata Consigliere del Suono, Kamine non potè fare a meno di lanciarle uno sguardo sospettoso. Diogene si fidava così tanto di lei da lasciarle riprendere un posto così importante senza troppe spiegazioni o era un modo per tenerla sottocchio più comodamente? Rivelò anche di essere nativa di Konoha ma pronunciò fedeltà ad Oto. Esiste qualcuno nato effettivamente in questo villaggio?...Ah già, Hebiko.

    Venne il suo turno. Il mio stile? Dovresti conoscerlo, ma a beneficio dei miei due nuovi compagni...Combatto tra la corta e la media distanza di solito. Per quanto riguarda questo guerra, il mio obiettivo principale è fare ai Cremisi delle domande che aspettano risposta da troppo tempo. Inoltre, abbiamo delle direttive su cui dovremmo riflettere bene. Rimarcò le ultime due parole, forse più di quanto avrebbe effettivamente voluto. E ovviamente si guardò bene dal rivelare del demone, anche se le tornò in mente il momento in cui, durante il recupero dei Sigilli maledetti, Shinken la obbligò a rivelare a Kato e Amano l'essere una Jinchuuriki. A proposito, dov'è Kato? Una guerra sarebbe esattamente uno scenario verso il quale si sarebbe precipitato a capofitto...

    Poco dopo un gruppo di cinque shinobi di Kiri si avvicinò a loro. Sarebbero stati i loro compagni di viaggio, tuttavia loro avrebbero viaggiato dentro un'evocazione dello Yakushi, notizia della quale Kamine fu contenta, visto che non aveva proprio voglia di correre in prima persona verso un fronte di battaglia. Uno di loro sembrava conoscere già Febh e Tasaki. Alle kunoichi invece si presentò come Youshi, con una frase che chiedeva più di quanto non dicesse. Kamine rispose anch'essa con un cenno del capo, neutrale. Kamine Ashimi, Genin del Suono. Seguì l'esempio di Shinodari sul non rivelare di più.

    Durante il viaggio la kunoichi non proferì parola se non direttamente interpellata, preferendo tormentare il collarino con il simbolo del Suono. Lanciò ogni tanto lo sguardo verso Tasaki e specialmente Shinodari, la quale portava con sè un rettile che definire singolare sarebbe stato un eufemismo. Aveva già visto un drago, quando divenne una Jinchuuriki, evocato dall'allora Mizukage. Le differenze c'erano, specialmente nella dimensioni...

    [...]

    I verdi campi di Kusa




    L'arrivo del gruppo di Oto fu ovviamente scenico e non poteva essere altrimenti con lo Yakushi al timone. L'Hokage si dimostrò abbastanza diplomatico nella circostanza, pur non nascondendo nella repentinità con cui si allontanò con Febh una certa fretta. Dipendeva dalla guerra o dal fatto che due villaggi avevano mandato solo nove persone?
    Youshi rivolse al Kage una domanda che sembrava una provocazione. Anzi, è proprio una provocazione, anche se non so chi sia questo Sho.
    Il discorso sul combattere come unico villaggio sarebbe stato bello e condivisibile, in teoria, se il Suono e la Nebbia non avessero mandato meno di dieci persone in totale.Mai qualcosa che vada come deve andare, eh?
    Ma non ebbe tempo di rimuginarci tropppo sopra. Dopo uno dei Kiriani, venne convocata nella tenda dove Febh e l'Hokage si erano riuniti. Rimase interdetta per un secondo abbondante. Gettò uno sguardo verso gli altri due otesi, per poi dirigersi verso la tenda. Che cazzo sta succedendo? Una minuscola parte della sua mente per un infinitesimale attimo la spinse a sperare che, da più bassa in grado, sarebbe stata rispedita a Nakani con qualche tipo di messaggio, o addirittura fatta tornare ad Oto. Speranza vana ovviamente.

    Nella tenda l'Hokage si presentò per nome ma richiese di essere lasciato subito solo con la ragazza. Il braccio di Kamine scattò subito verso Febh, tentando di afferrarlo per i vestiti. Alzò un sopracciglio e sostenne lo sguardo di Raizen. Preferirei che Febh rimanesse. Cercò di simulare sicurezza nel tono, ma l'ultima volta che rimase sola con un Kage di un altro villaggio, le sigillarono un demone dentro. Meglio non rinunciare a tenere l'otese più forte nel raggio di chilometri vicino a sè, tanto più che era uno dei pochi otesi di cui ci si poteva fidare. Almeno un minimo.

    La richiesta le fece cambiare espressione. Istintivamente credette che Febh si fosse fatto sfuggire la sua natura (e gli rivolse uno sguardo a metà tra l'arrabbiato e il ferito), ma la seconda frase di Raizen le rese tutto più chiaro. Code in avanzo? Ch...oh. Secondo Kage estero che conosceva di persona, secondo Jinchuuriki. Spero sia di buon auspicio per una promozione. Pensò sarcasticamente. Quella è una fase che ho superato, se non esagero col chakra. Riguadagnò un attimo la compostezza.

    Abbassò la zip sul fronte della sua uniforme, la conformazione le permise di liberare il torso senza doversi spogliare completamente, rimanendo solo con il reggiseno. Di solito mi offrono almeno la cena, prima. Impastò abbastanza chakra da far fluire nell'addome, rivelando così il sigillo che collegava il suo chakra a quello del demone dentro di lei. Raizen si coprì di chakra demoniaco, in maniera simile a quanto succedeva a lei stessa, ma senza perdere il controllo come capitava a Kamine. Sentì una stranissima sensazione. E l'Hachibi si agitò improvvisamente, come non lo sentiva fare da un bel po'.

    ...strano momento per una rimpatriata...


    Cosa? Ma il demone non rispose più.

    L'Hokage le diede una risposta. Non completa, che apriva nuove domande e nuovi scenari, ma una risposta. Si sentì un peso enorme scivolare via. L'inquietitudine era, almeno in parte, andata via. Chiuse gli occhi per un attimo.Paese del Vortice. Uzumaki. Ora aveva un obiettivo più concreto a cui puntare.

    Fece un leggero inchino a Raizen, ma lo protasse forse per un secondo più del dovuto. Grazie.

    Fuori dalla tenda fece un profondo respiro prima di tornare dal suo gruppo. Ora negli occhi avrebbero potuto leggerle una diversa attitudine.

    Dopo diverso tempo venne il momento di partire verso il fronte vero e proprio. Se Shinodari le avesse chiesto qualcosa, Kamine si sarebbe limitata a farle un mezzo sorriso. Ti basti sapere che mi sono tolta un peso non indifferente dalle spalle e potrò esservi un po' più di aiuto concretamente. La seconda parte della domanda invece, la rese pensierosa. Non credo stessero passeggiando per piacere di farlo, a questo punto della storia. Guardiamoci le spalle, non mi piace la situazione generale. Disse l'ultima frase sottovoce.

    A quanto pare Febh sarebbe andato con l'Hokage a fare delle perlustrazioni, ma giustamente Shinodari cercò indicazioni dirette da Febh, non avendone ricevute da Raizen che in teoria era al nostro comando, secondo gli ordini ufficiali. In questa fase non credo che possiamo fare poi molto, comunque.
     
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    Erba tinta di Rosso Sangue


    Atto Primo: I preparativi

    [Regole Speciali - Tempo]Il tempo nella News scorrerà in maniera precisa. In ogni mio post sarà indicata l'ora in cui avviene ed un range di tempo in cui le vostre azioni possono essere svolte nel prossimo turno. Nel vostro posto dovrete indicare l'ora all'inizio del post ed alla fine. Se dovessi ritenere che le azioni compiute sforano il limite di tempo imposto, non saranno considerate avvenute le azioni che escono a mio giudizio "fuori tempo".
    Questa regola non si applica alle situazioni di combattimento, che procederanno rapidamente come sempre.

    [Regole Speciali - Missioni]Nella News i PNG o comunque le situazioni, potranno assegnare specifiche missioni ai giocatori. Queste missioni possono essere eseguita sia dai player che dai PNG. Se eseguite dai player verranno giocate normalmente. Se eseguite dai PNG queste verranno risolte automaticamente dal QM dopo un certo periodo di tempo. Più PNG possono partecipare alla stessa missione, aumentandone la probabilità di successo. Attenzione, troppi PNG nella stessa missione possono essere controproducenti! L'esito della missione dipenderà anche dal modo in cui imposterete i PNG per la partenza e dalle istruzioni che i PG daranno loro.
    Ogni missione sarà caratterizzata da:
    Tempo necessario per l'esecuzione: Il png non sarà disponibile per tutto il tempo necessario all'esecuzione della missione.
    Difficoltà: grado da D a S.
    Tipo: Il tipo di missione.

    La probabilità di riuscita della missione dipenderà da diversi fattori:
    Probabilità base di successo: da 10 al 90%.
    Modificatore di probabilità di successo: Aggiunge o sottrare la probabilità successo.

    La missione può avere determinati esiti:
    Esito. Successo/Sconfitta
    Sopravvivenza del PNG: Illeso/Ferito/Morto
    Ricompensa: Aggiungere/Modificare probabilità di successo + Altri bonus più avanti
    Effetti in gioco: Variabili





    ORE 11.30




    Chiunque si fosse diretto verso Kusa non avrebbe avuto problemi ad entrare dai Cancelli Meridionali del VIllaggio. Le porte erano aperte per gli Accademici. Del resto, nessuno aveva motivo di non fidarsi: era la fede nata della disperazione, la più tenace e pericolosa allo stesso tempo. Se si fosse saputo ciò che metà delle Forze Accademiche stavano tramando, allora, probabilmente ci sarebbe già stata una resa incondizionata pur di evitare un ulteriore spargimento di sangue. Ma c'era speranza, e quella speranza poteva essere la fiamma che sarebbe potuta ardere nei petti di chi ancora rimaneva a difendere l'Erba. Oppure, il fuoco che avrebbe l'avrebbe trasformata definitivamente in cenere.
    Il campo base delle forze di Kusa era fuori dalle mura del Villaggio, sul versante meridionale. Molteplici tende ordinate in file parallele, tagliate in due perpendicolarmente dalla strada che conduceva al Villaggio. Solo una tenda su tre era ancora occupata. Alcune strutture più grandi sorgevano ai lati della strada. Una di queste, di colore bianco, era un tendone rettangolare molto grande e dentro vi era un ospedale da campo, sovraffollato oltre i limiti massimi di capienza considerabile dignitosa. Non c'era quasi spazio tra una branda e l'alta e molti feriti stazionavano ammassati su sedie o peggio, su teli poggiati al suolo, ammassati l'uno sull'altro. Chi era lì era in gravi condizioni. Nessuno di chi era stato ammesso come paziente aveva ferite superficiali. Molti erano coscienti, alcuni, disorientati, si tenevano la testa tra le mani con il viso deformato in muti urli di dolore perpetui.

    Il medico militare a capo di quel disastro era Fumi, una donna sulla sessantina, spigolosa, ingrigita dagli anni ma energica. Aveva un disperato bisogno di una mano da parte di ninja medici e non solo. Necessitava anche di medicinali! Se qualcuno le avesse parlato le si sarebbe spesa in parole concitate per spiegare la situazione in cui si trovava.
    Abbiamo bisogno di ninja medici qui avrebbe indicato l'ospedale in maniera diffusa. Alcuni di questi uomini potrebbero tornare a combattere se rimessi in sesto, ma da sola non ce la faccio [MISSIONE]
    Aiutate Fumi/testata>
    Molti ninja di Kusa feriti hanno bisogno di cure. I ninja medico possono cercare di aiutare Fumi con le cure del caso.
    Tipo:: Supporto
    Difficoltà:: D
    Probabilità di Successo:: 90% + 0
    Durata:: Fino ad interruzione da parte di agenti esterni


    Inoltre, ho bisogno di medicine. Abbiamo raccolto ciò che potevamo dalle terre meridionali, ma la spedizione sta rallentando. C'è bisogno di una quadra che vada a vedere cosa succede. Si trovano lungo la strada, a sud, ma non sappiamo a quanti chilometri.[MISSIONE]
    Recuperate Balto
    Una consegna di medicinali
    Tipo:: Supporto
    Difficoltà:: C
    Probabilità di Successo:: 70% + 0
    Durata:: 5 ore



    Al di là delle mura del Villaggio, invece c'era un deserto. Il Villaggio, abbandonato dai civili, svuotato della sua vita, era il rifugio ultimo della resistenza dell'Erba, ora rimpinguata da parte delle forze Accademiche che si erano dirette immediatamente lì, al centro dell'azione. Il Centro di Comando era localizzato presso il Palazzo Amministrativo del Villaggio. Tutti gli Shinobi accademici avrebbero potuto accedere a quei quartieri. Avrebbero potuto incontrare altri Shinobi dell'Erba e chiedere informazioni riguardo le battaglie combattute. Avrebbero potuto carpire con mano il pessimo umore che aleggiava su quei rimasugli.
    L'ultimo piano del Centro di Comando, tuttavia, sarebbe stato accessibile soltanto ai Kage ed i Consiglieri o, in loro assenza, chi guidava la delegazione di un Villaggio. Lì vi era ciò che rimaneva del Comando delle forze dell'Erba. Due uomini e due donne. Tutti dall'aspetto devastato di chi dormiva poco o nulla da giorni. La stanza in cui si riunivano era un vecchio archivio spogliato di qualsiasi mobilio superfluo fatta eccezione per un largo tavolo con al centro una mappa e diversi altri tavoli che contenevano rotoli aperti, gettati alla rinfusa, probabilmente pieni di rapporti provenienti da tutto il paese. La situazione era a dir poco catastrofica solo a saggiare l'aria che tirava in quella stanza.
    Il capovillaggio, Zassou, era un uomo sulla quarantina. Pallido ed emaciato, quasi malaticcio, sedeva sul suo scranno: uno sgabello di legno al tavolo della mappa. Avrebbe accolto chiunque fosse venuto a trovarlo con sospiri di stanchezza.
    La situazione è pessima. Sono pronto alla resa, se devo essere sincero il tono monocorde dell'uomo era lo specchio del suo esaurimento emotivo. Era un uomo che non riusciva a vedere oltre la disperazione che lo aveva annientato. Eppure, in qualche modo, non si era ancora spezzato. Le forze nemiche si attestano sulle diecimila unità, attualmente. Di queste, circa duemilacinquecento tengono il fronte orientale, settemilacinquecento invece quello meridionale... ed è ciò che ci piomberà addosso, prima o poi. Attualmente l'esercito nemico è costituito da un'avanguardia, circa tremila uomini. Una retroguardia di millecinquecento e due ali di duemila unità circa l'una. Ci sono potenti Shinobi al comando di ciascuna di queste divisioni. Ho sentito che un gigante in grado di bloccare qualsiasi jutsu comanda il fronte orientale. L'avanguardia attualmente è tenuta da un ragazzetto basso, capelli rossi, ma mi dicono terrificante. Invece chi tiene le altre divisioni non è noto. Ho cercato di mandare alcune spie, ma non hanno mai fatto ritorno. [MISSIONE]
    Scoprire i segreti del nemico
    Zassou potrebbe aver bisogno di una mano per scoprire informazioni importanti su alcuni Shinobi di alto rango tra le fila Cremisi.
    Tipo:: Spionaggio
    Difficoltà:: A
    Probabilità di Successo:: 30% + 0
    Durata:: 10 ore


    Non ho abbastanza Shinobi, ma magari voi potete fare qualcosa a riguardo. Ho tentato, malamente, di mandare piccole squadre oltre il fronte. Infiltrazione e sabotaggio. Hanno fatto pochissimi danni e ben pochi sono tornati vivi. Forse voi sarete più di aiuto a riguardo.[MISSIONE]
    Infiltrazione e Sabotaggio
    Ci sono molteplici obiettivi nemici che potrebbero essere sabotati in maniera segreta. Si tratta di una missione pericolosa, ad alto rischio.
    Tipo:: Infiltrazione
    Difficoltà:: A
    Probabilità di Successo:: 20% + 0
    Durata:: 12 ore


    Infine... vi è questo Re delle Armature. Si è spostato verso nord, non sappiamo perché. Superare le linee nemiche per capire cosa sta facendo mi è impossibile. Avrei voluto avere qualcosa che vola anche solo per avvicinarmi e capire che diavolo sta facendo quel tipo. Ma posso dirvi questo: nessuno l'ha mai visto senza una delle sue armature, ed è circondato da altri guerrieri in armatura. Non più di cinque. Può volare, sembra avere un repertorio infinito di armi sotto quell'armatura ed è... indistruttibile. Non so esattamente che cosa gli abbiamo tirato contro,ma abbastanza da causare esplosioni piuttosto sostanziose, ma quell'armatura non si è fatta nemmeno un graffio.[MISSIONE]
    Il Re delle Armature
    Il Re delle Armature è dietro le linee nemiche. Il perché si sia allontanato dal fronte, non è noto. Zessou vorrebbe che qualcuno superasse le linee nemiche per investigare sul nemico più potente di tutti.
    Tipo:: Infiltrazione
    Difficoltà:: S
    Probabilità di Successo:: 10% + 0
    Durata:: 12 ore



    Una delle donne nella stanza prese la parola subito dopo. Era giovane, di bell'aspetto, con lunghi capelli neri. Anchee lei portava sul viso lo stravolgimento di quei tempi difficili.
    Mirai Hoshina. Mi occupo dell'evacuazione dei civili. Dire che la situazione è pessima è fare uno sgarbo alle pessime situazioni sospirò e si alzò, indicando la zona meridionale, non ancora interessata dalla guerra. Tutti i civili che hanno potuto si sono diretti verso sud, allontanandosi dall'invasione. Molti di loro hanno prima trovato rifugio a Kusa, ma da quando è diventata una zona di guerra, abbiamo deciso di evacuarli ancora una volta. Tuttavia sembra che il sentimento patriottico di fratellanza sia andato a farsi benedire alla prima difficoltà e molti piccoli Villaggi stanno creando problemi ai profughi. Abbiamo bisogno di una mano a gestire questa situazione, prima che degeneri. Ci serve qualche Shinobi più diplomatico che vada dove serve e risolva i conflitti. Abbiamo forze di riserva a sud, ma queste tensioni le stanno bloccando. [MISSIONE]
    Aiutare nella Pace
    La situazione tra i profughi e gli abitanti di Kusa non ancora interessati dalla guerra sta raggiungendo tensioni elevate. L'opposizione dei VIllaggi meridionali alla situazione fa sì che molte milizie non vengano lasciate partire
    Tipo:: Diplomazia
    Difficoltà:: C
    Probabilità di Successo:: 60% + 0
    Durata:: 18 ore


    Inoltre, abbiamo un problema. Un gruppo di profughi, circa trecento persone, non è mai giunto a destinazione al Villaggio di Shida. Non sappiamo cosa sia accaduto loro. Il Villaggio è a sud-ovest rispetto a Kusa, ad una decina di chilometri dal confine con Iwa. Nella situazione attuale non è una priorità, ma sono trecento persone... Non riesco ad essere tranquilla.[MISSIONE]
    Il Mistero di Shida
    Trecento profughi non sono mai giunti al Villaggio di Shida. Cosa è accaduto loro?
    Tipo:: Indagine
    Difficoltà:: B
    Probabilità di Successo:: 40% + 0
    Durata:: 24 ore




    Tra le forze Cremisi e Kusa c'erano adesso solo quindici chilometri. L'esercito aveva però arrestato la sua marcia, rinforzando quella posizione in maniera precisa, sotto ordini di comandanti esperti e cauti. I quindici chilometri tra i due eserciti erano la terra di nessuno, la posizione su cui, se Kusa avesse voluto, si sarebbe svolta la battaglia decisione. Una vasta piana d'erba, non bagnata da fiumi importanti, caratterizzata da dolci pendii ricoperti di folta erba e, di tanto in tanto, qualche collina rocciosa. Non si aveva modo di conoscere come l'accampamento fosse disposto. Non c'erano occhi, attualmente, sull'esercito Cremisi che avessero comunicato una qualsiasi novità. Forse scoprire qualcosa di più sarebbe potuto essere utile. [MISSIONE]
    Ricognizione
    Bisogna scoprire come l'esercito Cremisi è posizionato dopo il suo spostamento.
    Tipo:: Indagine
    Difficoltà:: C
    Probabilità di Successo:: 70% + 0
    Durata:: 1 ora



    [Solo per i Nukenin]
    Negli ambienti del mondo "sotterraneo", tra i criminali, la notizia della guerra non sarebbe di certo giunta inosservata. Ad Ame c'era già chi si sfregava le mani, pensando alle armi che avrebbe potuto fornire al mercato nero. Le guerre erano sempre fonte di profitto senza precedenti. Agli Hayate, invece, quel conflitto interessava poco. Avevano forse messo sotto la lente di ingrandimento il Veterano ed il suo Corpo Immortale, ma non vi era traccia del Signore Cremisi in quel momento.
    Gli Hayate, invece, avevano un conto in sospeso con i Cremisi. Durante gli eventi nel Mondo Senza Tempo Incendio di Kurotenpi aveva visto scivolare sotto le proprie dita Yobu e Yamina non ne era stata felice. L'Eclissi di Kurotenpi aveva dato una nuova occasione al suo Ufficiale di redimersi e correva voce che Incendio, assieme Carestia e Siccità, fossero nascosti nei pressi del Villaggio di Shida. Le loro intenzioni non erano però note. Di certo non c'erano stati incendi o catastrofi naturali a Shida. I Kurotenpi volevano distruggere il mondo per gettarlo nel caos, ciò che loro consideravano l'ordine assoluto. Una guerra poteva, in teoria, solo giovare alle loro ambizioni.


    Splendido disse Reigen, camminando nella stanza circolare. Era buia, illuminata solo da una luce azzurra che proveniva da un cristallo sospeso a mezz'aria su un pilastro al centro della stanza. Un mugolio sofferente interruppe il flusso di pensieri del Re delle Armature che si voltò, fissando il suo ospite. Era legato mani e piedi a due assi incrociate perpendicolarmente tra di loro. Uno stretto bavaglio nero con un Kanji bianco impresso sopra gli impediva di parlare. Aveva vesti lacere, il viso pesto e, ben riconoscibile, il coprifronte di Kusa sulla fronte. Non avrei mai immaginato di trovare uno dei rarissimi cultisti di Jashin. Splendido davvero. Si avvicinò al cristallo, sfiorandolo con la punta delle dita. La tua incapacità di morire mi è immensamente utile Reigen prese il cristallo tra le dita, che era carico di potere. Rimettetelo in sesto. Ordinò e delle ombre, servili, risposero al suo comando: Ombre di metallo dai passi pesanti.


    ORE 12.30



    [Note]Esplorate Kusa, fate domande, o esplorate l'ambiente circostante. Non aspettatevi giri interi per questo atto, andiamo più di botta e risposta. Non dovete necessariamente consumare tutta l'ora che vi ho fornito, potete usarne parte, aspettare la mia rispsota rapida e riprendere da lì. L'importante è mantenere una coerenza temporale con gli eventi e far sì che interagiscano PG nello stesso punto del tempo. Chi è indietro temporalmente può semplicemente aspettare






     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    L’erba tinta di sangue


    ULTIMO PIANO; ULTIMA SPERANZA




    Dov’eravamo rimasti? Ah si…

    Kusa deve cadere

    Erano stati quelli gli ordini del kage, seguirono delucidazioni e sebbene le parole appena pronunciate fossero in perfetta linea con le intenzioni di Kensei. Stridevano non di poco con le modalità di attuazione. Di certo alcuni di noi sarebbero risultati più propensi all’arte dell’inganno e non avrebbero provato alcuno scrupolo nel sabotare le azioni accademiche ma come avrebbero reagito di fronte alla eventuale morte di amici di sempre? Era davvero quello il prezzo ultimo da pagare? Era quello l’unico modo per portare l’idea e la demagogia Kiriana oltre i confini di stato?
    Lasciai l’amministrazione pensieroso, non mettevo in dubbio la mia lealtà a Kiri e a Kensei ma quel che cercavo di ottenere era il risultato con il minor numero di sacrifici possibili, non avrei permesso nessun sacrificio inutile seppur fatto in guerra, non avrei macchiato le mie mani di sangue da traditore.
    Dovevo tuttavia capire come ottenere tutto ciò…

    …A OTO…

    Eravamo ormai abituati a viaggiare tra lo stormo dei pipistrelli evocazioni del kage e così giungemmo ad Oto, senza alcun problema. Kensei raggiunse la tenda del Mikawa e noi ci aggregammo allo sparuto gruppo del suono che come noi era stato designato a raggiungere il fronte. Riconobbi subito il ninja a capo della delegazione, il ragazzetto amministratore del villaggio, Febh, al suo fianco due ragazze, la prima non l’avevo mai vista, l’altra ragazza aveva dei lineamenti a me non sconosciuti… l’ultimo membro ma non per importanza era lo spadaccino Tasaki, rinomato oltre che per le abilità con la lama, per l’incapacità di tenere a freno la lingua. Ma quella riconobbi, era una attitudine piuttosto comune ai ninja del villaggio del suono. e il capogruppo ne era l’esempio più lampante.
    Mi avvicinai al gruppetto, prendendo parola dopo Youshi.

    Tasaki… Febh… ragazze… piacere di conoscervi, sono Etsuko.

    Quando l’evocazione di Febh comparve per essere usata come mezzo di trasporto, mi feci avanti come possibile passeggero. Avevo necessità di giungere prima possibile sul campo di battaglia, ero certo che nel mio ruolo diplomatico mi sarebbero state fatte parecchie domande, anche scomode, arrivare in ritardo mi avrebbe dato uno svantaggio. Inoltre preferivo restare distante da alcuni dei miei compagni di missione, ignari vittime della guerra appena cominciata e pedine di un piano nel piano, che avrebbe potuto prendere risvolti seriamente pericolosi.

    Sarei lieto di accompagnare il gruppo di Oto nel vostro viaggio, Febh sama, ho molto sentito parlare delle vostre evocazioni e sarei lieto di testarne personalmente le capacità… sia chiaro non in senso bellico… non mi sognerei mai di competere con loro, sotto questo punto di vista.

    Che l’amministratore avesse accettato o no… sarei giunto all’accampamento allestito dalla foglia a Kusa.

    L’ACCAMPAMENTO DELLA FOGLIA

    Non ci volle molto prima che Raizen, mi chiamasse a consulta. Prima di entrare in tenda, rivolsi una occhiata rammaricata a Youshi, reo di aver mal disposto il kage e consapevole ora che sarebbe toccato a me rimediare ancora una volta a quella delicata situazione.
    Una volta nella tenda:
    Etsuko, la nebbia di sangue deve aver fatto dei miracoli che andrebbero condivisi con l’intera accademia se vi ha reso capaci di sgominare un intero esercito in cinque!
    Non essere ridicole Raizen, abbiamo radunato il gruppo di noi più idoneo e ci siamo diretti qui per dare supporto immediato al fronte. Abbiamo tra noi ninja d’Elite, abili ognuno in un campo diverso, ben assestati e ben addestrati. Era il meglio che potessimo fare, in così breve tempo.
    Sei in grado di dirmi perché la lettera di Kensei prometteva gruppi ausiliari e cellule specifiche ma non li vedo ne all’orizzonte ne tantomeno entro i confini konohaniani?
    Stanno arrivando a nuoto?

    Non ti è oscura la situazione del continente e il dominio sui mari, abbiamo dovuto tracciare una rotta più lunga ma sicura, in questi tempi di guerra non si sa mai quali manovre il nemico abbia in servo. Meglio giungere in ritardo ma giungere, piuttosto che lasciar annegare l’esercito kiriano in acque nemiche e privarsi del supporto che Kensei ha promesso.
    Sono tempi bui per tutti Raizen, dobbiamo contare sulle forze che abbiamo a disposizione al momento, nessuno di noi era pronto alla tempestività del nemico che così facendo ci ha colti alla sprovvista. Siamo qui grazie alla baronessa che ci ha permesso di attraversare mare in totale sicurezza.


    Non avrei aggiunto altro se non vi fossero state ancora domande e ciò detto avrei lasciato la tenda raggiungendo il gruppo di Kiri, in particolare avrei richiesto del Primario, Fudoh, facendolo chiamare.

    Fudoh san, mi rendo conto che non abbiamo poi scambiato troppe parole sino ad oggi, purtroppo le situazioni non ce lo hanno concesso. Tu hai un ruolo fondamentale in questa guerra. Ho bisogno del tuo supporto costante e ti sarà richiesto il massimo sforzo. Dobbiamo limitare le perdite al massimo. Richiedi tutte le risorse necessarie, fammi sapere quello di cui hai bisogno e cercherò di procurartelo. Bada ai tuoi amici, chiunque essi siano ma non perdere di vista questo, indicai il coprifronte della nebbia. Ricordati che questo simbolo significa FAMIGLIA.

    Mi voltai andando via per raggiungere il palazzo amministrativo di Kusa. Era lì che avremmo delineato tutte le operazioni belliche.
    Prima di farlo mi sarei rivolto al resto dei Kiriani, cercate quante più informazioni possibili sul nemico, raccogliete ogni tipo di informazione dai superstiti. Intanto vediamo qual è la situazione al quartier generale. Avrei attivato la mia speciale vista che capire che fine avesse fatto la mia antitesi per antonomasia. Non vedevo infatti Youshi nei dintorno. Ma non mi fu difficile scovarlo nell’accampamento, fu così che un mio simulacro potesse raggiungerlo, aveva le fattezze di un piccolo pipistrello a sottolineare l’importanza del messaggio che conduceva. Avrebbe sicuramente compreso chi fosse il mandante di tale ambasciata.

    Ci vediamo al palazzo amministrativo di Kusa, torna a fare un po' le cose da grandi Youshi sama, Etsuko ha bisogno del tuo supporto.

    Così l’avrei atteso ai piedi del palazzo, le operazioni erano in fermento per l’imminente scontro, sebben gli animi fossero stati ristorati dalla presenza degli accademici la situazione appariva tetra e disperata, non era un mistero che la mancata presenza di Kiri ed Oto, destava sospetto e preoccupazione, il primo per la natura definita inaffidabile dei suoi due kage, la seconda per la condizione di inferiorità numerica che l’assenza comportava. Non appena Youshi fosse giunto…

    Abbiamo bisogno di capire i piani d’azione se vogliamo portare a termine la nostra missione. Ci risulterà più semplice salvare la pelle e rischiare il meno possibile. Sappi che non ho alcuna intenzione di sacrificare vite inutili.

    Dissi con tono severo all’altra mano del kage, una volta giunti al piano riservato ai massimi esponenti, ritenni superfluo presentarmi, vista la divisa ufficiale della mano d’oro di Kiri.
    Lui sta con me, sono gl’ordini di Kensei, sama… la mano destra e sinistra del mizukage a servizio di Kusa.
    Se avessero avanzato qualche resistenza avrebbero dovuto opporsi con la forza, visto che non avremmo bloccato l’incedere dirigendoci nella sala delle decisioni che contavano.

    L’ULTIMO PIANO e L’ULTIMA SPERANZA

    Le ultime speranze di Kusa erano riposte nei suoi 4 membri al comando, 2 uomini e 2 donne, il primo che sedeva sullo scranno pareva già rassegnato all’epilogo della faccenda. Ascoltai in silenzio l’elenco di cose da fare, e di incombenze a cui erano stati sino a quel momento pressati sin dai primi giorni dopo l’invasione dei Cremisi. Prima l’orda rossa, poi quella di profughi, lo spirito di fratellanza che si sfalda, la speranza che crolla e lo spirito nazionale che vacilla. Serviva una presa di posizione salda per rinsaldare animi e spingere a combattere con accesa ancora la fiamma della speranza. Ero davvero curioso di capire come avrebbe agito l’accademia a riguardo. Al momento, colui che doveva parlare era lo stesso che aveva convocato l’aiuto di tutti gli elementi che la costituivano.
    Noi avremmo Atteso.


     
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    È colpa tua. Ratty

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    “In guerra non devi riuscire simpatico: devi soltanto avere ragione”


    Febh Yakushi
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    Davanti al suo Team, con una certa dose di serietà che la situazione imponeva, anche se ben lontano dall'apice della sua freddezza, lo Yakushi ascoltò le parole di tutti i membri, cogliendone a modo suo gli atteggiamenti, le debolezze che loro stessi non volevano ammettere. Era stato addestrato per anni per farlo, forse persino due volte, e nessuna testa per aria avrebbe mai potuto cancellare le notti con i crampi per la fame per non aver saputo indicare quanti dei presenti nella locanda fossero mancini dopo una prima occhiata, cosa che costava l'accesso alla cena, o le situazioni impossibili in cui veniva scaraventato in cui nessuna strada era aperta e avrebbe dovuto trovarla da solo con l'ingegno.

    Tasaki era ottuso. Questo era un vantaggio come uno svantaggio. Discutere e spiegargli le cose sarebbe stato inutile, doveva solo indicare una direzione e mandarcelo...se Febh fosse stato fortunato forse il nemico si sarebbe arreso pur di non sentirlo parlare. E sarà così, Tasaki. Ti darò indicazioni chiare e semplici. Io ti dirò dove e quanto tagliare, e tu lo farai con tutta la forza e la velocità di cui disponi. E se farai da bravo ti farò anche vedere che Potenza di Fuoco è il mio secondo nome. Credo sia inutile perdere tempo a spiegarti che ci sono modi di vincere a mani basse senza usare la potenza di fuoco, ma vabbè, ci divertiremo. Quindi su Shinodari, che pur non rispondendo nel merito della filosofia otese secondo la visione di Febh, mise subito alcuni dettagli in chiaro, sorprendendo non poco lo Shinobi. Tu...sei di nuovo Consigliera? Battè le palpebre alcune volte, mentre una specie di luce sognante si accendeva in fondo al suo sguardo, fatta di lavoro delegato, ferie extra e congedi improbabili. Hebiko avrebbe colto immediatamente il significato di quello sguardo, ma Shinodari? In ogni caso Febh le posò la mano sulla spalla, con seria convinzione, anche se in qualche modo traspariva il fatto che avesse un secondo fine. Come sempre hai la mia massima e incondizionata fiducia, e mi assicurerò che tu sopravviva a ogni pericolo in questa guerra, a qualunque costo! Certo, una parte della sua mente cercò di inquadrare come quella manovra del Mikawa fosse al contempo un'astuta manovra per aggiungere un limitatore allo Yakushi (certo non pensava nè mai avrebbe pensato che Shinodari potesse agire volutamente contro di lui) e al contempo lanciare un segnale: poteva nominare un nuovo Consigliere quando voleva. Ma anche se una parte della sua mente registrò queste congetture, certamente l'altra parte, quella che pensava al carico di lavoro ridotto, era preponderante. In ogni caso non sono il tipo da sacrificare vite...anche se forse per Tasaki farei un'eccezione. E fece l'occhiolino allo spadaccino. Ma in ogni caso il mio scopo è e sarà sempre vincere col minor sforzo possibile. Poi su Kamine, che a parte una serie di occhiate che tradivano una certa irrequietezza, si limitò a rispondere alla domanda sulle sue capacità, bypassando il resto. La direttiva al momento è vincere. Il resto sono le solite menate roboanti del nostro beneamato Kokage. Almeno penso. Concluse facendo spallucce.

    Tasaki...questo tuo resoconto sulle tue doti non è particolarmente utile per le signore, qui. Commentò quando l'altro si lanciò in una specie di slogan motivazionale, guardando poi le due kunoichi. A quanto ne so io...lui usa le spade. E anche bene. Meglio non complicarsi la vita chiedendogli altro. E poi lo fissò per qualche istante con una scintilla di interesse, quando declamò il suo odio per i Cremisi. Liberare Kumo è un buon proposito, assicurati solo di non inseguirli fino a una trappola, o metterai tutti nei guai. Poi alle altre. E' di Kumo, una specie di rifugiato, lo abbiamo adottato in un momento di debolezza. Fece spallucce. Ma se serve a far secchi i Cremisi va bene tutto. Anche io ho un conto in sospeso con loro. Disse, con un certo tono tagliente che fino a quel momento era mancato. Diciamo che è una questione di famiglia...erano anche i nemici dei miei genitori. E anche se sono uno che ama lasciare il passato alle spalle...forse anche in senso troppo letterale...non posso negare che mi piacerebbe spaccar loro tutte le ossa per la pace di quel povero cretino di mio padre.

    Su indicazione del Kokage poi un nuovo individuo si unì al gruppo, anche se Febh non tardò a riconoscerlo. A quanto pare avremo odore di pesce per tutto il viaggio. Sospirò, avvicinandosi a Youshi e cercando di piazzargli un braccio sulle spalle, accanto a lui. Ma poteva andare peggio. Questo qui è un bravo ragazzo! Disse, indicandolo col pollice, dopotutto gli aveva permesso di entrare a Kiri senza dover consegnare le armi. Uno dei pochi guardiani dotati di cervello, inoltre è un allievo della mia scuola di manifattura di veleni. Per interposta persona, ma perchè sofffermarsi sui dettagli inutili? Se già conosci Tasaki non perdo tempo a darti le istruzioni per l'uso. Avrebbe detto, rilasciandolo. Sei un Tokugawa, no? Conoscevo uno del tuo clan...e anche Shinodari lo conosceva. Avevate una specie di liason, no? Era per quello che Shiltar era geloso, o sbaglio? A distanza di anni lo Yakushi ancora non aveva capito niente delle questioni con Yashamaru o di quanto fosse realmente pericoloso. L'arrivo di Etsuko fu accolto da Febh con uno sguardo perplesso. Ma non eri morto tu? Grosso modo gli rivolgeva la stessa domanda ogni volta che lo incontrava. Questo tizio è un Akuma. Si accigliò. Non so molto altro...dentro la lucertola non c'è posto per sei, ma tu o Youshi potete stare sul dorso, ci stanno fino a tre persone. Sarà un pò meno comodo ma niente di atroce, io ci ho girato i continenti.

    Lasciati i propri sottoposti al campo base come da indicazione del Mikawa, Febh si congedò qualche secondo dal gruppo per dare indicazioni ai Casi Disperati che erano stati convocati: Keima, Sunako, Pooh e STAR erano sul posto, e avevano già causato danni con le loro stranezze, ma niente di irrimediabile eccetto un profondo mal di testa in chi era loro vicino. Alla fine le sue raccomandazioni si potevano riassumere in "seguite gli ordini" e "fate i bravi o vi punisco". Con loro erano le più efficaci.

    [...]

    L'Hokage li accolse con rigore e decisamente senza parate o pompa magna, cosa che invece lo Yakushi si sarebbe aspettato nella sua megalomania, ma poteva perdonarlo visto che era anche convinto di essere magnanimo, e in ogni caso avevano fatto il loro ingresso con il polverone e poteva bastare. Pivello sembra che ti abbiano infilato un cactus dove non batte il sole. Sono arrivato io, la tua giornata dovrebbe essere al top! Avrebbe annunciato allargando le braccia. Praticamente abbiamo già vinto! Lui chiese un attimo per parlare faccia a faccia e, sebbene Kamine fosse contraria, lo Yakushi alzò una mano come a dire che era tutto a posto. State tranquilli, restate in zona e ci riorganizziamo tra un minuto. Evitate che Tasaki affetti cose non Cremisi. Youshi con loro invece disse qualcosa all'Hokage che sul momento lo Yakushi non comprese. Chi diavolo è Sho Saitama? Ho un vago ricordo di un tizio che mi deve qualcosa... Ma non approfondì, seguendo il leader della Foglia, che cercò di mettere subito il punto su chi comandava...anche dopo tanti anni non aveva capito come si deve trattare con Febh Yakushi.

    Mi offendi, io non ti denigro affatto. Quando ti chiamo Bue Ottuso o Pivello è perchè lo penso davvero! Disse con una mano sul petto e un'espressione contrita. Poi alzò le mani. E il giorno che dirò "Si Hokage" sarà il giorno in cui ti rivolgerai a me come "Sensei Yakushi", vedi un pò tu. Ma, in omaggio alla mia mirabile magnanimità, potremmo accordarci per usare i rispettivi nomi. Consideralo pure un onore. L'altro gli poggiò una mano sulla spalla, cercando di inculcare all'otese la sua visione di un esercito come una maccina complessa e precisa. Sai che Tasaki là fuori ha detto qualcosa di molto simile? Per inciso, non è un complimento. Sbuffò. Coordinazione si. Coerenza certo. Ma se saremo rigidi, contando i nostri numeri, faremo la fine del topo. L'elasticità è la chiave, ma ne parleremo in privato davanti alle singole situazioni. E poi sorrise alla menzione delle regole infrante. Ora parli la mia lingua...e quando sarai al mio livello capirai che il gioco non è rompere le regole...è imporre le proprie agli altri. Avrebbe fatto un cenno alla sua squadra così che potessero consultare la mappa.

    Raizen qui è l'Hokage. Vedete di trattarlo con rispetto. Li avrebbe redarguiti, anche se lui era stato il primo ad apostrofarlo in maniera bizzarra pochi minuti prima, poi si dedicarono alla mappa. Non sono tipo da strategie su larga scala, posso organizzarti una truffa o un tranello da qui a dieci giorni, ma sempre su zone più piccole. Anche all'assedio della capitale del Paese del Fulmine usai un sotterfugio per conquistare la città, quindi non mi sento di giudicare Gene per aver tenuto delle truppe indietro, di queste cose penso sia più esperto o abbia in mente di attaccare da una direzione differente. O voglia evitare che ci caschi addosso una montagna tutta in una volta...o devo forse ricordarti cosa fecero i Cremisi in passato? Certo era una brutta figura, ma anche mettere l'intero contingente in un solo posto creava enormi rischi in caso di attacchi suicidi del nemico o trucchi ad area come quelli usati nella Guerra dei Cremisi precedente. In ogni caso io valgo per mille più o meno. Disse senza falsa modestia. Ma più che colpire direttamente il generale nemico io penso che dovremmo innanzitutto sabotare i loro rifornimenti. E non intendo distruggere. Io intendo fare in modo che le armi falliscano quando più ne hanno bisogno, che i tonici siano veleni e che le arti mediche siano inutili. Indicò la mappa, guardando Shinodari. I ninja medici sono fondamentali in una guerra, sin dai tempi di Tsunade. E anche se poco etico, io penso dovremmo attaccare per primi i loro ospedali in modo da renderli inagibili. Non dobbiamo per forza uccidere i ninja medici, potremmo anche rapirli, ma si vedrà sul momento. Ospedali e rifornimenti devono essere il primo bersaglio. Siamo ninja, non soldati. Lo scontro diretto è da evitare quanto più possibile o usare come copertura, se questi sono i numeri. Quello di cui avevano maggiormente bisogno quindi erano le informazioni su cosa stesse succedendo, e su come si stessero muovendo i nemici, per colpirli dove faceva più male.

    Lasciata la tenda tattica dopo alcuni discorsi, lo Yakushi e l'Hokage si riunirono al centro del campo di battaglia, dove pur con grandi costi di chakra che avrebbero avuto tutto il tempo di recuperare, richiamarono tutte le loro evocazioni, pronte alla lotta. Le Lucertole rispondevano a Febh e solo a lui, ma i due sovrani gettarono uno sguardo gelido verso i draghi al servizio dell'Hokage, rifiutando di rivolgere loro la parola come se non esistessero, e così i loro sottoposti. Tutti i ninja dotati di un contratto vennero incoraggiati a unirsi a quel richiamo di massa, ovviamente. Il mio team verrà con me. Credo ci sia posto sul tuo biscione volante. Una volta là cercheremo di capire quali sono i punti caldi di questa guerra...anche da solo con un intervento lampo potrei ribaltare le sorti di una battaglia.

    [...11.30...]


    Kusa non era un posto che se la passava bene in quei giorni. Stress, ansia, dolore e tristezza occupavano il volto di tutti i presenti, ma lo Yakushi e la sua squadra avevano visto Oto sotto Orochimaru e per certi versi questo al confronto non era niente. Shinodari evita di sprecare chakra per curare la gente in giro. Ci sono già ninja medici, conserva le forze per quando di saranno dei VERI feriti. E tu Kamine...qualunque cosa abbia fatto con Raizen nella tenda non voglio saperla, ma evita di fare la fine di Kiyomi. Disse, con un misto di serietà e stranezza. Nessuna commossa confessione potrebbe farmi dimenticare del Bijuu. Al tempo aveva concesso a Kiyomi di lasciare Oto per Konoha dato che lei era innamorata di Raizen...o almeno così Febh aveva capito. Tasaki...non parlare troppo. Avrebbe mandato le sue lucertole più piccole e inadatte alla battaglia per Kusa [Creature], alla ricerca di ogni possibile informazione riguardo gli ingressi alla città, soprattutto sotterranei, e alla difesa delle scorte alimentari e mediche. Meglio evitare di scoprire di avere un foro nelle mura nel momento sbagliato. Lasciò la sua squadra davanti al centro di comando. Voi fatevi un giro per la città, cercate di scoprire qualcosa sui Cremisi, anche solo voci di corridoio. Magari Shinodari potresti vedere se i feriti ricordano qualcosa delle armi nemiche, o come preferisci. Avete carta bianca, ci reincontriamo qui tra un'ora esatta. Lui invece avrebbe seguito Raizen, ascoltando con attenzione i leader locali che descrivevano i problemi principali della regione in quella guerra.

    Abbiamo pessimi informatori, pessime informazioni...e io che sono un genio dell'infiltrazione non posso andare in tutti contemporaneamente. Sospirò. Questo Re delle Armature con equipaggiamento infrangibile mi intriga...io sono specializzato nel rompere le cose, vorrei proprio vedere se può resistermi...ma credo ci siano posti dove posso essere più utile. Avete idea di dove possano essere i precedenti campi base dei Cremisi? Non possono certo aver marciato costantemente come una sola colonna, devono per forza essersi stanziati ogni tanto...potremmo studiare quelle zone mandando i ninja di minor grado per vedere come organizzano di solito gli accampamenti. Inoltre hanno insegne o qualcosa che renda riconoscibili i carri dei rifornimenti? Devono per forza viaggiare separati dal corpo principale, anche se sicuramente saranno scortati. In ogni caso avrebbe lasciato a Raizen la divisione delle forze in campo.
    Chakra: ???/125
    Vitalità: ???/21.5
    En. Vitale: ???/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 700
    Velocità: 700
    Resistenza: 775
    Riflessi: 700
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 700
    Agilità: 700
    Intuito: 700
    Precisione: 775
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    4: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Equipaggiamento
    • Calzari Rinforzati × 1
    • Maglia del Prestigiatore × 1
    • Tatuaggio da Richiamo × 2
    • Cartabomba III × 1
    • Spiedi × 6
    • Lama Interna ( Una lama retrattile emerge dal palmo sinistro, in avanti. - Una lama retrattile emerge dalla tibia destra, in avanti e in alto) × 2
    • Filo di Nylon [10m] × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 2
    • Kaiten-tÅÂ (Luce Rotante) × 1
    • Makibishi × 1
    • Bomba Sonora × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 1
    • Marchingegno Rotante × 1
    • Veleno Giganticida (5 Dosi) × 2
    • Kunai × 4
    • Pietrame per Fionde × 2
    • Veleno Debilitante A2 (5 dosi) × 1
    • Veleno Catalizzatore (5 Dosi) × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 1
    • Veleno Stroncante (5 Dosi) × 1
    • Veleno Normalizzante (5 Dosi) × 1
    • Shotai Jigoku - Invito Infernale (5 Dosi) × 1
    • Hagane no Doku (Veleno d'Acciaio) × 1

    Note
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    Preparativi e Briefing


    Villaggio di Kusa - Chapter II



    [Arrivo a Kusa]


    Giunsero a Kusa in mattinata, una manciata di ore dopo la loro partenza al Gate di Suna.
    Con Kusa evacuata e il fronte distante solo quindici chilometri, di cui presto sarebbero stati informati, l'Erba sembrava essere già stata sconfitta dall'avanzata dei Cremisi.
    L'aria che si respirava in città era mefitica, per la polvere e per la rassegnazione che albergava nei cuori della maggior parte dei ninja dell'Erba. Molti, troppi di loro girovagavano fuori e dentro Kusa come zombie, privi di forze ed energie. Come biasimarli? Le loro vite erano state stravolte da un giorno all'altro, nel modo peggiore possibile: all'improvviso e senza un apparente motivo. Masayoshi li osservò con un groppo in gola, incapace di immedesimarsi nella loro tragedia per poterli rincuorare in qualche modo. E lui di esperienze traumatiche ne aveva vissute a dozzine, con la sua tribù d'origine massacrata dai Kijin e il Bjuu che spesso ci andava a nozze con i traumi del giovane Guerriero del Vuoto.
    Posso solo combattere per loro. Alzò lo sguardo verso Shunsui, che lo precedeva di alcuni metri, poi con la mano destra si aggiustò la maschera in volto, costruita per celare la propria identità in tutte le situazioni che lo richiedevano. Verniciata di nero e grande abbastanza da celare i suoi particolari capelli rossi e bianchi, sulla maschera era stata disegnato il simbolo di Suna

    CITAZIONE

    Masayoshi, manda qualcuno dei tuoi in avan scoperta…scopri dove si sono collocati gli altri villaggi.


    In lontananza, nella coltre di polvere sollevata dal vento che trasportava con sé gli odori provenienti dal fronte, si intravedeva solo il campo base dell'Erba costruito fuori dai cancelli meridionali di Kusa, da cui partivano due file di tende che, entrando nela città, ne raggiungevano qualche piazza. Come sottolineato dal marionettista, non vi era traccia alcuna degli altri villaggi alleati.
    Chiamò Nami e con un cenno della mano la invitò ad avvicinarsi.
    La tua missione sarà scoprire dove sono i nostri alleati di Konoha, Kiri e Oto. A differenza di altri, con la tua sabbia nera puoi muoverti con maggior libertà. La maschera abbassava di un ottava il tono della sua voce, donandogli maggior carisma e ****, doni che madre natura non gli aveva conferito alla nascita. [INCARICO 1° PNG]
    Occhi aperti e non metterti nei guai. Si raccomandò più volte, anche a costo di apparire noioso. Farsi catturare dai nemici sarebbe stato tragico non solo per lei, ma anche per la delegazione sunese.
    Ricordati di aggiornarmi. Lo Shokuto e Nami si conoscevano da parecchio tempo: il chunin era stato suo sensei quando lei frequentava l'accademia e, seppur non fosse a conoscenza del ruolo che lo Shokuto aveva nel villaggio, alcune sue abilità gli erano note, come la capacità dell'eremita del deserto di poter comunicare a distanza. [Abilità]
    Quando la ragazza si allontanò, Masayoshi approfittò della chiacchierata tra Shunsui e Shinichi per evocare il suo fedele aiutante Koinu, uno dei suricati che avevano accettato di legarsi a lui dopo l'aiuto del chunin nella loro regione nell'Anarouch. [Koinu Evocazione][Abilità]
    Aveva una missione anche per lui.
    Ho un incarico per te. Gli disse, dopo avergli spiegato la situazione.
    Fatti un giro per Kusa e perlustra la zona. Voglio sapere se vi sono trappole nemiche, passaggi segreti oppure spie. Anche sapere la geografia del villaggio potrebbe rivelarsi utile. Le minuscole dimensioni di Koinu lo rendevano un perfetto esploratore, capace di infilarsi in ogni pertugio, nascondiglio o anfratto. [INCARICO EVOCAZIONE]
    Congedato anche il suricato, con un lungo sospiro carico di tensione si avvicinò a Shunsui, poco distante. Aveva appena incaricato Shinichi di costruire un accampamento a cinque-dieci chilometri dietro Kusa.

    CITAZIONE

    Masayoshi vieni con me al comando centrale e porta un’altra persona con noi. Suzue verrà anche. Vorrei portare il 20% del nostro arsenale e provviste a Kusa. Non so come sia la situazione al villaggio ma, potrebbero essere a corto di armi e provviste. Inoltre potrebbe essere una buona idea avere una scorta di armi più vicino al fronte. che ne pensi?


    A essere chiamata da Masayoshi fu Gyoja , promossa a Genin solo l'anno prima. In dodici mesi aveva appreso l'arte degli origami a un livello eccelso per la sua età e, per questo e altri motivi, lo Shokuto l'aveva voluta con sé.
    Sono d'accordo. Penso serviranno medicine e provviste. Fece notare al suo generale, senza dar voce alle tante domande che aveva in mente. Sarebbe stato meglio attendere il briefing a cui presto avrebbero presenziato.
    Ad un tratto un fischietto inopportuno catturò la sua attenzione. Voltandosi verso la direzione del suono, ciò che vide lo sconcertò:  il terzo Genin che gli era stato affidato aveva ben pensato di appoggiarsi al muro per riposare, ignaro che il suo lavoro iniziava proprio con l'arrivo a Kusa. Scuotendo il capo con disappunto, lo Shokuto decise di far muovere le chiappe anche a lui.
    Affiderò a Suseotsu il compito di parlare con i ninja superstiti. Disse, rivolgendosi a Shunsui. [INCARICO 2° PNG]

    [Al centro di comando con Shunsui]



    Il centro di comando si trovava in un edificio situato dentro le mura di Kusa. Nella stanza dove si gestiva l'emergenza e si prendevano le decisioni da comunicare al fronte, il clima non era così diverso da quello che si respirava all'esterno. Lo sguardo del chunin scivolò prima sui volti dei presenti, sfigurati dallo stress, poi sui tavoli disposti nella stanza senza un ordine preciso, sovrastati da mappe e documenti di ogni genere.
    L'uomo su cui gravava il destino di Kusa si chiamava Zzanssuo e sedeva su uno scranno di legno dietro il tavolo principale. In quei pochi metri soffocati dall'aria consumata, chiunque sarebbe stato in grado di riconoscerlo, di indicare con esattezza l'individuo che aveva tra le mani le sorti della guerra: basso, con la barba ispida, i capelli incolti e due occhiaie che lo rendevano simile a un panda dalla pelle rosa.
    Altri tre individui studiavano le mappe alla ricerca di una strategia in grado di ribaltare le sorti di una guerra già perduta, e tutti avevano la stessa cera di Zzanssuo.
    Shunsui si presentò ma Masayoshi preferì rimanere in silenzio. Come gesto di rispetto, il Jinchuuriki si tolse la maschera, rivelando ai presenti il proprio volto, incorniciato da lunghi capelli metà rossi e metà bianchi.

    La mappa distesa sul tavolo principale mostrò ai due sunesi la posizione dei vari eserciti: metà Paese dell'Erba era già caduto nelle mani dei Cremisi mentre l'altra metà boccheggiava dietro le mura di Kusa, distanti quindici chilometri dal fronte, difeso da metà dell'esercito alleato.
    Masayoshi deglutì, pallido in volto. In quello scenario, Suna si inseriva con un accampamento che, prima o tardi, avrebbe dovuto far i conti con il grosso dell'esercito Cremisi insieme ai ninja di Kusa. Lanciò uno sguardo preoccupato a Shunsui. L'assenza degli altri accademici sarebbe stato un grosso pericolo qualora i Cremisi avessero deciso di attaccare.

    CITAZIONE

    Dove sono le truppe di Oto e Kiri?


    Se attaccano ora siamo morti. Pensò il Jinchuuriki, senza dare voce ai suoi pensieri.

    Se gli fosse stato dato il permesso, dopo le domande di Shunsui e una breve presentazione, Masayoshi avrebbe preso parola:
    jpg
    Sarebbe utile sapere la dinamica esatta della loro invasione. Indicò le zone già occupate. Credete che si siano basati sulla superiorità numerica o hanno agito anche per vie traverse? Quello che voglio dire è se dobbiamo pensare che ora, qui a Kusa, vi siano loro spie o sabotatori. Il suo dito scivolò verso Nord. Il re dell'armature potrebbe essersi spostato per varie ragioni. Non credo per l'intervento dell'Accademia, che definirei scontato, come scontato è il fatto che abbiano raccolto informazioni su chiunque sia abbastanza potente da rappresentare per loro una minaccia in questa guerra. Una riunione con qualche paese confinante nostra nemica che vorrebbe approfittare di questa situazione? A quella domanda, il suo sguardo si posò sugli accademici.
    Perdonate la mia inesperienza e la mia ignoranza, ma non sarebbe possibile aprire un canale diplomatico con i Cremisi per sentire le ragioni del loro attacco? Non dobbiamo arrenderci, certo che no, dobbiamo solo studiarli un po' più da vicino.
    Se anche conoscessimo uno solo dei loro nemici, perché i Cremisi avranno sicuramente qualcuno che li vuole morti, pensate che sia una buona idea chiedere lorodi aiutarci a sconfiggerli?
    Aveva terminato con delle domande un po' strambe, ma valeva la pena fare un tentativo di allargare l'orizzonte anche oltre l'aspetto puramente militare. Il mondo era pieno di fazioni e organizzazioni più o meno segrete. Un aiuto da parte di qualcuno poteva rivelarsi utile.
    Non commentò la decisione saggia di Shunsui di richiedere l'aiuto urgente del Kazekage. La situazione era più grave del previsto, sopratutto per i sunesi.


    Per le azioni da svolgere alle 12:30 ci sarà un altro post.


     
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    L'inizio del Contrattacco


    III




    I kiriani, come solitamente accadeva necessitavano dei loro secondi di gloria, ma Youshi era poco più di un sussurro fastidioso, ed alla sua rimbeccata Raizen rispose alzando un sopracciglio, dandosi qualche secondo per ricordare se conosceva o meno quel mucchietto d’ossa.

    Spero tu sia soddisfatto del tuo attimo di celebrità, se ti aiuta a superare la paura puoi ricordare altri eroi della foglia.
    L'aiuto non si dovrebbe negare a nessuno, chunin della nebbia, neanche ai kiriani, nonostante la loro risposta ad una richiesta d'aiuto sia... questa.


    Disse indicando con un gesto la miseria che erano rispetto alle forze necessarie per una guerra.

    Ma non fraintendetemi, sono grato della vostra presenza qui, il fardello che dovete sopportare non è certo di poco conto e capisco che delle volte la tensione faccia parlare a sproposito.
    Di nuovo, benvenuti.


    Il suo tono era gentile, ma rigido al contempo, ed in quella sorta di perdono non c’era solamente una provocazione, ma anche la volontà di separare il comportamento irrispettoso di Youshi da quello dei suoi compagni che, nonostante non avessero speso parole in merito, non potevano di sicuro esser colpevoli della sua sbruffonaggine.
    Poco dopo, all’interno della tenda non potè nascondere un sorriso soddisfatto.

    Bene Febh, sparare alto è sempre il modo migliore per ottenere il meglio dalla tua mania di andare al ribasso, fallire una contrattazione ti indispettirebbe molto più che accettare tacitamente i termini iniziali.
    Conosco Tasaki, se gli prometti qualche spicciolo e dai degli ordini semplici è utile.
    Ma mi hai frainteso, la rigidezza serve nell’organizzare l’esercito, i singoli non avranno certamente le stesse direttive, ma muovere un gruppo di cento o più persone non è come comandare il singolo ed è lì che è necessaria coesione.
    La guerra campestre per me è un primo fallimento, se possibile vorrei vincere prima di mettere questi uomini sul campo, i ninja non combattono così.


    Rimarcò così come aveva fatto in situazioni analoghe durante il suo percorso da Hokage.

    Quindi la strategia di Gene è fare una sua strategia lasciandoci andare avanti alla metà delle nostre possibilità per poi intervenire… quando?
    Le comunicazioni e gli aggiornamenti sul fronte arriveranno in ritardo, una mia richiesta di rinforzi produrrebbe frutti dopo GIORNI, ed io verrei informato di qualsiasi suo spostamento con chissà quanto tempo di ritardo, e tu, uno dei suoi jonin più affidabili non ne sai un fico secco.
    L’ultima volta che mi sono affidato ad una strategia di Diogene ho dovuto salvargli la vita perché il suo piano aveva visto ben poco oltre le sue nocche.
    E questa volta mi sembra che la musica non sia differente.


    Ma fu la risposta successiva a confonderlo.

    L’accampamento otese era di strada ai kiriani? [nota] [febh aveva dimenticato di rispondere, abbiamo concordato che questa sarebbe stata la sua risposta, la virgoletto poiché citata testualmente: “il nostro accampamento era di strada”]
    Konoha dovrebbe essere di strada ai kiriani.
    Immagino che Diogene la sua strategia la stia concordando col Mizukage considerando quanto sono simili le loro azioni.


    Congedato Febh giunse il momento di Etsuko, ed in cuor suo desiderò che quello scambio non fosse mai avvenuto.

    Ridicolo?
    Etsuko, ti ho posto una domanda ben precisa, non insultare nuovamente ne la mia intelligenza ne la tua, primo e unico avviso. Ho fatto la stessa domanda ad uno dei jonin migliori dell’accademia, immaginati cosa penso dell'efficacia di una manciata di chunin contro un' intera armata?
    Non ho bisogno ne di mappe ne di lezioni da parte tua, so per certo che tra Kiri e Konoha ci sono acque accademiche più che sicure, con moti ondosi moderati grazie al mare chiuso, e che la via più breve per il fronte è esattamente quella che vi fa attraversare la nazione del fuoco, e pensa, so anche quanto rapidamente si muove un esercito e quanto rapidamente si muovono delle navi, ti stupirebbe sapere che ci ho pure fatto una guerra sopra.
    Quello delle truppe kiriane non è un ritardo, ad un ritmo tutto sommato accettabile sarebbero dovute essere qui già qualche ora fà, ma non solo sono assenti, siete pure venuti qui insieme agli otesi, da cui siete stati una coincidenza che vi ha condotto parecchio fuori rotta soprattutto considerando che vi siete mossi in mare... mi dispiace, non credo che le truppe di Kiri siano in ritardo, altrimenti ora sapremmo più o meno dove sono o cosa stanno facendo, cosa che invece ti sei ben guardato dal riferire, mi chiedo quale strategia porti il mizukage in altre acque pur di non passare per Konoha.
    E se me lo chiedo, Etsuko della nebbia, vuol dire che la tua risposta è insufficiente, ma non chiederò oltre e ne prenderò atto.


    Il volto di Raizen non era quello di un amico.

    Ci aiuterete, kiriani, ma ne voi, ne l'azione del vostro kage passerà inosservata, e sarà meglio che metti una benda anche sulla bocca di quel fetente vestito di nero, credo che gli basti un occhio in meno per far vedere che è di Kiri, non vorrei ritrovarmi a sottolineare il concetto.

    Avrebbe voluto parlare ad Etsuko in maniera diversa, ma era evidente che l’Etsuko che conosceva non era lo stesso che aveva davanti, aveva fatto delle scelte e ben poco di ciò in cui credeva Raizen probabilmente ne faceva parte, piuttosto che metterlo in difficoltà o farsi infarcire di frottole preferì quindi lasciarlo a se stesso, prendendo atto di quel cambiamento.
    Non avrebbe speso niente, nemmeno parole, per chi barattava la propria morale per mostrare un po' d’oro. Mai.
    Non avrebbe ascoltato nient’altro da Etsuko, congedandolo per poi occuparsi di Kamine.

    Per me non c’è problema, se riesci a farlo restare.

    Un chiaro riferimento al disagio di Febh di fronte a delle nudità, seppur parziali, femminili.

    Non fidarti mai, non fino a quando ci sarà ancora un SE nelle tue frasi, non sono tanto affabili i demoni, almeno fin quando non gli darai delle prove concrete, quali esse siano.

    Al commento sulla cena Raizen sorrise.

    Certo, ma loro cercano di innescare quel patetico meccanismo di gratitudine indotta che come vedi a me non serve.

    Rispose naturalmente e con un tono divertito, più per metterla a proprio agio che altro.

    Siamo diversi Kamine, lo saremo sempre, quale che sia il villaggio che ci ospiti, prima che ninja saremmo sempre jinchuriki.
    Stai attenta.


    Si raccomandò brevemente, sperando che l’otese carpisse al meglio il significato delle sue parole.


    [...11.30...]




    Il villaggio militare di Kusa era praticamente deserto, solo gli ospedali erano intasati e i pochi ninja rimasti erano solo l’avvisaglia di una resa imminente. Una pessima situazione.

    Ce le hai davanti Shunsui.

    Rispose al sunese, evidentemente poco comprensivo verso le motivazioni che gli erano state riferite ma senza insistere troppo per non far trasparire quanto traballante fosse l’alleanza accademica di fronte ad una minaccia di quel calibro.

    Non penso che tutti conoscano la mano dorata di kiri, ma credo che abbiate tutto il diritto di ascoltare quello che si dice qui. Sapendo che non vi accontentavate delle informazioni di seconda mano vi avrei offerto un passaggio.
    Rilassati Etsuko, entra pure.


    Avrebbe detto di più se avesse voluto dare l'impressione che l'accademia avesse fratture interne, ma si trattenne e di certo non avrebbe fatto il minimo cenno di ostacolarli. Il resoconto del capo di Kusa era a dir poco deprimente, già le prime parole abbassavano il tono di qualsiasi forma di speranza.

    Oltre gli uomini abbiamo qualche altra soluzione.
    Ho già mandato in perlustrazione una delle mie evocazioni, al momento sta solcando i cieli del fronte ad una discreta altezza, saprà darci a breve qualche informazione suppongo e con quelle potremmo muoverci al meglio a terra per trovare informazioni più precise, appena avremmo risposte le forniremo ai genin che programmo di convocare per questa indagine e gli chiederemo anche di cercare i precedenti accampamenti come suggerisce Febh.
    Diverse ore fa ho mandato qualche carro con beni di prima necessità immaginando la situazione, non è giunto niente?
    Riguardo gli esodati, tra Kusa e Konoha passa un fiume, seguendolo giungeranno entro i confini del fuoco, se sarà necessario potranno stabilirsi momentaneamente lì, le foreste sono grandi, gli daremo strumenti a sufficienza per vivere ma non potremmo occuparci economicamente di un flusso così improvviso di sfollati se non per una manciata di giorni, qualcosa in più con un razionamento, tuttavia avranno modo di sostentarsi con ciò che troveranno, a metà strada è presente un lago, potranno sostare anche lì se saranno in grado di sostenere il viaggio, se la situazione si protrarrà e sorgeranno problemi vedremo meglio che fare, ma prima che la fame li renda troppo deboli per rialzarsi è meglio che mettano la guerra alle spalle e trovino una dimora che non aggiunga problemi ne a loro ne a chi si ritrova obbligato ad ospitarli.
    Dovranno guadagnare ogni pesce che pescheranno, ma almeno potranno pescare.


    Prese dunque qualche secondo per fare mente locale sui suoi uomini.

    Per il resto credo che avremmo sufficienti nomi da svolgere tutte queste missioni, la terremo costantemente aggiornato.
    Riguardo gli eserciti vorrei scongiurare una battaglia campestre, sono dell’idea che questo esercito va combattuto da ninja, non da picche e armature.


    Si sarebbe dunque proteso sul tavolo, poggiandosi su di esso con i pugni.

    Abbiamo notizie del loro stile di combattimento e anche del loro modo di ragionare: farebbero di tutto per la vittoria.
    Non sappiamo cosa li spinge, ma non si fermeranno.
    Durante la guerra che ha portato alla nascita di questa alleanza sono stati in grado di sacrificare l’ultima delle loro armate pur di avere anche solo un minimo vantaggio strategico nella battaglia di oggi. Un intera montagna è franata sul campo di battaglia, travolgendo chiunque senza distinzioni, abbiamo nel tempo avuto qualche indizio sul metodo utilizzato, ma mai sulle chiare motivazioni se non che erano riusciti ad infiltrare una talpa tra i generali.
    Certo non fu il successo sperato, ma diede qualche frutto. Ma credo che sia importante per far capire una cosa: niente li fermerà, niente può fermare chi mette la vittoria davanti ai propri uomini, figurarsi ai nemici.
    Hanno nemici?
    Probabile, ma oggi non sono qui, abbiamo qualche pista per il futuro ma al momento non possiamo ancora batterle.


    Si sarebbe quindi voltato verso Shunsui.

    Le truppe attualmente stanziate sulla posizione da me comunicata sono esclusivamente quelle di Konoha.
    Non posso muoverle da lì, la posizione è favorevole sia ad un movimento verso la Foglia che ad uno verso Kusa, permettendomi di intervenire lateralmente a qualsiasi movimento dell’esercito nemico verso i due punti sensibili identificati, ossia Kusa e il confine con il Fuoco.
    Se l’esercito muovesse verso il villaggio potremmo prenderlo al fianco dandovi manforte anche quando crederanno che siamo intenzionati solo a difendere i confini del Fuoco.
    Non posso fare di più.
    Ma questo non vuol dire che non si possa fare di più.
    Due villaggi mancano attualmente all’appello, i loro rappresentanti qui possono testimoniare che la situazione è critica considerando che le forze in gioco sono almeno cinque a uno, propongo quindi di mandare una formale richiesta di rinforzi atta a chiarificare la posizione e i piani di Oto e Kiri in previsione dell’attacco ormai imminente dei cremisi in modo che si possa agire in base alle loro intenzioni, quale che esse siano.
    Una delle mie evocazioni può volare fino a dove sono attualmente stanziate le truppe, comunicare quanto appena udito e riportarle a me, in modo da fugare qualsiasi timore di intercettazione, ho infatti l’assoluta certezza che non sia possibile intercettare le comunicazioni in questo modo.


    Continuando a parlare con Shunsui avrebbe quindi chiesto rassicurazioni sulla posizione di Hohenheim.

    Shunsui, sai dire se il tuo kage condividerebbe o meno questa scelta?

    Si voltò dunque verso Febh.

    Condividi questa scelta?

    Non interpellò però i Kiriani, avendo già avuto risposte da loro, ma rispondendo se gli avessero chiesto lumi.

    Ho già chiesto alla mano dorata del mizukage le ragioni di questo ritardo, ma non sembra sia a conoscenza delle risposte di cui necessito, e la guerra temo non aspetti.

    Se nessuno avesse concordato avrebbe annuito, senza scoraggiarsi in alcun modo.

    Bene dunque, mi assumerò la piena responsabilità di una mia evocazione in meno sulle forze in campo per mandarla nella vicina Oto per iniziare, o dovunque sia accampata l’armata otese.
    Hai idee in merito o dovrò dire ad Hibachi di chiedere ai passanti di Oto Febh?


    Che avesse ricevuto o meno le risposte che si aspettava appena avessero fatto ritorno all’accampamento avrebbe dato indicazioni ad Hibachi che semplicemente, una volta giunto all'accampamento, pur guardingo avrebbe chiesto lumi sul posizionamento dei due eserciti con le medesime motivazioni di Raizen: erano informazioni utili per muovere al meglio le forze e dovevano giungere tempestivamente in quanto l'attacco era imminente, dopotutto quella era la prima e più fresca informazione in loro possesso, e tutto sommato non era una menzogna.
    Archiviata quella questione rimaneva ancora qualcosa da snocciolare.

    Shunsui, credo che anche il Kazekage dovrà unirsi a noi.

    Attesi i pareri avrebbe dunque salutato il generale di Kusa.

    Ci manterremo in contatto Zassou, avete a disposizione un sensitivo per apporre dei sigilli di comunicazione?
    Deve essere un uomo su cui riponete un incrollabile fiducia, nella scorsa guerra erano presenti infiltrati nei centri di comunicazione.
    I nostri sono impegnati ad erigere il centro di comunicazione. Altrimenti inizialmente avremmo cura di far fare spola a qualcuno, provvederemo anche ad inviare qualche medico per aiutare quanto più possibile nel vostro ospedale.


    Sarebbero quindi tornati al campo base, portando i kiriani se l’avessero chiesto ma di certo non offrendoglielo.


    [...13.00...]




    Giunto al campo base fu possibile constatare che ancora i lavori erano in corso ma la tenda principale era stata eretta, permettendo di convocare immediatamente i capigruppo per condividere le informazioni e non da ultimo le missioni.

    Dunque, Febh, Etsuko, Shunsui, mi rivolgo a voi per comodità, io conosco le abilità dei miei e metterò le persone più adatte a compiere determinate missioni, voi fate altrettanto, trovo leggermente deleterio nascondersi le abilità quando dovremmo condividere il campo di battaglia e le missioni, ma lascerò discrezionalità ai miei shinobi su questo.
    Team 13, come anticipato ci sono dei medicinali da recuperare, ve ne occuperete voi, potrebbe interessarci qualcuno da interrogare.
    Asami, ho pensato che saresti adatta a calmare gli animi verso sud, i profughi creano tensioni indesiderate.
    Come abbiamo specificato inizialmente Youkai temo che i generali cremisi interessati a comunicare siano pochi, quindi ti consiglio di dare una mano a Febh con l’infiltrazione, i tuoi poteri potrebbero tornargli parecchio utili.
    Io con eventuali volontari mi occuperò invece di infiltrarmi per cercare informazioni su quello che pare essere il capo di questa armata, Yato sarà con me.
    Ogni singola adesione a queste missioni dovrà essere notificata, in caso contrario, essendo stati i cremisi abili ad infiltrarsi tra le nostre linee, i partecipanti sconosciuti al gruppo potrebbero essere trattati alla stregua di nemici o traditori o comunque come forze avverse alla buona riuscita della missione.


    Assegnate le missioni avrebbe dato le ultime disposizioni ai suoi collaboratori, in primis Hibachi [nota]Hibachi è energia nera conto impieghi circa 5 ore a giungere a destinazione, l'orario di partenza è proprio quello di questo paragrafo, minuto più minuto meno al quale avrebbe fatto apporre uno dei sigilli di dislocazione remota di Mirio, come anche a se stesso ed uno che sarebbe stato apposto nella tenda adibita a centro di comunicazione. Ai sensitivi venne poi richiesto di mettere in contatto proprio Mirio e Raizen sfruttando uno di loro come ponte azione che Iroai poteva svolgere al meglio, tutti e quattro sarebbero stati disponibili al centro di comunicazione per qualsiasi evenienza e tenere sotto controllo la zona centrale del campo in cui sorgeva la tenda. [PNG]
    CODICE
    https://www.narutogdr.it/png/90/scheda
    https://www.narutogdr.it/png/91/scheda
    https://www.narutogdr.it/png/92/scheda
    https://www.narutogdr.it/png/93/scheda
    Ai draghi sarebbe stato ordinato di perlustrare lo spazio aereo dell’accampamento sia ad alta quota che ad una decina di metri, in modo da poter osservare eventuali movimenti tra le tende. Posto l’accampamento in una situazione di equilibrio sarebbe partito verso il fronte, mantenendosi ad una distanza di oltre due chilometri da esso fino a che non fosse stato ragionevolmente vicino prima di iniziare a come approcciarsi a quel confine per superarlo. Nell’avvicinarsi avrebbe iniziato ad osservare l’orizzonte cercando di capire, anche grazie a Kubomi, cosa lo aspettava al confine.


    [...10.30...]




    Kubomi però aveva iniziato la sua perlustrazione ben prima proseguendola fino a quel momento, sarebbe stato occupato a perlustrare la zona appena conquistata dai cremisi e la loro attuale disposizione, sia dell’accampamento che delle tende, in modo da scoprire se zone sensibili dello stesso fossero posizionate in particolari punti. Aveva un punto di osservazione privilegiato, una creatura filiforme come era lui, dai duecento metri di altezza in cui era, grazie al suo colore bianco in un cielo luminoso, praticamente invisibile.
    Si sarebbe abbassato solamente se avesse notato eventi degni di nota o si fosse reso conto di perdersi particolari importanti, in quel caso non sarebbe comunque sceso oltre i cinquanta mentri, distanza del tutto sicura per lui, ovviamente non prima di aver valutato se quello spazio aereo fosse o meno privo di pericoli, dopotutto i draghi non erano le uniche creature volanti. Se fosse stato in grado di individuare la tenda di un generale vi avrebbe concentrato le sue capacità uditive cercando di carpire il più possibile [ST 1]Sussurri del Vento
    Villaggio: Draghi del Nord
    Posizioni Magiche: Nessuna (0)
    L'utilizzatore potenzia il suo udito convogliando le vibrazioni dell'aria. Potrà ascoltare e ripetere alla perfezione ogni suono o conversazione avvenuta entro 600 metri, a patto che l'ambiente in cui essa si svolge sia in comunicazione con l'esterno e l'utilizzatore sia immobile.
    Tipo: Ninjutsu - Fuuton
    Sottotipo:
    (Consumo: Basso / Mantenimento: MezzoBasso)
    [Da chunin in su]

    +
    Voci del vento
    Talento: L'utilizzatore può estendere il raggio di 'Sussurri del vento' a 1,2 chilometri. Non è possibile applicare le altre abilità 'talento' in combinazione, 1 volta ogni 2 round.
    [Da jonin in su]


    Edited by F e n i x - 15/12/2021, 14:29
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Cronache di una Guerra


    Yato Senju
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    Osservavo la cenere che si depositava al suolo, disperdendosi in fine polvere prima ancora di macchiare il legno del pavimento. Un messaggio del Maestro non era cosa frequente, ma me lo aspettavo, davanti alla situazione in cui il mondo intero stava venendo chiamato a confrontarsi. Era ovvio che il Mizukage rivolgesse delle parole al suo Minarai prima di una guerra, una guerra in cui Konoha era in prima linea, ed erano già arrivate le convocazioni da parte dell'Hokage. Il Maestro probabilmente riteneva che la confusione della guerra, al netto dell'avere ormai una posizione adatta a vincerla, potesse essere un'occasione per eliminare un suo avversario politico, che incidentalmente era anche il mio Bersaglio. Lasciarlo fare o aiutarlo avrebbe aumentato le mie possibilità di successo nella Missione, ma anche difendere il Kage avrebbe forse abbassato la sua guardia, consentendomi un'occasione futura con maggiori probabilità di riuscita. Era una scelta difficile che tuttavia avrei messo da parte, affrontandola solo al momento giusto.

    Restavo un ninja di Konoha, e Konoha era stata chiamata alla guerra.

    [...]

    Ignorai gli schiamazzi dei ninja di Oto e di Kiri, limitandomi a un semplice cenno del capo verso Etsuko, che conoscevo, e Youshi, ma il coprifronte in bella mostra sulla mia cintura metteva in chiaro che era Yato Senju a partecipare a quella guerra, e non altri. Venni convocato per approfondimenti sulla questione Kiriana, ma non mostrai alcuna espressione disgustata, solo un certo grado di commiserazione verso quell'uomo, il Bersaglio così inarrivabile, che non riusciva a trovar pace all'idea che qualcuno non fosse dalla sua parte in maniera incondizionata. L'unico messaggio che ho ricevuto mi augurava un risultato positivo in questo conflitto. Dissi, con estrema semplicità. Non era nulla di falso in fondo.

    [...]
    Ore 13.00
    Venni scelto per una delle missioni di maggiore impatto e rilevanza: indagare e forse ingaggiare il leader nemico, un leader che veniva considerato come estremamente potente. Un gradino verso il Bersaglio. Si, Hokage. Annunciai. Ho conoscenze nella raccolta di informazioni e nell'infiltrazione, farò tutto ciò che è in mio potere per servire Konoha. E voi con lei. Aggiunsi dopo, come a sottolineare che ai miei occhi esisteva ancora e sempre quella divisione, ma che avrei comunque fatto del mio meglio per la buona riuscita della missione.

    Al seguito del Kage mi avvicinai al fronte, mentre attendevamo informazioni dal suo drago per sapere come proseguire. Non presi iniziative, non con così poche informazioni, limitandomi a guardare Etsuko e Shunsui, miei compagni di squadra. Etsuko-san, come sai sono un ninja medico e ho una discreta esperienza nella Percezione Falsata, so che il tuo clan si specializza in illusioni di alto livello ma sono sicuro di poterti supportare nelle tue creazioni. E poi verso Shunsui. Non ci conosciamo. Yato Senju, chunin di Konoha, ho studiato le basi delle arti dell'assassinio e dell'eliminatore, oltre alle arti mediche. E sono uno spadaccino. Avrei abbozzato un mezzo inchino, mantenendo un tono formale e distaccato. Spero che questa nostra collaborazione sarà proficua ed efficiente.

    Cosa avremmo trovato una volta superato il varco, oltre le linee nemiche?

    Team Yato - Ore 10.30
    Sato Senju - Haru Senju - Gyro Aburame

    Il team sotto il mio diretto controllo, formato da due miei consanguinei e dal loro compagno di squadra sin dai tempi del loro corso Genin, era ancora al campo base accademico. Tutti loro erano esperti in una qualche forma di artigianato e vennero subito impiegati per costruire, con le risorse a disposizione, quante più bombe (Sato) e tonici (Gyro e Haru) possibile per le 6 ore successive, limitandosi agli oggetti adatti al grado genin.
     
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    Velocità: 100<

    L'attacco


    Genin alla riscossa

    Yuki Moriko
    wallhaven-y8757k-2


    Pensato Yuki -parlato uomo - parlato Yuki - parlato Miyori Uchiha - parlato Kenji Hyuga -

    [Quello che è stato]


    Se c'era una cosa che aveva imparato nella sua breve carriera da "ninja", se così poteva considerarsi - o almeno auto-definirsi - era che esistevano due tipi di missive che potevano recapitarti: le prime ti tenevano aggiornato sull'andamento del paese, news, missioni a cui partecipare e le seconde, che non portavano a nulla di buono. Soprattutto se su di esse era apposto un sigillo particolare.
    Se eri così sfortunato da ricevere il secondo tipo di missiva, ciò significava fare i bagagli il prima possibile, prendere tutto ciò che sarebbe servito per chissà cosa e partire.
    E se c'era una cosa che lei odiava - in realtà era una delle taaaaaante cose della sua blacklist (che era anche abbastanza lunga) - era essere costretta a fare qualcosa.
    E indovinate un po' quale delle due Yuki aveva ricevuto?
    Le era stata consegnata da un uomo distinto, che le aveva fatto pressioni sulla risposta, e con tono cupo le aveva chiesto: Mi dica cos'ha intenzione di fare. L'Hokage vuole sapere. E forse lì avrebbe dovuto ascoltare il campanellino d'allarme nella sua testa, che aveva preso a squillare interrottamente senza fermarsi.
    Dì di no.
    Si.
    Se ne sarebbe pentita presto.

    ***



    Lo sapeva che avrebbe rimpianto il momento in cui aveva acconsentito ad essere lì ancor prima di aver letto il contenuto della lettera.
    Dopo il suo cenno di assenso, l'uomo si era volatilizzato lasciandole la busta tra le mani. Solo dopo averla aperta avrebbe scoperto che si trattava di un reclutamento immediato al fronte, ma ormai il danno era bello che fatto e tirarsi indietro non l'avrebbe fatta di certo brillare. Quindi, aveva impacchettato tutto il suo equipaggiamento necessario <a data-spoiler=" span">[nota]senza che lo descrivo, per convenzione è tutto ciò che è segnato nel box dell'equipaggiamento. per poi andare al meeting indetto dall'Hokage stesso.
    Lì, nella sala dell'amministrazione, aveva fatto in modo di restare il più possibile lontana da occhi indiscreti, ma mettendosi sempre in punto strategico facendo si da tenere sotto controllo situazione e studiare chi, come lei, era finita in quella situazione.
    Aveva visto parecchi volti nuovi lì.
    Scusate il ritardo, mi sono perso qualcosa? chiese un ragazzo e non uno qualunque. Avrebbe riconosciuto la casata Hyuga a chilometri di distanza. Era una delle famiglie più importanti del villaggio, impossibile non sapere chi fossero.
    C'è che sono finita in un enorme seccatura pensò la ragazza, metabolizzando il discorso tenuto dal suo capo villaggio. Sarebbero entrati in guerra. E forse pensava di essere l'unica lì che vedeva i lati negativi di tutta quella situazione, dato che qualcuno, una ragazza non ben identificata, aveva scandito tale frase nei confronti dell'Hokage.
    E' un gran cazzo di figo...
    La fissò da lontano, braccia incrociate al petto e sopracciglio inarcato. Era stata l'unica a sentirla?
    Ti prego, ditemi che non l'ha detto davvero pensò scocciata, per poi scuotere la testa e rivolgendo l'attenzione all'Hokage.

    ***


    Finito il discorso, la folla interna si era riversa fuori, proprio come un onda che si infrange sulla costa e di tutta quella situazione ci aveva capito comunque poco e nulla. Due cose erano certe: non conosceva nessuno dei presenti e le era venuta l'emicrania.

    ***


    Alla fine aveva deciso di seguire il suo istinto di autoconservazione: vero, non conosceva nessuno, ma questo non le avrebbe impedito di seguire da lontano quelli che a primo acchito parevano suoi coetanei. Durante il viaggio all'accampamento, aveva seguito il "ritardatario" Hyuga, la signorina "che gran pezzo di figo" e l'altra ragazza, che per tutto il tragitto non aveva fatto altro che blaterare sull'orrore della guerra, e di ferite e bla bla bla.
    Yuki aveva fatto attenzione a rimanere a debita distanza da quel trio, ma al contempo li teneva ben d'occhio. Come si diceva? Ah si, scegliersi bene gli alleati.
    Il suo equilibrio fu rotto quando, arrivati sul posto, un ragazzo fece irruzione nel trio e con lui vi era anche qualcun' altro. Aveva un aria familiare ma non riusciva a davvero a ricordare dove l'avesse visto.
    [...]Mi fa piacere vedervi tutti e quattro qua. anche se la situazione non è delle migliori voglio farvi sapere che non saremo soli in questa guerra, potrete contare su di me e sull'aiuto di tutti gli altri ninja di Konoha.[...]
    Subito dopo seguirono inutile cerimonie su chi fosse il ragazzo accanto a lui.
    Ma che stiamo ad un happy hour? Manca solo che ci prendiamo da bere pensò seccata Yuki, automaledicendosi per aver scelto il "gruppo" sbagliato da seguire e pedinare in cerca di informazioni fino a quando il tizio "ti ho già visto da qualche parte" esordì con: Forza, vi accompagno, penso si trovi nelle tende vicine a quelle del Kage, sbrighiamoci!
    E lei non se lo fece ripetere due volte: li seguì come un segugio poi, una volta arrivata alla tenda, decise di prendere parola e uscire fuori.
    Puntò i suoi occhi color ambra in quelli del ragazzo che sembrava saperne più di tutti li - Kyojuro era il suo nome - snobbando gli altri li presenti: Quindi è qui che assegneranno le i nostri incarichi?



    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità: 100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Uchiha Shuriken × 2
    • Tanto × 1
    • Kunai × 7
    • Shuriken × 8
    • Kaiken × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1

    Note
    ///


    Edited by Byakko_ - 17/12/2021, 04:38
     
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    Il Chunin Cremisi


    II



    Rinchiuso nella sua tenda, il chunin era impegnato a discutere, dal vociare che si poteva sentire all'interno, pur non distinguendone le frasi in modo preciso. Al sentir parlare di sottoposti, una figura sarebbe uscita dalla tenda. Un ragazzo giovane, alto e muscoloso, non dissimile da ciò che sarebbe potuto essere l'Hokage da giovaneE allora baffanculo, il codice non vuole funzionare, è Arataki Itto. Avrebbe osservato il team di genin dall'alto, con sguardo cupo. Dopo qualche secondo di silenzio, sarebbe scoppiato in una grassa risata, dando una discreta pacca sulla spalla a Kyoujiro, forse facendogli perdere un po' l'equilibrio. Nuove reclute pronte all'azione, eh?? Hahaha! Questo è lo spirito giusto! Nel ripetere il "suo" nome, li avrebbe corretti. Youkai?? No, no. Io sono il leggendario Arataki Itto, l'Oni di Konoha! La sua voce tuonava come un tamburo mentre lui posava con la sua arma, una grossa mazza all'apparenza piuttosto pesante, e forse al sentire il suo soprannome avrebbero notato il perculiare coprifronte dotato di rosse corna, a mimare gli Oni delle leggende. Hei rosso! Chiedono di te! E finalmente, il vero Youkai si sarebbe fatto avanti. La sua rossa chioma lo avrebbe preceduto, e, dall'alto dei suoi 160 centimetri, avrebbe osservato i presenti con sguardo gentile ma vagamente preoccupato, salutandoli con un piccolo inchino. Ah, grazie Kyojuro-san. Sì, io sono Youkai Uzumaki. Vi prego di seguirmi nella tenda per qualche minuto.

    All'interno, il caos regnava sovrano. Dopotutto non aveva avuto il tempo di preparare un vero ufficio, ed essendo il segretario dell'Hokage aveva l'ordine di smistare ad ogni ninja i propri compiti, delegando od occupandosene direttamente. Un tavolo pieghevole era ricoperto di fogli e documenti, un paio di bacheche posate sopra avevano appesi alcuni dei nomi più importanti di Konoha, con dei post it che indicavano a quali missioni si sarebbero dovuti occupare... e stickers. Stickers ovunque. Che lo avessero voluto o meno, gli ospiti se ne sarebbero sicuramente ritrovati addosso diversi. Aaah... Mi dispiace per la confusione, sto facendo il possibile con il tempo a nostra disposizione... Non che il suo ufficio in Amministrazione a Konoha fosse poi molto diverso. Voi dovreste essere il team tredici! Rengoku-san ha dato un ottimo rapporto su di voi! Altre due ragazze erano presenti nella tenda, una più minuta, vestita di elegante seta, quasi fosse una principessina, l'altra più alta, con i capelli rasati sul lato sinistro ed un ciuffo porpora ad incorniciarle il lungo viso, che evidenziava la carnagione più scura. Il suo sguardo affilato sembrava giudicare tutti i presenti in silenzio.

    Dopo aver frugato tra un paio di documenti, fu in grado di trovare il loro rapporto e di conseguenza i loro nomi. Tu devi essere Kenji, poi Miyori e... tu Arahaki. L'Hyuuga e l'Uchiha erano facilmente riconoscibili, e vista la descrizione della terza ragazza non poteva che essere lei. Allungò il muso verso la quarta persona, una giovane dai capelli bianchi, come li aveva lui al suo primo arrivo a Konoha. Oh... Tu non fai parte del team. Puoi dirmi il tuo nome? Avrebbe rintracciato il suo documento, annuendo con fare deciso non appena lo ebbe tra le mani. Ah, Yuki, ottimo. E' un piacere conoscervi, anche se in un momento simile. Siete tutti giovani promesse talentuose, da ciò che leggo nei vostri rapporti. Il suo sorriso, seppur un po' spento per via della situazione in cui si trovavano, era comunque così solare e sincero da far sentir bene chiunque lo guardasse. Youkai non aveva la nomea di essere il perfetto segretario, tantomeno di non aver mai causato problemi, ma tutti potevano giurare di non aver mai conosciuto nessun altro di così sincero da potersi fidare di ogni sua singola parola. Il signor Raizen vi ha già suddivisi in vari compiti. Datemi solo un secondo... Zompettò verso la scrivania improvvisata, controllando i vari post it. Team 13, voi avete il compito di recuperare delle medicine. So che potrebbe non sembrare avventuroso come speravate, ma è molto importante. Dopotutto aiutare i bisognosi fa parte dello spirito del fuoco, non potrebbero esserci persone più adatte! Avrebbe appicciato sul petto di ognuno di loro un'adesivo con una boccetta con una croce rossa stampata sopra. Un inchino avrebbe consolidato quel gesto quasi fosse un rituale. Certo, in giro si diceva che il rosso avesse studiato i fuinjutsu. Che si trattasse di uno di quelli? Che li avrebbe protetti nel momento del bisogno? Forse, sforzandosi, avrebbero potuto sentire un diverso calore in loro stessi, un senso di protezione che li avrebbe accompagnati per tutto il viaggio... O forse era solo un normalissimo sticker fatto a mano. Vista la serietà con cui li aveva applicati sembrava decisamente il primo caso.

    Voi due invece dovete prendere strade diverse. Si sarebbe quindi rivolto al biondo e alla giovane albina. Kyoujiro, tu sei stato indirizzato a Kusa, a placare gli animi per convincerli a mandarci più supporto. Forse il giovane avrebbe esitato, ma il rosso gli avrebbe sorriso, con lo sguardo di chi aveva una profonda fiducia in lui. Non preoccuparti. Le parole non sono nemmeno il mio forte, ma percepisco che tu sei la persona giusta per questo compito. Sei una brava persona, Rengoku-san. Sono certo che il tuo intervento sarà fondamentale. E dopo quelle parole incoraggianti, un delicato tocco gli avrebbe applicato una colomba sul petto... O almeno qualcosa che sembrava tale. Le ali sono difficili da disegnare... Avrebbe borbottato a bassa voce, prima di dedicarsi alla ragazza, l'ultima da smistare. Tu Yuki, sei stata assegnata ad una missione di ricognizione. Il suo respiro si sarebbe fatto più pesante, avvicinandosi di più alla giovane. Era visibilmente preoccupato, ma le stava dando fiducia. La tua è la missione potenzialmente più pericolosa fra le tre. Non lo dico per spaventarti, ma sarai vicina al territorio nemico. Sono certo che l'Hokage non te l'avrebbe assegnata se non si fidasse delle tue capacita, ma, per favore... Le posò una mano sul petto, come a darle coraggio, anche se sembrava stesse dando coraggio a sè stesso. Sii cauta, e torna tutta intera. Non sentirti codarda se senti il bisogno di scappare. Sono certo che sarai in grado di giudicare la situazione al meglio. Il suo sorriso incoraggiante l'avrebbe fatta sentire come se lo spirito stesso di quel chunin la stesse proteggendo. Lasciata la mano, sarebbe rimasto un'adesivo con un'occhio al suo posto. Li avrebbe congedati, accompagnandoli fuori, consegnando un foglio ad ognuno dei team delegati. Avete ancora tempo per prepararvi, a breve l'Hokage dovrebbe fare un discorso, ribadendo i compiti di ognuno. Nei fogli sono indicati i luoghi in cui dovete recarvi per la partenza e le informazioni che abbiamo di ogni vostra missione. Un profondo e preoccupato sospiro avrebbe segnato la fine di quella conversazione. Fate attenzione. E buona fortuna. Un ultimo, sincero sorriso, e sarebbe ritornato nella sua tenda.

    All'interno avrebbe terminato le conversazioni con le due ragazze, Mitsuu e Chihaaru, scusandosi per l'interruzione. Mitsuu, la minuta, sarebbe stata la prima a parlare. Come ti stavo accennando, il nostro potere si affievolisce più ci allontaniamo da Konoha. Le due giovani, segretamente Tengu, facevano parte di un clan che aveva giurato la sua protezione nei confronti del villaggio della foglia, ricevendone i dovuti benefici e rischi. Solo le cariche più alte del villaggio erano a conoscenza del loro clan, e Youkai, avendo avuto la giovane come tutrice durante la sua riabilitazione, ed essendo ora segretario dell'Hokage (e forse un po' raccomandato), era di recente venuto a conoscenza della cosa. Ma è anche nostro dovere proteggere il villaggio, e considerando quanti di loro sono venuti fin qui, il clan ha deciso di mandare anche noi. Non riusciamo ad usare i nostri pieni poteri, ma abbiamo ancora qualche trucco da poter sfruttare. Ti conosco a sufficienza da poterti dare la mia fiducia incondizionata. Siamo sotto al tuo comando in questa guerra. Si sarebbe inchinata di fronte al chuunin, dando una leggera gomitata alla sua compagna, che dopo uno sbuffo soffocato e un sospiro, avrebbe fatto lo stesso. Io mi fido di lei. Vedi di dimostrarci che la sua fiducia sia ben riposta. Chihaaru!! Brobotò, gonfiando i capelli come fossero piume, apparendo come un pulcino arrabbiato. Scosse la testa, riportando la sua chioma liscia come la seta. Youkai avrebbe ridacchiato, nascondendo il leggero disagio nel dover apparire all'altezza all'altra tengu. Farò del mio meglio, lo prometto. Ora andiamo, ci sono ancora un sacco di cose da fare.


    13:00


    Più passavano le ore, più il peso della responsabilità iniziava a farsi sentire. Nonostante fosse sotto ordini diretti dell'Hokage, anche lui aveva mandato in missione tutti quegli shinobi. E non avrebbe dimenticato uno solo dei loro volti, sperando con tutto sè stesso di rivedere ognuno di loro sano e salvo al loro ritorno. Ora erano di nuovo lì, tutto più o meno riuniti, ad ascoltare che Raizen smistasse personalmente alcuni dei team, rimarcando quali fossero le priorità. Youkai ancora si toccava i capelli, quasi pentito di non averli tinti. Ma il Colosso era stato chiaro. Doveva affrontarli, non poteva nascondersi. Sussultò nell'udire il suo nome quasi tremando per l'imminente momento in cui avrebbe dovuto incontrare qualcuno dei suoi. Qualche altro Uzumaki. Non aveva idea di come avrebbero reagito gli altri, se per loro fosse normale che altri membri del clan si trovassero fuori Kumo, se lo avessero in qualche modo riconosciuto, o se lo avrebbero trattato come un nemico qualsiasi, senza dargli peso. Non sapeva cosa avrebbe temuto di più delle due opzioni. Per lui l'idea di clan era quella di un'unica famiglia unita, che si supportava a vicenda. Quanti Uzumaki c'erano realmente là fuori? Anche fuori Kumo c'erano altri dispersi? Sarebbe riuscito a riunirli tutti?

    Si avvicinò al team di Febh, essendo stato incaricato di seguirli. Forse avrebbe avuto il tempo di incontrare Kamine per qualche minuto, anche se lui ancora non sapeva della loro futura missione insieme, o del sigillo del suo clan. Ma l'avrebbe salutata con un timido sorriso, rivolgendosi poi a Febh in tono più formale. Principe delle lucertole distruttive o qualcosa del genere, il signor Raizen mi ha detto che hai bisogno del mio aiuto. Qualsiasi cosa che avrebbero potuto affrontare non sarebbe certo stata peggio dell'inferno in cui erano stati. Forse. A quanto pare, un'altra ragazza sarebbe stata con loro, presto avrebbe scoperto trattarsi di un medico. Ah, è un piacere conoscerla, Shinodari-san. Io sono Youkai Uzumaki. E poi, a bassa voce, una chiara provocazione verso il consigliere otese: Vero fan di Spiderboy. A quel punto, non gli restava che attendere la partenza. Era fisicamente pronto, aveva con sè il suo equipaggiamento, ed era fresco e riposato. Mentalmente, era tutta un'altra storia.

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    Edited by Waket - 19/1/2022, 14:24
     
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    L’arrivo del Kazekage


    III



    11.30

    Le cose stavano così: non più di una manciata di ninja era stata mandata da Oto e Kiri per quella guerra, per lo meno a Kusa. L’Hokage era palesemente scocciato di quella storia - lo sarebbe stato anche Shunsui se avesse potuto provare delle emozioni per quel tipo di cose - ma il marionettista sarebbe stato più pragmatico. Quindi l’esercito di Kiri e Oto è stato radunato, ma non presso il fronte di battaglia. Quante unità contano i due eserciti? Come pensano i Kage del Suono e della Nebbia di attaccare il nemico, e di coordinarsi con l’esercito dell’Erba, di Suna e di Oto? Mi sembra scontato dirlo, ma se arrivassero troppo tardi, il vantaggio numerico di cui godono al momento i Cremisi permetterebbe loro di conquistare l’Erba facilmente e sgominare il nostro esercito. Una volta conquistato il villaggio, la superiorità numerica ed il vantaggio strategico dato da essere all’interno della struttura, renderà impossibile la riconquista dell’Erba. Cosa ne pensi Etsuko? Lo stesso discorso chiaramente si applicava a Raizen, che sembrava più interessato a difendere i confini del Fuoco che non il villaggio dell’Erba. Continuo a pensare che la vostra posizione non vi permetterà di difendere il villaggio al meglio, Hokage. Disse senza troppi peli sulla lingua per poi rivolgersi al capo dell’Erba: A quanto ammontano le forze dell’Erba, Zassou-San? Dati questi numeri mi preparerei ad un piano di ritirata o di resa. Mi sembra che la maggior parte dei civili siano già stati mandati via…se dovessero accerchiarci, abbiamo dei passaggi sicuri che ci permettano di aggirare le loro linee? Shunsui era stato chiamato a guidare l’esercito Sunese ed aveva il compito anche di preservare quante più vite possibili. Non avrebbe combattuto la guerra a testa bassa.

    Intanto, Raizen aveva rapidamente indicato la presenza di sue evocazioni nei cieli sopra la terra di nessuno, che potevano monitorare la posizione del nemico. Inoltre, una sua evocazioni si sarebbe diretta verso gli eserciti ritardatari per incitarli a raggiungerli al più presto. Sono d’accordo. Se abbiamo una speranza di vincere questo conflitto è con le forze di Oto e Kiri al nostro fianco…altrimenti sarà una carneficina. Disse in tono piatto e neutro. Sì Hokage, ho già fatto mandare messaggi a Suna per informare il Kazekage della situazione…credo comunque che ci vorranno un paio di giorni perchè arrivi.. Quello era infatti il tempo necessario a mandare un messaggero fino a Suna e quanto avrebbe impiegato Hohenheim per arrivare.

    Per fortuna allora che non ho aspettato il tuo messaggio! La voce del Kage bambino riecchieggiò nella sala di guerra. Hohenheim era sul ciglio della porta della sala appena aperta, con il coprifronte della Sabbia sulla testa ed un lungo mantello marrone da viaggio che lo copriva fino ad arrivare alle caviglie. Dietro di lui, gli facevano da scorta quattro chunin. Il primo era un ragazzo slanciato, dai capelli bianchi e lunghi, che gli coprivano l’occhio sinistro. Aveva un mantello da viaggio consunto, rattoppato in numerosi punti e pieno di scritte vergate con un pennello nero.[PNG- Dokuohtei] www.narutogdr.it/png/98/scheda . Seguiva un uomo ben piazzato e tarchiato di cui non si riusciva a dire molto altro, per colpa di una particolare tunica e copricapo che gli copriva tutto il corpo incluso il viso. La tunica che portava era ricoperta da fini scaglie metalliche e portava il simbolo dello scorpione, il simbolo del suo clan [PNG - Shu-Sake Soshi] www.narutogdr.it/png/100/scheda Un’esile figura era alle spalle del Soshi. I suoi vestiti erano composti da una sere di tessuti leggeri di colore diversi, che si mostravano in una perfetta policromia solo quando la ragazza si muoveva. Anche se in volto portava una maschera, i capelli neri di lei erano intrecciati in una complessa treccia annodata sulla testa a mo‘ di chignon. [PNG - Sakuko dei Sei Veli] www.narutogdr.it/png/99/scheda L’ultimo membro della scorta era anch’essa avvolta in un mantello da viaggio: un donna sulla mezz’età con i capelli già tracciati di grigio in diversi punti ed un volto vissuto ed elegante. [PNG - Machiko Shinkiro] www.narutogdr.it/png/101/scheda

    Sono partito poco dopo che avete lasciato il villaggio..io… non sono riuscito a mandarvi da solo. Shunsui, hai tutta la mia fiducia, ma è giusto che sia il Kage a guidare i suoi ninja in guerra. Disse con calore il ragazzo, portandosi verso il tavolo di guerra. Avvicinandosi, avrebbe poggiato una mano sulla spalla di Masayoshi e gli avrebbe rivolto un cenno di saluto con la testa, così come avrebbe batto all’Iga. Quanto è brutta la situazione, Raizen, Febh? Hohenheim si sarebbe quindi fatto illustrare la situazione ed avrebbe fatto la conoscenza di Zossou, il capo dell’Erba

    Il volto del jonin bambino si fece sempre più scuro mentre i numeri de conflitto gli vennero palesati, così come l’assenza di Oto e Kiri. Visto che i Kiriano e Otese presenti non erano riusciti a dare delle motivazioni sufficienti, Hohenheim si avrebbe limitato a dire:
    Spero per il bene di tutti che arrivino presto.. Dopo di che si sarebbe concentrato sul tavolo tattico: Ho portato altre 300 milizie con me da Suna, sperando che potessero essere maggiormente di aiuto…
    Dobbiamo sfruttare al meglio il poco che abbiamo. Chiaramente non possiamo caricare il nemico, dobbiamo utilizzare la posizione di vantaggio che abbiamo. Sappiamo che loro caricheranno ad un certo punto…riusciamo a riempire di trappole i punti dove l’esercito nemico dovrà passare per raggiugnere il villaggio? Su quali difese del villaggio possiamo contare?

    Contemporaneamente era chiaro che avrebbero dovuto lavorare sui punti critici evidenziati da Zassou e Mirai Molto bene.

    Shu-Sake è un ninja medico molto esperto, può aiutare i vostri ninja medici a curare i feriti. E‘ anche un torturatore esperto di veleni, quindi se dovessimo avere ninja Cremisi nelle nostre mani, è la persona adatta a farli parlare. Raizen hai qualche litro ninja medico da mandare al campo?

    Manderemo Ryugi e Denji in ricognizione, mentre Masayoshi ti occuperai di quello che sta accadendo a Shida. Lo so…pensi che ti sto mandando lontano dal campo di battaglia per quello che sei…ma penso che questa sia una missione delicata…non vorrei ritrovarmi dei cremisi a colpirmi alle spalle. Assicurati che non sia così.

    Poi c‘è la storia del Re delle Armature…Shunsui andrai tu. Sei tra i migliori ninja che abbiamo sul campo, e forse riuscire a portare un colpo alla testa dell‘esercito Cremisi è l‘unico modo per uscirne vivi. Te la senti?
    Sono qui per questo… sono sicuro che questo fantomatico re abbia qualche trucco interessante da mostrare, sarà istruttivo…
    E‘ deciso allora. Io rimarrò al centro di comando per coordinare le truppe insieme a Zossou e Mirai. Che farai tu Raizen?
    Stabilite queste cose, si sarebbe fatto connettere anche lui al sistema di comunicazione mentale.

    [….]

    13.00

    Shunsui si sarebbe congedato dalla sala di comando una volta che gli era stata assegnata una missione. Essersi scaricato dell’onore di gestire le truppe era un sollievo! Essere sul campo era l‘unico modo per vedere un po‘ di azione e, quindi, di assorbire conoscenze. Per esempio, da quanto era arrivato,  aveva già un paio di volte potuto osservare l’esecuzione di un Sigillo dei Pensieri, una tecnica molto interessante, di cui aveva capito il funzionamento con una semplice occhiata. [Comprensione delle Sei Vie - Sigillo dei Pensieri acquisito]
    Avrebbe quindi accompagnato l‘Hokage all‘accampamento di Konoha. Raizen si era chiaramente proposto per la missione più pericolosa e quindi il marionettista gli avrebbe dato supporto, insieme a Etsuko e Yato. Il ragazzo della Foglia  si presentò a lui in maniera asciutta e priva di emozioni, e venne ricambiato con la stessa freddezzaShunsui Abara, jonin e marionettista della Sabbia. La loro missione gli avrebbe spinti oltre le linee nemiche e avrebbero dovuto trovare il modo di superarle. Tra le evocazioni dell‘Hokage e gli occhi di Etsuko, ad ogni modo, il jonin era sicuro che potevano trovare un passaggio sicuro. Dal canto suo, Shunsui avrebbe pensato a coprire le tracce del team durante l‘avanzata. [abilità]

    Chakra: 80/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 825
    Precisione: 675
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Maschera × 1
    • Sonagli [x5] × 1
    • Zona Extra × 8
    • Rotolo da Richiamo × 6
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Mina Bastarda × 3
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Kunai × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore × 2
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Veleno Debilitante A1 (5 dosi) × 1
    • Kin Inkei (Membro Dorato) × 1

    Note
    3 Rotoli con Confinamento Elementale dati a Fukuro ( Potenz 80)
    6 Sigilli del Fisico al Max (2 Riflessi 2 Resistenza 2 Intuito)


     
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96 replies since 26/10/2021, 19:45   9069 views
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