[News GdR] - L'Erba tinta di sangue

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    L'Erba tinta di sangue


    II









    Narrato
    Parlato Asami
    Pensato Asami
    Parlato altri





    Le milizie e gli shinobi di Konoha, dopo il breve incontro con l'Hokage al palazzo dell'amministrazione, marciavano lungo il continente pronti a mettere piede nel Pese dell'Erba ed aiutare i suoi abitati dalla minaccia Cremisi. Lungo il tratto era impossibile per la ragazza dalla folta chioma rossa non pensare ai pericoli imminenti che non solo lei ma anche tutti gli altri ninja del villaggio stavano andando incontro. Erano stati richiamati shinobi di tutte le età e indipendentemente dal grado erano stati scelti per affrontare quella minaccia, come i due giovani aspiranti ninja che le erano stati affidati. Un giovane studente, Chojiro Mori, dal carattere esuberante e pieno di vita e Sawako Yamanaka, una ragazza dai modi di fare piuttosto freddi. A confronto sembravano il sole e la luna, anche esteticamente ma da quello che aveva sentito in giro erano studenti di alto livello, superando in forza anche molti dei giovani ninja scelti per quella guerra. Non ancora genin, sembravano fieri nell'aiutare l'Hokage e gli altri shinobi del villaggio, nonostante il loro grado non proprio elevato. Ma molto probabilmente, se tutto fosse andato per il meglio, dopo questa "avventura" il coprifronte gli spettava di diritto appena avrebbero varcato le porte del villaggio. Fiduciosa dei due giovani adolescenti, Asami non potè far altro che guidarli verso l'accampamento di Konoha e sperare il meglio anche per loro.
    Non appena raggiunsero il campo base, a seguito degli ordini dati da uno dei chunin, i tre si misero subito a lavoro nel preparare le provviste e il campo base.
    Durante quelle attività, la ragazza non potè non notare i numerosi ninja che arrivavano. Ognuno di essi aveva colloquiato con l'Hokage ma era fin troppo lontana per comprendere i vari argomenti.

    Saranno sicuramente gli alleati...

    [Ore 13.00]

    Camminava attraverso il campo base di Konoha, trovandosi proprio in quegli istanti nei pressi della tenda centrale. La figura dell'Hokage spiccava come sempre rispetto a quelle degli altri, favorevole anche la sua notevole altezza.
    Non si perse in chiacchiere dando immediatamente diverse disposizioni ai suoi uomini. Tra i primi nomi spiccò quello di Shunsui. Lanciò un'occhiata su di lui che durò brevi istanti prima di rivolgere lo sguardo verso il capo-villaggio non appena sentì il suo nome.

    Asami, ho pensato che saresti adatta a calmare gli animi verso sud, i profughi creano tensioni indesiderate.

    La ragazza annuì alle parole dell'Hokage, ascoltando le ultime disposizioni a tutti i presenti.
    Dopodichè lasciò il gruppo raggiungendo l'interno della tenda principale. Diversi erano i post-it attaccati in giro. Ma ciò che cadde all'occhio per la giovane era l'immenso disordine che regnava in quel posto. Oltre ai diversi stickers.

    Qualcuno avrà voluto alleggerire la tensione.

    Con aria leggermente alleggerita dagli stickers che rendevano il luogo leggermente più accogliente, continuò sul cammino notando come il suo nome era già stato segnato a quella che si prospettava una missione ricca di tensione che lei e il suo compagno di squadra dovevano placare. Il nome del suo compagno di squadra che, una volta letto, trasformò il viso dell'aspirante medico in un'espressione piuttosto preoccupata. Prima di raggiungerlo, prese tutte le informazioni necessarie, anche quelle per raggiungere il luogo esatto delle tensioni. Velocemente sarebbe uscita dalla tenda guardandosi intorno e non appena lo avrebbe visto si sarebbe avvicinata, a lui a passo svelto, indipendentemente da ciò che stava facendo. Lo avrebbe guardato dritto negli occhi e rispetto al loro primo incontro lo stesso ragazzo avrebbe avvertito una certa serietà non solo dalla sua espressione ma anche dalla sua voce.

    Kyoujiro... possiamo parlare un secondo?

    Camminando, lo avrebbe fatto aspettare prima di fermarsi di colpo e rivolgergli nuovamente lo sguardo. Avrebbe dovuto usare parole adeguate per metterlo a suo adagio ma lei stessa aveva avuto un piccolo assaggio della sua impulsività. Non aveva dimenticato la reazione che il genin ebbe tempo addietro durante quella che sembrava un semplice inizio di una missione.

    Ho visto che hai il compito di placare gli animi a sud di Kusa...

    La differenza però sarebbe stata abissale in confronto a quella che stavano per affrontare e la guerra non solo colpiva gli uomini e le donne fisicamente ma anche psicologicamente.
    Senza nemmeno dargli il tempo di rispondere a quella sua affermazione, avrebbe continuato a parlare senza mai togliere lo sguardo su di lui.

    ...Abbiamo quindi lo stesso incarico...

    Stava girando attorno a quella che doveva essere una semplice raccomandazione da parte sua. Dopotutto la missione gli era stata affidata dall'Hokage stesso, avvertendo solo in quel momento la tensione che si accumulò sulle spalle.

    ... Voglio essere diretta. Cerca di non perdere la calma Kyoujiro. Stiamo per avere a che fare con persone già ferite nell'anima e rispondere con l'impulsività e le armi non porta a niente di concreto. L'Hokage mi ha affidato questa missione ma il nostro obbiettivo oggi è legato solamente a Kusa e a tutti gli abitanti del Paese dell'Erba.

    Nonostante le raccomandazioni, il viso di Asami sarebbe risultato teso non solo per ciò che l'avrebbe aspettata ma anche per lo stesso giovane esponente del Clan Uchiha. Inoltre, anche se si trattava di un'azione strettamente diplomatica da parte dell'Accademia, aggregare un terzo elemento avrebbe portato solo che benefici. Ma chi prendere? In quel campo base non conosceva nessuno così diplomatico da reggergli il gioco. In più tutti sembravano che aveva già da fare. Tutti tranne una ragazza che le avrebbe balzato all'occhio, non solo per la sua altezza ma anche per la sua bellezza. Sembrava di non averla mai vista da nessuna parte eppure forse avrebbe potuto fare al caso suo per quella missione.

    Kyoujiro, resta qui e ricontrolla l'equipaggiamento... io arrivo tra un momento.

    Si sarebbe dunque allontanata avanzando verso la direzione della ragazza, cercando di raggiungerla il prima possibile. In quel momento, indipendentemente dalla missione, erano comunque alleate così avrebbe cercato di essere il più spontanea possibile, nonostante in realtà fosse una completa sconosciuta per lei.

    Ehi tu!

    Gli avrebbe rivolto un sorriso rassicurante prima di riprendere parola.

    Stavo cercando per la mia squadra un terzo shinobi e potresti fare al caso mio. Dopotutto sembra che non hai nulla da fare.

    Si sarebbe presentata tendendo la mano verso di lei, aspettando una sua stretta in segno di saluto.

    Asami Hoshiyama, piacere.

    Sperava di aver fatto una bella impressione e non di essere risultata nei suoi confronti troppo autoritaria, inserendola in una missione forse per lei anche scomoda da affrontare. Ma dopotutto erano alleate ed Asami credeva fermamente che il gioco di squadra, senza creare alcun tipo di competitività, era l'unica arma non solo vincere la guerra ma per tornare nei propri villaggi senza alcun tipo di perdita.

    Quella che andremo ad affrontare è una missione diplomatica ma...

    Il suo sguardo era estremamente serio e puntava agli occhi neri della ragazza, sperando di avere la sua totale attenzione. Soprattutto per quello che stava per dire.

    ... nella nostra squadra c'è un ragazzo un pò impulsivo. Gli ho già detto che deve mantenere la calma ma ciò che andremo ad affrontare potrebbe metterlo sotto tensione. Ciò che ti chiedo, senza far capire nulla di questa nostra discussione, è quella calmarlo o addirittura fermarlo se ha intenzione di fare qualche sciocchezza. Ovviamente non devi colpirlo fisicamente ma le giuste parole lo potrebbero calmare.

    Avrebbe ascoltato una sua risposta o delle sue considerazioni per poi fargli cenno con il braccio di seguirla e raggiungere dove precedentemente aveva lasciato il genin dalla chioma bionda.

    Eccomi di ritorno. Ho pensato che un terzo elemento poteva essere utile per la missione. Vado a notificare la sua partecipazione alla missione così si può partire senza problemi... Ah... Mi ricorderesti il tuo nome e cognome?

    Si sarebbe rivolta alla ragazza per poi dirigersi alla tenda principale. All'interno di essa avrebbe segnato il nome del nuovo elemento della sua squadra, Kamine Ashimi. Successivamente avrebbe comunicato a chi di dovere la presenza dei due studenti che le erano stati assegnati presenti nel campo e disponibili per ulteriori incarichi. Dopodichè avrebbe raggiunto nuovamente quelli che erano per quella missione i suoi nuovi compagni di squadra e partire immediatamente verso il luogo indicato dalla mappa che gli era stata fornita.

    [...]

    Come vi ho anticipato sarà una missione diplomatica. Dobbiamo calmare le tensioni e per farlo, ovviamente, non bisogna crearne delle altre. Solitamente in missione ci si chiede tra di noi una linea generale del nostro stile di combattimento per affrontare simili situazioni...

    Il gruppo avrebbe continuato la sua corsa verso il piccolo villaggio mentre Asami avrebbe fatto un recap di ciò che gli sarebbe aspettato. Non solo per le ma per l'intero gruppo.

    Non è questo il caso... o almeno non è questa la mia intenzione...

    Ma se avessero voluto esporre il suo stile di combattimento la giovane donna lo avrebbe ascoltato senza esitazione per poi rilevare la sua abilità nello scontro corpo a corpo e di avere alcune conoscenze mediche.

    ...Vi chiedo di non sfoderare nessun'arma e di non attaccare mai per prima. Dopotutto stiamo parlando di civili... persone stremate sia fisicamente che psicologicamente. Noi in questo momento rappresentiamo l'Accademia non di certo il nemico. Altri scontri non porteranno a nessun risultato positivo.

    Una volta arrivati al villaggio, avrebbe cercato di ascoltare attentamente i diversi discorsi in corso così da captare al meglio la situazione in quel preciso istante. [Abilità]
    Dopodichè si sarebbe semplicemente presentata agli abitanti e profughi del Paese dell'Erba, cercando di non far trasmettere alcun tipo di ostilità da entrambe le parti.

    Siamo dell'Accademia... Ci hanno avvisato delle diverse tensioni in quest'area del Paese.

    Avrebbe atteso una risposta da parte sia degli abitanti che dei profughi e in base alle loro risposte, e ai vari dialoghi ascoltati in precedenza, avrebbe deciso come placare i loro animi. Il suo pensiero era diretta anche agli altri due genin, soprattutto sul ragazzo biondo sperando in una sua reazione non troppo eccessiva da parte sua. [Nota]Non ho scritto l'orario di arrivo perchè effettivamente non so la posizione esatta del luogo.




    Chakra: 40/40
    Vitalità: 14/14
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 475
    Velocità:  400
    Resistenza: 400
    Riflessi: 400
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 400
    Agilità: 400
    Intuito: 400
    Precisione: 400
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico di Ripristino Inferiore × 2
    • Kit di Primo Soccorso × 1
    • Respiratore × 1
    • Kunai × 9
    • Antidoto Specifico Base × 1
    • Specchietto in Metallo × 1
    • Tonico di Recupero Inferiore × 2
    • Tonico Coagulante Minimo × 2
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Spiedi × 9

    Note
    ///
















     
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    « Sembri assorto dai tuoi pensieri, Garth. »

    Jeral2

    Un leggero tonfo annunciò la chiusura dell'antico tomo dall'aspetto trasandato, che tuttavia nascondeva la sua natura di artefatto leggendario trafugato anni prima ad Ame: il Diario di Konan. Il Flagello ne leggeva le pagine di tanto in tanto, nel tentativo di decifrarne i segreti ed accedere agli incredibili poteri del manufatto. Il teschio di Rittoru riposava nell'altra mano, silente e all'apparenza inanimato, ma in realtà vigile.

    « Lascia che aggiunga una variabile ulteriore: mi è giunta alle orecchie una voce interessante riguardo a questa guerra. Le tre grandi Organizzazioni criminali del continente hanno reso nota la loro rispettiva posizione in proposito, salvo ovviamente che si tratti di informazioni fini disseminate per altri fini. Quei lunatici di Hayate non sembrano interessati, giacché il Veterano è assente dal conflitto e, dunque, non possono imprigionarlo per studiarne il corpo. Ad Ame, invece, i quattro Semi si sfregano le mani al pensiero della domanda di beni che ha inondato il mercato nero. Ma è ragionevole presumere che sia la terza Organizzazione ad essere più interessata al grande conflitto alle porte... »

    Il fuoco che scoppiettava nel camino della stanza di Villa Mikawa dove si trovavano si spense, estinto dalla brama del Flagello.

    « Kurotenpi. »

    L'Immortale era quasi sicuramente l'unica creatura vivente ad avere incontrato ben cinque dei nove ninja dalle straordinarie capacità distruttive, che sedevano alla sommità di quell'Organizzazione e che rispondevano al nome di Calamità: Strage, Atrocità, Carestia, Terremoto ed Incendio (oltre ad una emissaria di Pestilenza). Il Flagello era anche probabilmente l'unico individuo esterno all'organizzazione ad aver appreso di un'entità misteriosa, superiore persino alle Calamità, di nome Eclissi. Con ella, per il tramite di Strage, egli aveva stipulato un patto scellerato le cui conseguenze avrebbero presto sconquassato il continente intero.

    La voce che piazzava ben tre Calamità, l'uomo d'affari e manipolatore di equilibri geopolitici Incendio, lo sciocco bonzo di nome Carestia, e Siccità, nel Villaggio di Shida, a sud-ovest di Kusa, era di estremo interesse. Il tetro pellegrino non aveva notizie di Siccità, ma presupponeva che fosse dotata di un potere comparabile alle altre Calamità. Tre shinobi di quel livello - oltre agli sgherri di cui si accompagnavano sempre, Carestia per primo - avrebbero potuto cambiare gli equilibri del conflitto anche da soli, mettendo in scacco un Kage a testa senza difficoltà. Che conseguenze trarne? Essi erano imprevedibili a dir poco, in un certo qual modo proprio come il Flagello stesso, e tentare di manipolarli sarebbe stata un'impresa quasi impossibile. Ma forse il Kokage lo avrebbe sorpreso: dopotutto, egli era un mortale straordinario e tale era il motivo per cui il Patto infrangibile tra l'Eresia ed il Sangue era sorto.

    Dopo aver riferito al Garth le proprie informazioni in proposito alle Calamità a Kusa, il Flagello schioccò il proprio collo.

    « Ad ogni modo, oh Kokage, date le dimensioni del conflitto, mi è parso interessante far entrare sulla scacchiera quattro altre pezzi che servano gli scopi dell'Impero del Suono. »

    Davanti a lui, richiamata da un rotolo che aveva estratto, comparve una scacchiera occupata solo da Re, entrambi sullo stesso lato della scacchiera: uno, più in avanti, era color rosso sangue; l'altro, oscuro come una notte senza luna, era dietro al primo. La mano destra dell'Immortale, ricoperta da un guanto nero, si avvicinò alla scacchiera e, come in un gioco di prestigio, dal nulla nel suo palmo apparve un pezzo d'avorio finemente cesellato.

    « Daiba, l'Alfiere in grado di incantare il nemico e confondere ogni sua mossa. »

    Il pezzo trovò il suo posto nella fila davanti al Re cremisi, due caselle a sinistra dal medesimo.

    « Yaku, la Torre in grado di polverizzare la più solida delle difese e di incrementare la mobilità su tutta la scacchiera. »

    Un altro pezzo, dall'aspetto solido e minaccioso, trovò posto alla destra dell'Alfiere.

    « Hikaru, il Cavallo in grado di muoversi tra le file nemiche e manipolare il più diffidente dei generali. »

    Il pezzo, slanciato e nobile, trovò posto alla destra della Torre. Poi, per la quarta volta, il guanto del Flagello scese sulla scacchiera e, come dal nulla, produsse il pezzo finale di quella collezione, che per le sue abilità uniche avrebbe potuto acuire enormemente le conseguenze delle mosse degli altri pezzi. Un sordo "toc" accompagnò l'avvento della Regina, dall'aspetto snello e fulmineo.

    « Karasu, la Regina che ti aiuterà a dominare il continente. »

    Si trattava di individui dalle capacità altamente letali e specifiche, che il Flagello aveva selezionato dopo circa un anno di ricerche in proposito e che si era curato di indottrinare ai suoi propositi. Disse al Kokage cosa erano in grado di fare. Non tutti loro sarebbero sopravvissuti alle imprese dell'Immortale, probabilmente, ma presto o tardi un vincitore sarebbe emerso: qualcuno in grado di servire gli scopi dell'Eresia senza riserve e senza fallimenti.

    Li stava offrendo al Kokage come sue risorse ulteriori per quella partita così importante da meritare, secondo il Garth, il coinvolgimento dell'Immortale stesso. Egli sorrise al piccolo teatro che aveva appena messo in scena e, dopo un ultimo sguardo alla scacchiera, sollevò i propri occhi verso il futuro Imperatore Cremisi.

    « Quale è la tua mossa? »

    OFF GAME

    Jeral, Flagello Immortale

    Nukenin S | Energia Nera


    Vitalità: 20/20
    Danni: /
    Status: /
    Buff: Rigenerazione x 1.5 (Chakra)
    Chakra: 1430/1500
    Spese di Chakra:

    -1x Mediobasso (20)[Mantenimento Lanterna Infernale]

    _____________________________

    Angolo Commenti

    Jeral ha su di sé la sua consueta riserva di sigilli permanente (indicata sul mio forum in un post precedente a questo). Non metto l'orario di inizio e di fine nel post perché si tratta di chiacchiere ancora preliminari (giorni prima rispetto agli eventi narrati nell'ultimo post di Max).

     
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    Scheda di Etsuko della Nebbia

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    …Kusa non Deve cadere…


    O forse deve?





    Che strano l’atteggiamento di Raizen, il kage, forse preso dalle dinamiche del conflitto aveva repentinamente cambiato l’approccio con Etsuko. Il kiriano ne rimase dispiaciuto, eppure non lo diede minimamente a vedere, non avrebbe intaccato il suo atteggiamento da diplomatico. Ma era forse il loro rapporto d’amicizia così flebile da spezzarsi al minimo accenno di vento?
    Beh forse si… e il kiriano aveva valutato male tante cose. Ma la storia si sa è imprevedibile e i suoi risvolti si possono valutare solo con il trascorrere del tempo.

    … al quartier Generale …

    Mi ero fatto carico del ritardo delle truppe kiriane al cospetto del kage, seppur il trattamento nei confronti dell’amministratore del suono fosse stato ben diverso, probabilmente per l’apporto delle forze in gioco o forse per la maggiore simpatia che provava per quello. Di certo l’ago della bilancia quel giorno non pendeva dalla nostra parte e avrei dovuto far qualcosa perché la situazione di Kiri migliorasse in quell’asse diplomatico. Dopotutto la nebbia era uno dei quattro villaggi fondatori dell’accademia e un atteggiamento di supremazia o di predominanza da parte dell’uno o l’altro villaggio, qualunque la situazione fosse… non era tollerabile.
    Così l’eccesso di zelo, di Raizen alla mia semplice richiesta d’ingresso di Youshi come duo diplomatico al servizio di Mizukage, fu ancora scambiato come pretesa o arroganza mia o della delegazione Kiriana. Così ancora ingoiai il rospo e guardando di sbiego il kage, feci accesso con il mio collega nella sala riservata alle decisioni.
    Ascoltammo in silenzio la situazione che si fece via via più drammatica, con richieste di ausilio e supporto in più parti del territorio dell’erba e con diverse grane da risolvere. Ognuno dei presenti così prese parola, proponendo l’uno o l’altro membro delle sue squadre, per l’una o l’altra missione. E arrivò anche il nostro turno. Mi sarei tolto qualche sassolino dalla scarpa…

    ZAssou… signori…
    Mi rivolsi con un inchino a tutti i presenti.
    Sono Etsuko Akuma, consigliere del Mizukage, lui è Youshi uno degli shinobi più vicini a Kensei… siamo qui in rappresentanza della delegazione Kiriana… siamo qui in veste accademica per combattere INSIEME una guerra… siamo qui pronti a sacrificare le nostre vite per proteggere queste terre in nome di una istituzione, l’ACCADEMIA di cui facciamo parte come villaggio fondatore.
    Adesso son costretto a rispondere qui davanti a voi di un ritardo delle truppe kiriane, per motivi logistici e organizzativi… e per questo ritardo me ne scuso ufficialmente. Ma ci tengo altresì a precisare un altro punto fondamentale… siamo qui per scelta… non per costrizione, siamo qui perché insieme abbiamo necessità di combattere una guerra. Ribadisco INSIEME…
    Non risponderò qui, oggi di dissapori passati tra diversi Kage, ne mi prenderò fardello… o mi assumerò le conseguenze.
    Dopotutto se la nostra presenza qui non è gradita o ritenuta scomoda, non resteremo di certo a subire frecciatine o trattamenti disparitari. Signori sono uno shinobi, ho orgoglio e onore a cui dar conto, nonché i gravosi oneri diplomatici. Ma rappresento un popolo e come tale, gradiremmo essere trattati al pari degli altri popoli qui presenti.


    Mi sarei seduto senza aggiungere altro, non esitando a mantenere la mia posizione. Ne a rispondere al Kage di konoha con atteggiamento minoritario, non era a lui che rispondevo. Eravamo lì per aiutare non per essere maltrattati.
    Se tutto avesse avuto un risvolto positivo mi sarei diretto al campo base.

    … ore 13.00 al campo base…

    Bene…
    Proporrei Fudoh e Samui, per la missione di Shida, son sicuro che il primario di kiri e il suo collega abbiano le caratteristiche giuste per portare a termine il compito.
    Hideo, andrà in ricognizione… inoltre ho diversi Genin che potrebbero affiancare chi ritenete opportuno nelle altre missioni di supporto.
    Io mi affiancherò a voi nella missione d’infiltrazione del re della Armature se ritenete che possa esservi d’aiuto.
    Il riferimento era velatamente rivolto a Raizen.
    Se le proposte si fossero concluse nel migliore dei modi, avrei comunicato ai kiriani presenti le missioni a cui erano stati affidati. Assicurandomi che fossero d’accordo e pronti a svolgerle al massimo delle loro possibilità.

    Ore 10.30

    TEAM ETSU
    Kanko RYO Sadanobu

    Com’è la situazione all’accampamento? Abbiamo notizie dal fronte Otese/kiriano?


     
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    L'erba tinta di sangue


    post secondo -  Formicaio




    Resto in silenzio durante il tragitto da Konoha a Kusa, il breve scambio di frecciatine avvenuto nell'ufficio del Kage del fuoco mi ha colpito: si aspettano di vincere così?
    Non ho interesse nella vittoria di questa guerra, non ho terre da proteggere, interessi da difendere, questa non è la mia guerra, ma solo un'ottima occasione per studiare i più tipici e veri comportamenti umani, ma vengo sorpreso ancor prima di giungere sul campo di battaglia: nemmeno la guerra serve a lenire gli attriti dei loro animi, e più il loro ruolo nella società è importante, più questi divengono profondi, divorano le loro menti fino a farli quasi sembrare infanti che litigano. Curioso.

    L'arrivo a Kusa non è di certo meno interessante.
    Davanti a me si presenta un caotico flusso di persone, si muovono come in un brulicante formicaio. No. Sussurro, le mie labbra non riescono a trattenere quelle due lettere. Un formicaio sarebbe più ordinato, utile. Davanti a me si para invece un caotico susseguirsi di eventi che a tutto sembra far fronte, tranne che alla guerra.
    Le mura della città sono riempite di profughi, deboli, feriti, non solo inutili ai fini di una vittoria, ma perfino dannosi.
    Impassibile, osservo quel caotico tornado di gente, un numero elevato di forze è prodigato all'aiuto di quest'ultimi, non capiscono che così facendo riducono drasticamente le loro possibilità? Assurdo. Pensano di poter salvare i civili in fuga e contemporaneamente di far fronte all'attacco dei cremisi. Vorrei dire che ammiro il loro coraggio, la loro umanità, ma mi sembra semplicemente una strategia contro ogni logica funzionale. Concentrare tutte le forze nelle milizie garantirebbe una maggiore probabilità di vittoria e preverrebbe l'avanzata dell'esercito avversario, risparmiando così un numero decisamente più alto di civili.
    Le milizie unite dei ninja, in questo momento, sono come un lupo, le cui forze sono sottratte da tutti quei parassiti che, avidi, ne succhiano il sangue. Li osservo, attaccati alla vita come se fosse una malattia, alcuni di loro sono storpi, sfigurati, inabili ad un proseguimento funzionale del loro percorso; perché vogliono così tanto vivere una vita che sanno perfettamente sarà solo dolore e stenti?
    Stringo i pugni, una brezza invernale si condensa attorno ad essi. Quanto mi ci vorrebbe? Sono deboli, feriti e malati, quanto mi ci vorrebbe per eliminarli e liberare tutti da questo peso? No, gli altri non lo accetterebbero, sono uomini, accecati da un perverso senso del giusto che li fa peccare di lungimiranza. Devo adeguarmi a quanto loro credono se voglio impararne di più.

    Seguo Etsuko, uno dei consiglieri dell'impero della Nebbia, per raggiungere una specie di briefing dove vengono elencate le necessità immediate del paese. Apprezzo, se non altro, l'ironia di quell'avventura: vengo assegnato ad una missione di indagine e un tentativo di recupero di ben trecento profughi. Troppi. Quante altre forze avremmo dovuto impiegare se anche tutte quelle persone fossero giunte all'accampamento? Molto bene, non appena anche il mio compagno sarà pronto a partire ci muoveremo. Quando vuoi, Fudoh. Mi limito a quelle parole, nessuno screzio nella mia voce. Se sono fortunato quelle persone saranno già morte prima del nostro arrivo, se sono sfortunato, invece, vedrò che lo siano dopo di esso. Vincere una guerra comporta dei sacrifici, devono impararlo.

    Chakra: 60/60
    Vitalità: 16/16
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 500
    Riflessi: 500
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 500
    Agilità: 500
    Intuito: 500
    Precisione: 575
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Respiratore × 1
    • Marchingegno ad Acqua × 2
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Tonico di Ripristino Intermedio × 1
    • Tonico dell’Occhio della Nebbia × 1
    • Corpetto in Cuoio × 1
    • Stretta della Scintilla di Neve x3 × 1
    • Lancia Spiedi × 1
    • Veleno Disturbante x3 × 1
    • Spiedi × 11
    • Kusari Gama × 1
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Bomba Gelo × 1

    Note
    ///




    Edited by -Max - 5/1/2022, 12:20
     
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    Falce dei Kaguya


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    Le Missioni di Kusa


    Priorità del Medico



    Riunirci con le forze di Konoha non fu troppo difficile, ma quello fu solo l'inizio.
    Finalmente riuscii ad associare un volto ad un nome: l'Hokage, l'assassino del Tengu, risultò essere un omone che avevo già visto, era uno dei tizi che si trovavano sull'isola dell'Abete!
    Certo, così senza elmo, non riuscivo ad individuare le immani somiglianze di cui mi parlava Yato-san a Tsuya, fra lui ed il Mizukage, Probabilmente ci sarà tempo per quello., ipotizzai alla fine.
    Intanto, Youshi pensò bene di offrire un perfetto esempio delle sue capacità diplomatiche, con un accenno alla storia di "Sho Saitama".
    Etsuko-san non obiettò a quel commento, né il ragazzetto con i piercing o l'impassibile Kamui, io, personalmente, alzai gli occhi al cielo e sbuffai leggermente, con un movimento disilluso della testa.
    L'Hokage, dal canto suo, si sentì in dovere di replicare con un commento un pò puerile, se volete la mia, per quanto potevo capire che non trovasse utilissimo avere 9 solo ninja, seppur c'era lo Yakushi-sensei fra questi... pur vero che quel sociopatico di Tasaki, bilanciava la presenza dello Yakushi, purtroppo.

    L'assassino del Tengu poi chiamò Etsuko-san e lo Yakushi-sensei all'interno di una tenda a parlare, io, nel frattempo, mi preoccupai di fare un primo giro dei dintorni, senza intromettermi troppo con i presenti, finché l'Akuma-san non uscì dalla tenda e mi fece chiamare.
    L'inizio del suo discorso, lo ammetto, mi sorprese: Il mio ruolo fondamentale? E quale sarebbe?, poi capii che parlava delle mie doti di medico, accennando che dovevano essere limitate le perdite al minimo.
    Fu la parte successiva che trovai quasi divertente, quasi: Etsuko-san mi suggerii di occuparmi dei miei amici, ma di non dimenticare che il coprifronte indicasse la mia "famiglia".
    Ora voi direte: "Cosa c'è di divertente in tutto ciò, Fudoh?", semplicemente che se mi chiedete chi siano i miei amici, mi viene in mente giusto il nome di Masa-san e quello di Yato-san, forse una volta vi avrei detto anche Bendino-chan, ma di recente i nostri rapporti sono decisamente incrinati.
    Il commento sulla "famiglia", comunque, era la parte divertente: per me Kiri era "casa", ma parlare di famiglia ad un orfano? Per un attimo pensai di sottolineare la fallacità della cosa ad Etsuko-san, ma lo tenni per me.
    Certo, Akuma-san: sono un medico, la salvezza di tutti è la mia priorità, come già dissi ai tempi della riunione., spiegai. Ed ero sincero.
    Amici, famiglia, non erano fattori che pregiudicavano il mio metro di misura come medico: se c'erano dei feriti, specie nelle file alleate, io li avrei salvati, o almeno ci avrei provato fino in fondo, non importava il loro villaggio d'appartenenza, o i miei rapporti con loro.

    [Ore 11:30]



    Finita quella breve chiacchierata, comunque, l'amministratore kiriano disse di cercare qualche informazione in più sui nemici fra i superstiti, così, pensai bene di sfruttare al meglio il tempo che avevo.
    Andai verso le Mura Meridionali di Kusa, Etsuko-san parlava di superstiti? Bene, andiamo a cercarli., pensai prima di varcarle, così mi mossi verso una grossa tenda bianca all'esterno delle stesse e ciò che vidi all'interno mi fece valutare che, forse, avrei dovuto portarmi dietro i tre ninja che avevo scelto, fra quelli dell'ospedale, sarebbero di certo stati utili.
    Ad ogni modo, avrei cercato di aiutare alcuni dei feriti, per quanto possibile, non mi sarei proposto per restare lì con la persona a capo, Fumi, ma avrei parlato con la stessa e le avrei chiesto informazioni sulle forze nemiche: Qualcuno ha dato informazioni su questi tizi Cremisi? Le abilità dei loro ninja? Qualcuno che risalta oltre quel tizio in armatura?, domande generiche, lo so, ma le uniche possibile in una situazione del genere, dove non c'era ancora niente di noto.
    Alla fine di queste ricerche e di un minimo aiuto, sarei tornato verso l'accampamento e sarei stato lì quando Etsuko-san fu di ritorno dalla riunione con gli altri rappresentanti delle forze accademiche.

    L'Akuma fu così gentile da proporre me e Samui il Kamui per una missione di salvataggio di alcuni dispersi diretti verso i territori di Iwa, azione forse non furbissima da parte di questi ultimi.
    L'uomo di Azumaido, se così si poteva chiamare, sembrò ben lieto di accettare quella missione, io mi feci avanti e con un cenno del capo confermai la mia presenza: Va benissimo, Etsuko-san, in fondo mi hai detto che devo salvare quanta più gente possibile, mi sembra una missione perfetta in tal senso., concordai, pronto a partire con il mio compaesano e chiunque altro fosse stato scelto.

    [Ore 13:00]





    Edited by Shiltar Kaguya - 17/1/2022, 14:25
     
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    Le Missioni di Kusa


    Gli ordini per la Kunoichi



    Dunque, dov'eravamo? La nostra giovane Nekki, ed il resto delle truppe sunesi, erano arrivate nei pressi del villaggio dell'Erba, ai confini della grande guerra che si stava per combattere.
    Gli altri genin della Sabbia si presentarono: erano tutti piuttosto strambi, anche Ryugi notò la singolarità di quel piccolo gruppetto di cui faceva parte.
    Il marionettista che aveva avuto aspirazioni suicide risaltava, ma non era nemmeno il più bizzarro: c'era Yasuke Muramasa, un ragazzetto fin troppo pallido per Suna, che stava tutto silenzioso sul suo cavallo, e poi tale Denji, che dopo un discorso breve, ma sminuente verso se stesso, e forse un pò tutto il loro piccolo gruppo, aggiunse una sorta di scommessa.
    Scommessa su cui la nostra Nekki lo guardò un attimo perplessa, sbattendo gli occhi un paio di volte: Ccccccci ci ci ci ci pppp peeeenserò., disse come unica risposta.

    Le presentazioni nel gruppo, comunque, furono più un fattore di cui preoccuparsi prima dell'arrivo a Kusa; una volta al villaggio, infatti, mentre il "Generale" Shunsui dava degli ordini precisi agli altri due chunin su come organizzarsi, mentre i genin furono lasciati più o meno in autonomia, almeno all'inizio.
    Così Ryugi si mosse un pò nel perimetro del campo erboso.

    [Ore 11:30]



    Le disgrazie del villaggio dell'Erba avevano già stupito Ryugi durante il tragitto, vedendo tutto quei profughi, ma adesso essere lì, in prossimità della guerra, le dava ancora più urgenza di risolvere quella questione.
    Per la nostra giovane amica Nekki, come ben sapete, non era tanto una questione umanitaria, per quanto le dispiacesse per tutte quelle persone sfortunate, ma piuttosto un problema pratico per il bene del villaggio della Sabbia e dell'Accademia tutta: i Cremisi erano una minaccia, ciò che stavano facendo a Kusa ne era la dimostrazione, e tale minaccia doveva essere frenata lì, in quei luoghi, in qualche modo.
    Vi dirò, probabilmente, se avesse saputo dell'esiguo numero di risorse portate da Oto e Kiri non sarebbe stata così sicura, ma Ryugi ne era ignara (per sua fortuna), così, continuò con il suo piano: girare per l'accampamento in cerca di informazioni.
    Non si sarebbe avvicinata al grosso tendone bianco medico, ma piuttosto si sarebbe mossa fra le altre tende, cercando di parlare con chiunque incontrasse, provando a dare coraggio ai presenti accennando, per lo più mimando, il numero di forze che Suna aveva condotto fino all'Erba.
    A chi avesse trovato disponibile a parlare, la kunoichi avrebbe offerto una serie di domande su una delle sue carte ninja.

    Cosa sapete delle forze nemiche?
    Come si muovono le truppe dei Cremisi?
    Hanno degli squadroni, delle milizie? O preferiscono degli attacchi meno diretti?
    Sono principalmente ninja, o ci sono anche truppe di samurai, o semplici civili?
    C'è qualche nemico che è stato notato per le sue caratteristiche? Oltre al loro generale in armatura?


    Quando poi, tramite il sistema di comunicazione organizzato da Shunsui, la kunoichi seppe che anche il Kazekage si era unito alle forze sul campo, ritenne suo dovere ritornare al campo base della Sabbia, mentre veniva informata della missione di cui avrebbe dovuto fare parte.
    Va bene, Kazekage-sama, sono pronta per qualsiasi missione lei decida: mi riunirò con Denji-san e partiremo per la ricognizione. Ci sono altri elementi per la squadra da inviare?, avrebbe chiesto mediante l'interazione mentale organizzata fra i sunesi.

    Nel frattempo, ritrovato il bizzarro Denji, la kunoichi gli si sarebbe rivolta: Sssssiaaaaaamo stastastasta stati aaaaa assegnati aaaaaa aaalla mmmmm mimimi missione ddddd di ri riririri ricooooooo riccoooooooo ricognizione, Deeeeenji-san., attendendo poi che anche l'altro fosse pronto, per poter partire per la stessa.

    [Ore 13:00]

     
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    L'Erba Tinta di Sangue


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    Rumori di viaggio, selciato, stridere sulle strade battute, con il Team Tredici in viaggio verso Kusa, facendosi ognuno probabilmente gli affari propri, finché a prender la parola non è Miyori. Parole che paiono quasi buttate, mentre Arahaki rimane ferma con le mani strette dietro la nuca sbuffando di continuo e fissando il vuoto. I piedi di scontrano tra di essi ripetutamente per un paio di volte.

    Sapete, c'è una cosa che devo dirvi. Mi vedete, grande e grossa. Ma... Ma io neanche volevo partire. Non so perché mi trovo qui a salvare questi sconosciuti rischiando di rimetterci qualcosa, non so perché sono qui a vedere persone morire. So solo che ho diciannove anni, voi due insieme se ne fate trenta quasi è un miracolo. E non capisco perché siamo noi ad essere qui. Ma a parte questo io non sono cresciuta per salvare le persone. Mi diverto a fare a botte, è vero. Ma...


    Sospira pesantemente.

    Ma io ho paura. Non di prendere botte per voi o per qualcuno, basta che mi tengo le mie braccia, le mie gambe eccetera. Mi basterebbe rimanere in piedi.


    Io ho paura di morire.



    _______________________________________________________________________________________________________

    L'arrivo in quel dell'accampamento è quello più standard e semplice del mondo, cui spetta unicamente un cambio di abiti. Qualcosa di più comodo e degno dell'atletismo della sproporzionata donnona, in grado comunque di risaltarne le forme da quasi adulta e quel fisico da far vedere a chiunque con vanto e fierezza. Una pratica ma ben poco esaltante canottiera bianca larga che cade sulle pronunciate forme viene supportata da un giubbotto smanicato blu scuro chiuso fino al petto, il quale riesce ad oscurare completamente qualsiasi scollatura ma non a schiacciarle le forme prosperose di donna. Le braccione e le spalle sono scoperte, forti e solide, dai muscoli prepotenti, venature sparpagliate, larghi e grossi. Proprio grossi e risaltati dal fatto che le maniche non le ha proprio. Gambe coperte da comodi ed utili leggins neri che si schiacciano sulla sua pelle, disegnando in maniera a dir poco perfetta i giganteschi quadricipiti ed i polpaccioni, assieme ai glutei ma a nessuno interessano i glutei di una bodybuilder. Ciabattine di legno perfette per muoversi su qualsiasi terreno che fanno un casino infinito, due meravigliosi cumuli di capelli bianchi annodati in una sottospecie di ponpon conditi con ben quattro ciocche di colore verde. Gli occhi hanno ora assunto tinte smeraldo grazie alle solite lenti a contatto ed un minuscolo velo di trucco per nascondere quelle che sono delle brutte e noiose borse sotto gli occhi ed i segni di chi non aveva proprio voglia di partire. Il ritrovarsi laggiù per lei comincia sotto l'aspetto della forza dell'insonnia e del nervosismo, della paura si può anche dire, con gli occhi che sempre si spostano a destra ed a sinistra nella speranza che succeda qualcosa di tale da rispedirla immediatamente a Konoha. Anche se Kusa va aiutata. Le fa paura fare una guerra, dev'essere una esperienza normalissima per chiunque. E' umana comunque, solo che è alta uno e ottanta ed è larga come due armadi, ma per il resto è una donna come tutte le altre.
    Avere paura è normale. Non averla è da folli.
    Si muove a passi lenti e quasi sfiancati dalla presenza - sebbene miserevole - in quel del campo, alla ricerca di quella che è la tenda dove Kyojuro li sta aspettando, a lei ed al Team Tredici. Anche se gli altri due sembrano assolutamente ignorare cosa potrebbe succedergli andando direttamente al fronte. Sembrano estremamente più forti di lei, paiono non aver paura. Ed invece poi c'è lei, grande, grossa e che sotto sotto vuole scappare di nuovo indietro. Tutto per colpa di un nanerottolo eh. Deglutisce triste, in qualche modo, mentre il gruppone di persone s'è fatto vedere e notare nei pressi di quella tenda al punto da attirar l'attenzione di un ragazzo che immediatamente cattura gli occhi verdi della donnona. Anche perché sembra che il ragazzino di nome Youkai sia in ritardo o chissà cosa.

    Senti, grande, grosso ed Oni, vedi due cose. La prima è che se torniamo a Konoha ti chiederei di uscire assieme, la seconda è che sono particolarmente sco***onata perché sono in questo inferno verde a vedere gente morire ammazzata e neanche sono Genin da chissà quanto, quindi no, non sono così tanto pronta all'azione. Tutto per colpa di quel co***one a cui non hai rotto una spalla.



    Come al solito parole d'amore per Kyojuro, che per riprendere il tutto riceverebbe anche un sorrisetto tanto sghembo quanto nervoso e ben poco felice di trovarsi sul posto. Lo guarda torvo per l'ennesima volta, decidendo di dargli una tregua soltanto quando si presenta effettivamente Youkai - e s'accorge dopo mezzo secolo che Yuuhi esiste e che non deve rifilargli una cosciata per errore. Un nano. Un metro e sessanta, si prende ventitré centimetri dalla torre umana femminile, al punto che si sbatte platealmente una mano sul volto. Arahaki sconvolta dall'ennesimo bambinetto che a quanto pare è persino più alto di lei in grado! Ovviamente dovrà rispettarlo, qualsiasi cosa conti, dovendo ricorrere immediatamente ad una delle tasche del proprio gilet. Da essa estrarrebbe un taccuino utile a sapere come parlare, prima che s'ingamberi in qualche pessima bestemmia. Varcherebbe la soglia della tenda abbandonando Arahaki Itto con un sorrisetto piccante, prima di mettersi in un angolo a braccia conserte, grande e grossa. Se non fosse stata un casino ambulante. Pronti via, quadernetto aperto.

    M-Mi scusi ma questo è un bord- Eh un caos! Con tutto il rispetto eh.



    Non soffre di OCD, ma le scappa platealmente un morso al labbrone inferiore per evitare di finire in qualche inghippo ancora prima di muoversi verso la guerra e finire in qualche modo spedita al fronte come carne da macello e riportato a Konoha il quadernetto. Lei invece puff. In ogni caso all'interno avvengono molteplici presentazioni e viene affidata la missione al gruppo. Recuperare medicinali. Caccia immediatamente un sospiro di sollievo chinandosi verso il basso, portandosi una mano al petto ed inconsapevolmente permettendo a Youkai d'avere vita facile nell'appiccicarle quello sticker sul petto con una croce rossa.

    Ma che caz- Ma che cosa?



    Ed ancora una volta rischia tantissimo al punto da quasi mordersi da lingua. Mamma mia per un pelo stava per rifilare chissà quali paroloni al vento e di nuovo finire come carne da macello e ritrovarsi piroettata nel non esistere. Si fa in testa milleduecento domande specialmente sulla sanità mentale del Chunin, il quale non sarebbe altro che l'ennesimo matto che si trova davanti da quando ha deciso per sua iella di diventare una Kunoichi. Certo che questa sfida ha avuto più che altro pessimi risvolti. In ogni caso una piccola cosa dovrebbe saltarle all'occhio. Il team è neo-creato, eppure è stata affidata una missione di Rango C. Il timore si fa largo nuovamente, deglutendo e cercando lo sguardo degli altri membri del team, tentando di scoprire se ha visto bene o no. Le missioni verrebbero dunque smistate con lei che uscirebbe dalla tenda.

    Sbaglio o ha appena dato una Missione di una certa difficoltà ad un branco di appena usciti dall'Accademia?
    ...
    Quanto siamo fottuti?



    [Ore 13:00]



    Tutto è pronto per la partenza, direzione medicinali, con soltanto una consapevolezza. Aver con se qualsiasi cosa recuperabile come equipaggiamento e soltanto l'idea di sopravvivere. Del resto, dovrebbe trattarsi di una semplice missione. Si soffermerebbe in una zona del campo di Konoha molto facile da trovare, immersa tra alcune tende nei pressi di quella che dovrebbe essere una sottospecie di mensa da campo, vicino a quella che è la propria seconda grande passione. La cucina. Lì aspetterebbe l'arrivo di tutti quanti gli interessati nel recupero dei medicinali necessari all'interno delle tende ospedaliere per curare i feriti. Aspetta in piedi, con le braccia conserte, ondeggiando con la testa e gli occhi decisamente timorosi. Ma è una missione facile, no? Prendere due barattolini, sarà una cosa semplice.
    Almeno così dicevano.

    Io ho il vivo timore di aver sbagliato qualcosa, ditemelo in caso ç_ç


    MODIFICA (19/01 - 18:31) inserisco i link delle schede dei PNG qui.
    www.narutogdr.it/png/128/scheda
    www.narutogdr.it/png/129/scheda




    Edited by Niaval - 19/1/2022, 18:32
     
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    L'erba tinta di sangue

    L'arte dell'essere invisibili

    Yuki Moriko


    Pensato Yuki - parlato Yuki

    [ORE 11:30]


    <a data-spoiler=" span">
    Alla sua domanda non arrivò esattamente una risposta. Semplicemente si ritrovò catapultata in una grossa tenda, all'interno della quale si ergeva un grosso omone tutto muscoli e voce.
    Un'altra delle sue e avrebbe perso un timpano.
    Parlava animatamente e con una certa "allegria" - se così poteva definirsi - verso il ragazzo di nome Kyoujiro, al quale lei aveva retoricamente posto una domanda, quasi fossero amici di vecchia data. Cosa c'era da essere così spensierati, non lo sapeva.
    Non so che sostanza ha assunto, ma dev'essere davvero forte.
    Ma in realtà quasi si strozzò con la propria stessa saliva quando capì che lui non era colui che gestiva tutta quella baracca, ma era il tipo appena uscito da dietro una tenda.
    Ma... sembra un bambino! era l'unica cosa che era riuscita a pensare mentre entrava in quello che avrebbe dovuto essere il suo ufficio.
    Beh, in realtà sembrava uno sgabuzzino: fogli sparsi ovunque, cianfrusaglie a cui dovevi stare attenta altrimenti avresti finito per romperli e... stickers. Erano appiccicato su ogni superfice e, alcuni, giurerebbe le fossero finiti attaccati alle calzature.
    E' comunque più in ordine della mia vita pensò, guardandosi in torno.
    Oh... Tu non fai parte del team. Puoi dirmi il tuo nome?
    Le parole del fantomatico Youkai la destarono da tutto quel casino, e finì per puntare i suoi due occhi giallo paglierino in quelli del suo interlocutore ma non prima di aver effettuato un inchino. Era pur sempre un suo superiore.
    Sono Yuki. Yuki Moriko rispose lei con aria solenne, mettendosi sull'attenti. L'educazione militare e il bon ton impartiti da sua nonna si erano rivelati utili.
    Ah, Yuki, ottimo. E' un piacere conoscervi, anche se in un momento simile.Il signor Raizen vi ha già suddivisi in vari compiti. Datemi solo un secondo...Team 13, voi avete il compito di recuperare delle medicine. So che potrebbe non sembrare avventuroso come speravate, ma è molto importante. Dopotutto aiutare i bisognosi fa parte dello spirito del fuoco, non potrebbero esserci persone più adatte!
    Ah, quindi questi qui sono un team pensò la ragazza, squadrando meglio i presenti.
    Avrebbero potuto avuto più o meno la stessa età, erano tutti di pari grado eppure... eppure, per lei, la differenza tra la sua persona e la loro era abissale. Sarà che era brava a inquadrare le persone, ma non ci sarebbe voluto un genio per riuscire a percepire l'ansia e la paura che traspirava da tutti i pori della loro pelle.
    Non sembrava, ma in quel momento esultò per non essere stata appioppata ad altri.
    Lei lavorava meglio da sola.
    Voi due invece dovete prendere strade diverse. [...] Tu Yuki, sei stata assegnata ad una missione di ricognizione
    Un campanello d'allarme suonò nella sua mente: niente di buono.
    La tua è la missione potenzialmente più pericolosa fra le tre. Non lo dico per spaventarti, ma sarai vicina al territorio nemico. Sono certo che l'Hokage non te l'avrebbe assegnata se non si fidasse delle tue capacita, ma, per favore... e in quel preciso istante non seppe se essere preoccupata per il fatto che sarebbe diventata, con un alto tasso di probabilità, carne da macello o farsi rizzare i capelli in testa perché... perché l'aveva appena toccata!
    Respira... inspira... non puoi colpirlo, è un tuo superiore il suo sguardo ardeva.
    sii cauta, e torna tutta intera. Non sentirti codarda se senti il bisogno di scappare. Sono certo che sarai in grado di giudicare la situazione al meglio.
    Ma quelle parole le percepiva come un semplice ronzio.
    La sua attenzione era deviata sul proprio petto, attaccato su di esso una sorta di stemma - un occhio per la precisione - e sul fatto che sarebbe finita come carne macinata.
    Grazie della fiducia. Farò del mio meglio. sibilò a denti stetti, lo sguardo ridotto ad una fessura fissando in maniera non esattamente il suo interlocutore. Era più forte di lei.
    Con permesso .

    13:00





    Si era preparata1a699ee67f3d512d0897bbc5f8afe9ed-1 + tutto l'equipaggiamento, legata i capelli lunghi in una lunga treccia ed era andata in giro a cercare una mappa poi, una volta trovata, si era seduta sotto un albero, cercando di capire il da farsi.
    In realtà non aveva assolutamente idea su cosa fare. Non aveva mai fatto niente del genere, e sperava che fissare quella carta le avrebbe fatto venire un'idea.
    Si prese il volto tra le mani, sospirò e poi guardò il cielo.
    Avrebbe dovuto dare un occhiata da più vicino.
    Con l'indice percorse sulla mappa il confine che la separavano dal nemico


    Chakra: 10/10
    Vitalità: 8/8
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 100
    Velocità:  100
    Resistenza: 100
    Riflessi: 100
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 100
    Agilità: 100
    Intuito: 100
    Precisione: 100
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento


    • Uchiha Shuriken × 2
    • Tanto × 1
    • Kunai × 7
    • Shuriken × 8
    • Kaiken × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 1
    • Coltelli da Lancio × 2
    • Tirapugni con Lama × 1
    • Guanti Rinforzati × 1
    • Cotta di Maglia Inferiore × 1

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    La mossa del Nemico


    da "Guerra e Religione" di Loxion Mikawa, capitolo XLII




    In nessun dove, in nessun tempo l'incontro tra l'uomo e l'immonda creatura si consumò in solitudine, nell'oscurità che il primo aveva abbracciato e il secondo generato.

    qwdqwdq

    " Si dice che l'attacco sia la miglior difesa. Potrei dimostrarlo scientificamente. Pedona di donna in D5. "

    Il dono del Flagello apparve e alle sue parole seguì il sangue che andò ad inondare le cavità aride del teschio per instaurare un primo contatto, un modo intimo del Mikawa di conoscere e salutare il nuovo asset del suo dominio: " Risvegliati Rittoru. La geografia, i numeri e gli individui dell'Erba devono essere a noi noti. Le alleanze, i dissapori svelati e le tattiche da te disegnate in caso di assedio minuziosamente esaminate. Le tue strategie devono essere a noi proiettate come futuribili con annessa probabilità di accadimento, in funzione delle possibili mosse del nemico".

    Da quel momento il Generale Cremisi era nella testa dello stratega di Kusa, le missioni dai suoi sostituti a lui note perché meri burattini capaci di eseguire le direttive della mente superiore intrappolata dal Diavolo [Max ho pensato di giocare questa parte per far conoscere a Gene le missioni dell'Erba, se non ti piace, non va bene o altro semplicemente considereremo le informazioni acquisite con ritardo dai rapporti].

    Quindi vennero svelati gli araldi del Demonio, nukenin speciali in grado di incuriosire quel ramingo solitario al punto da indurlo ad assegnarli ruoli e responsabilità; un dettaglio che bastava al Colosso per soppesare la loro effettiva forza. Si, loro erano adatti per il primo proposito del Garth.

    " I quattro si recheranno nell'accampamento accademico. Si infiltreranno e semineranno il panico al momento propizio, quando più Raizen e Hohenheim avranno bisogno del sostegno dei propri medici e sensitivi per vincere questa battaglia. Se catturati non tradiranno., se torturati non parleranno. Saprai assicurarlo."

    Infine, sentenziò il secondo intento, quello per il Flagello:

    " La chiamata alle armi dell'Accademia avvantaggerà la nostra ricerca. Non preoccuparti degli siti di questa battaglia, di quello me ne occuperò io. La tua caccia la conosci già, una volta che avrai ghermito almeno uno dei "senza veto" portalo nel luogo che sai. "


    ::: Accampamento militare di Nakani :::

    Se il Dai san no ito del Generale si riassumeva nella figura del team Puragu, il quale aveva come obiettivo primario difenderne interessi sia militari che politici di Oto nei confronti di "alleati" e nemici, il gruppo scelto dell'Inquisitore aveva proprio l'obiettivo di accertarsi che le forze dell'Alleanza non avessero la meglio sul nemico. Una prospettiva flebile, considerando dove il grosso delle forze di Kiri e Oto sarebbero state impiegate, a cui invero il Kokage non aveva dato peso, ma che Kensei si era accertato di scongiurare visto comunque il valore dei guerrieri sul campo di battaglia.

    " La tua avvedutezza copre una falla chiamata Febh Yakushi nel mio piano. I tuoi uomini sapranno agire di fino, minando l'equilibrio instabile su cui poggia la difesa Accademica nei confronti di una Kusa balbettante e in evidente affanno. "

    I due erano perfettamente allineati sulla macro strategia da adottare e i due team d'élite avrebbero lavorato in perfetta sintonia, senza sapere l'uno dell'altro, chiaramente qualora avessero rispetto gli ordini impartiti dai loro leader.
    Riguardo al metodo di comunicazione, Aloysius avrebbe spiegato tutto al kiriano, dall'impiego dei corvi all'organizzazione del team di sentitivi per poi arrivare al dettaglio delle ricetrasmittenti per distanze inferiori al kilometro. Erano lontani, questo era indubbio: la mossa del nemico aveva richiesto una rapida conversione della base di Nakani da punto di difesa del Suono e rapido attacco verso nord, a reclutamento e preparazione di una lunga traversata verso ovest. Una decisione che aveva tuttavia garantito l'ottimizzazione dei tempi di preparazione al conflitto e reso la posizione dei due eserciti congiunti ignota persino agli accademici.

    " La distanza è notevole ma presto scoprirai a cosa ho lavorato nell'ultimo periodo...i miei progressi con i bijuu non sono ancora sufficienti per adoperarli in guerra ma in compenso ho finalizzato alcune proprietà del Sangue che ti piaceranno molto. Quindi fidati, possiamo permetterci di far riposare gli uomini ancora per un po'. "

    Il Mikawa non sembrava preoccupato del giorno di distanza che separava il grosso dell'esercito dal punto del conflitto; eppure spostare le milizie standard, armi d'assedio e quant'altro avrebbe richiesto uno sforzo enorme rispetto la movimentazione agile dei team di ninja, partiti da poco verso il fronte...cosa diavolo aveva escogitato l'otese?

    L'arrivo di Harumi arrivò tempestivo e negli occhi spenti del Mikawa si accese una piccola scintilla di contentezza nel rivedere la sua figlioccia in splendida forma dopo i mesi passati alla corte del Mizukage. La pesante mano del Colosso si posò sulla spalla della kunoichi in segno di saluto, dicendole:

    " Bentornata a casa. Accomodati al tavolo, stavamo parlando proprio delle prossime mosse. "

    [IMG MAPPA ... doing ... ]

    " So per certo che Kusa invierà delle squadre di infiltrazione e sabotaggio oltre il fronte per prendere un vantaggio sul nemico, aiutata dagli accademici. Un'azione rischiosissima, soprattutto partendo dalla loro posizione. Tuttavia non bisogna sottovalutare le doti elusive e di movimento di molti dei nostri alleati; anzi quei rapporti ci servono in maniera da delimitare la zona dell'Erba e della Cascata occupata dall'Orda Rossa, eventuali meccanismi di difesa e strutture nevralgiche per l'organizzazione del nemico. "

    Sembrava essere in possesso di informazioni che invero sarebbero arrivate solo molte ore dopo, quando i tattici di Kusa avrebbero spiegato le loro idee agli accademici giunti in loro soccorso. Per esserne così sicuro doveva avere un contatto di spicco tra quella gente. Quindi il quarto atto venne calato sul tavolo, un altro dei tasselli del complesso mosaico che il Garth stava assemblato da donare al Visogoto.

    " Dobbiamo capire da dove poter entrare. Quando la fase di studio terminerà e la prima freccia verrà scagliata, l'occhio del nemico sarà sul fronte e sui ninja di rilievo da abbattere; tutti sappiamo quanto un singolo individuo speciale possa sovvertire le sorti di un conflitto. I migliori si faranno notare e il Re delle Armature prima o poi verrà affrontato...la storia è piena di battaglie decise con lo scontro dei loro generali. Tutte verità che vanno a nostro favore: prendete i chunin che ritenete utili e volate sul nemico per capire da dove poter entrare per fare più male a tempo debito. Una volta che gli schieramenti saranno nel loro assetto definitivo, divideremo il perimetro dell'orda in porzioni, numerandole avremo un codice univoco e facile da comunicare (tramite il numero di attivazioni ripetute del Sigillo di Sangue).
    Sul territorio ci sono 4 squadre di gregari abili spie, sfruttateli come vedette a terra o per effettuare piccole operazioni di verifica, perlustrazione e quant'altro; hanno già ricevuto l'ordine di seguire le vostre direttive. Ecco le ricetrasmittenti, i rapporti cono criptati secondo la codifica che chiave condivisa che troverete in questa pergamena, leggetela e poi distruggetela. "


    Avrebbe atteso aggiunte da parte dei due, per poi concludere:

    " Io farò in modo di essere al posto giusto al momento giusto con l'armata. Kamira sarà i tuoi occhi e le tue orecchie qui all'accampamento e poi un volto familiare aiuterà i soldati a non sentirsi abbandonati e rispettare gli ordini impartiti. Inoltre saprà aiutarmi con il complesso rituale di Sangue che ti accennavo prima, magari sarà in grado anche di perfezionarlo. "

    ::: Campo di Addestramento 2 e Ospedale da Campo :::

    Il ragazzo non sembrava recepire gli stimoli della tremenda sensei o forse, più semplicemente, non gli interessava dimostrare le sue vere capacità. Magari il combattimento corpo a corpo non era uno dei suoi punti di forza benché quello che chiedesse Soifon era una perfezione nei movimenti basilari che ogni genin di buon profilo doveva padroneggiare.
    Scocciata da quel pietoso secondo tentativo, la maestra afferrò dunque il bastone del ragazzo interrompendo quell'agonia e alzando la voce lo sollevò dalle attività del campo:

    " Mi stai solo facendo perder tempo! Recati al campo medico, forse lì saprai essere di una qualche utilità! "

    Si voltò senza nemmeno guardarlo e, più energica che mai, riprese a torchiare gli altri soldati del gruppo.
    Probabilmente i due non si erano capiti ma la kunoichi era un tipo fumantino, poco incline alla comprensione e l'attesa, ma certamente Kyuke aveva scelto di non scoprire le sue carte e questo era invero pienamente in linea con lo spirito Otese e il percorso che segretamente aveva intrapreso nelle pratiche proibite.

    Fyodor era certamente un tipo strambo, atipico e pericoloso ma forse era tra le persone più idonee ad occuparsi del guardingo genin. Oltre ad essere un conoscitore e sostenitore del Suono della Serpe, delle sperimentazioni disumane e dell'egemonia di Oto, sapeva capire le persone da uno sguardo, o a volte assaggiandone le carni!

    " Vorrei capire cosa diavolo dovrei farci di un genin senza doti mediche. Quella ragazza deve essere impazzita, stanno arrivando i kiriani e io sono bloccato con questi babbei che si amputano dita durante gli addestramenti! Guarda questo ad esempio, frigna come un bambino per una lussazione al ginocchio e io dovrei sprecare medicinali per sedarlo?! Non se ne parla proprio! "

    png

    Si fermò un attimo a pensare con il bisturi in mano e poi continuò:

    " Visto che sei qui tanto vale renderti utile. Abbiamo 5 interventi in programma e io ho intenzione di operare a crudo, come si faceva una volta in guerra. Tu tienili fermi come meglio riesci, più sarai bravo maggiori saranno le probabilità di un intervento pulito e quindi minori tempi di recupero. "

    Kyuke avrebbe avuto solo il tempo di lavarsi le mani per elaborare una strategie efficacie per i cinque pazienti sulle brandine: tre erano omoni sul metro e novanta, grossi e difficili da tenere a bada con la forza, tutti con una parte del corpo mozzata e da riattaccare; uno era un ragazzino probabilmente troppo giovane per la vita militare che non faceva altro che piangere per una profonda lacerazione sull'occhio che rischiava di farglielo perdere; il quarto una donna membro del genio militare caduta da uno dei trabocchi durante un'operazione di collaudo, con danni seri alla colonna vertebrale, ed infine il giovane cuoco con la lussazione in evidente stato di shock traumatico.

    Le complicazioni della guerra riguardavano ogni sua fase, anche quella di preparazione allo stesso scontro.

    ::: Armamenti :::

    Saragi stava dimostrando capacità di analisi, calcolo e tattiche ben superiori a quelle di un semplice studente, Ashiro non era un genio ma sapeva che la maggior parte dei giovani genin non avrebbero saputo rispondere a quelle domande che coinvolgevano unità di peso e distanza. In poco tempo l'otese apprese dunque i rudimenti di quei grossi marchingegni, da lui stesso reputati complessi da spostare e difficile da rendere efficaci in una battaglia tra ninja, ma era chiaro che la sua visione fosse deviata dalle storie leggendarie degli shinobi del passato e dei loro poteri sovraumani.

    " Nemico no conoscere posizione campo e anche movimentazione esercito prevista. Tu confondere la forza di pochi con livello milizie. In questa grande battaglia ci sono più di diecimila uomini e i ninja sono in min..minoranza. E' vero, ci sono persone che distruggono catapulte senza difficoltà ma un colpo per loro essere uno in meno per i nostri ninja più forti; vic...viceversa se anche un solo masso infuocato si abbatte su esercito nemico, prendiamo vantaggio nella guerra di numeri che regola conflitto. "

    Non parlava ancora benissimo, benché Matsumoto avesse fatto un miracolo per civilizzare l'uomo cresciuto nel Bosco dei Sussurri, ma il concetto era chiaro: quelle armi rappresentavano un problema per gli uomini coinvolti nel conflitto e se i ninja avessero voluto sbarazzarsene avrebbero dovuto focalizzare l'attenzione su di loro. Proprio su quella leva tattiva, la strategia degli Otesi poteva costruirsi per confondere e punire il nemico.

    " Voi ninja siete forti a fare illusioni, giusto? Pensi che utile è piazzare finte macchine per mandare colpi a vuoto? "

    Lasciò il ragazzo ai proiettili con quel punto di domanda: che Diogene avesse in testa una strategia del genere per sferrare il suo attacco? Aveva quindi intenzione di usarle contro l'esercito nemico oppure contro le mura di Kusa? Aveva predisposto dei ninja alla difesa dei macchinari oppure essi stessi avevano un meccanismo in grado di proteggerli? Informazioni troppo sensibili per essere condivise con un semplice studente ma indagando meglio e chiedendo in giro forse l'amante di serpenti avrebbe scoperto qualcosa in più.

    A proposito di serpenti, ben presto l'argomento uscì fuori per risolvere uno dei problemi della zona degli Armamenti; Saragi propose il loro utilizzo per risolvere una spinosa faccenda ma non realizzò in prima istanza di essere lui stesso in grado di risolvere il problema. Quando venne chiamato l'esperto di Hebiton per un consulto, il ragazzo di meravigliò di vedere proprio Eiatsu, il braccio dentro del kage, venire in quella direzione; aveva un passo accelerato, strano per uno calmo come lui, ma era evidente che avesse una lista infinita di cose da fare. Diede una rapida occhiata al problema e, senza perdere ulteriore tempo, disse:

    " Saragi, non essere timido, puoi occupartene tu. "

    Un accenno di sorriso per poi dileguarsi tra le tende in lontananza.


    CITAZIONE
    OT/ Editato con aggiunte. Manca l'immagine degli esercito e le schede dei png. Completerò appena posso! /OT


    Edited by DioGeNe - 10/1/2022, 11:16
     
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    Lento: Missione In Vista



    [11:30]



    Quando fummo davanti al chunin a tutti vennero dati dei compiti. Immaginavo di guidare nuovamente il team 13 in missione ma così non fu. Venni invece assegnato ad una missione che mi avrebbe portato direttamente in quel di Kusa per placare gli animi e convincere i villaggi a mandarci rinforzi. Non ebbi nemmeno il momento di parlare che lui continuò, rassicurandomi sul mio futuro operato. Quelle parole mi colpirono molto.. Aveva capito da solo che non mi sentivo a mio agio con quelle missioni? come aveva fatto? sapeva leggere nella mia mente? Sta di fatto che subito dopo tocco il mio petto disegnando quello che sembrò un fuuinjutsu, il simbolo di un animale alato.. poco riconoscibile. Grazie per le sue parole, porterò alto il nome del villaggio in questo momento. Feci un inchino salutando il gruppo per poi congedarmi e cercare la mia unità.

    La ricerca non fu per niente difficile in quanto appena uscito dalla tenda del chunin venni raggiunto da Asami. Asami, bello vederti qui, mi riempie il cuore di speranza e fiducia che tutto ciò possa finire senza che nessuno ci.. beh.. hai capito feci una piccola pausa per riprendere fiato. Certo, dimmi tutto.. e così scoprii di essere addirittura in gruppo con lei, la cosa andava meglio del previsto. Fu in quel momento che però, ricordandosi di cosa era successo nelle terre del suono, Asami si preoccupo' per quello che era successo quella volta. Potevo capire le sue ragioni ma in quel frangente qualcuno doveva agire.. un ragazzo stava venendo torturato davanti ai nostri occhi.. cosa avrei dovuto fare? stare a guardare ciò che stava succedendo? Voglio essere diretto con te, ci conosciamo da un po' ormai e penso di poter essere schietto senza che ciò possa incrinare il nostro rapporto. Quello che è capitato quel giorno.. le urla di quel ragazzo trafitto dall'arma di quell'uomo senza che lui potesse scappare o difendersi.. mi risuonano ancora nelle orecchie quando ci penso. So di essere stato avventato nelle mie azioni ma è una cosa che rifarei immediatamente per qualsiasi abitante in difficoltà, qualsiasi persona indifesa che ha bisogno di aiuto. ti dico ciò perchè penso che la situazione che ci troveremo davanti non sarà per nulla uguale a quella.. ci troveremo davanti a persone distrutte dalla fame e dalla guerra, persone spaventate che cercano comprensione e un attimo di pace nella loro vita. A queste persone io offrirò la mia mano, come è giusto che sia.. Ma se mi trovassi nuovamente davanti a dei soprusi che mettessero in pericolo di vita qualcuno.. non ti posso assicurare che non proverò a proteggerlo con tutto me stesso.

    Quando Asami tornò si portò appresso un altra kunoichi che ci avrebbe accompagnato in questa missione. Senza indugi mi avvicinai a lei e con un inchino mi presentai.Kyojuro Rengoku, tu non sei della foglia vero? sarà utile avere una visione multiculturale per approcciarci ai villaggi a sud di Kusa..

    [13:00]



    Ed eccoci in partenza per la nostra meta. Potevo solo immaginare cosa stesse succedendo in quei villaggi ma sicuramente sapevo che la nostra presenza non avrebbe causato solo del bene.. In una guerra è difficile capire quale delle due parti crea più problemi ma in questo caso, noi, dovevamo essere gli angeli che scendevano dal cielo per aiutare quelle persone.






    Edited by Kaystar - 18/1/2022, 13:34
     
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    Recon Mission Accepted


    [11.30]


    Mi trovavo al campo base instaurato dai konohaniani, appena al fianco della città di Kusa, ed ero abbastanza confuso. In quel luogo si trovavano davvero troppe persone e il trambusto che si era creato sembrava rendere tutta la situazione talmente caotica che nemmeno io stavo capendo quale fosse il prossimo passo da fare. Sapevo di essere stato assegnato ad una missione ma non mi era ancora stato recapitato nessun messaggio o altro, dovevo forse trovarmi da solo qualcosa da fare nel mentre? Il mio cammino mi portò a riconoscere alcuni ninja che avevo già conosciuto tempo prima, vidi di sfuggita la giovane ragazza dai bianchi capelli che avevo accompagnato nella missione del mercante d'armi insieme ad un gruppo di ninja probabilmente di Konoha ma insieme a lei non c'era traccia dell'altro ragazzo che mi aveva accompagnato quel giorno. Che non fosse riuscito a diventare un ninja? beh.. svenire appena colpito da un pirata non era un buon inizio per la sua carriera. Non mi avvicinai a lei, probabilmente non mi avrebbe nemmeno riconosciuto visti gli enormi cambiamenti del mio viso.. Vidi pure la ragazza balbuziente presa in discussione con un altro ninja, sembrava conoscerlo.. che fosse anche lui sunese? Fu a quel punto che sentii qualcosa appoggiarsi sulla mia spalla. Si trattava di un piccolo chirottero, aveva volato da chissà dove fino alla mia spalla per portarmi un piccolo messaggio scritto su di un pezzetto di carta. Per la missione di ricognizione unirsi a Ryugi Nekki di suna? che fortuna averla qui davanti a me proprio in questo momento giusto!? Esclamai avvicinandomi alla ragazza balbuziente e all'altro ninja intento ad ascoltare le lunghe e ripetitive parole della ragazza. Hideo Nishimura, sono stato assegnato alla missione di ricognizione feci un mezzo inchino alla ragazza e subito dopo all'altro ninja. Come stai Ryugi? mi sembra di sentire che tu riesca a controllare meglio la tua balbuzia, stai facendo passi da gigante dal nostro ultimo incontro in realtà non era cambiato nulla dall'ultima volta che ci eravamo visti..ma fu il primo aggancio che mi venì in mente per instaurare un minimo di rapporto con lei. Siamo solo noi o dobbiamo aspettare qualcun'altro?

    [13.00]







    Edited by Kaystar - 18/1/2022, 13:35
     
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    L'Erba tinta di sangue


    Dubbi e paure

    III



    Narrato Pensato Parlato di Miyori Uchiha


    Durante il viaggio verso il campo base Miyori non era stata l'unica a parlare. La stessa Arahaki aveva rotto il silenzio confessando le sue preoccupazioni.
    La giovane Uchiha assunse un'espressione pensierosa. Si era lasciata prendere dall'enfasi del momento. Aveva cercato in qualche modo di condividere con il suo gruppo la sua esperienza passata. Ingenuamente aveva pensato che quel discorso potesse aiutarli, ma ognuno di loro proveniva da un passato diverso che li aveva resi unici, complementari. Non era detto che potessero comprendere appieno i suoi trascorsi.
    Avrebbe voluto replicare alla compagna, ma non era il momento adatto per continuare un discorso durante la marcia. Le loro energie dovevano essere impiegate per mantenere un passo costante. Miyori stessa aveva bisogno di restare concentrata. Sembrare forti non significava che lei non avesse paura.

    Campo Base



    Raggiunto l'accampamento, Arahaki trovò il tempo per un cambio d'abiti, più comodi considerando che si trovavano in prossimità di una zona di guerra.
    La ragazzina si guardò il suo abbigliamento. Era adatto alla missione, sebbene potersi dare una rinfrescata non le sarebbe dispiaciuto.
    Prima di riunirsi con Kyojuro, Miyori cercò di attirare l'attenzione della kunoichi.
    Era giunto il momento di affrontare il discorso.
    Arahaki, quello che provi è normale. Esordì, mantenendo il tono di voce volutamente basso. Non voleva che altri udissero le sue parole. Coraggio e paura sono due lati della stessa moneta. L'uno non può esistere senza l'altro. Sono rare le persone che non temono e non sono sicura che questo sia un bene. Non provare emozioni ti trasforma in una macchina letale, ma a quale prezzo? Quello che veramente è importante è essere consapevoli delle proprie paure ed affrontarle. Non credere, ma anche io ho paura di morire. Se non non tornassi, non potrei proteggere le persone a me care. Sollevò lo sguardo cercando quello della kunoichi. Nella Landa io ho giurato e la mia parola è una sola. Non posso stare al sicuro sapendo che ci sono persone che stanno soffrendo, che vedranno la loro esistenza distrutta se noi non interveniamo in qualche modo. Ciascuno di noi con le proprie capacità. La strada che abbiamo intrapreso quel giorno ci ha portato qui. E' la via che ci siamo scelti. La ragazzina avrebbe voluto risparmiare alla sua compagna tutto quello, purtroppo solo un ordine di un superiore avrebbe potuto riportare a casa il team 13. L'unica cosa che era in suo potere, era di esserle accanto, di non abbandonarla.

    Riunirsi a Kyojuro aveva riportato il gruppo a ritrovare per un istante una parvenza di normalità, nel bene e nel male. Solo per un attimo Miyori poteva fingere di essere tornata indietro nel tempo, quando le difficoltà in quella prima missione non si erano ancora palesate in tutta la loro drammaticità.
    L'attesa davanti la tenda del loro superiore fu interrotta dalla presenza di un giovane alto, dall'aria possente, di bell'aspetto per chi prestava attenzione ai tali particolari. Miyori aveva altre priorità al momento, doveva focalizzarsi sulla missione o i suoi pensieri sarebbe andare verso un sunese che le aveva messo l'animo in subbuglio. Ed arrossire davanti a tutti, non era esattamente quello che voleva. Si rese conto di stare divagando.
    Lo sconosciuto si era presentato come L'Oni di Konoha, Arataki Itto. Per un momento l'Uchiha aveva creduto che fosse sul serio una creatura leggendaria, per poi rendersi conto, con una sfumatura di delusione che l'unica cosa ad avere in comune con gli Oni fossero le corna del suo coprifrontre.
    Di tutt'altro pensiero fu Arahaki che sembrò apprezzare il nuovo arrivato.
    La ragazzina faticò un poco a seguire il filo logico del discorso, sforzandosi di trovare una connessione tra chiedere un appuntamento... Non arrossire Miyori... essere... parola non riferibile... dare la colpa a Kyojuro, la cui spalla sembrava ancora intatta dopo la pacca di Arataki.
    Chissà per quale motivo la sua compagna finiva sempre per scaricare tutto sul genin che li aveva guidati durante la loro prima missione.
    L'arrivo di Youkai sembrò ristabilire un ordine logico sulle priorità dell'essere shinobi.
    Il loro superiore era giovane, molto giovane. Ad una prima occhiata poteva anche essere suo coetaneo. Era di pochi centimetri più alto di lei e una chioma cremisi incorniciava il suo viso.
    Il tempo per Miyori di porgere un inchino formale, che si affrettò a seguire il gruppo all'interno.
    Fu proprio l'interno a lasciare l'Uchiha perplessa, con una serie di punti interrogativi.
    In un certo senso condivideva il punto di vista di Arahaki circa la confusione che regnava, per quanto non si sarebbe espressa con quelle parole.
    E la presenza di altre due giovani, che li fissavano come se volessero giudicarli, non aiutava a dissipare quell'atmosfera surreale che si stava creando attorno a loro.
    Cercò di non calpestare nulla mentre si muoveva in quel disordine... Organizzato, fu costretta ad ammettere quando vide il loro superiore trovare i documenti che stava cercando in mezzo al caos primordiale.
    Non erano gli unici ad essere entrati nella tenda.
    Miyori rivolse un cenno del capo alla ragazza di nome Yuki.
    Rifocalizzò lo sguardo su Youkai e sulle sue parole di apprezzamento nelle loro capacità, accompagnate da un sorriso sincero. La ragazzina sperò in cuor suo che in qualche modo potessero essere di aiuto alla sua compagna.
    In tutta onestà avrebbe voluto prestare la massima attenzione al brifieng riguardante la loro missione.
    Purtroppo quello che successe dopo le provocò una forte sensazione di disagio. Il rosso non poteva saperlo, ma Miyori non era abituata a quel tipo di contatto per quanto innocente. In fondo le aveva appiccicato sul petto un adesivo con l'effige di una boccetta con la croce rossa, nulla di malizioso. Probabilmente l'identificativo della loro missione.
    Un brivido gelido percorse la ragazzina dall'attaccatura dei capelli fino alla punta dei piedi. Si irrigidì involontariamente e cominciò a sudare freddo. Si dovette sforzare per non lasciarsi scappare un “YKESSSS!”. Non sarebbe stato affatto appropriato. Non prestò molta attenzione a quello che accadde dopo, impegnata a recuperare una parvenza umana.
    Si ritrovò fuori dalla tenda assieme al suo gruppo. Non era sicura che Youkai avesse rivolto ai vari team un augurio di buona fortuna.
    La confusione di dissolse con il commento di Arahaki circa l'incarico affidato loro.
    Miyori si riscosse, emettendo un profondo sospiro.
    Non userei quella parola colorita, ma temo che tu abbia ragione. Non che sia un'esperta sui gradi delle missioni, però sarà meglio non abbassare mai la guardia. In ogni caso restiamo positivi. Si spera che abbiano considerato le reali capacità di ciascun team. Non era il migliore dei suoi discorsi incoraggianti, ma anche lei dubitava che le cose si sarebbe svolte in maniera così semplice, com'erano state descritte sul foglio della missione.

    Ore 13



    Arahaki li attendeva nella parte del campo adibita alla mensa.
    Soffermandosi ad osservarla, poteva condividere il suo stato d'animo.
    Sarebbero partiti non appena avessero fatto un controllo dell'equipaggiamento. La missione richiedeva una certa urgenza.
    Pensi che possiamo chiedere delle provviste per il viaggio? In caso di emergenza. Considerò Miyori rivolta alla compagna. Non potevano permettersi un calo di energie in caso di imprevisti.

    PNG

    Nanako Nara
    Sadako Nara



    Edited by Shinodari - 18/1/2022, 19:58
     
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    L'Erba tinta di sangue


    III



    Tutta quella situazione stava cominciando ad assumere tinte surreali. Il nostro apporto bellico era costituito da quattro shinobi i cui scopi erano di fare gli interessi di Oto, interessi che avrebbero potuto andare in disaccordo con quelli dell'Alleanza Accademica. Non ero sicura di condividere l'ottimismo di Febh circa il nostro potenziale, o per essere più corretti il suo potenziale combattivo... distruttivo? L'averci affibbiato il team kiriano non mi disponeva nelle migliori condizioni. D'accordo forse ero ancora prevenuta dopo tutto quel tempo, ma quella particolare supposizione che si era creata dopo aver unito alcuni tasselli e il ricordare una certa conversazione avvenuta anni prima con il Mikawa, non mi faceva stare tranquilla.
    Il briefing che aveva coinvolto il team Puragu probabilmente non era quello che si sarebbe aspettato Febh. Imbrigliare lo spirito indomito ed impulsivo di Tasaki era davvero possibile? E a dare una specie di colpo di grazia era stata la mia nomina a Consigliera. Non era sicura che fosse quella la reazione che mi sarei aspettata dal mio collega... amico... la cosa non era ancora ben chiara dopo la mia lunga assenza da Oto.
    Aveva assunto una strana espressione. Mi sentii poggiare le mani sulle spalle rivolgendomi parole che avrebbero dovuto farmi piacere. Eppure avevo la netta sensazione che nascondessero un secondo fine. Una sorta di sottotesto nascosto nel dialogo principale.
    Come sempre hai la mia massima e incondizionata fiducia, e mi assicurerò che tu sopravviva a ogni pericolo in questa guerra, a qualunque costo!
    Sapevo che avrebbe mantenuto la promessa, però quelle parole lasciavano l'amaro in bocca. Avrei dovuto essere al suo fianco come kunoichi e non come fanciulla indifesa. Alla fine nulla sembrava cambiato.
    Mi concentrai sul resto del discorso, cercando di memorizzare ogni informazione utile sui miei compagni.
    L'arrivo dello shinobi di Kiri creò un siparietto che, per quanto mi coinvolse mio malgrado, servì ad allentare la tensione.
    Era trascorso più di un decennio dal secondo Torneo di Oto, eppure Febh ancora rinvangava la storia della mia presunta relazione con Yashimata e la gelosia di Shiltar. Possibile che non si fosse mai accorto che ben altri erano gli attriti tra di noi? A quel tempo Yami era ancora in vita e l'allora Mizuklage non era clemente coi i traditori. Scrollai le spalle in segno di resa. Inutile provare a spiegare la realtà dei fatti. Il passato era passato dopotutto, che senso avrebbe avuto rivangarlo? Sapere che Youshi fosse un Tokugawa mi aveva incuriosita. Non era un mistero che a suo tempo avessi cercato informazioni sulle capacità ombrose di Yashimata. D'accordo, rettifico, non era un mistero per tutti tranne che per il Consigliere Yakushi.

    Il mio proposito di mettere a parte dei miei dubbi Febh cercando il momento propizio aveva sortito l'effetto contrario.
    Durante il tragitto fino a Konoha era stato impossibile trovare l'occasione a causa dei Kiriani al seguito.
    Al nostro arrivo l'Hokage l'aveva praticamente monopolizzato, lasciando parte di noi fuori ad attendere.
    D'accordo per essere onesti fummo presenti ad una sessione del briefing, sebbene la parte sull'eliminare i ninja medici per indebolire il nemico non mi entusiasmasse molto. Potevo accettare il rapimento. Cercai lo sguardo di Febh.
    Lo stesso discorso vale per loro. I ninja medici nelle nostre fila rischiano una sorte identica. Considerai pensierosa.
    Non era etico, ma potevamo permetterci di sottilizzare su questo? Colpire rifornimenti ed ospedali per ottenere vantaggio, indebolire il nemico prima di arrivare allo scontro.
    Non era esattamente la mia visione. Avevo fatto un giuramento, come la mia sensei prima di me. Possibile che l'unica soluzione fosse infrangere il mio credo?

    In tutto ciò Ko sembrava essere invisbile come se mi fossi portata un pupazzo e non un cucciolo di drago. Da un certo punto di vista poteva risultare un vantaggio, ma dall'altro... Possibile che un evocatore di draghi non riconoscesse un suo simile? Certo, non ero alla sua altezza, le mie capacità erano ancora in fase di crescita, però i miei alleati potevano essere di aiuto se solo avessero avuto una possibilità.
    Inutile rimuginare sopra a qualcosa di cui non avevo il controllo. Almeno Febh sembrava propenso a non lasciarci indietro.
    Rimasi in silenzio per il resto del viaggio che ci condusse a Kusa.

    11:30



    E come ìn un déjà-vu mi ritrovai ad assaporare le stesse sensazioni di impotenza provate in precedenza.
    D'accordo, era passato un bel po' di tempo dal mio coinvolgimento nella politica, però avere un quadro della situazione dai diretti interessati non mi sarebbe dispiaciuto. Avrei potuto far valere la mia posizione, ma sapevo che non sarebbe stato saggio, non in quel momento di crisi. Alla fine essere stata reintegrata nel mio vecchio ruolo rischiava di creare un conflitto che non potevamo permetterci.
    Lasciai tutto nelle mani di Febh. Dovevo fidarmi di lui, che avrebbe posto le giuste domande e avrebbe ottenuto tutte le risposte necessarie. Una summa di informazioni che mi augurai avrebbe condiviso con il resto del team.

    Il nostro capogruppo ci aveva lasciato delle direttive da seguire durante la sua assenza.
    Le mie erano chiare. Non avrei dovuto utilizzare le mie capacità mediche per assistere i feriti. Non mi piaceva, ma Febh aveva ragione. Il mio dovere era verso il mio gruppo. Inoltre era meglio non palesare le mie abilità mediche, non dopo la possibilità fin troppo concreta di essere noi stessi obiettivi sensibili. Non potevo sapere se non fossero presenti delle spie o dei cittadini “collaborativi” con le forze nemiche.
    In realtà qualcosa al riguardo avrei potuto fare se mi fosse stato permesso di attingere al mio chakra.
    Mi sarei recata nell'ospedale del villaggio in cerca di informazioni come richiesto da Febh.
    Indagine che potevo ampliare analizzando il chakra dei feriti dove fosse possibile. C'era sempre la possibilità che risaltasse qualcosa di estraneo. [sensitivo]
    Avevo un'ora a disposizione per le mie ricerche e la mia raccolta dati.

    12:30



    Un'ora dopo tornai davanti al centro comando come da ordini.
    Ko si agitava sopra la mia spalla destra, segno di evidente nervosismo. Non era facile per lui restare in silenzio. E conoscendolo, sospettavo fosse preoccupato per me. La Shinny di un tempo sarebbe venuta così facilmente a patti con la propria coscienza? Davvero volevo rinchiudere nel profondo del mio animo il mio agire e pensare fuori dai canoni?


    13:00



    Ritornammo al campo base.
    Era giunto il momento di entrare in azione. Dopo la convocazione dei capigruppo da parte dell'Hokage, ricevemmo i rispettivi incarichi.
    A quanto sembrava il nostro team si sarebbe diviso tra le varie missioni.
    Febh ed io avremmo partecipato ad una missione in gruppo con uno shinobi di Konoha.
    Il giovane era una conoscenza del Consigliere Yakushi. Aveva un aspetto giovanile, quasi fanciullesco.
    Si rivolse a Febh apostrofandolo come il “Principe delle lucertole distruttive”, nome altisonante ma molto descrittivo, decisamente appropriato.
    Piacere mio, Youkai Uzumaki. Gli rivolsi un inchino, quando fu il nostro turno di presentarci. Cercai di mantenere un tono di voce cortese. Mi sentii tirare i capelli. Il cucciolo dispettoso che mi grava sulla spalla è Ko. Lo sentii sibilare indispettito.
    Mi aveva promesso che non avrebbe parlato finché non gli avessi dato il permesso.
    Avrei dovuto fingere che si trattasse di una lucertola troppo cresciuta?
    Il successo di una missione si basa sulla fiducia reciproca dei suoi componenti.
    Non è uno dei sottoposti del Principe delle Lucertole distruttive. Ko è un cucciolo di drago. Aggiunsi, non resistendo a sfruttare biecamente il soprannome appena affibbiato a Febh dal giovane shinobi.



    Chiedo scusa se mi sono persa qualcuno.

    Per Max.
    Riassumendo Shinodari a Kusa segue le direttive di Febh di interrogare i feriti per carpire informazioni circa le armi utilizzate dal nemico. In aggiunta analizza il chakra dei feriti dove possibile con le sue capacità da sensitivo che non richiedono consumo di chakra.
    Cercherà di ottenere più dati possibili sfruttando l'ora concessa.


    PNG

    Hiromi Mochi
    Kiyoko Mari
    Kuromi Yakushi




    Edited by Shinodari - 18/1/2022, 16:22
     
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    L'Immortale osservò la mossa del pedone di donna, senza paura ma al contempo ragionata, con quieta approvazione, che si riflesse in ciò che il Kage gli mostrò facendo sgorgare il liquido cremisi che gli scorreva nelle vene direttamente nel jutsu di confinamento del Flagello, ottenendo così accesso diretto a quella che sotto alcuni punti di vista doveva essere la mente più brillante dell'intero continente. Ottennero informazioni molto interessanti. Tuttavia, il tiranno del sangue non parve interessato, per il momento, alla menzione dei pazzi di Kurotenpi, ma il Flagello sapeva che non li avrebbe ignorati: in qualunque contesto di riferimento erano una variabile troppo significativa per essere semplicemente ignorati. Una parte di lui si chiese il significato, e l'immancabile retropensiero, della mossa che Eclissi - un'entità di cui l'Immortale era probabilmente l'unico esterno all'organizzazione a conoscere - intendeva fare con le sue Calamità in quel frangente.

    Tuttavia, aveva tra le mani un'occasione eccellente di portare avanti il piccolo gioco riguardante la creazione dell'Impero del Suono. Ogni guerra è foriera di instabilità e, bagnato dal sangue, il suolo diviene fertile per il seme del caos. Poteva comprendere perché i Kurotenpi avessero deciso di prendere parte a quel conflitto, pur a modo loro e chissà come, ma il punto era che quello scenario era perfetto per ciò che il Flagello, di concerto con il Garth, intendeva compiere.

    Udì le istruzioni che il generale, il quale, stando al patto che avevano stretto, aveva l'onere di mostrare al tetro pellegrino come avrebbe dato vita a quella gloriosa visione dove ogni parte del continente era piegata sotto lo stendardo nero di Oto. I quattro pezzi che l'Immortale gli offrì a tal fine furono subito incorporati nei piani del tiranno cremisi, che intendeva sabotare il Kazekage e l'Hokage nel momento in cui sarebbero stati più deboli. Una mossa spietata che causò l'apparizione di un sorriso accennato sul volto dell'Immortale: sì, il Garth era sulla strada giusta. Come aveva promessa, ogni scelta mite da quel momento sarebbe stata considerata nient'altro che cenere.

    « Non sarà un problema. Utilizzerò delle identità di riserva del Suono per gli ciascun pezzo. », replicò, indicando la regina, la torre, il cavallo e l'alfiere. « Nessuno si è macchiato del colore del Sangue: ciascuno di loro esiste solo nella mia oscurità e non conosce il progetto dell'Impero o la tua vera natura. Inoltre, nessuno dei miei adepti si lascerà mai prendere vivo. »

    Come sempre, il Garth continuava a giocare più partite allo stesso tempo e ben aveva visto nell'indicare al Flagello la sua preferenza perché egli non si immischiasse direttamente nel conflitto - di importanza secondaria - ma continuasse piuttosto ad operare sulle linee del piano che avevano a lungo discusso, tenendo a mente la recente asse con Kiri di cui il Mikawa gli aveva mostrato ogni cosa. Il nuovo Mizukage, lo shinobi che il Flagello aveva da primo visto nei ricordi proprio del Garth, quando questi lo aveva ridotto ad un ammasso di lamiera sanguinante, sembrava un mortale interessante; tuttavia, su quel fronte il tetro pellegrino aveva deciso di sospendere il proprio giudizio finché non avesse avuto modo di soppesarne la forza mentale, spirituale e fisica. Non era quello in frangente, al momento.

    « Le credenziali da jonin che mi hai fatto predisporre andranno bene. Enenra Tenjin (煙々羅天神- I Kanji (ed il nome) si traducono più o meno con Darkness Demon of the Vengeful Ghost of the Martyr Nobleman. Ho abbandonato l'idea di Mystogan in favore di qualcosa che suonasse più giappo ed al contempo centrasse con il PG. Che nessuno si azzardi a "interpretare" brillantemente il significato del nome per capire chi è il PG, eh.) da oggi si unisce alle Squadre Speciali del Suono. Ho già predisposto i cadaveri che i tuoi eliminatori utilizzeranno per mascherare- Nota: come concordato con Gene, Jeral e Yaku utilizzano i servigi di uno dei 4 gregari di Gene (che è eliminatore e ha la tecnica qui sotto).

    Shōshagan no Jutsu - Tecnica del Volto Sostituito
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale da 1 Round (Rituale)
    L'utilizzatore può cambiare il proprio volto sostituendolo a quello asportato o a quello di un cadavere. Il nuovo viso non può essere riconosciuto come innaturale o insolito dalla vista normale o da percezioni del chakra. Può essere tolto volontariamente o se subita una ferita almeno Leggera. La tecnica è utilizzabile anche su persone prive di coscienza o consenzienti.
    Tipo: Ninjutsu - Hikariton
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin su]
    il volto di me e dei miei adepti. »


    Era tempo di muoversi, giacché il mondo intero attendeva di essere scosso dall'Eresia.

    « Karasu è in grado di piegare lo spazio-tempo con la tecnica segreta del Quarto Hokage, anche se non ai medesimi livelli. Per questo è in grado di sfruttare fino a tre sigilli di dislocazione remota. Pensa ad essi come versioni molto depotenziate degli Specchi di Ame. »

    Passò al Garth un foglio, dove aveva indicato la posizione di due dei tre sigilli che il servo del Flagello aveva imposto su ordine del tetro pellegrino. Ne rimaneva un terzo, e il Kokage non avrebbe impiegato più di una frazione di secondo a comprendere l'ennesimo dono del tetro pellegrino ed a scegliere comeLa locazione dei due sigilli di dislocazione remota già tracciati è postata sul mio forum. Aggiungerò i dettagli del terzo non appena Gene me li comunicherà. farne uso.

    « Non dimenticare le fondamenta del tuo Impero, Garth. Cavallo campochiaro in B3. »

    Fu la sua ultima parola, prima di sparire in un'esplosione di saette violacee.

    [...]

    [Ore 11:30]

    Il villaggio dell'Erba era messo anche peggio di ciò che era trapelato dai messaggi giunti al Kokage. Il Flagello, nelle sue nuove mentite spoglie, lo osservava dall'alto, nascosto tra i rami di un'enorme quercia tra le tante nei boschi dell'Erba. Il suo chakra appariva come quello di un semplice milizianoLa uso per apparire come un'Energia Bianca senza tratti specifici (non quindi per sigillare del tutto il chakra).

    Kanchi Kaisho - Interferenza di Individuazione
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Disegno (10)
    Tracciando un sigillo su se stesso o una persona consenziente, l'utilizzatore può alterarne il flusso del chakra, rendendolo difficile da seguire nei confronti delle abilità di percezione dei Sensitivi o delle Tecniche analoghe, anche Speciali. Chi riceverà il sigillo apparirà come un'Energia Bianca senza dettagli specifici riconoscibili alla Percezione del Chakra. Dal grado Jonin è possibile azzerare del tutto il flusso del chakra di chi riceve il sigillo: il sigillo deve essere disattivato da una parola in codice stabilita dall'utilizzatore; fino al round successivo alla disattivazione e per tutta la durata della tecnica, non sarà possibile utilizzare il chakra. Il Sigillo dura una scena GdR o, a discrezione del QM, fino a 3 ore.Tipo: Fuuinjutsu - Sigillante
    Sottotipo: Speciale
    , cortesia di un sigillo che si era vergato addosso una volta a ridosso dell'accampamento e che avrebbe avuto cura di ripetere su di sé non appena avesse sentito la forza del precedente scemare. Non era che uno degli innumerevoli complessi di linee di potere che occupavano il suo corpo e senz'altro uno dei più semplici da rinnovare.

    Ad ogni modo, tutto quello scompiglio di formiche non lo riguardava se non in quanto tangente a ciò che intendeva fare. Aveva volutamente saltato la riunione informativa a Nakani, dove il Garth avrebbe riunito le truppe Otesi e Kiriane prima di muovere verso la guerra. Nel frattempo, gli sgherri dell'Immortale avevano ricevuto le loro rispettive missioni. I quattro nukenin con credenziali del Suono si sarebbe infilitrati a Kusa non appena le innumerevoli truppe del Suono e della Nebbia fossero arrivate, così da non destare sospetti. Da lì in poi si sarebbero tutti semplicemente occupati di dare una mano in giro come chiunque altro, rimanendo in contatto tramite la rete mentale che li univa- Nota: Karasu ha lanciato la tecnica su Jeral, sé stesso e gli altri 3 PNG, che possono quindi comunicare l'uno con l'altro tramite Karasu. Utilizzerò il parlato mentale dei vari PNG come se interagissero direttamente con Jeral e tra loro per amor di scrittura, ma la meccanica è ovviamente quella della TA.

    Renrakusen no Kangae - Comunicazione dei Pensieri
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Rituale da 1 Round (Rituale)
    Tracciando un sigillo su una persona consenziente, l'utilizzatore può comunicare con essa telepaticamente entro 10 chilometri. È necessaria una situazione di relativa calma per mantenere attiva l'abilità; L'utilizzatore, se interrotta la tecnica, può riattivarla entro 3 round ripagandone il costo in chakra ma non lo slot tecnica. Non cambiano gli effetti. Dal grado jonin è possibile tracciare più sigilli con un solo slot tecnica entro 18 metri, anche senza contatto.Tipo: Fuuinjutsu - Ninpou
    Sottotipo: Supporto
    (Consumo: ½ Basso per sigillo)
    [Da Chunin in su]
    .

    « Ognuno ha le proprie istruzioni. Se ottenete informazioni utili, trasferitele immediatamente nella rete. Concentratevi su medici e sensitivi. Se per un solo istante aveste il dubbio di essere a rischio di cattura, agite come sapete. L'Eresia guiderà la vostra mano. »

    « Come comandi, Flagello. », gli rispose la voce neutra di Karasu- Nota: Karasu ha la tecnica che segue sempre attiva salvo ove indicato, oltre al massimo dei sigilli che ha in scheda imposti su di sé. Preciso inoltre che ha Furtività Intermedia ai fini dell'analisi di eventuali Sensitivi.

    Shi no michi - Cammino della Morte
    Villaggio: Specializzazione
    Posizioni Magiche: Caricamento (5)
    L'utilizzatore limita il flusso di chakra in modo sensibile così da sfuggire o passare inosservato alle abilità dei Sensitivi. Ai fini della contrapposizione con Sesto Senso, la sua Furtività si considera aumentata di 9. Nei confronti della Percezione del chakra, la riserva di chakra dell'utilizzatore apparirà pari a quella di un'Energia Bianca. L'utilizzatore non potrà usare più di MedioBasso di chakra per turno finché la tecnica è attiva. Dal grado Jonin, eseguendo la tecnica come un Rituale da 1 round, l'utilizzatore può azzerare del tutto il flusso del proprio chakra e risultare invisibile a Sesto Senso. Se azzerato il flusso, l'utilizzatore ma non potrà usare il chakra e, alla disattivazione della tecnica, per tre round sarà Semiparalizzato e Scoordinato. Non è possibile curare o ignorare questi status.Tipo: Taijutsu -
    Sottotipo: Potenziamento
    (Consumo: Basso)
    [Da chunin in su])
    [Da Chunin in su]

    Furtività (Intermedia) [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +6 alla Furtività, anziché +3. (Richiede Furtività (Base))
    [Da chunin in su]
    , l'assassino senza libertà.

    « Come comandi, Flagello. », gli fece eco la voce anziana di Daiba- Nota: Daiba ha il massimo dei sigilli che ha in scheda imposti su di sé., il fachiro illusionista dell'Anauroch.

    « Come comandi, Flagello. », gli fece eco la voce suadente di Hikaku- Nota: Hikaku, oltre ad avere il massimo dei sigilli che ha in scheda imposti su di sé, utilizza attivamente Vista Perfetta e Occhio di Falco per scovare informazioni rilevanti.

    Vista Perfetta [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene un bonus extra +6 alla Percezione entro il proprio campo visivo; non cumulabile con altri sensi perfetti.[Da chunin in su]

    Occhio di Falco [1]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di scovare facilmente le trappole: la sua Percezione è incrementata dal bonus ai Riflessi o ad una statistica secondaria scelta all'acquisizione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di notare dettagli minori, ottenendo un vantaggio a riconoscere porte occultate, camuffamenti, oggetti e persone nascoste. Non incrementa la Percezione per trovare obiettivi furtivi. [Da genin in su]
    , il seduttore Uchiha.

    « Come comandi, Flagello. », gli fece infine eco la voce rasposa di Yaku- Nota: Yaku, oltre ad avere il massimo dei sigilli che ha in scheda imposti su di sé, utilizza attivamente Missione in Solitaria, Vista Perfetta e Percezione Base per scovare informazioni rilevanti.

    Missione in Solitaria [0] [Ambienti: foresta, città, montagne]
    Speciale: L'utilizzatore può scegliere fino a tre tipi di Ambiente quando ottiene l'abilità (per esempio palude, foresta, deserto, ecc) e definirli Ambiente Scelto. Se in un Ambiente Scelto, l'utilizzatore avrà un bonus di 2 tacche in una statistica a sua scelta quando si trova a esplorare o a fronteggiare situazioni ignote; in ambienti diversi da quelli scelti, avrà +3 a Percezione. L'utilizzatore può utilizzare i bonus di Missione in solitaria solo per eventi strettamente collegati all'esplorazione o all'affrontare qualcosa di inaspettato e solo se è in solitaria.[Da chunin in su]

    Vista Perfetta [2]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene un bonus extra +6 alla Percezione entro il proprio campo visivo; non cumulabile con altri sensi perfetti.[Da chunin in su]

    Percezione (Base) [1]
    Maestria: L'utilizzatore ottiene +3 alla Percezione. [Da genin in su]
    , l'esploratore da guerra.

    Eccellenti cani da riporto, non c'era dubbio.

    Adesso era il suo turno. Attese fino a quando tutte le quattro delegazioni Accademiche furono arrivate e, verso circa mezzogiorno, scese dalla quercia e si incamminò verso il villaggio. Indossava una tunica marziale neutra, di colore nero e con maniche lunghe oltre il polso, con un tipico mantello da viaggio. Sulla cintura, il coprifronte originale del Suono riluceva quando necessario - non in bella vista, ma nemmeno impossibile da vedere. A completare il camuffamento... un nuovo volto, una maschera che gli avrebbe consentito di camminare tra le formiche senza che queste si accorgessero dell'avvento del Drago.



    La confusione era ovunque all'interno delle mura di Kusa. Il Villaggio era divenuto una sorta di asilo per tutte le genti che non erano fuggite e ognuno si indaffarava per cercare cibo, rafforzare le barricate, preparare armi o anche solo aiutare con la gestione dei feriti. Era raro vedere qualcuno con le mani in mano e si poteva percepire che il morale lì dentro fosse basso, ma la presenza continua di cose da fare senz'altro avrebbe aiutato.

    Il centro di comando dell'Erba, situato presso il palazzo amministrativo del villaggio, distava circa un chilometro da lui. Poteva vederne la sagoma in lontananza, in fondo alla via principale che stava percorrendo alternando a tratti il percorso con viuzze e vicoli secondari, sicuro nel nuovo aspetto che aveva sottratto al cadavere di un giovane (che aveva ucciso dopo averne investigato il passato per essere certo che non vi fossero conoscenze rilevanti in grado di riconoscerlo). Quella era una guerra e non v'era dubbio che i comandanti avrebbero presto dovuto concordare una strategia per rispondere alla minaccia Cremisi. Il luogo per farlo era proprio lì, insieme con gli alti ranghi dell'Erba stessa. Il luogo perfetto da dove iniziare ciò che doveva fare. Continuò a camminare.

    Ci sarebbe stato da divertirsi.

    [Ore 12:10]

    OFF GAME

    Jeral, Flagello Immortale

    Nukenin S | Energia Nera


    Vitalità: 20/20
    Danni: /
    Status: /
    Buff: Rigenerazione x 1.5 (Chakra)
    Chakra: 1500/1500
    Spese di Chakra: /

    _____________________________

    Angolo Commenti

    Post introduttivo di Jeral a Kusa ; )

    Edit: come da discussione con Max.



    Edited by Boreanz - 13/1/2022, 16:51
     
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    L'erba tinta di sangue


    Un medico in famiglia
    (Oto edition)
    III



    Gli allenamenti di gruppo non erano decisamente qualcosa adatto a me.
    In tutta la mia vita non ho mai seguito un preciso addestramento, crescendo da solo, senza una famiglia e senza un tutore per le vie di oto ho imparato a combattere con uno stile tutto mio, dovevo crescere in qualche modo, lavorare in questo villaggio non è cosa semplice, il ninja era la cosa migliore da fare per potermi permettere di vivere.
    Per quanto bramassi Kato come mio maestro, ormai da troppo non si vedeva, chissà che fine avesse fatto.
    In quel momento rimpiansi il non avergli fatto quella domanda subito dopo la loro ultima missione assieme.

    Quando la donna mi ordinò di andare al campo medico rimasi fermo per qualche secondo
    A che serve uno come me al campo medico ?
    A meno che non vogliano usare i morti come soldati dubito di poter essere d'aiuto

    Senza dire niente mi allontanai da quella marmaglia, quella tizia non mi andava molto a genio, poi chi sa, forse li avrei trovato anche Yukine, data la sua età sicuramente non lo avrebbero mandato sul fronte, alla fine se non ricordo male era poco più piccolo di me.

    Arrivato al ospedale da campo trovai un tizio abbastanza magro con dei lunghi capelli, anche lui si chiese perchè avessero mandato me in un campo medico dato che non conosco nessuna arte medica.
    Quel tizio aveva intenzione di operare su molti dei pazienti senza alcun tipo di anestesia, doveva essere un sadico ma effettivamente non erano miei problemi, eravamo in guerra, era più importante avere più soldati possibile che il benessere degli stessi.
    Ebbi solo il tempo di lavarmi le mani, con il ragazzino frignone non avrei dovuto avere grosse difficoltà, l' unico problema era il livello di sopportazione che potevo raggiungere per via di quelle lamentele
    Piantala di frignare!! Sei un ninja, avresti dovuto sapere a cosa andavi incorntro, consa pensavi che fosse questo mestiere?? Ora sta zitto e fermo e lascia lavorare il dottore

    Anche con la donna non avrei dovuto avere chissà che difficoltà mi ci impegnai ma avendo problemi alla spina dorsale non sapevo bene come tenerla ferma, ogni mio tocco avrebbe potuto provocare ancora più dolore nella kunoichi.
    La parte più difficile furono il 3 omoni, per quanto mi potessi impegnare erano degli omoni enormi e io solo un ragazzino, questo di sicuro non mi avrebbe fermato dal provarci.
    Avrei tenuto il primo con tutta la forza nel mio corpo impastando del chakra nelle braccia Forza
    Se questo non sarebbe bastato avrei fermato il primo di turno che sarebbe passato vicino a noi per farmi dare una mano
    Hei tu, vieni a darmi una mano, dobbiamo tenerli fermi!
    Se invece la mia forza fosse stata sufficiente sarei andato avanti con gli altri

    NotaUso 3 tacche di chakra per tenere fermi i colossi, inizio dal primo e se va bene vado con gli altri, aspetto di sapere i risultati per capire quanto chakra sottrarre dal totale <3

     
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