Il ritorno del Nono

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  1. Kaystar
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    Il Ritorno del Nono


    Il Ruggito Prima della Tempesta



    Da quando ero stato assegnato alla mano grigia non era successo molto in quel di Kiri. Andavo spesso a fare il mio turno di guardia lavorando anche più del dovuto per assicurare una protezione adeguata al villaggio che mi aveva cresciuto ma che, nell'ultimo periodo sembrava anche avere qualcosa contro di me. Continuavo ad essere turbato per le questioni di Azumaido e non riuscivo proprio a pensare ad altro anche mentre parlavo con gli avventori che volevano oltrepassare le mura o il porto, luoghi dove solitamente svolgevo il mio lavoro, finendo per passare per uno un po' strano. Sicuramente i ricevitori che mi cingevano tutto il viso non aiutavano ma, come avevo già detto, quel look mi permetteva di riflettere il dolore che provavo dentro per la perdita di fiducia della mia famiglia verso il ragazzo che ora faceva utilizzo di una qualche tecnica proibita per controllare i morti.

    Quel giorno era come tanti altri in realtà. La nebbia nascondeva il sole che splendeva da poco sorto nel cielo ma che non riusciva a scaldare come in estate. Avevo iniziato il turno presto e quindi ero ancora mezzo addormentato, la sveglia delle quattro di mattina non e mai facile da digerire. Ero però riuscito a prendermi un po' di tempo per prepararmi una colazione che mi avrebbe fatto riprendere un po' di energie. Il buon Jinka mi aveva messo a disposizione la cucina del Robatayaki e finalmente la mia passione per il cibo aveva trovato un nuovo sbocco nel poter utilizzare strumenti specializzati e materie di prima scelta. Le prime ore della giornata erano passate velocemente ed era quindi arrivato il momento di gustarsi le delizie che avevo lasciato nello zaino, posato vicino ad uno dei gabbiotti delle guardie con cui ero solito parlare per ricevere informazioni varie o capire se era successo qualcosa ultimamente. Lo raggiunsi e tirai fuori il preparato ma non ebbi il tempo di aprire il bento che un ruggito scosse la terra sotto i miei piedi, in realtà sotto i piedi di tutti. Mi guardai attorno ma avevo capito che quel suono arrivava direttamente dall'alto e verso il centro città, ci era sfuggito qualcosa?

    Le mie gambe si mossero da sole quando vidi quell'enorme creatura scendere in picchiata dal cielo e tagliare a metà la nebbia con il calore del suo corpo e l'attrito che le sue scaglie provocavano contro l'aria stessa. Un'enorme drago rosso fuoco stava scendendo proprio nella piazza centrale di Kiri dove avevano l'ufficio le più alte cariche, tra cui anche Kensei-Sama, il decimo Mizukage. Senza accorgermene quindi stavo già correndo e saltando tra un tetto e l'altro per raggiungere il più in fretta possibile quel luogo, anche se, in cuor mio, speravo non fosse un attacco vista ciò che avremmo dovuto affrontare. Vi chiderete: che fine avrà fatto la colazione di Hideo? Beh.. a mio malgrado a quest'ora sarà semplicemente diventata cibo per randagi.. un ottimo cibo! Conoscevo bene le strade di Kiri e sapevo come arrivare il più in fretta possibile in quel luogo. Mi premunii di evocare Shitto, il mio mando, nel mentre che mi dirigevo verso la piazza e, dopo di ciò, decisi di creare alcuni sigilli sul mio corpo e su quello del mondo. [Note]Applico 2 Simboli della Psiche, uno su di me e uno sul mondo
    Potenza: 10
    Se sarà rilevante ne terrò conto nella spesa di chakra
    Quando misi i piedi sul tetto di uno degli edifici che davano sulla piazza centrale, riuscii a vedere il Decimo Mizukage varcare la soglia della struttura amministrativa ed avvicinarsi a quel mostruoso dragone e fu proprio in quel momento che notai qualcosa in più. di fianco alla creatura si destava un uomo alto ma di corporatura abbastanza snella, similmente a me. non portava nessun segno che mi permise di riconoscerlo come membro di un qualche villaggio o organizzazione ma non potè non venirmi alla mente il ricordo dei racconti di un ninja e del suo dragone rosso. La città lo conosceva bene e lo aveva già visto molto spesso fino ad alcuni anni fa. Non può essere.. che sia davvero lui? lasciandoci cadere nel vuoto sia io che il mio mondo ci aggrappammo fin da subito ad una scala a pioli esterna che sotto il nostro peso si sganciò fino a portarci a terra incolumi. Siamo davvero alla presenza del nono ed il decimo Mizukage? Mi trovavo in una posizione abbastanza visibile da cui entrambi i Kage avrebbero potuto vedere il mio stupore nell'assistere alla scena. Nel caso però Kensei avesse guardato verso di me mi sarei ripreso e avrei accennato un mezzo inchino come saluto. Non mi aspettavo di certo una risposta o di essere preso in considerazione ma nel caso volevo far capire al ninja che aveva creduto in me fino ad ora che io ero li al suo fianco pronto a raggiungerlo per qualsiasi eventualità.

     
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20 replies since 1/11/2021, 12:23   627 views
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