Il primo Ashura e l'ultimo AkasunaIntroduzione per Denji

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    Il primo Ashura e l'ultimo Akasuna


    Post secondo - Bene, ma non benissimo








    [Prima del Risveglio]

    Notare la trappola era un conto, ma disattivarla, beh, quella era tutta un'altra storia.
    Non si trattava di un'incapacità da parte dell'Akasuna, che vedeva nel suo ingegno la sua carta vincente, o almeno non solo; gran parte del problema sulla disattivazione risiedeva infatti principalmente nell'antichità del meccanismo, la cui usura rendeva, per assurdo, assai difficile la sua manipolazione dall'esterno, ed anche per la sua estrema peculiarità, ma questo lo avrebbe potuto vedere successivamente.
    Tuttavia, l'incapacità di disattivazione della trappola non si rivelò un problema, in quanto l'intuizione del ninja si rivelò corretta e la botola sì aprì ai suoi piedi, permettendogli di accedere al sottosuolo segreto.
    Entrando nella cupa botola lo shinobi si sarebbe trovato davanti ad un angusto tunnel scavato nella roccia, debolmente illuminato da un impianto elettrico e sostenuto da un susseguirsi di antichi pali di legno che a fatica tolleravano il peso della terra e del tempo. Era evidente: quel luogo, per quanto prezioso, non veniva visitato da moltissimo tempo, ma perché tutte quelle precauzioni per un luogo praticamente abbandonato?
    In un secondo momento, Shu avrebbe potuto finalmente vedere cosa nascondesse il meccanismo; una volta sceso, infatti, se si fosse voltato, avrebbe potuto notare niente meno che due braccia appese ai lati della botola!
    Gli arti, inizialmente dall'apparenza normale (per quanto normale possa essere la visione di due braccia mozzate appese al muro), si trovavano a destra e sinistra della botola, fissati al muro da una miriade di cavi neri che si intricavano in un caotico gomitolo per poi insinuarsi in parte nelle pareti ed in parte nel sistema elettrico del cunicolo , che rilasciava nell'anfratto una flebile luce.
    Toccandole, le braccia avrebbero rilevato la loro vera natura: come un fiore al mattino sarebbero sbocciate, aprendosi in diversi pezzi e lanciando vero la parete opposta una miriade di armi, tra le più varie. Chiunque fosse passato attraverso la botola senza la giusta combinazione, non avrebbe di certo fatto una bella fine.
    Davanti a Shu, adesso, si prospettava un succulento bottino, due braccia Ashura, anche se non certo di un modello recente, erano lì pronte per essere prese ed esaminate, ma tutto ha un prezzo.
    Per quanto attento fosse stato, infatti, nel prendere le braccia meccaniche, una volta distaccate dalle pareti queste avrebbero causato una profonda crepa nelle stesse ed il successivo dissesto e distaccamento di due differenti pilastri di legno! Il tunnel sarebbe cominciato presto a crollare se il furbo marionettista non avesse fatto qualcosa, ma cosa? [Nota]Una scelta semplice, proseguire tranquillo per il tunnel o provarsi ad accaparrare due pezzi interessanti. Interpreta pure il crollo come vuoi e sii autoconclusivo sulla risoluzione, se scegli quella possibilità.

    Avrebbe camminato per pochi minuti, il sunese, progredendo nel cunicolo, prima di giungere a quello che il sottosuolo nascondeva: una singola e cupa stanza, con al centro una bara trasparente.
    A differenza del corridoio precedente, questa era illuminata non elettricamente, ma da gruppi di bianche candele radunati in vari spazi. Non avrebbe avuto difficoltà, guardando la cera per terra e quella che colava dal corpo delle candele, a capire che queste venivano cambiate giornalmente, si trattava chiaramente di un luogo di culto.
    Avvicinandosi alla tetra bara il ninja avrebbe visto un giovane, o quello che ne rimaneva, al suo interno. Il suo corpo era stato alterato in quasi la sua totalità , sostituendone i pezzi con meccanismi ed armi; si trattava di un Ashura, ma non era come gli altri, le sue fattezze, per quanto accurate, ricordavano un tempo passato, antico. Non ci avrebbe messo molto, l'intuitivo shinobi, a capire che quello avanti ai suoi occhi era il capostipite dei suoi avversari: il primo Ashura. Il progetto di cui aveva appena letto si trovava davanti ai suoi occhi, in carne meccanismi ed ossa, ma c'era di più: era vivo! Sedato, in un profondo sonno lungo secoli, giaceva immobile, memento della nascita di un clan.
    Come reagì l'Akasuna, oramai, lo sapete già, ma le azioni che il rosso effettuò quel giorno, il furto di cui osò macchiarsi... beh, diciamo che le loro conseguenze sono ancora ben lontane dall'essere scoperte.


    [All'officina]

    Peccato... Sbuffò il biondo, nonostante la situazione era stranamente calmo. Il triste motivo per questo stato d'animo era che non era la prima volta che si trovava in una situazione, quando perdi così spesso al gioco d'azzardo, svegliarsi in luoghi che non conosci dopo che ti hanno massacrato di botte è abbastanza normale; tuttavia, ben presto avrebbe avuto modo di capire che quella volta era ben diversa da quelle che aveva precedentemente sperimentato.
    Ma... a gratis vero? Chiese guardingo, una volta che gli fu proposto il thè. Beh allora cazzo sì! Ahhhh, mi sento la bocca secchissima, sembra quasi che non beva da una vita. Rispose, una volta che il rosso gli fece un cenno positivo alla sua domanda.
    Piacere Shu! Mi chiamo Denji! Suna dici eh? Questa volta è andata bene dai... due o tre volte mi sono ritrovato in mezzo al deserto! Ahahahaahha! Confuso? beh sì, ma sorpreso? Quello no, come ti dicevo non è la prima volta che mi capita di.... in che senso esperimenti? D'un tratto, il clima di calma e rilassatezza che fino ad allora era stato proprio di Denji, scomparse. Il ragazzo si ammutolì, ascoltando le parole dell'uomo che aveva davanti. Come se un peso fosse posto sulle sue spalle, si incurvò in avanti, poggiando i gomiti sulle ginocchia e sostenendo la testa con le mani. Ma... non è possibile! Scattò in piedi. Il mio corpo.. io... sono normale, come sempre! Guardò in basso, esaminandosi attentamente; tutto pareva normale, tutto meno un curioso filo che fuoriusciva dal suo petto, in fondo ad esso, un piccolo anello. Che.. cazzo... Quella presa di coscienza cominciò a far scemare gli effetti della tecnica di Shu, in breve l'illusione cominciò a svanire , lasciando che il biondo potesse vedere il suo nuovo, incredibile e terribile corpo.
    Incredulo, cominciò a palparsi, sfruttando le mani che poteva muovere; tra le altre cose, infatti, erano compare anche un paio di braccia all'altezza dei fianchi, inermi. Le toccò delicatamente e, come un lampo, la sua mente fu abbagliata da una miriade di frammenti di ricordi: dolore, odore del sangue della carne che brucia, il rumore delle sue stesse urla, la visione delle sue membra che venivano strappate buttate e sostituite con il freddo metallo. Capisco. Disse quindi, gelido. Sono un esperimento, vivo nel futuro e non posso nemmeno vendicarmi nemmeno di chi mi ha causato tutto questo perché , ovviamente, sono belli che andati. Corretto? Delicatamente, con estrema calma, si appoggiò ad un tavolo che aveva affianco. Molto bene.

    *CLICK*



    Con uno scatto, la testa del giovane ruotò di novanta gradi ed il suo volto fu sostituto da uno nuovo, uno a cui, dall'espressione, in realtà questa cosa non è che andasse poi tanto bene. MOLTO BENE UN CAZZOOOOOOOOOOOOOO! Con un grido, in realtà molto più simile ad un ruggito, il ragazzo portò la mano al petto e, d'istinto, tirò la corda che aveva sul petto, nel tentativo di strapparla, come se quello potesse porre fine a tutta quella follia. Non appena la cordicella fu tirata le due braccia accessorie si attivarono e sbatterono con forza sul tavolo, mandandolo in frantumi. Tutte le cianfrusaglie sparse su esso vennero lanciate in aria e ricaddero sul furente Denji, ma, non appena toccarono il suo corpo, vennero istantaneamente assorbite! AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH! CAZZOOOOOOOOOOOOOOOOOO! La testa del giovane si aprì così a metà, da essa fuoriuscì un piccolo cannone che, puntando verso il soffitto, sparò un potente colpo. Tutte le cianfrusaglie erano state agglomerate in un singolo e potente costrutto metalliche che sfrecciò verso il soffitto, sfondandolo. In un attimo il cannone fu riassorbito e la testa del ninja tornò al suo posto. OK QUESTO ERA FIGO PERO' CAZZOOOOOOOOOOOOOO!
     
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