Una Questione d'OnoreAddestramento TS 1 Occhio dell'Annullamento

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  1. - Hohenheim -
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    Il cacciatore di Taglie


    II



    Un’allieva del Coraggio… Si prese un momento per riflettere su quell’affermazione. Yuri era quindi un Hayate in prova… per questo non era riuscita a riconoscere il saluto in codice di Shunsui. Il marionettista si chiese se davvero poteva fidarsi un membro così nuovo dell’associazione…anzi di qualcuno che non era ancora effettivamente un Hayate. Eppure, la ragazza aveva detto il vero sul Coraggio e su quell’uomo non si poteva troppo scherzare. Shunsui non aveva avuto molto a che fare con quel finto bambino con i rollerblade dorati, ma la sua fama lo precedeva.

    Hagomoro, quello vero, uscì dalla sua posizione nascosta. Sei una ragazza problematica Yuri, come dovrei comportarmi con te? Sai molte cose sull’organizzazione e su Kato ed hai parlato il vero poco fa. Se sei di Hayate saprai che il denaro non ha alcuna importanza per noi. L’immortalità è l’unico cosa che conta, per la quale tutte le precedenti alleanze devono essere accantonate. Hai ancora da imparare in merito. Chiaramente stai trattenendo qualcosa, ma chi di noi non ha un piccolo segreto? Va bene, Yuri ti darò una possibilità. Si avvicinò alla ragazza, apparentemente disarmato e con la difesa abbassata. Se Yuri era lì per ucciderlo quella era un’occasione d’oro per lei. Quella sarebbe stata un’altra prova per testare la sua lealtà. Ma se non avesse fatto nulla per ferirlo, avrebbe continuato: Fin quando sarai sotto il mio comando godrai della mia forza e della mia conoscenza. Già lo puoi senti? Dimostrami che sei degna del mio appoggio ed io ti darò poteri oltre le tue aspettative. Ora, fai strada. [Assegnazione Incarichi]<span> Disse in tono gentile. Gekido sparì in una nuvola di fumo.

    […]

    Hagomorò bevette la bevanda calda che gli era stata offerta, dopo aver constatato che non c’erano alcun veleno o droga in esso. Yuri si era mostrata collaborativa fino a quel punto, illustrandogli come lavoravano in quel di Ame. Per adesso, sembrava che il denaro fosse l’unico driver di quelle persone. Inoltre, da quello che capiva, ogni Seme aveva un certo giro di affari ben identificato rispetto gli altri, così da non calpestarsi i piedi. Anche una società così degradata ha bisogno di ordine dopotutto. Tu sei dei Fiori, corretto? Raccontami di più del tuo seme e degli altri. Mi interessa capire come ragionano queste persone e cosa può essere utile alla nostra Cerca. L’intonazione che Hagomoro mise nell’ultima parola fece pensare a Yuri che non si riferisse soltanto ai 3 bersagli, ma alla missione più grande di Hayate. Bisognava sempre essere pronti.

    Alla fine, Yuri propose di dividere le loro strade, consigliando ad Hagomoro di investigare nell’ospedale, mentre lei si sarebbe fatta un giro tra le sue conoscenze. Mi sembra ragionevole. Intanto prendi queste carte ninja.. Allungò tre carte sul tavolino davanti alla donna. Contengono le descrizioni dei nostri bersagli. Ripeto: ci servono tutti vivi, almeno fin quando non scopriremo cosa stanno facendo e cosa hanno scoperto sul SigilloCosì facendo si sarebbe alzato, aggiustando il kimono che indossava ed allisciando e le pieghe. Ti bastano 3 ore di tempo? Ci ritroveremo qui dopo che saranno scadute per fare il punto della situazione. Scambiò un’occhiata di intesa con la ragazza prima di uscire dalla stanza privata e poi dalla Lacrima d’argento.

    [Yuri]

    Le strade nella zona controllata dai Fiori non erano tra le più violente in quel di Ame. A parte qualche tafferuglio che scoppiava di tanto in tanto, la maggior parte delle attività illegali avvenivano sotto forma di furtivi passaggi di denaro e sostanze, oppure al chiuso. Se anche questo non fosse stato il caso, pochi in quel quartiere avrebbero dato fastidio a Yuri ed alla sua accompagnatrice. La lacrima d’Argento le aveva fatto guadagnare una buona posizione e tutti sapevano che toccarla voleva dire agire contro i Fiori.

    La destinazione di Yuri era un locale di Soba. Spostando i sottili filari che chiudevano l’entrata con la la loro presenza eterea, Yuri si sarebbe trovata nella sala principale del ristorante, affollato da una decina di tavolini bassi dove pochi commensali stavano consumando le loro zuppe. Nell’aria c’era l’aroma del brodo, di carni e condimenti. In effetti, nella Tana si mangiava anche discretamente bene.

    Tuttavia non era per quello che Yuri si era diretta lì. Avvicinandosi al bancone, che, insieme alla cucina, ritagliava un quadrato al centro della stanza, dei separè di legno erano posizionati per creare dei cubicoli privati, come dei piccoli confessionali, dove si poteva mangiare con un minimo di privacy e, soprattutto, fare alcune domande all’osteria.

    Yuri e Ortensia avrebbero trovato posto in un cubicolo abbastanza ampio da poter mangiare in due. Dalla loro posizione, grazie alla disposizione delle cabine e comunque della cucina al centro della stanza, praticamente non riuscivano a vedere chi altro avesse preso posto negli spazi riservati intorno al bancone, un segno che la privacy era rispettata in quel luogo.

    Akashi, il proprietario del posto, sarebbe presto arrivato. L’uomo era di mezz’età, ma aveva ancora tutti i capelli neri in testa. Un grembiule non proprio pulito gli copriva il ventre prominente, non nascondendo comunque i muscoli sul petto e sulle braccia. Aveva un volto barbuto, serio, ma i suoi occhi brillavano di cupidigia quando si posavano su Ortensia. Più volte l’uomo aveva richiesto la compagnia della ragazza per sessioni private.

    Miss. Zahard, mi cara Ortensia, cosa posso fare per voi? Gradite qualcosa da mangiare? Pose davanti alle due ragazze due bicchieri vuoti, riempiendoli con dell’acqua aromatizzata. Tre nuovi arrivati in città? Bhè so che ci sono molti nuovi arrivi ad Ame in questi giorni. Girano delle voci in città…qualcuno ha messo una grande taglia su uno dei pezzi grossi…nulla di nuovo direte, ma chiunque l’abbia messo è stato abbastanza intelligente da nascondere la sua mano. Non ho idea di chi sia il bersaglio. E’ strano che non mi sia arrivata questa voce…Purtroppo non so dirvi di più…ma forse potrei indirizzarvi sulla strada giusta, per il giusto prezzo, si intende.. I suoi occhi si concentravano su Ortensia. Potrei venirti a trovare più tardi, mia cara Ortensia. Forse potresti ritagliarti un’ oretta per me? Allungò la mano per toccare la sua mano. Le intenzioni dell’uomo erano chiare.

    Se avessero stretto l’accordo. Akashi avrebbe semplicemente indicato alle due ragazze un uomo seduto ad uno dei tavoli nella zona comune. L’uomo era pelato, con un tatuaggio che gli saliva dal collo fin sopra la testa. Vestiva abiti scuri, logori dal viaggio e, dalla rigidezza di alcune parti, si capiva che portava diverse armi con sè. Akashi battè la mano sulla spalla di una delle cameriere: Shumui porti da bere al signore lì in fondo? Con la gola secca è difficile scambiare due chiacchiere. Scambiò un’occhiata d’intesa con le due ragazze, per poi prestare la sua attenzione agli altri commensali.

    […]

    Shunsui, arrivato in ospedale, si sarebbe piazzato in una saletta di attesa al terzo piano. Aveva speso la miglior parte di un’ora per arrivare alla struttura, considerando che si era preso il suo tempo per osservare le stradi di Ame, ed assorbire un po’ della realtà di quel luogo.

    La saletta era affollata, caotica e Shunsui l’aveva scelta perchè le infermiere non sembravano curarsi più di tanto di chi doveva fare cosa e lui poteva avere mille motivi per essere lì, a leggere una rivista o giornale che avrebbe trovato lì a disposizione. Shunsui aveva ragionato un po’ sul da farsi: se i suoi bersagli avevano interagito con quel luogo poteva essere perchè stavano cercando un paziente o i dati di un paziente, oppure si stavano sottoponendo loro stessi ad una qualche sorta di intervento. Per condurre una ricerca esaustiva la sua marionetta da infiltrazione sarebbe stata perfetta.

    Infatti, poco dopo la sua entrata, anche Saryu si sarebbe presentata nella struttura, camuffata come una donna sulla trentina con il braccio destro fasciato. La marionetta non sarebbe stata fermata da nessuno fino ad arrivare più o meno al centro della struttura, entrando nel primo bagno delle signore a portata di mano. A quel punto si sarebbe chiusa nel cubicolo più vicino ad una presa d’aria. Un fittone di cavi neri avrebbe serpenteggito fuori dalla manche del vestito della marionetta, infilandosi come serpenti nella cavità offerta dall’apertura. I cavi erano dotati di sensori che avrebbero permesso alla marionetta di sentire e vedere in quasi tutta la struttura, compreso l’ultimo piano, il cui accesso sembrava limitato. Saryu si sarebbe spostata eventualmente su altri paini o bagni per permettere alla lunghezza dei cavi di raggiungere tutti gli anfratti di quel posto. Camera per camera, i cavi-sensori della marionetta si sarebbero spinti in tutto l’edificio, cercando uno dei tre obiettivi.

    Se non avesse trovato nessuno, avrebbe cercato informazioni direttamente da una delle infermiere alle accettazioni, qualcuno che avesse i mezzi di reperire cartelle mediche dati sui pazienti. Saryu, cambiando il suo look in un signore sui 70 anni dal volto rugoso e con i vestiti in ordine, avrebbe approcciato la vittima designata ed il marionettista avrebbe tentato lo stesso trucco con cui aveva spinto Yuri a confessarsi a lui. La marionetta avrebbe detto: Mi scusi signorina, sto cercando un vostro paziente. E’ il nuovo ragazzo di mia figlia…non ricordo il nome, credo Umoi…la mia povera testa..ma è molto alto e muscoloso Avrebbe descritto Umoi alla donna Mi dia gentilmente la sua cartella clinica e mi dica dove si trova, grazie. Nonostante il tono gentile, il comando aveva un sottile velo di Coercizione che non avrebbe lasciato scampo alla donna, a meno che questa non avesse avuto un’educazione ninja. Avrebbe tentato lo stesso approccio con un’altra infermiera, chiedendo del vecchio Maestro o della sua figlia adottiva, se i tentativi di Umoi non fossero andati a buon fine.

    Nella peggiore delle ipotesi, se nessuno dei suoi tentativi avesse avuto successo, Hagomoro avrebbe trovato un posto riservato - come il bagno degli uomini - in un piano intermedio della struttura per utilizzare la tecnica di rintracciamento degli immortali che gli era stata insegnata dagli Hayate.

    Chakra: 75/80
    Vitalità: 18/18
    En. Vitale: 30/30
    Statistiche Primarie
    Forza: 500
    Velocità:  500
    Resistenza: 600
    Riflessi: 625
    Statistiche Secondarie
    Concentrazione: 600
    Agilità: 600
    Intuito: 825
    Precisione: 675
    Slot Difesa
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Azione
    1: ///
    2: ///
    3: ///
    Slot Tecnica
    1: ///
    2: ///
    Equipaggiamento
    • <b>Mina Bastarda × 3
    • Kit di Meccanismi per Trappole × 1
    • Grande Bara di Ghiaccio × 1
    • Tonico di Recupero Superiore × 2
    • Rivestimento Mimetico × 1
    • Maschera × 1
    • Zafferano dell'Anauroch x3 × 1
    • Tonico di Ripristino Superiore Economico × 1
    • Tonico Coagulante Intermedio × 1
    • Veleno Ammorbidente x3 × 1
    • Filo di Nylon [10m] × 3
    • Filo di Nylon Rinforzato [10m] × 1
    • Kin Inkei (Membro Dorato) × 1
    • Puppet Suit × 1

    Note
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8 replies since 19/11/2021, 18:00   220 views
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