Gobi Heist - Parte 1

Vacanze ad Ame

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    È colpa tua. Ratty

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    A Caccia di Opportunità

    Yato e Youkai
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    Ancora guardavo Youkai con aria a metà tra la perplessità e il rimprovero durante l'incursione nel bordello, quando lui spiegò la sua amnesia, lasciandomi ulteriormente spiazzato. Quindi ho un compagno di squadra che non ricorda il suo addestramento? Alzai gli occhi al cielo, ovviamente del tutto indifferente ai problemi dell'altro, che non erano utili né per me né per la Missione. E poi l'Hokage dice che sono esagerato nel giudicarlo male. Poi aggiunse qualcosa che non aveva alcun senso, su un eventuale cambio di sesso. Una donna? Quando ti ho operato per camuffarti non ho notato segni di chirurgie precedenti...deve essere stato un medico dall'abilità estremamente raffinata. Ed evitai commenti su quanto fosse di moda ulteriormente la riassegnazione sessuale. Poi partì con uno sproloquio che rasentava l'assurdità, dicendo di usare le nostre capacità per mero divertimento personale. Se fossi stato interessato a portare Youkai dalla mia parte contro l'Hokage forse avrei potuto anche dargli ragione: ero capacissimo di fingere di divertirmi o creare giardini, ma in quel preciso momento non avevo bisogno di nulla di tutto questo. Registrai però che sarebbe potuto essere un modo per manipolarlo in futuro. No. Il divertimento ha senso solo per mitigare lo stress, ma preferisco l'allenamento e la meditazione per farlo. In ogni caso, se sono in una foresta, naturalmente sono in grado di costruire una casa efficiente come riparo. Anche se qualcosa mi punse sul vivo: da tempo la mia crescita era stagnante...e il suo accenno a usare azioni caotiche senza scopo per rompere gli schemi e approfondire le mie conoscenze era qualcosa a cui non avevo mai nemmeno lontanamente pensato. Usare il gioco come divertimento, in maniera analoga all'addestramento dei fanciulli o agli esercizi di condizionamento mentale della mia infanzia. Io...posso valutare ogni cosa che possa aiutarmi a diventare più forte. Per la Missione. Ma non è questo il momento. Tagliai corto, relegando al momento quei pensieri altrove.

    [...]

    Riuniti nella stanza della locanda, io e Youkai ci scambiammo tutte le informazioni del caso, mettendo assieme un puzzle enormemente più complesso dei singoli elementi che lo componevano. Molte forze in campo e molti interessi contraddittori tutti assieme. Dobbiamo riuscire a cavalcare le motivazioni di chi può esserci utile senza farci notare da chi ha interessi opposti ai nostri. Avrei detto, anche se probabilmente per Youkai quella frase sarebbe stata troppo criptica, troppo automaticamente orientata sulla manipolazione altrui per la sua fin troppo fragile morale. In pratica dobbiamo riuscire a sfruttare gli interessi di qualcuno per rubare la reliquia senza che nessuno se ne accorga. Abbiamo una fortuna: i demoni dentro le reliquie non sono mai percepibili, o almeno così diceva il briefing di missione fornito dal Kage. E se tu hai visto come è fatta la reliquia e me la hai mostrata... Commentai, concentrando una grande quantità di chakra nella mano, lasciando che il legno emergesse in grandi quantità [Tecnica]. ...allora noi abbiamo una reliquia identica da sostituire a quella nel caveau. L'oggetto era nella mia mano, identico fino ai minimi dettagli anche nel colore, un dono dei Senju che molti ci invidiavano. Certo, era in legno, ma poteva sembrare tutt'altro, o lo avrebbe fatto per il tempo necessario a scappare da là. Inoltre era completamente priva di chakra, esattamente come sembrava esserlo la reliquia originale.

    Il vero problema è come farci aprire la stanza del Gobi...e come sostituire la reliquia senza che nessuno se ne accorga. Dissi, pensieroso. Non c'è modo di farcela da soli. Serviranno dei complici...e dunque anche delle motivazioni per convincerli a collaborare. E poi alzai un dito, come per ammonimento. E dire che è la cosa giusta da fare per il bene comune non è una motivazione valida ad Ame. Non lo è nemmeno altrove, ma ad Ame sicuramente dire una cosa del genere è il modo migliore per finire con un coltello tra le costole. Sapevo quanto potesse essere ingenuo il mio compagno di missione. Con un foglio di carta e una penna scrissi il nome di tutti quelli coinvolti e che conoscevamo, con qualche dettaglio su ciascuno di essi, cercando di trovare la quadra. Penso che questi due siano le nostre migliori opzioni... mormorai, cerchiando i nomi di Riwoku e di Kitori. Avremo bisogno di sangue freddo e delle nostre capacità congiunte per riuscire...e avremo una sola occasione. Se fallissimo, allora l'unica strada per recuperare il Bijuu sarebbe rapire la Jinchuuriki che stanno preparando, anche se sarebbe enormemente più complicato. Quindi spiegai a Youkai quale fosse il mio piano, assicurandomi che le sue capacità potessero effettivamente ottenere quanto ci serviva. Il punto fondamentale è convincere i nostri due contatti. Riwoku dovrà diventare un complice, mentre l'altro dovrai in qualche modo convincerlo a chiudere un occhio se ti vedrà entrare con me, anche se magari camuffato con una Henge congiunta o qualche altra tecnica. Ha già registrato il tuo chakra ieri. E visti i suoi interessi, dovrai essere TU a convincerlo. Con ogni mezzo. Sono stato chiaro? E' in gioco qualcosa di molto più grande di noi, non ammetterò altre ingenuità. Se non te la senti torna pure a Konoha, e penseremo a una missione per rapire la jinchuuriki in futuro.


    Non credevo che sarei riuscito a convincere il collezionista di spade ad aggiungere una guardia del corpo all'ultimo minuto, ma potevamo nascondere Youkai con qualche altro metodo, magari una Henge per farlo sembrare un'arma di grandi dimensioni da portarmi dietro o qualcosa del genere. Altrimenti magari sarebbe entrato nella banca, operando senza essere con me nella stanza ma da remoto tramite il suo potere spirituale. In ogni caso, avendo le ore contate prima di mezzanotte, lasciai Youkai alla sua parte del piano per recarmi da Riwoku, che sapevo essere a riposo quel giorno, dato che avrebbe avuto le dodici ore il giorno successivo. Avrei bussato alla sua porta, con una Henge che mi dava l'aspetto di Masayoshi di Suna, attendendo che mi rispondesse. Se avevo ben inquadrato il suo carattere mi avrebbe sicuramente cacciato di malo modo, per questo non appena avesse aperto la porta avrei mostrato cinquecento ryo, così che non la chiudesse subito. Abbiamo un comune nemico. E molto da guadagnare. Entrambi noi. Sicuramente lavorando in banca gli erano arrivate delle proposte di tradimento ma solo un pazzo sarebbe andato contro i Quadri, quindi serviva qualcosa di non monetario per convincerlo, oppure un quantitativo di denaro oltre la sua immaginazione. Io però avevo solo il primo dei due da offrire.

    Se mi avesse concesso di parlare oltre, avrei spiegato rapidamente la situazione. So molte cose di te, Riwoku, da numerose fonti. Girobatu. Le Picche. La Lacrima d'Argento, altri bordelli. Molte cose. Ma non sono qui per minacciare te o il tuo stile di vita. Avrei sorriso, con quel viso finto. Io sono qui perché un bastardo ha ucciso la mia famiglia, prima di fuggire da Suna. Avrei lasciato i 500ryo sul primo tavolo disponibile. E io voglio che quel bastardo venga rovinato nel modo peggiore possibile. E credo che tu ora sappia di chi sto parlando. Avrei lasciato attecchire l'informazione prima di proseguire. Inizialmente ho pensato di colpire suo figlio, ma non credo che quel pezzo di merda soffrirebbe abbastanza se Wataru morisse. Notizie vere e certificate per validare le mie fandonie. Sarebbe molto facile, Makio è disponibile a collaborare se stimolata correttamente, ma non mi basta colpire il figlio per danneggiare il padre...non mi renderebbe migliore di lui. Avrei incrociato le braccia. La vera vendetta è che lui perda tutto quello per cui ha lavorato e lottato, e che venga trascinato nel fango e annientato, magari lasciando il posto a qualcuno di più meritevole. E in quel momento mi sentii quasi orgoglioso nel replicare il tono che avevo sentito molte volte. La Vendetta è tutto. Pur senza sapere di aver anche scelto le parole esatte.

    Quello che voglio è che ci sia un ammanco. Un furto, se così vogliamo dire. Non di denaro, ma di qualcosa che è sotto la sua diretta responsabilità, un furto che faccia cadere la colpa su di lui, oltre al sospetto che lui sia in realtà colluso coi rapinatori, mentre tu e l'esperto di sigilli non avrete nemmeno l'ombra di una colpa...o anzi potreste avere il merito di averlo scoperto. Allargai le braccia. Ci sarà qualche rischio, ma non dovrai fare altro che aprire un caveau invece di un altro, un semplice e del tutto innocente errore, non tale da causare punizioni fatali, per alcuni minuti. Al resto penserò io. E quando avrò finito, Euo sarà solo un traditore di Suna in meno sul tuo cammino per la giusta promozione e valorizzazione delle tue capacità...Fante Riwoku. Era stato l'ultimo affondo. Allora, pensi di essere interessato?
     
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    Youkai sbuffò, spazientito, gesticolando con fastidio crescente. Mi hanno ri-addestrato, cosa credi!? Solo era un'insegnate privata, e ogni volta che si entrava in temi simili, arrossiva e cambiava velocemente discorso. Non credevo fosse parte dell'addestramento! Scosse la testa quando l'altro fece i complimenti a quello che a tutti gli effetti era stato il suo assassino. No macchè medico, il Sensei ha detto che ha usato gli ormoni o qualcosa... Robaccia otese. Qualcosa doveva pur aver preso da Raizen. Mi ci ha ucciso con quella roba, ma ovviamente la mia anima è rimasta donna, e gli shinigami hanno detto che sarebbe meglio che il corpo combaciasse. Per quel che ne sapeva Yato, quello poteva essere un delirio venuto da chissà dove, considerando quanto poco si fidasse dell'Uzumaki, c'era da vedere quanto di quelle informazioni avrebbe preso come veritiere.

    Vedere una leggera ombra di dubbio sul volto di Yato gli fece capire che aveva colto sul segno. Certo, certo, tutto a tempo debito. Avremo modo di divertirci, e magari insegnarci qualcosa di nuovo a vicenda. Dopotutto Febh sosteneva che a Youkai serviva imparare a seguire un preciso obiettivo, prima che il suo Vuoto lo convinca a divorare chiunque avesse attorno senza che si rendesse conto delle conseguenze. Chi più di Yato poteva dire di sapersi concentrare su un certo obiettivo senza distrarsi?

    Dire che sbirciare le risposte che avrebbe dato Mitsuki lo aveva traumatizzato era riduttivo. Il giovane aveva iniziato a lacrimare, chino sul corpo della ragazza ancora svenuta, cercandovi cicatrici che combaciavano con ciò che aveva visto. Come può... un mortale, fare una cosa simile? Non aveva intenzione di definirlo una persona, ma di certo non lo avrebbe elevato a demone. Perchè a un essere simile è permesso di vivere? Non si spiegava come qualcuno potesse arrivare a tanto, e per pretesti inesistenti. La sua non era una guerra, non era lo spargere una certa ideologia o un culto, forse a malapena era un guadagno. Quello era unicamente un vizio, di un mortale che aveva deciso di torturare innumerevoli innocenti, per il gusto di farlo. Le lacrime che scendevano sul suo viso stonavano con la sua espressione furiosa, forse l'espressione stessa stonava con tutto ciò che aveva sempre dimostrato di essere. Si era fatto una Nemesi abbastanza grande da fargli rivalutare una delle sue più grandi convinzioni: tutti potevano essere perdonati, tutti potevano redimersi. Magari Raizen aveva ragione, forse c'erano davvero delle eccezioni. Purtroppo, quello non era il momento giusto, avevano una questione ben più importante di cui occuparsi, e non si sarebbe fatto distrarre. Non troppo almeno, un compito extra lo aveva.


    Youkai e Yato erano ora fianco a fianco, a ragionare su un'eventuale strategia. Youkai avrebbe annuito con convinzione al suo primo commento, commentando a bassa voce: Ma certo, è ovvio. La manina a L pensante sotto al suo mento tradiva quanto in realtà avesse capito. Fortunatamente gli venne tradotta per adattarsi alle sue capacità. Vederlo inoltre replicare la reliquia che era riuscito a vedere nei minimi dettagli lo soprese, iniziando a credere che forse la loro missione era a pochi passi dal successo. Fantastico! A vederla così sembra proprio l'originale! Con la tattica di distrazione di Yato, potevano anche sostituirla così bene che si sarebbero accorti del furto solamente quando loro erano già salvi a Konoha.

    Yato cercò di mettere Youkai spalle al muro, avvertendolo che non poteva permettersi di abbassare la guardia o cercare alleanze con simili individui. L'Uzumaki reagì offeso, comprendendo come l'altro faticasse a distinguere una persona da un'altra in un contesto simile. Lo so benissimo! Credi che metterei sullo stesso livello una ragazza innocente che è stata costretta a fare ciò che fa, con dei delinquenti che non solo hanno rubato il demone, ma sono arrivati persino a trovare il modo di torturarlo per usare dei jinchuriki nel modo più orribilmente manipolatore che abbia mai visto fino ad ora!? Strinse i denti, infastidito dal fatto che l'altro non sembrava voler comprendere l'abissale differenza. Magari non voglio fare gesti estremi, questo può essere vero, ma di certo non darò la mia fiducia ad una sorta di mafia! Incrociò le braccia, iniziando a domandarsi quanto lo riteneva ingenuo. Non avrebbe però mai negato che la mente tra i due era sicuramente Yato: grazie alle loro informazioni, soprattutto a quelle trovate nella banca e all'interno della stanza stessa grazie al suo trucchetto spettrale, potevano architettare un piano con i fiocchi. Avevano ancora bisogno di preparativi, ma fortunatamente avevano un po' di tempo per farlo. Ma una sola chance.

    Cerchiamo di fare del nostro meglio allora. Non sono contrario all'idea di portar via qualcuno da Ame, chiunque esso sia sono certo gli faremmo un favore... Ma come hai detto tu, sarebbe decisamente più complesso. E poi se tutto fila liscio non ci saranno nemmeno vittime o incidenti! Era speranzoso, anche se sembrava tutto troppo bello per essere vero. Certo, quello anche perchè il brutto ancora doveva arrivare. Avevano pianificato lo step successivo: Yato avrebbe convinto Riwoku grazie alle informazioni ottenute, mentre Youkai doveva occuparsi del sensitivo, essendo tra i due il più adatto a convincere un individuo simile. Sarebbe arrossito, che il Senju lo intendesse o meno, in un certo senso gli aveva detto di essere carino abbastanza per adescare qualcuno. Per poi rovinare tutto in un paio di secondi, minacciandolo anche di tornarsene a Konoha. Alzò gli occhi al cielo, più esausto che arrabbiato. Se questa missione andrà bene, inizierai finalmente a fidarti di me? Ok, abbiamo avuto un po' di incomprensioni con Mitsuki, ma abbiamo comunque ottenuto tutto ciò che ci serviva no? E sono stato impeccabile alla banca. Spero che se arrivi il momento di agire non rovinerai tutto credendomi un ostacolo. Certo, restava il fatto che avrebbe dovuto cercare di convincere un suo coetaneo ad "infrangere la legge", e dubitava che avrebbe accettato solamente grazie ad un paio di occhioni da cucciolo.


    Col calare della sera, ormai conoscendo gli orari di lavoro e abitudini dei loro bersagli, sarebbero entrambi partiti. Youkai era al locale che molti di loro, Riwoku incluso, visitavano spesso. Di certo non avrebbe faticato a rintracciarlo, sedendosi ad un paio di tavoli di distanza, senza dare subito nell'occhio. Con le mani nascoste dal tavolo, avrebbe attaccato un frammento della sua anima al tavolo, l'occhio sarebbe apparso sotto al tavolo, ben nascosto da sguardi indiscreti. [Tecniche] Sapendo bene che era un sensitivo, al primo accenno di sospetto avrebbe disattivato la tecnica. Era certo che, lavorando come sensitivo tutto il giorno, in un locale come quello non avrebbe fatto altro che rilassarsi, soprattutto considerando quante volte ci andava. Avrebbe poi chiamato una delle cameriere, chiedendo un analcolico per lui, e indicando il ragazzo, chiedendole di portargli il suo preferito, pagandolo in anticipo. Non appena la cameriera gli avesse indicato chi glielo avesse offerto, lo avrebbe salutato timidamente con la mano. Un piccolo gesto e lo avrebbe invitato al suo tavolo. Avrebbe avuto il suo taccuino pronto, iniziando a scrivere non appena lo vide alzarsi dal suo tavolo. Sono Kai. Scusami se sono costretto a presentarmi in questo modo, colpa della mascherina. Lo avrebbe rassicurato subito dopo, non poteva certo permettersi di farlo scappare. Il mio dottore dice che la mia malattia si trasmette tramite saliva, quindi mi ha messo più strati di bende per permettermi di andare in giro senza problemi. Sai, così posso comunque incontrare altre persone e divertirmi un po'. Sorrise, alzando appena il bicchiere per invitarlo a bere. Avrebbe chiacchierato (certo, tramite quaderno, ma dopotutto che fretta c'era?) chiedendogli del più e del meno: ovviamente entrambi avevano incrociato lo sguardo alla banca, per cui gli avrebbe fatto qualche domanda molto semplice sul da quanto ci lavorava e se gli piaceva l'ambiente di lavoro. Niente di più se non chiacchiere leggere, una scusa per bere insieme. E soprattutto farsi portare quanti più drink possibili per renderlo man mano sempre più alticcio.

    Ad un certo punto, perlomeno dopo almeno tre drink, o se lo avesse notato spazientirsi, avrebbe spostato il frammento d'anima in uno dei vestiti di Riwoku, facendogli poi una proposta: Che ne dici se ce ne andiamo in un posto più privato? A Youkai cambiava poco, gli andava bene prendere una stanza in una locanda come seguirlo fino a casa sua, non voleva certo farlo insospettire troppo. La sua idea era quella di allontanarsi da sguardi indiscreti, iniziando ad arrossire ripensando a ciò che gli aveva detto Yato. Certo, quella reazione poteva sicuramente aiutare. Avrebbe scritto di fretta e furia sul suo quadernino, spiegandogli il suo problema. Dato che tu sei il sensitivo della Banca, potresti farmi un favore? Il mio dottore sta lavorando anche come guardia del corpo, ma ha fatto l'errore di dirgli di me alla persona per cui lavora. Beh, questa persona sostiene che io possa comunque infettarlo, quindi non vuole permettermi di seguirlo. Non so esattamente cosa deve fare in Banca, ma ho visto quanto sapete essere fiscali con i controlli, e se io dovessi avere una crisi potrebbe non raggiungermi in tempo e ci rimetterei le penne. Gli fece leggere tutto, permettendogli di riflettere su quelle parole, prima di riprendere a scrivere la parte successiva, con agitazione crescente. Il mio dottore ha detto che posso provare a nascondermi, ma naturalmente col tuo incredibile talento mi scopriresti subito, e il suo cliente si arrabbierebbe parecchio. So che forse è molto, ma se mi percepisci, potresti chiudere un occhio solo per questa volta? Arrossì più intensamente, cercando di ricordare alcune linee dei fumetti in cui alcune nemiche di Spiderboy lo provocavano, cercando di attirarlo dalla loro parte. Naturalmente ho intenzione di ripagarti! Posso ripagarti come preferisci, ho abbastanza soldi. Oppure... Non riusciva a scrivere qualcosa che riteneva convincente, per cui, dopo avergli fatto leggere quella parte, con un leggero cenno della testa gli avrebbe indicato una locanda di fronte a loro, anche se era visibilmente impacciato ed imbarazzato. Sperava solamente che quell'atteggiamento fosse nei suoi gusti, dopotutto se erano ragazzini a cui era interessato, di certo non era l'esperienza che cercava. Devo avvertirti, sono un po' inesperto... Ma sei carino e anche simpatico, e ti sto anche chiedendo un grosso favore, mi sembra il minimo. Fortunatamente la maschera nascondeva la bocca, quindi poteva usare la parte superiore del viso per fingere un sorriso, anche se la bocca non combaciava, risultando più naturale.

    Se fosse riuscito a convincerlo, grazie al frammento su di lui, avrebbe iniziato a prelevare chakra poco alla volta. A prescindere dal trovarsi in una locanda o in casa sua, gli avrebbe proposto di bere qualche altro drink, prendendosi tempo per prelevargli più e più chakra. Osservandolo con attenzione, pur mantenendogli il frammento addosso, avrebbe smesso di prendergli chakra quando si fosse accorto di vederlo un po' stanco, invitandolo a ritirarsi in camera. Non era certo di essere pronto per le sue reazioni una volta lì, ma chiusa la porta non avrebbe fatto altro che continuare a risucchiare chakra, sfruttando anche la sensazione che doveva dare l'alcool, nella speranza che svenisse da lì a poco. A quel punto avrebbe preso un sospiro di sollievo, mettendo il ragazzo a letto, spogliandolo di tutto meno che dei boxer, e facendo lo stesso per sè tenendo però anche la maschera sul viso, infilandosi sotto le coperte con lui. Non avrebbe dormito per un paio d'ore buone, sentendosi fin troppo stranito nel trovarsi in una situazione simile con uno sconosciuto, ma ad un certo punto il sonno avrebbe avuto la meglio anche su di lui, e considerando come abbracciava solitamente il cuscino di notte, si sarebbe anche aggrappato al suo nuovo amico, perlomeno rendendo ancora più convincente il risveglio. Il fatto che non ricordasse niente dopo un certo punto era dato dall'alcool, e avendo bevuto qualche ultimo alcolico alla fine anche Youkai, poteva dire anche lui di ricordare poco della sera prima.

    Se il sensitivo avesse mostrato vaghi sospetti in qualsiasi momento, anche solo uno sguardo insolito o una vaga alzata di sopracciglio, avrebbe disattivato immediatamente la sua tecnica, non riattivandola più. A quel punto però, non se la sarebbe più cavata con un finto pagamento. Non aveva intenzione di far fallire quella missione solamente per un suo capriccio. Mitsuki era una vittima, Riwoku invece era consapevolissimo delle sue azioni. [Nota QM]

    A prescindere da come sarebbe passata la notte, Youkai sperava di aver ottenuto il suo lasciapassare senza troppi problemi. Qualsiasi cosa fosse accaduta, non era niente confronto a quello che li aspettava il giorno dopo.
     
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    Y Danone
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    I due Complici

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    Il duo di Ninja della Foglia, analizzate tutte le informazioni in loro possesso, si sarebbe mosso per realizzare il loro piano, procurandosi due, più o meno consapevoli, complici fra le file dei Quadri di Ame.

    [Yato - You - Masayoshi]

    Quando Riwoku si trovò davanti quello sconosciuto, che aveva bussato alla sua porta, rimase un attimo fermo, "You" (o meglio "Masayoshi") avrebbe letto facilmente la sorpresa nel suo sguardo, che passava a fastidio e poi, nel notare i ryo, diventata una diffidente curiosità.
    Quando il chunin gli parlò, l'uomo dei Quadri si guardò attorno nel corridoio antistante il suo ingresso e poi disse una sola parola: Entra.

    Quando "Masayoshi" fosse stato dentro l'appartamento, l'altro avrebbe chiuso la porta e portato di nuovo lo sguardo sui 500 ryo, Hai 10 minuti per spiegarti e non pensare di lasciare casa mia con quei soldi ancora in tuo possesso., poi avrebbe ascoltato.
    Il volto di Riwoku mutava leggermente ad ogni nuova briciola che l'altro gli offriva: leggera sorpresa nel sentire il nome del suo vecchio amico "Girobatu", che non parve crescere facendo riferimento alle Picche o altri luoghi; poi una nota di diffidenza quando quello sconosciuto ragazzino disse di venire da Suna e che cercava un traditore del villaggio, che si mutò in un consapevolezza, forse, quando Riwoku sollevò leggermente gli occhi, come se gli fosse venuto in mente chi conosceva lui proveniente dalla Sabbia.

    Una nuova nota di diffidenza, data dagli occhi che si socchiudevano leggermente, nel sentire i nomi di Wataru e Makio, un leggero bagliore di avidità, dato da un accennato spalancarsi degli occhi, alla frase "magari lasciando il posto a qualcuno di più meritevole".
    Forse persino un accennato sorriso?
    Quella nota di avidità, però, svanì, lasciando il posto ad un leggero senso di paura quando un sospetto, probabilmente, prese forma nella mente di Riwoku, intuendo che cosa il suo inatteso interlocutore volesse rubare.

    Attese comunque la fine dell'esposizione di "Masayoshi", prima di parlare, dopo averlo nuovamente squadrato: Non voglio sapere come sei venuto a conoscenza di così tante informazioni, specialmente su ciò che credo tu voglia sottrarre. E non lo voglio per la mia personale incolumità., chiarì subito, Visto che, però, mi offri un'opportunità interessante, ti offrirò tre lacune nel tuo piano, dalla tua risposta, dipenderà il mio aiuto.
    Prima di tutto, l'esperto di Fuuinjutsu: se aprissi la camera sbagliata, se ne renderebbe conto, cosa pensi di fare in tal senso?
    Secondo: come pensi di farti accompagnare fino al caveau? Devi avere qualcosa di tuo lì dentro, per accedervi e passare il controllo del Sensitivo.
    Ultimo e più importante: anche ammettendo che tu riesca a prendere ciò che vuoi, se è l'oggetto che immagino, ha un sigillo di individuazione di un sensitivo dei piani alti, da ciò che so, o qualcosa del genere, lo sapevi questo?
    Quindi puoi anche uscire dalla Banca, ma appena l'oggetto uscirà dalle mura di Ame, ci saranno parecchie persone arrabbiate che ti daranno la caccia e se ti prendono, posso essere sicuro che non farai il mio nome?
    , a quel punto avrebbe atteso la risposta del suo interlocutore che si diceva provenire da Suna.

    [Youkai - Kai]

    Il giovane Uzumaki, nel suo travestimento da sfortunato ragazzino muto, si diresse alla "Bocca di Rosa", il locale visitato così spesso tanto da Riwoku, quanto da Kitori, ed ebbe fortuna, perché incontrò il secondo come da lui ipotizzato.
    Il Sensitivo sembrò sorpreso dalla bevanda offerta e la sorpresa parve ancora maggiore quando vide chi gli stava offrendo tale drink.
    Lo stupore crebbe sul viso di Kitori ancora di più quando vide il fogliettino con il messaggio scritto sopra, tanto da fargli sollevare leggermente un sopracciglio: Quindi non puoi parlare? Solo scrivere?, chiese stupito ed un pò perplesso.

    Per quanto diffidente, comunque, il Sensitivo non avrebbe rifiutato né la compagnia dell'altro, né di certo delle bevute gratuite, accettando di buon grado di discutere con il suo inatteso interlocutore, presentandosi e ricambiando le chiacchiere.
    Lavoro in banca da ormai tre anni.
    Mia madre, probabilmente, avrebbe voluto che facessi il medico, ma qui ad Ame non è un lavoro tanto idilliaco. Anzi, spero che il tuo medico non sia originario del posto, potrebbe non essere vero tutto ciò che ti dice, lo sai? O potrebbe aspettare che tu muoia e poi ricavare un veleno da questa tua malattia.
    , avrebbe ipotizzato, tra un drink ed il successivo, aggiungendo: Tu, invece? Ti ho visto in banca, ma non so niente di te, esclusa la tua impronta di chakra., ridacchiò sorseggiando ancora.
    La sorpresa sul viso di Kitori, però, sorso dopo sorso, domanda dopo domanda, era mutata in una leggera diffidenza e, di certo, il Sensitivo non avrebbe accettato di allontanarsi da quella sala comune prima di sentire le risposte del suo inatteso interlocutore alle sue domande, in compenso, comunque, non avrebbe avuto problemi ad arrivare anche a tre, se non quattro, drink offerti.

    Quando avesse ricevuto la risposta da "Kai", Kitori non avrebbe più rifiutato di andare da un'altra parte: Ci sono delle stanze libere per i clienti al piano di sopra, senza, diciamo, compagnia inclusa., ridacchiò divertito verso l'altro, con un ghigno che lasciava intuire dove volesse arrivare.

    Nel momento in cui, però, nella camera (che Kai avrebbe dovuto pagare) il Sensitivo avesse letto il nuovo messaggio, la situazione cambiò leggermente: lo guardò con diffidenza molto più evidente, mentre l'altro gli passava anche la seconda parte del messaggio.
    Tu non hai idea di cosa stai parlando, pardon, scrivendo, amico..., fu il suo primo commento, rileggendo di nuovo tutto, per poi continuare con i nuovi messaggi che lo fecero sorridere e leccarsi le labbra.
    Almeno sei uno che crede nelle protezioni, mi par di capire., scherzò, guardando la mascherina sul viso, prima di tornare serio.
    Voglio essere sincero con te: la tua richiesta non può funzionare, se questo tuo medico fa da guardia del corpo a qualcuno che andrà nel caveau sotterraneo., iniziò a spiegare, mentre batteva leggermente gli occhi, apparentemente un pò più stanco, forse, versandosi l'ennesimo drink.
    Io ti potrei anche non notare, ma questo, oltre a costarmi, nel migliore dei casi solo il lavoro e non la vita, costerebbe la vita anche a te: quando fanno accedere qualcuno al caveau, applicano un particolare sigillo: non ne conosco i dettagli, non sono un esperto nell'ambito dei fuuinjutsu, ma so che è un sigillo a tempo, se qualcuno che non lo ha attivo addosso, trovandosi nei sotterranei, verrebbe immediatamente ucciso dalla trappola che si trova lì sotto.
    Non chiedermi più particolari, perché non ne ho.
    , avrebbe ammesso, iniziando ad avvicinarsi a "Kai" ed osservandolo come si può osservare una bistecca dopo una settimana di digiuno.
    Potresti comunque venire in banca, magari, se sai effettivamente eseguire la Trasformazione, con un aspetto diverso dal tuo, restare lì seduto, ti potrei anche fare compagnia, quando sono in pausa., avrebbe suggerito con un sorriso, leccandosi le labbra dopo aver bevuto ancora dal suo drink (il quinto o il sesto addirittura), leggermente incespicando per il causa sottratto.
    Semmai ti servirà il tuo medico, potremo sempre chiamarlo. O posso farti sdraiare, altrimenti., ridacchiò.

    Cosa avrebbe fatto l'Uzumaki con quelle informazioni? Il piano avrebbe avuto bisogno di qualche leggero accorgimento? O poteva comunque provare a convincere l'altro a collaborare? Chiedere ulteriori dettagli?
    In ogni caso, alla lunga, fra un drink ed il successivo, il chakra del Sensitivo si sarebbe ridotto, vittima delle abilità dell'altro, così tanto che Kitori sarebbe crollato.
    Stava al chunin della Foglia convincerlo della validità di quel loro incontro notturno.
     
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    Vedo che hai una mente sveglia ed elastica. Mi complimentai...le mezze tacche adorano i complimenti. E sapere lo stretto necessario è esattamente ciò che terrà me vivo, quel traditore di merda tra i rifiuti, e te tra i vincitori. Aggiunsi con un sorriso enigmatico, mentre quello, giustamente spaventato, esponeva le falle nel mio piano rendendo decisamente più semplice riconoscere i miei errori, ma al momento nessuna delle sue obiezioni, salvo forse la terza, avrebbe impedito il furto. Non se ne accorgerà: il simbolo che lui e tutti noi vedremo non sarà sicuramente l'ideogramma "Go". Ma l'importante è che l'apertura sia quella. Il sigillo che disattiva le trappole è lo stesso per tutti i Caveau, a quanto ne so. Sarebbe sciocco e poco pratico avere un sigillo diverso per ogni singola stanza di sicurezza, l'esperto di sigilli impazzirebbe a ricordarli tutti. Spiegai. E non sarei qui a parlare con te se non avessi modo di accedere a uno dei caveau, uno qualunque. Una volta aperto, dopo essere entrati ci accorgeremo presto dell'errore e saremo fuori da là...ma lo scambio sarà già avvenuto. E l'unico oggetto nella stanza sarà qualcosa di riconducibile al nostro comune nemico. Una cosa piccola come un brandello di un abito simile a quel suo ridicolo pastrano da sacerdote straniero. Buttare piccoli dettagli del genere non poteva che corroborare la mia storia. Basterà il sospetto, oltre alla sparizione di ciò che sappiamo, per gettare quell'uomo nella cloaca più fetida di Ame. Il sigillo del sensitivo ovviamente era preoccupante, ma sapere che non era limitato alla Banca ma all'intera Ame apriva a numerose possibilità: prima fra tutte un recupero rapido da parte dell'Hokage, o forse il potere delle evocazioni di Youkai. Non ho alcun interesse in quell'oggetto. E' questa la mia forza: è solo un mezzo per raggiungere il mio obiettivo. La Vendetta. La Missione, in realtà, dato che avrei guadagnato punti sia con Youkai che con l'Hokage, oltre che col Villaggio in generale. Quanto al Gobi, per quanto mi riguardava potevano anche tenerselo ad Ame e sperimentarci a loro piacimento. Potremmo anche organizzare un suo ritrovamento grazie ai tuoi sforzi...ma dopo qualche tempo, o potrebbe risultare sospetto. Rincarai la dose, in attesa delle sue risposte.
     
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    Youkai aveva attirato a sè il suo bersaglio, ora doveva solo assicurarsi di intrattenerlo a sufficienza in modo da essere certo di ottenerne i favori. Avrebbe annuito, un po' sconsolato, scribacchiando qualcosa sul suo quadernino. E poco prima di consigliarglielo avrebbe farfugliato qualcosa, che Kitori però sentì solamente come mugoliì ovattati. Puoi sentire i miei versi, dopotutto non sono muto. Il doppiosenso involontario di Youkai era interpretabile da Kitori come più preferiva. Ma purtroppo per evitare contagi è necessario.

    Il suo sguardo sembrò illuminarsi quando l'altro citò il desiderio della madre, iniziando a vedere un barlume di speranza per potersi ricordare che le persone non erano realmente cattive, ma avevano solo intrapreso strade sbagliate. Quello del medico era un lavoro nobile e atto unicamente a proteggere. Anche se l'altro sembrava sostenere l'opposto, perlomeno in quel di Ame. A Youkai vennero i brividi nel pensare alle condizioni dell'ospedale di quel posto. Spero proprio di no, mio padre ha speso una fortuna per assicurarsi che mi trattasse bene. Ma tu? Ti sarebbe piaciuto fare il medico, se Ame non fosse... Ame? Scrisse, genuinamente curioso. Se non altro, estroverso com'era, attirare le persone a sè e distrarle era facile, e la sua curiosità permetteva agli altri di sentirsi importanti ai suoi occhi, ricoperti di domande che non sembravano fatte per ingannare. Di certo Youkai per Ame era una boccata d'aria fresca, c'era solo da sperare che non se ne accorgessero in troppi ed iniziassero a sfruttare la sua gentilezza contro di lui.

    Quando arrivò il suo turno era preparato. Come gli aveva detto Raizen, mezze verità e dettagli vaghi erano il modo migliore per cavarsela. Dopotutto i bugiardi tendevano ad infilare anche troppi dettagli nelle loro storie, rischiando di incappare in contraddizioni. Doveva solamente mentire dove serviva farlo, ed essere genuino nel parlare di sè dove era libero di condividere. Oh, io non sono di qui. Sono qui solo perchè fino ad ora è stato impossibile trovare una cura che funzionasse, e si dice che ad Ame usino metodi... particolari per le loro ricerche. E se le cose dovessero tirarsi per le lunghe, mio padre ha detto che potrebbe aiutarci chiedere un prestito alla Banca. Gli passò la prima parte del suo racconto, mentre continuava a scrivere la seconda. Prima di ammalarmi mi piaceva girare per il villaggio e conoscere persone. Sto cercando di farlo anche qui, ma non è sempre facile convincere la gente a leggere quello che ho da dire, e poi sembrano tutti molto diffidenti, spesso mi sento molto solo. Un po' di conoscenza su Ame passatagli da Yato, un po' di sincerità, ed ecco che aveva una credibilissima piccola bugia da raccontare. Per ora mi sono rimasti i fumetti e i cartoni alla tv. Se non altro qui ad Ame ho avuto modo di interessarmi a nuove serie, e fino ad ora mi hanno tenuto loro compagnia. Mentre ora me la stai tenendo tu. Avrebbe atteso che finisse di leggere per poi sorridergli, sinceramente allegro di avere qualcuno con cui parlare.

    Kai avrebbe ricambiato la risatina, anche se vagamente imbarazzato dall'idea, aver parlato un po' con lui ed averlo conosciuto almeno in parte lo faceva sentire già più a suo agio. Avrebbero raggiunto la stanza, dove Youkai avrebbe dovuto tentare di convincerlo a farlo passare. Cosa che, nonostante tutto sembrava anche facile, ma l'altro aveva alzato un paio di dubbi sul suo piano (cosa che, considerato quanto sostenessero fosse rara l'onestà in quel luogo, non fece che sciogliere ancor più il konohaniano). Ovviamente sapeva benissimo dove Yato doveva accompagnare il suo ospite, ma si grattò comunque la testa, mostrandosi insicuro prendendo qualche appunto nel mentre. Si tratta di un ospite importante. Nel caveau c'è roba importante immagino? Dubitava che gli avrebbe detto tutto, dopotutto per quanto potesse essere carino e simpatico, Youkai era ancora uno sconosciuto. Nel vederlo stanco, smise di risucchiargli chakra, permettendogli di restare sveglio quanto serviva.

    Il giovane ascoltò con attenzione le raccomandazioni che aveva Kitori, seduto pensieroso sul letto. Gli era stato detto sia il problema, sia la soluzione: la trappola avrebbe ucciso chiunque avesse messo piede lì sotto senza il necessario fuinjutsu, ma il suo spirito era già stato lì sotto e, grazie alla sua natura incorporea, non aveva fatto scattare trappole. Sapevano quindi che doveva essere una persona a farla scattare, forse anche una creatura, ma difficilmente oggetti senza vita l'avrebbero attivata. Avrebbe scritto un paio di appunti per farlo sembrare concentrato sul giusto argomento. Non ci tengo ad accorciarmi ulteriormente la vita... Avete per caso un modo con cui potrei comunicare con il mio dottore anche a distanza? Così possiamo avvertirlo subito se dovesse essere necessario, senza che qualcuno debba correre nel caveau e restarci secco. Una domanda forse stupida, dopotutto c'erano un sacco di soluzioni alla cosa, ma che nascondeva un secondo fine: voleva sapere se tra loro avevano modi per comunicare così distanti. Se qualcosa fosse andato male, magari potevano ancora impedire a chi stava nel caveau di avvertire gli altri in tempo, ma se potevano comunicare troppo facilmente bisognava assicurarsi di agire in modo impeccabile. Gli sorrise, passandogli nuovamente il quadernino. Grazie per essere così sincero. Non è facile trovare gente come te qui in Ame. Era facile leggergli in faccia, anche se parzialmente coperta, che lo pensasse realmente. Certo forse era fin troppo presto per dirlo, c'era da sperare rispettasse il suo patto, ma dopotutto che aveva da guadagnarci nel far entrare un malato travestito da una persona diversa?

    Avrebbe annuito nuovamente, scribacchiando altri appunti. Sarebbe perfetto! Oh, ma non voglio metterti troppo nei guai, se pensi la cosa sia sospetta non te ne preoccupare. Che dici, hai qualche suggerimento per l'aspetto? Chiedergli più cose possibili aiutava Youkai a sembrare più innocente di quanto non fosse, così da sviare ogni possibile dubbio sull'avere secondi fini. Ora doveva solamente lasciare qualche ricordo di quella notte a Riwoku, in modo da assicurare il patto. Gli avrebbe lasciato un quarto d'ora o poco più, quel che bastava per far spogliare entrambi e lasciargli l'odore della sua pelle come ricordo. Trovandosi così a stretto contatto non sarebbe stato difficile prendere quel che restava del suo chakra per farlo svenire non appena lo avesse ritenuto necessario, sistemandolo a modo per dormire abbracciati. L'alcool sarebbe stata la scusa per i suoi pochi ricordi, e se si fosse svegliato per primo o l'altro non avesse avuto fretta, si sarebbe fatto portare la colazione in camera, trattenendolo quanto bastava per dimostrargli la sua gratitudine per la nottata passata insieme.

    Presto sarebbe arrivato il momento di ricongiungersi con Yato, condividere ciò che avevano scoperto, e stabilire un piano d'azione. Il mio spirito non attiva la trappola, e tu fai parte delle guardie, per cui sarai al sicuro. Posso possedere gli oggetti, perciò mi basterà fingere un malore per seguirti. Si mostrò pensieroso per qualche istante. Dovremmo anche trovare dei messaggi in codice. Io come spirito posso sentirti, e se dovesse servirti una distrazione immediata, estraendo lo spirito posso fermarmi il cuore. A quel punto ti chiamerebbero subito. Ah, forse dovrei prepararmi qualcosa da dare a Riwoku in modo che non corrano subito da te non appena svengo, uhmmm... Magari potrei dirgli che il fatto che io svenga non è così pericoloso, ma se smetto di respirare serve un tuo intervento. Certo, non che l'altro avesse tutto quel tempo da dedicargli, aveva citato solamente una pausa, ma non voleva sottovalutare la sua possibile preoccupazione. Ad Ame a nessuno sembrava importare di nessun altro, ma se la sera precedente fosse bastata a lasciargli un minimo di affetto, un gesto altruista inaspettato rischiava di rovinare il loro piano.
     
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    I Due Complici - 2

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    [Yato - You - Masayoshi]

    Riwoku ghignò al primo commento del suo inatteso interlocutore, per poi esporgli i suoi dubbi, puramente legati all'istinto di sopravvivenza, prima di sentirne le risposte.
    Il commento sul simbolo "Go" lasciò evidentemente sorpreso l'esperto di Doton: perché non si aspettava che l'inatteso ospite sunese sapesse quale era il Kanji che usava? Oppure non gli era chiaro come avrebbe ingannato tutti?
    L'accenno sul vestiario di Euo non parve passare inosservato: un ghigno si dipinse sul viso di Riwoku a quelle parole.
    L'ultima risposta, però, era la più importante: l'uomo di Ame guardò perplesso il ragazzino che aveva davanti, così ossessionato dalla Vendetta.
    Quindi tu vorresti sottrarre uno degli oggetti più pericolosi e remunerativi presenti in questo villaggio solo per la tua Vendetta e poi, magicamente, farlo riapparire qualche tempo dopo? Senza nemmeno farlo uscire da Ame? Dare tracce di un Jinchuuriki o qualcos'altro? Questo non è un incentivo, ragazzino, ma è un segno di scarsa lungimiranza. , fu il suo primo commento.
    Poi rimase qualche istante a rifletterci, giocherellando con il mazzo di ryo che "Masayoshi" gli aveva offerto, scosse un paio di volte la testa, persino, prima di dare il suo verdetto: Avrai il mio aiuto, ragazzino, ma se sentirò puzza di tradimento, ti ucciderò prima che tu possa anche solo pensare di tradirmi..

    Stava al giovane "sunese" spiegare, forse, qualche altro dettaglio del suo piano? Altrimenti l'incontro fra i due sarebbe finito lì per quella sera.

    [Youkai - Kai]

    Sul primo commento mugugnato, Kitori sembrò inizialmente sorpreso, poi, positivamente divertito, facendo un pò di cenni affermativi con il capo, al commento dell'altro.

    La domanda sull'essere medico parve incuriosire il giovane sensitivo, che scrutò con occhi socchiusi il suo interlocutore dal volto pieno di bende, ci pensò un pò su, poi fece spallucce: Il lavoro del medico, oltre a richiedere parecchi anni di studi, ha anche tante responsabilità... non so se avrei il coraggio di decidere della vita o della morte di una persona, ma mi piace pensare di sì., ammise mentre ancora sorseggiava del suo cocktail, forse leggermente ebro per le proprie parole, oltre che per l'alcool.

    Quando poi "Kai" raccontò qualche informazione su di se, il Sensitivo scrutò per bene le parole scritte dal ragazzo, prima di guardarlo nuovamente e sorridere: Sei parecchio ricco, eh? Non so se tuo padre sarebbe contento di saperti in questo locale con me stasera., ridacchiò Kitori, Non conosci bene Ame, vero? Da dove vieni? Paese del Fuoco o Paese del Vento? Sono luoghi più tranquilli, almeno per il poco che so del mondo fuori dalla Pioggia. , chiese, ma stavolta la sua curiosità sembrava meno interessata, tanto che poco dopo continuò.
    Io è da un sacco che non leggo più fumetti. Leggevo quelli di Shi Kuso, l'eroe mascherato immortale con il custome rosso e nero, parecchio sboccato., ammise con un mezzo sorriso.
    Forse Youkai conosceva quel personaggio, della stessa casa produttrice di Spiderboy, si erano persino incontrati in qualche crossover, assieme al famigerato Demone Cieco di Kiri.

    Quando poi andarono in stanza ed iniziarono a discutere del vero motivo per cui "Kai" aveva contattato Kitori, questi non replicò al commento sul fatto che solo persone importanti avessero accesso al caveau, forse perché lo trovava superfluo, mentre per la domanda successiva, fece spallucce, dicendo: In realtà, è molto più semplice: se dovesse servire avvisare questo tuo dottore, basterà dirlo al tizio dei fuuinjutsu, lui ne ha sempre uno per schermarsi dalle trappole del caveau., lo disse con noncuranza, forse ignaro di come quella stessa informazione potesse, nelle mani sbagliate (o giuste), essere dannosa per la banca in cui lavorava.
    Sorrise anche all'ultima domanda: Scegli tu quale trasformazione compiere, ma ti suggerirei di usare qualche volto del tuo paese che sai per certo non essere mai stato ad Ame, onde evitare problemi per te, o per qualche sfortunato ignaro individuo che potresti aver conosciuto., ridacchiò, prima che l'alcool e le abilità dell'Uzumaki lo lasciassero privo di sensi.

    [...]

    Il duo di chunin alla fine di quei loro incontri avrebbero forse avuto il piano perfetto per il furto del Bijuu?
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Piano

    Yato e Youkai
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    Non devi fare altro che un piccolo errore, assolutamente perdonabile, che comporterà un terribile errore del tuo superiore, Riwoku. E per quanto mi riguarda: per il mio obiettivo non avrei remore a tagliare la gola a tutti i primogeniti di tutti i Kage se servisse al mio scopo. Un Bijuu è poca cosa al confronto. Aggiunsi, con assoluta sincerità. Un breve resoconto con Youkai, poi saremmo inevitabilmente giunti al piano vero e proprio, il giorno successivo.

    [...]

    Sarebbe stato un giorno di grandi illusioni e di enormi rischi, ma non avevamo altra scelta. Avrei dovuto fidarmi di Youkai e della serietà che aveva scelto di dimostrare, e sebbene avessi un'idea su come scappare per conto mio, ovviamente una buona riuscita del piano sarebbe stata prevedibile. indossando un ampio mantello con cappuccio, ovviamente abbassato per farmi riconoscere, avrei nascosto le mie mano per quelli che sarebbero stati dei movimenti di fino, e naturalmente non avevo nulla da nascondere e avrei aperto il manto per eventuali perquisizioni, ma andiamo con ordine.

    La falsa reliquia che avevo prodotto sarebbe stata trasformata in un ratto semitrasparente, come fosse di vetro, appoggiato sulla mia spalla o nascosto nel mantello se avessero avuto remore al riguardo. E' una mia evocazione, mi aiuta nei jutsu e ha buoni sensi. Avrei spiegato in caso di domande indiscrete, ma con le mie abilità dargli una parvenza di vita e di reazione non sarebbe stato complesso, scansandomi per evitare che qualcuno lo toccasse, adducendo delle capacità tossiche come scusa. Quello era il meno, e francamente nasconderlo nel mantello sarebbe stata la scelta migliore.

    Superato il sensitivo e assicuratomi che Youkai fosse all'interno della banca, dove concordato, mentre attendevamo i nostri accompagnatori avrei lasciato che il mio alleato facesse la sua mossa, animando la reliquia che mi portavo dietro, e quindi il ratto. Ancora la parte più facile. Avrei insistito qualora volessero lasciarci nella hall, per seguire il ricco collezionista di armi, sottolineando come un furto possa avvenire in ogni momento, dunque la presenza di occhi esperti era quantomeno necessaria. Fossi io un ladro o un aggressore, aspetterei esattamente un momento di debolezza come questo. Avrei sottolineato, ma onestamente avrei trovato assurdo non volerci appresso almeno fino all'apertura del caveau. Grazie alle informazioni di Youkai, che viaggiava con me nello spirito, saremmo giunti davanti ai due esperti che gestivano l'ingresso nelle camere segrete evitai qualunque cenno di riconoscimento: Riwoku non doveva sapere CHI ero dei presenti, doveva solo sapere che eravamo il gruppo che si recava al Caveau delle Zanne Gemelle...e aprire quello sbagliato.

    Come una brava guardia del corpo mi sarei guardato intorno mentre il legno simulava un movimento delle braccia che in realtà erano impegnate a fare tutt'altro, ossia comporre una serie di sigilli per la più elementare e al contempo efficiente delle illusioni, seconda a mio parere ai soli Doujutsu illusori: la Percezione Falsata. Sapevo dove sarebbe apparsa la parete di roccia e lo sapevo nei minimi dettagli. Far comparire un "Ga" al posto del "Go" era la semplicità stessa, talmente elementare che anche un esperto di illusioni avrebbe impiegato qualche istante per capire cosa accadeva. Ottenuto il sigillo e guadagnata l'apertura, che io entrassi o meno probabilmente ci sarebbe stata delle confusione dato che l'interno non era quello che ci si aspettava. Una tecnica impressionante, certo deve richiedere una grande quantità di chakra e risorse un luogo del genere. Meglio di certi siti archeologici antichi e pieni di trappole! Così, mentre mormoravo quelle parole e il legno simulava il movimento delle braccia sotto al mantello come a mostrare meraviglia e attirava l'attenzione su di me, una nuova Percezione Falsata, stavolta con automatismi, tramutava il piedistallo della Reliquia nella stanza in una nube di fumo fitto e la reliquia stessa in un topo semitrasparente identico a quello che avevo addosso, nascosto dal jutsu precedente. Youkai avrebbe pensato al resto, mentre avremmo affrontato la confusione della situazione. In che senso non è la stanza giusta? Cosa sta succedendo? Allarmato avrei aperto il mantello con la mano sulla spada, muovendomi appena come in attesa di un agguato.

    Non appena Youkai fosse riuscito nello scambio il fumo sarebbe svanito e la falsa reliquia sarebbe tornata al suo vero aspetto (così anche l'ideogramma sul Caveau), così che un Rilascio e un contatto non andassero a creare problemi. Quasi certamente il mio mandante sarebbe stato furioso, e forse anche l'impiegato della banca avrebbe sospettato di lui e di tutti, e avrei recuperato il "mio topo" se necessario (altrimenti sarebbe uscito per conto suo) dopo averlo fatto scendere per fronteggiare la situazione. Nel caos generale, tra fumo e illusioni, speravo che nessuno notasse cosa fosse successo. A quel punto non sapevo se la visita sarebbe saltata o meno, o se magari si fossero corretti quando, uscendo, avessimo visto l'ideogramma sbagliato. Avrei lasciato a Riwoku quella parte...le Zanne Gemelle non erano di mio interesse al momento.

    Restava solo uscire dalla banca, a scapito di pericoli o errori. E ovviamente avrei fatto tutto il possibile per agire fuori dal campo visivo di Korra, che si era professata esperta di illusioni, in modo da non destare sospetti. Se fosse risultata sospettosa o strana, evidentemente avrei dovuto a breve preparare la sua scomparsa.

     
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    The Plan

    VII



    L'innocenza di Youkai lo portò a considerare il lato più positivo del suo commento da medico. Forse a ripensarci a modo c'era un qualcosa di deviato nelle sue parole, ma la sua missione al momento non era quella di giudicarlo, meglio non distrarsi. Non sapendo niente di come fosse il Paese del Vento se non grazie a qualche accenno da Feng, avrebbe scritto di provenire dal Fuoco. Avrebbe sorriso sotto la maschera, scribacchiando il suo commento: A papà interessa solo che sia felice, soprattutto vista la condizione in cui mi ritrovo. E poi, lavori in una Banca!! Ad un sacco di gente basta quello per decidere di tenerti in simpatia, anche se non li si più chiamare realmente amici. Ormai da parte sua si sentiva in sintonia, per non parlare di come non dovesse fingere nulla quando l'argomento si spostò ai fumetti, e gli occhi iniziarono a brillare. Prese a scrivere con foga, avendo finalmente trovato il suo argomento preferito. Ha un suo fumetto?? Ho letto tutte le sue apparizioni in Spiderboy, che è un sacco più famoso al Fuoco. Devo recuperare i suoi numeri mentre sono qui ad Ame. Se ci dovessero rivedere, mi ricorderò di portare qualche numero da prestarti. Almeno ti terranno compagnia durante le pause in Banca. Certo, se avessero realmente avuto una chance di rivedersi. Da un certo punto di vista Yato poteva aver ragione: Youkai non era abituato a quell'ambiente. Creare legami non era sicuro, e rischiava di portare alla rovina. Ma sarebbe riuscito a dimostrargli che, nel cercare di creare un legame più profondo, potevano forse avere un alleato d'emergenza? Certo, dire che il konohaniano lo stesse facendo per quel preciso motivo sarebbe stata una bugia. Ma lui ci credeva, che in ognuno ci fosse del buono, e che sotto sotto tutte le persone sapevano sempre qual'era la cosa giusta da fare, anche se c'era chi optava per una diversa strada. Riuscire a "salvare" almeno uno dei corrotti di Ame lo avrebbe reso più orgoglioso di recuperare il demone stesso.

    In camera, sapere di quella protezione extra del fuunjutsaro poteva rivelarsi utile. L'avrebbe condivisa con Yato una volta tornato a casa, calcolatore com'era lui sapeva sicuramente sfruttare quell'informazione meglio di Youkai. Lo stress che mostrò all'idea di doversi mascherare con la trasformazione era sincero, anche se non esattamente per i motivi che credeva Kitori. Mi sento già nervoso all'idea... Spero che non mi servirà più mascherarmi in questo modo. In quel momento si riferiva di più al suo attuale travestimento che a quello per il giorno dopo, ma il biondino non poteva saperlo. Se il piano fosse andato come previsto, avrebbe sicuramente pensato se raccontargli la verità prima o poi, almeno tramite una lettera, o un incontro sicuro fuori Ame. Era certo che sia Raizen che Yato sarebbero stati contrari all'idea... Ma sarebbe stato così male avere un alleato fidato all'interno di Ame, o salvare qualcuno dalla vita criminale per offrirgliene una più onesta?


    Il gran giorno era arrivato. Kai chiese al chitarrista una canzone che parlava di vittorie. Aveva bisogno della giusta spinta quella mattina. Non appena furono fuori dalla locanda, appartatosi, avrebbe usato la trasformazione, scegliendo un volto Uchiha. Il loro vantaggio era spesso quello di avere un volto anonimo, nonostante la fama che un tempo avevano a Konoha.
    Avrebbe quindi estratto il suo frammento d'anima, attaccandoselo addosso, in modo da esser pronto a trasferirlo a chi doveva senza dover mostrare sigilli nel bel mezzo della Banca. [Tecniche+Attivazione TS] Avrebbe quindi preceduto Yato anche se di poco, passando senza problemi i controlli e sistemandosi in attesa, con un giornale preso poco prima. Gli sarebbe servito non solo per distrarsi, ma anche per mascherare il suo svenimento. Per ora non avrebbe fatto altro che sfogliarlo in modo distratto, attendendo che Yato entrasse e, mentre passava oltre i controlli, sarebbe andato in bagno, nascondendosi quel poco che bastava per comporre un paio di sigilli, mentre faceva scivolare il suo frammento dal pavimento, ai piedi del compagno, fino ad entrare nella creatura. [TA] Ora poteva muovere liberamente il "topo", in realtà la reliquia. L'illusione di Yato sarebbe stata molto utile, considerati i goffi movimenti che successivamente sarebbe stato costretto a fare come vaso, mentre l'illusione lo avrebbe semplicemente mostrato come un "normale" topo semitrasparente.

    Youkai si sarebbe messo in posizione, giornale sul muso, leggermente stravaccato sulla sedia, mani nascoste dal giornale. Avrebbe anche estratto dal suo corpo parte del suo spirito, principalmente testa e braccia, per creare meglio l'illusione che si fosse addormentato. Difficilmente qualcuno sarebbe andato a disturbarlo, il suo unico problema poteva forse essere Kitori, col quale era pronto ad interagire. Se fosse arrivato prima del previsto, avrebbe re-inserito la sua anima al suo posto, chiacchierando cercando di essere tranquillo, pur mostrando una certa agitazione, che come detto la sera prima era data dal doversi camuffare. Ma confidava che Yato avrebbe fatto in fretta, considerando la sua esperienza di spionaggio qualche giorno prima.

    Il frammento invece attese che Yato pronunciasse la parola trappola, per saltar giù col favore della nebbia. Con un rapido gesto, si sarebbe spinto verso la vera reliquia, trascinandosi in modo da mantenere il piedistallo sempre premuto, e cambiandosi di posto non appena la vera reliquia iniziò a cadere. Il suo alleato impiegò poco a mutare la nuova reliquia facendola apparire come un topo, e la finta evocazione potè tornare rapidamente dal suo padrone, passando dal basso e arrampicandosi all'interno del mantello. Non appena la vera reliquia fu in mano loro, il vero Youkai si sarebbe alzato in piedi, ovunque fosse, che stesse o meno parlando con Kitori, scusandosi dicendo di volere andare in bagno... Ed estraendo tutta la sua anima dal corpo, ben nascosta nel pavimento, sarebbe collassato dopo pochi passi. Il cuore e i polmoni completamente immobili.

    Se Kitori non avesse reagito come previsto, ovvero controllandolo e cercando di richiamare quello che sapeva essere il dottore (dopotutto Youkai gli aveva detto che era una delle due guardie che seguivano il loro prezioso cliente), sarebbe stato il suo stesso frammento, tramite il topo, a dare il segnale a Yato che, come concordato la sera prima, gli serviva per sapere che il suo paziente aveva avuto un attacco. La via di fuga perfetta, o almeno così sperava. Qualora fossero stati vicini, il topo-reliquia si sarebbe mosso verso Youkai, restandovi vicino in modo che potesse custodirla. Avrebbe permesso al dottore di fare una finta manovra per salvarlo, rigorosamente dal pavimento (avrebbe reso più semplice il tornare nel suo corpo) e avrebbe posseduto nuovamente il suo corpo, iniziando a tossire per la mancanza d'aria. M-Mi dispiace... Avrebbe borbottato, come se fosse consapevole di aver interrotto un importante impegno. H-Ho paura. Ammise. Era un'ottima recita, considerando il sudore freddo, l'iperventilazione il cuore che batteva all'impazzata e lo sguardo vagamente sgranato. Certo, la sua paura non era realmente quella di morire per la sua finta malattia, ma quella di essere scoperto proprio lì in mezzo alla banca. Come insegnava Raizen, recitare era solo una questione di mezze verità. Strinse a sè il "topo", insistendo per tornare alla sua stanza, dove c'erano le presunte macchine salvavita.

    Se tutto fosse andato liscio, in poco tempo sarebbero stati nuovamente alla locanda. Con la reliquia in loro possesso. E, forse, ancora nessun sospetto. La scarica di adrenalina che aveva provato per un colpo simile era qualcosa che aveva provato solamente quando aveva attivato il suo Vuoto. Cosa che, se avessero avuto successo, una volta chiusi nella loro stanza lo avrebbe portato a ridere sguaiato per una decina di minuti buoni, non riuscendo a controllarsi finchè non avesse scaricato tutta la tensione. La loro impresa, se impeccabile, sarebbe stata motivo di invidia di molti.
     
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    Il Piano Perfetto

    Ed i piccoli imprevisti



    [Terza Notte]

    Riwoku non avrebbe detto molto di più, sbalordito dalla determinazione e dal desiderio di Vendetta del uso interlocutore.
    Avevano un accordo e con quella certezza, "Masayoshi" avrebbe abbandonato la casa dell'esperto di Doton.

    [...]

    Kitori sorrise al commento sul padre così generoso e che si preoccupava per il figlioletto mandato ad Ame dal Paese del Fuoco, per curarsi.
    Poi si passò a parlare di fumetti: Certamente, sono curioso di leggere del vostro Spiderboy, magari ti posso prestare qualche fumetto di Shi Kuso, o possiamo leggerli assieme qualche volta., propose con spontaneità.
    Quando, infine, l'altro si disse nervoso al dover usare la trasformazione, Kitori batté un attimo le palpebre, Se ritieni sia più sicuro non farti vedere per due giorni di fila in banca, allora è l'unica possibilità, temo, ma non preoccuparti, non dirò niente a nessuno., avrebbe confermato, sollevando i pollici.

    [Il Grande Giorno]

    Kai avrebbe ascoltato la canzone offerta da Temura: una ballata che narrava dell'eroico (e bellissimo) Re vagabondo e di come, con l'aiuto di un anziano saggio e di un giovane uomo lupo, avesse salvato la sua bella da una banda di sciacalli delle strade.
    Una storia che fece ridacchiare Tendora, mentre la ascoltava.

    Ma i commenti della proprietaria dei Veri Batuman e le implicazioni dietro quella ballata non sarebbero stati di certo nelle preoccupazioni del giovane Uzumaki quel giorno; quando fosse uscito dalla Locanda e, dopo aver eseguito la trasformazione, avrebbe raggiunto la Banca Centrale di Ame.
    Lì Kitori avrebbe squadrato il tipo dai capelli neri che si trovava davanti, per poi accennare un sorriso e confermare che era "pulito", lasciando che entrasse liberamente.
    Così l'Uzumaki si sarebbe potuto preparare per la propria parte del piano.

    You, nel frattempo, si sarebbe unito all'uomo di Kusa, Ushio, ed alle altre due guardie del corpo.
    Toa vestiva come al solito, nessuna arma in particolare visibile, ma teneva una voluminosa valigia nella destra, mentre Korra, al contrario, era coperta da un lungo mantello, proprio come il Senju.
    Bene, siamo pronti: mi raccomando, professionalità, chiaro? Scortiamo Ushio-sama, facciamo in modo che l'acquisto vada a buon fine, ci assicuriamo che torni nella stanza d'albergo, facciamo la guardia all'oggetto e domani ci salutiamo con tanti soldi in più in tasca., avrebbe detto secco il longilineo, che si sarebbe affiancato al facoltoso uomo di Kusa lungo la strada, mentre la ragazza restava alle loro spalle.
    A "You" il posto di aprifila.
    Nessuno commentò la presenza del piccolo topo traslucido, anche se Korra fece una smorfia alla vista dello stesso.

    Quando arrivarono in banca, Kitori analizzò il loro chakra: osservò Ushio e fece un cenno positivo, poi guardò Toa e fece un mezzo sorriso, prima di rivolgersi agli altri due.
    Quella sarebbe un'evocazione?, avrebbe chiesto per il topolino traslucido, Il suo chakra è molto simile al tuo..., avrebbe aggiunto.
    Chissà cosa avrebbe commentato il Senju.
    Poi, se non ci fossero state sorprese, Kitori avrebbe scrutato anche Korra, una prima e poi una seconda volta, prima di fare cenno che poteba passare.
    Fu allora che si avvicinò Euo: Chiedo scusa, ma lor signori hanno delle armi? Non posso fare a meno di percepire il metallo su di voi., non si sarebbe preoccupato di Ushio, ma piuttosto si sarebbe rivolto al terzetto di guardie[Comp Euo] .
    Bel trucco..., commentò Toa, estraendo da dietro la schiena due piccole falci da battaglia, mentre Korra apriva il mantello, mostrando un'intera serie di kunai appesi nella parte interna.
    Forse Yato avrebbe potuto notare qualche stranezza nel corpo della ragazza: sembrava avesse guadagnato almeno una misura di reggiseno dal giorno precedente, forse anche di più. [Nota 1]
    Il Senju, però, aveva anche un problema tutto suo: gli avrebbero chiesto di lasciare lì la katana (ed eventuali altre armi metalliche). Avrebbe accettato?

    [NOTA PER YOUKAI]

    Se tutto fosse andato per il meglio, il piano sarebbe andato avanti: il frammento d'anima del giovane Uzumaki si sarebbe attaccato alla falsa reliquia, mentre aspettavano il venditore, che non si sarebbe fatto attendere troppo.
    Bene bene bene, eccoci tutti qui, si si si., esclamò Okoi, guardando ai presenti, mentre ispezionavano anche lui, lasciandolo passare senza ulteriori richieste: a quanto sembrava non aveva portato armi metalliche con se.
    Allora, Ushio-sama, andiamo? I tuoi soldatini possono restare qui a fare i soprammobili., ridacchiò, prima che You si intromettesse, sottolineando che era il momento più importante, cosa che fece alzare un sopracciglio ad Okoi.
    Davvero pensi che qui dentro potrebbero rubare qualcosa a qualcuno? Sei buffo buffo, ragazzino., ridacchiò il venditore.
    Fu allora, però, che Korra s'intromise: Ushio-sama, Toa-sama, se siamo venuti fin qui è per fare la guardia allo scambio e controllare la merce passo dopo passo, sarebbe uno spreco lasciarci qui., avrebbe suggerito, prima che lo smilzo alzasse le spalle e guardasse il nasuto di Kusa.
    Non hanno tutti i torti, ci paga per questo lavoro, quindi meglio sfruttarci. e quella semplice riflessione convinse anche Ushio.
    Ok, ok, ok... va bene bene bene... facciamo questa gita nel caveau., borbottò con una scrollata di spalle anche il venditore, facendo strada al gruppo.
    "Kai", sotto le sue sembianze simil Uchiha, avrebbe osservato indisturbato quel piccolo scambio, forse notando come, di quando in quando, Kitori gli rivolgesse degli sguardi e dei risolini.

    [Nel Caveau]

    Siete in tanti..., fu il primo commento di Chazo, l'esperto di Fuuinjutsu, Già..., fece semplicemente eco Riwoku, squadrando ognuno dei presenti, prima che Euo si facesse avanti.
    Va tutto bene, devono fare una compravendita: basterà meno di un'ora per quello che devono fare., ordinò secco l'uomo proveniente dal Paese del Vento, per poi tornare alla Hall.
    I due fecero appena un inchino al loro superiore che si allontanava, prima che l'esperto di Sigilli facesse il suo lavoro.

    E fu così che entrarono nel sottolivello.
    Quando il simbolo che apparve sul muro fu quello sbagliato, le parole del Senju avrebbero forse catturato il più delle attenzioni, ma qualcuno sembrava non essere così distratto: Korra avrebbe alzato un sopracciglio.
    Ehi, ehi, ehi! Io ricordavo qualcosa di diverso..., avrebbe esordito Okoi, quando si fossero trovati nella stanza piena di fumo.
    Vuoi fregarmi, vero? Volete sempre fregarmi! Tradimento!, sarebbe stata la reazione di Ushio, con Toa che già si parava davanti a lui, scrutando l'ambiente circostante, forse per capirci di più.
    Che cavolo hai aperto, Riwoku?, sarebbe sbottato a quel punto Chazo, dopo la confusione iniziale.
    Io? Tu cosa hai attivato con quel sigillo?, avrebbe borbottato l'altro, con un ritardo di qualche secondo, guardando tutti i presenti.
    Percepisco del chakra assurdo provenire da in mezzo al fumo. Che diavolo c'è lì?, avrebbe domandato lo Smilzo (che, in effetti, al primo incontro aveva accennato di aver "analizzato" il chakra delle altre guardie del corpo).
    Ehi! Quella è proprietà della Banca! Non hai il diritto di usare abilità da sensitivo qui dentro!, lo minacciò Riwoku, lo sguardo stralunato, forse una nota di preoccupazione?
    Chakra assurdo? Quale hai aperto, imbecille?, ruggì con un attimo di ritardo Chazo, voltandosi verso il suo collega.
    Ma cosa? Chi?, balbettava intanto Korra, le mani che svolazzavano dentro e fuori il mantello, agitate.

    In quel caos, mentre l'Uzumaki ne approfittava per lo scambio, successe qualcosa: un suono avrebbe attirato l'attenzione di Youa verso il punto dove si trovava il kanji, ma quel suono si sarebbe presto tramutato in una voce. [Competenza]

    Stai facendo un casino!
    Non so che cosa tu voglia, non voglio vedere cosa stai nascondendo, ma se la vendita salta, salterà anche il tuo furto e ti farò arrestare!

    Avrebbe avuto un modo per capire chi gli avesse parlato? Eppure sentiva ancora l'istinto di dirigersi verso il centro della sala.
    Tra l'altro, idiota, saresti stato l'unico che non percepivano colpito da un genjutsu qui in mezzo!, avrebbe borbottato ancora la voce nella sua testa.

    Quando lo scambio si fosse completato e le illusioni fossero scomparse, Quella è una reliquia? Che ci tenete lì?, avrebbe domandato Toa, indietreggiando e facendo indietreggiare Ushio di conseguenza.
    Tutti fuori di qui!, urlò subito Chazo, Presto, chiama Euo-sama!, avrebbe ordinato a Riwoku, imbambolato, apparentemente confuso, o forse spaventato?
    Cosa? Cosa? Ehi! Ehi! Ehi! Qui abbiamo un affare da concludere! Io voglio i miei soldi, sì sì!, si sarebbe lamentato Okoi, portandosi fra Riwoku e l'ingresso.
    Vedi di aiutare quel bastardo del Venditore!, avrebbe urlato la voce nella testa di Yato.

    La voce, appunto, era nella testa del Senju: l'Uzumaki non sapeva niente di tutto ciò, lui era andato avanti con la sua parte di piano, con quella piccola parte della sua coscienza e non aveva apparentemente abilità per individuare genjutsu o altre fonti di chakra (per quanto non avrebbe sentito chakra diverso da quello che già Kitori e Toa avevano percepito), o di energia vitale (cosa che gli sarebbe stata decisamente più utile).

    [Nella Hall, infatti...]

    Dopo che "You" e tutta la sua cricca si erano spostati verso il caveau, c'era stato un momento di relativa calma: Kitori si era avvicinato ad Euo, bisbigliandogli qualcosa, e l'altro aveva fatto un cenno positivo.
    Se "Kai" avesse seguito la scena, avrebbe visto il giovane sensitivo allontanarsi verso una saletta da cui sarebbe tornato con un bicchiere in mano, per poi avvicinarsi all'Uzumaki sotto mentite spoglie.
    Il ninja di Konoha avrebbe sentito l'odore di caffé provenire dal bicchiere, Posso sedermi?, avrebbe chiesto Kitori, per poi bisbigliare, Non credo che tu possa bere, hai sempre le bende, no?
    Leggi qualcosa di interessante?, avrebbe chiesto ancora indicando il giornale, Non ti ho potuto portare nessuno dei miei fumetti, sarebbe stato sospetto..., di nuovo un bisbiglio.
    Poi guardandosi attorno, Kitori sarebbe arrossito ed avrebbe chiesto: Ti è piaciuto ieri sera?
    Forse "Kai" avrebbe sfruttato quel momento per alzarsi in piedi e svenire, ma di certo, in qualsiasi momento lo avesse fatto, alla visto dell'altro che cadeva a terra, apparentemente senza vita, Kitori avrebbe esternato un urlo, ben poco virile, e poi avrebbe iniziato a prendersi di panico: Un MEDICO!!!
    Chiamate il suo medico! E' sotto, dovrebbe essere nel caveau!!! Presto!!!!!!

    Che cosa? E come lo sai?, si sarebbe intromesso Euo, guardando il corpo, che, in effetti, era visibilmente senza vita, mentre ancora Kitori urlava in preda al panico, incapace di risposte sensate.

    Qualcuno sarebbe corso di sotto, per cercare di richiamare il "medico" verso la hall, ma questo avrebbe portato dei piccoli problemi al piano: Yato sapeva che qualcuno era consapevole del furto, ma aveva come priorità la conclusione della compravendita delle Zanne Gemelle.
    Euo, in più, sembrava sorpreso che il suo sensitivo sapesse che quel tizio, apparentemente morto nella banca, avesse il medico al piano di sotto.

    Come avrebbero gestito queste variabili che forse non avevano considerato?
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Prevedibili Imprevisti

    Yato e Youkai
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    Eravamo consapevoli che non potesse andare tutto liscio, sarebbe stato fin troppo improbabile farla franca senza nemmeno un ostacolo, e dopotutto aprire un caveau pieno di fumo generando il panico era parte del piano. Un caos controllato, almeno per quanto riguardava il mio specifico interesse. Certo non mi aspettavo che una voce arrivasse a comunicare direttamente con me, cercando rogne. Ma andiamo con ordine.

    Riunirsi col gruppo di guardie del corpo fu facile, e seguimmo il percorso concordato fino alla banca senza incidenti. Il sensitivo all'ingresso ebbe qualche rimostranza sulla mia "evocazione". E' fatto apposta. Avrei commentato senza mezzi termini, passando oltre e guidando il gruppo, senza approfondire né sostenere lo sguardo di Korra che probabilmente aveva notato qualcosa di anomalo, stanti le sue capacità nelle arti illusorie, ma non era affar suo indagare le mie capacità combattive. Quando ci imposero di cedere le armi mi accigliai. Come potremmo difendere il nostro assistito senza armi? Vero, eravamo ninja capaci in più campi, ma in ogni caso avrei guardato il commerciante prima di cedere le mie, non senza un'espressione contrariata (sebbene in realtà mi importasse poco, potendo creare ogni genere d'arma direttamente dal mio corpo). Non mancai di guardare torvo Euo a prescindere, casomai fosse saltata fuori da qualche parte la mia identità di "Masayoshi".

    Nel breve scambio successivo Korra diede manforte alle mie argomentazioni, mentre mi limitavo a sostenere lo sguardo dei presenti. Non sapevo se fosse realmente interessata a fare la brava guardia del corpo o se avesse secondi fini come me, ma al momento le sue azioni mi erano utili e lasciai correre. Col benestare di tutti, il nutrito gruppo si diresse al Caveau, dove un gran numero di occhi avrebbe moltiplicato la confusione all'interno della quale intendevo operare il mio scambio.

    Nel Caveau ovviamente Riwoku non conosceva il mio vero volto e non sapeva chi tra noi fosse Masayoshi, ma sospettare di me sarebbe stato facile visto il ruolo e il sesso degli altri membri della comitiva, ma non per questo gli diedi motivo di dubitare o pensare, evitando sguardi di intesa o cenni di alcun tipo. Doveva solo aprire la porta sbagliata, che sarebbe sembrata la porta giusta a tutti. Andò tutto nella direzione di un caos notevole, da me diretto, all'interno del quale, tra lamentele e grida e minacce, un topo venne scambiato con uno differente, per quanto analogo. Korra, confusa, muoveva le mani dentro e fuori dal suo mantello, fatto sospetto vista la sua serietà precedente, mentre Riwoku e Chazo cercavano in tutti i modi di scoprire di chi fosse la colpa. Stiamo calmi. Cercai di dire, mostrandomi ovviamente circospetto. Forse abbiamo fatto scattare una trappola o forse c'è stato un errore... In quel momento la mia attenzione venne focalizzata da una delle pareti, mentre una voce si metteva immediatamente in ballo, sottolineando quanto la mia posizione fosse fragile.

    Certo, avevo sottovalutato la possibilità che qualcuno avesse doti da sensitivo anche all'interno, ma confidavo che il caos e il focalizzarsi su punti precisi mi avrebbero dato attimi preziosi per capire cosa accadeva. Non mi aspettavo che qualcuno avesse intenzione di rapinare la banca proprio il mio stesso giorno. Se si fossero accorti della mia attenzione, così focalizzata sulla parete, avrei detto che avevo mandato la mia evocazione a controllare (e in fondo non la avevo più sulla spalla) e stavo analizzando la situazione tramite lei. Dovetti mettere rapidamente in ordine i pensieri, mentre già minacciavano di chiamare Euo. Usciamo da qui prima di tutto. Tutti assieme, tutti in vista, senza movimenti bruschi. Avrei detto, contrastando l'intenso istinto a guardare verso il punto di richiamo e avvicinandomi invece a Ushio. Ushio-sama, stare qua è rischioso e complesso. Usciamo e torniamo nella sala del Caveau. Forse è stato solo un malinteso.

    Se mi avessero dato retta e fossimo usciti, ovviamente il "Ga" sulla stanza era tornato a essere un "Go", cambiato mentre tutti erano presi. Finsi di guardarmi intorno per poi alzare lo sguardo. Quel simbolo indica la stanza? Confermate che è quello della merce? Chiesi facendo il finto tonto...evidentemente la risposta era no. Abbiamo sicuramente fatto scattare una trappola perché era la stanza sbagliata. Un errore increscioso, ma non credo ci sia bisogno di fare i controlli. Poi verso Chazo e Riwoku. Chiudete quella sala che non dovevamo vedere. Noi non ci siamo mai entrati, e chiunque sia il padrone di quella cosa non saprà mai che due guardie la hanno mostrata per errore a qualcuno. Noi apriamo la nostra stanza e tutti sono contenti, senza conseguenze per nessuno, specialmente la salute del mio cliente. Indicai Ushio. Sono certo che Ushio-sama e la sua reputazione possano garantire che è stato solo un equivoco...a patto che la merce venga consegnata senza altri intoppi...né contrattempi. Avrei aggiunto con tono minaccioso. Non tollererò altre minacce alla sicurezza del mio cliente. Korra... Le rivolsi la parola. Verifica che quella nebbia non abbia causato danni a Ushio-sama. Dovevo distrarre e distrarre ancora, far concentrare tutti sull'errore da rimediare e sul fatto che avevamo visto una cosa che non avremmo dovuto vedere, così che tutti fossero daccordo nel dire che non era mai accaduta. E per aiutare me stesso dovevo assecondare quella voce perché ci fosse la vendita, di cui di fatto non mi importava nulla, e focalizzare i due guardiani sull'insabbiare l'accaduto. Riwoku sarebbe sicuramente stato d'accordo, e Chazo sarebbe stato in inferiorità...la pressione psicologica lo avrebbe portato a cedere. Poi al venditore. Concluderemo l'accordo, ma è meglio se tutti dimentichiamo questo increscioso problema. E senza che qualcuno mi interrompesse indicai Riwoku. Apri la stanza giusta, stavolta. Se ci tieni al tuo lavoro.

    Se fossero arrivati cercando di me per un malessere di Kai, ovviamente avrei alzato gli occhi al cielo. Possibile che si fosse dimenticato del piano? O era andato storto qualcosa? Pur con la schiena imperlata di sudore avrei confermato. E' vero, un mio assistito è di sopra. Poi verso Ushio, abbassandomi a terra e battendo la fronte al suolo in segno di assoluta costernazione. Sono mortificato...in realtà mi trovo ad Ame per guarire il figlio del mio cliente, ma abbiamo una grave carenza di fondi e per questo ho accettato l'offerta di lavoro. Dissi con tono fermo sebbene contrito. Ma ho detto al ragazzo di stare in banca nella sala d'aspetto, casomai si fosse sentito male. Ha una malattia rara, io sono uno tra i pochi a saper trattare le sue crisi. Serrai i denti. Sono assolutamente mortificato...accetterò qualunque decurtazione del mio stipendio per questa mia mancanza e per non aver comunicato la cosa. Non avevo detto altro che il nostro alibi e la nostra copertura, di cui peraltro il sensitivo all'ingresso era al corrente, e che avrebbe potuto confermare. Due incidenti nel corso di una giornata erano sicuramente molto sospetti, ma non per questo erano impossibili, specie ad Ame dove capitava di tutto...inoltre l'unica cosa in comune tra i due era il luogo, dato che non avevano niente a che fare tra loro.

     
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    Amici di Furto

    VIII



    Il piano procedeva senza intoppi, Youkai poteva vedere tutto dal punto di vista del finto topo a cui aveva fatto aggrappare il suo frammento, e non sembrava esserci alcun problema. Yato aveva dovuto litigarsi il possesso delle armi, mentre lui, avendo già subito il trattamento il giorno prima, si era presentato senza armi, solamente qualche protezione addosso. Non aveva intenzione di rischiare di attirare l'attenzione vista la loro missione delicata.

    Kitori non tardò ad approcciarlo, trovandosi Kai ad annuire allegro, facendogli posto. Purtroppo sì. Mi sarebbe anche servito un caffè, non so come faccia la gente a non addormentarsi dopo ogni riga. Ci sono solamente tre striscie comiche e sono tutte su argomenti che non conosco! Borbottò, ridacchiando, mentre l'altra parte di sè era intenta a restare ben aggrappata alla spalla di Yato, preparandosi al momento importante. Alla domanda di Kitori arrossì a sua volta, coprendosi la faccia con il giornale. Non ci penso neanche a risponderti qui dentro, avremo modo di parlarne di fronte a un buon drink. Replicò, imbarazzato ma scherzoso. Certo, poteva forse cavarsela con un banale "sì", ma non poteva rischiare di distrarsi ad immaginare cosa raccontargli.

    Si sarebbero distratti a chiacchierare del più e del meno ancora per poco, dato che presa la reliquia dal piano di sotto, Kai si sarebbe scusato facendosi indicare il bagno, un po' pallido vista la tensione del momento, ma almeno sarebbe risultato più realistico, e svenendo di colpo, esanime. Peccato che c'erano altri imprevisti di sotto, che fecero fermare il topo, osservando la situazione, anche se mostrava di avere una certa fretta. Purtroppo non poteva sapere dello scambio mentale che Yato aveva, quindi non era al corrente del perchè stesse perdendo ancora tempo. Ma qualcuno sarebbe presto arrivato ad avvertire anche quel gruppo del ragazzino svenuto di sopra, e sentendo le parole di Yato, avrebbe fatto scattare il topo di sopra, facendolo infilare nella maglia, prima di rimettere il suo spirito all'interno. I forti colpi di tosse mentre i polmoni si riempivano nuovamente d'aria lo avrebbero mostrato riprendersi, anche se leggermente stordito e col cuore che batteva a mille. Sto bene! Sto bene. Prese fiato, ancora sdraiato, facendosi aiutare per levarsi almeno dal pavimento, facendosi accomodare sulle sedie o, se fosse stato più fortunato, in una saletta più privata, probabilmente dove i dipendenti facevano pausa.

    Euo sembrava dubbioso nei suoi confronti, e cercando di rallentare il respiro, Kai si fece coraggio per rispondergli, arrossendo visibilmente. Beh... E' una domanda un po' privata, ma se è per la sicurezza della banca... Osservò Kitori con un sorrisetto imbarazzato, rivolgendosi nuovamente ad Euo. Ci siamo conosciuti in un locale, e vista la mia malattia, più persone intorno a me sanno come agire rapidamente, più si alzano le possibilità di salvarmi agendo tempestivamente. N-Non volevo provocare un trambusto simile. Disse il ragazzino appena morto e risorto. Avrebbe anche risposto alla sua rapida ripresa, facendo spostare il topolino sulla spalla. Oh, è merito suo. E' un'evocazione del mio dottore, e grazie ad una connessione che ha fatto con me è in grado di percepire se ho avuto un attacco, e fare un primo soccorso. Per ora pare sia bastato, spero solo che finisca quel che deve fare in fretta. Ridacchiò nervoso, anche se sapeva che la scusa avrebbe funzionato. Dopotutto, grazie alla tecnica di Yato e il frammento di Youkai, Kitori avrebbe potuto confermare che la creatura possedeva entrambi i chakra, l'unico dettaglio necessario per confermare il suo alibi. [Abilità]

    A quel punto gli sarebbe bastato rassicurare Kitori, visto il panico dimostrato non voleva che premesse per chiamare comunque Yato, rovinando così i suoi piani. No-non preoccuparti. Un solo svenimento può capitare, certo non è piacevole ma non è grave come sembra. Se ricapita, beh... Significa che l'evocazione non basta. Sorrise nervoso. Ma hey, c'è il topo, ci sei tu. Sono protetto abbastanza. Sorrise più sincero, anche se non nascondeva il suo stato turbato. Turbato per la missione in corso naturalmente, ma chi non gli avrebbe creduto se avesse detto che fosse stato turbato per la sua vita?

    Sapeva che Kitori aveva il suo turno da terminare, e non lo avrebbe trattenuto. Non preoccuparti. Ormai la creaturina qui ti ha visto, se dovesse succedere qualcosa scatterà sicuramente da te. Ormai ci fidiamo entrambi. Sorrise solare, impaziente di restarsene da solo nella stanza. Sarebbe andato nuovamente in bagno se non avesse avuto l'occasione di avere un po' di privacy, ma non appena fu solo, avrebbe composto un altra serie di sigilli, prima per creare un secondo frammento, e poi per far sì che, una volta arrivato da Yato, fosse entrato in lui, rinvigorendolo e potendo comunicare. [Tecniche] Che sta succedendo? Perchè non siamo già a casa? Avrebbe potuto controllare i dintorni lui stesso, senza interferire con le azioni del compagno, aspettando che gli venissero date nuove istruzioni. Avrebbe spiegato qual'era la sua situazione, mettendolo al corrente di tutto. Sperava solo che non ci fossero stati altri imprevisti. Sarà meglio che la tua nuova amica abbia un piano impeccabile per rubare la sua roba! E comunque rubare agli altri è sbagliato, noi ci stiamo solo riprendendo solo ciò che è già nostro!
     
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    Falce dei Kaguya


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    Il Furto

    E gli eventi successivi



    [Banca di Ame - il Furto]

    Malgrado le obiezioni di "You", non fu concesso a nessuno dei presenti di portare armi all'interno del caveau.
    Se vi dessi la possibilità di entrare nelle nostre stanze più preziose armati, sarei un pessimo padrone di casa, per così dire, ed ancora più grave sarebbe se ne aveste effettivamente bisogno., avrebbe risposto, con tono leggermente sbruffone, Euo, alle obiezioni della guardia del corpo con il finto topo.

    [You - Yato Senju]

    Durante il caos nel caveau, il Senju cercò di cavarsela per il meglio e la sua prima proposta, di uscire dalla stanza, trovò Toa più che favorevole: Sì, allontaniamoci da quella cosa, qualsiasi cosa sia, presto, Ushio-sama., avrebbe proposto lo smilzo, guidando il loro datore di lavoro verso l'esterno, sempre mantenendo nel proprio campo visivo tanto il nasone di Kusa, quanto il venditore e, cercando, di quando in quando, le posizioni di You e Korra.
    Quando l'attenzione andò al simbolo sul muro, quello sbagliato, ci fu un nuovo battibecco fra Chazo e Riwoku.
    Vedi? Il problema è stato nel sigillo di accesso! Perché è spuntato quello sbagliato?, avrebbe accusato prontamente l'esperto di Doton, Adesso sarebbe colpa mia? Vuoi giocartela così? Diamo la colpa all'uomo dei sigilli?, avrebbe quasi sputato con rabbia l'altro, dopo qualche istante di confusione, nel notare, in effetti, il kanji sbagliato.

    Le successive parole di Yato fecero voltare ambo gli uomini della banca verso di lui, con degli sguardi non proprio cordiali.
    Due guardie l'hanno mostrata? Pure tu vuoi dare la colpa a noi, ragazzino?, domandò rabbioso Chazo, Ha ragione, chiudiamo, facciamo finta di niente e facciamogli completare la loro compravendita. Come potremmo dimostrare che non è colpa nostra? Facciamo finta di niente, è meglio!, avrebbe esortato Riwoku, preoccupato, sotto molti punti di vista, cercando di sfruttare i suggerimenti del ragazzino a proprio vantaggio.

    Bravo! Continua così, se quello convince il suo compare possiamo concludere la vendita!, gli sussurrava intanto nella testa la voce deformata.

    Se chiamiamo Euo-sama, saranno solo problemi per noi e per i clienti., avrebbe continuato, prendendo poi l'iniziativa e chiudendo la sala dove si trovava (fino a poco prima) il Gobi, cosa che lasciò un attimo confuso Chazo, che poi ispirò a fondo e chinò il capo: Sì, probabilmente avete ragione... è la cosa più sicura da fare., avrebbe concordato.
    Nel frattempo, le parole di You a Korra le avrebbero fatto alzare un sopracciglio, confusa: Non sono un ninja medico e non ho mai detto di esserlo, non potrei analizzare la persona di Ushio-sama., lamentò la ragazza riccia.
    Ricordami, perché ti ho presa con noi? Se tu il medico, bellino, vedi di fare il tuo lavoro., si sarebbe intromesso Toa, parlando prima con una e poi con l'altro, mentre Riwoku apriva la stanza corretta ed Okoi sembrava ancora deciso nel portare avanti la compravendita.
    Bene, bene, bene! Sì, sì, sì! Forza che è giorno di paga.
    Chiuderemo tutti un occhio su questo piccolo spettacolo, vero? Sì, sì sì.
    , avrebbe ghignato alle parole del chunin, prima di concludere verso i due uomini della Banca di Ame.

    Fu poco dopo, verosimilmente mentre il ninja medico si preoccupava di controllare le condizioni di Ushio-sama, che giunse un impiegato, in preda all'affanno (e quasi ad un infarto), urlando che serviva il medico di qualcuno nella hall.

    Che diamine vuol dire anche questo? Con che altri sprovveduti stai lavorando?!, urlò ancora la voce nella testa del Senju, ma questi non si fece prendere alla sprovvista, anzi fu pronto nell'inchinarsi davanti all'uomo di Kusa e chiedere perdono, proporre addirittura una punizione per quella "mancanza".
    Perché non ci sono più le guardie di una volta? Quel diamine di santone si è fatto ammazzare, ma la sua fedeltà era sicura!, borbottò il nasone, probabilmente riferendosi ad eventi che nessuno lì dentro conosceva, poi verso You: Parleremo poi del tuo compenso e di cosa toglierti! Per ora non provare a muoverti di qui! L'altro tuo cliente può anche crepare per quanto mi riguarda!, sbottò furioso, prima che Okoi s'intromettesse.
    Scusate, scusate, scusate: vogliamo sbrigarci? Datemi i miei soldi, sì, sì, sì, prendete le vostre lame e magari riusciamo ad evitare che qualcuno muoia qui dentro!, avrebbe suggerito, mentre già il topolino si muoveva, per andare in soccorso di Kai.

    [Kai - Youkai Uzumaki]

    Il giovane sensitivo aveva sorriso alle parole dell'altro chunin di Konoha, sia sulle striscie comiche, che ne sottolineavano l'innocenza, sia sull'imbarazzo successivo, che fece quasi ridere di gusto l'uomo di Ame.

    I sorrisi, però, si trasformarono in lacrime e disperazione alla presunta morte di "Kai": Kitori lo sorreggiava fra le braccia, continuando ad urlare per un medico, finché Euo non diede un ceffone al sensitivo, per tranquillizzarlo: Spiegami come sai che il suo medico è sotto!, ordinò deciso.
    Il sensitivo, confuso, scosso (nella mente e nel fisico), intimorito dal Fante di Ame, e preoccupato per il giovane che aveva conosciuto, rispose: Ieri sera, mi ha avvicinato al locale dove vado, abbiamo chiacchierato un pò e mi ha detto che oggi il suo medico sarebbe venuto qui., raccontò.
    Di lì a poco, il "topolino" sarebbe risalito e l'Uzumaki si sarebbe "ripreso" per poi confermare, più o meno, quanto detto già dal Sensitivo.
    Capisco... ed il topo?, avrebbe incalzato rigido l'uomo dalle capacità magnetiche, prima di sentire le ulteriori spiegazioni del "malato".
    Sì, percepisco il chakra del ninja che lo aveva con se prima ed anche quello di Kai., avrebbe confermato Kitori, di sua sponte, Chiaro., fu l'unica replica di Euo, allontanandosi.

    Il sensitivo, intanto, sarebbe stato vicino al giovane chunin di Konoha, accompagnandolo fino alle porte del bagno, ma lì lo avrebbe lasciato da solo.

    [...]

    Il resto del piano sarebbe andato per il meglio, a ben vedere: la compravendita fra Ushio ed Okoi si sarebbe conclusa senza nessun intoppo, o intervento, ulteriore.
    Il nasone avrebbe avuto le Zanne Gemelle, l'altro i suoi ryo.
    La voce nella testa di Yato non si sarebbe fatta ulteriormente sentire ed il gruppetto sarebbe risalito fino alla hall, dove Euo avrebbe ridato loro le proprie armi.
    Forse Youkai avrebbe potuto notare qualcosa di strano, se avesse esaminato la sua katana, in quel momento o in seguito, come un bizzarro riflesso, qualcosa che al tatto lasciava una leggerissima sensazione come di ruvido, quasi elettrizzato, ma si dovevano avere dei sensi molto acuti per accorgersene.[Trappola nascosta]

    Il piano, comunque, sembrava andare per il meglio, ma che avrebbero fatto a quel punto? Chi si sarebbe portato dietro la reliquia? Quale sarebbe stato il piano per portarlo fuori dal villaggio?
    Riwoku gli aveva spiegato che se la reliquia del Gobi fosse uscita da Ame, ai piani alti ne sarebbero stati ben consapevoli e, di certo, gli avrebbero dato la caccia.
    Avevano tempo, probabilmente, per pensarci, ma gli eventi sarebbero comunque andati avanti nel frattempo.

    [Dopo il Furto - Youkai]

    Prima che "Kai" se ne andasse, Euo avrebbe avuto per lui un'ultima domanda: Come facevi a sapere chi era Kitori e dove incontrarlo? Capisco la necessità di sicurezza personale, ma sei stato molto fortunato ad avere questo contatto proprio con il nostro sensitivo.
    Avrebbe ascoltato la sua risposta, qualunque fosse stata, poi gli avrebbe offerto la mano, per stringerla, quindi lo avrebbe lasciato andare, Riguardati., sarebbe stata l'ultima parola verso il "malato".

    Sarebbe stato Kitori a raggiungere poi l'Uzumaki, quando fosse uscito dalle porte della banca, fermandolo e sorridendogli: Mi hai fatto prendere un bello spavento, sai?, un sorriso incerto sul viso, mentre si massaggiava la guancia dove ancora il palmo di Euo era stampato, Anche questo non m'ha aiutato a stare tranquillo, in effetti..., aggiunse, sbirciando verso l'interno della banca, per poi tornare a focalizzarsi sul ninja di Konoha.
    Allora, io finisco di lavorare fra meno di tre ore, ti va di vederci? Non la locanda di ieri, un posto più tranquillo, meno appariscente. C'è una taverna, dovrebbe essere un posto adatto, che io sappia Euo-sama, o altri che lavorano qui, non ci vanno.
    Si chiama la Locanda dei Veri Batuman, la conosci? Ci vediamo lì fra tre ore, ti va?
    , avrebbe domandato, arrossendo leggermente.

    Quale che fosse stata la risposta di Youkai, il ragazzo sarebbe tornato poi al suo lavoro ed il giovane Uzumaki avrebbe avuto modo di muoversi al meglio.

    Se "Kai" fosse tornato alla Locanda ed avesse chiesto a qualcuno, ad esempio a Medo il barista, mediante i suoi bigliettini, se era vero che gli uomini della Banca di Ame lì non andavano mai, il suo interlocutore avrebbe fatto un cenno affermativo per poi spiegarne il motivo.
    Qualche anno fa, mia cugina è stata avvelenata: abbiamo passato un brutto periodo.
    La persona responsabile di tale avvelenamento, la stessa che ha mandato un tizio a frantumarci il locale, era un pezzo grosso della banca.
    Non so bene tutta la storia, ma il sensei Ru-Wai era il vero bersaglio e quando lo scoprì... bé ha fatto il suo solito caos.
    Da allora gli impiegati della Banca di Ame non sono graditi da queste parti.
    , spiegò Medo con un mezzo sorriso.

    Il giovane Uzumaki avrebbe avuto circa un'ora e mezza prima dell'eventuale appuntamento con il Sensitivo, considerando il tempo dalla Banca ai Veri Batuman e quella brevissima chiacchierata.
    Se Youkai ne avesse approfittato per contattare Tenjo, lo Shishi sarebbe stato categorico: non avrebbero usato i loro poteri per spostare il Gobi, Youkai non aveva ancora un legame con creature fra di loro capaci di fare ciò, specie con un Bijuu.
    Ed altrettanto categorico sarebbe stato il no per condurre, eventualmente, fino ad Ame l'Hokage: dal punto di vista del saggio capo degli Shishi, era dovere dei due giovani risolvere da soli la loro missione.
    Un rito di passaggio e di crescita, lo avrebbe definito.

    Cosa avrebbe fatto il chunin a quel punto? Atteso Yato per elaborare un piano con lui?
    Si sarebbe incontrato con Kitori alla Locanda? E poi avrebbe passato tanto tempocon l'altro, proprio come desiderava il Sensitivo?
    Certo, l'Uzumaki non poteva sapere come sarebbero andati gli eventi di lì a poco.

    [Dopo il Furto - Yato]

    Non ci sarebbero stati particolari problemi lungo la strada di ritorno fino all'albergo, ma la voce si sarebbe fatta di nuovo sentire: La vendita è andata bene, perfetto! Ora, fai il bravo: fai quello che dice Toa e non capiterà niente di male al tuo piano. Capito?, avrebbe minacciato la presenza sconosciuta, che comunque si sarebbe sentita disponibile a parlare con il Senju.

    Escluso quel piccolo dialogo mentale, il giovane della Foglia sarebbe ritornato assieme al resto del gruppo e lì avrebbe visto il nasone entusiasta nell'osservare le Zanne Gemelle, sorridente.
    Toa, intanto, si sarebbe rivolto alle altre due guardie del corpo: Vi direi che non mi aspetto brutte sorprese, ma dopo il casino in Banca, non voglio più essere ottimista, voglio essere realista.
    Ushio-sama ed io ripartiremo domattina presto, quindi ci dobbiamo organizzare solo per stanotte.
    Ancora è mezzogiorno, perciò vedrò di essere elastico: mi prenderò le prossime tre ore per riposarmi un pò, poi avrete tre ore a turno anche voi.
    Potete restare qui a dormire, oppure andare da amici, compari, ad ubriacarvi, o quel che vi pare, l'importante è che per le 21 siamo tutti qui: staremo di guardia assieme tutta la notte.
    Non voglio sorprese.
    , ordinò secco lo smilzo, ghignando ai presenti ed andando poi nella stanza che aveva per se.

    Il chunin della Foglia avrebbe potuto interagire e parlare con l'altra guardia del corpo in quel lasso di tempo: Korra, in ogni caso, avrebbe avuto una domanda per lui.
    Preferisci andare per primo a riposarti, magari incontrare il tuo altro cliente? Io ho una questione da sistemare, ma posso aspettare, non ho fretta.
    Devo giusto andare in bagno.
    , avrebbe proposto, cordialmente, al chunin, giocherellando con uno dei kunai che aveva avuto con se in Banca.
    Il Senju avrebbe forse seguito con lo sguardo l'altra mentre si allontanava, togliendosi e posando il mantello: non sarebbe stata troppo in bagno, ma quando fosse tornata, non aveva più i kunai con se e, cosa altrettanto strana, le sue forme sembravano tornate più "leggere" di prima. [Nota]

    Finite le tre ore di riposo di Toa, cosa avrebbe fatto Yato? Si sarebbe mosso prima di Korra, per incontrare Youkai e decidere il piano da farsi?
    Se anche avesse capito di chi era la voce che voleva concludere la vendita, le Zanne erano in pericolo? Poteva procurargli dei problemi tutto ciò? Sarebbe successo qualcosa in albergo?

    [Dopo il Furto - Banca di Ame]

    Il resto della mattinata sarebbe passato senza ulteriori problemi: per il loro turno, Riwoku e Chazo avrebbero avuto un altro cliente da condurre nel caveau, ma nessun ulteriore problema.
    Poi ci sarebbe stato il cambio turno: Umma, assieme ad un diverso esperto di Doton, si sarebbe occupata di accogliere l'unica visita del pomeriggio, cioè Kuii ed il suo entourage.
    Come ovvio, quando Kuii, le due persone con lui, ed Euo aprirono la sala del Gobi e si trovarono davanti un vaso vuoto, ci fu molto caos.
    Ci volle un'ora buona per riprendere il controllo degli eventi.
    Dopo quattro ore dal furto, Euo e Kuii avevano richiamato Riwoku e Chazo e li avevano interrogati, senza andare per le leggere.
    L'esperto di Fuuinjutsu non fece misteri del particolare errore capitato quella mattina, durante la vendita delle Zanne Gemelle e, dinanzi a quella confessione, anche il suo associato confermò il tutto, ovviamente senza aggiungere del precedente incontro con un giovane sunese.
    Euo e Kuii parlarono fra loro: c'erano stati diversi eventi sospetti, tutti assieme.
    Le coincidenze non esistono., avrebbe commentato secco l'altro Fante di Quadri, verso il suo parigrado, proponendo di aiutarlo nelle investigazioni.
    E così avrebbero fatto.
    Ci sarebbe voluta un'altra ora, ma a cinque ore dal furto, tutto si sarebbe mosso.

    Chazo sarebbe stato mandato a controllare la persona che aveva visitato il caveau dopo l'incidente delle Zanne, ma avrebbe ottenuto poco: era un semplice uomo di Ame con qualcosa di costoso da tenere al sicuro, ma del tutto estraneo agli eventi di quel giorno.

    Riwoku, invece, fu mandato in cerca di Okoi e lo trovò, circa un'ora dopo, a casa sua, morto.
    Le ragioni e le modalità della sua morte, non sarebbero state strettamente legate al furto del Gobi e, in generale, non avrebbero complicato la situazione dell'esperto di Doton, anzi, l'avrebbero leggermente semplificata.

    L'esperto di Doton che lavorava con Umma, un uomo di nome Saki, invece, sarebbe andato in cerca di Kitori e, grazie ad un'evocazione di Euo, non avrebbe avuto troppe difficoltà: cinque ore e mezza dopo il furto, lo avrebbe trovato, sia che fosse stato alla Locanda dei Veri Batuman, sia che fosse già tornato a casa, da solo o in compagnia, dovunque si fosse trovato. [Saki]
    Youkai sarebbe stato con lui?

    Sojiro, Yumi ed Umma si sarebbero mossi seguendo altre evocazioni del Fante dalle capacità magnetiche:
    se Yato avesse avuto ancora la katana con se, ovunque si fosse trovato, entro breve avrebbe incontrato Sojiro, ma dove sarebbe avvenuto tutto ciò? In albergo? Assieme a Toa ed Ushio? Oppure alla Locanda dei Veri Batuman, con Kitori e Youkai? E sarebbe stato pronto a quella specifica eventualità?

    Di certo, Yumi si sarebbe diretta verso l'albero dove risiedeva l'uomo di Kusa ed il suo smilzo guardaspalle.
    Umma, invece, per quanto la cosa non sarebbe stata d'interesse per nessuno, avrebbe girato a vuoto per ore, finché la creatura che stava seguendo non le avesse detto che ciò che cercavano era ormai fuori da Ame.

    Molti degli eventi sarebbero dipesi dalle strategie in atto da parte dei due chunin della Foglia, altre ancora si sarebbero messe in moto, ma molto dipendeva da poche scelte del duo.
     
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    È colpa tua. Ratty

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    Il Vero Problema è il Dopo

    Yato e Youkai
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    Riuscii a manipolare a sufficienza i presenti per lasciar correre l'incidente della stanza sbagliata e distogliere l'attenzione, arrivando anche a distrarre Korra e Toa con l'assurdità sul controllare danni a Ushio, cosa priva di senso non essendo un medico, ma anzi facendo in modo che fossero loro a dire a me di controllarlo...segno che la fiducia nei miei confronti era ancora salda, per quanto possa essere salda la fiducia in un mercenario prezzolato. Giusto...venga, Ushio-sama, la controllerò un secondo. Mi turbava enormemente che qualcuno fuori dalla situazione stesse osservando e controllando le mie azioni, ma sul momento non ero nella posizione di esercitare alcuna autorità....eppure sarebbe stato un problema da affrontare molto presto, se il furto fosse andato a buon fine. Mandai una serie improperi mentali a Youkai e alla sua idiozia che poteva farmi ammazzare, ma anche se con qualche rimbrotto, riuscii a convincere i miei datori di lavoro a non creare scompiglio e continuare come se nulla fosse. Se solo avessi saputo chi era il misterioso individuo a parlarmi nella testa, gli avrei chiesto gentilmente di uccidere il mio compagno di squadra prima di denunciarmi, almeno mi sarei tolto la soddisfazione.

    Non lasciai che la frustrazione trasparisse dal mio volto mentre le cose si risistemavano, e soprattutto lo scambio avveniva senza problemi, e senza ulteriori complicazioni. Il mio osservatore nascosto era compiaciuto, ma non notai alcuno scambio né immediata trappola...rimasi zitto, per evitare guai, e seguii il gruppo come previsto. Ebbi una vaga sensazione di fastidio nel riprendere la spada ma la attribuii a quello che stava capitando e alla situazione di debolezza in cui mi ero cacciato a causa dell'altro ladro, senza poter fare a meno di sospettare su quelli che mi accompagnavano. Praticamente nessun dubbio sulla fedeltà di Toa a Ushio...ma Korra d'altro canto...in ogni caso ci avrei pensato in un secondo momento.

    [...]

    Non avevo modo di controllare Youkai ma mantenni l'illusione sulla reliquia per più tempo possibile mentre ci allontanavamo dalla banca come gruppo, ovviamente guardinghi verso eventuali aggressioni o furti e seguendo il percorso concordato. Una volta nella stanza dell'albergo avrei preso un foglio, strappandolo in due e scrivendo alcune cose dopo aver fatto cenno a Toa di non parlare subito, quindi consegnai i due pezzi di carta al sensitivo e a Korra. Ushio-sama, vada pure nel suo alloggio, non ci occuperemo del resto. Recavano scritte due cose diverse: quello per Toa diceva:
    Verifica che non ci sia chakra anomalo su di noi, sulle spade o sulle nostre cose. So che hai monitorato tutto, ma potrebbero averci messo un tracciamento addosso in qualunque momento per sapere dove siamo noi o le spade. Se possibile fallo mentre fingi di guardare fuori dalle finestre, anche io Korra faremo lo stesso Mentre quello di Korra diceva:
    Abbiamo visto qualcosa che non dovevamo vedere. Non sono solo le spade a essere un premio ambito, ma anche chiuderci la bocca, temo. Controlliamo le finestre ma senza dire nulla a voce alta, casomai qualcuno ascoltasse.
    Attesi il responso, per agire poi di conseguenza se necessario, prima di annuire mentre il sensitivo andava a dormire. Non mi fidavo affatto di Korra e quella pantomima era necessaria per verificare che non ci avessero seguito o messo qualcosa addosso, dato che non c'erano stati scambi, almeno per quel che potevo valutare...e non volevo che la ragazza, che sospettavo complice della presenza misteriosa, mangiasse la foglia.

    Rimasto solo con Korra, mentre lei andava in bagno io annuii, approfittando di quel breve periodo per generare un clone ligneo e inviarlo rapidamente da youkai ai Veri Batuman. Se fossi stato scoperto durante la tecnica avrei semplicemente detto che dovevo andare a controllare l'altro mio cliente, ma io ero e restavo l'originale, di guardia a Ushio-sama, come sicuramente avrebbero potuto confermare le mie armi e la mia riserva di chakra. Ovviamente avevo fornito una manciata di semi di legno al clone, così che potesse usarli al bisogno, anche se la cosa avrebbe avuto un qualche costo in chakra. Quando Korra poi uscì dal bagno non riuscii a non notare il cambiamento nel suo corpo, oltremodo sospetto visto quanto pensavo di lei e di quel che era accaduto nella banca. Avremo tempo per decidere, Korra, io non ho fretta di andare in pausa, il mio cliente è al sicuro con la mia evocazione...è corsa da lui appena c'è stata necessità. Spiegai, lasciando che una prima mezz'ora passasse senza eventi degni di nota. Dopodiché mi sarei avvicinato a lei, nello specifico alla finestra più vicina a lei, guardando all'esterno. Ancora non riesco a togliermi di dosso l'idea che ci abbiano seguito. Ma dimmi, Korra...è una tecnica o una forma di proiezione mentale? O più banalmente un complice? Avevo composto due sigilli mentre le davo le spalle, estendendo immensamente le mie capacità, ma non attaccai subito, preferendo invece un approccio più discreto.

    Non ho notato nulla. e non vorrei che ci fosse qualche sorpresa stanotte, visto che la città sarà in subbuglio. Parlare per enigmi o fingere di non capire sarebbe un'inutile perdita di tempo sia per me che per te. Non ho interesse nel tuo operato, ma non intendo tollerare qualunque minaccia al mio...e hai capito bene cosa intendo. Un mio secondo clone, che avevo creato appositamente assieme al primo ma lasciato nella stanza che mi era stata assegnata si sarebbe avvicinato aprendo la porta con circospezione e raggiungendo il bagno dove era andata Korra, aprendolo e cercando di vedere cosa stava all'interno. Naturalmente se Korra lo avesse visto mi sarei giustificato. Sicurezza, Korra. Per me, per Ushio-sama, per tutti. Nessuno può sentirci e credo che Toa dorma profondamente, se non alziamo la voce e non facciamo cose strane non succederà nulla. Le indicai due seggiole in legno o due divanetti nella stanza, facendole cenno di accomodarsi. Parliamo. Avrei detto sedendomi a mia volta. Tu e il tuo complice siete un pericolo per me. E io potrei essere un fastidio al più...ma vorrei fosse chiaro che in realtà anche io sono un pericolo per voi. E i pericoli bisogna affrontarli per tempo. Potrebbe essere una cosa rumorosa o una cosa silenziosa, questo non lo so. Ma esiste anche la possibilità di una pacifica ignoranza reciproca. Si accorgeranno di tutto, lo sai anche tu. Quindi unii le mani. Come contavate di uscire da Ame indenni? Chissà, avrebbe potuto essere un'ispirazione.

    Se lei avesse continuato a fingere ignoranza avrei spiegato con maggiore precisione le mie prove. Sei un'esperta di Genjutsu. Sapevi esattamente cosa stava capitando. Il tuo aspetto fisico è cambiato più volte, quasi al punto da essere diverso ogni volta che ci vedevamo, quindi hai qualcosa da nascondere...o forse degli scompartimenti dove mettere qualcosa e poi svuotarli. Inoltre sapevi esattamente con cosa avevamo a che fare, nonostante fosse una transazione molto segreta...e hai delle faccende in sospeso. Posso continuare, naturalmente. Avevo altri indizi, altri puntini da unire. Ma forse risparmieremmo fatica sia io che tu, non credi?

    Poteva anche essere una cantonata, ma non ne ero certo. E anche se fosse, il mio piano B vedeva Korra in una posizione di tutto rispetto, suo malgrado.

    [Il Clone]
    Anche se intelligente come l'originale, il clone era privo di tecniche o abilità a esclusione del Mokuton stesso, ma poteva ragionare in maniera corretta e quando raggiunse Youkai lo trovò assieme alla Reliquia. Non la hai ancora nascosta? Cosa stai aspettando? Il fatto che Youkai potesse lavorare sul sigillo di tracciamento era un sollievo, il fatto che fosse stato Youkai a dirlo una preoccupazione. Capisco...e hai pensato a come nasconderlo? Il piano per il momento sembrava buono, ma era comunque transitorio. Posso stare un'ora, poi cancellerò il clone. Lascerò un seme sulla reliquia così da poterlo tracciare per ogni evenienza...cosa vuoi fare con quel Kitori? Ucciderlo e farlo sparire sarebbe la scelta migliore, lo sai. Un'ora per prepararsi.
     
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    Le alleanze sono armi potenti

    IX



    Il piano era proseguito, seppur con alcuni intoppi, uno in particolare decisamente imprevedibile: qualcun altro aveva programmato un furto lo stesso giorno. Fortunatamente non era il demone che voleva. Ma aveva reso le cose più difficili ai due, rovinando la facile via di fuga e costringendoli a correggere il piano di fretta.


    Tutto sembrava essere andato perlopiù liscio, nonostante tutto. Il cuore di Youkai ancora batteva a mille, con la finta evocazione sulla sua spalla, impaziente di nasconderlo da qualche parte. Il Fante lo raggiunse all'uscita, ancora sospettoso sulla sua presenza. Il giovane iniziò a ridacchiare nervoso, schiarendosi la voce prima di rispondere. M-Mi dispiace. Forse avrei dovuto agire in maniera diversa, mi è stato detto che ad Ame ci si può fidare di pochi se non nessuno, ma visto l'incarico del mio dottore ho agito d'impulso. E non posso biasimarla, dopotutto i suoi dubbi sono corretti. Stava forse confessando? Sapevo che il mio dottore doveva venire alla Banca e non volevo allarmare il suo cliente o fargli perdere l'incarico. Ho chiesto in giro, ho trovato un locale che si diceva frequentato abbastanza spesso dai vostri dipendenti, e una delle prostitute mi ha aiutato a individuare qualcuno che poteva aiutarmi. Dopotutto, si trattava di una questione di vita o di morte. Ridacchiò di nuovo, intimidito da quella figura. Si sarebbe fatto più mogio poco dopo. N-Non sono del posto, è mia abitudine usare le vie legali, ma mi è stato sconsigliato più volte... Non sono molto portato per questo genere di cose. Aver preparato la storia in anticipo era d'aiuto, e buttarci in mezzo qualche appropriata verità aiutava sempre. Fortunatamente lo avrebbe lasciato andare senza troppi problemi, dopo una stretta di mano. Youkai lo avrebbe osservato tornarsene in Banca, allontanandosi di qualche passo, mentre si osservava la mano, sospetto. [Nota] Li aveva visti e sentiti usare sigilli per ogni cosa, e nonostante sembrava avesse creduto alla sua storia, gli apparve comunque non troppo convinto.

    Sarebbe stato distratto da lì a poco da Kitori, accogliendolo con un'espressione colpevole. M-Mi dispiace... Borbottò a bassa voce e con un sorrisetto forzato. Gli avrebbe sfiorato appena la guancia, guardando il segno lasciatogli, sentendosi tremendamente colpevole. Arrossì di colpo alla proposta dell'altro, restando senza fiato per qualche secondo. Certo. Fu tutto ciò che riuscì a borbottare non appena riprese aria, pentendosene un secondo dopo. Sussultò, ridacchiando nervoso. V-Voglio dire. Sì, mi piacerebbe molto. Ma, uh. Ho bisogno di un po' più di tempo. Per, sai. Non morire. Lo disse in modo più casuale e scherzoso, ma si sarebbe spiegato meglio. Ho bisogno che il dottore faccia qualche test per assicurarsi che sia realmente tutto a posto, e tende ad impiegarci un po' per colpa di tutte le precauzioni che vanno prese. Si massaggiò il collo, ricordandosi perchè avere una mascherina costantemente addosso a tappargli la bocca fosse una buona idea. Stasera. A cena. Pago io, naturalmente! Si fece avanti, offrendogli uno stretto e caloroso abbraccio. Ci incontreremo alla locanda poco prima, e da lì decideremo il dafarsi.


    Alla locanda, si sarebbe fermato nella zona del bar, chiedendo delucidazioni sulla questione Cuori. E pareva che il loro divieto fosse più che giustificato. Youkai strinse I denti, preoccupato. Avrebbe preparato un bigliettino, passandolo poi a Medo. Vorrei incontrarmi con uno di quei dipendenti stasera. Ma è un bravo ragazzo. Sono più che certo che, nonostante lavori per loro, fortunatamente sia ancora fuori dal loro vero giro. Non voglio però creare fastidi a nessuno, se la cosa creerà disagio a Tendora, mi assicurerò di portarlo via immediatamente. Solo, se un certo Kitori arriverà chiedendo di me, vi chiedo di avvertirmi e ce ne andremo subito. Ancora arrossiva al pensiero.

    Sarebbe finalmente andato in camera, reliquia tra le braccia, emotivamente esausto. Rimase seduto sulla porta, chiusa a chiave, per qualche minuto buono, lasciando che il suo cervello realizzasse pian piano cosa aveva appena compiuto. Ho rubato un demone. Pensò, con una certa eccitazione in corpo. Eccitazione che si spense in fretta, facendolo avvolgere alla reliquia terribilmente preoccupato. Ho rubato un demone. Si sforzò di ripendersi, analizzando a modo il contenitore. Sapeva due cose a riguardo: doveva esserci un sigillo per contenere il demone stesso, decisamente più complesso di quanto le sue conoscenze permettevano, e avevano scoperto ci fosse un sigillo di locazione. Non sapevano ancora se aveva un tracciamento completo, anche se lo dubitavano, dato che avrebbero dovuto percepirlo immediatamente al momento del furto, ma sapevano che sarebbe scattato se fosse uscito dalle mura di Ame. Un sigillo del genere era probabilmente molto facile, forse addirittura una robetta da genin se non includeva un tracciamento completo. Gli ci sarebbe voluto un po', ma aveva tutto il pomeriggio, e quella era solo la prima parte del piano.

    Sarebbe eventualmente arrivato Yato, trovando Youkai seduto al centro della sua stanza, reliquia in mano e decine di fogli con strani segni. Ci sto lavorando, devo prima fare una cosa. Interrogato ulteriormente, pennello in mano e senza staccare lo sguardo dal suo lavoro, avrebbe continuato a parlare: Sappiamo che c'è un sigillo di tracciamento, sto cercando di replicarlo. Commentò con semplicità. Non sono ancora bravo a disattivarli, e c'è il rischio che farlo li metterebbe ancora più in allarme di quanto non siano già. Se non ci sono già alle costole però, significa che questo sigillo è in grado di avvertirli solamente quando la reliquia arriva fuori un certo raggio, che è quello delle mura. Un sigillo simile non dovrebbe essere affatto complesso, ci sto impiegando un po' solamente perchè non è uno di quelli che già conosco, ma credo di esserci vicino. Ormai c'era sopra da un paio d'ore. Si sarebbe anche preso la briga di spiegargli il suo ragionamento, ruotando il sigillo in sua direzione. Vedi? Qui sembra che il sigillo sia uno solo, ovvero quello del demone, che è decisamente al di fuori del mio livello. Ma l'altro è nascosto nelle vicinanze, probabilmente camuffato da qualche finto kanji. Avrebbe disegnato un piccolo schemino su uno dei fogli, continuando la sua spiegazione. Come puoi vedere, c'è uno schema base che ogni sigillo possiede, e varia in base alla complessità. Io so l'effetto che questo sigillo produce, e la cosa già mi permette di individuare alcuni dei kanji, tra cui "allarme" e "spostamento" ad esempio. Individuati abbastanza kanji corretti, basta seguire lo schemino corretto. Considerato che il sigillo non ha nemmeno un tracciamento completo, non può avere uno schema più difficile di ciò che un chunin può ottenere. Forse persino un genin con un po' di esperienza. Quindi gli schemi più complessi sono esclusi. Fece una croce su di essi, lasciando un gruppo più piccolo visibile. Ora, avendo fretta di ottenerlo uguale in breve tempo, mi basta capire da quanti veri cerchi è composto. A quel punto, per un occhio esperto diventa facile capire quali sono i kanji extra sui quali non va applicato chakra. Mentre parlava, sembrava che qualcosa si fosse acceso nel suo sguardo, prendendo un nuovo foglio e ricominciando a tracciare il sigillo. Quindi, usando ognuna di queste conoscenze... Dovremmo... Finalmente riuscire... A concluderlo. Tracciò ogni pennellata con cura, ed una certa eccitazione nel suo sguardo. Trattenendo il respiro, avrebbe posato il foglio per terra. Ed ora, la prova definitiva. Se fosse riuscito ad infondere chakra e far brillare i kanji, significava che il sigillo era stato replicato in modo corretto.

    Se quello fosse stato il caso, sarebbe balzato in piedi, saltando sul posto entusiasta, prima di lanciarsi in un istintivo abbraccio a Yato. Wooohooo!! Abbiamo la copia!! Si sarebbe presto staccato (sempre che non ci avesse già pensato il Senju con ben poca grazia), scusandosi per l'emozione. Con questo dovremmo riuscire a distrarli da noi stessi e magari crearci anche un alibi migliore. Quanto tempo libero hai? Dobbiamo catturare quanti più animali possiamo. Attaccare il sigillo su di loro, e lasciare che il loro andare e uscire dal confine delle mura li mandi in panico. Sarebbe stato Yato a suggerire di usare anche i mercanti, includendo così umani che avrebbero dovuto perdere tempo ad investigare. E' un'ottima idea! Un po' rischioso avvicinarsi a delle merci incustodite, ma ora che so replicare il sigillo mi basterà un attimo. In questo modo, se riusciremo a stancarli abbastanza con sufficienti falsi allarmi, potremmo probabilmente riuscire ad uscire senza problemi. Dopotutto la strategia era quella: sfinirli con decine di falsi allarmi ogni ora, in modo che gli scagnozzi più impazienti semplicemente abbassassero la guardia di fronte a gente poco sospetta, lasciandoli passare solamente dopo un rapido controllo e permettendogli così di tornare a Konoha lasciando Ame in confusione per almeno un'altra settimana dalla loro sparizione.

    Nasconderlo era un problema diverso. Ah... Beh, pensarci ci ho pensato, ora devo solo sperare che gli shishi siano d'accordo... Deglutì poco convinto. Mentre il Senju impiantava il suo seme tracciante, gli domandò le sue intenzioni con Kitori, ottenendo solamente un'espressione profondamente offesa. Oh davvero? Non commenterò quanto mi disgusta il tuo volerti liberare così facilmente di una vita, ma persino tu dovresti sapere che, se proprio Kitori venisse ucciso, tutti i sospetti ricadrebbero immediatamente su di me, e di conseguenza sul mio "medico". Replicò sprezzante. Avrebbe raccolto gli altri fogli di prova, facendo un mucchietto per bruciarli, visibilmente infastidito. Proprio lui potrebbe essere la nostra garanzia. Lo so che sono stato stupido a dirgli di sì, ma se il piano della reliquia funziona, sarà proprio lui stesso a poter testimoniare che non era in mano mia se passiamo tutta la serata insieme. Si sarebbe voltato verso di lui, con fare quasi altezzoso. Anche tu sembri avere i tuoi problemi con una certa signorina. Non fare mosse più azzardate di quelle che devi. Siamo entrambi legati, se uno dei due si scopre colpevole, automaticamente lo diventa anche l'altro. E si da il caso che fino ad ora solo uno di noi due abbia rivelato il suo piano. Alzò il naso offeso, liberandosi della cenere rimasta dai fogli.

    Ora, mettiti comodo. Devo fare una cosa importante. Dopo un grosso sospiro, un paio di gesti delle mani avrebbero aperto un brillante portale, mostrando il faccione severo di un pelosissimo shishi, che avrebbe salutato l'Uzumaki con un semplice cenno di capo, mentre il ragazzino gli dedicava il più rispettoso degli inchini. Tenjō-sama. Ho bisogno della vostra collaborazione. Prese un grosso respiro, sicuro di ciò che doveva dire ma terrorizzato dalla sua risposta. Dobbiamo nascondere una reliquia importante. So che non mi permetterete di lasciarla nel vostro regno o portarla a Konoha. Resterà qui in Ame. Quello... Huff... Quello che chiedo... Respirava leggermente affannoso. Io... Credo the Taiyoko sia troppo giovane per un simile incarico. Vorrei... Vorrei poter chiedere l'aiuto di Tsukishira. Niente di meno che la madre di Taiyoko, già incontrata in precedenza insieme a suo marito, anche se ai tempi avevano usato i loro nomi in codice. Occupandosi quasi giornalmente del loro cucciolo, aveva ottenuto abbastanza confidenza da conoscerli. La leonessa aveva una corporatura più sottile ed elegante, con una criniera morbida ma meno ingombrante del marito, un manto nero con delle macchie su di esso che risplendevano come stelle nella notte. Sono certo che lei stessa sia consapevole che una simile reliquia metterebbe fin troppo a rischio Taiyoko. E considerando l'importanza di questa missione, sarebbe un onore avere uno dei vostri membri al mio fianco. [NOTA]


    Se tutto fosse andato come previsto: il duo avrebbe avuto in mano qualcosa di estremamente importante: un sigillo da replicare, e una potente alleata. Alla leonessa sarebbe stata affidata la reliquia, inserita nella sua criniera grazie alle loro peculiari abilità, e dato un semplice ordine: Nasconditi in città. Prediligi le fogne, e i luoghi meno affollati, o più remoti. Non uscire dalle mura per nessun motivo: non vogliamo far scattare l'allarme. Puoi usare i tuoi portali, ma resta al sicuro e non farti vedere da nessuno. Sarò io ad evocarti personalmente per aggiornarti. Avrebbe riflettuto per un po', richiamando anche Taiyoko. Prima di andare però, ho bisogno che mi catturiate un po' di animaletti. Decine, di animaletti. Specialmente uccelli migratori, ma anche ratti e scoiattoli. Devo disegnare un sigillo su di loro. Dei mercanti se ne sarebbe occupato il giorno dopo, o la notte stessa col favore delle tenebre.

    Avrebbe avuto tempo per lavarsi, usando quei minuti per distogliere la tensione, e preparandosi per il suo appuntamento. Riuscire a passare la serata all'interno del locale avrebbe potuto offrirgli un alibi ulteriore, ora che la reliquia era ben nascosta dalla leonessa, ma solo se gli avrebbero permesso di fare quell'eccezione. In caso contrario, quando Kitori si fosse presentato alle porte, gli avrebbe spiegato rapidamente la situazione, e avrebbe consigliato un locale poco distante. Gli avrebbe sorriso solare, genuinamente contento di vederlo. Taccuino alla mano, gli avrebbe ripetuto l'essere dispiaciuto da quella mattinata. Spero non ti abbiano dato ulteriori problemi alla Banca. Offro io anche stasera, sento il bisogno di farmi perdonare. Stavolta però non ti pago più di tre drink. Ridacchiò, tranquillo ma leggermente guardingo. Era certo che presto sarebbero stati tutti in allarme, e non voleva farsi trovare troppo impreparato. Non avrebbe fatto altro che godersi il suo appuntamento con calma, facendogli di tanto in tanto qualche altra domanda personale. Da quanto lavori per la Banca? Forse mi sono fatto influenzare dalla brutta esperienza di stamattina, ma... ti piace realmente lavorare lì? Ed altre domande più generiche, che potevano tornare utili per la missione ma erano più curiosità per sè stesso. Com'è vivere in Ame? Io alla fine sono qui solo da un po', e non esattamente per scelta. Mi hanno tutti messo in guardia che questo posto non è come i villaggi nel paese del Fuoco. Hai mai pensato di trasferirti in un posto... meno pericoloso?
     
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    [Banca di Ame - Dopo il Furto]

    Il furto del Gobi, così come la vendita delle Zanne Gemelle, era andato a buon fine e Yato Senju poté andarsene dalla banca senza particolari problemi, assieme al suo "datore di lavoro" ed alle altre due guardie che l'uomo di Kusa portava con se.
    Non altrettanto semplice fu per Youkai andarsene.

    Euo, infatti, alle risposte del giovane "Kai" avrebbe incalzato con nuove domande: In quale locale vi siete incontrati? E, se posso chiedere, quale prostituta ti ha detto di Kitori?, poi, con un sorriso affabile, avrebbe spiegato: Immagino non saprai il suo nome, ma me la potresti descrivere? Alta? Bassa? Mora? Bionda? Formosa? Magra?, quindi gli avrebbe semplicemente stretto la mano, lasciandolo andare.
    Capisco che per uno straniero le logiche di Ame possano risultare strane, ma vie legali o meno, agire in modo così sconsiderato in una banca, specie in questa, non è consigliabile. La prossima volta dovresti essere più sincero., spiegò usando un tono molto paterno.
    D'altronde, come avevano scoperto alcuni giorni prima, Euo era padre.
    Di un ragazzino che portava in un bordello a "svezzarsi".
    Un padre modello.

    Anche osservandosi la mano, comunque, l'Uzumaki non avrebbe avvertito niente, certo, erano ad Ame, quindi forse anche in un semplice gesto gentile c'erano dei sotterfugi, ma per scoprire qualcosa di veramente utile avrebbe dovuto avere un ottimo olfatto, poiché non gli avevano applicato nessun sigillo, o altro di simile. [Nota Youkai]

    [You - Yato Senju]

    Quando Ushio e le sue tre guardie del corpo arrivarono in albergo, fu Toa ad organizzare il team, ma ad un tratto si fermò, quando il giovane "You" gli consegnò un bigliettino, facendo poi lo stesso anche con Korra.
    Lo spilungone lesse velocemente quando scritto ed accennò un ghigno, guardando con attenzione prima il giovane spadaccino medico, poi la ragazza dall'ampio mantello.
    Dopo pochi istanti, si sarebbe a sua volta avvicinato alle finestre ed avrebbe estratto le sue falci corte, continuando a parlare.
    Uhm..., bisbigliò ad un tratto, interrompendosi ed iniziando a tastarle con le dita, per poi portarsi le stesse al naso e vicino le labbra.

    Avrebbe poi raccolto un foglietto, al pari di quello usato da Yato, ma non avrebbe preso nessuna penna, se lo sarebbe semplicemente rigirato fra le dita, prima di passarlo al medico, altrettanto avrebbe poi fatto per Korra.
    Entrambi i fogli avrebbero avuto all'interno la medesima informazione [Carte Ninja]

    C'è una traccia residua di un genjutsu su tutti noi, avevo avvertito qualcosa del genere già durante quel caos in banca: devono averlo usato per farci finire nella stanza sbagliata.
    La cosa interessante, però, è sulla mia falce, probabilmente anche sulle vostre armi ci sarà: non è chakra, ma c'è una sorta di polvere metallica sparsa sulle lame, credo sia un regalino del tipo che ha individuato i nostri equipaggiamenti appena siamo arrivati, probabilmente per ritrovarci.
    Ditemi se ritenete di sapere come liberarvene autonomamente, se no, me ne occuperò io per voi, così come farò per le mie.


    A meno di richieste specifiche, al giovane Senju spettava come ripulire la katana di quella polvere metallica, mentre Korra sembrava non preoccuparsi della cosa, malgrado l'elevato numero di kunai che aveva con se.
    In ogni caso, il clone ligneo non ebbe nessuna difficoltà ad uscire dall'albergo per dirigersi verso la Locanda dei Veri Batuman, mentre l'originale ed un secondo clone restavano di guardia.

    E se avesse chiesto a Toa, questi avrebbe preso la katana del medico e, portandosi nella propria stanza, avrebbe mosso le dita sull'arma.
    Se Yato, o il suo clone, avessero sbirciato, avrebbero visto lo smilzo generare una sorta di passerotto da quel ferro, o comunque un piccolo animale, che sarebbe volato via dalla finestra: a quanto sembrava anche il mercenario, seppur in modo diverso, sapeva manipolare il metallo. [Curiosità]

    [...]

    Rimasto poi da solo con Korra, quando alla fine "You" si fosse avvicinato ed avesse parlato, l'altra avrebbe spalancato leggermente gli occhi, voltandosi a guardarlo, poi si sarebbe posizionata di fianco a lui, guardando fuori dalla finestra.
    Diretto, mi piace: hai le palle, ragazzino, bravo., si complimentò, Kasumi, chiamiamola così, mi aveva detto di averti contattato perché stavi facendo un casino. Per la cronaca: a suo dire, se Toa avesse analizzato subito il mio o il proprio chakra, avrebbe potuto notare che eravamo sotto il leggero effetto di un genjutsu dapprima di entrare in banca, sei stato un pò azzardato., lamentò con leggera ironia.

    Lo avrebbe lasciato parlato, poi, ma si sarebbe accigliata nel notare il clone che entrava in bagno.
    Clone che avrebbe trovato solo la finestra aperta, niente di più.
    La kunoichi, in ogni caso, avrebbe accettato l'invito a parlare, sedendosi davanti al Senju.
    Quando quello fece la domanda finale, l'altra spalancò le labbra in un sorriso: Se tu ed il tuo fidanzatino malaticcio non aveste fatto qualsiasi cosa avete fatto, l'idea era, molto banalmente, che domani, quando ci fossimo divisi, Kasumi avrebbe seguito il nostro bersaglio, dandomi modo di rintracciarli.
    Sa essere molto silenziosa ed è pressoché impossibile da individuare, te ne sei reso conto, immagino.
    Io, invece, sarei rimasta qui un altro giorno, avrei sprecato un pò del denaro guadagnato, risolto la seconda parte del piano dentro Ame, e poi l'avrei raggiunta per riprendere quanto quel buffone del venditore ha rubato al mio Paese.
    , avrebbe spiegato secca, prima di sbuffare leggermente.
    Ora Kasumi si deve occupare di quel buffone e poi potremo continuare il piano, ma è tutto più complicato dopo il casino che hai fatto in banca., continuò con un leggero broncio, sporgendosi leggermente in avanti a guardare con attenzione il suo interlocutore.
    Lei ha una mezza idea di cosa abbiate preso, anche se non conosce i dettagli, però siamo entrambe sicure di una cosa: se è quello che pensa, vi verranno a cercare. Anzi, ci verranno a cercare, tutti quanti. Cosa hai intenzione di fare in tal senso?, avrebbe domandato di rimando all'altro.

    In tutto questo, Yato forse avrebbe potuto individuare un leggerissimo profumo nella stanza fin da quando la sua interlocutrice si era andata a sedere, ma probabilmente non avrebbe potuto identificarlo come qualcosa di specifico. [Nota Yato]

    [Kai - Youkai Uzumaki]

    Medo non avrebbe detto moltissimo alla richiesta di "Kai": era sorpreso che una persona dei Quadri avesse il coraggio di entrare nel loro locale, probabilmente l'assenza del suo sensei gli aveva dato tale baldanza, ma, in ogni caso, avrebbe fatto un cenno affermativo, dopo aver letto il bigliettino del giovane malato.
    Va bene, Kai-san, gli dirò di aspettarti e ti verremo subito a chiamare, io o Tamura, non ti preoccupare., avrebbe confermato cordialmente.

    Fu, però, il clone ligneo il primo a far visitare al giovane "Muto".
    Il piano portato avanti dal giovane Uzumaki aveva molti pregi: dimostrava inventiva, volontà di sfruttare e migliorare i suoi punti di forza (come le conoscenze sui Sigilli ed il legame con i Shishi), ma aveva anche una singola debolezza, un'ingenuità.
    Il chunin dai capelli (originariamente) rossi, riuscì a clonare il sigillo, dopo averlo individuato, così il duo pensò ad un piano su come confondere gli uomini di Ame sull'effettiva posizione della reliquia.
    Il duo probabilmente non lo aveva notato, dato che era leggermente più complesso da individuare, ben nascosto, ma combinato al sigillo di tracciamento ne era presente un secondo, una variante dell'Iniezione Velenosa, impressa con la condizione di essere rilasciata su chiunque avesse provato a disattivare il tracciamento, applicandovi una combinazione di due potenti veleni dall'altissimo potenziale.
    Ma non fu questa l'ingenuità. [Curiosità 2]

    Quando poi il giovane chunin richiamò il Signore dei Shishi, questi lo guardò inizialmente con il solito sguardo critico che l'Uzumaki ben conosceva, forse avrebbe persino potuto individuare quando il grosso canide stava per dare l'ennesimo "No", ma di certo notò la curiosità e la sorpresa fermarlo, nel sentire particolari parole da Youkai.
    Un sopracciglio della creatura, infatti, si alzò incuriosito quando il ragazzo disse che la reliquia sarebbe rimasta ad Ame, fece persino un cenno affermativo, concordando che Taiyoko era troppo giovane per quel compito.
    Al nome della moglie, lo Shishi alzò il mento, orgoglioso, poi il volto si rilassò in un accenno di sorriso: Dimostri finalmente inventiva e coraggio, non lasciando a noi i compiti che ti spettano, cucciolo d'uomo, e chiedendo, invece, un adatto aiuto, che ti sostenga e ti permetta di crescere.
    Approvo: chiederò alla mia sposa di rispondere al tuo richiamo ed esserti d'aiuto nel compito che devi portare avanti.
    , acconsentì il Signore degli Shishi.
    E così, sarebbe stato possibile per Youkai evocare tanto Taiyoko, quanto Tsukishira. [Nota Youkai 2]

    La leonessa dal manto stellato avrebbe risposto affermativamente alle indicazioni del suo giovane evocatore, celando la reliquia nella propria criniera, prima di partire a caccia di piccoli ratti ed animali assieme a Taiyoko.
    Nel giro di un'ora, "You" e "Kai" avrebbero avuto un discreto numero di vittime vive da usare per diffondere dei falsi sigilli di tracciamento, il ché sarebbe stato insieme un vantaggio ed uno svantaggio... come sarebbe stato possibile scoprire entro qualche ora.

    [L'Appuntamento]

    Medo, alla fine, non fece obiezioni che i due restassero all'interno della Locanda, così l'appuntamento fra Kitori e Kai poté avere luogo.
    Il sensitivo sorrise alle parole, scritte, dell'altro, relativamente al non offrirgli più di tre drink: Va bene, mi controllerò stasera, almeno nel bere., gli rispose, con uno sguardo che lasciava poca fantasia ai sottintesi.
    E non preoccuparti per oggi, mi hai fatto prendere un bello spavento, ma fortunatamente Euo-sama non mi ha chiesto altro, né mi ha fatto alcuna ramanzina.
    Ammetto che per un momento mi sono spaventato anche per me, ma, forse, i tuoi modi hanno colpito in positivo anche lui.
    , ridacchiò, battendo leggermente gli occhi.
    L'ambiente per l'appuntamento sarebbe stato leggero, sereno persino, seppur di quando in quando, forse Youkai, così come anche Kitori, avrebbero notato qualche occhiata di Medo, o di Tamura, l'uno al bancone, l'altro che suonava sul palco, ma niente di minaccioso, allo più sospettoso ed incuriosito.
    Alla domanda del "Muto", Kitori avrebbe fatto un mezzo sorriso: Lavoro lì da due anni, poco meno forse.
    Ho appreso qualcosa delle arti ninja per le strade di Ame, poi sono stato reclutato ed indirizzato a lavorare lì, a causa di alcuni debiti di famiglia.
    Non è il peggior lavoro possibile, anzi, dato che ho scarsissime capacità combattive, e sono facile a spaventarmi, hanno pensato che fosse il ruolo migliore per me.
    Euo-sama non è nemmeno un cattivo capo, forse un pò severo, ma per quel che ho sentito dire, ha parecchie responsabilità sulle spalle.
    Non rischio molto: solo un pazzo rapinerebbe la Banca centrale di Ame, quindi diciamo che è un lavoro migliore di tanti altri che si possono trovare qui al villaggio.
    , avrebbe ammesso alla fine.
    Sarebbe riuscito a leggere fra le righe di quella risposta, Youkai? Avrebbe notato che l'altro non aveva ammesso che gli piacesse il suo lavoro?

    Alla domanda sul trasferirsi, Kitori fece spallucce, Sono nato ad Ame, non so come sia la vita fuori di qui, non ho mai avuto il denaro per pagarmi un viaggio da qualche parte: appunto, sono entrato a lavorare in Banca per aiutare a pagare un debito di famiglia.
    Se potessi, sì, forse mi piacerebbe provare a vivere fuori dal villaggio della Pioggia, ho sentito dire che avete luoghi con un clima decisamente migliore, più asciutto, quanto meno, di qui, ma temo che non sia possibile, finché dovrò aiutare a casa.
    , aggiunse un pò triste, prima di finire il suo secondo drink.
    Se però continui a farmi questo tipo di domande, mi sa che dovrò bere un pò di più di tre drink. Oppure possiamo andare da me: aiuto a casa, ma ho un appartamentino tutto mio, che penso potresti trovare accogliente.

    Stava a "Kai" decidere come gestire quella seconda serata.

    [Le ricerche dei Quadri]

    A seguito del suggerimento di Yato, Toa aveva tolto di torno la sabbia metallica, impedendo alle due evocazioni di Euo ed ai due ninja che li accompagnavano, Sojiro e Yumi, di riuscire a seguire le tracce , portandoli ad un nulla di fatto.
    A sette ore dal Furto, mentre Chazo e Riwoku erano rientrati in banca con poche informazioni utili, Sojiro, Yumi ed Umma, altrettanto, sarebbero rientrati con un nulla di fatto, poiché le tracce metalliche erano state tutte sviate.
    Solo Saki era ancora a "caccia" : l'uomo che, infatti, era andato a cercare Kitori, non entrò nella locanda dei Veri Batuman, sapeva che quello non era un luogo per la gente affiliata ai Quadri, ma rimase fuori dallo stesso, ben celato in un angolo grazie alle sue abilità furtive, in attesa.

    Euo, però, impaziente, avrebbe mosso qualcosa di diverso da una sua evocazione, qualcosa che avrebbe mandato assieme a Sojiro, in cerca del "malato".
    Ci avrebbe messo un pò, un'altra ora abbondante, ma alla fine, ad otto ore dal Furto (cioé circa 5 ore dopo l'inizio dell'appuntamento fra Kitori e "Kai"), l'esperto di Fuuinjutsu di Kuii avrebbe trovato il "Muto".
    SE, ovviamente, l'Uzumaki avesse acconsentito a seguire Kitori (o se fossero rimasti ancora assieme alla Locanda), li avrebbero trovati assieme, altrimenti, Saki e Sojiro non si sarebbero per ora incontrati.

    Poco dopo questi eventi, sarebbe scoppiato il vero caos ad Ame.

    [Entropia: Nove ore dal Furto]

    La pecca del piano portato avanti dai chunin era stata l'ingenuità.
    Riwoku lo aveva anche accennato a "Masayoshi", la sera prima:

    appena l'oggetto uscirà dalle mura di Ame, ci saranno parecchie persone arrabbiate

    Ame aveva dei Progetti sul Gobi.
    L'uomo che alcuni consideravano un "dio", il Joker, aveva affidato al suo Asso più fidato il controllo del Cinque Code, questi aveva arruolato i propri Principi di Quadri perché si avvicendassero a custodire il demone codato, nei Jinchuuriki, quando necessario, oppure passandolo di reliquia in reliquia, spostandolo di luogo in luogo.
    Fra i Principi di Quadri, inoltre, ve ne era uno, l'uomo a capo della Banca, la cui fama aveva raggiunto tanto Yato, nell'identità del Fauno, quanto il Kaguya, con cui i rapporti erano più complicati.
    Un uomo noto come il "Visigoto".

    Quello stesso Principe aveva affidato ad uno dei suoi Fanti, Euo, la gestione del tesoro del villaggio, in quel particolare intervallo di tempo, ma di certo non si sarebbe accontentato di un misero sigillo di localizzazione da genin, un giochetto che anche un chunin, che stava iniziando appena a specializzarsi nei fuuinjutsu, aveva saputo individuare e copiare, seppur con una lieve difficoltà.
    No, il sigillo era solo la più evidente delle assicurazioni sulla Reliquia, posto che qualcuno fosse stato così pazzo da rischiare di inimicarsi il Principe di Quadri noto come il "Visigoto", derubandolo nella sua Banca.

    Così, quando il primo degli animali con un falso sigillo si mosse fuori dai confini delle mura, non visto data la sua natura "insulsa", un allarme si diffuse fra sensitivi che supervisionavano i confini del villaggio, perché gli oggetti di maggior valore non vi fossero sottratti.
    Ame poteva apparire come un caos, un nido di criminali che si odiavano a vicenda, ma c'era un ordine in quel caos.
    E fu quel tipo di ordine che avvertì il Principe.

    Il Visigoto non era un uomo rinomato per i suoi scrupoli, o le mezze misure: fece chiamare subito Euo e Kui, fece molta pressione perché si capisse cos'era successo.
    Entro un'ora, i due Fanti, assieme ad altre tre persone mandate a chiamare dal Principe, ebbero modo di descrizione eventi avvenuti, trovando alcune crepe nella storia sulla compravendita delle Zanne Gemelle.
    Okoi era morto, come riferì Riwoku, e tanto sull'esperto di Doton, quanto su quello di Fuuinjutsu furono trovati residui di un qualche genjutsu, quindi ancora di più i sospetti si mossero verso le persone presenti a quella specifica compravendita.

    Allo scattare della mezzanotte, tutto si mosse.
    Due uomini del Visigoto uscirono dalle mura, mentre un terzo si dispose sulle stesse, a seguito di ulteriori allarmi per il passaggio della Reliquia.
    Uno degli inseguitori all'esterno di Ame, tanto quanto l'uomo di guardia alle Mura, avevano abilità che gli permettevano di inseguire la traccia con cui era stato marchiato il contenitore del Gobi.
    Chazo e Riwoku sarebbero rimasti con un terzo uomo del Visigoto, in una base dei Quadri.
    Euo avrebbe raggiunto Saki, dovunque si trovasse Kitori, per avere risposte migliori sul suo coinvolgimento con il "Malato".
    Kui, invece, avrebbe richiamato Sojiro e, assieme a lui e Yumi, si sarebbero diretti verso l'albergo dove si trovavano Ushio ed i suoi.
    Il figlio di Euo, Watoru, assieme ad Umma, si sarebbe mosso verso la Locanda dei Veri Batuman, o comunque verso qualsiasi luogo dove si fosse trovato Youkai, seguendo il marchio che suo padre aveva impresso sullo sconosciuto svenuto circa di 12 ore prima.
    Infine, Girobatu, l'amico di Riwoku, sarebbe stato sguinzagliato all'interno del villaggio di Ame in cerca della traccia olfattiva impressa sulla reliquia.

    Dove avrebbero trovato i due ninja di Konoha? E la reliquia? Sarebbe stata individuata? Molto sarebbe dipeso da come si fossero mossi i due ninja nelle ore antecedenti.

    [Nota Finale]
     
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